Academic literature on the topic 'Metodo dei momenti'

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Journal articles on the topic "Metodo dei momenti"

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Cassani, Cristiano, Elena Giudici, and Silvia Rota. ""Viaggio alla ricerca delle parole per raccontare una storia... anche sempre la stessa, ma con parole diverse"." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 15 (December 2010): 83–124. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-015009.

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Abstract:
Michele De Lucchi racconta che la presenza di due maestri come Ettore Sottsass e Achille Castiglioni gli ha permesso di coniugare il disegno alla riflessione, insegnandogli da un lato l'importanza di fissare sulla carta l'idea quando giunge nella mente e dall'altro l'amore per il dialogo e l'ironia che fa crescere le idee per farle diventare progetti. La duplice influenza del mondo anglosassone e del mondo latino, che il suo studio ha sempre voluto avere, consente di mantenere separati o di unire, a seconda delle esigenze, momenti razionali e momenti istintivi: un team internazionale mantiene in equilibrio i due aspetti del fare progettuale. Il processo di costruzione di un'architettura, che spontaneamente porterebbe subito a una risoluzione formale, deve invece essere condotta lungo i binari della definizione funzionale, distributiva, degli spazi e dei percorsi. L'insegnamento č stato intrapreso da Michele De Lucchi come mezzo di sintesi e definizione del proprio metodo progettuale. Il nuovo modello che egli vuole trasmettere č quello dell'uomo artigiano, descritto da Richard Sennet: nel lavoro che svolge il progettista deve mettere un impegno personale che lo conduca alla gratificazione emotiva.
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Mohamed, Lamiaa Aly. "La lotta contro il tempo nel “Deserto dei Tartari” di Buzzati e “La gente della caverna” di Hakim." (Faculty of Arts Journal) مجلة كلية الآداب - جامعة مصراتة, no. 14 (July 21, 2019): 08–35. http://dx.doi.org/10.36602/faj.2019.n14.04.

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Abstract:
Dino Buzzati e Tawfiq al-Hakim si sono accorti di una delle sfide umane cioè la battaglia fatale contro il tempo. La sconfitta cui sono predestinati gli uomini, più che altro la gente della caverna e Drogo, i quali -grazie alla loro vita legata a momenti storici critici oppure a ruoli di maggiore importanza rispetto agli altri- indirizzano l’attenzione a questa lotta contro il tempo. Ogni autore ha scelto un genere e un metodo diverso per presentare la propria visione impiegando protagonisti di particolari caratteristiche, il suo bagaglio culturale, sociale e le sue esperienze private. Il mio metodo è basato su uno studio comparativo. La tesi cerca di specificare i punti che accomunano due culture, quella araba e italiana, e di mettere in rilievo le differenze alla pari. Il paragone fatto nella tesi è stato autenticato dalla lettura delle monografie e dei libri più importanti che riguardavano gli autori studiati. Inoltre ho analizzato le diverse idee delle opere in modo da evidenziare il concetto della lotta secondo gli scrittori, i quali impiegano quest’idea per trasmetterci le loro prospettive di vita e i loro pensieri.
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Catturi, Giuseppe. "Arte figurativa e arte contabile. Le tavolette della biccherna del comune di Siena (XIII–XVII secolo)." De Computis - Revista Española de Historia de la Contabilidad 10, no. 19 (December 31, 2013): 175. http://dx.doi.org/10.26784/issn.1886-1881.v10i19.270.

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Abstract:
Fra le arti figurative comprese in quelle cosiddette “belle”, cioè le forme di attività che, secondo l'opinione del Vasari, hanno esclusivamente un fine di bellezza, un valore estetico, come l'architettura, la danza, la poesia, la pittura, la scultura e la musica, in questo articolo focalizziamo l'attenzione sulla pittura e su di una sua particolare espressione e manifestazione, irripetibile ed originalissima.Le composizioni pittoriche che rappresentano eventi e situazioni di vita vissuta o configurazioni di ambienti costituiscono tutte una fonte conoscitiva di inestimabile valenza. Agli attenti osservatori esse costituiscono archivi storici e giacimenti culturali di particolare ampiezza ed intensità.D'altra parte è arte anche il complesso delle tecniche, degli strumenti e dei loro metodi d'uso concernenti una realizzazione, un'applicazione pratica nel campo dell'operare umano; cosicché è possibile scrivere di arte riferendosi ora ad un mestiere ora ad una professione. Si ha così l'arte medica, l'arte forense, etc., ma anche l'arte contabile, quella cioè esercitata da coloro che si mostrano capaci di memorizzare e di sistematizzare, seguendo un metodo preordinato e rigoroso, i fatti amministrativi, ridotti in termini quantitativi – monetari, che caratterizzano l'attività economico – finanziaria realizzata da una qualunque azienda, in modo da offrire al gestore informazioni determinanti per il buon governo dell'azienda medesima.L'obiettivo conoscitivo dell'arte contabile rimane costante nel tempo, ma gli strumenti ed il loro metodo d'uso, relativi a quell'arte, cambiano mano a mano aumenta il bagaglio delle conoscenze concernenti l'efficace utilizzo a fini gestionali dei risultati contabili rilevati periodicamente. Nel nostro studio intendiamo riferirci all'arte contabile esercitata nel Medioevo nell'ambito di famiglie di mercanti, banchieri, amministrazioni comunali, ospedali, opere pie e congregazioni religiose. In particolare, vogliamo trattare dell'ufficio della Biccherna del Comune di Siena preposto alla gestione delle pubbliche risorse finanziarie. Esso era composto da un “presidente” - il Camarlingo - e da quattro Provveditori in carica per sei mesi.I registri contabili sui quali il Camarlingo annotata giornalmente le varie operazioni finanziarie erano a fogli mobili e, pertanto, inizialmente venivano tenuti assieme da un foglio più grande sul quale veniva scritto il periodo di riferimento ed il nome del Camarlingo. Successivamente, per tenere uniti i numerosi fogli contabili si incominciò ad usare del materiale rigido, appunto delle tavolette di legno, la cui consistenza e rigidezzarendevano più agevole l'adozione e la consultazione dell'insieme dei fogli contabili relativi ai vari semestri.Le due tavolette, quella superiore e l'altra inferiore, erano legate da lacci di cuoio che costituivano la costola e sul davanti veniva posta una fibbia di chiusura, in modo da formare un vero e proprio “libro”. Fu proprio per sopperire all'anonimicità ed alla ripetitività di quei libri che, almeno a Siena, si affermò l'uso, a partire dal 1257, di far dipingere le tavolette di legno che tenevano legate e congiunte le pagine del libro contabile.Molti e di grande fama furono i pittori senesi che dipinsero le tavolette della Biccherna: Duccio di Boninsegna, Ambrogio Lorenzetti, Giovanni di Paolo, Sano di Pietro, Domenico Beccafumi e molti altri. I pittori per lo più disegnavano l'ambiente principale della Biccherna, quello in cui si svolgevano le transazioni finanziarie e, talvolta, gli operatori dell'ufficio: il Camarlingo, i Provveditori e qualche cittadino raffigurato mentre pagava le imposte. Sul tavolo da lavoro si disegnavano spesso gli strumenti per l'esercizio dell'arte contabile: libri, penna, calamaio, grattino, forbici, monete, borse etc.È così che scorrendo le numerose rappresentazioni pittoriche delle tavolette, raccolte per lo più nell'Archivio di Stato di Siena, altre fanno bella mostra di sé nei maggiori musei del mondo, possiamo leggere, in estrema sintesi, alcuni significativi aspetti dell'evoluzione culturale della comunità medievale senese. Da esse possiamo trarre informazioni immediate non solo dei cambiamenti nell'arte pittorica adottata dagli autori dei dipinti, ma anche sull'organizzazione dell'Ufficio finanziario del Comune, la Biccherna appunto, e l'importanzasempre maggiore che veniva attribuita agli strumenti indispensabili per esercitare l'arte contabile. Possiamo acquisire informazioni concernenti l'evoluzione del “metodo” adottato nell'annotare i dati finaqnziari relativi all'attività della Biccherna solo dalla lettura dei fogli compresi nei vari “libri”, ma tale obiettivo conoscitivo è complementare e collaterale rispetto a quello principale che ci siamo posti. Insomma, osservando in ordine cronologico le tavolette di Biccherna, si “legge il tempo” nella contemporaneità dei momenti di vita vissuta da Siena, dalla sua comunità e in particolare dal suo più importante Ufficio finanziario pubblico, la Biccherna.Lo studio intende evidenziate appunto la correlazione fra arte figurativa e arte contabile attraverso le tavolette dipinte dei libri contabili della Biccherna senese.
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Lorenzi, F. "Breve Storia del Metodo Gemellare 2 - Le Attuali Formulazioni del Metodo." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 47, no. 1 (January 1998): 57–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000000386.

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Abstract:
Il termine LISREL e l'acronimo di LInear Structural RELationship ed è nato inizialmente come nome di un software messo a punto dallo svedese Karl Joreskog e dai suoi collaboratori nei primi anni '70 per stimare, col metodo della massima verosimiglianza, i coefficienti strutturali dei modelli basati su sistemi di equazioni strutturali.Tali modelli, nella elaborazione tramite il LISREL, rappresentano la sistemazione logica, prima ancora che statistica o computeristica, di tecniche di analisi multivariata le cui prime proposte risalgono all'ininzio del secolo; riconducendo ad un unico modello che ne costituisce una geniale sintesi, approcci ed itinerari scientifici fino ad allora distinti e non comunicanti, quali l'analisi fattoriale, i modelli causali e i modelli di misurazione. In particolare rappresentano in questo momento la più completa e sistematica risposta al problema di operazionalizzare in termini di ricerca e di verifica empirica, nel campo delle scienze sociali, la controversa, ma non per questo meno fondamentale, nozione di causalità. Essi sono quindi la reinterpretazione, sistemazione e soprattutto generalizzazione di quelli che negli anni '60 venivano chiamati i modelli causali e che nella prima metà degli anni '70 avevano conosciuto una notevole popolarità fra i sociologi soprattutto attraverso la tecnica della path analysis.
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Pessina, Adriano. "La questione del metodo nella prospettiva della bioetica di stampo personalista." Medicina e Morale 53, no. 2 (April 30, 2004): 317–27. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.646.

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Abstract:
L’Autore affronta la questione del metodo nella prospettiva personalista. Dopo aver chiarito che non esiste un metodo specifico della bioetica, se non nel senso che la bioetica non fa altro che assumere il metodo di indagine che è specifico della riflessione etica dalla quale dipende, l’Autore sottolinea che l’originalità della bioetica rispetto all’etica sta nell’insieme dei contenuti che essa affronta, ossia azioni e processi mediati dalla conoscenza scientifica e dalla prassi tecnologica. In particolare, viene proposta una riflessione su come è articolato il metodo triangolare proposto da Elio Sgreccia nel suo noto Manuale di Bioetica. Questo metodo si distingue dal proceduralismo di altre prospettive, sia per la sua connotazione contenutistica, che ha il suo perno in una concezione sostanzialistica della persona umana, sia per la sua struttura critica o dialettica. Nella connessione tra il dato medico-scientifico, il dato antropologico e il momento etico emerge il significato analogo della verità, concetto non confinato soltanto nel campo delle scienze sperimentali ma efficace anche sul piano etico. In tal senso, la bioetica emerge come una disciplina che si costituisce attraverso un percorso (il itriangolo) che ha il suo esito laddove il giudizio di coscienza è formulato in base alle verità acquisite ed integrate, in base ai diversi beni messi in gioco. Il momento prescrittivo, quello decisivo dell’indagine bioetica, non è assimilabile ad una pura deduzione dai principi morali ma si costituisce all’interno di un complesso itinerario teorico che tiene conto dei diversi approcci alla realtà.
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Rossi, Franco, Roberto Blaco, Carla Castelli, Graziella Civenti, Angelo Cocchi, Agostino Contini, Arcadio Erlicher, et al. "Cost of psychiatric patients by disability groups." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 8, no. 3 (September 1999): 198–208. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008071.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – L'analisi del rapporto tra costi di trattamento e gravità dei pazienti psichiatrici, raggruppati in classi omogenee. Disegno – Rilevazione prospettica dei costi e della gravità di 1371 pazienti psichiatrici adulti, in carico presso 2 Unità Operative di Psichiatria, osservati per un periodo medio di circa 9 mesi. I dati raccolti riguardano tutti i servizi psichiatrici delle Unità Operative, che comprendono quelli ambulatoriali, quelli residenziali e semi-residenziali e i Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura degli ospedali per acuti. Setting – Le Unità Operative Psichiatriche di Magenta (MI) e di Desio (MI). Metodo – La gravità di ogni paziente è stata misurata attraverso la scheda HoNOS. La compilazione di questa scheda è stata effettuata al momento del reclutamento e in seguito con una cadenza mediamente trimestrale. Oltre alle schede trimestrali sono state previste compilazioni al momento dell'ammissione e della dimissione dai reparti ospedalieri di psichiatria, dai Centri Residenziali di Terapie psichiatriche e di risocializzazione e dalle Comunità Protette. Tutti i pazienti osservati sono stati raggruppati in base alla diagnosi principale (ICD-10) e al livello massimo di gravità dei problemi presentati durante l'intero periodo di osservazione. I costi presi in considerazione sono i soli costi diretti sostenuti dai servizi psichiatrici pubblici. La loro attribuzione ai singoli pazienti è avvenuta sulla base di costi standard o di tariffe (procedure diagnostiche), applicati alle quantità rilevate prospetticamente attraverso il Registro regionale, integrato con apposite schede. Risultati – Il costo complessivo realizzato dai 1371 pazienti osservati è risultato pari a 9771.1 milioni di lire, con un costo medio per paziente di 7127000 lire (ds 19499400). Il costo totale per giornat'a di osservazione è risultato pari a 27172 lire (ds 68358) e non risulta correlato alia durata del periodo di osservazione. La gravità media dei pazienti risulta pari a 4.26 punti (ds 3.73) al momento dell'arruolamento e pari a 3.19 punti (ds 3.26) al termine dello studio. Quella media, misurata attraverso i valori massimi della HoNOS osservati sull'intero periodo, risulta pari a 6.00 punti (ds 4.64). Gravità e costo del trattamento per singolo caso risultano direttamente correlati (r = 0.626, p = 0.0001). II raggruppamento dei pazienti ha portato a definire delle classi che presentano un punteggio medio di gravità complessivamente diverso (p = 0.0001). Diversi nel loro insieme risultano anche i costi medi di trattamento per classe (p = 0.0001). Conclusioni Tutti i pazienti psichiatrici adulti possono essere raggruppati in classi relativamente omogenee rispetto alia gravità e con costi di trattamento almeno in parte diversi. Uno studio più ampio forse potrebbe migliorare i risultati ottenuti e fornire la base per una diversa modalità di finanziamento dei servizi psichiatrici.
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Alboreo, Carlo, Rossella Carneade, Annalisa Della Monica, Tatiana Bolgeo, Angela Carpentiere, and Lucia Di Nardo. "Il nuovo codice colore per la valutazione della priorità nel triage infermieristico: studio pilota." Dissertation Nursing 2, no. 1 (January 30, 2023): 63–70. http://dx.doi.org/10.54103/dn/19427.

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Abstract:
INTRODUZIONE:Stante come il numero degli accessi dei pazienti in un dipartimento di emergenza (ED) non possa essere pianificato con precisione, le risorse disponibili possono essere talvolta sovraccariche ("affollamento"), con conseguenti rischi per la sicurezza dei pazienti. OBIETTIVO:L’obiettivo del presente studio è stato quello di valutare l’efficacia di nuovo sistema di valutazione di triage presso il Pronto Soccorso di un’azienda ospedaliera italiana. MATERIALI E METODI: Studio pilota a due bracci; assegnazione ai due gruppi (valutazione standard –codice a 4 vs valutazione sperimentale – codice 5 colori) attraverso randomizzazione semplice. Sono state confrontate le valutazioni infermieristiche al momento del triage di ammissione con quelle al momento della dimissione.RISULTATI:Sono stati arruolati 1060 soggetti con “dolore toracico non traumatico” e 960 inquadrati come “disturbi neurologici acuti”; l’adozione del nuovo codice colore ha permesso una valutazione corretta del grado di gravità in oltre l’86% dei casi “cardiologici” e il 93% dei casi “neurologici”; il metodo standard ha permesso una valutazione corretta inferiore all’83% nei casi cardiologici e al 77% in quelli neurologici.CONCLUSIONI:I risultati emersi depongono a favore del nuovo sistema valutazione in triage infermieristico a cinque livelli; approfondimenti su campioni più ampi sono auspicabili.
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Tiyono, Dolf. "Memahami Imago Dei Sebagai “Golden Seed”." EPIGRAPHE: Jurnal Teologi dan Pelayanan Kristiani 1, no. 1 (January 29, 2018): 39. http://dx.doi.org/10.33991/epigraphe.v1i1.8.

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Abstract:
Abstract: Golden moment is a term that refers to someone’s or church’s achievement and glory. It is not the utopian concept, yet a conviction and expectation based on God’s promise for His people. Some factors are required to achieve the golden moment, one of them is a Golden Seed. Imago Dei is a golden seed which gives an opportunity to the golden moment. This article has a purpose to gice a biblical view of imago Dei which is inside of every human. This article used a bible exposition method on Genesis 1:26, which explained that human was created in a frame of Imago Dei. The conclusion is, that imago Dei is a golden seed which enables every people has the golden moment. Abstrak: Golden moment merupakan istilah untuk menunjukkan sebuah masa keemasan seseorang atau gereja, seperti masa kejayaan atau pencapaian. Golden moment bukanlah konsep utopis, melainkan sebuah keyakinan dan pengharapan berdasarkan janji Tuhan bagi umat pilihan-Nya. Ada banyak faktor yang dibutuhkan untuk seseorang mencapai golden moment, salah satunya adalah: Golden Seed atau benih emas. Imago Dei merupakan benih emas yang dapat memberikan kesempatan setiap orang mencapai golden moment. Artikel ini bertujuan untuk memberikan pandangan biblikal tentang Imago Dei yang ada pada diri setiap manusia secara hakiki. Metode yang digunakan adalah eksposisi Kejadian 1:26, di mana menjelaskan tentang manusia diciptakan dalam kerangka imago Dei. Kesimpulannya, imago Dei merupakan benih emas yang memungkinkan setiap orang memiliki golden moment.
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Leone, Salvino. "L'umanizzazione dell'assistenza alla nascita." Medicina e Morale 43, no. 1 (February 28, 1994): 73–90. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1994.1027.

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Abstract:
Il tema dell'umanizzazione è ormai entrato a pieno titolo tra quelli che una nuova cultura dell'assistenza sanitaria si sforza di promuovere. In quest'ambito un ruolo di primo piano spetta all'umanizzazione dell'assistenza alla nascita. E' un settore in cui si rilevano ancora insufficienze e inadeguatezze dovute a molteplici condizionamenti storici. Un globale progetto di umanizzazione dovrà tenere conto dei vari momenti che il nascere comporta. Innanzitutto il tempo dell'attesa, con le sue ansie, le sue difficoltà decisionali, le sue incertezze. Poi il momento del parto con i problemi relativi a una diversa accoglienza alla nascita, alla scelta tra i vari metodi di analgesia, al luogo in cui dare alla luce. E infine il "dopo" con le tipiche reazioni da adattamento psichico. Un panorama complesso, quindi, in cui a dir il vero qualcosa è già stato fatto ma molto resta ancora da fare.
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CORSI, PIETRO. "THE HERITAGE OF DUGALD STEWART: OXFORD PHILOSOPHY AND THE METHOD OF POLITICAL ECONOMY." Nuncius 2, no. 2 (1987): 89–144. http://dx.doi.org/10.1163/182539187x00042.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title L'articolo esamina il dibattito sulla metodologia dell'economia politica che anim i circoli intellettuali anglicani degli inizi del diciannovesimo secolo. Ad Oxford, l'approccio all'economia politica era fortemente condizionato dalla riflessione critica sulle proposte epistemologiche avanzate da Dugald Stewart nel suo Elements of the Philosophy of the Human Mind. I pensatori dell'Oriel College che presero parte al dibattito erano preoccupati dal processo di rapida trasformazione della societ inglese, e dall'emergere di fonti di autorit culturale indipendenti dalla, se non apertamente contrarie alla Chiesa Anglicana ed alle Universit. La discussione della metodologia dell'economia politica investiva dunque diversi aspetti della vita sociale ed intellettuale del tempo. Il dibattito oxoniense ruotava intorno al parallelismo che molti credevano di notare tra il metodo della meccanica razionale e quello dell'economia politica. Pur avallando le pretese di scientificit avanzate dagli economisti classici, i docenti di Oxford negavano che i risultati ottenuti in economia politica fossero immediatamente applicabili alla realt sociale: al pari dei cultori della meccanica razionale, l'economista doveva tenere presenti le frizioni generate dalle esistenti strutture politiche e sociali. A Cambridge, William Whewell e Richard Jones valutavano con preoccupazione la difesa dell'economia politica elaborata dai colleghi di Oxford. A loro avviso, gli studiosi dell'Oriel College concedevano troppo all'economia politica ricardiana. Alla fine degli anni venti del diciannovesimo secolo, gli intellettuali cantabrigensi sottoposero a critica severa il preteso parallelismo tra meccanica razionale ed economia politica che i seguaci di Ricardo e i ?CTRLerr type="1" mess="Doute Cars isoles avec recollage" ?docenti di Oxford ponevano al centro delle loro riflessioni. L'economia politica, si diceva a Cambridge, era una disciplina troppo giovane per poter assumere procedure assiomatico-deduttive. Laboriose ricerche erano ancora da intraprendere, prima che si potesse procedere alla costruzione di un sistema di economia teorica. Il presente saggio sottolinea la centralit di Dugald Stewart nel dibattito sulla metodologia dell'economia politica dei primi decenni del diciannovesimo secolo. Si sostiene inoltre che la lettura critica delle tesi epistemologiche avanzate dallo Stewart rappresent un momento cruciale nella elaborazione della metodologia dell'economia politica proposta da John Stuart Mill. I risultati di questo studio impongono una revisione delle interpretazioni classiche dei dibattiti filosofici e culturali in genere del primo Ottocento inglese.
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Dissertations / Theses on the topic "Metodo dei momenti"

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ARCAGNI, ALBERTO GIOVANNI. "La deterninazione dei parametri di un nuovo modello distributivo per variabili non negative: aspetti metodologici e applicazioni." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2011. http://hdl.handle.net/10281/25757.

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Abstract:
Il lavoro è relativo allo studio dei metodi di stima dei parametri di un nuovo modello distributivo proposto recentemente da Zenga. Il modello ha come supporto l'insieme dei numeri reali non negativi, ed è finalizzato a rappresentare distribuzioni per ordine di grandezza, quali ad esempio le distribuzioni dei tempi di attesa e distribuzioni dei redditi. Il modello, dopo aver stabilito la locazione, pone l'attenzione sull'ineguaglianza della distribuzione. Di conseguenza, per la determinazione della stima dei parametri, sembra opportuno impiegare metodi di stima che considerano i valori di statistiche campionarie relative alla locazione, quali media e mediana, e relative all'ineguaglianza. Per tali ragioni, in questo lavoro, si è dato ampio spazio a metodi di stima come il metodo dei momenti e ai metodi basati sulla minimizzazione di indici di accostamento, con l'introduzione di vincoli. Sono state e effettuate delle applicazioni su dati forniti da Eurostat, nelle quali si è confrontato l'adattamento del nuovo modello con quello della distribuzione di Dagum sulla base di indici di ineguaglianza e di scostamenti relativi fra valori campionari e valori teorici di media e mediana.
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ANDREATTA, DANIELA. "Un’analisi esplorativa delle determinanti della gestione illegale dei rifiuti: il caso italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/55868.

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Abstract:
Negli ultimi anni, la gestione illegale dei rifiuti ha attirato l’attenzione pubblica e dell’accademia. A causa delle sue conseguenze negative non solo per l’ambiente, ma anche per la salute pubblica e la crescita economica, gli esperti hanno cominciato ad esplorare le dinamiche del fenomeno e le possibilità di prevenzione. Alcuni studi hanno evidenziato l’esistenza di diversi fattori che possono determinare la gestione illegale dei rifiuti, ma pochi di essi hanno empiricamente testato la validità dei fattori stessi. Di conseguenza, si avverte la necessità di produrre nuova conoscenza sull’argomento. Il presente studio consiste in un’analisi esplorativa di fattori socio-economici, fattori di policy e di performance, e fattori criminali che influenzano la gestione illegale dei rifiuti in Italia. Dopo aver identificato le determinanti considerate rilevanti dalla letteratura, l’obiettivo è quello di testarle empiricamente. Per prima cosa, grazie all’unicità di un dataset creato sul contesto italiano, nello studio si indaga quantitativamente l’effetto di diversi fattori sul fenomeno attraverso un’analisi econometrica. Successivamente, lo studio prosegue con un’analisi “crime script” al fine di esplorare quali fattori suggeriti dalla letteratura e testati nella parte quantitativa emergono anche da casi studio e come effettivamente intervengono nel ciclo dei rifiuti italiano. I risultati indicano che la gestione illegale dei rifiuti è determinata da: i) uno scarso sviluppo economico e demografico, un alto livello d’istruzione nel territorio, la presenza di turisti; ii) l'inefficienza della normativa ambientale, delle forze dell’ordine e delle prestazioni sui rifiuti; iii) la presenza di criminalità organizzata e la diffusione di crimini economici e fiscali. Prendendo spunto da questi risultati, lo studio non solo aumenta la conoscenza sul fenomeno, ma è anche in grado di avanzare alcuni suggerimenti di policy per contrastare efficacemente le condotte illegali legate alla gestione dei rifiuti.
In the last several decades, illegal waste management (IWM) has attracted great academic and public attention. Due to its negative consequences not only for the environment, but also for public health and economic growth, scholars started to be interested in the dynamics of IWM and in how to prevent it. Some studies stressed the existence of different factors that can determine the phenomenon, but very few of them have empirically tested their validity. Consequently, developing new research on the topic is still necessary. The present study conducts an explorative analysis of the socio-economic, policy and performance-driven and criminal factors influencing IWM in Italy. After the identification of the most relevant determinants according to the literature, the objective is to empirically test them. First, thanks to a unique dataset focused on the Italian context, the study quantitatively investigates the effect of different factors on the phenomenon through an econometric analysis. Second, the study realises a crime script analysis to explore which factors suggested by the literature and tested in the quantitative part emerge also in concrete case studies and how they effectively intervene in the Italian waste cycle. Results indicate that IWM is determined by: i) a low level of economic development and population density, a high level of education and tourists’ presence; ii) inefficiency in environmental regulation, enforcement and waste performances; iii) the presence of organised crime and the diffusion of economic and fiscal crimes. According to these findings, the study not only deepens the knowledge of the phenomenon, but it is also able to provide some policy suggestions to efficiently hinder illegal conducts related to waste management.
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ANDREATTA, DANIELA. "Un’analisi esplorativa delle determinanti della gestione illegale dei rifiuti: il caso italiano." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2019. http://hdl.handle.net/10280/55868.

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Abstract:
Negli ultimi anni, la gestione illegale dei rifiuti ha attirato l’attenzione pubblica e dell’accademia. A causa delle sue conseguenze negative non solo per l’ambiente, ma anche per la salute pubblica e la crescita economica, gli esperti hanno cominciato ad esplorare le dinamiche del fenomeno e le possibilità di prevenzione. Alcuni studi hanno evidenziato l’esistenza di diversi fattori che possono determinare la gestione illegale dei rifiuti, ma pochi di essi hanno empiricamente testato la validità dei fattori stessi. Di conseguenza, si avverte la necessità di produrre nuova conoscenza sull’argomento. Il presente studio consiste in un’analisi esplorativa di fattori socio-economici, fattori di policy e di performance, e fattori criminali che influenzano la gestione illegale dei rifiuti in Italia. Dopo aver identificato le determinanti considerate rilevanti dalla letteratura, l’obiettivo è quello di testarle empiricamente. Per prima cosa, grazie all’unicità di un dataset creato sul contesto italiano, nello studio si indaga quantitativamente l’effetto di diversi fattori sul fenomeno attraverso un’analisi econometrica. Successivamente, lo studio prosegue con un’analisi “crime script” al fine di esplorare quali fattori suggeriti dalla letteratura e testati nella parte quantitativa emergono anche da casi studio e come effettivamente intervengono nel ciclo dei rifiuti italiano. I risultati indicano che la gestione illegale dei rifiuti è determinata da: i) uno scarso sviluppo economico e demografico, un alto livello d’istruzione nel territorio, la presenza di turisti; ii) l'inefficienza della normativa ambientale, delle forze dell’ordine e delle prestazioni sui rifiuti; iii) la presenza di criminalità organizzata e la diffusione di crimini economici e fiscali. Prendendo spunto da questi risultati, lo studio non solo aumenta la conoscenza sul fenomeno, ma è anche in grado di avanzare alcuni suggerimenti di policy per contrastare efficacemente le condotte illegali legate alla gestione dei rifiuti.
In the last several decades, illegal waste management (IWM) has attracted great academic and public attention. Due to its negative consequences not only for the environment, but also for public health and economic growth, scholars started to be interested in the dynamics of IWM and in how to prevent it. Some studies stressed the existence of different factors that can determine the phenomenon, but very few of them have empirically tested their validity. Consequently, developing new research on the topic is still necessary. The present study conducts an explorative analysis of the socio-economic, policy and performance-driven and criminal factors influencing IWM in Italy. After the identification of the most relevant determinants according to the literature, the objective is to empirically test them. First, thanks to a unique dataset focused on the Italian context, the study quantitatively investigates the effect of different factors on the phenomenon through an econometric analysis. Second, the study realises a crime script analysis to explore which factors suggested by the literature and tested in the quantitative part emerge also in concrete case studies and how they effectively intervene in the Italian waste cycle. Results indicate that IWM is determined by: i) a low level of economic development and population density, a high level of education and tourists’ presence; ii) inefficiency in environmental regulation, enforcement and waste performances; iii) the presence of organised crime and the diffusion of economic and fiscal crimes. According to these findings, the study not only deepens the knowledge of the phenomenon, but it is also able to provide some policy suggestions to efficiently hinder illegal conducts related to waste management.
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Guilbon, Sabrina. "Développement d'un modèle microphysique de nuages pour un modèle de climat global vénusien." Thesis, Université Paris-Saclay (ComUE), 2018. http://www.theses.fr/2018SACLV006/document.

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Abstract:
Les conditions à la surface de Vénus sont infernales : température de plus de 400 C, pression atmosphérique 90 fois celle sur Terre dans une atmosphère composée à 96 % de dioxyde de carbone. Une particularité de cette planète est la couche opaque nuageuse de 20 km d'épaisseur qui couvre toute la planète. Les nuages ont un rôle crucial pour le transfert de rayonnement, la dynamique atmosphérique, dans le cycle de certaines espèces chimiques comme le soufre et plus généralement pour le climat de Vénus. Malgré de nombreuses missions spatiales consacrées à cet astre depuis 1961, il y a peu de mesures in-situ. Les couches basses des nuages sont diciles à étudier par satellite, par conséquent il existe encore de nombreuses questions au sujet des nuages : leurs propriétés et leurs impacts radiatifs, dynamiques et chimiques sont mal contraints. Composées majoritairement d'acide sulfurique en solution, les particules sont supposées sphériques et liquides et composent des nuages étalés verticalement entre 50 et 70 km d'altitude environ, entourés par des brumes entre 30 et 50 km et au-dessus de 70 km. Les gouttelettes ont été classées, d'après des observations, en trois modes en fonction de leur taille et de leur composition : les modes 1 et 2 respectivement pour les petites (r = 0.2 μm) et moyennes particules (r = 1.0 μm), et un troisième mode qui contiendrait les plus grandes particules (r = 3.5 μm). Ce dernier mode, qui a été détecté par la sonde Pioneer Venus, demeure de composition et d'existence incertaines, et il n'est pas pris en compte dans notre étude. Afin de compléter et de mieux comprendre les données obtenues par l'observation spatiale, un modèle modal de microphysique, nommé MADMuphy (Modal Aerosol Dynamics with Microphysics), a été développé. L'objectif est d'intégrer MAD-Muphy dans le modèle de climat global vénusien (IPSL-VGCM), il faut donc limiter le nombre de variables que le VGCM doit suivre dans le temps et l'espace (également appelé traceurs). La méthode des moments est déjà utilisée dans les GCM de Titan et de Mars et constitue un bon compromis entre la précision des résultats et le temps de calcul. MAD-Muphy est donc basé sur cette représentation pour une pression et une température dé nies pour une couche de l'atmosphère (ou 0D). La thèse présentée ici détaille le développement des expressions mathématiques des équations de la microphysique avec les moments, présente le nouveau modèle MAD-Muphy ainsi que les hypothèses qui ont été nécessaires pour son développement. Tout d'abord, nous déterminerons le temps caractéristique de chaque processus microphysique et nous étudierons leur comportement en 0D. Ensuite, nos résultats seront comparés avec ceux du modèle sectionné SALSA en 0D
The conditions on the surface of Venus are infernal: temperature of more than 400 C, 90 times the Earth's atmospheric pressure in an atmosphere composed of 96 % of carbon dioxide. A distinctive characteristic of this planet is the 20 km thick opaque cloud layer, which enshrouds the planet. Clouds have a crucial role in radiative transfer, atmospheric dynamics, in the cycle of some chemical species like sulphur and more generally in the climate of Venus. Despite the numerous space missions devoted to this object since 1961, there are few in-situ measurements. The lower cloud layers are di cult to study by satellite, so there are still many questions about clouds: their properties and their radiative, dynamic and chemical impacts are poorly constrained. Predominantly composed of sulphuric acid solution, the particles are supposed to be spherical and liquid and compose the clouds that are vertically spread between approximately 50 and 70 km of altitude, surrounded by hazes between approximately 30 and 50 km and above 70 km. Based on observations the droplets have been classied into three modes according to their size and composition: modes 1 and 2 respectively for small (r = 0.2 μm) and medium particles (r = 1.0 μm), and a third mode that would contain the largest particles (r = 3.5 μm). The latter mode, which has been detected by the Pioneer Venus probe, remains uncertain in composition and existence, and is not taken into account in our study. To complete and better understand the observational data, a modal microphysical model, called MAD-Muphy (Modal Aerosol Dynamics with Microphysics), has been developed. The goal is to integrate MAD-Muphy into the venusian global climate model (IPSL-VGCM), so we must limit the number of variables that the VGCM must follow in time and space (also called tracers). The moment method is already used in the Titan and Mars GCMs and is a good compromise between the accuracy of the results and the computation time. MAD-Muphy is the refore based on this representation for a pressure and a temperature of one atmospheric layer (or 0D). The thesis presented here details the derivation of the mathematical expressions of the microphysical equations with moments, presents the new MAD-Muphy model as well as the hypotheses that were necessary for its development. We will first determine the characteristic timescale of each microphysical process and we will study their behaviour in 0D. Then, our results will be compared with those of the SALSA sectional model in 0D
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Emidio, Fernando. "Analysis of multidimensional radiating structures by the spatial Fourier transform and computational electromagnetics." Thesis, Saint-Etienne, 2013. http://www.theses.fr/2013STET4011.

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Abstract:
Ce manuscrit présente les travaux de recherche qui concernent l'analyse et la synthèse de structures rayonnantes multidimensionnelles en utilisant une approche qui combine méthode des moments et la transformée de Fourier spatiale. La distribution source (courant électrique) et le diagramme de rayonnement sont liées par la transformée de Fourier spatiale - la théorie de la Relation de Fourier (FR). La distribution des courants est déterminée en utilisant une méthode d'analyse en électromagnétisme (EM), à savoir la Méthode des Moments (MoM). Des travaux antérieurs utilisant la théorie FR ont été réalisés par d'autres auteurs sur des réseaux linéaires - uniformément espacés ou non uniformes. Les sources radiantes élémentaires des dipoles électriques filaires. Les travaux actuels se développent en utilisant la théorie FR à deux et trois dimensions sur des structures réelles. En utilisant la méthode MoM nous pouvons prendre en compte le rayon du fil, sur n'importe quel point d'excitation (générateur de tension ou onde incidente) et le couplage mutuel entre les éléments, créant ainsi un modèle électromagnétique réaliste pour la structure d'antenne
This manuscript presents the research work in the analysis and synthesis of multidimensional radiating structures using an approach that combines Method of Moments and Spatial Fourier Transform. The source distribution (electric current) and radiation pattern are related by the spatial Fourier Transform - Fourier Relation theory (FR). Current distribution is determined using Computational Electromagnetics (CEM), namely Method of Moments (MoM). Previous work using FR theory was done by other authors on linear arrays – uniformly or nonuniformly spaced elemental radiators laid on a straight line. Present work expands FR theory to two and three dimensions on real-world structures. By using MoM we can take into account wire radius, excitation on any point (voltage generator or incident wave) and mutual coupling between elements, thus creating a realistic electromagnetic model for the antenna structure
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Benigni, Lucas. "Dynamics of eigenvectors of random matrices and eigenvalues of nonlinear models of matrices." Thesis, Sorbonne Paris Cité, 2019. http://www.theses.fr/2019USPCC003/document.

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Abstract:
Cette thèse est constituée de deux parties indépendantes. La première partie concerne l'étude des vecteurs propres de matrices aléatoires de type Wigner. Dans un premier temps, nous étudions la distribution des vecteurs propres de matrices de Wigner déformées, elles consistent en une perturbation d'une matrice de Wigner par une matrice diagonale déterministe. Si les deux matrices sont du même ordre de grandeur, il a été prouvé que les vecteurs propres se délocalisent complètement et les valeurs propres rentrent dans la classe d'universalité de Wigner-Dyson-Mehta. Nous étudions ici une phase intermédiaire où la perturbation déterministe domine l'aléa: les vecteurs propres ne sont pas totalement délocalisés alors que les valeurs propres restent universelles. Les entrées des vecteurs propres sont asymptotiquement gaussiennes avec une variance qui les localise dans une partie explicite du spectre. De plus, leur masse est concentrée autour de cette variance dans le sens d'une unique ergodicité quantique. Ensuite, nous étudions des corrélations de différents vecteur propres. Pour se faire, une nouvelle observable sur les moments de vecteurs propres du mouvement brownien de Dyson est étudiée. Elle suit une équation parabolique close qui est un pendant fermionique du flot des moments de vecteurs propres de Bourgade-Yau. En combinant l'étude de ces deux observables, il est possible d'analyser certaines corrélations.La deuxième partie concerne l'étude de la distribution des valeurs propres de modèles non-linéaires de matrices aléatoires. Ces modèles apparaissent dans l'étude de réseaux de neurones aléatoires et correspondent à une version non-linéaire de matrice de covariance dans le sens où une fonction non-linéaire, appelée fonction d'activation, est appliquée entrée par entrée sur la matrice. La distribution des valeurs propres convergent vers une distribution déterministe caractérisée par une équation auto-consistante de degré 4 sur sa transformée de Stieltjes. La distribution ne dépend de la fonction que sur deux paramètres explicites et pour certains choix de paramètres nous retrouvons la distribution de Marchenko-Pastur qui reste stable après passage sous plusieurs couches du réseau de neurones
This thesis consists in two independent parts. The first part pertains to the study of eigenvectors of random matrices of Wigner-type. Firstly, we analyze the distribution of eigenvectors of deformed Wigner matrices which consist in a perturbation of a Wigner matrix by a deterministic diagonal matrix. If the two matrices are of the same order of magnitude, it was proved that eigenvectors are completely delocalized and eigenvalues belongs to the Wigner-Dyson-Mehta universality class. We study here an intermediary phase where the deterministic perturbation dominates the randomness of the Wigner matrix : eigenvectors are not completely delocalized but eigenvalues are still universal. The eigenvector entries are asymptotically Gaussian with a variance which localize them onto an explicit part of the spectrum. Moreover, their mass is concentrated around their variance in a sense of a quantum unique ergodicity property. Then, we consider correlations of different eigenvectors. To do so, we exhibit a new observable on eigenvector moments of the Dyson Brownian motion. It follows a closed parabolic equation which is a fermionic counterpart of the Bourgade-Yau eigenvector moment flow. By combining the study of these two observables, it becomes possible to study some eigenvector correlations.The second part concerns the study of eigenvalue distribution of nonlinear models of random matrices. These models appear in the study of random neural networks and correspond to a nonlinear version of sample covariance matrices in the sense that a nonlinear function, called the activation function, is applied entrywise to the matrix. The empirical eigenvalue distribution converges to a deterministic distribution characterized by a self-consistent equation of degree 4 followed by its Stieltjes transform. The distribution depends on the function only through two explicit parameters. For a specific choice of these parameters, we recover the Marchenko-Pastur distribution which stays stable after going through several layers of the network
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Satria, Putra Yoga. "Numerical contributions for the study of sediment transport beneath tidal bores." Thesis, Poitiers, 2018. http://www.theses.fr/2018POIT2284/document.

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Abstract:
Une étude de l'impact des mascarets sur le transport des sédiments à l'aide de la simulation numérique a été réalisée dans ce travail. En utilisant le logiciel OpenFOAM CFD, nous avons généré 17 simulations numériques de mascaret avec divers nombres de Froude Fr, allant de 0,99 à 1,66. Deux types de mascarets, ondulant et déferlant, ont été couverts dans ces 17 simulations numériques. Pour les particules sédimentaires non cohésives, nous avons utilisé les équations de Maxey et Riley pour déterminer la trajectoire des particules sédimentaires non cohésives sous l’influence d’un mascaret ondulant. En utilisant le schéma Runge-Kutta du quatrième ordre, une méthode tracker résout les équations de Maxey et Riley qui nécessitent l’information des champs de vitesse au temps t. Pour les particules sédimentaires cohésives, nous avons calculé la distribution des particules sédimentaires cohésives en utilisant un modèle de transport de flocs, présenté par Winterwerp (2001). Dans ce modèle, la concentration volumique solide des sédiments et le diamètre des flocs D sont estimés. Les équations de transport de et D sont résolues en utilisant la méthode des moments présentée par Beaudoin et al. (2002 et 2004). La méthode des moments permet de réduire le temps CPU rendant possible une étude paramétrique. De ce travail, nous avons trouvé une classification du mascaret en fonction du nombre de Froude Fr. Cette classification est également basée sur l’étude menée par Furgerot (2014). Pour un nombre de Froude 1,04 < Fr < 1,43, le mascaret est ondulant. Pour un nombre de Froude 1,43 < Fr < 1,57, le mascaret est partiellement déferlant, similaire à la transition de mascaret définie par Furgerot (2014). Pour un nombre de Froude Fr > 1,57, le mascaret est totalement déferlant. Une analyse de la distribution de la pression a été effectuée par Baddour et Song (1990). Nous avons trouvé que les pressions totales et hydrostatiques d’un mascaret ondulant ont de grandes valeurs sous la crête et le creux. Dans le cas d’un mascaret ondulant, les pressions totales ne sont pas égales à les pressions hydrostatiques. Cela provoque la présence de pressions dynamiques. Dans le cas de mascaret déferlant, les pressions totales deviennent égales aux pressions hydrostatiques. La turbulence réduit les pressions dynamiques. L'impact des mascarets sur le transport de particules sédimentaires non cohésives et cohésives a été étudié dans ce travail. Pour les particules sédimentaires non cohésives, nous avons observé que la trajectoire utilisant l’écoulement généré par OpenFOAM est similaire à la trajectoire de type e proposée par Chen et al. (2010). Des modifications du modèle de Chen ont été faites en incluant les effets de la gravité, l’élévation et l’atténuation pour reproduire des trajectoires de particules non cohésives sous un mascaret ondulant. Nous avons obtenu des relations linéaires entre les paramètres du modèle de Chen modifié (β1 , β2 et β3) et le nombre de Froude Fr. C’est parce que le niveau de la turbulence du mascaret ondulant est faible. L’écoulement induit par mascaret ondulant n’est pas complexe. Ce phénomène physique est quasi linéaire. Le paramètre β1, lié à la célérité avant du mascaret ondulant, diminue lorsque le nombre de Froude Fr augmente. Les paramètres β2 et β3, liés respectivement à l’élévation et à l’atténuation du mascaret déferlant, augmentent lorsque le nombre de Froude Fr augmente. Enfin, pour les particules sédimentaires cohésives, nous avons calculé la distribution de la taille des flocs D sous deux types de mascaret, ondulant et déferlant. Nous avons utilisé le diamètre initial de la particule sédimentaire cohésive d = 4 μm. La taille du floc initial D est égale à 10 μm avec la concentration du floc c = 0,5 kg/m3 . Et nous avons limité la taille maximale du floc à 2000 μm. Nous avons observé que la valeur maximal de la taille des flocs Dmax augmente de façon exponentielle par rapport au nombre de Froude Fr
A study of the impact of tidal bores on sediment transport by using the numerical simulation has been done in this work. Using OpenFOAM CFD software, we have generated 17 numerical simulations of tidal bores with various values of Froude number Fr, ranging from 0.99 to 1.66. Two types of tidal bores, undular and breaking, have been covered in these 17 numerical simulations. We have studied the behavior of two types of sediment particles, non-cohesive and cohesive sediment particles. For the non-cohesive sediment particles, we have resolved the Maxey and Riley equations to study the influence of undular tidal bores on the trajectory of non cohesive sediment particles. Using the fourth order Runge-Kutta scheme, the method tracker can solve the Maxey and Riley equations that requires the information of velocity fields at time t. For the cohesive sediment particles, we have calculated the distribution of cohesive sediment particles using a floc model that allows to estimate the sediment solid volume concentrationand the diameter of flocs D, presented by Winterwerp (2001). The transport equations of and D are solved using the moment method presented by Beaudoin et al. (2002 and 2004). The moment method has been used because it allows to reduce the CPU time, making feasible a parametric study. From this work, we have found a classification of tidal bores as a function of Froude number Fr. This classification is also based on the study conducted by Furgerot (2014). We have obtained that for a Froude number 1.04 < Fr < 1.43, the tidal bore is undular. For 1.43 < Fr < 1.57, the tidal bore is partially breaking that is similar with the tidal bore transtition defined by Furgerot (2014). For Fr > 1.57, the tidal bore is totally breaking. An analysis of pressure distributions has been performed by Baddour and Song (1990). We found that the total and hydrostatic pressures of undular tidal bores have great values under the crest and the trough wave. In the case of undular tidal bores, the total pressures are not equal to the hydrostatic pressures. In the case of breaking tidal bores, the total pressures become equal to the hydrostatic pressures when the tidal bores are totally breaking. The turbulence reduces the dynamic pressures. The impact of tidal bores on the transport of non-cohesive and cohesive sediment particles have been studied in this work. For the non-cohesive sediment particles, we have observed that the trajectory using the flow generated by OpenFOAM is similar with the type e trajectory proposed by Chen et al. (2010). The modifications of Chen’s model have been done by including the effects of gravity, elevation and attenuation to reproduce non-cohesive particle trajectories under an undular tidal bore. We have obtained that the relationship between the Chen’s parameters (β1 , β2 and β3) and the Froude number Fr are linear. This is because the level of turbulence for undular tidal bores is low. The flow induced by an undular tidal bore is not complex. This physical phenomenon is quasi linear. The parameter β1 , related to the front celerity of tidal bores, decreases when the Froude number Fr increases. The parameters, β2 and β3, related to the elevation and attenuation of tidal bores respectively, increase when the Froude number Fr increases. Finally, for the cohesive sediment particles, we have calculated the distribution of floc size D under two types of tidal bore, undular and breaking. We have used the initial diameter of cohesive sediment particles d = 4 μm. The initial floc size D is equal to 10 μm with the consentration of floc c = 0.5 kg/m3. And we have limited the maximum floc size equal to 2000 μm. We have obtained that the maximum value of floc size Dmax increases exponentially with the Froude number Fr
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Masucci, Antonia Maria. "Moments method for random matrices with applications to wireless communication." Thesis, Supélec, 2011. http://www.theses.fr/2011SUPL0011/document.

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Abstract:
Dans cette thèse, on étudie l'application de la méthode des moments pour les télécommunications. On analyse cette méthode et on montre son importance pour l'étude des matrices aléatoires. On utilise le cadre de probabilités libres pour analyser cette méthode. La notion de produit de convolution/déconvolution libre peut être utilisée pour prédire le spectre asymptotique de matrices aléatoires qui sont asymptotiquement libres. On montre que la méthode de moments est un outil puissant même pour calculer les moments/moments asymptotiques de matrices qui n'ont pas la propriété de liberté asymptotique. En particulier, on considère des matrices aléatoires gaussiennes de taille finie et des matrices de Vandermonde al ?eatoires. On développe en série entiére la distribution des valeurs propres de differents modèles, par exemple les distributions de Wishart non-centrale et aussi les distributions de Wishart avec des entrées corrélées de moyenne nulle. Le cadre d'inference pour les matrices des dimensions finies est suffisamment souple pour permettre des combinaisons de matrices aléatoires. Les résultats que nous présentons sont implémentés en code Matlab en générant des sous-ensembles, des permutations et des relations d'équivalence. On applique ce cadre à l'étude des réseaux cognitifs et des réseaux à forte mobilité. On analyse les moments de matrices de Vandermonde aléatoires avec des entrées sur le cercle unitaire. On utilise ces moments et les détecteurs à expansion polynomiale pour décrire des détecteurs à faible complexité du signal transmis par des utilisateurs mobiles à une station de base (ou avec deux stations de base) représentée par des réseaux linéaires uniformes
In this thesis, we focus on the analysis of the moments method, showing its importance in the application of random matrices to wireless communication. This study is conducted in the free probability framework. The concept of free convolution/deconvolution can be used to predict the spectrum of sums or products of random matrices which are asymptotically free. In this framework, we show that the moments method is very appealing and powerful in order to derive the moments/asymptotic moments for cases when the property of asymptotic freeness does not hold. In particular, we focus on Gaussian random matrices with finite dimensions and structured matrices as Vandermonde matrices. We derive the explicit series expansion of the eigenvalue distribution of various models, as noncentral Wishart distributions, as well as correlated zero mean Wishart distributions. We describe an inference framework so flexible that it is possible to apply it for repeated combinations of random ma- trices. The results that we present are implemented generating subsets, permutations, and equivalence relations. We developped a Matlab routine code in order to perform convolution or deconvolution numerically in terms of a set of input moments. We apply this inference framework to the study of cognitive networks, as well as to the study of wireless networks with high mobility. We analyze the asymptotic moments of random Vandermonde matrices with entries on the unit circle. We use them and polynomial expansion detectors in order to design a low complexity linear MMSE decoder to recover the signal transmitted by mobile users to a base station or two base stations, represented by uniform linear arrays
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Podosinnikova, Anastasia. "Sur la méthode des moments pour l'estimation des modèles à variables latentes." Thesis, Paris Sciences et Lettres (ComUE), 2016. http://www.theses.fr/2016PSLEE050/document.

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Abstract:
Les modèles linéaires latents sont des modèles statistique puissants pour extraire la structure latente utile à partir de données non structurées par ailleurs. Ces modèles sont utiles dans de nombreuses applications telles que le traitement automatique du langage naturel et la vision artificielle. Pourtant, l'estimation et l'inférence sont souvent impossibles en temps polynomial pour de nombreux modèles linéaires latents et on doit utiliser des méthodes approximatives pour lesquelles il est difficile de récupérer les paramètres. Plusieurs approches, introduites récemment, utilisent la méthode des moments. Elles permettent de retrouver les paramètres dans le cadre idéalisé d'un échantillon de données infini tiré selon certains modèles, mais ils viennent souvent avec des garanties théoriques dans les cas où ce n'est pas exactement satisfait. Dans cette thèse, nous nous concentrons sur les méthodes d'estimation fondées sur l'appariement de moment pour différents modèles linéaires latents. L'utilisation d'un lien étroit avec l'analyse en composantes indépendantes, qui est un outil bien étudié par la communauté du traitement du signal, nous présentons plusieurs modèles semiparamétriques pour la modélisation thématique et dans un contexte multi-vues. Nous présentons des méthodes à base de moment ainsi que des algorithmes pour l'estimation dans ces modèles, et nous prouvons pour ces méthodes des résultats de complexité améliorée par rapport aux méthodes existantes. Nous donnons également des garanties d'identifiabilité, contrairement à d'autres modèles actuels. C'est une propriété importante pour assurer leur interprétabilité
Latent linear models are powerful probabilistic tools for extracting useful latent structure from otherwise unstructured data and have proved useful in numerous applications such as natural language processing and computer vision. However, the estimation and inference are often intractable for many latent linear models and one has to make use of approximate methods often with no recovery guarantees. An alternative approach, which has been popular lately, are methods based on the method of moments. These methods often have guarantees of exact recovery in the idealized setting of an infinite data sample and well specified models, but they also often come with theoretical guarantees in cases where this is not exactly satisfied. In this thesis, we focus on moment matchingbased estimation methods for different latent linear models. Using a close connection with independent component analysis, which is a well studied tool from the signal processing literature, we introduce several semiparametric models in the topic modeling context and for multi-view models and develop moment matching-based methods for the estimation in these models. These methods come with improved sample complexity results compared to the previously proposed methods. The models are supplemented with the identifiability guarantees, which is a necessary property to ensure their interpretability. This is opposed to some other widely used models, which are unidentifiable
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Tchéou, Jean-Marcel. "Analyse statistique multifractale en turbulence développée et application à la finance." Cachan, Ecole normale supérieure, 1997. http://www.theses.fr/1997DENS0026.

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Cette thèse est consacrée à l'étude statistique (densité de probabilité et moments) des accroissements des variables d'état pour des systèmes présentant des lois d'échelle multifractales. A l'aide de la méthode du col, nous montrons qu'il existe dans ce cas une double relation asymptotique explicite et locale qui permet d'exprimer les densités de probabilité en fonction des moments et réciproquement. Les termes dominants (exponentiels) de la double asymptotique s'écrivent sous la forme d'une transformée de Legendre identique a celle du modèle de Parisi-Frisch. Cette asymptotique permet de reconstruire toute la famille de densités a partir du spectre des exposants multifractals et de la statistique des moments a grande échelle. Grace aux données de P. Tabeling en turbulence, nous avons pu montrer que les moments pouvaient être quantitativement représentés par des lois d'échelle multifractales et par une statistique quasi gaussienne a grande échelle. Cette grande échelle, déterminée a partir de données prises uniquement dans la zone inertielle, reste de l'ordre de l'échelle intégrale dans une gamme très large du nombre de Reynolds. Cette représentation des moments permet, a l'aide de la double relation asymptotique de reproduire quantitativement les distributions de probabilité. Nous avons également pu mettre à l'épreuve certaines expressions analytiques et théoriques de l'exposant multifractal. En utilisant les données financières du CAC 40 et du taux monétaire DEM/USD, nous avons pu montrer que ces données étaient susceptibles d'une modélisation semblable à celle effectuée en turbulence. En effet, les moments des accroissements présentent des lois d'échelle multifractales et une statistique gaussienne a grande échelle. La modélisation correspondante des densités de probabilité est en bien meilleur accord avec les données expérimentales que les modélisations usuelles monofractales du type gaussienne ou de Lévy.
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Books on the topic "Metodo dei momenti"

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Cipriani, Alberto, and Anna Maria Ponzellini, eds. Colletti bianchi. Florence: Firenze University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6453-973-7.

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Abstract:
Il volume presenta i risultati di una ricerca su impiegati e quadri nelle grandi imprese del settore metalmeccanico – al centro FCA e Leonardo – condotta secondo una metodologia di ricerca partecipata. Obiettivo dell’indagine è stato l’analisi dei cambiamenti nella professionalità, nell’organizzazione, nella qualità del lavoro e nel rapporto con il sindacato avvenuti negli ultimi anni nelle grandi aree impiegatizie (amministrative, commerciali, di ricerca e sviluppo, di supporto alla produzione), a fronte del progressivo venir meno di una identità professionale e sociale omogenea del mondo impiegatizio e dell’impatto crescente delle nuove tecnologie 4.0. La ricerca è stata condotta con metodi di ricerca qualitativa (interviste e focus) e quantitativa (una survey ai lavoratori) e ha visto momenti di discussione e di confronto tra i ricercatori, gli attori sociali delle imprese coinvolte (sindacalisti e managers) e un gruppo di studiosi che hanno accompagnato tutto il percorso.
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The Method of moments in electromagnetics. Boca Raton: CRC Press/Taylor & Francis, 2014.

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Kant, Immanuel. Träume eines Geistersehers, erläutert durch Träume der Metaphysik. Historisch-kritische Edition. Felix Meiner Verlag, 2022. http://dx.doi.org/10.28937/978-3-7873-3959-4.

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Abstract:
Diese Kritik weitet sich zu einer Ablehnung der gesamten herkömmlichen Metaphysik aus, deren Scheitern Kant zum Anlass nimmt, nach der angemessenen Methode in der Philosophie zu fragen. Als solche empfiehlt er die Hinwendung zu erfahrungswissenschaftlichen Verfahren. Damit hat Kant bereits wesentliche Momente seiner späteren Vernunftkritik erarbeitet. Aber auch die praktische Philosophie profitiert von der im Geist des Skeptizismus und im Tonfall ironisch­sarkastischer Redeweise durchgeführten Untersuchung. Es zeigt sich, dass die Grundzüge von Kants Moralphilosophie bereits 1766 gefunden sind. Kants Abhandlung bedeutet somit in mehrfacher Hinsicht das Ende seiner vorkritischen Phase und markiert die eigentliche Geburtsstunde des Kritizismus. Die Ausgabe präsentiert Kants Text erstmals in historisch­kritischer Gestalt und mit deutschen Übersetzungen der Stellen aus den »Arcana Coelestia« Sweden­borgs, auf die sich Kant bezieht. Die umfänglichen Erläuterungen decken die Anknüpfungen an die zeitgenössische Philosophie auf und stellen die Verbindung der Abhandlung mit Kants vorkritischen wie kritischen Werken her.
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Rossi, Carla. WayBack Recovery© Methodological handbook for reconstructing dismembered manuscripts. RECEPTIO Academic Press, 2022. http://dx.doi.org/10.55456/wbrm.

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Abstract:
Questo manuale pratico rende conto di un innovativo metodo scientifico per ricostruire manoscritti medievali e rinascimentali smembrati e immessi sul mercato antiquario da rivenditori di piccole, medie e grandi dimensioni. Il procedimento è stato ribattezzato dalla sua ideatrice, la Professoressa Carla Rossi, del Research Centre for European Philological Tradition, WayBack Recovery Method© ed è il risultato di una serie di operazioni filologiche, che mirano a ristabilire, virtualmente, in un'edizione digitale, la forma che i manoscritti oggi smembrati avevano al momento della vendita. Grazie al WBRM, ad oggi, Carla Rossi e il team di frammentologi del centro di ricerca da lei diretto, hanno riassemblato una trentina di codici e altrettanti prevedono di ricostruirne ogni anno.
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Bassani, Alessandra, and Francesca Pulitanò, eds. Tabellio, Notarius, Notaio: quale funzione? Una vicenda bimillenaria. Milano University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.54103/milanoup.97.

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Abstract:
Il volume nasce nell’ambito del progetto di ricerca multidisciplinare Linguaggi della mediazione notarile tra Medioevo ed Età Moderna (LIMEN) dell’Università degli Studi di Milano. Esso rappresenta un momento di confronto dedicato ai giuristi: un percorso diacronico, che spazia dalle origini della funzione notarile all’esercizio di essa nel nostro tempo. Si coglie, così, la varietà delle risposte che, in contesti cronologici e culturali variabili, mettono al centro un soggetto, il notaio, che dia garanzie di affidamento e di terzietà nella redazione e nella conservazione degli atti giuridici. La raccolta offre una raffigurazione ‘in movimento’ dei compiti dei notai, nel­la convinzione che il recupero delle radici storico-giuridiche e culturali possa fornire una chiave di lettura anche all’odierna pratica della professione, oltre a qualche spunto di apertura alle sollecitazioni del futuro.
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Bergwik, Staffan, Linn Holmberg, and Karin Dirke, eds. Konsten att kontextualisera: Om historisk förståelse och meningsskapande. Stockholm University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.16993/bbt.

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Abstract:
Denna bok handlar om historievetenskaperna sätt att producera kunskap genom att kontextualisera. Den vänder sig primärt till studenter och forskare inom de humanistiska discipliner som arbetar med historiska perspektiv. Bokens ambition är ta med läsaren in i själva görandet och visa hur kontextualisering är ett viktigt moment i historiska studier på alla nivåer. Boken hoppas därmed stimulera till ökad reflektion och diskussion om hur vi går till väga när vi tolkar, skapar eller omtolkar historiska, kulturella och samhälleliga sammanhang. Boken ger för det första en introduktion till vad kontextualisering kan vara och göra när vi möter det förflutna i form av texter, bilder eller artefakter. Redan från första dagen på universitetet hamnar studenter inom historiska discipliner i sådana möten. Därför vänder sig bokens fyra första kapitel i första hand till studenter på de inledande terminerna. Vad innebär det egentligen att analysera, syntetisera, kontextualisera eller kritisera – och hur förhåller sig de sätten att arbeta med det förflutna till varandra? Och vidare, vilka historiska tider arbetar vi med: läser vi källmaterial från vår egen horisont eller från de historiska aktörernas? Är källmaterialet del av en lång historia eller en kort? Och vem bestämmer svaret på sådana frågor? För det andra ger boken en fördjupad diskussion om kontextualiserings roll när vi skapar ny historisk kunskap. Bokens senare kapitlen ställer frågor om hur kontextualisering förhåller sig till historievetenskaplig teori och metod, och riktar strålkastarljuset mot aktiviteten att skapa, argumentera för, och ompröva de sammanhang som ger mening och betydelse åt historiska källmaterial. Den mest centrala lärdom boken vill förmedla är att kontextualisering är en pågående aktivitet. Mänskliga förståelsehorisonter rör sig ständigt i takt med samtidens kunskapsintressen. Det kommer alltid finnas nya sätt att förstå historiska uttryck, och det är en anledning till att historiska studier utgör en viktig del av samhällets gemensamma kunskapsbas.
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7

Gibson, Walton C. Method of Moments in Electromagnetics. Taylor & Francis Group, 2014.

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8

Gibson, Walton C. Method of Moments in Electromagnetics. Taylor & Francis Group, 2021.

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Gibson, Walton C. Method of Moments in Electromagnetics. Taylor & Francis Group, 2007.

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10

Gibson, Walton C. Method of Moments in Electromagnetics. Taylor & Francis Group, 2021.

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Book chapters on the topic "Metodo dei momenti"

1

Akcam, Halil, and Volker Lohweg. "Pollen Classification Based on Binary 2D Projections of Pollen Grains." In Technologien für die intelligente Automation, 273–89. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2022. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-64283-2_20.

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Abstract:
AbstractPollen is one of the main causes of allergic diseases in humans. Therefore, it is indispensable to develop and conduct effective treatment and prevention measures. For this purpose, detailed and differentiated information about the respective local exposure profiles for the individual patients is required. The present paper serves the purpose of testing a new approach which aims at detecting and classifying individual pollen grains by using binary 2D projection. This paper explores the question of whether and to what extent a classification of individual pollen grains is possible using this new imaging technology. To this end, using artificial pollen grains, binary 2D projections with different levels of resolution are simulated. To extract the respective features, both shape-based Fourier descriptors and topological features are used. Apart from that, Zernike moments for different orders are measured to extract the respective characteristics of the pollen grains. While the feature selection is conducted by means of a feature forward selection method, a kernel machine (Support Vector Machine) with a Gaussian kernel is used for the classification. First results of the simulation show that with a resolution of 0.1 μm, 100% of the allergologically relevant artificial pollen are classified correctly. Conversely, a lower resolution corresponds with a higher error rate in the classification.
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Ilyin, Mikhail. "CARTESIAN MOMENT. NEW DISCOURSE ON STYLES AND METHODS IN THE OLD-FASHIONED MANNER OF DESCARTES." In METOD, 22–76. INION RAN, 2020. http://dx.doi.org/10.31249/metod/2020.10.02.

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Abstract:
The author explains the purport of the article. He intends to emulate the style of Descartes to the extent possible in the contemporary setup. In his 10 meditations the author attempts to grasp vital capacities of Descartes’ method and to that effect to better understand his intellectual achievements and their current relevance. Cartesian moment or creative impact of Descartes upon dynamics of intellectual advancement is a key moment (point in time) that separates old scholastic ways of reasoning from modern ones as Martin Heidegger amply affirmed in his «The Age of the World Picture». Modern way not only relies on ratio but also on individual creative abilities and personal authorship of an investigator. Hence the author explores creative capabilities of a modern researcher typified by Descartes. The author defines Cartesian methodological practice (style, manner) as distinctly personalized and to that effect subjective or self-centered. This novel methodological artifice of Descartes is coupled with typically modern distinction between subjective (personally biased) and subjectival (pertaining to an independent agency of emancipating personality or subject). Investigating self of Descartes intentionally exploits typically modern cognitive and social property of being a free cognitive agent. It may be called cognitive agency or subjectness ( субъектность , subjectnost’ ) as a counterpart to subjectivity ( субъективность , subjectivnost’ ). Respectively Heidegger while discussing unique Cartesian achievement introduces along a casual notion of subjectivity self-coined terms of Subjektsein (subject-object relations, Subjekt-Objekt-Beziehung) and Subjektität (resolute self-awareness, unbedingtes Sichwissen). It is characteristic that Heidegger carefully discriminates spontaneous personally biased Ichheit and Egoismus from consistently individually conceived Ichhaft. The article examines two epitomes of subjectness: the initial Cartesian archetype and recent Wittgensteinian prototype. While Descartes instrumentally uses it to reshape scholastic thought into a modern metaphysics (cf. «Meditationes de Prima Philosophia» of 1641 or its authorized French translation of 1647 «Les méditations métaphysiques» ), Wittgenstein respectively elaborates his own brand of philosophy of logic (cf. « Logisch-Philosophische Abhandlung » of 1921). With Descartes his actual person is nothing but ‘being on his own’ ( ens per se ). Pragmatically this difference transmutes into operation of the actual whole self of the researcher ( me totum ) with development of polar metaphysical abstractions of non-bodily and non-extensive res cogitans and bodily and non-thinking res extensa . With Wittgenstein the equally pivotal personality of researcher reduces into an intermediator (border, Grenze ) between the world and the transcendental logic. As a result, metaphysical subject (metaphysisches Subjekt) or solipsist me (Ich des Solipsismus) shrinks into a non-extensive dot (Punkt) or eye (Auge) observing the world from outside. While new-born Cartesian cognitive agent has to split within itself into res cogitans and res extensa Descartes’ disciples and followers simply ignore bodily dimension. They radically reduce the investigating self to a detached all-powerful Reason turning subjectival Cartesianism of its founder into a non-subjectival version of Cartesianism, supposedly objective and rational. Wittgenstein helps the investigator (his personal self) come back again but at the expense of limiting himself to a border between the logic and the world able to reconstruct both the logic and the world with incessant language games. In his fifth meditation the author emulates both the style and the way of reasoning typical for Descartes. He remembers his student years in Moscow Lomonosov University. First he has mastered phonological principle of distinctive features and then successfully extended its use beyond linguistics into social studies and political science. Being taught dual - fast and slow reading he learnt to skip and then to restore details. The third personal cognitive discretion utilized in investigation of any scholarly issue is the focus on its emergence, further metamorphoses and evolution. The first two have clear Cartesian formation, while the third helps them both to gain dynamism and discretions. Next meditation deals with Descartes’ idea of the (definite article) method and specific rules for applying inherent inventiveness ( rēgulae ad directionem ingenii ). This Cartesian link implies essential affinity between universal instrumentality (organon) of scientific exploration and fundamental (primeval and primitive) cognitive abilities of humans and other species. Such a polarized dual distinction has helped the Center of advanced methodologies to identify three complex transdisciplinary organons (metretics, morphetics and semiotics) rooted in the elementary cognitive abilities to tell intensity of sensations, to recognize patterns and to grasp functional relevance, potentially meaning. Simplex-complex transformations devised by the Center are instrumental in linking the utmostly complex phenomena to equally simple ones through the range of intermediate manifestations and forms. The results of the analytical transformations can be revealed in the sequences of modules related to a master prototype model. The concluding two meditations deal with cognition and its modes as well as the issue of overcoming of Cartesian dualism. The author insists that cognitive scholars’ ambitions to overcome Cartesian dualism are vain. It is Descartes’ method and style - as far as we can grasp them - that can help to overcome fatal schemes ascribed into notorious mind - body problem. The core of Descartes’ thinking is the continuous preoccupation with embodiment of the rational and emotional aspects of his whole self (total me) and disembodiment of its material aspects.
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Severs, Jeffrey. "Dei Gratia." In David Foster Wallace's Balancing Books, 88–134. Columbia University Press, 2017. http://dx.doi.org/10.7312/columbia/9780231179447.003.0004.

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Abstract:
Wallace’s masterpiece is an encyclopedia of transactions, values, and methods of valuation, documenting its subtle engagements with the economically topical (NAFTA’s neoliberal definition of “free trade,” for instance) and the culturally embedded (ongoing perversions of the Protestant work ethic, which this chapter links to Wallace’s readings of Pynchon and Gaddis). Wallace leads us to see viewers of the title Entertainment – and their more thoroughly examined analogues, drug and alcohol addicts – as economic agents seeking a return of value that has been utterly compromised, resulting in conditions of slavery that Wallace interprets, as he did in Broom and “Westward,” through Hegel’s “Lordship and Bondage.” With these terms in place, I revisit AA scenes that have driven interpretations focused on sincerity and irony and show these moments’ structuring term to be value. Often noted for his generative exceptionality in Wallace’s cast of characters, Don Gately comes to his distinctiveness, I argue, through a relationship to work and to the uncannily rewritten coinage in which he receives “payment.” Building on Wallace’s annotations of Lewis Hyde’s The Gift as well as a cut passage on pennies’ “weird inverse value” that I draw from the Infinite Jest manuscripts, I link Gately’s initials to the abbreviation for Dei Gratia – “By the Grace of God” – found on British coins, thus recalibrating readings of the novel’s religiosity and Wallace’s relationship to contingent structures.
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Ledesma Chaves, Pablo. "Modelo de aplicación de un Ciclo de Mejora en el Aula (CIMA) en la asignatura Comunicación Comercial (Grado en Marketing)." In Ciclos de mejora en el aula. Año 2021 Experiencias de innovación docente de la Universidad de Sevilla, 507–25. 2021st ed. EDITORIAL UNIVERSIDAD DE SEVILLA, 2022. http://dx.doi.org/10.12795/9788447222865.056.

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Abstract:
El presente documento recoge la implantación de un CIMA en la asignatura Comunicación Comercial del Grado en Marketing e Investigación Comercial de la Universidad de Sevilla. Para su implantación se ha seguido un modelo metodo- lógico hipotético-deductivo, aplicando principios docentes diferentes a los desa- rrollados hasta el momento en esta asignatura. Palabras clave: Comunicación comercial, Grado en marketing, docencia uni- versitaria, desarrollo profesional docente, estudio de caso.
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Balboni, Paolo E. "11 • Modelli operativi: tradurre la ricerca in materiali didattici." In Thesaurus di Linguistica Educativa: guida, testi, video. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-607-7/011.

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Abstract:
Ho sempre ritenuto che un glottodidatta dovesse rispondere alla natura teorico-pratica della linguistica educativa: fare ricerca a livello di approccio e metodo, e realizzare percorsi operativi a livello di metodo e di metodologia didattica.Per me ‘azione didattica’ ha significato due cose: formazione di futuri insegnanti e di insegnanti in servizio e realizzazione di materiali didattici. Creare materiali didattici è la verifica dell’impianto teorico, è il momento in cui le riflessioni devono diventare azione che coinvolge la vita di milioni di studenti consentendo loro di culturizzarsi, socializzare, autorealizzarsi.
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Zhao, T., G. T. Houlsby, and S. Utili. "Numerical Simulation of the Collapse of Granular Columns Using DEM." In Discrete Element Modelling of Particulate Media, 133–40. The Royal Society of Chemistry, 2012. http://dx.doi.org/10.1039/bk9781849733601-00133.

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Abstract:
In this paper, the collapse of plain strain dry granular columns was investigated by means of 3D DEM (Discrete Element Method) simulations. In the literature, 2D DEM analyses have been previously performed and showed to be unable to replicate the experimentally observed mass flow and final run-out distances. This is mainly due to the inability of 2D simulations to replicate the three dimensional motion of real particles. Spherical particles and a simple contact model based on linear springs, dashpots and frictional sliders were employed in the presented simulations. A rolling resistance model governed by two micromechanical parameters was added in order to indirectly account for the effect of particle non-sphericity on the angular moment equilibrium of the granular assembly. Calibration of the rolling resistance model leads to predictions of run-out distances in quantitative agreement with the available experimental data.
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Hassan, Ahmed, Jose Frejo, and Jose Maestre. "Enhancement handling performance of 4-wheels drive electrical vehicle using advanced control technique." In XLIII Jornadas de Automática: libro de actas: 7, 8 y 9 de septiembre de 2022, Logroño (La Rioja), 530–36. 2022nd ed. Servizo de Publicacións da UDC, 2022. http://dx.doi.org/10.17979/spudc.9788497498418.0530.

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Abstract:
Electric vehicles (EVs) are gaining attention because they are environmentally friendly. Also, EVs can use in-hub motors, which can be independently controlled, improving maneuverability and allowing to set more ambitious control goals. In this paper, the lateral motion of an EV is controlled using the direct yaw control (DYC) method. The proposed controller uses the yaw moment produced by the longitudinal forces of the tires to stabilize the vehicle motion during critical cornering conditions to improve vehicle handling characteristics. The designed controllers, based on a linear model of the vehicle compute the optimal coupled traction/braking torque of the four in-wheel motors. By using unequal torque distribution, a restoring yaw moment can be generated in order to improve vehicle stability. Two controllers (PID and MPC) were designed to generate the moment required to achieve vehicle stability . The MPC outperforms PID regarding reduction of side slip angle and yaw rate.
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Swendsen, Robert H. "Phase Transitions and the Ising Model." In An Introduction to Statistical Mechanics and Thermodynamics, 423–46. Oxford University Press, 2019. http://dx.doi.org/10.1093/oso/9780198853237.003.0031.

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Abstract:
Chapter 17 presented one example of a phase transition, the van der Waals gas. This chapter provides another, the Ising model, a widely studied model of phase transitions. We first give the solution for the Ising chain (one-dimensional model), including the introduction of the transfer matrix method. Higher dimensions are treated in the Mean Field Approximation (MFA), which is also extended to Landau theory. The Ising model is deceptively simple. It can be defined in a few words, but it displays astonishingly rich behavior. It originated as a model of ferromagnetism in which the magnetic moments were localized on lattice sites and had only two allowed values.
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9

Cui, X., J. Li, A. H. C. Chan, and D. Chapman. "The Effect of Initial Bed Height on the Behaviour of a Soil Bed Due to Pipe Leakage Using the Coupled DEM-LBM Technique." In Discrete Element Modelling of Particulate Media, 51–58. The Royal Society of Chemistry, 2012. http://dx.doi.org/10.1039/bk9781849733601-00051.

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Abstract:
Leakage from underground pipes could result in foundations being undermined, surface subsidence, and damage to infrastructures. Soil particles surrounding the leaking area may be mobilised, raised, and even washed apart from the soil matrix by the leaking fluid, generating a subsurface cavity. Two-dimensional numerical simulations using a coupled Discrete Element Method (DEM) and Lattice Boltzmann Method (LBM) were used to investigate the bed behaviour due to a local leakage from a buried pipe. In this technique, the DEM was used for the modelling of the soil particles and the LBM for the modelling of the fluid. Immersed Moving Boundary (IMB) scheme was adopted for the treatment between the solid and fluid phases. A parametric study was carried out with various values of initial bed height. Time evolutions of the pore pressures along the bed height and cavity development were explored. From the results, it is identified that the initial bed height influences neither the initial orifice pressure, nor the angle of the wedge at the onset of fluidisation which should be a property of the soil. However, it can be concluded that a soil bed with a deeper initial height leads to a slower decrease in the orifice pressure and a slower developing rate of the cavity. It is also worth noting that the cavity size at any particular moment relates linearly to the initial bed height, which may be of special importance in predicting cavity size at a particular moment with the initial bed height specified.
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Saavedra Mera, Karina Auxiliadora, Josselyn Katherine Cabrera Aguilar, and Paul Alexander Zambrano Flores. "La ética en la agricultura para el cuidado del medio ambiente en el Ecuador." In Análisis Científico de la Ética desde la Perspectiva Multidisciplinaria, 45–58. Editorial Grupo AEA, 2022. http://dx.doi.org/10.55813/egaea.cl.2022.5.

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Abstract:
Los desafíos globales que enfrentamos son la creciente escasez y el agotamiento de los recursos naturales, en un momento de creciente demanda de alimentos, bienes y servicios; la agricultura, incluidos los cultivos, la ganadería, la silvicultura, la pesca y la acuicultura, están creciendo rápidamente. Ecuador tiene uno de los índices de biodiversidad por metro cuadrado más altos del planeta, la ganadería y la agricultura no son ajenas a esta clasificación. La agricultura industrial moderna, que se caracteriza por el modelo de biotecnología, debe estar expuesta a la agricultura sostenible. El objetivo de la investigación es analizar cómo influye la ética dentro del ámbito de la agricultura para ofrecer cuidado del medio ambiente en el Ecuador, así como lograr la sostenibilidad de la vida en el planeta. Este proyecto se basa en una metodología cualitativa explicativa con uso de la revisión bibliográfica de distintas revistas científicas mediante la evaluación y búsqueda de la información. Al analizar los resultados se puede apreciar que el comercio a nivel internacional tiene muy bajos controles y certificaciones poniendo en riesgo la producción ecológica a fin de generar bajos costes de producción al hacer uso excesivo de tierra, el agua y los recursos genéticos nos pone en peligro no solo a Ecuador, si no al mundo en general. Finalmente se concluye que la ética vinculada con la agricultura fortalece una medida de cuidado a largo plazo del planeta en el cual habitamos, al cuidar del mismo, también cuidamos a los habitantes.
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Conference papers on the topic "Metodo dei momenti"

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Rios Neto, Atair, and Osmar Vogler. "A Backpropagation with Automatically Generated Momentum Method." In 6. Congresso Brasileiro de Redes Neurais. SBRN, 2016. http://dx.doi.org/10.21528/cbrn2003-048.

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2

Silveira, Eduardo, and Marcos Heckler. "Ferramenta Computacional para Análise de Antenas Filamentares Utilizando o Metodo dos Momentos." In XXX Simpósio Brasileiro de Telecomunicações. Sociedade Brasileira de Telecomunicações, 2012. http://dx.doi.org/10.14209/sbrt.2012.154.

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3

Xiao, Jie, and Bohdan T. Kulakowski. "Genetic Algorithm-Based Maximum Likelihood Parameter Estimation for Transit Buses." In ASME 2001 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. American Society of Mechanical Engineers, 2001. http://dx.doi.org/10.1115/imece2001/de-23251.

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Abstract:
Abstract Vehicle dynamic models include parameters that qualify the dependence of input forces and moments on state and control variables. The accuracy of the model parameter estimates is important for modeling, simulation, and control. In general, the most accurate method for determining values of model parameters is by direct measurement. However, some parameters of vehicle dynamics, such as suspension damping or moments of inertia, are difficult to measure accurately. This study aims at establishing an efficient and accurate parameter estimation method for developing dynamic models for transit buses, such that this method can be easily implemented for simulation and control design purposes. Based on the analysis of robustness, as well as accuracy and efficiency of optimization techniques, a parameter estimation method that integrates Genetic Algorithms and the Maximum Likelihood Estimation is proposed. Choices of output signals and estimation criterion are discussed involving an extensive sensitivity analysis of the predicted output with respect to model parameters. Other experiment-related aspects, such as imperfection of data acquisition, are also considered. Finally, asymptotic Cramer-Rao lower bounds for the covariance of estimated parameters are obtained. Computer simulation results show that the proposed method is superior to gradient-based methods in accuracy, as well as robustness to the initial guesses and measurement uncertainty.
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4

Sun, Jin, Francine Battaglia, and S. Subramaniam. "Hybrid Two-Fluid DEM Simulation of Gas-Solid Fluidized Beds." In ASME 2006 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2006. http://dx.doi.org/10.1115/imece2006-14831.

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Abstract:
Simulations of gas-solid fluidized beds have been carried out using a hybrid simulation method, which couples the discrete element method (DEM) for particle dynamics with the ensemble-averaged two-fluid (TF) equations for the fluid phase. The coupling between the two phases is modeled using an interphase momentum transfer term. The results of the hybrid TF-DEM simulations are compared to experimental data and two-fluid model simulations. It is found that the TF-DEM simulation is capable of predicting general fluidized bed dynamics, i.e., pressure drop across the bed and bed expansion, which are in agreement with experimental measurements and two-fluid model predictions. In addition, the TF-DEM model demonstrates the capability to capture more heterogeneous structural information of the fluidized beds than the two-fluid model alone. The microstructures in fluidized beds are analyzed and the implications to kinetic theory for granular flows are discussed. However, the TF-DEM simulations depend on the form of the interphase momentum transfer model, which can be computed in terms of averaged or instantaneous particle quantities. Various forms of the interphase momentum transfer model are examined, and their suitability to the hybrid TF-DEM simulation approach is evaluated.
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5

Schenk, Christian A., and Lawrence A. Bergman. "Vibration of Elastic Continuum With Stochastically Varying Surface Roughness Carrying an Accelerating Oscillator." In ASME 2001 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. American Society of Mechanical Engineers, 2001. http://dx.doi.org/10.1115/imece2001/de-23200.

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Abstract:
Abstract The problem of calculating the second moment properties of the response of a general class of non-conservative linear distributed parameter systems with stochastically varying surface roughness excited by a moving concentrated load is investigated. In particular, the method as presented in [1] is extended to the case of an arbitrarily varying oscillator speed. The resulting initial boundary value problem is transformed into the modal state space, where the second moment characteristics of the response are determined by direct integration using a Runge-Kutta method.
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6

Oliveira Eskinazi, Mara. "Le Corbusier in Berlin, 1958: the universal and the individual in the unbuilt city." In LC2015 - Le Corbusier, 50 years later. Valencia: Universitat Politècnica València, 2015. http://dx.doi.org/10.4995/lc2015.2015.921.

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Abstract:
Abstract: Among several urban plans designed for Berlin, we find Le Corbusier`s project for the Hauptstadt Berlin 1958 competition, which aimed at thinking the reconstruction of the city center destroyed in the II World War. Corbusier`s relation with Berlin dates back to 1910, when he arrives at the city to work at Peter Behrens` office. So, for him, the plan for Berlin was a rare opportunity to develop ideas about the city that provided one of the largest contributions to his urban design education, and also to develop ideas he formulated forty years before for Paris` center. Besides that, this project was developed almost simultaneously with CIAM`s crises and dissolution, which culminated in the 50`s with the consequent appearance of Team 10. At that moment Corbusier`s universalist approach to urbanism starts to be challenged by CIAM`s young generation, which had a critical approach towards the design methods inherited from the previous generation, associated with CIAM`s foundational moment. From the beginning of the 50`s on, this new generation balances the universalist ideals inherited from the previous generation with individualist ones they identified as necessary to face the new post war reality. Thus, the main goal of this paper is to analyse Corbusier’s design for Berlin and question whether he, at an already mature point of his career, was proposing a plan that answered only the questions that were important to CIAM and to the canonical principles of modern architecture, or if he had also addressed those that belonged to the new generation and Team 10`s agenda, both of them present in the debates of the moment, largely identified as a transitional period. Resumen: Entre varios planes urbanos diseñados para Berlín, esta el proyecto de Le Corbusier para el concurso Hauptstadt Berlín 1958, que tenia como objetivo pensar la reconstrucción del centro de la ciudad, destruida en la II Guerra Mundial. La relación de Corbusier con Berlín se remonta a 1910, cuando llega a la ciudad para trabajar en la oficina de Peter Behrens. Así que, para él, el plan de Berlín fue una rara oportunidad de desarrollar ideas sobre la ciudad que dio una de las mayores enseñanzas a su aprendizaje en diseño urbano, y también para desarrollar las ideas que formuló cuarenta años antes para el centro Paris. Además de eso, este proyecto se ha desarrollado simultáneamente con la crisis y disolución de CIAM, y con la aparición de Team 10. En ese momento, el enfoque universalista de Corbusier comienza a ser cuestionado por la generación joven de CIAM, que tenía enfoque crítico hacia los métodos de diseño heredados de la generación anterior. Desde el principio de los 50`s, esta nueva generación equilibra los ideales universalistas heredados de la generación anterior con los individualistas necesarios para hacer frente a la nueva realidad. Por lo tanto, lo principal objetivo de este trabajo es analizar el diseño de Corbusier para Berlín y cuestionar si, en un punto ya maduro de su carrera, él propone un plan que respondió sólo las cuestiones que eran importantes para CIAM y a los principios canónicos de la arquitectura moderna, o si también se trataron temas que pertenecían a la nueva generación y a la agenda del Team 10, ambos presentes en los debates del momento, en gran parte identificado como un período de transición. Keywords: Berlin; competition; reconstruction; universal; individual; transitional period. Palabras clave: Berlín; concurso; reconstrucción; universal; individual; periodo de transición. DOI: http://dx.doi.org/10.4995/LC2015.2015.921
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Elghannay, Husam A., and Danesh K. Tafti. "DEM Predictions of NETL Small Scale Challenge Problem." In ASME 2014 4th Joint US-European Fluids Engineering Division Summer Meeting collocated with the ASME 2014 12th International Conference on Nanochannels, Microchannels, and Minichannels. American Society of Mechanical Engineers, 2014. http://dx.doi.org/10.1115/fedsm2014-21032.

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Abstract:
The Discrete Element Method (DEM) coupled to Computational Fluid Dynamics (CFD) is used to predict dense fluid-particle system in a blind study using the in-house code GenIDLEST (Generalized Incompressible Direct and Large Eddy Simulation of Turbulence). The experimental measurements were performed at the Department of Energy’s (DOE’s) National Energy Technology Laboratory (NETL) at three different superficial velocities in a 0.076m×0.23m×1.22m bubbling fluidized bed with 3.26 mm Nylon beads. Experimental measurements include the mean and rms of pressure drop between specific locations, the first four moments of solid velocity components, and time series of pressure drop at selected locations in the bed. The predictions capture the trends in the change in bed hydrodynamics with an increase in the superficial velocity. While good qualitative agreement is found with experiments, quantitative agreement is fair. Factors that might cause deviations in predictions are discussed.
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Tu, Xuxin, and Jose Andrade. "Criteria for Static Equilibrium in Discrete Element Methods." In ASME 2007 International Mechanical Engineering Congress and Exposition. ASMEDC, 2007. http://dx.doi.org/10.1115/imece2007-43953.

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Abstract:
In most DEM codes, the governing equation for static problems is solved in an explicit scheme that involves a set of motion equations with numerical damping. With such an explicit scheme, parameter calibration is demanded in order to obtain a converged solution and to achieve a state of static equilibrium. This paper presents two criteria, based on the homogenized stress equation, for evaluating the static force balance and the static moment balance, respectively. Numerical examples demonstrate that these two criteria play a critical role in calibrating the explicit scheme and preventing it from generating erroneous results.
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Oliveira, A. D., and T. P. Filomena. "Stochastic scenario generation: An empirical approach." In I Encontro de Teoria da Computação. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2018. http://dx.doi.org/10.5753/etc.2016.9851.

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Abstract:
We briefly discuss the differences among several methods to generate a scenario tree for stochastic optimization. First, the Monte Carlo Random sampling is presented, followed by the Fitting of the First Two Moments sampling, and lastly the Michaud sampling. Literature results are reviewed, taking into account distinctive features of each kind of methodology. According to the literature results, it is fundamental to consider the problem’s unique characteristics to make the more appropriate choice on sampling method.
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10

M. Ribeiro, Alexandre, André R. Fioravanti, and Ely C. de Paiva. "Model-Based Approach for Cornering Stiffness and Yaw Moment of Inertia Estimation of a Scaled Electric Vehicle." In Congresso Brasileiro de Automática - 2020. sbabra, 2020. http://dx.doi.org/10.48011/asba.v2i1.1007.

Full text
Abstract:
This paper addresses the problem of estimating the tire cornering stiffness coecient and the yaw moment of inertia of a scaled car-like vehicle. The method merges measurements information of the vehicle lateral response along with its nonlinear planar model. Aiming effective and accurate results, we propose solving an optimization problem based on a representative dataset obtained experimentally using a persistently exciting input. The validation of the proposed method is shown by comparing the agreement between numerical simulations, evaluated with the estimated parameters, with experimental data. Three representative maneuvers are considered for this purpose, including indoor and outdoor experiments.
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