Journal articles on the topic 'MIsure operando'

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Carretta, Ilaria, Antonella Di Biase, Stefania Bruzzese, and Raffaele Visintini. "L'effetto delle misure di lockdown sulla capacità di regolazione emotiva degli adolescenti Uno studio su due realtà cliniche." PSICOBIETTIVO, no. 3 (December 2021): 81–91. http://dx.doi.org/10.3280/psob2021-003005.

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Abstract:
La pandemia COVID-19 ha portato nel corso del 2020 e del 2021 ad una serie di misure sociali stringenti per prevenire il diffondersi del contagio. Nelle diverse realtà dove operano gli autori (l'ambulatorio filtro di psicoterapia dell'IRCCS Turro e l'ambulatorio AMU a Milano) si è assistito ad una maggiore richiesta di aiuto psicologico da parte degli adolescenti e della prima età adulta a seguito delle misure di lockdown del 2020. Questo aumento di richieste, conseguente all'aumento del disagio psicologico, non è casuale: gli autori ipotizzano che la mancanza di strutture regolatorie ambientali abbia portato ad un aumento di disregolazione emotiva in tutte le età, compresa l'età adolescenziale, con significative differenze rispetto all'anno precedente.
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Fasano, Annarita. "Una valutazione realista delle politiche attive del lavoro: alcune riflessioni a partire da una ricerca sul campo." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 47 (October 2011): 43–66. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-047010.

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Abstract:
Accanto alle politiche passive del lavoro, negli ultimi decenni hanno assunto una crescente importanza un'ampia gamma di misure e interventi riconducibili alle politiche attive. Tutto ciň, se da una parte apre interessanti prospettive in termini di processi di capacitazione degli utenti, dall'altra pone anche importanti interrogativi in merito all'efficacia degli interventi. Lo spostamento dell'asse delle politiche dalla dimensione macro dei grandi interventi pubblici a quella micro delle azioni orientate a singole popolazioni-obiettivo rappresenta, infatti, una sfida per i servizi per l'impiego e, in certa misura, ,anche per la valutazione delle politiche pubbliche. Quest'ultima, in particolare a partire da un utilizzo critico degli strumenti concettuali elaborati nell'ambito dell'approccio realista, puň consentire di verificare empiricamente la tenuta della retorica dell'attivazione. Al fine di offrire alcuni elementi di riflessione in questa direzione, il presente saggio presenta i risultati della valutazione di un programma di promozione dell'occupazione che, utilizzando strumenti di politica attiva, ha operato negli ultimi anni in un'area particolarmente critica dal punto di vista dell'inclusivitŕ del mercato del lavoro: il Mezzogiorno. I processi innescati dal programma, i meccanismi sottostanti la sua implementazione, la loro interazione col contesto d'uso e gli esiti inattesi dei trattamenti sono al centro della valutazione che mira a costituire un utile quadro analitico inerente i vantaggi e le criticitŕ associati all'approccio dell'attivazione.
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Congleton, Roger D. "Constitutional Federalism and Decentralization: A Second Best Solution." Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 1 (April 1, 1994): 15–29. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539806.

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Abstract:
Abstract In questo scritto si analizza in quale misura dovrebbe essere decentrata l’autorità di un governo costituzionale in modo da ridurre i problemi dell’informazione pubblica.In assenza di problemi di rappresentanza politica, un sistema di governo accentrato potrebbe operare meglio di governi decentrati e tra loro in concorrenza. Poiché, tuttavia, vi è ampia evidenza che i governi accentrati operano in modo imperfetto, sembra ragionevole assumere che il federalismo consenta di affrontare una serie di importanti problemi informativi e di incentivazione.L’analisi svolta dimostra che, in generale, nella misura in cui i governi locali competono attivamente per aumentare il numero dei residenti e la base fiscale, il federalismo incoraggia l’innovazione e la produzione efficiente di servizi pubblici locali.Inoltre, la maggior capacità degli enti locali di resistere alla «cattura» da parte di gruppi d’interesse rispetto al governo centrale, riduce la possibilità di sfruttare i cittadini.
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D'Urso, Donato. "La gestione dell'ordine pubblico dopo i fatti di Aigues-Mortes." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 260 (February 2011): 511–25. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-260009.

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Abstract:
L'eccidio di lavoratori emigrati avvenuto nell'agosto 1893 ad Aigues-Mortes, nella Francia meridionale, provocň accese proteste in molte cittŕ italiane. In alcuni casi le dimostrazioni popolari degenerarono in atti di violenza: i fatti piů gravi avvennero a Roma contro l'ambasciata francese e a Napoli. Le agitazioni colsero di sorpresa le autoritŕ che non seppero affrontare l'emergenza con misure adeguate. All'epoca, la polizia aveva un organico assai ridotto (5.000 uomini in tutt'Italia) cosicché, in aggiunta ai carabinieri, sovente bisognava chiedere l'intervento di reparti dell'esercito nei servizi di ordine pubblico. L'autore illustra quali misure adottarono i prefetti di Roma e di Napoli, ai quali spettava la responsabilitŕ del mantenimento dell'ordine. Le commissioni d'inchiesta giudicarono negativamente il loro operato e il governo puně i due alti funzionari per avere sottovalutato la situazione e utilizzato in modo inadeguato le forze di cui disponevano per soffocare i disordini. Lo studio reca in appendice il testo del rd. 5 gennaio 1899 che codifica in modo piů puntuale rispetto al passato le norme sull'impiego della truppa in servizio di pubblica sicurezza.
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Quiroz Vitale, Marco A. "Vittime e schiavi. Il rischio dello stigma sociale." SOCIOLOGIA DEL DIRITTO, no. 2 (November 2010): 25–44. http://dx.doi.org/10.3280/sd2010-002002.

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Abstract:
La figura estrema della vittima, nell'era della globalizzazione, č lo schiavo ed anche i sistemi giuridici internazionali, con la Convenzione ONU del 2000 e con quella del Consiglio d'Europa del 2005, si sono adattati, dall'inizio del nuovo secolo, ai mutati processi di vittimizzazione che riducono, sempre piů di frequente, i migranti in condizioni di asservimento. In questo articolo l'autore analizza la condizione sociale della vittima-schiavo, a partire dalle ricerche condotte in Italia, mostrando come le evidenze empiriche smentiscono le ipotesi criminologiche secondo cui il semplice coinvolgimento nel rito del processo sia condizione necessaria e sufficiente a liberare le vittime-schiavi dalla loro condizione di inferioritŕ e sottomissione; al contrario la vittima č in grado di uscire dalla sua condizione di deuteragonismo sociale, termine proposto per indicare la peculiare condizione di minoritŕ sociale e strutturale rilevata nelle ricerche empiriche, solo se il rischio di stigmatizzazione viene ridotto grazie all'opera di agenzie di promozione sociale che puntino al recupero di una identitŕ positiva delle vittime. Appaiono, invece, per lo piů ininfluenti le misure di sostegno assistenziale alle vittime che di traducono in meri trasferimenti monetari; tali misure offrono opportunitŕ reali solo se gli enti pubblici erogatori dei sussidi economici operano in rete con le agenzie sociali che siano in grado di inibire i processi di stigmatizzazione e generare aspettative positive di socializzazione e protagonismo.
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Ali, Dr Hafiz Ahmad, Dr Muhammad Imran, and Dr Farzana Iqbal. "Modus Operandi to Elimination of Abusesin the Light of Islamic method." Al Khadim Research journal of Islamic culture and Civilization 2, no. 2 (August 20, 2021): 21–33. http://dx.doi.org/10.53575/arjicc.a2-v2.2(21)21-33.

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Abstract:
Human life is the struggle between good and evil. He is forced by the evil and on the other hand he is guided by Allah to the right path.A man has the choice between good and evil and he will be rewarded on his deedseither good or bad. Allah has blessed mankind by guiding them the right path by sending His messengers and Holy books. He guided mankind the right path and defined the ways to avoid sins and bad deeds.My Article is related to the prevailing evils of the society and its solutions in the light of Sīrah of Holy Prophet (PBUH). Some of the main reasons of destruction of society are extra liberty given to the students, lacking in the training of students, parents' negligence towards the training of their children and inactive role of Ulamaa and rulers in the training of people. The society has been destructed ethically. Law and order conditions are worsening day by day.People are losing mental comfort.Western culture, despite their cognitive and physical development, is failed to overcome the criminal activities. Excessive misuse of prohibited drugs, disgusting the life and trend of committing suicides raised to an alarming level. We can show them the way out from these problems in the light of true Sīrah ofHoly prophet (PBUH)۔My topic will be helpful in finding the society's ills and can also provide the permanent way out to overcome the evils.
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Scharpf, Fritz W., and Luca Verzichelli. "INTEGRAZIONE EUROPEA E WELFARE STATES NAZIONALI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 26, no. 1 (April 1996): 21–65. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200024035.

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Abstract:
IntroduzioneIl processo di integrazione europea è caratterizzato da una asimmetria fondamentale descritta accuratamente da Joseph Weiler (1981) come un dualismo tra le norme sopranazionali europee ed il policy-making europeo di tipo intergovernativo. Weiler ha ancora ragione nella sua critica agli scienziati politici, colpevoli di aver troppo a lungo concentrato la propria attenzione soltanto sugli aspetti della negoziazione intergovernativa e di aver ignorato (o comunque non aver preso sufficientemente in considerazione) l'emergere, essenzialmente per via giurisdizionale, di un ordinamento legale europeo che prevale sulle leggi nazionali (Weiler 1994). Questa omissione è tanto più grave poiché ha impedito di individuare il parallelismo, politicamente assai significativo, tra il dualismo indicato da Weiler e la più comune contrapposizione tra una integrazione «positiva» ed una «negativa» (Tinbergen 1965; Rehbinder e Stewart 1984), cioè tra le misure che allargano l'integrazione del mercato eliminando i vincoli nazionali sugli scambi e le distorsioni competitive, da un lato, e le politiche europee comuni che modellano le condizioni sotto le quali i mercati operano, dall'altro.
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Cristofaro, Antonio. "Il prelievo tributario in agricoltura: da Vanoni a Calderoli." QA Rivista dell'Associazione Rossi-Doria, no. 3 (October 2012): 105–34. http://dx.doi.org/10.3280/qu2012-003005.

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Abstract:
Il prelievo tributario in agricoltura: da Vanoni a Calderoli Il lavoro si propone di analizzare il prelievo tributario nel settore agricolo. Si mette in evidenza come le imprese agricole abbiano sempre goduto di una sorta di "fiscalitŕ di vantaggio", rispetto a quelle operanti negli altri settori economici; si sottolinea come l'attuale struttura del prelievo sia,di fatto, un ostacolo all'espansione dell'impresa, con l'adozione di forme giuridiche piů sofisticate; infine si puntualizza come la pressione tributaria tenda a penalizzare le imprese piů efficienti, con particolare riguardo a quelle localizzate nell'Italia del Nord. Questo scenario verrŕ parzialmente modificato con l'introduzione del "federalismo municipale", che tende ad eliminare alcune agevolazioni di cui le imprese agricole ed in particolare quelle individuali hanno finora goduto; peraltro, l'impatto quantitativo di queste nuove misure deve essere considerato relativamente modesto.
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Guarcello, Emanuela. "Il senso e i compiti dell'educare nel dialogo con la giustizia." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (July 2021): 32–41. http://dx.doi.org/10.3280/mg2021-001004.

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Abstract:
La componente pedagogica della magistratura minorile ha fin da subito operato per promuovere una concreta possibilità di emancipazione per i minori e per le loro famiglie rispetto a condizioni di grave difficoltà, disagio e violenza. È un operato, quello della componente pedagogica, che trova le proprie radici entro la costituzione stessa del tribunale per i minorenni e che si offre come contributo alla magistratura nel pensare e nell'attuare un percorso giudiziario a "misura" del minore e in vista del suo pieno compimento. Sebbene vanti radici lontane e autorevoli, è un operato che - proprio per mantenere la propria significatività - deve ripensarsi in relazione al senso che deve assumere oggi e ai modi entro i quali può essere declinato al fine di rispondere alla vocazione interdisciplinare che da sempre contraddistingue l'intima essenza della magistratura minorile. Entro questa cornice, il contributo si offre come spazio di riflessione sul ruolo della componente pedagogica della magistratura minorile con particolare attenzione alla dimensione del giudizio, che anima tanto il compito della magistratura stessa quanto la possibilità per le persone minorenni e per le loro famiglie di accedere a un percorso di reale emancipazione.
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Fuchs, Maximilian. "La lunga storia del caso Mangold." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 129 (March 2011): 81–94. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-129003.

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Abstract:
Il casoha acceso in tutta Europa un dibattito molto vivo. In Germania illustri giuristi hanno criticato in maniera molto aspra la sentenza della Corte di giustizia. In seguito ad un caso simile a quello oggetto della pronuncia, deciso dal Tribunale federale del lavoro tedesco sulla scia di quest'ultima sentenza, la societŕ Honeywell ha sollevato davanti alla Corte costituzionale tedesca una questione di legittimitŕ, ritenendo che la pronuncia della Corte di giustizia fosse in contrasto con la Costituzione tedesca. L'articolo ripercorre la lunga storia del controllo delle misure di diritto dell'UE operato dalla Corte costituzionale tedesca. Sulla base degli approdi cui č pervenuta la stessa Corte di giustizia («violazione sufficientemente qualificata del diritto comunitario»), la Corte costituzionale tedesca ha riconosciuto che la pronuncia della Corte di giustizia resa nel caso Mangold sia conforme al c.d. controllo.
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Manzalini, Antonio. "Intelligenza Biologica Quantistica." Scienze Biofisiche 4, no. 1 (January 2022): 1–12. http://dx.doi.org/10.48274/ibi13.

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Abstract:
Gli organismi viventi possono essere considerati come sistemi aperti, che operano lontano dall’equilibrio termodinamico, elaborando, immagazzinando e scambiando energia, materia e informazione con l’ambiente. Nel complesso, attraverso queste capacità, gli organismi viventi perseguono un continuo auto-adattamento ai cambiamenti ambientali, che è espressione di Intelligenza Biologica. Questo articolo sostiene che l’auto-adattamento, e più in generale l’Intelligenza Biologica, si basa su fenomeni di rottura di simmetria ben spiegati da un’estensione dei principi della Teoria Quantistica dei Campi e della Teoria di Gauge. Le rotture di simmetria sono responsabili dell’emergere della coerenza multilivello negli organismi viventi, in termini di competizione equilibrata tra bosoni di Gauge e Nambu Goldstone. Questa competizione equilibrata dei campi bosonici, in tutto l’organismo, permette l’accoppiamento con l’ambiente, fino al livello quantistico. Considerando il fatto che più del 70% del corpo umano è costituito da soluzioni acquose, l’articolo conclude indirizzando l’importanza nello sviluppo di un metodo pratico, basato su misure di spettri Raman, per rilevare le condensazioni di bosoni Nambu Goldstone, viste come informazione quantistica responsabile della coerenza e delle dinamiche viventi.
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Rowley, Charles K., and Michelle A. Vachris. "Why Democracy does not Necessarily Produce Efficient Results*." Journal of Public Finance and Public Choice 12, no. 2 (October 1, 1994): 95–111. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907539905.

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Abstract:
Abstract Questo scritto presenta alcune obiezioni alla tesi ottimistica, esposta da Donald Wittman, secondo cui la democrazia produrrebbe risultati efficienti.Secondo Wittman, sia il mercato politico che quello economico operano in modo efficiente. A suo avviso, molte delle argomentazioni in sostegno dell’efficienza dei mercati economici si applicano egualmente ai mercati politici democratici.Conseguenza di quest’analisi dovrebbe essere che i governi democratici affideranno ai mercati economici quei compiti in cui essi riescono meglio.Nella sua analisi, tuttavia, Wittman ignora i risultati teorici conseguiti dalla scuola di Virginia circa il fallimento dello Stato. Un primo aspetto riguarda il meccanismo concorrenziale politico che può avere caratteristiche di concorrenza imperfetta, se non di monopolio. Un secondo aspetto è il fatto che il teorema dell’elettore mediano, che era stato proposto a dimostrazione dell’efficienza del sistema democratico, si è rivelato privo di realismo.Anche i gruppi d’interesse possono distorcere i risultati di un sistema democratico in misura maggiore o minore, a seconda delle caratteristiche istituzionali dei particolari mercati politici. La teoria della burocrazia di Niskanen, inoltre, dimostra come gli stessi politici non controllino pienamente la spesa pubblica, ma dipendano dai burocrati, il cui obiettivo è l’espansione del loro bilancio.
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Cavaliere, Stefania. "Prospettive giuseconomiche dell'orange economy." ECONOMIA PUBBLICA, no. 2 (June 2022): 273–93. http://dx.doi.org/10.3280/ep2022-002004.

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Abstract:
Il lavoro intende approfondire le peculiarità della Orange economy, un nuovo tipo di economia collegata alle imprese operanti nel campo della cultura, dell'arte e della creatività, che sta avendo un importante sviluppo soprattutto negli ultimi anni. Essa postula un radicale cambio di paradigma, non solo e non tanto nel modo di approcciare l'economia stessa, bensì nel modo di considerare i sistemi di produzione e consumo di beni e servizi. Il settore in oggetto, pur dimostrando una crescita sia in termini di valore aggiunto, sia in termini di occupazione, almeno in Italia, non è ancora approdato a una disciplina organica, a causa della difficoltà di inquadrare in maniera esaustiva le attività che ne fanno parte e a causa della sua multidisciplinarietà. I policy makers, tuttavia, consapevoli delle concrete possibilità di sviluppo per il Paese e del contributo alla modernizzazione del sistema produttivo, della società e dell'industria offerte dall'Orange economy hanno sentito il bisogno di mettere a disposizione di questo comparto congrui finanziamenti, soprattutto attraverso le misure del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Ciò evidenzia come questa nuova economia potrebbe trovarsi davanti a una vera e propria svolta e contribuire a realizzare quella "crescita intelligente, sostenibile e inclusiva" voluta dall'Unione europea.
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Berbenni, Enrico. "Banche miste e ciclo immobiliare. L'esperienza di Comit e Credit (1918-1934)." SOCIETÀ E STORIA, no. 134 (February 2012): 741–68. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-134006.

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Abstract:
Obiettivo di questo articolo č di studiare le modalitÀ attraverso cui le due principali banche miste italiane, la Banca commerciale italiana e il Credito italiano, presero parte all'espansione del mercato edilizio ed immobiliare durante gli anni venti del Novecento e come invece reagirono alla successiva crisi, mettendo in luce le differenze esistenti tra i due istituti nel modo di operare sul mercato. Queste banche avevano giÀ operato nel settore ma fu negli anni venti che il loro intervento si strutturň in misura piů evidente, dapprima cogliendo le opportunitÀ offerte da una congiuntura nazionale favorevole agli impieghi immobiliari, in seguito venendo indotte dal mutato quadro economico a riorganizzare la propria rete di partecipazioni azionarie in societÀ del comparto. Il sostegno finanziario fornito a queste ultime negli anni di crisi sembra suggerire un comportamento anticiclico da parte delle due banche, prima che l'intervento dell'Iri mutasse profondamente le loro possibilitÀ d'intervento anche nel settore edilizio ed immobiliare.
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Madonna, Raffaella, Marco Valenti, Giovanna Borrelli, Renato Cerbo, Manlio De Lellis, Giorgia Sprovera, Marisa Massaro, et al. "Epidemiological monitoring of psychological, neurological and sensorial handicaps in the 0-24 years population of the Abruzzo region (Italy). Preliminary results." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 7, no. 3 (December 1998): 188–96. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007387.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Descrivere Pimplementazione epidemiologica nella Regione Abruzzo di un servizio di prevenzione degli handicap psiconeurosensoriali dell'eta evolutiva; presentare i dati di prevalenza delle patologie osservate e i modelli di regressione esplicativi deU'occorrenza, discutere i dati di accesso ai servizi in termini di risposta alle necessità sociosanitarie. Setting e disegno - Sono stati utilizzati i dati forniti da un sistema informativo regionale, costituito da fonti informative primarie operanti presso le aziende USL (Servizio di Medicina scolastica, Medicina di base, Pediatria di base, Consultori familiari, Servizio di Riabilitazione) e da strutture specializzate di individuazione diagnostica (Équipe Multidisciplinari, Divisione Clinicizzata di Neuropsichiatna Infantile, Servizi Territoriali di NPI). Il modello di gestione dei dati è il registro epidemiologico di popolazione. La popolazione target e la popolazione abruzzese di eta inferiore ai 25 anni. Principali misure utilizzate - Vengono utilizzate in questo studio misure epidemiologiche di prevalenza, standardizzate per età, assumendo come standard la popolazione regionale (0-24 anni). La definizione delle patologie è stata effettuata sulla base delle nosografie standard 1CD-9 e ICD-10; la definizione di handicap sulla base della classificazione OMS (1981). Sono state esaminate le associazioni tra le variabili esplicative di tipo sociodemografico e anamnestico e le diverse tipologie di esito clinico attraverso modelli di regressione logistica. Risultati - Le stime di prevalenza per le principali patologie neuropsichiatriche infantili e per le patologie organiche e/o congenite generatrici di handicap nella popolazione dell'Abruzzo sono paragonabili a quelli riscontrati in letteratura in setting analoghi, ad eccezione dei disturbi ipercinetici che sembrerebbero indicare per I'Abruzzo un'alta occorrenza in entrambi i sessi. La riabilitazione risulta essere la necessita sanitaria maggiormente richiesta per tutti gli assi diagnostici; neH'ambito delle necessita sociali risulta relativamente poco rilevante il ricorso all'assistenza scolastica e, soprattutto, domiciliare. L'analisi di regressione logistica indica lo stato socioeconomico e la presenza di handicap in famiglia come fattori associati, rispettivamente, in modo negativo all'occorrenza di disturbi ipercinetici, e in modo positivo alFoccorrenza di ritardo mentale. Inoltre, lo stato di convivenza in famiglia naturale e associato negativamente aU'occorrenza di disturbi evolutivi. Conclusioni - Lo studio riporta i risultati preliminari dell'attivita di un registro specializzato per l'handicap psiconeurosensoriale in eta evolutiva. Tra le prime indicazioni operative emerge con chiarezza l'utilita della standardizzazione delle procedure diagnosu'che, della definizione di linee guida gestionali comuni nelle diverse aree territoriali, e, comunque, l'importanza della conoscenza epidemiologica del fenomeno handicap per una corretta impostazione di strategie di prevenzione e programmazione.
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Alnaim, Abdulrahman Khalid, Ahmed Mahmoud Alwakeel, and Eduardo B. Fernandez. "Towards a Security Reference Architecture for NFV." Sensors 22, no. 10 (May 14, 2022): 3750. http://dx.doi.org/10.3390/s22103750.

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Abstract:
Network function virtualization (NFV) is an emerging technology that is becoming increasingly important due to its many advantages. NFV transforms legacy hardware-based network infrastructure into software-based virtualized networks. This transformation increases the flexibility and scalability of networks, at the same time reducing the time for the creation of new networks. However, the attack surface of the network increases, which requires the definition of a clear map of where attacks may happen. ETSI standards precisely define many security aspects of this architecture, but these publications are very long and provide many details which are not of interest to software architects. We start by conducting threat analysis of some of the NFV use cases. The use cases serve as scenarios where the threats to the architecture can be enumerated. Representing threats as misuse cases that describe the modus operandi of attackers, we can find countermeasures to them in the form of security patterns, and we can build a security reference architecture (SRA). Until now, only imprecise models of NFV architectures existed; by making them more detailed and precise it is possible to handle not only security but also safety and reliability, although we do not explore those aspects. Because security is a global property that requires a holistic approach, we strongly believe that architectural models are fundamental to produce secure networks and allow us to build networks which are secure by design. The resulting SRA defines a roadmap to implement secure concrete architectures.
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Gater, Richard. "WHO study of psychological problems in general health care. Baseline findings and implications for primary care." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 3 (December 1996): 172–77. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004152.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Indagare la forma, la frequenza, la gestione e l'esito dei disturbi psichici comuni in pazienti della medicina generale. Disegno - Campionamento a due-stadi di coloro che si rivolgono ai servizi di medicina generale seguito da una valutazione longitudinale a 3 e 12 mesi dello stato mentale, della disabilità e del trattamento, eseguiti utilizzando gli stessi metodi in 15 Centri nel mondo, sotto il coordinamento dell'Organizzazione Mondiale della Sanita. Principali misure utilizzate - General Health Questionnaire, la versione per la medicina generale della Composite International Diagnostic Interview utilizzata per ricavare diagnosi secondo i criteri dell'ICD-10, la Groningen Social Disability Schedule, ed una valutazione da parte del medico di medicina generale dell'attuale stato fisico e mentale insieme ad un riassunto della loro gestione del caso. Risultati - Sono stati sottoposti a screening 25.916 pazienti e sono stati sottoposti a dettagliate interviste 5.438 pazienti. I disturbi psichici tra i pazienti degli ambulatori di medicina generale sono risultati frequenti (in media il 24% di pazienti visti consecutivamente, range 7.3%-52.5%). La disabilità è risultata più elevata nei pazienti con disturbi psichici: quanto più gravi erano i disturbi psichici, tanto pià grave era la disabilità. Il problema principale lamentato dai pazienti era spesso un sintomo somatico, mentre solo una minoranza di essi lamentava un chiaro sintomo psichico. Il riconoscimento dei disturbi da parte dei medici è risultato essere molto diverso tra i diversi Centri e in tutti i Centri metà dei casi ICD-10 non è stata identificata dai medici. I medici operand nell'area di Verona hanno messo in evidenza una particolare distorsione nei riguardi dei disturbi psichici. Un trattamento e stato prescritto a quasi tutti i pazienti che secondo i medici presentavano disturbi psichici, per cui i trattamenti sono risultati simili, indipendentemente dalla diagnosi. Conclusioni - La frequenza dei disturbi psichici nel setting della medicina generale e la disabilità ad essi associata sottolineano la loro importanza per la salute pubblica. Questi sono pazienti che si rivolgono agli ambulatori di medicina generale; la maggior parte di essi continua ad essere trattata in tale setting senza ricorrere ai servizi psichiatrici specialistici. È pertanto importante potenziare il training per il riconoscimento, la diagnosi ed il trattamento dei disturbi psichici comuni sia nelle Facolta di medicina che nei corsi di formazione dei medici di medicina generale.
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Wright, Stephanie. "Out of the Ordinary: Confronting Paradox in the Historiography of Francoism." Contemporary European History 30, no. 1 (January 15, 2021): 136–46. http://dx.doi.org/10.1017/s0960777320000478.

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Abstract:
On 19 November 1975 Francisco Franco lay dying in Madrid's La Paz hospital. Clutching the cloak of the Virgin del Pilar, and with the ill-gotten relic of St Teresa of Ávila's hand at his bedside, the ailing dictator would soon depart this existence following the withdrawal of life support. For Enrique Moradiellos in Franco: Anatomy of a Dictator, the juxtaposition of modernity and tradition within this deathbed scene was emblematic of the countless paradoxes which characterised the Francoist dictatorship in its later years. Since the dictator's death scholars have continued to grapple with such paradoxes, struggling over how best to define a regime which has come to occupy a notoriously contentious space within contemporary Spanish politics and society. Like a fairground hall of mirrors, historical representations of Francoism have been stretched or squashed by different analytical frames, shaped in many cases by the political and social legacies of the dictatorship. Despite dubious claims to ‘objectivity’, the regime's apologists depict Francoism as a stabilising antidote to the ‘chaos’ of republicanism, conveniently overlooking the destruction and misery which followed the coup of 18 July 1936. Meanwhile, those who seek justice for the regime's victims continue to emphasise the repressive nature of the dictatorship. Though an important component of Francoism's modus operandi, repression does not, by itself, help us to fully understand Francoism's long-term survival or the consent it secured from millions of ordinary Spaniards. The titles under review reflect an increasing willingness to confront Francoism's many contradictions head-on, and to regard the paradoxical nature of the regime not as a conceptual knot to be disentangled, but as a historiographical problem in itself. Historians exploring the experiences of ‘ordinary’ people have proved particularly adept at addressing such complexities, as have scholars adopting comparative or transnational frameworks which reach beyond traditional emphasis on fascist Italy and Nazi Germany. The titles surveyed in this article offer a snapshot of recent developments in the field, while signposting potential avenues through which historians of Francoism might contribute to broader discussions within the historiography of modern Europe.
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Fontanella, A., M. Campanini, C. Nozzoli, and R. Nardi. "Medicina interna perioperatoria - Il paziente chirurgico complesso: il ruolo dell’internista nell’ospedale snello, a misura del paziente, organizzato per intensità di cure." Italian Journal of Medicine 5, no. 1 (March 21, 2017): 1. http://dx.doi.org/10.4081/itjm.q.2017.2.

Full text
Abstract:
<p class="titolo"><img src="/public/site/images/pgranata/rass.jpg" alt="" /></p><p class="titolo"><strong>Perché l’internista è necessario nella gestione dei pazienti complessi candidati ad intervento chirurgico</strong><br /><em>F. Gilioli, G. Chesi</em></p><p class="titolo"><strong>La medicina interna nell’assistenza del paziente chirurgico complesso</strong><br /><em>M. Fabbri, S. Galli, A. Morettini</em></p><p class="titolo"><strong>Il paziente cardiopatico</strong><br /><em>G. Chesi, F. Gilioli</em></p><p class="titolo"><strong>Il paziente con broncopneumopatia cronica ostruttiva</strong><br /><em>M. Candela</em></p><p class="titolo"><strong>Il paziente diabetico</strong><br /><em>L. Morbidoni</em></p><p class="titolo"><strong>La chirurgia nel grande anziano: rischi e opportunità</strong><br /><em>A. Greco, M. Greco, G. D’Onofrio, G. Paroni, D. Sancarlo, M. Lauriola, D. Seripa</em></p><p class="titolo"><strong>Il paziente candidato ad intervento chirurgico a rischio trombo-embolico</strong><br /><em>R. Re, M. Campanini</em></p><p class="titolo"><strong>Concetto di <em>Ospedale snello</em>, <em>hospitalist</em> e di <em>co-management</em></strong><br /><em>I. Stefani, A. Mazzone</em></p><p class="titolo"><strong>L’internista nel reparto di Ortopedia: il percorso del paziente ricoverato per frattura prossimale di femore</strong><br /><em>R. Nardi, M. Mazzetti, C. Marchetti</em></p><p class="titolo"><strong>L’internista nel reparto di neurochirurgia</strong><br /><em>C. Cicognani, S. Zaccaroni</em></p><p class="titolo"><strong>L’internista nel reparto di ostetricia</strong><br /><em>A. Maina, V. Donvito, L. Balbi</em></p><p class="titolo"><strong>L’internista nel Centro Trapianti di fegato</strong><br /><em>L. Fontanella, M. Imparato</em></p><p class="titolo"><strong>La gestione del dolore post-operatorio in ambito internistico</strong><br /><em>M. Bosco, R. Bertè, G. Civardi</em></p><p class="titolo"><strong>La sindrome da rialimentazione</strong><br /><em>R. Risicato, G. Scanelli, L. Tramontano, U. Politti</em></p><p class="titolo"><strong>Terapia infusionale pre-intra-post-operatoria: solamente un problema dell’anestesista?</strong><br /><em>F. Sgambato, G. Pinna, S. Prozzo, E. Sgambato</em></p><p class="titolo"><strong>Il paziente ad elevato rischio emorragico: valutazione e management</strong><br /><em>A.M. Pizzini, I. Iori</em></p><p class="titolo"><strong>La gestione perioperatoria o periprocedurale della terapia anticoagulante-antiaggregante in elezione e in urgenza</strong><br /><em>A. Fontanella, R. Re</em></p><p class="titolo"><strong>Le complicanze mediche e gli eventi avversi indesiderabili più frequenti nel paziente internistico complesso operato</strong><br /><em>M. Silingardi</em></p><p class="titolo"><strong>Pazienti <em>chirurgici</em> ricoverati in Medicina Interna: i pazienti a rischio, selezione delle priorità e delle emergenze urgenze e pianificazione dell’assistenza</strong><br /><em>P. Gnerre, M. Gambacorta, A. Percivale</em></p><p class="titolo"><strong>Qualità, indicatori ed <em>audit</em> come strumento di miglioramento nell’assistenza del paziente complesso in chirurgia</strong><br /><em>S. De Carli, A. Montagnani</em></p><p class="titolo"><strong>Quali proposte ed evidenze per nuovi modelli organizzativi in cui l’internista può assumere un ruolo fondamentale?</strong><br /><em>A. Fontanella, M. Campanini</em></p>
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Mori, Simona, Laura Di Fiore, Chiara Lucrezio Monticelli, and Marco Meriggi. "Un confronto sui sistemi di polizia politica nell'Italia preunitaria." SOCIETÀ E STORIA, no. 176 (August 2022): 301–71. http://dx.doi.org/10.3280/ss2022-0176005.

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Abstract:
Il forum propone una riflessione a più mani sul tema della polizia politica nell'Italia post-napoleonica, che la maturità degli studi su quel comparto strategico dei governi legittimisti sembra ormai consentire. Questa prima messa a punto di taglio comparato vuole cogliere le molte risonanze esistenti fra i dispositivi di controllo politico che, muovendo dalla paradigmatica esperienza rivoluzionaria e napoleonica, gli stati della penisola misero in campo per contrastare le pulsioni eversive dilaganti nell'intero continente con strategie coordinate. L'esame dei casi evidenzia al contempo i profili comuni e le curvature che ciascun governo impresse alle politiche securitarie, tematizzandole in vario modo nel discorso pubblico. Si conferma così, accanto al portato repressivo di questa azione, la duttilità della funzione poliziesca e il ruolo ambivalente che essa giocò nei processi di politicizzazione delle società agli albori della contemporaneità. Per il Regno delle Due Sicilie il contributo di Laura Di Fiore guarda con particolare attenzione alla fase post-quarantottesca, rilevando per un verso l'intensa cooperazione instaurata dal governo borbonico con gli stati confinanti per il contrasto all'attività cospirativa degli esuli, per l'altro la strategia di degradazione del nemico, ovvero della militanza anti-sistema, adottata sul piano retorico. Chiara Lucrezio Monticelli mette a fuoco la peculiare interazione realizzata dallo Stato della Chiesa fra gli ordinamenti di polizia sperimentati nell'incisiva stagione francese e le più tradizionali strutture del controllo ecclesiastico, effetto di un'intensa dialettica interna fra conservazione e riforma. Il Regno Lombardo-Veneto esaminato da Simona Mori mette la polizia politica al servizio del suo progetto imperiale di temperata conservazione, sostanzialmente fallendo nell'intento di egemonizzare i servizi di sicurezza operanti nella penisola, mentre sul versante interno alterna fasi di tolleranza ad altre di rigore, senza riuscire ad arginare l'allargarsi del dissenso. Marco Meriggi conclude con un quadro d'insieme che attinge alla memorialistica, alla letteratura e alle fonti normative, per restituire una rappresentazione multiprospettica della polizia politica che, ridimensionata rispetto al titanismo evocato dalla narrazione risorgimentale, viene a configurarsi come strumento di un complessivo disegno di governo verticale della società, che accomuna i maggiori contesti politici dell'Italia restaurata.
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Martins, Paulo, and Mariana Marchini Rodrigues. "A Elegia no Canto IV da Eneida." CODEX – Revista de Estudos Clássicos 5, no. 2 (December 28, 2017): 91. http://dx.doi.org/10.25187/codex.v5i2.13971.

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Abstract:
No Canto IV da <em>Eneida</em>, Virgílio parece valer-se de tópicas do gênero elegíaco ao narrar o malfadado amor entre Dido e Enéias, inserindo-as dentro do gênero épico. Algumas características fundamentais do amante elegíaco, a saber, o <em>furor</em> pelo qual é tomado ao ser ferido pelas flechas do Cupido, a ócio dos amantes enquanto tais, a <em>mala fama</em> que advém desse amor, e, por fim, a condição <em>misera </em>na qual o amante se encontra, diante da qual é sempre feito um lamento, mostraram-se presentes na composição poética do Canto IV. Para além, então, de demonstrar como o gênero épico, sem perder seu rigor formal, subsume outros gêneros, neste caso o elegíaco, este artigo também procura observar como esta operação acaba por servir tanto ao propósito <em>intranarrativo</em> como <em>extranarrativo</em> de Virgílio ao escrever sua Eneida. No primeiro caso, se lembrarmos que os cantos I ao VI ocupam-se da construção do ἦθος heroico de Enéias, a recusa do herói em permanecer com a rainha confirma, mais uma vez, seu destino, que é a fundação de Roma, destino esse que é próprio de um herói épico – e não de um amante elegíaco. Já no segundo caso, é necessário, primeiro, ter em mente a intenção de Virgílio ao compor a Eneida, que é a inserção da história de Roma no mito, o qual, vale lembrar, é a matéria narrativa do próprio poema épico. Dessa forma, o abandono de Dido e a imprecação que a rainha realiza dos versos 590-640 é utilizada pelo poeta para justificar, ainda que ironicamente, a rivalidade e violência dos cartagineses contra os romanos nas Guerras Púnicas, colocando-as como resultado da frustração amorosa de uma mulher.
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De Cristofaro, Ernesto. "La sovranità nei corsi di Foucault al Collège de France." Italian Review of Legal History, no. 8 (December 21, 2022): 313–40. http://dx.doi.org/10.54103/2464-8914/19256.

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Abstract:
Tra i temi di carattere giuridico e politico quello della sovranità è il più presente nei corsi che Michel Foucault ha tenuto presso il Collège de France dal 1970 al 1984. L’insegnamento presso questa istituzione – intitolato, nel suo caso, Storia dei sistemi di pensiero - obbedisce a regole particolari. Una tra queste è l’obbligo gravante sui docenti a non riproporre, di anno in anno, lo stesso corso di lezioni svolte in precedenza, ma di cambiare argomento. Al netto di questa clausola, negli anni che vanno dal 1973 al 1979, Foucault si occupa ripetutamente e intensamente di questioni che hanno una connessione molto esplicita e diretta con la dimensione del potere. Alcuni dei corsi tenuti costituiscono la base di opere che egli pubblica in questo periodo come Sorvegliare e punire o La volontà di sapere. È, certamente, all’interno dei corsi che si viene profilando l’idea del potere che attraversa la sua ricerca in questa fase temporale ed è grazie a questo laboratorio trasparente del suo lavoro che è possibile seguire l’analisi e la rielaborazione che egli svolge sull’argomento “sovranità”. Sebbene questo termine non sia mai espressamente presente nei titoli delle annualità didattiche, molte delle lezioni che impegnano l’insegnamento affidato a Foucault convergono su questa categoria. Foucault riceve dalla teoria giuridica e dalla politologia una parola alla quale si attribuisce pacificamente un preciso significato. Il titolare del potere sovrano è rappresentato, da una lunghissima e importante tradizione, come colui attorno al quale ruota il funzionamento dello Stato. Il sovrano è posto “in alto” e “al centro” della mappa del potere come il punto a partire dal quale e verso il quale si muovono tutti gli ingranaggi essenziali che fanno funzionare la macchina statuale. Inoltre, il sovrano è colui che esercita il proprio potere attraverso l’uso di una forza eminente, idonea a far rispettare le leggi, mantenere l’ordine e inibire qualunque ipotesi di sedizione. Foucault intende, viceversa, mettere in discussione questa lettura. L’itinerario che egli segue punta verso una fenomenologia dei rapporti di potere colti nella loro multiformità e disseminazione. Si tratta di osservare il potere rinunciando alla prospettiva della verticalità, come se esso fosse collocato presso una sola sede, alla prospettiva della patrimonialità, come se esso fosse posseduto esclusivamente da qualcuno e, infine, alla prospettiva della repressione, come se l’unica lingua che esso sapesse parlare fosse quella dell’intimidazione, della sanzione e delle armi. Per rileggere il potere bisogna, al contrario, studiarne il funzionamento presso apparati parziali della società, distribuiti trasversalmente e in grado di implementare una tecnologia che non si fonda sull’interdizione ma, al contrario, sulla sollecitazione della disciplina. Lungo il suo itinerario Foucault incontra lo sviluppo storico della penalità, nel cui perimetro viene sviluppandosi un potere fortemente individualizzante, capace di perseguire un incasellamento degli individui che si serve di molteplici tecniche di osservazione e descrizione operanti a vari livelli della struttura sociale; la storia della psichiatria, grazie alla quale la distinzione normale/anormale, e le conseguenti misure di monitoraggio e controllo della condotta deviante, hanno potuto avvalersi dell’uso di parametri “scientifici” e, pertanto, più cogenti; infine, la biopolitica, che ha ricollocato il tema della sottoposizione dei corpi a regole e vincoli, in vista della massimizzazione delle loro prestazioni, dalla scala degli individui a quella delle popolazioni, lasciando apparire dietro la figura tralatizia del sovrano che esprime la propria egemonia decidendo chi possa vivere e chi debba morire, l’immagine assai più concreta del potere anonimo delle regole di alimentazione, igiene e profilassi che stabiliscono come un’intera collettività debba essere curata e protetta.
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Marques da Silva Júnior, Orleno, Marcus André Fuckner, Maxwell Moreira Baia, Cleane Socorro da Silva, and Leonardo Souza dos Santos. "Comitê da bacia Hidrográfica do rio Araguari como instrumento de gestão dos Recursos Hídricos no Estado do Amapá." Revista Brasileira de Geografia Física 14, no. 5 (September 30, 2021): 2771. http://dx.doi.org/10.26848/rbgf.v14.5.p2771-2789.

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Abstract:
Um importante instrumento de gestão da Política Nacional de Recursos Hídricos são os comitês de bacias hidrográficas. O primeiro comitê criado no Estado do Amapá foi o do rio Araguari, decorrente de diversas demandas da sociedade, denúncias de mal uso, e principalmente para viabilizar a operação de empreendimentos hidrelétricos, mineração, agropecuária, dentre outros. O objetivo desse artigo é mostrar a importância da efetiva instalação e funcionamento do comitê de bacia para a gestão dos recursos hídricos no estado do Amapá. A estratégia metodológica abrangeu o entendimento sobre gestão dos recursos hídricos no estado do Amapá, sendo um pré-requisito que permitiu entender o papel fundamental da bacia para elaboração das políticas para gestão de recursos hídricos. Com os resultados, conclui-se que em face às mudanças na configuração econômica do Amapá, como a mineração, agropecuária, silvicultura, cultura de soja e produção de energia, há um aumento no impacto associado ao uso da água no rio Araguari. Neste sentido, o comitê tem um papel relevante no âmbito da gestão compartilhada do recurso hídrico para reduzir o desequilíbrio ecológico, por meio da tomada de decisão para mitigar impactos e preveni-los, como objetivo de assegurar a disponibilidade dos recursos hídricos para as futuras gerações. Para o efetivo funcionamento do comitê, é necessário o apoio de órgãos municipais, estaduais e federais, visando à manutenção de seu estoque hídrico, preservação dos recursos e continuidade do desenvolvimento econômico de forma sustentável.Palavras-chave: Recurso Hídrico, gestão compartilhada, sustentável. Araguari River Hydrographic Basin Committee as an Instrument for the Management of Water Resources in the State of Amapá A B S T R A C T An important management tool for the National Water Resources Policy is the hydrographic basin committees. The first committee created in the State of Amapá was that of the Araguari River, due to various demands from society, complaints of misuse, and mainly to enable an operation of hydroelectric, mining, agricultural and livestock enterprises, among others. The purpose of this article is to show the importance of the installation and operation of the administration committee for the management of water resources in the state of Amapá. The methodological strategy encompasses the understanding of the management of water resources in the state of Amapá, being a prerequisite that needs the meaning of the fundamental role of the basin for the preparation of policies for the management of water resources. With the results, it is concluded that in the face of changes in the economic configuration of Amapá, such as mining, agriculture, forestry, soy culture and energy production, there is an increase in the impact associated with the use of water in the Araguari River. In this sense, the committee has a relevant role in the context of shared management of water resources to reduce ecological imbalances, through decision-making to mitigate and prevent impacts, in order to ensure the availability of water resources for future generations. For the effective and functioning of the committee, it is necessary the support of municipal, state and federal agencies, if not the maintenance of its water stock, preservation of resources and development of economic development in a sustainable way. Keywords: Water resource, shared, sustainable management.
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M. Riyan Musytary. "Penyalahgunaan Sistem Pembayaran Online oleh Seorang Gamers Mobile Legend." Bandung Conference Series: Law Studies 2, no. 2 (August 3, 2022). http://dx.doi.org/10.29313/bcsls.v2i2.4447.

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Abstract. A payment platform is a payment system that uses the internet as a means of intermediary for the transfer. Various new modus operandi of crimes emerged due to misuse on online platforms, one of which was in the case of No. 1054/Pid.Sus/2019/PN Jkt.Pst. Fund transfer crime, namely a series of activities starting with an order from the Originator with the aim of transferring a certain amount of funds to the Beneficiary mentioned in the Funds Transfer Order until the receipt of the funds by the Beneficiary. Therefore, it is necessary to implement strict and clear criminal law enforcement by law enforcement officers. This approach method is normative juridical, namely carrying out an inventory of positive laws regarding criminal law enforcement against abuse on online platforms. This type of research is qualitative research, namely data collection with the intention of interpreting the phenomenon of payment abuse on online platforms to the detriment of the Bank. The research specification is descriptive analysis, which examines criminal law enforcement against the misuse of payments on online platforms intentionally associated with Law Number 3 of 2011 concerning Fund Transfers. The purpose of this study is to find out the enforcement of criminal law against misuse on online platforms that intentionally causes bank losses in terms of Law Number 3 of 2011 concerning Fund Transfers; and To find out the judge's considerations in the decision of the Central Jakarta District Court No. 1054/Pid.Sus/2019/PN Jkt.Pst related to the provisions of criminal law. The results of the study show that criminal law enforcement against intentional abuse on online platforms in online game item top up payment portals by gamers, in this case Yane Septiani who has harmed the bank, can be threatened by Article 85 of the Funds Transfer Act, because in the case of it has fulfilled the criminal elements in the provisions of the article; The judge's consideration in Decision No. 1054/Pid.Sus/2019/PN Jkt.Pst only granted the indictment based on article 362 of the Criminal Code regarding theft. In fact, this incident can also be threatened using Article 85 of the Criminal Code because the crime committed in this case has fulfilled the criminal elements contained in Article 85 of the Funds Transfer Law. Abstract Platform pembayaran merupakan sistem pembayaran meggunakan internet sebagai sarana perantara transfer tersebut. Berbagai macam modus operandi kejahatan baru muncul akibat penyalahgunaan di platform online, salah satunya dalam kasus No.1054/Pid.Sus/2019/PN Jkt.Pst. Tindak pidana transfer dana, yaitu rangkaian kegiatan yang dimulai dengan perintah dari Pengirim Asal yang bertujuan memindahkan sejumlah dana kepada Penerima yang disebutkan dalam Perintah Transfer Dana sampai dengan diterimanya dana oleh Penerima. Oleh karena itu perlu dilaksanakannya penegakan hukum pidana yang tegas dan jelas oleh aparat penegak hukum. Metode pendekatan ini adalah yuridis normative, yaitu melakukan inventarisasi hukum positif tentang penegakan hukum pidana terhadap penyalahgunaan di platform online. Jenis penelitian ini adalah penelitian kualitatif, yaitu pengumpulan data dengan maksud menafsirkan fenomena penyalahgunaan pembayaran di platform online hingga merugikan pihak Bank. Spesifikasi penelitian adalah deskriptif analisis, yaitu mengkaji penegakan hukum pidana terhadap penyalahgunaan pembayaran di platform online secara sengaja yang dikaitkan dengan Undang-Undang Nomor 3 Tahun 2011 tentang Transfer Dana. Tujuan penelitian ini adalah Untuk mengetahui Penegakan Hukum Pidana terhadap penyalahgunaan di platform online secara sengaja yang menimbulkan kerugian bank di tinjau dari Undang-Undang Nomor 3 Tahun 2011 Tentang Transfer Dana; dan Untuk mengetahui pertimbangan hakim dalam putusan Pengadilan Negeri Jakarta Pusat No.1054/Pid.Sus/2019/PN Jkt.Pst dikaitkan dengan ketentuan hukum pidana. Hasil penelitian menunjukan bahwa Penegakan Hukum Pidana terhadap penyalahgunaan di platform online secara sengjaa di portal pembayaran top up item permainan secara online oleh seorang gamers yang dalam kasus ini yaitu Yane Septiani yang telah merugikan pihak bank dapat diancam oleh Pasal 85 UU Transfer Dana, karena dalam kasus ini telah memenuhi unsur-unsur pidana dalam ketentuan pasal tersebut; Pertimbangan Hakim dalam Putusan No.1054/Pid.Sus/2019/PN Jkt.Pst hanya mengabulkan dakwaan berdasarkan pasal 362 KUHP tentang pencurian saja. Sedang sesungguhnya peristiwa ini pun bisa diancam menggunakan Pasal 85 KUHP karena tindak pidana yang dilakukan dalam kasus ini telah memenuhi unsur-unsur pidana yang terkandung dalam Pasal 85 UU Transfer Dana.
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Foddis, A. "La rilevanza degli indicatori e della dimensione della performance ai fini dell’accountability." Working Paper of Public Health 3, no. 1 (June 15, 2014). http://dx.doi.org/10.4081/wpph.2014.6727.

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Abstract:
Il processo di aziendalizzazione volto a recuperare la funzionalità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), la conseguente responsabilizzazione legata alla gestione delle risorse assegnate alle articolazioni che lo compongono, il riconoscimento della libertà di scelta all’accesso delle prestazioni sanitarie quale condizione di concorrenza tra erogatori al fine di contrastare l’implosione di modelli statici e incapaci di creare valore, hanno reso necessario un approccio multidimensionale di misurazione della performance, in coerenza con la nuova cornice normativa delineata dalle riforme sanitarie degli anni ’90. Essa infatti è considerata leva determinante per l’accountability, ossia si ritiene che la misurazione dei risultati conseguiti possa tradursi in un processo di responsabilizzazione degli operatori nella misura in cui si lega alla pubblicazione dei dati e quindi ad un ritorno informativo del proprio operato con misurazioni oggettive, chiare e trasparenti. Misurare la performance significa fissare obiettivi quantificabili, definire i risultati attesi, associare agli obiettivi degli indicatori che possano adeguatamente misurare sia il percorso sia il grado di raggiungimento degli stessi, rilevare sistematicamente, ad intervalli di tempo definiti, il valore degli indicatori. La rilevanza della misurazione/valutazione delle prestazioni, e delle sue tecniche, è cresciuta di pari passo con l’espandersi sia di procedure di rendicontazione interne alle singole aziende sanitarie, sia di forme di rendicontazione pubblica aperta, o almeno accessibile, ai cittadini. In riferimento ai destinatari interni, l’impiego di un sistema di indicatori per la misurazione della performance è un valido supporto ai fini del controllo direzionale per indirizzare il management nei processi decisionali; in riferimento ai destinatari esterni, tale sistema costituisce il mezzo per poter dar loro conto dei risultati delle azioni intraprese. Insieme al concetto di responsabilità, il principio dell’accountability presuppone quello di trasparenza inteso come accesso alle informazioni concernenti ogni aspetto dell’organizzazione, fra cui gli indicatori gestionali e gli strumenti di comunicazione volti a rendere visibili decisioni, attività e risultati. Il presente lavoro si compone di una parte introduttiva dedicata a illustrare brevemente il concetto di produzione, di una riferita a delineare la rilevanza di un sistema di indicatori quale supporto imprescindibile nelle scelte decisionali volte al miglioramento continuo della performance, e di una conclusiva in cui si è inteso rimarcare l’importanza di progettare un sistema di controllo di gestione integrato con un sistema di gestione della qualità, quale strumento di controllo direzionale interno all’azienda sanitaria e di rendicontazione esterna del proprio operato, meglio conosciuta con il termine di “accountability”.
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Zanella, Angelo. "PROCEDIMENTI DI MISURAZIONE NELL'AMBITO DELLE DISCIPLINE ECONOMICO-SOCIALI." Istituto Lombardo - Accademia di Scienze e Lettere - Incontri di Studio, November 18, 2013, 113–37. http://dx.doi.org/10.4081/incontri.2008.53.

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Abstract:
Riassunto. – 1) Si considera, in primo luogo, il procedimento di misura di una grandezza in ambito tecnologico nel quale è possibile accertare il valore vero della grandezza a meno di un errore aleatorio trascurabile rispetto a detto valore e quindi acquisire, ad un certo istante, in modo sostanzialmente esatto, lo stato di funzionamento di un processo. Per le grandezze economiche, tipicamente di natura monetaria, si tratta di accertare, per un determinato periodo, l’ammontare totale o quello medio di una popolazione e si devono utilizzare, per la loro stima, il risultato di indagini campionarie. L’errore medio di misura risulta quindi incrementato a causa della variabilità dovuta al campionamento. L’utilizzazione di schemi di campionamento efficienti assicura, però, che l’errore di misura di un totale o di una media aritmetica, rimane in pratica trascurabile rispetto al valore vero che può localizzarsi con sufficiente accuratezza. Viene illustrato questo aspetto con riferimento alla spesa famigliare annua media.2) L’obiettivo diviene diverso se si è interessati non ad accertare una situazione in un determinato periodo di tempo, ma si vogliono delle previsioni per periodi futuri in base ad un modello economico e/o econometrico. In questo caso l’errore di misura e di campionamento può risultare incrementato in modo non direttamente valutabile a causa della non esatta conoscenza del modello interpretativo o anche per l’impossibilità di realizzare gli interventi correttivi sul sistema economico suggeriti dal modello. Un caso tipico viene ravvisato nella previsione della misura dell’inflazione.3) Si osserva che la condizione di equilibrio di una economia di mercato può collegarsi alle scelte dei soggetti economici, cioè, in definitiva, alle scelte di individui che operano in accordo ad un’entità difficilmente definibile in termini generali e pertanto difficilmente “misurabile” indicata, come Utilità. Sorge il quesito, suggerito ad esempio dalla teoria cinetica dei gas, che, come per un gas ha scarso interesse, ad esempio, la velocità di una singola molecola ma lo ha invece il valore medio dell’energia cinetica delle molecole, espresso dalla temperatura, così può avere scarso interesse generale la misura dell’utilità percepita da un singolo consumatore, e si può invece pensare che abbia interesse qualche indicatore globale, che, − argomento da approfondire−, si ritiene possa collegarsi ai prezzi di mercato.4) Di fronte ad una pluralità di alternative soggette ad incertezza, che è una situazione tipica del “decisore” in ambito finanziario e d’impresa, la teoria di von Neumann-Morgenstern-Savage − che è stata soggetta a valutazioni critiche, revisioni e complementi − può essere utile per orientare verso le scelte che massimizzano l’utilità media, rispetto alle distribuzioni di probabilità ipotizzate, per le possibili conseguenze delle decisioni.Nelle ricerche di mercato, poi, la formulazione della nozione di utilità diviene più concreta e le tecniche psicometriche spesso utilizzate, consentono di individuare il “prodotto” più utile. Si è infine ricordato come è disponibile una metodologia statistico-probabilistica per la quantizzazione dei concetti, della quale si deve ancora approfondire l’impiego per la valutazione dell’utilità.***Abstract. − 1) As starting point the measurement procedure of a given quantity – representing a typical problem in the technological area – is considered allowing one to ascertain the true value of the quantity except for a zero mean random error which in practice often may be assumed to have a unessential root mean squared error or repeatability standard deviation. As for the quantities used in economic and social sciences – e. g..the economic quantities are often of monetary nature – with regard to a given finite population of elements, in general of human beings, a typical problem is of establishing the total amount of a chosen quantitative characteristic and /or the arithmetic mean, which have to be estimated on the basis of a sample survey. It follows that, in general, the random component of a single observation has a standard deviation greater than the one caused by repeatability owing to the presence of sampling variability. The use of efficient sample designs and a large sample size, however, ensure that the random errors of the estimates of the total amount and of the corresponding arithmetic mean may become unimportant with respect to their true values located through pertinent confidence intervals. An illustration is presented regarding the yearly mean expenditure of an Italian family.2) The investigation purpose becomes more complex when we not only want to know the real situation in a given span of time but also when we want to forecast future trends according to an economic or an econometric model. In this case the global random error, due to measurement and sampling variability, may be affected by a systematic bias, which is not easy to be evaluated because of the lack of a complete and exact knowledge of the model. As an example the econometric models of inflation is quoted.3) One can note that the equilibrium of a market economic system is connected to people’s preferences and choices according to an abstract entity named Utility, which is difficult to be defined in general terms and thus to be measured. Correspondingly, as in the gas kinetic theory the velocity of a single molecule can have no direct interest while on the contrary it does the mean value of the molecular kinetic energy expressed by temperature, likewise we can say that, in general, the Utility perceived by a single individual has little theoretical interest while a global Utility indicator of goods − which seems naturally linked to the market prices and deserves further investigation − could have a certain interest, e.g. for the aim of comparison4) In the area of finance and enterprise management a decision maker is typically confronted with preference between decisions in the face of uncertainty. In this context the theory of von Neumann - Morgenstern - Savage − which has been the subject of some criticism, revision and completion − may at times appear to be useful. More precisely, assuming a set of possible monetary consequences and some alternative probability distributions on it, the theory directs a decision maker towards the choice which maximizes the expected value or mean Utility within the values corresponding to the alternative probability distributions.In marketing research the notion of Utility assumes a more concrete character and the psychometric techniques, which are often used, allow one to point out the more useful product.. Finally the available statistical – probabilistic theory is mentioned which permits the quantization of abstract notions or concepts and whose appropriateness and use, with respect to economic utility evaluation, have still to be examined attentively.
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