Academic literature on the topic 'Nemico politico'

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Journal articles on the topic "Nemico politico"

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Gibson, Mary, and Floriana Colao. "Il delitto politico tra Ottocento e Novecento: Da "delitto fittizio" a "nemico dello stato."." American Historical Review 94, no. 3 (June 1989): 804. http://dx.doi.org/10.2307/1873882.

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2

Venturi, Antonello. "Risorgimento e regno d'italia nella storiografia russa tra fine ottocento e primo novecento: n.i. kareev e e.v. tarle." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (March 2013): 129–48. http://dx.doi.org/10.3280/mon2012-003004.

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Abstract:
Tarle sono tra i piů noti specialisti di storia europea nella Russia di fine Ottocento e di inizio Novecento. I loro testi di alta divulgazione di questi anni, che riflettono direttamente quel che si insegnava nelle universitŕ dell'impero, ben illustrano la loro idea della piů recente storia italiana. Forte č qui l'influenza del radicalismo politico russo degli anni Sessanta dell'Ottocento: chi veramente cambia l'ordine europeo č Napoleone III, Mazzini incarna il peso eccessivo della religione nella vita politica italiana, Cavour č anzitutto un nemico della rivoluzione popolare. Anche Garibaldi per Kareev č sostanzialmente l'uomo capace di unire l'elemento monarchico a quello popolare, piů che un rappresentante di quest'ultimo, anche se Tarle riprende invece il grande mito russo dell'eroe popolare. I primi anni del regno d'Italia riuniscono invece i due autori nella sconsolata visione di un paese povero, dalle forme sociali arretrate, afflitto dall'ignoranza e vittima di continue politiche anti-popolari.
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Di Mauro, Luca. "Fratture nel contre-monde liberale. Riferimenti costituzionali e società segrete tra Napoli e Spagna durante il Trienio 1820-­23." SOCIETÀ E STORIA, no. 171 (February 2021): 33–54. http://dx.doi.org/10.3280/ss2021-171002.

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Abstract:
La scelta della Spagna come meta d'esilio per molti dei napoletani che avevano animato l'ottimestre costituzionale delle Due Sicilie risponde a una serie di esigenze oggettive - pratiche, politiche, linguistiche - ma testimonia soprattutto della convinzione, per i protagonisti, di proseguire la lotta momentaneamente interrotta dalla disfatta di Rieti - Antrodoco contro gli austriaci continuando, in un paese dalle condizioni politiche e culturali ragionevolmente simili a quelle di provenienza, a combattere lo stesso nemico, la Santa Alleanza, per sua natura transnazionale e responsabile, al pari di Ferdinando I, della fine violenta dell'esperimento costituzionale. La comunità transfuga nella penisola iberica, senza per questo ignorare le conseguenze della disfatta nel Meridione, conserva la convinzione di un confronto ancora aperto e porta con sé nel paese d'accoglienza non solo l'esperienza maturata durante il governo liberale ma altresì le proprie differenze e divisioni in materia di programmi politici e modelli iniziatici. Tali linee di frattura, tuttavia, lungi dall'essere estranee al contesto spagnolo, affondano le loro radici proprio nei contatti che i cospiratori del Meridione italiano e della penisola iberica avevano intrattenuto prima e durante i mesi della rivoluzione napoletana. Ciò contribuisce a dimostrare come lo "spazio borbonico" (per lo meno nella sua dimensione europea) costituisca uno spazio politico comune non solamente per quanto riguarda l'alleanza dinastica e diplomatica tra i diversi rami della casa di Borbone, ma anche per coloro che, nell'illegalità e nella clandestinità, si erano opposti al governo assoluto della stessa.
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Mori, Simona, Laura Di Fiore, Chiara Lucrezio Monticelli, and Marco Meriggi. "Un confronto sui sistemi di polizia politica nell'Italia preunitaria." SOCIETÀ E STORIA, no. 176 (August 2022): 301–71. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-0176005.

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Abstract:
Il forum propone una riflessione a più mani sul tema della polizia politica nell'Italia post-napoleonica, che la maturità degli studi su quel comparto strategico dei governi legittimisti sembra ormai consentire. Questa prima messa a punto di taglio comparato vuole cogliere le molte risonanze esistenti fra i dispositivi di controllo politico che, muovendo dalla paradigmatica esperienza rivoluzionaria e napoleonica, gli stati della penisola misero in campo per contrastare le pulsioni eversive dilaganti nell'intero continente con strategie coordinate. L'esame dei casi evidenzia al contempo i profili comuni e le curvature che ciascun governo impresse alle politiche securitarie, tematizzandole in vario modo nel discorso pubblico. Si conferma così, accanto al portato repressivo di questa azione, la duttilità della funzione poliziesca e il ruolo ambivalente che essa giocò nei processi di politicizzazione delle società agli albori della contemporaneità. Per il Regno delle Due Sicilie il contributo di Laura Di Fiore guarda con particolare attenzione alla fase post-quarantottesca, rilevando per un verso l'intensa cooperazione instaurata dal governo borbonico con gli stati confinanti per il contrasto all'attività cospirativa degli esuli, per l'altro la strategia di degradazione del nemico, ovvero della militanza anti-sistema, adottata sul piano retorico. Chiara Lucrezio Monticelli mette a fuoco la peculiare interazione realizzata dallo Stato della Chiesa fra gli ordinamenti di polizia sperimentati nell'incisiva stagione francese e le più tradizionali strutture del controllo ecclesiastico, effetto di un'intensa dialettica interna fra conservazione e riforma. Il Regno Lombardo-Veneto esaminato da Simona Mori mette la polizia politica al servizio del suo progetto imperiale di temperata conservazione, sostanzialmente fallendo nell'intento di egemonizzare i servizi di sicurezza operanti nella penisola, mentre sul versante interno alterna fasi di tolleranza ad altre di rigore, senza riuscire ad arginare l'allargarsi del dissenso. Marco Meriggi conclude con un quadro d'insieme che attinge alla memorialistica, alla letteratura e alle fonti normative, per restituire una rappresentazione multiprospettica della polizia politica che, ridimensionata rispetto al titanismo evocato dalla narrazione risorgimentale, viene a configurarsi come strumento di un complessivo disegno di governo verticale della società, che accomuna i maggiori contesti politici dell'Italia restaurata.
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Ferraroni, Tiziano. "L’ENEMIGO DE NATURA HUMANA NELLA PROSPETTIVA DI IGNAZIO DI LOYOLA." Perspectiva Teológica 53, no. 2 (August 30, 2021): 301. http://dx.doi.org/10.20911/21768757v53n2p301/2021.

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Abstract:
A differenza di molti autori spirituali della sua epoca o delle epoche precedenti, Ignazio di Loyola predilige, per parlare del demonio, il termine “nemico” o ancora di più l’espressione “nemico della natura umana”. In questo nostro contributo investighiamo tale espressione: ne analizziamo le ricorrenze negli scritti ignaziani ed esploriamo le fonti da cui Ignazio potrebbe averla ereditata. La difficoltà a rintracciarne l’origine ci spingerà ad approfondire separatamente il significato di “nemico” e di “natura umana” nell’orizzonte semantico/culturale di Ignazio, per poi congiungere questi termini e formulare qualche ipotesi sull’accezione che Ignazio attribuiva all’espressione indagata. Ne emerge la visione di un combattimento escatologico che si svolge nel cuore di ogni uomo e di ogni donna, e in cui ciò che è in gioco è proprio l’interpretazione della natura umana e la piena realizzazione dell’uomo in Dio.
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Cortese, Domenico. "Liberismo e decisione politica. "Amico" e "nemico" nella propaganda autonomista scozzese e veneta." HISTORIA MAGISTRA, no. 26 (October 2018): 73–81. http://dx.doi.org/10.3280/hm2018-026006.

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Sevillano, Francisco. "Il "rosso". L'immagine del nemico nella "Spagna nazionale"." MEMORIA E RICERCA, no. 31 (September 2009): 141–54. http://dx.doi.org/10.3280/mer2009-031009.

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Abstract:
- This paper examines the multiform nature of the violence that erupted during the Spanish Civil War, with particular emphasis on its symbolic dimension. To this end, its considers the propagandistic construction underpinning the representation of the «enemy» (los rojos) in the so-called Nationalist press during one moment of the war, aftermath of the fighting on the Madrid front and the advance of the Nationalist forces througt northern SpainParole chiave: Guerra civile spagnola, violenza, propaganda, rappresentazione culturale, nemico, nazionalismo Spanish Civil War, violence, propaganda, cultural representation, enemy, nationalism
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8

Brazzoduro, Andrea. "Il nemico interno. La guerra d'Algeria nel cinema francese." PASSATO E PRESENTE, no. 76 (March 2009): 127–42. http://dx.doi.org/10.3280/pass2009-076007.

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Abstract:
- Starts from France, that established the state of emergency according to an act dating back to the Algerian war (1955) to cope with the revolt which set on fire the banlieues in 2005. Siri's L'Ennemi intime, which came out in cinemas shortly afterwards, brought to the big screen exactly the French Algerian conflict. Contextualizing the film in the plentiful French production about this issue, the A. wonders whether we are faced with a new stage of "the Algerian syndrome" 50 years after the event or whether the Algerian war, caught up in a complex device of censorship and self censorship (official as well as by authors, producers, public), still remains the major repressed experience of French society (and its cinema). Keywords: Algeria, War, Memory, Cinema, History. Parole chiave: Algeria, Guerra, Memoria, Cinema, Storia.
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Fournier-Finocchiaro, Laura. "Angelo Ventrone, Il nemico interno. Immagini, parole e simboli della lotta politica nell’Italia del Novecento." Laboratoire italien, no. 7 (November 1, 2007): 241–44. http://dx.doi.org/10.4000/laboratoireitalien.158.

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Palidda, Salvatore. "Il cambiamento radicale delle politiche migratorie: dal lasciar vivere al lasciare morire (dalla biopolitica a sempre più tanatopolitica)." REMHU: Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 29, no. 61 (April 2021): 33–48. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880006103.

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Abstract:
Riassunto Il testo descrive gli aspetti salienti dell’attuale congiuntura mondiale. Attraverso una sintetica analisi del processo che ha portato al trionfo del liberismo globalizzato, si mostra come a cominciare dal 1990 la guerra alle migrazioni si inscriva in una vera e propria tanatopolitica (il lasciar morire). Infatti, i dominanti designano le migrazioni come il nemico del XXI° secolo perché temono che l’aumento della popolazione mondiale sia incontrollabile e che si sovrapponga ai cambiamenti climatici provocando - secondo loro - destabilizzanti invasioni di migranti nei paesi ricchi. In realtà temono che si imponga la necessità di una redistribuzione egualitaria della ricchezza mondiale che potrebbe permettere la sopravvivenza decente anche di oltre 10 miliardi di umani a condizione anche di eliminare tutte le fonti di distruzione del pianeta e innanzitutto l’estrattivismo di carbone, petroli, gas, uranio e terre rare.
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Dissertations / Theses on the topic "Nemico politico"

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NIRI, VIRGINIA. ""Con questo nemico ci facevamo l'amore”. L’autocoscienza come metodo politico di costruzione di nuove identità nel lungo Sessantotto italiano." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2020. http://hdl.handle.net/11567/1007294.

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Abstract:
Il neofemminismo italiano degli anni Settanta si è potuto avvalere di una modalità politica nuova e inedita: l'autocoscienza. Ereditato dalle militanti statunitensi e francesi, ma modificato e fatto proprio in realtà nazionali e locali, il metodo autocoscienziale ha creato un nuovo paradigma di pensiero e permesso alle femministe di indagare su tematiche che fino a quel momento non avevano avuto agibilità politica. Tra queste, il tema della sessualità: non più rivoluzione sessuale al maschile, come era stato nel “lungo Sessantotto”, ma liberazione del proprio corpo e di un piacere coniugato al femminile, fino a quel momento del tutto inedito. La tesi si muove tra storia emozionale, storia di genere e storia della sessualità, con una metodologia ibrida che unisce le fonti orali all'indagine in archivio.
Italian neo-feminism of the 1970s took advantage of a new and unprecedented political modality: consciousness raising. Inherited from the American and French militants, but modified in national and local experiences, the conscoiusness raising method has created a new paradigm of thought. With that, feminists investigated issues that had not had political viability until then. Among these, the theme of sexuality: no longer a male sexual revolution, as it had been in the “long Sixty-eight”, but an original liberation of bodies and a pleasure conjugated to the female. The thesis adresses emotional history, gender history and history of sexuality, with a hybrid methodology that combines oral sources with archival research.
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Mossa, Andrea. "Il nemico ritrovato. Carl Schmitt e gli Stati Uniti." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2015. https://hdl.handle.net/11572/368210.

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Abstract:
La tesi affronta il tema del rapporto tra Carl Schmitt e gli Stati Uniti. Il primo capitolo, dedicato all'America vista da Schmitt, ripercorre i riferimenti presenti nell'opera dell'autore – dall'interpretazione della tradizione politico-giuridica americana in opposizione a quella continentale, al ruolo determinante che ha il Nuovo Mondo nello sviluppo e nella decadenza dell'ordinamento internazionale moderno, fino alle suggestioni teologico-politiche legate alla figura del katéchon – giungendo alla conclusione che non si possa liquidare l'atteggiamento di Schmitt come una pura e semplice ostilità assoluta nei confronti dell'America e di ciò che rappresenta. Per rendere conto di questo rapporto in tutta la sua complessità, occorre tenere presente la costitutiva ambivalenza dell'ultimo concetto schmittiano di inimicizia, e il suo implicare la dimensione del riconoscimento. Il secondo capitolo tratta del rapporto fra Schmitt e il nutrito gruppo dei suoi ex-allievi ed ex-amici che lasciarono la Germania per gli Stati Uniti a partire dagli anni Trenta. Al di là delle curiosità storico-biografiche, la ricostruzione di queste relazioni scientifiche e professionali e del loro retaggio è determinante per comprendere la (mancata) ricezione dell'opera di Schmitt nel secondo dopoguerra, e permette di fare un bilancio critico dell'ipotesi che egli abbia esercitato un'influenza “sotterranea†sul conservatorismo americano (ipotesi che nella tesi viene decisamente respinta per carenza di basi filologiche). Il terzo capitolo indaga la ricezione del pensiero schmittiano da parte di Hannah Arendt, prendendo spunto dalle moltissime annotazioni manoscritte lasciate da quest'ultima in margine alla sua copia del Nomos della terra. Insieme ai diari degli anni Cinquanta, questi appunti sono la traccia di un confronto molto significativo, che coincide (cronologicamente e concettualmente) con l'elaborazione della teoria dell'agire politico che troverà espressione nelle opere successive (Vita activa, Sulla rivoluzione, e l'incompiuta Introduzione alla politica): sebbene in questi scritti non sia mai citato il nome di Schmitt, la sua presenza come interlocutore implicito è pressoché costante, e testimoniata da un gran numero di indizi testuali. Nel quarto capitolo, infine, con una rassegna della bibliografia in lingua inglese degli ultimi trent'anni, si ricostruisce il crescente interesse per l'opera di Schmitt con particolare attenzione per due casi: quello della rivista «Telos», che ne ha rielaborato il pensiero integrandolo (non senza forzature) in una prospettiva di radicalismo democratico, e quello della leggenda storiografica che ha fatto di Schmitt una sorta di ispiratore occulto del neoconservatorismo americano e dell'amministrazione Bush junior.
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Mossa, Andrea. "Il nemico ritrovato. Carl Schmitt e gli Stati Uniti." Doctoral thesis, University of Trento, 2015. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/1436/1/tesicompleta.pdf.

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Abstract:
La tesi affronta il tema del rapporto tra Carl Schmitt e gli Stati Uniti. Il primo capitolo, dedicato all'America vista da Schmitt, ripercorre i riferimenti presenti nell'opera dell'autore – dall'interpretazione della tradizione politico-giuridica americana in opposizione a quella continentale, al ruolo determinante che ha il Nuovo Mondo nello sviluppo e nella decadenza dell'ordinamento internazionale moderno, fino alle suggestioni teologico-politiche legate alla figura del katéchon – giungendo alla conclusione che non si possa liquidare l'atteggiamento di Schmitt come una pura e semplice ostilità assoluta nei confronti dell'America e di ciò che rappresenta. Per rendere conto di questo rapporto in tutta la sua complessità, occorre tenere presente la costitutiva ambivalenza dell'ultimo concetto schmittiano di inimicizia, e il suo implicare la dimensione del riconoscimento. Il secondo capitolo tratta del rapporto fra Schmitt e il nutrito gruppo dei suoi ex-allievi ed ex-amici che lasciarono la Germania per gli Stati Uniti a partire dagli anni Trenta. Al di là delle curiosità storico-biografiche, la ricostruzione di queste relazioni scientifiche e professionali e del loro retaggio è determinante per comprendere la (mancata) ricezione dell'opera di Schmitt nel secondo dopoguerra, e permette di fare un bilancio critico dell'ipotesi che egli abbia esercitato un'influenza “sotterranea” sul conservatorismo americano (ipotesi che nella tesi viene decisamente respinta per carenza di basi filologiche). Il terzo capitolo indaga la ricezione del pensiero schmittiano da parte di Hannah Arendt, prendendo spunto dalle moltissime annotazioni manoscritte lasciate da quest'ultima in margine alla sua copia del Nomos della terra. Insieme ai diari degli anni Cinquanta, questi appunti sono la traccia di un confronto molto significativo, che coincide (cronologicamente e concettualmente) con l'elaborazione della teoria dell'agire politico che troverà espressione nelle opere successive (Vita activa, Sulla rivoluzione, e l'incompiuta Introduzione alla politica): sebbene in questi scritti non sia mai citato il nome di Schmitt, la sua presenza come interlocutore implicito è pressoché costante, e testimoniata da un gran numero di indizi testuali. Nel quarto capitolo, infine, con una rassegna della bibliografia in lingua inglese degli ultimi trent'anni, si ricostruisce il crescente interesse per l'opera di Schmitt con particolare attenzione per due casi: quello della rivista «Telos», che ne ha rielaborato il pensiero integrandolo (non senza forzature) in una prospettiva di radicalismo democratico, e quello della leggenda storiografica che ha fatto di Schmitt una sorta di ispiratore occulto del neoconservatorismo americano e dell'amministrazione Bush junior.
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Rondinini, Paolo <1980&gt. "L'opportunità offerta dal nemico. I Saraceni alla luce della politica imperiale franca nel Meridione d'Italia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2541/1/Rondinini_Paolo_Tesi.pdf.

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Rondinini, Paolo <1980&gt. "L'opportunità offerta dal nemico. I Saraceni alla luce della politica imperiale franca nel Meridione d'Italia." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2541/.

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Faryadová, Zuzana. "Nemecko ako sociálny štát v kontexte sociálnej politiky EÚ." Master's thesis, Vysoká škola ekonomická v Praze, 2008. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-10353.

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Abstract:
The paper is discussing German social policy with an emphasis on labour market policy. The topic is set into the context of European social policy and European employment policy. The paper is divided into three parts. The first part informs the reader about European employment policy as a whole. It describes its evolution and targets specified by the European union. The second part is devoted to German labour market policy with an accent on the extensive reforms of the last years. Subsequently, the evaluation of these reforms and the current situation on the labour market in Germany are described. The last part is dealing with German labour market policy in the European context: German National reform programme and a comparative analysis with other member states of the EU. At the end of this chapter there are implications for the German labour market policy. The aim of this paper is to answer the question: How efficient is the German labour market policy comparing with other member states of the EU with regard to the target indicators of European employment policy? What direction is it heading and what are the possibilities of making it more efficient?
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Benovič, Jozef. "Politické aspekty nemecko ruských vzťahov v ére Putina a ich hlavné problémy." Master's thesis, Vysoká škola ekonomická v Praze, 2013. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-192493.

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Abstract:
German Russian relations are key partnership for European security and energy. Many European states, including Czech and Slovak republic, are dependent on the German-Russian economic cooperation. Russia is for Germany historically a strategic partner and the importance of their relationship is rising currently, as well. The cooperation extends and the traditional contradictions are ignored. However, the Ukrainian crisis has brought a change of German policy towards Russia. The thesis describes the character of the relation and problems following the methodology of the international relations theories with real reflection. It analyses the relation from the political and economic dimensions and their close interconnection.
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8

Fiala, Vojtěch. "Teorie holandské nemoci a její aplikace na země s vlastní měnovou politikou a členy měnové unie." Master's thesis, Vysoká škola ekonomická v Praze, 2015. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-262258.

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Abstract:
This diploma thesis aims to give a comprehensive picture of a phenomenon called The Dutch Disease whose symptoms had been increasing in many countries during the second half of the 20th century, especially in connection with mining. The first part deals with the detailed description of traditional economic theory and its later upgrades. In the second part, the Dutch Disease theory is applied to the member countries of the European Monetary Union and highlights the problems of asymmetric shocks, which may include among others the discovery of mineral resources. The third part then attempts to look at the recent European balance of payments crisis through the eyes of the Dutch Disease theory and to highlight a number of common symptoms.
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Šarochová, Miloslava. "Sociální služby ve stáří a nemoci." Master's thesis, Vysoká škola ekonomická v Praze, 2008. http://www.nusl.cz/ntk/nusl-19241.

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Abstract:
My work evaluates the impacts of Law of social services on the care of retired people, taking the needs of elderly people in respect. A greater attention will be paid to the support called "care allowance ". An internal part of this work is the analysis of costs of individual family members incurred on the care of the retired person, including the costs connected to the care at home compared to costs of the stay in a social or health facility.
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Plečkaitis, Marius. "Kultūrinės spaudos internetizacija Lietuvoje: „Šiaurės Atėnų“, „Literatūros ir meno“, „7 meno dienų“ ir „Nemuno“ atvejų analizė." Master's thesis, Lithuanian Academic Libraries Network (LABT), 2014. http://vddb.library.lt/obj/LT-eLABa-0001:E.02~2014~D_20140618_110455-00927.

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Abstract:
Darbe nagrinėjama internetizacijos įtaka kultūrinei spaudai: kaip ji buvo priimta, kaip, vykstant internetizacijos procesui, kito kultūrinė spaudos turinys, misija, vizija, auditorija. Norint tai išsiaiškinti darbe analizuojama internetinės spaudos, populiariosios ir elitinės kultūros institucijos. Nors kultūrinė spauda yra savita ir priklauso elitinio meno krypčiai, norėdama išlikti, ji vis dėlto turi vadovautis rinkos dėsniais, ypač, jei esminės paramos nesuteikia valstybė. Dėl šių skirtingų sąlygų susikirtimo, iškyla ambivalencijos, įsikitinimo, transgresijos vyksmo tikimybė. Darbo objektas yra leidinių „Šiaurės Atėnai“, „Literatūra ir menas“, „7 meno dienos“ ir „Nemunas“ ir jų internetinių versijų auditorija, vizija, misija ir turinys. Lediniai pasirinkti dėl turinio, minties ir leidybinių charakteristikų (tiražas, periodiškumas) panašumo. Darbu siekta įvertinti dėl internetizacijos įvykusį „Šiaurės Atėnų“, „Literatūros ir meno“, „7 meno dienų“ ir „Nemuno“ vizijos, misijos, auditorijos ir turinio kismą. Siekiant užsibrėžto tikslo, išsiaiškinta kultūrinės spaudos reikšmė ir specifika, atskleista kultūrinės spaudos raida Lietuvoje, išnagrinėtas interneto poveikis Lietuvos spaudai. Taip pat atlikti du tyrimai: pusiau struktūruotas interviu su „Šiaurės Atėnų“, „Literatūros ir meno“, „7 meno dienų“ ir „Nemuno“ leidinių buvusiais ir esamais redaktoriais bei išanalizuoti šių leidinių internetiniai puslapiai. Atliktos teorinė ir empirinė analizės atskleidė internetizacijos įtaką... [toliau žr. visą tekstą]
It is analysed in this paper the impact of the internetization to the cultural press: how did the cultural press adopt internetization, how the content, mission, vision and audience have changed. In order to achieve it, institutions of the internet press, popular ant elitist culture were analyzed. Although, the cultural press is unique and belongs to elitist art, it also has to behave according to the market laws, especially if no grants from the state are being given. Due to these different operating conditions, there is a great chance of ambivalence, “entering into another“, transgression possibility. The object of this paper is the change of “Siaurės Atenai”, “Literatura ir menas“, “7 meno dienos“ ir “Nemunas“ weeklies‘ content, vision, mission and audience. These particular weeklies were chosen because of their content, thought and publishing characteristics similarities. It was tried to investigate the impact of mutation to content, vision, mission and audience of “Siaures Atenai“, “Literatura ir menas“, “7 meno dienos“ and “Nemunas“ on the terms of internetization. In order to achieve this goal, objectives were fulfilled: the significance and particularity of cultural press were explored, the development of Lithuanian cultural press was revealed, internetization impact to Lithuanian press was examined, as well. Forthermore, two researches were investigated: semi-structured interview with the previous and recent editors of the relevant weeklies and the analysis of the... [to full text]
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Books on the topic "Nemico politico"

1

Accusare e proscrivere il nemico politico: Legislazione antighibellina e persecuzione giudiziaria a Firenze (1347-1378). Ospedaletto (Pisa): Pacini, 2010.

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2

Saviane, Sergio. Caro nemico ti scrivo. Milano: Sperling & Kupfer, 1994.

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3

Nemico assoluto: Fenomenologia dell'antiberlusconismo militante. Milan, Italy: Bietti, 2013.

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4

Mussolini segreto nemico di Hitler. Casale Monferrato (AL) [i.e. Alessandria]: Piemme, 1997.

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5

Il nemico in politica: La delegittimazione dell'avversario nell'Europa contemporanea. Bologna: Il mulino, 2010.

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6

Alessandro, Campi, and Ventrone Angelo, eds. L' ossessione del nemico: Memorie divise nella storia della Repubblica. Roma: Donzelli, 2006.

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7

Rosazza, Adele. L' America e il nemico. Chieti: Métis, 1994.

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8

Pellicani, Luciano. I nemici della modernità. Roma: Ideazione, 2000.

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9

1929-, De Felice Renzo, and Rusconi Gian Enrico 1938-, eds. Italiani, amici nemici. Milano: Reset, 1996.

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10

Forni, Giorgio. "Il nemico interno": Politica, spiritualità e letteratura fra Cinque e Seicento. Novara: Interlinea, 2018.

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Book chapters on the topic "Nemico politico"

1

Paine, Christopher E., and Thomas B. Cochran. "Strengthening International Controls on the Military Applications of Nuclear Energy Technical and Political Aspects of a Universal Nuclear Explosive Material Cutoff and Control (NEMC2) System." In Controlling the Atom in the 21st Century, 3–72. Routledge, 2019. http://dx.doi.org/10.4324/9780429042447-1.

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