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Journal articles on the topic 'Penali'

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1

Mazzanti, Edoardo. "Brevi note sulla tutela penale della produzione alimentare locale." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (January 2021): 63–76. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-002005.

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Abstract:
Il lavoro offre una breve rassegna delle fattispecie penali applicabili a difesa della produzione alimentare locale. Introdotto il tema dell'origine dei prodotti alimentari ai fini penali, il contributo dà conto, prima, dei delitti del Titolo VIII Capo II del codice penale; poi, della complessa disciplina a difesa del made in Italy, contenuta nella legge n. 350/2003. Evidenziate le principali criticità dell'assetto attuale, nella parte finale si prospettano schematicamente alcune possibili direttrici di riforma.
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2

Borek, Dariusz. "Wykonywanie władzy karania w instytutach zakonnych w świetle aktualnego Kodeksu Prawa Kanonicznego." Prawo Kanoniczne 48, no. 3-4 (December 10, 2005): 175–200. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2005.48.3-4.09.

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Abstract:
Nell’articolo è stata presentata la normativa riguardante l’esistenza e l’applicazione del potere coercitivo nella Chiesa con particolare riferimento agli Istituti Religiosi. Il primo punto del lavoro è stato dedicato alla presentazione degli argomenti che spiegano l’esistenza del potere coercitivo nella Chiesa. Nel secondo punto dello studio è stato analizzato il potere che esiste negli Istituti Religiosi. Nel terzo punto si analizza il potere coercitivo che viene esercitato negli Istituti Religiosi secondo attuale Codice di Diritto Canonico nella triplice funzione della potestà di governo. Lesercizio del potere coercitivo nella funzione legislativa consiste nella possibilità di emanare le leggi penali. La potestà coercitiva nella funzione amministrativa comprende sia la possibilità di emanare i precetti penali sia la possibilità di fare la dichiarazione oppure la inflizione delle pene tramite la procedura penale stragiudiziale. La scelta tra la via amministrativa e giudiziale spetta all’Ordinario. Il potere coercitivo esercitato nella funzione giudiziale significa la possibilità di fare la dichiarazione o l’inflizione delle pene tramite il processo penale giudiziale. L’ultima parte dello studio è stata dedicata alla problematica della dimissione dall’Istituto Religioso. Avendo in considerazione il carattere forzoso della dimissione si potrebbe pensare che la dimissione è una delle sanzioni penali, non mancano pero gli argomenti che fanno pensare che la dimissione non puo essere inserita tra le sanzioni penali in senso stretto. Nel caso della dimissione dal Istituto si tratta piuttosto della procedura sui generis amministrativa, avente come scopo la protezione sia L’Istituto intero che i singoli religiosi incluso anche quello che viene dimesso.
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3

Ribeiro, Luiz Gustavo Gonçalves, and Romeu Thomé. "LA PROTEZIONE PENALE DELL’AMBIENTE COME DIRITTO UMANO COSTITUZIONALE." Veredas do Direito: Direito Ambiental e Desenvolvimento Sustentável 14, no. 28 (June 7, 2017): 33–71. http://dx.doi.org/10.18623/rvd.v14i28.1014.

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Abstract:
L’ambiente, oggi consacrato dottrinalmente come diritto umano di terza generazione e contemplato con disposizioni costituzionali che lo innalzano alla condizione di diritto fondamentale nell’ambito di diversi Paesi, è bene giuridico atto a essere effettivamente tutelato dal diritto penale che, tuttavia, richiede modificazioni nella sua dogmatica individualista secolare per la difesa di un diritto che è, allo stesso tempo, individuale e diffuso. Il testo contempla, sotto il ragionamento logico-deduttivo e con ricerca bibliografica, la garanzia dell’ambiente dal diritto penale e presenta proposte per la migliore tutela ambientale, esse corrispondendo, oltre alla predisposizione di norme penali più adeguate, alla creazione di un Tribunale Internazionale competente per le richieste penali legate all’ambiente e all’ammissione della responsabilità penale delle persone giuridiche. Si riconosce, nell’ambiente, una reale garanzia di tipo costituzionale, non soltanto diffusa, ma anche individuale, giacché direttamente legata alla qualità di vita dei singoli esseri e che ha avviato, negli ultimi decenni, la consacrazione di documenti internazionali e costituzionali di effettiva tutela.
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Sung, Myung-Je, and Jeong-Hyun Kim. "Una rassegna psichiatrica sul figlicidio." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2012): 77–96. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-003005.

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Abstract:
Il diritto penale disciplina l'infanticidio diversamente, a seconda dei periodi storici e del ruolo ricoperto dalla madre nella famiglia e nella societŕ. L'autrice ne traccia lo sviluppo storico, la attuale disciplina e l'applicazione fattane dalla giurisprudenza. Dal fatto che l'infanticidio sia punito piů gravemente o meno dell'omicidio, e dalle circostanze che determinano la sua disciplina differenziata rispetto all'omicidio in generale, si evidenzia la specificitŕ del ruolo materno come storicamente costruito nelle diverse societŕ e l'immagine della Madre propria dei diversi sistemi penali.
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Camera, Sabrina. "Manipolazione Mentale: Legislazioni penali a confronto." Rivista Italiana di Antropologia Applicata, no. 1 (December 30, 2015): 30–50. http://dx.doi.org/10.32054/2499-1848-2015-1-4.

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6

Savoia, Salvatore. "Dal diritto penale del nemico al diritto penale del terrore. Limiti delle politiche penali contro il terrorismo." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 2 (January 2018): 129–41. http://dx.doi.org/10.3280/ded2017-002010.

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Bonnet, François. "Spiegare le variazioni della politica sociale e penale con il principio di less eligibility." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 163 (August 2022): 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163001.

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Abstract:
Il welfare (politica sociale) e la punizione (politica penale) variano notevolmente nel tempo e nello spazio, con la politica sociale più o meno generosa e la punizione più o meno barbara. Cosa determina la generosità delle politiche sociali e l'umanità delle politiche penali? Il principio di less eligibility sostiene che in ogni società l'assistenza sarà resa meno attraente del lavoro a basso salario e la punizione renderà il crimine meno attraente dell'assistenza. Io sostengo che il principio di less eligibility determina il mix di assistenza e punizione che viene attuato per governare e gestire la povertà in una data società.
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Cannella, Giovanni, and Chiara Favilli. "La direttiva sulle sanzioni per l'impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno č irregolare: contenuto ed effetti nell'ordinamento italiano." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 37–51. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002003.

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Abstract:
Sommario: 1. Contesto e obiettivo della direttiva 2009/52/CE - 2. La mancata attuazione della direttiva 2009/52/CE alla luce del sistema generale di attuazione delle direttive in Italia - 3. Il contenuto della direttiva - 3.1. Il divieto di assunzione e le sanzioni corrispondenti - 3.2. Il pagamento degli arretrati - 3.3. Le fattispecie penali - 3.4. L'agevolazione delle denunce - 3.5. Le ispezioni - 4. L'applicazione della direttiva nell'ordinamento italiano - 4.1. Le sanzioni penali - 4.2. Le altre sanzioni - 4.3. Il pagamento degli arretrati - 4.4. La prova del rapporto di lavoro - 4.5. Il subappalto - 4.6. L'agevolazione delle denunce
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Stolzi, Irene, and Iacopo Benevieri. "Cosa indossavi? Le parole nei processi penali per violenza di genere." La Nuova Giuridica 2, no. 2 (January 19, 2023): 220–26. http://dx.doi.org/10.36253/lng-1991.

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Valentini, Vico. "Profili penali della veicolazione virale : una prima mappatura." Archivio penale, no. 1 (2020): 133–39. http://dx.doi.org/10.12871/978883318073111.

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Falcinelli, Daniela. "Gli orizzonti penali della "finalità di discriminazione razziale"." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 2 (October 2014): 146–47. http://dx.doi.org/10.3280/siss2014-002013.

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Mongillo, Vincenzo. "Imprese multinazionali, criminalità transfrontaliera ed estensione della giurisdizione penale nazionale: efficienza e garanzie "prese sul serio"." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 179–213. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170002.

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Abstract:
In un mondo in cui l'attività economica si è globalizzata e la dimensione transfrontaliera del crimine di impresa è esponenzialmente cresciuta, il tema dell'estensione spaziale delle leggi penali nazionali assume rilievo centrale. La parcellizzazione della produzione in gruppi societari, joint venture e catene di approvvigionamento globali, oltre a fomentare reati e violazioni di diritti umani da parte delle imprese multinazionali o transnazionali, erode la capacità di enforcement degli Stati. Il saggio si concentra, così, sulle nuove forme di giurisdizione extraterritoriale - sia autentiche che "mimetizzate" sotto una nozione di territorialità dilatata all'estremo - da una duplice prospettiva: efficacia della risposta punitiva e tutela dei diritti fondamentali dei soggetti (individui e società) sottoposti a procedimento penale da parte di molteplici autorità nazionali, nell'ottica di un equilibrio ragionevole.
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Battarino, Giuseppe. "Una lezione (attuale) di Gramsci sugli affari penali semplici." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (September 2014): 209–16. http://dx.doi.org/10.3280/qg2014-002017.

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Agostini, Susanna, and Ilaria Di Pietro. "La procreazione medicalmente assistita: profili penali e tutela giuridica dell’embrione." Pratica Medica & Aspetti Legali 5, no. 4 (January 15, 2011): 123–30. http://dx.doi.org/10.7175/pmeal.v5i4.303.

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Villa, Luca. "La gestione dei procedimenti penali nei tribunali per i minorenni." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (March 2009): 268–78. http://dx.doi.org/10.3280/mg2008-004022.

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Pazé, Piercarlo. "Ripensare le misure penali come aiuto a percorsi di cambiamento." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (March 2013): 7–17. http://dx.doi.org/10.3280/mg2013-001001.

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Volonciu, Nicolae, and Cătălin Marin. "Aspecte teoretice, legislative şi de practică judiciară privind reluarea urmăririi penale." Criminal Law Writings (Caiete de Drept Penal), no. 1 (June 1, 2020): 9–25. http://dx.doi.org/10.24193/cdp.2020.1.1.

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Abstract:
Oricare ar fi modul în care procurorul, ca titular al funcţiei de urmărire penală, rezolvă cauza, prin aceasta nu se exclude posibilitatea revenirii ei în acelaşi cadru procesual. Instituţia procesual penală cu caracter eventual, de excepţie, care urmăreşte aducerea procesului penal pe linia de desfăşurare normală prin reactivarea cursului urmăririi penale, în ipotezele prevăzute de lege, este cunoscută sub denumirea de reluare a urmăririi penale. În reglementarea procesual penală actualmente în vigoare, urmărirea penală este reluată în caz de: încetare a cauzei de suspendare; restituire a cauzei la parchet de către judecătorul de cameră preliminară; redeschidere a urmăririi penale. De asemenea, în afara acestor cazuri reglementate în mod expres în conţinutul art. 332 alin. (1) din Codul de procedură penală, reluarea urmăririi penale mai intervine, în mod implicit, şi într-o altă ipoteză, caracteristică procedurii speciale de judecare pe baza acordului de recunoaştere a vinovăţiei încheiat între procuror şi inculpat.
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Fiori, Angelo. "Problemi attuali del consenso informato." Medicina e Morale 42, no. 6 (December 31, 1993): 1123–38. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1033.

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Abstract:
L'Autore, dopo aver delineato il problema del consenso informato del paziente sotto i profili giuridico e deontologico, mette in evidenza l'importanza del consenso sociale informato. La disinformazione pubblica sulle possibilità e sui reali limiti della medicina è additata come una delle cause principali dell'attuale conflitto tra medici e società, il quale si manifesta nelle campagne accusatorie intraprese dai mezzi di comunicazione di massa e nelle sempre più frequenti vicende giudiziarie penali e civili.
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Lanzi, Alessia, and Alfio Maggiolini. "La valutazione del clima istituzionale nelle comunitŕ per adolescenti con procedimenti penali." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (February 2011): 70–77. http://dx.doi.org/10.3280/mg2010-004007.

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Valentini, Vico. "Organizzazione del lavoro e responsabilità punitivo-penali da contagio : a che punto siamo?" Archivio penale, no. 2 (2021): 497–520. http://dx.doi.org/10.12871/97888331810596.

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Cousin, Grégoire. "Sanzioni penali e condizione dell'immigrato in Francia: tra funzione amministrativa e finalitŕ politiche." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (February 2011): 71–80. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-004005.

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Abstract:
Premessa.1. L'interdiction du territoire français, una pena specifica per lo straniero.2. Il reato di ingresso e soggiorno irregolare.3. Il reato di favoreggiamento delle immigrazioni illegali.Conclusioni: disciplina penale dell'immigrazione tra benefici per l'Amministrazione e costruzione di una popolazione deviante.
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Jean, Jean-Paul. "Le riforme penali in Francia nell'ultimo decennio (Tra inflazione legislativa e rivoluzioni silenziose)." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (June 2010): 160–72. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-002013.

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Abstract:
1. Dieci anni di cambiamenti all'insegna dell'ideologia sicuritaria2. Prioritŕ alle vittime e lotta contro la reiterazione dei reati sessuali3. La repressione della delinquenza minorile4. L'ampliamento delle ipotesi di reato e l'aggravamento delle pene5. Il rafforzamento delle prerogative dei servizi di polizia6. Le modifiche della detenzione provvisoria e della procedura d'istruzione7. Le rivoluzioni silenziose: una nuova filosofia del sistema penale8. La modernizzazione e la specializzazione della giustizia penale9. Le sollecitazioni contraddittorie della fase di esecuzione delle pene.
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Losana, Camillo. "Le misure penali e i loro contenuti educativi: una proposta di servizio civile." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (March 2013): 94–100. http://dx.doi.org/10.3280/mg2013-001009.

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Moneta, F. "La Cooperazione tra Stati e Tribunali Penali Internazionali [State Cooperation and International Criminal Tribunals]." Journal of International Criminal Justice 2, no. 1 (March 1, 2004): 295–98. http://dx.doi.org/10.1093/jicj/2.1.295.

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Lefterache, Lavinia Valeria. "Minoritatea în Codurile penale (1864-2021). Scurt istoric al vocabularului juridic: de la coconi la minori, de la pricepere la discernământ, de la greşeală la infracţiune şi de la certarea cu măsură la măsurile educative." Criminal Law Writings (Caiete de Drept Penal), no. 2 (November 1, 2021): 9–38. http://dx.doi.org/10.24193/cdp.2021.2.1.

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Abstract:
Modul în care vocabularul juridic a susţinut claritatea normelor juridice şi menţinerea elementelor de tradiţie a răspunderii penale a minorilor (vârsta răspunderii penale, sancţiuni diferite în cuantum şi natură în cazul minorului care răspunde penal faţă de subiectul major) au asigurat asimilarea mai uşoară a elementelor de noutate la intrarea în vigoare a fiecărui Cod penal. În acelaşi timp, răspunsul dat de legiuitor, începând cu 1864, mai mult sau mai puţin explicit, întrebărilor legate de justul echilibru dintre interesul superior al copilului şi interesul societăţii în reducerea fenomenului infracţional, a depins de experienţele decurgând din punerea în punerea în practică a codurilor şi de consecvenţa jurisprudenţei cu raţiunea legii. Istoricul de faţă îşi propune să explice sensul evoluţie legislative şi, implicit, motivele renunţării la unele soluţii de politică penală, pentru a uşura demersurile viitoare de legiferare în acest domeniu.
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Silvestre, Pasqualino. "Il sequestro dei beni in trust nella giurisprudenza delle sezioni penali della Corte di cassazione." gennaio-febbraio, no. 1 (February 3, 2022): 48–71. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.48.

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Lombardi, Marta. "La Direttiva europea sulle garanzie procedurali per i minori indagati o imputati in procedimenti penali." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (September 2016): 180–82. http://dx.doi.org/10.3280/mg2016-002015.

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Pascucci, Nicola. "Durata ed efficienza dei procedimenti penali italiani. Riflessioni e proposte alla luce delle risultanze numeriche." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 6, no. 3 (October 27, 2020): 1445–502. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v6i3.438.

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Ricci de Amorim, André. "Il Rifugio Nell'unione Europea." Revista da Faculdade de Direito da Universidade Federal de Uberlândia 49, no. 1 (September 7, 2021): 314–32. http://dx.doi.org/10.14393/rfadir-v49n1a2021-56229.

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Abstract:
Lo scopo di questo articolo è analizzare gli aspetti intrinseci più importanti in termini di riconoscimento dello status di rifugiato e in che modo le istituzioni europee, in particolare le Corti europee, interpretano tali elementi. Inizialmente, verranno presentati gli aspetti generali dello status di rifugiato come previsti nella Convenzione di Ginevra del 1951. In seguito, a partire dalla prospettiva dell'Unione Europea, verranno affrontati i seguenti aspetti: il principio di nonrefoulement, il divieto di sanzioni penali e la natura temporanea della concessione dello status di rifugiato. La metodologia utilizzata segue l'approccio dialettico giuridico, con l'aiuto di ricerche bibliografiche dottrinali, nonché giurisprudenziali e di strumenti giuridici relativi alla protezione dei rifugiati, che consentono una migliore percezione della realtà nell'Unione Europea.
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Cadamuro, Elena. "Le nuove misure penali di comunità: "chiusura del cerchio" nella risposta alle istanze educative del minore?" MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (October 2019): 150–57. http://dx.doi.org/10.3280/mg2019-002012.

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Ciavattini, Stefania, Laura Anghinoni, and Paola Prandini. "Suicidio, tentato suicidio e autolesionismo: un confronto tra strutture penitenziarie per adulti e istituti penali minorili." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (March 2009): 186–92. http://dx.doi.org/10.3280/mg2008-004016.

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Savio, Guido. "Stranieri e diritto penale: non solo il reato di presenza illegale. Le altre modifiche introdotte dalla l. 94/2009." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 4 (November 2009): 59–84. http://dx.doi.org/10.3280/diri2009-004006.

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Abstract:
Introduzione1. I nuovi impedimenti penali all'ingresso e soggiorno degli stranieri: le condanne ostative anche non irrevocabili2. I nuovi impedimenti all'ingresso e soggiorno degli stranieri conseguenti a condanne irrevocabili per violazioni della legge a tutela dei diritti d'autore o per violazioni degli artt. 473, 474 c.p.3. La rimodulazione del falso documentale ai fini dell'ingresso e soggiorno degli stranieri e le fattispecie di falso relative alla procedura di emersione di cui alla legge 102/094. L'inottemperanza all'ordine di esibizione documentale5. Le novitŕ in tema di favoreggiamento delle migrazioni illegali6. La nuova disciplina della permanenza dopo l'espulsione6.1. le modifiche all'ordine del questore6.2. La nuova versione dell'art. 14, co. 5 ter, parte prima6. 3. La nuova versione dell'art. 14, co. 5 ter, parte seconda6.4. L'espulsione dell'inottemperante all'ordine del questore6.5. La nuova disciplina dell'art. 14, co. 5 quater
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Caterini, Mario, Doris Alina Șerban, and Diana Andone. "Provocările dreptului penal în faţa noilor mijloace de informare în masă." Criminal Law Writings (Caiete de Drept Penal), no. 2 (November 2, 2020): 9–27. http://dx.doi.org/10.24193/cdp.2020.2.1.

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Abstract:
Articolul prezintă în primul rând modul în care mass-media este înclinată să selecteze informaţii pe criterii pragmatice/comerciale şi nu neapărat folosind ca punct de referinţă relevanţa informaţiei. Rezultatul unei astfel de selecţii ar putea fi o reprezentare distorsionată a realităţii, care ar putea crea griji colective artificiale şi, în consecinţă, ar putea influenţa politica penală şi funcţionarea sistemului penal. A doua parte a articolului analizează tocmai influenţa reprezentării mass-media asupra politicii penale, în special în contextul actual al aşa-numitei „democraţii lichide” dezvoltată în jurul noilor mijloace de informare în masă (în special Internetul). Autorul se concentrează pe riscurile pe care le poate implica această formă de democraţie, în special pe încălcarea potenţială a unor principii fundamentale în sistemele moderne democratice. Concluzia este dedicată culturii dreptului penal, autorul promovând educarea publicului, respectiv o paideia politico-penală, adaptată nevoilor postmoderne democratice şi de masă, care să încerce să urmărească conţinutul ontologic al nivelurilor minime de cunoaştere a cetăţenilor, cum ar fi interiorizarea acelor valori fundamentale care constrâng etosul societăţii civile contemporane.
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Schiaffo, Francesco. "Dalla "pericolosità sociale" alla "necessità della cura": la medicalizzazione delle sanzioni penali nella Legge n. 103/2017." GRUPPI, no. 1 (November 2017): 13–37. http://dx.doi.org/10.3280/gru2017-001002.

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Criste, Lucian. "Verificarea măsurilor asigurătorii în procesul penal." Criminal Law Writings (Caiete de Drept Penal), no. 1 (August 1, 2022): 9–30. http://dx.doi.org/10.24193/cdp.2022.1.1.

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Abstract:
Ca element de noutate pentru legislația procesual penală autohtonă, prin Legea nr. 6/2021 în cuprinsul actulului Cod de procedură penală a fost introdus art. 2502 care reglementează procedura de verificare periodică a măsurilor asigurătorii în tot cursul procesului penal. Noua reglementare instituie în sarcina organelor judiciare penale obligația de a verifica periodic, dar nu mai târziu de 6 luni în cursul urmăririi penale, respectiv un an în cursul judecăţii, dacă subzistă temeiurile care au determinat luarea sau menţinerea măsurii asigurătorii. Cu ocazia verificării realizate se poate dispune menţinerea, restrângerea sau extinderea, respectiv ridicarea măsurii dispuse. Prezentul studiu, dedicat acestei reglementări, este structurat în trei părți. Prima parte abordează natura juridică, modul de calcul și consecința nerespectării termenelor prevăzute de art. 2502 C.proc.pen. Prin prisma dispozițiilor legale aplicabile, vom demonstra că sub aspectul naturii juridice, termenele de 6 luni în cursul urmăririi penale, respectiv un an în cursul judecății sunt termene substanțiale iar consecința nerespectării lor este încetarea de drept a măsurii asigurătorii. În partea a doua vom analiza obiectul verificării instituite de această reglementare, context în care vom aborda problema autorității de lucru judecat a hotărârilor pronunțate în materia măsurilor asigurătorii și aspectele care pot fi verificate de organele judiciare competente. În ultima parte vom stărui asupra unor aspecte de natură procedurală privind verificarea măsurilor asigurătorii, în funcție de specificul fiecărei faze procesuale.
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Dorigo, Stefano, and Pietro Pustorino. "Diritto a una tutela giurisdizionale effettiva e revisione dei processi penali: la Corte costituzionale e il caso Dorigo." DIRITTI UMANI E DIRITTO INTERNAZIONALE, no. 1 (April 2009): 85–110. http://dx.doi.org/10.3280/dudi2009-001004.

Full text
Abstract:
- The work is a critical comment to the judgment of the Italian Constitutional Court of 30 April 2008, n. 129, on the reopening of the criminal proceedings requested by the European Court of Human Rights. The work begins dealing deeply with the problem of the customary nature in international law of the right to a fair trial and the consequent possibility to invoke, in the framework of the Italian national system, Article 10, paragraph 1, of the Constitution. The authors suddenly stress the relevance of other constitutional norms in order to recognize a constitutional or quasi-constitutional rank to the norms of the European Convention on Human Rights, demonstrating that the Italian Constitution offers several possibilities on the matter. A very recent judgment of the Court of Cassation, adopted on 11 December 2008, confirms this opinion interpreting the Italian norms on the reopening of the criminal proceeding on the basis of Articles 111 and 117 of the Constitution.
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Rovinello, Marco. "La pluralità di un modello. L'ufficiale italiano fra codici, regolamenti e immagine pubblica (1859-1914)." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 298 (June 2022): 83–113. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-298010.

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Abstract:
Il contributo analizza e confronta i principali testi deputati a delineare il recte vivere e il set di valori dell'ufficiale italiano d'età liberale: da un lato, i codici penali del 1859 e del 1869; dall'altro i regolamenti di disciplina del 1859, del 1872 e del 1907. Parallelamente, il saggio esamina sia il dibattito interno al mondo militare sulla figura e sulla mission dell'ufficiale, sia l'immagine delle spalline che la retorica filomilitare popolarizz. fra Unità e Grande guerra. Anche alla luce di quanto sappiamo sull'articolazione interna dell'ufficialità, l'ipotesi è che una lettura comparata di codici e regolamenti faccia emergere non solo l'evoluzione che l'idea di ufficiale conobbe nelle varie versioni di ognuno di questi decaloghi, ma anche quelle convergenze e divergenze che rendevano il profilo della spallina italiana tratteggiato dal legislatore meno stabile e coerente di quanto creduto sinora, per alcuni versi peculiare rispetto a quello dei colleghi di altri eserciti e anche per questo variamente interpretato da quanti ne discutevano o ne divulgavano il ritratto ideale.
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Nestor, Raul Alexandru. "Incongruenţe în dispunerea măsurii arestării preventive pe temeiul prevăzut de articolul 223 alineatul (1) lit. d) C. pr. pen." Criminal Law Writings (Caiete de Drept Penal), no. 3 (January 3, 2022): 72–86. http://dx.doi.org/10.24193/cdp.2021.3.2.

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Abstract:
Deşi dispoziţia legală care permite luarea măsurii arestării preventive ca urmare a săvârşirii unei noi infracţiuni, după ce anterior faţă de aceeaşi persoană a fost pusă în mişcare acţiunea penală, nu are caracter de noutate, fiind reglementată de lege încă din anul 2003, în practica judiciară actuală se constată lipsa unui punct de vedere unitar cu privire la incidenţa acestui temei de drept, existând în acest sens, două opinii exprimate. Conform primei opinii, propunerea de arestare preventivă întemeiată pe dispoziţiile art. 223 alineatul (1) lit. d) din Codul de procedură penală, poate fi formulată în cauza în care sunt efectuate investigaţii sub aspectul noii infracţiuni pretins comise de aceeaşi persoană faţă de care anterior a fost pusă în mişcare acţiunea penală în altă cauză. În a doua opinie, o propunere de arestare preventivă poate fi formulată în baza acestei dispoziţii procesual penale, numai în cauza iniţială, în care a fost pusă anterior în mişcare acţiunea penală. Fiecare dintre cele două poziţii exprimate şi ilustrate de soluţiile din jurisprudenţă menţionate, este susceptibilă de critici, legea procesual penală impunând respectarea principiului separaţiei funcţiilor judiciare. Prin reglementarea posibilităţii de luare a măsurii arestării preventive ca urmare a săvârşirii unei noi infracţiuni, după ce anterior faţă de aceeaşi persoană a fost pusă în mişcare acţiunea penală, legea procesual penală nu a instituit şi o prorogare legală de competenţă sau o excepţie de la principiul separaţiei funcţiilor judiciare în procesul penal. Codul de procedură penală reglementează în mod detaliat procedura prin care poate fi dispusă luarea măsurii arestării preventive, prin raportare la stadiul activităţii procesuale. Propunerea de arestare preventivă formulată în cursul urmăririi penale, indiferent de temeiul de drept invocat, este de competenţa judecătorului de drepturi şi libertăţi de la instanţa competentă să judece cauza respectivă, competenţa acestuia fiind exclusă când cauza se află în faza de cameră preliminară sau în cursul cercetării judecătoreşti. A doua opinie menţionată rămâne fără suport legal în măsura în care, prima cauză, respectiv cauza în care a fost anterior pusă în mişcare acţiunea penală, este soluţionată definitiv, nemaiexistând un cadru procesual în care să poată fi formulată o propunere de arestare sau de prelungire a acestei măsuri.
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Bugnar-Coldea, Oana. "Amnistia fiscală și dosarele penale având ca obiect infracțiuni de evaziune fiscală. Aplicabilitate și efecte. Decizia nr. 203/A/2022 a Curții de Apel Cluj." Studia Universitatis Babeş-Bolyai Iurisprudentia 67, no. 1 (July 25, 2022): 210–26. http://dx.doi.org/10.24193/10.24193/subbiur.67(2022).1.4.

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Abstract:
Prezentul material conține analiza unei decizii pronunțate într-un dosar penal având ca obiect infracțiuni de evaziune fiscală, decizie relevantă din perspectiva aplicabilității dispozițiilor privitoare la amnistia fiscală cuprinse în OUG nr. 69/2020 în procesul penal și a consecințelor pe care acestea le generează în planul răspunderii penale. Decizia este relevantă întrucât răspunde unor întrebări relevante pentru practica judiciară precum: în ce măsură amnistia fiscală acoperă și obligațiile fiscale accesorii originare în ilicitul penal; dacă instanța penală poate considera că sunt incidente dispozițiile OUG nr. 69/2020 în lipsa unei decizii de impunere cu privire la accesorii și dacă poate face asta în afara unui titlu executoriu sau doar după rămânerea definitivă a hotărârii judecătorești care tranșează acțiunea civilă, respectiv dacă pot deveni incidente dispozițiile art. 10 alin. (11) din Legea nr. 241/2005 în situația în care inculpatul nu achită obligațiile fiscale accesorii, ci în privința acestora a intervenit amnistia fiscală. În cuprinsul materialului am prezentat așadar starea de fapt relevantă, soluția instanței, precum și propria opinie, argumentată, cu privire la soluția dată de judecătorii investiți cu soluționarea cauzei.
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Bugnar-Coldea, Oana. "Amnistia fiscală și dosarele penale având ca obiect infracțiuni de evaziune fiscală. Aplicabilitate și efecte. Decizia nr. 203/A/2022 a Curții de Apel Cluj." Studia Universitatis Babeş-Bolyai Iurisprudentia 67, no. 1 (July 25, 2022): 210–26. http://dx.doi.org/10.24193/subbiur.67(2022).1.4.

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Abstract:
Prezentul material conține analiza unei decizii pronunțate într-un dosar penal având ca obiect infracțiuni de evaziune fiscală, decizie relevantă din perspectiva aplicabilității dispozițiilor privitoare la amnistia fiscală cuprinse în OUG nr. 69/2020 în procesul penal și a consecințelor pe care acestea le generează în planul răspunderii penale. Decizia este relevantă întrucât răspunde unor întrebări relevante pentru practica judiciară precum: în ce măsură amnistia fiscală acoperă și obligațiile fiscale accesorii originare în ilicitul penal; dacă instanța penală poate considera că sunt incidente dispozițiile OUG nr. 69/2020 în lipsa unei decizii de impunere cu privire la accesorii și dacă poate face asta în afara unui titlu executoriu sau doar după rămânerea definitivă a hotărârii judecătorești care tranșează acțiunea civilă, respectiv dacă pot deveni incidente dispozițiile art. 10 alin. (11) din Legea nr. 241/2005 în situația în care inculpatul nu achită obligațiile fiscale accesorii, ci în privința acestora a intervenit amnistia fiscală. În cuprinsul materialului am prezentat așadar starea de fapt relevantă, soluția instanței, precum și propria opinie, argumentată, cu privire la soluția dată de judecătorii investiți cu soluționarea cauzei.
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Luzi, Eleonora, F. Esposito, F. Damato, M. Cestari, S. Ricci, and L. Petrone. "Il minore vittima di abusi sessuali e le garanzie del giusto processo penale." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 1 (April 28, 2018): 129. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2018.n1.v1.1174.

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Abstract:
Nei procedimenti penali aventi ad oggetto l’accertamento della condotta di abuso sessuale a danno di minore, fra le fasi più delicate, vi è quella inerente l’acquisizione delle dichiarazioni della giovane vittima specie se in tenera età.E’ pacifico che l’assunzione della testimonianza di un minore, perché tale, deve avvenire con criteri e modalità che abbiano quale obiettivo principale, quello della tutela del minore stesso. Il sistema penale italiano a tutt’oggi rileva l’assenza di un organico sistema di protezione del minore vittima di abusi; manca una specifica disciplina da parte del legislatore, della testimonianza del soggetto minore di età.Secondo quanto disposto dall’art. 196, comma 1 e 2 c.p.p.“Ogni persona ha la capacità di testimoniare” tuttavia “qualora, al fine di valutare le dichiarazioni del testimone, sia necessario verificarne l’idoneità física o mentale a rendere testimonianza, il giudice anche di ufficio può ordinare gli accertamenti opportuni con i mezzi consentiti dalla legge”.Più efficacemente la Carta di Noto all’art. 10 raccomanda per i minori di anni dodici e salvo casi eccezionali “che sia sempre disposta perizia al fine di verificarne la idoneità a testimoniare sui fatti oggetto d’indagine”, salvo al giudice valutare l’attendibilità della testimonianza resa.E’ possibile allora per il decidente, accertare la veridicità della condotta abusante dal racconto del minore, prescindendo dall’ausilio del parere tecnico di un perito, ovvero senza aver prima disposto una perizia psicologica sul bambino?L’orientamento giurisprudenziale prevalente negli ultimi anni, conferma il prevalere del principio cosiddetto della valutazione onnicomprensiva, per cui “in tema di reati sessuali su minori in tenera età, è illegittimo, per violazione del principio della formazione della prova in contraddittorio, il rifiu to dei giudice di disporre una perizia psicologica, al fine di accertare l’aderenza alla realtà o meno della narrazione dei fatti, in dipendenza di eventuali elaborazioni fantasiose proprie dell’età o della struttura personologica del minore”1.
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Gaeta, Gennaro. "Quando l'assoluzione viene riformata in condanna : le regole minime europee su prove e regole di giudizio nelle impugnazioni penali." Archivio penale, no. 3 (2021): 687–98. http://dx.doi.org/10.12871/97888331808543.

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Nestor, Raul Alexandru. "Cu privire la admisibilitatea restituirii cauzei la procuror după închiderea procedurii de cameră preliminară." Criminal Law Writings (Caiete de Drept Penal), no. 2 (September 27, 2022): 32–57. http://dx.doi.org/10.24193/cdp.2022.2.2.

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Abstract:
Deși configurația procedurilor penalea fost modificată substanțial începând cu anul 2014, la nivelul instanțelor naționale se poate observa o tendință accentuată de revenire la o soluție reglementată detaliat în legea de procedură penală anterioară, dar lipsită de orice suport normativ în noua configurație a procesului penal. Deși spre deosebire de Codul de procedură penală 1969 legea nu mai oferă instanței de apel posibilitatea de pronunța o soluție complementară, în sensul restituirii cauzei la procuror, o parte a instanțelor de control judiciar au apreciat că o astfel de soluție ar putea redeveni de actualitate prin admiterea apelului, desființarea în întregime a sentinței penale apelate și trimiterea cauzei în camera preliminară. Consacrarea unei posibilități a instanței de primă jurisdicție sau a celei de apel de a cenzura inclusiv încheierea pronunțată de judecătorul de cameră preliminară anterior începerii judecății și pronunțării sentinței apelate are o mare importanță în practica actuală a instanțelor naționale, neexistând însă un punct de vedere majoritar. Astfel, o chestiune frecvent întâlnită este cea legată de situația camerei preliminare în situaţia desfiinţării unei sentinţe penale ce vizează o judecată în fond, desfiinţare dispusă în baza art. 421 pct. 2 lit. b) din Codul de procedură penală ca urmare a faptului că judecarea cauzei în primă instanţă a avut loc în lipsa inculpatului nelegal citat, iar instanţa de apel care pronunţă această soluţie de trimitere spre rejudecare nu face niciun fel de referire la ultimul act de procedură menținut, constatând însă că neregulile privind procedura de citare a unei părţi au existat atât la judecarea pe fond, dar şi anterior în faza de cameră preliminară. Atât Decizia Curții Constituționale nr. 802/2017, cât și Decizia Curții Constituționale nr. 88/2019 confirmă faptul că nulitatea absolută poate fi invocată pe tot parcursul procesului penal, finalizarea camerei preliminare neputând reprezenta un impediment în acest sens. Aceste decizii pronunțate de Curtea Constituțională ar trebui corelate cu dispoziții legii de procedură penală. Or, în ceea ce privește soluțiile ce pot fi dispuse în faza de judecată a apelului, cazurile de restituire a cauzei în vederea rejudecării prevăzute la art. 421 pct. 2 lit. b) C.proc.pen. sunt exhaustive și nu acoperă eventuale vicii de legalitate ale camerei preliminare, singurul remediu eficient fiind intervenția legislatorului național. O propunere formulată ar presupune reglementarea în procedura de cameră preliminară a competenței aceleiași instanțe chemate ulterior să judece în calea de atac a apelului.
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Allotti, Pierluigi. "L'epurazione dei giornalisti nel secondo dopoguerra (1944-1946)." MONDO CONTEMPORANEO, no. 1 (April 2010): 5–51. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-001001.

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Abstract:
Nel corso del 1945, sia l'Alto commissariato per le sanzioni contro il fascismo che la commissione per la revisione dell'albo dei giornalisti di Roma, presieduta da Mario Vinciguerra, svolsero una intensa attivitŕ per epurare i giornalisti compromessi con il fascismo. Furono condotte inchieste su centinaia di giornalisti, e in totale ne furono deferiti 380 (quasi un quarto degli iscritti all'albo di Roma) alla commissione d'epurazione. Se vi furono giornalisti che riuscirono a difendersi con successo dalle accuse mosse nei loro confronti, decine furono invece quelli radiati dalla professione, e per salvaguardare questa opera di epurazione il governo, su richiesta della Federazione nazionale della stampa italiana (Fnsi), adottň un provvedimento che stabilě sanzioni penali e disciplinari nei confronti di editori e direttori che impiegavano nelle redazioni giornalisti cancellati dall'albo. Tuttavia il buon lavoro svolto dall'Alto commissariato e dalla commissione Vinciguerra risultň alla fine vanificato dalle misure di clemenza adottate nel 1946 allo scopo di favorire la ricostruzione del paese, che consentirono ai giornalisti epurati di essere reintegrati nella professione.
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Saj, Marek. "Konstytutywne elementy domu zakonnego." Prawo Kanoniczne 51, no. 3-4 (December 10, 2008): 147–66. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2008.51.3-4.07.

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Abstract:
La casa religiosa, chiamata talvolta «monastero», secondo il diritto universale della Chiesa e il diritto proprio del rispettivo istituto di vita consacrata, è il luogo di abitazione di una comunità religiosa. Anche se essa non può essere associata esclusivamente con un posto materiale, è proprio questo elemento che il legislatore ecclesiastico mette a fuoco. Il numero stesso delle norme di codice dedicate alla casa religiosa dimostra la sua importanza nella vita religiosa. Lo manifestano per esempio: l’obbligo di stare nella propria casa religiosa, la necessità di chiedere il permesso di stare fuori di essa, nonchè diverse sanzioni penali che possono essere imposte nel caso in cui tali esigenze non vengano soddisfatte. Particolari norme vengono applicate alle case di noviziato dove l’assenza del candidato può perfino rendere invalida la sua professione religiosa, emessa dopo il noviziato. Il legislatore, definendo gli essenziali elementi legali della casa religiosa, voleva garantire una corretta vita fraterna all’interno della comunità di persone dedite a Dio nella vita consacrata. Le esigenze soprammenzionate confermano che sia giusto prendere in considerazione tali elementi costitutivi.
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Chiaramonte, Xenia. "Bisogna davvero difendere la società? I processi penali a carico degli attivisti No Tav tra difesa sociale e difesa dello stato." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (June 2019): 163–89. http://dx.doi.org/10.3280/sd2019-002007.

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Russo, Gianluca. "Un robusto apparato di segni. Quattrocento fiorentino e costruzione della sovranità. Rappresentazioni e linguaggi." Italian Review of Legal History, no. 8 (December 21, 2022): 39–77. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19250.

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Abstract:
Ispirato alle ricerche di Riccardo Fubini e alla sua proposta interpretativa e di metodo, originale e spesso alternativa al dibattito storiografico recente sui percorsi italiani alla statualità fra tardo Medioevo e prima età moderna, il saggio elegge il Quattrocento fiorentino a caso di studio e ne ripercorre il suggestivo itinerario di costruzione della sovranità, non tanto nel senso di prassi e concreto governo del territorio, quanto di una forma alta di legittimità del potere, capace di rendere Firenze sempre meno debitrice verso il riconoscimento delle due entità universali (sovrane per il Medioevo) di Chiesa e Impero. Prediligendo dunque il piano delle rappresentazioni e dell’elaborazione politico-giuridica, la sovranità di Firenze città dominante viene ripercorsa proponendo una rassegna dei suoi segni: tangibili, come ad esempio le celebri Pandette pisane, o carsici, come certe strategie penali in via di egemonizzazione gravitanti intorno al nesso maiestas/crimen laesae maiestatis. A itinerario tracciato sarà, forse, possibile domandarsi se – al di là del caso specifico – il tempo quattrocentesco abbia ancora molto da dire, ora che una singolare vicenda giudiziaria italiana oggetto di un recente studio parrebbe riesumare le antiche vestigia maiestatiche, quasi a segnare l’epifania di un potere sovrano postmoderno dai tratti inconsueti.
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GARLAND, DAVID. "PENALITY AND THE PENAL STATE." Criminology 51, no. 3 (June 10, 2013): 475–517. http://dx.doi.org/10.1111/1745-9125.12015.

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Silvestro, Simona, Luca Mauri, and Claudio Mencacci. "Progetto “Sulla soglia”: un’esperienza di buona prassi nell’assistenza e nel trattamento dei detenuti con disagio psichico in dimissione dagli istituti penali milanesi." Quaderni Italiani di Psichiatria 31, no. 3 (September 2012): 118–25. http://dx.doi.org/10.1016/j.quip.2012.05.001.

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Wojcieszek, Mikołaj. "Kara za zabójstwo w świetle japońskiego kodeksu karnego – aspekty prawne i doktrynalne." Studenckie Zeszyty Naukowe 21, no. 38 (December 6, 2018): 125–38. http://dx.doi.org/10.17951/szn.2018.21.38.125-138.

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