Academic literature on the topic 'Metodo-di-disegno'

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Journal articles on the topic "Metodo-di-disegno"

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Bartolini, Stefano. "TEMPO E RICERCA COMPARATA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 20, no. 3 (December 1990): 529–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200009618.

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Abstract:
IntroduzioneQuesto articolo raccoglie una serie di riflessioni metodologiche attinenti al disegno della ricerca preferito dall'autore: una ricerca comparata che combina dimensione di variazione spazialeetemporale. Nel corso del lavoro si cercherà di giustificare tale preferenza. Tuttavia, l'obiettivo principale rimane quello di confrontare questa strategia di ricerca con altre e di porre in rilievo alcune questioni di metodo che le sono specifiche.
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Messina, Nunziata. "IL SAPERE GEOGRAFICO E LE TEORIE PEDAGOGICO – DIDATTICHE PER L’INSEGNAMENTO DELLA GEOGRAFIA." International Journal of Developmental and Educational Psychology. Revista INFAD de Psicología. 2, no. 1 (July 2, 2016): 413. http://dx.doi.org/10.17060/ijodaep.2016.n1.v2.307.

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Abstract:
Anticamente, il sapere geografico era imperniato soprattutto sulla dimensione della Terra, vista prioritariamente come corpo celeste e collegata all’attività cartografica. Nel Rinascimento il rinnovamento culturale ebbe ripercussioni anche sul livello educativo, gli umanisti consideravano l’uomo all’inizio di un’era nuova. Le grandi scoperte geografiche aprirono nuovi orizzonti verso la conoscenza del mondo e verso le diverse applicazioni didattiche. Michel Eyquem de Montaigne sosteneva che l’insegnamento della geografia doveva basarsi sull’osservazione diretta, collegando la geografia alla storia. Il filosofo John Locke vide nella geografia una disciplina particolarmente proficua per lo sviluppo dello spirito di osservazione, in quanto, attraverso le passeggiate scientifiche, le gite ed i viaggi, l’allievo poteva riuscire ad avere una conoscenza diretta delle cose. Nel ‘700 si sviluppò l’Illuminismo ispirato ai principi razionali; Jean – Jacques Rousseau nella sua opera, “Emilio”, evidenziò la grande forza e il valore educativo dell’ambiente, egli ribadiva che nel passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza si sviluppa nel ragazzo la curiosità di conosce il mondo, in questo la geografia diviene un importante alleato anche per lo studio delle scienze. Dopo la seconda metà dell’ottocento si affermarono il naturalismo e il positivismo, in questo periodo anche nelle Università Italiane venne introdotta la geografia e un impulso positivo per l’insegnamento geografico nella scuola elementare fu dato da Filippo Porena che propose una nuova metodologia basata sull’utilizzo di diversi metodi: metodo oggettivo (immagini); metodo naturale; geografia locale e lettura e disegno delle carte geografiche. L’uso del disegno divenne una metodologia importante in tutte le scienze ma soprattutto nelle geografia.
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Cassani, Cristiano, Elena Giudici, and Silvia Rota. ""Viaggio alla ricerca delle parole per raccontare una storia... anche sempre la stessa, ma con parole diverse"." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 15 (December 2010): 83–124. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-015009.

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Abstract:
Michele De Lucchi racconta che la presenza di due maestri come Ettore Sottsass e Achille Castiglioni gli ha permesso di coniugare il disegno alla riflessione, insegnandogli da un lato l'importanza di fissare sulla carta l'idea quando giunge nella mente e dall'altro l'amore per il dialogo e l'ironia che fa crescere le idee per farle diventare progetti. La duplice influenza del mondo anglosassone e del mondo latino, che il suo studio ha sempre voluto avere, consente di mantenere separati o di unire, a seconda delle esigenze, momenti razionali e momenti istintivi: un team internazionale mantiene in equilibrio i due aspetti del fare progettuale. Il processo di costruzione di un'architettura, che spontaneamente porterebbe subito a una risoluzione formale, deve invece essere condotta lungo i binari della definizione funzionale, distributiva, degli spazi e dei percorsi. L'insegnamento č stato intrapreso da Michele De Lucchi come mezzo di sintesi e definizione del proprio metodo progettuale. Il nuovo modello che egli vuole trasmettere č quello dell'uomo artigiano, descritto da Richard Sennet: nel lavoro che svolge il progettista deve mettere un impegno personale che lo conduca alla gratificazione emotiva.
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Rossi, Alessandro, Luca Arduini, Stefano De Cataldo, and Paolo Stratta. "Subjective response to neuroleptic medication: a validation study of the Italian version of the Drug Attitude Inventory (DAI)." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 2 (June 2001): 107–14. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005182.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Verificare se la versione italiana della Drug Attitude Inventory mantiene le proprietà psicometriche del questionario originate attraverso una validazione di costrutto. Setting – Lo studio è stato condotto su 90 pazienti con diagnosi di Disturbo Schizofrenico (n=72) e Disturbo Schizoaffettivo (n=18) ammessi al ricovero volontario per un episodio indice di riesacerbazione psicotica, d'età compresa tra i 18 ed i 50 anni, in trattamento con farmaci antipsicotici tipici e cognitivamente in grado di comprendere e rispondere alle domande del questionario. Disegno – Sono state impiegate analisi fattoriali esplorative con i metodi d'estrazione alfa fattoriale e della massima verosimiglianza; successivamente è stato utilizzato il metodo di Rotazione Varimax. Risultati – I metodi d'estrazione utilizzati trovavano 7 fattori che spiegavano il 62.5% della varianza. I primi 2 fattori possono essere identificati nel costrutto di “risposta soggettiva al trattamento” ed i fattori da 3 a 7 nel costrutto di “atteggiamento nei confronti della terapia”. Conclusioni – Benché lo studio sia preliminare, la traduzione italiana dello strumento sembra mantenere le proprietà psicometriche della versione originale e può essere utilizzata nella pratica clinica per una valida misurazione deH'atteggiamento del paziente nei confronti del trattamento con farmaci antipsicotici.
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Silvestri, F. "Relationship between Time in target and Glycosilated Haemoglobin in a cohort of Type 1 Diabetes paediatric patients with Continuous Glucose Monitoring vs Self- Monitoring Blood Glucose." Journal of AMD 25, no. 2 (July 2022): 112. http://dx.doi.org/10.36171/jamd22.25.2.6.

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Abstract:
OBIETTIVO DELLO STUDIO Nei pazienti affetti da diabete di tipo 1 il Time in Target fornisce importanti dati sul controllo glicometabolico e può sicuramente affiancare, e forse in futuro sostituire, l’Emoglobina glicosilata. Nella popolazione adulta con diabete di tipo 1 la correlazione tra Time in Range (TIR%) e HbA1c è ormai un dato acquisito. Obiettivo di questo studio è valutare questa stessa relazione in una coorte di pazienti pediatrici con diabete di tipo 1 che usa due differenti sistemi di monitoraggio glicemico. DISEGNO E METODI È uno studio osservazionale retrospettivo che ha valutato 119 pazienti affetti da diabete di tipo 1 (età media 11,8±4,4), divisi in due gruppi principali in base al sistema di monitoraggio glicemico utilizzato (66 CGM, 53 SMBG) e in due sottogruppi in base al metodo di erogazione dell’insulina (CSII or MDI). L’obiettivo è stato trovare una correlazione tra HbA1c e Time in Target. RISULTATI La correlazione tra HbA1c% - TIR% è forte nel gruppo CGM e moderata in quello SMBG. Per un incremento del TIR del 10%, l’HbA1c% si reduce di 0.45 nel gruppo CGM e di 0.31 nel gruppo SMBG. Come risultati collaterali abbiamo evidenziato che nei gruppi CGM e SMBG la correlazione tra TDD e HbA1c% è risultata statisticamente significativa (un aumento della TDD corrisponde a un incremento dell’HbA1c%) e che il metodo di erogazione dell’insulina (CSII o MDI) influenza la TDD solo nel gruppo CGM: CSII=33 IU (±16,62) vs MDI= 19,5 IU (±16,37). Non influenza invece l’HbA1c%: nel gruppo CGM con CSII=7.4% (±1.08) vs MDI=7.7% (±1.00). Nel gruppo SMBG: CSII=8.35% (±1.88) vs MDI=8.00% (±1.24). CONCLUSIONI In linea con la letteratura, ad ogni aumento di TIR del 10% si associa una variazione dell’HbA1c% di 0.45 nel gruppo CGM e 0.31 nel gruppo SMBG, con inferenza sulla popolazione pediatrica. Inoltre, l’utilizzo del CSII comporta un aumento della TDD. PAROLE CHIAVE diabete tipo 1; tecnologia applicata al diabete; pediatria; monitoraggio glicemico in continuo.
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Lora, Antonio, Angelo Cocchi, Graziella Civenti, and Roberto Blaco. "Cluster analysis of the community psychiatric services in Lombardy." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 2 (August 1996): 126–35. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004073.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Lo scopo di questo lavoro è la classificazione delle USSL lombarde in gruppi, ognuno dei quali omogeneo, per quanto possibile, rispetto alle modalitá di funzionamento dei servizi psichiatrici territoriali; il fine è valutare il mix di servizi psichiatrici offerti dalla Regione attraverso le USSL. Disegno - Sono stati analizzati i dati raccolti nel 1992 e 1993 dal Sistema Informativo Psichiatrico Regionale lombardo relativi alle strutture, il personale e le attività delle Unitá Operative di Psichiatria ed ai ricoveri nelle strutture private nelle 83 USSL lombarde. Tramite l'analisi delle componenti principali sono state selezionate sette variabili sulle quali basare la classificazione; per formare i gruppi e stata utilizzata la Cluster Analysis secondo il metodo di Ward. Risultati - Sono stati selezionati 5 cluster. Nel primo i servizi sono focalizzati sull'attivitá di ricovero (a cui ricorrono anche in ambito privato), mentre le équipe territoriali sembrano riflettere un certo «grigiore» nella loro composizione e nella varietà di interventi offerti. Il secondo è caratterizzato da un tasso estremamente ridotto di interventi nelle strutture territoriali (svolti prevalentemente in sede) e da una loro scarsa diversificazione; è ridotta anche l'attività di ricovero. Nel terzo le USSL sono in grado di offrire una «ricca» attività territoriale (in termini sia di quantità che di varietà), ma tendono delegare al ricovero in strutture private la risoluzione di una parte rilevante dei loro problemi, forse anche a causa della limitata dotazione di strutture riabilitative. Il quarto cluster è composto da servizi,con una ricca dotazione di strutture e soprattutto di personale,che utilizzano al massimo le risorse disponibili per l'attivita di ricovero (sia in SPDC che in CRT-CP), mentre a livello territoriale offrono un servizio adeguato sia in termini di quantita che di varieta degli interventi offerti. Nelle USSL che compongono il quinto cluster gli elementi caratterizzanti sono la ricca dotazione di strutture riabilitative e la accentuata differenziazione delle équipe territoriali, la cui attività quantitativamente molto rilevante (anche se poco diversificata) viene svolta soprattutto all'esterno della struttura. Conclusioni - L'analisi proposta ha consentito di osservare rilevanti disomogeneità nell'offerta dei servizi psichiatrici lombardi e di individuare 5 differenti modelli sintetizzabili nelle tipologie sopradescritte. Il metodo utilizzato permette di monitorare, nel tempo e nello spazio, lo sviluppo dei diversi modelli, utilizzando dati forniti routinariamente dai servizi, senza la necessità di indagini ad hoc.
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Leveni, Daniela, Daniele Piacentini, and Arturo Campana. "Effectiveness of cognitive-behavioural treatment in Social Phobia: a description of the results obtained in a public mental health service." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, no. 2 (June 2002): 127–33. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005583.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – L'efficacia sperimentale della terapia cognitivo–comportamentale nel trattamento della Fobia Sociale, e provata da numerosi studi, tuttavia tali evidenze non risultano avere una ricaduta significativa nella pratica clinica. Abbiamo pertanto voluto verificare l'applicability di tale terapia nel contesto di un normale servizio pubblico di salute mentale e valutarne i risultati per compararli a quelli descritti dagli studi sperimentali. Disegno e setting – Abbiamo introdotto nel nostro centro una terapia cognitivo comportamentale intensiva e trattato i casi di Fobia Sociale che si sono presentati successivamente. In totale sono stati trattati 11 soggetti rispondenti ai criteri diagnostici del DSM–IV e sono stati valutati gli esiti sia al tennine della terapia sia a 6 mesi dal suo tennine. Principali misure di valutazione – Sono stati utilizzati strumenti obiettivi di valutazione: SF/36 per la valutazione della percezione da parte del soggetto del proprio stato di salute generale e mentale, la CGI per la valutazione clinica del terapeuta e PGI per la valutazione di quella del paziente, Liebowitz scale per la valutazione obiettiva dei correlati sintomatologici. Risultati – Nonostante il numero relativamente ridotto di soggetti che componevano il campione e la cronicita del disturbo presentato, sono stati ottenuti miglioramenti statisticamente significativi. Conclusioni – I risultati ottenuti confermano sostanzialmente quelli indicati dagli studi di efficacia e soprattutto l'applicability del metodo proposto anche nel contesto del Servizio Pubblico. Tenuto conto della elevata diffusione epidemiologica del disturbo, dell'elevato carico di malattia che determina nella popolazione generale e del costo relativamente modesto che il trattamento proposto comporta sarebbe auspicabile che esso venisse utilizzato routinariamente nella pratica clinica dei servizi pubblici.
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Mastrogiuseppe, Marilina, Stefania Span, and Elena Bortolotti. "Accessibility to textual resources for people with Intellectual Disabilities within cultural spaces." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 49–63. http://dx.doi.org/10.36253/form-12588.

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Abstract:
This paper addresses the issue of accessibility to written information in cultural spaces for people with intellectual disabilities (ID). The main goal is to present a process aimed at creating Easy-to-Read (EtR) texts. Two groups of participants with different levels of ID – moderate (N=7) and severe (N=7) – have been actively involved in the process of simplification of written resources within the Natural Science Museum, site in Trieste. We analyze the process that serve to create EtR textual resources functional for people with ID showing different levels of reading and comprehension abilities. By using an Inclusive Research approach, the contribution underlines the importance to include the voice of people with disabilities in the process of transformation of social and cultural spaces. Accessibilità alle risorse testuali per le persone con Disabilità Intellettiva all’interno degli spazi culturali Questo articolo affronta la questione dell’accessibilità alle informazioni negli spazi pubblici per le persone con disabilità intellettive. L’obiettivo principale è quello di presentare un processo volto a proporre comunicazioni comprensibili e informative supportate da testi semplificati. Due gruppi di partecipanti con diversi livelli di disabilità intellettiva – moderata (N=7) e grave (N=7) – sono stati attivamente coinvolti nel processo di semplificazione delle risorse scritte all’interno del Museo di Scienze Naturali, sito a Trieste. Il disegno di ricerca è un metodo misto che comprende la raccolta di dati sia quantitativi che qualitativi volti ad esplorare criteri di leggibilità e comprensibilità delle risorse testuali considerando diversi livelli di semplificazione. Il contributo sottolinea l’importanza di includere la voce delle persone con disabilità nel processo di trasformazione degli spazi sociali e culturali.
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Albert, Umberto, Chiara Picco, Giuseppe Maina, Federica Forner, Eugenio Aguglia, and Filippo Bogetto. "Phenomenology of patients with early- and adult-onset obsessive-compulsive disorder." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 11, no. 2 (June 2002): 116–26. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005571.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Valutare eventuali differenze nelle caratteristiche sociodemografiche e cliniche (sintomatologia ossessivo–compulsiva, la comorbidità di Asse I e la comorbidità di Asse II) in soggetti adulti con disturbo ossessivo–compulsivo ad esordio precoce (>18 anni) e in eta adulta (≤18 anni). Disegno – Studio clinico controllato. Setting – Servizio per i disturbi depressivi e d'ansia, Dipartimento di Neuroscienze, Università di Torino. Metodo – Sono stati inclusi nello studio 149 pazienti adulti con diagnosi di DOC (DSM–IV) e un punteggio Y–BOCS totale <16.1 soggetti sono stati valutati attraverso un'intervista semi–strutturata diretta ad indagare le caratteristiche socio–demografiche é cliniche. La comorbidita longitudinale di Asse I, secondo i criteri del DSM–IV, è stata valutata attraverso un'intervista clinica strutturata diretta secondo le indicazioni di Othmer & Othmer (1994; 1999): particolare attenzione è stata rivolta alia rilevazione dei disturbi dello spettro ossessivo–compulsivo (Hollander et al, 1996; 1997). Per l'analisi della comorbidita con i disturbi di personalitá è stata utilizzata la Structured Clinical Interview for DSM–IV Axis II Disorders (SCID–II). Risultati – 39 pazienti (26.2%) hanno presentato l'esordio del DOC prima dei 18 anni (early–onset) e 110 pazienti (73.8%) hanno presentato l'esordio del DOC dopo i 18 anni (later–onset). Sono state rilevate differenze significative tra i due gruppi di confronto: i soggetti con esordio precoce presentano una predominanza del sesso maschile, un decorso cronico del disturbo e l'associazione con il disturbo schizotipico di personalità. Conclusioni – Suddividendo il campione secondo l'eta di esordio del disturbo abbiamo rilevato alcune differenze significative nell'espressivita del DOC che indicano una possibile eterogeneita del disturbo, meritevole di ulteriori approfondimenti. In particolare, il rilievo nel gruppo ad esordio precoce di un decorso prevalentemente cronico e soprattutto di una specifica associazione con il disturbo schizotipico di personalita appare significativo ai fini dell'impostazione di specifiche strategic terapeutiche.
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Maina, Giuseppe, Patrizia Vaschetto, Simona Ziero, Rossella Di Lorenzo, and Filippo Bogetto. "The post partum as specific risk factor for the onset of obsessive-compulsive disorder: clinical- controlled study." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 2 (June 2001): 90–95. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005169.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Lo studio si propone di indagare, tra gli eventi psicosociali stressanti, l'esistenza di un fattore di rischio specifico per l'esordio del disturbo ossessivo-compulsivo nelle donne (DOC). Disegno – Studio clinico controllato. Setting – Servizio per i disturbi depressivi e d'ansia, Clinica Psichiatrica, Università di Torino. Metodo – Sono state inserite nella ricerca 29 pazienti di sesso femminile con diagnosi attuale di DOC secondo i criteri del DSM-IV. Tale popolazione è stata confrontata con 2 gruppi di controllo: 29 donne sane appaiate per caratteristiche sociodemografiche alle pazienti ossessive e 29 pazienti di sesso femminile con diagnosi attuale di bulimia nervosa appaiate per età, età d'esordio, scolarita e stato civile al gruppo di studio. A tutte le donne incluse nell'indagine è stata somministrata l'lntervista Clinica Strutturata per il DSM III-R (SCID) per la valutazione dei disturbi di Asse I e I'Interview for Recent Life Event di Paykel per I'individuazione dei life-events nei 12 mesi precedenti l'esordio del disturbo (e negli ultimi 12 mesi per le donne sane). Inoltre, alle pazienti ossessive è stata somministrata la Yale- Brown Obsessive Compulsive Scale (Y-BOCS) e alle pazienti bulimiche la Eating Disorder Inventory(EDI). Risultati – Sia la frequenza che la gravità degli eventi psicosociali stressanti non sono risultate significativamente differenti nei tre gruppi. La valutazione della prevalenza dei singoli eventi ha messo in evidenza che il life-event “nascita di un figlio vivo per la madre” era significativamente più frequente nelle pazienti ossessive. Conclusioni – Lo studio ribadisce in primo luogo quanto avevamo osservato in una precedente ricerca: tra gli eventi psicosociali stressanti, riscontrati nell'anno precedente l'insorgenza del DOC, solo il post partum costituisce un fattore di rischio per l'esordio del disturbo nella popolazione femminile rispetto ai controlli sani. In secondo luogo, tale ricerca porta ulteriori evidenze a favore dell'importanza e specificità di questa associazione, mostrando che non in tutte le patologie psichiatriche il post partum è un fattore di rischio per l'esordio.
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Dissertations / Theses on the topic "Metodo-di-disegno"

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Ruggeri, Tommaso. "Disegno automatico di aerei per il trasporto passeggeri per metodo a pannelli." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022.

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Abstract:
Durante il mio lavoro di tesi è stato affrontato e sviluppato il tema del disegno automatico di aeromobili, nello specifico velivoli civili da trasporto passeggeri. La modellazione è stata svolta in modo da integrare i modelli geometrici in un programma basato sul metodo a pannelli in letteratura. Il disegno e la simulazione sono stati svolti utilizzando il software Matlab, in particolare automatizzando, attraverso l’utilizzo di apposite function, il codice APAME-Aircraft 3D Panel Method. Questo codice, che è stato sviluppato dall’Ing. Daniel Filkovic, permette di effettuare una simulazione fluidodinamica utilizzando l’approccio del metodo a pannelli. Il lavoro è stato svolto dividendolo in tre fasi: una prima fase di approccio introduttivo al problema, al fine di capire il funzionamento del codice APAME e del metodo a pannelli che questo utilizza. Una seconda fase di programmazione in ambiente Matlab nella quale si è automatizzato il disegno dei velivoli sviluppando apposite funzioni da utilizzare per il disegno automatico delle parti degli aeromobili. Successivamente queste funzioni sono state utilizzate per modellare quattro aerei: il Boeing 747, il Douglas DC-9, il Piaggio P180 e il Tecnam P2006T. Nella terza fase i modelli di questi aerei sono stati integrati in APAME in modo tale da poter eseguire una simulazione con il metodo a pannelli ed ottenere dei risultati fluidodinamici. Inoltre, i dati della simulazione del Boeing 747 sono stati confrontati con i dati dell’azienda produttrice al fine di verificare l’attendibilità della modellazione e la correttezza delle function progettate.
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LONDONO, VENEGAS SASHA VANESSA. "La traccia del viaggio di formazione nel progetto di architettura. Anatomia scientifica del viaggio di studio di Germán Samper in Italia attraverso i suoi taccuini." Doctoral thesis, Politecnico di Torino, 2021. http://hdl.handle.net/11583/2942132.

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GLORIA, FABIO. "Biomeccanica delle restaurazioni protesiche: analisi funzionale FEM." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/208738.

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Abstract:
Analisi al FEM attraverso 2 studi: il primo studio ha lo scopo di valutare la risposta meccanica dell’osso al variare delle condizioni di carico, in funzione di diverse geometrie di preparazione del margine del collo dell’abutment e del materiale usato per la ricostruzione della corona protesica; nel secondo studio abbiamo valutato la distribuzione degli stress e la resistenza ai carichi di una corona in ZrO2 e porcellana impianto-supportata, in funzione di diverse tipologie di disegno marginale e materiale costitutivo dell’abutment.
FEM analysis through 2 studies: the aim of the first study i sto evacuate the bone mechanical response under varying load conditions as a function of different geometries of abutment finish line and used material for the costruction of prosthesic crown; the aim of the second study is to evaluate the influente o finish line on stress didtribution and resistance to the loads of a ZrO2 and porcelain implant-supported crown. Parole
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Donnici, Giampiero <1969&gt. "Metodo integrato di QFD e TRIZ nell'ottimizzazione dei prodotti industriali." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amsdottorato.unibo.it/9476/1/Tesi_Dottorato_Donnici.pdf.

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Abstract:
Il lavoro di tesi dal titolo “Metodo integrato di QFD e TRIZ nell'ottimizzazione dei prodotti industriali” si propone in primo luogo di esaminare quelli che sono i metodi di progettazione più diffusi in ambito industriale relativamente agli aspetti della Qualità e della Progettazione Innovativa di prodotto, ovvero il QFD e il TRIZ. In seguito si propone di studiare un metodo di integrazione delle due metodologie e di applicarle a livello industriale. Sono state approfondite le varie fasi attraverso le quali si sviluppa il metodo QFD e gli strumenti principali del QFD stesso: dalle sei domande alla matrice di interrelazione, dalla matrice di relazione (matrice dei cosa/come) al modello di Kano, dalla casa della qualità alla specifica tecnica e alla lista di controllo, nonché gli aspetti vantaggiosi o meno del metodo. Il metodo QFD è stato anche inquadrato all’interno del Progetto Concettuale, del quale è stato approfondito l’aspetto della formulazione astratta del problema e delle strutture e dei livelli funzionali, della identificazione dei principi di soluzione e della matrice morfologica, delle varianti concettuali e della matrice decisionale. In seguito è stata analizzata e approfondita la metodologia TRIZ: dal modello a quattro elementi di un sistema tecnico (modello minimo) ai principi di evoluzione dei sistemi tecnici, dalle contraddizioni tecniche al modello a collina, dall’ENV-model al processo di risoluzione e alla matrice delle contraddizioni. Dopo l’approfondimento dei metodi QFD e TRIZ si è passati allo studio di una loro metodologia integrata evidenziando dapprima le motivazioni che hanno portato ad essa e svolgendo poi delle applicazioni industriali della metodologia stessa; in particolare relativamente alla progettazione di stampi aperti per laminazione e alla progettazione di un hoverboard innovativo.
ABSTRACT The thesis work entitled "Integrated method of QFD and TRIZ in the optimization of industrial products" aims first of all to examine which are the most common design methods in the industrial sector with regard to aspects of Quality and Innovative Product Design , or the QFD and the TRIZ method. Subsequently it is proposed to study a method of integration of the two methodologies and to apply them on an industrial level. The various stages through which the QFD method and the main tools of the QFD itself were developed: from the six questions to the interrelation matrix, from the relationship matrix (what / how matrix) to the Kano model, from the house of quality the technical specification and the checklist, as well as the advantageous or otherwise aspects of the method. The QFD method was also framed within the Conceptual Project, of which the aspect of the abstract formulation of the problem and of the structures and functional levels, of the identification of the solution principles and of the morphological matrix, of the conceptual variants and of the decision matrix. The TRIZ method was then analyzed and studied in depth: from the four-element model of a technical system (minimum model) to the principles of evolution of the technical systems, from technical contradictions to the hill model, from the ENV model to the resolution process and to the matrix of contradictions. After deepening the QFD and TRIZ methods, we moved on to the study of their integrated methodology, first highlighting the reasons that led to it and then carrying out industrial applications of the method itself; in particular with regard to the design of open molds for rolling and the design of an innovative hoverboard.
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Pertile, Riccardo. "Aspetti critici negli studi clinici: problemi di metodo e applicazione." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2008. http://hdl.handle.net/11577/3425562.

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Abstract:
A clinical study is useful to clarify some planned questions and it follows a well defined scheme (the study design). This PhD thesis has been divided in five main sections following a scheme guiding the reader in the analysis of critical aspects it's possible to find, first in data management, then in the study design and during the development and the final phases of a clinical study. Section A, Problems in database management, proposes a chapter about Record Linkage and a second chapter about Missing Values. Record Linkage consists in a series of statistical and data processing techniques for data integration and for the union of more datasets on the basis of patients' identifying variables. The problem of missing values is frequently present in a study: when a database contains missing values it's possible to turn to specific systems useful to calculate a suitable value for the unit without information, through statistical programs. In section B, Study design, first clinical trials are analysed, then surveys are described and divided in cohort studies and case-control studies. In a cohort study (also called follow-up or prospective study) one or more groups of subjects are defined in accordance with the exposure to risk factors for one or more diseases, or not. Subjects are prospectively followed to study the disease(s) incidence and to observe if the disease(s) is(are) correlated with the etiological factors. A case-control study (or retrospective study) provides a research strategy to investigate possible factors preventing or causing a particular disease. The method implies a comparison between patients with the disease (cases) and a control group (healthy subjects). The comparison ends to find out factors which can be different in the two groups, explaining the presence of the disease in patients. Section C concerns Variables treatment and Outcome variable classifications. In the first part, types of variables, their measurement scales, their reduction in indicators and their transformations are analysed. In the second part the classifications of the outcome variable is described. These classifications may regard a specific disease (ICD IX and X), the patient's symptoms (ICD) or a disease effect, i.e. an impairment, a disability or a handicap (ICIDH and ICF). Sections D and E deal with choice of the multivariate analysis method. Section D aims to give a synthesis of the main analysis methods, dividing them in accordance with the variables symmetry. If there is a distinction between outcome variable and covariates, a multiple regression (stepwise or logistic) analysis method is suggested; discriminant analysis is useful if there are more outcome variables. If variables are all on the same level, factors analysis, principal components analysis, correspondences analysis and cluster analysis are proposed in conformity with the specific analysis aims. In section E logistic regression analysis is developed, pointing out the main aspects and considering the conditional logistic regression analysis for a Matched Case-Control Study design. Every chapter is organized in two parts: in the first one a synthesis of theory and practical methods are given to explain how literature deals with the specific problem in a clinical study; in the second one a specific application is presented to show how the author solved the methodology problems in a particular clinical-genetic study carried out at the Children's Hospital of Oulu University - Finland. In this Institute a substantial work on a preterm infants database creation has been performed. The database collected all the clinical and genetic information about preterm infants born in one of the three main hospitals in Northern-central Finland, Oulu, Tampere and Seinäjoki. Through this final database containing all patients from the three hospitals, a clinical-genetic case-control study (match 1-1) on the association between Respiratory Distress Syndrome (RDS) and single nucleotide polymorphisms (SNPs) has been carried out using a conditional logistic regression analysis. The project was directed by Prof. M. Hallman.
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D'Oria, Carmine. "Un metodo di valutazione dell'ergonomia e del comfort delle macchine e dei luoghi di lavoro mediante misura e stima di parametri posturali." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/921.

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Abstract:
2010 - 2011
Nel presente lavoro si sono definiti dei parametri antropometrici atti a descrivere i gradi di libertà, gli intervalli di movimento articolare e le posture ammissibili dal corpo umano. Sulla base di tale ricerca bibliografica, per ciascuna articolazione, si è suddiviso il range di movimento (Range of Motion, ROM) in intervalli angolari, ognuno con un significato specifico: · il CROM (Comfort Range of Motion) come dominio di appartenenza della funzione comfort, · il RRP (Range of Rest Position) come intervallo angolare caratteristico delle posizioni di riposo del corpo umano. Nella logica del modello di valutazione sviluppato in questo studio, gli RRP rappresentano l’intervallo angolare caratterizzato dal massimo punteggio di comfort. Le informazioni acquisite in merito ai CROM ed agli RRP, completate da una grossa mole di dati sperimentali ricavati nel corso di molte settimane di test in laboratorio, sono state quindi utilizzate per istruire una rete neurale, generalizzando, così, i risultati ottenuti dalle analisi effettuate in laboratorio. La scelta è stata condizionata dalla necessità di uno strumento che consentisse di svincolarsi dai risultati direttamente acquisiti dal campione di riferimento, ma che si basasse su tali valori per generarne di nuovi in corrispondenza di angoli differenti da quelli rilevati durante la sperimentazione. È stata quindi utilizzata una rete neurale per ogni articolazione e per ogni movimento per stabilire il tipo di correlazione tra i valori angolari ed i punteggi di comfort a disposizione. I livelli di comfort così ricavati sono stati combinati tra loro per esprimere il comfort globale di una postura complessa, vista come combinazione di differenti movimenti elementari. Si è dedicata attenzione in fine al tema dell’ergonomia cognitiva, a completamento dell’analisi effettuata sull’ergonomia posturale, e in maniera da offrire uno strumento di analisi ergonomica completo. L’analisi del fattore di ergonomia cognitiva ha permesso la valutazione di un parametro correttivo da applicare all’indice globale. Il modello di valutazione del comfort così sviluppato rappresenta un’ottima risorsa cui fare riferimento sia in fase di progettazione che di ottimizzazione di interfacce uomo macchina o di ambienti lavorativi. L’accuratezza e la semplicità pratica di tale strumento, in unione con la generalità dei contesti operativi in cui può essere impiegato, lo rendono certamente un valido supporto decisionale. I risultati presentati in questa trattazione sono rivolti agli arti superiori del corpo, ma la metodologia utilizzata può essere applicata anche al tronco e agli arti inferiori. A partire da queste valutazioni potranno essere introdotti opportuni fattori correttivi che consentano di valutare l’effetto dell’azione gravitazionale (basandosi sull’idea del Gravity Assisted Point del metodo LUBA), il supporto arti (poggiatesta, braccioli e superfici di appoggio in generale), l’equilibrio della postura (distribuzione del peso, condizioni dello spazio operativo), la tipologia di presa, la frequenza delle azioni ripetute, il tempo di mantenimento della postura e la fatica muscolare, nell’ottica di sviluppo di uno strumento multi parametrico che snellisca la fase di validazione ergonomica del prodotto, sia in termini di riduzione di costi, che in termini di tempi di ottimizzazione del prodotto. [a cura dell'autore]
X n.s.
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7

Vallone, Maria Rosaria. "Human centered design: sviluppo di un metodo per la valutazione oggettiva del comfort posturale degli arti inferiori." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2017. http://hdl.handle.net/10556/2587.

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Abstract:
2015 - 2016
The aim of the study proposed in this discussion is to provide all specifications on comfort in the human-machine relationship and to ensure all tools for the evaluation of the same. To be able to analyze the comfort it has been necessary to make bibliographical survey on ergonomics, particularly the physical one, and later on comfort, identifying deficiencies and all aspects not considered. Downstream of these studies it has been developed a Perception Comfort model able to synthesize the concept that the comfort and discomfort are the measure of the degree of appreciation and expectations related to the interaction between the person and the environment. Since the comfort and discomfort of sitting are widely studied in the automotive field, the Perception Comfort model was applied in this field, identifying all the elements of the Model that participate to comfort / discomfort experience. It has been studied the expectation factor too to understand the mechanism of the expectation influence on the general comfort; to prove that, it has been made an experimental test that uses the "placebo" effect. In the final phase of treatment is presented the objective measurement comfort model for lower limbs realized, that is applicable to anyone context from the Work Station in the Industrial Sector to the work place in general. This model takes account of Range of Rest Position, this is the maximum comfortable angular interval. The output model are comfort curves that associate to an articular range an objective comfort score. [edited by author]
L’obiettivo dello studio proposto in questa trattazione è quello di fornire indicazioni sul comfort in relazione all’interfaccia uomo-macchina e di garantire tutti gli strumenti per la valutazione degli stessi. Per poter analizzare il comfort è stato necessario effettuare un’indagine bibliografica sull’ergonomia, nello specifico quella fisica, e successivamente sul comfort, individuando le carenze e tutti gli aspetti non considerati. A valle di tali studi è stato realizzato un modello di percezione del comfort in grado di sintetizzare il concetto che il comfort e il discomfort siano la misura del grado di apprezzamento legato alle aspettative e all’interazione tra la persona e l’ambiente. Poiché il comfort e il discomfort di seduta sono ampiamente studiati in campo automotive, il modello di percezione del comfort è stato applicato a tale caso, andando ad individuare tutti gli elementi del modello che partecipano alle esperienze di comfort/discomfort. È stato analizzato, inoltre, il fattore aspettativa, al fine di comprendere il meccanismo dell’influenza dell’aspettativa sul comfort generale; per dimostrarlo è stata realizzata una prova sperimentale che utilizza l'effetto "placebo". Nella fase finale della trattazione viene presentato il modello di misurazione oggettiva del comfort degli arti inferiori realizzato, che è applicabile a qualsiasi contesto, dalla postazione di lavoro nel settore industriale al luogo di lavoro in generale. Tale modello tiene conto al suo interno dei Range of Rest Positions, ossia gli intervalli angolari all’interno dei quali un’articolazione si trova nello stato di massimo comfort e presenta come output le curve di comfort, individuando quindi, al variare dell’angolo delle articolazioni, un punteggio di comfort oggettivo. [a cura dell'autore]
XV n.s. (XXIX)
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8

NONVEILLER, MARCO. "Il Building Information Modelling da metodo a processo. La realizzazione della nuova metro di Doha." Doctoral thesis, Università IUAV di Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/11578/286332.

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Abstract:
La tesi descrive gli aspetti metodologici e processuali sottesi al Building Information Modelling nella realizzazione di un progetto complesso quale la nuova metro di Doha. L’approccio progettuale e costruttivo indagato si basa sulla centralità assunta nell’intero processo dal modello informativo, attraverso l’integrazione e il coordinamento tra le diverse discipline coinvolte (architettura, ingegneria e impianti) e mediante la condivisione delle informazioni in esso contenute tra tutti gli attori coinvolti, dall’ideazione alla realizzazione fino alla futura gestione dell’opera.
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9

PETRINI, Maria Celeste. "IL MARKETING INTERNAZIONALE DI UN ACCESSORIO-MODA IN MATERIALE PLASTICO ECO-COMPATIBILE: ASPETTI ECONOMICI E PROFILI GIURIDICI. UN PROGETTO PER LUCIANI LAB." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251084.

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Abstract:
Con l’espressione “marketing internazionale” ci si riferisce a quell’insieme di attività adottate dall’impresa al fine di sviluppare o perfezionare la propria presenza sul mercato estero. Oggetto della presente ricerca è l’analisi degli aspetti problematici che tali attività sollevano sul piano giuridico: attraverso un approccio basato sull’integrazione della cultura economica del marketing d’impresa con quella più propriamente giuridica, l’indagine mira ad individuare le fattispecie di marketing rilevanti sotto il profilo giuridico e giuspubblicistico, ad analizzarne i profili che risultano più critici per l’impresa e proporre soluzioni concrete. La ricerca è stata condotta in collaborazione all’azienda Gruppo Meccaniche Luciani, che oltre ad essere un affermato fornitore di stampi per calzature, progetta design innovativi attraverso una sua articolazione organizzativa creativa, denominata Luciani LAB. L’impresa investe molto nell’innovazione, ed in questo senso, particolarmente significativo è stato l’acquisto di una potente stampante 3D, tecnologicamente all’avanguardia, che ha consentito all’azienda di progettare diversi prodotti, tra cui una borsa, realizzarli in prototipazione rapida, e successivamente renderli oggetto di specifiche campagne promozionali, illustrate nel presente lavoro. Viene evidenziato come queste rispecchino la peculiarità dell’approccio al marketing da parte della piccola/media impresa, descritto dalla dottrina maggioritaria come intuitivo ed empirico, distante da quello teorico e strategico del marketing management. La collaborazione con l’impresa partner del progetto ha costituito il riferimento principale per l’elaborazione del metodo con cui condurre la ricerca: l’azienda ha promosso i propri prodotti mediante diverse strumenti di marketing, come inserti pubblicitari su riviste, campagne di e-mail marketing e fiere di settore. Queste attività si distinguono tra esse non solo rispetto alle funzioni, alle differenti modalità con cui vengono impiegate e al pubblico cui si rivolgono, ma anche e soprattutto rispetto alla disciplina giuridica di riferimento: ognuna di esse infatti è regolata da un determinato complesso di regole e solleva questioni che si inseriscono in una specifica cornice giuridica. Al fine di giungere ad una sistematica trattazione dei profili giuridici connessi, si è scelto di classificare le diverse azioni di marketing in tre gruppi: quelle riferite alla comunicazione, quelle inerenti l’aspetto del prodotto e quelle che si riferiscono al cliente Per ognuna di queste aree si individua una precisa questione critica per l’impresa, e se ne trattano i profili problematici dal punto di vista giuridico. In relazione al primo gruppo, ovvero la comunicazione pubblicitaria d’impresa, si evidenziano le criticità connesse alla possibilità di tutelare giuridicamente l’idea creativa alla base del messaggio pubblicitario: si mette in discussione l’efficacia degli strumenti giuridici invocabili a sua tutela, in particolare della disciplina del diritto d’autore, della concorrenza sleale e dell’autodisciplina. Si prende come riferimento principale il contesto italiano, considerando la pluralità degli interessi pubblici, collettivi ed individuali coinvolti. Il secondo profilo d’indagine riguarda la disciplina giuridica riconducibile all’e-mail marketing, uno degli strumenti più diffusi di comunicazione digitale. L’invasività di questo sistema nella sfera personale dei destinatari impone l’adozione di adeguati rimedi da parte delle imprese per evitare di incorrere nella violazione delle disposizioni a tutela della privacy. Si trattano le diverse implicazioni derivanti dall’uso di tale strumento, in particolare quelle riferite al trattamento dei dati personali alla luce della normativa vigente in Italia e nell’Unione Europea, e connesse alle modalità di raccolta degli indirizzi e-mail dei destinatari potenzialmente interessati. Infine, la costante partecipazione alle fiere di settore da parte dell’azienda dimostra quanto l’esteriorità del prodotto costituisca uno strumento di marketing decisivo per la competitività aziendale, dunque grande è l’interesse dell’impresa a che il suo aspetto esteriore venga protetto dall’imitazione dei concorrenti. Il tema giuridico più significativo che lega il processo di marketing al prodotto dell’azienda è proprio la protezione legale del suo aspetto, ovvero la tutela del diritto esclusivo di utilizzarlo, e vietarne l’uso a terzi. L’aspetto di un prodotto può essere oggetto di protezione sulla base di diverse discipline che concorrono tra loro, sia a livello nazionale che sovranazionale, dei disegni e modelli, del marchio di forma, del diritto d’autore e della concorrenza sleale. Si è scelto di concentrare il lavoro, in particolare, sulla prima: si ricostruisce il quadro normativo e l’assetto degli interessi implicati dalla fattispecie, per arrivare ad evidenziare le principali criticità nell’interpretazione delle norme, sia a livello nazionale, che nell’Unione Europea. Si approfondiscono gli orientamenti di dottrina e giurisprudenza di alcune disposizioni chiave per l’applicazione della disciplina, quali gli artt. 6 e 7 del Regolamento CE, n. 6/2002, concernenti rispettivamente il «carattere individuale» e la «divulgazione», i due requisiti fondamentali per ottenere la registrazione e conseguente protezione giuridica del disegno. Tali nozioni sono soggette ad interpretazioni parzialmente difformi da parte dei giudici dei diversi Stati membri, e ciò contribuisce a minare l’applicazione omogenea della disciplina in tutto il territorio UE. In questo senso, viene messo in evidenza il ruolo chiave dell’orientamento della Corte di Giustizia dell’Unione Europea nell’interpretazione di tali concetti, avente l’effetto di uniformare l’approccio degli Stati. La Direttiva 98/71/CE ha introdotto la possibilità di cumulare la protezione conferita all’aspetto del prodotto dalla disciplina dei disegni e modelli con quella riconosciuta dalle altre normative. Tale previsione solleva questioni di rilievo sistematico e concorrenziale: ci si interroga su quali problemi di tipo sistematico e di concorrenza vengano sollevati dal riconoscimento su uno stesso prodotto della protezione sia come disegno che come marchio di forma, e sia come disegno che come opera dell’ingegno. In particolare nell’ambito del diritto dei marchi d’impresa e del diritto d’autore, le tutele hanno durata potenzialmente perpetua, diversamente dalla registrazione come disegno o modello, che garantisce la titolarità del diritto di utilizzare il proprio disegno in via esclusiva per un periodo limitato di massimo 25 anni. Questa differenza temporale rende il cumulo problematico sia a livello di coordinamento, che di concorrenza, poiché incentiva il sorgere di “monopoli creativi” sulle forme del prodotto. Il presente lavoro ha come obiettivo l’ampliamento della conoscenza sul tema del marketing con particolare riferimento ai profili giuridici che si pongono, con riguardo alla promozione del prodotto nell’ambito dell’Unione Europea. Si ritiene che il valore aggiunto e l’aspetto più originale della ricerca consista nella sua forte aderenza alla realtà della piccola/media impresa: tramite l’integrazione della ricerca giuridica e dello studio dei fenomeni di marketing si delineano i problemi pratici che questa si trova a dover affrontare nell’implementazione delle attività quotidiane di marketing. Tale indagine vuole essere utile a tutte le piccole/medie imprese che si trovano impreparate nell’affrontare le sfide poste dal marketing e nel conoscere le implicazioni giuridiche che da questo derivano.
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Books on the topic "Metodo-di-disegno"

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Come Disegnare un Personaggio: Metodo Di Disegno con l'anatomia Del Corpo Umano. Independently Published, 2020.

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TEMBOURET, Kévin. Irezumi, il Tatuaggio Giapponese: Significati Del Tatuaggio Giapponese e il Metodo Di Disegno in Stile Irezumi. Independently Published, 2021.

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