Dissertations / Theses on the topic 'Modello di consumo'

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Zucconi, Silvia <1972&gt. "Evoluzioni e tendenze dei consumi alimentari delle famiglie italiane - Analisi delle decisioni di consumo attraverso il modello Almost Ideal." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4030/1/Zucconi_Silvia_Tesi.pdf.

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Abstract:
Il problema affrontato nel lavoro riguarda l'allocazione della spesa tra gruppi di beni alimentari (domestici ed extra-domestici) e le modificazioni che tale allocazione ha subito nell’arco dell’ultimo decennio. L’obiettivo principale dell'analisi proposta è, quindi, di spiegare come variazioni della quota di spesa destinata alle componenti del consumo alimentare siano attribuibili a fattori strettamente economici, oltre che alle caratteristiche struttura socio-demografiche dei consumatori. Allo scopo di valutare l’allocazione inter-temporale della spesa individuale viene proposto come schema di analisi il sistema di domanda Almost Ideal di Deaton e Muellbauer (AIDS).
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Zucconi, Silvia <1972&gt. "Evoluzioni e tendenze dei consumi alimentari delle famiglie italiane - Analisi delle decisioni di consumo attraverso il modello Almost Ideal." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amsdottorato.unibo.it/4030/.

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Abstract:
Il problema affrontato nel lavoro riguarda l'allocazione della spesa tra gruppi di beni alimentari (domestici ed extra-domestici) e le modificazioni che tale allocazione ha subito nell’arco dell’ultimo decennio. L’obiettivo principale dell'analisi proposta è, quindi, di spiegare come variazioni della quota di spesa destinata alle componenti del consumo alimentare siano attribuibili a fattori strettamente economici, oltre che alle caratteristiche struttura socio-demografiche dei consumatori. Allo scopo di valutare l’allocazione inter-temporale della spesa individuale viene proposto come schema di analisi il sistema di domanda Almost Ideal di Deaton e Muellbauer (AIDS).
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GAMBINI-ROSSANO, LUCA. "Soluzioni innovative per il miglioramento dell'efficienza energetica e la riduzione dell'inquinamento: sviluppo di un modello per il monitoraggio del consumo di fuel gas." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2008. http://hdl.handle.net/11566/242250.

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Gabellini, Giulia. "Modellazione numerica del sistema di distribuzione idrica di Cesena." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Nel presente elaborato di tesi si esporranno le fasi di costruzione ed i risultati del modello idraulico del sistema di distribuzione idrica della città di Cesena, comprendente tutta l’area cittadina e la zona di pianura a nord-ovest adiacente. Il caso di studio è stato reso disponibile dal gestore del Servizio idrico integrato nel territorio Hera S.p.A. Il modello numerico è stato implementato utilizzando il programma Infoworks® WS di HR Wallingford per la progettazione e gestione delle reti idriche. La realizzazione di un modello idraulico richiede la conoscenza topologica della rete e del suo funzionamento, nonché informazioni sul consumo idrico, fondamentali per la determinazione della domanda idrica. Essa comprende il consumo idropotabile delle utenze e la perdita idrica. Per le elaborazioni sono stati utilizzati i programmi open source QGis e RStudio. La variabilità del consumo è stata rappresentata attraverso una curva costruita sulla base del bilancio idrico della rete, mentre quella della perdita attraverso un pattern basato sul metodo del Minimum Night Flow. Compiuta la prima simulazione su un periodo di 7 giorni e ottenuti i primi risultati, si sono rese necessarie delle operazioni di calibrazione eseguite confrontando i dati risultanti dal modello con quelli misurati sul campo. Uno dei vantaggi di un modello numerico è quello di poter indagare le grandezze idrauliche in ogni punto della rete. È stato, infatti, possibile creare vere e proprie mappe tematiche che illustrano la variazione delle grandezze di interesse al variare dello spazio e del tempo. Un altro vantaggio è quello di poter prevedere il comportamento della rete in seguito a delle modifiche. Si è potuto, infatti, applicare lo strumento modellistico ad un’ipotesi di distrettualizzazione del sistema.
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Nanni, Davide. "Rendimento ventricolare: valutazione mediante modello analitico semplificato." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20046/.

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Abstract:
ABSTRACT Prendendo come riferimento l’articolo D. Burkhoff e K. Sagawa, Am. J. Physiol. 250: R1021-R1027, 1986, si presenta il metodo di calcolo del rendimento ventricolare, definito come il rapporto fra il lavoro meccanico svolto dal ventricolo sinistro (Stroke Work) e la quantità di ossigeno consumata dal miocardio ventricolare, utilizzando il semplice modello analitico proposto dagli stessi autori. Tale modello mette in relazione il lavoro meccanico e il consumo di ossigeno ventricolari con le proprietà del sistema arterioso sistemico e del ventricolo sinistro. Le proprietà del ventricolo sinistro sono state descritte con la retta pressione-volume di fine sistole, caratterizzata dalla pendenza Ees (elastanza ventricolare telesistolica) e dall’intercetta V0. Il carico ventricolare è stato descritto sinteticamente mediante l’elastanza arteriosa efficace Ea. Il consumo di ossigeno è stato stimato come l’area della curva pressione-volume ventricolare. L’analisi del modello ha indicato che: 1. Lo Stroke Work (SW) è massimo quando l’elastanza arteriosa efficace ha lo stesso valore dell’elastanza ventricolare telesistolica (Ea = Ees); 2. il post-carico (Ea) che corrisponde al massimo rendimento è sempre inferiore a quello che fornisce il massimo SW; 3. SW e il rendimento di un cuore debole (ovvero con un basso valore di Ees) sono più sensibili a cambiamenti nel post-carico che in un cuore forte (valore di Ees più alto); 4. c’è una relazione di tipo sigmoidale tra volume telediastolico e rendimento ventricolare, che raggiunge il suo massimo a volumi al di fuori del limite superiore dell’intervallo fisiologico. I risultati dell'analisi del modello sono coerenti con il precedente lavoro sperimentale e suggeriscono che le proprietà cardiovascolari, in condizioni fisiologiche, sono impostate più verso l'ottimizzazione del rendimento ventricolare che all’ottimizzazione dello SW.
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Villano, Maria Luisa. "Metodologia per la caratterizzazione del consumo domestico e la definizione del bilancio idrico. Applicazione alla rete acquedottistica di La Spezia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il modello di domanda idropotabile rappresenta il vero dato di input al modello idraulico della rete, sia in fase di creazione sia in fase di calibrazione, per cui riveste un ruolo fondamentale nella gestione del sistema acquedottistico. In questo contesto si inserisce il presente studio, con lo scopo di fornire una metodologia per la caratterizzazione delle utenze domestiche residenti, distinte in funzione del numero dei componenti, modellando dal punto di vista statistico il consumo pro capite sulla base delle evidenze sperimentali, rappresentate dai volumi annui fatturati dalle utenze afferenti alla rete idrica di La Spezia. In particolare, è stata verificata la conformità dei dati osservati, opportunamente filtrati, ad una distribuzione teorica tramite il test chi-quadro e il test di Kolmogorov-Smirnov, dopo aver accertato la rappresentatività dei campioni di ogni categoria descritta calcolando gli intervalli di confidenza per la media. Il confronto tra il consumo pro-capite di ogni categoria con quello del singolo componente ha permesso di distinguere l’uso dell’acqua legato alla persona da quello richiesto per l’abitazione e gli usi esterni, evidenziando una relazione inversa tra numero di componenti ed uso individuale e consentendo di quantificare l’effetto scala sui consumi. Infine, il risultato dell’indagine ha permesso di effettuare una ricostruzione dei volumi fatturati affetti da maggiore incertezza contenuti nel database dei consumi. Il database ricostruito è stato utilizzato per la definizione del bilancio idrico della città di La Spezia, caratterizzando la variabilità temporale delle perdite idriche, in funzione delle pressioni registrate in rete, e del consumo idropotabile. Complessivamente, si è arrivati a definire un modello della domanda idrica che fornisce risultati utili alla gestione della rete ed implementabili nel modello idraulico, al quale seguirà una fase di calibrazione a seguito di una campagna di monitoraggio della rete.
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Xu, Tianyang. "Research on Building Thermal Model and Energy Consumption Estimation Based on Infrared Thermalgraphy." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
1. Confronto fra i componenti termici ed elettrici sulla base delle conoscenze dei circuiti elettrici. Svilluppo di modelli termici tradizionali per le finestre e le pareti, realizzando la quantizzazione della perdita di calore di un edificio. Per quanto riguarda le teorie, i dati edi risultati di ricerche esistenti relativi al tempo, materiali di costruzione, termotecnica, astronomia e meteorologia, viene proposta la metodologia sulla stima oraria dell'energia solare e della radiazione atmosferica laddove l'approssimazione matematica risulta la più adatta al problema . 2. Definizione del concetto di "unit wall " basato sul miglioramento innovativo del modello di edificio tradizionale grazie all'ausilio della termocamera ad infrarossi e del quadricottero che consente di ottenere direttamente le informazioni sulla distribuzione della temperatura anziché dover ricorrere al calcolocome nel modello tradizionale, con il rischio di errori aggiuntivi. 3. Costruzione sistematica di un modello matematico per una termocamera ad infrarossi, basata sulla teoria dell'infrarosso termico e della radiazione, realizzando la conversione di file RAW originali a 14 bit. 4. Esecuzione della calibrazione dell'immagine, distorsione dell’obiettivo e la rettifica prospettica comprese, tramite la conoscenza della visione artificiale e dell'elaborazione delle immagini. Le finestre possono essere selezionate e rimosse con precisione dalle pareti usando il cursore in un'interfaccia utente grafica. La misurazione manuale delle dimensioni degli edifici può essereevitatagrazie all’utilizzo dei parametri dell'obiettivo e della distanza dell'oggetto. Infine, per convalidare l'applicabilità e l'accuratezza del modello, viene presentato il framework applicativo costituito dalla termocamera ad infrarossi Flir VUE Pro 640 trasportata da un quadricottero SAGA D600 alimentato dal Pixhawk firmware open source, seguito da esperimenti e test di moduli singoli.
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Shi, Yi. "Research on Application of Parameter Design and Optimization of Building Thermal Model Based on Infrared Image." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Questa tesi tratta della progettazione dei parametri e dell'ottimizzazione del modello di consumo energetico degli edifici sulla base di immagini ad infrarossi. I contenuti della ricerca si possono riassumere come segue: 1. Definizione ed implementazione di un nuovo modello semplificato di consumo di energia. In base alle conoscenze teoriche esistenti, il modello complesso di consumo energetico viene semplificato come funzione di correlazione con il consumo di energia delle pareti e con tutti gli altri consumi energetici. 2. Progettazione dei parametri del modello. Prendendo in considerazione la quantità dei dati, i requisiti di velocità di calcolo, nonché l'analisi empirica esistente del consumo di energia, viene selezionato il nonlinear least square method per risolvere il problema di progettazione del parametro. 3. Ottimizzazione del valore del parametro nel modello di consumo energetico. Il problema di ottimizzazione del modello di edificio è considerato come “knapsack problem” e risolto dalla programmazione dinamica. 4. Progettazione del sistema di acquisizione dati per il modello di consumo energetico. Le temperature delle pareti sono ottenute dalle telecamere ad infrarossi FLIR Vue Pro e FLIR One. Considerando le difficoltà nel misurare la temperatura delle pareti esterne del grattacielo, si prevede di collegare la telecamera a infrarossi al velivolo SAGA D600 come piattaforma di test. 5. Proposizione di un modello confermato in base a test sul campo. La sperimentazioneè suddivisa in due parti. La prima parte ha l’obiettivo di stimare il consumo di energia di un closed foam box per verificare il modello di parete. La seconda calcola il consumo energetico di un edificio situato nel sud-est di Shanghai utilizzandoil sistema di acquisizione dati sviluppatodalla tesi. E’ stato così dimostrato che il modello propostoè in grado di simulare l'andamento del consumo energetico dell'edificio e che i valori dei parametri sono ragionevoli.
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Marcolin, Ilaria Marcella <1987&gt. "Modelli di consumo alimentare nella post-modernità." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4245.

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Abstract:
Nelle scelte del consumatore convivono aspetti razionali ed emozionali. Viviamo in un'epoca dove razionalmente bisogna tenere conto della crisi e dei suoi costi ed emozionalmente il consumatore è portato a soddisfare i suoi desideri e bisogni. Dato il contesto socio-economico in cui viviamo, caratterizzato da un fattore comune che è la crisi economica e dall'affermarsi di determinate tendenze alimentari, si possono delineare diversi profili di consumo nell'alimentazione: chi, per risparmiare è pronto a rinunciare alla qualità di ciò che mangia; chi rimane fedele alle proprie abitudini e non rinuncia alla qualità; chi riesce a trovare un giusto equilibrio trai due aspetti.
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SAU, CARLO. "Dataflow based design suite for the development and management of multi-functional reconfigurable systems." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266751.

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Abstract:
Embedded systems development constitutes an extremely challenging scenario for the designers since several constraints have to be meet at the same time. Flexibil- ity, performance and power efficiency are typically colliding requirements that are hardly addressed together. Reconfigurable systems provide a valuable alternative to common architectures to challenge contemporarily all those issues. Such a kind of systems, and in particular the coarse grained ones, exhibit a certain level of flexi- bility while guaranteeing strong performance. However they suffer of an increased design and management complexity. In this thesis it is discussed a fully automated methodology for the development of coarse grained reconfigurable platforms, by exploiting dataflow models for the de- scription of the desired functionalities. The thesis describes, actually, a whole design suite that offers, besides the reconfigurable substrate composition, also structural optimisation, dynamic power management and co-processing support. All the pro- vided features have been validated on different signal, image and video processing scenarios, targeting either FPGA and ASIC.
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Shamloo, Parviz. "Analisi dei consumi idropotabili di alberghi ottenuti dal monitoraggio con smart meters." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Questa tesi si concentra in particolare sul consumo degli alberghi collocati nelle destinazioni turistiche con una forte enfasi sulle tradizionali vacanze di sole e sabbia e marcato modello stagionale. Viene considerato un insieme di variabili per determinare il consumo di acqua legato alle caratteristiche fisiche quali dimensioni dell’albergo, esistenza di piscine, esistenza di campi da golf, sono inoltre significativi i fattori di occupazione (cioè il numero di ospiti e pernottamenti) di alberghi. Nell’analisi va posta attenzione alla presenza di altri fattori, quali il management di albergo e iniziative volte al risparmio idrico. La tesi ha analizzato i consumi idropotabili di alcuni alberghi di Rapallo, in provincia di Genova, nei quali sono stati installati da IREN S.p.A. dei contatori in telelettura (smart meters).nel 2019 numero di turisti arrivati e presenti a Rapallo 282.781 e questa cifra ci fa vedere l’importanza il settore di turismo in questa città anche suo effetto sul consumo di acqua. Il caso di studio consiste 11 alberghi scelti per analizzare le loro caratteristiche e poi i dati saranno elaborati nel’ ambito R. I grafici ottenuti ci fanno vedere l’andamento del consumo di acqua nelle strutture ricettive. L’analisi effettuata se pur ha riguardato un periodo non ottimale per caratterizzare effettivamente il consumo delle utenze turistiche, metodologicamente può essere replicata a serie di registrazioni più lunghe che comprendano tutta la stagione turistica (alta e bassa). Infatti l’automatizzazione dell’analisi in R la rende replicabile in futuro ad altre registrazioni. Inoltre, riuscendo ad ottenere eventualmente il numero di presenze nelle strutture si potrebbe arrivare a confrontare effettivamente i consumi tra le varie strutture normalizzandoli per numero di ospiti o per numero di camere occupate.
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Rosolen, Riccardo <1989&gt. "La ristorazione in Italia: consumi, tendenze e nuovi modelli di business." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6373.

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Abstract:
Il settore della ristorazione in Italia è in continua evoluzione. In risposta alla situazione economia attuale ed in relazione ai cambiamenti dei bisogni e delle aspettative dei consumatori, in ambito ristorativo si stanno affermando nuove tipologie di locali, caratterizzati da modelli di business innovativi. La presente tesi si propone di indagare, attraverso l’analisi di alcuni casi aziendali, i processi, le scelte e le ragioni che stanno a monte dell’offerta di queste nuove attività. La prima parte sarà dedicata ad un’analisi quantitativa sulla consistenza e composizione del settore, preceduta da una valutazione sulla situazione economica attuale e sul livello dei consumi. La seconda parte presenterà l’evoluzione dei bisogni e delle richieste dei consumatori, ponendo particolare attenzione alle tendenze che ad oggi sembrano affermarsi in ambito ristorativo. La terza ed ultima parte proporrà l’analisi dei modelli di business di alcuni casi aziendali, utilizzando lo strumento del Business Model Canvas, al fine di comprendere le modalità con le quali hanno saputo intercettare le tendenze del mercato, riuscendo a creare valore per i clienti e per sé stessi.
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Contardi, Michele. "Validazione sperimentale del modello energetico dinamico di un edificio residenziale dotato di impianto di condizionamento polivalente e ventilazione meccanica controllata." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Si è svolta la simulazione dinamica di una villetta privata sita a Sala Bolognese (BO), tramite l’utilizzo del software TRNSYS 17, con lo scopo di ottenere una validazione sperimentale del modello energetico dell’edificio. L’impianto installato è dotato di diversi sistemi, tra i quali ventilazione meccanica controllata, deumidificazione, acqua calda sanitaria con accumulo termico, collettori solari, pannelli radianti a pavimento e pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica. Il generatore di energia termica è una pompa di calore a ciclo inverso, azionata da motore elettrico. Il primo step è stato quello della modellazione fisica tridimensionale dell’involucro tramite Google Sketch-Up. Si è poi passati alla modellazione in Simulation Studio e TRNBuild. Fondamentale è stata la calibrazione del modello. Sono stati presi come riferimento due periodi dell’anno: uno per la stagione di raffrescamento e l’altro per la stagione di riscaldamento. Grazie ad un web-server domotico presente nell’edificio, è stato possibile vedere il fabbisogno giornaliero di energia termica necessario al condizionamento in entrambi i periodi. Sulla base dei valori registrati, è stato calibrato il modello andando a modificare principalmente i gain interni dovuti alla presenza di luci ed elettrodomestici. Infine, si è passati all’analisi dei risultati ottenuti facendo andare la simulazione per un anno intero. Innanzitutto è stata realizzata la firma energetica, poi sono stati analizzati tutti i consumi elettrici dell’abitazione, comprensivi di tutti gli impianti ed è stata calcolata l’incidenza di ognuno di essi sul totale consumato. È stato possibile tracciare un profilo di autoconsumo di energia rispetto quella complessivamente prodotta dall’impianto fotovoltaico. Poi, attraverso bilanci energetici tra quanto prodotto dal collettore solare e quanto prelevato dal serbatoio di accumulo per soddisfare l'utenza, è stato possibile calcolare il fattore di copertura del solare.
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Redaelli, Greta <1996&gt. "L’impatto della pandemia di SARS-CoV-2 sui modelli di consumo e acquisto alimentare: i comportamenti degli italiani un anno dopo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20186.

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Abstract:
In una società colpita dalla pandemia di SARS-CoV-2 si è verificata una prevedibile modifica dei comportamenti legati all’acquisto e al consumo di cibo. L’elaborato di tesi non solo fornisce una panoramica dell’impatto del Covid-19 sulle abitudini alimentari italiane durante la fase I del lockdown del paese, ma prosegue anche con uno studio finalizzato a verificare se gli eventi descritti siano stati conservati o abbandonati ad un anno di distanza. Diventa interessante comprendere se le tendenze registrate siano ancora presenti o scomparse, soprattutto alla luce di ciò che si è rivelato essere un lungo periodo di distanziamento sociale intermittente. La raccolta dei dati utilizzati nell’analisi è stata resa possibile grazie alla somministrazione a un campione autoselezionato di persone di un questionario appositamente definito per l’occasione. Il comportamento degli intervistati e le loro caratteristiche sono stati successivamente studiati attraverso un’analisi univariata, bivariata e con la tecnica statistica multivariata conosciuta come conjoint analysis.
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Raffaelli, Luca. "i sistemi di gestione dell’energia e la previsione dei consumi in ambito industriale ai sensi della norma uni cei en iso 50001." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La Tesi nasce a seguito della richiesta da parte di un’Azienda Socia del Consorzio Esperienza Energia di un servizio di supporto per l’ottimizzazione del proprio Sistema di Gestione dell’Energia (SGE/EnMS) ed in particolare per l’implementazione di metodologie di budgeting più efficienti rispetto a quelle attualmente utilizzate. Questo lavoro di Tesi si è sviluppato in due parti: Nella prima parte viene descritto, a livello generale, che cosa si intende per Sistema di Gestione dell’Energia o Energy Management System e quali sono i vantaggi nell’implementazione di tale sistema in una realtà industriale. Successivamente, viene presentata la norma “UNI CEI EN ISO 50001: Sistemi di Gestione dell’Energia – Requisiti e linee guida per l’uso” attraverso una breve introduzione su quelli che sono i requisiti e gli obiettivi descritti nella norma. Nella seconda parte viene descritta l’implementazione pratica di un SGE presso un’Azienda Socia di CEE, partendo dalla raccolta sia dei dati di consumo a livello globale (LIVELLO A) che a livello di Edificio (LIVELLO B), sia dall'individuazione dei principali Energy Drivers (parametri) che veicolano i consumi. Attraverso questi dati è stato creato un Modello di calcolo per la definizione dei consumi di Riferimento (Energy Baseline); tale Baseline traccia i dati di prestazione energetica da cui si parte per andare a costruire per l’azienda i principali Indicatori Energetici (EnPI, Energy Performance Indicators). Il modello energetico così costruito è stato quindi tarato sui consumi energetici misurati al fine di fornire all'Azienda un algoritmo di stima dei propri consumi energetici futuri, sia mensili che annuali. Il processo di taratura ha dimostrato come il modello energetico dell’azienda che è stato costruito in questa Tesi sia da ritenersi uno strumento affidabile per la previsione dei consumi energetici futuri ipotizzando un certo livello di produzione industriale nel corso dell’anno oggetto di simulazione.
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Pepe, Nadia Felicia <1986&gt. "L'industria italiana del mobile e i nuovi modelli di consumo in Russia: le opportunità per l'export italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2507.

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Abstract:
L'industria italiana del mobile, uno dei settori portanti del “Made in Italy”, guarda al mercato russo e alle opportunità offerte dai nuovi modelli di consumo sviluppatisi sulla scia della straordinaria crescita economica. L'obiettivo del lavoro, articolato in tre capitoli, è quello di fornire una panoramica delle tendenze in atto attraverso un'analisi sia di tipo quantitativo che qualitativo, con riferimento agli studi di settore, alla letteratura nazionale ed internazionale e alle statistiche ufficiali relative al commercio estero. Partendo dalla disamina della dimensione economica dell'industria e focalizzando l'attenzione sull'andamento delle esportazioni di mobili verso i più importanti mercati di sbocco, si passa all'inquadramento delle principali leve competitive del sistema italiano dell'arredamento, costituite dal design e dall'internazionalizzazione. La seconda parte dell'elaborato è dedicata, in primo luogo, all'approfondimento delle dinamiche socio-economiche caratterizzanti l'attuale realtà russa e alla conseguente evoluzione dei modelli di consumo, con particolare riferimento al settore arredo-casa; in secondo luogo, vengono presentati gli attori italiani economico-istituzionali presenti sul territorio russo e le modalità di promozione e di presidio del mercato. Nel capitolo conclusivo, infine, sulla base di un'esperienza diretta di formazione in azienda, viene fornito un riscontro concreto alle argomentazioni teoriche attraverso l'analisi delle strategie di approccio al mercato russo adottate dalla realtà aziendale lucana Nicoletti Home, specializzata nella produzione di mobili imbottiti.
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GRECO, MARCO. "La negoziazione bilaterale business to consumer: un modello di Recommender System per il commercio elettronico." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1182.

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Abstract:
La logica dominante nella letteratura dei sistemi di raccomandazione presuppone che il venditore desideri raccomandare al proprio cliente il bene con la massima probabilità di venire acquistato. In questo lavoro si promuove un radicale cambio di prospettiva, suggerendo che egli sia più che altro interessato alla massimizzazione del proprio profitto atteso. Inoltre viene proposto un algoritmo di raccomandazione orientato a proporre bundle di prodotti, caratterizzati dalla presenza di sinergie tra loro, le quali permettono di effettuare sconti aumentando l’utilità per il compratore ed il profitto del venditore, trasformando quindi un classico negoziato distributivo in uno integrativo. Per risolvere il problema di ottimizzazione NP-hard risultante è stato necessario implementare alcuni algoritmi meta euristici. I risultati mostrano che un algoritmo di raccomandazione basato sulla massimizzazione del profitto consegue risultati migliori in termini di profitto realmente conseguito rispetto a quello ottenuto con un metodo tradizionale di tipo “collaborative filtering”, senza tuttavia diminuire l’utilità percepita dal compratore. Inoltre è stato osservato che in molti casi effettuare raccomandazioni di bundle permette di ottenere profitto, utilità e accuratezza maggiori rispetto alle raccomandazioni sequenziali di singoli beni.
The recommender systems’ literature is based on the assumption that the seller wants to recommend the product that maximizes the probability of being purchased by the customer. This thesis suggests a dramatic change in perspective, experimenting the efficiency and efficacy of a recommender system aimed to maximize the seller’s expected profit. Moreover, bundle recommendations are generated considering the synergies among products, in order to increase the seller’s profit and the customer’s perceived utility, converting a win-lose negotiation in a win-win one. The implementation of several metaeuristics has been necessary in order to solve the resulting NP-hard optimization problem. Results highlight that a profit-based recommender system allows the seller to increase his own profit, without reducing the customer’s perceived utility, if compared to a traditional collaborative filtering recommender system. Moreover, the study points out that in many cases bundle recommendations are more profitable and accurate than sequential recommendations of single products.
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Gala, Eleonora. "Diagnosi Energetica di una realtà industriale in ottemperanza al Decreto Legislativo 102/14." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Nello studio della tesi sono stati applicati i passaggi del processo di diagnosi energetica previsti dal Decreto Legislativo 102/14. È stato individuato come e dove l’energia entra nell’impianto, stabilimento, sistema o parte di attrezzatura. Sono stati costruiti dei modelli energetici per stimare il consumo di energia elettrica, gas naturale e gasolio dell’azienda. Sono stati elaborati degli indicatori energetici, fondamentali per una valutazione e un’interpretazione dei dati di consumo. È stato presentato uno studio di fattibilità di un impianto solare termico al fine di autoconsumo di acqua calda sanitaria da fonte rinnovabile. Sono state analizzate delle possibili soluzioni in modo che l’energia possa essere utilizzata in modo più consapevole ed efficace. È stata effettuata anche un’analisi economica per valutare la convenienza degli interventi proposti.
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PATTI, Valeria. "Modelli di consumo del lusso e sviluppo della moda delle élites tra Spagna e Sicilia (XVI-XVII secolo)." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2021. http://hdl.handle.net/10447/521993.

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Abstract:
La tesi di dottorato analizza il consumo del lusso, con particolare attenzione al fenomeno della moda in quanto strumento di identificazione e distinzione sociale, da parte dell’élite economiche, politiche e amministrative della Spagna asburgica ivi compresa la realtà siciliana in età moderna. Il processo di nobilitazione - indicato genericamente dalla storiografia mediante il termine aristocratizzazione -, che ha investito la Spagna tra il XVI e il XVIII secolo - ha interessato soggetti la cui ascesa sociale è resa possibile anche dall’ingente impiego di mezzi economici, fenomeno che è andato di pari passo con l’elaborazione di sofisticati meccanismi di visibilità e riconoscimento circa la nuova posizione acquisita in società. Tutto ciò è fortemente legato anche al fenomeno della patrimonializzazione di beni e funzioni pubbliche, contestualmente avviatosi in Spagna, coinvolgendo la figura del sovrano quanto i singoli privati. Si assiste dunque ad una notevole ascesa sociale, congiuntamente alla continua ricerca di forme e modi per mantenere le posizioni sociali delle casate più antiche, legittimando anche quelle di nuova fondazione. Un dato certo risiede nello sproporzionato aumento quantitativo dei titoli concessi durante tutta l’età moderna - Dai monarchi cattolici, fino alla prima metà del Diciannovesimo secolo con Fernando VII - con picchi che oscillano in particolari momenti storici e in alcune zone della Spagna. Un mutamento di tale portata non poteva certamente passare inosservato ai contemporanei o avvenire senza scontri ed estremi tentativi di resistenza da parte delle vecchie oligarchie; in un primo momento, sono ancora queste, infatti, a controllare l’accesso alle più importati posizioni a corte, respingendo spesso i tentativi di intrusione dei nuovi arrivati. Per conto loro, quest’ultimi, erano disposti a pagare cifre anche molto alte pur di accedere a posizioni sociali più elevate, dunque in seno alle élite di potere, non prima di essersi adeguati alle loro abitudini e maniere, mescolandosi e in alcuni casi mimetizzandosi con essi. Ma accedere a una posizione privilegiata, in questo caso alla classe nobiliare o in generale superiore, non basta, è necessario mantenerla rendendola visibilmente manifesta, attraverso strumenti appropriati che rispettino, possibilmente, una rigorosa corrispondenza tra rango e forma. Basti pensare come, in questo senso, la cultura barocca fosse, principalmente, visuale in cui non è tanto importate concettualizzare l’immagine, ma far passare il concetto attraverso l’immagine, e se il principio è valido soprattutto quando si parla delle espressioni artistiche dell’epoca, esso vale anche per le manifestazioni sociali, come la politica, la morale, la religione etc. Per la stesura della tesi ci si è avvalsi dell’utilizzo, di numerose fonti archivistiche e il vasto complesso di fonti figurative che hanno evidenziato come il consumo del lusso e la moda, non siano per le categorie sociali in esame, nobiltà o togati, una semplice opzione, ma più esattamente un obbligo imposto dal loro status. Esso è strettamente legato ai concetti di decoro e onore, che, in questo caso, richiedono una correlazione immediata tra essere e apparire, in relazione ad altri membri dello stesso gruppo o in relazione a componenti esterni. L’analisi dettagliata del fenomeno è resa possibile grazie ad alcuni cambiamenti che, all’inizio del Cinquecento, travolgono gli ambienti domestici, rendendo gli inventari carichi di un numero sempre più grande e più variegato di oggetti legati alla sfera personale, accumulati nelle case. Così, moltissime famiglie o singole persone iniziano a registrare i propri acquisti. In questo modo i beni descritti negli elenchi notarili, pochi o molti che siano, diventano lo specchio dei loro proprietari, della molteplicità dei bisogni e gusti di chi li ha posseduti, simboli della loro ricchezza o della loro scarsa agiatezza, lasciando tracce e informazioni sulla società alla quale appartenevano uomini e donne che quegli oggetti hanno posseduto e infine tramandato.
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ATZENI, MARCELLO. "L'autenticità nelle destinazioni turistiche: definizione di un modello consumer-based per la misurazione e lo studio del livello di autenticità percepita di una destinazione turistica." Doctoral thesis, Università degli Studi di Cagliari, 2016. http://hdl.handle.net/11584/266756.

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Abstract:
This thesis aims to contribute to the scientific debate on the field of authenticity in tourism. In particular, this research defines and validates a consumer-based model for the study and measurement of the level of authenticity perceived by tourists of a tourist destination. Findings are relevant both from a theoretical and a managerial point of view. On the one hand, it contributes to the debate aimed at defining and measuring the authenticity in tourism. On the other hand, this study provides an important instrument for tour operators, policy makers and destination marketers. Indeed, they may use the model for market segmentation and customer profiling to gain useful information for monitoring and maximizing marketing policies based on authenticity. In addition, findings may be used to plan and carry out internal marketing actions to sensitize tourist operators about the importance that the different dimensions of authenticity may have on tourists' choice behaviour and evaluation. This thesis has been structured on three chapters, corresponding to three scientific papers connected to each other. In particular, the first chapter explores the meaning of authenticity in tourist destinations through the use of a qualitative approach. Specifically, the study defines the concept of authenticity in a tourist destination through the analysis of 22 in-depth interviews conducted by the laddering technique on a sample of 22 tourists during their holidays in Sardinia. The results show that it is possible to define the concept of authenticity in a tourist destination since the concrete and abstract attributes perceived to be more relevant for tourists. Further, findings show that is possible to close off a restricted set of attributes that tourists associate to a destination they perceive as authentic, the consequences and benefits related to them, proving the existence of a link between attributes, experience, feelings and positive emotions arising from travel experiences in places perceived as authentic. The theoretical and managerial implications were drawn based on the study findings, and recommendations for future researchers were made. The second chapter aims to develop and validate a set of measurement scales to assess the level of authenticity perceived by tourists of a tourist destination. The development and validation process is based on a mixed method approach (exploratory sequential design). A series of studies suggests that the scale exhibits internal consistency reliability, construct validity, and nomological validity. Overall, the scales appear to be conceptually sound and psychometrically valid. The work helps to deepen the knowledge on authenticity in tourist destinations, providing a useful tool to support destination marketing strategies and policies. The third and final chapter is focused on the development of a extended model for the study of authenticity in tourist destinations. Specifically, the study propose a consumer-based model in which authenticity is a key mediating construct between cultural motivation, attitude, satisfaction and loyalty. The model is empirically examined by means of a survey conducted on a sample of 524 tourists interviewed at the end of their holidays in Sardegna, one of the most important tourist destinations of the Mediterranean sea. A confirmatory factor analysis and structural equation modelling were performed using LISREL 8.8. Findings indicate that motivation and attitude are important antecedents of the authenticity, which in turn influences loyalty and, in part, satisfaction. The managerial and theoretical implications, limitations and recommendations for future researchers were made.
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Poletto, Anna <1997&gt. "I consumi alimentari in tempo di pandemia: analisi del comportamento del consumatore attraverso il modello del Multinomial Logit." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/20205.

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Abstract:
Le restrizioni imposte dalla pandemia causata dal SARS-Cov-2 hanno cambiato profondamente le modalità di accesso e di consumo di beni essenziali, quali i generi alimentari, ovvero le modalità di relazione con i venditori. In particolare, la necessità di restare a casa e di ridurre i contatti con altre persone hanno portato l’economia italiana a registrare un aumento sostanziale degli acquisti online, anche per quanto riguarda il comparto del Food & Beverage. L’elaborato avrà dunque come principale obiettivo quello di analizzare come il diffondersi del Covid-19 abbia modificato l'atteggiamento e le abitudini di consumo alimentare degli italiani, costringendo le stesse imprese attive nel settore ad adattare la propria offerta di prodotti e servizi alle nuove esigenze della clientela. In tale prospettiva, si è deciso di realizzare un questionario da diffondere successivamente online nelle principali piattaforme social. Dai dati raccolti è stato possibile identificare i fattori significativamente correlati all’aumento o alla diminuzione delle frequenze di acquisto e consumo. Tali fattori includono principalmente le restrizioni disposte a livello nazionale per contrastare la diffusione del virus, i cambiamenti negli stili di vita e il rischio percepito dai consumatori nei confronti del nuovo fenomeno, nonché l’eventuale riduzione del reddito pro-capite.
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Perrone, Claudia. "Master Tower: sviluppo e innovazione di un impianto per la produzione di conglomerato bituminoso." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi riguarda lo studio dell’impianto di produzione di conglomerato bituminoso Master Tower, focalizzandosi in particolar modo sulla barra di essicazione. Innanzitutto, viene riportato quanto presente in letteratura relativo al processo di essicazione, oltre che al funzionamento generale degli impianti per la produzione di asfalto e quindi delle varie macchine e quasi-macchine che li compongono. Nello specifico viene poi descritto il funzionamento del Master Tower. Per lo sviluppo della presente tesi è stato eseguito uno studio riguardo gli impianti di produzione di agglomerati bituminosi di vario tipo per comprenderne a pieno il processo di lavoro, dopodiché si è passati all’analisi del processo di essicazione. Infine, ci si è concentrati sul progetto Master Tower per il quale si sono analizzate le innovazioni introdotte rispetto agli altri impianti tradizionali e il suo funzionamento. Si è poi approfondita la conoscenza dei tamburi, sia degli aggregati vergini che dei riciclati, delle portate d’aria presenti, nonché del circuito di ricircolo, dei ventilatori, del bruciatore e del filtro. Le attività sperimentali hanno previsto una fase di acquisizione dei dati di performance della macchina sul sito (cioè il cantiere Socob di Cesena), seguita da elaborazione e analisi. Si è passati, poi, all’elaborazione e sviluppo di un modello matematico per il calcolo della produttività e dei consumi dell’impianto. Infine, si è validata l’ipotesi di calcolo attraverso l’esperienza diretta sul campo. Sono stati valutati anche i flussi d’aria che interessano gli essiccatori e il filtro.
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Asioli, Michele. "Impiego di pompe acqua elettriche nei motori a combustione interna: analisi dei possibili benefici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
L'elaborato prende in considerazione la problematica delle emissioni nocive dei veicoli stradali descrivendo diverse soluzioni tecniche atte a contenere emissioni e consumi. E' descritto il sistema di raffreddamento di un veicolo, in particolare, l'uso della pompa per il ricircolo dell'acqua. Il progetto di ricerca consiste nel raccogliere ed elaborare dati peculiari del circuito idraulico allo scopo di creare un database utile a verificare vantaggi e svantaggi della sostituzione della pompa acqua del circuito di raffreddamento, attualmente azionata da una cinghia, con una pompa acqua a motore elettrico. Si è cercato di creare un modello numerico che potesse descrivere correttamente il funzionamento di un impianto di raffreddamento di uso motociclistico, mediante il pacchetto software Simulink operante in ambiente Matlab. Il modello simulink è stato creato con i dati forniti da Ducati riferiti al motore V4 panigale. Sono state eseguite diverse simulazioni di diverso tipo, sia in condizioni ampiamente sfavorevoli, che nella realtà occupano la minor parte del tempo di marcia e si verificano per brevissimi istanti, sia in condizioni piuttosto tranquille o comunque più frequenti in uso stradale. A conclusione del lavoro finora svolto si può affermare che i dati ottenuti appaiono applicabili a sperimentazioni costruttive che si vorranno realizzare in futuro.
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NOTARANGELO, NICLA MARIA. "A Deep Learning approach for monitoring severe rainfall in urban catchments using consumer cameras. Models development and deployment on a case study in Matera (Italy) Un approccio basato sul Deep Learning per monitorare le piogge intense nei bacini urbani utilizzando fotocamere generiche. Sviluppo e implementazione di modelli su un caso di studio a Matera (Italia)." Doctoral thesis, Università degli studi della Basilicata, 2021. http://hdl.handle.net/11563/147016.

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Abstract:
In the last 50 years, flooding has figured as the most frequent and widespread natural disaster globally. Extreme precipitation events stemming from climate change could alter the hydro-geological regime resulting in increased flood risk. Near real-time precipitation monitoring at local scale is essential for flood risk mitigation in urban and suburban areas, due to their high vulnerability. Presently, most of the rainfall data is obtained from ground‐based measurements or remote sensing that provide limited information in terms of temporal or spatial resolution. Other problems may be due to the high costs. Furthermore, rain gauges are unevenly spread and usually placed away from urban centers. In this context, a big potential is represented by the use of innovative techniques to develop low-cost monitoring systems. Despite the diversity of purposes, methods and epistemological fields, the literature on the visual effects of the rain supports the idea of camera-based rain sensors but tends to be device-specific. The present thesis aims to investigate the use of easily available photographing devices as rain detectors-gauges to develop a dense network of low-cost rainfall sensors to support the traditional methods with an expeditious solution embeddable into smart devices. As opposed to existing works, the study focuses on maximizing the number of image sources (like smartphones, general-purpose surveillance cameras, dashboard cameras, webcams, digital cameras, etc.). This encompasses cases where it is not possible to adjust the camera parameters or obtain shots in timelines or videos. Using a Deep Learning approach, the rainfall characterization can be achieved through the analysis of the perceptual aspects that determine whether and how a photograph represents a rainy condition. The first scenario of interest for the supervised learning was a binary classification; the binary output (presence or absence of rain) allows the detection of the presence of precipitation: the cameras act as rain detectors. Similarly, the second scenario of interest was a multi-class classification; the multi-class output described a range of quasi-instantaneous rainfall intensity: the cameras act as rain estimators. Using Transfer Learning with Convolutional Neural Networks, the developed models were compiled, trained, validated, and tested. The preparation of the classifiers included the preparation of a suitable dataset encompassing unconstrained verisimilar settings: open data, several data owned by National Research Institute for Earth Science and Disaster Prevention - NIED (dashboard cameras in Japan coupled with high precision multi-parameter radar data), and experimental activities conducted in the NIED Large Scale Rainfall Simulator. The outcomes were applied to a real-world scenario, with the experimentation through a pre-existent surveillance camera using 5G connectivity provided by Telecom Italia S.p.A. in the city of Matera (Italy). Analysis unfolded on several levels providing an overview of generic issues relating to the urban flood risk paradigm and specific territorial questions inherent with the case study. These include the context aspects, the important role of rainfall from driving the millennial urban evolution to determining present criticality, and components of a Web prototype for flood risk communication at local scale. The results and the model deployment raise the possibility that low‐cost technologies and local capacities can help to retrieve rainfall information for flood early warning systems based on the identification of a significant meteorological state. The binary model reached accuracy and F1 score values of 85.28% and 0.86 for the test, and 83.35% and 0.82 for the deployment. The multi-class model reached test average accuracy and macro-averaged F1 score values of 77.71% and 0.73 for the 6-way classifier, and 78.05% and 0.81 for the 5-class. The best performances were obtained in heavy rainfall and no-rain conditions, whereas the mispredictions are related to less severe precipitation. The proposed method has limited operational requirements, can be easily and quickly implemented in real use cases, exploiting pre-existent devices with a parsimonious use of economic and computational resources. The classification can be performed on single photographs taken in disparate conditions by commonly used acquisition devices, i.e. by static or moving cameras without adjusted parameters. This approach is especially useful in urban areas where measurement methods such as rain gauges encounter installation difficulties or operational limitations or in contexts where there is no availability of remote sensing data. The system does not suit scenes that are also misleading for human visual perception. The approximations inherent in the output are acknowledged. Additional data may be gathered to address gaps that are apparent and improve the accuracy of the precipitation intensity prediction. Future research might explore the integration with further experiments and crowdsourced data, to promote communication, participation, and dialogue among stakeholders and to increase public awareness, emergency response, and civic engagement through the smart community idea.
Negli ultimi 50 anni, le alluvioni si sono confermate come il disastro naturale più frequente e diffuso a livello globale. Tra gli impatti degli eventi meteorologici estremi, conseguenti ai cambiamenti climatici, rientrano le alterazioni del regime idrogeologico con conseguente incremento del rischio alluvionale. Il monitoraggio delle precipitazioni in tempo quasi reale su scala locale è essenziale per la mitigazione del rischio di alluvione in ambito urbano e periurbano, aree connotate da un'elevata vulnerabilità. Attualmente, la maggior parte dei dati sulle precipitazioni è ottenuta da misurazioni a terra o telerilevamento che forniscono informazioni limitate in termini di risoluzione temporale o spaziale. Ulteriori problemi possono derivare dagli elevati costi. Inoltre i pluviometri sono distribuiti in modo non uniforme e spesso posizionati piuttosto lontano dai centri urbani, comportando criticità e discontinuità nel monitoraggio. In questo contesto, un grande potenziale è rappresentato dall'utilizzo di tecniche innovative per sviluppare sistemi inediti di monitoraggio a basso costo. Nonostante la diversità di scopi, metodi e campi epistemologici, la letteratura sugli effetti visivi della pioggia supporta l'idea di sensori di pioggia basati su telecamera, ma tende ad essere specifica per dispositivo scelto. La presente tesi punta a indagare l'uso di dispositivi fotografici facilmente reperibili come rilevatori-misuratori di pioggia, per sviluppare una fitta rete di sensori a basso costo a supporto dei metodi tradizionali con una soluzione rapida incorporabile in dispositivi intelligenti. A differenza dei lavori esistenti, lo studio si concentra sulla massimizzazione del numero di fonti di immagini (smartphone, telecamere di sorveglianza generiche, telecamere da cruscotto, webcam, telecamere digitali, ecc.). Ciò comprende casi in cui non sia possibile regolare i parametri fotografici o ottenere scatti in timeline o video. Utilizzando un approccio di Deep Learning, la caratterizzazione delle precipitazioni può essere ottenuta attraverso l'analisi degli aspetti percettivi che determinano se e come una fotografia rappresenti una condizione di pioggia. Il primo scenario di interesse per l'apprendimento supervisionato è una classificazione binaria; l'output binario (presenza o assenza di pioggia) consente la rilevazione della presenza di precipitazione: gli apparecchi fotografici fungono da rivelatori di pioggia. Analogamente, il secondo scenario di interesse è una classificazione multi-classe; l'output multi-classe descrive un intervallo di intensità delle precipitazioni quasi istantanee: le fotocamere fungono da misuratori di pioggia. Utilizzando tecniche di Transfer Learning con reti neurali convoluzionali, i modelli sviluppati sono stati compilati, addestrati, convalidati e testati. La preparazione dei classificatori ha incluso la preparazione di un set di dati adeguato con impostazioni verosimili e non vincolate: dati aperti, diversi dati di proprietà del National Research Institute for Earth Science and Disaster Prevention - NIED (telecamere dashboard in Giappone accoppiate con dati radar multiparametrici ad alta precisione) e attività sperimentali condotte nel simulatore di pioggia su larga scala del NIED. I risultati sono stati applicati a uno scenario reale, con la sperimentazione attraverso una telecamera di sorveglianza preesistente che utilizza la connettività 5G fornita da Telecom Italia S.p.A. nella città di Matera (Italia). L'analisi si è svolta su più livelli, fornendo una panoramica sulle questioni relative al paradigma del rischio di alluvione in ambito urbano e questioni territoriali specifiche inerenti al caso di studio. Queste ultime includono diversi aspetti del contesto, l'importante ruolo delle piogge dal guidare l'evoluzione millenaria della morfologia urbana alla determinazione delle criticità attuali, oltre ad alcune componenti di un prototipo Web per la comunicazione del rischio alluvionale su scala locale. I risultati ottenuti e l'implementazione del modello corroborano la possibilità che le tecnologie a basso costo e le capacità locali possano aiutare a caratterizzare la forzante pluviometrica a supporto dei sistemi di allerta precoce basati sull'identificazione di uno stato meteorologico significativo. Il modello binario ha raggiunto un'accuratezza e un F1-score di 85,28% e 0,86 per il set di test e di 83,35% e 0,82 per l'implementazione nel caso di studio. Il modello multi-classe ha raggiunto un'accuratezza media e F1-score medio (macro-average) di 77,71% e 0,73 per il classificatore a 6 vie e 78,05% e 0,81 per quello a 5 classi. Le prestazioni migliori sono state ottenute nelle classi relative a forti precipitazioni e assenza di pioggia, mentre le previsioni errate sono legate a precipitazioni meno estreme. Il metodo proposto richiede requisiti operativi limitati, può essere implementato facilmente e rapidamente in casi d'uso reali, sfruttando dispositivi preesistenti con un uso parsimonioso di risorse economiche e computazionali. La classificazione può essere eseguita su singole fotografie scattate in condizioni disparate da dispositivi di acquisizione di uso comune, ovvero da telecamere statiche o in movimento senza regolazione dei parametri. Questo approccio potrebbe essere particolarmente utile nelle aree urbane in cui i metodi di misurazione come i pluviometri incontrano difficoltà di installazione o limitazioni operative o in contesti in cui non sono disponibili dati di telerilevamento o radar. Il sistema non si adatta a scene che sono fuorvianti anche per la percezione visiva umana. I limiti attuali risiedono nelle approssimazioni intrinseche negli output. Per colmare le lacune evidenti e migliorare l'accuratezza della previsione dell'intensità di precipitazione, sarebbe possibile un'ulteriore raccolta di dati. Sviluppi futuri potrebbero riguardare l'integrazione con ulteriori esperimenti in campo e dati da crowdsourcing, per promuovere comunicazione, partecipazione e dialogo aumentando la resilienza attraverso consapevolezza pubblica e impegno civico in una concezione di comunità smart.
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SAMPALEAN, NICULINA IUDITA. "ESPLORAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEI CONSUMATORI NEI CONFRONTI DELLE DIVERSE ETICHETTE RELATIVE AGLI ALIMENTI DI QUALITÀ CERTIFICATA DALL'UNIONE EUROPEA." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/115280.

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Abstract:
Qualsiasi prodotto alimentare che si trova sul mercato contiene diverse etichette che aiutano i consumatori nel loro processo decisionale quando fanno acquisti. Questo aiuto può essere garantito solo se i consumatori comprendono il significato di queste etichette, le differenze tra loro e le informazioni che certificano. La tesi ha esplorato il ruolo delle etichette nel settore del marketing alimentare usando studi condotti sull'approccio del consumatore. Utilizzando diversi metodi (statistici ed econometrici), abbiamo analizzato le percezioni, la consapevolezza e la conoscenza dei consumatori verso alcune etichette alimentari e le loro preferenze e comportamenti verso i prodotti alimentari che portano queste etichette (etichette nutrizionali sul fronte della confezione e marchi di qualità europei). I prodotti alimentari certificati di qualità sono stati scelti perché sono drammaticamente rilevanti per il settore agroalimentare europeo, e ancora di più per quello italiano dove costituisce la DOP Economy, data la sua densità. Sulla base dei risultati abbiamo formulato alcune raccomandazioni di marketing, policy, e di comunicazione che potrebbero essere utilizzate dai consorzi per migliorare l'impegno dei consumatori per i prodotti con marchi di qualità. Le raccomandazioni sono state rivolte anche ai policy maker e ai produttori dei prodotti DOP/IGP/STG/Organici ma anche ai policy maker dell'Etichettatura Nutrizionale.
Any food product found on the market contains several labels that help consumers in their decision making when shopping. This help can be guaranteed only if the consumers understand the significance of those labels, the differences between them and the information that they certify. The thesis explored labels’ role in the food marketing sector and studies were carried out according to consumer approach. Using different methods (statistics and econometrics), we analyzed consumers perceptions, awareness, knowledge towards some food labels and their preferences and behavior toward food products bearing these labels (Front of Packaging Nutritional Labels and Quality labels). Quality certified food products were chosen because are dramatically relevant for the European agri-food sector, even more of the Italian one where it forms the DOP Economy, due to its density. Assessments of several food labels from a consumer behavior perspective was carried out. Based on the findings we formulated some policy, marketing recommendations and communication suggestions that could be used by the consortia to enhance consumers’ engagement for products with quality certifications (PDO/PG/TSG or organic). The recommendations were also addressed to policy makers and producers of the PDO/PGI/TSG/Organic products but also to the policy makers of the Nutritional Labelling.
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ALESSANDRINI, Adriano. "Modello di simulazione per il calcolo di consumi energetici ed impatto ambientale del trasporto urbano di superficie." Doctoral thesis, 2003. http://hdl.handle.net/11573/481107.

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Abstract:
Alla luce di un’approfondita analisi dello stato dell’arte dei modelli per il calcolo delle emissioni si è proposto un nuovo approccio per superare i problemi dei modelli attuali. Si sono analizzate tre categorie di modelli, quelli basati sui fattori di emissione, quelli basati sui cicli di marcia medi e quelli basati sulla microsimulazione. I primi sono senz’altro i più diffusi, semplici da usare ed affidabili per ottenere dei valori medi su grandi aree, tuttavia si è dimostrato come a livello locale falliscano commettendo errori anche del 200% sul singolo arco ed anche maggiori sulla singola sezione d’arco. I secondi, per quanto abbiano avuto degli ottimi spunti sono ormai in via di abbandono perché a fronte di onerosissime campagne di acquisizione si ottengono dei modelli assolutamente inflessibili e tendenti all’obsolescenza precoce. I terzi sono i più studiati e promettenti tuttavia soffrono di due problemi, il primo è quello di richiedere enormi potenze di calcolo, problema che si risolverà da solo col tempo con l’aumento delle capacità di calcolo degli elaboratori commerciali, il secondo, di molto più difficile soluzione, è la cronica dipendenza da dati sperimentali del modello a tutti i livelli. Inoltre l’uso di questi ultimi modelli ha dimostrato che, sebbene possibile a livello teorico gestire grosse reti, sia molto semplice perdere il controllo delle simulazioni qualora la rete si allarghi al punto di non poter più guardare ogni veicolo della simulazione individualmente. Il modello che risolverebbe i problemi del calcolo delle emissioni è un modello accurato al contempo in locale e su vaste aree che descriva in dettaglio il fenomeno ma che si accontenti di lavorare, se non con pochi dati sperimentali, quantomeno con dati di facile reperimento. Per fornire un tale strumento si è pensato di integrare i valori di tre livelli di simulazione il tradizionale livello macro utilizzato per la pianificazione dei trasporti, un livello micro utilizzato solo a livello locale (quindi grandemente più semplice da gestire ed affidabile) per descrivere in dettaglio il moto dei veicoli sulla rete ed un livello ultra-micro che simula il singolo veicolo. L’architettura complessiva del modello proposto è organizzata in tre step corrispondenti ai tre livelli di simulazione. In particolare ognuno dei tre livelli di simulazione svolge parte del calcolo nel seguente modo: 1. il modello macro è un tradizionale modello trasportistico che identifica i flussi di traffico e le velocità medie dei flussi sugli archi della rete partendo dalle condizioni socioeconomiche, dalle caratteristiche del territorio e dalla rete dei trasporti; 2. il modello micro ricostruisce i diagrammi di marcia di tutti i veicoli transitanti su ogni arco nella finestra temporale della simulazione a partire dai valori di flusso e velocità media del singolo arco determinati dal modello macro; 3. il modello ultra-mico calcola il consumo di combustibile (energia) e le emissioni inquinanti di ogni singolo veicolo su ogni arco a partire dal diagramma di marcia determinato dal modello micro, dalle caratteristiche del veicolo assegnate probabilisticamente in accordo con la composizione veicolare e dalle pendenze degli archi percorsi. Questa ricerca non apporta nessuna particolare innovazione al modello macro utilizzato e, può addirittura rinunciare all’uso di un modello per determinare i flussi e le loro velocità medie qualora si disponga di dati tali dati perché sperimentalmente misurati sulla rete. Il modello macro scelto è un software commerciale, TRANSCAD® della Caliper, che coniuga le capacità trasportistiche con una gestione geografica GIS (Geographic Information System) dei dati che facilita visualizzazione e trattamento dei dati sia di input che di output del modello. Il modello micro determina i cicli di marcia dei veicoli presenti sull’arco nella finestra temporale. Per fare ciò oltre agli input che provengono dal modello macro, flusso medio d’arco nella finestra temporale, velocità media del flusso e le caratteristiche geometriche dell’arco per ogni arco, ha bisogno di alcuni parametri quali la distanza libera che il veicolo accetta senza accodarsi o iniziare la manovra di sorpasso e la velocità che il veicolo manterrebbe se fosse solo sull’arco. Tali parametri scaturiscono da una calibrazione effettuata, tramite dati sperimentali, su un certo numero di archi “tipo”. I risultati della calibrazione sono anch’essi input al modello micro. Il modello macro fornisce al micro il numero di veicoli che accedono ad ogni arco nell’unità di tempo ma non l’esatta distribuzione degli accessi. In prima ipotesi il modello micro considera gli ingressi dei veicoli ad ogni arco scaglionati secondo una distribuzione statistica quindi, una volta simulati tutti gli archi della rete, verifica che la distribuzione assunta per ogni arco sia coerente con i risultati ottenuti alla fine degli archi confluenti. Se le distribuzioni differiscono il procedimento di calcolo viene iterato adottando come distribuzioni d’ingresso quelle ricavate a valle della precedente simulazione. L’ultimo passo della simulazione consiste nel determinare per ogni veicolo su ogni arco, di cui istante per istante si conoscono i cicli di marcia, emissioni e consumi istantanei. Oltre a cicli di marcia e pendenza della strada il simulatore ultra-micro necessita di altri input quali la densità dell’aria (o temperatura, pressione ed umidità relativa) e le caratteristiche del veicolo. In dettaglio per ogni veicolo è necessario conoscere: la superficie frontale, il coefficiente di penetrazione aerodinamica CX, la massa a vuoto, la condizione di carico ed i piani quotati potenza, consumo ed emissioni specifiche del motore. Dati di tale dettaglio identificano il singolo veicolo con notevole precisione, tuttavia che sia proprio quel singolo veicolo di cui si hanno i dati ad essere in quel preciso istante su quel dato arco è un’ipotesi piuttosto restrittiva. Quindi si è ritenuto di suddividere i veicoli in “classi veicolari” i cui veicoli hanno caratteristiche simili tra loro e raccogliere dati caratteristici della classe e non del singolo veicolo. Variazioni possono senz’altro esistere ma se l’appartenenza di un veicolo ad una certa classe è ben studiata tali variazioni sono piuttosto contenute. Si è scelta, come classificazione, quella adottata dal progetto MEET (MEET Consortium, 1999: 49–51) che suddivide i veicoli secondo la taglia del motore, il combustibile l’anno di prima immatricolazione tuttavia tale classificazione non è vincolante e si potrebbe scendere in maggior dettaglio qualora lo si ritenesse necessario. Gli output della catena di modelli consistono nelle emissioni istantanee di ogni veicolo presente sulla rete in ogni istante della finestra temporale. Per renderli fruibili questi dati possono essere aggregati per posizione geografica, per tempo, per veicolo, per strada o anche per combinazioni di questi fattori. A tale scopo la catena di modelli è completata dall’interfaccia grafica GIS, che è indispensabile per il trattamento dei dati che altrimenti sarebbero solo “montagne” di numeri.
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ANELLI, DEBORA. "Sviluppo urbano sostenibile e consumo di suolo: modelli innovativi a supporto della valutazione del rischio negli interventi di trasformazione urbana." Doctoral thesis, 2022. http://hdl.handle.net/11573/1631994.

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Abstract:
La presente ricerca intende fornire un contributo logico-operativo per supportare l'adozione di strategie di pianificazione urbana in grado di condurre a un miglioramento del quadro generale delineato, con particolare riferimento alle questioni sociali, economiche ed ambientali generate dal consumo di suolo naturale. Destinato alle Pubbliche Amministrazioni e ai privati imprenditori coinvolti nei processi decisionali di pianificazione delle iniziative di trasformazione urbana sostenibili, il lavoro trae origine dalla necessità di ridurre il consumo di suolo naturale nelle forme e modalità con cui si manifesta nei contesti urbanizzati, adottando strumenti di valutazione che siano in grado di i) sistematizzare l'analisi delle dinamiche urbane che contribuiscono alla sua formazione, ii) individuare rapidamente ed efficacemente le aree in cui insistono condizioni di criticità o di potenzialità circa gli aspetti sociali, economici ed ambientali considerati, iii) tener conto del contributo di ciascun aspetto nella formazione del consumo di suolo, iv) rappresentare in maniera semplice e concreta i risultati dell'analisi per aumentare la consapevolezza degli enti governativi, a cui spettano le decisioni d'intervento, e dei cittadini, v) supportare la calibrazione della composizione morfologica degli interventi di trasformazione urbana affinchè siano meno impattanti e a ridotto consumo di suolo naturale, finanziariamente convenienti per i soggetti pubblici e privati coinvolti, ed adeguati per soddisfare le necessità della comunità locale, vi) porsi in linea con l'obiettivo europeo di “consumo di suolo netto pari a zero” entro il 2050, vii) aumentare la resilienza e la qualità della vita nelle città. La ricerca consiste nella definizione e sperimentazione di un modello innovativo di valutazione del rischio direttamente causato dalla dimensione urbana del fenomeno del consumo di suolo. Nello specifico, si valuta il rischio economico- finanziario, ambientale e sociale che insorge negli ambiti altamente urbanizzati, attraverso un indice sintetico che riassume la rilevanza di ciascun aspetto indagato grazie all'utilizzo di un sistema di indicatori gerarchico e di tipo compensativo. Il concetto di rischio è declinato secondo le specificità di ciascuna componente del consumo di suolo considerata, a seguito di un attento studio e di una efficace contestualizzazione, e si espleta in un set di criteri, indicatori e range di variazione. L'approccio proposto mutua l'impostazione metodologica dell'analisi e del monitoraggio dello sviluppo sostenibile condotto in ambito nazionale, avvalendosi però delle tecniche di valutazione multicriteri e dei sistemi informativi geografici (GIS) per la costruzione di indici sintetici di rischio afferenti a ciascuna componente considerata. Le operazioni condotte vengono riassunte e condensate in un documento procedurale, ossia un protocollo di fasi logico-operative di carattere generale, implementabile a differenti scale territoriali di contesti urbanizzati nazionali ed esteri, che costituisce il quadro sinottico della sistematizzazione dell'analisi della dimensione urbana del consumo di suolo naturale. Il modello proposto implementato al caso della città di Roma, scelta a causa del suo tasso di impermeabilizzazione, il più elevato d'Italia a partire dal 2016 secondo le indagini dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), delle sue criticità rispetto agli SDG, oltre che per la rilevanza del suo patrimonio storico-artistico e culturale da proteggere dai cambiamenti climatici e da valorizzare adeguatamente in maniera sostenibile. La suddivisione del territorio comunale in unità territoriali d'indagine, scelte sulla base dell'utilità finale di ciascun indice per conto di operatori pubblici e privati coinvolti nella predisposizione di piani e progetti di trasformazione urbana che siano sostenibili e a ridotto consumo di suolo, permette di valutare le criticità o potenzialità delle singole porzioni urbane fornendo un quadro conoscitivo alla scala subcomunale, spesso trascurata dai sistemi di monitoraggio degli SDG, ma estremamente importante sul piano operativo anche per la Pubblica Amministrazione e i privati imprenditori. Infine, la visualizzazione dei risultati degli indici attraverso l'utilizzo di apposite mappe tematiche, consente di facilitare la visualizzazione della distribuzione spaziale del rischio considerato.
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AGNOLI, LARA. "LA DOMANDA DI VINO E ALTRE BEVANDE ALCOLICHE NELLE NUOVE GENERAZIONI: I MODELLI A SCELTA DISCRETA APPLICATI ALLE SITUAZIONI DI CONSUMO." Doctoral thesis, 2010. http://hdl.handle.net/2158/556286.

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CARDELLA, Claudia Bianca. "I CIRCUITI BREVI SOLIDALI DI PRODUZIONE AGRICOLA E CONSUMO ALIMENTARE COME MODELLI PER UN FUTURO SOSTENIBILE." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/10447/95053.

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GOLASI, IACOPO. "Benessere termoigrometrico in ambiente esterno ed interno: sviluppo di modelli predittivi, analisi di materiali innovativi e ripercussioni sui consumi energetici." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1067174.

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Abstract:
Nell’ambito del presente lavoro di tesi sono stati investigati differenti aspetti legati al thermal comfort in ambiente interno ed esterno. Per quanto concerne gli ambienti aperti, sono stati sviluppati modelli predittivi della percezione termoigrometrica, è stata valutata l’influenza sul microclima di materiali innovativi e di varie strategie di mitigazione e si è proceduto a mappare, attraverso opportuni indici, il territorio italiano e globale in relazione anche ai flussi turistici nazionali ed intercontinentali. Per gli spazi indoor è stata invece valutata la relazione intercorrente tra sensazione termica e temperatura di colore della luce con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici. La tesi è stata quindi suddivisa in cinque sezioni. Nella prima sono stati individuati, con riferimento all’area mediterranea, i valori della Physiological Equivalent Temperature (PET) neutrale e preferita, della temperatura dell’aria neutrale, del Physiological Equivalent Temperature (PET) comfort range ed è stato ricavato un nuovo indice empirico in grado di predire, sulla base dell’ASHRAE 7-point scale, la sensazione termica della popolazione mediterranea in ambienti aperti. Questo indice, denominato MOCI (Mediterranean Outdoor Comfort Index), predice però un voto medio ed è per tale ragione che è stata anche riadattata alla popolazione mediterranea la relazione della PPD (Predicted Percentage of Dissatisfied) proposta nell’ISO 7730. Le prestazioni del MOCI sono state poi confrontate numericamente con quelle di Actual Sensation Vote Europe (ASVEUROPE), Effective Temperature (ET), Physiological Equivalent Temperature (PET) e Predicted Mean Vote. È stato inoltre proposto e validato il Global Outdoor Comfort Index (GOCI), un indice empirico in grado di predire la percezione termica a livello globale. Nella seconda sezione sono state invece analizzate differenti strategie di mitigazione del microclima urbano. I siti analizzati sono il campus dell’Università degli Studi Sapienza di Roma, il chiostro di San Pietro in Vincoli (sede della Facoltà di Ingegneria del medesimo Ateneo) ed il canyon urbano di via delle Carrozze, anch’esso sito in Roma. Oltre ad un aumento dello urban greening, sono state implementate configurazioni caratterizzate dall’uso di materiali ad elevato coefficiente di albedo. L’analisi dei valori assunti dalle variabili micrometeorologiche e dagli indici di comfort termico è stata possibile grazie a modelli validati sperimentalmente ed elaborati attraverso il software ENVI-met. Per quest’ultimo, è stato inoltre proposto un nuovo approccio simulativo basato su dati provenienti da radiosondaggi. Nella terza sezione è stata valutata, con riferimento al territorio italiano e mondiale, la percezione termica di un individuo afferente all’area mediterranea (mediante il MOCI) e quella di un normotipo globale (mediante il PMV). I risultati, relazionati ai flussi turistici, sono stati elaborati in termini di andamenti orari annuali, valori medi settimanali e relativi picchi, diagrammi di frequenza, variazioni dei percentili e mappe spaziali. Nella quarta sezione, differentemente rispetto a quanto fatto in precedenza, vengono discussi aspetti legati al benessere termoigrometrico in ambiente interno. In particolare, si è cercato di valutare se la temperatura di colore della luce è in grado o meno di influenzare la percezione termica. Questo studio è stato effettuato in collaborazione con la “Escuela Técnica Superior de Ingeniería de Caminos, Canales y Puertos de la Universidad de Granada” e mira a ridurre i consumi energetici degli edifici. Per esempio, la temperatura di uno spazio confinato potrebbe essere inferiore in presenza di una luce con bassa temperatura di colore durante la stagione di riscaldamento e viceversa durante quella di raffrescamento. È stata quindi organizzata, all’interno di una test room, una field survey in cui sono state esaminate la percezione e preferenza termica, la tolleranza e l’accettabilità personale e la confortevolezza nello svolgere un dato compito in presenza di luce calda, neutrale e fredda. Nella quinta ed ultima sezione vengono infine riportati i risultati ottenuti.
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