Academic literature on the topic 'Modelli gerarchici'

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Journal articles on the topic "Modelli gerarchici"

1

Schnotz, Wolfgang, Mark Ullrich, Ulrike Hochpochler, Holger Horz, Nele McElvany, Sascha Schroeder, and Jürgen Baumert. "What makes text-picture-integration difficult? A structural and procedural analysis of textbook requirements." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2012): 103–35. http://dx.doi.org/10.3280/rip2011-001006.

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Abstract:
La lettura finalizzata all'apprendimento richiede di integrare in strutture di conoscenza coerenti informazioni provenienti dal testo e dalle figure. Per studiare come si sviluppano le competenze di integrazione testo-figura negli studenti, è stato selezionato dai testi scolatici un campione rappresentativo di compiti di integrazione e questo è stato usato per la costruzione di item, che sono stati mostrati a 1060 studenti tedeschi di 4 livelli scolastici differenti (dalla 5^ alla 8^ classe). Sulla base della item-response-theory, 240 item che richiedono un'integrazione a differenti livelli gerarchici sono stati selezionati secondo un modello logistico a 1 parametro. L'analisi cognitiva degli item suggerisce che l'integrazione testo-figura richiede combinazioni flessibili di un insieme limitato di procedure cognitive che operano su modelli mentali specifici per compito. Le difficoltà degli item di integrazione testo-figura nei termini del modello di Rasch possono essere predette sulla base dell'analisi del compito cognitivo includendo le caratteristiche strutturali delle unità di testo e le richieste procedurali degli item.
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Salvatori, Sara, and Teresa Terrón Caro. "L’approccio intersezionale e quello transnazioanle nello studio dei flussi migratori: elementi per una proposta analitica." Collectivus, Revista de Ciencias Sociales 6, no. 1 (March 12, 2019): 35–46. http://dx.doi.org/10.15648/coll.1.2019.3.

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Abstract:
In una società in cui i flussi migratori stanno acquisendo sempre maggiore complessità, consideriamo l’approccio intersezionale e l’analisi transnazionale i modelli teorici maggiormente adatti a svolgere uno studio approfondito di tali fenomeni. Malgrado ciò, la loro struttura richiede una revisione critica affinché, da una parte, si realizzi la piena applicabilità di questi sistemi alla ampia varietà dei contesti culturali dei quali sono portatori i migranti, e dall’altra si crei un sistema analitico integrato per articolare lo studio dei sistemi gerarchici che regolano l’accesso dei migranti nelle società d’arrivo, allo spazio transnazionale nel quale si muovono.
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Ferla, Alcindo Antônio, Maria Augusta Nicoli, Mirian Ribeiro Conceição, Vanessa Vivoli, Brigida Lilia Marta, Francesco Sintoni, Gabriel Calazans Baptista, Ardigò Martino, and Ricardo Burg Ceccim. "Un laboratorio come il rizoma: conoscenza della salute e del fare in connessioni italo-brasiliane." Saúde em Redes 5, no. 1Suplem (July 15, 2020): 12–22. http://dx.doi.org/10.18310/2446-4813.2019v5n1suplemp12-22.

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Abstract:
La cooperazione internazionale è spesso presentata come un'area di conoscenza in cui alcuni approcci metodologici misurano i flussi e le relazioni di potere per classificarli in tipologie che li descrivono e generano modelli di analisi. Diventa così parte di un'istituzionalità dove la conoscenza e le pratiche delle relazioni internazionali sono predominanti e ad esse subordinate. Si lasciano attraversare da interessi che fissano i confini dei paesi e assegnano valori gerarchici ai cittadini, secondo il loro inserimento nei sistemi produttivi di ogni paese e nella gerarchia dei paesi. In questa pubblicazione e nell'esperienza che ne deriva, questo approccio non è efficace. Al centro della riflessione non vi è assolutamente la divergenza con le conoscenze accumulate nel campo delle relazioni internazionali. Il focus è piuttosto di tipo metodologico. Invece di flussi geografici ed emisferici (nord-sud, sud-sud), abbiamo qui flussi mossi dalla solidarietà, dal lavoro collaborativo e da un concetto di globalità dove le persone (il popolo, ci ha detto Paulo Freire) sono centraliii. I flussi di cooperazione, in questa modalità di esperienze, hanno molteplici direzioni e si muovono continuamente. Non c'è uno schema di direzione fisso. Quando parliamo di questo lavoro e della collaborazione stessa, parliamo del Laboratorio italo-brasiliano di formazione, ricerca e pratiche in materia di salute collettiva. Il nome inizia con "laboratorio" per evidenziare il modo di produrre, che è alchemico, mescolando i componenti di qui, di là e “tra”. I nostri incontri devono essere inventati ogni anno, in quanto ciò che è stato fatto l'anno precedente non risponde più nello stesso modo e si perseguono altre modalità. Così, incorporiamo l’altro in noi.
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Elisabetta Mughini. "Il Movimento di Avanguardie Educative: un modello per la governance dell’innovazione della scuola." IUL Research 1, no. 1 (July 24, 2020): 24–36. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v1i1.36.

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Abstract:
Nel presentare l’impianto teorico alla base del Movimento di Avanguardie educative, il progetto di ricerca avviato da Indire insieme a 22 Scuole italiane fondatrici, si ripercorrono le principali fasi di strutturazione ed evoluzione del sistema di governance della Rete, evidenziandone i punti di forza e quelli di debolezza nel percorso di messa a sistema dell’innovazione educativa tra gli aderenti. Il sistema a rete non gerarchico e flessibile adottato dal Movimento consente agli attori di acquisire conoscenze ed esperienze condivise aumentando la loro capacità d’implementazione di soluzioni innovative per la trasformazione del modello trasmissivo di scuola.
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5

Osti, Giorgio. "Abitare in periferia: alla ricerca di un modello." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 97 (February 2011): 15–34. http://dx.doi.org/10.3280/asur2010-097003.

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Abstract:
Nel paper si cerca di verificare se e come sia possibile parlare ancora di periferia in contesti abitativi segnati da diffusivitŕ dei manufatti e alta mobilitŕ delle persone. A lungo abbiamo utilizzato uno schema duale "centro-periferia" che sembrava riassumere bene tratti distinti e contrapposti della qualitŕ della vita. Quello schema non č piů sufficiente. Non per questo si debbono adottare schemi completamente basati su visioni soggettive della periferia. Vi sono ancora criteri generali con cui individuare gerarchie spaziali con particolare attenzione all'abitare. Nel testo vengono individuati quattro criteri: la morfologia spaziale, le istituzioni, la motilitŕ e le aggregazioni sociali. Questi variamente combinati identificano spazi nuovi, ancora in buona misura da denominare e studiare.
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Rosciglione, Claudia. "La flessibilità dell’organizzazione biologica. Strutture e funzioni alla luce di un modello gerarchico e pluralista dell’omologia." Rivista di estetica, no. 62 (September 1, 2016): 56–68. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.1185.

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Cervia, Silvia. "Governare la salute. Una riflessione sul modello di network toscano." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (November 2011): 101–20. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-004007.

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Abstract:
Le trasformazioni dell'epoca post-moderna hanno inciso tanto profondamente sui sistemi sanitari da metterne in discussione il meccanismo stesso di legittimazione. Guardare alla salute come al risultato di un complesso sistema di variabili biologiche, fisiologiche, economiche, culturali e sociali implica infatti un ripensamento del tradizionale assetto di, fondato sulle gerarchie burocratiche e sui saperi esperti. Emergono cosě nuove forme di regolazionein grado di agire sulle diverse variabili intervenienti attraverso percorsi e processi di cooperazione tra i diversi attori pubblici e privati (). A partire dai diversi assetti di potere che un sistema a rete puň descrivere, l'articolo esplora i cambiamenti intervenuti sull'assetto dei poteri regolativi in ambito sanitario per individuare i principi ispiratori del modello didefinito dalla Regione Toscana attraverso le "Societŕ della Salute".
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Rinaldi, Cirus. "Maschilità "sacrificate", maschilità "esibite" e maschilità "revansciste" nel sex work di strada." SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI, no. 3 (February 2022): 100–113. http://dx.doi.org/10.3280/siss2021-003006.

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Abstract:
Il presente articolo, approfondendo dei dati etnografici sul sex work maschile di strada raccolti dall'autore tra il 2011 e il 2018, intende evidenziare i significati attribuiti allo scambio sessuo-economico e delineare le relazioni gerarchiche che si definiscono per via della costruzione egemonica di genere e sessuale ma anche, inevitabilmente, per la corresponsione di una paga a seguito di una prestazione con l'obiettivo di identificare le modalità attraverso le quali si costruiscono modelli di maschilità situazionali e negoziate. L'analisi prova che la reputazione maschile deve essere costantemente preservata e dal momento che determina una sorta di rendita da posizionamento, essa è costantemente monitorata e «valorizzata» sia dal sex worker che dai «clienti», in quanto sotto minaccia perenne in contesti in cui in cui appaiono identità "inquinanti" gay.
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Zanfrini, Laura. "E' tempo di un nuovo paradigma: un modello di sostenibilità economico-sociale per il governo delle migrazioni." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 25, no. 49 (April 2017): 59–77. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004904.

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Abstract:
Riassunto Nell'esperienza europea, le migrazioni economiche sono state tradizionalmente regolate in base a un principio di complementarietà tra manodopera autoctona e immigrata. Funzionale ad assecondare i fabbisogni contingenti del mercato del lavoro, questo approccio ha però provocato la "naturale" concentrazione dei lavoratori stranieri nei gradini più bassi della gerarchia professionale e, nel tempo, una condizione di svantaggio strutturale per gli immigrati e i loro discendenti. Oltre che confliggere con i principi antidiscriminatori sui quali si fondano le civiltà europee, questi fenomeni rappresentano, nell'attuale scenario demografico, una posta in gioco decisiva per la competitività dell'economia e la sostenibilità del modello sociale europeo.
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Ungaro, Lucrezia. "Traiano e la costruzione della sua immagine nel Foro." Veleia, no. 35 (July 12, 2018): 151. http://dx.doi.org/10.1387/veleia.19668.

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Abstract:
Riassunto: La scoperta di un nuovo ritratto colossale di Traiano avvenuta durante la preparazione della mostra “Traiano. Costruire l’Impero, creare l’Europa”, produce una rinnovata lettura del complesso programma figurativo voluto dall’imperatore nel suo Foro. Nel quadro della sua azione politica, militare e sociale, il Foro è infatti la massima rappresentazione della sua virtus imperatoria e della maiestas populi romani. In particolare, vengono riconsiderati i ritratti del Traianus Pater e della cosiddetta Agrippina/Marcia, alla luce di una possibile galleria dedicata alla famiglia genetica di Traiano e ai suoi modelli, come Giulio Cesare. Pari attenzione si dedica alla distribuzione delle sculture e dei rilievi noti negli spazi forensi, al loro rapporto gerarchico nello spazio sovradimensionato della piazza. Da ultimo, viene ripresa la proposta di riconoscere nell’aula trisegmentata la porticus porphiretica, riesaminando in via preliminare le sculture note in porfido attribuibili al Foro, e alcuni frammenti conservati nei depositi del Museo dei Fori Imperiali che acquisiscono così nuovo interesse.Parole chiave: nuovo ritratto colossale di Traiano, Agrippina/Marcia, Traianus Pater, programma figurativo del Foro, virtus imperatoria, la famiglia imperiale.
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Dissertations / Theses on the topic "Modelli gerarchici"

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NAI, RUSCONE MARTA. "Modelli gerarchici: aspetti metodologici e ambiti di applicazione." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/25272.

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Abstract:
Sempre più spesso e in vari ambiti disciplinari (come ad esempio nelle ricerche sociologiche, economiche, demografiche, epidemiologiche) si analizzano fenomeni con una struttura informativa gerarchica, in cui i dati si riferiscono a più livelli di osservazione/appartenenza: individuale, familiare, territoriale, sociale e così via. In particolare, lo studio delle relazioni tra l'individuo e il contesto che lo circonda può essere ricondotto all'analisi di fenomeni a struttura gerarchica. I modelli che si sono manifestati più idonei al trattamento di dati con struttura complessa sono i cosiddetti Multilevel Model. Questa classe è caratterizzata dalle seguenti dimensioni di analisi: una dimensione micro, relativa all'individuo, e una dimensione macro, riferita al contesto in cui l'individuo vive, formalizzando l'interazione individuo/ambiente attraverso lo studio dell'effetto di opportune variabili, cosiddette macro, sulle scelte e sui comportamenti individuali. L'effetto delle variabili a livello macro su quelle a livello micro può essere definito moderante, poichè l'influenza che esso rappresenta condiziona la relazione di tipo causale tra le variabili di risposta e quelle esplicative (esse sono componenti essenziali di qualsiasi analisi di regressione). Tra i principali aspetti di questa classe di modelli è possibile individuare l'elevata complessità, in presenza di un numero elevato di livelli o di variabili esplicative. La metodologia dei modelli multilivello consente l'analisi di dati organizzati in una struttura di tipo gerarchico, ossia di dati raggruppati. Nella teoria "classica" si introduce poi, ai fini inferenziali, l'ipotesi distributiva normale per le componenti d'errore. Tuttavia in alcuni casi tale assunzione può rilevarsi troppo restrittiva. Uno degli obiettivi di questa tesi è stato di proporre, quale alternativa alla normale, la distribuzione Skew-Normal (SN) (Azzalini, Dalla Valle, 1996), che include come caso speciale la distribuzione normale e riesce a modellare i più svariati andamenti, adattandosi in modo più appropriato alle situazioni presenti in natura. La SN permette di migliorare l'approccio all'analisi potendo "manipolare", anche se non direttamente, la simmetria della distribuzione. Si metteranno in luce l'utilità di impiego della SN nell'ambito dell'analisi multilivello e si discuteranno i principali problemi legati alla stima dei parametri.
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Egidi, Leonardo. "Developments in Bayesian Hierarchical Models and Prior Specification with Application to Analysis of Soccer Data." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3427270.

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Abstract:
In the recent years the challenge for new prior specifications and for complex hierarchical models became even more relevant in Bayesian inference. The advent of the Markov Chain Monte Carlo techniques, along with new probabilistic programming languages and new algorithms, extended the boundaries of the field, both in theoretical and applied directions. In the present thesis, we address theoretical and applied tasks. In the first part we propose a new class of prior distributions which might depend on the data and specified as a mixture between a noninformative and an informative prior. The generic prior belonging to this class provides less information than an informative prior and is more likely to not dominate the inference when the data size is small or moderate. Such a distribution is well suited for robustness tasks, especially in case of informative prior misspecification. Simulation studies within the conjugate models show that this proposal may be convenient for reducing the mean squared errors and improving the frequentist coverage. Furthermore, under mild conditions this class of distributions yields some other nice theoretical properties. In the second part of the thesis we use hierarchical Bayesian models for predicting some soccer quantities and we extend the usual match goals’ modeling strategy by including the bookmakers’ information directly in the model. Posterior predictive checks on in-sample and out-of sample data show an excellent model fit, a good model calibration and, ultimately, the possibility for building efficient betting strategies.
Negli ultimi anni la sfida per la specificazione di nuove distribuzioni a priori e per l’uso di complessi modelli gerarchici è diventata ancora più rilevante all’interno dell’inferenza Bayesiana. L’avvento delle tecniche Markov Chain Monte Carlo, insieme a nuovi linguaggi di programmazione probabilistici, ha esteso i confini del campo, sia in direzione teorica che applicata. Nella presente tesi ci dedichiamo a obiettivi teorici e applicati. Nella prima parte proponiamo una nuova classe di distribuzioni a priori che dipendono dai dati e che sono specificate tramite una mistura tra una a priori non informativa e una a priori informativa. La generica distribuzione appartenente a questa nuova classe fornisce meno informazione di una priori informativa e si candida a non dominare le conclusioni inferenziali quando la dimensione campionaria è piccola o moderata. Tale distribuzione `e idonea per scopi di robustezza, specialmente in caso di scorretta specificazione della distribuzione a priori informativa. Alcuni studi di simulazione all’interno di modelli coniugati mostrano che questa proposta può essere conveniente per ridurre gli errori quadratici medi e per migliorare la copertura frequentista. Inoltre, sotto condizioni non restrittive, questa classe di distribuzioni d`a luogo ad alcune altre interessanti proprietà teoriche. Nella seconda parte della tesi usiamo la classe dei modelli gerarchici Bayesiani per prevedere alcune grandezze relative al gioco del calcio ed estendiamo l’usuale modellazione per i goal includendo nel modello un’ulteriore informazione proveniente dalle case di scommesse. Strumenti per sondare a posteriori la bontà di adattamento del modello ai dati mettono in luce un’ottima aderenza del modello ai dati in possesso, una buona calibrazione dello stesso e suggeriscono, infine, la costruzione di efficienti strategie di scommesse per dati futuri.
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Libetta, Andrea. "Valutare il ruolo dell'accessibilità per migliorare la fruizione e la pianificazione degli spazi verdi urbani - Definizione di un modello di valutazione e applicazione al caso di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Le aree verdi urbane (UGA) svolgono un ruolo chiave nello sviluppo di città compatte fornendo una moltitudine servizi ecosistemici. Nonostante ciò, finora la maggior parte delle città europee ha valutato il fabbisogno di aree verdi attraverso uno standard di tipo quantitativo, senza tenere in considerazione i benefici ottenibili e nemmeno la dislocazione effettiva delle UGA. L’obiettivo non è solo quello di garantire quantità minime di verde, ma anche di renderlo maggiormente accessibile e dare a tutti cittadini la possibilità di beneficiarne. La valutazione dei parametri di prossimità e accessibilità può risultare utile per individuare le aree che presentano carenza all’interno della città. Partendo da questi presupposti la tesi elabora una metodologia di analisi del fabbisogno di UGA che tiene in considerazione la loro accessibilità da parte della popolazione, facendo emergere le carenze effettive, dovute non sempre a una carenza di aree ma spesso a una localizzazione non equilibrata. Le analisi si basano su elaborazioni spaziali in ambiente GIS di dati relativi alla presenza di UGA esistenti, differenziate in funzione della loro area, alla distribuzione degli accessi alle UGA, alla rete dei percorsi e alla distribuzione della popolazione. Le elaborazioni effettuate consentono di verificare quali aree residenziali risultano fuori da una distanza di 300m, considerata mediamente adeguata per garantire un accesso agevole alle UGA. La metodologia viene testata sulla città di Bologna al fine di verificarne la replicabilità a città di medio-grandi dimensioni. La metodologia intende proporsi come uno strumento efficace di supporto alla pianificazione delle UGA in relazione al fabbisogno effettivo che si rileva nelle diverse aree della città, al fine di indirizzare interventi più mirati volti non solo ad elevare le quantità di verde nei contesti che necessitano di nuovi spazi ma anche a migliorare l’accessibilità agli stessi, migliorando di conseguenza la fruizione.
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GRISOTTO, LAURA. "Modelli Bayesiani gerarchici peril controllo della distorsione ecologica." Doctoral thesis, 2009. http://hdl.handle.net/2158/547867.

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BIONDI, LUIGI. "Identifiability of Discrete Hierarchical Models with One Latent Variable." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1028810.

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Abstract:
In the thesis we discuss in depth the problem of identifiability for discrete models, showing many concrete situations in which it may fail. After this survey we concentrate on hierarchical log-linear models for binary variables with one hidden variable. These are more general of the LC models because may include some higher-order interactions. These models may sometimes be interpreted as discrete undirected graphical models (called also concentration graph models), but they are more general.
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GREGORI, LORENZO. "La forma dell'ontologia dell'azione IMAGACT: dal modello gerarchico al modello insiemistico in un DB a grafo." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/2158/1040230.

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Abstract:
Il lavoro di tesi si è concentrato sulla ristrutturazione del database dell'ontologia dell'azione IMAGACT, al fine di arricchirne l'espressività e di renderla sfruttabile da algoritmi di Natural Language Processing. Il modello dati gerarchico su cui si basava la risorsa originale è stato sostituito da un modello insiemistico, più adatto alla rappresentazione coerente dell'informazione linguistica, ed implementato in un database a grafo. La tesi descrive la collocazione dell'ontologia IMAGACT nel panorama delle risorse linguistiche e, attraverso dei casi di studio, analizza le problematiche tecniche e teoriche emerse nel trattamento dell'informazione. Viene infine discussa la proiezione della risorsa nel web e le sue possibilità di sfruttamento all'interno di algoritmi.
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SALVIA, LUIGI. "Trasformazioni e modelli di esercizio della funzione giustiziale nell'ordinamento nazionale ed europeo." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11573/1100316.

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Abstract:
La tesi mira a costruire un modello effettivo per la funzione giustiziale, prendendo spunto dalle Commissioni di ricorso istituite presso alcune agenzie europee di regolazione, in grado di offrire una più ampia tutela delle posizioni giuridiche soggettive e di coordinarsi con la tutela offerta dal giudice amministrativo. Il modello individuato è poi calato nella realtà dell'ordinamento nazionale, confrontandolo con gli strumenti attualmente previsti dal diritto vigente e valutando le più recenti innovazioni normative, che dimostrano una spiccata attenzione alla risoluzione giustiziale delle controversie per quanto lontana dai requisiti di indipendenza e ampiezza del sindacato che sono ritenuti fondamentali ai fini di garantire una tutela effettiva.
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Books on the topic "Modelli gerarchici"

1

La struttura gerarchica del territorio: Un modello per l'analisi delle elezioni politiche 2006 nei comuni italiani. Roma: Aracne, 2007.

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Ancona, Elvio. Reductio ad unum: Il modello gerarchico di ordinamento e le sue rappresentazioni nella controversia sulle relazioni tra potere spirituale e potere temporale all'inizio del XIV sec. Padova: CUSL nuova vita, 1999.

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3

Giornalisti agli arresti redazionali?: Il newsmaking in Italia : ricerca su selezione e gerarchia delle notizie : TG1-TG5: due modelli a confronto : analisi comparativa delle due principali testate televisive italiane. Roma: Kappa, 2004.

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4

Nuovi modelli d'impresa, gerarchie organizzative e imprese rete. Milano, Italy: FrancoAngeli, 1992.

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Book chapters on the topic "Modelli gerarchici"

1

Simion, Samuela. "«Gerarchie del riferibile» nella redazione P del Devisement dou monde." In Filologie medievali e moderne. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-439-4/006.

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Abstract:
This paper presents the results of a comparison between the Latin version P, drawn up by the friar Francesco Pipino OP, and its vernacular model, VA. The analysis, based on chosen samples, discusses the common belief that P is a censored version, showing that the main cuts depend on its model. The negative depictions of Muhammad and Islam and of idolatry are also analysed.
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