Academic literature on the topic 'Partecipazioni pubbliche'

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Journal articles on the topic "Partecipazioni pubbliche"

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Stentella, Danilo. "Azienda pubblica e finanziamento pubblico dei partiti politici." ECONOMIA PUBBLICA, no. 2 (June 2022): 233–53. http://dx.doi.org/10.3280/ep2022-002002.

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Abstract:
La reintroduzione in Italia di un meccanismo di finanziamento pubblico dei partiti politici, la cui entità venisse collegata direttamente e in via almeno prevalente a una percentuale significativa degli utili generati dalle partecipazioni statali, potrebbe determinare da parte dei leader politici una maggiore propensione alla scelta di management capace e l'adozione di un efficace sistema di verifica delle procedure di gestione di questo patrimonio pubblico. Si potrebbe ridimensionare drasticamente per questa via la piaga apparentemente endemica e cronica del clientelismo dei colletti bianchi di alto livello e realizzare contestualmente una gestione della proprietà pubblica più efficiente, di tipo finalmente privatistico, se proprio vogliamo assegnare a questa categoria una valenza cogente. Le riforme di politica economica introdotte negli ultimi decenni dai governi dei paesi più industrializzati sono state fortemente condizionate dalla dottrina del New Public Management, un approccio radicale, capace di compromettere l'integrità strutturale ed etica del settore pubblico subordinando la giustizia sociale all'efficienza economica, una trasformazione caratterizzata dal taglio della spesa pubblica che ha travolto anche un fondamentale istituto del sistema democratico, i partiti politici. Purtroppo i trascorsi delle imprese pubbliche hanno fortemente agevolato quelle riforme, in quanto per un certo periodo storico queste hanno mostrato una tendenza cronica alla bassa produttività, rispetto alle imprese private, anche a causa delle politiche clientelari e dell'uso intensivo del fattore lavoro. Poiché elementi di servizio pubblico ed elementi di business convivono soprattutto nel settore delle public utilities, potenzialmente capace di generare reddito, le imprese pubbliche possono rappresentare un'utile e prudente forma di diversificazione dei ricavi per la finanza pubblica, in grado di ridurre sensibilmente i rischi di liquidità, ancor di più in un contesto storico di crisi finanziarie ed economiche internazionali ricorrenti. Il finanziamento pubblico dei partiti politici è stato introdotto nel 1974 con la L. 195/1974 per contrastare le collusioni con i grandi poteri economici, già sorte negli anni precedenti. È stato completamente abolito con D.L. 149/2013, convertito in L. 13/2014, lasciando spazio ad una crescente attività di lobbying e finanziamento indiretto ai partiti. La domanda a cui questo elaborato cerca di rispondere è: può l'azienda pubblica essere gestita in modo efficiente dallo Stato, produrre entrate e servizi per la comunità, senza dare luogo a risultati di gestione cronicamente negativi e contribuire a finanziare il diritto costituzionalmente garantito di organizzarsi in partiti politici, finanziando il loro meccanismo?
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Creaco, Salvo. "Some Notes on Coproduction*." Journal of Public Finance and Public Choice 6, no. 1 (April 1, 1988): 33–45. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907344479.

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Abstract:
Abstract L’analisi delle funzioni pubbliche dal punto di vista dell’appropriata allocazione giurisdizionale è stata svolta sinora soprattutto dal punto di vista economico e politico.Questo scritto considera la partecipazione politica da un particolare punto di vista economico, poichè include nella categoria della partecipazione le diverse strategic usate dall’individuo nell’esecuzione di programmi pubblici. La principale ipotesi è che I’individuo influi sui contenuti di molti beni e servizi pubblici attraverso la sua diretta partecipazione.L’applicazione del modello di comportamento della Public Choice dimostra che la co-produzione raggiunge risultati positivi con riferimento alle attività pubbliche locali.
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Pastore, Valeria. "Si fa presto a dire partecipazione. Una riflessione su attori, finalitŕ, tecniche e strumenti." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (January 2011): 73–112. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-004005.

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Abstract:
Negli ultimi anni assistiamo ad una crescente domanda di partecipazione nei processi decisionali pubblici, coerentemente con gli ideali democratici ma anche con la mancanza di legittimazione delle istituzioni e della classe politica. In questo articolo, dopo un'introduzione sulla vaghezza del concetto di partecipazione, si propongono alcune riflessioni sulle relazioni tra istituzioni, cittadini e partecipazione, tenendo in considerazione anche alcune delle sottostanti teorie del processo decisionale ed esplorando l'idea che la partecipazione sia un tipo di opportuna attivitŕ di "lusso" nella giusta situazione. Si suggerisce di considerare lo scopo, gli attori, il contesto dove la partecipazione sarŕ implementata e solamente dopo queste analisi scegliere le techiche e gli strumenti di indagine piů adeguati. A questo fine, sono recensiti piů di duecento mecanismi di coinvolgimento pubblico, la cui metŕ sono comparati con riferimento a due aspetti: lo scopo principale della partecipazione ed il tipo di coinvolgimento deglie dei cittadini. Lo scopo generale č di sottolineare il bisogno della Pubblica Amministrazione e soprattutto dei metodologi di conoscere e di saper scegliere nell'ampia varietŕ di procedure di coinvolgimento pubblico, in modo che i processi partecipativi possano essere piů efficienti ed efficaci ed aggiungere valore alle decisioni.
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Salvini, Andrea. "Dentro le reti. Forme e processi della Network Governance." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (November 2011): 39–57. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-004004.

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Abstract:
La complessitŕ dei fenomeni sociali e dei meccanismi di governo delleha prodotto l'allargamento della partecipazione alla sfera pubblica fino a comprendere un vasto orizzonte di soggetti interessati ad intervenire, a vario titolo, nella produzione di servizi e di beni comuni (istituzioni pubbliche, terzo settore, imprese). Le forme e i modi di questa partecipazione hanno previsto la costituzione di nuove entitŕ organizzative normalmente descritte mediante il concetto di rete; di conseguenza, stante la centralitŕ della dimensione reticolare che assumono i processi di governo all'interno della sfera pubblica "allargata", i concetti die ditendono a coincidere. In questo saggio si discutono le forme e i processi che caratterizzano il "governo mediante le reti", attingendo ad una duplice fonte teorica, lae l'interazionismo simbolico.
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Mocetti, Sauro, and Giacomo Roma. "Da 8.000 a 1.000? Razionalizzazione e governance delle società pubbliche." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (January 2021): 7–44. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-003001.

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Abstract:
La regolazione delle partecipate pubbliche tra disposizioni di finanza pubblica e necessità industriali L'articolo analizza gli effetti della riforma introdotta dal Testo unico sulle Società a Partecipazione Pubblica nel mondo delle Public Utilities e delle società pubbliche in generale. Il testo parte da una analisi del contesto di riferimento, dagli anni Novanta ai giorni nostri, riportando le vicende di un Comune capoluogo di provincia e si sofferma, più in generale, sulle caratteristiche del mondo delle società partecipate in Italia. Successivamente ci si sofferma su alcuni profili critici del Testo Unico, criticandone da una parte la poca incisività su alcuni temi ritenuti, dal legislatore stesso, importanti. Una questione è quella delle perdite, dove si sottovaluta la loro concentrazione in poche società. La seconda riguarda la eccessiva penalizzazione dell'in-house providing, richiedendo di rivisitare il quadro legislativo di sfavore. La terza si riferisce all'assenza di una visione industriale, sostenendo che sia puntare alla crescita dimensionale delle imprese, favorendo le aggregazioni.
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Barabaschi, Barbara. "La pubblica amministrazione come promotore di cittadinanza: la dimensione territoriale." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 117 (May 2010): 166–78. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-117012.

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Abstract:
Il saggio suggerisce alcune riflessioni sul ruolo che la pubblica amministrazione italiana puň svolgere nella promozione di processi e strumenti di partecipazione democratica, assunti quale fondamento del pieno esprimersi del diritto di cittadinanza. Un diritto sancito costituzionalmente e ricco di implicazioni in termini di inclusione, coesione sociale, legittimitŕ e fiducia nelle istituzioni. Proprio per questo, puň risultare interessante, per i sociologi, analizzare la categoria la cittadinanza (definita attiva) dalla prospettiva dell'attore pubblico. Si indica inoltre la dimensione territoriale quale fattore rilevante ai fini di un'efficace azione pubblica volta a garantire l'effettivo concretizzarsi del diritto di cittadinanza. Sarebbe cioč importante che gli interventi a favore della partecipazione venissero promossi dal livello istituzionale piů prossimo ai cittadini e ai loro bisogni.
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Pozzoli, Stefano. "La regolazione delle partecipate pubbliche tra disposizioni di finanza pubblica e necessità industriali." ECONOMIA PUBBLICA, no. 3 (January 2021): 45–64. http://dx.doi.org/10.3280/ep2020-003002.

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Abstract:
L'articolo analizza gli effetti della riforma introdotta dal Testo unico sulle Socie-tà a Partecipazione Pubblica nel mondo delle Public Utilities e delle società pub-bliche in generale. Il testo parte da una analisi del contesto di riferimento, dagli anni Novanta ai giorni nostri, riportando le vicende di un Comune capoluogo di provincia e si sofferma, più in generale, sulle caratteristiche del mondo delle società partecipate in Italia. Successivamente ci si sofferma su alcuni profili critici del Testo Unico, criticandone da una parte la poca incisività su alcuni temi ritenuti, dal legislatore stesso, importanti. Una questione è quella delle perdite, dove si sottovaluta la loro concentrazione in poche società. La seconda riguarda la eccessiva penalizzazione dell'in-house providing, richiedendo di rivisitare il quadro legislativo di sfavore. La terza si riferisce all'assenza di una visione industriale, sostenendo che sia pun-tare alla crescita dimensionale delle imprese, favorendo le aggregazioni.
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Paladini, Roberto. "La partecipazione dei cittadini nei processi di fusione di comuni in veneto: un'occasione mancata?" ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (February 2021): 105–28. http://dx.doi.org/10.3280/es2020-003008.

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Abstract:
La review della letteratura di scienze politiche, management pubblico e di sociologia economica sugli articoli e i volumi degli ultimi trent'anni riguardo al riordino territoriale, e nella fattispecie le fusioni tra Comuni, si focalizza prevalentemente sugli aspetti organizzativi e funzionalisti derivanti dall'optimal size, dando poca evidenza alla questione partecipativa, prevista dall'attuale norma di riferimento, che, come evidenziato da alcuni autori, appare più uno strumento di legittimazione sociale delle politiche pubbliche di riassetto amministrativo che di reale coinvolgimento dei cittadini. Alla luce dell'obiettivo della ricerca, atto ad analizzare la portata di processi partecipativi nell'ambito dell'iter di fusione di Comuni, l'articolo si concentra sui processi di fusione e i relativi studi di fattibilità realizzati in Veneto dal 2013 al 2018, provando a verificare se vi sono stati reali rapporti di partecipazione e di coinvolgimento della cittadinanza che, comunque, è tenuta a esprimersi attraverso il referendum consultivo.
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Tomei, Gabriele. "Valutazione, cittadinanza, partecipazione. Le ragioni di un numero monografico." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 1 (May 2010): 5–10. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-001001.

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Abstract:
Il dibattito sulla valutazione da alcuni anni si č a piů riprese misurato con questioni relative sia alle connessioni tra valutazione e processo decisionale, sia all'utilitŕ e al ruolo pubblico della valutazione stessa. Oggi questa riflessione viene sostenuta (e per certi versi forse anche imposta!) con particolare incisivitŕ dai collegamenti che si sono venuti a creare tra la pratica valutativa e i nuovi processi di mobilitazione sociale, che individuano nel tema della cittadinanza il fulcro tematico delle loro (pur differenziate) rivendicazioni e nella partecipazione il luogo sociale e al tempo stesso il metodo per la ricomposizione delle condizioni di legittimazione della sfera pubblica. Questo numero monografico raccoglie intorno a questo tema sia contributi di carattere teorico- epistemologico che metodologico, cosě come studi di caso e riflessioni operative, contribuendo in tal modo ad un importante avanzamento del dibattito complessivo sul tema.
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Allegretti, Giovanni. "Riflessioni sul principio di trasparenza:." Conhecer: debate entre o público e o privado 10, no. 25 (August 3, 2020): 76–111. http://dx.doi.org/10.32335/2238-0426.2020.10.25.3823.

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Abstract:
L’articolo parte dalla decisione del governo Brasiliano di silenziare parte della produzione di dati sui danni causati dalla pandemia COVID-19, per proporre una riflessione sulla trasformazione del principio di trasparenza e della sua relazione con le politiche pubbliche. Nel ripercorrerne la complessa natura di mito e di spazio produttore di miti, attraverso la disamina di alcuni testi costituzionali e di pratiche partecipative formalizzate, il testo s’interroga su come strutturare piú solidamente le relazioni tra due ambiti importanti dell’azione pubblica: la promozione della trasparenza e quella della partecipazione civica all’azione di governo. I due campi appaiono avere molte convergenze strutturali, persino nello svuotamento graduale di significati proposto dalla retorica politica, e il loro crescente dialogo in molti paesi evidenzia la mutua capacitá di apprendimento e fertilizzazione, se pensati da subito nella loro interazione reciproca. L’analisi di come ha teso a strutturarsi negli ultimi anni il rapporto tra trasparenza e innovazioni democratiche mostra che queste ultime sono necessarie ma non sufficienti a garantire un’elevato livello di trasparenza, che richiede di affrontare problemi strutturali che riguardano l’organizzazione politico-amministrativa, le risorse, la mentalitá diffusa e la comunicazione pubblica in un determinato contesto. Per lo meno, non sono sufficienti, quando il contesto non si pone obiettivi sfidanti di ripensamento radicale della partecipazione, attraverso movimenti “a rete” che possano – incrociando sperimentazioni diverse – riflettere in forma collettiva su nuovi modi di mettere in dialogo azioni partecipative promosse “dall’alto” e “dal basso”.
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Dissertations / Theses on the topic "Partecipazioni pubbliche"

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Da, Rin Nicola Christian <1970&gt. "Dismissioni delle partecipazioni pubbliche nelle società operanti nei trasporti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/600/1/Tesi_DaRin_Nicola.pdf.

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Da, Rin Nicola Christian <1970&gt. "Dismissioni delle partecipazioni pubbliche nelle società operanti nei trasporti." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/600/.

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SQUARATTI, VERA. "Le partecipazioni pubbliche alle imprese e gli obblighi comunitari e internazionali." Doctoral thesis, Università Bocconi, 2008. https://hdl.handle.net/11565/4053322.

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VESCOVI, MATTEO. "CONTRIBUTO ALLO STUDIO DELLE SOCIETÀ A PARTECIPAZIONE PUBBLICA ALLA LUCE DEL NUOVO TESTO UNICO (D.LGS. 19 AGOSTO 2016, N. 175)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2020. http://hdl.handle.net/2434/707978.

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Abstract:
La tesi analizza il modello di società emergente dal nuovo Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, giungendo alla conclusione che il legislatore della riforma abbia optato per la riconduzione di queste entità allo schema societario privatistico, declinato nei tipi previsti dal Codice civile. Di converso le esigenze di tutela dell’interesse pubblico, persa definitivamente la capacità di snaturare il modello civilistico tipico, rimangono extrasociali, confinate nella fase a monte dell’evidenza pubblica. Per apprezzare compiutamente la portata di tali approdi, l’analisi del Testo unico è preceduta da una ricostruzione del tortuoso itinerario delle società a partecipazione pubblica nel nostro ordinamento, che nel corso degli anni ha registrato oscillazioni tra opposte polarità e contrasti interpretativi profondi, frutto del complesso rapporto tra pubblici poteri ed economia.
The thesis aims at analyzing the model of company emerging from the new Consolidated law on public bodies owned companies, coming at the conclusion that the reform has chosen for a private characterization, according to the types envisaged by the Civil Code. Conversely, the need of pursuing public interest has permanently lost the ability to denaturalize the company. It represents an extrasocial interest, that may be satisfied only during the public law phase. To fully appreciate the importance of these results, the analysis of the Consolidated law is preceded by a reconstruction of the tortuous itinerary of public bodies owned companies in the Italian legal system, which over the years has seen oscillations between opposite polarities and deep interpretative contrasts, result of the complex relationship between public authorities and the economy.
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Dragoni, Chiara <1991&gt. "La partecipazione pubblica nella pianificazione ambientale in Cina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8233.

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Abstract:
L'elaborato propone un’analisi da un punto di vista politico degli strumenti di partecipazione pubblica in uso in Cina nell’ambito della pianificazione ambientale. Dapprima verrà fornita la definizione di alcune espressioni tecniche ricorrenti nel testo, ovvero “pianificazione ambientale” e di “partecipazione pubblica”. Nel primo capitolo verrà dato spazio ad un breve excursus sugli sviluppi storici della pianificazione ambientale in Cina: da quando il paese ha iniziato a porsi obiettivi concreti e a inaugurare vere e proprie politiche in ambito ambientale? Come vengono perseguiti questi obiettivi? Seguirà poi un’analisi dei principali strumenti di pianificazione ambientale utilizzati all’interno del paese, quali Environmental Impact Assessment (EIA) e Strategic Environmental Assessment (SEA), e del relativo quadro normativo. Si cercherà quindi di rispondere a quesiti relativi al processo di assessment: a cosa serve (si tratti di EIA o di SEA) ? Chi se ne occupa? A chi è destinato? Il secondo capitolo è dedicato alla partecipazione pubblica nel contesto della pianificazione ambientale in Cina. Saranno descritte le forme e le tecniche di partecipazione pubblica utilizzate nei diversi strumenti di assessment, le tempistiche della partecipazione (il pubblico viene coinvolto prima, durante o dopo che vengano prese decisioni relative ad un determinato progetto?), chi è considerato come “pubblico”, il tipo di informazioni che vengono rilasciate, i metodi di consultazione e il modo in cui i risultati di queste consultazioni vengono presi in considerazione durante i processi di policy-making. Infine, alla luce di quanto detto in precedenza, nell’ultimo capitolo verrà considerata l’efficacia della partecipazione pubblica in Cina, valutando in quale misura i risultati delle consultazioni incidano sul processo decisionale.
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Baracca, Giorgia <1994&gt. "La partecipazione pubblica e l'urbanizzazione sostenibile in Cina." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15967.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca svolto in questa tesi, dal titolo “La partecipazione pubblica e l’urbanizzazione sostenibile in Cina”, offre un’analisi dei processi di partecipazione pubblica applicati ai progetti di pianificazione urbana sostenibile. Lo scopo dell’elaborato è quello di fornire uno studio dal punti di vista metodologico e sociopolitico dei processi di partecipazione pubblica e dello sviluppo del nuovo tipo di urbanizzazione sostenibile in atto in Cina. L’elaborato si compone di cinque diversi capitoli: il primo riguarda un’introduzione circa le parole chiave inerenti al tema della tesi: la sostenibilità, la partecipazione e la consapevolezza; nel secondo capitolo è presente l’analisi del quadro politico e dei metodi di partecipazione pubblica; il terzo capitolo si concentra sull’approfondimento circa il tema dell’urbanizzazione cinese sostenibile; il quarto capitolo, grazie alla presentazione di tre diversi casi di studio: Yangzhou, Xi’An, Shanghai, aiuta il lettore a comprendere meglio i vari livelli di partecipazione pubblica e il loro impiego nei vari progetti. Tutti e tre i casi risultano essere uniti dallo scopo dell’attuazione del progetto: il rinnovamento dei tessuti urbani. Presentano tre diversi approcci e, ovviamente, tre diversi risultati, ciò da modo di riflettere su come nonostante gli sforzi del cittadino, il governo o chi per lui è ancora fortemente in grado di monitorare il livello di accesso alle informazioni e di conseguenza l’efficacia della partecipazione pubblica al progetto; il quinto ed ultimo capitolo, propone un’analisi del nesso esistente tra consapevolezza e partecipazione pubblica. Ad una maggiore conoscenza ed informazione di ciò che circonda il cittadino corrisponde un maggiore slancio alla partecipazione. In questo elaborato la partecipazione pubblica viene interpretata come indicatore di sostenibilità, come una precondizione all’utilizzo equo dell’ambiente circostante, strettamente legata alla nuova consapevolezza circa i limiti delle risorse naturali. Per rendere più chiaro il concetto ritengo vada analizzato il termine “partecipazione pubblica”: questo fa riferimento ad un gruppo di persone chiamate ad esprimersi circa determinate questioni politiche e sociali. Nel caso della Cina, come sarà possibile constatare, ancora oggi, la partecipazione pubblica del cittadino viene garantita solo in parte, tanto quanto basta ad assicurare una sorta di pace sociale ed evitare possibili reazioni o proteste, laddove possibile. Nel testo verranno presentati i modelli di Arnstein e Plummer&Taylor facenti riferimento ai diversi stadi della partecipazione pubblica, verranno analizzati e spiegati, dal meno al più inclusivo. Verrà, inoltre, lasciato spazio alla descrizione delle metodologie correntemente in uso, ad esempio le classiche interviste, i seminari, le udienze pubbliche, verranno anche fornite delle traduzione di questionari sia cartacei che online. Per quanto riguarda, invece, il concetto di urbanizzazione sostenibile e pianificazione urbana sostenibile, recentemente la Cina si sta impegnando sempre di più nel migliorare la situazione ambientale e nella lotta contro i cambiamenti climatici. La Cina, a livello mondiale, è considerato uno, se non il maggiore, dei Paesi inquinanti. A partire dal Ventesimo secolo, l’uomo ha finalmente iniziato a concepire come le risorse in natura siano limitate e che la protezione di esse sia indispensabile. Urbanizzazione, indica quel processo di costruzione e sviluppo di nuove città, il miglioramento o la modifica di centri già esistenti, il tutto accompagnato da un significativo aumento della popolazione nella zona interessata. L’urbanizzazione cinese, in quanto a velocità, sicuramente non conosce eguali.
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DI, VINCENZO Claudia. "Il rapporto di lavoro nelle società a partecipazione pubblica." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30539.

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Abstract:
In order to understand the employment relationship and its aspects within Public Companies, it is necessary to analyze the ongoing Legal reforms and observe which may prove to be incompatible between the private nature of businesses and the public interest on the part of the employment relationship.The objective of the research is to investigate the well-known phenomenon of "private-public" contamination that ontologically characterize Public Companies, from a different point of view of the Law, which is the work relationship of its employees. Companies with public participation have been subjected to a process of transformation of their organizational structures, typical of the traditional public intervention aimed to privatization of enterprises that led to the creation of Commercial Law models in the light management efficiency public parameters. In the first chapter I analyze the key features of the legal framework underlying the public companies starting with the historical evolution of this phenomenon. We proceed through the study of the Staff recruitment in Public Companies, as the Law has stated the need for public companies to be subjected to the system of public authorities not only for profiles pertaining to the management of activities but also to related profiles organization and personnel organization (chapter two) . The analysis is then focusing on the current issues (chapter three) existing in these Companies, such as the problem of administrative responsibility, the application of the mobility of surplus personnel and employees ‘protection in case of outsourcing.
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PISCIAVINO, NICOLA. "Le società a partecipazione pubblica tra passato e futuro." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2018. http://hdl.handle.net/10281/199203.

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Abstract:
Le partecipazioni pubbliche rappresentano un settore in continua evoluzione con interventi normativi continui e disorganici. L'introduzione del Testo unico sulle società a partecipazione pubblica risolverà i problemi?
The thesis analyzes the evolution of state-owned enterprise in Italy.
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Sullo, Arturo. "Rilevanza penale dei requisiti generali per la partecipazione all'appalto pubblico." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2012. http://hdl.handle.net/11577/3422910.

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Abstract:
The dissertation discusses the subject of criminalization in awarding of public contracts. The analysis has involved, firstly, the origins and the reasons of the criminal law interests with particular reference for public contracts, and secondly, the most important questions concerning the rule of requirements to award in public contracts. We analyze how the system of awarding public contracts constitutes a privileged area of criminal purposes. According to these considerations, the research has focused on trying to assess, in terms of effectiveness, the traditional criminal law response compared to "new" criminal methods of intervention. The thesis has therefore analytically focused on the most relevant issues concerning general requirements to award a contract out. The dissertation has involved the identification of who are recipients of that discipline, the findings to satisfy the requirements and the role of Authority’s role like supervisor. At the end, we critically examined the specific causes of exclusion in awarding of public contracts and, in particular, the causes related to the application of preventive measures, those relating who had previous sentences and those causes concerning penalty disqualification.
La tesi affronta il tema della rilevanza penale dei requisiti generali per la partecipazione all’appalto pubblico. L’analisi ha interessato, in primo luogo, l’individuazione delle origini e delle ragioni dell’interesse della disciplina penalistica rispetto al settore degli appalti pubblici e, in secondo luogo, le più rilevanti problematiche concernenti i requisiti penalistici di ordine generale per la partecipazione alle procedure di affidamento. Il lavoro ha così permesso di comprendere come il sistema di assegnazione degli appalti pubblici costituisca un’area privilegiata di interesse criminale. All’esito di tali considerazioni, la ricerca si è concentrata sul tentativo di valutare, in termini di effettività, la risposta penale tradizionale rispetto alle “nuove” metodologie di intervento criminale. La tesi si è quindi soffermata, analiticamente, sulle più rilevanti problematiche concernenti i requisiti penalistici di ordine generale per la partecipazione alle procedure di affidamento. Gli approfondimenti critici hanno interessato l’individuazione dei soggetti destinatari della disciplina, gli accertamenti relativi al possesso dei requisiti ed il ruolo dell’Autorità per la vigilanza. Successivamente, sono state esaminate, criticamente le singole cause di esclusione dalla procedura di affidamento degli appalti pubblici e, in particolare, le ipotesi connesse all’applicazione di misure di prevenzione, quelle relative ad ipotesi di precedenti condanne e quelle derivanti dall’applicazione di sanzioni interdittive.
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SANNA, PAOLO. "Principio di precauzione e partecipazione del pubblico in materia ambientale." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1730.

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Abstract:
La tesi analizza il quadro normativo relativo alla partecipazione del pubblico nei procedimenti amministrativi applicativi del principio di precauzione. Il lavoro si sviluppa in tre Capitoli: il primo inquadra il tema della partecipazione in materia ambientale nel quadro più generale dei modelli di partecipazione all’attività amministrativa generale presenti in altri settori, come quello dell’urbanistica e della regolazione condizionale dell’attività economica. In questo si precisa, inoltre, la ratio e il contenuto del principio di precauzione e si illustrano i relativi nessi con quello di partecipazione. Il secondo Capitolo affronta l’analisi della disciplina europea ed internazionale in materia di partecipazione ambientale laddove la qualità delle forme partecipative è molto più sofisticata e incisiva rispetto alla disciplina domestica; in esso è analizzato anche il procedimento di autorizzazione per l’immissione in commercio di cibi contenenti OGM. Il terzo ed ultimo Capitolo analizza le procedure di valutazione di impatto ambientale e il ruolo significativo rivestito, in esse, dai modelli di partecipazione. Nella fase conclusiva si mettono in luce gli aspetti critici, sotto il profilo procedurale, dei modelli di partecipazione analizzati e si offrono alcuni suggerimenti diretti al loro superamento.
The thesis analyzes the legal framework provided for the public participation in administrative proceedings connected to environmental matters, especially when the precautionary principle is applied. The work consists of three chapters: the first situates participation in in the Italian general framework for public participation, especially regarding planning and regulatory proceedings. The meaning of precautionary principle and its connections with the public participation are also analyzed. The second chapter analyses the main features of participation in the international and European legal systems and their influence on the national regulations. This chapter deals in particular with the regulation provided by the EU law for the authorization of GM food. The last chapter discuss the role of public participation in the environmental impact assessments. Finally, the thesis highlights the weak points of environmental participation and propose some measures to improve its legal regulation.
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Books on the topic "Partecipazioni pubbliche"

1

Pizza, Paolo. Le società per azioni di diritto singolare tra partecipazioni pubbliche e nuovi modelli organizzativi. Milano: A. Giuffrè, 2007.

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Cassese, Sabino. La partecipazione nel pubblico impiego. Venezia: Marsilio, 1985.

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3

Guerrera, Fabrizio. Le società a partecipazione pubblica. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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Guerrera, Fabrizio. Le società a partecipazione pubblica. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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5

Antonioli, Marco. Società a partecipazione pubblica e giurisdizione contabile. Milano: Giuffrè, 2008.

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6

Antonioli, Marco. Società a partecipazione pubblica e giurisdizione contabile. Milano: Giuffrè, 2008.

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7

Partecipazione, democrazia, comunicazione pubblica: Percorsi di innovazione della pubblica amministrazione digitale. Soveria Mannelli: Rubbetino, 2009.

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8

Mannarini, Terri. La cittadinanza attiva: Psicologia sociale della partecipazione pubblica. Bologna: Il mulino, 2009.

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9

La cittadinanza attiva: Psicologia sociale della partecipazione pubblica. Bologna: Il mulino, 2009.

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10

Bertoli, G. Anatomia di un dissesto: Vita, crisi e liquidazione di un gruppo pubblico. Milano: F. Angeli, 2004.

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Conference papers on the topic "Partecipazioni pubbliche"

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Cedroni, Anna Rita. "Roadmap per una citta sostenibile: Vienna." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

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Abstract:
Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
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