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Spagnoletti, Angelantonio. "L'italia rivoluzionaria e napoleonica: uno spazio unitario e multicentrico." SOCIETÀ E STORIA, no. 146 (March 2015): 711–16. http://dx.doi.org/10.3280/ss2014-146006.

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Cecchini, A., P. Pricca, P. Mariani, A. Orlandini, A. Tansini, C. F. Andreula, A. Carella, M. Rosa, P. Tortori Donati, and M. Canevari. "Le lesioni encefaliche focali nel neuro-AIDS: Studio neuroradiologico multicentrico." Rivista di Neuroradiologia 2, no. 1 (February 1989): 21–31. http://dx.doi.org/10.1177/197140098900200103.

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Abstract:
Vengono esposti i risultati di uno studio retrospettivo multicentrico di 52 pazienti, affetti da Neuro-AIDS, con lesioni TC encefaliche focali, di cui 24 a patogenesi nota, mediante esame del liquor, biopsia, autopsia e/o criterio ex iuvantibus (11 toxoplasmosi, 3 criptococcosi, 5 HIV, 4 Tbc, 1 Papovavirus). La sintomatologia neurologica era prevalentemente di tipo focale (28 casi), ma anche di AIDS-dementia-complex (17 casi), o di tipo meningitico o meningo-encefalitico (5). Tutti i casi sono stati studiati con TC con mezzo di contrasto endevenoso, prevalentemente con tecnica di doppia dose ritardata (DDD); 27, 16 ed 8 casi sono stati sottoposti rispettivamente a 2, 3, o 4 controlli TC. 6 pazienti sono stati studiati anche con RM (0,15 T), 2 con angiografia. Le lesioni focali erano singole nel 44%, multiple nel restante 56% (di cui 34% bilaterali), più frequentemente ipodense (eccetto un caso di toxoplasmosi emorragica iperdensa all'esame basale ed un caso di toxoplasmosi calcifica in un controllo) e 2/3 subivano un enhancement di tipo anulare, nodulare o misto. La sede più frequente era corticale e corticomidollare. In quasi 50% dei casi si associavano segni di atrofia superficiale e profonda. La RM in 2 casi (toxoplasmosi) ha dimostrato phi lesioni the la TC, in 4 ha evidenziato segni di interessamento della so-stanza bianca. In accordo con i dati della letteratura non vi sono caratteristiche specifiche di una infezione opportunistica o tumore AIDS-correlati, tuttavia lesioni focali multiple, rapidamente evolutive, con sintomatologia neurologica a focolaio sono più probabilmente (50%) toxoplasmosi. La tecnica di enhancement DDD è obbligatoria per il riconoscimento del numero, e per la stadiazione delle lesioni focali. Nel campo delle lesioni focali ha indicazioni phi selettive (lesioni diffuse e/o della so-stanza bianca). Tuttavia i ruoli rispettivi di TC-DDD e RM nello studio del neuro-AIDS sono destinati a modificarsi entro breve tempo.
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3

Wagner, Angela Beatriz Papaleo, Hamilton Lima Wagner, Yves R. Talbot, and Anousca E. do Carmo. "Aplicação de rede social no manejo da hipertensão." Revista Brasileira de Medicina de Família e Comunidade 1, no. 1 (November 17, 2004): 11–16. http://dx.doi.org/10.5712/rbmfc1(1)3.

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Abstract:
Os autores revisam a literatura sobre redes sociais e aplicando a metodologia de terapia de grupos trabalham com uma coorte de hipertensos, sem grupo controle, na tentativa de melhorar o controle da patologia. Os resultados obtidos neste trabalho inicial parecem promissores, indicando a necessidade de um novo estudo multicentrico para permitir uma melhor avaliação do impacto desta técnica terapêutica no controle de doenças crônicas como a hipertensão arterial sistêmica.
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Salcedo Castorena, José Nicolás. "Las figuras de poder en el Sistema Internacional." Mercados y Negocios, no. 4 (February 2, 2001): 16–28. http://dx.doi.org/10.32870/myn.v0i4.4928.

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Abstract:
En el siguiente artículo destaca el cambio en el escenario mundial como un fenómeno constante.Recorre las distintas formas de organización internacional desde la anárquica que no reconoce a ningún superior y usa la guerra como instrumento en caso de conflicto, hasta llegar al nuevo sistema actual, multicentrico, donde la incertidumbre responde a la profunda mutación existente. Asimismo, señala la importancia de la estructura del sistema internacional que obedece a una tipología con 3 sistemas el multipolar, bipolar y un unipolar o imperial, mismos que se analizan.
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Canapicchi, R., A. M. Valleriani, M. C. Bianchi, D. Montanaro, A. Abbruzzese, and M. P. H. D. Tosetti. "Tumori cerebellari e del quarto ventricolo in età pediatrica." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 6 (December 1996): 707–19. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900615.

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Abstract:
Sono stati rivisti gli esami TC e RM di 42 pazienti in età pediatrica affetti da tumori del cervelletto e del quarto ventricolo. 14 erano medulloblastomi, 14 astrocitomi, 6 ependimomi, 1 subependimoma, 1 glioblastoma multicentrico, 1 emangioblastoma, 2 gangliogliomi, 2 localizzazioni secondarie, 1 gangliocitoma displastico cerebellare. Gli aspetti neuroradiologici si discostano in un significativo numero di casi da quelli descritti come classici in letteratura e pertanto si conferma la necessità di un approccio aggressivo per ottenere la diagnosi di natura e di grado di invasività lesionale.
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Veltroni, Alessio, Elisa Cosaro, and Maria Vittoria Davì. "Caratteristiche clinico-patologiche, gestione clinica e prognosi dell’insulinoma maligno: studio multicentrico italiano." L'Endocrinologo 22, no. 2 (March 17, 2021): 139–43. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00843-2.

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Abstract:
SommarioL’insulinoma maligno è un tumore neuroendocrino pancreatico estremamente raro ed è associato a una severa sindrome ipoglicemica che impatta negativamente sulla qualità di vita e sulla sopravvivenza dei pazienti affetti. La gestione terapeutica dell’insulinoma maligno è complessa sia per il controllo delle crisi ipoglicemiche, sia per il controllo della crescita tumorale. La sindrome ipoglicemica rappresenta una sfida terapeutica per l’endocrinologo in quanto spesso non è responsiva alla terapia medica sintomatica, in particolare al diazossido utilizzato in monoterapia o associato agli analoghi della somatostatina. Everolimus ha un ruolo nel trattamento delle crisi ipoglicemiche refrattarie da insulinoma maligno sia per l’azione di inibizione del rilascio di insulina che di insulino-resistenza. La chirurgia con approccio curativo dell’insulinoma maligno è raramente perseguibile a causa della diffusione metastatica, mentre la chirurgia a scopo di debulking può essere presa in considerazione in casi selezionati sia per il controllo sintomatico sia perché può aumentare l’efficacia delle terapie sistemiche o locoregionali. La terapia radiometabolica con analoghi caldi della somatostatina rappresenta un’opzione terapeutica nei pazienti con tumori a elevata espressione dei recettori della somatostatina sia per il controllo della sintomatologia che della crescita tumorale, sebbene l’esperienza negli insulinomi maligni sia piuttosto scarsa. Data la rarità della malattia, sono disponibili in letteratura solo descrizioni di singoli casi o studi condotti su casistiche limitate; pertanto, è difficile stabilire la sequenza terapeutica più efficace in questi casi. Recentemente è stato condotto uno studio multicentrico italiano, in 13 centri di riferimento, focalizzato sulle caratteristiche clinico-patologiche, sulle modalità di trattamento e sui fattori prognostici che condizionano decorso ed esito dell’insulinoma maligno allo scopo di individuare una strategia terapeutica mirata basata su criteri razionali ed evidenze cliniche. In questa rassegna verranno descritti i principali risultati dello studio che comprende una casistica tra le più ampie finora pubblicate.
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Pecori Giraldi, Francesca. "Radiochirurgia stereotassica nella malattia di Cushing: risultati di uno studio multicentrico internazionale." L'Endocrinologo 19, no. 1 (January 30, 2018): 57–58. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-018-0391-x.

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Sessa, Concetto, Walter Morale, Antonino Reina, Giorgio Battaglia, Sandra La Rosa, Daniela Puliatti, Giuseppe Seminara, and Luca Zanoli. "Nutrizione parenterale intradialitica in pazienti con malnutrizione moderata-severa: studio prospettico osservazionale multicentrico." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 33 (September 16, 2021): 102–11. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2021.2335.

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Abstract:
Dialysis patients have a wide range of pathologies that contribute to their frailty. Maintaining a good nutritional status is useful to prevent and treat the so-called Protein-Energy Wasting (PEW), a complex clinical-laboratory condition in which a protein-energy depletion occurs. Adherence to a proper nutritional therapy in CKD requires considerable effort from both patients and health personnel (doctors and nurses). In order to slow down the effects of malnutrition and the disasters that complicate PEW, nephrologists can use supplementation products. In our observational, prospective, multicentre study, we administered an intradialytic parenteral nutrition of a three-compartment emulsion for intravenous infusion through an infusion pump connected to the venous line. After 12 weeks of treatment, subjects with severe malnutrition were reduced from 61.1% to 33.3%, serum creatinine increased by 16% (from 6.00 ± 1.48 mg/dL to 6.98 ± 2.46 mg/dL; P < 0.001), total protein and albumin levels respectively by 13% (from 5.46 ± 0.63 g/dL to 6.19 ± 0.66 g/dL; P < 0.001) and 19% (from 2.70 ± 0.48 g/dL to 3.20 ± 0.57 g/dL; P < 0.001), body weight by 3% (from 55.7 ± 13.2 kg to 57.6 ± 13.0 kg; P < 0.001).
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Testori, T., A. Parenti, A. Motroni, M. Rinaldi, G. Luongo, R. Garrone, R. Cocchetto, G. Mandelaris, A. Rosenfeld, and M. Robiony. "Accuratezza e precisione di un nuovo sistema di chirurgia guidata: studio clinico multicentrico." Italian Oral Surgery 11, no. 5 (December 2012): 187–200. http://dx.doi.org/10.1016/j.ios.2012.02.001.

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Caron, P., S. Broussaud, J. Bertherat, F. Borson-Chazot, T. Brue, C. Cortet-Rudelli, P. Chanson, and Renato Cozzi. "Acromegalia e gravidanza: uno studio retrospettivo multicentrico di 59 gravidanze in 46 donne." L'Endocrinologo 12, no. 1 (February 2011): 42–43. http://dx.doi.org/10.1007/bf03344783.

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Falcitelli, Gianluca, Giuseppe Armentano, Corrado Pugliesi, Patrizio Tatti, and Antonio Cimino. "Resistenza all’uso degli ipoglicemizzanti orali nel trattamento del diabete tipo 2: uno studio multicentrico." Farmeconomia. Health economics and therapeutic pathways 7, no. 2 (September 15, 2006): 125–34. http://dx.doi.org/10.7175/fe.v7i2.682.

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Abstract:
Type 2 diabetes is an important social and health care system variable due to its large diffusion, frequency of clinical complications and its health care costs. The studied population is relative to 4 italian centers distributed all over the country (Brescia, Roma, Rossano Calabro and Avola). This work has the aim to describe the Italian type 2 population according to treatment choice ruled by diabetes stage, glycemia control and HbA1c concentration. The analysis present a description of the therapeutic changes during the year of observation too, giving a complete picture of patients distribution and their treatment path through diabetes evolution in Italy.
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Moschini, L., and C. Agostinis. "Neuroradiologia dei paragangliomi." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 5 (October 1996): 577–93. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900511.

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Abstract:
I paragangliomi rappresentano un sistema multicentrico con funzione chemo e barocettrice costituito da numerose strutture sostanzialmente ubiquitarie situate in stretta relazione anatomica con vasi e nervi. La patologia dei paragangliomi è essenzialmente tumorale. Nella maggior parte dei casi si tratta di tumori benigni non secernenti che si manifestano per l'effetto massa e per la compressione di organi adiacenti. Risultano più frequenti nel sesso femminile e nella 3a e 4a decade di vita. Per quanto riguarda il distretto cranio-cervicale, si riconoscono quattro sedi principali: in ordine di frequenza, carotidea, giugulare, timpanica e vagale. Questi tumori si presentano sia sporadicamente, sia nel 10% dei casi in forme famigliari con meccanismo di trasmissione autosomico dominante. Il protocollo diagnostico si basa sulla RM, sulla TC e sull'angiografia digitale, che con il ricorso all'embolizzazione preoperatoria può rappresentare anche l'inizio del programma terapeutico.
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Ricciardiello, F., R. Capasso, H. Kawasaki, T. Abate, F. Oliva, A. Lombardi, G. Misso, et al. "A miRNA signature suggestive of nodal metastases from laryngeal carcinoma." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 6 (December 2017): 467–74. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-851.

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Abstract:
La scoperta che i microRNA sono frequentemente deregolati nei tumori consente di utilizzarli come marker prognostici e diagnostici. Lo scopo di questo studio multicentrico è stato stilare un profilo di espressione di miRNA specifico per il carcinoma della laringe. L’obiettivo secondario è stato identificare particolari miRNA deregolati da usare come potenziali biomarker predittivi di diffusione tumorale e di coinvolgimento linfonodale, nello specifico è stato ricercare un pattern di miRNA patognomonico per tessuto di carcinoma della laringe N+ e per N- rispettivamente. Gli Autori hanno identificato venti miRNA specifici per carcinoma della laringe ed inoltre una miRNA signature tessuto-specifica predittiva di metastasi linfonodali da carcinoma della laringe caratterizzata da 11 miRNA, sette dei quali over-espressi (up-regolati) e quattro down-regolati. Questi risultati permettono l’identificazione di un gruppo di potenziali biomarker tumore-specifici per il carcinoma della laringe che potrebbe essere usata per migliorare la sua diagnosi, in particolare negli stadi iniziali, e soprattutto per la sua prognosi.
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Nunes, Magda Lahorgue, Maurer Pereira Martins, Edmund Anthony Severn Nelson, Stephanie Cowan, Maria Luisa Cafferata, and Jaderson Costa da Costa. "Orientações adotadas nas maternidades dos hospitais-escola do Brasil, sobre posição de dormir." Cadernos de Saúde Pública 18, no. 3 (June 2002): 883–86. http://dx.doi.org/10.1590/s0102-311x2002000300033.

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Abstract:
A posição prona para dormir, tem sido relacionada como fator de risco para síndrome da morte súbita do lactente (SMSL). Com o objetivo de identificar qual a posição preferencial para dormir adotada nos hospitais, que orientações são fornecidas aos pais de recém-nascidos sobre a posição preferencial para dormir durante o primeiro ano de vida e prevenção de SMSL, realizamos estudo multicentrico por meio de questionário, sendo selecionados hospitais com programa de Residência Médica em Pediatria. Analisamos as informações referentes a 55 instituições, cuja média de nascimentos/ano variou entre 240 e 11.000 (mediana 2.750). O decúbito lateral é a posição preferencial para dormir (44,4%) e a mais orientada para uso domiciliar (67%). Concluímos que, a recomendação da posição supina ao dormir e orientações para prevenção da SMSL, não têm sido realizadas na rotina dos hospitais pesquisados. Entretanto, na alta hospitalar, o incentivo ao aleitamento materno e a importância das imunizações, são enfatizados em 100% das instituições e recomendações sobre evitar fumo, em 85%.
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Lombardi, Carolina, Andrea Faini, MariaTeresa La Rovere, Francesco Fanfulla, Paola Mattaliano, Sergio Caravita, Mauro Contini, Piergiuseppe Agostoni, Pasquale Perrone-Filardi, and Gianfranco Parati. "Heart failure and sleep related breathing disorders: Data from PROMISES (Progetto Multicentrico Italiano Sonno e Scompenso Cardiaco) study." International Journal of Cardiology 271 (November 2018): 140–45. http://dx.doi.org/10.1016/j.ijcard.2018.05.001.

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KLAZINGA, N. "Programa Multicentrico de Garantia de Calidad en Hospitales 1990-1993 (COMAC/HSR/QA): Resultados globales de la evaluacion." International Journal for Quality in Health Care 6, no. 3 (September 1, 1994): 327. http://dx.doi.org/10.1093/intqhc/6.3.327-b.

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Sterpetti, Sara, and Raffaella Buzzetti. "Metformina in donne con diabete tipo 2 in gravidanza (MiTy): uno studio internazionale, multicentrico, randomizzato e controllato da placebo." L'Endocrinologo 22, no. 1 (February 2021): 85–86. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00826-3.

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Piccinelli, Marco, Stefano Pini, Cesario Bellantuono, Paola Bonizzato, Elisabetta Paltrinieri, T. Bedirhan Üstün, Norman Sartorius, and Michele Tansella. "Lo studio internazionale multicentrico dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sui disturbi psichici nella medicina generale: risultati relativi all'area di Verona." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 4, no. 1 (1995): 27–50. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x0001023x.

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Abstract:
SummaryObjectives - To present the results obtained from a cross-sectional evaluation of a sample of primary care attenders selected in Verona in the framework of the World Health Organization International Multicentre Study on Psychological Problems in Primary Care Settings. Methods - Among consecutive attenders at 16 primary care clinics in Verona during the period April 1991/February 1992, a random sample, stratified on the basis of GHQ-12 scores, was selected for a thorough evaluation of psychological status, physical status and disability in occupational and other daily activities. All patients with psychopathological symptoms at baseline assessment and a 20% random sample of those without psychopathological symptoms were interviewed again after 3 and 12 months (data not presented here). Results - Overall, 1,656 subjects were approached at the primary care clinics and 1,625 met inclusion criteria. The screening procedure was completed by 1,558 subjects and the second-stage evaluation by 250. Psychiatric disorders according to ICD-10 criteria were diagnosed in 12.4% of consecutive primary care attenders; of these, about one-third (4.5% of consecutive primary care attenders) satisfied ICD-10 diagnostic criteria for two or more disorders. Current Depressive Episode (4.7%) and Generalized Anxiety Disorder (3.7%) were the most common diagnoses. In addition, 11.2% of consecutive primary care attenders had ‘sub-threshold’ psychiatric disorders (i.e., they suffered from symptoms in at least two different areas among those listed in ICD-10, but they did not satisfy diagnostic criteria for well-defined disorders). Psychiatric disorders were more common among females and those aged 24-44 years. Only 20.6% of the subjects with psychiatric disorders contacted the general practitioner for their psychological symptoms, 5.7% complained of symptoms which might have had a psychological origin, whereas in about 70% of the cases the psychiatric disorder was concealed behind the presentation of somatic symptoms, pains in various parts of the body or chronic physical illness. Sixty-two percent of the subjects with psychiatric disorders rated their health status as fair or poor, as compared to 52.0% of those with chronic physical illness and 31.3% of those without such disorders. According to the general practitioner, 40.1% of the subjects with psychiatric disorders and 45.3% of those with chronic physical illness had a fair or poor health status, compared to 14.4% of those without such disorders. Disability in occupational and other daily activities was reported by 52.5% of the subjects with psychiatric disorders (in 40.1% of the cases disability was moderate or severe), 44.4% of those with chronic physical illness (in 26.8% of the cases disability was moderate or severe), and 15.0% of the subjects without such disorders (in 9.1% of the cases disability was moderate or severe). According to the interviewer, disability was identified in 48.4% of the subjects with psychiatric disorders, 39.0% of those with chronic physical illness, and 27.6% of the subjects without such disorders. Sixty per cent of the subjects with psychiatric disorders suffered from concurrent chronic physical illness; these subjects had a poorer health status and higher disability levels than those with psychiatric disorders only. Conclusions - Psychiatric disorders among primary care attenders are frequent and represents a major public health problem, since they entail severe functional limitations for the patients and high costs for the society. Thus, appropriate programs for their recognition and treatment are needed.
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Mangano, F., C. Mangano, T. Eccellente, M. De Franco, F. Briguglio, M. Figliuzzi, M. Rapani, and G. Luongo. "Corone singole su impianti ottenuti per fabbricazione diretta tramite laser. Studio prospettico e multicentrico con follow-up a un anno." Dental Cadmos 79, no. 8 (October 2011): 475–91. http://dx.doi.org/10.1016/j.cadmos.2011.05.003.

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Rizzi, Silvia, Sara Carbone, Valeria Donisi, Silvia Gabrielli, and per conto del Consorzio UPRIGHT. "Resilienza, benessere mentale e qualit&agrave; della vita nella prima adolescenza: indagine su un campione di adolescenti di 11-14 anni nella provincia autonoma di." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 4 (February 2022): 1–18. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa13225.

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Abstract:
Il legame tra resilienza, benessere mentale e qualit&agrave; della vita percepita &egrave; ormai noto in letteratura e indagare tali dimensioni in et&agrave; adolescenziale &egrave; fondamentale per sviluppare azioni di prevenzione e promozione atte a costituire le basi per una buona salute mentale in et&agrave; adulta. L'articolo riporta i risultati di un'indagine condotta su un campione di 460 studenti trentini, utilizzando tre strumenti (READ, WEMWBS e KIDSCREEN-10), nell'ambito di uno studio multicentrico condotto dal progetto europeo UPRIGHT (Universal Preventive Resilience Intervention Globally Implemented In Schools To Improve And Promote Mental Health For Teenagers, cio&egrave; "intervento di prevenzione universale basato sulla resilienza e implementato nelle scuole per migliorare e promuovere la salute mentale degli adolescenti") finanziato dal programma Horizon 2020 dell'Unione Europea. Sono state prese in considerazione le differenze di genere e operato un confronto con i valori normativi dei campioni di validazione degli strumenti.Dai questionari risulta che le adolescenti riportano livelli di risorse sociali significativamente pi&ugrave; alti rispetto agli studenti maschi, mentre per quanto riguarda la qualit&agrave; della vita, in linea con quanto indicato dalla letteratura, sono gli studenti maschi a riportare valori pi&ugrave; elevati.
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Pavarin, Raimondo Maria. "Minori e sostanze psicoattive: nativi, non nativi e seconda generazione. I risultati di uno studio multicentrico condotto in quattro regioni italiane." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (September 2014): 181–93. http://dx.doi.org/10.3280/ses2014-003015.

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Norello, Dario, and Alessandro Peri. "Efficacia di selpercatinib nel trattamento dei carcinomi tiroidei con alterazione di RET: risultati di uno studio multicentrico open label, fase 1-2." L'Endocrinologo 22, no. 4 (August 2021): 378–79. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-021-00946-w.

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Ortega Martinez, Rommer Alex. "Evaluación de la Ivermectina más Anticoagulación versus Anticoagulación en Pacientes Críticos no Ventilados, con COVID-19: Ensayo Clínico Multicentrico en Cochabamba, Bolivia." Gaceta Medica Boliviana 44, no. 2 (December 30, 2021): 187–97. http://dx.doi.org/10.47993/gmb.v44i2.350.

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Abstract:
Objetivos: evaluar la ivermectina vs la anticoagulación en los pacientes críticos con COVID-19 no ventilados, y su efecto en la clínica del paciente, parámetros laboratoriales, evolución y complicaciones en Hospitales de 2do y 3er nivel (Hospital Sud y Hospital Obrero Nro. 2 de la Caja Nacional de Salud-CNS), gestión 2020-2021. Material y métodos: ensayo clínico, aleatorizado; julio 2020 a enero 2021, rama con ivermectina (0,2 mg/k) +ANCO y otra ANCO; con dos grupos de variables y tres evaluaciones. Resultados: 44 pacientes inscritos, 27 al Hospital Sud y 17 CNS; 64% al grupo de ivermectina+ANCO, 57% sexo masculino. Media de edad 57,3 años; de hospitalización 13 días; obesidad 40%; posibilidad de recuperación con ivermectina 10 días y ANCO > de 20 días. La media de la saturación de oxigeno inicial (SatO2) 79% (PaO2/FiO2=60) en el grupo con ivermectina+ ANCO y 75% (55) en el grupo ANCO; en una medición final 86% (138) y 83% (120)respectivamente. La primera evaluación, mostro Rho Spearman=-0,7 entre SatO2 y frecuencia respiratoria (FR) y un Rho=-0,7 entre pH y FiO2 en la tercera evaluación. Sobrevida de 26 días, RR=0,98, IC 95% (0,49-1,98), sin diferencias en ambas ramas (p=0,94); 27% intubados con ivermectina+ANCO y 21% ANCO; >60% ingresaron a la terapia intensiva; probabilidad de necesitar Intubación, con RR de 0,76, IC 95% (0,42-1,40), (p=0,4). Conclusiones: Ivermectina no reduce la mortalidad ni posibilidad de intubación. Evolución depende de gravedad, si están polimedicados, días de progresión y uso de oxígeno. Es necesario estandarizar combinaciones, dosis, muestras grandes y homogéneas; por el momento no podemos recomendar el uso de la ivermectina.
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Silva, Cristiana Ferreira da, Alvaro Jorge Madeiro Leite, Nadia Maria Girao Saraiva de Almeida, Antonio Carlos Monteiro Ponce de Leon, and Ibironke Olofin. "Fatores associados ao obito neonatal de recem-nascidos de alto risco: estudo multicentrico em Unidades Neonatais de Alto Risco no Nordeste brasileiro." Cadernos de Saúde Pública 30, no. 2 (February 2014): 355–68. http://dx.doi.org/10.1590/0102-311x00050013.

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Abstract:
Este estudo pretendeu determinar os fatores associados à mortalidade intra-hospitalar, utilizando como variáveis explicativas as características individuais da mãe, da assistência ao pré-natal, parto e período neonatal e dos recém-nascidos internados em Unidades Neonatais de Alto Risco (UTIN) integrantes da Rede Norte-Nordeste de Saúde Perinatal no Nordeste do Brasil. Foi realizado estudo longitudinal, multicêntrico de base hospitalar. A população do estudo compreendeu 3.623 nascidos vivos internados em 34 UTIN. Após o ajuste para os três níveis hierárquicos do modelo de determinação do óbito em UTIN até o 27 o dia de vida, associaram-se: tipo de parto – cesariana (OR = 0,72; IC95%: 0,56-0,95); não uso de corticoide antenatal (OR = 1,51; IC95%: 1,01-2,25); pré-eclâmpsia (OR = 0,73; IC95%: 0,56-0,95); oligodramnia (OR = 1,57; IC95%: 1,17-2,10); peso ao nascer < 2.500g (OR = 1,40; IC95%: 1,03-1,90); escore de Apgar 5 o minuto < 7 (OR = 2,63; IC95%: 2,21-3,14); uso de tubo endotraqueal (OR = 1,95; IC95%: 1,31-2,91); não uso de surfactante (OR = 0,54; IC95%: 0,43-0,69). O óbito em UTIN é determinado pelas condições assistenciais à gestação, parto e recém-nato.
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Bottoni, N., M. Tritto, R. Ricci, M. Accogli, M. Di Biase, S. Iacopino, M. Iori, et al. "Adherence to guidelines for atrial fibrillation management of patients referred to cardiology departments: Studio Italiano multicentrico sul Trattamento della Fibrillazione Atriale (SITAF)." Europace 12, no. 8 (May 28, 2010): 1070–77. http://dx.doi.org/10.1093/europace/euq158.

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Cannavò, Salvatore. "Sopravvivenza di bambini trattati con sebelipase alfa per deficit di lipasi acida lisosomiale: uno studio aperto, multicentrico, a dosi crescenti di farmaco." L'Endocrinologo 18, no. 6 (November 20, 2017): 305. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-017-0368-1.

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Terzolo, M., G. Reimondo, I. Chiodini, R. Castello, R. Giordano, E. Ciccarelli, P. Limone, et al. "Screening della sindrome di Cushing in pazienti ambulatoriali con diabete mellito di tipo 2: risultati di uno studio prospettico multicentrico in Italia." L'Endocrinologo 13, no. 6 (December 2012): 279. http://dx.doi.org/10.1007/bf03346022.

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Vega-Angarita, Olga Marina, Dianne Sofía González-Escobar, and Maria Mercedes Ramírez-Ordoñez. "Fortalecimiento del cuidado a cuidadores de personas con enfermedad crónica en red: resultados del estudio múlticentrico en el Norte de Santander." Respuestas 14, no. 1 (May 5, 2016): 16–29. http://dx.doi.org/10.22463/0122820x.522.

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Abstract:
El proyecto realizado en el Norte de Santander hace parte del Estudio Multicentrico sobre Implementación en Red y Evaluación del Programa Cuidando a los Cuidadores, coordinado por el Grupo de Cuidado al Paciente Crónico de la Universidad Nacional de Colombia, gestora del trabajo colaborativo. Con un abordaje cuantitativo de tipo cuasi experimental, con grupos muestra y control, se realizo medición de la habilidad de cuidado a los cuidadores antes y después de la intervención y análisis comparativo de resultados. La población estuvo constituida por 50 cuidadores para ambos grupos. La investigación mantuvo los parámetros éticos para estudios con seres humanos. Se emplearon los instrumentos inventario de habilidad de cuidado ( CAI) de Ngozi O. Nkongho, caracterización de los cuidadores y el perfil Pulses.Respecto al CAI total y el componente Valor se logró determinar que existen diferencias estadísticamente significativas entre los promedios de los grupos para los dos momentos de medición; siendo significativamente mayor en el grupo estudio tanto en la medición inicial como en la medición final (p<0,01). Lo cual permite concluir que el programa fortalece la habilidad de cuidado total y el valor en los cuidadores que participan en él, y demuestra la necesidad de continuar explorando estrategias de intervención frente a la problemática de la cronicidad. Palabras Clave: cuidadores familiares, enfermos crónicos, los cuidadores programa de atención
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Timio, Mario. "Considerazioni Bioetiche Sul Carico Psicosociale Dei Caregiver Dei Dializzati." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 1 (March 4, 2014): 62–64. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.863.

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Abstract:
Nel vasto campo della nefrologia solo recentemente è emerso il problema dei caregiver, volontari e non pagati, dei pazienti in dialisi. È un problema dalle numerose implicazioni, compresa la bioetica. Il crescente numero di dializzati e il parallelo incremento dei loro caregiver creano da una parte problemi ai sistemi assistenziali e, dall’altra, modificazioni psicosociali e della qualità della vita, associate a depressione, che, nel loro insieme, richiedono attenzione a chi si dedica agli altri, senza trovare chi si occupa di loro. Il tutto in una spirale di atteggiamenti di regressione psicologica e di incapacità ad affrontare situazioni cliniche e comportamentali alle quali i caregiver non sono preparati. In uno studio prospettico multicentrico sono state esaminate le risposte psicosociali dei caregiver di emodializzati, con il risultato che il 24% accusava la tipica sindrome da burn-out, il 47% riferiva difficoltà ad affrontare il quotidiano carico psicosociale e fisico e solo il 6% accettava con tranquillità e serenità di essere d’aiuto a un proprio familiare, malgrado le numerose difficoltà a cui andava incontro. Si è, inoltre, rilevato che le moderne strategie depurative domiciliari come la dialisi continua diurna e notturna comportano un grave carico psicosociale aggiuntivo per i caregiver, al punto da mettere in discussione la scelta di tali strategie quando comportano patologie depressive e consistenti abbassamenti della qualità della vita. Allora, ogni scelta va valutata sempre all’insegna dei vantaggi economici e logistici, che non possono, però, prescindere da oculati principi di bioetica clinica. (Bioethics)
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Zenti, Maria Grazia. "La LDL-aferesi nella PAD." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4_suppl (July 23, 2013): S37—S40. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1089.

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Abstract:
La vasculopatia periferica (PAD) rappresenta una delle manifestazioni cliniche della malattia arteriosclerotica sistemica. I fattori di rischio per la PAD sono gli stessi della malattia coronarica (CAD): età, sesso maschile, fumo di sigaretta, dislipidemia e ipertensione arteriosa. Le comuni tecniche di rivascolarizzazione risultano inefficaci in una larga porzione di pazienti diabetici e in pazienti in trattamento emodialitico cronico. Inoltre, l'associazione di macro e microangiopatia con la neuropatia del paziente diabetico favorisce lo sviluppo di ulcere (piede diabetico). La LDL-aferesi (LA) oltre alla riduzione del colesterolo determina anche una serie di effetti pleiotropici (riduzione di sostanze protrombotiche e pro-inflammatorie, modificazioni Teologiche, miglioramento della funzione endoteliale), che promuovono la funzione del microcircolo con un aumento della perfusione dei tessuti periferici oltre che del microcircolo coronarico. In alcuni studi osservazionali e case-report la LA è stata utilizzata come opzione terapeutica nei pazienti con PAD. Tuttavia, le attuali evidenze non ci permettono di arrivare a conclusioni definitive sul ruolo della LA nella PAD, essendo necessari studi clinici con una maggiore casistica, con precisi criteri di inclusione e con un adeguato follow -up. Lo Studio Italiano, Randomizzato, Controllato, Multicentrico e Prospettico: “La LDL-aferesi nel trattamento del Piede Diabetico Ischemico Error! Hyperlink reference not valid. Identifier: NCT01518205; HELP-Apheresis in Diabetic Ischemic Foot Treatment, HADIF) si propone di definire se la LA possa essere una valida opzione terapeutica in questi pazienti a elevato rischio di amputazione.
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Montirosso, Rosario, Alberto Del Prete, Anna Cavallini, and Patrizia Cozzi. "Profilo neurocomportamentale in un gruppo di bambini pretermine sani. Applicazione della NICU Network Neurobehavioral Scale (NNNS)." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2010): 96–116. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2009-003005.

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Abstract:
Il presente studio č parte di un progetto di ricerca longitudinale multicentrico, denominato NEO-ACQUA (NEONATAL ADEQUATE CARE for QUALITY of LIFE), il cui principale obiettivo č la valutazione della qualitŕ della vita di bambini nati pretermine, ma considerati "sani" alla dimissione per l'assenza di patologie conclamate. In quest'articolo sono riportati i risultati relativi alla valutazione neurocomportamentale. Lo scopo primario č indagare possibili differenze nel profilo neurologico e comportamentale rispetto a bambini nati a termine. Hanno preso parte allo studio 69 bambini nati molto pretermine (etŕ gestazionale &lt; 30a settimana e/o peso alla nascita &lt; 1500 gr) e 33 bambini nati a termine. I pretermine sono stati valutati al raggiungimento dell'etŕ postmestruale a termine (_ 37 settimane), i nati a termine tra la seconda e la terza giornata di vita. La valutazione neurocomportamentale č stata eseguita tramite la Neonatal Intensive Care Unit Network Neurobehavioral Scale (NNNS). In confronto ai nati a termine, i pretermine presentavano un maggior numero di riflessi non ottimali e una scarsa qualitŕ del movimento. Sul piano comportamentale manifestavano una minore capacitŕ di attenzione e di partecipazione allo scambio con l'ambiente. Inoltre risultavano meno abili nella regolazione del distress. Infine, presentavano marcati livelli di stress. I risultati rilevano che, anche in assenza di documentate complicazioni cliniche, bambini fortemente pretermine presentano un'alterazione del profilo neurocomportamentale. Queste evidenze sono discusse alla luce del possibile utilizzo della NNNS in programmi di intervento precoce a favore dei bambini pretermine e di sostegno ai loro genitori.
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Cotroneo, E., R. Gigli, I. Onofri, M. Kropp, G. Simonetti, and F. Chiappetta. "Embolizzazione preoperatoria dei meningiomi intracranici." Rivista di Neuroradiologia 9, no. 5 (October 1996): 551–63. http://dx.doi.org/10.1177/197140099600900506.

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Abstract:
Sono state messe a confronto due serie di meningiomi intracranici (78 pazienti in totale) omogenei per sede, dimensioni, istotipo, sesso ed età dei pazienti. Una serie è stata sottoposta ad embolizzazione preoperatoria, dal febbraio 1992 al maggio 1996, con successiva eradicazione chirurgica da parte della stessa équipe. La serie di confronto è stata individuata attraverso una ricerca retrospettiva che, per ottenere omogeneità di sede, dimensioni ed istotipo, si è spinta dal febbraio 1992 al marzo 1987. Le due serie di meningiomi, quella sottoposta ad embolizzazione e quella non embolizzata, sono state confrontate in rapporto al dato quantitativo delle sacche di sangue infuse durante l'intervento. Questi dati sono stati sottoposti ad elaborazione statistica. Gli autori presentano i risultati, discutono la metodica di embolizzazione, la morbilità e l'efficacia della stessa. Gli autori discutono inoltre la valutazione dell'efficienza della metodica, intesa come capacità di far giungere gli emboli all'interno del parenchima tumorale ottenendo una devascolarizzazione ed una necrosi intratumorale. Sono discusse le tecniche di embolizzazione e le complicanze. Gli autori concludono sottolineando la necessità di un ulteriore studio, possibilmente multicentrico, per valutare statisticamente il rapporto costo-beneficio dell'embolizzazione preoperatoria dei meningiomi intracranici. La valutazione della necrosi e della diminuita perfusione è stata affidata allo studio con RM pre o post embolizzazione (SE 400/20 prima e dopo contrasto paramagnetico e.v.), in tutti i 39 meningiomi. In casi selettivi si è ricorsi allo studio istologico del pezzo operatorio.
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MORO, A., C. DE WAURE, F. DI NARDO, F. SPADARI, M. D. MIGNOGNA, M. GIULIANI, L. CALIFANO, et al. "Il dispositivo medico GOCCLES® è in grado di individuare displasie e cancro orale se impiegato nel setting odontoiatrico. Risultati da uno studio multicentrico." Acta Otorhinolaryngologica Italica 35, no. 6 (December 2015): 449–54. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-922.

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Abstract:
Scopo di questo studio è dimostrare che il dispositivo medico GOCCLES® permette di condurre l’esame dell’autofluorescenza del cavo orale nel setting odontoiatrico. Si tratta di uno studio multicentrico non randomizzato su pazienti consecutivi a rischio di cancro orale. I pazienti sono stati sottoposti ad ispezione del cavo orale ad occhio nudo seguita dall’esame dell’autofluorescenza condotto indossando gli occhiali GOCCLES® mentre una lampada fotopolimerizzante illuminava la mucosa orale. Le lesioni sono state definite come qualunque lesione precancerosa del cavo orale visibile ad occhio nudo o area di perdita di fluorescenza visibile con GOCCLES®. Tutte le lesioni persistenti sono state sottoposte a biopsia escissionale o incisionale. Sono stati reclutati 61 pazienti e analizzati i dati da 64 lesioni. Delle 62 lesioni identificate dal dispositivo, 31 erano veramente positive. Il dispositivo ha identificato 31 delle 32 lesioni veramente positive. Una lesione (un carcinoma invasivo) non era visibile ad occhio nudo. Tutte le lesioni classificate come displasia tra moderata e severa e ogni carcinoma sono stati correttamente identificati dal dispositivo. Nel Il 56,7% delle lesioni identificate dal dispositivo mostrava margini più ampi rispetto a quelli visibili ad occhio nudo. Il dispositivo medico GOCCLES® permette di osservare il fenomeno della perdita di fluorescenza in pazienti affetti da displasia o cancro del cavo orale. Ha permesso di effettuare l’esame dell’autofluorescenza con ciascuna lampada fotopolimerizzante testata. I risultati suggeriscono di impiegare GOCCLES® come esame complementare rispetto all’ispezione ad occhio nudo del cavo orale su pazienti a rischio per cancro orale. Il dispositivo permette di identificare lesioni altrimenti visibili o i cui margini sono sottostimati dall’ispezione ad occhio nudo.
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Cannavò, Salvatore. "Riduzione del volume tumorale indotta da Lanreotide Autogel 120 mg come terapia di prima linea per l’acromegalia: risultati di un trial clinico prospettico multicentrico." L'Endocrinologo 15, no. 2 (April 2014): 95–96. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-014-0030-0.

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Bonadonna, Riccardo C. "Sicurezza ed efficacia della liraglutide in pazienti con steatoepatite non alcolica (LEAN): uno studio di fase 2, multicentrico, doppio cieco, randomizzato, con controllo placebo." L'Endocrinologo 17, no. 3 (June 2016): 174–75. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-016-0201-2.

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Mantovani, Giovanna. "Terapia sostitutiva con estrogeni vs androgeni nella sindrome da completa insensibilità agli androgeni: un trial multicentrico, randomizzato, crossover, in doppio cieco e con doppio placebo." L'Endocrinologo 20, no. 3 (June 2019): 185–86. http://dx.doi.org/10.1007/s40619-019-00587-0.

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Rumiche B., Jesus V., Susana Vasquez L., Rita Ricaldi, Eloisa Hernández F., Arturo Rosales F., Emma F. Salazar S., Yolanda Quispe A., et al. "Evaluación del uso de antimicrobianos de reserva por pacientes hospitalizados en establecimientos de salud." Ciencia e Investigación 11, no. 2 (December 31, 2008): 7–15. http://dx.doi.org/10.15381/ci.v11i2.4046.

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Abstract:
Es un estudio de utilización de medicamentos, descriptivo, transversal, observacional, multicentrico, tipo prescripción - indicación, cuyo objetivo de determinar la prevalencia de uso de los antimicrobianos de reserva (ATMR) por pacientes hospitalizados, de todos los grupos etáreos, varones y mujeres, en los servicios de medicina interna, cirugía, pediatría, gineco- obstetricia y Unidad de Cuidados intensivos de 5 hospitales de Lima. Se aplicaron dos fichas de recolección de datos: ATMR-S (para servicios), y ATMR-P (para pacientes) con el fin de obtener la prevalencia de uso de antimicrobianos de reserva (ATMR) y los ATMR prescritos. Las fichas se aplicaron el día 21 de agosto del 2006, a 845 pacientes que ese día estaban hospitalizados. Se reporta una prevalencia global de prescripción de ATMR de 28%, con valores extremos que van del 18%, hasta 38%; la prevalencia de uso por servicios es de 32.3% con valores que fluctúan entre 16.4 % en Gineco obstetricia y 57.1 % en la Unidad de cuidados intensivos. Los ATMR más prescritos de acuerdo al hospital son la Vancomicina 500 mg. inyectable y ceftazidima 1 g inyectable con 41.7% en los hospitales Guillermo Almenara y Dos de Mayo; en el Centro Médico Naval, el 50% de pacientes del servicio de medicina fue tratado con ciprofloxacino 500 mg. Tableta ranurada; en el Hospital PNP se prescribió ceftriozona 19 inyectable y Vancomicina 500 mg. inyectable en el 36% y el 100% de pacientes recibió ceftriozona 1g inyectable.En general, las cifras halladas son significativamente mas bajas respecto al uso de antimicrobianos en general, pero habría que continuar con el monitoreo para precisar el impacto de su uso.
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Crasto, S., O. Davini, T. Avataneo, S. Duca, L. Rizzo, S. Cirillo, I. Gomes Pavanello, C. Mocellini, and R. Rudà. "La RM con Gd-DTPA nella diagnosi delle metastasi intramidollari." Rivista di Neuroradiologia 8, no. 2 (April 1995): 241–49. http://dx.doi.org/10.1177/197140099500800216.

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Abstract:
La maggior aspettativa di vita dei pazienti neoplastici e l'introduzione della RM nello studio del midollo spinale hanno consentito, negli ultimi anni, il riscontro di un numero crescente di localizzazioni secondarie mieliche, che appare peraltro tuttora contenuto. Vengono riportati i risultati di uno studio multicentrico retrospettivo su 22 pazienti nei quali la RM ha posto diagnosi di localizzazione secondaria intramidollare. I pazienti sono stati suddivisi, in base alla sede della neoplasia primitiva, in due gruppi: «intra-SNC» (6 casi) ed «extra-SNC» (16 casi). Scopo di questo studio è di valutare la topografia e la morfologia delle lesioni ed il loro comportamento dopo somministrazione endovenosa di mezzo di contrasto paramagnetico al fine di identificare eventuali differenze fra i due gruppi di pazienti; si è cercato, inoltre, di spiegare la differente frequenza di metastasi fra l'encefalo ed il midollo spinale e la predilezione delle lesioni secondarie intramidollari per i mielomeri lombo-sacrali. Per i tumori intra-SNC è stato assai frequente il riscontro di un contemporaneo coinvolgimento meningeo, presente in 5 pazienti su 6 ed in 4 casi talmente massivo da non permettere quasi la visualizzazione del midollo. Tale reperto, a «colata di cera» con grave compressione del midollo, ben si accorda con la via di diffusione preferenzialmente seguita da questo tipo di neoplasie. La metastasi da tumore extra-SNC si manifesta, invece, frequentemente come una lesione isolata, di morfologia ovalare, di dimensioni contenute, responsabile di una scarsa deformazione dei profili del midollo spinale, isointensa in T1, con significativo potenziamento dopo mdc (prevalentemente di tipo nodulare omogeneo) e con rilevante iperintensità perilesionale più estesa cranialmente, con un tipico aspetto a «pencil-shape».
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Chavarriaga Soto, Julián, David Álvarez Villarraga, José Silva Herrera, Nayib Fakih Garcia, Juliana Álvarez Jaramillo, Andrés Quiñones, María Ocampo, and Juan Iregui. "Prostatectomía paliativa en cáncer de próstata localmente avanzado y metastásico con uropatía obstructiva." Revista Urología Colombiana / Colombian Urology Journal 27, no. 03 (May 11, 2018): 248–53. http://dx.doi.org/10.1055/s-0038-1651512.

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Abstract:
Introducción Los pacientes con cáncer de próstata localmente avanzado frecuentemente consultan por síntomas urinarios obstructivos bajos secundarios a la obstrucción del tracto de salida de la vejiga por el efecto obstructivo del adenocarcinoma prostático. El objetivo de este estudio es evaluar la prostatectomía transuretral paliativa en esos pacientes y comparar las características preoperatorias, calidad de vida e IPSS antes de la cirugía y en el postoperatorio. Métodos y Materiales Estudio retrospectivo multicentrico que mediante el cuestionario WHOQOL-Bref evalúa calidad de vida y compara el IPSS pre y post-quirúrgico en una cohorte de 26 pacientes llevados a Resección transuretral de la próstata paliativa (pRTUP) por Cáncer de próstata localmente avanzado. Resultados La media de la edad poblacional fue de 73 años, todos fueron llevados a pRTUP entre el 2011 y el 2017, solo un paciente fue dado de alta el mismo día de la cirugía, la media de hospitalización de 2,1 días. Cinco pacientes (26%), tenía antecedente de pRTUP y requirieron una nueva intervención. La media del IPSS inicial fue 23.2 ± 5.4. El Qmax antes de la intervención quirúrgica tuvo una media de 8.3 ± 1, más del 50% de los pacientes eran de alto riesgo dado por el Gleason. Con respecto a la QoL encontramos que en los dominios de salud física y psicológica fue moderada, mientras que en los otros dominios fue adecuada, el IPSS postquirúrgico mejoro considerablemente con una media de 16.5 ± 3.4. Conclusiones La pRTUP es una buena opción de tratamiento para la desobstrucción al tracto de salida de la vejiga secundaria al adenocarcinoma de próstata localmente avanzado, con mejoría considerable de los síntomas urinarios obstructivos bajos, el IPSS y con buena calidad de vida después de la intervención. Sin evidencia de progresión oncológica de la enfermedad secundaria a la intervención quirúrgica desobstructiva.
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HIGUCHI, Mutsumi, Masakazu TAKAHARA, Yoichi MOROI, Masutaka FURUE, Akari TASHIRO, Hiroaki NISHIZAKA, and Satoko SHIBATA. "A Case of Multicentric Reticulohistiocytosis." Nishi Nihon Hifuka 74, no. 3 (2012): 273–77. http://dx.doi.org/10.2336/nishinihonhifu.74.273.

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Viganò, Mauro. "Efficacia e sicurezza di entecavir dopo switch da tenofovir per comparsa di effetti collaterali renali: uno studio multicentrico italiano, di pratica clinica, su 103 pazienti con epatite cronica B." AboutOpen 2, no. 1 (June 27, 2016): 1–17. http://dx.doi.org/10.19156/abtpn.2016.0013.

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Viganò, Mauro. "Efficacia e sicurezza di entecavir dopo switch da tenofovir per comparsa di effetti collaterali renali: uno studio multicentrico italiano, di pratica clinica, su 103 pazienti con epatite cronica B." AboutOpen 2, no. 1 (September 10, 2018): 1–17. http://dx.doi.org/10.33393/ao.2016.27.

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NAKAHARA, Tomoko, Takasuke OGAWA, Atsushi TAKAGI, Nobuhiro TSUKADA, Norio KOMATSU, Masaru HOSONE, and Sigaku IKEDA. "A case of multicentric Castleman's disease." Skin Cancer 27, no. 2 (2012): 211–14. http://dx.doi.org/10.5227/skincancer.27.211.

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Amadori, Dino, and Muller Fabbri. "Doxorubicina e Paclitaxel versus 5-Fluorouracile, Doxorubicina e Ciclofosfamide Come Trattamento di Prima Linea in Donne Affette da Carcinoma Mammario Metastatico: Risultati Finali di uno Studio Multicentrico Randomizzato di Fase III." Tumori Journal 87, no. 5 (September 2001): 17–18. http://dx.doi.org/10.1177/030089160108700530.

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Fedele, Luigi, Stefano Bianchi, Luca Bocciolone, Giuliana Di Nola, and Dorella Franchi. "Buserelin acetate in the treatment of pelvic pain associated with minimal and mild endometriosis: a controlled study**Project “Studio territoriale multicentrico della malattia endometriosica” supported by Ministero della Sanità, Rome, Italy." Fertility and Sterility 59, no. 3 (March 1993): 516–21. http://dx.doi.org/10.1016/s0015-0282(16)55792-6.

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Zito, Giovanni Battista, Marzilli, Mario, and Orsini, Enrico. "Valutazione della qualità di vita e della prognosi dei pazienti con angina stabile trattati in accordo alle linee guida dai cardiologi ambulatoriali A.R.C.A. (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali). Registro italiano multicentrico, prospettico, osservazionale." Cardiologia Ambulatoriale, no. 2 (June 30, 2017): 134–40. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2017-2-8.

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Candiani, Giovanni Battista, Vittorio Danesino, Attilio Gastaldi, Fabio Parazzini, and Monica Ferraroni. "Reproductive and menstrual factors and risk of peritoneal and ovarian endometriosis**Supported by the Ministero della Sanità (Rome, Italy) Convenzione Ministero della Sanità-Università di Milano “Studio territoriale multicentrico della malattia endometriosica.”." Fertility and Sterility 56, no. 2 (August 1991): 230–34. http://dx.doi.org/10.1016/s0015-0282(16)54477-x.

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Dilek, Nursel, Hatice Uce Özkol, Ayse Akbaş, Fadime Kılınç, Aziz Ramazan Dilek, Yunus Saral, Ahmet Metin, and Ömer Çalka. "Cutaneous drug reactions in children: a multicentric study." Advances in Dermatology and Allergology 6 (2014): 368–71. http://dx.doi.org/10.5114/pdia.2014.43881.

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Heřman, Hynek, Adéla Tefr Faridová, Martina Volfová, Eliška Hostinská, Gabriela Džuponová, and Radovan Pilka. "Amniotic fluid embolism – review and multicentric case analysis." Česká gynekologie 87, no. 4 (August 31, 2022): 261–68. http://dx.doi.org/10.48095/cccg2022261.

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Abstract:
Amniotic fluid embolism (AFE) is a rare and often fatal obstetric complication, characterized by sudden cardiovascular collapse, dyspnea, seizures, mental alteration or coma and laboratory and clinically diagnosed disseminated intravascular coagulation (DIC). Patient’s reaction is typically biphasic with initial pulmonary hypertension and right ventricular failure, followed by left ventricular failure during or immediately right after labor. Early recognition of AFE is critical to a successful survival. Aggressive shock management is needed in collaboration with an anesthesiologist. Several aspects of the condition remain a controversy. This review critically examines, from the best available evidence, the current knowledge regarding the epidemiology, pathophysiology, diagnosis, and available treatment of AFE. This diagnosis still determines perinatal morbidity and mortality and potential permanent neurological symptoms for surviving patients. Key words: amniotic fluid embolism – disseminated intravascular coagulation – meconium – Zinc-coproporphyrin
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Kaul, Arvind, SunilN Tolat, Vasudha Belgaumkar, and ChandrakantB Mhaske. "Multicentric reticulohistiocytosis." Indian Journal of Dermatology, Venereology, and Leprology 76, no. 4 (2010): 404. http://dx.doi.org/10.4103/0378-6323.66598.

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