Academic literature on the topic 'Pedagogia del corpo'
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Journal articles on the topic "Pedagogia del corpo"
Dias, Alfrancio Ferreira, and Maria Helena Santana Cruz. "A PRODUÇÃO/REPRODUÇÃO DO CORPO GENERIFICADO NA ESCOLA." Cadernos de Pesquisa 22, no. 3 (December 23, 2015): 25. http://dx.doi.org/10.18764/2178-2229.v22.n3.p.25-41.
Full textBortolotti, Alessandro, and Martina Delprete. "FARE ESPERIENZA DELLE POSSIBILITÀ DEL CORPO MEDIANTE LA CONTACT IMPROVISATION DANCE." Revista Tempos e Espaços em Educação 12, no. 28 (January 1, 2019): 95–110. http://dx.doi.org/10.20952/revtee.v12i28.10165.
Full textBrozas Polo, Maria Paz. "PEDAGOGÍA DEL CUERPO SENSIBLE: TACTO Y VISIÓN EN LA DANZA." Movimento (ESEFID/UFRGS) 23, no. 3 (September 30, 2017): 1039. http://dx.doi.org/10.22456/1982-8918.70974.
Full textPallonetto, Lucia, Rosanna Perrone, and Carmen Palumbo. "Valutazione degli atteggiamenti disfunzionali: verso una pedagogia del corpo in chiave inclusiva." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 195–210. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12949.
Full textDe Araújo, Regina Magna Bonifácio, Célia Maria Fernandes Nunes, and Nilzilene Imaculada Lucindo. "Um estudo com egressos do curso de Pedagogia: avaliando a formação inicial." Revista @mbienteeducação 11, no. 2 (May 1, 2018): 240. http://dx.doi.org/10.26843/ae19828632v11n22018p241a59.
Full textNicolay, Deniz Alcione. "A PEDAGOGIA DO AFETO EM NIETZSCHE-SPINOZA: considerações a partir da leitura de Deleuze." Cadernos de Pesquisa 22, no. 2 (August 31, 2015): 45. http://dx.doi.org/10.18764/2178-2229.v22.n2.p.45-57.
Full textDi Giusto, Anna. "Educazione emotiva e linguaggio interculturale." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 1 (June 2020): 92–104. http://dx.doi.org/10.3280/exioa1-2020oa10079.
Full textFerraro, Francesco V. "Teaching Sports and Exercises Science: experiences and life skills of a lecturer." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 132–40. http://dx.doi.org/10.36253/form-13503.
Full textHOLANDA, Marianna Assunção Figueiredo. "Saúde Coletiva e o Planeta Comum: o Chamado das Mulheres Indígenas de Cura pela Terra." INTERRITÓRIOS 7, no. 13 (April 5, 2021): 167. http://dx.doi.org/10.51359/2525-7668.2021.250068.
Full textMoruzzi, Andrea Braga. "A pedagogização do sexo da criança: do corpo ao dispositivo da infância (The pedagogization of sex and children: from the body to the childhood device)." Revista Eletrônica de Educação 13, no. 2 (May 10, 2019): 438. http://dx.doi.org/10.14244/198271993355.
Full textDissertations / Theses on the topic "Pedagogia del corpo"
Aiello, Paola. "Corpo e movimento del corpo nella ricerca educativa: itinerari didattici per l'apprendimento linguistico." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/664.
Full textIl lavoro ha affrontato il tema della relazione tra corpo, movimento del corpo e facoltà del linguaggio in una prospettiva interdisciplinare che ha consentito di cogliere la qualità educativa e formativa di tale interazione, al fine di prospettare possibili percorsi didattici che utilizzino il movimento nei processi di apprendimento linguistico. La ricerca di base ha permesso di argomentare sul piano teorico la valenza della didattica del movimento per l’apprendimento di saperi propri di altre aree disciplinari che caratterizzano il curricolo della scuola primaria italiana. La ricerca sperimentale si è proposta di verificare gli effetti della strategia didattica adottata, attraverso metodologie di indagine integrate che hanno consentito di “decifrare la complessità” che caratterizza l’oggetto di indagine. In particolare, obiettivo del lavoro è stato sperimentare la valenza di prassi didattiche incentrate su un uso consapevole e intenzionale del corpo e delle sue potenzialità motorie nel promuovere la memorizzazione e l’apprendimento di parole riferite a concetti chiave dell’area matematico-scientifico-tecnologica delle Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola primaria del 2007. La metodologia ha previsto una singolare integrazione di ricerca-azione e ricerca sperimentale che ha consentito di cogliere la natura dinamica e processuale dell’evento didattico e di raccogliere una quantità di dati empirici da sottoporre al vaglio di una riflessività critica in grado di conferire ad essi un significato. Lo strumento utilizzato per condurre la ricerca è stato il Test of Memory and Learning per verificare la ritenzione, attraverso la capacità di rievocazione, delle parole target. I dati sono stati raccolti attraverso la somministrazione del test e successivo re-test a distanza di tre mesi dall’applicazione della metodologia didattica al campione sperimentale composto da 59 alunni frequentanti le classi seconda, terza e quarta della scuola primaria. I risultati della ricerca, sebbene abbiano mostrato una effettiva valenza delle attività di movimento nei processi di memorizzazione e apprendimento linguistico, non consentono la generalizzabilità alla popolazione di riferimento per la particolare variabilità inerente alle dinamiche di insegnamento-apprendimento, per le variabili intervenute durante la sperimentazione e per l’esiguo numero del campione sperimentale. Pertanto si ritiene necessario il ricorso a studi con campioni più ampi applicabili a diverse discipline e classi di età differenti. Questa esperienza di ricerca può aprire nuove prospettive alle sperimentazioni didattiche volte a riconoscere al corpo e la movimento del corpo una potenzialità nei processi di apprendimento linguistico implicati in azioni didattiche che realizzano modalità alternative di costruzione della conoscenza in favore di una maggiore ed effettiva individualizzazione dei percorsi formativi. [a cura dell'autore]
X n.s.
Silva, Peretta Eden <1978>. "Anticorpi. La danza Butō come matrice epistemologica per una pedagogia critica del corpo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3063/1/SILVAPERETTA_EDEN_ANTICORPI.pdf.
Full textSilva, Peretta Eden <1978>. "Anticorpi. La danza Butō come matrice epistemologica per una pedagogia critica del corpo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3063/.
Full textD'Elia, Francesca. "Il corpo e il movimento nella ricerca didattica. Il potenziale formativo dell’esperienza motoria e ludico-sportiva." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2011. http://hdl.handle.net/10556/237.
Full textIl presente lavoro di tesi si configura come un resoconto dell’attività scientifica svolta nel triennio dedicato alla formazione in "Metodologia della ricerca educativa"; un'attività che si è caratterizzata per un costante interesse e uno specifico impegno euristico sulla “dimensione educativo-formativa” delle attività motorie e ludico-sportive nel periodo dell’infanzia e della preadolescenza. È stato predisposto uno studio sul tema della trasferibilità dei saperi in rapporto alle esperienze motorie e ludico-sportive, offrendo uno spazio di indagine complesso che mette in relazione i campi dei meccanismi di accesso ai saperi e costruzione della conoscenza e quelli delle esperienze corporee all’interno della pratica motoria e ludico-sportiva nella scuola primaria. L'attività di ricerca svolta si fonda sull’ipotesi che il corpo ed il movimento nelle sue diverse forme motorie e ludico-sportive nella scuola primaria possano svolgere una originale funzione nell’individuazione di accessi alternativi alla conoscenza. L’obiettivo del progetto di ricerca è stato quello di verificare, preliminarmente attraverso una fase teorico-argomentativa e successivamente utilizzando un protocollo di ricerca-azione, la funzione “facilitatrice” di metodologie didattiche centrate sull’esperienza motoria per l’accesso alla conoscenza nel segmento della scuola primaria. L’attività di ricerca si è sviluppata sia sul piano teorico-argomentativo che sperimentale, fondandosi sullo studio dell’insegnamento delle attività di movimento ed evidenziando le complessità e le specificità richieste dai contesti educativi, compreso lo studio della dimensione formativa, integrativa ed inclusiva della didattica del movimento. La ricerca si è sviluppata in tre fasi: Nel corso della prima fase è stata sviluppata una ricerca di base finalizzata alla definizione di una cornice teorica che potesse circoscrivere il versante educativo delle attività motorie, tracciando un itinerario di ricerca che, partendo da una riflessione interdisciplinare sul piano epistemologico, potesse offrire una prospettiva dell’insegnamento delle attività motorie e ludico-sportive, riconoscendone la originale funzionalità metodologica ed il possibile impiego come “motore alternativo” della prassi didattica nel periodo dell’età evolutiva. Questa prospettiva ha reso indispensabile esaminare, anche attraverso forme di analisi storico-descrittiva e teorico-comparativa, la funzione educativo-formativa delle attività motorio-sportive e le potenzialità didattiche del corpo e del movimento per favorire l’accesso alla conoscenza. La seconda fase di lavoro invece è stata impegnata nell’identificazione delle caratteristiche e degli strumenti per la realizzazione di percorsi di ricerca in ambito scolastico centrati sul versante motorio e ludico-sportivo e nella definizione di protocolli specifici per l’attuazione di percorsi di ricerca da realizzarsi presso le Istituzioni scolastiche centrati sul versante motorio e ludico-sportivo. L’attività di studio svolta ha analizzato le caratteristiche ed i vincoli richiesti per investigare scientificamente sulla didattica delle attività educativo-motorie attraverso i modelli e le tradizioni euristiche tipici della ricerca educativa. In linea con questa esigenza scientifica sono state esaminate le metodologie di ricerca quantitativa e qualitativa sul movimento applicabili ai contesti educativo-formativi. La terza fase di lavoro è stato impegnata nell’analisi dei risultati relativi alle esperienze di ricerca svolte secondo il modello della ricerca azione presso istituzioni scolastiche convenzionate con il Dipartimento. I risultati hanno evidenziato che alcuni obiettivi educativi, tradizionalmente oggetto del dibattito pedagogico sulle pratiche di insegnamento più efficaci, sono conseguibili anche attraverso metodologie didattiche alternative da integrare alla comunicazione diretta da parte dell’insegnante e all’uso dei libri di testo. La produttività sul piano dell’apprendimento delle metodologie didattiche proposte è stata misurata sulla base della capacità del laboratorio basato sulla significatività dell’esperienza corporea di facilitare l’organizzazione di un sistema di relazioni che ha messo in comunicazione lo stile cognitivo di ogni singolo alunno, la struttura delle conoscenze da acquisire e l’insieme delle operazioni intellettuali e motorie necessarie all’incorporazione del contenuto dell’apprendimento nella struttura conoscitiva di ogni singolo alunno. Si è trattato, nello specifico, di impiegare le potenzialità corporee e motorie dei soggetti destinatari dell’azione formativa come strategie cognitive e relazionali attraverso una valutazione degli effetti prodotti sulla memoria e sul benessere psico-fisico individuale attraverso un’esperienza di apprendimento che ha coinvolto ciascun alunno naturalmente già dotato di un proprio bagaglio di conoscenze, di un proprio stile cognitivo e soprattutto di modalità singolari di risoluzione di situazioni problematiche. La consapevolezza della non generalizzabilità dei risultati emersi ha indotto però a trarre la conclusione che non esiste un metodo didattico ottimale e definitivo che possa dare risultati positivi e costanti in differenti contesti di apprendimento, con qualsiasi alunno o insegnante, ma che è consigliabile considerare alternative metodologiche nella progettazione degli interventi formativi che tengano conto delle potenzialità del corpo e del movimento nell’accesso alla conoscenza. La necessità di considerare i diversi stili cognitivi e di apprendimento nella popolazione scolastica impone di variare non solo i materiali ma anche i metodi didattici in modo da allargare lo spettro delle possibilità di accesso alle conoscenze soprattutto in presenza di alunni diversamente abili. La ricerca infatti rinunciando a qualsiasi posizione deterministica e non proponendosi come indagine finalizzata all’identificazione di rapporti causali tra metodi didattici e obiettivi educativi è stata condotta nella consapevolezza che “così come una serie di obiettivi potrebbero essere raggiunti attraverso diversi contenuti, parimenti diversi metodi potrebbero essere utili al raggiungimento dei medesimi obiettivi.”1 Ciò permette di allargare il ventaglio delle possibilità di scelta da parte dei docenti e di adottare con variabilità e flessibilità alternative metodologiche che si può ritenere, con un buon grado di certezza, che possono costituire strumenti didattici efficaci nella progettazione degli itinerari formativi per ciascun allievo. La sperimentazione condotta, dunque, ha fornito il proprio piccolissimo contributo alla ricerca didattica orientata all’individuazione di possibili strategie per rendere più efficace l’insegnamento in risposta ai problemi e alle domande emergenti da chi è costantemente impegnato nell’azione educativa senza la pretesa di indicare metodologie universali e pertanto uniche, ma suggerendo attraverso le evidenze empiriche e la significatività dei risultati, supportati da una specifica teoria di riferimento, itinerari formativi collegati agli obiettivi da raggiungere e ai contenuti da proporre. [a cura dell'autore]
IX n.s.
SCHIAVONE, GIULIA. "Educazione e funambolismo. Un’indagine qualitativa sulla postura dell’educatore mediante studio di caso sul training psicofisico del funambolo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241209.
Full textThe study inquires the possible contributions of the tightrope walker’s psychophysical training to the formation path of the educator. The tightrope walker’s psychophysical training is a practice that allows the experimentation of balance in precarious conditions (Petit, 2014) and the educator needs postural balance in order to exercise his practice (Gamelli, 2015). The literature shows two main issues: on one hand we find the need to rehabilitate the body in educational contexts as a mean to balance the body and the mind of the educator (Cunti, 2015) in a field where the intellectual sphere still has a predominance over sensorial and Embodied experiences. On the other hand, despite the increasing number of studies that recognise the inherent educational component of the circus arts (Beauthier, Dubois & Lemenu, 2016) we find that there is a missing analysis on the pedagogic contributions that tightrope walking discipline can bring to the educational training of educators. Because of these preconditions, this qualitative research is interested in observing the process to the educators' path as a psychophysical training (Massa, 2001) that can discipline one’s body and mental posture. This research decided to explore this process through tightrope walking because it is a performing art that can bring the artist to a new quality of presence through the mastery of the body-mind setting (Antonacci, 2012c). The study considers the connection between Embodied education, performing arts and the phenomenological philosophy of the research. This gives to the posture of the researcher (Mortari, 2007) a fundamental role in the process of understanding the inquiry. Moreover, this study sees in the phenomenological and hermeneutic method (van Manen, 1990) a possible way to give meaning and interpret the inquired subject and the data gathered. Such methodology has allowed the researcher to both observe the experience, a psychophysical training, and to acknowledge the words, the experiences and symbolic representations of the participants, among whom the researcher herself was included. The use of the multiple case study strategy (Yin, 2005) has proven to be useful as it allowed to analyze two peculiar contexts. The first at the National Circus School in Montréal, a world excellence institute for training circus performers, by documenting a tightrope walking training for two students. The second one with the tightrope walker Loreni, the only Italian performer to walk at high heights on steel rope, by documenting three different workshops for future educators where he conducted a tightrope training at Milano-Bicocca University. The researcher also practiced and trained with Loreni in Dojo Hokuzioko, Torino. Additionally to ethnographic observation and interviews, this inquiry uses iconic and poetic language as a mean to gather data in order to explore the participants' symbolic representations linked to the images of balance and of the tightrope (Cahnmann-Taylor & Siegesmund, 2008), and it considered all of the gathered material as text to interpret. Coherently with the chosen methodology, the researcher found the phenomenological-hermeneutic method to be a perspective to use to analyse the emerging themes, called Parole Maestre (Petit, 2014), that are the essences of the phenomenological tradition and that can be identified as central semantic directions regarding the educator’s posture and that can be also found in the scientific literature. Lastly, during the interpretation and understanding of the gathered data, the researcher decided to extract theoretical considerations and operative tools with the intent of bringing her contribution to the research of the educators' training path through the exercise of an educative concentrated posture, rooted to the ground and expanding concurrently high and towards the other.
FERRI, NICOLETTA. "EMBODIED TEACHING: PROSPETTIVE DI RICERCA A SCUOLA ATTRAVERSO L'ANATOMIA ESPERIENZIALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2018. http://hdl.handle.net/10281/241227.
Full textThis thesis is deeply connected with the will of investigating the reflective, heuristic and transformative potential of the embodied dimension in teaching and learning processes. For this purpose, I engaged a group of Primary School teachers in a participatory research focused on their personal way of embodying teaching practices (embodied teaching) starting from a specific body activation (Experiential Anatomy). My research question was twofold. At a methodological level I was interested in interrogating the embodied teaching (Bresler 2014) of school professionals, namely their own way of performing the teaching/learning processes. At a thematic level the question was: what does it happen when a researcher activate a reflective process on professional practices of a group of primary school teachers through body activations? My main theoretical frame is represented by Embodied Pedagogy (Gamelli, 2011) and my fundamental epistemological reference is the so-called “embodiment paradigm”. This paradigm is a generative common ground for studies and practices connected to heterogeneous fields as cognitive sciences (Varela, Thompson and Rosch, 1991), performative disciplines (Farnell, 1995; Sheets-Johnstone, 1999; Bresler, 2014) and education (Gamelli, 2011; Rossi, 2017). My research perspective lies exactly at the crossroads of these three main areas. The empirical part of my research took place in a Primary School of Milan. I addressed a group of teachers with a research proposal structured on six meetings of three hours each. The research setting was designed in a way that allowed a multi-layered experience of the body activations in order to let each participant explore her own embodied teaching, namely her own personal way of performing teaching. The “co-operative inquiry” theorized by Heron and Reason (1997) and Formenti’s “Spyral of knowledge” (2009) were the two main epistemological pivots in reflecting on the research objectives, as they both advance the idea of research as a co-construction of participatory knowledge. They were also fundamental in order to design the internal structure of each meeting consistently with my theoretical assumptions. Experiental Anatomy of Body-Mind Centering was the somatic practice that I used for the empirical part. Each meeting was audio-recorded and transcribed. After a first thematic analysis with Nvivo I decided to turn my research in a performative direction. This change of perspective required the creation of a detailed embodied research method. This is the most original part of my thesis that consisted in a performative analysis of a selection of collected data (originated in the six meetings with the participants) in the form of textual and audio excerpts. This performative analysis, documented by 160 video shootings, ended in the creation of a video-performance that was used as a starting point of the final meeting with research participants. The use of this aestethic and performative object in the research setting revealed itself as a powerful tool in order to trigger an high level of participation in the group. The final meeting, in fact, was a fundamental moment as the participants’ reflections transformed “my” performative composition in a shared knowledge connected with all the research process. The results were very interesting both in terms of new questions raised by the teachers and of future research possibilities in the direction of embodied teaching.
PEZZOTTI, ANTONELLA. "Proposta di analisi pedagogica delle interazioni che si sviluppano nei forum di un ambiente di apprendimento virtuale. Il caso del corso online di didattica della biologia." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/19279.
Full textASQUINI, GIORGIO. "Accedere all'università. Indagine empirica sul trattamento dei dati della prova di ingresso al corso di laurea triennale di Scienze dell'Educazione e della Formazione di Roma "La Sapienza"." Doctoral thesis, 2006. http://hdl.handle.net/11573/763451.
Full textBooks on the topic "Pedagogia del corpo"
Cambi, Franco, Paolo Federighi, and Alessandro Mariani, eds. La pedagogia critica e laica a Firenze: 1950-2015. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-840-8.
Full textSantos, Edileusa. A construção de saberes no processo de desenvolvimento profissional de professores: ressignificando a prática docente na educação profissional e tecnológica. Editorial Casa, 2022. http://dx.doi.org/10.55371/978-65-5399-009-8.
Full textMarques, Marcia Alessandra Arantes, ed. Metodologias Ativas Aplicadas à Educação Inovadora. Bookerfield Editora, 2022. http://dx.doi.org/10.53268/bkf22010500.
Full textBook chapters on the topic "Pedagogia del corpo"
"CORPO." In Die Vignette als Übung der Wahrnehmung / Nuove prospettive di professionalizzazione dell’agire pedagogico, 27–34. Verlag Barbara Budrich, 2023. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv36mk8xf.13.
Full textDuarte, Paulo. "Corpo, espiritualidade inaciana e educação." In A Pedagogia da Companhia de Jesus – Contributos para um Diálogo, 339–52. Axioma - Publicações da Faculdade de Filosofia, 2018. http://dx.doi.org/10.17990/axi/2018_9789726972860_339.
Full textSALES MIRANDA, RAQUEL, RAQUEL CROSARA MAIA LEITE, and CAMILA MOURA DE OLIVEIRA. "ENSINO DE CIÊNCIAS NA EDUCAÇÃO INFANTIL: UM RELATO DA APLICAÇÃO DO PROJETO ‘CONHECENDO O MEU CORPO’." In Itinerários de resistência: pluralidade e laicidade no Ensino de Ciências e Biologia. Editora Realize, 2021. http://dx.doi.org/10.46943/viii.enebio.2021.01.246.
Full textFurlan, Cássia Cristina, and Eliane Rose Mario. "Pedagogias do corpo: é possível a escola ser um espaço de reconstrução?" In Enlaçando sexualidades: uma tessitura interdisciplinar no reino das sexualidades e das relações de gênero, 157–77. EDUFBA, 2016. http://dx.doi.org/10.7476/9788523218669.0009.
Full textBEATRIZ ELY, CLAUDIANE. "EDUCAÇÃO FÍSICA REPROVA?" In Escola em tempos de conexões - Volume 02. Editora Realize, 2022. http://dx.doi.org/10.46943/vii.conedu.2021.02.037.
Full textRUAS, THATIANE, and FABIANA ANDREATA RAYMUNDO. "ESTERIÓTIPOS DE FEMINILIDADES E MASCULINIDADES EM LIVROS DE LITERATURA INFANTIL: (DES) CONSTRUINDO AS RELAÇÕES DE GÊNERO." In Escola em tempos de conexões - Volume 02. Editora Realize, 2022. http://dx.doi.org/10.46943/vii.conedu.2021.02.058.
Full textConference papers on the topic "Pedagogia del corpo"
Silva, Renata. "Corpos Precários: pedagogia e política na experiência do corpo." In Colóquio Internacional De Pedagogia Do Teatro. Campinas - SP, Brazil: Galoa, 2018. http://dx.doi.org/10.17648/colipete-2018-86165.
Full textda silva, juliana. "O Tribunal: Concepção de corpo-espaço no espaço público." In Colóquio Internacional De Pedagogia Do Teatro. Campinas - SP, Brazil: Galoa, 2018. http://dx.doi.org/10.17648/colipete-2018-86086.
Full textFONSECA, MICHELLE NASCIMENTO. "UM TRIBUNAL PELA CIDADE: corpo, imagem e subjetividade no espaço público." In Colóquio Internacional De Pedagogia Do Teatro. Campinas - SP, Brazil: Galoa, 2018. http://dx.doi.org/10.17648/colipete-2018-86071.
Full textdos Santos Carvalhêdo, Tissiana, and Gisele Soares de Vasconcelos. "Trilhas teatrais no IFMA campus Codó: uma análise sobre os saberes e fazeres do corpo." In Colóquio Internacional De Pedagogia Do Teatro. Campinas - SP, Brazil: Galoa, 2018. http://dx.doi.org/10.17648/colipete-2018-86140.
Full textMota Muniz, Levi, Juliana Maria G. Nascimento, Juan Monteiro Castro de Oliveira, and Matheus Dos Santos Melo. "(DES)AT(U)ANDO NÓS - Tecendo transressões de corpos performativos na escola." In Colóquio Internacional De Pedagogia Do Teatro. Campinas - SP, Brazil: Galoa, 2018. http://dx.doi.org/10.17648/colipete-2018-85628.
Full textda Silva Ferreira, Melissa. "A infância encarnada: o teatro e a performance como formas de resistência à invisibilização do corpo das crianças na contemporaneidade." In Colóquio Internacional De Pedagogia Do Teatro. Campinas - SP, Brazil: Galoa, 2018. http://dx.doi.org/10.17648/colipete-2018-86069.
Full textTeixeira, Lisandra Cristina Duarte. "Saartjie Baartman: as violências nos corpos das mulheres negras." In Anais do XII Fórum Internacional de Pedagogia - FIPED. Recife, Brasil: Even3, 2021. http://dx.doi.org/10.29327/147294.1-43.
Full textDesmeules, Marie-Eve. "L’enseignement du théâtre en contexte circassien : repenser son rapport au corps et à la scène." In Colóquio Internacional De Pedagogia Do Teatro. Campinas - SP, Brazil: Galoa, 2018. http://dx.doi.org/10.17648/colipete-2018-86087.
Full textRamon Sampaio, Cristiane, and Fernanda Ribeiro de Freitas. "UM ESTUDO DE CASO: DIFICULDADES NO PROCESSO ENSINO-APRENDIZAGEM NA DISCIPLINA DE CIÊNCIAS APONTADAS POR DISCENTES DE UMA ESCOLA ESTADUAL EM SÃO VICENTE NO LITORAL DE SÃO PAULO." In III Congresso Brasileiro Online de Pedagogia. Congresse.me, 2022. http://dx.doi.org/10.54265/pkdc1649.
Full textM.C. van Amstel, Frederick. "Teatro do Oprimido na Educação em Design de Interação." In XVIII Simpósio Brasileiro de Fatores Humanos em Sistemas Computacionais. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2019. http://dx.doi.org/10.5753/ihc.2019.8377.
Full textReports on the topic "Pedagogia del corpo"
Elacqua, Gregory, Analia Jaimovich, Graciela Pérez-Nuñez, Diana Hincapie, Constanza Gómez, María José Sánchez, Gonzalo Escalona, and Joaquín Walker. ¿Quiénes estudian pedagogía en América Latina y el Caribe?: tendencias y desafíos en el perfil de los futuros docentes. Banco Interamericano de Desarrollo, January 2023. http://dx.doi.org/10.18235/0004686.
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