Academic literature on the topic 'Nuovo Mondo'

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Journal articles on the topic "Nuovo Mondo"

1

Denti, Giovanni. "Vienna, il crepuscolo del mondo di ieri e l'alba del mondo nuovo." TERRITORIO, no. 58 (September 2011): 155–60. http://dx.doi.org/10.3280/tr2011-058015.

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Abstract:
La costruzione degli Höfe viennesi č stata un'autentica epopea: teorici dell'austro marxismo come Otto Bauer vedevano nella realizzazione dei grandi complessi residenziali la concretizzazione del «Mondo nuovo» che avrebbe dato nuova dignitŕ sociale e culturale alla classe operaia fi no a quel momento sfruttata: il «mondo di ieri» contro il mondo nuovo. La contrapposizione tra quartieri operai e cittŕ borghese era sottolineata anche dai caratteri architettonici di questi nuovi complessi residenziali: grandi corti chiuse, ove erano concentrate le funzioni collettive e culturali, accessi trattati come «porte» e in alcuni casi, come il Karl Marx-Hof, torrette distribuite lungo la facciata che restituivano l'immagine di un sistema fortezze, simbolicamente accerchianti la Vienna edifi cata negli ultimi giorni dell'impero, costruita attorno al Ring. A distanza di circa novant'anni lo stratifi carsi della storia ha conferito alle diverse parti di Vienna un carattere fortemente coeso: come avrebbe detto Robert Musil «tutto si č amalgamato»
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2

Iacono, Alfonso Maurizio. "I bambini giocano nei mondi intermedi." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 16 (September 2011): 124–32. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-016009.

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Abstract:
Questo lavoro intende mettere a confronto la teoria di Donald Winnicott e quella di Gregory Bateson in rapporto ai temi del gioco e dell'imitazione. I bambini, come ci ricorda una poesia di Tagore, costruiscono mondi, creando e imitando. I bambini inventano mondi intermedi. Essi creano imitando e imitano creando. Giambattista Vico aveva osservato che i bambini sono dotati di fantasia, imitazione, memoria. La fantasia ha bisogno dell'imitazione e della memoria, perché essi non creano dal nulla, ma da qualcosa e questo qualcosa č dato da ciň che hanno visto, sentito, toccato. Un mondo nuovo, un mondo intermedio, fatto di fantasia, nasce dall'imitazione e dal ricordo di un altro mondo.
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3

Galli, Francesco, and J. Wacher. "Un nuovo contributo sul mondo romano." Quaderni Urbinati di Cultura Classica 44, no. 2 (1993): 139. http://dx.doi.org/10.2307/20547201.

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4

András, István. "A preskolasztika triumvirátusa." Studia Theologica Transsylvaniensia 18, no. 2 (December 15, 2015): 165–82. http://dx.doi.org/10.52258/stthtr.2015.2.03.

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Abstract:
Il mondo umano si realizza sempre nella tensione dello sviluppo. Si potrebbe dire, che non è mai finito. Sempre esiste la possibilità per qualcosa nuovo, per qualcos’altro. I secoli passano e l’uomo pian-piano scopre nuove frontiere. Come i secoli si soprappongono anche le scoperte, anche le diverse culture si soprappongono. Sarebbe difficile pensare una parte della cultura umana senza le radici, senza il passato. Il mondo scolastico, che trionfa nel medio evo, è impensabile senza il lavoro faticoso dei predecessori. Nel periodo prescolastico troviamo le fonti, le radici di questo trionfo. L’articolo seguente presenterà questo mondo preparativo chiamato prescolastico, attraverso i filosofi, Boëthius, Iohannes Scotus Eriugena ed Anselmo D’Aosta.
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5

Caviedes, Cesar N., Massimo Ganci, and Rosa Scaglione Guccione. "Nuovo Mondo e area mediterranea a confronto." Hispanic American Historical Review 75, no. 2 (May 1995): 276. http://dx.doi.org/10.2307/2517329.

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6

Caviedes, César N. "Nuovo Mondo e area mediterranea a confronto." Hispanic American Historical Review 75, no. 2 (May 1, 1995): 276–77. http://dx.doi.org/10.1215/00182168-75.2.276.

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7

Alfonso, Maurizio Iacono. "Una storia tra i mondi intermedi." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 17 (December 2011): 78–88. http://dx.doi.org/10.3280/eds2012-017007.

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Abstract:
Questo articolo prende avvio da una storia personale fatta di crisi della politica, di una guarigione dal mal di schiena e da una ricerca sul concetto di feticismo come storia della sostituzione, e arriva alla conclusione che il gioco, il rito, il teatro possono svelare il significato dei "mondi intermedi". Essi infatti sono tutti degli atti consapevoli del fare finta, cioč dello sdoppiamento mimetico, dove l'imitazione di un mondo dato spinge verso la costruzione di un mondo nuovo, che imita appunto il primo, ma se ne differenzia, rendendosi via via autonomo. Č questa l'autonomia nella relazione che caratterizza e determina i mondi intermedi. In questo far finta, in tale abbandono consapevole alla finzione, la relazione nell'autonomia puň essere richiamata dalla "coda dell'occhio".
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8

Teti, Vito. "Figure, usi, e paradossi della nostalgia." Italian Canadiana 35 (August 18, 2021): 19–41. http://dx.doi.org/10.33137/ic.v35i0.37215.

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Abstract:
I termini nostalgia e melanconia si sono affermati come categorie significative di svariate discipline (filosofia, antropologia, storia, psicanalisi ecc.) secondo le quali l'emigrazione può essere studiata sia come dispersione e perdita di presenza e identità culturali sia come occasione di rinnovato spirito creativo, come una rinascita, nel luogo di accoglienza, per una nuova comunità, seguendo un particolare percorso utopico. Ciascuna delle succitate categorie presenta comunque una duplice accezione: una conservativa, retroattiva, che porta all'indietro, l’altra “attiva”, propositiva, rigeneratrice, che guarda al futuro senza cancellare il passato. In questo saggio, a seguito di una rapida revisione di tali concetti, attraverso la letteratura antropologica, filosofica, demologica del mondo occidentale, si prende in esame la nostalgia degli emigrati nel nuovo mondo, analizzandone le diverse movenze e ambiguità nella lenta costruzione di nuove identità, e ricordando l’importanza di saper “ritornare” alle origini con coscienza critica, sempre attenta e mai retorica.
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9

András, István. "Posztmodern teológia? Avagy a like esélye." Studia Theologica Transsylvaniensia 24, no. 1 (June 15, 2021): 9–24. http://dx.doi.org/10.52258/stthtr.2021.1.01.

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Abstract:
Guardando la nostra epoca sorgono in noi domande: „dove andiamo così” o „che fine avrà l’uomo”. L’articolo seguente porta davanti ai nostri occhio una risposta speciale che si costruisce sul lavoro di Leclercq e descrive l’uomo postmoderno come virtuale, senza gran affetto verso la teologia ma capace di creare qualcosa di nuovo. Seguendo l’itinerario di Leclercq possiamo osservare come dalla teologia monastica attraverso la scolastica con le scoperte del mondo moderno si arriva al postmoderno dove diventerà una da migliaia. Questo mondo prepara la via per qualcosa di nuovo in cui precisamente sarà presente anche Dio.
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Aloè, Carla. "Gomitoli letterari nel Mondo nuovo di Tommaso Stigliani." Italique, no. XIX (December 1, 2016): 265–97. http://dx.doi.org/10.4000/italique.440.

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Dissertations / Theses on the topic "Nuovo Mondo"

1

Alzetta, Edouard Lodovico <1996&gt. "Il progetto seicentesco di un'impresa nel Nuovo Mondo: la Compagnia Veneziano-Olandese delle Indie Occidentali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20758.

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Abstract:
Il rapporto tra Venezia e le Compagnie delle Indie è un tema poco approfondito che merita ulteriori indagini. Con la scoperta del Nuovo Mondo, l’apertura di nuove rotte commerciali e l’ascesa di organizzazioni complesse quali sono le Compagnie delle Indie, Venezia ha perduto il suo primato nel commercio internazionale. Ci si è quindi chiesti se la Serenissima si sia mai relazionata ed interessata a queste potenti organizzazioni commerciali rivali, le Compagnie delle Indie. Durante le ricerche si è riscontrato che Venezia era grandemente interessata all’argomento. Nel 1626 l’ambasciatore Alvise Contarini esortò il Senato ad istituire una o più Compagnie delle Indie a guisa delle grandi potenze atlantiche per contrastare il declino economico di Venezia. Proseguendo le indagini si è anche trovato un progetto per la costituzione di una Compagnia congiunta Veneziana ed Olandese per viaggiare nelle Indie Occidentali risalente al 1618. La storia del progetto di questa Compagnia - che non fu mai istituita - è rimasta custodita negli Archivi per oltre quattro secoli. Per riportarla alla luce sono stati consultati i dispacci dell’epoca del Residente veneziano presso L’Aia Cristofforo Suriano e le relative deliberazioni del Senato.
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2

VOLPATO, Marco. "Nuovo Mondo e Antico Testamento: le Tribù Perdute d’Israele e l’origine degli amerindi nel Cinquecento." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2020. http://hdl.handle.net/11384/97646.

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3

ALBANI, BENEDETTA. "Sposarsi nel Nuovo Mondo: politica, dottrina e pratiche della concessione di dispense matrimoniali tra la Nuova Spagna e la Santa Sede (1585-1670)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/1144.

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Abstract:
La ricerca si propone di indagare l’applicazione dei decreti del Concilio di Trento relativi al matrimonio nella diocesi di Città del Messico. L’indagine, condotta su fonti provenienti dall’Archivio Segreto Vaticano incrociate con documentazione spagnola e messicana, si sviluppa su due linee principali: la partecipazione della Santa Sede all’attuazione nel Nuovo Mondo dei decreti matrimoniali tridentini e la concessione di dispense matrimoniali pontificie a coppie residenti nella Nuova Spagna. Il primo punto è affrontato mediante lo studio della giurisdizione e dell’intervento nelle Indie di due istituzioni della Curia romana: la Sacra Cogregazione del Concilio e la Nunziatura Apostolica a Madrid. Il secondo punto è affrontato, invece, confrontando le particolari facoltà accordate dai pontefici ai vescovi indiani per concedere dispense matrimoniali con il contemporaneo ricorso a Roma di numerose coppie messicane per richiedere dispense matrimoniali. Da questo confronto emerge come la richiesta di dispense alla Santa Sede fosse solo una delle molteplici possibilità a disposizione dei petenti americani per regolarizzare matrimoni tra consanguinei e affini, pertanto, nelle conclusioni, dopo una ricostruzione dell’iter burocratico necessario per conseguire le dispense pontificie, vengono analizzate le motivazioni profonde che spingevano i fedeli americani a ricorrere alla Santa Sede, motivazioni che possono ricondursi alla ricerca di un pronunciamento autorevole dell’autorità ecclesiastica emesso a garanzia e riprova dell’onore personale e familiare o come riconoscimento di meriti dimostrati nell’evangelizzazione o popolamento del Nuovo Mondo.
The research investigates the way the Council of Trento’s decrees on marriage were applied in the diocese of Mexico City. The study mainly relies on sources obtained from the Vatican Secret Archives together with additional documents from Spain and Mexico. The research has two main analytical strands. On the one hand, it examines the extent of the Holy See’s involvement in enacting the Council’s marriage decrees in the New World. On the other hand, it analyses the concession of pontifical marriage dispensation to couples in the New Spain. The first issue is addressed through a study of the jurisdiction and intervention in the Indies of two institutions of the Roman Curia: namely, the Sacra Congregazione del Concilio and the Nunziatura Apostolica in Madrid. The second point is addressed by analyzing the specific powers that the popes bestowed on the Indian bishops for marriage dispensations in light of the fact that at the same time many Mexican couples applied directly to Rome for marital authorization. This analysis illustrates how requesting marriage dispensations directly from the Holy See was only one of several options available to Americans of the New World to regulate marriages between people related by consanguinity or affinity. Therefore, after illustrating the bureaucratic process involved in obtaining a marriage dispensation, the research focuses on the underlying reasons that spurred American believers to apply directly to the Holy See. It is suggested that they did so in aspiration of attaining an influential measure by the Church, which would either guarantee and prove their personal and familial honor or act as an acknowledgement of their virtues demonstrated during the conversion and settlement in the New World.
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4

Manetti, Benedetta. "The Virgin Land: Representations of the New World by White European Males." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il presente elaborato vuole analizzare, a partire dalla scoperta fino ai primi tentativi di colonizzazione, la visione e percezione che il mondo Occidentale aveva del Nuovo Continente. La prima sezione esplora l'associazione che i coloni stabilirono fra l'America e l'immagine di un paradiso terrestre e come questa metafora abbia influenzato l'aspetto economico del processo di colonizzazione. La sezione successiva tratta l'ulteriore associazione fra la terra americana e le immagini di una donna e di una madre. Per finire, la tesi mostra come queste visioni e percezioni siano state tradotte in letteratura, fornendo un esempio pratico dalla produzione del poeta americano Philip Freneau. L'elaborato è stato scritto interamente in lingua inglese.
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5

Crostelli, Marco. "Il mediatore linguistico durante la colonizzazione del nuovo mondo, con particolare attenzione al Messico e alla figura De La Malinche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9180/.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è capire come funzionasse la mediazione linguistica tra popoli di continenti diversi e lontani. L’elaborato finale si sviluppa in quattro macrocapitoli. Nel primo parlerò della comunicazione e della mediazione in senso generale e cercherò di fornirne una panoramica a tinte storiche e sociali. Nel secondo accennerò alla figura del mediatore culturale dal punto di vista storico e la analizzerò in un contesto preciso: la colonizzazione delle Americhe da parte degli europei, nei secoli XVI e XVII. Il terzo macrocapitolo introduce due personaggi chiave (Gerónimo de Aguilar e Gonzalo Guerrero) che legano la mediazione di epoca coloniale alla figura de La Malinche e pertanto questo funge da ponte tra il secondo ed il quarto. Nell'ultimo macrocapitolo proverò a raccontare la storia de La Malinche, l'interprete personale del conquistador spagnolo Hernán Cortés, durante la colonizzazione della penisola dello Yucatán, in Messico. Le conclusioni alle quali sono giunto coincidono con le risposte concrete al mio quesito su come funzionasse la mediazione linguistica nel mondo antico. In particolare ho individuato alcune vie principali attraverso le quali è nata la figura del mediatore-interprete. Nello specifico, queste vie sono: l'intreccio amoroso tra conquistatori e donne indigene; lo studio delle lingue native da parte degli ecclesiasti; il rapimento di giovani indigeni o lo scambio di giovani tra europei e nativi così che apprendessero la lingua degli altri e viceversa; lo sfruttamento di schiavi o servi che avevano appreso la lingua tramite la cosiddetta “immersione”; l'inserimento in tribù indigene di giovani avventurieri europei i quali imparavano la lingua per immersione; il caso.
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FERRI, LETIZIA. "Il liceo artigianale, la creazione di un nuovo modello di scuola al servizio di una concezione unitaria dell'uomo nel mondo." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2020. http://hdl.handle.net/10446/181488.

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7

Gambarelli, Francesco. "I Paesi emergenti nel panorama vitivinicolo mondiale: una rassegna sulla situazione produttiva e sui trend commerciali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Nell'elaborato 'I Paesi emergenti nel panorama vitivinicolo mondiale : una rassegna sulla situazione produttiva e sui trend commerciali' si è cercato di dare una visione più chiara possibile del nuovo panorama enologico con valutazioni che passassero attraverso la situazione produttiva, ovvero quali vitigni vengono utilizzati maggiormente e attraverso l'analisi dei trend commerciali ovvero come risponde il mercato a questi nuovi prodotti. La disamina non ha potuto esimersi dall'esporre un sunto della Storia dei singoli Paesi dal quale è stato poi semplice capire alcune meccanismi altrimenti complessi da decodificare. Infine un focus sulla legislazione viticola e come essa assecondi la crescita del settore vitivinicolo dei Paesi emergenti, garantendo disciplinari meno rigidi e mettendo a disposizione fondi e agevolazioni fiscali per rendere da subito competitivi il proprio marchio. L'elaborato si sviluppa seguendo un ipotetico viaggio attraverso i Paesi emergenti che sono stati suddivisi a seconda della collocazione geografica rispetto al Vecchio Mondo enologico euro-centrico : a Est sono stati presi in analisi Cina, Australia e Nuova Zelanda, a Ovest Canada, Argentina e Cile e al Centro, alle stesse latitudini del Vecchio Mondo, Regno Unito, Germania e Sudafrica. La scelta dei Paesi si è basata in alcuni casi sul loro status di importatori, in altri casi sul ruolo bi-dimensionale che essi hanno, sia importatori che produttori e l'ultimo criterio di scelta è stata la tendenza ad esportare la quasi totalità delle produzione. L'identificazione di queste tre tipologie di concorrenti, ha permesso di capire la situazione generale e di fare una previsione su come si evolverà il mercato del vino e la sua produzione. In conclusione questo dualismo, Nuovo-Vecchio Mondo, non deve essere visto in un'ottica di contrasto ma di cooperazione, con un unico grande obiettivo: portare in tutto il mondo la cultura del vino.
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8

Santini, Livia <1968&gt. "DALLA TERRA DESOLATA ALLA MAPPA DEL NUOVO MONDO: percorso mitografico - letterario sull'influsso di T.S. Eliot nell'ambito della poesia di D. Walcott." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2506/1/Santini_Livia_Tesi.pdf.

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Abstract:
Questo progetto intende indagare il rapporto privilegiato che Derek Walcott intesse con gli scrittori che lo hanno preceduto, e in particolare con T.S.Eliot. Attraverso l ‘analisi di un percorso mitografico letterario emerge la rilevanza che per entrambi i poeti assumono sia il paesaggio che il mito. La ricerca svolta si focalizza prevalentemente su The Waste Land di T.S.Eliot e Mappa del Nuovo Mondo di Derek Walcott.
This project aims at investigating the relationship between Derek Walcott and his literary forefathers; in particular it explores the strong legacy with T.S.Eliot. The research carried out focuses on the literary analysis of the myth and its written roots, thus highlighting the relevance of landscape and myth in both Derek Walcott and T.S.Eliot poetry.
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Santini, Livia <1968&gt. "DALLA TERRA DESOLATA ALLA MAPPA DEL NUOVO MONDO: percorso mitografico - letterario sull'influsso di T.S. Eliot nell'ambito della poesia di D. Walcott." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2506/.

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Abstract:
Questo progetto intende indagare il rapporto privilegiato che Derek Walcott intesse con gli scrittori che lo hanno preceduto, e in particolare con T.S.Eliot. Attraverso l ‘analisi di un percorso mitografico letterario emerge la rilevanza che per entrambi i poeti assumono sia il paesaggio che il mito. La ricerca svolta si focalizza prevalentemente su The Waste Land di T.S.Eliot e Mappa del Nuovo Mondo di Derek Walcott.
This project aims at investigating the relationship between Derek Walcott and his literary forefathers; in particular it explores the strong legacy with T.S.Eliot. The research carried out focuses on the literary analysis of the myth and its written roots, thus highlighting the relevance of landscape and myth in both Derek Walcott and T.S.Eliot poetry.
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10

Cuzziol, Giulia <1991&gt. "Il lancio di un nuovo prodotto nel mondo del fashion, aspetti teorici ed applicativi. Il caso Maxi Me de Il Gufo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10762.

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Abstract:
Fenomeno del "Mini me", bimbi vestiti come i genitori: analisi del fenomeno prevalentemente presente sulle varie piattaforme digital in Italia e nel mondo con le eventuali differenze; comportamento dei principali competitors; sviluppo nuovo prodotto insieme agli uffici Stile e Modelleria; scelta tipologia vendita nuovo prodotto (solo monomarca, no rivenditori); analisi strategia di comunicazione per lancio nuovo prodotto; risultato delle vendite e sua analisi.
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Books on the topic "Nuovo Mondo"

1

Gentili, Moreno. Nuovo mondo, mondo nuovo: Metamorfosi delle tecnologie. Milano: Charta, 1998.

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2

Paolo, Collo, and Crovetto Pier Luigi, eds. Nuovo mondo. Torino: G. Einaudi, 1991.

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3

Dal Cin, Valentina. Il mondo nuovo. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-313-7.

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Abstract:
As shown in a movie by Ettore Scola, a precinematic device called ‘mondo niovo’ could entertain people by illustrating the ‘new world’ opened by the French Revolution. After 1797 in the territories of the former Republic of Venice Venetian patricians, Terraferma nobles, officials, landowners, merchants, intellectuals and whoever intended to be part of the ruling class had to deal with this ‘new world’. Following careers and lives of those men between 1797 and 1815 is the only way to consider this short but chaotic period as a whole, as Venice and Veneto alternated between Austrian and Napoleonic rule, changing government four times. Therefore, this research adopts a prosopographical approach in order to analyse formal and informal powers of Venetian elites (public roles, kinships and networks). The aim is to examine factors of social mobility in terms of continuity and change, thus describing a regional ruling class at the beginning of the Nineteenth century.
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4

Capasa, Ennio. Un nuovo mondo. Milano: Bompiani, 2014.

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5

Surdich, Francesco. Verso il nuovo mondo. 2nd ed. Firenze: Giunti, 2002.

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6

Lombardini, Siro. Verso un mondo nuovo? Torino: UTET libreria, 2004.

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7

Brodsky, Joseph, 1940-1996, writer of introduction, Walcott Derek, Walcott Derek, and Joseph Brodsky Collection (Columbia University), eds. Mappa del nuovo mondo. Milano: Adelphi, 1992.

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8

Francesca, Cantù, ed. Identità del nuovo mondo. Roma: Viella, 2007.

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9

Dentro un mondo nuovo. Milano: Mondadori, 2010.

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10

Barberini, Nicoletta. Il nuovo piccolo mondo antico. Argelato (BO): Minerva edizioni, 2012.

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Book chapters on the topic "Nuovo Mondo"

1

Tuniz, Claudio, Richard Gillespie, and Cheryl Jones. "I’invasione del Nuovo Mondo." In I lettori di ossa, 131–40. Milano: Springer Milan, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1198-4_11.

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2

Pavoni, Martina. "Il mondo nuovo nelle epistole. L’amore nei Carmina Ratisponensia." In Der mittelalterliche Brief zwischen Norm und Praxis, 149–58. Köln: Böhlau Verlag, 2020. http://dx.doi.org/10.7788/9783412519643.149.

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3

Lovari, Gianmarco. "Le provvisorie mète. Lo «Spirito ribelle» del Lucini naturalista." In Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 375–91. Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2023. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-688-1.21.

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Abstract:
Il contributo intende mettere in evidenza le cospicue modificazioni subìte dalla prima prova letteraria di Gian Pietro Lucini dal titolo Spirito ribelle, rilevando le differenze fra la sua originaria struttura naturalista e la seconda stesura. Tale passaggio riesce a farsi metafora di un nuovo modo di concepire la prassi letteraria, oramai distante da qualsiasi forma di realismo in direzione propriamente novecentesca.
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4

Giovannoni, Pietro Domenico. "«… Ricondurre in qualche modo il buon ordine e impedire nuovi scandali». La visita apostolica ai monasteri olivetani toscani del 1843." In La Basilica di San Miniato al Monte di Firenze (1018-2018), 303–48. Florence: Firenze University Press, 2021. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-295-9.15.

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Abstract:
Between 1843 and 1845 Pope Gregory XVI entrusted the two Tuscan Olivetan monasteries, Monte Oliveto Maggiore in the Sienese area and San Bartolomeo in Florence, to the jurisdiction of the Archbishop of Florence Ferdinando Minucci with the task of conducting an apostolical visit. At the same time, the Tuscan government, following the legislation of Pietro Leopoldo, instructed the Archbishop himself to conduct a visit to the same monasteries in the name and on behalf of the State. The essay analyses the story by cross-examining the ecclesiastical sources with those of the Government. An episode emerges that testifies to the persistence of dynamics typical of the ancient regime regarding the relations between State and Church in the context of the Restoration age.
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5

Dal Cin, Valentina. "Il mondo nuovo." In Il mondo nuovo. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-313-7/011.

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6

Dal Cin, Valentina. "0 Introduzione." In Il mondo nuovo. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-313-7/001.

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7

Dal Cin, Valentina. "1 La stagione democratica del 1797." In Il mondo nuovo. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-313-7/002.

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8

Dal Cin, Valentina. "2 Tra Repubblica e Impero (1798-1805)." In Il mondo nuovo. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-313-7/003.

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Dal Cin, Valentina. "3 L’età napoleonica: il Veneto nel Regno d’Italia (1806-1814)." In Il mondo nuovo. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-313-7/004.

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10

Dal Cin, Valentina. "4 Dinamiche sociali." In Il mondo nuovo. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2019. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-313-7/005.

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Conference papers on the topic "Nuovo Mondo"

1

Crupi, Valentina. "Verso una nuova consapevolezza dell'ambiente: l'agire collettivo per la definizione di nuovi spazi pubblici della città." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7957.

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Abstract:
La necessità di reagire a situazioni nuove in ambito urbano, come quelle legate gli effetti dei cambiamenti climatici, sta favorendo lo sviluppo, in alcune città europee e americane, di azioni innovative da parte della cittadinanza. Se da un lato, infatti, sono ampiamente sperimentate politiche pubbliche urbane di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, dall'altro iniziano a fiorire esperienze 'dal basso' che si manifestano nello spazio quotidiano attraverso processi di cura e tutela del territorio promossi dagli abitanti. La traduzione fisica di queste pratiche sembra mostrare l'emergere di un nuovo tipo di spazio pubblico, dal forte carattere sociale, in cui si manifestano le volontà ecologiche della comunità. Queste esperienze, nate in America ma che hanno ormai una larga diffusione in altre parti del mondo, consistono in azioni più o meno organizzate, coordinate da amministrazioni e università, ma anche da associazioni studentesche, collettivi artistici e comunità di quartiere, e si attuano grazie alla presenza di una cittadinanza attiva e ricettiva. Il seguente intervento sostiene l'ipotesi che simili fenomeni rappresentino una risorsa importante per la conoscenza dei luoghi e lascino intravedere lo sviluppo di una rinnovata prospettiva di responsabilità condivisa e presa di coscienza sulle questioni ambientali. Si tenterà dunque di illustrare gli elementi che favoriscono un progetto condiviso di convivenza col rischio; delineare e definire quelli che sembrano essere i caratteri di un nuovo tipo di spazio pubblico; comprendere come la tecnologia 2.0 possa divenire dispositivo per lo scambio di risorse e di informazioni. Si tratta di una prima ricognizione che però lascia intravedere la ricchezza degli approcci e di possibili soluzioni.
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Tonelli, Chiara. "Abitare domani: sfide e opportunità per la Smart City." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7952.

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Abstract:
"La nascita dell’agricoltura segna, agli inizi della civiltà, la costituzione delle due più antiche professioni al mondo: l’agronomo e l’architetto. … L’agronomo in grado di comprendere la qualità del terreno e sapere come trattare le sementi, e l’architetto in quanto deputato all’organizzazione creativa del nuovo ambiente umano, ovvero la gestione dello spazio che racchiude la zona nella quale si concentrano le attività e la vita degli agricoltori”. Ecco la nascita della città, uno dei tre assi portanti del convegno “Città, Memoria, Gente” in cui si inseriva la sessione “Architettura, Sostenibilità, Energia” che ho moderato. Senza la città i tre temi della sessione non avrebbero lo stesso portato. Un casale isolato nella campagna è un’architettura, è sostenibile e produce la propria energia, almeno quella alimentare per i suoi abitanti. Ci interessava però mettere a fuoco il meccanismo che unisce gli edifici al loro essere insieme in un agglomerato che si è fatto città, dove si intessono relazioni umane, dove si creano condizioni di sostenibilità, dove si consuma ma si può produrre energia. "The birth of agriculture marks the beginning of civilization, the formation of the two oldest professions in the world: the agronomist and the architect. The agronomist ... able to understand the quality of the land and to know how to treat the seeds, and the architect as deputy of the creative organization of the new human environment, such as the management of the space that encloses the area where activities and the lives of farmers are concentrated" (Sergio Di Cori Modigliani, “La narrativa esistenziale di Territorio zero”, in Territorio Zero, per una società a emissioni zero e chilometri zero, a cura di Livio De Santoli e Angelo Consoli, Minimum fax, Roma, 2013). Here it is the birth of the “Cities”, one of the three themes of the conference "Cities, Memory, People" where the session "Architecture, Sustainability, Energy ", which I moderated, was. Without the city the three themes of the session would not have brought the same. An isolated house in the countryside is an architecture, it is sustainable and produces its own energy, at least feed its inhabitants. We were interested, however, to focus on the mechanism that links the buildings to their being together in a cluster that has made the city where human relations weave, where sustainable conditions could be created, where it is possible to consume as well to produce energy.
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García Sabater, Jose Pedro, M. Rosario Perello-Marin, Juan A. Marin-García, and Joan Morant-Llorca. "PEER RANKING: Un nuevo enfoque para la evaluación formativa." In In-Red 2016 - Congreso de Innovación Educativa y Docencia en Red de la Universitat Politècnica de València. Valencia: Universitat Politècnica València, 2016. http://dx.doi.org/10.4995/inred2016.2016.4329.

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Abstract:
Este artículo introduce peer ranking como un tipo de metodología para la evaluación formative. Mediante la aplicación de esta metodología, los alumnos deben comparar por pares, trabajos escritos elaborados por otros compañeros. En el presente trabajo se exponen las ventajas de la adopción de esta metodología no sólo para mejorar el aprendizaje de los estudiantes, sino también como un modo de evaluar la competencia transversal de pensamiento crítico.
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Lutzoni, Leonardo. "Paesaggi in divenire: la territorialità attiva dei nuovi abitanti: il caso di Luogosanto in Alta Gallura." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7998.

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Abstract:
Il paesaggio urbano contemporaneo, governato dal movimento e dalla trasformazione, produce disorientamento. La velocità delle reti assorda la città, lacera e segmenta la campagna e il binomio oppositivo urbano/rurale non si presenta più in quanto tale. In diverse aree del nostro paese, però, in particolare lì, dove la rete dei flussi e delle infrastrutture, del mercato e dell'economia globale, che alterano la fisionomia locale della città e del territorio, si dirada, si nascondono dei territori meno illuminati, spazi aperti, di rallentamento, di silenzio, di sopravvivenza di campagna e agricoltura, di resistenza alla crescita lineare e senza senso dell'urbanizzazione (Lanzani, 2011, pag. 20). Sono territori densi di natura e di storia nei quali si stanno verificando fenomeni emergenti, indizi, che disegnano le traiettorie per una prospettiva di cammino differente, ormai necessario, anche per la pianificazione urbanistica contemporanea: nuove forme dell'abitare, dinamiche di insediamento neo rurali, nuove economie legate alla terra, processi di riterritorializzazione, rielaborazione del rapporto tra uomo e natura, una vera e propria svolta etico-culturale. Partendo dalla consapevolezza di vivere ed agire in un delicato equilibrio “sistema-mondo” a cui ogni realtà locale è connessa, nell’articolo si analizza il fenomeno dei nuovi abitanti a Luogosanto, piccolo Comune dell’Alta Gallura, in Sardegna. Fenomeno che richiede un'impostazione metodologica basata sull'osservazione attenta, infatti, si tratta, in buona sostanza, di associare un’analisi più generale a un’indagine di dettaglio che può arrivare addirittura alla ricerca della singola esperienza di vita, necessaria a tracciare le linee per il progetto di territorio.
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Albisu, Luis Miguel, Andrés Yubero, Teresa Juan, Marta Carracedo, and Miguel Ángel Santillán. "RICA (Red de Intercambio de Conocimiento Agroalimentario): un nuevo modo de trasferir conocimiento usando medios digitales (ricagroalimentacion.es)." In X Congreso Ibérico de Agroingeniería = X Congresso Ibérico de Agroengenharia. Zaragoza: Servicio de Publicaciones Universidad, 2019. http://dx.doi.org/10.26754/c_agroing.2019.com.3361.

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García, Juan Carlos, Javier Pérez, J. Javier Fernández, Paulo Menezes, and Pedro J. Sanz. "Mejoras en la arquitectura de control e interfaz de usuario para el control de un HROV." In Actas de las XXXVII Jornadas de Automática 7, 8 y 9 de septiembre de 2016, Madrid. Universidade da Coruña, Servizo de Publicacións, 2022. http://dx.doi.org/10.17979/spudc.9788497498081.1095.

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Abstract:
En la actualidad, la mayor parte de las misiones de intervención llevadas a cabo en ambientes submarinos, son realizadas por robots teleoperados conocidos como Remote Operated Vehicles (ROV). Sin embargo, debido a sus elevados costes económicos y logísticos, recientemente se están empezando a usar un nuevo sistema autónomo conocido como Intervention Autonomous Under- water Vehicles (I-AUV). No obstante, estos sistemas omiten al usuario dentro del bucle de control, que unido a ciertas restricciones operacionales, limitan su uso en algunas intervenciones. Con el _n de combinar las ventajas y minimizar los problemas de ambos sistemas, existe una nueva pro- puesta basada en un enfoque híbrido, en la que el robot puede permitir el cambio de modo de uso (i.e. autónomo-teleoperado). No obstante, los problemas de este nuevo enfoque se hallan en la arquitectura de control y la interacción hombre-robot (HRI).
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Rivera Narváez, Ismael, and Ivan Cartes Siade. "Desarrollo de un método de caracterización tipológica y morfológica en rehabilitación patrimonial con criterios de sustentabilidad y eficiencia energética de la arquitectura alemana en madera - Sur de Chile." In International Conference Virtual City and Territory. Rio de Janeiro: Universidade Federal do Rio de Janeiro, 2012. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7867.

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Abstract:
La necesidad de desarrollar esta tesis surge de una profunda inquietud en poner de manifiesto la sustentabilidad que conlleva el construir sobre el preexistente desde el punto de vista de la memoria, la vigencia de la forma urbana y de como “La Arquitectura retorna pues a la mimesis, pero en sí misma, reflejando la realidad de la historia, una historia que se nos presenta rota y fragmentada” (Moneo, R, Sumarios Tipología, 1984, p24). En el proceso evolutivo de la ciudad y del objeto arquitectónico como uso y función, se ha ido e irá adaptando a las nuevas necesidades que los movimientos sociales les vayan demandando, ya sea como objeto nuevo o como rehabilitación de un pre-existente. La necesidad de desarrollar esta tesis surge de una profunda inquietud en poner de manifiesto la sustentabilidad que conlleva el construir sobre el preexistente desde el punto de vista de la memoria, la vigencia de la forma urbana y de como “La Arquitectura retorna pues a la mimesis, pero en sí misma, reflejando la realidad de la historia, una historia que se nos presenta rota y fragmentada” (Moneo, R, Sumarios Tipología, 1984, p24). En el proceso evolutivo de la ciudad y del objeto arquitectónico como uso y función, se ha ido e irá adaptando a las nuevas necesidades que los movimientos sociales les vayan demandando, ya sea como objeto nuevo o como rehabilitación de un pre-existente.
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Bonet Solves, Victoria E. "Sobre la docencia en la Cultura Visual: Perspectivas, prácticas y competencias transversales." In In-Red 2016 - Congreso de Innovación Educativa y Docencia en Red de la Universitat Politècnica de València. Valencia: Universitat Politècnica València, 2016. http://dx.doi.org/10.4995/inred2016.2016.4359.

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Abstract:
La implantación del Grado en la Escuela Técnica Superior de Arquitectura de la UPVfue una oportunidad para replantear y proponer asignaturas relacionadas con el Arte.Se ofreció un nuevo programa para la Historia del Arte donde la obra y latransversalidad de los temas fueran los protagonistas superando, así, la visióndiacrónica tradicional. Por otra parte, la optativa propuesta se centraba en la culturavisual y la imagen, acorde con un alumnado habituado a ellas a través de las múltiplespantallas a las que se enfrenta todos los días. En ambas, el punto de mira está en elaprendizaje, pero también en el objetivo primordial de que el estudiante sigaformándose una vez finalizado el curso. Este se consigue con un nuevo modo de ver laproducción artística y con unas prácticas de un perfil diferente, donde al conocimientode la materia se sumen otras destrezas. Se trata de unas prácticas donde se motiva alalumno a indagar más allá de las disciplinas artísticas que se estudian en el aula,donde desarrollen competencias transversales como la escritura, la expresión oral ydonde, incluso, aprendan sobre sí mismos.
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Fava, Federica. "Il progetto intermedio come luogo dell’empowerment: esempi di nuove pratiche nelle città europee." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7904.

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Abstract:
‘Città in attesa’ sono il risultato fisico e concettuale dei profondi cambiamenti che coinvolgono la nostra società. Nel secolo dell’urbanità, lo spopolamento di molte città occidentali la mancanza delle risorse necessarie al completamento di grandi piani urbani producono un numero crescente di spazi vacanti. Rimandando la sua trasformazione ad un futuro indefinito, la città viene quindi ridotta a un paesaggio amorfo, riflesso dell’altrettanto disagio sociale che investe un’ampia fascia della cittadinanza media. In questo scenario di incertezza il progetto temporaneo diviene strumento efficace ad abilitare lo spazio urbano al suo uso evitandone un ulteriore degrado. Attraverso pratiche intermedie le ‘pause temporali’ in cui è costretta la città possono essere trasformate in momenti di sperimentazione diventando inoltre opportunità di riflessione sui mezzi e sulle modalità del progetto stesso. Questo lavoro propone dunque una riflessione sul concetto di tempo basata sull’idea di durata reale introdotta da Bergson. ‘Attivando’ sequenze temporali solitamente inutilizzate, il progetto intermedio diventa mezzo dinamico di riqualificazione urbana basato sull’’empowerment delle comunità locali. Obiettivo di questo scritto è infine sintetizzare le caratteristiche che rendono il progetto intermedio capace di innescare una trasformazione della città basata su un modo nuovo di partecipare, orientato al rafforzamento delle capacità resilienti degli abitanti coinvolti. A questo scopo vengono raccolti e classificati in quattro categorie dimensionali diversi progetti realizzati in ambito europeo dimostrandone l’adattabilità a tutti i livelli della pianificazione. The physical and conceptual result of the great changes which affect our society is a city in ‘stand-by’. Even if the XXI century is considered to be an ‘urban century’, many Western cities are shrinking and lack the resources which are necessary to complete planned masterplans. By postponing the transformation of the city to an indefinite future, the number of vacant spaces is increasing. This situation reduces the city into an amorphous landscape that also reflects the social problems concerning a wide number of citizens. In this uncertain scenario, the temporary project becomes an effective tool to open the urban space toward its use as well as to avoid a further degradation of the landscape. Through interim practices the 'forced breaks', to which the city is constrained, can be transformed into moments of experimentation, becoming an opportunity to reflect on the means and methods of the project itself. This work proposes a reflection on the concept of time based on the idea of real duration introduced by Bergson. 'Activating' usually unused sequences of time, the interim project works as a dynamic means of urban regeneration based on the empowerment of local communities. Finally, the aim of this paper is to summarize the features that make the intermediate project able to trigger a transformation of the city based on a new way to participate, attempting to strengthen the resilient capacity of the people involved. For this purpose several European projects are collected and classified into four dimensional categories, showing the adaptability of the temporary project at all scales and levels of planning.
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Hernández Reyes, Reyna, and María Mercedes Serrano Nieto. "Circo de la Ciencia." In I Congreso Internacional de Ciencias Exactas y Naturales. Universidad Nacional, 2019. http://dx.doi.org/10.15359/cicen.1.23.

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Abstract:
El presente trabajo deviene de una experiencia exitosa al realizar una Feria de Ciencias, con un formato distinto, a modo de un Circo de las Ciencias, en maestrantes con experiencia en docencia, en el nivel de Educación Básica, con la finalidad de acercar los contenidos científicos al público de manera divertida, novedosa, atractiva e innovadora en la que sitúa al docente y a los alumnos en un nuevo marco de referencia para enseñar y aprender conceptos, investigaciones, procesos y trabajos prácticos de la ciencia para la educación básica. Además de fomentar el espíritu creador y emprendedor entre los maestrantes para el fortalecimiento de sus bases pedagógicas, descubrieron y desarrollaron habilidades y destrezas que desconocían.
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Reports on the topic "Nuovo Mondo"

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González González, Jaime. Diarios de pandemia. Autoetnografía pedagógica de un docente universitario en Chile. Ediciones de la calle 70, Mérida, Yucatán, México, October 2022. http://dx.doi.org/10.32457/12728/1016320229.

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Abstract:
En el caso del sistema universitario en Chile, este tomó la decisión de suspender las actividades académicas presenciales en la segunda quincena de marzo de 2020. Independiente de los planes y directrices gubernamentales, la Universidad de Chile primero y los distintos planteles académicos después, modificaron su mecánica de trabajo desde el tradicional formato presencial, a una modalidad telemática para generar reuniones académicas y sobre todo impartir docencia de pre y postgrado. De esta manera, la academia chilena se integró a la tendencia mundial de trabajar desde una modalidad online, integrando a estudiantes y docentes al teletrabajo. El nuevo modo de proceder tuvo implicancias en los saberes de educandos y profesores, sobre todo en el terreno del manejo tecnológico de los nuevos soportes de comunicación digital. No obstante, el principal impacto que tuvo esta nueva mecánica en el profesorado fue en el campo metodológico, fuese en el terreno de la didáctica, fuese en el plano de la evaluación. Enseñar un contenido de manera telemática resultaba una práctica muy diferente a dictar cátedra de manera presencial. Así, las prácticas metódicas del profesorado sufrieron una serie de cambios mediados por el principio de ensayo y error. En este terreno, tanto estudiantes como docentes ejercieron el papel de educandos en un desafío pedagógico inédito en la historia de la academia tradicional.
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Stanley, Leonardo. Financiamiento verde en América Latina y el Caribe: debates, debilidades, desafíos y amenazas. Fundación Carolina, October 2021. http://dx.doi.org/10.33960/issn-e.1885-9119.dt57.

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Abstract:
Resulta ampliamente reconocido que el cambio climático y el financiamiento están estrechamente relacionados, y que se requieren más fondos pero que también es preciso adoptar una nueva mirada. Pensar el problema del financiamiento “verde” de manera aislada no sirve. Resulta imperioso repensar el financiamiento como parte integral de un nuevo modelo de producción e inserción global. Ello implica aproximarse de forma diferente al crecimiento, de modo que se busque generar valor desde otra perspectiva. Transformar las finanzas supone modificar el régimen de inversión extranjera vigente. Además, resulta esencial repensar el rol de la inversión en el desarrollo económico y social, abandonando la idea de que cualquier aumento del PIB es exitoso sin importar el costo. Se requiere otro enfoque, superar el dilema de un horizonte bloqueado, que se asocia al cortoplacismo que caracteriza al sistema financiero actual. Debemos observar las necesidades de financiamiento ligadas al combate del cambio climático, pero también a los costos financieros de la inacción. Manejar la incertidumbre en el contexto actual requiere un cambio metodológico, que reconozca la imposibilidad de determinar a ciencia cierta cuáles son los peligros que conlleva la inacción. Pero que también condene aquellas acciones que perpetúan un modelo energético anclado en el pasado, junto con el financiamiento que lo hace factible. La interacción entre cambio climático y macroeconomía ya no puede soslayarse; ello obliga a evaluar una serie de propuestas políticas en discusión. Si tras la crisis surgió la necesidad de preservar la estabilidad financiera, las autoridades monetarias comienzan ahora a introducir nuevas regulaciones para impedir la irrupción de riesgos ligados al cambio climático. Independientemente de las ideas e instrumentos que se proponen en los países desarrollados, resulta imprescindible reconocer la especificidad de América Latina, y la visión particular que debería adoptarse en el análisis de la interacción entre política macroeconómica y cambio climático.
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