Academic literature on the topic 'Osservazioni comportamentali'

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Journal articles on the topic "Osservazioni comportamentali"

1

Carillo, Saverio. "Paesaggio culturale italiano e secolarizzazione. Idiomi e narrazione dei monumenti nella rappresentazione novecentesca del sacro." Quaderni d'italianistica 41, no. 1 (December 31, 2020): 135–51. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v41i1.35898.

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Abstract:
L’architettura e gli spazi urbani delle città italiane, nei primi decenni successivi al Secondo conflitto mondiale, appaiono rappresentare in chiave figurata i contenuti di un nuovo innesto comportamentale sulla tradizionale edilizia che si confrontava con le coordinate contemporanee del consumismo. La definizione di un’inedita gamma valoriale — suscitata dalla modernità — viene sperimentata nella modifica degli atteggiamenti sottoscritti dalla popolazione rurale, per i quali non mancavano le osservazioni critiche di intellettuali come Pier Paolo Pasolini, che avvertiva, preoccupato, quanto potesse essere infido, per quella umanità, il cedere alla lusinga del comfort. Simili richiami alla responsabilità e al guardare con prudenza ai moderni ritrovati andavano interessando anche i prodotti di architettura, soprattutto per gli edifici sacri — da ricostruire o da realizzare ex-novo — che cedendo il passo alla modernità andavano rinunciando, in molti casi, all’implicita genesi di “opera monumentale,” essendo, per antonomasia, i luoghi di culto riconosciuti, da sempre, quali edifici identitari. Il sacro e l’architettura del sacro “subiscono” o “inverano” un processo di “desacralizzazione” per divenire testimonianze secolari.
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2

D’Elia, Daniela, Annamaria Scapicchio, and Marta Sisto. "L'assessment psicodiagnostico di bambini vittime di Adverse Childood Experience (ACE): discussione di un caso clinico." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 3 (December 2019): 75–85. http://dx.doi.org/10.3280/mal2019-003006.

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Abstract:
Il presente contributo descrive alcune Esperienze Avverse Infantili (ACE) e, in particolare, come valutarle (Malacrea, 2007) attraverso l'utilizzo di strumenti su tre livelli (a "basso", "medio" e "alto" impatto diagnostico) e considerando due assi di osservazione: quello dei comportamenti manifesti e quello dei vissuti (il "mondo interno"), garantendo in tal modo un'ampia cornice di elementi clinici da utilizzare in un ragionamento diagnostico complesso e articolato. Tra gli strumenti utili a una valutazione articolata, il Trauma Symptom Checklist for Young Children (TSCYC; Briere, 2005) è una checklist di 90 item che valuta la sinto-matologia post-traumatica acuta e cronica in bambini dai 3 ai 12 anni, elaborata da Briere nel 2005 e di recente convalidata e pubblicata in Italia. Si presenta l'utilizzo di questo strumento in un caso clinico: Giulia, 6 anni, sottoposta a valutazione psicodiagnostica specialistica per sospetto abuso sessuale. Il TSCYC ha permesso di riscontrare specifici indicatori di un funzionamento post-traumatico e appare particolarmente utile all'interno del processo di ragionamento diagnostico, per individuare la presenza del funzionamento post-traumatico e per poterne definire le caratteristiche principali.
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3

Parrini, S., A. Acciaioli, F. Sirtori, V. Becciolini, and O. Franci. "Comportamento alimentare di maiale Cinta Senese e Large White x Cinta Senese al pascolo." Archivos de Zootecnia 67, Supplement (January 15, 2018): 53–55. http://dx.doi.org/10.21071/az.v67isupplement.3572.

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Abstract:
La valorizzazione dei pascoli naturali attraverso il pascolamento può rappresentare un valore aggiunto negli allevamenti zootecnici sia in termini economici sia relativamente alla qualità dei prodotti che ne derivano. Tuttavia, la conoscenza e la comprensione delle strategie di pascolamento è fondamentale per un uso efficiente delle risorse naturali. Questo studio ha lo scopo di confrontare il comportamento alimentare di suini di due tipi genetici: la razza autoctona Cinta Senese e il suo incrocio con la Large White. I suini avevano a disposizione pascoli erbacei, tuttavia veniva distribuita un’integrazione di mangime. Osservazioni dirette sono state condotte sul comportamento di due gruppi di suini al pascolo durante il periodo compreso tra maggio e settembre, quando le risorse pascolive naturali sono maggiormente disponibili. Gli animali sono stati osservati attraverso la metodologia “scan sampling” ogni 15 minuti durante le ore diurne. I risultati dell’elaborazione statistica (ANOVA) hanno rivelato che durante le ore centrali della giornata entrambi i tipi genetici erano meno coinvolti in comportamenti attivi (alimentazione e movimento), mostrando maggiore propensione alle attività di riposo (posizione sdraiato e stazione). In particolare, il movimento ricorreva più frequentemente durante le ore del mattino in entrambi i tipi genetici. Il gruppo Cinta Senese trascorreva più tempo in attività di pascolamento, soprattutto nel grufolamento, durante la mattina rispetto alle ore centrali del giorno, rispetto ai suini Large White x Cinta Senese. Questi risultati confermano la spiccata attitudine della razza locale per la ricerca di alimenti naturali.
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4

Cerbara, Loredana, and Maria Girolama Caruso. "Fragilità e rischio di povertà educativa negli adolescenti in Italia. I dati delle indagini del CNR-IRPPS." WELFARE E ERGONOMIA, no. 1 (June 2020): 119–27. http://dx.doi.org/10.3280/we2020-001011.

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Abstract:
Se attraverso i dati ufficiali (ISTAT, MIUR e altre Istituzioni) si può analizzare dal punto di vista statistico il fenomeno della povertà educativa, costruendo graduatorie territoriali, na-zionali e internazionali, sono le indagini direttamente rivolte ai ragazzi, o anche agli educa-tori, a dare completezza al quadro complessivo del rischio di marginalizzazione a cui sono esposti i minori. Dal 2014 il CNR-IRPPS ha svolto una serie di indagini rivolte ai giovani delle scuole secondarie, sia inferiori che superiori, per approfondire la conoscenza sulla condizione giovanile. Si tratta di esperienze pratiche derivanti dalle attività di ricerca di due progetti del CNR-IRPPS, uno dedicato alla pratica dello sport come veicolo di integrazione sociale (IRPPS WPs n. 106 e 108), che è stato realizzato attraverso quattro survey distinte, e l'altro più specificamente dedicato allo studio della condizione giovanile (IRPPS WPs n. 107; Tintori e Cerbara, 2016) sia in contesti territoriali limitati che a livello nazionale. In entram-bi i progetti un team di ricercatori si è recato nelle scuole per effettuare, durante l'indagine, l'osservazione diretta del comportamento degli studenti ammessi nel campione, rivelando una serie di elementi importanti, in primo luogo per la scuola che è chiamata ad intervenire anche sulla povertà educativa, ma anche a livello di ricerca sociale più allargata. Partendo dal presupposto che la povertà educativa solo in parte coincide con la povertà eco-nomica, i dati raccolti dimostrano che, anche quando le condizioni economiche sono accetta-bili, può verificarsi la presenza di fattori di rischio di esclusione sociale che spesso si so-vrappongono, fino a determinare una vera e propria barriera che impedisce ai ragazzi di vedersi nello stesso modo dei propri pari. Vivere in una famiglia con background migratorio oppure con uno status culturale non elevato, ma anche essere donna, costituiscono elementi sufficienti perché i giovani rimangano vittime di condizionamenti sociali che impediscono lo-ro di scegliere il proprio futuro. E anche i comportamenti devianti (uso di sostanze pericolo-se, atti di violenza verbale o fisica, ecc.) possono essere determinati da situazioni di disagio correlabili con una povertà culturale che è più difficile da determinare ma che è altrettanto importante delle altre declinazioni di povertà. Alla voce degli studenti si aggiunge poi quella dei docenti che, attraverso le due indagini con-dotte dal CNR-IRPPS, hanno potuto esprimere il proprio parere sulla situazione dei giovani da un punto di osservazione particolare ed hanno dato alcune indicazioni su come la scuola potrebbe intervenire per limitare le situazioni di difficoltà nell'integrazione tra i giovani.
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5

Ferrari, Stefania, and Roberta Grassi. "LA REVISIONE COLLABORATIVA DEL TESTO SCRITTO. OSSERVAZIONI ACQUISIZIONALI DA UNO STUDIO DI CASO NELLA SCUOLA PRIMARIA PLURILINGUE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19625.

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Abstract:
In questo contributo viene presentato uno studio di caso dedicato al tema della revisione collaborativa tra pari per la scrittura. La ricerca ha coinvolto una classe quarta di una scuola primaria ad alta densità migratoria, impegnata nella sperimentazione di un percorso di scrittura narrativa tratto dal sillabo di Osservare l'Interlingua (Pallotti, Borghetti, Rosi, 2022; Pallotti, Ferrari, 2019). L'indagine dà conto dei comportamenti correttivi di docente e allievi, concentrandosi in particolare sull'interazione tra istruzioni procedurali dell'insegnante, attualizzazione delle consegne nella fase di revisione ed eventuale accoglienza delle proposte nella fase di riscrittura da parte degli studenti. The collaborative revision of the written text. Acquisitional observations from a case study in a multilingual primary school This paper presents a case study on collaborative peer review for writing. The research involved fourth graders of a primary school in a north-Italian urban context. The pupils were engaged in experimenting with a narrative writing protocol taken from the syllabus of Osservare l'Interlingua (Pallotti, Borghetti, Rosi, 2022; Pallotti, Ferrari, 2019). The analysis considers the corrective behaviors of teacher and students, focusing in particular on the interaction between the teacher's procedural instructions to the revision phase and on the acceptance of the revision proposals in the rewriting phase by the authors.
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Dissertations / Theses on the topic "Osservazioni comportamentali"

1

Pozneanscaia, Cristina. "Hyperactive Behavior and Participation in Social Play in a Swedish Preschool Context : A Cross-Sectional Study." Thesis, Högskolan för lärande och kommunikation, Jönköping University, HLK, CHILD, 2020. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:hj:diva-49522.

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Abstract:
The present thesis sought to compare participation in social types of play of children with and without hyperactivity in a Swedish preschool context. Based upon observational design of cross-sectional type, this study was built on a secondary analysis of data collected within two previous research projects that were merged into one dataset. A total of 583 children (n = 298 boys) aged 16 to 72 months (M = 52.55, SD = 11.01) were initially included in the sample. Preschool teachers rated children’s behavior difficulties on a hyperactivity scale using Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ). Structured observations of children’s attendance, engagement, verbal interaction, proximity and location during associative and cooperative interaction were conducted across day-long visits by three trained researchers using Children Observation in Pre- school (COP) tool. Conditional probability looping syntaxes were created and Independent sample t-Tests were used to analyze the data. Out of 572 children included in the analysis, n = 60 (10,2%) were rated as having some form of hyperactivity. On the whole, the findings illustrated that the observed averages of attendance and overall engagement in social types of play did not differ significantly between children with and without hyperactivity. However, an in-depth analysis of participation patterns, linked to contextual and environmental factors such as proximity and play location, revealed several considerable differences between the two groups of children. It seems that preschoolers with hyperactive behavior seek social play opportunities as much as their typical behavior peers, but the quality aspects of their experience defined by a specific context and environment may differ further as the interaction develops. Contextual and environmental factors are crucial determinants to take into account when studying participation. Play, operating as a natural booster of self-regulation and engagement may have the potential to serve as a mediating factor accommodating hyperactivity and promoting participation in Early Childhood Education settings.
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2

PONZETTA, MARIA. "Comportamento alimentare e capacità digestive del cervo nobile (Cervus elaphus) e del daino (Dama dama)." Doctoral thesis, 1990. http://hdl.handle.net/2158/963002.

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Abstract:
L'elaborato tratta dell'acquisizione di elementi oggettivi di valutazione del comportamento alimentare di alcuni ungulati selvatici in ambiente appenninico e delle capacità digestive degli stessi mediante prove di alimentazione e di digeribilità in vivo, su soggetti confinati, ed in vitro, utilizzando alimenti spontanei e coltivati ed inoculo ruminale delle specie oggetto di studio.
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