Dissertations / Theses on the topic 'Natura del processo'

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Battafarano, Dalila. "La tipografia come identità visiva del Galles: un processo storico-culturale di natura nazionalista." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21332/.

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Abstract:
Questo elaborato si propone di offrire una riflessione sulla doppia natura della comunicazione, da un lato verbale-testuale, dall’altro grafico-visiva, attraverso una valutazione sul ruolo e l’essenza della tipografia. Di conseguenza, si è scelto di prendere in esame il caso del Galles, il cui governo ha commissionato un progetto per rilanciare l’immagine del paese nel mondo, investendo dunque in comunicazione visiva per definire e divulgare l’identità nazionale. In un primo momento, l’elaborato espone la storia del Galles, mettendo in luce il sentimento nazionalista della popolazione; sviluppa poi la definizione attorno al concetto di comunicazione; si conclude infine presentando l’esempio gallese, per dimostrare come l’elemento visivo possa effettivamente comunicare tanto quanto l’elemento testuale.
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BELVISO, LUCA. "La natura del giudizio amministrativo a fronte della legittimazione processuale delle autorità amministrative indipendenti in Italia e in Spagna." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2019. http://hdl.handle.net/10281/241301.

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Abstract:
La presente ricerca vuole rivelare se la giurisdizione amministrativa muti la propria natura in senso oggettivo laddove il giudizio amministrativo prenda linfa vitale dall’iniziativa processuale delle autorità amministrative indipendenti. Per poter rispondere a tale interrogativo, lo studio si concentra, fin da subito, su cosa si intenda per “natura” della giurisdizione. Nell’ambito di tale analisi, il lavoro mette in luce l’ambiguità che accompagna il suo significato, opacizzato da valutazioni finalistiche che, non distinguendo la natura dallo scopo della giurisdizione, attribuiscono esorbitante rilevanza alla qualificazione dell’interesse che muove la macchina processuale. Sostenendosi, di converso, la necessità di cogliere l’essenza della giurisdizione – distinguendola perciò dalla sua finalità – osservando la struttura e le regole formali del processo. Quanto espresso costituisce a tutti gli effetti un metodo d’analisi, il cui campo di applicazione, all’interno del presente studio, è rappresentato dal giudizio amministrativo, dapprima nel suo ordinario atteggiarsi, secondo le più consuete regole dettate dal Codice del processo amministrativo, in seguito – dando risposta alla questio iuris della ricerca – nella diversa fisionomia che viene ad assumere a fronte di quelle previsioni normative che attribuiscono peculiari poteri di iniziativa processuale alle autorità amministrative indipendenti. Il risultato di tale indagine mostra che il giudizio amministrativo, quand’anche prenda vita su impulso di tali Autorità, rimanga – immutato nelle proprie regole di stretta procedura e al di là di ogni qualificazione dell’interesse sostanziale alla base del giudizio – un “processo di parti” improntato alla soggettività. Non che un esito opposto nel senso dell’oggettività, tanto della legittimazione quanto della giurisdizione, sia comunque da ritenersi contrario a Costituzione e perciò quanto più da evitare. Le norme costituzionali, infatti, devono essere intese come norme di garanzia, che fissano un minimo di tutela, senza precludere un di più: dovendosi così ritenere che la legittimazione soggettiva e la giurisdizione soggettiva siano ascritte ad una sfera di costituzionalità necessaria, ma non ad una di costituzionalità esclusiva. L’ultima parte della ricerca è costituita invece da uno studio di diritto comparato. L’ordinamento giuridico scelto a tal fine è quello spagnolo, in relazione al quale lo studio si prefigge di individuare la natura della giurisdizione amministrativa. L’esito è, in tal caso, opposto a quello emerso nell’ordinamento di origine, data la spiccata essenza giurisdizional-oggettiva che connota il processo amministrativo spagnolo. Dallo studio di tale ordinamento v’è però qualcosa che pare doversi interiorizzare ed è la maturata consapevolezza che al giudizio amministrativo siano sottese esigenze di tutela che non possono essere ricondotte alla sola protezione soggettiva del ricorrente. Con la conseguente necessità di far fronte a tali esigenze, strutturando il processo in modo da valorizzare le oggettive ragioni di interesse pubblico, anche mutando l’accesso alla giustizia. Riflessioni, queste, che non pare potersi cogliere con altrettanta unanime convinzione nel nostro ordinamento, ove l’intrapreso percorso verso la soggettività rischia di far perdere la consapevolezza del forte legame che invece unisce il processo amministrativo all’interesse pubblico. Appare dunque necessario non disconoscere, sibbene valorizzare la piena dignità ordinamentale tanto dei poteri obiettivi di iniziativa processuale, quanto delle regole che permeano di oggettività il giudizio, sì da consentire che, all’effettività della tutela giurisdizionale soggettiva del ricorrente, si affianchino, con una marcia a pari passo, le oggettive ragioni imposte dal pubblico fine.
The present research wants to reveal if the administrative jurisdiction mutates its nature in an objective sense when the administrative judgment begins from the procedural initiative of the independent administrative authorities. In order to answer to this question, the study initially focuses on the “nature” of jurisdiction, frequently opacified by substantive and finalistic evaluations which, not distinguishing the nature from the purpose of jurisdiction, attribute exorbitant relevance to the qualification of the interest that gives life to the judgment. It is necessary, instead, to distinguish the essence from the purpose of a judgment, identifying the first through an investigation aimed at observing the formal structure and rules of the process. Once the method of analysis has been identified, it can be applied to the Italian administrative judgment, initially in its ordinary physiognomy, and following - in response to the questio iuris of the research - in the special physiognomy that assumes when it begins from by the legal standing of the independent administrative authorities (in particular, of the Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Autorità di Regolazione dei Trasporti and Autorità Nazionale Anticorruzione). This investigation allows to realize that the administrative judgment, even if it starts thanks to the impulse of these Authorities, remains a subjective process. In any case, a possible opposite outcome, in the sense of objectivity, both of legal standing and of jurisdiction, would not have been contrary to Constitution. The constitutional rules, in fact, must be understood as guarantee rules, which set a minimum of protection, without precluding broader safeguard. The last part of this research deals with the comparation between the Italian legal system and the Spanish one. Also with regard to this system, the study analyses the Spanish administrative justice, in order to identify, even here, the nature of the Spanish administrative process, first in its ordinary physiognomy, then when the judgment is started by an independent administrative authorities such as the Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia. The outcome is opposite to that emerged in relation to the Italian legal system, given that in the Spanish administrative process the objective nature of judgment is always very clear and intense. As a result of this comparison, however, it is necessary to internalize the awareness that the administrative judgments are connected with protection requirements that do not concern only the subjective protection of the applicant, with the consequent need to configure a process that values the objective reasons of public interest, including access to justice. These reflections are not so widespread in our legal system, where the undertaken path towards the subjectivity and the effectiveness of judicial protection risks to generate a lack of awareness of the strong bond that unites the administrative process to the public interest. It is therefore necessary not to deny, but rather to highlight, the full dignity both of the objective powers of the procedural initiative, as well as of the rules that give objectivity to the judgment, in order to more successfully combine the effectiveness of the subjective jurisdictional protection of the applicant with the protection of the objective reasons of public interest.
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Barahona, Freyhofer Claudia Andrea. "Validación del proceso de fabricación de un producto farmacéutico de origen natural." Tesis, Universidad de Chile, 2006. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/105610.

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Carrieri, Elisabetta. "Valutazione del rischio nel trasporto di gas naturale in condotta." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nel mercato energetico mondiale la domanda di gas naturale sta aumentando negli anni, perciò l’approvvigionamento di questa risorsa diventa una questione di importanza sempre maggiore. I luoghi di estrazione di tale sostanza, nella stragrande maggioranza dei casi, si trovano in zone isolate, per cui si rende necessario il trasporto del gas naturale, che può avvenire attraverso diverse modalità a seconda delle caratteristiche del luogo di estrazione e di quello di utilizzo del gas. Una delle modalità più utilizzate è quella del trasporto mediante pipeline, ovvero un sistema di tubazioni che collegano tra loro impianti di diversa natura. A questi sistemi, trasportando una sostanza classificata come pericolosa (gas naturale), è associato un rischio, che quindi deve essere valutato e classificato. In questo elaborato si propone un modello per la valutazione speditiva del rischio associato a pipeline trasportanti gas naturale, sia di tipo onshore che offshore; più precisamente si tratta di un modello ad indici con il quale si effettua un’analisi quantitativa del rischio, considerando tre possibili bersagli: l’uomo, l’ambiente e l’asset aziendale. Lo scopo del modello è quindi quello di avere una prima valutazione del rischio, che possa essere rapida ma comunque affidabile e che permetta così di individuare le sezioni più critiche, ovvero quelle a rischio più elevato, le quali successivamente dovranno essere sottoposte a un’analisi del rischio più dettagliata. In questo modo si riducono notevolmente le risorse impiegate nell’analisi di dettaglio che, se effettuata sull’intera estensione della pipeline, comporterebbe un investimento di risorse e di tempo molto più significativo. Per verificare l’affidabilità del modello, lo si è poi applicato ad un caso studio realistico e si sono confrontati i risultati restituiti dal modello con quelli di un’analisi di dettaglio, per appurarne la coerenza.
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Villafana, Chauca José Antonio. "Planta de procesamiento de gas natural – descripción del proceso problemas operativos y soluciones de campo." Bachelor's thesis, Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 2013. https://hdl.handle.net/20.500.12672/12492.

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Abstract:
Revisa el conjunto de equipos que constituyen una Planta de Gas, función, descripción del equipo, imágenes, consideraciones de diseño, aspectos operativos, sistema de control y seguridad. Es un estudio de carácter descriptivo, procura ilustrar con diagramas, imágenes y comentarios los aspectos operativos recogidos en el campo, que en suma son las labores de un ingeniero de operaciones.
Trabajo de suficiencia profesional
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Jácome, Enríquez Wilson Oswaldo. "Aplicación del ANP y el ARS a la evaluación participativa de la sostenibilidad del pastoreo en las áreas naturales protegidas. Caso de estudio: Parque nacional Cotopaxi." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2021. http://hdl.handle.net/10251/168769.

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Abstract:
[ES] Las áreas naturales protegidas del Ecuador enfrentan varias amenazas ambientales, de entre las cuales, el pastoreo es una de las más graves en varios Parques Nacionales (PN), incluyendo el Parque Nacional Cotopaxi (PNC). Desde la gestión de algunos parques nacionales se están proponiendo alternativas de acción para compaginar los objetivos de conservación ambiental de los PN con el pastoreo, al mismo tiempo que se promueve el desarrollo social y económico de los ganaderos del lugar y de otros actores sociales que dependen de los recursos naturales del PNC. En este contexto se enmarca la propuesta de esta tesis para la evaluación participativa de la sostenibilidad del pastoreo en los PN. Para elaborar la metodología de trabajo, que se aplica al PNC pero se propone extenderla a otros PN comparables, se han utilizado tres conocidas herramientas: el Análisis de Redes Sociales (ARS), el Análisis de Poder (AP) y el Proceso Analítico de Red (Analytic Network Process, ANP). El ARS fue aplicado para obtener la red social que modela el pastoreo en el PNC. Esta técnica permitió identificar hasta 169 actores relacionados con la sostenibilidad del pastoreo en el PNC. De estos, 39 pudieron ser entrevistados y el resto hubo que descartarlos por diversos motivos. El ARS permitió evaluar la importancia el intercambio de información sobre el pastoreo entre los diferentes actores, así como también sus vínculos y flujos de información. El AP fue desarrollado para completar la estimación de la importancia de los actores evaluados. Se analizaron los poderes visible, oculto e invisible para conocer el poder real de los actores. Esto permitirá elegir a los actores más influyentes para la participación en la evaluación de la sostenibilidad del pastoreo en el PNC. Y por otro lado, el AP permite estudiar qué pasaría si el poder de estos actores se incluyera en el modelo de evaluación participativa desarrollado con ANP. El ANP permite modelar un problema de evaluación como un problema de decisión, incluyendo las diversas variables o criterios que determinan la sostenibilidad del pastoreo. También permite incluir a los actores sociales en la evaluación de las alternativas de solución. En la metodología presentada, un panel de expertos en manejo de áreas naturales determinó el modelo de evaluación, esto es, la red de criterios de valoración y las alternativas de solución agrupadas en clústeres. Y un panel con los actores elegidos tras la aplicación del ARS y el AP evaluó la importancia de los criterios y la sostenibilidad de las alternativas. Los resultados de la investigación confirman que los actores sociales tienen diferentes intereses, sensibilidades y formas de comprender la sostenibilidad. Además se pudo identificar estos intereses y estimar su importancia. Gracias a la aplicación del modelo ANP, los actores que participaron comprenden mejor sus juicios y los de los otros actores. Así, una participación mejor fundada fue obtenida y el consenso, o al menos acuerdos generales, son más probables. También, se consiguió un mayor compromiso hacia el objetivo general de conservación del PNC, ya que el modelo de decisión facilita el diseño de alternativas de solución para disminuir el posible perjuicio para algunos actores, o para el ambiente. Finalmente, en relación a los resultados, para el caso de la sostenibilidad del pastoreo en el PNC, los principales criterios que deben ser tenidos en cuenta son: Contaminación atmosférica debido a la quema de pajonales, y Contaminación de aguas superficiales, y entre las estrategias para llevar a cabo un pastoreo más sostenible son: Desarrollo de alternativas productivas al pastoreo y Control de ingreso del ganado/Delimitación física del parque.
[CA] Les àrees naturals protegides de l'Equador, enfronten diverses amenaces ambientals, d'entre les quals, el pasturatge és una de les més greus en diversos Parcs Nacionals (PN), incloent el Parc Nacional Cotopaxi (PNC). Des de la gestió d'alguns parcs nacionals s'estan proposant alternatives d'acció per compaginar els objectius de conservació ambiental dels PN amb la pastura, al mateix temps que es promou el desenvolupament social i econòmic dels ramaders del lloc i d'altres actors socials que depenen dels recursos naturals del PNC. En aquest context s'emmarca la proposta d'aquesta tesi per a l'avaluació participativa de la sostenibilitat del pasturatge en els PN. Per elaborar la metodologia de treball, que s'aplica a l'PNC però es proposa estendre-la a altres PN comparables, s'han utilitzat tres cnocidas eines: de l'anàlisi de xarxes socials (ARS), l'Anàlisi de Poder (AP) i Procés Analític de Xarxa (Analytic Network Process, ANP). El ARS va ser aplicat per obtenir la xarxa social que modela el pasturatge en el PNC. Aquesta tècnica va permetre identificar fins a 169 actors relacionats amb la sotenibilitat del pasturatge en el PNC. D'aquests, 39 van poder ser entrevistats i la resta va caldre descartar-los per diversos motius. El ARS va permetre avaluar la importància dels actors per a la comunicaió sobre el pasturatge, així com també els seus vincles i fluxos d'informació. El AP va ser desenvolupat per completar l'estimació de la importància dels actors avaluats. Es van analitzar, els poders visible, ocult i invisible per conèixer el poder real dels actors. Això permetrà elegir els actors més influents per a la participació en l'avaluació de la sostenibilitat del pasturatge en el PNC. I d'altra banda, permet estudiar què passaria si el poder d'aquests actors s'inclogués en el model d'avaluació participativa desenvolupat amb ANP. El ANP permet modelar un problema d'avaluació com un problema de decisió, incloent les diverses variables o criteris que determinen la sostenibilitat del pasturatge, i incloure als actors socials en l'avaluació de les alternatives de solució. En la metodologia presentada, un panell d'experts en maneig d'àrees naturals va determinar el model d'avaluació, això és la xarxa de criteris de valoració i les alternatives de solució agrupades en clústers. I un panell amb els actors triats després de l'aplicació de l'ARS i el AP va avaluar la importància dels criteris i la sostenibilitat de les alternatives. Els resultats de la investigació confirmen que els actors socials tenen diferents interessos, sensibilitats i formes de comprendre la sostenibilitat. A més es va poder identificar aquests interessos i estimar la seva importància. Gràcies a l'aplicació del model ANP, els actors que van participar comprenen millor els seus interessos i els dels altres actors. Així, una participació millor fundada va ser obtinguda i el consens, o almenys acords generals, són més probables. També, s'aconsegueix un major compromís cap a l'objectiu general de conservació ja que el model de decisió facilita la millora del disseny d'alternatives de solució per disminuir el possible perjudici per a alguns actors, o per l'ambient. Finalment, en relació als resultats, per al cas de la sostenibilitat del pasturatge en el PNC, els principals criteris que s'han de tenir en compte són: Contaminació atmosfèrica causa de la crema de pastiales, i Contaminació d'aigües superficials. Entre les estratègies per dur a terme un pasturatge més sostenible són: Desenvolupament d'alternatives productives al pasturatge i Control d'ingrés de bestiar / Delimitació física del parc.
[EN] The natural protected areas of Ecuador face several environmental threats, among which grazing is one of the most serious in several National Parks (PN), including Cotopaxi National Park (PNC). From the management of some national parks, alternatives for action are being proposed to reconcile PN's environmental conservation objectives with grazing, while promoting the social and economic development of local livestock farmers and other social actors that depend of the PNC's natural resources. In this context, the proposal of this thesis for the participatory evaluation of the sustainability of grazing in NPs is framed. In order to elaborate the work methodology, which is applied to the PNC but is proposed to be extended to other comparable PNs, three tools have been used: Social Network Analysis (SNA), Power Analysis (AP) and Analytical Network Process (ANP). The ARS was applied to obtain the social network that models grazing in the PNC. This technique allowed the identification of up to 169 stakeholders related to the sustainability of grazing in the PNC. Of these, 39 could be interviewed and the rest had to be discarded for various reasons. The SNA allowed evaluating the importance of the actors for communication about grazing, as well as their links and flows of information. The AP was developed to complete the estimation of the importance of the actors evaluated. They visible, hidden and invisible powers were analyzed to know the real power of the actors. This will allow choosing the most influential actors for participation in the evaluation of the sustainability of grazing in the PNC. In addition, on the other hand, it allows studying what would happen if the power of these actors were included in the participatory evaluation model developed with ANP. The ANP can model an evaluation problem as a decision problem, including the various variables or criteria that determine the sustainability of grazing, and including social actors in the evaluation of alternative solutions. In the methodology presented, a panel of experts in natural area management determined the evaluation model, i.e. the network of valuation criteria and solution alternatives sorted in clusters. Following, a panel with the chosen actors after the application of the ARS and the AP evaluated the importance of the criteria and the sustainability of the alternatives. The research results confirm that social actors have different interests, sensitivities and ways of understanding sustainability. Furthermore, these interests could be identified and their importance assessed. Thanks to the application of the ANP model, the actors who participated understand better their interests and those of the other actors. Thus, a better founded participation was obtained and consensus, or at least general agreements, are more likely. Besides, a greater commitment towards the general objective of conservation is achieved since the decision model facilitates the improvement of the design of alternative solutions for reducing the possible harm to some actors, or to the environment. Finally, in relation to the results, in the case of sustainability of grazing in the PNC, the main criteria that should be taken into account are: Atmospheric pollution due to burning of grasslands, and Contamination of surface waters. Among strategies to carry out a more sustainable grazing, most preferred are: Development of productive alternatives to grazing and Control of cattle entry / Physical delimitation of the park.
A la Universidad Politécnica de Valencia, a través del Centro de Cooperación al Desarrollo (programa ADSIDEO 2011) y al Departamento de Proyectos de Ingeniería. Finalmente, a la Universidad de la Fuerzas Armadas – ESPE, a través del Departamento de Ciencias de la Tierra y la Construcción, por haberme brindado la colaboración necesaria para el desarrollo de ésta investigación.
Jácome Enríquez, WO. (2021). Aplicación del ANP y el ARS a la evaluación participativa de la sostenibilidad del pastoreo en las áreas naturales protegidas. Caso de estudio: Parque nacional Cotopaxi [Tesis doctoral]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/168769
TESIS
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Ferrari, Eleonora. "Valutazione quantitativa del rischio dovuto ad incidenti causati da eventi naturali in impianti di processo." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6454/.

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Abstract:
La minaccia derivante da fattori di rischio esterni, come gli eventi catastrofici naturali, è stata recentemente riconosciuta come una questione importante riguardo la sicurezza degli impianti chimici e di processo. Gli incidenti causati dal rilascio di sotanze pericolose in seguito al danneggiamento di apparecchiature per effetto di eventi naturali sono stati definiti eventi NaTech, data la doppia componente naturale e tecnologica. È proprio la simultaneità del disastro naturale e dell’incidente tecnologico il problema principale di questo tipo di eventi, che, oltre a generare elevate difficoltà nella gestione delle emergenze, sono caratterizzati da un’elevata criticità in quanto la catastrofe naturale può essere la causa del cedimento contemporaneo di più apparecchiature in zone diverse dell’impianto. I cambiamenti climatici in corso porteranno inoltre ad un incremento della frequenza degli eventi idrometerologici estremi, con un conseguente aumento del rischio Natech. Si tratta quindi di un rischio emergente la cui valutazione deve essere effettuata attraverso metodologie e strumenti specifici. Solo recentemente è stato proposto un framework per la valutazione quantitativa di questo tipo di rischio. L’applicazione di tale procedura passa attraverso l’utilizzo di modelli di vulnerabilità che relazionano la probabilità di danneggiamento di una specifica apparecchiatura all’intensità dell’evento naturale di riferimento. Questo elaborato, facendo riferimento ai modelli di vulnerabilità e alle cartteristiche delle apparecchiature prese in esame, avrà inizialmente lo scopo di sviluppare una procedura a ritroso, calcolando l’intensità degli eventi di riferimento (terremoti e alluvioni) capace di causare un incremento di rischio non accettabile, al fine di poter determinare a priori se una data apparecchiatura con determinate condizioni operative e caratteristiche strutturali possa o meno essere installata in una zona specifica.
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Marimon, Felipe Montserrat. "On distributing the analysis process of a broad-coverage unification-based grammar of spanish." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de Catalunya, 2003. http://hdl.handle.net/10803/5930.

Full text
Abstract:
This thesis describes research into the development and deployment of engineered large-scale unification-based grammar to provide more robust and efficient deep grammatical analysis of linguistic expressions in real-world applications, while maintaining the accuracy of the grammar (i.e. percentage of input sentences that receive the correct analysis) and keeping its precision up to a reasonable level (i.e. percentage of input sentences that received no superfluous analysis).

In tacking the efficiency problem, our approach has been to prune the search space of the parser by integrating shallow and deep processing. We propose and implement a NLP system which integrates a Part-of-Speech (PoS) tagger and chunker as a pre-processing module of broad-coverage nification-based grammar of Spanish. This allows us to release the arser from certain tasks that may be efficiently and reliably dealt with by these computationally less expensive processing techniques. On the one hand, by integrating the morpho-syntactic information delivered by the PoS tagger, we reduce the number of morpho-syntactic ambiguities of the linguistic expression to be analyzed. On the other hand, by integrating chunk mark-ups delivered by the partial parser, we do notonly avoid generating irrelevant constituents which are not to contribute to the final parse tree, but we also provide part of the structure that the analysis component has to compute, thus, avoiding a duplication of efforts.

In addition, we want our system to be able to maintain the accuracy of the high-level grammar. In the integrated architecture we propose, we keep the ambiguities which can not be reliably solved by the PoS tagger to be dealt with by the linguistic components of the grammar performing deep analysis.

Besides improving the efficiency of the overall analysis process and maintaining the accuracy of the grammar, our system provides both structural and lexical robustness to the high-level processing. Structural robustness is obtained by integrating into the linguistic components of the high-level grammar the structures which have already been parsed by the chunker such that they do not need to be re-built by phrase structure rules. This allows us to extend the coverage of the grammar to deal with very low frequent constructions whose treatment would increase drastically the parsing search space and would create spurious ambiguity. To provide lexical robustness to the system, we have implemented default lexical entries. Default lexical entries are lexical entry templates that are activated when the system can not find a particular lexical entry to apply. Here, the integration of the tagger, which supplies the PoS information to the linguistic processing modules of our system, allows us to increase robustness while avoiding increase in morphological ambiguity. Better precision is achieved by extending the PoS tags of our external lexicon so that they include syntactic information, for instance subcategorization information.
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Aguilera, Castillo María Belén. "Análisis al proceso de rehabilitación del ciclo de gestión de riesgos: el caso del terremoto-maremoto de Coquimbo año 2015." Tesis, Universidad de Chile, 2017. http://repositorio.uchile.cl/handle/2250/150765.

Full text
Abstract:
Magíster en Gestión y Políticas Públicas
Chile, es un país que está permanentemente expuesto a riesgos de origen natural o antrópico, por lo que la gestión de riesgos se ha instaurado como una prioridad (ONEMI, 2014). La normativa chilena, en su decreto N° 156, define las etapas del ciclo de gestión de riesgos: Prevención, Mitigación, Preparación, Respuesta, Rehabilitación y Reconstrucción. El proceso de Rehabilitación consiste en la recuperación de los servicios básicos e inicio de la reparación del daño físico, social y económico. Este proceso se destaca por entregar beneficios según el tipo de evento natural y las necesidades de la población. El objetivo de este estudio es analizar los obstaculizadores y facilitadores del proceso de rehabilitación post desastre natural, con el propósito de optimizar el ciclo de gestión de riesgos en Chile. La investigación se realizó a partir de una investigación cualitativa de tipo descriptivo, mediante el análisis de documentos institucionales (leyes, decretos, resoluciones, etc.) y a través de entrevistas semi-estructuradas a los actores relevantes del proceso de rehabilitación, en particular para el caso del Terremoto y Maremoto de Coquimbo año 2015. Los resultados del estudio permiten detectar que el proceso de rehabilitación presenta una maduración en las instituciones relevantes, que les permite auto-estructurarse en torno a una forma de operar frente a los desastres y, además, cuenta con un importante recurso tecnológico que permite mejorar la toma de decisiones. A pesar de aquello, la institucionalidad que soporta el proceso de rehabilitación no es suficiente, ya que en ella no existen lineamientos específicos en relación a los tipos de soluciones que debería abarcar. Por otro lado, la falta de conocimientos técnicos y capacitaciones para los funcionarios de las instituciones regionales que se enfrentan a la emergencia provoca importantes falencias en los momentos iniciales del proceso. Además, no existen recursos financieros regulares y disponibles para mitigar los riesgos de emergencia ni para responder cuando esta ocurre. Disminuir los obstaculizadores que emergieron de este estudio, solo será posible mediante la implementación de políticas públicas que apunten en esta dirección y que consideren planes de capacitación, aumento de recursos basales del Estado para la gestión del riesgo y la construcción de un enfoque integral de la reducción de riesgo de desastres.
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Comite, Valeria. "Studio dei processi di degrado naturale e simulato in rocce carbonatiche." Doctoral thesis, Università di Catania, 2014. http://hdl.handle.net/10761/1568.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi è volto allo studio dei prodotti di degrado che si sviluppano su materiali lapidei di natura carbonatica a causa di diversi fattori ambientali. Il lavoro è stato sviluppato su due distinti filoni di ricerca: a) un primo filone incentrato sulla caratterizzazione mineralogico-petrografica e geochimica di croste nere prelevate dalle superfici di monumenti; b) un secondo filone riguardante, invece, lo studio sperimentale di alcuni provini di marmo e calcareniti esposti in ambiente outdoor. La prima linea di ricerca ha riguardato la caratterizzazione di 23 campioni di crosta nera prelevati da 8 rilevanti monumenti Europei, mediante l utilizzo di un approccio multianalitico utile a valutare l interazione tra il substrato e l ambiente. Tale approccio ha riguardato lo studio dei caratteri composizionali e microtessiturali delle croste e lo stato di conservazione dei substrati lapidei, nonché l interazione di questi ultimi con le soprastanti croste. In generale, i risultati acquisiti da questo primo filone di ricerca hanno dimostrato come la variabilità osservata dai dati ottenuti su ciascun campione di crosta possa essere giustificata dal processo stesso che porta alla formazione delle croste nere, un fenomeno complesso e dinamico che è certamente influenzato nel tempo dalle diverse fonti d inquinamento (fisse o mobili) oltre che da numerosi fattori quali: altezza di campionamento, tipologia di substrato, morfologia delle superfici di deposito del particolato, esposizione agli agenti atmosferici, alle fonti di inquinamento, al wash-out e alla deposizione di aerosol atmosferico. Inoltre, la possibilità di poter analizzare la composizione geochimica, in termini di elementi in tracce, delle croste nere e dei substrati alterati, può fornire risposte utili per comprendere l influenza degli inquinanti nella genesi di queste forme di degrado. La seconda linea di ricerca ha riguardato uno studio sperimentale finalizzato al monitoraggio del processo di degrado cui sono sottoposti nel tempo i materiali lapidei di natura carbonatica posti in opera. La sperimentazione condotta ha previsto l esposizione di provini di marmo di Carrara, pietra di Noto e pietra di Comiso (sia tal quali che trattati con un materiale nano-strutturato) in due diversi ambienti outdoor, ubicati in due importanti città siciliane, Catania e Palermo. Il tempo di permanenza dei provini in ambiente outdoor e di relativo monitoraggio è stato di due anni. Sia nella fase pre-espositiva che in quella post-espositiva, la caratterizzazione è avvenuta mediante l utilizzo di diverse metodologie analitiche, al fine di ottenere informazioni circa le eventuali modificazioni fisiche, chimiche e mineralogiche subite dai provini dopo esposizione prolungata. I dati ottenuti hanno permesso di identificare le principali cause di annerimento e soiling di materiali a composizione carbonatica nei due centri di Catania e Palermo. Inoltre, le prove condotte sui provini trattati con biossido di titanio hanno evidenziato che l applicazione dei formulati deve essere testata prima del suo utilizzo sulle superfici dei monumenti d interesse storico-artistico, allo scopo di evitare interventi di restauro errati e/o privi di efficacia. Il lavoro sviluppato in questi due anni di monitoraggio contribuisce indubbiamente alla messa a punto di una metodologia finalizzata alla valutazione della durabilità di diversi litotipi nei confronti dell inquinamento (sorgenti di combustione mobili e fisse) e dell efficacia del prodotto autopulente preso in considerazione.
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Ayala, Porras Eduardo Carlos, and Vásquez Elizabeth Jiménez. "Propuesta de mejora en la gestión de mantenimiento del sistema de almacenamiento y despacho de GNL." Bachelor's thesis, Universidad Peruana de Ciencias Aplicadas (UPC), 2016. http://hdl.handle.net/10757/619075.

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Abstract:
Propone una mejora del mantenimiento del sistema de almacenamiento y despacho de gas natural licuado (GNL). La planta de licuefacción de gas natural cuenta con diferentes tipos de procesos diseñados específicamente para cumplir un servicio especializado, asimismo, uno de los principales procesos es el de almacenamiento y despacho de GNL hacia los buques metaneros, ya que dependiendo del despacho del producto terminado depende las ganancias de la empresa. La planta de licuefacción presenta retrasos en los despachos de los buques metaneros debido a las averías en los equipos, provocando pérdidas de despachos no realizados conforme a lo planificado, sobre costo por mantenimientos no planificados, y penalidades por demoras en el despacho. Todo ello genera pérdidas de dinero en la operación de la planta. El objetivo es el poder incrementar la vida útil de los equipos críticos del sistema, así como la confiabilidad y disponibilidad de cada equipo. Para lograrlo se analizó los datos de falla de cada equipo así como su comportamiento actual para determinar los equipos críticos en el sistema. Luego se analizó los modos y efectos de falla de cada componente para poder finalmente determinar cuáles son las mejores acciones y planes de mantenimiento a seguir para corregir la confiabilidad del equipo. Esta propuesta genera un ahorro considerable al incrementar la confiabilidad operacional del sistema mediante el mantenimiento basado en la confiabilidad, con el principio de priorizar, prevenir eventos indeseables y asegurar la disponibilidad apropiada de los equipos.
Tesis
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Serra, Buades Frances. "La Presència del suport natural en els processos d'inclusió laboral mitjançant el model de treball amb suport (supported employment)." Doctoral thesis, Universitat de les Illes Balears, 2004. http://hdl.handle.net/10803/9386.

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Abstract:
Els objectius generals que emmarquen aquest estudi donen a conèixer en profunditat el procés d'adaptació a l'empresa des de tres enfocaments diferents els quals afecten als principals protagonistes: al treballador amb necessitats de suport (amb discapacitat significatives), al preparador laboral i al company de treball/supervisor.
The general objectives that frame this investigation allow to know in depth the process of adaptation to the company from three different perspectives whose axes impact in the main characters of the study, that is: the workers with support necessities (with significant disabilities), the job coaches and the co-workers/management partners.
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Gibert, Amat Jordi. "Producció de transglutaminasa de blat de moro (TGZ) en Escherichia coli i Pichia pastoris: Estudi i millora del procés." Doctoral thesis, Universitat Ramon Llull, 2017. http://hdl.handle.net/10803/416598.

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Abstract:
La transglutaminasa (TGasa) és un enzim que catalitza modificacions postraduccionals de proteïnes mitjançant enllaços ε-(γ-glutamil) i ponts covalents d’amida. En plantes, aquest enzim està poc estudiat, i només ha estat clonat el gen TGasa de Zea mays (tgz). Aquesta tesi resumeix la feina feta per desenvolupar un sistema d'expressió utilitzant dos microorganismes recombinants, Escherichia coli (E. coli) i Pichia pastoris (P. pastoris) per produir i caracteritzar l'enzim transglutaminasa (TGZ). Treballs anteriors en E. coli van mostrar que la proteïna recombinant era present principalment en forma de cossos d'inclusió (IBs). Per tal d'obtenir la proteïna en forma activa i soluble, es van optimitzar les condicions d'expressió en E. coli. Es va assajar la coexpressió de xaperones i es va desenvolupar un sistema no clàssic de solubilització de IBs. A més, es va transformar P. pastoris per estudiar la seva expressió i comparar ambdós sistemes. Les metodologies de Taguchi i de la superfície de resposta es van utilitzar per formular un medi de cultiu que, juntament amb el desenvolupament d’una aplicació informàtica per modelar i simular el procés, va permetre establir un cultiu d'alta densitat d'E coli. Els resultats van mostrar que les condicions òptimes per a expressar TGZ en E. coli van ser d’una concentració de IPTG de 100μmol IPTG / g de biomassa seca i un temps d'inducció de 5 h. Aquestes condicions van permetre obtenir un rendiment TGZ de 160 mg / L amb una activitat específica de 450 putrescina pmol / mg TGZ resolubilitzada · h. Es va realitzar una caracterització bioquímica completa de la TGZ obtinguda mitjançant E. coli. Es va posar a punt un sistema de cultiu d'alta densitat cel·lular en P. pastoris i es va expressar TGZ amb èxit. La reacció de reticulació de TGZ a la caseïna es va estudiar, i el resultat va ser igual que la reacció de la caseïna per TGZ expressada en E. coli. Es va obtenir una producció de 480 mg / L de proteïna total amb una activitat de 4000 pmol putrescina / mg de proteïna total · h. Aquests resultats indiquen que també es va establir un procediment eficaç per expressar TGZ en P. pastoris.
La transglutaminasa (TGasa) es una enzima que cataliza modificaciones postraduccionales de proteínas mediante enlaces ε- (γ-glutamil) y puentes covalentes de amida. En plantas, esta enzima está poco estudiada, y sólo ha sido clonado el gen TGasa de Zea mays (tgz). Esta tesis resume el trabajo realizado para desarrollar un sistema de expresión utilizando dos microorganismos recombinantes, Escherichia coli (E. coli) y Pichia pastoris (P. pastoris) para producir y caracterizar la enzima transglutaminasa (TGZ). Trabajos anteriores en E. coli mostraron que la proteína recombinante estaba presente principalmente en forma de cuerpos de inclusión (IBs). Con el fin de obtener la proteína en forma activa y soluble, se optimizaron las condiciones de expresión en E. coli. Se ensayó la coexpresión de chaperonas y se desarrolló un sistema no clásico de solubilización de IBs. Además, se transformó P. pastoris para estudiar su expresión y comparar ambos sistemas. Se utilizaron las metodologías de Taguchi y de la superficie de respuesta para formular un medio de cultivo que, junto con el desarrollo de una aplicación informática para modelar y simular el proceso, permitieron establecer un cultivo de alta densidad de E. coli. Los resultados mostraron que las condiciones óptimas para expresar TGZ en E. coli fueron de una concentración de IPTG de 100μmol IPTG / g de biomasa seca y un tiempo de inducción de 5 h. Estas condiciones permitieron obtener un rendimiento TGZ de 160 mg / L con una actividad específica de 450 putrescina pmol / mg TGZ resolubilizada · h. Se realizó una caracterización bioquímica completa de la TGZ obtenida mediante E. coli. Se puso a punto un sistema de cultivo de alta densidad celular en P. pastoris y se expresó TGZ con éxito. La reacción de reticulación de TGZ en la caseína se estudió, y el resultado fue igual que la reacción de la caseína por TGZ expresada en E. coli. Se obtuvo una producción de 480 mg / L de proteína total con una actividad de 4000 pmol putrescina / mg de proteína total · h. Estos resultados indican que también se estableció un procedimiento eficaz para expresar TGZ en P. pastoris.
Transglutaminase (TGase) is an enzyme that catalyzes post-translational protein modifications by ε-(γ-glutamyl) links and covalent amide bonds. In plant, this enzyme is poorly studied and only the Zea mays TGase gene (tgz) has been cloned. This thesis summarizes the work done to develop an expression system using two recombinant microorganisms, Escherichia coli (E. coli) and Pichia pastoris (P. pastoris) to produce and characterize the enzyme transglutaminase (TGZ). Previous works expressing TGZ in E. coli showed that the recombinant protein was mainly present as inclusion bodies (IBs). In order to obtain active, soluble protein, expression conditions were optimized in E. coli, coexpression of chaperones was tested and a non-classic IBs resolubilizing system was developed. Additionally, the gene was also inserted in P. pastoris to study its expression, being able to compare both systems. Taguchi and response surface methodologies were used to develop a culture media that, together with the implementation of a computer application to model and simulate the process, allowed to develop a high-density culture of E. coli. Results showed that the optimal conditions to express TGZ in E. coli were an IPTG concentration of 100µmol IPTG/ g dry biomass and an induction time of 5h. These conditions allowed to obtain a TGZ yield of 160 mg/L with a specific activity of 450 pmol putrescine/mg resolubilized TGZ·h. A full biochemical characterization of the TGZ obtained using E. coli was performed. A P. pastoris high cell density cultivation system was implemented and TGZ was successfully expressed. The cross-linking reaction of TGZ to the casein was also studied, and the result was same as the reaction of casein by TGZ expressed in E. coli. A production of 480mg/L of total protein with an activity of 4000 pmol putrescine/mg total protein·h was obtained. These results indicated that an effective procedure for expressing TGZ in P. pastoris was also established.
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MACEDO, ROSALES GABRIELA. "SISTEMA WEB PARA LA ELECCION DE LOS CONSEJEROS REPRESENTANTES DE LAS JUNTAS DISTRITALES Y MUNICIPALES PERTENECIENTES AL INSTITUTO ELECTORAL DEL ESTADO DE MEXICO." Tesis de Licenciatura, Universidad Autónoma del Estado de México, 2013. http://hdl.handle.net/20.500.11799/62608.

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Abstract:
Derivado de los beneficios obtenidos de la implementación del sistema, la Dirección de Organización expresó su interés en que los demás sistemas informáticos como el sistema de actividades de órganos desconcentrados, sistema de ubicación de casillas, sistema de información y comunicación de la jornada electoral (SICJE) y el sistema de paquetería electoral fueran migrados bajo el mismo modelo.
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Jeldres, Zamorano Esteban Felipe. "Validación prospectiva del proceso de fabricación y envasado primario de un producto farmacéutico natural en forma farmacéutica de comprimidos recubiertos." Tesis, Universidad de Chile, 2014. http://www.repositorio.uchile.cl/handle/2250/117326.

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Abstract:
Unidad de práctica para optar al título de Químico Farmacéutico
No autorizada por el autor para ser publicada a texto completo en el Portal de Tesis Electrónicas
Durante la práctica se realizó la validación prospectiva del proceso de fabricación y envasado primario de un producto natural, en forma farmacéutica de comprimidos recubiertos, a través del control y análisis estadístico de los parámetros y atributos críticos de cada una de las etapas críticas del proceso de fabricación. Se comenzó con la verificación del estado de calificación aplicable a todos los equipos productivos a emplear durante el proceso, y la ejecución de calificación de los que lo requieran, asegurando así, previo a la fabricación del producto, que todos los equipos de manufactura han sido instalados y operan de acuerdo a sus especificaciones de fabricante, como así también cumplen las necesidades del laboratorio, del proceso de fabricación mismo, y de las Buenas Prácticas de Manufactura vigentes. Luego se procedió a definir las etapas críticas del proceso, los atributos críticos de calidad y los parámetros críticos de proceso, mediante una evaluación del impacto que influirá sobre la calidad final del producto terminado. Posteriormente, habiendo determinado etapas, parámetros y atributos, se procedió a definir las pruebas a realizar, junto con sus criterios de aceptación. Todo esto con el objeto de determinar el estado de control y reproducibilidad del proceso de fabricación, de acuerdo a los requerimientos de la normativa legal, y las Buenas Prácticas de Manufactura vigentes. Cada una de estas pruebas quedará estipulada en el Protocolo de Validación de Proceso, documento que debe ser aprobado por el Instituto de Salud Pública de Chile (ISP), y que servirá como guía para todas las actividades en las que consistirá la validación de proceso
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Iannaccone, Tommaso. "Analisi del comportamento di serbatoi di gas naturale liquefatto per applicazioni di propulsione navale in scenari di incendio." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi vuole focalizzare l’attenzione sull’impiego del GNL per la propulsione navale, analizzando aspetti legati alla sicurezza delle infrastrutture necessarie a tale scopo. Si sono considerati due diversi casi di studio: il primo riguarda un deposito costiero attrezzato per poter svolgere attività di rifornimento per imbarcazioni, mentre il secondo caso interessa una nave da trasporto passeggeri alimentata a GNL. È stata condotta un’analisi del rischio: l’identificazione dei pericoli ha seguito le linee guida proposte dalla metodologia MIMAH, oltre a sfruttare risultati di analisi HAZOP e HAZID. La stima delle frequenze di rilascio è stata effettuata con la tecnica della parts count, sulla base di valori ottenuti da database affidabilistici. La valutazione delle conseguenze è stata realizzata con il supporto del software DNV PHAST, utilizzando come riferimento i valori soglia proposti dal D.M. 9/5/2001. È stata infine impostata una modellazione fluidodinamica con lo scopo di valutare la possibilità di rottura catastrofica dei serbatoi di stoccaggio dovuta ad un’eccessiva pressurizzazione causata da una situazione di incendio esterno. Le simulazioni sono state condotte con il supporto del software CFD ANSYS® FLUENT® 17.2. Si è modellata una situazione di completo avvolgimento dalle fiamme considerando due geometrie di serbatoio diverse, nel caso di materiale isolante integro o danneggiato. I risultati ottenuti dall’analisi del rischio mostrano come i danni derivanti da un ipotetico scenario incidentale possano avere conseguenze anche significative, ma con valori di frequenze di accadimento tipici di situazioni rare. Lo studio fluidodinamico del comportamento di serbatoi di stoccaggio avvolti dalle fiamme ha evidenziato come questi siano capaci di resistere a condizioni gravose di incendio per tempi prolungati senza che si abbia una pressurizzazione tale da destare preoccupazione per l’integrità strutturale delle apparecchiature.
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Regos, Sanz Adrián. "Global change and the uncertain future of biodiversity in Mediterranean-type ecosystems: insights from a strategic foresight process." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2015. http://hdl.handle.net/10803/323074.

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Abstract:
La conservación requiere una previsión estratégica que permita abordar con eficacia los retos actuales que plantea el cambio global. La cuenca Mediterránea ha sido identificada como área prioritaria para la conservación, particularmente vulnerable al efecto combinado del cambio climático, el cambio de los usos del suelo y el régimen de perturbaciones por incendios forestales. Los efectos de la interacción de estos factores de cambio y las grandes incertidumbres asociadas a su predicción, también pueden ser vistas como una oportunidad para intervenir a través de mejores políticas de conservación. Los ejercicios de previsión estratégica pueden ofrecer a los responsables de la toma de decisiones herramientas para pensar de forma creativa y proactiva sobre el futuro y tomar decisiones que creen un futuro más deseable. En esta tesis ilustramos el papel de las actividades de ‘horizon scanning’, planificación y análisis de escenarios basados en simulación, en los que se sustenta el enfoque de previsión estratégica, y en la que usamos escenarios conceptuales como líneas argumentales y simulaciones como estimaciones numéricas de los futuros cambios ambientales. En particular, este ejercicio de previsión estratégica contribuye a la apertura de dos opciones de políticas de manejo del fuego prometedoras ('dejar quemar los incendios no planificados' y 'la extracción de biomasa forestal para bioenergía') alternativas al paradigma actual de 'apagar todos los incendios'. Ambas políticas de manejo del fuego podrían combinarse estratégicamente con el fin de alcanzar los objetivos de reducción de combustible requeridas para mitigar el creciente impacto de los grandes incendios causados por el cambio global. La planificación de la conservación puede ser mejorada considerablemente mediante la aplicación de estas estrategias de manejo del fuego. Dos principales oportunidades de conservación emergentes han sido identificados y deben ser priorizadas a fin de proteger de forma efectiva las especies de aves de interés comunitario en un futuro próximo: 1) la creación de etapas tempranas de sucesión de la vegetación para especies de hábitat abierto a través de políticas de 'dejar quemar incendios no planificados'; y 2) el aumento de la capacidad de resiliencia frente al cambio climático de los hábitats forestales claves para las especies más forestales. En esta tesis se hace hincapié en la necesidad de una perspectiva de conservación integral en donde las políticas agrícolas, forestales y de manejo de fuego deben ser consideradas explícitamente para preservar eficazmente hábitats clave para las aves más amenazadas en sistemas altamente dinámicos propensos al fuego. Nuestros resultados también arrojan luz sobre la importancia de considerar la dinámica del paisaje y las sinergias entre las diferentes fuerzas motrices a la hora de evaluar a largo plazo la eficacia de la gestión del fuego en la reducción del riesgo de incendios y la protección de la biodiversidad en los ecosistemas de tipo mediterráneo.
Conservation needs strategic foresight leading to effectively address the ongoing challenges posed by global change. Mediterranean Basin has been identified as priority area for conservation, particularly vulnerable to the combined effects of climate change, land-use change and fire disturbance regime. The interacting effects of these drivers, and the large uncertainties associated to their forecasting, might also bring conservation opportunities to intervene through better policies. Strategic foresight exercises may offer decision-makers with tools to creatively think about the future and make decisions that create a more desirable future. In this thesis, we illustrate the role for horizon scanning, scenario planning and simulation-based scenario analysis in underpinning the strategic foresight approach — using storylines as conceptual scenarios, and simulations as numerical estimates of future environmental changes. In particular, this strategic foresight exercise contributes to opening up two promising fire management policy options (‘letting unplanned fires burn’ and ‘forest biomass extraction for bioenergy uses’) alternatives to the current fire suppression paradigm of “stopping all fires’’. Both fire management policies could be strategically combined in order to achieve the fuel reduction objectives required to mitigate the increasing impact of large fires caused by global change. Conservation planning may be considerably improved through the implementation of such fire management strategies. Two main emerging conservation opportunities have been identified and should be prioritized in order to effectively protect community-interest bird species in the near future: 1) promoting early-succession stages of vegetation for open-habitat dwelling species through ‘letting unplanned fires burn’ policies; and 2) increasing the resilience of key forest habitats to climate change for forest-dwelling species. This thesis emphasizes the need for an integrative conservation perspective wherein agricultural, forest and fire management policies should be explicitly considered to effectively preserve key habitats for threatened birds in fire-prone, highly-dynamic systems. Our findings also shed light about the importance of considering landscape dynamics and the synergies between different driving forces when assessing the long-term effectiveness of fire management at reducing fire risk and safeguarding biodiversity in Mediterranean-type ecosystems.
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Rizzuto, Matteo. "Sintesi e caratterizzazione di prepolimeri per resine epossidiche derivanti da fonti rinnovabili e naturali attraverso un processo a basso impatto ambientale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6085/.

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Abstract:
La sostituzione di materie prime provenienti da risorse fossili con biomasse rinnovabili, utilizzando un processo a basso impatto ambientale, è una delle più importanti sfide della "Green Chemistry". Allo stesso tempo, la sintesi di resine epossidiche fornisce la chiave per la realizzazione di materiali ad alto valore aggiunto. Tuttavia, ad oggi, il 90% della produzione di resine epossidiche è basato sull'uso di bisfenolo A, che ha effetti di xenoestrogeno, ed epicloridrina, tossica e cancerogena. Su queste basi, è stata individuata una strategia sintetica per la sintesi di prepolimeri innovativi per resine epossidiche, che utilizza come substrato di reazione diidrossibenzeni di origine naturale ed evita l'uso di epicloridrina e altri reagenti tossici o pericolosi. La suddetta strategia sintetica è basata sulla sequenza: allilazione dei diidrossibenzeni - epossidazione dei doppi legami ottenuti. In questa procedura non vengono utilizzati drastiche condizioni di reazione e il solvente è acqua, con una catalisi di trasferimento di fase o, in aggiunte di acetonitrile, in un sistema bifasico. La resa complessiva dei due “step” dipende dalla posizione dei due ossidrili nei diidrossibenzeni. Il reagente che porta la resa massima è l’idrochinone (1,4 diidrossibenzene), che, come riportato in letteratura, permette la formazione di resine epossidiche con proprietà simili alle resine di epicloridrina e bisfenolo A. The substitution of raw materials from fossil fuels with renewable biomass using a low environmental impact process is one of the greatest challenges of the "Green Chemistry". At the same time, the synthesis of epoxy resins provides the key to the realization of high added value materials. However, 90% of the production of epoxy resins is based on the use of bisphenol A, a xenoestrogen, and epichlorohydrin, that is toxic and carcinogenic. On these bases, a synthetic strategy for the synthesis of innovative prepolymers of epoxy resins, that uses dihydroxybenzenes of natural origin as reaction substrates and avoids the use of epichlorohydrin and other toxic or dangerous reagents has been identified. The above synthetic strategy is based on the sequence: allylation of dihydroxybenzenes - epoxidation of the double bonds obtained. In this procedure, drastic reaction conditions are dismissed and the solvent used is water with a phase transfer catalysis or, in addition, acetonitrile in a biphasic system. The overall yield of the two steps depends on the position of the two hydroxyls of the dihydroxybenzenes. The reagent that leads to the highest yield is hydroquinone (1,4 dihydroxybenzene), which, as reported in literature, allows the formation of epoxy resins with similar properties to the resins from bisphenol A and epichlorohydrin.
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Pesis, Susana Paulina. "Alfabetización ambiental : análisis del proceso de alfabetización ambiental y su relación con el desarrollo sustentable y propuesta de una herramienta que permita cuantificar el nivel de conocimiento suficiente para completar el proceso de alfabetización ambiental." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de Catalunya, 2015. http://hdl.handle.net/10803/322553.

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Abstract:
In a holistic vision, our present global society, thanks to the fast speed of the spread of information permits a wider consciousness of the frequency and the scope of natural phenomena and economic disasters. This disasters are directly or indirectly man-made, and result often in the loss of human life and economic value. A bigger understanding of the scope and consequences is relevant. The present research work intention is to diagnose the level of environmental knowledge of a sample of the pre-university level students at the University of Buenos Aires in order to develop tools to bridge the gap between scientific knowledge and common thought/misconception. Through environmental education we will increase social and human capital and also enhance social sensitivity and commitment to a healthy natural environment, and facilitate . The text introduction is on material describing issues related to education, market failures, loss and/or lack of social values and the lack of opportunity in Argentine society. The work also contextualize the minimum of knowledge necessary to be considered knowledgeable about one¿s environment, both natural and man-made. The description of the estate of art, economy, environment, and social life, and the anthropological activities which have impact on the environment, facilitate a focus on the behavioral aspects of the study: ethical, moral, social dimensions and on the compatibility between Environmental Education and Sustainable Development. The impacts of the context are highlighted, it includes the difficulties the population faces at work, the socio-economic consequences of unemployment, and of the resulting poverty, the unequal distribution of wealth, and participation and involvement, or lack thereof, of individuals and communities in the taking of decisions that involve changes to the environment are all addressed. In paragraph nine, I will present the study and its conclusions. From the results we can infer that the average university-aged public shows very little knowledge of the problems facing our natural environment. This lack of knowledge means it is difficult for them to be involved with or make commitments to taking actions that will improve their environment. Also it is shown that without Environmental Education it will be impossible to make this vital sector of our population sensitive to the issues and to elicit public involvement in the search for solutions that will mitigate negative impacts on the environment
La sociedad globalizada, disfruta de una gran velocidad de transmisión de datos, que dota de inmediatez a informaciones diversas sobre fenómenos naturales inclusive los de carácter catastrófico. Es conocido que el ser humano realiza intervenciones diferentes, directas o indirectas, y a pesar de que observamos con frecuencia elevadas pérdidas de vidas y económicas, suelen ser fenómenos insuficientemente comprendidos en su alcance y consecuencias. La presente investigación trata de estructurar conocimientos para mejorar la relación del ser humano con el ambiente. Se pretende concretar un diagnóstico del nivel de Alfabetización Ambiental de una muestra de la población pre universitaria de la Universidad de Buenos Aires y también, de lograr una herramienta que permita reducir la brecha entre el conocimiento científico y el saber popular, para generar un capital humano y social sensible y comprometido con la problemática ambiental y que posibilite el desarrollo de futuras investigaciones para que las personas actúen de manera responsable ante los fenómenos adversos. La tesis se ha desarrollado a partir de una descripción de la problemática educativa, los fallos de mercado y, las crisis de valores y falta de oportunidades, como contextualización para aproximar a la población los conocimientos mínimos necesarios para facilitar la salida del analfabetismo ambiental. Se expone el estado del arte socio ambiental y económico, describiendo las actividades antrópicas impactantes en el medio. Se concluye la parte expositiva focalizándose en lo conductual, tanto en lo ético como en la moral social y en la compatibilización entre la Educación Ambiental y el Desarrollo Sostenible. Se menciona la problemática de la Población y el trabajo, las consecuencias socio económicas del empleo y el desempleo, la pobreza y la inequidad de la distribución de la renta nacional, la participación social y el involucramiento individual y comunitario en la toma de decisiones relativas a los problemas ambientales. La parte experimental se despliega mediante la presentación del caso y sus conclusiones, con los resultados de la investigación: es posible inferir que los estudiantes promedio de la muestra poblacional de la universidad pública estudiada, disponen de poco conocimiento de la problemática ambiental lo cual no les facilita involucrarse ni comprometerse, pero queda demostrado que sin educación, sin Alfabetización Ambiental, es imposible conseguir su sensibilización a la problemática o el involucramiento social en la búsqueda de solucionar, mitigar o reducir los impactos adversos
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CAPELLI, ROBERTA. "Analisi dei livelli d’espressione di fattori di natura epigenetica e marcatori molecolari nel processo di epatocarcinogenesi indotta da dieta su modello murino." Doctoral thesis, Università degli Studi dell'Aquila, 2022. http://hdl.handle.net/11697/192066.

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Abstract:
La steatosi epatica non alcolica (NAFLD) rappresenta una delle patologie epatiche croniche più diffuse. Essa può evolvere da steatosi, condizione in cui si riscontra un accumulo di acidi grassi nel citoplasma degli epatociti, alla più severa steato-epatite (NASH), caratterizzata da infiammazione e danno epatocitario. Inoltre, in un certo numero di casi, la NASH può progredire in fibrosi, cirrosi ed in ultimo in carcinoma epatocellulare (HCC). L’HCC è la tipologia di tumore epatico più comune e costituisce il quinto tumore più frequente al mondo e la terza causa di morte legata al cancro. I microRNA (miRNA, miR) sono dei piccoli RNA non codificanti di circa 18-25 nucleotidi che regolano l’espressione genica a livello post-trascrizionale, esercitando la loro azione sull’RNA messaggero target. Essi sono coinvolti in diversi processi biologici fondamentali sia fisiologici che patologici, ed in particolare, è stato descritto un loro coinvolgimento e ruolo anche nella progressione NAFL/NASH/HCC. Lo scopo di questo lavoro è stato analizzare alcuni microRNA e fattori molecolari coinvolti nel processo di epatocarcinogenesi NAFL-NASH-HCC indotta da dieta, ad alto contenuto di grassi (high fat, HF) o basso contenuto di grassi ed alto di carboidrati (low fat-high carbohydrate, LF-HC), sul modello di NAFLD murino C57BL/6J. Sono stati in particolare identificati e analizzati due miRNA (miR-125a-5p e miR-182), modulati già dopo 3 mesi di dieta nei tessuti epatici murini, e due geni target oncosoppressori (Cyld e FoxO1) che sono risultati ipoespressi nei tessuti tumorali. Gli stessi miRNA sono stati testati su sieri di pazienti affetti da NAFLD a vari stadi di progressione (NASH, cirrosi, HCC) e in soggetti sani di controllo (CTRL), mostrando differenze significative tra alcuni di questi gruppi (miR-125: NASH/cirrosi/HCC vs. CTRL; miR-182: NASH/cirrosi vs. CTRL, HCC vs. CTRL). Per una valutazione più ampia della progressione NAFLD, sui tessuti epatici murini sono stati inoltre analizzati i livelli di espressione di marker di stress ossidativo (SOD, CAT, GST), di citochine pro-infiammatorie (IL-1β, IL-6, TNF-α) e marker di fibrosi (TGF-β, CTGF, LepR), i cui livelli di espressione hanno indicato una progressione del danno epatico più rapida nel gruppo alimentato con dieta HF e una stessa tipologia di danno, più tardivo, nel gruppo LF-HC, evidenziando così che entrambi i tipi di regimi alimentari contribuiscono all’instaurarsi di condizioni coinvolte nel processo di epatocarcinogenesi indotta da dieta. In conclusione, lo studio ha portato all’identificazione di nuovi miRNA e, per la prima volta su modello in vivo, relativi geni target ad attività oncosoppressoria coinvolti nel processo di epatocarcinogenesi indotta da dieta su modello murino. L’analisi di marcatori di stress ossidativo, infiammazione e fibrosi ha inoltre messo in luce che non solo la dieta HF, ma anche quella LF-HC, seppure più tardivamente, è in grado di indurre un danno epatico con progressione ad HCC. Tali risultati aprono a nuovi approfondimenti sui meccanismi molecolari alla base della progressione del danno epatico correlato alla NAFLD. In particolare, dato il ruolo dei microRNA come biomarcatori circolanti non invasivi, lo studio, esteso a casistiche più ampie di pazienti, potrà potenzialmente portare all’identificazione di nuove molecole utili per una più accurata e precoce definizione della diagnosi e prognosi della malattia.
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Alvarez, García Sonia. "Evaluación del proceso de sorción de metamidofos en medio acuoso con una zeolita natural modificada con Hexadeciltrimetilamonio (HDTMA) y determinación de los parámetros termodinámicos." Tesis de doctorado, Universidad Autónoma del Estado de México, 2018. http://hdl.handle.net/20.500.11799/99561.

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Abstract:
Se realizó la cinética de degradación del metamidofos en medio acuoso y se determinaron sus parámetros termodinámicos.
Worldwide, the pesticides use has contributed significantly to the improvement and increase of food production. However, its indiscriminate and uncontrolled use has caused the emergence of resistant pests, soil pollution, air and mainly water, as well as the intoxication and death of various living organisms. Methamidophos is a systemic organophosphate pesticide with insecticidal and acaricide, banned in many countries for being considered a high toxicity pesticide due to adverse effects on the environment and human health. However, in Mexico, it is the second most widely used pesticide. It should be noted that most publications related to its quantitative determination uses High-Performance Liquid Chromatography (HPLC) or Gas Chromatography (CG) coupled to Mass Spectrometry (MS), these methods are extremely expensive and few laboratories in Mexico count on them. In addition, the conventional methods of elimination for this type of pollutants have not been proven effective, so, over the last decade, researchers have focused on methamidophos elimination by diverse methods, among which adsorption is not reported yet. This is an efficient, low-cost and accessible method for various pollutants; and in recent years, many new adsorbing materials have been investigated, including modified zeolitic materials with various surfactants. Evaluating the thermodynamic parameters involved, such as enthalpy (ΔH°), entropy (ΔS°) and free Gibb energy (ΔG°) are useful for determining the nature and type of mechanism that predominates in an adsorption process. Due to the aforementioned problems, it is important to propose new methods for the treatment of water containing this type of pollutants so this research report for the first time, on this pesticide adsorption behavior in potential adsorbent materials that allow their efficient disposal such as zeolitic materials modified with a cationic surfactant, as is HDTMA, thus opening a very wide research panorama in this area. This research carried out a systematic study on methamidophos adsorption behavior on the studied zeolitic materials, depending on diverse physicochemical parameters such as the contact time effect, and methamidophos concentration; likewise, the HDTMA-modified zeolitic material with greater adsorption capacity was selected, and only in this material was evaluated the adsorbent amount, pH effect and temperature effect of the solid/liquid systems to study and were determined thermodynamic parameters.
PROYECTOS CONACYT “Proyectos de desarrollo científico para resolver problemas nacionales” con clave 215997.
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Montesinos, Pérez Alejandro. "Diseño y validación del modelo didáctico, estaciones de investigación para el proceso de enseñanza-aprendizaje de las ciencias naturales." Doctoral thesis, Universidad Nacional Mayor de San Marcos, 2011. https://hdl.handle.net/20.500.12672/2363.

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Abstract:
La presente investigación tuvo como objetivo probar la validez del Modelo Didáctico Estaciones de Investigación para desarrollar en los estudiantes una actitud científica y mejorar el aprendizaje conceptual y procedimental sobre contenidos de ciencias naturales que por su naturaleza son de grado de dificultad creciente, sometiéndolo a prueba experimental a través de la conducción de sesiones de clase con este moadelo, estableciendo y comparando el rendimiento académico de los estudiantes del Grupo Experimental y del Grupo de Control conducido con el modelo Expositivo, así demostrar que la mejora del aprendizaje del grupo experimental se expresa en la autonomía con respecto al docente para realizar análisis de problemas, formular hipótesis, realizar experiencias de autoaprendizaje, extraer conclusiones científicamente válidas, formular e interiorizar conceptos. En el estudio, empleamos el modelo de investigación tecnológica, descriptiva, explicativa y cuasi experimental, procurando probar que el proceso enseñanza – aprendizaje a través de la investigación en pequeños equipos de trabajo aplicando el método científico, mejora el rendimiento académico de los estudiantes, explicativa, en la medida que pretende hallar la razón del mayor logro de aprendizajes y desarrollo de una actitud científica a través de las Estaciones de Investigación y no así el obtenido por medio del método expositivo. Los resultados obtenidos en la investigación, tratados a través de un procesamiento estadístico con el modelo estadístico cuadrado latino y el análisis de varianza, nos permitió llegar a las siguientes conclusiones más relevantes: • El trabajo experimental realizado a través del Modelo Didáctico Estaciones de Investigación, ha permitido desarrollar en los estudiantes una mejor predisposición y actitud para la observación, para la formulación de hipótesis, para diseñar y realizar actividades experimentales que prueben las hipótesis planteadas por los estudiantes como explicación del fenómeno observado a través de la experimentación y finalmente a formular conclusiones. • La aplicación del modelo didáctico: Estaciones de Investigación, mejora la comprensión de los contenidos conceptuales y el desarrollo de la actitud científica de los estudiantes. • El aprendizaje mediante el trabajo experimental se expresa en la autonomía con respecto al docente para realizar análisis de problemas, formular hipótesis, realizar experiencias de autoaprendizaje, extraer conclusiones científicamente válidas y formular e interiorizar conceptos. • Los resultados cuantitativos obtenidos por los estudiantes del grupo experimental han sido significativamente mayores que los obtenidos por los estudiantes del grupo de control conducidos por el método expositivo.
--- The objetive of the following advanced study is to prove the validity of the Didactic Model Stages of Research to develop among the students scientific attitude for the contenys of natural sciences and improve the process of learning of new ideas or opinions. This learning proess es diffilcult by nature. Consequently, it is necessary to compel students to diverse experimental activities throug classes with the Didactic Model to set out and compare the academic performance of the Experimental Group of students in contrast with the Control Group. With this trial we will show that the improvement of the esperimental group proves the self-sufficiency in comparison with the professosr, to analyze problems, formulate hypotheses, and undergo experiences of auto-learning and arrive to conslusions scientifically valid. At the same time to create and keep ideas and opinions internally. In this research work, we use the technologic descriptive inverstigation, almost experimental and explicatory to prove that the teaching and learning process trough research in saml working groups anda applying a scientific method wil improve the academic accomplishment among the students. The purpose oif this study is to find the highest achievement among the students in the learning process and the development of a scientific attitude through the Stage of investigation in contrast with the explanatory method. The diverse results obtained in this Research throug a statistical process with the statistic model called Latin Square and the analysis of the variation, alloved us to arrive to the most important conclusions: • The experimental study relized through the Didactic Model of Stges in Investigation has permitted to develop among the students a better inclination and attitude to observation, in order to formulate hypotheses, to design and carry on experimental activities attempted by the students as an explanation of the observed phenomennon. • The put in practice the Didactic Model Stages of Investigation improves the comprehension of the conceptual thinking and the development of the scientific attitude of the students. • The learning process of the experimental work mis shown with the self sufficiency in relation with the attitude of the professor to carry on practices of self learning and arrive to valid scientitic conclusions and formulate and keep concepts internally. • The qualitative results obtained from the students of the experimental group show that they have been remarkable higher than the ones obtained by the students of the control group driven by the explanatory method.
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Lauriola, Ilaria. "Studio dei processi di ricarica naturale di corpi idrici sotterranei attraverso l'analisi di serie temporali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8117/.

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Abstract:
Nella Regione Emilia-Romagna, la zona delle conoidi ha una valenza strategica essendo la principale fonte di approvvigionamento idropotabile per le utenze civili, oltre che sostegno per le attività industriali ed agricole. All’interno di questo contesto ci si è soffermati sulla provincia di Piacenza, scegliendo come aree di studio le Conoidi del Trebbia e dell’Arda, per valutare le dinamiche di ricarica naturale attraverso l’identificazione della relazione che intercorre fra (i) l’entità dei deflussi superficiali riferiti ai corsi idrici che alimentano le conoidi, e (ii) il livello piezometrico nei rispettivi acquiferi. L’analisi è stata condotta applicando il modello Auto-Regressive Distributed Lag (ARDL).
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TOGNIN, DAVIDE. "Effetti dei processi naturali e antropici sulle dinamiche erosive e deposizionali negli ambienti a marea." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3446285.

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Abstract:
Le zone umide costiere sono tra gli ambienti più preziosi sulla Terra, poiché forniscono diversi servizi ecosistemici. Ciononostante, il loro futuro è messo in forte dubbio dall’aumento dei tassi di innalzamento del livello del mare e dal ridotto apporto di sedimenti alle zone costiere. Inoltre, gli interventi antropici stanno diventando sempre più pervasivi, dato che molte aree urbane densamente popolate per ridurre il rischio di allagamenti costieri stanno adottando infrastrutture di protezione, i cui effetti sull’evoluzione degli ambienti a marea circostanti sono però ancora poco noti. È pertanto di fondamentale importanza capire gli effetti dei processi naturali e antropici che influenzano l’evoluzione morfologica degli ambienti a marea, per poter sviluppare strategie di gestione volte alla conservazione e al rispristino di questi delicati ambienti e dei preziosi servizi ecosistemici che forniscono. Per raggiungere questo obiettivo, il presente lavoro inizia considerando le dinamiche erosive e di trasporto di sedimenti sui bassifondali e verifica la possibilità di sviluppare un inquadramento teorico sintetico per descrivere in maniera realistica i processi erosivi e deposizionali sul lungo periodo. La risospensione dei sedimenti dai bassifondali, oltre a determinare l’evoluzione morfologica degli stessi, è anche uno dei principali meccanismi di approvvigionamento per la sedimentazione sulle barene, soprattutto in contesti caratterizzati da scarso apporto di sedimenti. Avvalendosi di misure di campo condotte nella laguna di Venezia, utilizzata come caso studio rappresentativo dei sistemi con scarso apporto di sedimenti, sono stati studiati gli effetti della continua evoluzione dei processi naturali sui pattern temporali e spaziali di sedimentazione sulle barene. Infine, combinando dati di campo e modellazione numerica delle prime chiusure in assoluto delle barriere progettate per difesa di Venezia dalle acque alte avvenute nell'autunno 2020, sono stati valutati gli impatti che la regolazione antropica dei livelli per mezzo di barriere di protezione ha sulla sedimentazione sulle barene e sull’evoluzione morfologica del bacino a marea nel suo insieme. I principali risultati di questo lavoro evidenziano che: i) lo sforzo al fondo e la concentrazione di sedimenti in sospensione possono essere descritti come processi di Poisson marcati, con importanti conseguenze per condurre un’analisi realistica dell’evoluzione biomorfodinamica a lungo termine degli ambienti a marea; ii) l’alta variabilità temporale della rielaborazione dei sedimenti a causa dell’azione combinata della marea, delle onde da vento e degli eventi di acqua alta influisce sulla sedimentazione sulle barene, alla quale gli eventi meteomarini più intensi contribuiscono in maniera sostanziale, nonostante la loro breve durata; iii) la variabilità di queste forzanti idrodinamiche e la loro combinazione hanno effetti rilevanti anche sulla dinamica spaziale della sedimentazione e marcano in maniera indelebile il profilo topografico delle barene; iv) la regolazione antropica dei livelli di marea finalizzata a mitigare il sempre più alto rischio di allagamento costiero, modificando i processi idrodinamici e di trasporto solido durante gli eventi meteomarini più intensi, che sono responsabili in larga parte dell’accumulo di sedimenti nella porzione superiore della fascia intertidale, riduce in modo significativo la sedimentazione sulle barene compromettendone la capacità di adattamento all’incremento del livello del mare; v) a scala di bacino, anche se l’attivazione delle barriere di protezione dagli allagamenti costieri può ridurre temporaneamente la perdita di sedimenti dal sistema, essa si dimostra favorire un appiattimento generalizzato della morfologia degli ambienti a marea, piuttosto che contribuire al mantenimento della loro struttura morfologica.
Coastal wetlands in shallow tidal systems are among the most valuable environments on Earth, as they provide a diverse range of ecosystem services. Nevertheless, their survival is questioned by increasing rates of sea-level rise and reduced fluvial sediment delivery to the coasts. Moreover, anthropogenic pressures are becoming increasingly significant, as densely populated coastal urban areas are adopting protection infrastructures to reduce flooding, such as storm-surge barriers, whose potential effects on the evolution of the surrounding coastal wetlands are still poorly investigated. Therefore, a better understanding of the effects of natural and anthropogenic processes affecting the morphological evolution of coastal wetlands is crucial to develop management strategies aiming at preserving and restoring these delicate environments and the precious ecosystem services they provide. With this aim, in the present work we start considering sediment erosion and transport dynamics on tidal flats and test the possibility to develop a synthetic theoretical framework to realistically describe erosional and depositional processes in the long-term time scale. Beyond determining the evolution of tidal flats, sediment reworking is also a major mechanism controlling salt-marsh sedimentation, offsetting the negative effects of sea-level rise. This is particularly true in sediment starved systems. Hence, using field measurements from the Venice Lagoon (Italy), a representative case of sediment starved back-barrier system, we investigate the effects of continually varying influences of natural processes on temporal and spatial sedimentation patterns on salt marshes. Finally, combining field data and numerical modelling of the first-ever closures during Fall 2020 of the storm-surge barriers designed to protect Venice, we evaluate the impacts of anthropogenic flood regulation on salt-marsh sedimentation and on the morphological evolution of the tidal basin as a whole. The main results from this work highlight that: i) bottom shear stress and suspended sediment concentration dynamics can be modelled as marked Poisson processes, thus bearing important consequences for realistic, sta\-ti\-sti\-cal\-ly-based analyses of the long-term biomorphodynamic evolution of tidal landscapes; ii) the high temporal variability in sediment reworking due to the combined action of tide, waves and storm surges affects salt-marsh sedimentation, with intense storm surges accounting for the large majority of sediment accumulation on salt marshes, despite their brief duration; iii) the combination of these varying hydrodynamic forcing factors also affect spatial sedimentation patterns, which thus cannot be interpreted solely as an essentially tide-driven process and sign the marsh topographic profile; iv) flood regulation, by modifying hydrodynamic and sediment transport processes during storm surges, which are largely responsible for sediment delivery in the upper intertidal frame, significantly reduces sedimentation on salt marshes thus affecting their resilience to sea-level rise; v) at the basin scale, even though storm-surge barrier operations can temporarily reduce the net sediment loss from the system, flood-regulation promotes a less-diverse geomorphological structure, rather than contributing to the preservation of tidal landforms.
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Burgos, Humberto. "Remoción de Arsénico presente en agua subterránea de origen kárstico mediante un proceso dinámico de adsorción utilizando zeolita natural." Tesis de doctorado, Universidad Autónoma del Estado de México, 2021. http://hdl.handle.net/20.500.11799/112670.

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Abstract:
El objetivo principal de esta investigación consistió en diseñar, acondicionar e implementar, bajo un enfoque sistemático, un conjunto combinado de etapas orientadas a la generación de una alternativa para la depuración de arsénico presente en agua con alto contenido de bicarbonatos y sulfatos, basada en el proceso de adsorción, llevado a cabo en presencia de soluciones multiiónicas.
el objetivo principal de esta investigación consistió en diseñar, acondicionar e implementar, bajo un enfoque sistemático, un conjunto combinado de etapas orientadas a la generación de una alternativa para la depuración de arsénico presente en agua con alto contenido de bicarbonatos y sulfatos, basada en el proceso de adsorción, llevado a cabo en presencia de soluciones multiiónicas. Para el cumplimiento de este objetivo se partió, metodológicamente, de la caracterización fisicoquímica espacio-temporal de las fuentes en la zona de estudio para, a partir de dicha composición, proceder a la formulación de soluciones sintéticas. Con ellas se realizaron, a nivel de laboratorio, pruebas dinámicas de adsorción de arsénico sobre clinoptilolita natural y modificada químicamente. La simulación de la cinética de adsorción muestra que, en función de los valores de los índices de ajuste r2 (0.9975), ERRSQ (0.0018), HYBRID (0.3245), MPSD (40.8751), ARE (0.4115) y EABS (0.0840), el modelo no lineal de Thomas es el más idóneo para representar el proceso de adsorción dinámico de As. Se demostró la existencia de divergencia en la estimación paramétrica de los modelos comparando sus formas lineales y no lineales, situando a esta última como la más adecuada para tal fin. El enfoque desarrollado permite la generación de una alternativa de mejora de la calidad de agua destinada a consumo humano para los municipios de Ixtapan de la Sal y Tonatico y permite, a partir de su sistematización, su aplicación posterior en otras regiones de naturaleza kárstica con problemas de contaminación similares.
Universidad Autónoma del Estado de México (UAEM), Instituto Interamericano de Tecnología y Ciencias del Agua (IITCA) Consejo Nacional de Ciencia y Tecnología (CONACYT)
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RUBERA, MATTEO TULLIO MARIA. "Profili costituzionali del giudizio direttissimo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/202021.

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Abstract:
Il presente lavoro propone una disamina del giudizio direttissimo alla luce dei princìpi costituzionali. L’istituto in questione risponde ad un’esigenza di accelerazione procedimentale che trova, oggi, un espresso riconoscimento nell’art. 111 comma 2 della Carta fondamentale; nonché, in diverse altre sue disposizioni. Al contempo, le esigenze della celerità e della semplificazione hanno imposto soluzioni normative contrastanti con diversi princìpi costituzionali, dando luogo a contraddizioni tra le istanze di celerità e le esigenze di garanzia. Al fine di assicurare una piena conformità dell’istituto in oggetto con la Carta fondamentale, è opportuno privilegiare un’interpretazione il più possibile restrittiva delle condizioni normative che ne legittimano l’introduzione e tentare un’esegesi costituzionalmente orientata della disciplina concernente taluni aspetti dinamici.
The aim of the present study is to analyze the “giudizio direttissimo” – one of the different forms that criminal trials can take in Italy – from the perspective of the Italian Constitution. In this particular kind of trial, the accused is immediately brought before the Court to be publicly judged, without any kind of preliminary hearing to assess whether the charge is well-founded or not. On one hand, the “giudizio direttissimo” seems to be consistent with the principle – laid down in the Italian Constitution – that a trial must be held within a reasonable time of time. Indeed, the omission of the “preliminaries” – that characterize the “ordinary proceeding” – allows a saving of one year and a half, when compared to the average length of the latter. On the other hand, the course of this kind of trial, in some cases, doesn’t seem to give the accused enough time to prepare an adequate defence. Moreover, its discipline seems to be lacking in some of the most important constitutional rights. A constitutionally consistent interpretation of the “giudizio direttissimo” might help to solve the aforementioned issues, by limiting its application only to the easiest cases. In addition, some case-law which is too rigorous for the defendant should be overridden.
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Costa, Garangou Eduard. "Processos de sedimentació i distribució de radioactivitat natural i artificial en sistemes aquàtics continentals de Catalunya (Embassaments de Flix i tram català del riu Ebre, Camarasa i llacs pirinencs)." Doctoral thesis, Universitat Autònoma de Barcelona, 2005. http://hdl.handle.net/10803/3360.

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Abstract:
This Doctoral thesis was carried out in 3 different Catalan aquatic ecosystems: The Flix reservoir and the lower part of Ebro river, the Camarasa reservoir (Pre-Pyrenees) and the Pyrenees lakes.
The aim of this Doctoral Thesis in the Flix reservoir and the lower part of Ebro river part was to determine the Naturally Occurring Radioactivity waste materials (NORM) contained in Flix Reservoir sediments due to the dicalcium phosphate (DCP) production of a factory located in the reservoir vicinity, and evaluate the potential remobilization of the NORM waste materials downstream, along the 95 km of Ebro river until its river mouth delta (Ebro Delta). The results display an evident radiological impact in the waste materials dumped in Flix reservoir with maximum values of values 11723±198 Bq kg-1 238U, 9361± 181 Bq kg-1 226Ra, 3500±157 Bq kg-1 210Pb, 308 (238U), 92 (226Ra) and 38 (210Pb) times higher than the activity of these radionuclides in the Ebro sediments, that show an average activity of 20 Bq kg-1. In order to determine the mobilization of the radioactivity, 226Ra (dissolve) was studied. An enhancement of the 226Ra levels in water was detected in the Flix water (8.00.4 Bq m-3) and specially in the Flix meanders with a value of 37.5 ±1.2 Bq m-3, typical of the contaminated NORM rivers. However the rest of the lower part of the river water samples display non contaminated levels of 226Ra, with an average value of 5.9 ±1.6 Bq m-3.
In Camarasa reservoir the aim of the research was to establish the sedimentation rates by 210Pb models (CFCS) and 137Cs dating mark, that allows us to date the last 100-150 years. The highest sedimentation rate in the central and lower part of the reservoir was 3.3 ± 0.2 cm yr-1 (14.1 kg m-2 a-1), close to the dam, due to the dam barrier effect that block the water stream. The central part of the reservoir displays a lower sedimentation rate of 1.370.14 cm yr-1. We have to take into account the effect of the flood events in the assessment of the sedimentation rates. In this study a punctual flood event in November 1982 was registered in the sediments depositing from 30 to 40 cm of material in 1 week, equivalent to 25 years of normal sedimentation in the central part of the reservoir.
In the Pyrenees lake study, the distribution of 210Pb (0 to 5178 ± 1300 Bq·kg-1) and 137Cs (8 to 2970 ± 101 Bq·kg-1) displays a wide variation activity ranges, typical of remote lakes. 210Pb was used as a normalizer of the heavy metal (Zn and Cd) contaminations and some organochlorate compounds (Hexachlorobenzen and Hexachlorociclohexan) in order to detected contamination sources. The metal results display an evident Zn and Cd contamination in some lakes of Vall d'Aran area (Pica Palomera and Montoliu lakes) due to the mining activity during the period from 1740 to 1968. On the other hand, the normalized organochlorinate compounds display a source of contamination close to Sabiñanigo village (Aragon Pyrenees) probably due to the presence in the past of an Hexachlorociclohexan factory.
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Melgar, Gálvez Javier Raúl. "Diseño óptico del proceso de una planta de regulación, medición, acondicionamiento y gaseoducto de gas natural para una central térmica en la ciudad de Ica." Universidad Nacional de Ingeniería. Programa Cybertesis PERÚ, 2011. http://cybertesis.uni.edu.pe/uni/2011/melgar_gj/html/index-frames.html.

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Domínguez, Gómez María Jesús. "Efectos de la materia prima y el proceso secado-maduración sobre la calidad del jamón curado." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2021. http://hdl.handle.net/10251/160042.

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Abstract:
[ES] La materia prima es un elemento clave en cualquier proceso de transformación alimentaria, ya que de su composición y cualidades dependerá el producto final. En el caso del jamón, el origen de la materia prima, puede proceder de sistemas ganaderos convencionales, donde la producción es intensiva y la alimentación está basada en piensos comerciales. En el caso de cerdos procedentes de ganadería ecológica, los animales están sujetos a las condiciones marcadas por la normativa europea de producción ecológica, donde se respeta el medio ambiente y el bienestar animal. Para el caso de figuras de calidad, las explotaciones ganaderas también deben cumplir los requisitos indicados en los pliegos de condiciones. Otro elemento que define al jamón curado es el proceso de elaboración, que se inicia con la salazón con o sin sales nítricas. El tiempo de secado-maduración, el sistema de secado (natural o con ventana abierta versus cámara con condiciones controladas) y la temperatura son elementos clave en el desarrollo de las cualidades organolépticas. El principal objetivo del presente estudio es aportar resultados sobre la evolución en la composición de la carne, a lo largo del proceso de secado-maduración, en la elaboración de jamón curado, teniendo como variables del estudio, la procedencia del pernil (de granjas ganaderas convencionales, ecológicas o de la DOP Teruel), tecnología aplicada en el proceso de secado (cumpliendo los requisitos para la certificación ecológica), así como la influencia del sistema de secado (ventana abierta o cámara), evaluando los parámetros que permiten clasificar las diferentes variables. Para ello se analizan un total de 36 jamones de cerdo blanco (convencional, ecológico y DOP Teruel), destinando 6 jamones de cada una para el secado natural y otros 6 para el secado en cámara. Los parámetros analizados son humedad, minerales totales, sodio, hierro, proteína, grasa, perfil de ácidos grasos, nitratos y nitritos, detección de antibióticos y compuestos de la fracción volátil. Los resultados indican que los parámetros de color L*, b* y C* son mayores en los jamones procedentes de sistemas de producción convencional, en particular en los jamones DOP Teruel, donde además se incluye el parámetro a*. Los jamones de sistemas de producción convencional se caracterizan por presentar valores más elevados de humedad, grasa, proteína y cenizas, así como un contenido en ácidos grasos saturados mayor. Esto repercute en los valores de los índices de calidad de la grasa, con connotaciones negativas en el índice de aterogenicidad, de trombogenicidad o en la relación ω6/ω3, sobre todo si los jamones se secan en cámara. Los jamones ecológicos presentan valores más bajos de los componentes químicos analizados y niveles superiores de AGMI y AGPI, así como índices positivos de calidad de la grasa como el de ácidos grasos buenos para la salud o la relación AGPI/AGS, especialmente si se secan al natural. Generando jamones con una mayor presencia de compuestos volátiles. La clasificación de los jamones, en función de la procedencia y el sistema de secado, se alcanza con éxito tomando los parámetros de color, ácidos grasos y los componentes terpenoides de la fracción volátil. El estudio de componentes principales permite clasificar los jamones convencionales como aquellos con mayor contenido en proteína, L*, cenizas, Fe, Na, H*, humedad, grasa, nitratos y nitritos, así como por los ácidos grasos behénico, palmítico, esteárico y mirístico. Los jamones ecológicos se caracterizarían por sus valores de a*, b* y C*, así como por la presencia de linoleico y linolénico y los jamones DOP Teruel serían aquellos con altos valores de ácidos grasos heptadecenoico, palmitoleico y oleico.
[CA] La matèria primera és un element clau en qualsevol procés de transformació alimentària, ja que de la seua composició i qualitats dependrà el producte final. En el cas del pernil, l'origen de la matèria primera, pot procedir de sistemes ramaders convencionals, on la producció és intensiva i l'alimentació està basada en pinsos comercials. En el cas de porcs procedents de ramaderia ecològica, els animals estan subjectes a les condicions marcades per la normativa europea de producció ecològica, on es respecta el medi ambient i el benestar animal. Per al cas de figures de qualitat, les explotacions ramaderes també han de complir els requisits indicats en els plecs de condicions. Un altre element que defineix al pernil curat és el procés d'elaboració, que s'inicia amb la salaó, amb o sense sals nítriques. El temps de l'assecatge-maduració on la duració, el sistema d'assecatge (natural o amb finestra oberta versus cambra amb condicions controlades) i la temperatura són elements clau en el desenvolupament de les qualitats organolèptiques. El principal objectiu del present estudi és aportar resultats sobre l'evolució en la composició de la carn, al llarg del procés d'assecatge-maduració, en l'elaboració de pernil curat, tenint com a variables de l'estudi, la procedència del pernil (de granges ramaderes convencionals, ecològiques o de la DOP Teruel), tecnologia aplicada en el procés d'assecatge (complint els requisits per a la certificació ecològica), així com la influència del sistema d'assecatge (finestra oberta o cambra), avaluant els paràmetres que permeten classificar les diferents variables. Per a això s'analitzen un total de 36 pernils de porc blanc, prenent 12 de cadascuna de les procedències objecte d'estudi (convencional, ecològic i DOP Teruel), destinant 6 pernils de cadascuna per a l'assecatge natural i altres 6 per a l'assecatge en cambra. Els paràmetres analitzats són humitat, minerals totals, sodi, ferro, proteïna, greix, perfil d'àcids grassos, nitrats i nitrits, detecció d'antibiòtics i compostos de la fracció volàtil. Els resultats indiquen que els paràmetres de color L*, b* i C* són majors en els pernils procedents de sistemes de producció convencional, en particular en els pernils DOP Teruel, on a més s'inclou el paràmetre a*. Els pernils de sistemes de producció convencional es caracteritzen per presentar valors més elevats d'humitat, greix, proteïna i cendres, així com un contingut en àcids grassos saturats major. Això repercuteix en els valors dels índexs de qualitat del greix, amb connotacions negatives en l'índex de aterogenicitat, de trombogenicitat o en la relació ω6/ω3, sobretot si els pernils s'assequen en cambra. Els pernils ecològics presenten valors més baixos dels components químics analitzats i nivells superiors de AGMI i AGPI, així com índexs positius de qualitat del greix com el d'àcids grassos bons per a la salut o la relació AGPI/AGS, especialment si s'assequen al natural. Generant pernils amb una major presència de compostos volàtils. La classificació dels pernils, en funció de la procedència i el sistema d'assecatge, s'aconsegueix amb èxit prenent els paràmetres de color, àcids grassos i els components terpenoides de la fracció volàtil. L'estudi de components principals permet classificar els pernils convencionals com aquells amb major contingut en proteïna, L*, cendres, Fe, Na, H*, humitat, greix, nitrats i nitrits, així com pels àcids grassos behénic, palmític, esteàric i mirístic. Els pernils ecològics es caracteritzarien pels seus valors de a*, b* i C*, així com per la presència de linoleic i linolènic i els pernils DOP Teruel serien aquells amb alts valors d'àcids grassos heptadecenoic, palmitoleic i oleic.
[EN] The raw material is a key element in any food transformation process, since the final product will depend on its composition and qualities. In the case of ham, the origin of the raw material can come from conventional livestock systems, where production is intensive and food is based on commercial feed. In the case of pigs from organic farming, the animals are subject to the conditions set by the European organic production regulations where the environment and animal welfare is respected. In the case of quality figures, livestock farms must also meet the requirements indicated in the specifications. Another element that defines cured ham is the production process, which begins with salting, with or without nitric salts. The duration of the drying-maturing, the drying system (natural or with an open window versus chamber with controlled conditions) and temperature are key elements in the development of organoleptic qualities. The main objective of this study is to provide results on the evolution in the composition of the meat, throughout the drying-maturation process, in the elaboration of dry-cured ham, having as variables of the study, the origin of the leg (from cattle farms conventional, ecological or of the Teruel PDO), technology applied in the drying process (meeting the requirements for ecological certification), as well as the influence of the drying system (open window or chamber), evaluating the parameters that allow classifying the different variables. For this, a total of 36 white pig hams are analyzed (conventional, organic and PDO Teruel), allocating 6 hams of each for natural drying and another 6 for drying under controlled conditions. The parameters analyzed are moisture, total minerals, sodium, iron, protein, fat, profile of fatty acids, nitrates and nitrites, detection of antibiotics and compounds of the volatile fraction. The results indicate that the color parameters L *, b * and C * are higher in hams from conventional production systems, particularly in PDO Teruel hams, where the a * parameter is also included. Hams from conventional production systems are characterized by higher moisture, fat, protein and ash values, as well as a higher saturated fatty acid content. This affects the values of the fat quality indices, with negative connotations in the atherogenicity index, thrombogenicity or in the ω6/ω3 ratio, especially if the hams dried in controlled conditions. Organic hams present lower values of the chemical components analyzed and higher levels of MUFA and PUFA, as well as positive indices of fat quality such as fatty acids good for health or the PUFA / SFA ratio, especially in natural driying. Generating hams with a greater presence of volatile compounds. The classification of hams, depending on the origin and the drying system, is successfully achieved by taking the parameters of color, fatty acids and the terpenoid components of the volatile fraction. The study of main components makes it possible to classify conventional hams as those with the highest content in protein, L *, ashes, Fe, Na, H *, moisture, fat, nitrates and nitrites, as well as by behenic, palmitic, stearic and myristic. Organic hams would be characterized by their a *, b * and C * values, as well as by the presence of linoleic and linolenic levels, and DOP Teruel hams would be those with high levels of heptadecenoic, palmitoleic and oleic fatty acids.
Domínguez Gómez, MJ. (2020). Efectos de la materia prima y el proceso secado-maduración sobre la calidad del jamón curado [Tesis doctoral]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/160042
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Maciel, Pacheco Karla Mazarelo. "Estudio de la prospección del uso de la fibra de tucumã-i (Astrocaryum acaule) para el desarrollo de productos semi-industriales." Doctoral thesis, Universitat Politècnica de València, 2012. http://hdl.handle.net/10251/17780.

Full text
Abstract:
La fibra de tucumã-i (Astrocaryum acaule) es un recurso natural vegetal de la Amazonía brasileña, poco explotado y conocido. Se caracteriza por su producción sostenible y la posibilidad de generar diversas tipologías de productos: textiles, elementos domésticos y/o decorativos. Sin embargo, no existen datos con respecto a su aplicación en productos mediante el uso de procesos de fabricación avanzados de tipo semi-industrial. Los pocos registros existentes, que describen las prácticas desarrolladas con esta fibra, se remiten al ámbito empírico y artesanal. La investigación realizada en esta tesis se basa en diversos estudios sobre la opinión de los expertos, diseñadores y consumidores, así como sobre la influencia de los aspectos relevantes a considerar desde sus diferentes puntos de vista y de la valoración que hacen de los atributos del diseño y su trazabilidad hasta la generación final de productos. Mediante compendio de artículos se presentan las diferentes aportaciones en forma de publicaciones en actas de congresos y revistas de investigación, en la que podemos destacar el estudio de mercado realizado desde la perspectiva del soporte técnico-científico del diseño, pudiéndose validar los atributos de innovación y diferenciación ofrecidos por la fibra, justificando su posible adaptación a una técnica más evolucionada y estudiando la viabilidad sobre nuevas formas de uso. El estudio correspondiente al empleo de la fibra natural de tucumã-i (Astrocaryum acaule) para el desarrollo de productos semi-industriales, utilizó el ámbito del diseño y herramientas habituales en sus procesos de investigación para la obtención de información que identificara los posibles caminos a seguir, análisis de la problemática, búsqueda de oportunidades y detección de limitaciones en el contexto investigado, siempre con el objeto de considerar aquellos aspectos importantes y competitivos que posibiliten el alcance de nuevos mercados, en áreas correlacionadas y afines. También se
Maciel Pacheco, KM. (2012). Estudio de la prospección del uso de la fibra de tucumã-i (Astrocaryum acaule) para el desarrollo de productos semi-industriales [Tesis doctoral no publicada]. Universitat Politècnica de València. https://doi.org/10.4995/Thesis/10251/17780
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Daghino, Stefania. "Rischio amianto nelle Alpi Occidentali : utilizzo di funghi del suolo in processi di biorisanamento di fibre di amianto in un ambiante naturale ; un'analisi integrata chimico-molecolare." Université Joseph Fourier (Grenoble), 2005. http://www.theses.fr/2005GRE10235.

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Abstract:
L'étude de l'impact des champignons sur les processus géologiques qui altèrent les mineraux s'appelle la “géo-mycologie”. Les serpentinites sont des roches de la famille des ophiolites et peuvent contenir du chrysotile (amiante serpentine). La réactivité des fibres d'amiante est due à la composition chimique de surface et principalement à la présence d'ions métalliques qui peuvent catalyser des réactions chimiques dangereuses. L'amiante est un problème ambiantale à cause de la présence de roches contenant ce minéral mais aussi à cause des anciennes mines d'amiante. La revalorisation (remediation) de ces sites naturellement contaminés passe par la modification de la toxicité des fibres. Les champignons sont des bons candidats pour la bioremediation de l'amiante. L'objectif de cette thèse est l'isolement de souches fongiques à partir de sols serpentiniques afin de savoir quelles sont les espèces fongiques les plus abondantes dans ces sols et de sélectionner les souches les plus efficaces pour leur interaction avec les fibres d'amiantes. Les modifications des fibres et l'altération du métabolisme fongique ont été considérés. Verticillium leptobactrum semble être l'espèce fongique dominante dans tous les sols serpentiniques examinés : cette espèce n'avait jusque là été que rarement isolée, ce qui rend ces résultats intéressants. Trois espèces fongique peuvent extraire Fe et Mg des fibres de amiante (chrysotile et crocidolite), en modifiant la composition et la réactivité chimique de la surface de fibres et la génotoxicité mesuré dans un système acellulaire. Les champignons expriment, en présence des fibres, des enzymes liés à la réponse aux stress oxydants
The interaction of soil fungi with rocks and minerals is called geomycology. Serpentine rocks belong to the ophiolites family and can contain chrysotile (serpentine asbestos). Asbestos fibres reactivity is related to their surface chemical composition, i. G. The presence of iron, catalysing free radicals release, which is harmful for cells and tissues. Asbestos represents an environmental issue, related not only to serpentine rocks naturally exposed and weathered, but also (and mainly) to asbestos mines and wastes. Soil fungi are good candidates for the bioremediation of asbestos rich soils. The main goal of this thesis is the isolation of soil fungi from asbestos rich soils and the selection of the more suitable to interact and modify asbestos fibres in vitro. The metabolic responses of fungi are also investigated. Verticillium leptobactrum is the most abundant specie in all the serpentinic soils considered. This and interesting result, since this specie has bees previously seldom isolated. V. Leptobactrum and other fungal species are able to extract iron and magnesium from chrysotile and crocidolite fibres, modifying their surface chemical composition and reactivity, and their génotoxicity (in acellular experiments). The fungi express anti-oxydant enzymes
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Salazar, Cieza Jhuliza Eizet. "Reseña del proceso de reconocimiento de los derechos territoriales de la Comunidad Nativa Shawi San José, distrito de Caynarachi, provincia de Lamas, departamento de San Martín." Bachelor's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2020. http://hdl.handle.net/20.500.12404/19480.

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Abstract:
El presente estudio reseña y analiza el proceso de reconocimiento de los derechos territoriales de la Comunidad Nativa Shawi San José, ubicada en el departamento de San Martín. La metodología consistió en una revisión bibliográfica sobre el pueblo Shawi y los procesos de demandas territoriales en la región San Martín, además de un análisis espacio temporal de la comunidad nativa a partir de la revisión de su expediente técnico y del análisis de su información espacial. Se concluye que, aunque el reconocimiento de los derechos territoriales no asegura el bienestar de la comunidad y del territorio, ha traído beneficios para esta, como el acceso a servicios educativos y la participación en proyectos de desarrollo. Aún con los desafíos que presentan este tipo de procesos, es necesario seguir en la lucha por el reconocimiento de los derechos territoriales de los pueblos indígenas. Se recomienda considerar una visión integral del territorio y otras dimensiones como la espiritual y la cultural. Además, es necesario que el Estado, en el marco de un trabajo articulado con las entidades interesadas en apoyar estos procesos, planifique el reconocimiento y la titulación para atender la totalidad de demandas territoriales.
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Frignani, Ilaria. "Tecniche di riduzione della quantità di rifiuti prodotti dall’attività di estrazione petrolifera e contenenti NORM (Naturally Occurring Radioactive Materials)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
I rifiuti prodotti dall'estrazione petrolifera si presentano come incrostazioni o fanghi oleosi e viscosi, che si formano all'interno delle tubazioni e dei condotti nelle riserve petrolifere, soprattutto in prossimità di angoli e gomiti. Il loro contenuto radioattivo è di origine naturale ed è composto principalmente da Ra-226. A causa dell'elevata quantità di materiale che supera i valori limite di 10 Bq/g, i NORM (Naturally Occurring Radioactive Materials) rappresentano un notevole problema di rifiuto per l'industria petrolifera. In questo elaborato si descrivono le proprietà dei materiali NORM ed il metodo della riduzione del volume di incrostazione oleosa. Inoltre si sviluppa il metodo di digestione acida, analizzando i rifiuti NORM. Lo scopo delle attività di laboratorio è quello di cercare di ridurre la quantità dei rifiuti prodotti dall'estrazione di petrolio, concentrando la radioattività in un'unica fase. Una prova è stata svolta sul campione tal quale, mentre l'altra è stata eseguita sottoponendo il campione ad un pre-trattamento termico. Infine sono stati descritti alcuni metodi di smaltimento relativi ai rifiuti NORM.
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Occhionero, Monica. "Comparazione dei metodi per la valutazione delle frequenze delle rotture random di tubazioni negli stoccaggi di gas naturale." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi è stato svolto presso Arpae Emilia-Romagna e ha avuto come obiettivo lo studio delle metodologie per la modifica delle frequenze di rottura random di tubazioni negli stoccaggi sotterranei di gas naturale e l’analisi comparativa di quelle tra esse selezionate anche mediante l’applicazione ad un caso studio rappresentativo della tipologia di impianti esaminata. Pertanto, previo un inquadramento generale della normativa sul rischio di incidente rilevante in relazione sia alla Direttiva madre europea, la Direttiva Seveso III, che al suo recepimento italiano, il D. Lgs. 105/2015, previa un’analisi del processo di stoccaggio sotterraneo del gas naturale con particolare riferimento a quello convenzionale effettuato all'interno di giacimenti di gas esauriti, unica tipologia presente in Italia, e previa una breve premessa in merito allo schema di sviluppo dell’analisi di rischio ai sensi del D. Lgs. 105/2015, anzitutto è stato effettuato un approfondimento delle banche dati affidabilistiche/fonti bibliografiche da cui è possibile desumere i valori di frequenza generici di rottura per le tubazioni e per le condotte. Si è poi passati all'esposizione delle metodologie per la modifica delle frequenze degli eventi incidentali (ed eventualmente, per quelle che lo prevedono, delle frequenze degli scenari incidentali finali che da tali eventi possono scaturire) e all'applicazione di alcune di esse, sia a scopo di approfondimento che di comparazione, ad un caso studio rappresentativo dell’analisi di rischio degli stoccaggi sotterranei di gas naturale.
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Bonachea, Pico Jaime. "Desarrollo, aplicación y validación de procedimientos y modelos para la evaluación de amenazas, vulnerabilidad y riesgo debidos a procesos geomorfológicos." Doctoral thesis, Universidad de Cantabria, 2006. http://hdl.handle.net/10803/10610.

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Abstract:
Se presenta un procedimiento para evaluar de forma cuantitativa el riesgo por deslizamientos teniendo en cuenta la peligrosidad, los elementos expuestos y su vulnerabilidad. El método utiliza los modelos de susceptibilidad obtenidos previamente a partir de las relaciones estadísticas existentes entre los deslizamientos ocurridos en el pasado (últimos 50 años) y una serie de parámetros del terreno relacionados con la inestabilidad. La frecuencia de deslizamientos en el pasado se ha utilizado para estimar frecuencias futuras. También se ha realizado un inventario y cartografía de los elementos afectados por deslizamientos en el pasado, y se han estimado los daños para cada tipo de elemento teniendo en cuenta la magnitud del tipo de deslizamiento analizado. Posteriormente se estimó la vulnerabilidad, que se expresa en valores de 0 a 1, a partir de la comparación entre pérdidas y valor del elemento afectado.La integración de la peligrosidad, vulnerabilidad y valor del elemento ha permitido obtener modelos de riesgo directo por deslizamiento para cada tipo de elemento. Además se han analizado las pérdidas indirectas ocasionadas sobre las actividades económicas por este proceso. El resultado final es un mapa de riesgo donde cada píxel muestra las pérdidas esperables por deslizamientos en los próximos 50 años
A quantitative procedure for landslide risk mapping has been developed considering hazard, vulnerability and exposed elements. The method is based on a susceptibility model previously developed from statistical relationships between past landslides occurred in the study area (last 50 years) and terrain parameters related to instability. Past landslide behaviour has been used to calculate landslide frequency for the future. An inventory of direct damage due to landslides during the study period was carried out and the main elements at risk in the area identified and mapped. Past monetary losses per type of element have been estimated and expressed as an average 'specific loss' for events of a given magnitude (corresponding to a specified scenario). Vulnerability has been assessed by comparing losses with the actual value of the elements affected and expressed as a fraction of that value (0-1).By integrating hazard, vulnerability and monetary value, direct landslide risk ( /pixel) has been computed for each element considered. Indirect losses from the disruption of economic activities due to landsliding have also been assessed. The final result is a risk map combining all losses per pixel for a 50-year period.
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FORLEO, GIANROBERTO. "Digital AgriFood – Conversazioni online e Big Data per lo sviluppo della comunicazione strategica e progettuale del sistema produttivo marchigiano. Abstract." Doctoral thesis, Urbino, 2023. https://hdl.handle.net/11576/2710331.

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GABRIELLI, FRANCESCO. "Definition of Protocols for the Disaster Waste Management." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2019. http://hdl.handle.net/11566/262904.

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Abstract:
Quando eventi naturali come terremoti, alluvioni e frane colpiscono aree urbane ad alta densità abitativa, si possono generare grandi quantità di rifiuti e detriti. Ad esempio, in Italia, la forte urbanizzazione degli anni ‘50 e l'aumento demografico hanno portato ad un uso improprio del territorio, a volte illegale, con la costruzione di strutture vulnerabili in territori ad alto rischio sismico e idrogeologico. La peculiarità di eventi come terremoti e alluvioni è la grande produzione di rifiuti (macerie e detriti), in un tempo molto breve. Questo genera un forte impatto e numerosi problemi durante la gestione dell’emergenza. Una errata gestione di questi rifiuti in caso di calamità può causare danni ambientali rilevanti, perdite economiche significative ed anche impatti psicologici sulle popolazioni colpite, già soggette ad alti livelli di stress. I rifiuti prodotti possono avere caratteristiche diverse; tali differenze sono principalmente dovute al tipo di disastro, macerie per i terremoti e detriti per le alluvioni, all’area geografica, zone rurali contro aree costiere, alla densità abitativa, aree fortemente antropizzate produrranno una risposta molto differente rispetto a zone industriali a bassa densità abitativa. Lo studio della letteratura scientifica dimostra che le informazioni relative alla gestione dei rifiuti di emergenza sono ancora molto scarse, mancano protocolli e piani di emergenza specifici per gestire questa particolare tipologia di rifiuti. Queste mancanze obbligano le autorità locali e la protezione civile ad utilizzare metodi empirici, maturati dall’esperienza sul campo. Lo stato dell’arte attuale impone la ricerca e la definizione di protocolli per la gestione dei rifiuti in emergenza, al fine di colmare queste lacune e fornire uno strumento di supporto da utilizzare durante le emergenze. Questa ricerca scientifica si concentra sulla definizione di migliori pratiche di gestione dei rifiuti in emergenza. Il lavoro parte dall’analisi di determinati casi studio italiani e prosegue con la definizione di diversi scenari possibili per la gestione di rifiuti dopo terremoti o alluvioni. per ricercare le. Attualmente in Italia manca una legislazione specifica ed anche un protocollo standardizzato, che potrebbe favorire una strategia di recupero più efficiente. In questo contesto, è importante considerare l’impatto ambientale generato dalle differenti strategie di gestione dei rifiuti (ad esempio, la creazione di un deposito temporaneo dove pretrattare il materiale). Con questi presupposti, una valutazione del ciclo di vita (LCA) del materiale trattato ed una analisi economica si sono rivelati gli strumenti vincenti per identificare l’impatto ambientale ed economico generato delle diverse strategie di gestione ipotizzate, identificandone anche i principali punti critici.
The intensification of extreme natural events, caused by climate change, together with strong urbanization, makes it essential for society to be prepared to cope with these emergency situations. The main priority after a natural event, that hit an anthropized area, is to save all human lives involved in the disaster. Subsequently, it will be necessary to restore a normal situation. Events such as floods, landslides and earthquakes generate a huge amount of debris and rubbles, creating numerous problems during emergency activities. To remedy this, it will be necessary to clean up the affected area as soon as possible, from this material. To ensure that the disaster waste management is efficient, it is necessary to have a protocol or at least a guideline to follow. In the world, a lot of protocols exist to manage the emergency situation after the natural event, but there is not enough information for the disaster waste management. This lack drives local authorities to use empirical management methods. The empirical method is based on experience in the field and does not take into account a scientific methodological approach, that analyses the environmental and economic impact generated by the disaster waste management. The guiding principles should be the reduction of the environmental footprint and of management costs; however, the emergency does not allow to carry out such analyses before choosing a strategy for the management of waste, due to the lack of time.
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Leyva, Rivera Tania María. "Análisis del proceso de compatibilidad en un área natural protegida considerando el derecho humano al agua como criterio adicional: el caso de un proyecto de afianzamiento hídrico para autoconsumo de la Comunidad Campesina de Aquia en el Parque Nacional Huascarán." Master's thesis, Pontificia Universidad Católica del Perú, 2018. http://tesis.pucp.edu.pe/repositorio/handle/123456789/12519.

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Abstract:
La conservación de las áreas naturales protegidas (ANP1) y su posicionamiento como herramientas para la conservación, se ha visto reflejado en las normas que establecen como obligatoria la Opinión Técnica Previa Vinculante (OTPV) a un proyecto que se superponga a dichas áreas, sin su obtención el proyecto propuesto no es viable. Este procedimiento es conocido como compatibilidad. Por otro lado, la creación de escenarios concertados en las áreas naturales protegidas, cobra importancia porque establece la gestión del territorio y los recursos que en ellas se encuentran, si dichos escenarios se construyen sin la participación de los actores, estos no reflejan la forma en que las poblaciones locales se relacionan con su entorno. Cuando estos escenarios se ubican en la zona de sierra entonces existe una alta probabilidad que parte de sus actores sean comunidades campesinas, por tanto entran a tallar no solo las normas aplicables a las ANP sino también las que conciernen a los derechos de los pueblos indígenas. En este sentido, el agua juega un papel importante ya que es un recurso fundamental para la subsistencia de estas comunidades, pues no sólo les permite acceder al alimento a través del cultivo de la tierra o crianza de ganado, sino que también se encuentra ligada a un concepto de territorio, costumbres e identidad colectiva. Además, al discurrir por un ANP la gestión que esta haya previsto en su plan maestro es decisiva para los usos que se le dé, pudiendo no coincidir con las expectativas y/o necesidades de las comunidades. Es así que, en este espacio se tejen una serie de normas que regulan directa o indirectamente el uso que se le da al agua. Entonces, cuando se tiene un proyecto de afianzamiento hídrico cuya fuente de agua se encuentra dentro de un ANP, y cuyo fin es garantizar la subsistencia de una comunidad campesina, no solo rigen las normas y regulaciones dadas por la Autoridad Nacional del Agua (ANA), sino también aquellas establecidas por el Servicio Nacional de Áreas Naturales Protegidas (SERNANP) y debido a la naturaleza del proyecto también cobran importancia las normas del Ministerio de Agricultura y Riego (MINAGRI). Sin embargo, antes incluso de pensar en el procedimiento para obtención de un derecho de uso de agua, se requiere contar con la OTPV (compatibilidad) favorable, siendo este el primer paso 1 En al presente tesis la sigla ANP se empela indistintamente para referirse a un área natural protegida o a más de un área natural protegida. para ejecutar el proyecto, de no obtenerlo, el proyecto no es factible y termina siendo denegado. Esta situación implica la denegación tácita del uso de agua a la comunidad que lo solicita, con lo cual se podría vulnerar su derecho humano al agua y con este su derecho a una vida digna y otros derechos de los pueblos indígenas. En la presente tesis, se analiza el caso de la comunidad campesina de Aquia ubicada en el departamento de Ancash, para entender cómo funcionó la evaluación del SERNANP, la cual no consideró el derecho humano al agua (DHA) ni los derechos de las comunidades. En base a ello y a entrevistas a diversos actores asociados a la actividad, se determinaron desafíos para incluir en la evaluación de SERNANP, tanto el DHA como el derecho de las comunidades campesinas localizadas en la sierra (pueblos indígenas). Una vez determinados estos desafíos, se pudieron establecer criterios para llevar a cabo una evaluación diferenciada en casos similares al de la comunidad campesina de Aquia. Es decir, se proponen criterios técnicos adicionales en la evaluación previa a la OTPV (compatibilidad) cuando se involucre a una o más comunidades campesinas en sierra con el propósito de mejorar la evaluación. Asimismo, se realizó un análisis legal determinando que la ratificación de diversos tratados internacionales asociados al DHA, son de cumplimiento obligatorio, los cuales brindan la base legal para resolver y emitir la OTPV favorable a un proyecto. A esto se sumó la jurisprudencia de la Corte Interamericana de Derechos Humanos (CIDH) y la Corte de Derechos Humanos de las Naciones Unidas (CDHNU), la cual permitió demostrar que las menciones al Convenio 169 de la OIT y derechos de las comunidades en la Ley de áreas naturales protegidas y la Ley de recursos hídricos, es la base fundamental para evaluar la solicitudes de compatibilidad, considerando el derecho humano al agua y los derechos de las comunidades como criterios adicionales no indicados literalmente en la legislación, pero si presentes en la normativa existente aplicable al caso.
The conservation of natural protected areas (ANP) and their positioning as tools for conservation has been reflected in the regulations that establish the binding prior technical opinion (OTPV) as mandatory for a project that overlaps those areas, without its obtaining the proposed project is not viable. This procedure is known as compatibility. On the other hand, the creation of concerted scenarios in natural protected areas becomes important because it establishes the management of the territory and the resources that are in them, if such scenarios are carried out without the participation of the actors, they do not reflect the way that local populations are related to their environment. When these areas are located in the highlands, the probability that part of their actors are peasants communities is quite high, therefore the applicable rules are not only related to the ANP, but also those that recognize the rights of indigenous communities. In this sense, water plays an important role since it is a fundamental resource for the subsistence of these communities, as it not only allows them to access food through the cultivation of land or raising livestock, but it is also linked to a concept of territory, customs and collective identity. In addition, when water runs through an ANP the management established on the master plan becomes overriding for its uses, which may not coincide with the expectations and / or needs of the communities, so in this space applies laws that directly or indirectly regulate the resource use. Then, when the water source of a project is inside an ANP whose purpose is to guarantee the subsistence of a peasant community, the rules and regulations that are applied are those given by the ANA, SERNANP and MINAGRI due to the character of the project. However, before even thinking about the procedure to obtain a right to use water, the prior obligation is the OTPV (compatibility), this is the first step to execute the project, if it is not obtained, the project is not feasible and ends up being denied. This situation implies the tacit denial of the use of water to the community that requests it, thereby violating their human right to water and related rights as right to a dignified life and the rights of indigenous peoples In the present thesis, the case of peasant community of Aquia, located in Ancash, is analyzed to understand how the evaluation of SERNANP was accomplished, which did not consider the human right to water or the rights of indigenous peoples. Based on interviews with key actors, challenges were identified linked to evaluation of SERNANP both the DHA and the right of the communities. Once these challenges were determined, criteria could be established to carry out a differentiated evaluation in similar cases to peasant community of Aquia. In other words, additional technical criteria are proposed in the prior evaluation for delivering OTPV when one or more highland peasant communities are involved. Likewise, a legal analysis was carried out determining that the ratification of various international treaties associated with the DHA, are mandatory, which provide the legal basis to resolve and deliver the OTPV favorable to a project. This was complemented by the jurisprudence of the Inter-American Court of Human Rights (CIDH) and the United Nations Human Rights Court (CDHNU), which demonstrated that the mentions to Convention 169 and the rights of communities in the law of natural protected areas and the law of water resources, is the fundamental basis for evaluating compatibility requests considering the human right to water and the rights of communities.
Tesis
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Oramas, Martín Sergio. "Knowledge extraction and representation learning for music recommendation and classification." Doctoral thesis, Universitat Pompeu Fabra, 2017. http://hdl.handle.net/10803/457709.

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Abstract:
In this thesis, we address the problems of classifying and recommending music present in large collections. We focus on the semantic enrichment of descriptions associated to musical items (e.g., artists biographies, album reviews, metadata), and the exploitation of multimodal data (e.g., text, audio, images). To this end, we first focus on the problem of linking music-related texts with online knowledge repositories and on the automated construction of music knowledge bases. Then, we show how modeling semantic information may impact musicological studies and helps to outperform purely text-based approaches in music similarity, classification, and recommendation. Next, we focus on learning new data representations from multimodal content using deep learning architectures, addressing the problems of cold-start music recommendation and multi-label music genre classification, combining audio, text, and images. We show how the semantic enrichment of texts and the combination of learned data representations improve the performance on both tasks.
En esta tesis, abordamos los problemas de clasificar y recomendar música en grandes colecciones, centrándonos en el enriquecimiento semántico de descripciones (biografías, reseñas, metadatos), y en el aprovechamiento de datos multimodales (textos, audios e imágenes). Primero nos centramos en enlazar textos con bases de conocimiento y en su construcción automatizada. Luego mostramos cómo el modelado de información semántica puede impactar en estudios musicológicos, y contribuye a superar a métodos basados en texto, tanto en similitud como en clasificación y recomendación de música. A continuación, investigamos el aprendizaje de nuevas representaciones de datos a partir de contenidos multimodales utilizando redes neuronales, y lo aplicamos a los problemas de recomendar música nueva y clasificar géneros musicales con múltiples etiquetas, mostrando que el enriquecimiento semántico y la combinación de representaciones aprendidas produce mejores resultados.
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Soler, Company Juan. "Feature engineering for author profiling and identification: on the relevance of syntax and discourse." Doctoral thesis, Universitat Pompeu Fabra, 2017. http://hdl.handle.net/10803/404984.

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Abstract:
Author profiling and identification are two areas of data-driven computational linguistics that have gained a lot of relevance due to their potential applications in, e.g., forensic linguistic studies, marketing analysis, and historic/literary authorship verification. Author profiling aims to identify demographic traits of the authors, while author identification aims to identify the authors themselves by searching for distinctive linguistic patterns that distinguish them. The majority of approaches in the related work tends to focus on the content of the texts. We argue that focusing on structure rather than content can be more effective. The main focus of the thesis is thus on feature engineering, the development, evaluation and application of the feature set in the context of machine learning techniques to author profiling and identification. We prove the profiling potential of syntactic and iscourse features, which achieve state-of-the-art performance in many different scenarios, especially when combined with other features.
El perfilament i la identificació d’autors són camps de la lingüística computacional que han guanyat rellevància als últims anys gràcies a les seves potencials aplicacions al camp de la lingüística forense o a la verificació d’autoria de textos històrics. El perfilament d’autors té com a objectiu identificar trets demogràfics dels autors; la identificació d’autors tracta d’identificar l’autor del text. Per fer-ho, es busquen automàticament patrons lingüístics per diferenciar entre autors/trets demogràfics. La majoria de treballs anteriors, es centren en el contingut dels texts. Nosaltres argumentem que analitzar l’estructura del text pot ser una alternativa més efectiva. El focus d’aquesta tesi està per tant, al feature engineering: la extracció avaluació i utilització d’un conjunt de característiques lingüístiques amb algoritmes d’aprenentatge automàtic per a perfilar/identificar autors. Demostrem que les característiques sintàctiques i discursives són rellevants i que combinades amb altres, obtenen resultats a l’altura de l’estat de l’art.
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DI, CACCAMO Alessandra. "Le simbolizzazioni affettive delle aree naturali protette: analisi dei processi collusivi per un turismo responsabile. Il caso studio della Riserva Naturale Orientata dello Zingaro." Doctoral thesis, 2012. http://hdl.handle.net/10447/100801.

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ALESSANDRA, Campanari. "“IDENTITY ON THE MOVE” FOOD, SYMBOLISM AND AUTHENTICITY IN THE ITALIAN-AMERICAN MIGRATION PROCESS." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251264.

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Abstract:
Il mio lavoro di ricerca rappresenta un contributo allo studio dell'esperienza umana dello “spazio alimentare” come costruzione sociale che comprende sia i modelli del comportamento umano, e la loro relazione sensoriale con uno specifico luogo, sia l'imprenditoria etnica. Il nucleo di questo progetto di ricerca è rappresentato da un’indagine multi-generazionale del multiforme processo della migrazione italiana in America, laddove la cultura alimentare viene utilizzata come veicolo per esaminare come gli immigrati abbiano prima perso e poi negoziato una nuova identità in terra straniera. Lo scopo generale della tesi è quello di esaminare come il cibo rappresenti un collegamento nostalgico con la patria per la prima generazione, un compromesso culturale per la seconda e un modo per rinegoziare un'etnia ibrida per le generazioni successive. La lente del cibo è anche utilizzata per esplorare lo sviluppo dei ristoranti italiani durante il Proibizionismo e il loro ruolo nel processo di omogeneizzazione culinaria e di invenzione della tradizione nel mondo contemporaneo. Per spiegare come la cucina regionale in America sia diventata un simbolo collettivo di etnia e abbia potuto creare un'identità Italo-Americana nazionale distinta da quella italiana, ho adottato il modello creato da Werner Sollors e Kathleen Neils Cozen e sintetizzato con l'espressione di “invenzione dell'etnia”. Il capitolo di apertura esplora la migrazione su larga scala che ha colpito l'Italia e la storia economica italiana per oltre un secolo e prosegue con un’analisi storica sullo sviluppo dei prodotti alimentari nel tempo. La prima sezione evidenzia il significato culturale dell'alimento e il suo ruolo nella costruzione di un'identità nazionale oltre i confini italiani e prosegue con un’analisi sulla successiva variazione delle abitudini alimentari durante l'immigrazione di massa. Il capitolo conclude illustrando il quadro teorico utilizzato per teorizzare le diverse dimensioni dell'etnia. Partendo dall'ipotesi che l'identità sia un elemento socialmente costruito e in continua evoluzione, il secondo capitolo è dedicato all'analisi della natura mutevole del cibo, esplorata attraverso tre distinti ma spesso sovrapposti tipi di spazio: spazio della "memoria individuale"; spazio della "memoria collettiva"; spazio della "tradizione inventata". Lo spazio della “memoria individuale” esplora come i primi immigrati italiani tendevano a conservare le loro tradizioni regionali. Al contrario lo spazio della memoria collettiva osserva il conflitto ideologico emerso tra la prima e la seconda generazione di immigrati italiani, in risposta alle pressioni sociali del paese ospitante. L'analisi termina con la rappresentazione di generazioni successive impegnate a ricreare una cultura separata di cibo come simbolo dell'identità creolata. Il capitolo tre, il primo capitolo empirico della dissertazione, attraverso l'analisi della letteratura migrante mostra l'importanza del cibo italiano nella formazione dell'identità italo- americana. Questa letteratura ibrida esamina il ruolo degli alimenti nelle opere letterarie italo-americane di seconda, terza e della generazione contemporanea di scrittori. Il quarto capitolo completa la discussione seguendo la saga del cibo italiano dai primi ristoranti etnici a buon mercato, frutto della tradizione casalinga italiana, fino allo sviluppo di un riconoscibile stile di cucina italo-americano. A questo proposito, i ristoranti rappresentano una "narrazione" etnica significativa che riunisce aspetti economici, sociali e culturali della diaspora italiana in America e fa luce sull'invenzione del concetto di tradizione culinaria italiana dietro le cucine americane. La sezione termina con un'esplorazione del problema moderno relativo al fenomeno dell’Italian "Sounding" negli Stati Uniti, basato sulla creazione di immagini, colori e nomi di prodotti molto simili agli equivalenti italiani, ma senza collegamenti diretti con le tradizioni e la cultura italiana. Il capitolo finale fornisce una visione etnografica su ciò che significa essere italo-americani oggi e come i ristoranti italiani negli Stati Uniti soddisfano la tradizione culinaria Italiana nel mondo contemporaneo americano. Per concludere, considerando le teorie dell'invenzione della tradizione, due casi di studio esplorativi a Naples, in Florida, vengono presentati sia per analizzare come gli italo-americani contemporanei manifestano la loro etnia attraverso il cibo etnico sia per esaminare come il cibo italiano viene commercializzato nei ristoranti etnici degli Stati Uniti, alla luce della del processo di globalizzazione.
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Ceballos, S. J. "La Apropiación Social del Conocimiento (ASC) como un proceso estratégico para la buena gobernanza frente al cambio climático : un análisis desde el contexto colombiano." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/10451/50000.

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Abstract:
De acuerdo con la información suministrada por el Grupo Intergubernamental de Expertos sobre Cambio Climático (IPCC), la temperatura media del planeta ha aumentado 1°C desde el periodo industrial (Ministerio de Ambiente y Desarrollo Sostenible, 2017a). Así, de seguir con las tendencias actuales de emisiones contaminantes la temperatura media en todo el mundo se incrementará en más de 4°C y, en consecuencia, aumentará la probabilidad de que se manifiesten impactos severos e irreversibles a causa del clima, como los desastres naturales, la pérdida de ecosistemas, la inseguridad alimentaria, entre otros. Colombia pese a que no tiene una enorme contribución en la generación de gases contaminantes, es uno de los países más vulnerables a los efectos del cambio climático, caracterizado por una formidable diversidad de ecosistemas, asociados a una ubicación geográfica que le brinda características físicas y climáticas únicas. En adición, su economía depende en gran medida del clima y de sus recursos naturales (UNFCCC, 2019c). En respuesta, las bases del Plan Nacional de Desarrollo 2018-2022 “Pacto por Colombia, Pacto por la equidad” señalan la necesidad de modernizar y reforzar la institucionalidad ambiental en el país, al tiempo que se fomenta la transformación social a partir de estrategias de educación y cultura ambiental, la participación ciudadana, la gestión de conflictos socioambientales, y la apropiación (DNP, 2019e). En este escenario, las acciones de Apropiación Social del Conocimiento (ASC) resultan importantes al concebirse como un proceso intencionado de comprensión e intervención de las relaciones entre ciencia, tecnología y sociedad, construido a partir de la participación de los diversos grupos sociales que generan conocimiento (Jaillier, Carmona, & Suárez, 2015; Marín Agudelo, 2012). Bajo las consideraciones expuestas, la presente investigación buscó diseñar y validar una estrategia que soporte un proceso de ASC para la promoción de la comprensión del rol de la ciencia, tecnología e innovación por parte de la sociedad y facilitar una apropiación que conlleve al desarrollo de buenas prácticas y una mejor gobernanza participativa y multi-nivel frente a los desafíos del cambio climático en Colombia. Para lograr lo anterior, se propuso una metodología de tres fases: En la etapa inicial, denominada “Contextualización”, se analizaron los aspectos claves de apropiación social del conocimiento y gobernanza, así como las políticas y estrategias relacionadas con el cambio climático que han sido promulgadas y desarrolladas a nivel internacional y nacional en los últimos cinco años, en aras de identificar los actores, aspectos, hitos y enfoques más importantes de utilidad para el diseño de tal estrategia. La segunda fase, designada “Diseño”, estuvo relacionada con diseñar propiamente la estrategia. Se describieron los fundamentos y equívocos principales del estudio de casos, para luego analizar casos ejemplares en distintos escenarios internacionales que permitieron hallar aquellas alternativas y criterios para la selección de un enfoque que potenciara el diseño de la estrategia en cuestión. Para la correcta selección de dicho enfoque se planteó un juicio de expertos partiendo de la necesidad de alcanzar estimaciones razonablemente correctas y minimizar la incertidumbre de un proceso de toma de decisiones poco fundamentado. Como tercero, se desarrolló la fase denominada “Validación”, donde se validó la estrategia propuesta llegando a inferencias relacionadas sobre su aplicación en una problemática dentro de un contexto real que tuvo como eje temático principal la evolución, origen, restauración y conservación de un manglar que se encuentra ubicado en la bahía del municipio de Puerto Colombia. Como resultado de investigación se logró consolidar una síntesis que integra los conceptos de apropiación social del conocimiento, gobernanza, y cambio climático. Propiamente en Colombia, se requieren fortalecer procesos de gobierno con una base de acción pública más cooperativa, y caracterizada por un trabajo más horizontal que vertical, donde confluyan una cantidad de actores e instituciones. En lo que concierne al cambio climático, las circunstancias actuales reflejan que el país podría estar lejos de cumplir las cifras pactadas y que requiere fortalecer iniciativas que apoyen las acciones de mitigación y adaptación. Asimismo, se destaca que se consiguió diseñar una estrategia para soportar un proceso de apropiación social del conocimiento que facilita la generación y uso del conocimiento en cambio climático, y que propende a un buen modelo de gobernanza en Colombia. Previo a este diseño, se evidenció que la apropiación y educación sobre el cambio climático y el desarrollo sostenible también resalta por la diversidad de enfoques de enseñanza y aprendizaje. Finalmente, la validación de la estrategia propuesta permitió llegar a inferencias relacionadas sobre su aplicación dentro de un contexto real, y analizar su viabilidad por medio de una recopilación de evidencia que respalda su interpretación, resultados, y conclusiones.
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Assa, Hirbod. "On some aspects of coherent risk measures and their applications." Thèse, 2011. http://hdl.handle.net/1866/7034.

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Abstract:
Le sujet principal de cette thèse porte sur les mesures de risque. L'objectif général est d'investiguer certains aspects des mesures de risque dans les applications financières. Le cadre théorique de ce travail est celui des mesures cohérentes de risque telle que définie dans Artzner et al (1999). Mais ce n'est pas la seule classe de mesure du risque que nous étudions. Par exemple, nous étudions aussi quelques aspects des "statistiques naturelles de risque" (en anglais natural risk statistics) Kou et al (2006) et des mesures convexes du risque Follmer and Schied(2002). Les contributions principales de cette thèse peuvent être regroupées selon trois axes: allocation de capital, évaluation des risques et capital requis et solvabilité. Dans le chapitre 2 nous caractérisons les mesures de risque avec la propriété de Lebesgue sur l'ensemble des processus bornés càdlàg (continu à droite, limité à gauche). Cette caractérisation nous permet de présenter deux applications dans l'évaluation des risques et l'allocation de capital. Dans le chapitre 3, nous étendons la notion de statistiques naturelles de risque à l'espace des suites infinies. Cette généralisation nous permet de construire de façon cohérente des mesures de risque pour des bases de données de n'importe quelle taille. Dans le chapitre 4, nous discutons le concept de "bonnes affaires" (en anglais Good Deals), pour notamment caractériser les situations du marché où ces positions pathologiques sont présentes. Finalement, dans le chapitre 5, nous essayons de relier les trois chapitres en étendant la définition de "bonnes affaires" dans un cadre plus large qui comprendrait les mesures de risque analysées dans les chapitres 2 et 3.
The aim of this thesis is to study several aspects of risk measures particularly in the context of financial applications. The primary framework that we use is that of coherent risk measures as defined in Artzner et al (1999). But this is not the only class of risk measures that we study here. We also investigate the concepts of natural risk statistics Kou et al (2006) and convex risk measure Follmer/ and Schied (2002). The main contributions of this Thesis can be classified in three main axes: Capital allocation, risk measurement and capital requirement and solvency. In chapter 2, we characterize risk measures with the Lebesgue property on bounded càdlàg processes. This allows to present two applications in risk assessment and capital allocation. In chapter 3, we extend the concept of natural risk statistics to the space of infinite sequences. This has been done in order to introduce a consistent way of constructing risk measures for data bases of any size. In chapter 4, we discuss the concept of Good Deals and how to deal with a situation where these pathological positions are present in the market. Finally, in chapter 5, we try to relate all three chapters by extending the definition of Good Deals to a larger set of risk measures that somehow includes the discussions in chapters 2 and 3.
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