Academic literature on the topic 'MONARCHIA COSTITUZIONALE'

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Journal articles on the topic "MONARCHIA COSTITUZIONALE"

1

Montabes Pereira, Juan, and Maria Angustias Parejo Fernandez. "Istituzioni politiche e processi elettorali in Marocco." Quaderni dell'Osservatorio elettorale QOE - IJES 44, no. 1 (September 30, 2001): 99–145. http://dx.doi.org/10.36253/qoe-12795.

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Abstract:
Una monarchia costituzionale solo di facciata. Il ruolo delle elezioni nel sistema politico marocchino. I partiti. I processi elettorali fino al 1996. Il sistema elettorale dopo la riforma costituzionale. I risultati elettorali dal 1963 al 1997.
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2

Pinelli, Cesare. "LA SCELTA PER LA REPUBBLICA." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 25–37. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.234.

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Abstract:
Al referendum del 2 giugno 1946, la Repubblica prevalse sulla Monarchia. Questo segnò uno spartiacque nella storia italiana, anche se gli elettori apparvero fortemente divisi lungo le linee territoriali, data la maggioranza conquistata dai monarchici nel Sud e in parte nel Centro del Paese. L'autore ricostruisce il complesso processo decisionale che ha portato i nuovi partiti politici italiani a dare all'elettorato, piuttosto che all'Assemblea Costituente contestualmente eletta, la possibilità di decidere sulla questione. In particolare, il saggio tenta di spiegare perché tale scelta, formalmente sancita dal decreto legislativo del tenente del 16 marzo 1946, n. 98, abbia comportato il rischio di una profonda divisione del Paese. E come, nonostante tale rischio, i protagonisti del nuovo sistema politico abbiano finalmente raggiunto la consapevolezza che si deve dare fiducia agli elettori per preparare un futuro costituzionale comune.
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3

Mazohl, Brigitte. "Comunicazione politica e nuova storia costituzionale: l'esempio della Monarchia asburgica nel XIX secolo." MEMORIA E RICERCA, no. 35 (January 2011): 63–82. http://dx.doi.org/10.3280/mer2010-035005.

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4

Maremonti, Ludovico. "Il primo Impero messicano e la critica al liberalismo costituzionale ispanico (1821-23)." IL RISORGIMENTO, no. 1 (May 2021): 9–33. http://dx.doi.org/10.3280/riso2021-001002.

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Abstract:
Il saggio descrive la specificità del processo indipendentista del Messico, emancipatosi nel 1821 in forma di Impero secondo i crismi della monarchia di stampo gaditano, ma ben presto entrato in crisi per l'inconciliabilità tra alcuni risvolti di quel paradigma e le idee giuspolitiche dell'eroe dell'indipendenza, poi imperatore, Agustín de Iturbide e dei gruppi politici e intellettuali a lui legati, assertori di modelli alternativi di costituzionalizzazione. Si osserverà come, nel corso dell'effimera vicenda imperiale, si affrontarono alcune delle principali questioni poste dal "momento rivoluzionario liberale" dei primi anni Venti dell'Ottocento, in termini assimilabili ai coevi contesti europei.
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5

Violante, Luciano. "INTRODUZIONE." Il Politico 251, no. 2 (March 3, 2020): 5–24. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2019.233.

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Abstract:
La storia delle istituzioni repubblicane è caratterizzata da profonde fratture, a partire dalla nascita della Repubblica. Il regime democratico nasce e si afferma sulla base di tre radicali discontinuità. La prima fu la guerra di Liberazione dal nazismo e dal fascismo che fu anche guerra tra italiani. La seconda fu il referendum tra monarchia e repubblica, che mise fine alla dinastia sabauda. La terza frattura nacque dalla prima decisione della Corte Costituzionale, che, respingendo le istanze dell’Avvocatura dello Stato, intervenuta in difesa dell’art.113 TULPS, affermò la propria competenza a giudicare della conformità alla Costituzione di tutte le leggi, comprese quelle precedenti alla sua istituzione, riconfermando la felice frattura tra fascismo e Repubblica. Negli anni successivi, il paese è stato colpito da undici stragi politiche, due opposti terrorismi con 460 uccisi in quindici anni (1969-1984), due stragi di mafia, tre tentativi di rovesciamento violento del governo, l’omicidio di un uomo di Stato, di 24 magistrati e di 11 giornalisti. A queste tragedie possono aggiungersi l’autodistruzione di una classe politica dirigente incapace di assumersi le proprie responsabilità in seguito alle vicende di Tangentopoli, il processo di crescente denigrazione [Continua]
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6

Coccopalmerio, Domenico. "Globalizzazione giuridica e costituzione afgana." FUTURIBILI, no. 1 (March 2011): 178–86. http://dx.doi.org/10.3280/fu2011-001012.

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Abstract:
L'Autore presenta i caratteri e il significato delle costituzioni che i re e i presidenti dell'Afghanistan hanno elaborato, per porre l'attenzione sull'ultima Costituzione del 2004 che cerca di sintetizzare tradizione e modernitŕ della societŕ afgana. La prima Costituzione afgana risale al 1923, promulgata dal re Amanullah. La proposta dello stato, avanzata da questa Costituzione, č quella monarchica. La seconda Costituzione č del 1931, ed č promulgata da Mohammad Khan, ed č chiamata Usulmana- a asasi. Essa comincia con l'invocazione "Nel nome di Allah il piů misericordioso". La terza Costituzione č del 1964, ed č intitolata "Qamu-e asasi". Č una costituzione piů moderna delle precedenti e vuole essere la "legge statale". Nel 1977 viene discussa ed emanata una nuova Costituzione, in seguito alla risoluzione del 1973 di Daoud, appoggiato da esercito e partiti marxisti. Tale Costituzione č centrata sul Presidente della repubblica. L'Autore tuttavia mette in risalto e discute la Costituzione del 2004, in quanto "globalizzazione giuridica", che risulta stratificata in tre parti; infatti vi č un frontespizio di carattere teologico: la religione di stato č l'Islam, e nessuna legge puň essere contraria ai principi della religione islamica. La seconda parte č lo scheletro istituzionale, che č fondato sui principi illuministici e gallicani delle costituzioni occidentali. Poi vi č la terza parte che regola la societŕ civile. Fra i tre modelli in realtŕ, come detto, il prevalente č quello religioso. Su questa Costituzione basa il suo potere anche Hamid Karzai.
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7

Elorza, Antonio. "Spagna, nazione di nazioni." MONDO CONTEMPORANEO, no. 3 (April 2011): 137–58. http://dx.doi.org/10.3280/mon2010-003006.

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Abstract:
La Spagna non č uno Stato unitario come la Francia, né uno Stato plurinazionale come furono la Jugoslavia e l'Austria-Ungheria nel passato. L'identitŕ spagnola nasce nel Medioevo e trova le sue prime radici nelle reazioni all'invasione araba del 711, quando i vinti presero coscienza della «Spaniae ruina». Secoli dopo, l'unione delle corone nata con i Re Cattolici rafforzň le basi per quella identitŕ, sotto una «monarchia di aggregazione» che si sviluppň in parallelo con la Francia, senza che scomparissero altre identitŕ, come quelle della Catalogna e delle province basche. Ma la Rivoluzione francese cancellň le unitŕ amministrative dell'Antico regime ed il processo di nazionalizzazione si sviluppň senza difficoltŕ fino al primo Novecento, mentre l'arretratezza economica fece sorgere le condizioni di una crisi dello Stato-nazione. Allo stesso tempo il fatto che la Catalogna e la Biscaglia fossero le avanguardie del processo d'industrializzazione favorě la dinamica centrifuga delle, dopo che la disfatta del 1898 nella guerra contro gli Stati Uniti e la fine dell'impero coloniale avevano creato l'immagine della Spagna come di un "paese moribondo". La modernizzazione degli anni Sessanta del Novecento poté essere il fondamento di una nuova Spagna, ma le "nazionalitŕ storiche" (la Catalogna ed il Paese basco in primo luogo) erano giŕ realtŕ senza ritorno ed il nazionalismodella dittatura di Franco fece delle rivendicazioni nazionaliste un diritto democratico. Infine, con la Costituzione del 1978 č nato lo Stato delle autonomie, che consacra lo sviluppo autonomo delle "nazionalitŕ" intorno all'asse centrale della "nazione" spagnola. Ecco perché "nazione di nazioni" diventa un'espressione adeguata ad una convergenza come quella spagnola di processi di, senza che i conflitti fra unitŕ ed indipendentismo siano ancora oggi arrivati a un punto di equilibrio.
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La Spina, Antonio. "La „flessibilità” dello Statuto albertino e il regime fascista." Toruńskie Studia Polsko-Włoskie, December 29, 2021, 57–74. http://dx.doi.org/10.12775/tsp-w.2021.005.

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Abstract:
Lo Statuto del Regno di Sardegna, concesso nel 1848, non diceva nulla circa la procedura per la sua revisione. Pertanto, fu comunemente ritenuto che per modificare il testo originario fosse sufficiente la procedura legislativa ordinaria. Pur nondimeno, innovazioni del massimo rilievo ebbero piuttosto luogo senza alcun atto formale. In alcuni casi queste andavano ben oltre le previsioni dello Statuto, mentre in altri casi addirittura le contraddicevano, con riguardo a questioni essenziali. Il testo originario divenne così parte di un ordine costituzionale de facto alquanto incerto, cedevole e rimodellabile. Ciò ebbe molte conseguenze rimarchevoli e indesiderabili. Quando il fascismo prese il potere negli anni Venti dello scorso secolo, il sistema politico italiano subì uno shock profondo, che tuttavia fu ritenuto compatibile con la costituzione de facto, come plasmata e applicata in precedenza dagli attori politici rilevanti, anzitutto dalla monarchia. Poi i fascisti al governo puntarono a ulteriori alterazioni, devastanti per i principi liberali e le istituzioni rappresentative, ma fecero attenzione ad introdurle attraverso atti formalmente legislativi. Così facendo, dimostravano un’obbedienza esteriore allo Statuto. Se il fascismo fosse rimasto al potere per più tempo, secondo quelle che erano sue intenzioni dichiarate sarebbe forse riuscito a trasformare il sistema politico italiano in un totalitarismo. Al riguardo rilevano il modo in cui erano stati concepiti lo Statuto e la sua revisione nell’Italia prefascista, nonché il ruolo effettivamente svolto dalla monarchia durante il periodo fascista.
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Savina, Mario. "La Costituzione e il ruolo dell’Islam in Libia dall’indipendenza alla caduta di Moammar Gheddafi: origini e prospettive." Stato, Chiese e pluralismo confessionale, November 2, 2022. http://dx.doi.org/10.54103/1971-8543/18984.

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Abstract:
SOMMARIO: 1. Introduzione - 2. La monarchia di Idris Al Senussi e la Costituzione del 1951 - 3. L’Islam nella Libia di Re Idris - 4. Moammar Gheddafi e la Terza Teoria Universale: l’Islam all’interno del “Nuovo” sistema libico - 5. Gheddafi e il movimento islamista - 6. La caduta di Gheddafi, la Dichiarazione Costituzionale del 2011 e l’Islam - 7. L’ultima bozza del 2017 e i contrasti infiniti - 8. Brevi riflessioni. The Constitution and the role of Islam in Libya from independence to the fall of Moammar Gaddafi: origins and perspectives ABSTRACT: This study aims to retrace Libya's constitutional path from Independence, obtained in December 1951, up to the "post-Gaddafi" era, which began with his fall in October 2011 and where the agreement on a new Constitution is still today - after more than ten years - one of the thorniest issues in the construction of a real Libyan State. Particular emphasis will be given to the religious aspect that has characterized the Constitutional Charter of Libya in its short national history and to the religious challenges faced in the different historical phases. The study will be divided into three parts. The first one will try to frame the constitutional discourse in the new independent Libya under the monarchy of King Idris al-Senussi. In the second part, will be addressed to the drastic changes that occurred with Moammar Gaddafi's rise to power. Finally, in the last part will try to draw a picture of what the situation is today and to understand what are actually the obstacles that are holding back an agreement between the rival factions (East and West) on a shared Constitution.
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Leardini, Francesca. "L'ideale della monarchia costituzionale in Della tirannide, in Del principe e delle lettere e ne Il Misogallo: per un ridimensionamento delle distanze tra le diverse "fasi" del pensiero politico alfieriano." Carte Italiane 1, no. 17 (2001). http://dx.doi.org/10.5070/c9117011315.

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Dissertations / Theses on the topic "MONARCHIA COSTITUZIONALE"

1

Evangelista, Roberto. "Comunità e natura. immaginazione e razionalità in Spinoza." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2010. http://hdl.handle.net/11577/3421880.

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Abstract:
This thesis, treies to consider the relationship between imagination and rationality and the relationship between community and nature in Spinoza. These relationships have immediate connection with the political reflection and with the theory of the forms of government and the mechanisms of power.
Questo lavoro, cerca di ripercorrere il rapporto fra immaginazione e razionalità e considerare la relazione fra comunità e natura in Spinoza. Questi rapporti hanno immediata connessione con la riflessione politica e con la teoria delle forme di governo e dei meccanismi di potere.
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2

FERRARI, FABIO. "Principio pattizio e rigidità costituzionale: dalle Chartes francesi alla realtà sovranazionale." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/11562/938462.

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Abstract:
La tesi tenta di approcciare il concetto di rigidità costituzionale dalla prospettiva delle fonti pattizie: particolare attenzione è posta ad alcune esperienze costituzionali del diciannovesimo secolo, quali le Chartes francesi del 1814 e del 1830 e lo Statuto albertino; successivamente, l'analisi investe l'attuale scenario internazionale. L'obiettivo è provare a distinguere il concetto teorico di rigidità costituzionale dalle diverse modalità con le quali esso è garantito.
This PhD dissertation attempts to approach the concept of constitutional rigidity from the specific point of view of conventional sources: particular attention is devoted to the constitutionalism of the 19th Century, mainly to Statuto albertino and French Chartes of 1814 and 1830: thereafter, the analysis concerned the current international scenario. The purpose is to separate the theoretical concept of constitutional rigidity from the ways in which it is concretely guaranteed.
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3

BARDOTTI, LORENZO. "'Governo parlamentare': nascita di una categoria politica nella cultura costituzionale italiana tra Ottocento e Novecento." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/2158/1119920.

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Abstract:
Seguendo l’approccio metodologico della storia dei concetti (Begriffsgeschichte), l’elaborato mira a descrivere i cambiamenti dell’assetto politico-costituzionale italiano attraverso l’evoluzione semantica di sintagmi linguistici come ‘governo parlamentare’, ‘governo rappresentativo’, ‘governo costituzionale’, ‘parlamentarismo’. Tale analisi si concentra grossomodo in un periodo di tempo che va dalla seconda metà dell’Ottocento, fino alla prima metà del Novecento. Come fonti, accanto ai classici prodotti della dottrina politico-costituzionale, quali monografie accademiche, corsi universitari, prolusioni e discorsi parlamentari, si sono utilizzate voci di dizionari e enciclopedie, opuscoli, fonti giornalistiche, periodici e riviste di taglio più o meno specialistico e di orientamento politico diverso (liberale/moderato, cattolico, socialista, repubblicano, nazionalista, fascista). L’evoluzione concettuale di lemmi-cardine come ‘governo parlamentare’ e altri sintagmi ad esso finitimi permette di ricostruire i mutamenti della forma di governo italiana, evitando anche spiacevoli anacronismi a livello storiografico. Infatti la forma di governo non dovrebbero essere descritta attraverso quadri concettuali elaborati nella nostra contemporaneità e poi applicati retrospettivamente al passato, ma con sintagmi e concetti appartenenti alla realtà storica che si intende prendere in esame.
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Books on the topic "MONARCHIA COSTITUZIONALE"

1

Storia costituzionale della monarchia italiana. Roma: Laterza, 2001.

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2

Costituzione e amministrazione della monarchia prussiana (1848-1870). Bologna: Società editrice Il mulino, 2016.

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3

Andrea, Romano, and Spain, eds. Costituzione politica della monarchia spagnuola: Ristampa anastatica dell'edizione di Messina, presso Giovanni del Nobolo, 1813. Soveria Mannelli: Rubbettino, 2000.

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Book chapters on the topic "MONARCHIA COSTITUZIONALE"

1

Hook, David. "Distant Disruption: Some Italian Editions of the Costituzione Politica Della Monarchia Spagnuola and Their Significance." In Translations In Times of Disruption, 75–99. London: Palgrave Macmillan UK, 2017. http://dx.doi.org/10.1057/978-1-137-58334-5_4.

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