Dissertations / Theses on the topic 'Nicolò'

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Lo, Maglio Valentina <1957&gt. "Ragionamenti politici di Nicolò Donà." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4469.

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Stangalino, Sara Elisa <1975&gt. "I drammi musicali di Nicolò Minato per Francesco Cavalli." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3404/1/Stangalino_Sara_Elisa_tesi.pdf.

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Stangalino, Sara Elisa <1975&gt. "I drammi musicali di Nicolò Minato per Francesco Cavalli." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/3404/.

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Zangirolami, Michela <1994&gt. "L’epoca delle grandi scoperte geografiche: il caso di Nicolò de’ Conti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14523.

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Abstract:
Nella mia tesi di laurea ho deciso di analizzare la vita e la rilevanza storico-geografica di un viaggiatore chioggiotto: Nicolò de’ Conti. Esponente di quella stirpe di esploratori veneti che dal XV secolo si affacciarono verso il continente asiatico, l’uomo viaggiò secondo un itinerario la cui influenza sugli studiosi successivi è, a mio parere, poco considerata e valorizzata. Nel corso dell’elaborato esaminerò la principale fonte relativa ai viaggi dell’esploratore, ossia il libro IV del "De varietate fortunae", in modo tale da delineare le principali ipotesi circa l’origine del de' Conti e da analizzare le fondamentali tappe e i relativi percorsi intrapresi da questi in Oriente, evidenziando gli eventuali dubbi e problematiche tra gli studiosi circa l’identificazione di alcuni luoghi. Oltre a ciò, cercherò di descrivere l’orizzonte culturale in cui agì il de’ Conti: si tratta dell’epoca delle grandi scoperte geografiche, che trovò il suo culmine nel 1492 ma che era iniziata ancora prima, con i viaggi di Marco Polo e di altri esploratori. Secondo questa prospettiva, nei rapporti tra Occidente e Oriente, assunse ruolo centrale la Serenissima di cui analizzerò i principali percorsi commerciali (soprattutto marittimi).
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Gambini, Luca. "Rovine urbane: un progetto di recupero per la chiesa abbandonata di San Nicolò di San Felice a Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14962/.

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Abstract:
Le politiche di consumo e continua crescita del secolo scorso hanno causato il degrado del paesaggio, riducendone il valore e privatizzandolo. Una delle conseguenze più gravi del consumo di suolo estensivo, è la graduale distruzione del paesaggio naturale e la conseguente perdita dei territori agricoli. Oggi è quindi di vitale importanza pensare a un uso del suolo sostenibile attraverso il riutilizzo delle aree dismesse. Una strategia che sta prendendo piede nei territori europei è quella dell’innesto architettonico in luoghi interstiziali del tessuto consolidato delle città. L’obiettivo è di limitare l’espansione verso l’esterno dei centri abitati saturando i luoghi in disuso attraverso metodi compositivi contemporanei. E’ necessario quindi valorizzare i luoghi abbandonati e i vuoti urbani della città risolvendone i problemi. Il caso di studio è stato individuato nella chiesa sconsacrata di San Nicolò in via San Felice a Bologna, che al momento si presenta con la sua unicità di vuoto urbano in un tessuto altamente urbanizzato. Questa caratteristica è data dal particolare stato di abbandono del luogo, che rimasto per anni senza una copertura a proteggerlo dalle intemperie ha assunto le caratteristiche di una grande piazza nascosta in rovina, ricoperta di vegetazione spontanea. Il progetto sull’edificio muove le mosse proprio dall’unicità di questo luogo, con l’intento di renderlo un giardino segreto nel cuore della città, valorizzandone la particolare estetica romantica della rovina. Le modalità con cui il progetto si relaziona allo stato di fatto è quella dell’innesto, una sovrastruttura leggera che vive in simbiosi col luogo, senza occultarlo o sopraffarne l’identità, ma traendone l’energia per darne nuova vita. Per questo motivo si è individuata oltre alla funzione di luogo di socialità e riposo, un uso a galleria d’arte di carattere religioso, in continuità con lo spirito degli spazi in cui sorge il nuovo intervento.
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Brusori, Giulia <1993&gt. "Nicolò dell'Abate in Francia: disegni e progetti decorativi. Proposta per un catalogo." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10222/1/Brusori_Giulia_tesi_.pdf.

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Abstract:
La tesi prende in esame l’attività artistica di Nicolò dell’Abate (Modena, 1509 – Parigi, 1571), con particolare riferimento alla sua grafica. L’artista lavorò circa sessanta anni suddivisi fra l’Emilia, in alcune delle sue piccole entità politiche autonome come Modena, Scandiano, Soragna, Busseto, Bologna, e la Francia, potente stato nazionale che, all’epoca qui presa in considerazione, era guidato dalla casata dei Valois: la carriera italiana di Nicolò dell’Abate si sviluppa in un arco temporale che si estende dal 1529 alla primavera del 1552, quando si trasferisce definitivamente oltralpe, morendo a Parigi alla fine di marzo del 1571. L’elaborato è diviso in quattro capitoli, dei quali il primo, introduttivo, ripercorre per sommi capi le principali tappe della sfaccettata attività italiana; il secondo e il terzo sono invece incentrati sull’esame dell’attività artistica francese del maestro, con particolare riferimento alla grafica, indagata sulla base della ricostruzione del contesto storico, culturale e artistico della Francia dell’epoca, con specifico riguardo alla corte reale della famiglia Valois nei periodi compresi fra l’arrivo di Nicolò, nel 1552, e la morte prematura del re Enrico II, nel 1559, e fra il 1560 e il 1571, durante il quale deteneva il potere de facto la regina madre Caterina de’ Medici, moglie di Enrico. Il quarto e ultimo capitolo costituisce il catalogo dei disegni italiani e francesi: è preceduto da un saggio introduttivo che esamina lo stile disegnativo di Nicolò dell’Abate in Italia e in Francia, le sue caratteristiche fondamentali e il suo mutamento, oltre alle tecniche grafiche impiegate dall’artista, la loro evoluzione e variazione e il loro ruolo nella sua poetica. Infine, in appendice, è presente il regesto delle fonti francesi sull’attività dell’artista e di alcuni dei maggiori esponenti della cosiddetta scuola di Fontainebleau.
The thesis examines the artistic activity of Nicolò dell'Abate (Modena, 1509 - Paris, 1571), with a particular reference to his draughtsmanship. The thesis is divided into four chapters: the first, introductory, retraces in detail the main stages of Nicolò’s Italian activity; the second and third chapters focus on the examination of his French artistic activity, with a particular reference to his draughtsmanship, studied on the basis of the reconstruction of the historical, cultural and artistic context of France at the time, with a specific reference to the Royal Court of the Valois in the periods between the arrival of Nicolò, in 1552, and the premature death of King Henry II in 1559, and that of 1560 to 1571, during which the queen-mother Catherine de Medici held power. The fourth chapter is the catalogue of Italian and French drawings: it is preceded by an introductory essay which examines the style of drawing of Nicolò dell'Abate in Italy and France. Finally, in the appendix, the French sources on the activity of the artist and some of the principal representatives of the school of Fontainebleau are reported.
La thèse examine l’activité artistique de Nicolò dell’Abate (Modène, 1509 - Paris, 1571), avec une référence particulière à sa production dessinée. La thèse est divisé en quatre chapitres : le premier, introductif, retrace en détail les principales étapes de l’activité italienne; le deuxième et le troisième chapitres sont centrés sur l’examen de l’activité artistique française du maître, avec une référence particulière à ses dessins, étudié sur la base de la reconstruction du contexte historique, culturel et artistique de la France de l’époque, avec une référence spécifique à la cour royale des Valois dans les périodes comprises entre l’arrivée de Nicolò, en 1552, et la mort prématurée du roi Henri II, en 1559, et celle de 1560 à 1571, durant laquelle la reine-mère Catherine de Médicis détenait le pouvoir. Le quatrième chapitre constitue le catalogue des dessins italiens et français : il est précédé d’un essai introductif qui examine le style de dessin de Nicolò dell’Abate en Italie et en France. Enfin, en annexe, les sources françaises sur l’activité de l’artiste et de quelques-uns des principaux représentants de l’école de Fontainebleau sont reprises.
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Zanatta, Angelica <1982&gt. "L'attività di un notaio veneziano del XVII secolo: Nicolò Bon nel 1649." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3537.

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Abstract:
Il Seicento viene descritto da molti studiosi come un secolo intriso di violenza, caratterizzato dalla dominazione straniera e dalle ombre della Controriforma, colpito da una decadenza che coinvolse buona parte dell'Europa e che si sarebbe manifestata nelle rivoluzioni e nei sommovimenti scoppiati, quasi in sincronia, verso la metà del secolo. Per quanto riguarda la Repubblica di Venezia si trattò di una crisi che si manifestò pesantemente in tutti i settori, dal commercio, a quello sociale, politico ed istituzionale, investendo le strutture di governo e l'aristocrazia che le reggeva. Si trattò di una decadenza relativa in rapporto agli altri Stati, con una perdita di egemonia rispetto alle potenze commerciali nord-atlantiche, accompagnata da un crollo nel campo dei trasporti mercantili e del traffico portuale. In realtà l'economia della città in sé non declinò, grazie alla capacità di adeguamento ad alla flessibilità di alcuni settori economici, che permisero di ristrutturare l'occupazione dalle industrie di prodotti d'esportazione ad attività rivolte al mercato interno. Dopo un excursus storico del periodo, viene introdotta la figura del notaio, analizzandone dapprima l'evoluzione e andando poi ad approfondire la sua attività nella Venezia del XVII secolo, con particolare attenzione al suo ruolo nel sistema finanziario e creditizio. Analizzando gli atti del notaio Nicolò Bon dell'anno 1649 e approfondendo le tematiche più interessanti, il lavoro ha lo scopo di dimostrare che tale figura, oltre al ruolo di guida nella vita sociale, ricopriva anche quello di intermediario finanziario, svolgendo il lavoro che oggi è proprio di banche ed altri soggetti di intermediazione.
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Dellarosa, Nicolo <1987&gt. "Optimization of Innovative Non-Thermal Technologies for Fruit and Vegetables Processing." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amsdottorato.unibo.it/7831/1/Nicol%C3%B2%20Dellarosa%20PhD%20Thesis.pdf.

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Abstract:
Pulsed electric fields, ultrasound, osmotic dehydration and high pressure homogenization are innovative non-thermal technologies which are attracting a growing interest in the fruit and vegetables sector because they allow processing of foodstuff with minimal drawbacks on their quality. In the present PhD thesis, these technologies were investigated from microstructural and metabolic point of view to provide evidence of the induced changes which could lead to potential benefits or disadvantages for different industrial purposes. Novel methods were developed and tested to assess the impact of the technologies on plant tissue and to provide tools for the optimization of the relevant parameters on industrial scale. Microstructural modifications produced by ultrasound and pulsed electric fields treatments were studied by observing the subcellular water redistribution which was found to be correlated with mass transfer kinetics. Both reversible and irreversible electroporation upon high electric fields enhanced the water and solute migrations when combined with osmotic dehydration in apple and strawberry tissues. Similarly, the addition of calcium and ascorbic salts to a sucrose osmotic solution led to the alteration of the membranes permeability with the consequent increase of water removal and solutes entrance in the plant tissue. The metabolic response induced by non-thermal technologies was evaluated in terms of cell viability, metabolic heat production and respiration rate while a metabolomic approach was adopted to finely explore their impact on specific metabolic pathways. High concentrations of ascorbic acid or high voltages applied to apple tissue markedly dropped the cell viability. Moreover, high electric field strengths affected both the anaerobic respiration pathways and the gamma-aminobutyric acid metabolism. High pressure homogenization, applied to a mandarin juice, influenced the microbial degradation pathways as a function of the applied pressure level.
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Olivieri, Sara <1995&gt. "La chiesa di San Nicolò dei Mendicoli. Templum aureum della Venezia del Cinquecento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17342.

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Abstract:
Nonostante sia stata spesso sottovalutata e sia oggi poco conosciuta, la chiesa di San Nicolò dei Mendicoli è una delle chiese più antiche di Venezia, sorta probabilmente già prima del XII secolo all’estremità sud-occidentale della città. Gli interventi architettonici che si sono susseguiti nel corso del tempo hanno consegnato una chiesa dall’aspetto esteriore semplice, ma che cela al suo interno un ambiente avvolgente, la cui bellezza ha fatto guadagnare alla chiesa l’appellativo di templum aureum. Come molti edifici veneziani, un primo intervento fu necessario in seguito ai grandi incendi del 1105 e del 1149; la chiesa fu oggetto di ulteriori modifiche nel corso del XIV secolo, in particolare dopo il terremoto del 1348. Fu tuttavia nel corso del Cinquecento, sulla scia dei dettami controriformistici e delle visite apostoliche e pastorali, che si assistette ad un vero e proprio rinnovamento decorativo: fu proprio da questo momento di fervore artistico che presero vita le dodici tele del ciclo cristologico che ricoprono le pareti della navata centrale e i dipinti del soffitto dedicati a San Nicolò. Molte sono le riflessioni che il programma decorativo e la chiesa tutta offrono allo studio: artisti, committenza, protagonisti, tempi, modelli iconografici... Tutti aspetti finora poco studiati e che meriterebbero un’analisi lunga e approfondita. Punto di partenza dovrebbe essere lo spoglio dell’archivio parrocchiale conservato presso l’Archivio storico del Patriarcato di Venezia, nonché la consultazione delle mariegole delle scuole piccole attive presso la parrocchia. La situazione di emergenza che ha colpito il mondo ha purtroppo causato l’inevitabile interruzione delle ricerche archivistiche. In mancanza di materiale documentario, la riflessione si è orientata sugli aspetti iconografici e iconologici delle tele, lette a partire dalla simbologia cristiana ma sempre in collegamento con il contesto dei Mendicoli, spingendosi a valutare anche gli aspetti più teorici che la serie sottende, ovvero il valore devozionale di un ciclo cristologico come quello di San Nicolò nella Venezia di fine Cinquecento. Caso studio di una chiesa veneziana, questa tesi spera di poter riportare l’attenzione su un luogo tanto bello quanto dimenticato dagli studi negli ultimi anni, nonché importante nella storia di Venezia e delle sue origini. Inevitabile è stato dunque un approccio iconologico contestuale, che mirasse a far emergere la chiesa di San Nicolò all’interno di un contesto più ampio, vissuto, fatto di persone, vicende, religione e storia.
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Baroni, Nicolò [Verfasser], and B. S. [Akademischer Betreuer] Richards. "Surface-anchored metal-organic frameworks for optical applications / Nicolò Baroni ; Betreuer: B. S. Richards." Karlsruhe : KIT-Bibliothek, 2020. http://d-nb.info/1220359076/34.

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Dubbini, Gianni <1987&gt. "I "Libri" di Nicolò Manucci: un paradigma per una nuova committenza europea in India (1680-1820)." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/12889.

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Abstract:
In questa tesi viene preso in considerazione il tema della committenza europea di artisti indiani tra la fine del XVII secolo e i primi decenni del XIX. L'analisi viene svolta utilizzando come chiave interpretativa l'opera del viaggiatore e medico veneziano Nicolò Manucci (1638-1720 ca). Questi commissionò due cicli di miniature ad artisti indiani, il "Libro rosso" (ritratti dei principi e dei potenti) e il "Libro Nero" (ritratti etnografici e dei costumi sociali). Essi riprendono per certi aspetti la tradizione illustrata europea dei "libri di costume" ma con l'originale finalità di essere stati eseguiti in un formato "ibrido" che media tra l'arte indiana e la cultura europea. Nella tesi l'attenzione viene orientata all'interpretazione dell'operato di altri committenti occidentali e di opere analoghe a quelle di Manucci, percorrendo così un momento fondamentale della storia dell'arte indiana e dei rapporti tra l'Asia e l'Europa durante la fase cruciale dell'espansione coloniale.
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Lazzarini, Giulia. "Arte e Architettura : progetti di restauro e valorizzazione delle pitture murali a Rimini tra XIII e XIV secolo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1287/.

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Abstract:
Il progetto di percorso urbano ‘S’intende per restauro qualsiasi intervento volto a conservare e a trasmettere al futuro, facilitandone la lettura e senza cancellarne le tracce del passaggio nel tempo, le opere d’interesse storico, artistico e ambientale; esso si fonda sul rispetto della sostanza antica e delle documentazioni autentiche costituite da tali opere, proponendosi, inoltre, come atto d’interpretazione critica non verbale ma espressa nel concreto operare’ (G.Carbonara) Celate all’interno di edifici privati, ritrovate quasi sempre fortuitamente, ai più sconosciute, le pitture murali del Trecento riminese necessitano un processo di valorizzazione. Si tratta di portarle alla luce una seconda volta creando un percorso di riscoperta di queste opere nascoste, di cui raramente si è più sentito parlare dopo il clamore sollevato dalla mostra del 1935 organizzata da Brandi. Si parla quindi di un percorso conoscitivo. Un percorso urbano che tocchi i luoghi dove queste sono ancora conservate: l’antica chiesa di San Michelino in foro (oggi divisa tra più proprietari privati), la chiesa di Sant’Agostino, la cappella del campanile della chiesa di Santa Maria in Corte, la cappella del Crocifisso in San Nicolò al porto. Le chiese costituiranno le tappe di un percorso che si articolerà attraverso le strade medievali della città. Si verrà a creare quindi un percorso non solo alla scoperta delle pitture murali del XIII e XIV secolo, ma alla scoperta della Rimini del Trecento, delle sue vie, del suo sviluppo urbano. Si affronterà il problema del restauro delle pitture murali, ma sempre preoccupandosi della buona conservazione e del mantenimento del monumento nel suo insieme. Pittura murale e architettura sono, come sostiene Philippot, inscindibili: trattando una pittura murale, il restauratore tratta sempre e solo una parte di un insieme più vasto, che costituisce il tutto al quale egli si dovrà riferire, tanto dal punto di vista estetico e storico, quanto dal punto di vista tecnico . Per ogni chiesa si prevederà quindi, oltre al progetto di restauro della pittura, anche un progetto di fruizione dello spazio architettonico e di riconfigurazione dello stesso, quando necessario, ragionando caso per caso. Si è deciso di porre come origine del percorso l’antica chiesa di San Michelino. La motivazione di questa scelta risiede nel fatto che in questo edificio si è individuato il luogo adatto ad ospitare uno spazio espositivo dove raccontare la Rimini del Trecento. Uno spazio espositivo al servizio della città, con la progettazione del quale si cercherà di restituire unità agli ambienti dell’antica chiesa, oggi così frazionati tra troppi proprietari. Da San Michelino si continuerà verso la chiesa di Sant’Agostino, dove si trovano affreschi del Trecento riminese già molto noti e studiati. Ciò che si rende necessario in questo caso è la riconfigurazione architettonica e spaziale degli affreschi della parte bassa della cappella del campanile, staccati e trasferiti su pannelli negli anni ’70, oltre alla previsione di un sistema di monitoraggio degli affreschi stessi. La terza tappa del percorso sarà la chiesa di Santa Maria in Corte. Il ciclo di affreschi si trova all’interno della cappella del campanile, oggi chiusa al pubblico ed esclusa dallo spazio della chiesa dopo gli interventi barocchi. Abbiamo quindi pensato di proporre una soluzione che permetta una più agevole fruizione della cappella, progettando un’illuminazione e un percorso d’accesso adeguati. Più complesso è il caso di San Nicolò al porto, individuata come ultima tappa del percorso. Si tratta in questo caso della riconfigurazione di un intero isolato, che nel tempo ha perso totalmente il suo significato urbano riducendosi ad una sorta di spartitraffico. Qui si rendeva necessaria inoltre la progettazione di una nuova chiesa, presentando quella attuale seri problemi statici.
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Misirolli, Michela. "Arte e architettura : progetti di restauro e valorizzazione delle pitture murali a Rimini tra XIII e XIV secolo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amslaurea.unibo.it/1288/.

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Abstract:
Il progetto di percorso urbano ‘S’intende per restauro qualsiasi intervento volto a conservare e a trasmettere al futuro, facilitandone la lettura e senza cancellarne le tracce del passaggio nel tempo, le opere d’interesse storico, artistico e ambientale; esso si fonda sul rispetto della sostanza antica e delle documentazioni autentiche costituite da tali opere, proponendosi, inoltre, come atto d’interpretazione critica non verbale ma espressa nel concreto operare’ (G.Carbonara) Celate all’interno di edifici privati, ritrovate quasi sempre fortuitamente, ai più sconosciute, le pitture murali del Trecento riminese necessitano un processo di valorizzazione. Si tratta di portarle alla luce una seconda volta creando un percorso di riscoperta di queste opere nascoste, di cui raramente si è più sentito parlare dopo il clamore sollevato dalla mostra del 1935 organizzata da Brandi. Si parla quindi di un percorso conoscitivo. Un percorso urbano che tocchi i luoghi dove queste sono ancora conservate: l’antica chiesa di San Michelino in foro (oggi divisa tra più proprietari privati), la chiesa di Sant’Agostino, la cappella del campanile della chiesa di Santa Maria in Corte, la cappella del Crocifisso in San Nicolò al porto. Le chiese costituiranno le tappe di un percorso che si articolerà attraverso le strade medievali della città. Si verrà a creare quindi un percorso non solo alla scoperta delle pitture murali del XIII e XIV secolo, ma alla scoperta della Rimini del Trecento, delle sue vie, del suo sviluppo urbano. Si affronterà il problema del restauro delle pitture murali, ma sempre preoccupandosi della buona conservazione e del mantenimento del monumento nel suo insieme. Pittura murale e architettura sono, come sostiene Philippot, inscindibili: trattando una pittura murale, il restauratore tratta sempre e solo una parte di un insieme più vasto, che costituisce il tutto al quale egli si dovrà riferire, tanto dal punto di vista estetico e storico, quanto dal punto di vista tecnico . Per ogni chiesa si prevederà quindi, oltre al progetto di restauro della pittura, anche un progetto di fruizione dello spazio architettonico e di riconfigurazione dello stesso, quando necessario, ragionando caso per caso. Si è deciso di porre come origine del percorso l’antica chiesa di San Michelino. La motivazione di questa scelta risiede nel fatto che in questo edificio si è individuato il luogo adatto ad ospitare uno spazio espositivo dove raccontare la Rimini del Trecento. Uno spazio espositivo al servizio della città, con la progettazione del quale si cercherà di restituire unità agli ambienti dell’antica chiesa, oggi così frazionati tra troppi proprietari. Da San Michelino si continuerà verso la chiesa di Sant’Agostino, dove si trovano affreschi del Trecento riminese già molto noti e studiati. Ciò che si rende necessario in questo caso è la riconfigurazione architettonica e spaziale degli affreschi della parte bassa della cappella del campanile, staccati e trasferiti su pannelli negli anni ’70, oltre alla previsione di un sistema di monitoraggio degli affreschi stessi. La terza tappa del percorso sarà la chiesa di Santa Maria in Corte. Il ciclo di affreschi si trova all’interno della cappella del campanile, oggi chiusa al pubblico ed esclusa dallo spazio della chiesa dopo gli interventi barocchi. Abbiamo quindi pensato di proporre una soluzione che permetta una più agevole fruizione della cappella, progettando un’illuminazione e un percorso d’accesso adeguati. Più complesso è il caso di San Nicolò al porto, individuata come ultima tappa del percorso. Si tratta in questo caso della riconfigurazione di un intero isolato, che nel tempo ha perso totalmente il suo significato urbano riducendosi ad una sorta di spartitraffico. Qui si rendeva necessaria inoltre la progettazione di una nuova chiesa, presentando quella attuale seri problemi statici.
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Toro, Silvia <1991&gt. "Nicolò Longobardo S.J.(1556-1655) successore di Matteo Ricci e autore del 地震解Trattato sui terremoti." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9241.

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Abstract:
La figura del missionario Nicolò Longobardo 龍華民 (1565- 1655) riveste un ruolo di spicco nel panorama dei missionari gesuiti partiti dalla Sicilia tra il XVI e XVII secolo. Longobardo fu il primo successore di Matteo Ricci, per la stima che aveva delle sue capacità nel 1610 lo nominò superiore della missione cinese. Le complessità e le tensioni della missione in quegli anni si acuirono e L. si trovò ad affrontarle per tutto l’arco della sua vita. Portò avanti la strategia ricciana di accommodation ma parecchie furono le innovazioni da lui apportate: fare della Cina una provincia autonoma, indipendente dal Giappone; ammettere i Cinesi al sacerdozio, consentire loro l'ingresso nella Compagnia di Gesù; favorire l’utilizzo della lingua cinese nella liturgia cristiana e procedere alla traduzione in lingua cinese del Messale e del Breviario; convertire le donne; proseguire nella produzione di opere in cinese riguardanti il sapere scientifico europeo, principalmente di tipo astronomico e scienze della terra. Di particolare importanza è l’opera Trattato sui terremoti 地震解e le influenze che quest’opera ha avuto nella cultura scientifica cinese, nonché l’interpretazione del fenomeno sismico secondo la duplice ottica: quella cristiana del flagellum dei e quella cinese di segno di cattivo auspicio.
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CAPPONI, MARCO. "Architettura teatina a Venezia. La costruzione della chiesa e del monastero di San Nicolò da Tolentino in età moderna." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/11578/282399.

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Filipec, Goran. "Paganini au piano : Franz Liszt, Ferruccio Busoni, Michael Zadora, Mark Hambourg, Ignaz Friedman et la « grande manière »." Thesis, Sorbonne université, 2018. http://www.theses.fr/2018SORUL137.

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Abstract:
Dans l’art de la musique instrumentale, il y a certainement eu des moments de développement extraordinaires. La plus grande révolution dans le domaine du violon aura probablement été Paganini, avec ses innovations dans le cadre de la technique, de la texture et des effets timbriques du violon. Dans le domaine du piano, Liszt, suite à sa rencontre avec le violon assimilateur et imitateur du Génois, reforma son jeu et reconçut le pianisme de l’époque. Dans cette mission, il fut accompagné par des améliorations techniques à l’instrument. L’art du jeu du piano, qui hérita de Paganini le côté assimilateur et imitateur, qui abandonna le salon et s’installa dans les grandes salles, fut reconnu comme la « grande manière » ou le « grand style ». Ces termes, provenant principalement de l’art de Liszt, qui fut apparemment son premier représentant, se réfèrent à un style pianistique particulier, basé sur de grands effets acoustiques et de nouvelles techniques d’exécution. Le corpus de l’étude est constitué des œuvres de Liszt d’après Paganini, telles que les Études d’exécution transcendante d’après Paganini, les Grandes Études de Paganini, La Grande Fantaisie de bravoure sur La Clochette et les œuvres en relation avec Paganini des générations suivantes de pianistes de la « grande manière ». Celles-ci incluent les versions des études de Liszt réalisées par Ferruccio Busoni, son Introduzione e Capriccio (Paganinesco), les arrangements des Caprices de Paganini par Michael Zadora, les Variations sur un thème de Paganini de Mark Hambourg et les Études d’après un thème de Paganini op. 47b d’Ignaz Friedman. L’étude tente de tracer la « grande manière » dans les formes pianistiques appliquées dans les œuvres citées ainsi que d’identifier les particularités du « pianisme » des auteurs concernés
In the art of instrumental music there were moments of extraordinary evolution. The greatest revolution in the domain of the violin was probably the appearance of Paganini and his innovations in the technique, the texture of violin writings and the exploitation of the timbrical effects of the instrument. In the domain of the piano, Liszt, after having heard the assimilating and imitating violin of the Genovese, reformed his playing and transformed the pianism of his époque. In that mission, he was accompanied by technical improvements of the instrument. The art of piano playing, which inherited from Paganini the assimilating and imitating tendencies and left the salon in favor of big halls, was recognized as the “grand manner” or the “grand style” grand style’, first represented by Liszt. These terms, mainly originating from the conceptual grandeur of his art, refer to a particular pianistic style, based on big acoustic effects and new techniques of execution. The corpus of the present study is constituted by the works after Paganini by Liszt, including the Études d’exécution transcendante d’après Paganini, the Grandes études de Paganini, La Grande fantaisie de bravoure sur La Clochette, and the works related to Paganini of the following generations of pianists of the « grand manner”. These include the arrangements of Liszt’s studies of Busoni, the Introduzione e Capriccio paganinesco, the Variations sur un thème de Paganini of Mark Hambourg and the Paganini-Studies op. 47b of Ignaz Friedman. The study tempts to trace the “grand manner” in the pianistic forms applied in the cited works, and to identify the specificities of the pianism of the concerned authors
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Di, Mauro Annarita. "Scienza e naturalia nel monastero di S. Nicolò l'Arena Ricognizione, analisi e studio del Fondo Benedettino e della collezione museale." Doctoral thesis, Università di Catania, 2018. http://hdl.handle.net/10761/3841.

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Abstract:
Il progetto di tesi si pone di delineare contenuti, forme e modelli delle collezioni scientifiche dei PP. Benedettini del Monastero di San Nicolò l Arena di Catania nell ambito del più vasto panorama del collezionismo naturalistico-scientifico del XVIII-XIX sec. La ricerca propone lo sviluppo di una metodologia integrata per analizzare, descrivere, valorizzare e rendere fruibile le caratteristiche del collezionismo scientifico dei monaci benedettini, inserendosi all interno di un ampio filone di ricerche multidisciplinari sulla valorizzazione dell ex Monastero e sugli episodi del collezionismo siciliano, condotto già da alcuni anni da ricercatori e specialisti del Dipartimento di Scienze Umanistiche dell Università di Catania. All interno di questo principale ambito di ricerca si prevede, infatti, un approfondimento riguardante lo studio degli aspetti naturalistico-scientifici e sperimentali delle collezioni benedettine, con lo scopo di chiarirne l articolazione cronologica, il significato storico-culturale ed i legami con le contemporanee istituzioni e strutture (Biblioteca, Accademia, Museum Biscarianum, etc.) attraverso la lettura delle fonti documentarie archivistiche del Fondo Benedettini conservato presso l Archivio di Stato di Catania e di tutte le altre fonti coeve disponibili in vario modo correlate. Lo studio permetterà di approfondire il rapporto tra benedettini e città, ed in particolare le relazioni con l Accademia Gioienia e l Università, nell ottica del modello museo integrato , tipico del collezionismo settecentesco. Soprattutto si cercherà di indagare attraverso l analisi delle informazioni raccolte, sia archivistiche che librarie, la concezione settecentesca del sapere e dello studio benedettino, la chiave interpretativa dei diversi rami delle collezioni ed il complesso legame tra Scienze ed Arti . Dal recupero di documenti inediti e dalle nuove ricerche sui numerosi documenti d archivio, si avvierà una nuova sistematica indagine per la conoscenza e l approfondimento delle collezioni naturalistico-scientifiche dei monaci benedettini. In particolare si tenterà di rintracciare tendenze, modalità, motivazioni e pratiche sociali dei singoli collezionisti, nonché gli scambi materiali o intellettuali tra i diversi protagonisti, ricostruendo là dove possibile gli specifici contesti di una collezione nel confronto, sempre illuminante, con le esperienze coeve. Inoltre si intende promuovere la valorizzazione e la definizione di un nuovo modello di gestione e fruizione del Fondo Benedettini conservato presso le Biblioteche Riunite Civica e U. Recupero di Catania, attraverso la digitalizzazione del patrimonio storico-documentario e librario indagato. Il progetto, infatti, intende coniugare l indagine scientifica con l innovazione tecnologica ponendosi in linea con le nuove prospettive di ricerca che si affermano nel campo della fruizione, valorizzazione e conservazione del patrimonio umanistico attraverso la collaborazione con l Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Catania (IBAM-CNR), ente specializzato nel campo della digitalizzazione del patrimonio storico-documentario.
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Alagna, Nicolò [Verfasser], and Tiago [Akademischer Betreuer] Buckup. "Exploring the role of chemical substitution and geometrical changes on singlet fission via time resolved spectroscopy / Nicolò Alagna ; Betreuer: Tiago Buckup." Heidelberg : Universitätsbibliothek Heidelberg, 2021. http://d-nb.info/1235674681/34.

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Trentin, Eleonora <1992&gt. "I volgarizzamenti italiani della relazione di viaggio di Nicolò de' Conti (Poggio Bracciolini, De varietate fortunae, libro IV): edizione critica commentata." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20586.

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Abstract:
La tesi è dedicata all’edizione critica con commento alle tecniche traduttive dei volgarizzamenti italiani del resoconto odeporico del mercante Nicolò de’ Conti (ca. 1385-1469), contenuto nel IV libro delle Historiae de varietate fortunae di Poggio Bracciolini. In Italia nel corso della seconda metà del XV secolo questo testo fu oggetto di tre trasposizioni in volgare, due di area toscana e una di origine veneta, fino ad oggi inedite e tràdite da sei testimoni. Oltre allo studio della tradizione manoscritta dei tre volgarizzamenti e alla ricostruzione dei loro rapporti genealogici, si dedica ampio spazio all’analisi delle caratteristiche testuali di ciascuna traduzione e all’esame delle tecniche traduttive adottate dai rispettivi volgarizzatori. In apertura alla tesi si propongono inoltre alcuni cenni biografici sulla figura di Nicolò de’ Conti e un quadro della storia redazionale, della struttura e dei contenuti del IV libro del De varietate fortunae.
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Radzik, Daniele <1956&gt. "Le Annotazioni di Nicolò Crasso al Libro de la republica de’ Vinitiani di Donato Giannotti e a La Republica e i Magistrati di Vinegia di Gasparo Contarini." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12420.

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Abstract:
La nostra ricerca intende esaminare Le Annotazioni sopra i libri di Donato Giannotti e di Gasparo Contarini cardinale della Republica di Venezia di Nicolò Crasso (1586-1656), pubblicate a Venezia nel 1650 da Francesco Storti, in un’edizione in cui erano comprese anche la traduzione italiana dal latino del De magistratibus et republica venetorum libri quinque, authore Gaspare Contareno, patricio veneto, stampato per la prima volta nel 1543 e il Libro de la republica de’ Vinitiani di Donato Giannotti del 1540. All’epoca della prima pubblicazione in latino del volume di Crasso, avvenuta a Leida nel 1631 come opera singola e su commissione del politico veneziano Domenico Molino, dal titolo Donati Iannotii Florentini Dialogi de Repub. Venetorum. Cum notis et lib. Singulari de forma eiusdem Reip. la Repubblica di Venezia stava attraversando un difficile momento sia in ambito internazionale (la Spagna, l’Impero e i Turchi minacciavano l’integrità della Serenissima) sia interno (si accentuò la spaccatura nella classe dirigente patrizia). Sullo sfondo di questi avvenimenti la tesi cerca, attraverso l’analisi del testo di Crasso, di comprendere le motivazioni che possono aver indotto lo scrittore e il suo mecenate alla stesura di questo libro.
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Spallino, Giuseppe. "L'Istituto Agrario Castelnuovo di Palermo: possidenza "illuminata" dell'Ottocento e modernità agricola." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2019. http://hdl.handle.net/11577/3421867.

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Abstract:
Obiettivo principale della tesi è quello di delineare un quadro esauriente della possidenza agraria "illuminata" italiana e dei suoi rapporti con l'aristocrazia terriera europea, partendo dall‘Istituto agrario Castelnuovo, sorto nel cuore della Conca d’Oro di Palermo, che ebbe tra i suoi sostenitori patrioti, botanici, naturalisti, agronomi e grandi proprietari legati dall’idea del progresso tecnico dell’agricoltura come via per la libertà. Il prodotto più prestigioso di quell’Istituto sono gli Annali di Agricoltura Siciliana. Tra i collaboratori troviamo i nomi di scienziati e possidenti "illuminati", tra i quali Vincenzo Tineo, Filippo Parlatore, Pietro Cuppari, Giuseppe Bianca, Francesco Minà Palumbo, Baldassarre Romano, Agostino Todaro, Casimiro Fiamingo, il barone Vagliasindi, l’avvocato Francesco Maggiore Perni e di altri agronomi ed economisti illustri. Il più qualificato esponente di questo gruppo è il barone Nicolò Turrisi Colonna, personaggio chiave della storia ottocentesca siciliana, apprezzato dall’alta aristocrazia del mondo imprenditoriale e politico del Nord Italia e dell’Europa. Scrisse infatti l’economista agrario Ferdinando Alfonso: <>. Pertanto altro obiettivo è stato di portare alla luce questi interessi che legano gli aristocratici italiani, non solo tra di loro, ma anche con i loro referenti europei.
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Locatelli, Sofia. "Les pierres tombales de l’ancien cimetière juif du Lido de Venise : histoire, art, poésie et paléographie." Thesis, Paris Sciences et Lettres (ComUE), 2019. http://www.theses.fr/2019PSLEP013.

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Abstract:
L'ancien cimetière du Lido de Venise a été construit en 1386. En raison de son emplacement favorable, juste en face de la lagune, le cimetière était parfois utilisé à des fins défensives et militaires. De nombreuses pierres tombales ont été perdues, détruites ou réutilisées, d'autres ont été déplacées vers une zone plus interne de la lagune, qui est devenue en 1774 le cimetière officiel connu sous le nom de «Nouveau cimetière». Les pierres tombales vénitiennes sont des artefacts riches en histoire, en poésie et en art. Leur étude nous permet non seulement de reconstruire la vie et les événements des membres de la communauté, mais également de détecter des aspects significatifs de la culture littéraire et artistique de l’époque. Cet ouvrage est un catalogue de toutes les 1240 pierres tombales incorporées dans le cimetière «Ancien» du Lido. Chaque fiche présente une analyse du style architectural des tombeaux ainsi que le type de pierre utilisé et son état de conservation, une description du blason gravé sur la pierre, une analyse paléographique de l'écriture, une note sur les caractéristiques poétiques et grammaticales du texte et un commentaire historique avec les information trouvées dans les registres de morts de la communauté. Les transcriptions et les traductions des épitaphes de l'hébreu à l'italien ont également été ajoutées pour 410 tombeaux. Cette analyse est complétée par une étude détaillée de l'histoire du cimetière et de sa communauté, ainsi que de la poésie des épitaphes, de la paléographie et de l'art. Ce dernier sujet a été approfondi par une analyse architecturale des pierres tombales et une étude inédite sur l'héraldique juive
The Ancient Cemetery of the Lido in Venice was built in 1386: due to its favorable location just across the lagoon, the cemetery was occasionally used for defensive and military purposes. Many tombstones were lost, destroyed or reused, others were moved to a more internal area of the lagoon, which in 1774 became the official cemetery known as “New Cemetery”. Venetian tombstones are artifacts rich in history, poetry and art. Their study allows us not only to rebuild the lives and the fortunes of the community members, but also to detect meaningful aspects of the literary and artistic culture of that time. This work is a catalogue of all the 1240 tombstones incorporated in the “Ancient” cemetery of the Lido. Each gravestone presents an analysis of the architectural style of the tombs as well as the kind of stone used and an assessment of his condition, a description of the coat of arms if engraved on the stone, a paleographic analysis of the writing, a note about the poetic and grammatical features of the text and a historical commentary detailing any relevant information found in the community death records. Transcriptions and translations of the epitaphs from Hebrew to Italian have been also added for 410 tombs. This analysis is supplemented with a detailed study of the history of the cemetery and the Jewish community of Venice, as well as the poetry of epitaphs, the paleography and art. This last topic has been further explored through an architectural analysis of the tombstones and a study on the Hebrew heraldry in light of the emblems engraved on the stones of the Venetian cemetery
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Di, Carlo Lidia [Verfasser], Nicola [Gutachter] Pinna, Erhard [Gutachter] Kemnitz, and Nicolas [Gutachter] Louvain. "Nanocomposite cathodic materials for secondary cells / Lidia Di Carlo ; Gutachter: Nicola Pinna, Erhard Kemnitz, Nicolas Louvain." Berlin : Mathematisch-Naturwissenschaftliche Fakultät, 2017. http://d-nb.info/1133539041/34.

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Codato, Alberto <1991&gt. ""Tutj nuj chonvigneremo andar per fil dela spada turchesca e però nuj tutj galioti avemo deliberado de morir qua suxo queste galie per esser caxa nostra e per niuno muodo nuj non volemo morir in tera". Il Diario di Nicolò Barbaro." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6805.

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Abstract:
Edizione critico/diplomatica e storica del manoscritto originale del diario di Nicolò Barbaro, conservato alla Biblioteca Nazionale Marciana (Ital. Suppl. VII 746 (n° invent. 7666)). Lo scopo è di restituire la giusta collocazione a una delle fonti principali sull'assedio e la caduta di Costantinopoli.
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Mavica, Maria Serena. "I "Fatti di Bronte" del 1860. Indagine storico-sociale." Doctoral thesis, Università di Catania, 2014. http://hdl.handle.net/10761/1582.

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Abstract:
I Fatti di Bronte riguardano il noto episodio storico avvenuto nel 1860 nell omonimo paese in occasione del passaggio di Garibaldi in Sicilia. L avvenimento ha interessato migliaia di individui in un arco temporale di soli cinque giorni e apre tutta una serie di interessanti interrogativi, circa le sue motivazioni e la natura di tale mobilitazione generale, che ha suscitato l immediato accostamento al movimento sociale. Caratterizzato da una situazione socio-storica complessa per l oppressione economica delle masse popolari, perpetrata per secoli dai feudatari di volta in volta susseguitisi al potere, Bronte vedeva, all epoca dei fatti, la compresenza sul territorio di diversi gruppi che monopolizzavano il panorama economico. Il progetto di ricerca intende proporre una visione complessiva dei Fatti di Bronte alla luce di alcuni concetti sociologici applicati attraverso un' analisi documentale delle fonti originali dell epoca. Il lavoro parte da qui per proporre un viaggio tra percorsi storici e sociologici. La vita di Bronte si svolge in una perenne antitesi tra la vita contadina e la tragedia delle asimmetrie economiche tra classi. La rivolta appare come forma di comportamento collettivo, nel suo ipotetico e potenziale divenire movimento. Ove vi siano molti individui che si conducono l un l altro verso un obiettivo, vi è un senso di appartenenza al gruppo, uno stato psicologico di solidarietà e abbandono alle sollecitazioni anarchiche, un contagio, che allenta i freni inibitori e conduce alla violenza. Ma Bronte è molto di più: è il frutto dell ancestrale antagonismo tra classi, vissuto nel quadro del trauma culturale, della lotta politica, della tensione sociale per gli abusi giuridici ai danni della popolazione. In questo contesto vi è una figura di spicco, storicamente ritenuto capo della rivolta, un potenziale leader il cui carisma affascina il popolo. In questo stato di disorientamento, può esservi l input per il movimento sociale, volto a modificare le situazioni esistenziali non soddisfacenti, eppure, l applicazione dei concetti delineati nella prima parte del lavoro alle risultanze documentali, sembra rivelare tutt altro. La folla procede schizofrenica, per gruppi disarticolati ed in maniera contraddittoria, enfatizzando la condizione oramai radicata di estraneità nei confronti delle classi agiate, l eccidio è difficilmente arginabile. Le testimonianze delle fonti, lette alla luce dell'inquadramento concettuale della prima parte del lavoro, ci tramandano l assenza di un' ideologia popolare, di una vera e propria coscienza, e la mancanza di questo requisito, oltre che di una figura carismatica di riferimento, dimostra la chiara natura della rivolta. I Fatti di Bronte sono un timido tentativo di portare le istanze del popolo nella dialettica istituzionale, pur senza la pretesa di divenire un movimento organizzato.
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Wall, Konstantin Verfasser], Nicola [Akademischer Betreuer] [Döring, Alexander [Gutachter] Raake, and Nicole C. [Gutachter] Krämer. "Eine Mixed-Methods-Untersuchung zur Display Fidelity von immersiven virtuellen Fahrzeugprototypen / Konstantin Wall ; Gutachter: Alexander Raake, Nicole C. Krämer ; Betreuer: Nicola Döring." Ilmenau : TU Ilmenau, 2019. http://d-nb.info/1182432182/34.

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Guarnieri, Filippo [Verfasser], Hermann Nicola Akademischer Betreuer] Nicolai, Martin [Akademischer Betreuer] [Reuter, and Roberto [Akademischer Betreuer] Percacci. "Renormalization group flow of scalar models in gravity / Filippo Guarnieri. Gutachter: Hermann Nicola Nicolai ; Martin Reuter ; Roberto Percacci." Berlin : Humboldt Universität zu Berlin, Mathematisch-Naturwissenschaftliche Fakultät I, 2014. http://d-nb.info/1052060641/34.

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Ijjas, Anna [Verfasser], Abraham [Akademischer Betreuer] Loeb, Hermann Nicola [Akademischer Betreuer] Nicolai, and Burt [Akademischer Betreuer] Ovrut. "Observational and theoretical issues in early universe cosmology / Anna Ijjas. Gutachter: Abraham Loeb ; Hermann Nicola Nicolai ; Burt Ovrut." Berlin : Humboldt Universität zu Berlin, Mathematisch-Naturwissenschaftliche Fakultät I, 2014. http://d-nb.info/1051848334/34.

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Dubiago, Mariia [Verfasser], Nicola [Akademischer Betreuer] Döring, Alexander [Gutachter] Raake, and Nicole C. [Gutachter] Krämer. "Development and evaluation of an interactive virtual audience for a public speaking training application / Maria Dubiago ; Gutachter: Alexander Raake, Nicole C. Krämer ; Betreuer: Nicola Döring." Ilmenau : TU Ilmenau, 2020. http://d-nb.info/1217595503/34.

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Guion, Béatrice. "Pierre Nicole, moraliste /." Paris : H. Champion, 2002. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb38943264c.

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Cimetière, Nicolas. "Etude de la décomposition de la monochloramine en milieu aqueux et réactivité avec des composés phénoliques." Poitiers, 2009. http://theses.edel.univ-poitiers.fr/theses/2009/Cimetiere-Nicolas/2009-Cimetiere-Nicolas-These.pdf.

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Abstract:
Cette étude a eu pour but d'étudier la réactivité de la monochloramine sur des composés phénoliques simples en solution aqueuse. Les expériences ont été réalisées à température ambiante, à pH compris entre 5 et 14, et en utilisant des rapports de concentrations Chlorure d’ammonium/Chlore (N/Cl) compris entre 1,08 et 31,2 mol/mol pour la préparation des solutions de monochloramine. Une étude préliminaire effectuée en absence de composés organiques a permis de proposer un modèle cinétique capable de décrire les cinétiques de décomposition de la monochloramine, dans l'eau ultrapure non tamponnée et tamponnée (tampon phosphates) et de modéliser les évolutions des concentrations en monochloramine, dichloramine et en chlore libre dans une large gamme de valeurs de pH et de rapport N/Cl. L'étude de la réactivité de la monochloramine sur six composés phénoliques (phénol, catéchol, résorcinol, hydroquinone, pyrogallol et phloroglucinol) et de quelques matières organiques extraites d'eaux naturelles, a permis de déterminer des demandes en monochloramine et de montrer l'influence du rapport N/Cl sur les rendements de formation de chloroforme, d'acides chloroacétiques, de composés organochlorés totaux (AOX) ainsi que sur l'évolution du Carbone Organique Total (COT). Une étude cinétique détaillée a permis de déterminer les constantes cinétiques absolues de réaction de la monochloramine sur les trois formes acido-basique du résorcinol et de ses premiers sous-produits de réaction. La modélisation cinétique a permis de démontrer que le chlore libre, issu de l'hydrolyse de la monochloramine, contribue d'une manière importante à l’oxydation du résorcinol aux faibles valeurs de rapport N/Cl
The reactivity of monochloramine with model phenolic coumpounds in aqueous solution has been investigated. Experiments were carried out at ambient temperature, at pH within 5 to 14, and by using ammonia-to-chlorine ratios (N/Cl) ranging from 1. 08 to 31. 2 mol/mol for the preparation of monochloramine solutions. A preliminary study of the autodecomposition of monochloramine in organic-free solutions showed that the rate of decomposition of monochloramine in non-buffered and in phosphate-buffered ultra-pure water could be accurately simulated by a kinetic model. This model could also simulate the concentration-time profiles of monochloramine, dichloramine and free chlorine under a wide range of pH values and N/Cl molar ratios. The monochloramine demands of six phenolic compounds (phenol, catechol, resorcinol, hydroquinone, pyrogallol and phloroglucinol) and of Natural Organic Matter have been determined at neutral pH. The effects of N/Cl on the yields of formation of chloroform, chloroacetic acids and Total Organochlorinated byproducts and on the decay of Total Organic Carbon have been examined. The absolute second-order rate constants for the reaction of monochloramine with the three protonated forms of resorcinol and chlororesorcinols were determined. Kinetic modeling of the resorcinol/chlorine/chloramines system evolution underlined the key role played by free chlorine (liberated from monochloramine hydrolysis) in the mechanisms of resorcinol degradation at low N/Cl molar ratios
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Dubus, Nicolas. "Contribution à l'étude thermique d'un réacteur à décharge à barrière diélectrique." Poitiers, 2009. http://theses.univ-poitiers.fr/theses/2009/Dubus-Nicolas/2009-Dubus-Nicolas-These.pdf.

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Abstract:
Cette thèse a pour objet l'étude thermique d'un réacteur à Décharge à Barrière Diélectrique (DBD) de laboratoire. Une étude expérimentale a d'abord été réalisée afin de mesurer les températures en différents points du réacteur à l'aide de fibres optiques. Ces mesures ont été effectuées en régime transitoire et en régime stationnaire. Afin d'examiner l'influence des pertes thermiques, nous avons en outre considéré des réacteurs non isolés et des réacteurs isolés thermiquement. L'influence de la nature et de la forme des tensions appliquées a également été considérée. C'est ainsi que des expériences ont été menées avec une tension sinusoïdale et avec une alimentation pulsée qui permet une meilleure dynamique de dépôt de puissance. D'une manière générale, l'élévation de la température dans le réacteur est toujours de l'ordre de quelques dizaines de degrés. Cependant, un phénomène intéressant qui semble ne pas avoir été reporté par ailleurs a été mis en évidence. En effet un phénomène d'emballement thermique se produit dans certaines situations conduisant à une élévation de la température de plus de 150°C et ouvrant ainsi de nouvelles perspectives telles que l'association plasma/catalyse, puisque l'on atteint ici des niveaux de température suffisants pour enclencher le phénomène de catalyse. Différents modèles conductifs numériques et analytiques ont par ailleurs été développés. Les modèles analytiques simplifiés, qui ont été proposés, ont été validés et peuvent servir à mieux dimensionner les réacteurs à décharge à barrière diélectrique
This thesis aims to study the thermal behaviour of a laboratory Dielectric Barrier Discharge (DBD) reactor. An experimental study was first realized to measure temperatures at different points of the reactor by using optic fibres. These measurements were performed in transient and steady states. To examine the influence of heat losses , not insulated and insulated reactors were considered. The influence of the nature and the form of the applied voltage was else considered. Experiments were conducted with a sinusoidal voltage and a pulsed power supply
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Garnaud, Nicolas. "L'émergence du monde ouvrier en milieu rural dans l'ancienne province du Poitou au XIXè siècle." Poitiers, 2008. http://theses.edel.univ-poitiers.fr/theses/2008/Garnaud-Nicolas/2008-Garnaud-Nicolas-These.pdf.

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Abstract:
Quelle peut-être la place de l'ouvrier dans le Poitou du XIXème siècle, région archétype d'une France en miniature, majoritairement conservatrice et rurale ? Quelle perception peut avoir l'autorité publique d'une population marginale noyée dans un océan de ruralité à une époque de bouleversements économiques, sociaux et politiques majeurs ? Loin des centres industriels, le monde ouvrier possède néanmoins quelques bastions précisément localisés où il peut exercer une influence non négligeable. Cependant sa modération politique et sa modeste importance numérique font que l'ouvrier n'est pas prioritaire dans l'esprit des autorités. L'application d'une législation sociale, qui émerge dans la seconde moitié du siècle, se fait sans zèle malgré le besoin réel d'une intervention étatique au sein des ateliers. Pour faire face aux difficultés d'une vie quotidienne éprouvante il reste la solidarité et la revendication active
What can the place of the worker be in the 19th century Poitou, archetypal region of a miniature France, predominantly conservative and rural ? What way can the public authority perceive a population living on the margins of society, drowned in an ocean of ruralism in a period of major economic, social and political upheavals ? Far from the industrial centres, the Poitou labour force remains very heterogeneous. Though politically weak, the worker masters a few bastions precisely located in areas where he can carry some influence. However, his political moderation and his small population are not sufficient enough for the worker to have priority in the mind of public authorities. A social legislation, emerging in the second half of the century, is implemented with no zeal, despite the real need for a state intervention in the workshops. To face the difficulties of a testing daily life, there is solidarity and active claims
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Garnaud, Nicolas Lecomte Catherine. "L'émergence du monde ouvrier en milieu rural dans l'ancienne province du Poitou au XIXè siècle." [Poitiers] : [I-médias], 2009. http://theses.edel.univ-poitiers.fr/theses/2008/Garnaud-Nicolas/2008-Garnaud-Nicolas-These.pdf.

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Wolf, Nicole [Verfasser]. "Drittschutz im Bauplanungsrecht / Nicole Wolf." Baden-Baden : Nomos Verlagsgesellschaft mbH & Co. KG, 2012. http://d-nb.info/1110058063/34.

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Neuvians, Nicole [Verfasser]. "Die arbeitnehmerähnliche Person. / Nicole Neuvians." Berlin : Duncker & Humblot, 2020. http://d-nb.info/1238319319/34.

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Geisler, Nicole [Verfasser]. "Korruptionsstrafrecht und Beteiligungslehre. / Nicole Geisler." Berlin : Duncker & Humblot, 2013. http://d-nb.info/1238430309/34.

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Bracke, Nicole [Verfasser]. "Katabolie und Muskelfunktion / Nicole Bracke." Berlin : Medizinische Fakultät Charité - Universitätsmedizin Berlin, 2009. http://d-nb.info/1023372738/34.

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Nasi, Nicola <1991&gt. "Performing inclusion and exclusion in the peer group. Children's social organization and peer socializing practices in the classroom." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amsdottorato.unibo.it/10059/1/Nicola%20Nasi%2C%20PhD%20thesis.pdf.

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Abstract:
This PhD thesis investigates children’s peer practices in two primary schools in Italy, focusing on the ordinary and the Italian L2 classroom. The study is informed by the paradigm of language socialization and considers peer interactions as a ‘double opportunity space’, allowing both children’s co-construction of their social organization and children’s sociolinguistic development. These two foci of attention are explored on the basis of children’s social interaction and of the verbal, embodied, and material resources that children agentively deploy during their mundane activities in the peer group. The study is based on a video ethnography that lasted nine months. Approximately 30 hours of classroom interactions were video-recorded, transcribed, and analyzed with an approach that combines the micro-analytic instruments of Conversation Analysis and the use of ethnographic information. Three main social phenomena were selected for analysis: (a) children’s enactment of the role of the teacher, (b) children’s reproduction of must-formatted rules, and (c) children’s argumentative strategies during peer conflict. The analysis highlights the centrality of the institutional frame for children’s peer interactions in the classroom. Moreover, the study illustrates that children socialize their classmates to the linguistic, social, and moral expectations of the context in and through various practices. Notably, these practices are also germane to the local negotiation of children’s social organization and hierarchy. Therefore, the thesis underlines that children’s peer interactions are both a resource for children’s sociolinguistic development and a potentially problematic locus where social exclusion is constructed and brought to bear. These insights are relevant for teachers’ professional practice. Children’s peer interactions are a resource that can be integrated in everyday didactics. Nevertheless, the role of the teacher in supervising and steering children’s peer practices appears crucial: an acritical view of children’s autonomous work, often implied in teaching methods such as peer tutoring, needs to be problematized.
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Sträfling, Nicole [Verfasser], and Nicole [Akademischer Betreuer] Krämer. "Determinanten des Informationsaustauschs - Sozialpsychologische Aspekte des Hilfeverhaltens innerhalb von Online-Lernkontexten / Nicole Sträfling. Betreuer: Nicole Krämer." Duisburg, 2016. http://d-nb.info/1082504637/34.

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Sträfling, Nicole Verfasser], and Nicole C. [Akademischer Betreuer] [Krämer. "Determinanten des Informationsaustauschs - Sozialpsychologische Aspekte des Hilfeverhaltens innerhalb von Online-Lernkontexten / Nicole Sträfling. Betreuer: Nicole Krämer." Duisburg, 2016. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:hbz:464-20160212-104854-3.

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Möhring, Nicole [Verfasser]. "Wasserdampfdurchlässigkeit von Komposit-Hohlisolatoren / Nicole Möhring." Aachen : Shaker, 2010. http://d-nb.info/1004107854/34.

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Kallweit, Nicole [Verfasser]. "Laserinduzierte Stimulation der Cochlea / Nicole Kallweit." Garbsen : TEWISS - Technik und Wissen GmbH, 2019. http://d-nb.info/1176156241/34.

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Reichenbach, Nicole [Verfasser]. "Dopaminerge Modulation kortexabhängiger Lernprozesse / Nicole Reichenbach." Magdeburg : Universitätsbibliothek, 2012. http://d-nb.info/1054136149/34.

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Ernst, Nicole [Verfasser]. "Klinische Ergebnisse nach Transpalatinaldistraktion / Nicole Ernst." Berlin : Medizinische Fakultät Charité - Universitätsmedizin Berlin, 2016. http://d-nb.info/1084634236/34.

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Mikami, Wataru. "Problematika osobnosti a díla Nicola Paganini." Master's thesis, Akademie múzických umění v Praze. Hudební fakulta AMU. Knihovna, 2009. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-79077.

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Abstract:
This thesis discuss about N.Paganini, his life, works and mainly about opus 1,24 Caprices for violin solo. I compared some publication, especially studied Henle Urtext Edition of Caprices, which is the most right and newest. Thesis next discuss about a way of performance of this work. I compared some recording of great violinists, which become the inspiration of my study. I read also listed literatures.
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Guion, Béatrice. "Pierre Nicole moraliste : l'humain en question." Paris 4, 1997. http://www.theses.fr/1997PA040229.

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Abstract:
Ma thèse porte sur l'œuvre morale de Pierre Nicole (1625-1695). Membre du groupe de Port-Royal et auteur de nombreux écrits de controverse, Nicole a également laissé des « Essais de morale » qui connurent une audience importante jusqu'à la veille de la Révolution française. En face des avancées du molinisme et des morales profanes, Nicole s'attache à réaffirmer les principes fondamentaux de l'augustinisme en matière théologique et morale. Ce travail étudie la nature et la portée de cette reformulation de l'augustinisme traditionnel. Il veut montrer comment Nicole rencontre et exprime les interrogations des consciences chrétiennes en un siècle qui ne fut pas seulement celui de saint Augustin mais aussi celui de Descartes, et qui tend à mettre l'homme au centre de ses préoccupations. L'héritage séculaire de la pensée augustinienne est infléchi à la fois par l'apport du rationalisme cartésien et par une approche qui s'écarte du théocentrisme pour privilégier le point de vue humain. Plus qu'aux dogmes en eux-mêmes c'est à leurs conséquences pour la conduite quotidienne de la vie que Nicole s'intéresse : il est ainsi un acteur important de la moralisation de l'apologétique chrétienne dans la seconde partie du XVIIe siècle. Le souci pratique du moraliste, qui cherche à exercer une emprise sur les comportements, le conduit encore à accorder une attention particulière à la forme de ses écrits parce qu'elle conditionne leur réception. Définir la spécificité de l'œuvre de Nicole impose donc de la situer également par rapport aux formes qui sont celles de l'écrit moral au XVIIe siècle. Ce travail, qui se place au confluent de l'histoire des idées et de celle des formes, est sous-tendu par la conviction que l'une ne saurait se comprendre sans l'autre
My thesis relates to Pierre Nicole’s moral writings (1625-1695). He was a member of the port-royal group and wrote many controversial works. He also left the “Essais de morale” which were widely read till the French Revolution. Against the advances of molinism and secular ethics, Nicole is concentrated on reasserting the basic principles of augustinism in theology and morals. My work studies the nature and the implications of this reassessment of traditional augustinism. Its purpose is to show how Nicole expresses the concerns of Christian consciousness in a period which was not only Augustinian but also Cartesian and whose main concern was man. The age-old legacy of Augustinian thought is altered both by Cartesian rationalism and by an approach which frees itself from theocentrism and gives priority to the human point of view. Nicole is more concerned by the consequences of dogmas for the daily life than by dogmas for the own sake: he plays an important part in the progress of Christian apologetics towards morals in the second half of the seventeenth century. Moreover, the practical concern of the moralist, who is willing to exercise an influence upon behaviors, makes him an accomplished practitioner of the form in his writings because their audience depends on it. In order to define the specificity of Nicole’s work it is also necessary to situate it in relation to the forms of the seventeenth century moral writings. My work, being at the point where the history of ideas and the history of forms converge, is strengthened by the conviction that one cannot be apprehended without the other
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Hiemann, Nicola E. [Verfasser]. "Mikrovaskulopathie und Herztransplantation / Nicola E. Hiemann." Berlin : Medizinische Fakultät Charité - Universitätsmedizin Berlin, 2008. http://d-nb.info/1027497047/34.

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Vassena, Nicola [Verfasser]. "Sensitivity of metabolic networks / Nicola Vassena." Berlin : Freie Universität Berlin, 2020. http://d-nb.info/1215099053/34.

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Jäckle, Oliver [Verfasser], Nicole [Akademischer Betreuer] Dubilier, Nicole [Gutachter] Dubilier, and Andreas [Gutachter] Schramm. "Evolution and physiology of the Paracatenula symbiosis / Oliver Jäckle ; Gutachter: Nicole Dubilier, Andreas Schramm ; Betreuer: Nicole Dubilier." Bremen : Staats- und Universitätsbibliothek Bremen, 2018. http://d-nb.info/1179349644/34.

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