Academic literature on the topic 'Nozione'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Nozione.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Nozione"

1

Forlivesi, Marco. "IL PROBLEMA STORIOGRAFICO DELLA NOZIONE DI "FILOSOFIA SCOLASTICA" E LA GENESI DELLA NOZIONE DI "SECONDA SCOLASTICA"." Trans/Form/Ação 37, spe (2014): 169–208. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-3173201400ne00010.

Full text
Abstract:
Il saggio intende delucidare la genesi delle nozioni di "filosofia scolastica" e "seconda scolastica". Le ricerche svolte fino a oggi sulla storia della nozione di "scolastica" non sembrano aver preso in esame la questione della possibile diversità della storia della nozione di "filosofia scolastica" rispetto alla storia delle nozioni di "teologia scolastica" e di "scolastica" tout court. In questo studio viene proposta la tesi secondo la quale la storia della nozione di "filosofia scolastica", benché strettamente connessa con la storia della nozione di "teologia scolastica", non è identica a quest'ultima e vengono presentati elementi e indizi circa i tempi e i modi nei quali, tra prima modernità e inizio del XX secolo, l'aggettivo "scolastica" fu utilizzato per designare un tipo di filosofia che viene ritenuto essere altro dal genere di filosofia praticato dagli autori moderni. I risultati raggiunti forniscono la base per determinare le ragioni che portarono Carlo Giacon a formulare, negli anni '40 del XX secolo, la nozione di "seconda scolastica", della quale vengono individuate le originarie finalità e implicazioni teoretiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Cometa, Michele. "Weltliteratur. Una nozione desueta?" Narrativa, no. 35-36 (September 1, 2014): 19–33. http://dx.doi.org/10.4000/narrativa.1110.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Macrě, Michele. "Procedimento: l'ambiguitŕ della nozione." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 95 (April 2012): 53–67. http://dx.doi.org/10.3280/qua2011-095006.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Gallese, Vittorio. "l Sé inter-corporeo. Un commento a "Il soggetto come sistema" di Manlio Iofrida." RICERCA PSICOANALITICA, no. 3 (November 2010): 35–44. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2010-003003.

Full text
Abstract:
L'interessante lavoro di Manlio Iofrida, parte da una rassegna dei lavori dell'infant research che hanno contribuito a sgretolare l'antica separazione soggetto-oggetto, sostituendo al vecchio solipsismo una nozione del soggetto radicata nel concetto di relazionalitŕ. Tale nozione viene da Iofrida ricondotta ad alcuni antecedenti filosofici. Iofrida affronta poi le critiche che questo modello relazionale del soggetto ha suscitato. In particolare, affronta il tema della necessitŕ di formulare una nuova nozione di libertŕ connessa alla nuova nozione sistemica di soggettivitŕ. Nel presente commento mi concentrerň su alcuni recenti contributi delle neuroscienze cognitive che a mio parere sono consonanti con molti elementi del nuovo modello di soggettivitŕ discusso da Iofrida.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Arrigoni, Tatiana. "Insiemi e insiemi infiniti. Spunti dalle scienze della cognizione." PARADIGMI, no. 3 (December 2011): 89–104. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-003007.

Full text
Abstract:
Nella storia del pensiero occidentale č stato escluso tanto che una molteplicitŕ di infiniti individui possa essere intesa e descritta come una(ovvero come un) quanto che una molteplicitŕ finita di individui venga intesa e descritta, se non in ambito matematico, come(ovvero come un). D'altro canto, in contesti matematici, spesso si caratterizza la nozione di insieme finito comee quella di insieme infinito come. Il presente articolo intende pronunciarsi, decidendola positivamente, sulla questione della generalitŕ e dell'inevitabilitŕ delle nozioni in questione, attingendo a risultati delle contemporanee scienze della cognizione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Balibar, Etienne. "Lo schema genealogico: razza o cultura?" SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI (LA), no. 41 (September 2011): 11–21. http://dx.doi.org/10.3280/las2011-041002.

Full text
Abstract:
Il saggio affronta la relazione tra nazionalismo e razzismo ruotando attorno alle nozioni die di, che insieme rinviano all'idea che la nazione debba trovare un meccanismo, istituzionale e immaginario, per trasferire e riprodurre al livello politico la funzione simbolica che lega il susseguirsi delle generazioni sotto il segno del ‘retaggio culturale' e della ‘identitÀ ereditaria'. Da un'analisi attenta risulta come tali nozioni siano ildell'idea di ‘razza' dopo che la sua applicazione alla violenta discriminazione dei soggetti coloniali, o dei discendenti degli schiavi, o dell'alteritÀ etnica, č stata delegittimata. Dunque, si puň comprendere come la nozione di razza, qualunque sia la giustificazione biologica adottata, non sia mai stata altro che una costruzione mitologica volta ad autorizzare il pensiero che riproduzione, trasmissione, educazione, memoria, tradizione ecc., avvenganodotata di una identitÀ riconoscibile.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Piazza, Francesca. "Pisteis in Comparison: Examples and Enthymemes in the Rhetoric to Alexander and in Aristotle's Rhetoric." Rhetorica 29, no. 3 (2011): 305–18. http://dx.doi.org/10.1525/rh.2011.29.3.305.

Full text
Abstract:
Nell'articolo vengono messe a confronto le nozioni di esempio ed entimema nella Retorica di Aristotele e nella Rhetorica ad Alexandrum. Il confronto mira a mostrare come, al di là delle analogie, le due prospettive presentino differenze anche sostanziali. L'ipotesi è che tali differenze dipendano essenzialmente dall'utilizzo, da parte di Aristotele, dell'apparato concettuale logico-dalettico in ambito retorico. Più esattamente, l'inserimento della nozione di sullogismos modifica radicalmente l'intero sistema delle pisteis, conferendo all'entimema un ruolo chiave del tutto assente nella Rhetorica ad Alexandrum. Tale posizione centrale dello entimema ha ricadute anche sul modo di intendere le altre pisteis.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Sofia, Francesca. "Intervista a Pietro Costa." SOCIETÀ E STORIA, no. 177 (September 2022): 583–99. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-177008.

Full text
Abstract:
In quest'intervista, Pietro Costa si sofferma sui momenti salienti della sua riflessione storiografica che lo ha visto affrontare disparate epoche storiche (dal lemma di matrice medievale jurisdictio alla nozione di società civile nella riflessione settecentesca, dalla nozione di Stato nella giuspubblicistica italiana tra Otto e Novecento, fino alla monumentale ricostruzione della nozione di cittadinanza nella cultura occidentale). Ne risulta un percorso lineare, segnato da una particolare attenzione per la storia concettuale, considerata il palinsesto in cui allignano istituti e norme delle diverse esperienze prese in considerazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Maggi, Bruno. "Critica della nozione di flessibilità." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 19 (February 2013): 54–67. http://dx.doi.org/10.3280/eds2013-019007.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Cabiddu, Maria Agostina. "La nozione giuridica di territorio." TERRITORIO, no. 47 (February 2009): 195–99. http://dx.doi.org/10.3280/tr2008-047023.

Full text
Abstract:
- The term ‘territorio' in Italian no longer refers necessarily to a general set of local institutions and interests, nor to what is constituted by those bodies termed ‘territorial authorities'. Rather today it alludes, even in the commonly understood meaning of the term, to a new form of relationship between 224 Territorio individuals and the environment that surrounds them and in which they perform their activities, which goes beyond traditional classifications of ownership and possession and relates to an undefined series of interests which can be encapsulated with a verbal formula which has no corresponding term in law in the strict sense in the notion of ‘territorial good/asset' (Translators note: the noun and its adjective are seldom translated by ‘territory', but variously by ‘community', ‘local', ‘geographical', ‘land' and so on according to the context). It is an open term subject to continuous evolution characterised by its immateriality and its public nature. This means that the substantive nature is the good and not the things (land, infrastructures, civil works, etc.) that constitute, according to the case, the material support for it, and it is therefore obvious that the position of a public authority in its quality as an exponent of the community is not so much the holder of property rights as of a holder of legislative and regulatory powers which it uses to pursue the common interest. Its public nature is therefore understood not in the subjective sense as a thing in the public domain or as belonging to a public administration, but rather as a good that is inherent to a general interest and more precisely the interest of conserving things and their context while also facilitating processes that are vital to society.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Nozione"

1

Censi, Roberta. "Sulla nozione di distribuzione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1390/.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Trozzo, Marco. "La nozione di morfismo étale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1824/.

Full text
Abstract:
Il teorema della funzione implicita, valido nel caso di varietà differenziabili, non risulta vero se si prendono in analisi varietà algebriche affini con la topologia di Zariski. Dopo aver introdotto le nozioni di morfismo piatto e di morfismo non ramificato, si arriva ai morfismi étale, definiti proprio come quei morfismi che sono piatti e non ramificati; nella seconda parte si considerano i morfismi di varietà non singolari dimostrando che la classe dei morfismi étale coincide esattamente con quei morfismi che inducono isomorfismi sugli spazi tangenti. Si approfondisce poi la nozione di morfismo étale da un punto di vista algebrico e infine la nozione di intorno étale di un punto, che si basa su quella di morfismo étale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

BALDUCCI, VALTER. "La nozione di spazio collettivo nell'architettura dell'abitazione." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 1994. http://hdl.handle.net/11578/278075.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Candiotto, Chiara. "La nozione di famiglia in diritto penale." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2014. http://hdl.handle.net/11577/3423842.

Full text
Abstract:
Amongst the sources of law in force in Italy today, the only positive definition of family can be found in art. 29 of the Constitution, while the ordinary legislator, whether criminal or civil, has never felt the necessity to clearly define the limits of such a value, only referring to and regulating individual family relationships from case to case. The attempt to identify the contents of a really updated definition of family as to what, today, is effectively a family on a social level, led us to take into consideration what the new widespread models of alternative “families” are, first and foremost the so-called common law marriage, whether hetero- or homosexual. We analysed, in particular, how this updated concept of family is recognized in criminal law, in order to extend criminal protection to informally living families. Another problematic aspect of great interest and worth investigation we analysed is the influence of the ever more poignant cultural pluralism which characterises our society in structure and composition of family: we suggested in particular to discover the effects of new cultural family models, often very different from the typical western one, on the notion of family today,. These models encourage the emersion of family structures that are sometimes inconsistent with the fundamental principles of our family law and with the criminal sanctions protecting the family. We also analysed the offenses provided for by Italian legislation on medically assisted procreation (Law no. 40 of 19 February 2004). This is a topic of particular relevance, given the ever increasing use of techniques of artificial reproduction by couples who, unable to reproduce naturally, in some cases even decide to go abroad to undergo reproductive practices prohibited in Italy and sometimes rise to criminal sanctions (the so-called “procreative tourism”). The choices made by the Italian legislator have proved very controversial and gave rise to a heated debate amongst scholars and Courts, with the intervention of the ECHR, the Italian Constitutional Court and the Italian Supreme Court, which recently has covered, for example, the ban on use of preoperative diagnosis system and the heterologous fertilization.
L’unica definizione di famiglia presente tra le fonti oggi vigenti è rintracciabile all’art. 29 della Costituzione. Il Legislatore ordinario, sia civile che penale, non ha invece mai ritenuto di esplicitare chiaramente il perimetro di tale bene, limitandosi a far riferimento e a disciplinare di volta in volta i singoli rapporti familiari. Abbiamo allora voluto cercare di appurare se esista una nozione di famiglia da applicarsi ogniqualvolta il bene famiglia assuma rilevanza penale ed eventualmente quali ne siano i tratti caratterizzanti. Si è affrontato, in particolare, il problema del riconoscimento e della tutela penale delle coppie di fatto omo- ed etero- sessuali, alla luce delle recenti evoluzioni legislative e della copiosa giurisprudenza formatasi negli ultimi anni. La ricerca si è inoltre allargata ad ulteriori realtà familiari, come le famiglie multietniche e multiculturali, sempre più diffuse per effetto dei massicci flussi migratori. In quest’ambito, nella tesi è affrontato il tema dei cd. reati familiari culturalmente orientati, perché integrati da condotte percepite dai soggetti attivi come lecite e normali secondo le usanze delle loro terre d’origine, ma penalmente sanzionate nel nostro ordinamento perché lesive di beni familiari. Sono poi stati approfonditi i temi legati all’evoluzione scientifica e tecnologica, che ha portato oggi al diffondersi di tecniche riproduttive che inducono a un radicale ripensamento delle stesse modalità di genesi della famiglia ed a un sovvertimento dei tradizionali ruoli familiari, comportando la necessità di una ridefinizione dei concetti di filiazione, maternità e paternità. La ricerca si è così rivolta ai reati previsti dalla Legge n. 40 del 19 febbraio 2004 in materia di procreazione medicalmente assistita, con una particolare attenzione al reato di realizzazione, organizzazione e pubblicizzazione della maternità surrogata, ma anche ai profili di penale responsabilità ipotizzabili in capo a chi ricorre al cd. turismo procreativo per sottoporsi all’estero a tecniche vietate in Italia.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Salvalaio, Manuela. "Nozione di azienda e diritto del lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425493.

Full text
Abstract:
The research begins analyzing the definition of the business and the enterprise, two institutes of business law. This is the beginning to studing the connections between different subjects, as the labour law. Infect labour law hasn't a definition of business. The research try to draw a path, to answer if and how the labour law has built its own definition of business. Walking along this path we could meet important labour law' institutes, first is the transfer of undertaking.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Viri, Federico. "La nozione di « événement » nella fenomenologia francese contemporanea." Thesis, Paris 4, 2014. http://www.theses.fr/2014PA040205.

Full text
Abstract:
Le but de ce travail est de reconstruire la structure théorique et l’aspect historique de la notiond’« événement » dans le milieu de la phénoménologie française contemporaine, et en particulierdans les travaux de J. Derrida, J.-L. Marion et C. Romano. Le processus de reformulation de laphénoménologie qui est l’objet de notre étude s’étend des années 80 aux années 2000 et nepouvait adopter une approche diverse de celle qui consiste précisément dans le développementdu thème de l’événement, dont on a tenté de mettre en lumière les différentes traditions dont ilhérite. Il s’agit en général d’une référence mixte à la phénoménologie heideggerienne del’inapparent et au post-structuralisme. La question du statut de l’anthropos et du futur de laphénoménologie demeure en arrière-fond grâce aux questions ouvertes par la notion d’ «événement »
The purpose of this work is to provide a theoretical and historical reconstruction of the notion of« event » in the field of French contemporary phenomenology and as it is developed in the worksof three main authors, notably J. Derrida, J.-L. Marion et C. Romano. The starting point of thework is in the attempt to reform French phenomenology from 80’s till nowadays through theconcept of event. Accordingly, the heritage of French contemporary phenomenology is identifiedin the tangle of Heidegger’s inapparent phenomenology as well as in post-structuralism. Thequestions cornering the definition of anthropos and the future of phenomenology are thereby inbackground
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Lo, Casto Claudia. "Τελεία ζωή. La nozione di Vita in Plotino." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/929.

Full text
Abstract:
2011 - 2012
La nOZIOne di "vita" assume nel penSIero plotiniano un ruolo assolutamente centrale: non è possibile, infatti, comprendere la costruzione del sistema metafisico di Plotino, prescindendo dall'analisi del significato che il termine çm" assume nei singoli contesti. Nonostante il filosofo neoplatonico dedichi molto spazio all'analisi e alla formulazione del concetto di vita, tuttavia tale concetto rimane alquanto problematico. Non è infatti semplice l) definire la vita in se stessa, 2) comprendere dove risieda nel suo senso autentico, 3) cogliere la relazione che essa intrattiene con le varie ipostasi. Il filosofo neoplatonico, nell'elaborazione del pensiero sulla vita, è influenzato dalla metafisica platonica e da quella aristotelica, nella misura in cui la vita è considerata auto-moventesi ('tò au-tò KtVOUV) ed attività (èvèpYEta). L'essenza stessa dell'essere vivente è descritta come un insieme di attività, le quali assumono diverse funzioni a seconda della diversità delle membra, ma che nel loro insieme concorrono al mantenimento della vita dell'intero. (Enn. III 3 (48), 5, 3-5). La nozione di vita può riferirsi, in modo differente, sia all'Intelletto che all'Anima, essa coincide con l'eternità e con il tempo, ed inoltre presiede allo sviluppo di una teoria dell'organismo, ovvero della generazione degli organismi viventi. Il filosofo neoplatonico, pertanto, utilizza la nozione di vita non soltanto in senso metafisico, ossia per dare definizione dell'essenza della realtà dell'Intelletto e di quella dell' Anima, ma anche in un contesto biologico, ossia, per descrivere gli aspetti costitutivi dell' essere vivente. Questo lavoro procede, dunque, servendosi di un'adeguata metodologia scientifica che fa appello agli strumenti della filologia e della storiografia filosofica, dall' analisi della nozione di vita nel pensiero plotiniano, al fine di comprenderne in primo luogo il significato, ossia che cosa intenda Plotino con il termine vita, con lo scopo di dame una definizione; in secondo luogo di tracciarne i caratteri, analizzando tutti i differenti contesti che essa delimita... [a cura dell'autore]
The notion of "life" assumes in the thought of Plotinus a centrai role: it is not possible, in fact, understand the construction of the metaphysical system of Plotinus, apart from the analysis the meaning that the term çroTj takes in the single contexts. Despite the Neoplatonic philosopher devotes much space to the analysis and formulation of the concept of life, nevertheless such concept remains somewhat problematico It is not simple, in fact: 1. define life itself; 2. understand where lies in its real meaning; 3. see the relationship that it entertains with the various hypostases. The Neoplatonic philosopher, in the elaboration of the thought on life, was influenced by Platonic and Aristotelian metaphysics, in measure as life is considered selfmotion ('tÒ OtYrò KtVOUV) and activity (èvépYEta). The essence of the living being is described as a set of activities, which assume different functions depending on the diversity of its member, but which together they contribute to the maintenance of the whole life (Enn. III 3 (48), 5, 3-5). The concept of life can relate, in different ways, both to the Intellect and Soul; it coincides with the eternity and time, and also presides the theory concerning the generation of living organisms. The Neoplatonic philosopher, therefore, uses the notion of life not on1y in metaphysical sense, i.e. to defme the essence of Mind and Soul, but also in a biological context, i.e. to describe the constitutive aspects ofthe being. This job proceeds, then, to the analysis of the notion of life in thought of Plotinus, with an adeguate scientific methodology, that appeals to the tools of the philology and philosophical historiography, in order to understand, in first pIace, the meaning of the term life, with the aim of giving a defmition; secondly, to trace its characters, analyzing all the different contexts that it delimits... [edited by author]
XI n.s.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Velo, Angela <1987&gt. "La nozione di sovranità territoriale nella Repubblica Popolare Cinese." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3165.

Full text
Abstract:
Nel settembre del 2012 sono scoppiati nuovi scontri nelle isole Diaoyu, infatti Cina e Giappone si contendono la sovranità di queste isole. In questi mesi si è così sentito spesso parlare di “inviolabilità delle sovranità territoriale cinese”. Ma cosa si intende con “sovranità”? E soprattutto cosa intende la leadership cinese con “inviolabilità della propria sovranità”? Questo lavoro cercherà di rispondere a queste domane: la prima parte della tesi sarà dedicata al concetto di sovranità territoriale nel diritto internazionale, mentre la seconda parte si focalizzerà sulla ricezione di questo principio in Cina. Verranno così innanzitutto analizzate le fonti normative della RPC attraverso le quali la Cina salvaguardia la propria sovranità, si cercherà poi di capire se l'approccio cinese verso questo principio sia diventato più flessibile dopo la cosiddetta “politica della porta aperta” e il conseguente ingresso della RPC in un numero sempre maggiore di organizzazioni internazionali, e si vedrà poi come il principio di sovranità influenzi anche il ruolo della RPC all'interno del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Infine l'ultimo capitolo sarà dedicato alle dispute territoriali che hanno minato la sovranità territoriale cinese a partire dal 1949, in particolare quelle con l'India, l'Unione Sovietica, il Vietnam e quelle sulle isole offshore.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Perrone, Valentina. "La nozione di gruppo ai fini dell'Imposta sul Valore Aggiunto." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2011. http://hdl.handle.net/11385/200882.

Full text
Abstract:
I caratteri dell'Iva di gruppo nella normativa comunitaria: la disciplina relativa all'opzione sull'Iva di gruppo prevista dall'art. 11 della Direttiva n. 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006. L'adozione del gruppo IVA da parte degli Stati Membri. Profili comparatistici. La normativa nazionale in materia di Iva di gruppo. Prospettive connesse all'attuazione nell'ordinamento italiano delle previsioni contenute nell'art. 11 della Direttiva n. 2006/112/CE.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Guerri, Daniele. "L'evoluzione della nozione di rifiuto e i suoi riflessi penali." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4483.

Full text
Abstract:
2009/2010
Il lavoro ripercorre le tappe dell’evoluzione della nozione di “rifiuto” nella normativa, giurisprudenza e dottrina italiane, a partire dal suo ingresso nel nostro ordinamento con la disciplina tracciata dal diritto pretorio prima dell’introduzione di una disciplina ad hoc, per proseguire con le definizioni contenute nel d.P.R. 915/1982 prima, nel decreto Ronchi poi, e infine nel codice ambientale del 2006, attraverso l’aggiornamento ad opera del d.lgs. n. 4 del 2008 e, da ultimo, del recentissimo d.lgs. 205/2010. Al contempo la ricostruzione storica si occupa di analizzare i rapporti tra la normativa interna e quella comunitaria: a tal fine viene presa in esame anche la legislazione europea, a partire dalla direttiva n. 442/1975/CEE fino all’ultima direttiva n. 98/2008/CE. La portata della nozione di rifiuto, delimitando l’applicazione di tutte le fattispecie penali di cui essa è elemento costitutivo, è stata oggetto di acceso dibattito per oltre un trentennio: l’importanza del tema è rispecchiata dall’incredibile numero di pronunce di legittimità che nel tempo si sono occupate della questione. La tesi, pertanto - e primariamente - analizza il susseguirsi delle modifiche normative e delle interpretazioni dottrinarie e giurisprudenziali della nozione di rifiuto, nonché, ed in particolar modo, dei concetti contigui di sottoprodotto e materia prima secondaria, limiti esterni della prima. L’analisi è svolta con particolare attenzione ai numerosi interventi legislativi, alla giurisprudenza della Corte di Cassazione e della Corte di giustizia delle Comunità europee, di cui si è tentato di delineare e ripercorrere le linee evolutive, avendo cura di correlare gli ambiti tra loro, e prestando particolare attenzione al rispetto della cronologia con cui interventi normativi ed interpretazioni giurisprudenziali si sono susseguiti nel tempo. Il lavoro, inoltre, cerca di inserire la tematica della nozione di rifiuto nel contesto del diritto penale ambientale. Sotto questo profilo prende in esame i principi alla base della politica europea in materia e il loro influsso, quali direttrici di politica legislativa, sull’applicazione del diritto penale nazionale con specifico riferimento alla disciplina dei rifiuti. La tesi, in particolare, ritiene di individuare un legame fondamentale tra principio di precauzione, obiettivi di elevata tutela ambientale ed indeterminatezza della definizione di rifiuto, in certa misura necessitata dall’impostazione adottata dalle istituzioni europee sulla materia. Da questa angolazione, l’evoluzione comunitaria della nozione di rifiuto è analizzata sotto la lente della progressiva relativizzazione dei suddetti principi e sul loro venire in bilanciamento con quelli contrapposti della praticabilità economica, della fattibilità tecnica e della protezione delle risorse, che ha condotto alla codificazione, anche in ambito europeo, della definizione di sottoprodotto, e ad un complessivo avvicinamento tra direttiva quadro sui rifiuti ed istanze provenienti dal legislatore nazionale. Nel ripercorrere l’evoluzione della portata della nozione di rifiuto, il lavoro ha cercato comunque di non limitarsi al problema esegetico, prendendo le mosse dalle questioni sollevate dalla formulazione della definizione, per evidenziare e approfondire i nodi problematici da esse messi in luce. In particolare, la tesi affronta le questioni sollevate dal’indeterminatezza della nozione di rifiuto con riferimento al principio di tassatività; indaga i riflessi sul processo penale del sistema definitorio di ispirazione comunitaria; si occupa dei rapporti tra fonti nazionali ed europee e tra giurisdizione nazionale ed europea. Per questa via la tesi individua e cerca di analizzare le tensioni create nel sistema di garanzie del nostro ordinamento dalle istanze di tutela provenienti dalla Comunità europea, segnatamente in materia ambientale. Sotto quest’ultimo profilo, risulta di particolare interesse il contrasto tra normativa nazionale ed europea avviato dall’interpretazione autentica di rifiuto di cui al’art. 14 d.l. 138/02: la ricognizione delle reazioni di dottrina e giurisprudenza all’iniziativa del legislatore nazionale consente di interrogarsi sui limiti di soggezione del legislatore italiano a quello europeo e sui percorsi istituzionalmente corretti per far valere la preminenza del diritto comunitario non autoapplicativo, segnatamente quando questo possa avere ricadute in malam partem in materia penale. Da questo punto di vista, rivestono grande interesse le questioni di legittimità costituzionale sollevate dai giudici di legittimità e di merito per contrasto della normativa nazionale con quella comunitaria e, da ultimo, la posizione adottata dalla Consulta con la sentenza n. 28 del 2010.
XXII Ciclo
1976
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Nozione"

1

Genovese, Anteo. La nozione giuridica dell'imprenditore. Padova: CEDAM, 1990.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Cardilli, Riccardo. La nozione giuridica di fructus. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2000.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Bottiglieri, Anna. La nozione romana di enfiteusi. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1994.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Ipotesi sulla nozione di teatro. Torino: Edizioni Seb 27, 2019.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Cardilli, Riccardo. La nozione giuridica di fructus. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2000.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

La norma speciale: Una nozione ingannevole. Pisa: ETS, 2010.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Lassandari, Andrea. Le discriminazioni nel lavoro: Nozione, interessi, tutele. Padova: CEDAM, 2010.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Venier, Federica. La presentatività: Sulle tracce di una nozione. Alessandria: Edizioni dell'Orso, 2002.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Gerardi, Giovanni. La nozione di "Bildung" nel primo Hegel. Milano: LED, 2012.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Lassandari, Andrea. Le discriminazioni nel lavoro: Nozione, interessi, tutele. Padova: CEDAM, 2010.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Book chapters on the topic "Nozione"

1

Fabrizio, Maur. "Sulla Nozione Di Stato Nella Termomeccanica Dei Continui." In Materials with Memory, 93–108. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2010. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-11096-2_3.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Agresti, Giovanni. "La nozione di “lingua madre” in contesto minoritario." In IVITRA Research in Linguistics and Literature, 33–67. Amsterdam: John Benjamins Publishing Company, 2023. http://dx.doi.org/10.1075/ivitra.35.03agr.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Poppi, Antonino. "La nozione di πραξιϛ e di φρóνησιϛ nell' Ordinatio di Giovanni Duns Scoto." In Historia Philosophiae Medii Aevi, 873–86. Amsterdam: B.R. Grüner Publishing Company, 1992. http://dx.doi.org/10.1075/zg.142.49pop.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Paroni, Roberto. "Nozioni preliminary." In UNITEXT, 3–16. Milano: Springer Milan, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-4020-5_1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Caravenna, Francesco, and Paolo Dai Pra. "Nozioni preliminari." In UNITEXT, 1–6. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2595-0_1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Villani, Vinicio, Claudio Bernardi, Sergio Zoccante, and Roberto Porcaro. "È proprio necessaria la nozione di limite? E perché se ne dà una definizione così lontana dall’idea intuitiva?" In Non solo calcoli, 117–25. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2610-0_15.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Abrusci, Vito Michele, and Lorenzo Tortora de Falco. "Alcune nozioni preliminari." In UNITEXT, 37–48. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5538-4_2.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Canuto, Claudio, and Anita Tabacco. "Nozioni di base." In UNITEXT, 1–31. Milano: Springer Milan, 2014. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5723-4_1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Canuto, Claudio, and Anita Tabacco. "Nozioni di base." In UNITEXT, 1–31. Milano: Springer Milan, 2005. http://dx.doi.org/10.1007/88-470-0400-4_1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Canuto, Claudio, and Anita Tabacco. "Nozioni di base." In UNITEXT, 1–31. Milano: Springer Milan, 2008. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-0872-4_1.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Conference papers on the topic "Nozione"

1

Battaglini, Elena, and Sandra Annunziata. "Territoriality and urban policy: addressing territorial complexity." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8028.

Full text
Abstract:
In che modo affrontiamo le istanze poste dalla complessità del territorio nelle pratiche e nella definizione di politiche territoriali? Cosa è la territorialità e quali possono le variabli in gioco nei processi di territorializzazione dei fenomeni urbani? Per rispondere a queste domande il contributo introdurrà la nozione di regione, territorio, luogo, territorialità e territorializzazione. In seguito si analizzano le variabili e le dimensioni emerse, nell’abito della sessione Terrioriality and Urban Policies, nell’affrontare le istanze poste dalla complessità territoriale. Tali dimensioni della “produzione territoriale” saranno qui trattate come un punto di partenza per una definizione delle politiche territoriali che sia informata dall’analisi dei fenomeni urbani e il più possibile aderente alla complessità dei territori contemporanei. How do we deal with territorial complexity in present urban territorial policies and practices. What is territoriality and what are the dimension od territorial production ? In order to explore this issue the contribute will unpack in the first paragraph the notion of region, territory, place, territoriality and territorialisation. In the second paragraph it will outline the dimension of territorial production that inform urban and territorial policies as emerged from the conference parallel session on Territoriality and urban policy. These dimension might inform future approach in territorial policy making.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Andreassi, Fabio, and Ottavia Aristone. "Geografia e storia nei territori sensibili: rischio, emergenza e memoria: prove di dialogo." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7934.

Full text
Abstract:
Si vuole esplorare il significato nella pratica di alcune parole chiave quali cambiamento, collasso, emergenza, memoria, rischio e la loro eventuale capacità di esplicitare i nessi tra geografia e storia nei territori sensibili. Per i sapere non esperti, la nozione di rischio diventa cangiante: declinata al passato in forma di mitografia o respinta e scomoda declinazione del futuro, al presente tende a perdere un significato proprio per scivolare nel campo semantico dell'emergenza. Questa coniugazione produce azioni, nell'unità di spazio-temporale del disastro, che appartengono all'emergenza: depotenziata di un passato irripetibile e di un futuro incerto, si configura quale potente veicolo del potere, avendo liberato le decisioni dalle procedure necessarie per la verifica della opportunità tecnica e del consenso consapevole. Nei "casi di emergenza" si riduce la relazione decisionale con gli abitanti coinvolti; il coordinamento e la gestione assumono forme autoritative e astratte, inconsapevoli della soglia di sopportabilità del rischio da parte delle popolazioni. L'efficienza dell'intervento di prima istanza non corrisponde alla efficacia nella media durata laddove l'azione pubblica non orienta le possibili scelte e non ne supporta i processi attuativi e adattivi. Our intention is to explore the practical meaning of certain key-words such as change, collapse, emergency, memory and risk, and how they may explain the links between the geography and history of sensitive areas. For non-experts, the notion of risk is many-faceted: when declined in a past sense as a myth, or a rejected, inconvenient declination of the future, in the present, it loses its intrinsic meaning and comes to refer to an emergency. This conjugation produces actions, within the space and time of the disaster, which are proper to the emergency: its unrepeatable past weakened and with an uncertain future, it emerges as a forceful vehicle of power, which takes all the decisions and enforces the procedures necessary for assessing technical necessities and conscious consensus. In "cases of emergency", the inhabitants involved are deprived of their part in decision-making, while the management of the emergency takes on an abstract and authoritarian form and seems unable to sense the threshold of tolerance of risk of the population. The immediate intervention is seen to be effective, but not in the mid-term, where public action does not take into account the possible alternatives or sustain the local people in their attempt to adapt.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Canfora, Fabrizio. "Il centro direzionale di Napoli: verso una città-territorio?" In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7985.

Full text
Abstract:
Negli ultimi anni l’ascolto e l’osservazione della società, come via d’accesso alla pratica delle politiche di pianificazione ed alla sperimentazione di nuovi orientamenti progettuali, ha assunto progressivamente un ruolo più incisivo. In tal senso la letteratura sociologica ha fornito spunti interessanti di riflessione per la problematizzazione di nozioni come quelle di bisogno, identità e azione locale, centrali nelle pratiche e nelle teorie della pianificazione. Una risposta al bisogno di radicamento territoriale si osserva nella pianificazione urbanistica degli ultimi anni in molte città europee, tra cui Napoli. Infatti, le politiche urbanistiche della città solo di recente provano a travalicare gli strumenti urbanistici tradizionali di tipo vincolistico. Il contributo si propone di evidenziare i risultati di una ricerca, quale caso studio, condotta a Napoli in merito ad un intervento di progettazione urbana di notevole rilevanza sulla riorganizzazione della città e più nello specifico, nella porzione di quartiere in cui è stato realizzato: si tratta del Centro direzionale. L’obiettivo di questo contributo è quello di analizzare le fasi del processo di pianificazione. Sono state approfondite due macrodimensioni di analisi. La prima di matrice “organizzativa” in cui si analizza quanto il processo pianificatorio sia risultato “inclusivo” rispetto ai diversi stakeholders; la seconda di matrice “relazionale”, in cui si considera l’identità e il senso di appartenenza con il territorio delle diverse popolazioni che vivono il Centro. È stato valorizzato il capitale “bio-socioambientale”? In recent years, listening and observation of society has gradually assumed a greater role, to define new urban policies and planning modeling. In this sense, sociological literature provided causes for reflection, problematizing concepts as need, identity or local action; central key concepts in the practices and theories of urban planning. Lately, in many European cities (Naples included), urban planning provided a response to the need of territorial identity. Recently the urban policies overcome the traditional planning tools. This paper presents the results of a case study about the planning and restyling of a contemporary neapolitan “business district” called Centro direzionale. The aim of the paper is to described the urban planning process. I have considered two macrodimension of analysis. The first one is organizational: it examines how the project is inclusive for stakeholders. The second one is relational: it considers the territorial identity and the sense of community of the different populations livening on District. Has the "bio-socio-environmental capital” been improved?
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography