Academic literature on the topic 'Palazzo di Città'

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Journal articles on the topic "Palazzo di Città"

1

Meneghini, Roberto. "L’Arco di Traiano partico nel Medioevo." Veleia, no. 35 (June 13, 2018): 179. http://dx.doi.org/10.1387/veleia.19539.

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Abstract:
L’ipotesi dell’esistenza di un arco dedicato a Traiano Partico in corrispondenza del settore meridionale di palazzo Valentini, ora della Provincia o Città Metropolitana di Roma, sembra imporre una revisione dei dati medioevali e moderni a nostra disposizione relativi alla presenza di più di un arco in questa zona.
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2

di Gennaro, Francesco, Orlando Cerasuolo, Cecilia Colonna, Ulla Rajala, Simon Stoddart, and Nicholas Whitehead. "Recent Research on the City and Territory of Nepi (VT)." Papers of the British School at Rome 70 (November 2002): 29–77. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200002105.

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Abstract:
NUOVE RICERCHE SULLA CITTÀ E IL TERRITORIO DI NEPI (VT)In questo articolo si rendono noti i risultati dei lavori nella città e nel territorio di Nepi (VT). Vengono dati un resoconto ccmpleto dei reperti di superficie rinvenuti da Torre Stoppa e da Il Pizzo, datati all'età del bronzo, e la relazione finale del piccolo scavo vicino San Tolomeo, dentro la stessa città, che ha riportaio alia luce un mosaico di prima eta imperiale. Vengono inoltre presentate altre due relazioni in forma preliminare. La prima fornisce uno schema della sequenza stratigrafica dello scavo dell'area compresa tra il palazzo vescovile e la cattedrale di Nepi, una serie di stratificazioni che va dal settimo secolo a.C. fino al periodo moderno, con un resoconto più accurato del deposito del quinto—quarto secolo. Viene inoltre fornita una relazione preliminare delle recenti indagini sistematiche del territorio di Nepi. In conclusione viene presentato un modello per lo sviluppo del territorio e della topografla della città di Nepi dall'età del bronzo fino al periodo tardo romano.
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3

Hodges, Richard, Sheila Gibson, and John Mitchell. "The making of a monastic city. The architecture of San Vincenzo al Volturno in the ninth century." Papers of the British School at Rome 65 (November 1997): 233–86. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200010643.

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Abstract:
LA COSTITUZIONE DI UNA CITTÀ MONASTICA. L'ARCHITETTURA DI SAN VINCENZO AL VOLTURNO NEL NONO SECOLOQuesto articolo esamina l'architettura del nono secolo del monastero alto medievale di San Vincenzo al Volturno nella regione di Molise. L'articolo prende in considerazione l'ampia gamma di costruzioni rinvenute negli ultimi quindici anni di scavo, compreso la grande chiesa abbaziale, San Vincenzo Maggiore, il palazzo degli ospiti di riguardo, il chiostro, le officine e le strutture in legno del vicus del monastero. Il lavoro fa riferimento a un ampio numero di paralleli per queste costruzioni sia nella penisola italiana che nell'Europa continentale.
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4

della Redazione, A. cura. "Informazione bibliografica." RIVISTA GEOGRAFICA ITALIANA, no. 4 (December 2022): 99–130. http://dx.doi.org/10.3280/rgioa4-2022oa15001.

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Abstract:
Bruno Latour, Dove sono? Lezioni di filosofia per un pianeta che cambia (Giuseppe Dematteis) Anselmo Roveda (a cura di) con le illustrazioni di Marco Paci, Atlante delle avventure. Atlante dei viaggi straordinari. Atlante dei luoghi immaginati (Sara Luchetta) Mauro Van Aken, Campati per aria (Filippo Menga) Flavia Cristaldi, Di qua e di là. Riflessioni di una geografa sulle migrazioni (Stefania Bonfiglioli) Flavia Cristaldi, Come il gelso per la vite (Silvia Aru) Alessandro Ricci, Carlotta Bilardi, Cartografia, arte e potere tra Riforma e Controriforma. Il Palazzo Farnese a Caprarola (Annalisa D'Ascenzo) Barbara Pizzo, Giacomo Pozzi e Giuseppe Scandurra (a cura di), Mappe e Sentieri. Un' introduzione agli studi urbani critici (Margherita Grazioli) Leslie Kern, La città femminista. La lotta per lo spazio in un mondo disegnato dagli uomini (alice salimbeni) Fulvio Toseroni, Strategie per la riduzione dei disastri. Governance del rischio e modelli di Disaster Risk Management per la costruzione di comunità resilienti (Eleonora Gioia) Luca Dal Pozzolo, Il patrimonio culturale tra memoria, lockdown e futuro (Chiara Gallanti)
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5

Iermano, Toni. "Due inediti dell’illuminismo italiano: Scritti giovanili di Giuseppe Maria Galanti." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 48, no. 3 (August 20, 2014): 594–605. http://dx.doi.org/10.1177/0014585814542773.

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Abstract:
L’economista, giurista, geografo e letterato Giuseppe Maria Galanti, allievo brillante della scuola di Antonio Genovesi, fu uno dei protagonisti della fertile stagione riformatrice che visse Napoli tra gli inizi del regno del piccolo Ferdinando IV e lo scoppio della Rivoluzione francese. Nei suoi viaggi nel Contado del Molise, in Calabria, nelle tante città e villaggi dello Stato borbonico l’illuminista esplorò e descrisse con metodo scientifico le ragioni del ritardo del Mezzogiorno rispetto all’Europa coeva; i suoi studi furono un fondato tentativo per trovare rimedio alle contraddizioni sociali, economiche e culturali di una capitale popolosa e disordinata e di province dilaniate tra gli eccessi del potere regio e gli abusi dei baroni. Il ritratto intellettuale del molisano Galanti viene a definirsi meglio grazie alla pubblicazione di due preziosi inediti giovanili ritenuti perduti, ritrovati nei sotterranei del palazzo di famiglia a Santa Croce del Sannio, e ora pubblicati in un volume arricchito da un cospicuo apparato filologico e un ampio saggio storico-critico.
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6

Colantonio, Claudia, Paola Baldassarri, Pasquale Avino, Maria Luisa Astolfi, and Giovanni Visco. "Visual and Physical Degradation of the Black and White Mosaic of a Roman Domus under Palazzo Valentini in Rome: A Preliminary Study." Molecules 27, no. 22 (November 11, 2022): 7765. http://dx.doi.org/10.3390/molecules27227765.

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Abstract:
Palazzo Valentini, the institutional head office of Città Metropolitana di Roma Capitale, stands in in a crucial position in the Roman archaeological and urban contexts, exactly between the Fora valley, Quirinal Hill slopes, and Campus Martius. It stands on a second-century A.D. complex to which belong, between other archeological remains, two richly decorated aristocratic domus. One of these buildings, the domus A, presents an outward porticoed room with a fourth-century AD central impluvium (open air part of the atrium designed to carry away rainwater) with a black/white tiled mosaic pavement, the preservation status of which is compromised by an incoherent degradation product that has caused gradual detachment of the mosaic tiles. To identify the product and determine the causes of degradation, samples of the product were taken and subjected to SEM-EDS, XRF, NMR, FT-IR and GC-MS analyses. The findings reported in this study can help restorers, archaeologists and conservation scientists in order to improve knowledge about the Roman mosaic, its construction phases, conservation problems and proper solutions.
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Giannotta, Gaetano. "Il rococò a Valencia e la sua applicazione nell’adorno architettonico." SCRIPTA. Revista Internacional de Literatura i Cultura Medieval i Moderna 14 (December 26, 2019): 108. http://dx.doi.org/10.7203/scripta.0.16360.

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Abstract:
Riassunto: Il Rococò si manifestò nella città di Valencia durante il trentennio centrale del Settecento e si espresse in tutte le forme dell’arte. Raggiunse l’apice della sua ricchezza nella decorazione degli interni, primi tra tutti quelli del palazzo de Dos Aguas e della vicina chiesa di San Andrés. Il suo successo cessò con l’avvento dell’Accademismo, che con l’istituzione della Reale Accademia di Belle Arti di San Carlos nel 1768, pretese il controllo delle arti sotto il segno del neoclassicismo. Si è sempre relegato il Rococò nelle ultime pagine dell’evoluzione del Barocco valenzano e manca uno studio indipendente del Rococò valenciano, delle sue fonti stilistiche, dei modelli che impiega, delle sue relazioni con gli stili precedenti, delle cause che determinano il suo trentennale successo. Questo articolo pretende iniziare a far luce su questi aspetti, confidando che approfondimenti futuri possano valorizzare le produzioni di uno dei periodi più ricchi della storia dell’arte valenciana. Parole chiave: rococò, Valencia, XVIII secolo, accademismo. Abstract: Rococo emerged in the city of Valencia in the central three decades of 18th century and it has been expressing itself in all forms of art. It reached the peak of its richness in interior decoration, first of all those of the palace de Dos Aguas and the nearby church of San Andrés. Its success ended because of arrival of Academism, with the establishment in 1768 of the Royal Academy of Fine Arts of San Carlos, which claims to control the arts under the sign of neoclassicism. The Rococo has been always relegated to the last pages of the evolution of the Valencian Baroque. Nowadays, an independent study of the Valencian Rococo and its stylistic sources, of the models it employs, of its relations with previous styles, of the reasons of its thirty-year success, is still missing. This article pretends to shed light on these aspects, trusting that further studies can enhance the products of one of the richest periods in the history of Valencian art.Keywords: rococo, Valencia, XVIII century, academicism.
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8

Del Popolo, Martina. "Gli spazi di corte della signoria di Isabella di Castiglia in Sicilia (1470-1504)." Studia Historica. Historia Medieval 39, no. 2 (November 12, 2021): 51–78. http://dx.doi.org/10.14201/shhme3925178.

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Abstract:
Isabella di Castiglia ricevette pro Camera delle città della Sicilia orientale, su cui ostentò la piena giurisdizione. Questi territori, mai visitati dalla loro signora, furono sede di una complessa macchina istituzionale e amministrativa che si impiantò su scala locale in stretta connessione con la curia centrale. La creazione di una corte a Siracusa e le manifestazioni di potere dei palazzi e dei castelli dove risiedevano i più alti ufficiali della signoria erano infatti i modi in cui si materializzava e si rendeva visibile il suo dominio nel patrimonio di sua pertinenza. In questo studio, si esaminano gli spazi in cui si muovevano questi funzionari e le cure prestate dalla sovrana a queste strutture.
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Mantini, Silvia, Fabio Graziosi, Fabio Franchi, and Stefano Boero. "La tecnologia 5G e i beni culturali: percorsi di storie e architetture all’Aquila." DigItalia 15, no. 2 (December 2020): 117–25. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00019.

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Abstract:
All’indomani del terremoto del 2009, l’Università dell’Aquila ha realizzato progetti di tutela e valorizzazione dei beni culturali che rispondono a esigenze di comunicazione dell’invisibile, di fruizione del visibile differentemente collocato e del recupero di facies sparite. Con particolare riferimento al patrimonio storico-artistico della città, la tecnologia 5G ha permesso la sperimentazione di soluzioni di realtà aumentata e virtuale che hanno riguardato chiese e palazzi ricostruiti. La traduzione delle ricerche d’archivio in approcci storici digitali, in pratiche di public history e in esperienze di editoria aumentata ha consentito, attraverso le ICT, una più ampia accessibilità ai contenuti multimediali da parte di diversi pubblici di fruitori.
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LIPPI, DONATELLA. "LIANA PALAZZI MARIOTTI, Il Giardino dei Semplici, Un itinerario fra le piante, aromatiche, medicinali, velenose, esotiche, Firenze, Città di Vita, 1993, 325 pp." Nuncius 9, no. 2 (1994): 914–15. http://dx.doi.org/10.1163/182539184x01521.

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Dissertations / Theses on the topic "Palazzo di Città"

1

LORENZI, ANGELO. "Un'idea di città : il palazzo di Diocleziano a Spalato." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1999. http://hdl.handle.net/11578/278410.

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2

Fusaroli, Federico. "Progetti urbani per la città di Cesena." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2154/.

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Abstract:
Nel corso della mia esperienza universitaria ho rivolto l’attenzione soprattutto verso il progetto urbano affrontato sia nei laboratori di progettazione e composizione architettonica che in quelli di urbanistica, su temi che hanno riguardato essenzialmente la città di Cesena e il territorio circostante. Nel primo progetto presentato, il Foro Annonario di Cesena, ci siamo dovuti confrontare con un intorno storico consolidato; nel secondo, il Palazzo di Giustizia, l’area di progetto un tempo apparteneva alla prima periferia e oggi, pur essendo nel perimetro civico, non ha un’identità urbana definita; nel terzo progetto, l’ambito SACIM, abbiamo analizzato un’area di espansione urbana letta nel complesso più esteso della città metropolitana di Forlì-Cesena.
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3

Baiocchi, Tommaso. "Saxa Hub Riqualificazione di Palazzo Sassatelli-Monsignani per la rigenerazione urbana della città di Imola." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Nel cuore del centro storico di Imola, affacciato alla via Emilia e poco distante dalla via Appia, che conduce alla stazione centrale, si trova un palazzo, che da svariati secoli caratterizza la cittadina imolese: Palazzo Sassatelli-Monsignani. Il complesso, che più volte ha subito alterazioni architettoniche e urbanistiche, oggi è estremamente frazionato nei suoi spazi interni. Cercando di valorizzare gli aspetti culturali, sociali ed economici, SAXA HUB, progetto di riqualificazione del palazzo, si ripropone di rendere Palazzo Sassatelli un nodo cittadino strategico, rafforzando l’identità del luogo, la permeabilità visiva e le connessioni tra la via Emilia e la piazza del Duomo. Al tempo stesso si vogliono creare opportunità di integrazione tra i cittadini, mediante luoghi che non siano solo di passaggio, ma che creino situazioni di socialità e relax, per riscoprire l’importanza della dimensione collettiva della città.
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Ferretti, Giorgia, and Lorenzo Indio. "Tra Università e città. Un progetto per la Corte d'Ercole di Palazzo Poggi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il titolo della tesi allude a un binomio che lega profondamente la storia della città e dell’antica istituzione che con essa si identifica. Palazzo Poggi, storico edificio rinascimentale situato nel cuore dell’asse universitario di via Zamboni, è spesso associato alla sede di rappresentanza dell’Università trascurando la sua dimensione pubblica, la sua vocazione al racconto di ciò che l’università rappresenta per la città e viceversa. Un binomio ricco di potenzialità e di contraddizioni, un luogo popolato di giorno da una moltitudine di studenti che di notte si svuota per divenire teatro di degrado. Da questa doppia identità prende le mosse il progetto di tesi che mira ad attribuire un rinnovato ruolo a Palazzo Poggi nella più ampia logica di rigenerazione che sta investendo l’intera zona universitaria. Il palazzo presenta, ad oggi, una situazione molto variegata al suo interno, ambienti aperti si alternano a locali chiusi, spazi privati si affiancano a funzioni pubbliche, molte delle quali risultano poco visitate o quasi sconosciute alla popolazione. Numerose sono state le trasformazioni e gli ampliamenti succedutisi nel tempo, ma ciò che invece è rimasto pressoché inalterato è l’originale impianto Cinquecentesco che ruota intorno alla Corte d’Ercole, prestigioso ambiente che risulta attualmente chiuso ai visitatori e generalmente poco visibile a chi attraversa il palazzo. Si concentra pertanto in questa area dell’edificio la proposta progettale: la Corte d’Ercole e gli spazi a essa adiacenti divengono spazi per la collettività, «luoghi antropologici» dove trascorrere del tempo, incontrarsi o dove semplicemente potersi fermare. Un luogo identitario, riconoscibile e fulcro ideale di tutto il complesso, il tramite per comunicare nel corso dell’intero anno ciò che avviene all’interno dell’Università favorendo una maggiore coesione con la città e i suoi abitanti e, allo stesso tempo, la valorizzazione del bene culturale e dell’Istituzione che rappresenta.
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Amadio, Eleonora. "Recupero di Palazzo Rasponi dalle Teste a Ravenna. Analisi delle modalità e delle tecnologie di intervento." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/12200/.

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Abstract:
Obiettivo della tesi è la descrizione dell'iter storico e progettuale di Palazzo Rasponi dalle Teste, residenza nobiliare situata nel centro storico di Ravenna. Protagonista nel corso di oltre 300 anni di interventi di risanamento, consolidamento e restauro, l'edificio è stato costruito tra la fine del '600 e gli inizi dell' '800 per evidenziare la dinastia della Famiglia Rasponi, una delle più potenti della Romagna. Interventi realizzati con il fine di recuperare il valore di quest'antica Famiglia e portare a nuova vita un'edificio oggi luogo privilegiato di attività artistico-culturali, turistiche, espositive, convegnistiche. Il suo restauro, risponde infatti a tutte queste finalità: la cultura per l'interesse dell'immobile e la socialità, favorendo l'apertura di un luogo di incontro e scambio per la comunità.
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Lorenzi, Matteo, and Alessandro Gennari. "Un progetto per la citta di Padova: lo spazio pubblico urbano come matrice dell'abitare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi nasce da una duplice volontà, la prima specifica di voler sviluppare un progetto all’interno di un’area dimenticata della città, e la seconda collettiva di voler offrire un nuovo spazio pubblico a Padova. Il seguente progetto, oltre ad essere un progetto urbano incentrato sulla residenza, ha anche l’obiettivo di mettere in relazione due parti vicine ma allo stesso tempo distanti della città: la città storica e la periferia. Questi due elementi sono separati dalla cinta muraria veneziana che in alcuni punti si apre e permette alla periferia di entrare all’interno della città storica, e viceversa. L’area essendo vicina al sistema murario funge da mediatrice tra le due parti opposte di Padova, rivelandosi così un’importante opportunità non solo per l’ex caserma Prandina ma anche per la città stessa. La chiave di lettura dell’intero lavoro risiede nella città stessa, le sue relazioni, i suoi spazi, i fatti urbani che la caratterizzano sono tutti gli elementi che sono serviti per creare questo progetto. Un lavoro progettuale che ricerca il suo compimento non voltando le spalle alla città ma aprendosi ad essa, completando un’area che fino ad oggi risulta un vuoto, uno spazio indefinito ma che per caratteristiche storiche e vicinanza ad altri elementi architettonici è ricca di contenuto. L’innescarsi di nuovi stimoli porterà una nuova nascita per un’area che ad oggi è utilizzata come parcheggio, sottovalutandone il potenziale intrinseco.
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7

Palazzo, Chiara <1987&gt. "La violenza di genere: analisi della casistica autoptica di femminicidio e degli ammonimenti del Questore per stalking e per violenza domestica della citta metropolitana di Bologna." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10064/1/palazzo%20dottorato%20def%20per%20AMS.pdf.

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Abstract:
Il presente lavoro tratta il tema della violenza di genere, in particolare femminicidio, stalking e violenza domestica per la connessione tra questi intercorrente nell’escalation violenta. Spesso, i femminicidi sono preceduti da stalking o ripetuti episodi di violenza fisica prettamente consumata in ambito domestico e relazioni affettive pregresse/attuali. La prima parte del lavoro descrive ambito scientifico e giuridico, internazionale e nazionale, della violenza di genere, dimensione del fenomeno ed evoluzione normativa a tutela delle vittime, come richiesto dalla Convenzione di Istanbul. La seconda parte affronta aspetti medico-legali della violenza di genere (attività di patologia forense, genetica forense e tossicologia forense nei femminicidi, assistenza medico-legale alla vittima di maltrattamenti e violenza sessuale, valutazione medico-legale del danno alla persona per stalking). La terza parte presenta lo studio su casistica autoptica di femminicidi del 1950-2019 e provvedimenti di ammonimento del Questore per stalking e per violenza domestica del 2009-2020 nella provincia bolognese. Secondo i risultati il femminicidio è un fenomeno di “vecchia data”, in un quadro normativo-culturale che “tollerava” violenza a danno di vittime femminili. L’andamento del fenomeno è costante fino a oggi con modifiche di cause e mezzi del decesso. L’aumentata età media delle vittime richiama il crescente fenomeno dell’elder abuse. Negli ammonimenti per stalking e per violenza domestica analizzati prevalgono vittime di genere femminile e autori di genere maschile, in vicende affettive e familiari. Lo studio approfondito delle caratteristiche di autori e vittime di femminicidio, stalking e violenza domestica permette di individuare indicatori di rischio per implementare strategie di prevenzione mirate. Il punto di vista privilegiato medico-legale può assumere un ruolo centrale insieme alle altre figure coinvolte in prevenzione, repressione e contrasto alla violenza di genere. Solo un rigoroso approccio metodologico multidisciplinare può aiutare nella prevenzione. La ricerca in tale ambito è il punto di forza della gestione multidisciplinare della vittima.
This work talks about gender-based violence, in particular femicides, stalking and domestic violence since the related connection in the violent escalation. Femicides are often preceded by stalking or repeated episodes of physical violence consumed at home and in the context of previous/actual relationships. In the first part, the scientific and legal, international and national, fields of gender-based violence are exposed, highlighting the dimension of the phenomenon and the law's evolution protecting victims, as required by Istanbul Convention. The second part exposes the medico-legal aspects of gender-based violence (activities of forensic pathology, forensic genetics and forensic toxicology in femicides, medico-legal assistance to the victim of physical and sexual violence, medico-legal aspect for stalking’victims). The third part presents the study on autopsy of femicides of 1950-2019 and the warning measures of the Provincial Public Safety Authority for stalking and domestic violence of 2009-2020 in the Bologna’metropolitan area. According to our results, femicide is a "long-standing" phenomenon, not reported in an period with no regulations for the protection of the victim. The phenomenon is constant till today, modifying causes and means of death. The increasing mean age of the victims highligt the attention on the growing phenomenon of elder abuse. In our study, stalking and domestic violence records revealed a prevalence of female victims and male authors and a typical occurrence in love-relationship and familiar context. The increasingly in-depth study of the characteristics of perpetrators and victims of femicide, stalking and domestic violence allows to identify risk factors for implementing prevention-strategies. In this context, the privileged point of view of forensic medicine can have a central role together with other figures involved in prevention, repression and contrast of gender-based violence. Only a rigorous multidisciplinary methodological approach can help for prevention and research in this area is the strength of multidisciplinary management of victims.
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AURELI, GIORGIA. "Urbino e Fossombrone: città e residenze accanto ai palazzi Ducali nei secoli XV e XVI. I casi-studio dei palazzi Giovannini-Luminati e Dedi-Staurenghi." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1140630.

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Abstract:
La ricerca indaga con approccio aggiornato le città di Urbino e Fossombrone del ‘400 e del primo ‘500, affronta uno studio dettagliato sulle residenze del patriziato e sulle rispettive committenze, con l’intento di ricostruire la configurazione dell’élite cittadina urbinate e forsempronese e le relative modalità di occupazione del tessuto urbano; la fisionomia dei vincoli e delle preesistenze dell’ambito cittadino in cui le residenze vengono edificate. Allo stesso tempo si propone di analizzare gli impianti tipologici e i caratteri architettonici peculiari in riferimento alle porzioni originarie e di contestualizzare e comprendere il peso delle iniziative federiciane nelle due città. Il palazzo Ducale urbinate si configura come riferimento puntuale e costante, fornendo la possibilità di analizzare le numerose influenze e relazioni. Infatti, pur rappresentando un insieme complesso ed irripetibile, alcune soluzioni architettoniche e alcuni dettagli decorativi del palazzo sono stati ripresi facilmente, tanto da diffondere rapidamente quello “stile urbinate” sia in città che nel territorio circostante. A sostanziare le indagini sulle residenze si offre un approfondimento monografico su due casi-studio: il palazzo Giovannini-Luminati a Urbino e il palazzo Dedi - Staurenghi a Fossombrone. Entrambe le residenze conservano gran parte dell’aspetto originario, rappresentano esempi di architettura residenziale di spicco nelle rispettive città e risultano inserite a pieno titolo nello sperimentalismo adottato nelle planimetrie e nelle facciate tardo-quattrocentesche che contraddistingue le fabbriche di chiara “derivazione urbinate”.
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Books on the topic "Palazzo di Città"

1

Salerno: Il Palazzo di città. [Napoli]: Paparo, 2010.

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2

Nola, palazzo di città: Da piazza de' Commestibili a Palazzo delle Amministrazioni. Napoli: Istituto grafico editoriale italiano, 2013.

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3

comunale, Città di Castello (Italy) Pinacoteca. Pinacoteca comunale di Città di Castello: Palazzo Vitelli alla Cannoniera. Perugia: Electa, 1987.

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4

Silvia, Consigli, and Città di Castello (Italy). Pinacoteca comunale, eds. Palazzo Vitelli alla Cannoniera: Pinacoteca comunale = Municipal Art Gallery. Città di Castello (Perugia): Petruzzi, 2009.

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5

Museo della città di Narni, ed. Museo della città in Palazzo Eroli a Narni. [Firenze]: Giunti, 2012.

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6

Il palazzo e la città: Le vicende di Palazzo Emilei Forti a Verona. Sommacampagna (Verona): Cierre edizioni, 2012.

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7

Intesa, Banca, and Gallerie di Palazzo Leoni Montanari (Vicenza, Italy), eds. Il tempio, il palazzo, la città nell'icona russa. Vicenza: Terra ferma, 2006.

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8

D'Amore, Gianguido. Da Palazzo Reale alla città: Tra cupole e campanili di Palermo. Palermo: Fondazione Federico II, 2020.

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9

Museo arte sacra città: Il Museo diocesano nel Palazzo episcopale di Faenza-Modigliana. Faenza, Ra [i.e. Ravenna]: Edit Faenza, 2012.

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10

Federico, Mancini Francesco, ed. Raccolte della città di Perugia: Collezione Valentino Martinelli. Milano: Electa, 2002.

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Book chapters on the topic "Palazzo di Città"

1

Molinari, Luca. "Una città in forma di palazzo." In Teorie dell’architettura, 249–55. Quodlibet, 2022. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv2gvdn9s.37.

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2

Silvestrelli, Maria Rita. "La città dipinta di Benedetto Bonfigli nella cappella del Palazzo dei Priori di Perugia." In Entre idéel et matériel, 365–94. Éditions de la Sorbonne, 2018. http://dx.doi.org/10.4000/books.psorbonne.41113.

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