Academic literature on the topic 'Modelli di busine'

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Journal articles on the topic "Modelli di busine"

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Calabrese, Mario, Antonio La Sala, and Antonio Laudando. "Business platform ecosystem: un nuovo modello organizzativo per l'innovazione sostenibile." CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, no. 2 (January 2021): 53–75. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2020oa10563.

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Abstract:
Nonostante il crescente interesse emerso in letteratura verso l'innovazione sostenibile, l'attenzione tributata ai modelli di business sostenibili è relativamente nuova.Questo lavoro costituisce un primo passo in questa direzione. Un modello di business sostenibile è il risultato di sinergie tecnologiche e organizzative orientate a nuove modalità di creazione e distribuzione del valore.Viene, dunque, analizzato un emergente modello di business - il business platform ecosystem - in grado di legare insieme (e su più livelli di analisi) le esigenze dei diversi attori socioeconomici e quello delle comunità coinvolte nell'ottica della sostenibilità, integrando la leva tecnologica a quella organizzativa.Il paper indaga, in questa direzione, le condizioni attraverso le quali un business platform ecosystem si evolve in un sustainable business platform ecosystem evidenziando, in particolare, il ruolo fondamentale svolto dal platfotm sponsor e dallo strumento utilizzato da quest'ultimo, l'algoritmo. Il framework proposto può essere utilizzato come guida nell'implementazione di strategie innovative ibride e sostenibili.
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Basile, Gianpaolo, and Bernardo Mattarella. "La socializzazione dell'impresa profit: dall'open innovation alla social open innovation." CORPORATE GOVERNANCE AND RESEARCH & DEVELOPMENT STUDIES, no. 2 (January 2021): 33–52. http://dx.doi.org/10.3280/cgrds2-2020oa10572.

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Abstract:
Nonostante l'abbondanza di studi sull'innovazione sociale, il focus è solitamente rivolto alle organizzazioni senza scopo di lucro il cui obiettivo principale è raggiungere il cambiamento sociale, mentre il coinvolgimento di attori esterni, tra cui le imprese profit, nello sviluppo dell'innovazione sociale è ancora trascurato nella letteratura.Pertanto, il principale obiettivo è estendere la comprensione concettuale dell'innovazione sociale e fornire un contributo alla concettualizzazione ed agli studi sulla open social innovation.Quindi, il social open innovation viene studiato attraverso un framework concettuale, che prevede una revisione della letteratura relativa ai modelli di social innovation e di open innovation.Tant'è che il lavoro delinea l'aspetto "aperto della social innovation, evidenziando sia l'utilità del coinvolgimento di differenti attori e processi nella generazione e diffusione di idee in grado di affrontare un cambiamento sociale, che la tendenza a definire nuovi modelli di business.Per raggiungere tale obiettivo, lo studio si concentra su una revisione della letteratura senza analisi empiriche. Casi di studio o approcci quantitativi potrebbero rappresentare utili sviluppi per ulteriori ricerche.Inoltre, il lavoro si focalizza sulla social innovation prodotta da imprese profit in un contesto di collaborazione con stakeholder di varia natura, tanto da caratterizzare un'evoluzione dei modelli di business tradizionali verso un modello "hybrid.
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Marotta, Giuseppe, and Concetta Nazzaro. "Value portfolio in the multifunctional farm: new theoretical-methodological approaches." RIVISTA DI ECONOMIA AGRARIA, no. 2 (October 2012): 7–36. http://dx.doi.org/10.3280/rea2012-002001.

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Abstract:
La creazione di valore e stata oggetto di significativa attenzione nel dibattito economico- agrario, nazionale e internazionale, degli ultimi anni, portando allo sviluppo di nuovi approcci teorici che hanno permesso di reinterpretare i processi di riposizionamento funzionale dell'impresa agricola (multifunzionale). In quest'ottica, percio, la multifunzionalita permette all'azienda di rispondere alle nuove istanze sociali, consapevoli e responsabili, produrre benessere collettivo, integrare il reddito, individuare percorsi di creazione di valore socialmente responsabile. In questo senso, si rinnova la tradizionale visione della multifunzionalita, la quale da strumento di giustificazione dell'intervento pubblico in agricoltura assume valore di vero e proprio fattore strategico di vantaggio competitivo. Il paper propone un modello teorico che consente di analizzare come i processi di boundary shift portino alla creazione di un "portafoglio di valori" (PV) (Marotta, Nazzaro, 2010; 2011a, 2011b), e a nuovi modelli di impresa agricola multifunzionale e multi-valore. Sul piano metodologico, l'utilizzo della Value Portfolio and Multifunctional Governance Analysis (VPMGA) (Marotta, Nazzaro, 2010; 2011a, 2011b), ha permesso di validare empiricamente il modello del PV, in specifiche filiere agroalimentari e sistemi rurali della Campania, secondo un approccio che, integrando e completando la value chain analysis e la governance value analysis, si pone come innovativo e meglio rappresentativo delle specificita dell'impresa agricola multifunzionale. I risultati hanno permesso di verificare come il boundary shift e, quindi, il PV, consentono di diversificare il rischio, in situazioni di crisi, rappresentando una strategia competitiva per le imprese multifunzionali rispetto alle imprese che conservano il solo core business tradizionale.
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Mauri, Aurelio G. "Varietŕ di prodotto e strategie di marca nel settore alberghiero. Recenti evidenze e una proposta di modello interpretativo." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (September 2010): 21–44. http://dx.doi.org/10.3280/ed2010-001002.

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Abstract:
Negli ultimi anni, i principali gruppi alberghieri operanti a livello mondiale hanno introdotto nel mercato una gamma di nuove soluzioni di ospitalitŕ proponendosi l'obiettivo di soddisfare differenti segmenti di clientela. La scelta di una strategia volta all'accrescimento della varietŕ di prodotto ha implicato lo sviluppo di nuovi brand; conseguentemente, ciascuno dei principali gruppi alberghieri dispone oggi di un articolato portafoglio marche. A livello settoriale, questo mutamento in termini di varietŕ dell'offerta č stato accompagnato dal verificarsi di profonde trasformazioni della struttura del business alberghiero. Si č modificata anche la gamma di relazioni competitive dei gruppi alberghieri con i concorrenti (multimarket competition). Il presente articolo si pone dunque l'obiettivo di analizzare i processi di sviluppo dei brand portfolio dei principali competitor a livello internazionale. L'analisi č stata svolta partendo da alcuni modelli teorici utilizzati dagli studiosi di marketing per classificare le scelte di marca in relazione all'introduzione nel mercato di nuovi prodotti e, successivamente, avanzando la proposta di un nuovo modello interpretativo. Inoltre particolare attenzione č stata rivolta allo studio delle architetture di marca prescelte, evidenziando similitudini e divergenze fra i vari gruppi alberghieri nonché i cambiamenti di approccio operati da parte degli stessi soggetti nel tempo. In conclusione vengono formulate alcune riflessioni critiche in merito ai rischi connessi al fenomeno della proliferazione di brand alberghieri a livello dei principali gruppi dell'ospitalitŕ e sull'appropriato utilizzo di architetture di marca fondate sul binomio marca garantita-marca garante.
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Guglielmin, Angela. "E-Commerce: tra modelli di business innovativi e fabbisogno di nuove competenze." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (January 2018): 131–47. http://dx.doi.org/10.3280/es2017-003007.

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Giordano, Filippo, and Jacopo Di Domenico. "Università e trasferimento tecnologico: il ruolo degli incubatori universitari." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (December 2018): 42–51. http://dx.doi.org/10.3280/es2018-003004.

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Abstract:
Gli incubatori di impresa costituiscono ormai una realtà consolidata soprattutto nei Paesi più sviluppati. Divenuti popolari come strumenti per lo sviluppo e il rafforzamento del tessuto economico, si sono articolati nel tempo dando vita a varie forme organizzative con differenti modelli di business. Il contributo analizza nello specifico una delle tipologie di incubatore d'impresa oggi esistenti: l'incubatore universitario. Attraverso un'attenta review della letteratura internazionale, che ha permesso, tra l'altro, di evidenziare ambiti, localizzazione spaziale e temporale delle ricerche condotte fino ad oggi, sono stati identificati i modelli di business più diffusi e i fattori critici di successo. In ultimo, dopo una rappresentazione della situazione italiana, con evidenza delle realtà esistenti e primi tentativi di un'analisi statistica sul fenomeno di questione, sono state presentate alcune proposte di riflessione di prospettiva, anche sulla base della letteratura internazionale.
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Baravelli, Maurizio. "Modelli di business e modelli manageriali della banca. Dal rischio di business model al rischio strategico. Verso una revisione del framework dei rischi bancari?" Risk Management Magazine 3, no. 2020 (December 2020): 15–28. http://dx.doi.org/10.47473/2020rmm0072.

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Abstract:
The paper takes up the theoretical aspects that I dealt with in the first part of the AIFIRM-APB position paper, Business Model and SREP: the role of the CRO and the CFO and which I commented on in the Webinar of last July 9th. Starting from a defining framework, I deepen the theme of business model risk and its relationship with strategic risk. And I raise the question of revising the banking risk framework. In particular, I highlight how the business model and strategic risk depend on the management model. At the same time, ample space is dedicated to illustrating how the management model risk influences the sustainability of the business model. I examine the operational implications of the theoretical framework of the business model and propose a review of the business planning process. The purpose of the article is to start a debate with the intervention of risk management specialists above all.
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Marini, Giovanni. "Alcune proprietŕ dei cicli industriali regionali italiani in una prospettiva storica." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (October 2009): 5–26. http://dx.doi.org/10.3280/rest2009-003001.

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Fasone, Vincenzo, and Mariano Puglisi. "Misure di performance innovative e modelli di business: il caso delle aziende aeroportuali italiane." MANAGEMENT CONTROL, no. 2 (May 2017): 71–87. http://dx.doi.org/10.3280/maco2017-002005.

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Cinquini, Lino, Cristina Campanale, Alessandro Marelli, Sara Giovanna Mauro, and Andrea Tenucci. "La misurazione di costi e performance nei La misurazione di costi e performance nei modelli di business orientati ai servizi: una ricerca esplorativa modelli di business orientati ai servizi: una ricerca esplorativa." MANAGEMENT CONTROL, no. 3 (October 2020): 59–85. http://dx.doi.org/10.3280/maco2020-003004.

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Dissertations / Theses on the topic "Modelli di busine"

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Rosado, Ricardo <1997&gt. "LE SOCIETA’ BENEFIT COME MODELLO DI BUSINESS SOSTENIBILE: Profili giuridici e modelli organizzativi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/21047.

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Abstract:
La crisi del modello di Business tradizionale, legato esclusivamente alla realizzazione di un profitto per i soci dell’impresa a cui tale modello era applicato ha portato all’avvento di un nuovo modo di fare impresa. Un nuovo modello in cui l’obiettivo principale dell’impresa non è esclusivamente quello del profitto ma quello di avere un impatto positivo per tutti i portatori di interesse che gravitano intorno a quell’impresa. Le società Benefit sono una forma societaria nata negli Stati Uniti d’America e riconosciute in Italia a partire dal 2016. Negli ultimi tempi hanno ottenuto un rapida diffusione tant’è che ad oggi in Italia si contano circa mille società Benefit quando, pre-pandemia nel 2019, erano solamente cinquecento. Questo dimostra come il mercato abbia richiesto ed accolto con una sempre maggior sensibilità l’accelerazione sul tema della responsabilità sociale d’impresa. Questo non vuol dire trasformare la propria azienda in una no profit, diventare società benefit infatti significa adottare un modello di business virtuoso, ma pur sempre un modello di business. Quello che cambia è la prospettiva, anche per coloro che sono già sensibili alle tematiche sociali ed ambientali, non più obiettivi di sostenibilità di breve termine ma adottare una visione di lungo periodo rispetto all’impatto positivo che l’azienda può avere sulla comunità. Il processo per trasformare la propria impresa in società benefit inizia con l’inserimento nello statuto di cinque pilastri su cui si fonda l’impegno ad essere benefit: le persone, l’ambiente, la governance, la comunità ed infine i clienti e fornitori. Il protagonista più importante di questo processo è sicuramente la governance; sono infatti gli amministratori che devono essere consapevoli ed allineati rispetto ai principi di etica e alla visione generale inserita nello statuto al fine di mettere in atto buone pratiche volte al benessere delle persone ed a tutelare l’ambiente. Il rispetto ed il conseguimento di questi obiettivi viene misurato attraverso una relazione di impatto che l’impresa deve presentare annualmente in concomitanza con la presentazione del bilancio d’esercizio. A supervisionare su questa relazione e sugli obiettivi sta prendendo sempre più piede la figura del “Responsabile di impatto” nominato all’interno del consiglio di amministrazione e sottoposto alla vigilanza del Garante per la concorrenza. Si vuole quindi introdurre un modello diverso di fare impresa sia per motivi etici, sia per vari motivi di business, in misura sempre maggiore infatti il mercato richiede alle imprese di non essere solamente efficienti ed innovative ma anche responsabili rispetto all’ambiente ed alle comunità in cui esse operano.
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Cavicchini, Andrea. "Cloud Computing e Modelli di Business." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/2410/.

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Dallolio, Valentina. "Open Data: I nuovi modelli di business." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4503/.

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Bottazzo, Anna <1986&gt. "Business Incubator: modelli e traiettorie di sviluppo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4096.

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Abstract:
Sin dalla prima concezione negli anni Cinquanta, il business incubator si è continuamente evoluto nel tempo, adattando e adeguando i servizi offerti ai bisogni delle imprese incubate. Questa tesi presenta un'indagine sul ruolo del business incubator a supporto delle hardware start-up, all'interno di un contesto economico che sta riscoprendo e rivitalizzando il settore manifatturiero.
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Artuso, Giorgio <1987&gt. "Il competitive balance nei modelli di sport business." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2460.

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Abstract:
La tesi si propone di analizzare il competitive balance, vale a dire il grado di equilibrio di una competizione, un elemento essenziale per determinare il grado di attrattività di un determinato sport, essendo esso direttamente in relazione con le aspettative del pubblico riguardo i vincitori di un dato evento o competizione. Se l’esito dell’evento o della competizione sportiva è facilmente prevedibile, la domanda da parte del pubblico e quindi l’attendance saranno - secondo molti studiosi - molto bassi. L’equilibrio competitivo è strettamente correlato dunque, alle aspettative che gli spettatori di un evento sportivo hanno riguardo a chi avrà la meglio nell’evento stesso: in un contesto di perfetto equilibrio, gli spettatori ritengono che tutti i risultati siano egualmente possibili, e quindi ci sia una completa incertezza del risultato finale. Maggiore è l’equilibrio della competizione, maggiore sarà anche l’interesse del pubblico. Maggiore è l’interesse del pubblico, maggiore saranno le conseguenze dal punto di vista mediatico e dagli introiti che possono ricevere le squadre; è dunque una variabile esplicativa fondamentale per la domanda di sport. Come vedremo nei primi due capitoli, le diverse posizioni sul modo di mettere in relazione l’incertezza del risultato con la domanda di sport possono derivare, in una certa misura, dal fatto che la struttura e l’organizzazione delle leghe professionistiche sono piuttosto differenti, specialmente tra USA e Europa. Esistono diversi tipi di meccanismi per far sì che si possa ottenere il miglior equilibrio possibile. La tesi si propone di ricercare questi diversi tipi di meccanismi, come sono applicati, le differenze che esistono tra i vari sport e/o nazioni e cerca di individuare, attraverso due analisi empiriche nei successivi due capitoli, quali sono i migliori strumenti per bilanciare il più possibile un evento.
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Baccarin, Marco <1989&gt. "I modelli di business tra teoria e pratica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6698.

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Abstract:
Questo lavoro si pone l’obiettivo di indagare l’incidenza della teoria e della pratica nella vita e nelle scelte strategiche delle aziende. Nello specifico lo scopo è quello di approfondire il rapporto tra Università e Imprese analizzando le modalità di integrazione e le problematiche che possono rendere questo binomio inefficiente. L’analisi cercherà di dare una rappresentazione fedele della situazione italiana considerandone l’evoluzione storica e rapportandola a realtà estere analoghe. L’argomento della tesi verrà affrontato da un punto di vista sia teorico che pratico con l’obiettivo di rintracciare eventuali discrepanze tra quello che si presume sia la pratica comune quello che effettivamente viene percepito sul campo dagli addetti del settore. La parte teorica è stata strutturata declinando in tre accezioni diverse ma complementari il dualismo teoria/pratica: “Azione vs. Pensiero” “Apprendimento vs. Educazione”, “Exploitation vs Exploration”. La parte pratica è strettamente collegata al lavoro svolto durante il mio periodo di stage, presso il Dipartimento di Management dell’Università, nel quale ho contribuito al progetto di ricerca Innovarea. Questo progetto si è posto l’obiettivo di indagare un certo numero di aziende venete che, nonostante il periodo di crisi, sono cresciute e hanno dimostrato di avere, quindi, un modello di business solido e vincente. Il lavoro si componeva di due parti: un’intervista nella quale comprendere meglio i tratti caratteristici delle aziende del campione da considerare, e la redazione di un report nel quale è stato analizzato nel dettaglio il modello di business proposto. Le aziende del campione sono appartenenti ai più svariati campi: sia aziende di servizi che produttive, di varie dimensioni e collocate in diverse zone del Veneto. L’analisi aggregata di tutti questi report ha permesso di trarre delle conclusioni di ordine pratico in merito al problema teorico posto all’inizio. Si è cercato di capire non solo come le figure che si occupano di strategia nelle aziende si relazionano in merito al paradosso teoria/pratica ma anche quanto profonda e importante viene reputata la connessione con l’Università per la realizzazione di processi di collaborazione creando valore aggiunto in ogni direzione.
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Toso, Carlo <1989&gt. "Gli impatti dell’intelligenza artificiale sui modelli di business." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15905.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di svolgere un’analisi sulle dinamiche che hanno portato all'evoluzione dei modelli di business aziendali, ripercorrendo le tappe storiche, focalizzandosi sulla catena del valore e come le singole attività che la compongono sono cambiate nel corso del tempo, cercando di predire le possibili tappe future, facendo un’introduzione ai concetti di A.I., machine learning, algoritmi e analizzando, infine, un progetto innovativo che si propone di rivoluzionare il mercato del turismo attraverso l’implementazione di queste nuove tecnologie. La prima parte, prettamente accademica, fa un’introduzione sull'evoluzione dell’industria fino ai tempi odierni ed accenna alcune tematiche quali il valore, il vantaggio e le strategie competitive. La seconda parte analizza in dettaglio il modello della catena del valore, partendo dalla sua teorizzazione con Porter fino alla catena del valore “virtuale” e possibili evoluzioni. La terza parte si prefigge di fornire una conoscenza generale sulle nuove tecnologie quali intelligenza artificiale, machine learning e algoritmi e come queste, se implementate, permettano di dar vita a nuovi business, evolvendo il concetto di valore. Infine, la quarta parte che analizza il progetto “Holid-AI”, idea imprenditoriale con l’obiettivo di rivoluzionare il mercato del turismo così come concepito fino ai giorni nostri.
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Esposito, Gervasio <1990&gt. "Il fenomeno delle aziende piattaforma. La costruzione di nuovi modelli di business." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12092.

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Abstract:
Da qualche anno a questa parte si sente molto parlare di modello di business, un concetto apparentemente semplice nella quale si incastrano elementi che costruiscono e fanno emergere nuovo valore alle imprese. Dietro questa semplicità ci sono diverse basi concettuali da cui partire, che nel corso degli anni si sono sviluppate per creare una definizione di modello di business (o business model), dove però ancora adesso non si ha una designazione ufficiale e precisa. Dall’avvento di internet vediamo una società sempre in continuo sviluppo, tanto che le imprese stanno modificando, e utilizzando un termine più adeguato, evolvendo il loro modello di business sia per entrare nel mercato, sia per sopravviverne, in riferimento a un cambiamento di vera e propria “trasformazione digitale” e ad una “disruptive innovation”. Si assiste ad una decadenza del modello di business lineare, o “chiuso”, di creazione di valore, a favore di un’impostazione dove il valore viene ricavato da risorse esterne, non possedute direttamente, messe a disposizione da e ad una comunità attiva e coinvolta formata da utenti produttori/consumatori interscambiabili di ruolo, che prende il nome di “modello piattaforma”. Un vero e proprio fenomeno che vede aziende quali Amazon, Netflix, Facebook, Google le più grandi protagoniste che non si fermano ad essere solamente piattaforme, ma anche produttrici di contenuti.
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Chinellato, Alessia <1993&gt. "L'impatto organizzativo dell'innovazione del modello di business." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/11888.

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Abstract:
L’obiettivo della tesi è quello di capire quale sia l’impatto dell’innovazione del modello di business sulla struttura organizzativa e sulla suddivisione delle attività della catena di valore, definendo se esista una corrispondenza tra quest’ultimi. Tutt’oggi, infatti, la letteratura pone accento sui due piani separatamente, non facendo delle analisi congiunte o delle comparazioni. L’elaborato si propone inizialmente di studiare il modello di business, dando spazio allo studio dello strumento Canvas, per poi analizzarne l’innovazione. La parte centrale si concentra invece sull’impatto dell’innovazione del modello di business a livello organizzativo, presentando i pensieri di alcuni importanti studiosi. Infine il terzo capitolo, cuore della trattazione, è rivolto ad un caso di studio. In quest’ultima parte è stata definita una descrizione dei due modelli di business per metterne in luce l’innovazione; successivamente l’attenzione si è spostata sulla domanda di ricerca, studiando come l’organizzazione si sia evoluta in termini di forma organizzativa e di suddivisione delle attività della catena di valore. Il metodo di studio utilizzato si è basato su interviste e sull’analisi degli organigrammi. Partendo dai risultati ottenuti è stato possibile identificare un Framework teorico che consenta di capire come la forma organizzativa e la suddivisione delle attività siano conseguenti alle scelte strategiche e soggette pertanto a continue modifiche.
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Panieri, Alessandro <1994&gt. "L’auto elettrica: un modello di business sostenibile?" Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13264.

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Abstract:
La tesi tratta della rivoluzione che nel giro di pochi anni promette di consolidarsi come un deciso punto di svolta verso una mobilità più smart e rispettosa dell’ambiente: l’elettrificazione. L’elaborato si sviluppa lungo un percorso logico che inizia con una panoramica sulla situazione del mercato automobilistico globale e sulla crescita che sta investendo l’elettrico proseguendo con un breve ma completo excursus sull’evoluzione dello stato dell’arte sul tema e un altro sulla tematica legislativa, ponendo un forte accento sulla normativa a livello europeo. In secondo luogo, l’elaborato tratterà della profilazione del target principale a cui la mobilità elettrica si rivolge, analizzando inoltre la percezione che la popolazione ha a riguardo: un importante focus verrà destinato alla potenziale attrattività che questa tecnologia ha per le flotte aziendale. Fatte queste premesse si giungerà al cuore dell’elaborato, ossia l’analisi degli specifici business model adottati dalle case automobilistiche nei confronti delle vetture elettriche nel corso degli anni, attraverso confronti dettagliati tra le strategie messe in atto in passato con quelle attuate al giorno d’oggi, effettuando una panoramica delle proposte delle maggiori case automobilistiche. Questo permetterà la delineazione di ipotesi di business model che possano essere implementati al fine di risultare vincenti all’interno del mercato e che permettano una vera e propria diffusione massiccia dell’alimentazione elettrica.
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Books on the topic "Modelli di busine"

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Cinquini, Lino, Alberto Di Minin, and Riccardo Varaldo. Nuovi modelli di business e creazione di valore: la Scienza dei Servizi. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1845-7.

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2

Stefano, Guido Di. Sistemi di gestione strategica aziendale: Modelli, esperienze e casi. Milano, Italy: F. Angeli, 1986.

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3

Giancarlo, Forestieri, and Invernizzi Giorgio, eds. Lo sviluppo delle imprese familiari: Alla ricerca dei modelli di successo. Milano: Microcredito lombardo, 1999.

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Morzenti, Giovanni. Banca e impresa: Analisi strategica di modelli e sistemi organizzativi. Torino: ISEDI, 1992.

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5

Leonardis, Francesco De. Soggettivit'a privata e azione amministrativa: Cura dell'interesse generale e autonomia privata nei nuovi modelli di amministrazione. Padova: CEDAM, 2000.

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6

Cipriani, Alberto, Alessio Gramolati, and Giovanni Mari, eds. Il lavoro 4.0. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-649-1.

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Abstract:
Le ricerche del presente volume si fondano sul nesso tra lavoro e Quarta Rivoluzione industriale. Su questo piano le domande sono numerose. Qual è la natura del lavoro 4.0? Qual è il rapporto tra rivoluzione tecnologica e occupazione? Quali sono i diritti del lavoro nell’epoca dei nuovi modelli di business? L’innovazione può essere implementata senza il superamento della subalternità novecentesca e l’approdo a nuove forme di libertà e responsabilità del lavoro? La digitalizzazione e le nuove forme di organizzazione dell’impresa mutano i rapporti di lavoro e favoriscono nuove forme di collaborazione e di conflitto? La formazione, la qualità e la libertà nel lavoro sono più importanti del salario? La progettazione e il design dell’impresa come si pongono nei confronti della tecnologia e del lavoro? La digitalizzazione spinge l’economia della conoscenza a determinare nuove forme di lavoro? Quali progetti da parte dei soggetti coinvolti, a cominciare dai lavoratori, perché queste trasformazioni siano un passo avanti nelle condizioni di lavoro e nelle relazioni industriali? Queste e molte altre domande sono alla base dei saggi raccolti nel volume cui hanno collaborato autori di diversa formazione ed esperienza: accademici, giornalisti, imprenditori, manager, operatori, sindacalisti e rappresentanti sindacali.
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7

Zhou, Ji. Wo guo di ba bo jing qi xun huan gu di zhi ren ding ji xing cheng yuan yin zhi tan suo. Taibei Shi: Cai tuan fa ren Zhonghua jing ji yan jiu yuan, 1999.

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8

Gianola, Giovanni. La tassazione delle società con attività internazionale: Studio del diritto convenzionale svizzero, del modello di convenzione dell'OCSE e particolarità della convenzione Italo-Svizzera. Lugano: Giampiero Casagrande, 1987.

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9

Zhongguo fang di chan zhou qi bo dong qu yu cha yi yan jiu: Regional differences of real estate cycles in China. Beijing Shi: She hui ke xue wen xian chu ban she, 2016.

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10

Xin shi qi wo guo fang di chan zhou qi bo dong yan jiu: Te zheng, cheng yin he jie gou bian hua de ji liang fen xi. Beijing: Ke xue chu ban she, 2012.

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Book chapters on the topic "Modelli di busine"

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Chesbrough, H., A. Di Minin, and A. Piccaluga. "Percorsi di innovazione nei modelli di business." In Sxi — Springer per l’Innovazione / Sxi — Springer for Innovation, 73–94. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1845-7_4.

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2

Merli, G. "La trasformazione del modello di business: il Business Modelling." In Sxi — Springer per l’Innovazione / Sxi — Springer for Innovation, 95–115. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1845-7_5.

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3

Chesbrough, Henry. "Come i servizi possono trasformare il modello di business." In Sxi — Springer per l’Innovazione / Sxi — Springer for Innovation, 99–122. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1980-5_6.

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4

Piana, Carlo. "Licenze di software libero e modelli di business." In Open Source, Software libero e altre libertà, 47–57. Ledizioni, 2018. http://dx.doi.org/10.4000/books.ledizioni.5677.

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"1• L‘impresa significante nella prospettiva spaziale." In L’impresa significante fra tradizione e innovazione. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-572-8/001.

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Abstract:
1.1 Il tetraedro del valore. – 1.1.1 La visione e la missione aziendale. – 1.1.2 I paradossi strategici. – 1.1.3 La strategia e il modello di business. – 1.2 L’impresa significante. – 1.2.1 La visione e la missione dell’impresa significante. – 1.2.2 I paradossi strategici dell’impresa significante. – 1.2.3 La strategia e il modello di business dell’impresa significante.
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"2 • L’impresa significante nella prospettiva spazio-temporale." In L’impresa significante fra tradizione e innovazione. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2021. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-572-8/002.

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Abstract:
2.1 L’impresa famigliare e longeva. – 2.1.1 Il Significato dell’impresa famigliare. – 2.1.2. Il Significato dell’Impresa Longeva. – 2.2 Il caso aziendale Barovier&Toso. – 2.2.2. Antonio Salviati (1866-1878): valorizzare la tradizione artigianale (e mercantile) di un territorio. – 2.2.3 Giovanni Barovier & nipoti (1878-1919): valorizzare la tradizione artigianale di una famiglia (e di un territorio), innovando i prodotti. – 2.2.4 Ercole Barovier (1919-1936): dall’artigiano artista all’imprenditore designer per perseguire la strategia delle ‘2e’ (esperienza estetica & efficienza). – 2.2.5 Ercole e Angelo Barovier (1936-1972): dalla strategia delle ‘2e’, a quella delle ‘2b’ (big & better) per rispondere alle discontinuità ambientali. – 2.2.6 Angelo e Jacopo Barovier (1972-1990): valorizzare la tradizione artigianale di un’impresa famigliare, innovando il modello di business. – 2.2.7 Jacopo Barovier (1990-2013): dall’imprenditore manager, al manager imprenditore per perseguire la strategia delle ‘2f’ (focalizzazione e funzione). – 2.2.8 Visione, Missione, Strategia, Paradossi Strategici, Modello di Business di Barovier&Toso.
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Stocchetti, Andrea. "3 • Tratti evolutivi di una transizione necessaria." In Osservatorio sulle trasformazioni dell’ecosistema automotive italiano 2022. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2023. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-703-6/003.

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Abstract:
In questo capitolo si cerca di dare una lettura sistemica alla transizione verso la trazione elettrica, cioè una lettura che metta in luce come l’aspetto tecnologico e quello strategico contribuiscano insieme a rimodellare il settore automotive in modo ben più radicale di quanto non avverrebbe se l’innovazione avesse impatti esclusivamente sulla tecnologia di prodotto. L’ipotesi di partenza è che sebbene il cambiamento di paradigma che il settore automobilistico sta vivendo non sia solo un effetto dell’innovazione nei propulsori, ciononostante quest’ultima rappresenta l’elemento catalizzatore di una opportunità strategica, e cioè il poter ripensare radicalmente sia il concetto di veicolo sia il modello di business complessivo, ben oltre la semplice elettrificazione del gruppo propulsore. In questa chiave di lettura il passaggio dell’elettrico da soluzione di nicchia a tecnologia di massa è una esperienza dalla quale, a parere di chi scrive, si possono trarre nuovi insegnamenti in merito ai processi di diffusione delle innovazioni.
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Bagnoli, Carlo, Alessia Bravin, Maurizio Massaro, and Alessandra Vignotto. "3 L'opportunità strategica: i possibili modelli di business 4.0." In Studi e ricerche. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-286-4/004.

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Augurusa, Giuseppe. "Il distacco transnazionale come terra di tutti e di nessuno Dalla destrutturazione del rapporto di lavoro al rigore del modello svizzero." In Posted workers La condizione dei lavoratori in distacco transnazionale in Europa. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-515-5/011.

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Abstract:
Constantly growing, with 2.5 million out of 17 million mobile workers, transnational postings represent one of the most widespread modes of cross-border work within EU countries. The reasons lie in the flexibility of work organization, in the demand for qualified professionals, in the free movement of people and goods, but also in the philosophy of a rule that has its roots first in commercial law than in labour law, a system strongly oriented only to the freedom of enterprise. However, collaboration between the business system, social representation and inspection bodies can lead to effective management of the phenomenon. The comparison between the Swiss model and what happens in countries that import labour, mostly non-European, indicates a possible future perspective.
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Mancin, Moreno, Carlo Marcon, and Ugo Sostero. "L'evoluzione degli insegnamenti di Ragioneria." In Le discipline economiche e aziendali nei 150 anni di storia di Ca’ Foscari. Venice: Edizioni Ca' Foscari, 2018. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-255-0/009.

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Abstract:
This chapter aims at analysing how the teachings in accounting evolved from the foundation of the School of Commerce in Venice in 1868 for the first century of its activity. As teachings in accounting we consider the courses dealing with recognition methods and accounting principles both applying in private and public entities, but also the courses dealing with business practice where accounting played a relevant role (such as the case of the course entitled ‘Banco modello’). During this period the number, name and contents of teachings in accounting changed as consequence of the influence of the scientific thought of two great Maestri of Italian accounting: Fabio Besta and Gino Zappa, both teachers in Venice.
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Reports on the topic "Modelli di busine"

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Asia Small and Medium-Sized Enterprise Monitor 2021: Volume IV—Pilot SME Development Index: Applying Probabilistic Principal Component Analysis. Asian Development Bank, April 2022. http://dx.doi.org/10.22617/tcs220150-2.

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Abstract:
This volume sets out an updated Small and Medium-Sized Enterprise Development Index (SME-DI) that aims to help policy makers in developing Asia overcome the limited availability of data on small businesses. The volume presents a new pilot of the SME-DI that fills in missing data by using a probabilistic principal component analysis model. The researchers used pilot testing to generate a regional SME-DI for 15 countries in Southeast Asia and South Asia, based on the 2021 Asia Small and Medium-Sized Enterprise Monitor database. The study also constructed a national index for Viet Nam using business registration data.
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