Academic literature on the topic 'Modelli di genere'

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Journal articles on the topic "Modelli di genere"

1

Petrillo, Giovanna. "Modelli di successo e deferenze di genere." Revista de Psicología Social 8, no. 2 (January 1993): 217–33. http://dx.doi.org/10.1080/02134748.1993.10821681.

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2

Chaves Dias, Elizangela. "MODELLI DI OSPITALITÀ E THEOXENIA NELLA BIBBIA." Perspectiva Teológica 51, no. 2 (August 31, 2019): 207. http://dx.doi.org/10.20911/21768757v51n2p207/2019.

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Abstract:
Questo saggio propone un approccio alla tematica dell’ospitalità in prospettiva biblico-teologica. L’ospitalità e la theoxenia sono generi letterari presenti anche nella letteratura extra-biblica, per cui, si cerca prima di individuare gli ele­menti specifici di questi generi letterari ad extra della Bibbia. Seguendo, poi, con lo studio di Gn 18,1-15 si cerca di identificare una grammatica simbolica e una struttura propria dei generi letterari dell’ospitalità e della theoxenia. Dai risultati ottenuti, si fa una analisi comparativa tra Gn 18,1-15 e Gn 19,1-29, per finalmente verificare l’intenzionalità teologica di Luca nell’utilizzare i sopraindicati generi lette­rari in Lc 7,36-50. Non si tratta soltanto di applicare il metodo di analisi del genere letterario, ma di identificare nei racconti biblici le tracce del genere di theoxenia e di ospitalità e la loro intenzionalità nelle pericopi prescelte per questo studio.
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3

Seveso, Gabriella. "Differenze di genere e libri per l’infanzia: riflessioni sugli stereotipi di genere nei libri scolastici italiani [Diferenças de gênero e livros para a infância: reflexões sobre os estereótipos de gênero nos livros escolares italianos] (Gender differences and books for children: reflections on gender stereotypes in italian Schoolbooks)." Crítica Educativa 2, no. 2 (February 13, 2017): 107. http://dx.doi.org/10.22476/revcted.v2i2.100.

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Abstract:
A partire dagli anni Settanta, in Italia si è avviata una riflessione sull’importanza dei modelli di genere presenti nella letteratura per l’infanzia.Contemporaneamente, si è verificato un interessante cambiamento nella produzione editoriale di testi di narrativa rivolta a bambini/e e ragazzi/e, perché molte case editrici hanno proposto storie e personaggi che introducevano stereotipi non tradizionali riguardo al genere. Un settore particolare di questa produzione è quello dei libri scolastici. In questo ambito, c’è stata, negli ultimidecenni, qualche riflessione che ha sottolineato l’importanza dei modelli di identità e dei codici di comportamento veicolati nei testi scolastici. Inoltre,a livello europeo, è stato redatto un regolamento che invita le case editrici a diventare sensibili al problema delle differenze di genere (Progetto POLITE). Nonostante questo, la produzione sembra essere rimasta legata a immagini e modelli molto stereotipati in senso tradizionale. Il contributo ricostruisce la storia del dibattito italiano negli ultimi decenni e propone i risultati di una micro ricerca svolta in Lombardia su testi scolastici rivolti alla scuola primaria.
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4

Clavijo, Milagro Martín. "L’umorismo sovversivo di Eva in paradiso." Zbornik radova Filozofskog fakulteta u Splitu, no. 13 (2020): 3–18. http://dx.doi.org/10.38003/zrffs.13.9.

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Abstract:
Franca Rame e Dario Fo hanno creato numerosi spettacoli imperniati sulla donna del mito, del passato e del presente, rimaneggiando in continuazione i tradizionali modelli femminili tramandati nel corso del tempo. Eva, classico modello che incorpora il l ruolo della donna nella società, appare di frequnte nel repertorio dei due autori-attori. Quest’articolo si basa sull’analisi di due spettacoli che vedono Eva protagonista assoluta di un’altra versione della creazione del mondo: Il diario di Eva e Adamo ed Eva e si sofferma in particolare sul momento della nominatio rerum. Con questi due testi Rame e Fo propongono un’altra Genesi che rompe una tradizione narrativa che per secoli ha condizionato il rapporto tra i generi. La storia della creazione viene raccontata da due punti di vista: da quello dell’essere umano in genere e da quello femminile in specifico, quest’ultimo, caratterizzato da umanità, comprensione e un’alta dose di umorismo. Sarà infatti proprio Eva, che ha il dono della parola, a dare vita al creato attraverso il linguaggio.
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5

Mannarini, Terri. "Il genere della sfera pubblica. Asimmetria o dialogo?" PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 2 (February 2011): 55–64. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-002006.

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Abstract:
Lo studio mira ad acquisire elementi di conoscenza empirici utili a comprendere se i contesti della deliberazione pubblica rappresentano uno spazio di voce non penalizzante per le donne, oppure se, al contrario, riproducono meccanismi di esclusione e discriminazione, come sostenuto da alcune studiose femministe (Young, 1996; Benhabib, 1996). Attraverso l'analisi di dodici interviste a partecipanti (metà uomini e metà donne) a tre esperienze di deliberazione, l'autrice giunge alla conclusione che i modelli di partecipazione sono qualitativamente diversi per uomini e donne, e che i setting deliberativi, pur configurandosi come contesti tendenzialmente favorevoli alla partecipazione femminile, non possono aprioristicamente essere considerati immuni ai processi di discriminazione. In prospettiva di un approfondimento, l'autrice sottolinea come questo aspetto possa essere meglio indagato attraverso l'analisi dell'interazione tra i soggetti deliberanti.
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6

Demurtas, Pietro, Adele Menniti, and Loredana Cerbara. "Modelli di genere e attività domestiche: genitori e figli a confronto." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 110 (October 2016): 84–114. http://dx.doi.org/10.3280/sr2016-110006.

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7

Romano, Alessandra, and Rubina Petruccioli. "Gender diversity management, culture inclusive e sfide dell'attualità. Una review sistematica della letteratura." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 213–40. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9477.

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Abstract:
L'articolo esplora i dispositivi di gender equity e le azioni per il sostegno alle carriere femminili a partire dalla review sistematica degli studi empirici sul tema dell'ultimo ventennio (2000-2020). Sono stati analizzati centodieci contributi nazionali e internazionali. Le finalità della review sono contribuire a ricostruire lo stato dell'arte degli studi nazionali e internazionali su gender equity nei workplace, segregazioni di genere e work-life balance e offrire un quadro di sintesi rispetto alle proposte di intervento e ai dispositivi di supporto alle carriere femminili. L'obiettivo è individuare traiettorie di intervento utili a sviluppare modelli culturali ed educativi validi per coltivare processi di inclusione di genere nelle organizzazioni e nei contesti di lavoro
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8

Saturno, Jacopo. "INTERFERENZA INTERLINGUISTICA NELL’ACQUISIZIONE DELL’ACCORDO DI GENERE IN ITALIANO L2." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 13–34. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17127.

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Abstract:
Questo lavoro è dedicato agli errori di accordo di genere nell’italiano L2 parlato da studenti la cui L1 è il polacco. L’articolo si concentra sui sostantivi il cui genere differisce tra la L1 e la L2 (es. It. casa[F] vs. Pol. dom[M] ‘casa’). L’ipotesi della ricerca è che in tali condizioni, l’accordo può verificarsi nella forma di genere richiesta non dalla lingua di destinazione, ma dalla L1. La configurazione linguistica scelta è particolarmente appropriata per rispondere alla domanda di ricerca perché le due lingue presentano sistemi di genere parzialmente sovrapposti (It. M/F, Pol. M/F/N) e modelli di accordo simili (aggettivi, pronomi, alcune forme verbali). Diciassette studenti universitari polacchi appendenti l’italiano L2 hanno tradotto oralmente nella lingua di arrivo una serie di frasi in lingua polacca contenenti modelli di accordo di genere. Metà dei sostantivi target differivano per genere tra la L1 e la L2, mentre l’altra metà presentava un genere identico. Le frasi target sono state progettate per indagare ulteriormente il potenziale effetto del POS (aggettivo vs. articolo definito vs. verbo) e del genere del nome nella L2. I dati confermano l’ipotesi iniziale ed evidenziano un ruolo significativo per tutte le variabili considerate, anche se di diversa entità. Interlingual interference in the acquisition of gender agreement in Italian L2 This work is devoted to gender agreement errors in L2 Italian as spoken by L1 Polish learners. The paper focusses on nouns whose gender differs between the L1 and the L2 (e.g. It. casa[f] vs. Pol. dom[m] ‘house’). The research hypothesis is that in such conditions, agreeing elements may occur in the gender form required not by the target language, but by the L1. The chosen language configuration is particularly appropriate for investigating the research question because the two languages exhibit partially overlapping gender systems (It. m/f, Pol. m/f/n) and similar agreement patterns (adjectives, pronouns, some verb forms). Seventeen L1 Polish university students of L2 Italian orally translated into the target language a set of Polish sentences containing gender agreement patterns. Half of the target nouns differed in gender between the L1 and the L2, while the other half exhibited identical gender. Target sentences were designed to further investigate the potential effect of POS (adjective vs. definite article vs. verb) and noun gender in the L2. The data confirm the initial hypothesis and highlight a significant role for all the variables considered, although of varying magnitude.
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9

Spaziani, Cecilia. "Modelli di genere nella sfera politica del secondo dopoguerra: uno sguardo internazionale." STORIA E PROBLEMI CONTEMPORANEI, no. 84 (February 2022): 167–70. http://dx.doi.org/10.3280/spc2020084009.

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10

Toffanin, Angela Maria. "Violenza simbolica e asimmetrie di genere in Italia." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 299 (August 2022): 75–99. http://dx.doi.org/10.3280/ic2022-299004.

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Abstract:
Nel terzo millennio globalizzato permangono, anche in Italia, diseguaglianze e discriminazioni costruite su differenze individualizzate e appartenenze collettive. Il costrutto di violenza simbolica (Bourdieu 1977, 1998) risulta utile a spiegare come le stratificazioni sociali si riproducano inosservate, anche senza un esercizio esplicito di violenza (Elias e Scotson 1994). I privilegi in termini di opportunità e risorse che derivano dall'essere in una posizione di vantaggio in una determinata struttura sociale, infatti, sarebbero situati in una cornice di senso condivisa sia da chi ne beneficia, sia da chi li subisce. Tale condivisione li rende ovvi, inevitabili, "naturali", apparentemente insuperabili. L'analisi proposta in questo articolo prende il via da uno studio del tema della violenza di genere contro le donne condotto dal 2010; in particolare, approfondiamo le narrazioni di donne latinoamericane residenti in Veneto e impegnate in relazioni familiari e/o professionali con uomini e donne italiani, mettendo in luce i modelli e i ruoli di genere cui si riferiscono nelle costruzioni di senso in cui situano le loro esperienze e le loro decisioni. Inoltre, analizzeremo il processo di ipersessualizzazione che pare naturalizzare discriminazioni razziste e sessiste.
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Dissertations / Theses on the topic "Modelli di genere"

1

Bogani, Lara <1992&gt. "Violenza maschile nel panorama socio-culturale occidentale. Percorsi e pratiche di vita verso la decostruzione dei modelli socializzati e il cambiamento di percezione di genere." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13325.

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Abstract:
Indagare la violenza nelle relazioni, personali e quotidiane, tra uomini e donne necessita il riconoscimento di una pervasività della stessa nell'intero sistema economico globale. L'accettazione, in quanto individuazione, di un tale sistema permette di scendere nella quotidianità dell'elemento violento e analizzarne così l'enorme portata che influisce sul singolo individuo. Dunque, la volontà di questa trattazione sarebbe quella di ricalcare il punto di vista dell'uomo che agisce violenza nelle relazioni intrafamiliari, il maltrattante, in accordo con il lavoro che ogni giorno uomini e donne svolgono nella lotta contro la discriminazione e la violenza di genere. Il presupposto, dunque, del testo stesso è quello di identificare la violenza come fattore strutturale della società odierna ma senza sottovalutare la responsabilità del singolo nelle sue azioni: è necessario ammettere che si può andare verso un cambiamento, una trasformazione essenziale e profonda del pensiero e degli atti quotidiani.
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2

LEMECHA, MEGERSA ENDASHAW. "Microcredit and agricultural technology adoptions: evidence from ethiopia." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2021. http://hdl.handle.net/11566/290144.

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Abstract:
In Etiopia, le donne e le donne capofamiglia rappresentano una quota significativa delle famiglie agricole che sono anche estremamente povere. In questa tesi fornisco prove della necessità di andare oltre il microcredito e promuovere una più ampia inclusione finanziaria per influenzare la maggior parte delle strategie di sussistenza delle famiglie agricole, in particolare le adozioni tecnologiche. Uso un gruppo di famiglie ampio e rappresentativo a livello nazionale ottenuto dall'Etiopia rurale come parte dell'LSMS-ISA della Banca Mondiale a 1) comprendere i vincoli alle adozioni tecnologiche, evidenziando il credito 2) valutare se il microcredito è posizionato a lavorare per la maggior parte di loro. Per effetto di quest'ultimo, esamino le decisioni di partecipare ai mercati del credito e utilizzare un particolare tipo di credito; esplorare il rapporto tra prestatori formali e informali - se servono come sostituti o complementi. Gli ultimi due decenni hanno visto una drammatica espansione dell'accesso fisico al microcredito in ambienti agricoli poveri e rischiosi. Vi è una penetrazione limitata delle banche e molte famiglie, in particolare i piccoli agricoltori e gli agricoltori marginale si affidano a finanziamenti informali. Per molti, il microcredito viene introdotto per salvare i debitori poveri riducendo i vincoli di credito istituzionali e la loro dipendenza dalla finanza informale. Quindi ci si aspetta che la tecnologia dell'informazione e i meccanismi di esecuzione dei contratti dei prestatori di microcredito si trovino tra i due estremi. Mi avvalgo di metodologie econometriche all'avanguardia e complesse che consentono di ottenere risultati più affidabili e, di conseguenza, contributi più specifici alla ricerca e alla pratica.
In Ethiopia, women and female headed households make up significant share of farm households who are also extremely poor. In this thesis I provide evidence for the need to move beyond microcredit and promote a broader financial inclusion to affect a majority of farm households’ livelihood strategies, particularly technology adoptions. I use large and nationally representative panel of households obtained from rural Ethiopia as part of the World Bank’s LSMS-ISA to 1) understand constraints to technology adoptions, highlighting credit 2) assess whether microcredit is positioned to work for a majority of them. To the latter’s effect, I investigate decisions to participate in the credit markets and use a particular credit type; explore the relationship between formal and informal lenders - whether they serve as substitutes or complements. The last two decades has witnessed a dramatic expansion in the physical access to microcredit in poor, risky agrarian settings. There is limited penetration of banks and many households, especially small and marginal farmers rely on informal finance. For many, microcredit is introduced to rescue poor borrowers by reducing institutional credit constraints and their reliance on informal finance. So one expects that the information technology and contract enforcement mechanisms of microcredit lenders to lie between the two extremes. I employ state-of-the-art and complex econometric methodologies which allow to obtain more reliable results and, hence, more specific contributions to research and practice.
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Noto, Paolo <1978&gt. "Modelli di intertestualità nel cinema italiano dei generi: 1950-1954." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3060/1/paolo_noto_modelli_di_intertestualit%C3%A0_nel_cinema_italiano_dei_generi_1950-1954.pdf.

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4

Noto, Paolo <1978&gt. "Modelli di intertestualità nel cinema italiano dei generi: 1950-1954." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/3060/.

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5

KAPAJ, ARMELA. "Effetti di ceppi selezionati di probiotici su modelli di cellule epiteiali in vitro." Doctoral thesis, Università degli Studi dell'Aquila, 2020. http://hdl.handle.net/11697/162697.

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Abstract:
A growing body of evidence support the use of probiotics in the prevention and treatment of difficult healing wounds. Even if several studies in vitro and in vivo have highlighted the pro-healing effects of several probiotic bacteria, the underlying mechanisms are still not fully defined.The doctoral project aimed to investigate the in vitro effects of selected strains of probiotics on two different epithelial models, to study their ability to influence tissue repair. in the first model were analyzed the effect of the soluble fraction of seven selected strains of probiotics on a wound healing model using the HaCaT cell line. Screening of bacterial strains was carried out to identify those able to accelerate the repair process; subsequently the effects of these strains on the two main processes involved in wound healing were evaluated: cell proliferation and migration. The involvement of NO was analyzed in the acceleration process induced by the different bacterial strains evaluating, in particular, the expression of NOS2. In the second model the effects of a probiotic formulation (VIVOMIXX), composed by eight probiotic strains were analyzed on trans-epithelial electrical resistance (TEER), dextran flux, and expression TJ proteins i.e. zonulin-1 (ZO-1) and occludin, in the absence or presence of a heat stress-related damage of cell monolayer. In vitro models, such as those used for this work can be very useful and suitable for an in-vitro verification of the effects of a probiotic or a probiotic combination.
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6

CRISTALDI, Laura. "I centenari, modello di invecchiamento di successo e la malattia di Alzheimer, modello di invecchiamento senza successo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2020. http://hdl.handle.net/10447/395450.

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7

Martino, Fausta <1979&gt. "La valutazione di modelli e sperimentazioni di progettazione partecipata sociale e socio-sanitaria." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7304/1/martino_fausta_tesi.pdf.

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Abstract:
Fino ad oggi i servizi sociali hanno offerto interventi e prestazioni di tipo riparatorio, con la frammentazione della domanda e di conseguenza l’individualizzazione dell’offerta. L’obiettivo è quello di svolgere una ricerca esplorativa di studio di casi, avendo come livello di indagine il micro (l’esperienza di attivazione di processi partecipativi nell’ambito dei servizi sociali e sociosanitari in unità ecologiche e non necessariamente in unità amministrative) con la messa a sistema di buone prassi partecipative attraverso la valutazione delle stesse. Questo lavoro ha visto la collaborazione della scrivente con l’Agenzia sociale e sanitaria della regione Emilia Romagna.
Up until today, social services have offered reparatory interventions and activities, which caused fragmentation of requests and therefore individualisation of the offer. The objective of this research is to explore different cases, with a perspective focused on a micro-level i.e. how participatory processes are started in the field of social and social health services in ecological and not necessarily administrative units, through good participatory practices characterised by their own evaluation. This research has been made in collaboration with “Agenzia sociale e sanitaria della regione Emilia Romagna”.
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Martino, Fausta <1979&gt. "La valutazione di modelli e sperimentazioni di progettazione partecipata sociale e socio-sanitaria." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amsdottorato.unibo.it/7304/.

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Abstract:
Fino ad oggi i servizi sociali hanno offerto interventi e prestazioni di tipo riparatorio, con la frammentazione della domanda e di conseguenza l’individualizzazione dell’offerta. L’obiettivo è quello di svolgere una ricerca esplorativa di studio di casi, avendo come livello di indagine il micro (l’esperienza di attivazione di processi partecipativi nell’ambito dei servizi sociali e sociosanitari in unità ecologiche e non necessariamente in unità amministrative) con la messa a sistema di buone prassi partecipative attraverso la valutazione delle stesse. Questo lavoro ha visto la collaborazione della scrivente con l’Agenzia sociale e sanitaria della regione Emilia Romagna.
Up until today, social services have offered reparatory interventions and activities, which caused fragmentation of requests and therefore individualisation of the offer. The objective of this research is to explore different cases, with a perspective focused on a micro-level i.e. how participatory processes are started in the field of social and social health services in ecological and not necessarily administrative units, through good participatory practices characterised by their own evaluation. This research has been made in collaboration with “Agenzia sociale e sanitaria della regione Emilia Romagna”.
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9

VENEZIANI, MARIO. "Tre saggi sull'economia dello sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/826.

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Abstract:
La presente tesi raggruppa tre contributi che analizzano la partecipazione dei minori ad attività lavorative e scolastiche in Marocco, le variabili correlate con il benessere individuale e le differenze nei livelli salariali in Albania. I tre saggi tentano di fornire analisi empiriche basate sulla letteratura più recente e di contribuire allo sviluppo della metodologia quantitativa più comunemente utilizzata.
The present thesis is a collection of three contributions which investigate children’s schooling and labour participation in Morocco, the correlates of subjective well being and the differences in wage levels in Albania. The papers try to carry out empirical analyses of these issues based on the most recent developments in the relevant literature and to contribute to the empirical methodology commonly used.
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10

VENEZIANI, MARIO. "Tre saggi sull'economia dello sviluppo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/826.

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Abstract:
La presente tesi raggruppa tre contributi che analizzano la partecipazione dei minori ad attività lavorative e scolastiche in Marocco, le variabili correlate con il benessere individuale e le differenze nei livelli salariali in Albania. I tre saggi tentano di fornire analisi empiriche basate sulla letteratura più recente e di contribuire allo sviluppo della metodologia quantitativa più comunemente utilizzata.
The present thesis is a collection of three contributions which investigate children’s schooling and labour participation in Morocco, the correlates of subjective well being and the differences in wage levels in Albania. The papers try to carry out empirical analyses of these issues based on the most recent developments in the relevant literature and to contribute to the empirical methodology commonly used.
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Books on the topic "Modelli di genere"

1

Sisa, Biadene, ed. Modelli territoriali e differenze di genere: Una ricerca nell'area veneta. Milano: Feltrinelli, 1994.

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2

Martucci, Chiara, Gaia Giuliani, and Manuela Galetto. L'amore ai tempi dello tsunami: Affetti, sessualità, modelli di genere in mutamento. Verona: Ombre corte, 2014.

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3

Ofelia e Parsifal: Modelli e differenze di genere nel mondo dei media. Milano: Libreria Cortina, 2007.

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4

1728-1800, Piccinni Niccolò, ed. Piccinni e l'opera buffa: Modelli e varianti di un genere alla moda. Foggia: Edizioni del Rosone, 2002.

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5

Aglietti, Marcella. Modelli e politiche di genere: Le donne in Italia e Spagna tra fascismi e democrazia. Pisa: PLUS, 2003.

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6

Le politiche contro la violenza di genere nel welfare che cambia: Concetti, modelli e servizi. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2014.

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7

Giovanna, Altieri, ed. Uomini e donne moderni: Le differenze di genere nel lavoro e nella famiglia : nuovi modelli da sostenere. Roma: Ediesse, 2007.

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8

Nicoletta, Lamberti, ed. Collezione di primavera. Milano: Arnoldo Mondadori, 1998.

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9

Maugeri, Giuseppe, and Graziano Serragiotto. L’insegnamento della lingua italiana in Giappone Uno studio di caso sul Kansai. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-525-4.

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Abstract:
This research stems from the need of the Italian Cultural Institute to map the institutions involved in teaching Italian in the area considered and to analyse the quality of the teaching and learning process of the Italian language. The objectives are multiple and linked to the importance of finding the causes that slow the growth of the study of Italian in Japanese Kansai. Therefore, the first part of this action research will outline the cultural and linguistic education coordinates that characterize the Japanese context; in the second part, the research data will be interpreted in order to trace new methodological development trajectories to increase the quality of the Italian teaching process in Kansai.Part 1 This part focuses on the situation of foreign language teaching in Japan. It also describes the strategies to promote the teaching of the Italian language in Japan from 1980 to now. 1 Modern Language Policy in Japan Between Past and Present This first chapter describes linguistic policy for the promotion of foreign languages in Japan by the Ministry of Education (MEXT). 2 Japanese Educational System Focus of this chapter are the cultural, pedagogical and linguistic education characteristics of the context under investigation. 3 Teaching Italian Language in Japan The purpose of this chapter is to outline the general frame of the spreading of the Italian cultural model in a traditional Japanese context. Part 2In the second part the action research and the training project design are described. 4 The Action-Research Project This chapter describes the overall design of the research and the research questions that inspired an investigation in the context under study. The aim is to understand whether there is a link between the methodological choices of the teachers and the difficulties in learning Italian for Japanese students. Part 3 In this third part, the situation of teaching Italian in relation to different learning contexts in Japanese Kansai will be examined. 5 A Case Study at Italian Culture Institute in Osaka The goals of this chapter are to analyse the problems of teaching Italian at the IIC and suggest methodological improvement paths for teachers of Italian language at IIC. 6 A Case Study at Osaka University The data obtained by the informants will be used to analyse the situation of the teaching of Italian at Department of Italian language of this university and suggest curricular and methodological improvements to increase the quality of teaching and learning Italian. 7 A Case Study at Kyoto Sangyo University The chapter outlines the methodological and technical characteristics used to teach Italian at Kyoto Sangyo University and suggests strategies aimed at enhancing students’ language learning.
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10

Saulo, Bambi, Didi-Huberman Georges, Düring Monika von, Poggesi Marta, and Università di Firenze. Museo zoologico., eds. Encyclopaedia anatomica: A complete collection of anatomical waxes = vollständige Sammlung anatomischer Wachse = collection complète des cires anatomiques. Köln: B. Taschen, 1999.

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Book chapters on the topic "Modelli di genere"

1

Wallace-Hadrill, Andrew. "L’arte nella poesia di Properzio." In I generi letterari in Properzio: modelli e fortuna, 375–91. Turnhout, Belgium: Brepols Publishers, 2020. http://dx.doi.org/10.1484/m.spl-eb.5.120112.

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2

Pattoni, Maria Pia. "Influssi della tragedia attica sull’elegia di Properzio." In I generi letterari in Properzio: modelli e fortuna, 231–76. Turnhout, Belgium: Brepols Publishers, 2020. http://dx.doi.org/10.1484/m.spl-eb.5.120106.

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3

Landolfi, Luciano. "Varcare i confini?: ‘Palinsesti didascalici’ nel terzo libro delle Elegie di Properzio." In I generi letterari in Properzio: modelli e fortuna, 151–97. Turnhout, Belgium: Brepols Publishers, 2020. http://dx.doi.org/10.1484/m.spl-eb.5.120104.

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4

Santini, Carlo. "Aristofane e le ‘aristofaniche fantasie’ nel corpus elegiaco di Properzio: porte sbattute, muraglie celesti, morti che rivivono." In I generi letterari in Properzio: modelli e fortuna, 351–74. Turnhout, Belgium: Brepols Publishers, 2020. http://dx.doi.org/10.1484/m.spl-eb.5.120111.

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5

Ballatore, Maria Giulia, Claudia De Giorgi, Arianna Montorsi, and Anita Tabacco. "Balance4Better: “We Are HERe” More Than a Gender Campaign." In Women in STEM in Higher Education, 85–97. Singapore: Springer Nature Singapore, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-981-19-1552-9_5.

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Abstract:
AbstractAchieving gender equality and empowering all women and girls are part of the ultimate global challenge (Goal 5 of SDGs). The gender balance in STEM education is a challenge that has both horizontal and vertical dimensions. This paper focuses only on the first one. Politecnico di Torino, an Italian technical university with Engineering and Architectural courses, has a long history of attraction campaigns aiming to reduce the gender gap in its engineering enrolment. Despite these efforts, more remains to be done for the student population and high-level academic positions. During the academic year 2018/19, considering the engineering first-year enrolled students (around 4500), 25% were female, and a new innovative project was set, “WeAreHERe”. This campaign aims to introduce a new vision to overcome both recruitment and retention: the female students become the main actors of the project by a guided training that let establish them as fresh role models. The use of social media and new technology support this storytelling and reach a variety of Italian girls. In this paper, the structure of “WeAreHERe” is described with some data analysis of its impact.
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Pavesio, Monica Pavesio. "Gli Avis au lecteur delle comédies (e tragi-comédies) à l’espagnole: spunti per la definizione di un nuovo genere?" In Studi e saggi, 41–58. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-150-1.5.

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Abstract:
It is well known that in France the Spanish comedy is not considered a model to be imitated, yet, reading the peritexts (dédicace, avis au lecteur, épître) of the 17th Century French adapters and comparing the imitations with the sources, we can see attitudes that are not always connected to preconceived ideas about the superiority of génie français, both in the consideration that the playwrights reveal towards contemporary Spanish plays, and in their way of adapting them. After outlining the duration and extent of the phenomenon of the seventeenth-century comédie à l'espagnole, the study analyzes the pièces and the peritexts, following two paths: the first investigates the real knowledge and opinion that the French dramatists had of Spanish dramaturgy; the second reconstructs and analyzes the translation methods that, in their forewords, the adapters claim they want to use to make Spanish theatrical texts usable in France, and which they often disregard in their pièces.
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Centorrino, Marco. "2. Dalla cultura di flusso ai nuovi modelli di genere." In Sociologia del cinema fantastico, 58–73. Edizioni Kaplan, 2008. http://dx.doi.org/10.4000/books.edizionikaplan.555.

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Montepaone, Claudia. "Timycha, donna filosofa, suo marito pitagorico e il tiranno: modelli di genere?" In Dossier : Les « mystères », 267–80. Éditions de l’École des hautes études en sciences sociales, 2016. http://dx.doi.org/10.4000/books.editionsehess.4258.

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Noto, Paolo. "4. Modelli di intertestualità e tipologie di trasformazione." In Dal bozzetto ai generi, 111–52. Edizioni Kaplan, 2011. http://dx.doi.org/10.4000/books.edizionikaplan.403.

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Bezzi, Valentina. "L’India di Pasolini." In La detection della critica. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2020. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-455-4/018.

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Abstract:
As a traveller in India looking for the myth of a natural purity and the utopia of an alternative to neo-capitalistic society, Pasolini felt the burning clash between expectation created by images of an ancient culture and the painful discovery of a world that has lost much of its past due to the spread of Western models. In L’Odore dell’India, the genre of reportage departs from a purely documentary pursuit and becomes a subjective and lyrical experience. Acute and original interpretation of reality experienced by the author as a coded system of sensory signs, Pasolini’s view of India reveals the mythical dimension of his perception and his disillusion confronted with a world whose ‘innocence’ is full of contradictions.
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Conference papers on the topic "Modelli di genere"

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Albissini, Piero, Antonio Catizzone, Laura De Carlo, Laura Carlevaris, Vittorio Di Stefano, and Alessandro Micucci. "Le trasformazioni dello spazio urbano: la quarta dimensione nella georeferenziazione dell’iconografia storica di Rome." In International Conference Virtual City and Territory. Barcelona: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2009. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7549.

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Abstract:
Se si considera la componente fisica del sistema città come espressione materiale dell’insieme dei fenomeni evolutivi dei luoghi, appare evidente come la sua rappresentazione possa essere considerata come sistema di conoscenza generale in grado di manifestare una convergenza di informazioni di natura altamente eterogenea. Le vaste trasformazioni che hanno interessato le città nella storia hanno determinato una evoluzione non solo nelle modifiche morfologiche degli assetti territoriali e nella stratificazione architettonica delle strutture urbane, ma anche nella percezione e fruizione degli spazi urbani. Se si considera l’organizzazione dello spazio urbano come ambito di relazione tra gli uomini, i contributi che provengono dalle fonti bibliografiche, iconografiche e cartografiche in particolare possono consentire la ricostruzione diacronica dei tessuti urbani. Questa ricostruzione è resa possibile dalla lettura delle diverse rappresentazioni che della città sono state date nel tempo, come rappresentazioni iconografiche o pittoriche, talvolta simboliche se non addirittura metaforiche, che consentono di acquisire conoscenze dei luoghi, anche quando presentano uno scarso grado di attendibilità. L’introduzione dell’informatica nel rilevamento e nella rappresentazione cartografica e la realizzazione dei sistemi informativi territoriali hanno aperto nuove possibilità non solo nella realizzazione di database collegati e georeferenziati, che possono contenere una notevole quantità di informazioni di diversa natura progressivamente incrementabili, ma soprattutto rendendo agevoli sia le molteplici interrogazioni sia le successive elaborazioni. Lo sviluppo della cartografia digitale dalla quale si possono derivare direttamente modelli tridimensionali, si pone quindi come punto di partenza per una corretta rappresentazione della complessità del fenomeno urbano e per un ripensamento dello spazio non più sulla base di esplorazioni planimetriche, ma tramite la creazione di modelli virtuali generati in maniera più o meno automatica a partire dalla cartografia stessa. In questo senso, il modello di derivazione cartografica costituisce l’aspetto metrico-quantitativo della rappresentazione della città, aspetto che risulta tanto più esatto, obiettivo e verificabile in quanto ottenuto con strumenti che rendono le misurazioni sufficientemente attendibili. Si tratta dunque di esplorare la cartografia tridimensionale cogliendone le peculiarità e la ricchezza nella restituzione dello spazio urbano, caratteristiche, queste, che suggeriscono immediatamente di tentare di ricostruire con la stessa vivacità rappresentativa anche tutti i trascorsi storici della città o, quanto meno, di alcuni dei suoi momenti topici, con particolare attenzione alle trasformazioni di natura orografica ed edilizia. In questo quadro emergono due distinti aspetti di natura metodologica, l’uno concernente la generazione del modello urbano e le implicazioni tecniche che questo comporta (implementazione di dati, automatismi, studi tipo-morfologici, scala del modello, …), l’altro relativo all’evoluzione della città attraverso il confronto tra modelli cartografici diversi (bi e tridimensionali). La realizzazione di un modello virtuale basato sulla cartografia digitale 3D, che fotografa lo stato attuale della struttura urbana, può rappresentare la griglia tridimensionale di riferimento per una visualizzazione delle trasformazioni spaziali attuata con una procedura che ripercorre a ritroso il cammino della storia. Si tratta di riferire a questa griglia orientata sulla base di capisaldi topografici certi i dati cartografici e iconografici provenienti dalla ricerca storico-documentaria, sulla base della individuazione di elementi invarianti della struttura urbana, come assetti orografici, vuoti urbani o edifici esistenti, etc., che non hanno mutato la loro localizzazione e le loro caratteristiche morfologiche. Così concepito, il modello tridimensionale di derivazione cartografica si caratterizza per la capacità di recepire e valorizzare documenti molto diversi e non necessariamente “scientifici” ai fini di una visualizzazione interattiva della storia del singolo brano di città o del singolo edificio per valutarne le trasformazioni sul piano morfologico e dimensionale, ma anche percettivo.
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Salomone, Veronica. "Strategie di sopravvivenza: riciclare – rigenerare – includere nella città mediterranea." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8013.

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Abstract:
Le trasformazioni che investono la città mediterranea contemporanea rendono l’abitare sempre più complesso e contaminato. La precarietà è una condizione ricorrente che genera paesaggi imprevedibili e incostanti. Nasce l’esigenza di rileggere la città attraverso le sue stratificazioni non più solo materiali: si abita riciclando spazi, stravolgendo relazioni, utilizzando strategie di mercato inusuali. La città perde la sua organicità apparente ma, trasformandosi, mantiene i suoi elementi fondanti, sopravvivendo nelle forme di autocostruzione e appropriazione, nelle relazioni sociali e negli assetti economici. La condizione di sopravvivenza si fa strategia e nuova frontiera dell’abitare. La tesi trova le sue argomentazioni in contesti dove condizioni ambientali e socio-economiche generano paesaggi al limite della sopravvivenza. È il caso del Cairo in cui interi quartieri sono stati trasformati dall’ingente domanda di sopravvivenza. In particolare, il paper vuole approfondire il caso studio della Città dei Morti. Inizialmente occupata da strutture temporanee di parenti adoranti, Al-Qarāfa è oggi abitata da circa un milione di egiziani. La densità abitativa è alta e i servizi non sempre sufficienti, per cui le autorità locali decisero nel 2010 di radere al suolo intere sezioni del cimitero attraverso l’attuazione del piano urbanistico Cairo 2050, stravolgendo l’impianto originario dell’area. Qual’è il ruolo del progetto? Quali sono i modelli politici, economici e sociali in grado di rigenerare la città mediterranea contemporanea? Si può ancora parlare di ‘modello mediterraneo’? The transformations that affect the contemporary Mediterranean city make the way of living more and more complex and contaminated. Precariousness is a recurring condition that generates unforeseeable and variable landscapes. It becomes necessary to reassess the city through its layers not only the material ones: you live by recycling spaces, changing relationships, using unusual market strategies. The city loses its apparent organicity but, transforming itself, keeps its basic elements, surviving in self-constructions and appropriation forms, in social relations and in the economic arrangements. The condition of survival becomes strategy and new border of living. The thesis finds its arguments in contexts where environmental and socio-economic conditions produce landscapes at the limits of survival. This is the case of Cairo where entire districts have been transformed by the huge demand of survival. In particular, the paper wants to deepen the study case of the City of the Dead. Initially occupied by temporary structures of adoring relatives, Al-Qarāfa is today inhabited by about a million of Egyptians. The population density is high and the services aren't always enough, so the local authorities decided in the 2010 to demolish entire sections of the cemetery through the implementation of the development plan Cairo 2050, changing the original structure of the area. What is the role of the project? What are the political, economic and social models capable of regenerating the contemporary mediterranean city? Can we still speak of 'Mediterranean model'?
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Cedroni, Anna Rita. "Roadmap per una citta sostenibile: Vienna." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

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Abstract:
Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
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Apetre, Nicole, and Massimo Ruzzene. "Damage Measure in Complex 1D Waveguides." In ASME 2008 Conference on Smart Materials, Adaptive Structures and Intelligent Systems. ASMEDC, 2008. http://dx.doi.org/10.1115/smasis2008-598.

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Abstract:
This paper introduces a wave propagation-based damage index (DI) which relies on the estimation of phase gradients of propagating waves for accurate damage localization and on the prediction of mode conversion coefficients for damage quantification. The undamaged, or unperturbed, reference response is derived directly from the damaged component, through the application of filtering procedures in the wavenumber/frequency domain. These procedures separate incident waves from reflections caused by structural discontinuities encountered along the wave path. The DI formulation is illustrated through a numerical model of a beam with a small notch, modeled as a localized thickness reduction. The beam’s wave propagation response is simulated through the combined application of perturbation techniques and the Spectral Finite Element Method (SFEM). The resulting numerical tool allows efficient computation of the wave propagation response and the analysis of the effects of localized damages of various extent and location. The dynamic behavior of damaged beams is described through a general higher order model which couples bending and axial behavior, thus allowing the prediction of mode conversion phenomena. Numerical examples are presented to illustrate the model capabilities.
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Ortolani, Chiara. "Morfologia urbana, trasporti, energia: indicatori di impatto." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7910.

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Abstract:
La mobilità svolge un ruolo vitale per il mercato interno, per l’occupazione e, più in generale per la qualità della vita dei cittadini. Rivolgendo l'attenzione al contesto mondiale, europeo e nazionale si vede come sia divenuta una necessità sempre crescente: la mobilità media per persona in Europa, misurata in passeggeri-chilometro per abitante, è aumentata del 7% tra il 2000 e il 2008 e si prevede che nel 2050 i passeggeri-km nell’Europa OECD saranno il doppio rispetto al 2000. Per ciò che riguarda il trasporto merci la domanda ha continuato a crescere oltre il PIL negli ultimi dieci anni (EC, 2011). L’attuale modello di trasporto è basato però sull'uso dei combustibili fossili e sul predominio del trasporto su strada, sia per le merci che per i passeggeri (EC, 2011) e inoltre una larga parte della mobilità oggi esistente potrebbe essere evitata (McLellan & Marshall, 1998). Di conseguenza, tale modello è responsabile del 23% dell’energia consumata in Europa. Circa i tre quarti dipendono dal trasporto su strada (IPCC, 2007) e il consumo energetico, in questo settore, si stima che aumenterà circa dell’80% entro il 2030. In conseguenza del fatto che l’energia consumata in questo settore proviene per il 96% dal petrolio e dai suoi derivati (IPCC, 2007; EC, 2011) questo stesso è responsabile di elevate emissioni di CO2 e altre sostanze clima-alteranti, dell'aumento della temperatura e di rilevanti problemi di salute nelle popolazioni esposte (U.S. EPA, 2010). La forte dipendenza dal petrolio potrebbe inoltre portare a conseguenze severe sulle possibilità di approvvigionamento di merci e spostamento dei cittadini, sulla sicurezza economica e la competitività globale ed europea nei decenni futuri (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). La maggior parte degli spostamenti sono interni alle aree urbane e, per il settore dei trasporti, queste sono le aree che influiscono di più sui cambiamenti climatici e sui consumi energetici globali. La città può essere assimilata ad un organismo (Samaniego & Moses, 2008) e gli spostamenti che si compiono in essa, affinché siano efficaci, devono avvenire attraverso una rete che rappresenti una configurazione ordinata di relazioni -o connettività- (Capra, 1996) che implica una certa forma, una struttura definita (con il rispettivo schema) e uno o più processi specifici (Samaniego & Moses, 2008). Le caratteristiche che osserviamo oggi negli organismi sono il risultato di milioni di anni di evoluzione verso l’ottimizzazione delle strutture: minimizzazione dell’energia spesa per la distribuzione delle risorse e massimizzazione del rendimento. Tendono quindi a minimizzare il loro grado di entropia. Per arrivare ad una configurazione del tessuto connettivo urbano che possa minimizzare il suo grado di entropia è necessario innanzi tutto individuare un insieme di indicatori sulla base dei quali sia possibile caratterizzare lo spazio stesso e che rendano possibili analisi dinamiche della morfologia urbana. In quest’ottica, questo contributo si pone quindi come obiettivo quello di individuare un primo set di indicatori significativi derivati dal confronto tra le caratteristiche delle reti vascolari di un organismo e il tessuto connettivo urbano. The mobility plays a very important role for the internal market, employment and, more generally, the citizens’s life quality that takes great advantages from an effective and sustainable transport system. In the last twenty years, mobility has become an ever increasing necessity: the average mobility per capita in Europe, measured in passenger-kilometres per capita, is increased by 7% between 2000 and 2008 and it is expected that in 2050 the passenger-km OECD Europe will double compared to 2000. Furthermore demand for resources and food is continued to grow well beyond the GDP over the past decade (EC, 2011), enhancing thus the freight. The current transport model that responds to this mobility demand, which also includes a large part of trips that could be avoided (McLellan & Marshall, 1998), is based on the dominance of road transport and use of fossil fuels (EC, 2011), both for freight and transport of passengers. As a conseguence this transport model is accountable for 23% of energy consumed in Europe, and about three quarters of which depends on road transport (IPCC, 2007) It is estimated that energy consumption in this sector will increase by around 80% for 2030. In this sector, the energy consumed originates of 96% from oil and its products (IPCC, 2007; EC, 2011; Lerch, 2011). Therefore, the transport sector is responsible for high emissions of CO2 and other climate-altering gases, for the temperature increase and for significant health problems in population directly exposed to oil-derived pollutants(U.S. EPA, 2010). The strong dependence on oil may also have important consequences on the resource supply and mobility of citizens for the next decades (EC, 2011; U.S. Joint Forces Command, 2010). The majority of trips are internal to the urban areas that are affected by this congestion, local air pollution, road accidents and social harms. Finally, urban trips have a major influence on climate change and energy consumption at the global level. Samaniego & Moses (2008) show the similarities existing between cities and organisms. Urban trips are effective if are done through a network representing an ordered configuration of relationships -connectivity-(Capra, 1996) which implies a particular shape, definite structure and one or more specific processes. The characteristics that are observed in organisms today are the result of millions of years of evolution that led to optimized structures that tend to minimize the energy cost for resource allocation thus maximizing their productivity. Therefore, the organisms tend to minimize their degree of entropy. To arrive at a configuration of urban connective tissue that can minimize its level of entropy is first necessary to identify a set of indicators on the basis of which it is possible to characterize the space and make possible dynamic analysis of urban morphology. In this context, the aim of this contribution is to identify a first set of meaningful indicators derived from a comparison of the characteristics of the vascular networks of an organism with the urban connective tissue.
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Bayati, Ilmas, Alan Facchinetti, Alessandro Fontanella, and Marco Belloli. "6-DoF Hydrodynamic Modelling for Wind Tunnel Hybrid/HIL Tests of FOWT: The Real-Time Challenge." In ASME 2018 37th International Conference on Ocean, Offshore and Arctic Engineering. American Society of Mechanical Engineers, 2018. http://dx.doi.org/10.1115/omae2018-77804.

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Abstract:
This paper deals with the numerical approach and technical implementation of the 6-DoF hydrodynamic modelling, combined with the Politecnico di Milano HexaFloat robot, adopted for wind tunnel Hybrid/HIL tests floating offshore wind turbines. The hybrid testing methodology, along with its ocean-basin counterpart, is currently being considered as a valuable upgrade in the model scale experiments, for its capability to get rid of the typical scaling issues of such systems. The work reports an overview of the setup, the general testing methodology, presenting the main challenges about the deployment on the realtime hardware, summarizing the key solving choices. A set of results related to code-to-code comparison between the optimized HIL numerical model and the reference FAST computations are included, confirming the correctness of the approach.
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Ramadan, Bassem H., Charles L. Gray, Harold J. Schock, Fakhri J. Hamady, and Karl H. Hellman. "Design of Engine Intake Systems Using Computer Simulations." In ASME 2002 Internal Combustion Engine Division Fall Technical Conference. ASMEDC, 2002. http://dx.doi.org/10.1115/icef2002-523.

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Abstract:
A computational study of a direct-injection (DI) engine intake system using KIVA-3V was conducted. The engine considered had two intake ports designed to generate a swirling motion of the intake charge in the cylinder. To investigate the effect of adding shrouds to the intake valves on swirl, two sets of intake valves were considered; the first set consisted of conventional valves, and the second set of valves had back shrouds to restrict airflow from the backside of the valves. The effect of port diameters on air flow and swirl motion was also investigated. In this case, ports with two different diameters were modeled. In addition, the effect of using one or two intake ports on swirl generation was determined by blocking one of the ports. The results show that higher swirl was generated with a single port and a shrouded valve.
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Yilmaz, M., H. Koten, and M. Zafer Gul. "A CFD Study on Heavy Duty DI Diesel Engine to Achieve Ultra-Low Emissions." In ASME 2010 10th Biennial Conference on Engineering Systems Design and Analysis. ASMEDC, 2010. http://dx.doi.org/10.1115/esda2010-24746.

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Abstract:
Nowadays, automotive industries focused on clean diesel combustion in their combustion processes are investigated for their potential to achieve near zero particulate and NOx (Nitrogen oxides) emissions. Their main disadvantages are increased level of unburned hydrocarbons (HC) and carbon monoxide (CO) emissions, combustion control at high load, power output and limited operating range. The simulation of the air flow, spray and combustion in an internal combustion engine were prepared for a single cylinder of a nine-liter, six cylinder diesel engine. Many times the geometry is complex because moving pistons and valves are involved, which makes it difficult to generate structured mesh. In-cylinder spray-air motion interaction, a Lagrangian multiphase model has been applied in a heavy-duty CI engine under direct injection conditions. A comprehensive model for atomization of liquid sprays under high injection pressures has been employed. Three dimensional CFD calculations of the intake, compression and power strokes have been carried out with different spray angle, spray profile and start of injection. A new combustion model ECFM-3Z (Extended Coherent Flame Model) developed at IFP is used for combustion modeling. Finally, a calculation on an engine configuration with compression, spray injection and combustion in a direct injection Diesel engine is presented. In this study, exhaust emissions, and particularly the emission of NOx, CO and soot derived from premixed combustion are investigated, and the relationship between combustion and emission characteristics are showed. The calculated CFD simulation in different combustion cases was compared. The cases were prepared by changing the parameters: start of injection, spray angle and spray profile. Modeling of combustion proposed in the present study can be outlined as follows. NOx concentration is decreased by combustion of a over lean-mixture modeled by the pre-injection. Most of pre-mixture is combusted by main-injection, and therefore the amount of pre-injection and main-injection come into prominence. The results are greatly in agreement qualitatively with the previous experimental and computational studies in the literature.
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Candela Uribe, Christian Andrés. "Modelos transaccionales avanzados como alternativa para la implementación de transacciones de larga duración en microservicios." In Nuevas realidades para la educación en ingeniería: currículo, tecnología, medio ambiente y desarrollo. Asociación Colombiana de Facultades de Ingeniería - ACOFI, 2022. http://dx.doi.org/10.26507/paper.2565.

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Abstract:
La arquitectura de microservicios (MSA) ha ganado reconocimiento y aceptación en la industria del software, usándose cada vez más en el desarrollo de nuevos sistemas (Alshuqayran et al., 2016; Eismann et al., 2020; Marquez et al., 2018). Algunos de los motivos de su popularidad son: una base de código más pequeña que facilita el desarrollo, prueba e implementación de código más rápidos, así como la optimización de la plataforma en función del tipo de microservicio, soporte para equipos de desarrollo independientes y la capacidad de escalar cada componente independientemente (Chandramouli, 2019; Hassan et al., 2019). Sin embargo, la MSA trae consigo múltiples desafíos, entre ellos, las operaciones transaccionales donde participan múltiples microservicios representan un reto latente a las organizaciones que desean adoptar una arquitectura basada en microservicios (Di Francesco et al., 2019; Knoche & Hasselbring, 2019; Waseem et al., 2020). Lo anterior, debido a que en MSA dichas transacciones pueden involucrar bases de datos (algunas incluso sin soporte transaccional) y elementos de comunicación asíncrona. Estos últimos con duración desconocida (transacciones de larga duración) lo que hace inviable el bloqueo de registros dificultando así conocer la verdad del estado del sistema (Elmagarmid, 1992; Knoche & Hasselbring, 2019). Considerando lo expuesto anteriormente, no todas las transacciones de negocio pueden cumplir con las propiedades ACID (Dalal et al., 2003; Gray, 1981; Papazoglou, 2003; Papazoglou & Kratz, 2007; Sun & Aiello, 2007; Tang et al., 2011; Tang et al., 2006), por lo que podemos concluir que en operaciones transaccionales que abarcan más de un microservicios el modelo transaccional tradicional no es viable, siendo necesario plantear alternativas que permitan la realización de estas operaciones. Esposible buscar una alternativa en el conjunto de Modelos Transaccionales Avanzados (ATM – Advance Transactional Model) o Modelos Transaccionales Extendidos, los cuales relajan las propiedades ACID, no cumpliendo una o algunas de dichas propiedades, para soportar transacciones de larga duración (Elmagarmid, 1992; Torres et al., 2009). Este trabajo busca adaptar un MTA para su uso en MSA como alternativa para la implementación de operaciones transaccionales que involucran múltiples microservicios. Para lograrlo, metodológicamente se plantea 5 etapas: Planteamiento del objetivo, Reunión y organización de información, Diseño, Evaluación y Presentación de resultados. Estas etapas se basan en el método general de investigación referido por Sánchez (2004), además de elementos del flujo de trabajo de la investigación cualitativa descritos por Hernández-Sampieri and Torres (2018).
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Mattone, Manuela, and Nadia Frullo. "Preservation and promotion of the cultural heritage through University, public administration, and community engagement." In HERITAGE2022 International Conference on Vernacular Heritage: Culture, People and Sustainability. Valencia: Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/heritage2022.2022.15145.

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Abstract:
Universities have long been asked to become promoters of actions aimed at increasing society's general level of well-being through interventions with cultural, social, and educational implications via technology transfer and knowledge sharing. Therefore, a mutual collaboration between different researchers of the Politecnico di Torino and local Public Administrations has been consolidated over the last few years in the context of educational and research activities on the conservation and enhancement of the cultural heritage, focusing on vernacular architecture.To provide a proactive contribution in proposing projects to preserve both the cultural heritage and social and economic development of the territories, a new educational methodology with a direct and mutual collaboration of teachers and students with local communities and policymakers was tested. Its primary purposes are to recognize local identities, identify resources and detractors, and define possible trajectories of sustainable development of case studies. Moreover, the projects propose their conservation and enhancement to improve the inhabitants' life quality and protect the local resources through technically and economically sustainable interventions paying specific attention to vernacular architecture's characters, local traditions, territory's peculiarities, potentialities, and critical issues.The results show the central role of establishing an open engagement of the local community and policymakers in complex and sustainable development projects implicating a mediator such as an architect. Hence, it is necessary to reinterpret the "symbolic" values identified by the territorial studies and to signify them (keying) into a restoration project able to frame how the local community identifies itself (framing) towards a model of a sustainable and compatible development project (modelling) for the future recovery of the sites.The case studies confirmed the pivotal role of the universities in educating the students through a multidisciplinary approach towards the complex systems of cultural heritage, engaging and moderating local community instances and the vision of the policymakers.
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Reports on the topic "Modelli di genere"

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Asia Small and Medium-Sized Enterprise Monitor 2021: Volume IV—Pilot SME Development Index: Applying Probabilistic Principal Component Analysis. Asian Development Bank, April 2022. http://dx.doi.org/10.22617/tcs220150-2.

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Abstract:
This volume sets out an updated Small and Medium-Sized Enterprise Development Index (SME-DI) that aims to help policy makers in developing Asia overcome the limited availability of data on small businesses. The volume presents a new pilot of the SME-DI that fills in missing data by using a probabilistic principal component analysis model. The researchers used pilot testing to generate a regional SME-DI for 15 countries in Southeast Asia and South Asia, based on the 2021 Asia Small and Medium-Sized Enterprise Monitor database. The study also constructed a national index for Viet Nam using business registration data.
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