Dissertations / Theses on the topic 'MRNA fate'
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Potrich, Valentina. "Twist of messenger Fate: novel mechanisms for TDP43 in modulating mRNA decay and alternative polyadenylation." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2017. https://hdl.handle.net/11572/369301.
Full textPotrich, Valentina. "Twist of messenger Fate: novel mechanisms for TDP43 in modulating mRNA decay and alternative polyadenylation." Doctoral thesis, University of Trento, 2017. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/2628/1/PhD_Thesis_Potrich_Valentina.pdf.
Full textContato, Anna. "Cardiomyocytes generation by programming human pluripotent stem cell fate in microfluidics: from Wnt pathway modulators to synthetic modified mRNA." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3425256.
Full textLe malattie cardiovascolari rappresentano ad oggi una delle principali cause di morbidità e mortalità nel mondo, tra le quali la patologia ischemica è responsable del maggior numero di decessi negli ultimi 10 anni. L’elevato impatto determinato da tali patologie, sia acute che croniche, e gli elevati costi per i sistemi sanitari, richiedono lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche. La questione principale riguardante gli attuali approcci terapeutici, sia farmacologici sia interventistici, è rappresentata dalla loro incapacità di compensare l’elevata ed irreversibile perdita di cardiomiociti funzionali. A causa della limitata capacità rigenerativa dei cardiomiociti post-natali e della difficoltà di reperire ed isolare tessuto cardiaco bioptico, scarse sono le fonti di tali cellule disponibili per uno studio dedicato. Tra l’altro, anche se i modelli animali ancora oggi rappresentano sicuramente lo stumento migliore per studiare e comprendere in vivo i meccanismi alla base dello sviluppo di specifiche patologie umane, nel constesto di un organismo complesso, essi non sono completamente predittivi e rappresentativi della condizione umana analizzata; da un punto di vista economico, il mantenimento di tali animali e le relative sperimentazioni, richiedono molto tempo e costi elevati. In questo scenario, le cellule staminali umane pluripotenti (hPSCs), comprese le cellule staminali embrionali (hESCs) e le cellule staminali pluripotenti indotte (hiPSCs), rivestono un ruolo importante nella ricerca cardiovascolare perché possono essere espanse in coltura indefinitamente, senza perdere la loro staminalità, e differenziare nelle cellule che componogono i tre foglietti germinativi, come ad esempio i cardiomiociti. Un’importante svolta nella ricerca scientifica è avvenuta nel 2007, con la scoperta delle hiPSCs da parte del Premio Nobel Shinya Yamanaka. Ciò ha rappresentato il punto di partenza per derivare hiPSCs paziente-specifiche attraverso il reprogramming di cellule somatiche ottenute con procedure mini- o non-invasive (derivate da biopsie cutanee, sangue, urina…), utili per generare tessuti per una riparazione autologa, evitando i problemi etici e politici relativi alla derivazione delle hESCs. Notevoli studi sono stati condotti dai ricercatori nel tentativo di sviluppare strategie che efficientemente ed in maniera robusta guidino il differenziamento cardiaco delle hPSCs, basate sulla perturbazione stadio-specifica di differenti vie di segnalazione, mediante l’uso di fattori di crescita e piccole molecole, che ricapitolano i punti essenziali dello sviluppo cardiaco osservato in vivo. Tuttavia, questi metodi sono accompagnati da alcune limitazioni, quali: elevata variabilità intra ed inter-sperimentale, presenza di xeno-contaminanti, componenti indefinite nei medium di coltura e differenze nei livelli di espressione di citochine endogene. Altre strategie si basano invece sulla conversione diretta di cellule somatiche, specialmente fibroblasti, attraverso l’overespressione di una combinazione di fattori di trascrizione cardiaci mediante vettori integrativi e non-integrativi; tuttavia, anche tali approcci sono caratterizzati da basse efficienze nella generazione di cardiomiociti, associate al rischio di integrazioni genomiche e mutagenesi inserzionale nel caso dei vettori integrativi, o alla necessità di effettuare diversi step di purificazione quando si ultilizzano sistemi non-integrativi. Pertanto, a causa delle difficoltà dei sistemi convenzionali di coltura nel dirigere specificamente ed in maniera robusta il differenziamento cardiaco delle hPSCs, assieme alla scarsa capacità di riprodurre in vitro l’ambiente in cui le cellule risiedono in vivo, i cardiomiociti prodotti attualmente sono immaturi e più simili allo stadio fetale di sviluppo. Nel 2010 Warren L. ed il suo gruppo di ricerca ha sperimentato per la prima volta una tecnologia innovativa di tipo non-integrativo basata su trasfezioni ripetute con lipidi cationici di RNA messaggeri modificati sinteticamente (mmRNA) per evitare la risposta immunitaria innata da parte delle cellule; egli ha dimostrato la possibilità sia di riprogrammare cellule somatiche allo stato pluripotente, sia di programmare il differenziamento miogenico di hiPSCs. Pertanto, lo scopo di questa tesi di dottorato è quello di sviluppare un metodo robusto ed efficiente per il differenziamento cardiaco di hPSCs combinando gli mmRNA con la tecnologia microfluidica. Ripetute trasfezioni di mmRNA codificanti per 6 fattori di trascrizione coinvolti nello sviluppo e nel funzionamento cardiaco, vengono impiegate per forzare l’espressione proteica endogena delle cellule e per guidare il differenziamento verso la maturazione funzionale dei cardiomiociti. L’integrazione del differenziamento cardiaco in una piattaforma microfluidica ad hoc, prodotta nel laboratorio BioERA, consente un controllo più preciso delle condizioni di coltura garantendo un’elevata efficienza di trasfezione degli mmRNA grazie all’elevato rapporto superficie/volume e permette la riproduzione in vitro di nicchie fisiologiche. Infatti, la miniaturizzazione consente di mimare al meglio le dinamiche cellulari che avvengono in vivo nel microambiente solubile. Le tecnologia microfluidica offre la possibilità di effettuare esperimenti combinati, multiparametrici e paralleli in una sola volta e con elevato rendimento a costi ridotti, non realizzabili nei macroscopici e costosi sistemi di coltura convenzionali. Il Capitolo 1 inizia con la definizione di medicina rigenerativa e introduce la complessità dello sviluppo cardiaco ed il network di fattori di trascrizione che cooperano durante questo processo. Viene poi descritto lo stato dell’arte relativo alle strategie per l’ottenimento di cardiomiociti da hPSCs e al transdifferenziamento cardiaco di cellule somatiche, insieme alle relative limitazioni e alle problematiche attuali da risolvere. Infine viene presentato lo scopo generale di questa tesi di dottorato. Il Capitolo 2 si focalizzerà sulle hPSCs (sia hES sia hiPS) impiegate durante questo progetto, descrivendo le caratterisatiche principali di tali cellule. Verrà inoltre presentato un protocollo di differenziamento cardiaco di hPSCs in monostrato che attualmente è considerato il gold standard per ottenere velocemente un’elevata resa di cardiomiociti contrattili in supporti di coltura convenzionali. Tale protocollo si basa sulla modulazione del pathway canonico di Wnt attraverso l’applicazione di due piccole molecole. Inoltre, una linea di hES, doppio reporter per 2 fattori di trascrizione cardiaci, verrà descritta ed impiegata in tutti gli esperimenti come strumento per monitorare l’andamento del differenziamento cardiaco delle hPSC. I risultati ottenuti in colture standard verranno mostrati. Il Capitolo 3 esaminerà lo stato dell’arte della tecnologia microfluidica nelle applicazioni di medicina rigenerativa, sottolineando i vantaggi derivanti dalla combinazione della microtecnologia con la biologia cellulare. Verrà successivamente descritta la fabbricazione della piattaforma microfluidica utilizzata, con la successiva ottimizzazione della coltura, espansione e differenziamento cardiaco gold standard delle hPSCs conseguenti alla conversione dalla macro- alla microscala. Il Capitolo 4 introdurrà la nuova strategia degli mmRNA per la riprogrammazione e la programmazione cellulare: anche in tal caso verrà discusso lo stato dell’arte. In seguito, verranno presentate le strategie sperimentali sviluppate per programmare il differenziamento cardiaco delle hPSCs verso un fenotipo più maturo dei cardiomiociti, insieme ai risultati ottenuti con le relative caratterizzazioni strutturali, funzionali e molecolari. In questo lavoro, per la prima volta, è stato possibile ottenere cardiomiociti da hPSCs attraverso ripetute trasfezioni di mmRNA per 6 fattori di trascrizione cardiaci in microfluidica, con efficienze superiori rispetto ai metodi presenti attualmente in letteratura, svolti in sistemi convenzionali. Il Capitolo 5 infine presenterà la discussione e le conclusioni generali, assieme alle prospettive future riguardanti l’uso degli mmRNA combinati con la microfluidica per ottenere diversi fenotipi di cardiomiociti, variando la combinazione di fattori di trascrizione veicolati. In conclusione, gli esperimenti sviluppati in questo progetto di dottorato forniscono un proof-of-principle della possibilità di programmare con gli mmRNA il destino delle hPSCs verso il differenziamento e la maturazione di cardiomiociti funzionali in microfluidica; inoltre, essendo gli mmRNA una strategia non-integrativa , i cardiomiociti ottenuti in questo modo possono essere impiegati nel prossimo futuro per applicazioni cliniche di ricostruzione tissutale autologa e per screening farmacologici personalizzati.
Patton, Robert Dennison. "The Dynamic Fate of the Exon Junction Complex." The Ohio State University, 2020. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=osu15937123898261.
Full textKeller, Marcus. "The Fate of Methicillin-Resistant Staphylococcus aureus in a Synthetic Field Turf System." University of Toledo / OhioLINK, 2013. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc_num=toledo1384454039.
Full textBest, Sampson Jill Nicole. "A High-fat Meal Alters Post-prandial mRNA Expression of SIRT1, SIRT4, and SIRT6." Thesis, University of North Texas, 2015. https://digital.library.unt.edu/ark:/67531/metadc822825/.
Full textMiller, Jennifer Hafer. "Fate of Antibiotic Resistance Genes During Anaerobic Digestion of Wastewater Solids." Diss., Virginia Tech, 2014. http://hdl.handle.net/10919/64173.
Full textPh. D.
Zapfe, Luise. "mRNA-Expression von Genen des Fett- und Kohlenhydratstoffwechsels unterschiedlicher Fettlokalisationen bei Kühen." Doctoral thesis, Universitätsbibliothek Leipzig, 2010. http://nbn-resolving.de/urn:nbn:de:bsz:15-qucosa-62426.
Full textPurpose: Over the last years, the situation of animal health concerning dairy cows has developed worldwide in an adverse way. Most important indicator is the shortened useful life of approx. 2.4 years. The fat mobilization syndrome plays a dominant role in this process. Apparently, fatty tissue does not only serve as a mere energy reservoir, but also as an endocrin organ with metabolic activity. Researches on humans and mice have shown fatty tissue to react on metabolic and hormonal stimuli in different ways, depending on its body localization. There are dues to anticipate, similar differences in cattle. Objectives: In order to better characterize the attributes of bovine fatty tissue and its purpose in metabolism, the present study aims examine basically the expression of mRNA in selected genes which are important for lipid metabolism in bovine fatty tissue of different localizations in healthy cattle. Methods and material: Samples where taken from twelve carcasses of healthy dairy cows slaughtered for reason of difficult milking or infertility directly after killing. Fatty tissue was taken from omentum major, kidney capsula, caudal pelvis area (retroperiteonal fat), hip area (subcutaneous fat), and cardiac base. It was instantly quick-freezed in liquid nitrogen, put on dry ice while transporting, and stored at -70°C until analysis. The expression of mRNA of different genes (hormone-sensitive lipase (HSL), lipoproteine lipase (LPL), fatty acid synthase (FASN), fatty acid binding proteine (FABP3,4 and 5), retinol binding proteine 4 (RBP4), adiponectine, glucose transporter 4 (GLUT4), leptin, interleukin-6 (IL-6), and tumor necrosis factor a (TNFα) was measured by means of a quantitative real-time (RT)-PCR. Results: The mRNA-expressions of all these different genes except IL-6 and FABP3 were detected in bovine fatty tissue. The differences of mRNA-expression between sample localization were not statistically significant. RBP4 was excepted, which mRNA showed a significantly higher expression in pericardial fat than in subcutaneous and omental fat, respectively. The correlation between mRNA-expressions of subcutaneous, omental, pericardial and perirenal fat was significant. Conclusions: The mRNA-expression of examined genes being involved in fatty tissue metabolism, were detected in healthy cattle, but were not significantly different, except RBP4. Significantly positive correlations between subcutaneous, omental, perirenal and pericardial localization and consistent expression indicate an integrative metabolism of the whole body. Compared to results of the human medicine only few analogies (HSL, LPL, GLUT4, TNF) were found. Further studies comparing healthy and diseased cattle will have to prove, if possible displacements of the mRNA-level can indicate the fat mobilization syndrome being present
Jayan, Geetha C. Jr. "Activity and mRNA abundance of enzymes for fatty acid synthesis and desaturation in mammary cell cultures." Diss., Virginia Tech, 1998. http://hdl.handle.net/10919/40519.
Full textPh. D.
SPINELLI, ELISA. "Methicillin Resistant Staphylococcus aureus (MRSA) in raw buffalo milk and its fate along the human gastrointestinal tract: an in vitro study." Doctoral thesis, Università di Foggia, 2020. https://hdl.handle.net/11369/424589.
Full textMasselli, dos Reis Ivan Gustavo 1983. "Efeito agudo do exercício em intensidade equivalente e acima da máxima fase estável de lactato nas expressões proteicas e mRNAs de HIF-1a, MCTs 1 e 4 e PGC-1a, em tecido cardíaco, hepático e muscular esquelético de ratos nadadores." [s.n.], 2015. http://repositorio.unicamp.br/jspui/handle/REPOSIP/274683.
Full textTese (doutorado) - Universidade Estadual de Campinas, Faculdade de Educação Física
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Resumo: Sabe-se que o estresse físico exerce uma função moduladora na expressão gênica dos MCTs 1 e 4 por meio de vias de sinalização moleculares aparentemente distintas envolvendo o co-ativador-1 'alfa' do receptor gama ativado por proliferador do peroxissomo (PGC-1?) e subunidade 1 'alfa' do fator induzível por hipóxia (HIF-1?) respectivamente. Apenas uma única sessão de exercício de resistência (endurance) está associada ao aumento na expressão do MCT1 e PGC-1?, mas não do MCT4, no músculo esquelético vasto lateral de humanos, enquanto o exercício intermitente de alta intensidade parece afetar ambos MCTs 1 e 4 além do PGC-1?. No entanto pouco se conhece sobre o efeito simultâneo do estresse físico sobre o HIF-1?, MCts 1 e 4 e PGC-1? em diferentes tecidos e tipos de fibra. É provável que tanto a expressão quanto a transcrição dos co-ativadores e fatores de transcrição envolvidos na modulação dos MCTs 1 e 4 frente ao estresse físico sejam afetadas pelas características da atividade e ainda variem de acordo com o tipo e especificidade do tecido analisado. Dessa forma, o objetivo desse estudo foi verificar o efeito agudo de uma única sessão de natação até exaustão ou de 30 minutos contínuos ou 25 minutos acumulados intermitentemente, em uma intensidade equivalente ou 20% superior a máxima fase estável de lactato, sobre a expressão gênica e conteúdo protéico dos HIF-1?, MCTs 1 e 4, PGC-1?, imediatamente, 2, 4 e 8 horas após a sessão de exercício, em tecidos chaves para metabolismo do lactato (fibras esqueléticas I e II, fígado, coração) de ratos. O exercício físico aumenta a expressão proteica e mRNA em relação ao grupo controle para maior parte dos genes que foram analisados, porém, não há diferenças entre os grupos exercitados independente do tecido e do protocolo utilizado. Com exceção do tecido hepático cuja apenas a expressão de PGC-1? mRNA é estimulada, uma única sessão de exercício induz diferentes respostas ao longo de 8 horas na expressão mRNA e conteúdo de HIF-1?, MCTs 1 e 4, PGC-1?. Uma sessão contínua de volume reduzido ou uma sessão intermitente em intensidade 20% superior a MFEL, resultam nas mesmas adaptações de uma sessão contínua de 30 minutos de duração em intensidade equivalente a MFEL
Abstract: It is known that physical stress plays a role on regulating the gene expression of MCTs 1 and 4 by distinct molecular signaling pathways involving the peroxisome proliferator-activated receptor gamma coactivator 1 alpha (PGC-1?) and hypoxia inducible factor 1 alpha subunit (HIF-1?) respectively. Only a single endurance session is associated with increased expression of both PGC-1? and MCT1, but not of the MCT4 in the muscle vastus lateralis of humans, while the intermittent exercise of high intensity seems to affect, besides the PGC-1?, both MCTs 1 and 4. However, the knowledge about the simultaneously effect of the exercise stress on the HIF-1?, MCTs 1 and 4 and PGC-1? in different types of tissues and skeletal muscles is unknow. Probably, the transcription factors and the coativators involved in the exercise induced modulation of MCTs 1 and 4 can being differently affected by the exercise intensity and may vary according to the type and metabolic specificity of the tissue. Thus, the aim of this study was to investigate the acute effect of a single swimming session of 30 continuous minutes or 25 minutes accumulated intermittently or until exhaustion in the intensity equivalent or 20% higher than the maximum lactate steady state (MLSS), on the gene expression and protein content of HIF-1?, MCTs 1 and 4, PGC-1?, immediately, 2, 4 and 8 hours after, in key tissues to the lactate metabolism (skeletal muscle of type I and II, liver, heart) of rats. Physical exercise increased protein content and mRNA expression for most of the analyzed genes, however, there are no differences between the exercised groups independently of the tissue or protocol used. With the exception to liver, where only PGC-1? mRNA was stimulated, a single exercise bout induced different responses throughout 8 hours on mRNA expression and content of HIF-1?, MCTs 1 and 4, PGC-1?. Both, continuous or intermittent exercise, of reduced volume and in higher intensity (20%) results in similar responses of a continuous session of 30 minutes duration in the MLSS intensity
Doutorado
Biodinamica do Movimento e Esporte
Doutor em Educação Física
Cedernaes, Jonathan. "Intestinal Gene Expression Profiling and Fatty Acid Responses to a High-fat Diet." Doctoral thesis, Uppsala universitet, Funktionell farmakologi, 2013. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-196207.
Full textFONTANA, LUCIA ELEONORA. "Fate of antigens encoded by Self-amplifying mRNA vaccines." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11573/1033981.
Full textBhatter, Nupur. "Understanding mRNA fate regulation by RGG motif protein, Sbp1." Thesis, 2021. https://etd.iisc.ac.in/handle/2005/5549.
Full textPalam, Lakshmi Reddy. "REGULATION OF CHOP TRANSLATION IN RESPONSE TO eIF2 PHOSPHORYLATION AND ITS ROLE IN CELL FATE." Thesis, 2012. http://hdl.handle.net/1805/3182.
Full textIn response to different environmental stresses, phosphorylation of eukaryotic initiation factor-2 (eIF2) rapidly reduces protein synthesis, which lowers energy expenditure and facilitates reprogramming of gene expression to remediate stress damage. Central to the changes in gene expression, eIF2 phosphorylation also enhances translation of ATF4, a transcriptional activator of genes subject to the Integrated Stress Response (ISR). The ISR increases the expression of genes important for alleviating stress, or alternatively triggering apoptosis. One ISR target gene encodes the transcriptional regulator CHOP whose accumulation is critical for stress-induced apoptosis. In this dissertation research, I show that eIF2 phosphorylation induces preferential translation of CHOP by a mechanism involving a single upstream ORF (uORF) located in the 5’-leader of the CHOP mRNA. In the absence of stress and low eIF2 phosphorylation, translation of the uORF serves as a barrier that prevents translation of the downstream CHOP coding region. Enhanced eIF2 phosphorylation during stress facilitates ribosome bypass of the uORF, and instead results in the translation of CHOP. Stable cell lines were also constructed that express CHOP transcript containing the wild type uORF or deleted for the uORF and each were analyzed for expression changes in response to the different stress conditions. Increased CHOP levels due to the absence of inhibitory uORF sensitized the cells to stress-induced apoptosis when compared to the cells that express CHOP mRNA containing the wild type uORF. This new mechanism of translational control explains how expression of CHOP and the fate of cells are tightly linked to the levels of phosphorylated eIF2 and stress damage.