Academic literature on the topic 'Penali'

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Journal articles on the topic "Penali"

1

Mazzanti, Edoardo. "Brevi note sulla tutela penale della produzione alimentare locale." AGRICOLTURA ISTITUZIONI MERCATI, no. 2 (January 2021): 63–76. http://dx.doi.org/10.3280/aim2018-002005.

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Abstract:
Il lavoro offre una breve rassegna delle fattispecie penali applicabili a difesa della produzione alimentare locale. Introdotto il tema dell'origine dei prodotti alimentari ai fini penali, il contributo dà conto, prima, dei delitti del Titolo VIII Capo II del codice penale; poi, della complessa disciplina a difesa del made in Italy, contenuta nella legge n. 350/2003. Evidenziate le principali criticità dell'assetto attuale, nella parte finale si prospettano schematicamente alcune possibili direttrici di riforma.
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2

Borek, Dariusz. "Wykonywanie władzy karania w instytutach zakonnych w świetle aktualnego Kodeksu Prawa Kanonicznego." Prawo Kanoniczne 48, no. 3-4 (December 10, 2005): 175–200. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2005.48.3-4.09.

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Abstract:
Nell’articolo è stata presentata la normativa riguardante l’esistenza e l’applicazione del potere coercitivo nella Chiesa con particolare riferimento agli Istituti Religiosi. Il primo punto del lavoro è stato dedicato alla presentazione degli argomenti che spiegano l’esistenza del potere coercitivo nella Chiesa. Nel secondo punto dello studio è stato analizzato il potere che esiste negli Istituti Religiosi. Nel terzo punto si analizza il potere coercitivo che viene esercitato negli Istituti Religiosi secondo attuale Codice di Diritto Canonico nella triplice funzione della potestà di governo. Lesercizio del potere coercitivo nella funzione legislativa consiste nella possibilità di emanare le leggi penali. La potestà coercitiva nella funzione amministrativa comprende sia la possibilità di emanare i precetti penali sia la possibilità di fare la dichiarazione oppure la inflizione delle pene tramite la procedura penale stragiudiziale. La scelta tra la via amministrativa e giudiziale spetta all’Ordinario. Il potere coercitivo esercitato nella funzione giudiziale significa la possibilità di fare la dichiarazione o l’inflizione delle pene tramite il processo penale giudiziale. L’ultima parte dello studio è stata dedicata alla problematica della dimissione dall’Istituto Religioso. Avendo in considerazione il carattere forzoso della dimissione si potrebbe pensare che la dimissione è una delle sanzioni penali, non mancano pero gli argomenti che fanno pensare che la dimissione non puo essere inserita tra le sanzioni penali in senso stretto. Nel caso della dimissione dal Istituto si tratta piuttosto della procedura sui generis amministrativa, avente come scopo la protezione sia L’Istituto intero che i singoli religiosi incluso anche quello che viene dimesso.
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Ribeiro, Luiz Gustavo Gonçalves, and Romeu Thomé. "LA PROTEZIONE PENALE DELL’AMBIENTE COME DIRITTO UMANO COSTITUZIONALE." Veredas do Direito: Direito Ambiental e Desenvolvimento Sustentável 14, no. 28 (June 7, 2017): 33–71. http://dx.doi.org/10.18623/rvd.v14i28.1014.

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Abstract:
L’ambiente, oggi consacrato dottrinalmente come diritto umano di terza generazione e contemplato con disposizioni costituzionali che lo innalzano alla condizione di diritto fondamentale nell’ambito di diversi Paesi, è bene giuridico atto a essere effettivamente tutelato dal diritto penale che, tuttavia, richiede modificazioni nella sua dogmatica individualista secolare per la difesa di un diritto che è, allo stesso tempo, individuale e diffuso. Il testo contempla, sotto il ragionamento logico-deduttivo e con ricerca bibliografica, la garanzia dell’ambiente dal diritto penale e presenta proposte per la migliore tutela ambientale, esse corrispondendo, oltre alla predisposizione di norme penali più adeguate, alla creazione di un Tribunale Internazionale competente per le richieste penali legate all’ambiente e all’ammissione della responsabilità penale delle persone giuridiche. Si riconosce, nell’ambiente, una reale garanzia di tipo costituzionale, non soltanto diffusa, ma anche individuale, giacché direttamente legata alla qualità di vita dei singoli esseri e che ha avviato, negli ultimi decenni, la consacrazione di documenti internazionali e costituzionali di effettiva tutela.
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Sung, Myung-Je, and Jeong-Hyun Kim. "Una rassegna psichiatrica sul figlicidio." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 3 (December 2012): 77–96. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2012-003005.

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Abstract:
Il diritto penale disciplina l'infanticidio diversamente, a seconda dei periodi storici e del ruolo ricoperto dalla madre nella famiglia e nella societŕ. L'autrice ne traccia lo sviluppo storico, la attuale disciplina e l'applicazione fattane dalla giurisprudenza. Dal fatto che l'infanticidio sia punito piů gravemente o meno dell'omicidio, e dalle circostanze che determinano la sua disciplina differenziata rispetto all'omicidio in generale, si evidenzia la specificitŕ del ruolo materno come storicamente costruito nelle diverse societŕ e l'immagine della Madre propria dei diversi sistemi penali.
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Camera, Sabrina. "Manipolazione Mentale: Legislazioni penali a confronto." Rivista Italiana di Antropologia Applicata, no. 1 (December 30, 2015): 30–50. http://dx.doi.org/10.32054/2499-1848-2015-1-4.

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Savoia, Salvatore. "Dal diritto penale del nemico al diritto penale del terrore. Limiti delle politiche penali contro il terrorismo." DEMOCRAZIA E DIRITTO, no. 2 (January 2018): 129–41. http://dx.doi.org/10.3280/ded2017-002010.

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Bonnet, François. "Spiegare le variazioni della politica sociale e penale con il principio di less eligibility." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 163 (August 2022): 7–25. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-163001.

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Abstract:
Il welfare (politica sociale) e la punizione (politica penale) variano notevolmente nel tempo e nello spazio, con la politica sociale più o meno generosa e la punizione più o meno barbara. Cosa determina la generosità delle politiche sociali e l'umanità delle politiche penali? Il principio di less eligibility sostiene che in ogni società l'assistenza sarà resa meno attraente del lavoro a basso salario e la punizione renderà il crimine meno attraente dell'assistenza. Io sostengo che il principio di less eligibility determina il mix di assistenza e punizione che viene attuato per governare e gestire la povertà in una data società.
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Cannella, Giovanni, and Chiara Favilli. "La direttiva sulle sanzioni per l'impiego di cittadini di Paesi terzi il cui soggiorno č irregolare: contenuto ed effetti nell'ordinamento italiano." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 2 (September 2011): 37–51. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-002003.

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Abstract:
Sommario: 1. Contesto e obiettivo della direttiva 2009/52/CE - 2. La mancata attuazione della direttiva 2009/52/CE alla luce del sistema generale di attuazione delle direttive in Italia - 3. Il contenuto della direttiva - 3.1. Il divieto di assunzione e le sanzioni corrispondenti - 3.2. Il pagamento degli arretrati - 3.3. Le fattispecie penali - 3.4. L'agevolazione delle denunce - 3.5. Le ispezioni - 4. L'applicazione della direttiva nell'ordinamento italiano - 4.1. Le sanzioni penali - 4.2. Le altre sanzioni - 4.3. Il pagamento degli arretrati - 4.4. La prova del rapporto di lavoro - 4.5. Il subappalto - 4.6. L'agevolazione delle denunce
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Stolzi, Irene, and Iacopo Benevieri. "Cosa indossavi? Le parole nei processi penali per violenza di genere." La Nuova Giuridica 2, no. 2 (January 19, 2023): 220–26. http://dx.doi.org/10.36253/lng-1991.

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Valentini, Vico. "Profili penali della veicolazione virale : una prima mappatura." Archivio penale, no. 1 (2020): 133–39. http://dx.doi.org/10.12871/978883318073111.

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Dissertations / Theses on the topic "Penali"

1

Boldrini, Sara <1980&gt. "Profili penali dell'attività giudicante." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/491/1/Profili_penali_dell%27attivit%C3%A0_giudicante.pdf.

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Boldrini, Sara <1980&gt. "Profili penali dell'attività giudicante." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/491/.

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3

Ragni, C. "I Tribunali penali internazionalizzati." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2004. http://hdl.handle.net/2434/35268.

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Geromel, Ivan <1989&gt. "Ravvedimento operoso: profili amministrativi e penali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9913.

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Abstract:
Il ravvedimento operoso, introdotto dall’art. 13 del D. Lgs. n. 472/1997, è elevato a principale istituto deflativo del contenzioso presente nell’ordinamento tributario per effetto delle modifiche dettate dalla Legge n. 190/2014 e dal D. Lgs. n. 158/2015, intervenute con l’intento di favorire una migliore cooperazione tra Fisco e contribuente, tuttavia evidenziando, in alcuni casi, effetti contraddittori. L’istituto consiste nella possibilità di riparare spontaneamente ad eventuali errori od omissioni sorti nell’adempimento degli obblighi tributari, beneficiando di una riduzione delle sanzioni progressivamente inferiore in relazione al periodo che intercorre tra il rimedio ed il momento della commissione. Inoltre, la resipiscenza spontanea del contribuente assume rilevanza anche in ambito penale: la recente riforma ha rinnovato l'art. 13 del D. Lgs. n. 74/2000 qualificando il ravvedimento come causa di esclusione dalla punibilità ed ha introdotto l'art. 13-bis, considerando la sua sussistenza quale circostanza attenuante.
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Fratta, Lucia <1977&gt. "Funzioni della pena e Corti penali internazionali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1378/1/fratta_lucia_tesi.pdf.

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Fratta, Lucia <1977&gt. "Funzioni della pena e Corti penali internazionali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1378/.

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RUGGIERO, ALESSANDRO. "Le Clasuole penali nel diritto del lavoro." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1439.

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Abstract:
La questione del risarcimento del danno e delle sue possibili declinazioni sia in rapporto alla fonte – se contrattuale (art. 1218 cod. civ.) o extracontrattuale (art. 2043 cod. civ.) – sia in rapporto alla natura – a seconda che si invochi un danno patrimoniale (artt. 1223 ss. cod. civ.) ovvero non patrimoniale (art. 2059 cod. civ.) – sia, ancora, in relazione alle modalità di quantificazione dello stesso ed alle conseguenti ricadute sul piano processuale – con i relativi oneri di allegazione e prova a carico di chi ne pretenda il risarcimento – rappresenta un aspetto molto importante dei rapporti giuridici ed è stata, perciò, largamente esplorata sia in dottrina che in giurisprudenza alla luce delle norme del diritto positivo. Le implicazioni legate al tema sono infatti molteplici, anche in ragione dell’impossibilità di circoscrivere la questione del risarcimento, nella sua più ampia accezione, ad un solo campo d’indagine o, potremmo dire, ad una sola materia quale può essere il diritto civile piuttosto che il diritto penale o il diritto amministrativo. L’esigenza di tutela del soggetto che subisca un danno, piuttosto, concerne tutte le possibili relazioni umane che l’ordinamento giuridico è in grado di ricomprendere al proprio interno, in rapporto alle quali la legge è talora indotta a prescindere persino dal tipo di illecito (come nel caso della responsabilità aquiliana), salvo poi a bilanciare questa apparente incertezza con la necessità sul piano processuale di un rigoroso onere della prova in relazione all’invocata responsabilità risarcitoria. All’esigenza di garanzie per il soggetto danneggiato il nostro legislatore ha risposto attraverso la previsione di tecniche risarcitorie – o, sarebbe più corretto dire, categorie sanzionatorie – in grado non soltanto di rafforzare il vincolo giuridico nascente dal contratto o dalle norme dell’ordinamento, in ragione dell’indubbia forza dissuasiva legata alla prestazione risarcitoria, ma soprattutto di riparare la violazione del diritto leso imponendo al danneggiante una prestazione in grado di colmare la perdita patrimoniale subita dal danneggiato o, laddove ciò sia possibile e non risulti eccessivamente gravoso per il debitore, di rimuovere gli effetti dell’inadempimento al precetto sostanziale. In entrambi i casi, comunque, la finalità perseguita dall’ordinamento è meramente risarcitoria, mentre sembrerebbe doversi escludere sia un fine prettamente punitivo della disobbedienza alla norma imperativa, sia l’adempimento in natura della prestazione principale rimasta ineseguita: il primo in quanto non vi è riparazione del pregiudizio sofferto dal titolare del bene nello scopo afflittivo, tanto che in generale il beneficiario delle pene di diritto privato è sempre un soggetto terzo rispetto al danneggiato e al danneggiante; il secondo in quanto la prestazione accessoria garantita con il risarcimento non è mai quella principale oggetto, ad esempio, del rapporto giuridico corrente tra creditore e debitore, ma un suo surrogato la cui determinazione è strettamente dipendente dalla perdita cagionata nella sfera giuridica del danneggiato. Lo stesso è a dirsi per la clausola penale, quantunque l’analisi della funzione assolta da quest’ultima abbia diviso i contributi dottrinali in due indirizzi apertamente antitetici, l’uno sulla funzione risarcitoria della penale e l’altro sulla funzione punitiva della stessa, solo in seguito ricomposti da un’autorevole dottrina attraverso la teorizzazione di una funzione dualistica dell’istituto, il cui contenuto non si identificherebbe né con il risarcimento forfettario del danno (di difficile individuazione nell’ambito di un’obbligazione la cui caratteristica è di prescindere dalla prova in giudizio non soltanto dell’esistenza di quest’ultimo ma, altresì, dell’entità dello stesso), né con la mera afflizione del danneggiante nell’ottica della punizione pura dell’inosservanza dell’obbligo alla stregua delle pene private, ma con entrambe tali finalità congiuntamente, proprio in quanto – teorizza detta dottrina – esaustive della struttura obbligatoria della penale. Sarebbero quindi le due funzioni, ciascuna in sé esclusiva rispetto all’altra, a tipizzare la sanzione dell’obbligazione penale indifferentemente di fonte negoziale o legale, unificandola sotto una struttura comune e consentendo così di individuare nel sistema di diritto positivo «una autonoma ed originale sanzione a «struttura obbligatoria» ed a «funzione penale»». Sia nel caso delle forme di risarcimento tipizzate dalla legge, sia in quello delle clausole penali, comunque, si tratterebbe di categorie preventivamente compulsorie dell’adempimento e successivamente sanzionatorie, in ragione dell’attitudine di entrambe a sollecitare il rispetto della norma scoraggiando condotte illecite e, al momento in cui si determini invece la lesione del bene, a sanzionare tale condotta. Sul piano invece della coazione all’adempimento in natura, occorre osservare come anche nel caso della penale non sembrerebbero potersi rinvenire i caratteri dell’esecuzione in forma specifica della prestazione principale. La clausola penale, infatti, al pari del risarcimento per equivalente o in forma specifica, interviene quando l’inadempimento (o il ritardo nell’adempimento) si è ormai verificato e da ciò sia scaturito l’interesse succedaneo del titolare del bene alla riparazione della lesione sofferta. L’esecuzione in forma specifica, invece, non sostituisce all’obbligazione principale un’obbligazione accessoria ma si struttura sui caratteri della stessa prestazione dovuta, della quale assume la forma allo scopo di garantire la realizzazione proprio di quanto dovuto al titolare del diritto sostanziale. Eppure, specialmente nella materia del lavoro, è possibile individuare almeno un caso in cui la prestazione accessoria garantita dalla penale di fonte legale assume tutti i connotati dell’adempimento coattivo della prestazione principale rimasta ineseguita. Si tratta dello strumento apprestato dall’art. 18 Stat. lav. in risposta al licenziamento irrogato dal datore di lavoro in violazione dei precetti legali. Si tratta, nella specie, di un rimedio contro il licenziamento non soltanto ingiustificato, ma anche privo del requisito della forma scritta o nullo ai sensi della medesima legge, come nelle ipotesi in cui il recesso sia discriminatorio o sia stato irrogato a causa di maternità o matrimonio. In questi casi, la prestazione indennitaria non è determinata in modo forfetario. Al contrario, essa è volta a risarcire in forma specifica il danno patrimoniale subito dal lavoratore per effetto del licenziamento e della susseguente perdita sofferta sia sotto il profilo retributivo, sia sotto quello contributivo, con conseguente assimilazione dell’indennità stessa ad uno strumento di adempimento coattivo dell’obbligazione, gravante sulla parte datoriale, rimasta ineseguita, piuttosto che ad una penale in senso stretto. La reazione dell’ordinamento, in particolare, è l’invalidazione del provvedimento espulsivo e l’integrale travolgimento dei suoi effetti, con i conseguenti diritti del lavoratore alla reintegrazione nel precedente posto di lavoro – a sua volta giustificata dalla persistenza del rapporto, mai interrottosi per effetto del licenziamento rispettivamente illegittimo, inefficace o nullo – e al pagamento di un’indennità risarcitoria commisurata proprio alle retribuzioni perdute a far data dal momento del licenziamento. Al riguardo, è stato osservato come la tecnica risarcitoria qui applicata consenta di compensare integralmente appunto gli effetti patrimoniali dell’illegittima condotta datoriale, incidendo non soltanto sul piano retributivo attraverso la garanzia del sostegno alimentare che al lavoratore derivava dal reddito, ma altresì sul piano previdenziale e assistenziale scongiurando il rischio che dalla cessazione illegittima del rapporto possa ad esempio risultare pregiudicato il diritto del lavoratore stesso al conseguimento in futuro del trattamento pensionistico; rischio tanto più concreto oggi in ragione della sempre maggior durata dei processi del lavoro, del resto incentivata – e non scongiurata – dal sempre crescente contenzioso. Vi sono poi numerosi altri casi, nel diritto del lavoro, di categorie sanzionatorie e, soprattutto, di penali di fonte legale o negoziale a tutela del lavoratore, a testimonianza dell’attenzione e sensibilità del legislatore per quello che storicamente viene definito come il contraente debole del rapporto in ragione del fine prettamente alimentare che egli soddisfa attraverso la relazione con il datore di lavoro e la sua impresa. Si pensi ad esempio all’indennità prevista nella tutela obbligatoria dall’art. 8 della legge n. 604 del 1966 o all’indennità supplementare contemplata in favore dei dirigenti dai contratti collettivi di lavoro o, ancora, alla misura coercitiva indiretta contemplata dall’ultimo comma del ricordato art. 18 in favore dei dirigenti di R.S.A. illegittimamente licenziati, nonché a quella disciplinata dall’art. 28 dello Statuto dei lavoratori in risposta alla condotta antisindacale della parte datoriale; mentre sul piano del rapporto individuale è possibile ricordare, altresì, le clausole penali nei patti di stabilità relativa la cui funzione è di garantire che il vincolo giuridico discendente dal rapporto costituito dalle parti contraenti non possa essere sciolto prima di un determinato lasso di tempo. In tutti questi casi, peraltro, a differenza che nella tutela reale di cui si è detto sopra, il modello rimediale della penale, se agevola fortemente il soggetto a favore del quale sia posto giacché prescinde dalla dimostrazione in giudizio non soltanto dell’esistenza del danno, ma altresì del suo ammontare ai fini della liquidazione del danno medesimo, torna a svolgere una funzione prettamente risarcitoria attraverso una prestazione forfetaria che poco o nulla ha in comune con l’adempimento in natura, ormai superato dalla prestazione accessoria assicurata appunto dalla clausola di fonte legale o negoziale.
From the legal point of view The compensation for damage is a very important subject, in relation to the contract conditions (art. 1218 Civil Code), Extra-contract conditions (art. 2043 Civil Code), property damage (artt. 1223 ss. cod. civ), no property damage (art. 2059 cod. civ.) or in relation to the quantification and procedural analysis, the penal clauses have been much studied both in doctrine or in jurisprudence or in positive rights. There are many legal factors in the damage analysis and it is impossible make a study only trough civil law, criminal law or administrative law. Human relations are The most important fact to consider, the law has led to neglect the type of abuse to protect the person who has suffered damage, this is the “aquiliana” responsibility circumstance, in a legal case must be considered only the evidence to identify responsibilities and the compensation. The legislature has provided sanctions categories in relation to the contract, to quantify the economic loss, suffered by the victim without too much weight for the tortfeasor. Regulations provide only a financial penalty. In private law the compensation beneficiary is a third person between the aggrieved and the tortfeasor. Instead in the case where the injured must fulfill in consideration of the damage, this has never The main object of the contractual relationship but a surrogate chosen by the court in relation to the injury. regarding the performance kind , The penal clauses (P.C.) are not executive, the penalty clause begins when the damage was did, in that case the damaged receives an Economic compensation for the damage. the specific performance, not replace principal obligation with an ancillary, It takes the form for to ensure substantive law to the realization of what had. On the work matter, there is a case in which the ancillary service provided by the penalty clause, takes on the character of performance enforced to the main service not performed. Article 18 (italian art.18 stat. lav.) case, the dismissal by employer without just cause as to marriage or motherhood or discrimination. The penalty clause provides not only financial compensation but also patrimonial and contributions, paid by the employer. The law invalidates decision of expulsion and obliges the employer to take on again the worker, considering the dismissal illegal, unenforceable or void. The employer must pay just compensation, in order Unpaid salaries. Compensation technique allows full compensation for the illegitimate dismissal, the employee gets a salary; So he can buy food for himself and his family, get pension support and welfare support, A worker who gets the job again, will not lose these benefits. The legislature has decided to protect through criminal law or juristic the weaker person in an employment contract, the worker is well protected. As in the following examples: Art. 8 of Law No 604 of 1966 or supplementary allowance provided for managers from collective bargaining agreements or the indirect coercive measures contemplated by the last paragraph of Article 18 in favor of managers R.S.A. unlawfully dismissed and those governed by art. 28 of the Statute of workers in response to anti-union conduct of the employer. The case of penalty clauses in individual relationships, where is not possible close the employment before a certain time. In conclusion, I can say that the penalty clause has a compensation function, using a benefit flat-rate that has nothing in relation with their performance in nature. Thanks to the ancillary performance through negotiation or legal clauses.
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8

DI, LISCIANDRO ALESSIO. "DOTTRINE PENALI MINIMALISTE NELLA CULTURA GIURIDICA CONTEMPORANEA." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2012. http://hdl.handle.net/2434/170397.

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Abstract:
This dissertation deals with doctrines defined as ‘minimalist’ in criminal law. The analysis, developed in the fields of Italian and Anglo-American jurisprudence, has the aim of reconstructing theories and justifications of criminalization and punishment which refer to the word “minimalism”, thus pointing out a peculiar position in the philosophy of criminal law, different both from abolitionism and ‘classic’ penal theories. The main topics of the first part of the work are the “harm principle”, proportionality and parsimony, evaluated under a critical approach as regards their possible impact on decriminalization strategies. This, also considering the basis of criminal prohibitions as limited by the rule of law and constitutional rights. The last section, whose theme is justification of punishment, focuses on characterizing as “minimalist doctrines” those integrated frameworks which suggest substantial reductions in the severity of criminal sanctions, as regards both their typology and their amount.
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9

Logli, Andrea <1980&gt. "Corte di Strasburgo e riapertura dei procedimenti penali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2480/1/Logli_Andrea_Tesi.pdf.

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10

Logli, Andrea <1980&gt. "Corte di Strasburgo e riapertura dei procedimenti penali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2480/.

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Books on the topic "Penali"

1

Alfredo, Gaito, and Cenci Daniele, eds. Le impugnazioni penali. Torino: UTET, 1998.

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2

Italy. Leggi penali complementari. Milano: Giuffrè, 2007.

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3

Aprile, Ercole. Le impugnazioni penali. Milano: Giuffrè, 2004.

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4

Ivo, Caraccioli, ed. Rischi penali dell'imprenditore. Milano: Etaslibri, 1991.

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5

Renato, Borruso, ed. Profili penali dell'informatica. Milano: Giuffrè, 1994.

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6

Trapani, Mario. Le sanzioni penali sostitutive. Padova: CEDAM, 1985.

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7

Porco, Giuseppe. Prove penali e segreti. Soveria Mannelli, Catanzaro: Rubbettino, 1999.

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8

Manno, Marco Andrea. Profili penali dell'insider trading. Milano: A. Giuffrè editore, 2012.

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9

La separazione dei procedimenti penali. Milano: A. Giuffrè, 1985.

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10

Rossi, Alessandra. Illeciti penali nelle procedure concorsuali. Milano: Dott. A. Giuffrè editore, 2014.

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Book chapters on the topic "Penali"

1

Christie, Nils. "Penal Geography." In Crime Control as Industry, 12–27. English Description: Abingdon, Oxon; New York, NY: Routledge, 2017. |: Routledge, 2016. http://dx.doi.org/10.4324/9781315512051-ch3.

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2

Coyle, Andrew. "Penal Policy." In Handbook of Public Policy in Europe, 57–65. London: Palgrave Macmillan UK, 2004. http://dx.doi.org/10.1057/9780230522756_6.

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3

Antolak-Saper, Natalia. "Penal Populism." In The Role of the Media in Criminal Justice Policy, 20–37. London: Routledge, 2022. http://dx.doi.org/10.4324/9781003220299-2.

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4

Marriott, John, Bhaskar Mukhopadhyay, and Partha Chatterjee. "Penal Legislation." In Britain in India, 1765-1905, 63–102. London: Routledge, 2021. http://dx.doi.org/10.4324/9781003113577-3.

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5

Ruggiero, Vincenzo. "Penal Abolitionism." In Encyclopedia of Criminology and Criminal Justice, 3463–74. New York, NY: Springer New York, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-1-4614-5690-2_611.

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6

Ferkaluk, Emily Katherine. "Conclusion: Tocqueville’s Penal Reform and Today’s Penal Problems." In Tocqueville’s Moderate Penal Reform, 171–83. Cham: Springer International Publishing, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-75577-9_6.

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7

Bährle-Rapp, Marina. "pencil." In Springer Lexikon Kosmetik und Körperpflege, 416. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2007. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-540-71095-0_7750.

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8

Ying, Chan Xin. "Penang." In Malaysia’s 14th General Election and UMNO’s Fall, 201–22. New York : Routledge, 2019. | Series: Routledge Malaysian studies series: Routledge, 2019. http://dx.doi.org/10.4324/9780429318375-10.

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9

"Precedenti (penali e non)." In L’indecisionista, 41–58. Quodlibet, 2020. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1cdxg34.6.

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10

Seminara, Sergio. "Riserve extrabilancio e gestione d’impresa: profili penali." In Economía y Derecho penal en Europa: Una comparación entre las experiencias italiana y española, 237–50. Universidade da Coruña. Servizo de Publicacións, 2015. http://dx.doi.org/10.17979/spudc.9788497497329.237.

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Conference papers on the topic "Penali"

1

Rolim, Rivail Carvalho. "Entre penas e medidas de segurança: idéias jurídico-penais no código penal brasileiro de 1940." In IV Congresso Internacional de História. Programa de Pós-Graduação em História e Departamento de História - Universidade Estadual de Maringá - UEM, 2009. http://dx.doi.org/10.4025/4cih.pphuem.215.

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2

Ahmad, Mubarik, Roha' di Oloan Tampubolon, and Kukuh Fadli Prasetyo. "PenalViz: A Web-Based Visualization Tool for the Indonesian Penal Code." In 2020 Fifth International Conference on Informatics and Computing (ICIC). IEEE, 2020. http://dx.doi.org/10.1109/icic50835.2020.9288591.

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3

Yamanaka, Shota. "Effect of gaps with penal distractors imposing time penalty in touch-pointing tasks." In MobileHCI '18: 20th International Conference on Human-Computer Interaction with Mobile Devices and Services. New York, NY, USA: ACM, 2018. http://dx.doi.org/10.1145/3229434.3229435.

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4

Valverde, Danielle Novaes de Siqueira, and José de Siqueira Silva. "O estado da arte da legislação brasileira sobre a criminalidade cibernética." In Simpósio Brasileiro de Segurança da Informação e de Sistemas Computacionais. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2013. http://dx.doi.org/10.5753/sbseg.2013.19551.

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Abstract:
Este artigo apresenta um estudo sobre os tipos penais e as normas processuais penais brasileiras relativas ao crime cibernético, sob o enfoque da classificação oferecida pela International Telecommunication Union. A primeira conduta relacionada à informática a ser criminalmente tipificada foi a pirataria de software, no ano de 1987, por força de Lei nº 7.646. O combate à pornografia infantil ganhou maior efetividade com a edição das Leis nº 10.764, de 2003 e n° 11.829, de 2008. Mais recentemente, a Lei nº 12.737, de 2012 tipificou criminalmente os primeiros delitos puramente informáticos. O processo penal ainda carece de normas que ofereçam à investigação e à perícia forense mecanismos que facilitem a construção probatória e a identificação do autor do delito.
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5

Hidayat Jati, Baginda, and Endri Endri. "Integration of Penal and Non-Penal Acts in Tackling Santet." In Proceedings of the 3rd International Conference on Indonesian Legal Studies, ICILS 2020, July 1st 2020, Semarang, Indonesia. EAI, 2021. http://dx.doi.org/10.4108/eai.1-7-2020.2303610.

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6

Silva, Loren Brugnolo. "Linguagem, Regras de Reconhecimento e a Eficácia dos Direitos Humanos: o Estatuto Epistêmico do Positivismo de H. Hart." In Anais do IV Congresso Iberoamericano de Direito Penal e Filosofia da Linguagem. Recife, Brasil: Even3, 2021. http://dx.doi.org/10.29327/161991.1-2.

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7

Parchen, Andrelize Guaita Di Lascio, and Rodrigo Regnier Chemim Guimarães. "Visual Law e a comunicação no processo penal." In Anais do IV Congresso Iberoamericano de Direito Penal e Filosofia da Linguagem. Recife, Brasil: Even3, 2021. http://dx.doi.org/10.29327/161991.1-1.

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8

Nurmalawaty. "The Handling of Narcotics Criminal Acts with the Penal Effort: Analysis on the Implementation of Imprisonment and Fine Penalty Sanctions." In International Conference of Science, Technology, Engineering, Environmental and Ramification Researches. SCITEPRESS - Science and Technology Publications, 2018. http://dx.doi.org/10.5220/0010088115501554.

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9

Hardinanto, Aris. "Criminal Adat Law in Indonesia Penal Code and Penal Code Draft." In Proceedings of the 1st International Conference on Social Sciences (ICSS 2018). Paris, France: Atlantis Press, 2018. http://dx.doi.org/10.2991/icss-18.2018.262.

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10

Erion-Lorico, Tristan. "Top 12 assumptions about bifacial: addressing the unknowns with data." In PV Module Tech, Penang, Malaysia, 10/22/2019. US DOE, 2019. http://dx.doi.org/10.2172/1819762.

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Reports on the topic "Penali"

1

López Hernández, Hernán. Observaciones al Anteproyecto del Código Penal. Universidad Autónoma de Chile, December 2018. http://dx.doi.org/10.32457/2050012728/9694201856.

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Abstract:
El Anteproyecto de Código Penal 2018, constituye una valiosa y muy necesaria modernización de las artes más desactualizadas del actual Código Penal tales como el sistema de autoría y participación, la determinación legal y judicial de penas y los delitos económicos y organizacionales.
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2

Gallego-Gaona, Néstor de Jesús. Análisis de la incidencia del incremento de la pena contemplada en el artículo 229 inciso segundo del Código Penal Colombiano. Universidad Cooperativa de Colombia, 2017. http://dx.doi.org/10.16925/greylit.2105.

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3

Quek Yew Aun, Quek Yew Aun. Penang Seahorse Survey. Experiment, August 2014. http://dx.doi.org/10.18258/3200.

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4

Bedi, Nishant, Nick Francis, Chris Bunker, and Michael Dinneen. Penile intraepithelial neoplasia. BJUI Knowledge, November 2022. http://dx.doi.org/10.18591/bjuik.0748.

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5

Otero González, Pilar. Las falsificaciones de objetos arqueológicos. Respuesta jurídico-penal. Edicions de la Universitat de Lleida, 2020. http://dx.doi.org/10.21001/rap.2020.30.24.

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6

Bulent, Kenes. Rodrigo Roa Duterte: A Jingoist, Misogynist, Penal Populist. European Center for Populism Studies (ECPS), September 2020. http://dx.doi.org/10.55271/lp0003.

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Abstract:
Around the world, populists are associated with economically irresponsible and unsustainable policies. In Rodrigo Duterte’s case in Philippines, the action‐oriented dimension is demonstrated through his tough rhetoric and policies against criminal and anti-social activity, particularly the use of illegal drugs. This is described as the new penal populism.
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7

Hooker, Reece. Special Report: Death penalty. Monash University, August 2022. http://dx.doi.org/10.54377/9d96-9ac7.

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8

Castellanos Tuay, Wellesley. Aplicación del principio de favorabilidad dentro del proceso penal. Ediciones Universidad Cooperativa de Colombia, October 2022. http://dx.doi.org/10.16925/gcgp.54.

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Abstract:
El principio de favorabilidad dentro de nuestro sistema jurídico se erige como un componente de orden constitucional que resguarda a las personas que están siendo investigadas por la autoridad penal y las faculta para dar aplicación a las disposiciones que menos afecten sus garantías y derechos fundamentales. No obstante, a ello la norma solo detalla características generales, dejando que la jurisprudencia de las altas cortes desenvuelva su alcance, desarrollo y excepciones del principio. El presente escrito pretende generar una guía práctica para que el estudiante de Derecho pueda analizar el contexto constitucional, jurídico y jurisprudencial que delimita la aplicación del principio de favorabilidad dentro del ordenamiento jurídico colombiano. Para ello, partiremos de las nociones doctrinales del principio y su comparación con fenómenos como la lex tertia, conoceremos su historia y evolución dentro de nuestro ordenamiento jurídico y estudiaremos casos en concreto donde se da aplicación al principio y se preceptúan las excepciones al principio dentro del contexto del proceso penal.
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9

Chalmers, David, and Duncan Wilcox. Penile plastic operations in childhood. BJUI Knowledge, October 2019. http://dx.doi.org/10.18591/bjuik.0235.

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10

Battista Di Pierro, Giovanni, and Enzo Palminteri. Management of penile lichen sclerosus. BJUI Knowledge, October 2019. http://dx.doi.org/10.18591/bjuik.0709.

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