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1

Scalia, Vincenzo. "Dall'altra parte del cancello. La vita dietro le sbarre di due detenuti." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 40 (April 2011): 53–64. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-001005.

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Abstract:
La realtÀ penitenziaria viene di solito analizzata a partire da approcci, che privilegiano o le analisi strutturali, di tipo socio-economico, oppure vertono sui processi relativi al controllo sociale. In questo lavoro, l'autore, adotta un approccio di tipo, che trae spunto dal lavoro di Erving Goffmann, per descrivere ed analizzare il percorso di due detenuti, un uomo e una donna, all'interno del sistema penitenziario italiano.
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2

Marietti, Susanna. "Il paradosso penitenziario." PARADIGMI, no. 1 (April 2011): 187–93. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-001012.

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Abstract:
L'articolo denuncia la distanza oggi esistente in Italia fra la prassi penitenziaria e la relativa legislazione. Di qui il paradosso per cui il luogo deputato a punire la devianza dalla legge diventa esso stesso illegale, senza che di ciň nessuno possa essere ritenuto responsabile. Il paradosso penitenziario viene qui interpretato, sullo sfondo del "diritto penale minimo", come un tentativo esemplare compiuto dalla politica di negare la propria subordinazione al diritto, qual č implicata dal modello democratico costituzionale.
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3

Lorenzetti, Anna. "Amministrazione penitenziaria, Volontariato, Terzo Settore." Società e diritti 8, no. 15 (January 11, 2023): 105–27. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/19680.

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Abstract:
Lo scritto analizza il ruolo del terzo settore e del volontariato nel contesto dell’amministrazione penitenziaria. A partire dalle origini, passando dal dibattito in assemblea costituente, si ripercorre l’evoluzione normativa che ha riconosciuto un sempre maggiore spazio all’intervento del volontariato che il terzo settore può inverare. Trattandosi di un momento di grande fermento normativo, alla luce di alcune recenti riforme, tra cui la c.d. Riforma Cartabia, lo scritto precisa rischi e potenzialità del terzo settore in un contesto peculiare quale quello volto ad accogliere – in termini simbolici e pratici – chi sia privato della libertà personale, collocandoli nel quadro costituzionale. Sono in particolare i principi di solidarietà, di pari dignità, il principio personalista e il finalismo rieducativo a deporre per un sempre maggiore spazio del terzo settore nel contesto penitenziario, ferma restando la necessità di marcare una distanza rispetto a ruoli e funzioni dell’amministrazione pubblica, anche al fine di evitare che risultino non visibili le vistose inefficienze nei servizi trattamentali.
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4

Pandolfi, Luisa, and Emmanuele Farris. "University teaching in prison in the university penitentiary system of Sassari: practices, research and developments during the pandemic." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 69–87. http://dx.doi.org/10.36253/form-10274.

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Abstract:
This paper derives from the activities of the University Penitentiary Center of the University of Sassari and aims to explore the impact of the Covid 19 pandemic on university teaching in prison. The subject of penitentiary university teaching is innovative and relevant for educational research and brings into play different skills, professionals, services and institutions. The theoretical framework describes how the right to study in prison is declined on a methodological level. The field research carried out in Sardinia has tried to give the student's voice in prison and the point of view of educators on the educational and organizational impact on university study paths during the pandemic; it is a voice that returns the complexity of a difficult moment, but which also offers useful ideas and stimuli for a more aware restart of the limits and challenges to be faced, as well as good practices to be developed, particularly at the interface between different public institutions as the University and the Penitentiary Administration are. La didattica universitaria in carcere nell’ambito del Polo Universitario Penitenziario di Sassari: pratiche, ricerca e sviluppi ai tempi della pandemia. Il presente contributo nasce nell’ambito dell’attività del Polo Universitario Penitenziario dell’Università di Sassari e si propone di esplorare l’impatto della pandemia da Covid 19 sulla didattica universitaria in carcere. Il tema della didattica universitaria penitenziaria è innovativo e rilevante per la ricerca educativa e chiama in gioco diverse competenze, professionalità, servizi e istituzioni. Il quadro teorico e normativo di riferimento traccia le coordinate in cui si inserisce il diritto allo studio in carcere e ne declina i significati e le implicazioni sul piano metodologico. La ricerca sul campo realizzata in Sardegna ha cercato di dar voce agli studenti detenuti e agli educatori in merito alle ricadute a livello educativo ed organizzativo sui percorsi di studio durante la pandemia; una voce che restituisce la complessità di un momento difficile, ma che offre anche spunti e stimoli utili per una ripartenza più consapevole dei limiti e delle sfide da affrontare, così come delle buone prassi da sviluppare soprattutto all’interfaccia tra istituzioni pubbliche, quali sono l’Università e l’Amministrazione Penitenziaria.
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Margara, Alessandro. "Il lungo processo di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 53–74. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001005.

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Abstract:
Il sistema degli OPG per accogliere gli autori di reato, prosciolti per vizio totale di mente, č contenuto nel Codice penale, ma č stato fortemente modificato da sentenze costituzionali e da interventi legislativi, che lo hanno adattato alla nuova concezione dell'assistenza psichiatrica: gli OPG esistenti sono perň rimasti eguali al modello carcerario del passato sia per i luoghi, sia per il personale prevalente, rappresentato dalla Polizia penitenziaria. La pericolositŕ sociale č la condizione per la applicazione della misura di sicurezza dell'OPG, che si esegue negli stessi OPG. Il concetto di pericolositŕ sociale, assoluto nel Codice penale, si č relativizzato e va accertato nel concreto del singolo caso e delle sue risorse socio-familiari. Il DPCM 1/4/2008 che ha stabilito il passaggio della sanitŕ penitenziaria al Servizio sanitario nazionale ha un progetto di distribuzione degli internati nelle regioni di appartenenza, cosě che le stesse seguano i malati residenti nei loro territori e tendano a riportarli all'assistenza psichiatrica generale degli stessi. L'allegato C al DPCM descrive le fasi di questo passaggio e della presa in carico del Servizio sanitario di ogni regione, cosě che sia superato e abbandonato il vecchio modello degli OPG.
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6

Vidotto, Ernesto, and Angela Paravati. "La valutazione d'impatto nell'esperienza del Provveditorato regionale dell'Amministrazione penitenziaria della Calabria." FOR - Rivista per la formazione, no. 84 (November 2010): 110–15. http://dx.doi.org/10.3280/for2010-084021.

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7

Mariotti, Culla Luigia. "Le azioni del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria per la promozione dell'accordo interregionale." QT Quaderni di Tecnostruttura, no. 46 (July 2012): 8–13. http://dx.doi.org/10.3280/qt2012-046002.

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8

Wacquant, Loic. "La regolazione punitiva della povertÀ nell'epoca neoliberale." SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 45 (February 2013): 77–82. http://dx.doi.org/10.3280/las2012-045007.

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Abstract:
L'articolo, che sintetizza le tesi esposte in Punishing the Poor, tenta di elaborare una teoria dello Stato all'epoca del neoliberismo. Secondo l'autore, le politiche economiche restrittive basate sullo sfruttamento del lavoro dequalificato e sullo sgretolamento delle acquisizioni sociali, da un lato, e la svolta securitaria e penitenziaria nella gestione della criminalitÀ, dall'altro, rappresentano le due facce della stessa medaglia. Quel che ne emerge č una visione sommamente contradditoria dello Stato: decisamente liberale in sede economica e tollerante verso le élite; profondamente attivo e violento in ambito giuridico e nei confronti degli ultimi.
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9

Conti, Andrea. "L'intervento della Corte Costituzionale sulle preclusioni assolute previste dall'ordinamento penitenziario minorile." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 213–23. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001020.

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Abstract:
L'Autore prenderà in esame l'ordinamento penitenziario minorile alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha dichiarato costituzionalmente illegittima l'applicabilità ai minorenni delle preclusioni assolute per accedere ai benefici penitenziari. In particolare, verrà analizzato il quadro normativo ed interpretativo, l'ordinanza di rimessione e la sentenza della Corte Costituzionale, con riferimento ai princìpi espressi dalla giurisprudenza costituzionale, al divieto di automatismi applicativi ed alla necessità di valutazioni individualizzate, anche nei contesti caratterizzati dalla presenza della criminalità organizzata.
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Maculan, Alessandro. "Lo studio della polizia penitenziaria: uno sguardo al di fuori dei confini italiani." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (February 2015): 111–36. http://dx.doi.org/10.3280/sd2014-002005.

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Tortù, Iolanda. "La specializzazione della Polizia Penitenziaria in ambito minorile: il riconoscimento di un valore aggiunto." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (January 2015): 109–17. http://dx.doi.org/10.3280/psc2014-002009.

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Favero, Ornella. "Dal carcere dei "piů duri" al carcere dei "piů fragili"." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 3 (September 2011): 237–48. http://dx.doi.org/10.3280/qg2011-003018.

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Abstract:
Quando incontriamo gli studenti nel nostro progetto di confronto tra il carcere e le scuole, ci sono testimonianze di detenuti che si sono fatti trent'anni e piů di galera, che hanno attraversato gli anni prima e dopo la riforma penitenziaria, ed erano comunque "delinquenti veri", perché in quegli anni andavano in galera i delinquenti. Poi mi guardo intorno e ascolto le testimonianze di altri detenuti, che sono entrati in carcere in questi ultimi anni, e vedo quelli che arrivano da situazioni di difficoltŕ o di esclusione, i tossicodipendenti, i migranti, ma anche tanti "turisti", come li chiamano gli altri detenuti, cioč i cittadini comuni, i "regolari" che finiscono sempre piů spesso in galera, per reati in famiglia, per la droga, per l'incapacitŕ di affrontare i conflitti in modo equilibrato.
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Benelli, Caterina. "Nascita e sviluppo di un’idea." Mnemosyne, no. 9 (October 15, 2018): 14. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i9.14013.

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Abstract:
L’obiettivo dell’articolo è di rintracciare la valenza formativa dei laboratori autobiografici e promuovere la cultura della memoria e dell’autobiografia in carcere: contesto di storie difficili che necessitano, sempre più e con maggiore attenzione, di essere ascoltate e comprese attraverso proposte di percorsi formative sempre più mirate ai nuovi bisogni. D’altra parte anche l’Ordinamento penitenziario raccomanda l’inclusione del detenuto in percorsi trattamentali in carcere finalizzati ad un migliore reinserimento sociale. Ed è per questo che, all’interno del Piano pedagogico degli Istituti penitenziari sono sempre più presenti laboratori autobiografici che permettono ai partecipanti di ripercorrere la propria vicenda esistenziale,di riflettere su di sé per una ri-progettazione in vista del «fine pena» e con l’accompagnamento di esperti in metodologie autobiografiche.
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Barbini, Daniela, and Annalisa Pistuddi. "Il lavoro di gruppo nell'Istituzione Penitenziaria: esperienza di psicoterapia con la tecnica dello psicodramma analitico in pazienti tossicodipendenti." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 25 (May 2013): 127–37. http://dx.doi.org/10.3280/cost2013-025009.

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Petruzzelli, Nicola. "La mitezza nel trattamento penitenziario minorile." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (March 2015): 83–92. http://dx.doi.org/10.3280/mg2015-001010.

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Masullo, Giuseppe, and Vulca Fidolini. "Sessualità negate? L'eros negli istituti penitenziari." SALUTE E SOCIETÀ, no. 1 (January 2018): 27–42. http://dx.doi.org/10.3280/ses2018-001003.

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Buzzelli, Silvia. "Il rompicapo penitenziario italiano nello spazio unico europeo." Archivio penale, no. 2 (2014): 188–204. http://dx.doi.org/10.12871/978886741317110.

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Petitta, Laura, Anna Concetta Rinaldi, and Simona Manno. "Job burnout ed efficacia personale negli operatori penitenziari." RISORSA UOMO, no. 2 (June 2009): 167–82. http://dx.doi.org/10.3280/ru2009-002005.

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Abstract:
- This contribution has investigated job burnout, interpersonal strain and self-efficacy, by administering a self-report questionnaire to 130 correctional officers. Two ANOVAs investigated the differences related respectively to the type of contact between operators and prisoners, direct versus indirect, and to job position. Four simple regressions examined the role of self-efficacy as a predictor of burnout and interpersonal overload. Overall, the correctional who have a direct contact with prisoners do not display different levels as compared to the others. With regard to the job position, the educators display lower levels of professional efficacy as compared to the assistants, supervisors and inspectors. Finally, self-efficacy is a significant predictor of burnout and interpersonal strain.Keywords: job burnout, interpersonal strain, self-efficacy, correctional officers.Parole chiave: job burnout, sovraccarico relazionale, efficacia personale, operatori penitenziari.
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Mariotti, Culla Luigia. "L'Istituto Superiore di Studi Penitenziari: origini, strategie ed indirizzi." FOR - Rivista per la formazione, no. 84 (November 2010): 97–100. http://dx.doi.org/10.3280/for2010-084018.

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Virdis (book author), Antonio, and William R. Bowen (review author). "Sos battudos. Movimenti religiosi penitenziali in Logudoro." Confraternitas 2, no. 1 (January 1, 1991): 19–20. http://dx.doi.org/10.33137/confrat.v2i1.13559.

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Limiti, Matteo. "La scissione carceraria ovvero la tematica collusiva nel contesto penitenziario." SETTING, no. 37 (December 2015): 103–15. http://dx.doi.org/10.3280/set2014-037006.

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Imbriglia, Alessandro Ugo. "Islam e carcere: i fenomeni di radicalizzazione nel sistema penitenziario." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 2 (January 2019): 59–71. http://dx.doi.org/10.3280/siss2018-002005.

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Giglio, Francesco. "Il carcere: l'istituzione della pena." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 20 (December 2010): 61–70. http://dx.doi.org/10.3280/cost2010-020004.

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Abstract:
La prigione nasce nella modernitŕ nel quadro dell'evoluzione del sistema penale e sposta l'oggetto della punizione, dalla precedente azione violenta sul corpo del reo all'attuale contrazione della sua libertŕ. Nel nostro tempo l'utilizzo di questo strumento si č ampliato a dismisura a trattare, del tutto inefficacemente, disagi sociali di varia natura. L'impegno del sistema penitenziario a mantenere rigorosamente fuori gioco le dimensioni dell'inconscio e della soggettivitŕ, lo votano a reiterare il fallimento dei propri obiettivi, giacché come la psicoanalisi insegna, nessun cambiamento dell'individuo č possibile senza la partecipe volontŕ del soggetto.
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Fiorio, Carlo. "Il diritto penitenziario tra sicurezza e garanzie (bilancio di un ventennio)." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 3 (January 2015): 84–108. http://dx.doi.org/10.3280/ded2014-003006.

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Gonnella, Patrizio. "La soft law internazionale e la sua cogenza in ambito penitenziario." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 3 (January 2015): 133–42. http://dx.doi.org/10.3280/ded2014-003009.

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Garro, Maria, Giusi Albanese, Silvia Fragali, and Sara Rotondi. "Il sistema penitenziario italiano dopo la condanna CEDU. L'opinione dei detenuti." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (November 2017): 73–83. http://dx.doi.org/10.3280/psc2017-002008.

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Cesaro, Alessandra. "Il trattamento penitenziario dei giovani adulti: riflessioni pedagogiche e intervento educativo." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2010): 30–38. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-001004.

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Muglia, Luca. "Verso il nuovo ordinamento penitenziario: le esigenze educative dei condannati minorenni." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2018): 38–49. http://dx.doi.org/10.3280/mg2018-001004.

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Verdolini, Valeria. "Genealogia delle strategie di de-radicalizzazione nei penitenziari italiani. Spunti critici." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (June 2019): 137–62. http://dx.doi.org/10.3280/sd2019-002006.

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Buffa, Pietro. "L'umanizzazione del carcere. Alcune riflessioni su una sfida organizzativa al management penitenziario." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 3 (January 2015): 143–54. http://dx.doi.org/10.3280/ded2014-003010.

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Pazé, Piercarlo. "Le pene per i minorenni. Un disegno di cambiamento nell'ordinamento penitenziario minorile." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2010): 7–13. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-001001.

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Bortolato, Marcello. "La tutela dei diritti dei detenuti: le armi spuntate della magistratura di sorveglianza." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (January 2011): 45–55. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-005004.

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Abstract:
Nel 1975 in Italia vedeva la luce la legge 26 luglio 1975 n. 354, piů nota come "ordinamento penitenziario". Ancor oggi, pur con tutti i successivi interventi che ne hanno di volta in volta allargato o ristretto l'ambito di operativitŕ, questo corpus di norme č lo strumento organico di base in materia di esecuzione delle pene privative e limitative della libertŕ personale: centrale in esso č la figura del magistrato di sorveglianza che, nell'alveo di una concezione legalitaria della fase dell'esecuzione della pena, č stato introdotto non solo per concedere i benefici ai detenuti ma, superando definitivamente l'autoreferenzialitŕ dell'istituzione carceraria, anche per garantire il rispetto dei loro diritti.
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Craparo, Giuseppe, and Irene Petruccelli. "Sex Offenders. Caratteristiche psicopatologiche e trattamento." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2013): 5–22. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2012-002001.

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Abstract:
Nei casi di reati a sfondo sessuale, la pura sanzione penale e la conseguente detenzione risulta ormai insufficiente per contrastare il fenomeno e, soprattutto, per diminuire in maniera significativa i tassi di recidiva. Pertanto, si pone la necessitŕ di sviluppare modelli di diagnosi, valutazione del rischio e di trattamento per la prevenzione della recidiva a cui sottoporre ioffenders giŕ in ambito penitenziario. Inoltre, si fa riferimento ad un gruppo di soggetti devianti estremamente eterogeneo e caratterizzato dalla presenza di meccanismi psicobiologici di natura ossessivo impulsivo- compulsivo. Gli Autori, dopo la definizione del fenomeno, si concentrano sul trattamento deiin un'ottica integrata, in cui gli interventi di tipo farmacologico devono essere coadiuvati con interventi di tipo psicologico.
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Torlone, Francesca, and Francesca Bianchi. "Le azioni educative in prospettiva trasformativa nei contesti penitenziari: il ruolo della ricercaformazione." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (June 2020): 173–92. http://dx.doi.org/10.3280/erp2019-001011.

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Salvi, Giovanni. "Ridurre la popolazione carceraria č un dovere giuridico (leggendo Three Judges Court California, 8 aprile 2009)." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (November 2009): 122–50. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-005009.

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Abstract:
- Il fatto non č di poco conto: all'esito di un lungo e complesso procedimento una Corte - e, dunque, un giudice- ha ordinato al governatore della California di ridurre di 40.000 unitŕ entro due anni la popolazione carceraria dello Stato, portando il sistema penitenziario al 137,5% della sua capacitŕ di progetto. La tentazione di stabilire parallelismi con la situazione italiana č forte, tanto piů che la decisione č stata emessa negli stessi giorni in cui la Corte europea dei diritti dell'uomo condannava l'Italia a risarcire un detenuto, per averlo privato dello spazio minimo, necessario per scontare la pena in condizioni dignitose. Le differenze di contesto sono tali e tante da sconsigliare un approccio di tal genere, ma vanno colte, invece, molte suggestioni sul ruolo della giurisdizione nel sistema statunitense (e non solo lě) e sulla rilevanza che in esso gioca la tutela dei diritti costituzionali.
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Ciavattini, Stefania, Laura Anghinoni, and Paola Prandini. "Suicidio, tentato suicidio e autolesionismo: un confronto tra strutture penitenziarie per adulti e istituti penali minorili." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (March 2009): 186–92. http://dx.doi.org/10.3280/mg2008-004016.

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Conti, Andrea. "L'ordinamento penitenziario minorile tra l'insegnamento della Corte Costituzionale e il legislatore delegato: automatismi e valutazioni individualizzate." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2018): 50–60. http://dx.doi.org/10.3280/mg2018-001005.

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Calvo, Juan. "PIO CIPROTTI, Penitenziali anteriori al sec. VII, Ed. Giuffrè, Milano, 1966, págs. 53." Ius Canonicum 7, no. 14 (April 13, 2018): 584–85. http://dx.doi.org/10.15581/016.7.22921.

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Ferretti, Francesco. "Nel segno di Armida. Sul paratesto delle "Lagrime del penitente" di Angelo Grillo." Quaderns d’Italià 26 (December 3, 2021): 131–44. http://dx.doi.org/10.5565/rev/qdi.515.

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Abstract:
Il saggio si concentra sull’emblema spirituale che precede l’edizione napoletana (Stigliola, 1594) delle Lagrime del penitente di Angelo Grillo, formato da una crocefissione accompagnata dal distico: “Sani piaga di duol, piaga d’errore, / e diano gli occhi medicina al core”. Di questo distico penitenziale si individua il modello in Gerusalemme liberata, XX 125, rilevando le differenti funzioni dell’arguzia nei due diversi contesti (Grillo sta introducendo una raccolta di parafrasi poetiche dei sette salmi penitenziali, laddove Tasso aveva rappresentato la disperazione di Armida innamorata di Rinaldo, vinta sul campo di battaglia e ormai prossima al suicidio). Dopodiché si considerano le successive apparizioni di questo “cartiglio” ecfrastico (scompagnato dall’immagine cristologica) e si analizzano alcune delle sue molteplici riprese e variazioni concettuali all’interno delle Lagrime e dei Pietosi affetti.
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Vianello, Francesca. "Norme, codici e condotte: la cultura del penitenziario. Gli attori sociali di fronte alla criticità dell'ambiente carcerario." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 3 (December 2018): 67–85. http://dx.doi.org/10.3280/sd2018-003004.

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Torlone, Francesca. "Lo specialista del trattamento per l'apprendimento trasformativo nei contesti penitenziari: la costruzione di identità del funzionario giuridico-pedagogico." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 103–27. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112008.

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Abstract:
Le trasformazioni occorse nel tempo nella cultura del sistema penale e peni-tenziario hanno inciso sulla identità professionale dei professionisti della funziona-lità giuridico-pedagogica. Il passaggio ad una cultura "rieducante" del sistema-carcere nel secondo dopo-guerra ha messo in luce una nuova identità, un nuovo ruolo cui non sempre si accompagnano nuove consapevolezze e pratiche educative. Il contributo intende ricostruire l'identità di ruolo del funzionario giuridico-pedagogico all'interno delle professioni educative e formative. A tal fine sono utilizzati elementi di rappresentazioni degli attori organizzativi e prospettive identita-rie legate al modo in cui ogni istituto costruisce il senso della professionalità giuridi-copedagogica con i dispositivi in uso e alimenta la cultura del lavoro educativo in carcere. Il contributo si conclude con alcune riflessioni sulla configurazione del funzionario giuridico-pedagogico come "specialista del trattamento" in relazione alla sua capacità di gestire ogni elemento del proprio lavoro in chiave educativa e di co-struire in autonomia il senso del suo ruolo professionale.
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Ledda, Giuseppe. "Verso il purgatorio, verso il cielo : temi penitenziali nei primi cinque canti del Purgatorio di Dante." PRISMI, no. 2 (September 1, 2021): 67–90. http://dx.doi.org/10.4000/prismi.556.

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Aguglia, Eugenio, Sandro Elisei, Paolo Peloso, Francesco Scapati, and Massimo Clerici. "Percorsi diagnostico-terapeutici per pazienti psichiatrici negli istituti penitenziari. Strategie dei Dipartimenti di Salute Mentale e delle Cliniche Psichiatriche Universitarie." Quaderni Italiani di Psichiatria 31, no. 3 (September 2012): 71–83. http://dx.doi.org/10.1016/j.quip.2012.07.003.

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Ramaci, Tiziana, and Giuseppe Santisi. "Le attivitŕ trattamentali per un sistema di servizi territorialmente efficace." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (July 2012): 103–14. http://dx.doi.org/10.3280/psc2012-001007.

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Abstract:
Tra i valori fondanti del nostro paese c'č al primo posto il lavoro. Sancito dalla Costituzione, tale valore č un diritto e un dovere di ogni cittadino, anche per coloro che sono sottoposti a misure restrittive della libertŕ personale. Al fine di favorire opportunitŕ di lavoro per detenuti e di promuovere interventi per il miglioramento dei servizi per l'inclusione sociolavorativa, č necessario pensare a strategie integrate d'intervento con il territorio tali da poter migliorare l'efficienza e l'efficacia dei servizi rivolti a fasce sociali svantaggiate. Attraverso questa intesa si vengono a creare le premesse perché i detenuti possano effettivamente essere recuperati. Ed č in questo scenario che s'inserisce la ricerca di seguito presentata, che ha visto coinvolti 190 "cittadini liberi", il cui obiettivo č stato principalmente quello, attraverso la somministrazione di un questionario chiuso, di esplorare la percezione che il territorio, anch'esso destinatario della rete locale di servizi che l'istituto penitenziario intrattiene, appunto, ha circa l'importanza delle attivitŕ trattamentali, ai fini del reinserimento sociale delle persone marginalizzate. Un intervento mirato alla modifica del comportamento umano non puň prescindere dalla considerazione preventiva delle variabili interne, soggettive, dell'utenza; solo un'attenta valutazione delle stesse permette di approntare gli strumenti adatti per "gestire" e, ove possibile, modificare lo stereotipo nei confronti delle persone recluse e della possibilitŕ di utilizzare le attivitŕ di questo genere come mezzo atto a favorirne l'inclusione e il reinserimento sociale (Garling et al., 2003).
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Pillera, Giuseppe Carmelo. "ICT in prison during the Covid-19 pandemic: a case study." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 88–104. http://dx.doi.org/10.36253/form-12134.

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Abstract:
In the presented case study we deepen the results of an international comparative research concerning the section of the survey carried out in Italy, going into detail about the situation related to the use of ICT in prison in our country during the Covid-19 pandemic. By proposing large excerpts of the interviews collected from four privileged witnesses (a prison manager, a school principal and two teachers), the article, through the examination of the practices told and the reflections collected, intends to probe the existing imaginaries on the use of ICT in the prison context, comparing points of view of different roles and examining the diachronic perspectives: pre/post pandemic and the prospects of future development. Le TIC in carcere durante la pandemia da Covid-19: uno studio di caso. Nello studio di caso presentato approfondiamo i risultati di una ricerca comparativa internazionale che riguardano la sezione dell’indagine svolta in Italia, scendendo nel dettaglio della situazione relativa agli utilizzi delle TIC in carcere nel nostro Paese durante la pandemia da Covid-19. Proponendo ampi stralci delle interviste raccolte da quattro testimoni privilegiati (un dirigente carcerario, un dirigente scolastico e due docenti), l’articolo, attraverso l’esame delle pratiche raccontate e delle riflessioni raccolte, intende sondare gli immaginari esistenti sull’utilizzo delle TIC in contesto penitenziario, confrontando punti di vista di ruoli differenti ed esaminandone lo svolgimento diacronico pre/post pandemia e le prospettive di sviluppo futuro.
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Capaldo, Guido, Marco Depolo, Pierluigi Rippa, and Domenico Schiattone. "Supervisor/peer involvement in evaluation Transfer of Training process and results reliability." Journal of Workplace Learning 29, no. 2 (March 6, 2017): 134–48. http://dx.doi.org/10.1108/jwl-06-2016-0058.

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Abstract:
Purpose The aim of this paper is to present a study performed in conjunction with a branch of the Italian Public Italian Administration, the ISSP (Istituto Superiore di Studi Penitenziari – the Higher Institute of Penitentiary Studies). The study aimed to develop a Transfer of Training (ToT) evaluation methodology that would be both scientifically robust and practitioner-friendly, in an attempt to build a bridge between researchers and practitioners on the topic of ToT process evaluation. Design/methodology/approach The ToT evaluation system was built using an action research approach, taking into account workplace specifics and stakeholder needs. An “action research” (with the researchers involved throughout the ToT system building phases) and a “Focus Group” (to identify factors influencing ToT and to define items and grids for behavioural assessment) were used. Findings This study showed that the active engagement of stakeholders (trainees and their supervisors and colleagues) is useful in designing context-adapted tools for ToT evaluation and can help organizations improve the fit between their training activities and organizational goals. Research limitations/implications The generalizability of the proposed ToT evaluation methodology is not guaranteed, and the procedure needs to be replicated and monitored in different organizational settings and cultures. Practical implications The organization decided to implement the ToT evaluation methodology developed during the course of the study for all future training programmes. Originality/value In this study, a ToT evaluation methodology was built that will be both scientifically robust and practitioner-friendly.
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Zingales, Umberto. "Benefici penitenziari alle madri di bambini con età inferiore a 10 anni. Commento alla sentenza n. 239 del 22 ottobre 2014 della Corte Costituzionale." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (May 2015): 186–94. http://dx.doi.org/10.3280/mg2015-002023.

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Pregliasco, Raffaella, and Elisa Vagnoli. "La ricerca sui minori in visita al carcere condotta dall'Istituto degli Innocenti di Firenze: uno studio sulle garanzie di tutela dei bambini e degli adolescenti figli di detenuti che si recano a colloquio negli istituti penitenziari della Toscana." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (March 2017): 54–67. http://dx.doi.org/10.3280/mg2016-004006.

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Pisani, Mario. "CARLO CATTANEO E LA «SCIENZA PENITENZIARIA»." Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Rendiconti di Lettere, December 12, 2019. http://dx.doi.org/10.4081/let.2019.514.

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Abstract:
The manifold genius of Carlo Cattaneo had the chance also to put his mind to the complex and antiquated regulation of the punishment in prison. In various circumstances, and moving from complementary perspectives, he aimed to highlight the need to put in place a virtuous circle of intersections between practical experimentation and theoretical elaboration, in order to give birth, through a multidisciplinary approach, to concrete and positive reform outcomes.
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"Polizia penitenziaria minorile e processo di specializzazione." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2010): 192–202. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-001019.

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