Dissertations / Theses on the topic 'Metodo di analisi'

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1

Pirri, Eleonora. "Un metodo di analisi statica di qualità del software." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20576/.

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Abstract:
La qualità del software è un argomento su cui è necessario soffermarsi perché influenza il costo, l’affidabilità e la longevità dei prodotti software. Conseguentemente è fondamentale avere degli strumenti e delle metriche per tenere sotto controllo la qualità durante l’intero ciclo di vita di un prodotto. In questo elaborato viene presentato lo strumento SonarQube, un tool che attraverso l’analisi statica del codice sorgente misura i livelli di affidabilità, manutenibilità, sicurezza, complessità, copertura dei test e duplicazione del codice, assegnando un punteggio dipendentemente dalla severità dei difetti riscontrati.
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DE, TOMASI ELENA. "POTENZIAMENTO DEL METODO DI STUDIO: ANALISI DI UN INTERVENTO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/688.

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Abstract:
POTENZIAMENTO DEL METODO DI STUDIO: ANALISI DI UN INTERVENTO Obiettivo principale della ricerca è stato quello di verificare se un training formativo sul metodo di apprendimento induca ad aumentare le capacità di autoregolazione, dare senso allo studio e personalizzare il proprio apprendimento. Oltre ad aver applicato alcuni strumenti per i quali esistono già dei risultati, è stato tradotto e validato uno strumento di analisi delle capacità di autoregolazione di cui non sono disponibili dati in Italia, il LASSI (Learning and Study Strategies Inventory). Il training formativo è stato applicato a due classi del 2°anno di scuola superiore di 1° grado; un'altra classe ha svolto il ruolo di gruppo di controllo. Sulla base delle analisi condotte gli strumenti individuati sono risultati adeguati. Gli studenti hanno mostrato di possedere differenti livelli di percezione e concettualizzazione degli obiettivi dell'insegnamento, dei vissuti e del proprio ruolo nelle attività didattiche oltre a differenti livelli di autocontrollo e delle strategie cognitive implicate nell'apprendimento. Il rapporto tra consapevolezza e controllo metacognitivo e profitto non è risultato essere lineare: sono soprattutto gli studenti che si collocano nella fascia intermedia di profitto ad avere maggiori livelli di consapevolezza e convinzioni più adeguate. Le risposte ai vari strumenti risultano poco correlate questo ad indicare che a questa età i ragazzi non sono ancora in grado di costruirsi una rappresentazione integrata dell'apprendimento. Le risposte date nelle diverse attività rispetto alle differenti opinioni e abitudini di studio sono coerenti. Alcune convinzioni sono inoltre risultate essere soggette ad influssi di genere. Questi risultati indicano che il training ha portato gli studenti a riconoscere il loro ruolo attivo rispetto all'organizzazione ed alla gestione dello studio. Infine, questo lavoro prova che le convinzioni possedute dagli studenti circa l'apprendimento possono essere esplicitate, discusse e modificate nel setting scolastico.
STRENGTHENING OF THE STUDY METHOD: ANALYSIS OF AN INTERVENTION The aim of this research is to verify if an educational training focused on the learning method leads to an increase of self-regulation skill, a meaning of the study and the personalization of the learning. Besides applying certain tools for which results are already available, an instrument of selfregulation skill analysis, which data is not available in Italy, was translated, the LASSI (Learning and Study Strategies Inventory). The educational training was applied on two classes of second year of secondary school; a third class had the role of control group. The identified tools were appropriate for the analysis that were lead. Students showed that they possessed different levels of perception and conceptualization of the objects of teaching, of their experience and of their own role in teaching activities besides different levels of self-control and of cognitive strategies implied in learning. The relationship between awareness and metacognitive control and profit didn’t turn out to be linear: especially the students of the intermediate zone of profit have higher levels of awareness and more appropriate beliefs. The answers to the various instruments are weakly linked. This shows that at this age kids are not yet able to build an integrated representation of learning. The answers given to the different activities in relation to the different opinions and study habits are consistent. Some beliefs are also found to be exposed to gender. These results indicate that training brought students to recognize their active role in relation to the organization and study management. Finally, this work proved that students’ beliefs regarding learning can be explained, discussed and modified in the scholastic setting.
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DE, TOMASI ELENA. "POTENZIAMENTO DEL METODO DI STUDIO: ANALISI DI UN INTERVENTO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2010. http://hdl.handle.net/10280/688.

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Abstract:
POTENZIAMENTO DEL METODO DI STUDIO: ANALISI DI UN INTERVENTO Obiettivo principale della ricerca è stato quello di verificare se un training formativo sul metodo di apprendimento induca ad aumentare le capacità di autoregolazione, dare senso allo studio e personalizzare il proprio apprendimento. Oltre ad aver applicato alcuni strumenti per i quali esistono già dei risultati, è stato tradotto e validato uno strumento di analisi delle capacità di autoregolazione di cui non sono disponibili dati in Italia, il LASSI (Learning and Study Strategies Inventory). Il training formativo è stato applicato a due classi del 2°anno di scuola superiore di 1° grado; un'altra classe ha svolto il ruolo di gruppo di controllo. Sulla base delle analisi condotte gli strumenti individuati sono risultati adeguati. Gli studenti hanno mostrato di possedere differenti livelli di percezione e concettualizzazione degli obiettivi dell'insegnamento, dei vissuti e del proprio ruolo nelle attività didattiche oltre a differenti livelli di autocontrollo e delle strategie cognitive implicate nell'apprendimento. Il rapporto tra consapevolezza e controllo metacognitivo e profitto non è risultato essere lineare: sono soprattutto gli studenti che si collocano nella fascia intermedia di profitto ad avere maggiori livelli di consapevolezza e convinzioni più adeguate. Le risposte ai vari strumenti risultano poco correlate questo ad indicare che a questa età i ragazzi non sono ancora in grado di costruirsi una rappresentazione integrata dell'apprendimento. Le risposte date nelle diverse attività rispetto alle differenti opinioni e abitudini di studio sono coerenti. Alcune convinzioni sono inoltre risultate essere soggette ad influssi di genere. Questi risultati indicano che il training ha portato gli studenti a riconoscere il loro ruolo attivo rispetto all'organizzazione ed alla gestione dello studio. Infine, questo lavoro prova che le convinzioni possedute dagli studenti circa l'apprendimento possono essere esplicitate, discusse e modificate nel setting scolastico.
STRENGTHENING OF THE STUDY METHOD: ANALYSIS OF AN INTERVENTION The aim of this research is to verify if an educational training focused on the learning method leads to an increase of self-regulation skill, a meaning of the study and the personalization of the learning. Besides applying certain tools for which results are already available, an instrument of selfregulation skill analysis, which data is not available in Italy, was translated, the LASSI (Learning and Study Strategies Inventory). The educational training was applied on two classes of second year of secondary school; a third class had the role of control group. The identified tools were appropriate for the analysis that were lead. Students showed that they possessed different levels of perception and conceptualization of the objects of teaching, of their experience and of their own role in teaching activities besides different levels of self-control and of cognitive strategies implied in learning. The relationship between awareness and metacognitive control and profit didn’t turn out to be linear: especially the students of the intermediate zone of profit have higher levels of awareness and more appropriate beliefs. The answers to the various instruments are weakly linked. This shows that at this age kids are not yet able to build an integrated representation of learning. The answers given to the different activities in relation to the different opinions and study habits are consistent. Some beliefs are also found to be exposed to gender. These results indicate that training brought students to recognize their active role in relation to the organization and study management. Finally, this work proved that students’ beliefs regarding learning can be explained, discussed and modified in the scholastic setting.
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Bozzi, Cionci Arianna. "Metodi di analisi e monitoraggio della pressione arteriosa." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
La misurazione della pressione arteriosa è molto comune nella pratica clinica poichè permette di avere una valutazione generale sullo stato di salute del paziente. La pressione arteriosa viene rilevata sia nei controlli di routine che nell'assistenza di un paziente in area critica. La misurazione può essere non invasiva oppure invasiva. La tecnica invasiva consiste nella rilevazione della pressione arteriosa tramite catetere. Il monitoraggio può avvenire tramite sensore extravascolare oppure intravascolare. I metodi non invasivi invece, permettono di valutare in maniera indiretta e ad intervalli regolari, i valori pressori, basondosi sulle intuizioni di Riva-Rocci e Korotkoff. La debolezza di queste tecniche non invasive risiede nell’impossibilità di tracciare la variabilità e la forma d’onda della pressione arteriosa. L’esigenza di avere una rilevazione non invasiva continua ha quindi spinto nel corso degli anni i ricercatori a sviluppare nuovi metodi di misura. Lo scopo delle nuove tecniche e dei miglioramenti di quelle più tradizionali resta comunque lo stesso: raggiungere l’accuratezza e la precisione della misurazione diretta, restando ovviamente non invasive.
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Galaffi, Marco. "Analisi sismica di galleria interrata." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2011. http://amslaurea.unibo.it/1740/.

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6

RUSSOTTO, Salvatore. "UN METODO INNOVATIVO DI ANALISI MODALE OPERATIVA PER L’IDENTIFICAZIONE STRUTTURALE." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2022. https://hdl.handle.net/10447/576370.

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7

Foschini, Fabrizio. "Sviluppo di un metodo di analisi degli acidi grassi volatili nella produzione di biogas." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17969/.

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Abstract:
Gli acidi grassi volatili (VFA) sono importanti intermedi di reazione nel processo di digestione anaerobica, costituendo uno dei migliori parametri per il monitoraggio dei digestori nella produzione di biogas. Diversi metodi sono stati sviluppati per la determinazione della concentrazione dei singoli VFA, e la tecnica più largamente diffusa è quella della iniezione diretta in fase acquosa abbinata a gascromatografia in ionizzazione di fiamma (GC-FID). In questa tesi è stato sviluppato un metodo alternativo basato sulla estrazione dei VFA dal digestato con il solvente dimetilcarbonato (DMC). La procedura sviluppata prevede l’acidificazione del digestato, l’aggiunta di uno standard interno, l’estrazione con DMC e centrifugazione finale prima della analisi in gas cromatografia accoppiata alla spettrometria di massa (GC-MS). I valori delle varie figure di merito del metodo determinati in fase di calibrazione sono risultati confrontabili con i dati di letteratura dei metodi convenzionali. Il metodo risulta adatto allo scopo proposto, e presenta alcuni aspetti vantaggiosi come la bassa quantità di campione richiesta per la analisi, la procedura di preparazione rapida e la minor contaminazione della strumentazione analitica. Il metodo è stato poi applicato a 17 campioni di digestato, provenienti da impianti di digestione anaerobica che lavorano in condizioni operative diverse e che alimentano biomasse di composizione eterogenea. Le condizioni di stabilità dei vari impianti sono state valutate sulla base di alcuni parametri come VFA totali, concentrazione di acido acetico e di acido propionico e loro rapporto, concentrazione totale di VFA a catena lunga (C4-C5). L’utilizzo del DMC e della tecnica GC-MS permette anche di individuare altri acidi organici ciclici ed aromatici nei campioni, per i quali studi futuri potrebbero evidenziarne un utilizzo come ulteriori indicatori di condizione del processo.
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Lazzerini, Daniela. "Analisi del metodo PIDAL-TV per la ricostruzione di immagini." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13456/.

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Abstract:
In questa tesi si é affrontato il problema della ricostruzione di immagini corrotte da rumore di Poisson. Tale problema sorge in diversi contesti applicativi in Astronomia e in Medicina. In particolare, in questo lavoro, si é considerato il metodo PIDAL-TV recentemente proposto per la risoluzione di questo problema. L’obiettivo della tesi é stato, dunque, analizzare dal punto di vista numerico e sperimentale, il comportamento di tale metodo. Il metodo é stato implementato in MATLAB e testato su una serie di problemi test. L’analisi sperimentale é stata condotta con lo scopo di analizzare la sensibilità del metodo al variare dei due parametri che lo caratterizzano. Infine il metodo PIDAL-TV é stato confrontato con altri metodi proposti in letteratura. I risultati numerici ottenuti mostrano che PIDAL-TV risulta essere competitivo con i metodi proposti in letteratura sia dal punto di vista della qualitá dei risultati, che dal punto di vista del costo computazionale. In particolare, un aspetto positivo di PIDAL-TV é che non risulta essere molto sensibile al variare di uno dei suoi due parametri.
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Patrizio, Davide. "Analisi di collegamenti filettati con il metodo degli elementi finiti." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17943/.

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Abstract:
Modellazione di un collegamento filettato, costituito da un giunto a sovrapposizione semplice, nelle configurazioni di vite mordente e passante, con elementi finiti di tipo Beam (trave). Si sono proposte due alternative di modello Beam da confrontare, per mezzo di un fattore di correlazione tra tensioni, con un modello tridimensionale che si assume a riferimento. Si sono valutati diversi scenari di carico, nonché la dipendenza dalla dimensione della mesh, o dalla formulazione di contatto. Come parametri per quantificare le performance di un modello si sono utilizzati media aritmetica e deviazione standard. Le analisi fem sono state svolte in Ansys Workbench e la post produzione dei risultati in Excel.
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Bozzeda, Matteo. "Analisi di emissioni condotte con il metodo Empirical Mode Decomposition." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il lavoro svolto riguarda lo studio delle emissioni condotte nel range di frequenza compreso fra 2-150 kHz. Il metodo implementato è la trasformata di Hilbert-Huang, la quale è stata implementata in ambiente R.
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Todeschi, Tiziano. "Analisi dei modelli di reazione diffusione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16865/.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è dare una presentazione di come diversi fenomeni presenti nelle scienze naturali (fisica, chimica, biologia ecc...) possano essere modellizzati dai modelli matematici che si basano sull'equazione di reazione-diffusione. Tale equazione verrà studiata nei diversi casi in cui si presenterà sotto forma di problema di Cauchy, al variare del dominio (su tutto R o su aperti limitati) e al variare delle condizioni al contorno (Dirichlet o Neumann), mostrando nei casi più semplici una soluzione esplicita al problema, e nei casi più complessi un metodo punto fisso per dimostrare l’esistenza di una soluzione. Gli strumenti matematici che utilizzeremo sono quelli propri dell’analisi funzionale e la teoria delle equazioni alle derivate parziali.
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Castori, Gianmaria. "Analisi dell'utilizzo dell'effetto Coanda come metodo di sostentazione su corpi assialsimmetrici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3459/.

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Abstract:
Il presente documento affronta l’impiego dell’effetto Coanda come metodo di sostentamento per velivoli UAV/UAS. A tal proposito è stato valutato il dimostratore costruito presso la facoltà mediante l’ottimizzazione del sistema propulsivo impiegato e la variazione di configurazioni atte a ricercare l’influenza sulla trazione, di alcuni parametri individuati dalla bibliografia. I dati raccolti sono stati posti a confronto con quelli pubblicati e in parte stimati, con alcuni dimostratori attualmente volanti. Dalle conclusioni elaborate dalla sperimentazione con il dimostratore, si è analizzato l’effetto Coanda su un semi-modello a profilo ellittico, variando la collocazione e la portata della sorgente, dandone una prima descrizione analitica.
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Ciotti, Giacomo. "Analisi dell'accumulo di carica di spazio in film sottili di polipropilene per condensatori." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Nel caso di applicazioni in alta tensione continua l'accumulo di carica di spazio all'interno di materiali polimerici è un fenomeno assai frequente. Questa carica, intrappolata internamente al materiale, influenza il campo elettrico agente sul materiale isolante portandolo a valori che possono essere anche decisamente superiori da quelli ipotizzati in fase progettuale. Più il campo elettrico risulta elevato e più velocemente hanno luogo fenomeni degradativi dell'isolante e ciò semplicemente giustifica un forte interesse, non solo a livello accademico ma anche industriale, nell'analisi del fenomeno di accumulo di carica spaziale. Negli ultimi vent'anni sono state presentate molte metodologie per l'analisi della carica di spazio tra le quali una delle più interessanti e sicure (ed utilizzata per la realizzazione di questo lavoro) è quella basata sul metodo dell'impulso elettroacustico (PEA). Se l'analisi di questo fenomeno è un qualcosa di ormai assodato per campioni con spessori di centinaia di um ciò sicuramente non si può dire per provini con spessori di poche decine di um; la volontà di analizzare l'accumulo di carica in materiali isolanti così sottili è di interesse sia per le applicazioni elettroniche, le quali richiedono dispositivi possibilmente sempre più compatti e performanti, sia per la realizzazione di condensatori in film per i quali invece uno spessore minore del materiale isolante significa una capacità maggiore a parità di volume occupato. Lo scopo di questo lavoro è quello di valutare il fenomeno dell'accumulo di carica spaziale internamente a provini di polipropilene dallo spessore di 30um, in particolare si è ricercato il campo elettrico di soglia che determina l'inizio del fenomeno di accumulo sia a temperatura ambiente che a 60°C.
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Raye, Vessah Ounaida. "determinazione di composti bioattivi in latte di capra mediante analisi spettrofotometriche." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Prima della diffusione dell’allevamento bovino, il latte di capra e i suoi derivati erano molto utilizzati nell'alimentazione umana, anche grazie alle sue caratteristiche nutrizionali ed organolettiche. Però con l’incremento della produzione bovina, il latte di capra ha perso la sua competitività nei confronti del latte di vaccino. Con l’evoluzione del settore alimentare e i cambiamenti delle abitudini dei consumatori, più spinte verso i prodotti funzionali, il latte di capra sta avendo un progressivo interesse nelle industrie alimentari per le sue proprietà dietetico-nutrizionali. Lo scopo di questa ricerca di tesi è stato quello di valutare la possibilità di utilizzare metodi rapidi spettrofotometrici per la determinazione dei composti fenolici e dei carotenoidi presenti nel latte di capra. Inoltre, i metodi con maggior recupero di tali composti sono stati utilizzati per valutare l’influenza della dieta sulla composizione del latte. A tale scopo sono stati analizzati i campioni di latte provenienti da allevamento convenzionale e allevamento biologico.
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Rizzato, Marco. "Strategie di osservazione, metodo di analisi e qualità dei prodotti per un esperimento mipas di seconda generazione." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6582/.

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Abstract:
In questo elaborato viene studiato un nuovo strumento satellitare chiamato MIPAS2k: uno spettrometro a trasformata di Fourier, in grado di misurare gli spettri di emissione dei gas atmosferici attraverso la tecnica di misure al lembo. Lo scopo di MIPAS2k è quello di determinare la distribuzione spaziale di quantità atmosferiche tra cui il VMR delle specie chimiche: ozono, acqua, acido nitrico e protossido di azoto. La necessità di idearne un successore è nata dopo la perdita di contatto con lo strumento MIPAS da cui MIPAS2k, pur preservandone alcune caratteristiche, presenta differenze fondamentali quali: i parametri osservazionali, il tipo di detector utilizzato per eseguire le scansioni al lembo e la logica attraverso cui vengono ricavate le distribuzioni dei parametri atmosferici. L’algoritmo attraverso cui viene effettuata l’inversione dei dati di MIPAS2k, chiamato FULL2D, usa la stessa logica di base di quello utilizzato per MIPAS chiamato Geo-Fit. La differenza fondamentale tra i due metodi risiede nel modo in cui i parametri sono rappresentati. Il Geo-Fit ricostruisce il campo atmosferico delle quantità da determinare tramite profili verticali mentre il FULL2D rappresenta i valori del campo atmosferico all’interno degli elementi della discretizzazione bidimensionale dell’atmosfera. Non avendo a disposizione misure del nuovo strumento si è dovuto valutarne le performance attraverso l’analisi su osservati simulati creati ricorrendo al modello diretto del trasferimento radiativo e utilizzando un’atmosfera di riferimento ad alta risoluzione. Le distribuzioni bidimensionali delle quantità atmosferiche di interesse sono state quindi ricavate usando il modello di inversione dei dati FULL2D applicato agli osservati simulati di MIPAS2k. I valori dei parametri ricavati sono stati confrontati con i valori dell’atmosfera di riferimento e analizzati utilizzando mappe e quantificatori. Con i risultati di queste analisi e' stato possibile determinare la risoluzione spaziale e la precisione dei prodotti di MIPAS2k per due diverse risoluzioni spettrali.
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D'Ambrosio, Marco. "Processi di produzione di Biodiesel: Analisi comparativa di sicurezza intrinseca." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La produzione di energia a partire da biomassa rappresenta un'importante alternativa all’utilizzo di combustibili fossili, al fine di ridurne il consumo globale e di limitare le emissioni di gas serra. In questo contesto, il biodiesel è una delle soluzioni più promettenti tra i biocarburanti esistenti per la sua natura rinnovabile, la sua bassa tossicità e il suo basso impatto ambientale rispetto al diesel ottenuto da petrolio. Dal punto di vista chimico, il biodiesel è un estere alchilico di acidi grassi a lunga catena (principalmente FAME) sintetizzato a partire da varie materie prime lipidiche rinnovabili (oli vegetali e grassi animali). La produzione di biodiesel a livello industriale richiede l’impiego di una reazione chiamata transesterificazione. Attraverso questa reazione, le molecole di trigliceridi si spezzano in acidi grassi grazie ad un reagente alcolico e in presenza o meno di un catalizzatore ed esterificano con i gruppi metilici forniti dall’alcool ottenendo, oltre al prodotto biodiesel, glicerolo come sottoprodotto. Recenti studi hanno rivelato un aumento del numero di incidenti rilevanti nella catena di produzione di biodiesel, maggiore del trend di produzione del biodiesel stesso. Ciò, quindi, rende necessarie procedure di valutazione del rischio anche per questo tipo di impianti. Al fine di valutare la sicurezza intrinseca dei quattro processi oggetto di studio, è stata prima adottata la procedura MIMAH della metodologia ARAMIS per la valutazione delle apparecchiature a rischio di incidente rilevante. In seguito, per quantificare le conseguenze degli scenari possibili, sono state calcolate le distanze di danno. Quest’ultime sono state utilizzate per il calcolo degli indicatori di sicurezza intrinseca (KPI) con l'obiettivo di identificare le alternative di processo intrinsecamente più sicure. La fase finale di questo lavoro prevede un’analisi di sensitività con l’utilizzo del Metodo Monte Carlo, per verificare la consistenza dei risultati ottenuti.
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GIANFAGNA, CARMINE. "Analisi di sistemi elettrici nel dominio del tempo tramite il metodo PEEC." Doctoral thesis, Università degli Studi dell'Aquila, 2020. http://hdl.handle.net/11697/148119.

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Abstract:
The thesis is developed by addressing various fields of application of the PEEC method, partial element equivalent circuit, in the time domain. We start by talking about strictly theoretical aspects, addressing problems and critical issues, we will talk about techniques to improve and optimize the PEEC method, to then arrive at real applications and comparison with experimental data. In chapter 1 the PEEC method is summarized. Starting from the Maxwell Equations, the whole process of calculating 3D models and some tricks related to the simulation of the model is provided. Particular attention has been given in Chapter 2 to the phenomenon of physical delays related to the propagation of an electrical signal. In a discrete time system with fixed time intervals, the use of common basic functions, rectangular or Dirac delta, creates an approximation that often turns out to be unsatisfactory and in some cases leads to the problem known as late time instability. We started from a theoretical analysis of the problem, we obtained the equations and, through the use of a script, created ad hoc for the discretization of the geometries to be examined, we came to obtain a solver. Another topic, dealt with in chapter 3, concerns the formulation of integral equations for the solution of electromagnetic problems with the PEEC method with an approach to surfaces. The objective is to obtain a formulation based on the principle of surface equivalence that requires only the discretization of surfaces and not more than volumes as happens in the standard PEEC method. The use of the surface formulation is aimed at reducing the unknowns. The process leads to a reduction of the computational complexity and consequently to the reduction of the processing time necessary for the resolution of systems of differential equations obtained by the PEEC method. We started from a theoretical analysis of the problem, we obtained the equations and, through the use of a script, created ad hoc for the discretization of the geometries to be examined, we came to obtain a solver. Chapter 4 then describes another optimization strategy that uses automatic learning techniques to reduce the processing time of solvers based on the PEEC method. The use of these techniques is useful in the case where one can only use the numerical approach to solve a problem. As for the case study, we want to use neural networks to predict partial inductance values. In chapter 5, a contribution concerning magnetic materials is given. Starting from the PEEC formulation which incorporates magnetic materials, completely analytical formulas have been developed to populate the matrices that describe the density of flow in the case of orthogonal geometries. Conspicuous part of the thesis work, composed by the formulation of the PEEC method applied to moving objects, is presented in chapter 6. This implementation allows to widen considerably the field of use of the method, such as creating and simulating the behavior of geometries that have elements in rotation and or in revolution. Specifically, a solver was created for the simulation of an electric motor. In the formulation we take into account the magnetic field generated by the flows of current in the conductive elements present in the stator and the interaction of this field with the rotor elements.
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Carello, Mattia. "Analisi di un Algoritmo di Inversione per dati di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/15181/.

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Abstract:
La stesura del presente elaborato si è occupata di analizzare la robustezza di un metodo di inversione per dati bidimensionali provenienti da Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) chiamato I2DUPEN. L’algoritmo senza alcuna informazione a priori riguardante il rumore, indissolubilmente legato al segnale elettromagnetico, fornisce un’approssimazione della distribuzione dei valori dei tempi di rilassamento longitudinale e trasversale delle popolazioni di spin e l’insieme dei valori dei coefficienti di regolarizzazione del metodo di inversione per mezzo dell’utilizzo di metodi iterativi. Infatti, per costruzione, riuscire ad ottenere questi risultati significa risolvere un problema malposto che necessita di approcci specifici, come ad esempio l’aggiunta di un termine di regolarizzazione. L’algoritmo I2DUPEN utilizza alcuni parametri specifici (β0,βp,βc) per calcolare il termine di regolarizzazione, i cui valori determinano la sua capacità di ottenere affidabili distribuzioni NMR. La sua implementazione numerica richiede l’utilizzo di una serie di algoritmi iterativi. Tali algoritmi sono caratterizzati da parametri specifici, diversi da quelli richiesti dal calcolo della regolarizzazione; si tratta in particolare di tolleranze che controllano le iterazioni. L’obiettivo della presente tesi è stato quello di individuare un set di parametri per gli algoritmi numerici indipendente dai dati processati e dai valori dei parametri di I2DUPEN. Oltre a ricercare questo insieme di parametri, si è investigato sull’eventuale correlazione esistente tra i parametri esaminati e sulla loro distinzione in parametri che dipendono dalla natura del campione e parametri che invece non dipendono dalla sua natura. La sperimentazione numerica è stata realizzata utilizzando il software 2DUpenWin, che realizza l’algoritmo I2DUPEN. In questo modo è stato possibile fornire un insieme di parametri di default, utile per un eventuale sviluppo commerciale del software.
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Canducci, Marco. "Previsioni di borsa mediante analisi di dati testuali: studio ed estensione di un metodo basato su Google Trends." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
In una società sempre più digitalizzata, molte delle nostre azioni quotidiane lasciano sulla rete una grande quantità di dati, da cui è possibile estrarre conoscenza di grande valore. Secondo recenti studi, dalle informazioni presenti sul Web generate dalle attività degli utenti, è possibile prevedere i movimenti del mercato azionario con un grado di accuratezza interessante. In particolare, si considera l'articolo del 2013 "Quantifying Trading Behaviour in Financial Markets using Google Trends", in cui sono presentati i risultati di 98 simulazioni di trading su dati storici reali dal 2004 al 2011: in ciascuna di esse si compiono operazioni in base all'andamento della quantità di ricerche su Google di un singolo termine correlato alla finanza. Un primo contributo di questa tesi è l'implementazione di un algoritmo di trading parametrizzato che considera l’andamento di tutti i 98 termini contemporaneamente, ponendo quindi il metodo proposto nell'articolo nelle migliori condizioni possibili. In tal modo, sperimentando su dati storici reali della durata quasi quinquennale (gennaio 2012 - settembre 2016) si ottengono rendimenti pari al 644% dell'investimento iniziale, con un'accuratezza sulle decisioni di compravendita del 74%. Un ulteriore contributo è il miglioramento in quantità e qualità dei dati di input per l'algoritmo realizzato sfruttando tecniche di destagionalizzazione, un maggior numero di termini finanziari (185) e differenti variazioni temporali dei volumi di ricerca. Effettuando una nuova simulazione sullo stesso periodo (gennaio 2012 - settembre 2016), il rendimento sul valore iniziale è aumentato al 911%, col 79% delle decisioni accurate.
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Varani, Leonardo. "Meccanica delle strutture tensegrali: ricerca di forma e analisi dell’equilibrio mediante il metodo delle densità di forza." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017.

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Abstract:
Le strutture tensegrali sono particolari strutture reticolari costituite da elementi compressi (aste) e tesi (cavi) presollecitati in uno stato di auto-equilibrio, dove l’insieme di componenti compressi è posto all’interno di una rete continua di elementi tesi. La tesi si propone di analizzare la statica e la dinamica delle strutture tensegrali, mettendo in particolare evidenza le principali proprietà che ne contribuiscono a determinare l’equilibrio. Un aspetto chiave nella progettazione di questi sistemi è il problema della ricerca di forma: differentemente da altre tipologie strutturali, parte degli sforzi di progetto finalizzati all’ottenimento di un buon comportamento meccanico-strutturale vengono spesi solo per trovare una configurazione di equilibrio stabile in assenza di carico applicato. Per la risoluzione del problema della ricerca di forma o form-finding, è possibile riferirsi a diversi metodi, di natura statica o cinematica. In questa tesi, ci si concentrerà in particolare sul metodo delle densità di forza che consente la determinazione della configurazione auto-equilibrata della struttura tensegrale a partire dalle equazioni di equilibrio.
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Dotti, Massimo. "Analisi dei coefficienti di auto induzione di dispersione nelle macchine elettriche rotanti di tipo multifase." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/713/.

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Abstract:
L’obiettivo di questa tesi è l’analisi e la modellizzazione dei flussi dispersi statorici nelle macchine multifase utilizzando la teoria dei vettori di spazio multipli. L’analisi ed il calcolo del coefficiente di auto induzione di dispersione statorica nei vari spazi è cruciale nella progettazione e nel controllo delle macchine elettriche multifase in quanto, per esempio, essa limita il ripple di corrente quando la macchina non è alimentata con una tensione perfettamente sinusoidale. Il fine è pertanto di giungere alla scrittura di un’equazione che leghi il generico vettore di spazio dei flussi dispersi ai vettori di spazio delle correnti che alimentano la macchina elettrica tramite una costante che contenga i coefficienti di auto e mutua induzione di dispersione in cava degli avvolgimenti statorici.
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Maltoni, Roberta. "Il processo di compostaggio - studio di un metodo alternativo di screening e valutazione del compost." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8662/.

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Abstract:
Il processo di compostaggio è il metodo più antico ed al tempo stesso innovativo di trasformazione dei rifiuti. La trasformazione in impianti di compostaggio industriale ricrea lo stesso processo semplice ma in scala maggiore processando molte tonnellate/anno di rifiuto con particolare riguardo a quello proveniente da raccolta differenziata. Il presente elaborato, oltre ad illustrare le nuove tecnologie di produzione nelle realtà locali della zona Romagnola, ha inteso indagare un aspetto alternativo ed innovativo di valutazione del compost. A supporto di quanto già previsto alla specifica normativa di settore e nell'ottica dell'ottimizzazione del processo, è stata valutata la possibilità di uso della tecnica analitica di microestrazione in fase solida (SPME) e della tecnica strumentale con naso elettronico. Si è inteso verificare anche come l'utilizzo di carbone vegetale, aggiunto alla fase di maturazione, possa apportare un contributo significativo nel controllo delle emissioni odorigene, problematica diffusa nelle aree limitrofe ad impianti di compostaggio. L'utilizzo delle tecniche di estrazione in fase solida (SPME) ha dimostrato che durante il processo le componenti odorigene tendono a ridursi notevolmente modificandosi in modo apprezzabile e valutabile mediante analisi GC-MS. L'aggiunta di carbone vegetale alla fase di maturazione contribuisce alla riduzione delle emissioni odorigene. I risultati ottenuti evidenziano come l'utilizzo dei sistemi proposti possa portare ad un'economicità qualora si riscontrassero tempi di maturazione variabili per le tipologie di materiale trattato, riducendo così i tempi di permanenza nei tunnel di maturazione e come le tecniche SPME e naso elettronico possano essere accoppiate per ottenere risultati complementari così da costruire un'informazione complessiva completa. Possibili sviluppi dello studio potrebbero essere improntati alla verifica puntuale del grado di maturazione in relazione alla tipologia del materiale in ingresso ed alla stagionalità nonché all'utilizzo di tali tecniche ad altre matrici e nell'ambito dell'individuazione della presenza di composti indesiderati in matrici ambientali.
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Cit, Pierangelo. "Applicazione del metodo D.O.E. allo studio della qualità di foratura in materiali legnosi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
L’obbiettivo dell’elaborato consiste nella caratterizzazione del processo di foratura su macchine per il legno, in funzione dei parametri di lavorazione adottati, della tipologia di punta utilizzata e del materiale lavorato. Per questo tipo di indagine, è stato necessario sviluppare un algoritmo in grado di definire oggettivamente la qualità di un foro. L’utilizzo di tecniche di image processing ha permesso di calcolare, una volta acquisita l’immagine del foro, un parametro rappresentativo dell’eventuale danneggiamento dello stesso. Successivamente sono state individuate, mediante confronto con esperti del settore, tre classi di fori (ottimo, accettabile e non accettabile), sulla base dei valori del parametro sopracitato. Lo studio della dipendenza della qualità di foratura dai parametri precedentemente elencati, è stata realizzata con metodo DOE e l’analisi dei risultati svolta mediante analisi fattoriale. Questo studio ha permesso non solo di definire l’andamento della qualità di foratura al variare dei singoli parametri, ma anche di definire le condizioni ottimali di lavorazione, in termini di combinazione dei parametri di lavorazione adottata, in grado di massimizzare sia la qualità di foratura sia la produttività.
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Badiali, Alessandro. "Analisi strutturale della testa di un supporto al bagno di saldatura elicoidale per tubi di acciaio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Nella presente tesi viene condotta l'analisi strutturale della testa di un supporto al bagno di saldatura elicoidale per tubi di acciaio. Dopo una breve introduzione sui tubi di acciaio e sul Metodo agli Elementi Finiti, si analizza la testa utilizzando un software open source. I risultati ottenuti consentono di ottimizzare la geometria della testa.
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Leo, Guido. "Analisi dei flussi in un reparto di assemblaggio e collaudo di valvole direzionali oleodinamiche." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Questa tesi tratta dei temi riguardanti l’analisi dei flussi di materiale e la progettazione del layout negli impianti industriali, declinando ed adattando modelli, metodi e soluzioni presenti in letteratura e ormai consolidati, in un contesto specifico aziendale relativo ad un reparto di assemblaggio e collaudo per valvole direzionali oleodinamiche con l’obiettivo di analizzare la situazione dell’esistente e formulare proposte migliorative sotto diversi aspetti. In particolare nel primo capitolo sono richiamati i principali metodi, strumenti, modelli, algoritmi e soluzioni proposti dalla lettura per risolvere i problemi dell’analisi dei flussi e della progettazione del layout. Si motivano le scelte riguardanti i metodi specifici che verranno poi applicati nel caso in esame e i relativi adattamenti. Dopo una breve introduzione aziendale, si prosegue nel secondo capitolo descrivendo i prodotti, i principi di funzionamento e i relativi campi di applicazione, focalizzandosi principalmente sulle famiglie di valvole direzionali. Nel terzo capitolo viene illustrata la raccolta dati per effettuare l’analisi dei flussi di materiale della situazione di partenza e i relativi accorgimenti per superare i problemi riscontrati. Nel quarto avviene l’elaborazione dell’analisi dei flussi vera e propria per arrivare agli indici prestazionali relativi alla situazione esistente. Infine nel quinto capitolo vengono applicate le metodologie per la formulazione di due proposte di relayout alternative, rieffettuando l’analisi dei flussi per ciascuna configurazione per poter così eseguire una valutazione tecnico-economica, confrontando tra loro i risultati relativi all’esistente e alle due proposte; seguono poi le dovute conclusioni.
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Angelini, Andrea. "Impianti di riscaldamento per edifici residenziali, confronto tra metodo dinamico e stazionario." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/5992/.

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Abstract:
Dopo un'introduzione sulla neccessità di ottimizzare i consumi energetici relativi all'ambito edilizio, si analizza attraverso due differenti metodologie di calcolo (dinamica/stazionaria) i fabbisogni energetici di una palazzina costituita da 15 appartamenti. Sono stati utilizzati Trnsys 17 e Termus.
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Zamporlini, Federica. "Sviluppo di un metodo enzimatico di analisi per la discriminazione delle vie di utilizzo della vitamina B3 in differenti condizioni metaboliche." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2016. http://hdl.handle.net/11566/243096.

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Abstract:
SVILUPPO DI UN METODO ENZIMATICO DI ANALISI PER LA DISCRIMINAZIONE DELLE VIE DI UTILIZZO DELLA VITAMINA B3 IN DIFFERENTI CONDIZIONI METABOLICHE Il NAD è una molecola chiave del metabolismo cellulare e il mantenimento dei suoi livelli intracellulari è garantito da un equilibrio tra processi enzimatici di sintesi e degradazione. La diminuzione dei livelli del coenzima è spesso associata all’insorgenza di patologie neurologiche e metaboliche ed è possibile prevenire o combattere tali disordini stimolando la rigenerazione del NAD mediante somministrazione del coenzima stesso e/o dei suoi precursori vitaminici. Al contrario, diminuire la biosintesi del NAD si sta rivelando una efficace terapia contro il cancro in quanto le cellule tumorali richiedono maggiori livelli di NAD per la loro sopravvivenza rispetto alle cellule normali. Il NAD può essere sintetizzato a partire dall’amminoacido triptofano o dalle tre forme della vitamina B3 attraverso quattro vie metaboliche distinte, ognuna delle quali contribuisce con diversa efficienza al mantenimento dei livelli del coenzima in base al tipo di cellula/tessuto e allo stato metabolico. La conoscenza dettagliata della distribuzione degli enzimi regolatori di ciascuna via nei vari organi e nelle diverse situazioni fisiopatologiche è stata finora limitata dalla mancanza di saggi adeguati alla determinazione dell’attività di tali enzimi in estratti cellulari. In questo lavoro abbiamo sviluppato un saggio che consente la determinazione simultanea delle attività dei quattro enzimi regolatori in matrici biologiche di vario tipo. L’applicazione del saggio in estratti cellulari preparati da diversi organi di topo e linee cellulari umane ha confermato l’utilità del saggio per la ricostruzione del pathway biosintetico del NAD operativo nelle varie cellule. I risultati ottenuti in cellule di carcinoma ovarico hanno permesso di proporre una nuova strategia chemioterapica, basata sull’inibizione contemporanea delle due vie metaboliche che maggiormente contribuiscono al mantenimento dei livelli del coenzima in questo tipo di cellule. La terapia sperimentata su modelli di topo ha mostrato una significativa riduzione della crescita del tumore e un significativo aumento della sopravvivenza.
DEVELOPMENT OF ENZYMATIC ASSAY FOR THE DISCRIMINATION OF THE PATHWAY FOR THE VITAMIN B3 UTILIZATION IN DIFFERENT METABOLIC CONDITIONS NAD is a key metabolite in cellular metabolism and its homeostasis is the result of a delicate balance between NAD-cleaving and NAD-synthesizing reactions. The decrease of intracellular NAD levels is known to be the trigger of a variety of neurologic and metabolic disorders which can be prevented or contrasted by stimulating NAD salvage synthesis through the administration of NAD itself and/or its vitamin precursors. On the other hand, it has been proven that administration of inhibitors that restrain NAD biosynthesis is an effective tumor suppressing therapy because tumor cells require higher NAD levels to survive compared to normal cells. NAD can be synthesized starting from tryptophan or from the three forms of vitamin B3 through four distinct metabolic routes, which contribute to build up the overall coenzyme pool with different efficiencies and in various combinations depending on the different organism, tissue, cell and metabolic status. Knowledge of the distribution of the regulatory enzymes of each route in various tissues/organs and in different physiopathological conditions has been so far limited, essentially due to the lack of suitable assays for the determination of individual NAD-synthesizing enzyme activities in crude cell extracts. In this work we present an assay that allows the simultaneous determination of the activity of the four target enzymes in different biological samples. The application of the assay in crude extracts prepared from different mouse tissues and human cell lines demonstrated that the assay can be exploited to reconstruct the NAD biosynthetic machinery occurring in the various cell-types. Moreover, the results obtained on an ovarian carcinoma cell line allowed to propose a novel antitumoral strategy based on the combined inhibition of the target enzymes controlling the two metabolic routes that most contribute to the maintenance of NAD levels in this cell line. This combination therapy, tested in vivo on mouse models, resulted in a significant decrease of tumor growth and increase of mice survival.
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Berti, Elisa. "Applicazione del metodo QDanet_PRO alla classificazione di dati omici." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9411/.

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Abstract:
Il presente lavoro di tesi si pone nell'ambito dell'analisi dati attraverso un metodo (QDanet_PRO), elaborato dal Prof. Remondini in collaborazine coi Dott. Levi e Malagoli, basato sull'analisi discriminate a coppie e sulla Teoria dei Network, che ha come obiettivo la classificazione di dati contenuti in dataset dove il numero di campioni è molto ridotto rispetto al numero di variabili. Attraverso questo studio si vogliono identificare delle signature, ovvero un'insieme ridotto di variabili che siano in grado di classificare correttamente i campioni in base al comportamento delle variabili stesse. L'elaborazione dei diversi dataset avviene attraverso diverse fasi; si comincia con una un'analisi discriminante a coppie per identificare le performance di ogni coppia di variabili per poi passare alla ricerca delle coppie più performanti attraverso un processo che combina la Teoria dei Network con la Cross Validation. Una volta ottenuta la signature si conclude l'elaborazione con una validazione per avere un'analisi quantitativa del successo o meno del metodo.
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Rapagnetta, Valentina. "Studio comparativo di analisi speditive con metodo RE.SIS.TO. e di analisi statiche non lineari eseguite con software 3Muri per la valutazione della fragilità di edifici in muratura nel comune di Maranello (MO)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/24649/.

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Abstract:
L’obiettivo della tesi è stato quello di valutare la vulnerabilità sismica di edifici ordinari in muratura tipici del costruito del Comune di Maranello (MO), e di stimare le curve di fragilità. Vengono individuate le tipologie strutturali in muratura tipiche degli edifici del Comune, che viene suddiviso in comparti secondo il metodo CARTIS. Lo scopo è stato di definire quali sono le tipologie in muratura più vulnerabili, e quindi i comparti del Comune costituiti dagli edifici in muratura più fragili dal punto di vista sismico. La valutazione della vulnerabilità sismica di alcuni edifici rappresentativi delle tipologie murarie esistenti nel territorio analizzato è stata eseguita mediante due metodologie: la prima è una metodologia speditiva chiamata RE.SIS.TO., una valutazione semplificata sviluppata dall’Università degli Studi di Bologna, con l’obiettivo di definire lo stato di criticità degli edifici e di definire la priorità di intervento in tempi brevi; la seconda è una metodologia di valutazione più accurata eseguita attraverso l’analisi statica non lineare con il software 3Muri, un programma per il calcolo sismico delle strutture in muratura.
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CALZOLARI, Marta. "Valutazione del comportamento energetico dell'architettura storica. Analisi del metodo di calcolo dello stato di fatto energetico e proposte correttive." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2013. http://hdl.handle.net/11392/2388858.

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Abstract:
A project of energetic redevelopment of a historic building starts from the preliminary assessment of its energy potential and residual performance, in order to tailor interventions and properly address the energy needs according to the characteristics of the building, without losing or jeopardizing its heritage and historic value. This approach is relatively new and specific industry regulations have not yet been developed. The absence of specific legislation means that a dedicated methodology for calculating the energy performance of historic buildings is not included in the best practices of intervention. Currently the energy performance of historic buildings, on which the whole intervention project is based, is calculated with the same tools developed for modern buildings. This research starts from the hypothesis that the two types of calculation available today (analytical standardized method and simplified method) present some limits of applicability, in particular if used for the evaluation of historical architecture, which has technical, geometric, and architectural characteristics that differ significantly from the ones of newer buildings. The use of non-specific instruments can lead to errors in the calculation of the residual energetic performance of buildings. This calculation error can consequently lead to choices of intervention that can be harmful to the conservation of the building, to final level of comfort of its interior, or to its resulting energy efficiency. This study, therefore, critically analyzes the current methods of calculating energy efficiency, with the aim of verifying their validity and limits of applicability by testing them on a sample of historic buildings. This analysis shows significant differences between the results obtained by the analytical method, taken as reference, and the calculations made with the simplified system. It identifies the need for evaluating the energy performance of historic architecture in a different way from that used for recent buildings. At the same time, the application of different methods of calculation to the case studies also highlights the inherent difficulty of finding, for buildings constructed in the past, the necessary data for correctly applying the standard analytical method, regarded so far as the only reliable system. These findings call for the refinement of the simplified method, more suitable to the calculation of the energy performance of historic buildings, and the development of a new instrumental method for the measurement of the energy characteristics of historic buildings, which can be used in parallel with the analytical calculation.
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Masina, Elena. "Ricostruzione digitale e analisi storica: il progetto di Giuliano da Sangallo per il Mausoleo di Giulio II." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13226/.

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Abstract:
Questa tesi si pone l’obiettivo di proporre una ricostruzione digitale relativa al mausoleo commissionato nel 1505 da Papa Giulio II all’architetto Giuliano da Sangallo e di sviluppare una metodologia capace di restituire sia i caratteri del progetto Sangallesco sia i dubbi, le incertezze, le criticità che emergono dalla ricostruzione tridimensionale di un progetto di cui rimangono solo una pianta e un alzato. l progetto è infatti relativo ad un manufatto mai realizzato, e l’oggetto della presente tesi di laurea è stato quindi duplice: 1) Ricostruire tridimensionalmente il progetto 2) Sviluppare una metodologia capace di permettere una lettura critica della ricostruzione realizzata a partire dai documenti originali e con l’ausilio del maggiore studioso di Giuliano da Sangallo oggi vivente, che è anche correlatore della tesi.
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Chiofalo, Alessia. "Sviluppo di strumenti di analisi di rischio e di gestione della qualità delle acque destinate al consumo umano." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
L’acqua, il suo utilizzo e la sua qualità sono al centro dell’interesse pubblico e garantire un accesso alla risorsa salubre e pulita è un diritto fondamentale dell’uomo. Studi scientifici relativi all’impatto dei rischi ambientali e antropici sull’insorgenza e sviluppo delle malattie, hanno richiamato l’attenzione a rivalutare la gestione di una filiera idropotabile, la quale segue ad oggi un approccio retrospettivo di qualità della risorsa senza consentire un reale monitoraggio che evita il verificarsi ormai “incontrollato” di un possibile rischio. Il presente elaborato espone in una prima fase il lavoro riguardo l’applicazione del Water Safety Plan, approccio introdotto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, per la gestione “preventiva” di una reale filiera idropotabile gestita da AIMAG S.p.A. relativa al campo pozzi di Campogalliano. Da una collaborazione con i gestori del Servizio Idrico è stata costruita una matrice di rischio qualitativa o semiquantitativa per tutti i nodi facenti parte la filiera. In seguito, il presente lavoro ha continuato nella ricerca di ulteriori metodi di ottimizzazione delle attività di controllo fondate su valutazioni di rischio di tipo quantitativo. È stata eseguita l’analisi di rischio della Fault Tree Analysis per le fasi relative alla captazione e alla distribuzione ed infine è stato utilizzato il metodo Monte Carlo per la stima di probabilità di fallimento del solo nodo di captazione della filiera idropotabile. I risultati, da entrambe le analisi, hanno fornito un ordine di fallimento relativamente basso indicando quindi una efficacia gestione della risorsa. Tali analisi di rischio risultano essere un valido strumento scientifico capace di contribuire alla realizzazione di una gestione di filiera idropotabile basata non solo sul prezioso giudizio degli esperti ma anche su metodi analitici in grado di quantificare i fenomeni di studio interessati razionalizzando i sistemi di controllo sulla qualità delle acque potabili.
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Al, Zaitr Yazan. "Analisi aerodinamica delle ali a freccia attraverso un modello matematico." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’oggetto del seguente elaborato è l’implementazione di un modello numerico per il calcolo delle interazioni tra i vari parametri progettuali caratteristici di un’ala. Per la realizzazione di tale modello è stato utilizzato il software Matlab®. In particolare, è stato implementato il metodo di Weissinger, il quale, a differenza della semplice linea portante di Prandt, consente di ricavare la distribuzione di portanza anche nel caso di velivolo con ali a freccia. Oltre al parametro della freccia sono stati effettuati opportuni accorgimenti in modo tale da poter tenere in considerazione lo svergolamento, la rastremazione e l’allungamento alare. In seguito all’implementazione del modello è stato possibile ricavare diversi risultati legati alla distribuzione del carico portante sull’ala.
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Capacci, Luca. "Composizione e percezione. Il sistema visivo come metodo di progetto." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/3948/.

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Abstract:
La Tesi riprende il metodo di laoro imparato all'istituto La Cambre di Bruxelles: nell'Atelier scelto, ogni studente aveva effettuato l'analisi di un'area partendo da un tema dato. Da questa erano stati individuati i punti di forza e di debolezza, ai quali era stata data una risposta progettuale. Il lavoro di Tesi riprende questa impostazione: ad una prima parte di analisi del tema scelto, ossia della costruzione dell'architettura a partire da viste prospettiche, è stato analizzata l'area studio - la città di Cesena - individuando quelli che Lynch chiama "immagini deboli della città". Di queste, ne è stata scelta una alla quale è stata data una risposta progettuale: una torre.
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Manzoli, Chiara. "Il metodo di Newton e le sue varianti per sistemi di equazioni non lineari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9154/.

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Abstract:
In questa tesi sono stati descritti i principali metodi numerici per la risoluzione di sistemi non lineari. Tali metodi sono stati analizzati sia dal punto di vista teorico (analisi di convergenza locale) che pratico (algoritmo e implementazione).
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Bonomi, Letizia. "Sviluppo di un metodo di radioterapia adattativa tramite immagini portali e Cone-Beam CT." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9343/.

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Abstract:
Il presente lavoro, svolto presso il servizio di Fisica Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma, consiste nello sviluppo di un metodo innovativo di radioterapia adattativa. Il metodo è stato applicato a pazienti affetti da varie patologie, trattati con tecnica VMAT, (Volumetric Modulated Arc Therapy), altamente conformata al target. Il metodo sviluppato si compone di due fasi: nella prima fase vengono effettuate due analisi su immagini portali, di ricostruzione della dose all'isocentro e l'analisi gamma 2D. Se almeno una di queste fallisce, si interviene con la seconda fase, che vede l'acquisizione della CBCT del paziente e la taratura in densità elettronica della stessa. Si calcola dunque il piano su CBCT, previa operazione di contouring da parte del medico e, infine, si esegue l'analisi gamma 3D sulle matrici di dose calcolate sulla CT e sulla CBCT del paziente, quantificando gli indici gamma sulle strutture PTV, CTV e OAR di interesse clinico. In base ai risultati, se necessario, si può intervenire sul piano di trattamento. Le analisi gamma 2D e 3D sono state svolte avvalendosi di un software toolkit chiamato GADD-23 (Gamma Analysis on 2D and 3D Dose Distributions) implementato e sviluppato appositamente in ambiente Matlab per questo lavoro di tesi; in particolare, la realizzazione di GADD-23 è stata resa possibile grazie all'interazione con due software di tipo open-source, Elastix e CERR, specifici per l’elaborazione e la registrazione di immagini mediche. I risultati ottenuti mostrano come il metodo sviluppato sia in grado di mettere in luce cambiamenti anatomici che alcuni pazienti hanno subìto, di tipo sistematico, in cui è possibile prendere in considerazione una ripianificazione del trattamento per correggerli, o di tipo casuale, sui quali può essere utile condurre l'attenzione del medico radioterapista, sebbene non sia necessario un replanning.
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Vidali, Federico. "Analisi comparativa di modelli CFD per la simulazione di un incendio in un magazzino automatizzato." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Edifici industriali e magazzini con grandi quantità di materiali stoccati dovrebbero essere generalmente protetti da un sistema di soppressione antincendio attiva. Nonostante ciò, esistono molti edifici che non possiedono questi sistemi di sicurezza. La disciplina della Fire Safety Engineering (FSE) affronta, con metodi ingegneristici, il problema della scelta delle misure di sicurezza adeguate da adottare negli edifici al fine di garantire la protezione delle persone, dei beni e dell’ambiente dagli effetti dell’incendio. Attraverso l’approccio prestazionale della FSE si definisce lo scopo del progetto di protezione antincendio che si vuole adottare e gli obiettivi da conseguire; gli effetti dell’incendio sono quantificati e il livello di sicurezza antincendio viene valutato rispetto a soglie prestazionali prestabilite, relativamente alla temperatura, alla visibilità ed all’altezza dello strato libero da fumo. Il presente lavoro di testi è stato sviluppato presso la società IDF Studio – Ingegneria Del Fuoco s.r.l., situata a Funo di Argelato (BO) una società che si occupa della valutazione e della riduzione del rischio di incendio. Lo scopo del presente lavoro è di confrontare due codici di calcolo al fine di verificare l’efficacia dei sistemi antincendio secondo i principi della FSE: il software FDS (Fire Dynamic Simulator) e il software OpenFOAM (Open source Field Operation And Manipulation). Questi codici di calcolo sono stati applicati ad un magazzino automatizzato reale, al fine di simulare il più gravoso degli incendi che potrebbe svilupparsi al suo interno. Tale magazzino è definito, ai sensi del D.M. 10/03/98, un luogo di lavoro a rischio di incendio elevato.
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Bruschi, Marco. "Studio sulle metodologie di validazione di un metodo cromatografico per la determinazione delle sostanze correlate in preparati farmaceutici." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8600/.

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Abstract:
Questo elaborato tratta la convalida di un metodo per l’analisi delle sostanze correlate presenti in un preparato farmaceutico. Il prodotto analizzato è il propranololo HCL 160 mg dose. Le prove sono state effettuate nel laboratorio di controllo qualità della Valpharma International (Pennabilli (RN) Italia). Il metodo studiato era già stato convalidato dalla farmacopea europea, di conseguenza ci si aspettava che risultasse idoneo all’uso per cui è stato creato. Tuttavia le variabili che entrano in gioco durante l’esecuzione di una procedura sono numerose e non tutte prevedibili. Nasce da qui l’esigenza di riconvalidare il metodo anche all’interno dei laboratori aziendali.
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Poletti, Marco. "Gli alchil esteri degli acidi grassi negli oli vergini di oliva: applicazione e analisi critica del metodo ufficiale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14378/.

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Abstract:
Questo lavoro di tesi è stato finalizzato alla contestualizzazione, descrizione, applicazione e valutazione delle criticità del metodo analitico ufficialmente riconosciuto dall’Unione Europea (Reg. UE 61/2011) per la quantificazione degli alchil esteri degli acidi grassi (AEAG) in oli vergini di oliva. Tale determinazione ha come obiettivo sia la verifica della qualità del prodotto derivante in particolare dalla qualità delle olive, sia la rilevazione della ‘soft deodoration’, una delle frodi recentemente riscontrata nel settore oleario, poiché tali composti sono stati identificati come traccianti indiretti di tale pratica fraudolenta. Tuttavia, è stato spesso evidenziato come la determinazione analitica degli AEAG, così come prevista nel regolamento comunitario, presenti alcuni problemi in termini di complessità e di tempi di analisi, a causa della laboriosa procedura per la separazione della frazione di interesse da realizzare con colonne cromatografiche in vetro impaccate manualmente e del cospicuo uso di solventi. Allo scopo di discutere tali aspetti, in questo lavoro di tesi è stata realizzata un’analisi critica della procedura analitica di cui sopra, avvalendosi sia di una approfondita ricerca bibliografica che dell’esperienza derivante dall’applicazione pratica del metodo per un set di 10 oli di oliva commercializzati come extra vergini.
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Riva, Caterina. "Analisi dell'efficienza energetica e applicazione di un metodo di valutazione della significatività degli aspetti ambientali in relazione al sistema di gestione ambientale di una grande azienda alimentare." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6748/.

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A causa delle complesse problematiche ambientali e in accordo con gli obiettivi della legislazione internazionale e comunitaria, le aziende sempre più frequentemente adottano sistemi di gestione per miglioramento continuo delle proprie prestazioni ambientali. La tesi si pone come obiettivo l’analisi dell’efficienza energetica di una grande azienda del settore alimentare: sono state valutate le prestazioni in relazione agli impianti di produzione di energia e i consumi di energia dei singoli reparti di lavorazione e impianti; per ogni reparto sono stati inoltre analizzati dati e indicatori di tipo generale e puntuale, sulla base delle indicazioni riportate nella norma CEI EN ISO 50001: 2011. I risultati mostrano che i reparti di produzione energetica operano in assetto di Cogenerazione ad Alto Rendimento e che negli ultimi due anni si è registrata una riduzione delle emissioni di CO2 rispetto ai MWh prodotti; dal 2008 al 2013 si è assistito ad un trend di aumento dei consumi di energia elettrica rispetto ai prodotti realizzati, a differenza dei consumi di energia termica. Infine sulla base delle priorità di intervento individuate, è stato creato un piano d’azione teso al miglioramento delle performance energetiche. Inoltre la tesi si pone l’obiettivo di creare e applicare un metodo per calcolare la significatività degli aspetti ambientali dell’azienda, al fine di valutare gli impatti associati, in modo da permetterne una classificazione e da individuare le priorità di intervento per il miglioramento delle performance ambientali, in accordo con la norma UNI EN ISO 14001: 2004. Il metodo è stato progettato sulla base di dati aziendali e in modo da garantire oggettività, modulabilità e ripetibilità nella maggiore misura possibile; tale metodo è stato applicato ad un reparto di lavorazione e ha permesso di classificare gli aspetti ambientali, individuando le priorità di intervento, quali consumi idrici ed energetici.
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Carnevali, Giammarco. "Messa a punto di un metodo per la caratterizzazione biomeccanica in vitro di ricostruzioni di fratture distali di radio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La riduzione della frattura distale del radio mediante placche e viti è un’operazione chirurgica che consiste nell’andare a ricostruire la corretta anatomia della sezione distale del radio attraverso l’utilizzo di una placca e tante viti, corticali e a stabilità angolare, necessarie a tenere fermi i diversi frammenti. Tale metodologia è quella maggiormente utilizzata al giorno d’oggi ma presenta diversi fattori che possono contribuire allo sviluppo di patologie provocate da un suo non corretto inserimento o contribuire al suo fallimento. Conseguenza diretta di questo è la ricerca di metodologie alternative di riduzione della frattura distale del radio al fine di scongiurare numerose problematiche legate alla metodologia standard. Il presente lavoro nasce dalla necessità di mettere a punto un metodo per la caratterizzazione biomedicale in vitro di ricostruzioni di fratture distali del radio ovvero definire una procedura standard necessaria a confrontare la tecnica di ricostruzione comunemente utilizzata con tecniche innovative e, attraverso una analisi prima visiva e poi analitica, andare a trarre conclusioni su quale delle tecniche sotto indagine è la migliore.
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Galli, Federico. "Studio di fattibilità, metaprogettazione e analisi del valore con il metodo SMART per il caso di studio dei padiglioni 29-30 della Fiera di Bologna." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13987/.

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Abstract:
La tesi è rivolta alle grandi imprese che si trovano di fronte alla necessità di realizzare un nuovo Organismo Edilizio. Il metodo utilizzato ha come obbiettivo quello di individuare, tra più soluzioni proposte, quella che genera i maggiori benefici per l’azienda. Tale metodo, ideato dal Prof. Green e chiamato Simple MultiAttribute Rating Technique (SMART) si basa su due giornate di workshop e termina con una comparazione multiparametrica delle proposte sviluppate. Nella prima giornata vengono definiti gli obbiettivi che l’Organismo deve soddisfare, decisi in accordo tra gli Stakeholders, oltre alle soluzioni in grado di soddisfarli. Tra i due workshop un progettista svilupperà gli studi di fattibilità per ciascuna soluzione. Nella seconda giornata di workshop, verrà attributo a ciascuno obbiettivo un peso in base alla sua importanza. Le due soluzioni vengono poi valutate sulla base del grado di soddisfazione che ciascuna ipotesi dà per ogni attributo. Moltiplicando ciascun voto per il relativo peso dell’attributo è possibile procedere al calcolo della soddisfazione aggregata di entrambe le soluzioni. Quest’ultimo valore verrà poi rapportato con i costi delle due proposte. La proposta con il punteggio finale maggiore risulta essere quella che genera i maggiori benefici. Si è ipotizzato che il metodo SMART venisse utilizzato dalla Fiera di Bologna, che di fronte alla necessità di dover intervenire sui Pad. 29-30, chieda al progettista al termine del primo workshop, di sviluppare due soluzioni: • restyling dei padiglioni esistenti; • costruzione ex-novo dei padiglioni. Gli studi di fattibilità sono stati redatti seguendo i principi della metaprogettazione ambientale, tecnologica ed economica secondo la norma UNI 10723 1998. La soluzione che al termine del secondo workshop risulta essere la vincente è quella di costruzione ex-novo. Al termine del lavoro sono state fatte delle considerazioni finali sul metodo SMART e sui risultati raggiunti nella tesi.
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Rani, Rodolfo. "Analisi di stabilita in condizioni dinamiche del movimento franoso a Gaggio Montano (BO)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25203/.

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Abstract:
La tesi è incentrata nello studio dell’analisi di stabilità dinamica del complesso movimento franoso presente nel comune di Gaggio Montano (BO). Il substrato geologico è composto da argilliti (APA e AVC) con clasti eterogenei. Indagini geognostiche/geotecniche pregresse ed una nuova campagna d’indagine geofisica hanno permesso la costruzione del modello del versante con 3 sezioni dettagliate. L’analisi di stabilità in condizioni dinamiche è stata svolta con il software Slope (GEOSTRU), seguendo 3 linee guida differenti (DGR_112_2007, DGR_475_2021, NTC_2018) per la determinazione dell’input sismico. Per il DGR_475_2021 e NTC_2018 gli accelerogrammi sono estratti da Eucentre e REXEL 3.5 rispettivamente; successivamente è stata effettuata la risposta sismica locale (RSL) 1D e 2D del versante. L’analisi dinamica con il metodo di Newmark (1965) ha mostrato una grande sensibilità ai parametri geotecnici del terreno (φ e Cu). Variazioni minime dei parametri portano a spostamenti molto differenti quando ci si avvicina alle condizioni di rottura. La dipendenza si osserva anche dall’input sismico, però rimane contenuta se si guarda solo agli input derivanti dalla RSL. L’impossibilità di determinare con precisione φ e Cu è la criticità maggiore, vista la sensibilità del modello. Dato il terreno poco permeabile, è necessario svolgere le analisi in tensioni totali per carichi rapidi quali le accelerazioni sismiche. Quindi, si dimostra che la frana di Gaggio M. è stabile in condizioni sismiche, dato che i valori di Cu del terreno sono 100-150 kPa e i valori critici 50-60 kPa. Il monitoraggio sperimentale permette di individuare un valore soglia di accelerazione orizzontale (PGAh) sotto il quale la frana non si mobilitata. Il corpo di frana non ha subito movimenti sismo-indotti per PGAh≤0,0103 g (da GPS differenziale e sismometro Raspberry Shake) e verosimilmente non ha subito movimenti neanche per PGAh≤0,038 g (da misure satellitari e stima di PGAh con Sabetta e Pugliese, 1987).
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Sponticcia, Noemi. "Identificazione di un metodo statistico per la descrizione della popolazione di residui dello sparo da inneschi innovativi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/6933/.

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Abstract:
La tesi, in collaborazione con il Maggiore Donghi del reparto di Balistica del RIS di Parma, individua un metodo statistico di descrizione della popolazione di particelle residue dello sparo, attraverso numerose sperimentazioni effettuate con inneschi innovativi. Lo studio propone la comparazione degli inneschi utilizzati e i successivi confronti tra i GSR rinvenuti sulle mani dello sparatore e le famiglie di inneschi utilizzati.
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GLORIA, FABIO. "Biomeccanica delle restaurazioni protesiche: analisi funzionale FEM." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2009. http://hdl.handle.net/2108/208738.

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Abstract:
Analisi al FEM attraverso 2 studi: il primo studio ha lo scopo di valutare la risposta meccanica dell’osso al variare delle condizioni di carico, in funzione di diverse geometrie di preparazione del margine del collo dell’abutment e del materiale usato per la ricostruzione della corona protesica; nel secondo studio abbiamo valutato la distribuzione degli stress e la resistenza ai carichi di una corona in ZrO2 e porcellana impianto-supportata, in funzione di diverse tipologie di disegno marginale e materiale costitutivo dell’abutment.
FEM analysis through 2 studies: the aim of the first study i sto evacuate the bone mechanical response under varying load conditions as a function of different geometries of abutment finish line and used material for the costruction of prosthesic crown; the aim of the second study is to evaluate the influente o finish line on stress didtribution and resistance to the loads of a ZrO2 and porcelain implant-supported crown. Parole
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DI, CREDICO GIULIA. "Metodo Energetico agli Elementi di Contorno per problemi di Elastodinamica 2D nel dominio del tempo." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2022. http://hdl.handle.net/11380/1265215.

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Abstract:
Questa tesi è incentrata sull’applicazione del Boundary Element Method di tipo energetico per la risoluzione di problemi elastodinamici, con propagazione esterna ad un ostacolo aperto o ad una regione limitata da un contorno chiuso Lipschitziano. A partire dalla soluzione fondamentale di Green, il problema differenziale può essere riscritto in termini di diversi tipi di equazioni integrali di contorno (BIE), utili alla risoluzione di problemi con dato di Dirichlet o di Neumann sull’ostacolo e ridefinite in formulazioni deboli nel dominio del tempo, basate sull’energia del sistema. Le formulazioni deboli considerate, una volta discretizzate, producono sistemi lineari con matrici triangolari inferiori di Toeplitz, i cui elementi sono integrali quadrupli in spazio e tempo. In una consistente parte di tesi vengono discusse le formule di quadratura impiegate nell’approssimazione numerica, ad alta precisione, degli integrali di contorno, tenendo conto delle singolarità caratteristiche degli operatori integrali: O(log(r)) per l’operatore di strato singolo, O(1/r) per quello di doppio strato e O(1/r^2) per quello ipersingolare. Inoltre, un accurato studio del dominio di integrazione in variabili locali permette di evitare l’integrazione diretta delle funzioni Heaviside, comuni a tutti i tipi di nuclei integrali. È inoltre descritta l’analisi teorica basata sulla rappresentazione indiretta di strato singolo, con l’obbiettivo di dimostrare proprietà di continuità e coercività della forma bilineare associata, e numerosi test numerici vengono presentati a conferma della correttezza e dell’efficacia del BEM energetico, mostrando in particolare soluzioni delle BIE stabili nel tempo. In alternativa alla decomposizione uniforme dell’ostacolo, vengono presi in considerazione diversi tipi di discretizzazione spaziale, con l’obbiettivo di carpire il comportamento asintotico della soluzione della BIE di strato singolo verso gli estremi di un ostacolo aperto o nei pressi degli angoli di un arco poligonale chiuso. In particolare, l’incognita di tale BIE, in un problema di tipo Dirichlet, ha un andamento O(r^-1/2) agli estremi di un segmento e si comporta come O(r^-w) nei pressi di un angolo, la cui ampiezza è legata all’esponente w. Un raffinamento di tipo geometrico o algebrico della mesh vicino a questi punti critici dell’ostacolo migliora la convergenza verso la soluzione della BIE: viene mostrata pertanto un’analisi approfondita del decadimento dell’errore in norma energetica rispetto all’uso di vari metodi di approssimazione, verificando numericamente l’andamento stimato dell’errore per ogni tipo di discretizzazione (tecnica h, tecnica p e tecnica h-p). Considerazioni e test numerici vengo presentati anche per la formulazione indiretta con operatore ipersingolare applicata a problemi di Neumann. Infine, osserviamo che, con l’utilizzo di funzioni di base lagrangiane, la matrice BEM è composta da blocchi temporali che diventano generalmente densi con l’avanzare del tempo. La memoria totale occupata pertanto è O(M^2N), con M ed N gradi di libertà rispettivamente spaziali e temporali. Questo rende l’applicazione del BEM onerosa per problemi realistici su larga scala. In questa tesi viene proposta una tecnica veloce, basata sull’Adaptive Cross Approximation (ACA), che permette un’approssimazione a basso rango dei blocchi temporali, riducendo drasticamente il numero degli elementi originari della matrice da valutare. Ciò porta anche ad una riduzione della memoria richiesta, dei tempi di assemblaggio e di risoluzione del sistema lineare. La fattibilità della strategia è teoricamente dimostrata nello specifico per la formulazione debole di singolo strato e diversi test numerici sono presentati e discussi.
This thesis deals with the application of the Energetic Boundary Element Method (BEM) for the resolution of elastodynamic problems in bidimensional unbounded domains, outside an open regular obstacle or external to a region with a closed Lipschitz boundary. Starting from the fundamental Green’s tensor, the differential problem is rewritten in terms of different Boundary Integral Equations (BIEs), suitable to solve problems equipped by Dirichlet or Neumann datum at the boundary. These BIEs are then set in a space-time weak form, based on energy arguments, and numerically solved by means of Energetic BEM. All the considered weak BIEs, once discretized, give rise to linear systems with lower triangular Toeplitz matrix, whose entries are quadruple space-time integrals. A consistent part of the thesis discusses the quadrature formulas employed to compute numerically the integrals in space variables on the boundary with high accuracy, and taking into account the characteristic space singularities: O(log(r)) for the single layer integral operator, O(1/r) for the double layer integral operator and O(1/r^2) for the hypersingular integral operator. Moreover, an accurate study of the integration domain in local variables allows to overcome the issues of the integration of peculiar step functions that feature all the integral kernels. A theoretical analysis of the indirect weak form with single layer operator has been executed, in order to prove properties of coercivity and continuity of the associated energetic bilinear operator, and numerous numerical results are presented to confirm the correctness and the effectiveness of the energetic BEM, showing in particular long time stability of the BIE solutions. In alternative to the uniform decomposition of the obstacle, I have taken into account different types of discretization that turn out to be useful, for instance, to catch the asymptotic behaviour of the single layer BIE solution at the endpoints of an open obstacle or at the corners of a polygonal closed arc. In particular, the solution of this BIE for a Dirichlet problem behaves like O(r^-1/2) at the extremes of a crack and like O(r^-w) near a corner, with the exponent w related to the amplitude of the angle. Meshes geometrically or algebraically refined at these critical points improve the convergence towards the solution: therefore, an in dept analysis of the error decay in energy norm is shown with respect to the type of refinement (h-version, p-version and hp-version have been in particular considered). The numerical results verify the theoretical slope of the estimated error for the various discretization method. Similar remarks and numerical experiments are also presented for Neumann problems, solved by indirect weak form depending on the hypersingular operator. Lastly, I take into account the following issue: when standard Lagrangian basis functions are considered, the BEM matrices are made by time-dependent blocks that are generally fully populated. The overall memory cost of the energetic BEM is O(M^2N), M and N being the number of space and time degrees of freedom, respectively. This can prevent the application of BEM to large scale realistic problems. Thus, in this thesis, a fast technique, based on the Adaptive Cross Approximation (ACA), is provided in order to get a low rank approximation of the time blocks, reducing drastically the number of the original entries to be evaluated. This procedure leads to a drop in the computational time, spent for the assembly and the resolution of the linear system, and in the memory storage requirements, which are generally relevant. The effectiveness of this strategy is theoretically proved for the single layer weak formulation and several numerical results are presented and discussed.
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Cacchi, Sara. "Teorie di Ordine Superiore per l'Analisi Dinamica e Statica di Archi e Travi in Materiale Composito." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
Il titolo, Teorie di Ordine Superiore per l’Analisi Dinamica e Statica di Archi e Travi in Materiale Composito, illustra il tema trattato e la prospettiva seguita nella scrittura del presente lavoro. Il suo scopo è quello di analizzare il comportamento statico e dinamico di travi rettilinee e curvilinee in materiale composito attraverso l’applicazione del Metodo Generalizzato di Quadratura Differenziale. L’elaborato si suddivide in quattro capitoli, nei quali viene fornita la teoria relativa alla statica e alla dinamica degli elementi strutturali analizzati e vengono presentati i risultati delle applicazioni della tecnica numerica adottata. In generale, un problema strutturale è descritto da equazioni differenziali e da opportune condizioni al contorno. Pertanto, non risulta sempre possibile determinare la soluzione analitica del fenomeno indagato, ciò è spesso dovuto alla geometria del problema o alla complessità delle condizioni al contorno che affiancano il sistema di equazioni governanti. Per questo motivo, in ambito ingegneristico vengono ampiamente sfruttate delle tecniche numeriche che consentono di trasformare il problema differenziale in un problema algebrico e di ottenere una soluzione approssimata ma comunque accettabile. L’obiettivo principale di questo elaborato è quindi quello di proporre un approccio numerico per risolvere la formulazione forte delle equazioni fondamentali, ottenute tramite modelli strutturali di ordine superiore, in maniera efficiente, accurata e con un ridotto costo computazionale.
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Isidori, Daniele. "Analisi della performance sismica di un edificio esistente in C.A. mediante metodo SLaMA e valutazione delle perdite economiche attese." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2022. http://amslaurea.unibo.it/25655/.

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Abstract:
A metà del secolo scorso in Italia un elevato numero di edifici in cemento armato con struttura a telaio è stata realizzata, in accordo con la Normativa dell’epoca, per resistere unicamente alle azioni verticali presentando un’elevata vulnerabilità nei riguardi delle azioni sismiche. I cambiamenti apportati dalle più recenti Normative volgono l’attenzione alla problematica della vulnerabilità sismica degli edifici esistenti, rendendo l’analisi del comportamento di questi ultimi un tema di grande rilevanza ed attualità. In questo contesto, viene selezionato un edificio esistente per il quale viene valutata la capacità sismica mediante una metodologia analitica denominata SLaMA, e vengono stimate le perdite economiche sismiche utilizzando la metodologia del Sisma Bonus Italiano. L’utilizzo di metodologie di calcolo semplificate rappresenta al giorno d’oggi una robusta alternativa da utilizzare in fase di valutazione progettuale preliminare. Le operazioni eseguite per l’edificio esistente vengono poi ripetute anche per due differenti opzioni di rinforzo strutturale proposte per lo stesso. I risultati ottenuti in termini di capacità sono stati posti a confronto con quelli ricavati dalla modellazione ad elementi finiti su software di calcolo per validare il metodo semplificato, mentre i risultati derivati dal calcolo delle perdite economiche sono stati confrontati con quelli ricavati mediante una metodologia più raffinata di analisi per verificare la corrispondenza e l’accuratezza del parametro di perdita calcolato (PAM). Infine, vengono esposti i risultati ottenuti per gli edifici analizzati proponendo dei confronti fra gli stessi, in modo da individuare la scelta progettuale più conveniente sia in merito alla performance sismica dell’edificio che alla riduzione della perdita economica attesa.
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Braghetto, Maddalena <1989&gt. "Analisi dei processi di selezione del programma "Capitale europea della cultura": il metodo AHP applicato al caso Matera 2019." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8098.

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Abstract:
La manifestazione “Capitale europea della cultura” ha dato un forte impulso alla costruzione di una linea d’azione culturale coerente con gli interessi e gli sviluppi della politica culturale dell’Unione europea. L’affermazione di un’identità europea maggiormente condivisa, la rivitalizzazione urbana, la salvaguardia del patrimonio culturale comune e nazionale, la cooperazione tra operatori culturali, artisti e città degli Stati, lo sviluppo economico-sociale del tessuto urbano sono solo alcuni degli elementi che hanno costituito il successo di tale iniziativa. Considerando la portata e la multidimensionalità del programma diviene necessario stabilire un processo di selezione delle città candidate trasparente ed obiettivo. Il metodo AHP costituisce uno strumento quantitativo completo, capace di individuare tra diverse alternative quella preferita sulla base di una molteplicità di criteri. Dopo aver analizzato l’evoluzione dei processi di selezione della Capitale europea della cultura, in questo elaborato sarà descritta l’applicazione del metodo AHP nel caso della selezione di Matera 2019.
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Andreola, Diego <1991&gt. "Elaborazione di un metodo di analisi per la determinazione di metaboliti volatili che consentono l'individuazione in fase precoce della presenza di muffe in ambienti chiusi mediante GC-MS e desorbimento termico." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12137.

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Abstract:
La presente tesi conduce alla realizzazione di un metodo analitico efficace prendendo lo spunto iniziale nel lavoro di ricerca svolto da Stephane Moularat, brevettato nel 2012, che ha messo a punto uno schema algoritmico a risposta binaria considerando 16 diversi metaboliti prodotti dalle muffe ed altri 4 composti di natura sesquiterpenica. La risposta positiva o negativa, dovuta alla presenza o meno dei composti indagati nell’aria dell’ambiente campionato, porta ad un risultato definito come Indice di Contaminazione Fungina (ICF). Tale risultato viene dunque tradotto nella presenza (ICF > 0) o assenza (ICF < 0) di muffa nell’ambiente sottoposto all’analisi.
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