Academic literature on the topic 'PENSIERO ECOLOGICO'

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Journal articles on the topic "PENSIERO ECOLOGICO"

1

Andreozzi, Matteo. "Paradigmi di pensiero e coscienze empatiche, nell’era del dramma ecologico." Laboratorio teoretico, no. 9788879166430 (June 2013): 157–79. http://dx.doi.org/10.7359/643-2013-andr.

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2

Di Rosa, Rossella. "“La Questione Animale” di Anna Maria Ortese: Alonso e i visionari e l’etica del soccorso // “The Animal Question” and Anna Maria Ortese. Alonso and The Visionaries and the Ethics of Piety and Care // La cuestión animal y Anna Maria Ortese. Alonso y los visionarios y la ética de la piedad y del “socorro”." Ecozon@: European Journal of Literature, Culture and Environment 7, no. 2 (October 25, 2016): 134–48. http://dx.doi.org/10.37536/ecozona.2016.7.2.907.

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Abstract:
L’elaborato si propone di analizzare il pensiero ecologico di Anna Maria Ortese, concentrandosi su Alonso e i visionari, testo che, seppur trascurato dal pubblico e dalla critica, può essere considerato il manifesto dell’intera poetica ortesiana. Il credo dell’autrice è infatti rivolto ad annullare la differenza tra umano e non umano, a combattere per l’inclusione dell’animale nel circolo etico, a difendere i diritti di tutti gli esseri viventi e non viventi, alla ricerca di una forma di pensiero più inclusiva e che si fondi su nuovi valori come l’amore, la pietà, la partecipazione al dolore e il “soccorso” a tutte le creature e alla Terra stessa. Propongo di rileggere Alonso e i visionari da una prospettiva ecologica al fine di dimostrare non solo come l’autrice partecipi al dibattito su “La questione animale” al centro degli studi sull’animalità, ma come anticipi spesso riflessioni e considerazioni di filosofi e pensatori del Novecento, tra cui Agamben, Cavalieri, Derrida, Deleuze e Guattari. Abstract This essay aims to analyze Anna Maria Ortese’s ecological thought, which significantly distinguishes her last novel, Alonso e i visionari. I believe that the novel, which has been overlooked both by critics and by readers, can be considered as the manifesto of the author’s poetics. Indeed, it summarizes the writer’s tenets, devoted to annulling the difference between human and nonhuman world, to struggling for the animal’s inclusion in the moral community, to proposing an understanding of intelligence that combines reason, compassion, and care for both human and nonhuman beings as well as for the entire planet Earth itself. I suggest reading the novel from an ecocritical perspective to illustrate how Ortese anticipates Braidotti’s posthuman thought, and provides original theoretical frameworks and criteria for exploring fundamental issues of “The Animal Question” even before such themes commanded the attention of prominent twentieth-century philosophers such as Agamben, Cavalieri, Derrida, Deleuze, and Guattari. Resumen Este ensayo analiza el pensamiento ecológico de Anna Maria Ortese y examina la novela Alonso e i visionari, que puede ser considerada como el manifiesto de la obra ortesiana, aunque la obra no tuvo gran éxito de público ni de crítica en el momento de su publicación. El credo de la autora pretende invalidar la diferencia entre humano y no humano, luchar por la inclusión de los animales en el círculo ético, defender los derechos de todos los seres, buscar una tipología de pensamiento más inclusiva y que se base no solo en la razón sino en nuevos valores como el amor, la piedad, la participación en el dolor y la ayuda a todas las criaturas que lo necesiten, lo que la autora llama emblemáticamente “soccorso”. Mi trabajo sugiere una lectura de la novela desde una perspectiva ecocrítica para mostrar que Ortese participa en el debate conocido como “La cuestión de los animales,” y de la misma manera, anticipa el pensamiento de Braidotti sobre el posthumano y algunas consideraciones de destacados filósofos del siglo XX, como Agamben, Cavalieri, Derrida, Deleuze y Guattari.
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3

de Kerckhove, Derrick. "Forme del testo. Ecologie del pensiero." Laboratorio teoretico, no. 9788879166430 (June 2013): 231–44. http://dx.doi.org/10.7359/643-2013-deke.

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4

Amoroso, Prisca. "La geologia trascendentale come ecologia del pensiero." Chiasmi International 23 (2021): 223–37. http://dx.doi.org/10.5840/chiasmi20212328.

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Abstract:
This article retraces the main instances at the root of Merleau-Ponty’s project of a « transcendental geology », a project announced in a working note of 1960. This project is linked to the complex intertwining of history and nature, which Merleau-Ponty thematizes as the two non-objectifiable dimensions that pose a challenge to reflexive thought. History and nature, both in their particular subjective manifestations as personal life or one’s own body, as well as in their broader sense as the history of peoples or nature as a domain of the unbuilt, are characterized as unavoidable, as quasi-objects that are the soil of existence. It is in this direction that Merleau-Ponty’s interest in the “ultra-things” of Henri Wallon, those entities that the child can neither conceive nor imagine, seems to be heading. I propose that ultra-things are linked to inhabiting: they are the uninhabitable (the past before my birth, a distant planet) and the dimensions that cannot be renounced (one’s own body, the Earth, the story of my life). This relationship with inhabiting restores the relational aspect of the problem of the unreflective in Merleau-Ponty and highlights the timeliness and urgency of the program of a transcendental geology as an ecology of thought and as an ecological philosophy.
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5

Deo, Federica, and Augusto Fabio Cerqua. "Progettare l'incertezza. Coesistere dopo la fine del mondo." CRIOS, no. 19 (May 2021): 84–89. http://dx.doi.org/10.3280/crios2020-019008.

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Abstract:
La condizione planetaria contemporanea, fortemente segnata dagli effetti della pan¬demia di coronavirus, ci pone con estrema violenza davanti ad un punto di non ritorno: il pianeta Terra sta collassando su sé stesso. Come osservare ed analizzare la realtà attuale? Che relazione sussiste tra il mondo umano e quello non-umano? E soprattutto, è possibile progettarne la coesistenza? Questo breve testo si compone di una introduzione alla figura e al pensiero di Timothy Morton, uno dei pensatori più interessanti nel panorama filosofico-ecologista contemporaneo, e della recensione di due dei suoi libri recentemente tradotti e pubblicati in italiano, Iperoggetti e Noi, esseri ecologici, in cui l'autore ci apre ad insondate e radicali prospettive ecologiche.
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6

Sgreccia, E., M. Pennacchini, and M. B. Fisso. "I documenti della Chiesa sulla questione ambientale." Medicina e Morale 49, no. 4 (August 31, 2000): 635–75. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.761.

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Abstract:
L’articolo prende in esame tutti i documenti del magistero pontificio, del magistero episcopale e di alcune personalità rappresentative del mondo ecclesiastico, sul tema della questione ambientale. L’intento perseguito dagli autori è quello di mostrare come nel corso degli anni disia sviluppato l’interesse della Chiesa Cattolica sulle tematiche ambientali, nel legame che esse hanno con i temi più generali della pace e dello sviluppo. Il lavoro mette in luce il ruolo svolto della Chiesa Cattolica nella formazione di una nuova coscienza ecologica ed evidenzia come, storicamente, l’interesse della Chiesa nei confronti della complessa questione ambientale si sia sviluppato contemporaneamente al sorgere degli stessi problemi ecologici. L’articolo intende documentare lo sviluppo del pensiero della Chiesa e segnalare i principi trasmessi da tale insegnamento. Da un punto di vista metodologico gli autori hanno preferito “dare voce” ai testi ufficiali in modo tale da consentire al lettore di confrontarsi in maniera diretta con i documenti. Non vengono presi in considerazione i documenti del magistero della Chiesa che trattano la questione ambientale focalizzando l’attenzione sull’uso dell’energia nucleare, poiché necessiterebbero di una trattazione a parte.
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7

Beretta, Ilaria. "Coevoluzione: la sfida di uno sguardo sistemico." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 127 (March 2022): 79–93. http://dx.doi.org/10.3280/sur2022-127007.

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Abstract:
L'attuale crisi da COVID 19 ha messo in evidenza la necessità dell'adozione di un approccio coevolutivo nell'interpretazione di quanto sta accadendo. La morbilità del virus si correla a fattori morfologici, ambientali, culturali, socio-economici; la pandemia sfida il pensiero lineare e le spiegazioni monocausali. Il presente contributo illustra come tale approccio possa aiutare a interpretare e - perché no - a trovare una soluzione alle due grandi crisi attuali: quella pandemica e quella ecologica.
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8

Gonçalves, Paulo Sérgio Lopes. "A EVOCAÇÃO DO PENSIERO DEBOLE NA TEOLOGIA DA LIBERTAÇÃO." INTERAÇÕES 13, no. 24 (December 31, 2018): 391–413. http://dx.doi.org/10.5752/p.1983-2478.2018v13n24p391-413.

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Abstract:
Objetiva-se neste artigo analisar a evocação do pensiero debole na teologia da libertação, realizada por Gustavo Gutiérrez. Justifica-se este objetivo o fato de que o supracitado teólogo, em sua obra ¿Dónde dormirán los pobres? (1996) evoca a formulação acerca do pensiero debole, efetuada pelo filósofo italiano Gianni Vattimo, para mostrar que o fundamento originário – a articulação entre fé e pobres, já presente nas obras Teología de la Liberación (1971), La fuerza histórica de los pobres (1979) e La verdad os hara libres (1990) – não perde a sua validade e continua a ser pertinente e relevante ao aprofundar o significado da perspectiva libertadora, ao tornar a sua linguagem criticamente plausível ao contexto de dissolução da metafísica, de fragmentação do saber, de transversalidade epistemológica e desenvolver temas referentes ao pluralismo étnico e cultural, ao gênero, à pluralidade e diálogo inter-religioso, à ecologia e aos paradoxos culturais e religiosos. Trata-se de uma linguagem que apresenta um Deus compassivo, solidário com os seres humanos, a partir dos pobres, e efetivamente um “Deus da vida”. Para atingir este objetivo, será exposta a evocação do pensiero debole, realizada a respectiva análise filosófica acerca dessa categoria, e efetuada sua aplicação na teologia da libertação, caracterizando-se como uma teologia da libertação debole.
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9

Giacobello, Maria Laura. "Per un’educazione alla solidarietà: dalla bioetica globale all’etica della complessità." Medicina e Morale 68, no. 2 (June 30, 2019): 181–96. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2019.581.

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Abstract:
L’articolo propone un excursus che va dalla critica all’ideologia dell’homo oeconomicus, all’educazione alla bioetica come formazione alla solidarietà, transitando per la bioetica globale di Van Potter ed evidenziandone la curvatura ecologica, per finire con un accostamento tra la bioetica e l’etica della complessità di Edgar Morin. L’insufficienza etica radicale che affligge l’uomo contemporaneo si fonda infatti su una concezione riduzionistica, che risolve l’uomo nella mera istanza economicistica. Si profila pertanto l’urgenza di un rinnovamento delle ordinarie categorie gnoseologiche e morali, che possa riconsegnare l’uomo alla complessità della sua identità, in cui si trovano inscritti i valori dell’altruismo e della solidarietà. In questa missione, la bioetica e il pensiero della complessità si riconoscono nel comune intento della riforma dell’insegnamento.
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10

Marcon, Alessandra, and Elvira Pietrobon. "Deconstructing paradigms of Western thought." CRIOS, no. 23 (October 2022): 78–87. http://dx.doi.org/10.3280/crios2022-023008.

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Abstract:
Questo articolo ripercorre le due giornate del seminario Deconstructing paradigms of Western thought organizzato dalla Scuola di Dottorato in Urbanistica IUAV a Venezia nel maggio 2022. L'obiettivo del seminario era quello di esplorare due approcci emergenti che stanno contribuendo a reinterrogare alcuni paradigmi del pensiero occidentale, al fine di evidenziarne le ripercussioni sulla cultura della ricerca e del progetto urbanistici. Alla discussione sono stati invitati a partecipare gli autori di due libri: Sébastien Marot, autore di Taking the country's side, Agriculture and Architecture, e Antonio Di Campli, autore di La differenza amazzonica, Forme ed ecologie della coesistenza. Due prospettive hanno guidato la discussione all'interno dei rispettivi incontri: come fare ricerca e progettazione Beyond Nature and Nurture e cosa significa Decoloniale dal punto di vista dell'urbanistica. Attraverso la recensione del seminario, l'articolo intende riportare la discussione sulla ricerca e il progetto alla loro dimensione politica ed epistemologica attraverso strumenti rinnovati che tengano conto delle attuali condizioni di crisi e le riflessioni critiche che ne scaturiscono.
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Dissertations / Theses on the topic "PENSIERO ECOLOGICO"

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Demozzi, Silvia <1981&gt. "Una danza di parti interagenti. Gregory Bateson pensiero ecologico e educazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2148/1/demozzi_silvia_tesi.pdf.

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Abstract:
The thesis focuses on the ecological thought of Gregory Bateson and the contributions that such epistemology can offer nowadays to the educational scene, connecting in particular to the problematicistic perspective of Giovanni Maria Bertin with the aim of rethinking and updating it. The writing explicates the meaning of education to an ecological knowledge, that privileges connections, creativity and solidarity with the living world. The work analyzes, moreover, the cultural and epistemological value of relations focusing on ethic commitment as an instrument of promotion of the right to difference. A final part of the work is dedicated to some ecological aspects such as environmental safeguard and development, fundamental topics especially for the educational context.
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2

Demozzi, Silvia <1981&gt. "Una danza di parti interagenti. Gregory Bateson pensiero ecologico e educazione." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2148/.

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Abstract:
The thesis focuses on the ecological thought of Gregory Bateson and the contributions that such epistemology can offer nowadays to the educational scene, connecting in particular to the problematicistic perspective of Giovanni Maria Bertin with the aim of rethinking and updating it. The writing explicates the meaning of education to an ecological knowledge, that privileges connections, creativity and solidarity with the living world. The work analyzes, moreover, the cultural and epistemological value of relations focusing on ethic commitment as an instrument of promotion of the right to difference. A final part of the work is dedicated to some ecological aspects such as environmental safeguard and development, fundamental topics especially for the educational context.
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Amoroso, Prisca <1987&gt. "Pensiero terrestre e spazio di gioco. L’orizzonte ecologico dell’esperienza a partire da Merleau-Ponty." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amsdottorato.unibo.it/8544/1/Prisca%20Amoroso%20Tesi%20Dottorato%20Submission.pdf.

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Abstract:
Prendendo le mosse dall’opera di Maurice Merleau-Ponty, il lavoro compie una trattazione originale dei temi della corporeità e del suolo, che vengono messi in relazione con l’idea di gioco. Corpo e Terra, che sono stati visti, nella filosofia moderna di matrice cartesiana, come puri oggetti, conoscono una nuova tematizzazione nella fenomenologia, che li riscopre, rispettivamente, come corpo proprio e Terra suolo. La tesi si propone di fare luce sul lascito di questa riscoperta, suggerendo la possibilità di elaborare l’idea di una soggettività ecologica. L’ipotesi è che il gioco, indagato nei suoi aspetti antropologici, psicologici, etologici, e con riferimento al concetto di Spielraum, possa fornire un modello per un’analisi etica e ontologica del rapporto tra soggetto e mondo.
Starting from Maurice Merleau-Ponty's work, this thesis suggests an original treatment of the problems of the body and space, through the inquiry of play. In the Cartesian tradition, body and Earth are viewed as simple objects. Phenomenology reimagines them respectively as "Leib" and "Boden", with reference to the idea of "Spielraum". This thesis proposes to shed light on the legacy of this rediscovery, arguing the possibility of ecological subjectivity. The supporting hypothesis is that play, investigated in its anthropological, psychological, and ethological aspects, can provide a model for the ethical and ontological analysis of the relationship between the subject and the world.
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PIPOLI, SABRINA. "Il pensiero ecologico come natura e orizzonte di senso della mente umana. Riflessioni sulla formazione attraverso Bateson." Doctoral thesis, 2013. http://hdl.handle.net/2158/823880.

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Abstract:
La “salute ecologica” del sistema uomo-ambiente è un problema ricorrente e, ancor più, strutturale della civiltà umana. È un bilancio marcatamente naturalistico delle condizioni di esistenza ma, interessando le relazioni ecosistemiche, è anche, a monte, un problema di adeguatezza del modo umano di conoscere alla struttura sistemica globale. L’organizzazione ecosistemica del mondo vivente si interfaccia, infatti, con un’“ecologia delle idee” che rischia di mettere in crisi la società globale e i suoi rapporti con l’ambiente, se le nostre abitudini di pensiero, i nostri paradigmi di ricerca, le applicazioni della scienza, le tendenze all’innovazione e al cambiamento, tipici dello sviluppo economico e tecnologico-produttivo della modernità, si irrigidiscono. Come evitare che idee e prassi diventino involutive? Come superare la parzialità del pensiero, che non fa cogliere le relazioni ecosistemiche? Sono domande sulla natura della conoscenza, su come l’essere umano conosce, su come il pensiero astrae dall’ambiente, su come è logicamente strutturato, sul rapporto tra l’organizzazione cognitiva interna e la forma delle interdipendenze esterne. La rilettura di Bateson viene proposta sia come sviluppo di un interesse per la formazione del pensiero ecologico, sia come riflessione sulla natura del sapere pedagogico, in particolare sul dialogo con le scienze della mente. Il metodo con cui l’“ecologia della mente” viene analizzata proviene dalla riflessione sul nesso tra la filosofia della mente e la filosofia dell’educazione. Lo studio coglie la natura e il funzionamento della mente proposti nel modello, individua i problemi con cui si presenta alla teoria dell’educazione, entra negli aspetti teorici rilevanti per la teoria dell’apprendimento e, infine, approfondisce l’orientamento filosofico-educativo implicito al modello. L’analisi tiene conto degli scritti più importanti dell’evoluzione delle ricerche di Bateson e fa emergere un’immagine del pensiero umano che amplia la stessa comprensione pedagogica dei problemi ecologici. Gli squilibri del sistema uomo-ambiente vengono compresi non solo come drammatica conseguenza dell’agire umano ma anche come dilemma, una manifestazione dell’incertezza insita nell’organizzazione vivente, che può far ripensare il destino dell’uomo, dato dalla crisi della modernità per tragicamente incerto, come potenzialmente rigenerativo.
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Books on the topic "PENSIERO ECOLOGICO"

1

Beretta, Ilaria. Il nuovo paradigma ecologico in sociologia dell'ambiente: Pensiero e opere di Riley E. Dunlap. Milano: EDUCatt, 2011.

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2

Verso una prospettiva ecocentrica: Ecologia profonda e pensiero a rete. Milano: LED, 2011.

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3

Basta poco: Pensieri forti e gesti semplici per una nuova ecologia della vita quotidiana. Torino: Einaudi, 2011.

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4

Galdo, Antonio. Basta poco: Pensieri forti e gesti semplici per una nuova ecologia della vita quotidiana. Torino: Einaudi, 2011.

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Book chapters on the topic "PENSIERO ECOLOGICO"

1

Cevasco, Roberta, and Diego Moreno. "Sulla geograficità della ecologia storica: contributi di Massimo Quaini." In Il pensiero critico fra geografia e scienza del territorio, 245–58. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-322-2.17.

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Abstract:
The paper identifies the main contributions of Massimo Quaini to the problems of historical ecology in its South-European developments and to the definition of geographic-historical microanalysis within geography. It is on this ground that the work of the naturalists/ecologists has most dialogued with his geographical epistemology, starting from the dissatisfaction with the macro-categories of the global scale, the decontextualization of geographic facts and the problems of the “second biologization of the environment”, and drawing new perspectives for geographical action starting from the interpretation of rural and historical-environmental heritage.
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2

Pezzini, Rosinei. "IL RAPPORTO CORPO MONDO AMBIENTE: PER UN’EDUCAZIONE ECOLOGICA ALLA LUCE DEL PENSIERO DI M. MERLEAU-PONTY." In A democracia: uma urgência educativa, 157–77. Editora Fundação Fênix, 2021. http://dx.doi.org/10.36592/9786581110260-08.

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