Academic literature on the topic 'Metodologie rilievo'

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Journal articles on the topic "Metodologie rilievo"

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Santagati, Cettina. "Metodologie digitali per il rilievo e la valorizzazione del patrimonio culturale ipogeo." Virtual Archaeology Review 5, no. 10 (May 2, 2014): 82. http://dx.doi.org/10.4995/var.2014.4222.

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Abstract:
The study addresses the problems of acquisition and enhancement in the field of underground sites with particular regard to the Catacomb of St. John in Syracuse. In addition to the proposed survey methodology, the research highlightes that only through a reliable and objective documentation you can understand and study in depth these places. 3D documentation of these places hidden from the eyes of the city and, therefore, very complex to interpret has provided a powerful tool for investigation as it has allowed to show the relationships between the plano-altimetric environments and to study from a geometrical point of view the spatiality of these places providing new and valuable information to scholars of the monument.
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Giusberti, Fiorella, and Gianni Brighetti. "Una volta non si chiamavano processi cognitivi." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (October 2021): 117–27. http://dx.doi.org/10.3280/rip2021oa12601.

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Abstract:
Lo scopo di questo contributo è quello di mettere in risalto una linea di ricerca che era già presente nei primi decenni della ricca produzione di Renzo Canestrari, estremamente innovativa per quel periodo, e relativa allo studio dei processi mentali, che oggi costituiscono i fondamenti della psicologia cognitiva. Questi lavori rappresentano una intuizione anticipatoria non solo di settori di ricerca, ma anche di metodologie di ricerca empiriche e sperimentali associate allo studio degli aspetti quantitativi dei processi mentali. Di particolare rilievo sono gli studi sulla percezione visiva di impronta gestaltista, arricchiti di analisi sperimentali applicate anche sovente a casi clinici. Non va inoltre dimenticato il contributo offerto da Canestrari allo studio psicologico delle modificazioni sociali intervenute nel secondo dopoguerra.
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Di Barbora, Monica. "Nuove frontiere per la storia di genere." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 258 (September 2010): 121–25. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-258008.

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Abstract:
Il V congresso della Societŕ italiana delle storiche (Sis) ha avuto come tema le "Nuove frontiere per la storia di genere". In apertura, Pauline Schmitt Pantel e Françoise Thébaud hanno ripercorso i vent'anni di pratica della storiografia di genere, individuandone assi portanti, elementi problematici e possibili linee di sviluppo. Un secondo momento di confronto collettivo ha riguardato il passaggio del testimone (e i mutamenti di prospettiva che esso implica), da una prima generazione di studiose impegnate ad aprire la strada alla prospettiva di ricerca femminile e direttamente coinvolte nell'impegno femminista degli anni settanta a una giovane generazione meno politicamente impegnata. Marta Petrusewicz, infine, ha analizzato i dibattiti ottocenteschi sul conflitto tra Terra e Capitale, sottolineandone il radicamento negli stereotipi di genere. Le numerose sessioni tematiche hanno posto in rilievo, spesso in ottica di confronto con altre realtŕ nazionali, alcuni snodi forti dei gender studies: il corpo e la sua cura; la partecipazione femminile alla sfera pubblica; la relazione tra donne e lavoro e tra donne e devianza; la rappresentazione del femminile; l'apertura all'approccio queer. Il congresso ha bene evidenziato la ricchezza e le difficoltŕ che nascono dal tentativo di far colloquiare discipline portatrici di metodologie e semantiche differenti.
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Dalprà, Pietro. "Il censimento delle opere campali risalenti alla Grande Guerra. Metodologia di rilievo e acquisizione dei dati." Rendiconti Online della Società Geologica Italiana 36 (September 2015): 56–59. http://dx.doi.org/10.3301/rol.2015.143.

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Gasperini, Massimo. "Pisae Forma Urbis. Digital drawing and ‘reading’ of the city." ZARCH, no. 8 (October 2, 2017): 200. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.201782156.

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Abstract:
Se il territorio costituisce il supporto materiale sul quale si sono impressi e sovrapposti i segni lasciati dall’uomo attraverso i secoli, la città può essere a ragione considerata la massima manifestazione dell’intervento dell’uomo su di esso. I processi urbani che determinano un impianto con tutte le sue modificazioni dinamiche sono interconnessi senza soluzione di continuità storica tanto da essere riassunti e rinvenuti nella trama stessa della città. Possedere gli strumenti per cercare di comprenderne i contenuti costituisce un primo atto cognitivo di fondamentale importanza qualora si intenda partecipare consapevolmente all’accumulazione di nuove proposte all’interno del tessuto storicizzato.La fase analitica della lettura conduce alla comprensione di questi processi dinamici che hanno determinato storicamente gli assetti insediativi e infrastrutturali del territorio. In analogia con la letteratura possiamo asserire che il palinsesto territoriale corrisponde al testo della storia dell’uomo e per essere compreso deve essere letto con la logica del progetto, lo strumento eletto della disciplina dell’architettura. Il documento principale per la lettura è il rilievo. Sottoporre la forma urbana di Pisa all’indagine sperimentale della lettura mediante l’adozione di nuovi strumenti digitali costituisce un momento di approfondimento e di sintesi delle conoscenze acquisite oltre ad esperire nuove metodologie analitiche sia nel campo degli studi storico-archeologici che in quelli dell’urbanistica e dell’architettura. I modelli tridimensionali digitali di Pisa e del suo territorio entrano per la prima volta a far parte di tale apparato strumentale, potenzialmente aperto verso nuovi possibili modi di utilizzazione. In particolare la Pianta della città si pone come supporto tecnico per molteplici e multiformi applicazioni.If the territory is the material support on where the marks left by man through the centuries are impressed and superimposed, the city could be rightly considerated as the greatest manifestation of the human intervention on it. The process that determine an urban system with all its dynamic changes are interconnected in a historical continuum so as to be summarized and found in the same interlaced city. To have the means in such a way as to try to understand its contents is primary importance if one intends to participate with good knowledge of a case in proposing new plans within the historical tissue. The analytical phase of reading leads to understand these dynamic process that have historically caused the settling down order and the territorial structure. On the analogy of the literature we can assert that the territorial palimpsest accords with the man history text and to be understood should be read with the logic of the plan, the elect instrument of the architectonic discipline. The main document for reading is the survey. To submit the urban form of Pisa to the experimental research of the reading by using new digital instruments is an opportunity of search and synthesis of the acquired knowledges besides to test new analithical methodologies both in the field of historical and archaeologic studies and in those of the town-planning and architecture. For the first time the digital threedimensional models of Pisa and its territory take part of this instrumental system, potentially open to new modes of use. Particularly the 3D representation of the town is a technical support for many and multiform applications. However, these new instruments of representation need to be connected with new methods of ‘reading’ and interpretation.KEYWORDS: 3D city model, G.I.S., territory and town, reading and typological interpretation
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Bartolini, Stefano. "TEMPO E RICERCA COMPARATA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, no. 3 (December 1990): 529–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200009618.

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Abstract:
IntroduzioneQuesto articolo raccoglie una serie di riflessioni metodologiche attinenti al disegno della ricerca preferito dall'autore: una ricerca comparata che combina dimensione di variazione spazialeetemporale. Nel corso del lavoro si cercherà di giustificare tale preferenza. Tuttavia, l'obiettivo principale rimane quello di confrontare questa strategia di ricerca con altre e di porre in rilievo alcune questioni di metodo che le sono specifiche.
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Draghi, Stefano. "L'ANALISI DEI FLUSSI ELETTORALI TRA METODO SCIENTIFICO E DIBATTITO POLITICO." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 17, no. 3 (December 1987): 433–55. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200016981.

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Abstract:
IntroduzioneDopo il 15 giugno e come mai in precedenti elezioni era avvenuto, l'analisi dei flussi elettorali ha assunto un ruolo di rilievo nell'interpretazione dei risultati e nel dibattito politico che ne è seguito. E il modello di Goodman, come in gergo metodologico viene chiamata la tecnica statistica di stima dei flussi di voto, non ha mai ricevuto tanta attenzione presso l'opinione pubblica in generale e, comunque, al di fuori di un ristretto gruppo di studiosi.
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Guillén López, Enrique. "Información, desinformación y pandemia. Un análisis contextual de la Orden de 30 de Octubre de 2020 por la que publica el procedimiento de actuación contra la desinformación aprobado por el Consejo de Seguridad Nacional de España." CITTADINANZA EUROPEA (LA), no. 2 (January 2022): 103–36. http://dx.doi.org/10.3280/ceu2021-002004.

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Abstract:
Il presente contributo vuole analizzare l'Ordinanza del 30 ottobre 2020 approvata dal Consi¬glio di sicurezza nazionale della Spagna al fine di stabilire una procedura volta a combattere la disinformazione. In questo senso viene utilizzata una metodologia costituzionale per verificare i cambiamenti che Internet e, soprattutto, i social network hanno provocato nel paradigma della co¬municazione, e ciò avendo come rife¬rimento più vicino l'infodemia causata dal COVID-19. Que¬st'ultimo è il contesto che spiega l'Ordinanza di ottobre, che può considerarsi una risposta afferma¬tiva alla domanda, di rilievo tipicamente costituzio¬nale, se le autorità pubbliche debbano intervenire in materia di disinformazione. Rimangono, tuttavia, molti dubbi sulla portata dell'intervento.
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Mauro, Mussini, Crosato Lisa, Mariani Paolo, and Zavanella Biancamaria. "L'abbinamento dei dati da fonti diverse: una proposta per integrare dati amministrativi e campionari a livello locale." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 87–114. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003004.

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Abstract:
L'articolo affronta il tema dell'abbinamento di dati provenienti da fonti di diversa natura, amministrativa e campionaria, disponibili a livello locale. Si indagano gli aspetti metodologici dell'abbinamento dei dati provenienti dall'indagine sui consumi delle famiglie milanesi, condotta da Camera di commercio di Milano e Comune di Milano, con i dati dell'archivio del data warehouse AMeRIcA, che integra l'archivio tributario dell'Agenzia delle entrate e l'archivio dell'Anagrafe del comune di Milano. L'obiettivo conoscitivo dell'abbinamento č l'arricchimento delle informazioni separatamente contenute nei due archivi, creando un archivio integrato che abbini le informazioni sul reddito e i consumi. Per eseguire l'abbinamento si utilizza una tecnica di abbinamento quasi-esatto. Essa prevede l'impiego di vari criteri decisionali per stabilire se una coppia di record sia da abbinare. Questa strategia di abbinamento consente di evidenziare la capacitŕ identificativa delle variabili di abbinamento disponibili. I risultati della procedura confermano la fattibilitŕ dell'integrazione tra gli archivi delle due fonti considerate. L'archivio integrato risultante offre l'opportunitŕ di effettuare analisi statistiche dettagliate sulle famiglie, descrivendo ciascuna di esse in base a informazioni demografiche, reddituali e relative alle scelte di spesa. Inoltre, dal punto di vista metodologico, i risultati dell'esercizio di abbinamento assumono particolare rilievo in considerazione del fatto che l'esperienza condotta con riferimento all'area del comune di Milano potrebbe essere ripetuta in maniera analoga anche per altre realtŕ locali (comuni, province o cittŕ metropolitane), data la disponibilitŕ delle fonti utilizzate in questo studio.
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Soriente, Lucia, Silvio Cigolari, Alberto Gigantino, Chiara Aliberti, Pasquale Ardovino, Paola Adinolfi, and Rocco Palumbo. "La riorganizzazione delle prestazioni sanitarie in ottica di appropriatezza: l'esperienza dell'AOU "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" nella gestione del DRG 127 - Insufficienza cardiaca e shock." MECOSAN, no. 115 (January 2021): 7–28. http://dx.doi.org/10.3280/mesa2020-115002.

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Abstract:
L'articolo propone un percorso inteso a migliorare gli standard dell'offerta specialistica nell'ambito dello scompenso cardiaco, nel rispetto dei criteri di efficacia, efficienza ed equita previsti dal Sistema Sanitario Nazionale Italiano (SSNI). Lo studio si fonda su un'analisi di caso, che concerne l'esperienza dell'Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) "San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona" di Salerno. Partendo da una valutazione sistemica degli indicatori rilevati dall'ufficio Schede Dimissioni Ospedaliere (SDO) relativi al Diagnosis-Related Group (DRG) 127 "Insufficienza cardiaca e shock della cardiologia intensiva" per l'anno 2017, tra cui la degenza media e la percentuale di ricoveri oltre soglia, sono state identificate le criticita dei percorsi assistenziali. Alla luce delle evidenze raccolte, e stato proposto un nuovo disegno del processo assistenziale mediante la metodologia del Business Process Improvement (BPI). Tecnologia, asset management, percorsi di cura, formazione e monitoraggio rappresentano le leve considerate di maggior rilievo ai fini del miglioramento continuo degli standard dell'offerta specialistica nell'ambito dello scompenso cardiaco.
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Dissertations / Theses on the topic "Metodologie rilievo"

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Costa, Elisa <1983&gt. "Tecniche di rilievo digitale per la documentazione, lo studio e la fruizione di imbarcazioni lignee." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/14984.

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Abstract:
Scopo della presente ricerca sono l’analisi critica delle recenti metodologie di rilievo e l’applicazione di tecnologie digitali tridimensionali nel campo della documentazione, dello studio e della divulgazione di imbarcazioni lignee, di interesse archeologico ed etnografico, sottolineando l’importanza dell’impiego di queste tecniche di rilievo nell’affiancare e migliorare il lavoro dell’archeologo navale. La ricerca di una tecnica che sia al contempo precisa e veloce nella modalità di esecuzione è ancora più importante nel caso dell’archeologia navale e subacquea per la deperibilità del legno e per le tempistiche di scavo e di esposizione dell’imbarcazione ristrette. Il filo conduttore che attraversa i capitoli della tesi è il rilievo. La prima parte comincia con un’analisi storica del disegno come mezzo rappresentativo, passando attraverso all’esposizione analitica di alcune delle principali tecniche di rilievo esistenti e concludendosi con la descrizione dei procedimenti operativi svolti per il rilievo dei due relitti, scelti come casi studio. La seconda parte è legata ai diversi risultati che si possono ottenere sulla base dei rilievi tridimensionali, dimostrando, attraverso gli studi analitici e ricostruttivi, l’importanza attribuita alle tecnologie digitali; il fine ultimo del rilievo e del modello virtuale ottenuto è rappresentato da due aspetti che si scindono e si integrano allo stesso tempo: la finalità scientifica e l’aspetto didattico e divulgativo.
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Micera, Raffaele. "Metodologie di analisi comparativa delle prestazioni di dispositivi a contatto per il rilievo della forma." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4354/.

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Fantini, Mattia. "Scan2BIM: processi e metodologie per il rilievo digitale e la restituzione parametrica e semantica della Rocca di Reggiolo in modello BIM." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13574/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi propone lo studio, tramite i metodi della modellazione digitale e del rilievo, della Rocca medievale di Reggiolo, in provincia di Reggio Emilia. Dopo un’analisi dettagliata dello stato dell’arte, con lo studio dei testi di riferimento per le discipline coinvolte nel lavoro (rilievo fotogrammetrico e mediante laser scanning terrestre, modellazione parametrica BIM e rappresentazione digitale di beni artistici e monumentali), si è svolto il rilievo digitale ad alta risoluzione. L’acquisizione informativa geometrica dello stato attuale del monumento è stata realizzata tramite strumenti attivi e passivi, oltre che mediante consultazione di elaborati grafici tradizionali. La parte più corposa riguarda l’elaborazione successiva delle informazioni, raccolte in modelli progettati per ospitare contenuti, non sola geometrici ma anche materici. Le nuvole di punti raccolte e registrate con il rilievo sono state rielaborate parametricamente per giungere alla produzione di astrazioni architettoniche digitali dalle proprietà semantiche (BIM-fitting), aggregate secondo regole specifiche per valutare come proporzione e grammatica siano state interpretate nella realizzazione dell’opera. Anche le difformità con i disegni originali sono state considerate nel raggiungimento dell’obiettivo finale: la costruzione di un modello conoscitivo regolato da parametri e integrato da informazioni pertinenti lo stato di conservazione del monumento. Il modello finale, ma prima ancora il processo metodologico seguito per generarlo, possono garantire una documentazione completa e analitica delle condizioni nelle quali si trova l’edificio storico, anche in funzione di future operazioni di restauro, recupero, manutenzione o salvaguardia. Il lavoro di tesi, si inserisce nell’ambito della ricerca applicativa che riguarda l’adozione di criteri di Building Information Modeling e restituzione digitale degli edifici, storico-monumentali, indagandone potenzialità e limiti attuali.
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Favaretto, Sara. "Metodologie di rilevamento ad alta risoluzione per beni archeologici a scala architettonica." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2011. http://hdl.handle.net/11577/3427522.

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Abstract:
This research was focused on the exploration of 3D survey techniques at high resolution and their integration with other geophysical methods, aiming at the characterization of the archeological goods. The work was done in a multidisciplinary team, involving also the Department of Archeology of the University of Padova (prof. Jacopo Bonetto), that has been working in the archeological site of Nora (Sardegna) since many years. In particular the thesis was focused on three important ruins of the Nora site: the roman theater, the temple of Esculapio and the roman temple. With the Survey and Geomatic Laboratory, state of the art survey methodologies were applied, such as 3D laser scanner and photogrammetry. The large amount of information collected were then elaborated and processed to obtained more simple, informative and readable products of these archeological ruins. Furthermore, to investigate the material composition and the degree of conservation of the archeological manufactures, geophysical investigations were performed in collaboration with the department of Geophysics of the University of Napoli (prof. Rosa di Maio). Finally, the results from the different technologies utilized were compared and integrated to evaluate the whole status of conversion (both visible and materical) of this inestimable archeological heritage.
La ricerca è focalizzata sull’individuazione delle potenzialità’ del rilievo integrato ad alta risoluzione per la caratterizzazione del sito e del manufatto archeologico, con un'impostazione interdisciplinare e multimetodologica, per fornire una documentazione misurabile ma facilmente interpretabile, in base alle diverse esigenze di conoscenza, tutela, conservazione e valorizzazione. Grazie alla collaborazione con il prof. Jacopo Bonetto, del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Padova, l’indagine ha riguardato tre edifici allo stato di rudere nel sito archeologico di Nora, in Sardegna: il teatro romano, il Tempio di Esculapio e il Tempio romano. In collaborazione con il Laboratorio di Rilevamento e Geomatica sono state applicate nuove metodologie ad alta risoluzione del rilevamento tridimensionale, tra cui topografia classica, fotogrammetria architettonica e laser scanner terrestre, ottenendo un'enorme quantità di dati e dimostrando la necessità di un pesante intervento dell’operatore nella loro gestione a causa della geometria spesso complessa degli oggetti rilevati. Per ampliare lo studio sull’integrazione di diverse metodologie di investigazione ad alta risoluzione per la conoscenza delle costruzioni archeologiche, la caratterizzazione materica e la valutazione del loro stato conservativo, si sono applicate tecnologie di prospezione geofisica e termografiche in collaborazione con la prof. Rosa Di Maio, e con l'ing Carosena Merola. dell'Università degli Studi di Napoli Federico II.
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Campione, Ivo. "Integrazione tra analisi termografica e rilievo tridimensionale: studio metodologico e verifiche sperimentali." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
La termografia 3D, tema oggetto di molta ricerca negli ultimi anni, sfrutta tecniche di data fusion che consentono l’integrazione tra dato termografico e dato tridimensionale, proveniente da strumenti di ingegneria inversa. La termografia 3D ha numerose applicazioni e potenzialità, le più note in ambito ingegneristico, medico e di conservazione dei beni culturali. Partendo dalla tesi di dottorato dell’Ing. Francesca Lucchi e da un’accurata analisi dello stato dell’arte, è stata sviluppata una metodologia, per quanto possibile rigorosa ma di agevole implementazione, per unire i dati provenienti da un laser scanner e da una termocamera, al di fine di creare una nuvola di punti completata con i valori delle temperature. Poiché la radiazione percepita dai sensori della termocamera è affetta da un errore sistematico dipendente dalla geometria dell’oggetto esaminato, nella seconda parte della tesi è stato applicato un modello di correzione delle temperature che sfrutta la conoscenza della geometria dell’oggetto, e sono stati effettuati vari esperimenti per verificarne l’efficacia. La tecnica di integrazione messa a punto in questo lavoro di tesi, anche attraverso la scrittura di codice originale in Matlab, non necessita di una lunga fase iniziale di set-up, e consente di mantenere i due dispositivi completamente indipendenti tra loro, rendendola particolarmente versatile ma mantenendo allo stesso tempo un elevato livello di precisione ed accuratezza.
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Liverani, Roberto. "Rilievo in fase di collaudo di un cavalcavia: analisi della metodologia impiegata e valutazione delle precisioni raggiungibili." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/325/.

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GAROFALO, Vincenza. "I muqarnas: metodologia per uno studio. La nicchia centrale dell’iwan alla Zisa di Palermo." Doctoral thesis, PALERMO, 2004. http://hdl.handle.net/10447/104753.

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Abstract:
Studio geometrico dei muqarnas della Zisa di Palermo a partire dal rilievo topografico. Scomposizione geometrica della struttura complessa in elementi semplici e comparazione dell’esempio analizzato con elementi equivalenti delle tradizioni costruttive dell’occidente e dell’oriente islamico. Studio di un metodo per la ricostruzione delle geometrie anche in strutture molto degradate o che presentano lacune.
Geometric study of the muqarnas of Zisa in Palermo from topographic survey. Geometric study of the structure in simple elements and comparison of the analyzed example with analogous elements of the Western and Eastern Islamic traditions. Study of a methodology for the reconstruction of the geometry in structures degraded or with gaps.
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Tisi, Roberta. "Dal rilievo digitale al modello 3D polifunzionale. Procedure e applicazioni per la condivisione dei modelli 3D in ambito archeologico." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
La direzione d'indagine della tesi trae origine dalla necessità ricorrente di sviluppare e ottimizzare una pipeline utile a convertire mesh poligonali in NURBS, mantenendo una elevata coerenza formale e morfologica con il manufatto digitalizzato. Il tema appare di grande importanza nello studio di beni culturali tramite modelli basati sulla realtà, che presentano sì una grande precisione ma allo stesso tempo anche una geometria molto complessa, caratterizzata anche da lacune e profili frastagliati che sono la conseguenza dell’azione del tempo, dei fenomeni metereologici e dell’azione dell’uomo. A partire dalle ricerche di documentazione e studio condotte sulle Piccole Terme di Villa Adriana, in occasione dei recenti restauri è emersa l'importanza di individuare una metodologia che fosse capace di produrre dei modelli “aperti”, ovvero condivisibili tra diversi applicativi (CAD, BIM, entertainment) senza incorrere in problemi legati al linguaggio. Posto questo come obiettivo generale, sono state messe in campo diverse risorse legate al mondo della restituzione tridimensionale, sostanzialmente riferibili alla combinazione di software appartenenti ad ambiti diversi (CAD/CAID, reverse modeling, per l’intrattenimento) e a tipologie standard di restituzione (mesh, NURBS, solidi). Lo studio svolto ha consentito di sviluppare una tecnica integrata finalizzata ad indagare un manufatto, in questo caso un bene archeologico, attraverso una documentazione tecnica polivalente, e che permette, tra le opportunità, di costituire base tecnica dell'intervento di restauro, con una buona affidabilità geometrica e al tempo stesso un'elevata rispondenza alle forme e alla morfologia dell’oggetto indagato.
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PATERNO', DI SESSA Maria. "Il rilevamento geometrico finalizzato al restauro dei grandi siti archeologici. Analisi metodologica applicata alla Regio VIII di Pompei." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2018. http://hdl.handle.net/11392/2487874.

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MONEGO, MICHELE. "La Geomatica per lo studio e la conservazione dei Beni Culturali: un approccio multi-metodologico per il rilievo, l'analisi dei dati e il loro confronto." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2022. http://hdl.handle.net/11577/3457589.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca esposto in questa tesi tratta l’applicazione delle metodologie geomatiche in diversi ambiti dei beni culturali. Si è voluto impostare e proporre un approccio multi-metodologico e multi-scalare, non limitato a un oggetto o una problematica specifica, ma che spaziasse tra le diverse discipline, al fine di mettere in luce le potenzialità della geomatica nella sua sinergica interazione con molteplici ambiti: dall’archeologia alla storia dell’arte, dall’ingegneria all’architettura fino al monitoraggio delle deformazioni. I casi studio presentati rappresentano differenti contesti di ricerca, in cui le tecniche geomatiche offrono il loro contributo in termini di misura e caratterizzazione metrica, analisi dei dati 3D e satellitari, monitoraggio, fornendo dati accurati e finalizzati allo studio e alla conservazione. Il ponte di San Lorenzo e il teatro di Nora afferiscono all’ambito dell’archeologia romana, pur presentando peculiarità e obiettivi di ricerca differenti. Il primo è incentrato sull’analisi di un confronto metodologico, il secondo ha riguardato una dettagliata campagna di rilievo per la caratterizzazione storico-architettonica degli edifici antichi. Lo studio dell’area di Rovegliana allarga invece il campo di analisi, con l’impiego di tecniche ground-based e satellitari (GNSS e DInSAR), ai fini del monitoraggio delle deformazioni su terreno e edifici. Il rilievo 3D del Serangheion si approccia poi all’archeologia greca, con la documentazione di un complesso idrico ipogeo, per un’analisi mirata all’interpretazione della struttura e della sua evoluzione, oltre che alla sua tutela. Infine, la campagna di misure svolta nella sala del trionfo dell’Odeo Cornaro fornisce la prima documentazione digitale del pregiato apparato decorativo realizzato da Tiziano Minio. Il lavoro offre un importante contributo alla conoscenza dell’opera, anche ai fini della conservazione, oltre alla fruizione pubblica dei risultati, tramite la condivisione online dei modelli digitali e la produzione di una stampa 3D di una parte degli stucchi. L’impiego combinato di un’ampia gamma di tecniche, dalle metodologie classiche alle più innovative, ha permesso di soddisfare gli obiettivi specifici prefissati, con la produzione di risultati significativi che, in vario modo, hanno contribuito alle ricerche nei vari campi di applicazione.
The research presented in this thesis deals with the application of geomatic methodologies in different areas of Cultural Heritage. A multi-methodological and multi-scalar approach was set up and proposed, not limited to a specific object or problem, but open to the different disciplines, in order to highlight the potential of Geomatics in its synergistic interaction with multiple fields: archaeology, art history, engineering, architecture, monitoring of deformations. The presented case studies represent different research contexts, in which geomatic techniques offer their contribution in terms of measurement and metric characterization, analysis of 3D and satellite data, monitoring, providing accurate data aimed at study and conservation. The San Lorenzo bridge and the Nora theatre represent case studies related to Roman archaeology, although with different peculiarities and objectives. The first focused on the analysis of a methodological comparison, the second concerned a detailed campaign of survey for the historical and architectural characterization of ancient buildings. The study of the Rovegliana area broadens the field of analysis, with the use of ground-based and satellite techniques (GNSS and DInSAR), for the purpose of monitoring the deformations on ground and buildings. The 3D survey of the Serangheion then approaches Greek archaeology, with the documentation of an underground water complex, for an analysis aimed at the interpretation of the structure and its evolution, as well as its conservation. Finally, the measurement campaign carried out in the “Sala del trionfo” of the Odeo Cornaro provides the first digital documentation of the precious decorative apparatus created by Tiziano Minio. The work offers an important contribution to the knowledge of the artwork, also for the purpose of conservation, in addition to the public fruition of the results, through the online sharing of digital models and the production of a 3D print of part of the stucco. The use of a wide range of combined techniques, from classical to the most innovative methodologies, has made it possible to satisfy the specific objectives set, with the production of significant results which, in various ways, have contributed to the research in the different fields of application.
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Books on the topic "Metodologie rilievo"

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Campanella, Christian. Il rilievo degli edifici: Metodologie e tecniche per il progetto di intervento. Palermo: Dario Flaccovio editore, 2017.

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Filippa, Monica. Metodologie integrate per il rilievo, il disegno, la modellazione dell'architettura e della città. Roma: Gangemi, 2011.

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Fanfani, David, Francesco Berni, and Alessandro Tirinnanzi, eds. Tra territorio e città. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-613-8.

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Abstract:
Il volume restituisce, attraverso le sintesi di alcune tesi triennali e magistrali selezionate, un quadro di insieme delle attività di studio condotte nell’ambito dei Corsi di Laurea in Pianificazione dell’Università di Firenze con sede ad Empoli. Le diverse sezioni che compongono il lavoro evidenziano una metodologia di lavoro multiscalare e multidisciplinare che si alimenta di una approccio prevalentemente centrato sul rilievo attribuito al valore dei luoghi e degli specifici contesti territoriali. Ne risulta una quadro originale di contributi che rappresentano un modo potenzialmente innovativo di mettere a confronto gli studi territoriali ed urbani con i vari dilemmi operativi che si generano all’incrocio fra definizione delle politiche, costruzione di progetti durevoli di territorio ed indirizzi di sviluppo locale.
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Passetti, Cristina, and Lucio Tufano, eds. Femminile e maschile nel Settecento. Florence: Firenze University Press, 2018. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-713-9.

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Abstract:
Nel XVIII secolo il rapporto tra il femminile e il maschile assume uno speciale rilievo e si configura come un banco di prova formidabile entro il processo di costruzione dell’identità dell’individuo. Le immagini connesse al genere sono molteplici, così come articolati appaiono i processi di autorappresentazione attraverso i quali i soggetti si leggono, si raccontano e si proiettano nel proprio contesto esistenziale. Ventitré saggi appartenenti ad ambiti disciplinari diversi (storia, letteratura, filosofia, arti figurative, scienza, musica e teatro) esplorano la dialettica settecentesca tra i due principi per mezzo di approcci metodologici aggiornati e specifici. Dall’insieme delle indagini scaturisce un quadro complesso e non privo di ambiguità, nel quale le categorizzazioni risultano continuamente rinegoziate in termini sia di elaborazioni intellettuali, sia di pratiche sociali.
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author, Versaci Antonella, ed. Rilievo e restauro, un binomio imprescindibile: Approcci metodologici e applicazioni operative finalizzati alla conoscenza e alla conservazione del patrimonio culturale del territorio di Enna. Canterano (RM): Aracne editrice, 2018.

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Bellandi, Marco, and Alberto Magnaghi, eds. La coscienza di luogo nel recente pensiero di Giacomo Becattini. Florence: Firenze University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-462-6.

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Abstract:
Questo libro, nato ‘in corso d’opera’, raccoglie molte delle presentazioni pubbliche del libro di Giacomo Becattini La coscienza dei luoghi. Il territorio come soggetto corale, pubblicato da Donzelli nel 2015. In esse una grande passione teorica, metodologica, di prospettive concrete e anche di critica ha attraversato gli interventi, dal momento che il testo di Becattini ha sollevato problemi di grande rilievo, per le prospettive dello sviluppo locale, proiettandole sul futuro stesso delle società umane in un periodo di crisi e di grande incertezza sulle vie globali da percorrere. La ricchezza, la pluralità di accenti e la profondità del dibattito che si è sviluppato assicurano alla raccolta una ‘vita propria’ anche rispetto al libro d’origine. La scomparsa di Becattini, avvenuta proprio mentre si concludeva l’editing del volume, lascia un enorme vuoto ma stimola ancor più al dibattito su questo affresco, dipinto a più mani sulla traccia della sua recente opera.
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Cantini, Federico, and Francesco Salvestrini, eds. Vico Wallari – San Genesio ricerca storica e indagini archeologiche su una comunità del medio Valdarno inferiore fra alto e pieno medioevo. Florence: Firenze University Press, 2010. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-8453-598-6.

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Abstract:
Il volume raccoglie le relazioni presentate nel corso della giornata di studio tenutasi a San Miniato il primo dicembre 2007, dedicata all'indagine storiografica e ad un bilancio della lunga ricerca archeologica condotte sul sito di San Genesio nel Valdarno inferiore, villaggio che ebbe continuità insediativa dall'Antichità al pieno Duecento e che venne definitivamente abbandonato a seguito di una violenta distruzione da parte degli abitanti della vicina San Miniato al Tedesco. La località è nota dalle fonti scritte per alcune assemblee e incontri politici ad alto livello ivi tenutisi fra XI e XII secolo, incontri destinati a svolgere un ruolo significativo nel più ampio contesto della Toscana comunale. L'abitato è stato riportato alla luce nel corso di una quasi decennale campagna di scavo che ha fornito risultati di grande rilievo, tali da farne un interessantissimo case-study. Il volume si pone come momento di confronto fra metodologia storica e archeologica ed ha l'ambizione di evidenziare la grande utilità della collaborazione interdisciplinare sul terreno di realtà campione particolarmente propizie. Nel contempo esso fornisce un primo quadro complessivo circa la storia di un centro abbandonato ma dal passato ricco ed eccezionalmente documentato, proponendo un punto di riferimento per altre analoghe indagini destinate a far luce sulle vicende politiche, sulle istituzioni eclcesiastiche e sulle dinamiche del popolamento nell'Italia medievale.
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Book chapters on the topic "Metodologie rilievo"

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Carrera, Francesco M. P. "Metodologie di analisi e tecniche di rilievo dei graffiti rupestri:." In L’arte rupestre dell’età dei metalli nella penisola italiana: localizzazione dei siti in rapporto al territorio, simbologie e possibilità interpretative, 215–40. Archaeopress Publishing Ltd, 2017. http://dx.doi.org/10.2307/j.ctv1zckz2x.14.

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Alessandro Basso. "Visualità digitale applicata a metodologie di rilievo integrato. Sinergie collaborative tra sperimentazione e tecnologia." In DIALOGHI / DIALOGUES • visioni e visualità / visions and visuality. FrancoAngeli srl, 2022. http://dx.doi.org/10.3280/oa-832-c170.

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Conference papers on the topic "Metodologie rilievo"

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Bertocci, Stefano, Giovanni Pancani, and Anastasia Cottini. "La cinta muraria di Lastra a Signa: metodologie di rilievo digitale integrato." In FORTMED2020 - Defensive Architecture of the Mediterranean. Valencia: Universitat Politàcnica de València, 2020. http://dx.doi.org/10.4995/fortmed2020.2020.11498.

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Abstract:
The city wall of Lastra a Signa: integrated digital survey methodologiesThe survey of the Lastra a Signa city walls (built between the second half of 1300 and the first half of 1400) is the result of three different survey campaigns made in 2006-2007-2008 and of the following data processing carried out as part of a Master thesis. It is a paradigmatic example of the overcoming of the concept of “survey as a mere measurement and graphic representation of a certain element”, by using a methodology protocol. At that time, survey operations became more complex because it was necessary to coordinate with a scientific basis the different survey phases: preliminary documentation, data taking with several instruments, data processing, data filing and cataloguing, two-dimensional representation of plans, cross-sections and elevations, wall decay interpretation and building materials analysis. The survey subject became a dynamic and ever-changing process, thanks to the introduction of digital survey and the availability of new technologies. This paper describes the methodologies that were used in each different part of the survey campaign, of the data cataloguing operations and of the representation process, underlining the importance of the strict hierarchy of the acquired and rendered data. This hierarchy allowed to manage information obtained from topographic, laser, direct and photographic survey, and then to discretise, clean, georeference and make two-dimensional representations of the acquired data. Ultimately, it allowed creating a database that contains all these elements and ensures that the archived data can be updated in the future.
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Rossi, Gabriele, Massimo Leserri, and Alma Benitez Calle. "Dry stone architecture: the survey as a tool to safeguard the risk of morphological or formal homologation." In HERITAGE2022 International Conference on Vernacular Heritage: Culture, People and Sustainability. Valencia: Universitat Politècnica de València, 2022. http://dx.doi.org/10.4995/heritage2022.2022.15606.

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Abstract:
Ci sono esempi unici e variegati di costruzioni in pietra a secco nella regione mediterranea, il cui interesse, in Puglia (Italia) e attestato negli ultimi decenni, ha determinato un atteggiamento speculativo che ha permesso a queste architetture vernacolari di acquisire un notevole valore economico. Di conseguenza, oltre alle azioni supportate dai regolamenti comunali e dagli strumenti di pianificazione sia locale che regionale, è necessario individuarne il valore culturale e le peculiarità, tutte necessarie per attuare politiche consapevoli per una corretta tutela e conservazione. Ci proponiamo in particolare di concentrarci sul rilievo di queste architetture all'interno di questo contributo, un argomento trascurato di una certa complessità, al fine di proporre una serie di riflessioni che supportino l'attività di coloro che intendono intervenire su questi manufatti. Infatti, la loro componente plastica e l'unicità morfologica permettono loro di fondersi con sculture che richiedono l'utilizzo di metodologie e tecnologie moderne e raffinate per la loro documentazione. Pertanto, il mancato riconoscimento su caratteristiche e peculiarità ha portato ad azioni riguardanti il loro restauro con un'omologazione formale generale e la perdita della singolarità morfologica originale durante gli interventi per la loro conservazione.
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