Journal articles on the topic 'Nuove prove'

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Bassetti, Anna, Luca Gaburri, Giancarla Panizza, and Barbara Panzeri. "Prove di paradigmi integrativi nella cura dell'adolescenza." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 170–78. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001018.

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Abstract:
L'esperienza che segue è frutto dei venti anni di lavoro della Fondazione L'aliante con gli adolescenti e le loro famiglie. Tale percorso ha permesso di venire a contatto con bisogni in costante cambiamento, di pensare e sperimentare nuove risposte e di riflettere sugli esiti degli interventi realizzati. Ha inoltre posto le équipe di lavoro di fronte a riflessioni relative all'integrazione delle culture professionali, individuali e di gruppo. Di seguito si presentano due spaccati delle attività della Fondazione: il Centro Diurno, anche tramite la presentazione di un caso, e la Comunità, approfondendo in particolare la relazione tra pensiero individuale e di gruppo.
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Matarese, Alessandro, Pier Giorgio Calò, Gabriele Materazzi, Viola Villardita, Maurizio Iacobone, Antonella Pino, Paolo Carcoforo, et al. "Analisi costo-efficacia del neuromonitoraggio nella chirurgia della tiroide." L'Endocrinologo 23, no. 3 (June 2022): 290–96. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-022-01085-6.

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Abstract:
SommarioVi sono prove sempre più rilevanti circa l’importanza di una più dettagliata valutazione dei costi delle nuove tecnologie usate in chirurgia. L’impatto innovativo della tecnologia ha il potenziale per ottenere miglioramenti clinici rivoluzionari. Tuttavia, esistono informazioni limitate sul tema costo-efficacia delle nuove strategie chirurgiche usate in chirurgia tiroidea. In questo studio descriviamo le recenti evidenze relative ai metodi di valutazione costo-efficacia delle strutture e delle funzioni per il neuromonitoraggio intraoperatorio (IONM) in chirurgia tiroidea. I nostri risultati suggeriscono che il modello di economia sanitaria, nell’elaborazione della struttura degli studi costo-efficacia relativi al neuromonitoraggio intraoperatorio, si è dimostrata realizzabile come metodo per migliorare l’efficacia della ricerca.
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Colombo, Maurizio. "Nuove prove per la datazione di Vegezio sotto Teodosio II e la sua collocazione nell’impero romano d’Oriente." Klio 101, no. 1 (June 1, 2019): 256–75. http://dx.doi.org/10.1515/klio-2019-0008.

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Abstract:
Riassunto Nell’ambito degli studi su Vegezio la datazione dell’Epitoma rei militaris e l’identificazione dell’anonimo imperatore sono questioni lungamente dibattute e approdate a varie soluzioni; Teodosio I ora costituisce la dottrina vulgata. Nessuno ha mai messo in dubbio la pertinenza di Vegezio all’impero romano d’Occidente. Il presente articolo parte dai risultati innovativi di un precedente studio, dove si dimostra che Vegezio scrisse l’Epitoma nell’impero romano d’Oriente intorno al 435 e la dedicò a Teodosio II. Qui l’appartenenza di Vegezio all’impero romano d’Oriente e l’identificazione del destinatario con Teodosio II vengono ulteriormente corroborate, ma si propone una datazione leggermente più alta, più precisamente verso il 425.
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Luzzati, Claudio. "L'analogia come procedimento di scoperta." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2010): 173–78. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001007.

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Abstract:
Analogia - Scoperta - Giustificazione - Modello. Lo scritto č una breve rivisitazione di un tema classico della filosofia analitica: quello della distinzione fra procedimenti di scoperta e il c.d. contesto di giustificazione. Le analogie possono essere un utile strumento per giungere a nuove scoperte, ma non costituiscono di per sé dimostrazioni convincenti. Ecco perché bisogna diffidare delle somiglianze e andare sempre alla ricerca di prove indipendenti dalle analogie che ci hanno guidato ad abbracciare determinate ipotesi. Questo, perň, non č facile. Un radicato pensiero magico č sedotto dalle somiglianze ed č convinto che non ci sia miglior dimostrazione della bontŕ di una teoria del fatto che "tutto si tiene".
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Marino, Leda, Cristina Curcio, Ilaria Marinaro, Morena Mosca, and Vincenza Capone. "Emergenza da COVID-19 e benessere psico-sociale degli operatori sanitari: una revisione sistematica della letteratura." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (June 2021): 76–99. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-002006.

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Abstract:
L'emergenza da COVID-19 pone le organizzazioni sanitarie di fronte ad una sfida e com-porta un sovraccarico lavorativo degli operatori senza precedenti. Medici e infermieri non solo sono stati sovraesposti al rischio contagio, ma si sono ritrovati anche ad affrontare una com-pleta riorganizzazione del lavoro e le poche risorse a disposizione, connesse a nuove modalità di relazione e comunicazione con colleghi e pazienti, l'isolamento, l'utilizzo continuo di DPI, hanno scandito una nuova quotidianità con potenziali conseguenze sul benessere lavorativo e mentale degli operatori stessi. Obiettivo di questo lavoro è stato quello di sistematizzare i prin-cipali studi che hanno indagato il benessere e il malessere degli operatori sanitari durante la pandemia, mediante una revisione sistematica della letteratura. Sono emersi tre nuclei tematici principali: (1) stress lavoro correlato e malessere psicofisico; (2) differenze di ruolo e caratteri-stiche sociodemografiche nel fronteggiamento delle emergenze; (3) training, supporto e forma-zione organizzativa. Differenze sono emerse in termini di ruolo, età e reparti di afferenza. I ri-sultati propongono una riflessione sulle pratiche da impiegare per il sostegno degli operatori sanitari impegnati dell'emergenza COVID-19 e le successive fasi, che tengano conto delle dif-ferenze di genere, del ruolo e del setting professionale. Interventi individuali finalizzati al con-trollo dello stress, supporto di gruppo e una cultura improntata al coinvolgimento sembrereb-bero essere quelli maggiormente efficaci nella prevenzione dei rischi psico-sociali durante la pandemia. Tra i limiti del lavoro, la presenza di studi principalmente cross-sectional e prove-nienti da realtà geografiche e organizzazioni sanitarie molto differenti tra loro.
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Dettori, G. Filippo, and Barbara Letteri. "Valutare per includere gli studenti con disturbi dello spettro dell'autismo. Il supporto delle tecnologie per una valutazione di qualit&." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 139–57. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12403.

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Abstract:
Il presente contributo analizza le difficoltà di una valutazione efficace per gli studenti con disturbi dello spettro dell'autismo e rileva in che modo le tecnologie possono facilitare tale processo. Attraverso una ricerca che ha coinvolto 276 docenti di scuola secondaria di primo grado si è cercato di comprendere quanto le TIC siano in grado di rendere le prove di verifica più accessibili agli studenti con autismo. Il questionario utilizzato ha rivelato quali software e applicativi i docenti, con esperienza almeno quinquennale, utilizzano nel valutare gli studenti che presentano disturbi dello spettro dell'autismo. I risultati evidenziano conoscenze molto limitate da parte dei  docenti di classe e di sostegno (senza titolo) mentre si evince che coloro che hanno seguito un percorso formativo di specializzazione universitaria hanno maggiori capacità di utilizzare le tecnologie per la valutazione dei loro studenti. Tutti coloro che hanno preso parte alla ricerca suggeriscono la necessità di un investimento serio sulla formazione dei docenti di classe e di sostegno per consentire loro di trovare nelle TIC nuove opportunità per una valutazione maggiormente inclusiva.
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Licordari, Mariangela. "Le sale cinematografiche nello scenario moderno dell’architettura portoghese della prima metà del XX secolo : alcuni esempi a confronto." Revista de História da Sociedade e da Cultura 18 (December 22, 2018): 207–26. http://dx.doi.org/10.14195/1645-2259_18_10.

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Abstract:
Vero e proprio fenomeno culturale del XX secolo, in ambito architettonico il cinema rappresenta da sempre il simbolo della modernità e del progresso tecnologico. Nella storia dell’architettura moderna, la progettazione delle sale cinematografiche va di pari passo con la sperimentazione di nuove forme architettoniche rese possibili dall’impiego di moderni materiali da costruzione (quali in primis il cemento armato), divenendo un importante banco di prova tanto per la verifica tecnologica degli stessi quanto per l’immaginazione spaziale di nuovi ambienti, così divergenti da quelli propriamente classici dei teatri. Spazio architettonico fruibile e funzionale al vissuto umano, il cinema diventa rapidamente espressione di crescita, di sviluppo sociale ed economico e di prestigio urbanistico. Anche in Portogallo, come nel resto dell’Europa, le sale cinematografiche sono segnali tangibili del cambiamento stilistico e formale dell’architettura della prima metà del Novecento, facendosi portavoce di un’immagine nuova che rapidamente adornerà le città portoghesi d’un aspetto moderno e scenografico al tempo stesso.
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Tessari, Alessia, Alessio Toraldo, Alberta Lunardelli, Antonietta Zadini, and Raffaella Ida Rumiati. "Prova standardizzata per la diagnosi del disturbo aprassico ideomotorio selettivo per tipo di gesto e tipo di effettore." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 3 (February 2013): 311–39. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-003001.

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Abstract:
Questo lavoro propone un nuovo strumento psicometrico per diagnosticare l'aprassia ideomotoria. A partire da modelli cognitivi che assumono l'esistenza di due processi cognitivi per l'imitazione di gesti, distinti funzionalmente e anatomicamente (una via semantica per l'imitazione dei gesti conosciuti e una via diretta per la riproduzione di gesti nuovi), il test mira a identificare deficit selettivi in base al contenuto (gesti conosciuti vs gesti nuovi) e al segmento dell'arto superiore che esegue il movimento (distale vs prossimale). Diagnosticare in modo adeguato il disturbo aprassico ideomotorio e infatti una condizione necessaria per programmare l'iter riabilitativo dei pazienti con lesioni cerebrovascolari.
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Torricelli, Carlotta. "L'architettura delle ricostruzioni possibili. Memoria, invenzione, utopia." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 130 (April 2021): 19–37. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-130-s1003.

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Abstract:
Nella dinamica delle trasformazioni urbane la catastrofe e momento di distruzione, ma anche punto di svolta che innesca nuovi processi inventivi. Dal trauma nasce l'occasione di prove progettuali che mirano non soltanto alla soluzione dei problemi, ma alla critica operativa e all'esplorazione del possibile e del nuovo. Nel paper si intrecciano visioni progettuali che intendono la costruzione della citta come luogo di origine e di ritorno del progetto di architettura e come espressione civile.
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Chiaramonte, Alessandro. "GLI EFFETTI DISTORSIVI DEL NUOVO SISTEMA ELETTORALE." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 24, no. 3 (December 1994): 687–714. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020002325x.

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Abstract:
IntroduzioneL'introduzione dei nuovi sistemi elettorali in Italia è stata accompagnata da un serrato dibattito in sede politica e scientifica sul grado di corrispondenza di tali meccanismi con gli obbiettivi insiti nella campagna e nel risultato referendario del 1993. L'interrogativo di fondo era se – alla prova dei fatti e, quindi, innestandosi nella reale situazione politica – le nuove regole si sarebbero rivelate idonee a produrre «esiti maggioritari». Ossia se, mediante i vincoli imposti alla competizione, avrebbero incentivato unalogica di aggregazione, premiando ampi schieramenti contrapposti e scoraggiando invece ifree riders, in vista di una possibile futura alternanza di governi.
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Assandri, Giacomo. "L’odonatofauna (Insecta Odonata) delle basse Valli di Susa, Sangone e di Lanzo (Torino, Italia)." Memorie della Società Entomologica Italiana 92, no. 1-2 (December 15, 2015): 39. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2015.39.

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Abstract:
In alcune aree geografiche d’Italia le conoscenze sulla distribuzione degli Odonati sono scarse. L’obiettivo del presente contributo è quello di colmare le lacune conoscitive sull’Odonatofauna delle basse valli di Susa, Sangone e di Lanzo (TO, Italia nW). Le limitate informazioni disponibili (153 dati) sono state analizzate criticamente e integrate mediante un’approfondita prospezione del territorio. Tra il 2009 e il 2013 sono state effettuate 137 uscite in 34 siti di campionamento di natura piuttosto varia (28 lentici e 6 lotici), durante le quali sono stati raccolti ulteriori 913 dati. nell’area di studio sono note con certezza 45 specie, per 37 delle quali si hanno prove di riproduzione. Tre specie segnalate in passato non sono state confermate, 8 sono nuove segnalazioni per l’area rispetto all’atlante regionale (Boano <em>et</em> <em>al</em>., 2007). Complessivamente sono state individuate numerose comunità odonatologiche ricche e diversificate oltre ad alcune specie localizzate in Italia nord-occidentale (<em>Boyeria</em> <em>irene</em>, <em>Onycogomphus</em> <em>uncatus</em>, <em>Cordulegaster</em> <em>bidentata</em> e <em>Somatochlora</em> <em>flavomaculata</em>). Statisticamente, nei siti non protetti dell’area di studio, non sono presenti meno specie rispetto a quelli protetti (Parchi Regionali e S.I.C.), a testimoniare un’inadeguatezza della rete di aree protette nell’ottica di perseguire la conservazione di questo taxon nell’area di studio, già soggetta a forti pressioni antropiche che minacciano alcuni siti di pregio. Si fornisce infine un’indicazione qualitatitva e quantitativa del periodo di volo delle specie presenti nell’area di studio.
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Mair, Peter. "IL DESTINO DEI PICCOLI PARTITI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 19, no. 3 (December 1989): 467–98. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200008662.

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Abstract:
IntroduzioneNella abbondante letteratura che prefigura una crisi delle convenzionali forme di politica nelle democrazie dell'Europa occidentale un'enfasi speciale è stata posta sulla presunta sfida rivolta ai più tradizionali e consolidati partiti di massa. La stessa politica tradizionale è vista come passè ed i grandi partiti di massa, che ne rappresentano la più classica incarnazione, sono ritenuti — a torto o a ragione — strumenti sempre più inadeguati all'incanalamento delle forme contemporanee della rappresentanza.La vulnerabilità dei partiti di massa tradizionali pare derivare da due distinti processi. In primo luogo questi partiti sono ritenuti vulnerabili in termini ideologici e di politiche, in quanto rifletterebbero temi e problemi che corrispondono sempre meno agli interessi contemporanei. In secondo luogo, sono visti come vulnerabili sotto il profilo organizzativo, in quanto cittadini più istruiti, articolati e informati non sarebbero più soddisfatti della passività e/o anonimità che caratterizza la partecipazione in questo tipo di partiti e della natura essenzialmente oligarchica attraverso la quale si ritiene venga esercitato il loro controllo. Seguendo con varie intonazioni entrambe queste linee di ragionamento, gran parte della letteratura contemporanea pone conseguentemente l'accen to sulla erosione dei partiti tradizionali e suggerisce un potenziale riallineamento a favore di partiti più recenti e più piccoli, che appaiono allo stesso tempo più sensibili verso le nuove issues e più aperti verso nuove forme di partecipazione. L'emergere di partiti ecologisti in un gran numero di democrazie europee è spesso citato come la prova più evidente della base di un tale riallineamento, ma evidenza dello stesso tipo può anche essere individuata per un gruppo più ampio di partiti che vanno dai Radicali italiani a D'66 nei Paesi Bassi e ai Socialisti di sinistra in Danimarca e Norvegia (Poguntke 1987).Tuttavia, è chiaro che ognuno di questi argomenti ha implicazioni alquanto diverse. Se, per esempio, quello corretto è il primo, allora il motore principale del cambiamento è il grado di insoddisfazione programmatica e se i partiti tradizionali si rivelassero incapaci di adattarsi dovremmo aspettarci che il riallineamento conseguente favorisca i nuovi partiti. Se invece è corretta la seconda ipotesi, allora il cambiamento principale deriva da insoddisfazione organizzativa e potrebbe risultarne un riallineamento a favore dei piccoli partiti. In realtà i due processi possono essere combinati solo nella misura in cui partiti nuovi tendono anche ad essere partiti piccoli e viceversa, un punto su cui dovremo tornare in seguito.L'importanza di distinguere tra partiti nuovi e partiti piccoli emerge anche al semplice livello di definizione. Mentre la definizione di cosa costituisca un «nuovo» partito (rispetto a un partito della «nuova politica») non sembra porre difficoltà molto superiori a quelle di stabilire una data di soglia temporale, la definizione di cosa sia un partito «piccolo» è molto più problematica. In quest'ultimo caso sono disponibili due strategie. In primo luogo possiamo definire la piccola dimensione in termini di nlevanza sistemica, o facendo ricorso ai criteri identificati da Sartori (1976, 121-25) oppure a criteri alternativi anch'essi basati sul ruolo sistemico dei partiti in questione (Smith 1987). Tuttavia, in questo caso si tende inevitabilmente a parlare di partiti rilevanti o irrilevanti piuttosto che di partiti piccoli o grandi per sè. La seconda alternativa è quella più ovvia, secondo cui piccoli e grandi partiti possono essere distinti sulla base della semplice dimensione, sia essa elettorale, parlamentare, organizzativa o altro. Di sicuro i piccoli partiti possono essere partiti rilevanti e quelliirrilevanti · possono essere piccoli. In ultima analisi, tuttavia, nel nostro caso «piccolo» si deve riferire alla dimensione piuttosto che al ruolo.Questo lavoro è parte di un più ampio progetto dedicato alla esperienza dei piccoli partiti nell'Europa occidentale ed altri contributi del progetto tratteranno il ruolo sistemico dei piccoli partiti, le varie soglie di rilevanza nella loro vita e le varie esperienze in un gran numero di diversi contesti nazionali (Mueller, Rommel e Pridham, in via di pubblicazione). L'obiettivo di questo lavoro è semplicemente quello di offrire un quadro di sintesi sull'universo elettorale dei piccoli partiti nell'Europa occidentale del dopoguerra. Attraverso questa analisi spero di mostrare il grado in cui le fortune elettorali di tali partiti sono cambiate nel tempo, di identificare quei paesi e quei periodi in cui tali cambiamenti sono stati più pronunciati e, in particolare, di identificare quali piccoli partiti ne sono stati coinvolti.Va inoltre aggiunto che si tratta di una analisi a carattere largamente induttivo: cercherò prima di definire cosa costituisca un piccolo partito e in seguito di investigare le modalità e le spiegazioni del cambiamento nel sostegno elettorale aggregato di questi partiti. Intuitivamente si ha la sensazione che il sostegno elettorale dei piccoli partiti sia aumentato negli anni del dopoguerra. Per esempio, la recente nascita di piccoli partiti ecologici, così come le numerose analisi che suggeriscono un declino dei cleavages tradizionali di classe e religione e la crisi concomitante affrontata da quei partiti tradizionali e di grandi dimensioni che mobilitano il voto lungo queste linee di cleavage, sembrano implicare che i partiti di piccola taglia siano divenuti sempre più importanti con il tempo. Anche in questo caso, tuttavia, ci vuole cautela nel mettere in relazione prognosi di mutamento con una classificazione di partiti derivata dalla sola taglia. Non tutti i partiti piccoli sono partiti nuovi, né tantomeno partiti della «nuova politica», e molti si mobilitano elettoralmente in riferimento a linee di frattura molto tradizionali. Un esempio pertinente è quello del Partito popolare svedese in Finlandia. Inoltre, non tutti i nuovi partiti sono partiti piccoli, come evidenzia il successo elettorale della nuova Associazione Cristiano-democratica nei Paesi Bassi. Per la verità, si può anche dubitare che una categorizzazione dei partiti in soli termini di taglia abbia un significato teorico; ma questo è un problema diverso, sul quale torneremo in seguito.Nonostante questi caveat rimane incontestabile che una lettura non-critica della letteratura contemporanea suggerirebbe che vi è stato nel tempo un aumento di voti verso i piccoli partiti e questa ipotesi di partenza dirigerà la nostra analisi. Nella prossima sezione opereremo una classificazione dei partiti a seconda della loro taglia e, su questa base, una classificazione dei sistemi di partito a seconda della distribuzione dei diversi tipi di partiti. Successivamente analizzeremo la tendenza temporale del sostegno elettorale ai piccoli partiti e cercheremo di offrire alcune spiegazioni per la variazione di queste tendenze. Infine, esamineremo in che modo il voto per i piccoli partiti si distribuisce nelle diverse famiglie politico-ideologiche e studiere-mo l'andamento elettorale dei diversi sottogruppi di piccoli partiti, inclusi i «nuovi» piccoli partiti e i «vecchi» piccoli partiti.
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Ragni, Eugenio. "Bernari o della non-omologazione." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 52, no. 2 (March 29, 2018): 332–46. http://dx.doi.org/10.1177/0014585818763791.

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Abstract:
Per l’opera di Carlo Bernari sono state coniate alcune definizioni che con felici metafore rappresentano l’attività dell’autore di Tre operai. Tra quelle che meglio convengono al suo primo romanzo, “incunabolo del neorealismo” è la più usata; meno comune, ma decisamente più inerente alla realtà dei fatti, è quella che fa riferimento alla costante, mai placata attività correttoria esercitata dall’autore fin dalle sue prime prove narrative. Per Tre operai in particolare, seguirne la genesi vuol dire entrare nella cosiddetta “officina dell’autore”, misurarne la lucidità nel togliere, nel modificare, nell’aggiungere, puntando alla massima chiarezza di una diagnosi storica e alla stretta osmosi fra verità documentale e “finzione” letteraria. Il saggio intende evidenziare le due componenti della scrittura di Bernari: l’elaborazione della realtà come rappresentazione del mondo e lo sperimentalismo stilistico ante litteram che ha portato lo scrittore non solo ad anticipare le tendenze stilistiche del secondo Novecento, a partire ovviamente dal neorealismo fino a toccare sperimentazioni neoavanguardiste, ma soprattutto, analizzando il presente, a presentire e diagnosticare crisi socio-ideologiche ancora aurorali. Nel primo caso, per valutare i meccanismi e la praxis dello scrittore, viene sviluppata l’analisi del passaggio e della trasformazione del proto-romanzo Gli stracci (1928–1930) nella versione finale di Tre operai pubblicata nel 1934, che anticipa di un decennio forme e contenuti neorealisti promossi da istanze ed esperienze del giovane scrittore nell’ambito di certe letture impegnate, in quello delle arti visive, il cinema in particolare, o a contatto, diretto o mediato, con i grandi movimenti culturali del primo Novecento. Ma se il romanzo d’esordio getta le basi di un genere che maturerà dieci anni dopo—il neorealismo—si vuole qui dimostrare il permanere nella copiosa e apparentemente versicolore produzione del sessantennio successivo di una coerenza di metodo, sottesa e perciò non sempre còlta dalla critica, e di una costante sollecitazione a percorrere nuove strade formali e ad affrontare problematiche diverse, sempre rispettando con rigore i diversi aspetti delle realtà in atto.
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Messina, Davide. "Leggere e tradurre Primo Levi: Il poema e l’enunciazione." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 48, no. 3 (August 8, 2014): 452–76. http://dx.doi.org/10.1177/0014585814542930.

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Abstract:
Il saggio propone un modo nuovo di leggere e tradurre la testimonianza letteraria di Primo Levi a partire dalla relazione fra poesia e prosa in Se questo è un uomo. Collegando la poetica della traduzione di Henri Meschonnic con la linguistica dell’enunciazione sviluppata da Émile Benveniste, il saggio cerca di definire e analizzare il “poema dello sterminio” che sottende la scrittura di Levi, mette alla prova i relativi pregiudizi critici della trasparenza della prosa e dell’intraducibilità della poesia, e suggerisce infine una nuova articolazione del “poema sacro” di Dante nello spazio letterario creato dall’impegno etico a portare testimonianza.
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D’Aloia, Antonio. "Natura, scienza, diritto: relazioni incrociate." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 3 (October 2020): 99–160. http://dx.doi.org/10.3280/dc2020-003005.

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Abstract:
Natura, scienza, diritto si confrontano in un gioco di incroci in cui nessuna delle forze è immune dal condizionamento e dalle pressioni delle altre. L'ambizione della natura di essere una sorta di parametro oggettivo e presupposto cade di fronte alla presa d'atto che «la voce della natura (..) è una voce interpretata dall'uomo». Soprattutto la tecnica (la scienza che fa) appare in grado di riscrivere i confini e le proiezioni di ciò che è ‘naturale'. Il diritto prende atto delle nuove possibilità prodotte dallo sviluppo scientifico con uno sguardo che a sua volta è carico di sedimentazioni e di valori, e adegua le sue risorse ‘inventando' nuovi diritti che cambiano la cultura sociale e il modo di interpretare la natura e la scienza. Questo contributo prova a descrivere questo quadro di relazioni estremamente complesso, ragionando su una serie di temi al confine tra le tre grandi ‘forze' prima ri-chiamate
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APFELSTADT, ERIC. "CHRISTOPHER COLUMBUS, PAOLO DAL POZZO TOSCANELLI AND FERNO DE RORIZ: NEW EVIDENCE FOR A FLORENTINE CONNECTION." Nuncius 7, no. 2 (1992): 69–80. http://dx.doi.org/10.1163/182539192x00857.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title Si ritiene che Paolo dal Pozzo Toscanelli abbia mandato tre lettere in Portogallo tra il 1474 e il 1482: una, comprendente una mappa, indirizzata ad un canonico di Lisbona chiamato Fernando Martins; un'altra, contenente copie della prima lettera e della carta, a Cristoforo Colombo; e una terza ancora a Colombo. Sebbene l'autenticit delle tre lettere sia stata accettata dalla maggior parte degli studiosi colombiani, l'intera corrispondenza stata negata da alcuni, e le due lettere a Colombo da altri. In giuoco almeno una parte della stima per la scoperta del Mondo Nuovo. Martins stato spesso identificato col canonico portoghese Fernando de Roritz, che stato testimone al testamento di Niccol di Cusa insieme con Paolo dal Pozzo Toscanelli, ma nessun'altra prova della sua conoscenza con Toscanelli stata finora conosciuta. Nuovi documenti adesso confermano la presenza del Roritz a Firenze nel 1459, quando egli ha servito accanto al Toscanelli come medico del cardinale Giacomo di Portogallo ed stato testimone al testamento del cardinale, e di nuovo nel 1466, quando stato testimone all'atto di dote della cappella del cardinale in San Miniato al Monte.
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Dobosz, Marina. "La prova scientifica nella cultura della sicurezza: nuovi strumenti, nuovi ragionamenti." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 2 (October 2014): 47–59. http://dx.doi.org/10.3280/siss2014-002005.

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Ceccarelli, Elisa, and Joëlle Long. "La giustizia familiare e minorile alla prova delle "nuove famiglie"." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (March 2017): 7–10. http://dx.doi.org/10.3280/mg2017-001001.

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Maconi, Simone. "Un tentativo di propaganda locale: i protagonisti dell'Istituto fascista di cultura di Milano negli anni Venti." STORIA IN LOMBARDIA, no. 1 (September 2022): 94–114. http://dx.doi.org/10.3280/sil2022-001003.

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Abstract:
Nel 1924 nasce a Milano l'Istituto fascista di cultura. I suoi fondatori sono il presidente Dino Alfieri e il direttore Leo Pollini. Entrambi danno vita al nuovo ente con l'intenzione di arginare la violenza squadrista attraverso il dibattito culturale. Successivamente Alfieri pone come obiettivo principale quello di diffondere i principi fascisti tra i cittadini milanesi non inquadrati nel Partito. Ad affiancarlo è presente Pollini, il quale organizza le attività da cui emergono i tratti identificativi dell'Istituto, come il legame con Milano o l'educazione delle nuove generazioni. Il suo operato è guidato da una concezione elitaria della cultura che impedisce tuttavia il raggiungimento degli scopi del presidente. La prova è data dai corsi del quinto anno accademico, ideati appositamente a fini propagandistici. La scelta delle lezioni e dei conferenzieri dimostra la capacità dell'Istituto di procurarsi le attenzioni del regime e la collaborazione di intellettuali di prestigio, sebbene non sempre aderenti all'ideologia fascista, ma anche la difficoltà a includere la popolazione milanese. Il presente saggio si propone dunque di analizzare il ruolo dell'Istituto nella propaganda locale e i suoi risultati.
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Pacella, Gemma. "Nuove forme di conflitto sindacale. L'esempio dei rider." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 164 (December 2022): 108–21. http://dx.doi.org/10.3280/sl2022-164006.

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Abstract:
Il saggio propone un'analisi sui sindacati nell'ordinamento italiano, al fine di dimo-strare l'infondatezza dell'indifferenza dell'attuale ecosistema digitale nei confronti del ruolo del sindacato tradizionale e delle sue pratiche. L'autrice considera il caso dei sindacati del lavoro su piattaforma digitale come un efficace esempio di con-flitto collettivo, che ci ha mostrato forme di azione anche inedite e che fornisce la prova che, contrariamente alle molte critiche, il sindacato e la sua azione non sono collassati. Infine, l'autrice critica il nuovo modello partecipativo del sindacato nell'impresa e propone di recuperare il ruolo essenziale del conflitto collettivo.
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Scagnelli, Melissa, Francesco Della Beffa, and Francesca Santulli. "Un intervento per il potenziamento della lettura: nuove evidenze." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2022): 1–25. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13397.

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Abstract:
L'articolo riferisce dei risultati di una sperimentazione relativa alla validit&agrave; di un intervento volto a promuovere le abilit&agrave; di lettura in soggetti adulti. Il corso Super Reading, che combina il potenziamento di diverse componenti della lettura (abilit&agrave; metacognitive, mnemoniche, visuo-percettive e componenti emotive e motivazionali) ha mostrato di permettere ai partecipanti (giovani adulti, sia normolettori sia soggetti con DSA) miglioramenti significativi nella velocit&agrave; di lettura e nella comprensione. Per escludere che tali miglioramenti siano dovuti a fattori diversi dalla partecipazione al corso, e in particolare per escludere la presenza di un effetto di apprendimento della tipologia di test utilizzato per misurare le prestazioni, si &egrave; proceduto alla raccolta e all'analisi di dati di controllo.Un gruppo di controllo di 34 soggetti normolettori ha svolto gli stessi test proposti durante il corso. Sono state misurate le differenze in 8 diversi parametri tra la prima e l'ultima prova. Tali parametri rispecchiano la struttura della prova, per la quale viene proposto un brano da leggere due volte, rispondendo dopo ciascuna lettura alle stesse dieci domande di comprensione; pertanto si considerano: tempo in prima lettura, in seconda e totale, comprensione in prima e seconda lettura; efficacia di lettura (in prima, in seconda lettura e totale), un indice che combina tempo e percentuale di comprensione. Questi dati sono stati messi a confronto con quelli ottenuti da un campione di 154 normolettori che hanno partecipato al corso. Le differenze tra prima e ultima prova (che corrispondono ad un pre- post-corso nel gruppo sperimentale) registrate per i due gruppi sono state confrontate e hanno mostrato di essere statisticamente significative nei parametri relativi al tempo e all'efficacia di lettura. Pari significativit&agrave; non si riscontra per la comprensione, il cui dato &egrave; per&ograve; soggetto alla presenza di un marcato effetto tetto. Nel loro insieme, i risultati mostrano l'efficacia del corso nel promuovere la lettura, con miglioramenti nella velocit&agrave; e nella comprensione del testo.
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Piwowar, Andrzej. "Wierność w czasie próby (Syr 2,1-6)." Verbum Vitae 11 (January 14, 2007): 99–126. http://dx.doi.org/10.31743/vv.1430.

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Abstract:
Il primo capitolo del Libro del Siracide e dedicato alla Sapienza. Dopo la presentazione della Sapienza, il Saggio invita il suo discepolo/lettore ad acquistarla e a praticarla nella vita. Ben Sira, pero, non e idealista, percio mostra agli adepti della sua scuola le tentazioni, le difficołta e le prove che li aspettano sui sentieri della Sapienza. A questo tema viene dedicato il brano di Sir 2,1-6 che abbiamo intitolato "La fedelta durante la prova".Nella prima parte del suo poema (Sir 2,1-3), il Siracide da al suo discepolo/lettore che vuole avvicinarsi al Signore quattro consigli che riguardano la sua vita spirituale (Sir 2, 1b-2) e poi al tri due che si riferiscono al suo rapporto con Dio (2,3a). Il discepolo potra superare ogni prova soltanto se sara legato al Signore e sara costante. Per incoraggiare il suo discepolo, Ben Sira, in 2,3b, gli presenta il premio per la sua fedelta, cioe la sua crescita nella Sapienza alla fine dei suoi giomi.In Sir 2,4 inizia la seconda parte de l poema, che ha una struttura concentrica, sulla fedelta durante la prova. Ben Sira in modo particolare approfondisce il senso intero della prova. Nel versetto 5 il Maestro introduce un elemento nuovo nel suo insegnamento sulla fedelta durante la prova: una motivazione religiosa delia prova stessa. La metafora dell'oro che viene purificato nel fuoco serve al Siracide a mostrare che come nel fuoco si purifica il metallo, cosi Dio nel crogiuolo delia prova, che viene chiamata umiliazione, monda gli uomini che ama. Il discepolo puo crescere e maturare soltanto superando le prove. Cosi la prova diventa una possibilita di crescita nelia Sapienza.
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Colaiocco, Sergio. "Nuovi mezzi di ricerca della prova: l'utilizzo dei programmi spia." Archivio penale, no. 1 (2014): 187–97. http://dx.doi.org/10.12871/978886741315713.

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Virgilio, Aldo Di. "ELEZIONI LOCALI E DESTRUTTURAZIONE PARTITICA. LA NUOVA LEGGE ALLA PROVA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 24, no. 1 (April 1994): 107–65. http://dx.doi.org/10.1017/s004884020002270x.

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Abstract:
IntroduzioneLa vertiginosa accelerazione che, con modalità e accenti propri delle fasi di crisi e transizione di regime, ha investito la politica italiana degli ultimi venti mesi ha conferito alle tornate elettorali del giugno e del novembre-dicembre 1993 un rilievo e un significato politico riconosciuto assai di rado a elezioni comunali e provinciali1.In questa direzione convergevano già dalla vigilia molteplici fattori. I due test elettorali presentavano anzitutto un'indubbia visibilità quantitativa e simbolica. In secondo luogo la maggior parte delle città e delle province era convocata al voto in anticipo rispetto alla scadenza naturale dei propri consigli2a causa di circostanze connesse a vario titolo con la crisi politica nazionale (diretto coinvolgimento di intere amministrazioni locali nelle inchieste giudiziarie connesse alle molte «tangentopoli» venute alla luceQuesto lavoro anticipa alcuni risultati di una ricerca più ampia tuttora in corso di svolgimento. Desidero ringraziare Stefano Bartolini, Roberto D'Alimonie e Paolo Feltrin con cui ho discusso vari aspetti di questo lavoro. Ringrazio inoltre la dott.ssa Paola Menta e la sig.ra Maria Grazia Burattini del Servizio elettorale del Ministero degli Interni per la loro disponibilità nel fornirmi, a più riprese, i dati elettorali.
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Bontempi, Valerio. "L'amministrazione centrale alla prova della governance per il PNRR: attualità e prospettive." DIRITTO COSTITUZIONALE, no. 2 (July 2022): 63–76. http://dx.doi.org/10.3280/dc2022-002005.

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Abstract:
Il d.l. n. 77/2021 ha istituito alcune nuove strutture cui è complessivamente affidata la governance per il PNRR. Tali strutture, collocate presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e presso il Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'economia e delle finanze, vanno insieme a comporre una peculiare amministrazione «a tempo determinato», il cui termine massimo di durata è fissato al completamento del PNRR. L'Autore si interroga dunque sull'impatto che la governance per il PNRR sta aven-do e avrà nel prossimo futuro sull'amministrazione centrale.
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Świto, Lucjan. "Istota "bonum prolis"." Prawo Kanoniczne 45, no. 3-4 (December 20, 2002): 53–105. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2002.45.3-4.03.

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Abstract:
Sempre più spesso capita che il titolo, per cui si prendono in considerazione le cause di invalidità del matrimonio, è una simulazione del consenso matrimoniale, che si concretizza nell’atto positivo della volontà che causa l’esclusione del bonum prolis. La suddetta nozione di bonum prolis da una parte non si manifesta in nessuno dei contesti del diritto canonico, dall’altra viene comunemente usata dalla canonistica e perciò suscita tante ambiguità. La definizione precisa del contenuto, accettato dalla tradizione canonistica e dalla giurisprudenza rotale del termine bonum prolis, è oggetto di questa esclusione ehe causa l’invalidità del matrimonio, provoca tante difficoltà e la giusta opinione su questo problema è oggetto di dibattito. La discussione è legata all’interpretazione della norma giuridica del can. 1101 § 2 CIC/1983, a cui nella codificazione del diritto canonico del 1917 corrispondeva il can. 1086 § 2, perché la dottrina canonistica e la giurisprudenza rotale affermano unanimemente ehe il contenuto del termine bonum prolis implicitamente si conclude in questo, la cui esclusione conforme al can. 1101 § 2 CIC/1983, che si è formato per via dell’evoluzione del can. 1086 § 2 CIC/1917 - causa l’invalidità del matrimonio. Lo scopo del tema assunto era una prova della definizione del termine bonum prolis nel contesto della simulazione del consenso matrimoniale che causa la sua esclusione. L’autore cercava di rispondere alla domanda, quale è la genesi di questa nozione, quale contenuto a questo termine attribuiva la dottrina e la giurisprudenza rotale sotto il vecchio codice ed anche quale contenuto si ascrive ad essa alla luce del nuovo codice. L’analisi della dottrina e della giurisprudenza rotale è arrivata all’affermazione che il termine bonum prolis venne preso dall’insegnamento di sant’Agostino sui tre beni matrimoniali per esprimere l’oggetto fondamentale costituente il matrimonio. Inizialmente il contenuto del bonum prolis, era collegato al can. 1086 §2 CIC/1917, in seguito venne riferito al cosiddetto ius in corpus. Tuttavia questa formula del canone, che riduceva il contenuto del bonum prolis a ius in corpus, risultò insufficiente per tutti i casi della simulazione del consenso matrimoniale, per questo motivo si avverte la necessità di una nuova redazione della suddetta norma giuridica. Nel nuovo codice il bonum prolis si riferisce - nello spirito del can. 1101§ 2 CIC/1983 – al’ „essenziale elemento del matrimonio” ed, in conformità alla comune pratica della giurisprudenza rotale, il suo contenuto comprende i seguenti diritti-obblighi matrimoniali, i quali occorre trattare come uno solo, completando il diritto matrimoniale trasmesso reciprocamente dalla coppia di sposini nel momento dell’espressione del consenso matrimoniale, che per sua natura è esclusivo, fino alla morte, e non ammette né interruzioni, né limiti. Il diritto al fecondo atto matrimoniale (ius ad coniugalem actum), il cui aspetto dell’unione è indissolubilmente legato all’aspetto della procreazione. Poi il diritto alla prole (ius ad prolem), in altre parole il diritto alla procreazione (ius ad procreationem), ovvero il diritto alla generazione e alla nascita della prole per mezzo del pieno atto matrimoniale (copula perfecta). Infine il diritto all’educazione (ius ad educationnem), nel significato di bonum physicum prolis, cioè il diritto-obbligo dell’assicurazione alla prole di un minimo di educazione, cioè il mantenere il feto del nasciturus in vita, la sua nascita, la premura nel sostenere lui e il complesso delle sue membra in vita, infine l’accoglienza del neonato natus e la possibilità della crescita e dello sviluppo come persona umana. Il diritto all’educazione morale-religiosa della prole, ossia l’elemento del bonum spirituale prolis, non rientra nel contenuto del bonum prolis.
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Nogler, Luca. "La nuova disciplina dei licenziamenti ingiustificati alla prova del diritto comparato." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 136 (December 2012): 661–91. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2012-136005.

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Abstract:
Il saggio compara la nuova disciplina italiana in tema di licenziamento ingiustificato (l. n. 92 del 2012) con quella tedesca, accennando anche a quella di altri ordinamenti di civil e common law. Dall'analisi dell'autore emerge che la disciplina italiana, a dif- ferenza di quella tedesca, č stata impostata in modo sanzionatorio: per procedere ad un licenziamento per inadempimento il datore di lavoro continua a dover seguire una disciplina molto piů complessa di quella tedesca e la scelta tra reintegrare il lavoratore nel posto di lavoro oppure riconoscergli un'indennitŕ risarcitoria non dipende dalla persistente possibilitŕ di collaborazione tra le parti bensě dal tipo di vizio che caratterizza l'ingiustificatezza del licenziamento illegittimo. La disciplina italiana non pare aver complessivamente tenuto conto a sufficienza dell'esigenza di garantire l'efficienza dell'organizzazione del lavoro.
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Zane, Antonella, Lorisa Andreoli, and Laura Tallandini. "La Biblioteca Digitale dell’Università di Padova." DigItalia 15, no. 1 (June 2020): 69–86. http://dx.doi.org/10.36181/digitalia-00005.

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Abstract:
Questo contributo intende documentare sinteticamente l'evoluzione dei servizi della Biblioteca Digitale dell'Ateneo di Padova dagli inizi, nei primi anni'90, al 31 dicembre 2018. Tale evoluzione può essere considerata rappresentativa degli sviluppi avvenuti, con l’avvento del digitale, nei Sistemi Bibliotecari dei maggiori Atenei Italiani. I primi passi della Biblioteca Digitale sono stati caratterizzati da una visione dell’utilizzo delle nuove tecnologie come vettore del miglioramento dei tradizionali servizi delle biblioteche accademiche alla propria utenza istituzionale. Questi passi hanno consentito l’accesso ad un patrimonio informativo in continua crescita e sempre più costituito da risorse digitali. Contestualmente si è attuato un profondo cambiamento delle relazioni tra l’utente e la biblioteca. La crescita degli accessi ai materiali e del loro utilizzo sono prova dell’aumento costante dei flussi informativi consentiti dalla Biblioteca Digitale e come tali recepiti dall’utenza. In questa situazione le biblioteche sono state interpreti in prima linea della mutazione in atto nelle modalità di trasmissione della conoscenza andando a studiare le nuove realtà e progettando e realizzando i servizi innovativi da queste resi attuabili. Non è possibile oggi prevedere quali saranno gli sviluppi della biblioteca e della Biblioteca Digitale nei prossimi anni ma resta comunque necessario rispondere alle sempre nuove esigenze dell’utenza, in una continua e tempestiva navigazione a vista.
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Amato, Fabrizio, and Sergio Mattone. "Il "collegato lavoro": ancora una legge per la riduzione dei diritti." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 6 (March 2011): 9–20. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-006001.

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Boldo, Alessandro. "L'abitare delle competenze: aziende casa ed economia civile alla prova dell'ERS." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 131 (August 2021): 90–112. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-131005.

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Abstract:
Un'analisi qualitativa tra il modello del Veneto, dell'Emilia Romagna e le esperienze del terzo settore cerca di abilitare il paradigma dell'investimento sociale con i nuovi stimoli provenienti dall'Edilizia Residenziale Sociale. Il confronto tra le Aziende Casa e l'economia civile conduce il welfare abitativo all'interno di una rinnovata strategia per l'abitare delle competenze di cui una parte di Pubblico partecipa attivamente.
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Malagrinò, Ilaria. "Intimità e social media. Una riflessione a partire dal pensiero di Michel Henry." Medicina e Morale 69, no. 1 (April 20, 2020): 71–87. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2020.608.

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Abstract:
L’avvento delle nuove tecnologie mediatiche ha facilitato il diffondersi della cultura emotiva. Sotto gli imperativi dello sharing e del disclosure agli utenti viene chiesto di identificare e razionalizzare il loro intimo. Le emozioni vengono dette e categorizzate, fissate nello spazio virtuale, esternate e oggettivate attraverso mezzi visivi di rappresentazione e linguaggio, diventando così narrazioni fruibili dal grande pubblico dei followers. Le interazioni on line, proprio perché mediate dallo schermo, hanno liberato gli individui dalla paura del faccia a faccia e del giudizio sociale, favorendo sicuramente una maggiore condivisione. Tuttavia, l’anonimia dei mezzi espressivi fa sì che le intimità digitali siano, come direbbe Illouz, “fredde”, con il risultato apparentemente contraddittorio dell’aumento di ciò che Kristeva definisce come “nuove malattie dell’anima”, in cui gli individui sperimentano ciò che il soggetto depresso prova nel suo isolamento, ovvero il sentirsi separato dalle altre persone e dalla comunicazione. Scopo del presente contributo è, pertanto, analizzare le modalità di manifestazione dell’intimità, utilizzando le riflessioni tracciate in merito da Michel Henry, al fine di comprendere cosa è andato perso nella contemporaneità.
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Martorell Campos, Francisco. "Nueve tesis introductorias sobre la distopía." Quaderns de Filosofia 7, no. 2 (February 9, 2021): 11. http://dx.doi.org/10.7203/qfia.7.2.20287.

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Abstract:
Nine introductory theses about dystopia Resumen: Este artículo proporciona una introducción actualizada a la distopía y una exégesis del apogeo ilimitado que esta vive. Y lo hace planteando nueve tesis. El supuesto de partida es que el término “distopía” no designa solamente una forma literaria. Sus premisas, metodologías y actitudes elementales son visibles en el pensamiento social contemporáneo y otras muchas expresiones culturales. En las dos primeras tesis diferencio el género distópico de otros géneros afines y sondeo las coincidencias temáticas que atesoran sus expresiones literarias y filosóficas. A lo largo de las tres tesis posteriores, señalo las causas sociales e ideológicas que subyacen a su hegemonía actual. Finalmente, dedico las cuatro últimas tesis a calibrar las implicaciones políticas de la distopía y a determinar las relaciones que guarda con la utopía. Abstract: This article provides an up-to-date introduction to dystopia and an exege- sis of its huge heyday, in nine theses. The starting point is that the term “dystopia” does not designate only a literary form. Its basic premises, methodologies and attitudes are visible in contemporary social thought and many other cultural expres- sions. In the first two theses, I distinguish the dystopian genre from other related genres and probe the thematic coincidences among their literary and philosophical expressions. Throughout the three subsequent theses, I point out the social and ideological causes that underlie its current hegemony. Finally, I devote the last four theses to calibrating the political implications of dystopia and to determining its relationship with utopia. Palabras clave: distopía, utopía, antiutopía, progreso, imaginación. Keywords: dystopia, utopia, anti-utopia, progress, imagination.
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Favilli, Chiara. "Una nuova politica d'immigrazione per rafforzare il processo d'integrazione europea." La Nuova Giuridica 1, no. 1 (September 14, 2022): 42–59. http://dx.doi.org/10.36253/lng-1815.

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Abstract:
Many times, the European Union has proved unable to take incisive measures on immigration and asylum. Indeed, a strict pursuance of the so called “Dublin Regulation” and a lack of cooperation among the Member States have deterred the Union from its founding values, making the EU victim of internal tensions, conflicts and harsh divisions. Therefore, a new immigration policy, no longer based on containment measures only, is needed, so that a genuine European integration process may harden.
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di Bari, Pier Luigi. "La difficile tenuta costituzionale del nuovo reato di c.d. clandestinitŕ alla prova della giurisprudenza." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (April 2010): 116–27. http://dx.doi.org/10.3280/diri2010-001008.

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Fugali, Edoardo. "Pietro Perconti, La prova del budino. Il senso comune e la nuova scienza cognitiva." Rivista di estetica, no. 64 (April 1, 2017): 216–20. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.2086.

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Reginella, Maria. "La collezione di maioliche di Giovan Battista Giuliana. Vasi da farmacia dal XVI al XVIII." ARCHIVIO STORICO PER LA SICILIA ORIENTALE, no. 1 (May 2021): 138–48. http://dx.doi.org/10.3280/asso2020-001015.

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Abstract:
Maria Reginella, Soprintendenza dei BB. CC. AA. di Palermo, mariareginella@gmail.com La collezione di maioliche di Giovan Battista Giuliana. Vasi da farmacia dal XVI al XVIII Questo studio mira a ricostruire la storia dell'acquisto della collezione di maioliche Giovan Battista Giuliana, ora esposta al museo Pepoli di Trapani. Comprende 32 vasetti per farmacia del XVI e XVIII secolo, prodotti a Trapani, Caltagirone, Sciacca e Palermo. Nel 1926 il direttore del museo Antonio Sorrentino propose questa acquisizione al Ministero, considerando la collezione menzionata come ulteriore prova dell'evoluzione della ceramica prodotta a Trapani. Tuttavia, le date e i luoghi di produzione sono stati cambiati alla luce di nuove conoscenze.
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Zanin, Enrica. "Liebt Dante Gemma?" Deutsches Dante-Jahrbuch 95, no. 1 (September 23, 2020): 101–16. http://dx.doi.org/10.1515/dante-2020-0009.

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Abstract:
RiassuntoDante ama o non ama sua moglie, Gemma Donati? La domanda può apparire puerile ed ingenua, ma ogni lettore della Commedia o della Vita nuova un giorno se l’è posta. Se abbiamo rinunciato a rispondere è perché sappiamo che in assenza di documenti o di prove è impossibile trovare una risposta. Ma non pensano così Witte ed i filologi di fine Ottocento, che tra il 1876 ed il 1883 scrivono un numero importante di articoli, scambiano lettere e cercano prove per conoscere i ›veri‹ sentimenti di Dante. Il fondo Witte ci permette di ricostruire questa querelle che, se non riesce a svelare i segreti di cuore di Dante, rivela i motivi ed i metodi usati dai primi filologi danteschi, e descrive la storia e l’importanza del biografismo nello studio dell’opera di Dante.
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Barbui, Corrado, and Matthew Hotopf. "Systematic reviews and clinical decisions in psychiatry." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 12, no. 3 (September 2003): 154–59. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0000292x.

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Abstract:
In psichiatria, ormai da alcuni anni, accanto alle revisioni classiche della letteratura, le cosiddette revisioni narrative, gli articoli cioè in cui gli esperti di ciascun settore passano in rassegna le conoscenze riguardanti un determinato argomento per trarne conclusioni utili alia pratica clinica, si è progressivamente affermato un nuovo tipo di rassegna della letteratura, denominato revisione sistematica. Questo è avvenuto a seguito dell'altrettanto forte affermazione dell'idea secondo cui le decisioni in medicina devono basarsi sulle evidenze scientifiche a nostra disposizione. Le evidenze scientifiche sono meglio dette prove di efficacia, e il termine che descrive questo movimento è medicina basata sulle prove di efficacia (Barbui et al, 2002). Secondo il paradigma della medicina basata sulle prove di efficacia (o evidence-based medicine, da cui la sigla EBM) le revisioni sistematiche rappresentano lo strumento piu idoneo per riassumere le prove di efficacia esistenti per ogni argomento. Scopo di questo editoriale è chiarire che cosa sono le prove di efficacia in medicina ed esemplificare come queste ultime vengono correntemente utilizzate nella preparazione e nel mantenimento delle revisioni sistematiche. Obiettivo ultimo è discutere il possibile ruolo delle revisioni sistematiche nel supportare il processo di acquisizione di competenze che permettano di prendere decisioni in ambito psichiatrico.
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Ditchfield, Simon. "How not to be a Counter-Reformation saint: the attempted canonization of Pope Gregory X, 1622–45." Papers of the British School at Rome 60 (November 1992): 379–422. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009879.

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Abstract:
COME NON ESSERE UN SANTO CONTRORIFORMATORE: LA TENTATA CANONIZZAZIONE DI PAPA GREGORIO XIl secolo dopo la chiusura del Concilio di Trento (1545–63) è stato a lungo associato con iniziative papali ad ampio raggio finalizzate allo standardizzare della liturgia e il rito. A partire dalla revisione del Breviario Romano (1568), questo processo di profonde riforme, che toccò ogni aspetto del rituale e del credo Cattolico Romano, venne affidato nel 1588 alla Sacra Congregazione dei Riti e delle Cerimonie appena fondata. A tale istituto venne affidata la sorveglianza dei processi essenziali al funzionamento di un liturgia vivente — canonizzazione —, nuovi culti furono quindi approvati nell'ambito del rito Cattolico, mentre culti che già esistevano vennero riconosciuti o riformati. Nel cinquantennio successivo alla Riforma (1523–88), il Papato sembra perdere vigore, ma dal 1588 inizia un periodo diverso, che vede il conferimento con di almeno tredici canonizzazioni nel giro dei successivi 41 anni. Queste furono, tuttavia, canonizzazioni di ‘nuovo tipo’ nelle quali la prova di santità fu esaminata con un rigore moralistico di un livello sconosciuto precedentemente, in tal modo la canonizzazione divenne un istituto più frequente anche se più difficile da ottenere. L'articolo si propone quindi di esaminare il modo in cui la procedura riformata di canonizzazione si fece strumento della politica papale in vista della standardizzazione del rito avviata a partire dalla riforma del Breviario Romano. Si tenta ciò ricostruendo il tentativo non riuscito di una canonizzazione durante questo periodo cruciale per la storia della procedura; un esercizio che rivela forse in maniera più evidente rispetto ad altri casi maggiormente riusciti, le politiche e i desiderata di santità della chiesa Tridentina.
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Ratto, F., D. J. Schiavinato, and A. Bartoli. "Tipificación en Gutierrezia (Asteraceae, Astereae)." Collectanea Botanica 38 (May 13, 2019): 001. http://dx.doi.org/10.3989/collectbot.2019.v38.001.

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Abstract:
Durante el transcurso de la revisión de las especies sudamericanas de Gutierrezia, hemos podido hallar nombres que requieren tipificación. Luego del análisis de los protologos y especímenes de herbario, hemos designado ocho lectótipos y un neótipo para nueve nombres del género Gutierrezia. Además, se asignó la categoría de hólotipo a un especimen. Se provee una discusión detallada para cada nombre.
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Christie, Neil, and Sheila Gibson. "The City Walls of Ravenna." Papers of the British School at Rome 56 (November 1988): 156–97. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200009594.

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Abstract:
LE MURA DI CINTA DI RAVENNANel 1905 Gaetano Savini effettuò una indagine approfondita sulle mura di cinta di Ravenna, in cui, unendo prove storiche e fisiche e fornendo schizzi dei principali elementi, cercò di definirne lo sviluppo dall'epoca romana ad oggi. Il lavoro del Savini ha suscitato molta polemica, ma le sue conclusioni sono rimaste fondamentalmente incontestate. Questo articolo presenta i risultati dell'indagine, svoltasi in tre stagioni (1983–86), dei tratti esistenti delle mura della città, aggiornando l'analisi del Savini, e offrendo una nuova interpretazione della sequenza strutturale delle fortificazioni della città. Sono identificate tre fasi principali. La prima comprende un oppidum alto imperiale, forse una fondazione augustea. La seconda, fase tardo antica risultò dalla notevole espansione del centro urbano nel V secolo subito dopo la propria costituzione, circa nel 402 d.C, a stato di capitale imperiale; vari fattori indicano Valentiniano III come l'imperatore responsabile della nuova recinzione difensiva. La fase finale si riferisce al periodo di dominazione veneta nella città nel XV secolo, quando sezioni delle mura antiche vennero erette o modificate e la Rocca Brancaleone venne costruita.
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Lembo, Donata, Ilaria Prosperi, and Adele Fabrizi. "Una nuova disfunzione sessuale femminile: Il Disturbo da Eccitazione Sessuale Persistente (PSAD)." RIVISTA DI SESSUOLOGIA CLINICA, no. 2 (December 2009): 49–65. http://dx.doi.org/10.3280/rsc2009-002003.

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Abstract:
- In 2002 S. Leiblum describes and documents a new female sexual dysfunction, called Persistent Sexual Arousal Disorder (PSAD). The dysfunction is characterized by an excitement that persists for prolonged periods, such as hours, days or weeks. The excitement is not linked to sexual desire and may also be triggered by non sexual stimuli, as mere vibrations; moreover it cannot find a way out in an orgasm, which often proves unsatisfactory. Causes that may contribute to increase female sexual activity, be it egosyntonic or egodistonic, pleasant or disturbing for the couple, are still not appropriately investigated (Leiblum, Graziottin, 2007).
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ARCANGELI, MASSIMO. "Schegge di sintassi della comunicazione. Prove di ricognizione su tema/rema, dato/nuovo, noto/non noto nella teoria dell’enunciato." Zeitschrift für romanische Philologie (ZrP) 119, no. 1 (2003): 1–50. http://dx.doi.org/10.1515/zrph.2003.119.1.1.

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Rullani, Enzo. "Riscaldamento climatico e nuova modernitŕ: un banco di prova per rendere sostenibile e riflessivo lo sviluppo." ECONOMICS AND POLICY OF ENERGY AND THE ENVIRONMENT, no. 2 (February 2010): 89–104. http://dx.doi.org/10.3280/efe2009-002006.

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Crudale, Alfred R. "Versi d’Amore e Prose di Romanzi: Are the Poets of the Dolce Stil Nuovo Still Relevant?" International Journal of the Humanities: Annual Review 8, no. 5 (2010): 195–206. http://dx.doi.org/10.18848/1447-9508/cgp/v08i05/42924.

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Fidelibus, Francesca. "La caduta dello stato eroico. Il conflitto nella Scienza Nuova di Giambattista Vico." Rivista Italiana di Filosofia Politica 1 (December 3, 2021): 249–66. http://dx.doi.org/10.36253/rifp-1470.

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Abstract:
The aim of this essay is to analyze the figure of conflict in Giambattista Vico’s Scienza Nuova, highlighting its epistemological function and its historical-political cogency. This conflict presents itself both as an epistemological means through which reason understands the process of community establishment, and as the effective force for the development of nations. In fact, the changing of times outlined by Vico takes the form of an asymmetrical conflict which proves to be socially significant to the extent that it allows the recomposition of the social body within an order marked by the recognition, albeit precarious, of equality.
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León de la Luz, José Luis, and Alfonso Medel-Narváez. "Una nueva especie de Bidens (Asteraceae: Coreopsidae) de Baja California Sur, México." Acta Botanica Mexicana, no. 103 (April 1, 2013): 119. http://dx.doi.org/10.21829/abm103.2013.52.

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Abstract:
Se presenta e ilustra un nuevo taxon de asteráceas en la región de Los Cabos de Baja California Sur, Bidens cabopulmensis, el cual habita en dunas costeras. Esta especie contrasta con el resto de las ocho especies de Bidens del área geográfica correspondiente por su hábitat, forma de crecimiento y particularidades de frutos, pero comparte algunas características con B. cronquistii, B. hintonii y B. triplinerviarvia del interior del país. Se provee una clave para identificar las actuales nueve especies de Bidens nativas de la Región de Los Cabos.
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Squeglia, Di Michele. "LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA SULL'ACQUISIZIONE E SALVAGUARDIA DEI DIRITTI PENSIONISTICI COMPLEMENTARI ALLA PROVA CON IL DIRITTO NAZIONALE ITALIANO." Revista Direito das Relações Sociais e Trabalhistas 4, no. 3 (October 11, 2019): 169–91. http://dx.doi.org/10.26843/mestradodireito.v4i3.167.

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Abstract:
1. Introduzione. – 2. La sfera di applicazione della direttiva 2014/50/UE: il “collegamento” dei regimi pensionistici complementari a un rapporto di lavoro. – 3. I “requisiti minimi” di acquisizione dei diritti pensionistici complementari. – 4. La tutela dei “diritti giacenti” nell'ambito del regime nel quale sono acquisiti. – 5. Il diritto di informazione sulle conseguenze della cessazione del rapporto di lavoro.
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Bass, John. "Would Caccini approve?" Early Music 36, no. 1 (February 1, 2008): 81–94. http://dx.doi.org/10.1093/em/cam120.

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Abstract:
Abstract Although it is known that improvisation was an important part of musical performance in the 16th and 17th centuries, studying how extemporaneous elements were incorporated into real-world situations has proven to be difficult. Improvisers, by nature, do not record what they do, but there is evidence that points to some of these individuals attempting to document their approach to music, namely in ornamentation manuals and individual pieces with written-out embellishment. Among these sources is British Library Ms. Egerton 2971, a 37-folio volume probably dating from the second or third decade of the 17th century, which contains, among other things, embellished versions of Giulio Caccini’s Amarilli, mia bella and Dolcissimo sospiro, first published in Le nuove musiche (Florence, 1602). Sources like this, despite some inherent problems, offer the clearest window into the minds of improvisers of the time, and warrant further study. The research in this article serves two purposes. First, the versions of Amarilli, mia bella and Dolcissimo sospiro contained in Egerton 2971 will be examined and compared to those published in Le nuove musiche as a case study of early 17th-century improvisation. Second, because of Caccini’s open disdain for singers taking liberties with his compositions, an attempt will be made to see if these pieces might be examples of such treatments. The crux of the article aims to show that ornamentation of the time, at least as shown in these examples, was not a random act of substituting stereotyped musical patterns for given intervals, but instead points to a more robust idea of improvisatory thought. Rather than looking at individual ornaments or how specific musical gestures might have painted certain words, the overall structure of the ornamentation is examined to show that it is subject to deeper and subtler intellectual considerations of poetic structure, overall musical structure, and rhetoric.
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Milin, Melita. "Ancient Greek mythology mediated by Latin culture: On Vlastimir Trajkovic’s arion and Zephyrus returns." Muzikologija, no. 12 (2012): 165–82. http://dx.doi.org/10.2298/muz120130008m.

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Abstract:
Vlastimir Trajkovic (b. 1947) is a prominent Serbian composer with a strong inclination towards subjects from ancient Greek mythology. Among his most important achievements may be counted Arion - le nuove musiche per chitarra ed archi (1979) and Zephyrus returns for flute, viola and piano (2003). Two important aspects of those works are discussed in the present article: 1. the line that connects them to ancient Greek culture via French Modernism (Debussy, Ravel, Messiaen) and Renaissance poetry and music (Petrarch, Caccini, Monteverdi); 2. modality, which has proved its vitality through long periods of the history of European music, beginning with ancient Greek modes, reaching its high point in the 16th century, and re-emerging at the beginning of the 20th century in different hybrid forms. Trajkovic is seen as a composer who has shaped his creative identity by exploring the rich musical heritage of the Latin European nations, especially the contributions of Debussy and Ravel.
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