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Journal articles on the topic 'Nascere'

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1

Saraceno, Chiara. "Nascere e crescere in povertà." MINORIGIUSTIZIA, no. 3 (January 2020): 39–48. http://dx.doi.org/10.3280/mg2019-003004.

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2

Scotto, di Fasano Daniela, and Anna Tabanelli. "Nascere lontano: geografie della maternità." INTERAZIONI, no. 1 (September 2014): 90–102. http://dx.doi.org/10.3280/int2014-001008.

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3

Albano, Sofia. "Quando nascere è un danno." MINORIGIUSTIZIA, no. 2 (June 2017): 174–80. http://dx.doi.org/10.3280/mg2017-002018.

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4

Colombetti, Elena. "Nascere per sbaglio / To be born by mistake." Medicina e Morale 67, no. 5 (December 11, 2018): 563–80. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2018.557.

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Abstract:
Il danno da procreazione costituisce una fattispecie giuridica che da qualche decennio impegna molti tribunali di Paesi occidentali. Il testo affronta la questione dal punto di vista filosofico, analizzando il concetto stesso di danno da procreazione, nel suo duplice versante di nascita sbagliata e di vita sbagliata, e le argomentazioni che sostengono il dovere morale di non far nascere esseri umani con un problema di salute. In particolare vengono prese in esame la tesi di Harris e di Savulescu, secondo cui tale doverosità deriva dall’obbligo di non introdurre sofferenza inutile nel mondo (Harris) e dal Principio di Beneficialità Procreativa (Savulescu). L’analisi è condotta secondo due livelli: il primo rimanendo nella logica stessa della beneficialità e della non maleficienza, cercando anche di vedere se le premesse poste dai due autori portino effettivamente alla conclusione dell’esistenza di tale obbligo morale; la seconda discutendo alcune delle premesse teoriche di tali tesi. ---------- For a few decades, many courts of western countries are facing the claims for wrongful birth and wrongful life. The paper addresses the issue from a philosophical perspective, analysing the same concept of a “damage from procreation”, in its double face of wrongful birth and wrongful life, and the arguments that support the moral duty of not giving birth to human beings with a health problem. Specifically, it examines the thesis of Harris and Savulescu, according to which such dutifulness derives from the obligation not to introduce unnecessary suffering in the world (Harris) and the Principle of Procreative Beneficence (Savulescu). The analysis is conducted on two levels: the first, remaining in the logic of beneficence and non-maleficence, trying to see if the premises laid down by the two authors lead to the conclusion of the existence of this moral obligation; in the second, discussing some of the theoretical premises of these theses.
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Stern, Daniel N. "Sul nascere dell'intersoggettività: neuroni specchio e forme dinamiche vitali." TERAPIA FAMILIARE, no. 102 (August 2013): 5–14. http://dx.doi.org/10.3280/tf2013-102001.

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6

Maccabelli, Terenzio. "Nascere diseguali: considerazioni su eugenetica ed ereditarismo in Italia." SOCIETÀ E STORIA, no. 123 (June 2009): 113–37. http://dx.doi.org/10.3280/ss2009-123006.

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Abstract:
At the end of the nineteenth century, Francis Galton founded the new science of «eugenics», with the aim of improving the «racial qualities of future generations». His intent was to create a new discipline integrating the themes of biological heredity, natural selection, and social stratification. This survey discusses recent literature on the spread of eugenics in early twentieth-century Italy, showing the peculiarities of Italian practitioners.Keywords: Eugenics; Racism; Italy; Social Stratification; Francis Galton: Corrado GiniParole chiave: eugenetica; razzismo; Italia; stratificazione sociale; Francis Galton; Corrado Gini
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Singleton, Mike. "Pisani Lelia, Bambini Dogon. Nascere e crescere sull’altopiano di Bandiagara." Recherches sociologiques et anthropologiques 39, no. 1 (April 15, 2008): 200–201. http://dx.doi.org/10.4000/rsa.441.

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8

 . "La Voce dei Pazienti Essere in dialisi: molta fatica, molti preziosi rapporti umani." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 28, no. 3 (March 8, 2016): 223–24. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2016.756.

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Abstract:
Per qualcuno è una grossa sofferenza, mentre, per altri, è un'esperienza della vita che fa incontrare e conoscere persone come loro, che soffrono ma che tengono duro e vanno avanti. E possono nascere amicizie e legami molto forti, che aiutano ad affrontare questa prova con maggiore serenità.
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9

Zabłocka, Maria. "Osoba ludzka a "ius trium liberorum"." Prawo Kanoniczne 40, no. 1-2 (June 5, 1997): 249–54. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1997.40.1-2.12.

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Abstract:
Considerando che nell’antichità non bastava essere concepito, nascere vivo, ma si doveva possedere uno status opportuno (libertatis, cititatis, familiae), e, dato il privilegio ius trium liberorum concesso al padre о alla madré, sopravvivere al momento della lustratio, è difficile parlare di un concetto omogeneo della persona umana nel diritto romano.
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10

Schellino, Andrea. "M. Blanco, Edipo non deve nascere. Lettura delle “Poésies” di Mallarmé." Studi Francesi, no. 182 (LXI | II) (August 1, 2017): 388. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.10025.

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Picinali, Fabrizio. "Nascere e risiedere in Italia non basta per essere cittadino italiano.." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (February 2013): 153–56. http://dx.doi.org/10.3280/qg2012-005015.

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Beccattini, Cinzia. "Nascere come psicoterapeuta nel confine tra la vita e la morte." RUOLO TERAPEUTICO (IL), no. 116 (February 2011): 35–50. http://dx.doi.org/10.3280/rt2011-116005.

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Abstract:
Le cure palliative, ponendo al centro del proprio interesse la persona nella sua totalitŕ e accettando di parlare di morte, rappresentano, oggi, per la medicina moderna e per la cultura contemporanea in generale, una provocazione ma anche un'occasione di crescita. In questo mondo tutti i curanti, al di lŕ del loro ruolo professionale, sono chiamati a confrontarsi con il senso di precarietŕ, la complessitŕ dell'esperienza del dolore e della separazione. Lo psicologo, in particolare, avverte che i concetti tradizionali di, domanda, ruolo entrano in una tensione tale da far dubitare che l'intervento psicologico possa essere denominato terapia. Nel presente articolo si racconta, attraverso l'esperienza concreta di una psicoterapeuta in formazione, la nascita e lo sviluppo del lavoro psicologico in une ci si interroga sulla possibilitŕ di definire terapia tale intervento. Si ipotizza che proprio sulla natura etica della relazione con la persona malata, si fondi il valore terapeutico dell'intervento.
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Turozzi, Chiara. "Book review: Non è da tutti. L’indicibile fortuna di nascere donna." European Journal of Women's Studies 19, no. 3 (July 25, 2012): 396–99. http://dx.doi.org/10.1177/1350506812443474b.

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Coscarello, Mario. "Le reti di economia solidale per una trasformazione sociale." SOCIOLOGIA URBANA E RURALE, no. 97 (May 2012): 37–51. http://dx.doi.org/10.3280/sur2012-097004.

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Abstract:
L'autore presenta una breve rassegna della letteratura sul tema dell'economia solidale e della decrescita, evidenziando i diversi approcci esistenti e le pratiche in atto sul territorio italiano. La presentazione del caso calabrese di avvio di costituzione di un Distretto di economia solidale viene interpretato come uno spazio di nicchia strategico, nel quale possono nascere e svilupparsi delle novelties, capaci di generare una trasformazione dei territori, legata a ideali di giustizia sociale, economica e ambientale.
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Dyduch, Jan. "Synod Biskupów wyrazem troski o Kościół powszechny." Prawo Kanoniczne 51, no. 3-4 (December 10, 2008): 107–18. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2008.51.3-4.05.

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Abstract:
La dottrina della collegialità, approfondita dal Vaticanum II fece nascere una nuova istituzione, chiamata sinodo dei vescovi. Esso è un’espressione della collegialità in senso largo (affectus collegialis). È un organo consultivo del Vescovo di Roma, che serve all’unità del collegio episcopale, ossia tra i suoi membri e il suo capo. Esso è anche un organo che rappresenta l’episcopato mondiale e partecipa all’impegno del pontefice romano riguardante la Chiesa universale. L’effetto finale del sinodo dei vescovi è un documento pontificio, chiamato esortazione apostolica.
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Riva, Nicola. "Diritti e procreazione assistita: le ragioni della legge n. 40/2004." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 1 (July 2010): 39–64. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-001002.

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Abstract:
Procreazione medicalmente assistita - Legge n. 40/2004 - Diritti - Embrione - Biodiritti. L'articolo ricostruisce il dibattito parlamentare sulla legge italiana n. 40 del 2004 ("Norme in materia di procreazione medicalmente assistita") individuando gli argomenti normativi addotti a giustificazione delle norme in essa contenute. Emerge la centralitŕ del riferimento ai (presunti) diritti degli embrioni e delle persone che potrebbero nascere da PMA a scapito di quelli degli aspiranti genitori. Particolare attenzione č dedicata agli argomenti incentrati sullo status e i diritti degli embrioni e sulla necessitŕ di assicurare alle persone nate da PMA una "famiglia naturale". Nel paragrafo conclusivo sono svolte alcune considerazioni critiche circa gli argomenti emersi dalla ricostruzione del dibattito parlamentare.
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Fioraso, Nazzareno. "Una valigia caduta in mare: Jaume Serra Hunter e la "Scuola di Barcellona"." Trans/Form/Ação 37, no. 3 (December 2014): 159–78. http://dx.doi.org/10.1590/s0101-31732014000300013.

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Abstract:
Nella storiografia filosofica spagnola non esiste, probabilmente, una definizione ambigua e problematica come quella che riguarda la cosiddetta "Scuola di Barcellona". La tesi principale di questo articolo è che tale scuola non giunse mai a nascere, ma ne esistette soltanto una forma embrionale che non poté maturare perché, in conseguenza della situazione politica venutasi a creare con la guerra civile (1936-1939), i suoi componenti si dispersero nell'esilio. Ciò nonostante, è possibile riconoscere alcuni tratti comuni, seppur labili e (forse) non sostanziali, nella diaspora degli intellettuali catalani che rendono possibile definirla, con le dovute cautele, "Scuola di Barcellona". Tali caratteristiche comuni si possono far risalire a colui che, in un certo senso, fu il fondatore della scuola, essendo il principale maestro delle nuove leve filosofiche della Catalogna all'inizio del XX secolo: Jaume Serra Hunter.
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Alicata, Maria. "Tra intimità e ricerca di sé: Pia Epremian e il cinema sperimentale in Italia tra gli anni Sessanta e Settanta." Boletín de Arte, no. 40 (November 28, 2019): 245–53. http://dx.doi.org/10.24310/bolarte.2019.v0i40.5703.

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Abstract:
Il saggio vuole approfondire alcuni aspetti specifici della filmografia di Pia Epremian De Silvestri filmmaker nata a Chivasso in provincia di Torino nel 1942. Attraverso l'analisi dei suoi film è possibile ripercorrere la vicenda del cinema sperimentale in Italia che fiorisce nella seconda metà degli anni Sessanta epoca che vede nascere spazi di condivisione e collaborazione: collettivi di artisti, di cineasti come la Cooperativa Cinema Indipendente (1967-1971), di studenti, di femministe. Tra le poche donne filmmakerattive in quel periodo, i suoi lavori rispecchiano la ricchezza di questo momento storico tra produzione e sperimentazione artistica, dove la dimensione soggettiva e personale è predominante. Si tratta di un cinema girato in prima persona che caratterizza la sua produzione e che ha contribuito alla creazione di una nuova identità femminile.
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Bianchini, Sara. "Kant e la Rivoluzione Francese: liberali e/o reazionari fra passione e storia." Argumentos - Revista de Filosofia, no. 22 (November 18, 2019): 72–90. http://dx.doi.org/10.36517/argumentos.22.7.

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Abstract:
L’articolo nasce dal tentativo di trovare una connessione all’interno di parte della filosofia kantiana fra i tre termini di “passione”, “storia” e “Rivoluzione” (soprattutto francese). La sua intenzione fondamentale è quella di rispondere alle seguenti domande: che ruolo hanno le passioni nel sorgere della storia? E quale significato ha rappresentato la Rivoluzione Francese nel corso delle vicende umane? La ricerca si è occupata principalmente del commento di alcune delle nove tesi del testo kantiano Idea di una storia universale dal punto di vista cosmopolitico ma si è basata anche su altri testi del filosofo di Könisberg, quali Il conflitto delle Facoltà ed i Principi metafisici della dottrina del diritto. Essa si è articolata intorno ai seguenti punti: il ruolo della socievole insocievolezza nel far nascere la società e dunque la storia, il ruolo del popolo nel determinare la storia, la posizione kantiana a favore e poi contro la Rivoluzione Francese. Cercando di determinare se si possa mantenere una linea di sostanziale continuità, nonostante le differenze, nel pensiero kantiano sulla Rivoluzione Francese espresso nei testi sopracitati, l’articolo s’interroga anche sul rapporto fra procedere della ragione nella ricerca della conoscenza e della crescita morale, e filosofia della storia (ragionando particolarmente sul confronto fra l’idea di “fine” della storia e l’uso della ragione, un confronto mediato dal concetto di “organizzazione”).
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Michelini Tocci, Anna. "Nel cuore dell'Ombra." STUDI JUNGHIANI, no. 33 (September 2011): 83–97. http://dx.doi.org/10.3280/jun2011-033007.

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Abstract:
Questo articolo affronta il tema del campo originario dell'esperienza umana. Si tratta di esperienze che precedono il nascere delle immagini e in cui ancora non esiste differenziazione tra opposti, né tra soggetto e oggetto. L'Autrice, che muove le sue formulazioni a partire dalla sua esperienza clinica, sostiene che prima che le immagini possano essere esperite, il soggetto deve scoprire i suoi limiti. L'articolo mette a fuoco le caratteristiche che un lavoro analitico deve avere per permettere all'immagine di emergere. Innanzi tutto l'analista deve sostenere la percezione dell'esperienza del paziente senza etichettarla in modo affrettato. Il paziente attraverso il transfert puň manifestare il proprio modo di funzionare in una relazione significativa di cui ci si puň fidare. L'analisi č di conseguenza il vivere nella propria carne il dramma o l'esperienza dell'altro, altrimenti non potrŕ esservi trasformazione e quindi cura.
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Ichino, Giovanni. "Obiettivo 2: Perché una scuola della magistratura." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (May 2009): 122–38. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-002010.

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Abstract:
- Dopo l'entrata in vigore, nel 2007, della riforma dell'ordinamento giudiziario il sistema dell'autogoverno č riuscito a dare rapida ed efficace attuazione alle nuove disposizioni in tema di temporaneitŕ degli incarichi direttivi, nomina dei nuovi dirigenti e valutazioni di professionalitŕ. Sul fronte dell'istituzione della Scuola della magistratura, invece, la situazione č ferma per il concorso di due posizioni pur tra loro diverse: quella di chi č critico nei confronti dell'impianto delineato dal decreto legislativo n. 26/2006 e quella di chi non vuole istituire una Scuola della magistratura unitaria, mirando invece a una separazione delle carriere e della formazione di giudici e pubblici ministeri. Scartata senza mezzi termini la seconda via, bisogna evitare che la Scuola abortisca prima di nascere e premere per una sua veloce istituzione, salvo poi impegnarsi a affrontarne gli aspetti problematici nel corso dei primi anni di vita.
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Leone, Salvino. "L'umanizzazione dell'assistenza alla nascita." Medicina e Morale 43, no. 1 (February 28, 1994): 73–90. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1027.

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Abstract:
Il tema dell'umanizzazione è ormai entrato a pieno titolo tra quelli che una nuova cultura dell'assistenza sanitaria si sforza di promuovere. In quest'ambito un ruolo di primo piano spetta all'umanizzazione dell'assistenza alla nascita. E' un settore in cui si rilevano ancora insufficienze e inadeguatezze dovute a molteplici condizionamenti storici. Un globale progetto di umanizzazione dovrà tenere conto dei vari momenti che il nascere comporta. Innanzitutto il tempo dell'attesa, con le sue ansie, le sue difficoltà decisionali, le sue incertezze. Poi il momento del parto con i problemi relativi a una diversa accoglienza alla nascita, alla scelta tra i vari metodi di analgesia, al luogo in cui dare alla luce. E infine il "dopo" con le tipiche reazioni da adattamento psichico. Un panorama complesso, quindi, in cui a dir il vero qualcosa è già stato fatto ma molto resta ancora da fare.
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Corbella, Silvia. "Il gruppo terapeutico: modello per una gestione creativa del conflitto." GRUPPI, no. 2 (April 2011): 11–29. http://dx.doi.org/10.3280/gru2010-002002.

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Abstract:
La collera e il riso sono i sentimenti che ci permettono una lettura "lucida" della realtŕ (Lessing "Minna Von Barnhelm", 1767). Ma perché il gruppo possa usare la collera e il riso in modo costruttivo č necessario che il terapeuta per primo sia stato capace di integrarli in tal modo nella sua mente, e quindi, nello specifico, abbia appreso l'arte del conflitto. Solo infatti se il terapeuta avrŕ imparato ad esercitare l'arte del conflitto i partecipanti al gruppo potranno affrontare l'ineludibile conflittualitŕ del reale in maniera evolutiva. Questo significa accettare il conflitto come qualcosa non da eliminare ma come parte integrante del processo del vivere, presente in quel divenire da cui puň nascere l'avvenire. L'esempio clinico evidenzia come il conflitto, utilizzato in modo consapevole, si opponga allo scontro, caratterizzato viceversa dalla rigiditŕ e dalla coazione di un pensiero primitivo dominato dall'autaut, e sottolinei il valore dell'et-et, della pace e di "polemos" generatore di creativitŕ.
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Ventrone, Angelo. "L' "Uomo nuovo" nella politica europea tra le due guerre." REVISTA DE HISTORIOGRAFÍA (RevHisto) 29 (September 20, 2018): 13. http://dx.doi.org/10.20318/revhisto.2018.4227.

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Abstract:
Resumen: Il saggio prende in esame la centralità del tema dell’Uomo nuovo nei movimenti e nei regimi fasci­sti e filofascisti tra le due guerre. In particolare, viene messo in rilievo il legame tra le rapide e imponenti trasformazioni sociali ed economiche che colpisco­no l’Europa a partire dalla fine dell’800, e il tenta­tivo di fornire una risposta politica al timore della decadenza morale e della degenerazione fisica che queste stesse trasformazioni fanno nascere in ampi settori dell’opinione pubblica.Parole chiave: Seconda repubblica spagnola, uomo nuovo, violenza política, fascismo, falangismo.Abstract: This essay examines the centrality of the ‘new man’ theme in the fascist and pro-fascist move­ment and regime of the interwar period. In par­ticular, it emphasizes the link between the rapid and massive social and economic changes affect­ing Europe since the end of the 1800s and the attempt to provide a policy answer to the fear of moral decadence and physical degeneration, not­ing that these same transformations gave birth to large sectors of public opinion.Key words: Spanish Second Republic, The New man, Political violence, Fascism, Falangism.
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Lombardi, Duccio. "Rigenerazione e Proteinuria, Quando L'albumina Fa La Differenza." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 1 (October 3, 2014): 65–68. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.864.

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Abstract:
Nella malattia renale cronica, il rischio di fallimento d’organo dipende dal grado di severità della proteinuria, la quale è determinata dal numero di podociti persi e dalla conseguente fibrosi glomerulare. Esistono, tuttavia, numerose evidenze cliniche e sperimentali che suggeriscono la possibilità di remissione della malattia renale e, in alcuni casi, persino di regressione del danno, quando ancora l’istologia dell’organo non risulti totalmente compromessa. Tali risultati sono ottenuti in particolare mediante l’impiego di terapie con effetti anti-proteinurici. Nuove evidenze sperimentali suggeriscono perché il blocco della perdita di proteine urinarie permetta la remissione della malattia renale cronica. In un recente articolo di Peired et al., è, per la prima volta, dimostrato come l’albuminuria blocchi il processo rigenerativo a causa del sequestro attuato dall’albumina ai danni della vitamina A, noto agente differenziativo per popolazioni di progenitori staminali presenti in vari organi. La conseguente perdita della vitamina A, complessata all’albumina, con le urine, impedisce, quindi, l’attivazione dei progenitori renali residenti nella capsula di Bowman, bloccando sul nascere la risposta rigenerativa e permettendo la progressione della malattia renale cronica.
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Giovannetti, Michael Joseph. "The Chronicles of The Renaissance Group." Educational Renaissance 1, no. 1 (July 1, 2012): 11–25. http://dx.doi.org/10.33499/edren.v1i1.34.

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Abstract:
The Renaissance, French for “rebirth”; Italian, Rinascimento, from re - “again” and nascere -“to be born”, was a cultural movement that initiated in Florence, Italy, in the Late Middle Ages and later spread to the rest of Europe, encompassing periods from the Fourteenth to the Seventeenth Century. This time was focused on the improvement of various disciplines, through a revival of ideas from antiquity, by employing new, creative approaches to thinking and doing. The influence of the Renaissance movement affected art, literature, philosophy, politics, science, religion, politics and other aspects of intellectual inquiry. What does the Renaissance movement of Fourteenth Century Italy have to do with The Renaissance Group (TRG) of 21st century America? The times and places may be very different, but as we review TRG’s contributions to teacher education from the 1980s to the present, a time during which The Renaissance Group laid a strong foundation to shape this national consortium of colleges, universities and professional organizations, we may discover more similarities between the two entities than imagined.
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Sarmiento, A. "Giuseppe MATTAI, Nascere e morire oggi. Riflessioni di un teologo, Ed. Augustinus («Cristianismo», 5), Palermo 1987, 86 pp., 15 x 21." Scripta Theologica 20, no. 1 (February 28, 2018): 379. http://dx.doi.org/10.15581/006.20.19431.

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Marta, Taís Nader, and Henata Mariana de O. Mazzoni. "Assassinos em série: uma análise legal e psicológica. Doi: 10.5020/2317-2150.2010.v15n1p303." Pensar - Revista de Ciências Jurídicas 15, no. 1 (June 15, 2012): 303–22. http://dx.doi.org/10.5020/23172150.2012.303-322.

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Abstract:
A pessoa nasce ou se torna criminosa? Nasce, ou se torna um serial killer, em razão do meio em que vive e de seus traumas de infância? Isso é um mistério na psiquiatria e os estudiosos, em geral, ainda não conseguiram resolver, ou entrar num consenso. Entretanto, não pode ser aceita a simplista explicação de que o indivíduo nasceu assim e não tendo pedido para nascer assim não tem culpa e, portanto, deve ser desculpado e absolvido quando comete crimes cruéis. O presente artigo se propõe, através de uma apreciação crítica, baseada em pesquisa bibliográfica, a analisar quem são, aspectos psicológicos, como devem ser julgados, punidos e tratados os serial killers.
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Muratore, Vicenza, Margherita Maniscalco, Stefania Pitingaro, and Francesco Fazio. "MAGISTER VITAE: EDUCARE OGGI SECONDO UNA PROSPETTIVA ERMENEUTICA." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 1, no. 1 (June 11, 2016): 297. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2015.n1.v1.256.

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Abstract:
Tutti noi nasciamo, ma nessuno nasce libero: a nessuno è concesso di scegliere dove, come e quando nascere; Heidegger parla, infatti, di originaria finitezza.La nascita dell’uomo è caratterizzata da una certa datità, che consegna l’uomo all’intero anonimato, che lo accompagna fino a quando egli stesso non sarà capace di prendere coscienza di sé, di giungere ad una vita autentica.Il mezzo, lo strumento per realizzare il passaggio dall’inautenticità all’autenticità è individuabile nell’educazione; essa, infatti, consente all’uomo di crescere nel terreno fertile delle relazioni.I rapporti con gli altri, infatti, si configurano come il “luogo” per esercitare la propria libertà,caratteristica fondamentale per dar vita ad un sé autentico, reale e non più ignoto.In questo fondamentale passaggio, si inserisce il ruolo del magister vitae, colui che aiuta a raggiungere il “Bene” all’interno di una relazione diadica, fatta di scambi cooperativi, ed interpersonali. Un rapporto, non occasionale né formale, ma un vero e proprio “apprendistato” nel quale lo scolaro acquisisce gli strumenti cognitivi, affettivi e relazionali per attribuire significati sempre nuovi ed originali alla realtà circostante ed il magister si impegna a gestire le antinomie legate al rapporto autorità/libertà.Un’autorità nel senso pieno dell’etimologia della parola, essere “autore di autori”, ed una “libertà liberante”, nel senso che ciascun uomo è libero di realizzarsi secondo la propria volontà, ma soprattutto secondo le proprie potenzialità.È in questo scambio dialogico che l’educazione assume le caratteristiche di un “dono”, intesocome atto di amore che ha come fine la realizzazione dell’altro, attraverso l’espressione piena di tutto se stesso, in una logica di scoperta, di costruzione della “verità”. Una verità che non è assoluta, ma che si costruisce passo dopo passo, per mezzo sia delle competenze, non aride e sterili, del magister ma anche e soprattutto attraverso le sue doti umane che fanno di lui un uomo, un educatore, un magister vitae che nemmeno il tempo potrà far dimenticare.
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Manfredi, Paola, and Chiara Benedini. "Genitorialitŕ fra antichi dolori e nuovi orizzonti." INTERAZIONI, no. 1 (July 2011): 101–10. http://dx.doi.org/10.3280/int2011-001009.

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Abstract:
Divenire genitori č un'esperienza che sollecita ogni singola persona a confrontarsi con se stessa, con la propria storia e con le proprie possibilitŕ relazionali. In base alle risorse presenti nel singolo individuo e nell'ambiente a cui egli appartiene (coppia, famiglia di origine, sostegno sociale piů ampio), l'esperienza della genitorialitŕ puň sclerotizzare un'esistente psicopatologia (con grande sofferenza per i figli) o puň aprire ad una diversa prospettiva e divenire momento di attivazione di nuove risorse e di possibilitŕ di crescita. In particolare nei casi in cui gli adulti che diventano genitori abbiano alle spalle precedenti esperienze negative o disfunzionali, la nuova relazione con il figlio puň rappresentare un'esperienza da cui poter apprendere - in senso bioniano - ed esprimersi, secondo modalitŕ differenti, attraverso nuove competenze relazionali che consentano la creazione di piů soddisfacenti equilibri psichici o la consapevolezza dei propri disagi e la formulazione di una richiesta di aiuto ad un professionista sia come coppia che come singolo. Nel presente lavoro, attraverso l'esemplificazione di alcuni casi che, in modi diversi sono giunti all'osservazione clinica, si vuole quindi porre l'attenzione sulle possibilitŕ evolutive che possono essere nascere o crescere insieme ad un figlio.
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Knoll, Barbara. "Il diritto al parto in anonimato." Milan Law Review 3, no. 1 (September 28, 2022): 93–115. http://dx.doi.org/10.54103/milanlawreview/18740.

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Abstract:
Il lavoro esamina i conflitti che possono nascere tra il diritto a conoscere le proprie origini e il diritto della madre di partorire in anonimato e descrive l’evoluzione legislativa e giurisprudenziale sulla questione. Dopo un’attenta analisi dello status di filiazione e della sua evoluzione nell’ordinamento giuridico italiano ci si sofferma sulle diverse modalità di accertamento dello stato di figlio sia all’interno del matrimonio che al di fuori di esso. Si pone poi l’attenzione sull’istituto del parto in anonimato, la sua ratio e le sue origini. In questo ambito si menziona l’istituto post medievale della cosiddetta “ruota degli esposti”, come quello delle moderne “culle per la vita”. In chiusura si esamina il diritto del figlio a conoscere le proprie origini, come interpretato dalla più recente giurisprudenza sia nazionale che sovranazionale, anche a seguito della nota sentenza Godelli della Corte Europea dei diritti dell’uomo. Si ha anche modo di affrontare la questione della reversibilità o meno del segreto della madre sulla propria identità dopo il suo decesso e in caso di sua incapacità di intendere e di volere, come anche quella della possibilità data al figlio di effettuare il cosiddetto “interpello” al fine di un’eventuale revoca da parte della madre della sua dichiarazione di non voler essere nominata.
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Putz, Hannelore. "Bayerische Blicke auf den römischen Kunstmarkt (1790–1815)." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 264–89. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0013.

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Abstract:
Riassunto A partire dal Rinascimento, Roma fu il centro europeo del mercato delle antichita e delle opere d’arte, nonche dell’attivita artistica. L’importanza politica e culturale, assunta dalla citta quasi senza soluzione di continuita fin dai tempi antichi, aveva fatto nascere, nel corso dei secoli, straordinarie collezioni di opere d’arte. Al contempo gli artisti producevano nuove opere, e giovani artisti confluivano in questa „metropoli europea dell’arte“ per studiare, per imparare dai grandi, per raccoglierne gli impulsi in maniera creativa, per riportare in patria le cognizioni acquisite. I rivolgimenti e le crisi politiche, economiche e belliche, che verso la fine del XVIII secolo scuotevano tutta l’Europa, ebbero dirette consequenze sul delicatissimo mercato d’arte romano, cambiandone radicalmente le condizioni complessive che sarebbero rimaste critiche fino al riordinamento dell’Europa dopo le guerre napoleoniche. Nel 1810 il principe ereditario bavarese, Lodovico, mando a Roma lo scultore Johann Martin von Wagner che nella qualita di agente d’arte doveva rappresentare i suoi interessi in loco. L’intensa corrispondenza tra i due, che duro fino alla morte di Wagner sopravvenuta nel 1858, getta una luce particolare sul mercato romano dalla prospettiva del committente e nell’ottica professionale dell’artista. Si apre cosi uno squarcio singolare sulle condizioni e sui meccanismi del mercato e i suoi attori durante gli ultimi anni dell’eta napoleonica a Roma.
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Putz, Hannelore. "Bayerische Blicke auf den römischen Kunstmarkt (1790–1815)." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (March 5, 2018): 264–89. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0013.

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Abstract:
Riassunto A partire dal Rinascimento, Roma fu il centro europeo del mercato delle antichità e delle opere d’arte, nonché dell’attività artistica. L’importanza politica e culturale, assunta dalla città quasi senza soluzione di continuità fin dai tempi antichi, aveva fatto nascere, nel corso dei secoli, straordinarie collezioni di opere d’arte. Al contempo gli artisti producevano nuove opere, e giovani artisti confluivano in questa „metropoli europea dell’arte“ per studiare, per imparare dai grandi, per raccoglierne gli impulsi in maniera creativa, per riportare in patria le cognizioni acquisite. I rivolgimenti e le crisi politiche, economiche e belliche, che verso la fine del XVIII secolo scuotevano tutta l’Europa, ebbero dirette consequenze sul delicatissimo mercato d’arte romano, cambiandone radicalmente le condizioni complessive che sarebbero rimaste critiche fino al riordinamento dell’Europa dopo le guerre napoleoniche. Nel 1810 il principe ereditario bavarese, Lodovico, mandò a Roma lo scultore Johann Martin von Wagner che nella qualità di agente d’arte doveva rappresentare i suoi interessi in loco. L’intensa corrispondenza tra i due, che durò fino alla morte di Wagner sopravvenuta nel 1858, getta una luce particolare sul mercato romano dalla prospettiva del committente e nell’ottica professionale dell’artista. Si apre così uno squarcio singolare sulle condizioni e sui meccanismi del mercato e i suoi attori durante gli ultimi anni dell’età napoleonica a Roma.
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Trębski, Krzysztof. "LA QUESTIONE “GENDER”: UNA SFIDA PER L’ANTROPOLOGIA CRISTIANA." Forum Teologiczne 20 (December 13, 2019): 97–108. http://dx.doi.org/10.31648/ft.4806.

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Abstract:
La teoria del “gender” si riferisce all’opinione che l’identità sessuale non è determinata dal sesso biologico di una persona, ma indica il genere in cui un individuo si identifica in base ai propri desideri soggettivi. Tale teoria tratta le differenze tra i sessi come elettive e socialmente costruite. Sostiene che una persona può nascere con un corpo che non corrisponde all’identità maschile o femminile “percepita”. Questo ha profonde implicazioni sociali: nega la differenza e la reciprocità nella natura di un uomo e una donna e immagina una società senza differenze sessuali, eliminando così la base antropologica della famiglia.La Chiesa cattolica respinge questa ideologia, insegnando che Dio crea le persone come maschio o femmina e che il corpo e l’anima sono così uniti da formare un essere completo; quindi la differenza sessuale non è un incidente o un difetto, ma è un dono di Dio che aiuta le persone ad avvicinarsi l’uno all’altra e a Dio stesso. La Chiesa afferma altresì che il proprio sesso biologico fa parte del piano divino e che ogni persona dovrebbe riconoscere e accettare la propria identità sessuale basata sulla complementarietà dei sessi. Ogni persona è chiamata a sviluppare la propria identità sessuale in un modo che integri la propria mascolinità o femminilità nell’ambito delle relazioni con gli altri.L’articolo presenta l’insegnamento del Magistero della Chiesa cattolica e spiega che la complementarità tra i sessi non è intesa come fonte di oppressione o disuguaglianza, ma testimonia la bellezza del piano di Dio per l’umanità.
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Cesqui, Elisabetta. "Osservazioni asistematiche sul primo quadriennio di applicazione del nuovo sistema disciplinare." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 5 (January 2011): 63–111. http://dx.doi.org/10.3280/qg2010-005007.

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Abstract:
Dal 19 giugno del 2006 il sistema disciplinare introdotto dal d.lgs 109/ 2006, in attuazione dell'art. 1, comma 1, lett. f della legge 25 luglio 2005 n. 150 č entrato in vigore. Privo originariamente di qualunque disposizione transitoria, esso č stato modificato in alcuni punti essenziali dalla legge 24 ottobre 2006 n. 269, che ha smussato le maggiori asperitŕ del testo originario (con riferimento soprattutto ad alcuni degli illeciti tipizzati e al potere di intervento del ministro in dibattimento) e ha introdotto, per la fase di transizione dal vecchio al nuovo regime, il principio dell'applicazione della norma di maggior favore limitatamente ai procedimenti disciplinari iniziati dopo la sua entrata in vigore ed esclusivamente per i fatti verificatisi in un momento precedente a essa (Cass., sez. unite, 26 ottobre 2006 n. 27172). Le cadenze temporali imposte al procedimento disciplinare dall'art. 15 (un anno dalla conoscenza del fatto per l'inizio nell'azione, due anni per le indagini e due anni per il dibattimento) e i tempi rilevabili dalla esperienza concreta, consentono di dire che i quattro anni della consigliatura appena conclusa rappresentano un campione significativo e che la fase di transizione, fatti salvi i procedimenti (non molti) per i quali la sospensione per pregiudiziale penale ha congelato il procedimento e quelli (pochi) che dovessero eventualmente nascere per fatti antecedenti venuti a conoscenza dei titolari dell'azione disciplinare con molto ritardo (fermo restando il limite decennale di decadenza dell'azione introdotto dal comma 1 bis dell'art. 15), č ormai sostanzialmente conclusa.
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Civitarese, Giuseppe. "La sublimazione reinventata." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2022): 21–43. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-002002.

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Abstract:
La teoria della sublimazione riassume la teoria freudiana dell'arte. Benché sia così intuitiva da essere passata nella cultura popolare, è sempre stata ritenuta una teoria lacunosa. In questo articolo, l'ipotesi di lavoro dell'autore è che sia possibile "reinventarla" a partire dalla teoria estetica del sublime. Difatti sublimazione e sublime esprimono entrambe l'idea di un'ascesa del soggetto verso le vette più alte dell'umanità. Entrambe sono teorie dell'elevazione spirituale e di conquista "morale" dell'uomo, ed entrambe tentano di spiegare il mistero dell'esperienza estetica. Quel che l'estetica del sublime ci aiuta a vedere in maniera più chiara e distinta è che si tratta di un processo intrinsecamente intersoggettivo. In gioco nella crescita psichica è sempre la tessitura di nuovi legami, che però siano anche legami affettivi. Dal confronto tra le due teorie possono scaturire intuizioni suggestive sulla costituzione sociale ed estetica (cioè basata sulle sensazioni corporee) del soggetto alla nascita: al punto di partenza del processo di soggettivazione, e poi in seguito per tutta la vita (non si smette mai di "nascere"). Così reinterpretato, il concetto di sublimazione, una metafora che Freud prende in prestito dalla chimica, dove designa il passaggio di una sostanza dallo stato solido allo stato aeriforme, indica a meraviglia il processo di ascesa dal caos all'ordine, dal concreto al simbolico, dal corpo allo spirito. La sublimazione-come-riconciliazione con l'altro, che si svolge simultaneamente sul piano del pensiero verbale e dell'intenzionalità corporea, può fungere allora da modello dell'azione terapeutica.
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Nozifora, Enzo. "Precarietà del lavoro e crisi delle moderne forme di cittadinanza sociale." Revista Latina de Sociología 1, no. 1 (December 26, 2011): 126–55. http://dx.doi.org/10.17979/relaso.2011.1.1.1198.

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Abstract:
In tutte le economie avanzate del pianeta, stiamo parlando di un unico tema: come fermare la crisi finanziaria distruttiva e riavviare il ciclo di crescita economica. La nostra proposta è di riconsiderare la cultura di lavoro significativa per spiegare la struttura della società. Questo perché il lavoro è l'unica attività umana che dà senso all'esistenza. Negli ultimi due secoli i lavoratori per rafforzare i loro diritti di cittadinanza sono stati discussi con lo Stato-nazione forma storica che si è consolidata durante le rivoluzioni liberali del XIX secolo. Oggi questo è il legame che è entrato in una crisi irreversibile ed è incapace di fornire risultati che sono adatti per le emergenze. Sono nati organismi sovranazionali che certamente non sono uguali i loro compiti, e le forze sociali non possono trovare un modo per contribuire al loro potere politico. Ma non è nato un movimento europeo dei lavoratori, che lotta per nascere allo stesso modo di un'Europa politica capace di fermare il crescente potere della speculazione finanziaria. I mercati finanziari sono integrati a livello globale, mentre i dipendenti, come in passato, presentano domanda a livello nazionale. Questa è la domanda che ora è diventata urgente. Se vogliamo uscire dalla crisi economica, dobbiamo pensare in termini sovranazionali ed europei. È importante che il movimento dei lavoratori imponga le proprie esigenze a livello europeo, a favore del rafforzamento politico dell'Unione, e vi ponga la questione dei diritti sociali europei. Solo un movimento operaio che lavora per rafforzare la costruzione dell'Europa, invece di indebolire, apre i diritti di cittadinanza dei lavoratori.
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Castellini, Giorgio. "SCIDMENIDI AFROTROPICALI DEL MUSEO DI ZOOLOGIA DELL’UNIVERSITÀ DI ROMA “LA SAPIENZA” (COLEOPTERA, SCYDMAENIDAE)." Fragmenta Entomologica 39, no. 2 (October 31, 2007): 225. http://dx.doi.org/10.4081/fe.2007.121.

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Abstract:
Sono esaminati alcuni lotti di esemplari conservati nelle collezioni del Museo di Zoologia dell’Università di Roma “La Sapienza”. In premessa viene svolta qualche breve riflessione sull’incertezza delle descrizioni degli autori “classici” e sugli errori che da esse possono nascere; vengono altresì esposti i criteri seguiti nell’accertamento delle sinonimie. Si descrivono le seguenti nuove specie: <em>Cephennodes glabella, Cephennomicrus zoiai, Euconnus brignolii, E. calcagnoi, E. carpanetoi, E. confertus, E. cottarellii, E. patrizii, E. quadrarius, E. sica, E. vignai</em>. Si stabiliscono le seguenti<strong> nuove sinonimie</strong>: <em>Scydmaenus trifidus</em> Franz, 1961 = <em>paratrifidus</em> Franz, 1980 = <em>trifidiformis</em> Franz, 1980; <em>Scydmaenus steelae</em> Lhoste, 1939 = <em>watsae</em> Cauchois, 1955 = <em>ugandae</em> Franz, 1962 = <em>ifensis</em> Franz, 1977 = <em>pseudoifensis</em> Franz, 1987 = <em>pseudowatsae</em> Franz, 1990; <em>Scydmaenus abyssinicus</em> (Reitter, 1880) = <em>pseudoantennatus</em> Franz, 1979 = <em>antennatus</em> <em>ripicola</em> Franz, 1980; <em>Scydmaenus vicinus</em> Franz, 1961 = <em>medleri</em> Franz, 1977; <em>Scydmaenus</em> <em>gemellus</em> (Reitter, 1882) = <em>gemelloaffinis</em> Franz, 1982. 251
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Franceschini, Sylvia do Carmo Castro, Sílvia Eloiza Priore, Nila Patrícia Freire Pequeno, Danielle Góes da Silva, and Dirce Maria Sigulem. "Fatores de risco para o baixo peso ao nascer em gestantes de baixa renda." Revista de Nutrição 16, no. 2 (June 2003): 171–79. http://dx.doi.org/10.1590/s1415-52732003000200004.

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Abstract:
Foram analisadas, quanto à exposição a fatores de risco para o baixo peso ao nascer, 77 gestantes no último trimestre da gestação, residentes em favelas da região de Vila Mariana, município de São Paulo, acompanhadas pelo Projeto Favela, desenvolvido pela Universidade Federal de São Paulo/Escola Paulista de Medicina. As variáveis maternas de maior impacto sobre o peso ao nascer foram paridade e estatura. Primíparas geraram crianças com diferença média de peso ao nascer de -264g em relação aos recém-nascidos das multíparas. Mulheres com estaturas abaixo de 150cm tiveram crianças com diferença média de peso ao nascer de -287g em comparação com os neonatos de mães com estaturas maiores. Apenas 2,6% das crianças nasceram com baixo peso, apesar da alta exposição da população estudada aos fatores de risco.
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Silveira, Vera Maria Freitas da, and Bernardo Lessa Horta. "Peso ao nascer e síndrome metabólica em adultos: meta-análise." Revista de Saúde Pública 42, no. 1 (February 2008): 10–18. http://dx.doi.org/10.1590/s0034-89102008000100002.

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Abstract:
OBJETIVO: Analisar as evidências na literatura do efeito do peso ao nascer sobre a ocorrência de síndrome metabólica em adultos. MÉTODOS: Foram pesquisados nas bases PubMed and LILACS, no período de 1966 a maio de 2006, artigos publicados usando os seguintes descritores: "birth weight" , "birthweight" , "intra-uterine growth restriction (IUGR)", "fetal growth retardation", "metabolic syndrome", "syndrome X", "Reaven's X syndrome". Foram selecionados 224 estudos considerados elegíveis que relatavam estimativas de associação entre peso ao nascer e síndrome metabólica ou seus componentes. Desses, 11 apresentavam razões de odds e foram usados na meta-análise. RESULTADOS: Com exceção de dois estudos, os demais relataram associação inversa entre peso ao nascer e síndrome metabólica. Comparadas com pessoas de peso normal, a razão de odds do efeito combinado naquelas que nasceram com baixo peso foi de 2,53 (IC 95%: 1,57;4,08). O gráfico de funil sugere viés de publicação e o resultado permanece estatisticamente significativo mesmo em estudos com mais de 400 pessoas (efeito combinado 2,37; IC 95%: 1,15;4,90). CONCLUSÕES: Baixo peso ao nascer aumenta o risco de síndrome metabólica na idade adulta.
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Caminha, Maria de Fátima Costa, Pedro Tadeu Álvares Costa Caminha de Azevedo, Bernardo Barbosa Sampaio, Victor Montenegro Cavalcanti de Acioly, Marcela Patrícia Macêdo Belo, Pedro Israel Cabral de Lira, and Malaquias Batista Filho. "Aleitamento materno em crianças de 0 a 59 meses no Estado de Pernambuco, Brasil, segundo o peso ao nascer." Ciência & Saúde Coletiva 19, no. 7 (July 2014): 2021–32. http://dx.doi.org/10.1590/1413-81232014197.16532013.

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Abstract:
Objetivou-se descrever e analisar a prática do aleitamento materno em crianças menores de cinco anos no estado de Pernambuco, em 2006, segundo o peso ao nascer. Estudo transversal, com amostra de 1.595 crianças. Utilizou-se o teste chi-quadrado de Pearson para analisar associações bivariadas e a regressão de Poisson para o ajustamento de modelo multivariado dos fatores condicionantes ao aleitamento exclusivo > 4 meses, segundo o peso ao nascer. Verificou-se que a realização do pré-natal e o número de consultas beneficiaram as crianças que nasceram com peso > 2.500g, quando comparadas aos casos com peso < 2.500g (baixo peso ao nascer - BPN). Não houve diferença estatística nas classificações do aleitamento materno, segundo o peso ao nascer. As variáveis anos de estudo formal e tipo de parto apresentaram-se associadas ao grupo de BPN, enquanto que para as crianças com peso > 2.500g foram detectadas associações com as variáveis renda per capita, espaço geográfico, orientação sobre aleitamento materno no pré-natal e sexo das crianças. O grupo de crianças BPN não foi favorecido quanto às recomendações referentes ao aleitamento materno, bem como foram diferentes os resultados das relações das variáveis que permaneceram nos dois grupos representando os modelos finais de análises multivariadas.
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Almeida, Marcia Furquim de, Hillegonda Maria Dutilh Novaes, Gizelton Pereira Alencar, and Laura C. Rodrigues. "Mortalidade neonatal no Município de São Paulo: influência do peso ao nascer e de fatores sócio-demográficos e assistenciais." Revista Brasileira de Epidemiologia 5, no. 1 (April 2002): 93–107. http://dx.doi.org/10.1590/s1415-790x2002000100011.

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Abstract:
INTRODUÇÃO: A mortalidade neonatal no Município de São Paulo, apesar da sua tendência decrescente, constitui em um importante problema para a saúde pública. Os principais fatores de risco podem ser agrupados em quatro categorias básicas de variáveis: características do recém-nascido, características maternas, condições socioeconômicas e características dos serviços de saúde. O peso ao nascer e a prematuridade constituem fatores dominantes, compondo complexas redes de articulação com os demais. METODOLOGIA: Este é um estudo caso-controle, com base em dados vinculados do SIM e SINASC no Município de São Paulo, no primeiro semestre de 1995. Foi utilizada análise hierárquica, considerando quatro blocos de variáveis (características socioeconômicas, do recém-nascido, maternas e serviços de saúde) para o conjunto de recém-nascidos e para três grupos de peso ao nascer: <1.500g, 1.500- 2.499g e 2.500g e mais. RESULTADOS: No modelo final para o conjunto de recém-nascidos mostraram associação com óbito neonatal, a idade materna inferior a de 20 anos, nascer em hospital vinculado ao SUS, peso ao nascer <2.500g e prematuridade. Os três grupos de peso ao nascer exibiram perfis distintos de fatores de risco. Os RN <1.500g tiveram menor mortalidade quando nasceram em hospital universitário e por cesárea. Nos RN de 1.500-2.499g a mortalidade estava associada a prematuridade, sexo masculino e mãe grande multípara. No grupo com peso acima de 2.500g, os fatores de risco para mortalidade foram a prematuridade, mãe adolescente, morar em área com qualidade de vida precária e nascer por cesárea e em hospital vinculado ao SUS. CONCLUSÃO: Esse estudo, além de apontar a enorme influência do peso ao nascer sobre a mortalidade neonatal, no MSP, demonstrou que as diferentes categorias de peso apresentam vulnerabilidades biológicas e sociais distintas, que constituem articulações complexas, e que os serviços de saúde têm um importante papel a desempenhar em cada uma delas.
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Paulos, Lígia, and Lina Winckler. "Prematuridad tardía: ¿estarán ellos preparados para nacer?" Residência Pediátrica 5, no. 1 (April 2015): 10–13. http://dx.doi.org/10.25060/residpediatr-2015.v5n1-02.

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Gonzaga, Isabel Clarisse Albuquerque, Sheila Lima Diogenes Santos, Ana Roberta Vilarouca da Silva, and Viriato Campelo. "Atenção pré-natal e fatores de risco associados à prematuridade e baixo peso ao nascer em capital do nordeste brasileiro." Ciência & Saúde Coletiva 21, no. 6 (June 2016): 1965–74. http://dx.doi.org/10.1590/1413-81232015216.06162015.

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Abstract:
Resumo Os principais determinantes do risco de morrer no período neonatal são o baixo peso ao nascer e a prematuridade. O estudo teve como objetivo analisar a adequação do pré-natal e fatores de risco associados à prematuridade e ao baixo peso ao nascerem uma capital do nordeste brasileiro. Trata-se de um estudo caso-controle. Foi construído um modelo de adequação do pré-natal composto por quatro indicadores. Utilizou-se estatística descritiva para análise univariada; testes de Wald, de tendência linear, t de Student e qui-quadrado para a análise bivariada e regressão logística múltipla para análise multivariada com p<0,05. A análise multivariada mostrou que baixa escolaridade, não realizar atividade remunerada, parto cesáreo, oligodrâmnio, descolamento prematuro da placenta e pré-eclâmpsia são fatores independentes associados com a prematuridade e/ou baixo peso ao nascer. Para adequação do pré-natal, a variável Indicador III permaneceu significativa, mostrando que as mães que apresentaram inadequação da atenção pré-natal tiveram chance aumentada para a ocorrência do desfecho, evidenciando a necessidade de adequação de políticas públicas de saúde de atenção às gestantes no município estudado.
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Jubim, Amós Silva, Magno Lessa do Espírito Santo, and Paulo Jonas dos Santos Júnior. "O nascimento do alto: o Espirito Santo na teologia joanina uma análise a partir de João 3.1-6." Protestantismo em Revista 45, no. 2 (July 9, 2020): 167. http://dx.doi.org/10.22351/nepp.v45i2.3549.

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Abstract:
O presente artigo investiga o diálogo entre Jesus e Nicodemos, narrado em João 3.1-6. Para tanto, parte da seguinte pergunta: qual o papel do Espírito Santo no novo nascimento a partir de João 3.1-6? Para o autor, há duas realidades que estão em constate contraste: luz e trevas, morte e vida, noite e dia, mundo de cima e mundo de baixo. Nessa perícope, este contraste aparece: mundo de cima (do Espírito) e o de baixo (da carne). Assim sendo, quem nasce de baixo, nasce da carne, mas quem nasce do alto, nasce do Espírito. Para participar do Reino escatológico de Deus, Nicodemos tem de nascer de novo/do alto, isto é, do Espírito. Logo, na teologia joanina, a participação no Reino de Deus não se dá pelas obras da Lei, mas pela ação do Espírito no mundo.
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Oliveira, Michele Mandagrá de, Paola De Oliveira Carmargo, Suélen Cardoso Leite Bica, Lieni Fredo Herreira, and Andreza Erdmann Furtado. "Anthropometric measurements follow up of children from women that used drugs during pregnancy / Acompanhamento das medidas antropométricas de crianças filhas de mulheres que utilizaram drogas na gestação / Acompañamiento de medidas antropométricas de niñas hijas de mujeres que usaron drogas.." Revista de Enfermagem da UFPI 7, no. 1 (May 13, 2018): 10. http://dx.doi.org/10.26694/2238-7234.7110-14.

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Abstract:
Objetivos: observar o acompanhamento das medidas antropométricas registradas na caderneta de saúde, no primeiro ano de vida, de crianças filhas de mulheres que utilizaram drogas na gestação. Metodologia: os dados foram coletados por um projeto de extensão, através do acompanhamento das famílias em visitas domiciliares e elaboração de diários de campo. Resultados: das seis crianças acompanhadas metade apresentou baixo peso ao nascer, três nasceram de parto normal e três foram alimentadas com leite materno, o índice de APGAR variou entre 7 e 9 no primeiro minuto e 9 e 10 no quinto. Conclusão: percebeu-se a importância da realização das consultas de puericultura e registros das medidas antropométricas, assim como o acompanhamento sistemático do crescimento e ganho de peso, para a detecção precoce da ocorrência de anormalidades no desenvolvimento dessas crianças. Deve-se atentar as necessidades de saúde das mulheres e crianças de forma ampla, visando um cuidado igualitário e integral.Descritores: Cocaína Crack. Desenvolvimento Infantil. Peso ao Nascer. Puericultura. Acesso aos Serviços de Saúde.
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Silva, Marcos Vilhena Bittencourt da, Zeni Carvalho Lamy, Cintia Maria de Melo Mendes, Alvaro Francisco Lopes de Sousa, Zulmira Hartz, and Carmen Viana Ramos. "Evaluation of the third stage of the kangaroo method in primary health care / Avaliação da terceira etapa do método canguru na atenção primária a saúde." Revista de Pesquisa Cuidado é Fundamental Online 14 (July 15, 2022): 1–10. http://dx.doi.org/10.9789/2175-5361.rpcfo.v14.11116.

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Abstract:
Objetivo: avaliar a assistência prestada às crianças pela Atenção Primária à Saúde na terceira etapa do método canguru. Métodos: estudo transversal realizado com as mães, com o uso de questionário estruturado contendo variáveis sócio-demográficas, clínicas e variáveis relacionadas à assistência prestada na atenção primária à saúde. Resultados: participaram 156 crianças, das quais 54,5% tinham idade acima de seis meses, 50,6% pesaram ao nascer entre 1500 a 1999g considerados de muito baixo peso, 9,6% nasceram extremos, peso inferior a 1000 g, 62,2% nasceram com idade gestacional entre 28 a 33 semanas e 12,2%, idade gestacional inferior a 28 semanas. Quanto à assistência prestada: 59,6% não receberam visita domiciliar, 74,4% não fizeram consulta na Unidade Básica de Saúde, 55% das mães desconheciam os sinais de risco da criança e 58,8% não receberam essa orientação. Conclusão: a assistência na terceira etapa do método canguru prestada pela Atenção Primária à Saúde apresenta fragilidades.
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Moisés, Carlos Felipe. "2 POEMAS DE RUBENS RODRIGUES TORRES FILHO." Rebeca - Revista Brasileira de Estudos de Cinema e Audiovisual 3, no. 2 (July 25, 2016): 4. http://dx.doi.org/10.22475/rebeca.v3n2.335.

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Abstract:
Para quem não tenha reparado nas belas performances anteriores de Rubens Rodrigues Torres Filho (Investigação do olhar, 1963; O voo circunflexo, 1981; A letra descalça, 1985; Poros, 1989), uma boa surpresa do seu último livro (Retrovar, 1993), mas presente na obra toda, é a simbiose entre erudição e criação poética. Muitos ainda teimam em acreditar na inocência do ato criador e na sua suposta incompatibilidade com a cultura de alto nível e o uso da razão. O poeta surpreende ao demonstrar o contrário. À medida que os anos passam, e a experiência intelectual se adensa, maisele parece assenhorear-se do ideal proposto por Alberto Caeiro: "Sei ter o pasmo essencial que teria uma criança se, ao nascer, reparasse que nascera deveras". Compor umas "trovas" é pouco. É preciso fazer como Rubens Rodrigues: retrovar.
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Lopes, Lhayse dos Santos, Alba Maria Bomfim de França, Aldrya Ketly Pedrosa, and Ana Paula Miyazawa. "SÍNDROMES HIPERTENSIVAS NA GESTAÇÃO: PERFIL CLÍNICO MATERNO E CONDIÇÃO NEONATAL AO NASCER." Revista Baiana de Saúde Pública 43, no. 3 (November 1, 2019): 599–611. http://dx.doi.org/10.22278/2318-2660.2019.v43.n3.a2974.

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Abstract:
Este trabalho tem como objetivo identificar o perfil clínico de mulheres com Síndromes Hipertensivas na Gestação (SGH) e seus neonatos, caracterizando o perfil sociodemográfico e obstétrico materno, além de descrever as condições clínicas neonatais ao nascer. Trata-se de um estudo descritivo, transversal, com abordagem quantitativa, a partir de 190 prontuários de mulheres que tiveram seus partos realizados em duas maternidades referência para alto risco em Alagoas, Brasil, e seus respectivos neonatos. Identificou-se que as mulheres eram jovens, pardas, multíparas, com parto a termo por cesariana. A SHG mais encontrada foi a pré-eclâmpsia; também foram encontrados casos de eclampsia e síndrome HELLP. Os neonatos nasceram com peso adequado para a idade gestacional (AIG) e índice de Apgar ≥ 7, sendo que 52,63% apresentaram intercorrência ao nascer, dentre elas, a síndrome do desconforto respiratório. A partir dos dados encontrados, considera-se que o perfil clínico e obstétrico materno é prejudicado, porém, o desfecho neonatal foi considerado positivo frente a essa patologia. Por isso a importância da assistência pré-natal qualificada, minimizando riscos e evitando complicações por meio de medidas preventivas.
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Caramori, Alessandra Paola, Marlon Da Fonseca Misceno de Araujo, and Suelen Najara de Mello. "Curso Preparatório para Exames de Proficiência de Italiano: os desafios e as possibilidades de valutare a distanza." Revista Italiano UERJ 13, no. 1 (October 17, 2022): 14. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2022.70727.

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RESUMO: A internacionalização tem cada vez mais papel de destaque na educação já que ela se coloca como um processo imprescindível e um desafio para as universidades. Contudo para que as universidades realizem com êxito esta ação, estas precisam se capacitar para isso. Surge, a partir dessa necessidade, o desenvolvimento de projetos e convênios que visem o ensino-aprendizagem de línguas estrangeiras que estejam contempladas nos editais de internacionalização, vide Capes PrInt, e parcerias com segmentos internacionais, vide Memorando de Acordo entre a Embaixada Italiana e as Universidades Brasileiras participantes da Rede Andifes Idiomas sem Fronteiras. Somado a isto, a crescente procura por editais e bolsas de pesquisas em universidades italianas fez nascer na Rede Andifes-IsF das Universidades Federal de Santa Maria (UFSM) e Federal de Viçosa (UFV) o desejo de ampliar a atuação e impacto no meio acadêmico e, ao considerar o atual contexto e possibilidades do ensino remoto, foi elaborado o curso Preparazione agli esami di competenza linguistica. Neste artigo, além de relatar a experiência desde a criação do curso e a sua aplicabilidade, vamos partilhar as experiências na elaboração das atividades para realizar a valutazione a distanza, o caminho percorrido e os desafios encontrados, que oportunizaram aos autores um grande aprendizado, reforçando o quanto este tipo de curso e o engajamento dos professores pode contribuir para a expansão dos objetivos da Rede Andifes IsF e para o processo de internacionalização entre as universidades brasileiras e italianas.Palavras-chave: Ensino/Aprendizagem da língua italiana. Ensino remoto. Rede Andifes IsF-italiano. Proficiência linguística. ABSTRACT: L’internazionalizzazione sta assumendo un ruolo sempre più importante nel settore dell’istruzione, in quanto si pone come un processo imprescindibile e una sfida per le università. Tuttavia, affinché le università possano svolgere con successo questa azione, è necessario che siano istruite per questo. Da questa esigenza nasce lo sviluppo di progetti e accordi finalizzati all’insegnamento-apprendimento delle lingue straniere contemplate nei bandi di internazionalizzazione, vedi Capes PrInt, e di partnership con segmenti internazionali, vedi Memorandum d’intesa tra l’Ambasciata Italiana e le Università Brasiliane che partecipano alla Rede Andifes Idiomas Sem Fronteiras. Inoltre, la crescente richiesta di bandi e borse di ricerca nelle università italiane ha fatto nascere nella Rede Andifes IsF-italiano delle Università Federale di Santa Maria (UFSM) e Università Federale di Viçosa (UFV) il desiderio di ampliare l’attività e l’impatto sull’ambiente accademico e, considerando il contesto attuale e le possibilità d'insegnamento a distanza, è stato sviluppato il corso Preparazione agli esami di competenza linguistica. In questo articolo, oltre a riportare l’esperienza dalla strutturazione del corso e la sua applicabilità, condivideremo le esperienze nell’elaborazione delle attività per implementare la valutazione a distanza, il percorso intrapreso e le sfide incontrate, che hanno fornito agli autori una grande esperienza di apprendimento, rafforzando quanto questo tipo di corso e l'impegno dei docenti possano contribuire all’espansione della Rede Andifes IsF e al processo d'internazionalizzazione tra università brasiliane e italiane.Parole chiave: Insegnamento/apprendimento di lingua italiana. Insegnamento (da) remoto. Rete Andifes IsF-italiano. Competenza linguistica. ABSTRACT: Internationalization is assuming an increasingly important role in education, since it is posed as an essential process and a challenge for universities. However, for universities to successfully perform this action, they need to be trained for this. From this requirement arises the development of projects and agreements that aim at the teaching-learning of foreign languages contemplated in the internationalization edicts, see Capes PrInt, and partnerships with international segments, see Memorandum of Understanding between the Italian Embassy and Brazilian universities participating of the Rede Andifes Idiomas Sem Fronteiras. In addition, the growing demand for calls and research grants in Italian universities has given rise in the Rede Andifes IsF of the Federal University of Santa Maria (UFSM) and Federal University of Viçosa (UFV) to the desire to expand the action and impact on the academic environment, and considering the current context and the possibilities of distance learning, the course Preparazione agli esami di competenza linguistica was developed. In this article, in addition to reporting the experience from the structuring of the course and its applicability, we will share the experiences in the development of the activities to implement the valutazione a distanza, the path taken and the challenges encountered, which provided the authors with a great learning experience, reinforcing how much this type of course and the commitment of the teachers can contribute to the expansion of the Rede Andifes IsF and the internationalization process between Brazilian and Italian universities.Keywords: Italian language teaching/learning. Remote teaching. Isf-Italian Network. Language Proficiency.
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