Journal articles on the topic 'Metodi e Modelli'

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Gallo, Bianca. "Modelli, metodi e formazione." GRUPPI, no. 1 (July 2022): 101–6. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2021oa14026.

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Abstract:
In questo lavoro si esaminano gli aspetti della pratica clinica nelle terapie di gruppo evidenziati da Anzieu. Lo studio di questo testo appare come assolutamente rilevante per COIRAG, la cui organizzazione è particolarmente complessa. Nella formazione dei futuri psicoterapeuti di gruppo, COIRAG propone una integrazione dei diversi modelli delle associazioni federate che sono presenti in COIRAG, e che hanno metodologie e riferimenti teorici diversi, benché tutti derivati da una radice comune, la psicoanalisi. L'autore affronta in particolare il problema dei cosiddetti gruppi "corporei", come è lo psicodramma, che metodologicamente prevedono delle vere e proprie azioni. L'autore propone delle ipotesi che si appoggiano sulle più recenti conoscenze della biologia, e che mostrano come tali tecniche, a differenza di ciò che accade nei gruppi verbali, in generale si basano sulla mobilizzazione di memorie corporee implicite, pensieri mai pensati, o pensieri che siano stati rimossi o negati, ma conservati tali e quali nel corpo. 
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Milanaccio, Alfredo. "Produrre conoscenza sociologica: teorie, metodi e modelli." Quaderni di Sociologia, no. 70-71 (November 1, 2016): 175–76. http://dx.doi.org/10.4000/qds.786.

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3

Blasimme, Alessandro. "Governare la biomedicina: l'etica della ricerca scientifica come questione pubblica." PARADIGMI, no. 1 (April 2011): 127–43. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-001008.

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Abstract:
L'articolo prende in esame i problemi etici connessi con le scienze della vita e i modelli di decisione pubblica messi in atto per fare fronte al crescente disaccordo morale sui metodi e gli scopi della ricerca. Mostra inoltre come negli ultimi decenni si siano affermati modelli didella scienza improntati a visioni differenti dei rapporti tra comunitŕ scientifica, comunitŕ bioetica e decisori pubblici. Fornisce infine un'analisi dei fondamenti teorici generali di tali modelli.
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Pellai, Alberto. "Prevenzione e psicoterapia. Potenzialitŕ e strategie di intervento in base al modello cognitivista." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2012): 48–65. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-001004.

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Abstract:
L'articolo presenta teorie e modelli di intervento finalizzati alle strategie di prevenzione primaria e secondaria rivolte alla promozione della salute in etŕ evolutiva. In particolare vengono analizzate azioni preventive che sono l'applicazione pratica degli assunti teorici presenti nella teoria dell'attaccamento di J. Bowlby, oltre ad interventi promossi in ambito scolastico e rivolti sia ai bambini, che agli adolescenti. Una particolare attenzione č dedicata al modello della Life Skills Based Education ed all'educazione tra pari, metodi privilegiati per la promozione del benessere in etŕ evolutiva. Il contributo del modello cognitivista e il ruolo dello psicoterapeuta vengono messi in evidenza, pur sottolineando l'importanza di un approccio multidisciplinare e transteorico.
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Tazza, L., A. Di Napoli, and F. Franco. "Considerazioni su uno studio che confronta l'utilizzo di metodi semiparametrici e parametrici nello studio della sopravvivenza degli accessi vascolari per emodialisi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 4 (January 24, 2018): 38–41. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1498.

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Abstract:
Ravani et al hanno recentemente confrontato la sopravvivenza degli accessi arterovenosi con vasi nativi vs. protesici utilizzando metodi statistici differenti da quelli comunemente usati in letteratura. Quando il fenomeno sotto osservazione (nel caso specifico “il rischio istantaneo di fallimento dell'accesso”) non rimane costante nel tempo ma segue un andamento noto, l'uso dei modelli statistici parametrici può essere in grado di offrire maggiori e più accurate informazioni rispetto ai semiparametrici (regressione di Cox). Le diverse cause di fallimento degli accessi vascolari sono sensibilmente tempo-dipendenti. Inoltre i metodi parametrici consentono di analizzare meglio gli eventi ripetuti per lo stesso soggetto. È il caso del paziente che per fare l'emodialisi richiede un nuovo intervento quando fallisce il precedente. I modelli parametrici permettono una più accurata valutazione dell'effetto fragilità.
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Regonini, Gloria. "LE POLITICHE SOCIALI IN ITALIA: METODI DI ANALISI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 15, no. 3 (December 1985): 335–77. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200003348.

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Abstract:
IntroduzioneQuesto articolo si propone tre obiettivi: discutere alcuni recenti orientamenti metodologici emersi dagli studi comparati sul policy making nei paesi occidentali; mettere alla prova la loro capacità di catturare elementi importanti del modo di elaborare le politiche sociali in Italia; controllare se non sia possibile trattare le discordanze tra i modelli considerati ed il caso italiano non come meri residui o come prodotti di una qualche anomalia nazionale, ma come elementi per un riesame degli schemi inizialmente assunti come punto di riferimento, in modo da ampliarne il potere esplicativo.
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Küstner, B. Moreno, F. Torres González, and J. D. Luna Del Castillo. "Analysis of patterns of mental health care with three different approaches (cross-sectional, longitudinal and dynamic)." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 2 (June 2001): 82–89. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005157.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo– Questo articolo si propone di fornire una panoramica dei diversi metodi di analisi delle informazioni relative alFutilizzazione dei servizi secondo approcci differenti.Metodi– E' stata predisposta un review sistematica degli studi suipatterndi cura. L'analisi suipatterndi cura è stata divisa secondo tre differenti approcci:cross-sectional, longitudinale e dinamico.Risultati– Negli studicross-sectional, le informazioni sull'utilizzazione sono basate sui numero totale dei contatti con i servizi di salute mentale, in un certo periodo. Nel secondo approccio, chiamato longitudinale, l'analisi di sopravvivenza è applicata considerando l'intervallo di tempo tra ciascun contatto. Il terzo tipo di contatto, chiamato qui approccio «dinamico», comporta l'applicazione di modelli matematici basati sulle catene markoviane per analizzare la probabilità di cambiamento da un tipo di contatto all'altro.Conclusioni– Si sottolinea la necessita di studi ulteriori predisposti per analizzare i dati dei registri psichiatrici dei casi con modelli standardizzati per l'analisi dell'utilizzazione dei servizi psichiatrici.
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Löbl, Ivan. "La sovrastima dei metodi molecolari e dei modelli matematici rispetto a quelli tradizionali può condurre a problemi reali nella conoscenza della biodiversità mondiale." Memorie della Società Entomologica Italiana 92, no. 1-2 (December 15, 2015): 85. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2015.85.

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Abstract:
Fin dal 1992, con la Convenzione sulla Diversità Biologica di Rio de Janeiro, la biodiversità della terra è una materia di costante interesse pubblico, ma la comunità scientifica, impegnata nel descrivere e identificare le specie animali includendole in grandi raggruppamenti diversificati, deve affrontare difficoltà in continua crescita. I problemi derivano dalla scarsa comprensione della specificità della tassonomia e dall’assegnare eccessivo valore ai metodi quantitativi e alle moderne tecnologie. Dato che la maggior parte delle specie animali deve essere ancora scoperta e studiata, è necessario affrontare la situazione con metodi più equilibrati.
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Butera, Federico. "Innovazione e Ricerca e Sviluppo: la questione dell'organizzazione e del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 57–68. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122003.

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Abstract:
L'innovazione è un fenomeno più ampio di quello della ricerca e sviluppo: l'autore ne illustra le diverse tipologie. L'Italia dispone di una quota di risorse destinata alla R&S inferiore a tutti i Paesi sviluppati; i finanziamenti pubblici sono in proporzione più alti di quelli di altri Paesi; l'Italia, per numero di brevetti e di marchi comunitari registrati, è invece in una buona posizione e in costante crescita; forte è il contributo delle grandi imprese alla brevettazione, mentre modesto è quello delle medie imprese, praticamente nullo quello delle piccole imprese; tuttavia, il volume di innovazioni generate è molto più elevato: le innovazioni di processo (marketing, organizzazione, metodi, tecnologie di produzione, etc.) non brevettate e le innovazioni di prodotto incrementali sono molto più numerose del numero dei brevetti. L'articolo esamina le caratteristiche organizzative della Ricerca e Sviluppo che sono diverse da quelle di altre funzioni di impresa ma che hanno anticipato nuovi modelli organizzativi e in particolare le organizzazione organiche e quelle in rete. Viene presentato il modello di funzionamento basato sulle 4C originato nella R&S e poi diffuso nelle moderne organizzazioni: Cooperazione autoregolata, Conoscenza condivisa, Comunicazione estesa, Comunitŕ di lavoro.
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Bille-Brahe, Unni. "Some perspectives on suicidal behaviour." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 9, no. 2 (June 2000): 93–98. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008277.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Esaminare e precisare alcune domande di particolare rilevanza per la ricerca sul suicidio. Metodi - Discussione nel merito delle domande riguardanti l'epidemiologia e le varie teorie sul comportamento suicidario. Risultati - Sono state definiti quattro tipi di domande: come molte persone manifestano un comportamento suicidario? Chi sono? Perche' lo fanno? E che cosa possiamo fare riguardo a ciò? Le risposte alle prime tre domande sono indispensabili per afffrontare la quarta domanda: cosa possiamo fare. Conclusioni - I complessi modelli ed il retroterra che stanno alia base del comportamento suicidario richiedono interdisciplinarietà ed uno sviluppo sia dell'approccio multifattoriale sia di quello legato al processo, oltre uno sviluppo degli sforzi evidence-based e realizzabili.
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Villaggio, Piero. "Salsa, Sandro: Equazioni a derivate parziali. Metodi, modelli e applicazioni (Partial differential equations. Methods, models and applications)." Meccanica 46, no. 2 (August 6, 2010): 477–78. http://dx.doi.org/10.1007/s11012-010-9346-4.

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GOLDSTEIN, BERNARD R. "THE MAKING OF ASTRONOMY IN EARLY ISLAM." Nuncius 1, no. 2 (1986): 79–92. http://dx.doi.org/10.1163/182539186x00520.

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Abstract:
Abstract<title> RIASSUNTO </title>Lo studio dell'astronomia in Islam iniziò nel tardo ottavo secolo con influenze provenienti dall'Iran e dall'India. Durante il nono secolo si diffusero metodi e testi greci che condussero a un « rinascimento » nell'attività astronomica. Il centro di questa attività, che ebbe il sostegno (fra gli altri) del Califfo al-Ma'mūn, fu Bagdad. Nonostante la mancanza di testi sopravvissuti, possiamo ricostruire i risultati ottenuti in questo periodo dalle opere di al-Bīrūnī (morto ca. 1050), e di altri autori successivi. Conviene notare che un numero consistente di parametri basati su nuove osservazioni furono migliorati ma che i modelli sottostanti non furono mai messi in discussione. Il presente articolo propone 1) gli astronomi appartenevano alla classe media colta dei centri urbani della quale condividevano i valori e 2 che un pieno apprezzamento delle imprese di questi scienziati richiede una familiarità con il contesto in cui lavoravano.
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Olivito, Renato S., and Rosamaria Codispoti. "Natural Fiber Composites for Structural Strengthening of Constructions." Key Engineering Materials 916 (April 7, 2022): 66–73. http://dx.doi.org/10.4028/p-qg327p.

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Abstract:
Negli ultimi anni vengono studiate le fibre naturali di origine vegetale come lino, juta, canapa, basalto oltre a quelle derivate dal bambù o dall'ananas, per le loro molteplici proprietà. Tra i principali vantaggi che hanno, ricordiamo: la grande disponibilità in natura; sono rinnovabili, hanno una bassa densità e un costo contenuto, nonché proprietà meccaniche che li rendono interessanti per la realizzazione di materiali compositi fibrorinforzati. Sono utilizzati da tempo in vari settori dell'ingegneria: dall'automotive e aerospaziale all'ingegneria civile per la realizzazione di pannelli, pareti ecc. Attualmente l'attenzione è stata focalizzata sulla possibilità di utilizzarli come materiali di rinforzo su strutture in muratura. Il continuo e crescente interesse per la conservazione dei beni storici richiede sistemi di rinforzo di facile utilizzo e affidabili con relative metodologie di calcolo che permettano di valutare la capacità delle strutture murarie esistenti e rinforzate. Tuttavia, i modelli analitici applicabili alle strutture in muratura armata non sono stati sviluppati allo stesso livello di quelli per altri materiali da costruzione moderni. In particolare, esiste un divario tra i risultati sperimentali di elementi murari armati con sistemi innovativi ei risultati ottenuti da modelli analitici. Tutto ciò ha ostacolato un'analisi completa dell'approccio sperimentale che può fornire un prezioso contributo a metodi di progettazione eccessivamente conservativi per soluzioni di rinforzo innovative. Nel presente lavoro, al fine di validarne l'efficacia vengono mostrati i risultati di un'ampia campagna sperimentale per la caratterizzazione meccanica di compositi con fibre naturali e la loro applicazione ad elementi strutturali in muratura, in diverse condizioni di carico applicato e geometrie murarie. Parole chiave: Fibre naturali – Compositi – FRCM - Massoneria
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Munk-Jørgensen, Povl. "Perspectives for psychiatric epidemiology: are we measuring the right things?" Epidemiologia e Psichiatria Sociale 5, no. 3 (December 1996): 190–97. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00004176.

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RIASSUNTOScopo - In questi ultimi anni l'epidemiologia è al centro dell'attenzione. La psichiatria è stata all'avanguardia nello sviluppo dei metodi epidemiologici e nella loro applicazione alia ricerca è alia pianificazione. La psichiatria epidemiologica si è occupata prevalentemente del servizi sanitari di secondo livello, cioè dei servizi ospedalieri. Scopo del presente lavoro è discutere quali sistemi di monitoraggio e quali tipi di dati saranno necessari in futuro. Metodo - La discussione e basata sull'esperienza e sui risultati ottenuti dai registri psichiatrici esistenti, principalmente dal Registro Psichiatrico dei Casi danese, presso il Dipartimento di Psichiatria demografica di Aarhus. Risultati - Alcuni Paesi hanno sviluppato sistemi di monitoraggio per la registrazione routinaria dei dati riguardanti il settore ospedaliero, la qualcosa comporta rilevanti benefici per garantire la qualita, per la ricercà e per la pianificazione. Peraltro, dopo l'introduzione della psichiatria decentratà, si deve riconoscere l'urgente necessita di spostare il punto focale affinche l'impiego dell'epidemiologia possa giovare anche alle attivita nel campo della psichiatria territoriale e della salute mentale fornita dai servizi di primo livello. Sebbene cio comporti grandi difficolta, devono essere sviluppati sistemi di monitoraggio per raccogliere informazioni valide e attendibili relative a tali mezzi di cura. E inoltre necessario sviluppare metodi epidemiologici da impiegare nella ricerca e nella garanzia di qualita in questo campo. Tali metodi di ricerca dovrebbero essere utilizzati non solo nell'indagine sull'eziologia. il decorso ed i risultati clinici dei disturbi mentali, ma anche, per esempio, nell'osservazione del funzionamento sociale e della disabilita dei pazienti psichiatrici, del bisogno di cura, della soddisfazione dei bisogni, dell'economia sanitaria e del flusso dei pazienti tra i differenti livelli del sistema di trattamento. Cio provoca numerose domande relative alia sicurezza dei dati, alia legislazione ed a problemi etici legati alia raccolta e all'impiego di dati nei modelli epidemiologici. Conclusioni - Si raccomanda di dare priorità ad un ampia utilizzazione dei dati dei registri esistenti; all'introduzione di registri relativi alia salute mentale fornita dai servizi di secondo livello nei Paesi che ne sono privi; all'introduzione di registri relativi alia salute mentale fornita dai servizi di primo livello; all'introduzione di sistemi di monitoraggio della disabilità; all'introduzione di sistemi per monitorare le risorse dei pazienti; ad una larga collaborazione in questo lavoro tra epidemiologi in campo psichiatrico, amministratori, economisti e tecnici.
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Salaffi, F., M. Carotti, and C. Cervini. "Modificazioni morfo-funzionali della cartilagine nella senescenza e nell'osteoartrosi." Rivista di Neuroradiologia 7, no. 3_suppl (October 1994): 25–36. http://dx.doi.org/10.1177/19714009940070s305.

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Abstract:
La cartilagine articolare è un tessuto connettivo avascolare, aneurale che ricopre le superfici articolari. La funzione di assorbimento delle sollecitazioni meccaniche, a protezione dell'osso subcondrale, rende la supeficie articolare idonea a sostenere il carico. Le funzioni inerenti le modalità di assorbimento della sollecitazione meccanica, che fanno sì che la deformazione sia reversibile, dipendono in larga parte dalle caratteristiche della cartilagine, intesa come struttura altamente organizzata. Nell'osteoartrosi umana e nei suoi modelli animali l'alterazione strutturale dei proteoglicani cartilaginei rappresenta l'evento centrale. Vengono discusse, alla luce delle acquisizioni più recenti, le implicazioni sulle proprieta fisico-chimiche e morfo-strutturali della cartilagine articolare riguardanti le caratteristiche di base dei proteoglicani, la struttura dei collageni, l'organizzazione della matrice extracellulare e le sue modificazioni nella senescenza ed in corso di osteoartrosi con le relative conseguenze sulle proprietà biomeccaniche del disco intervertebrale. Le conoscenze relative alle alterazioni della struttura proteoglicanica e lo sviluppo di nuovi metodi di determinazione dei markers biochimici del danno cartilagineo potrebbero migliorare la comprensione delle relazioni fra senescenza ed osteoartrosi, nonchè il riconoscimento delle modificazioni più precoci e la valutazione della risposta terapeutica.
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Francesca, Petrei. "Problemi metodologici e applicativi connessi con la misurazione della produttivitŕ." RIVISTA DI ECONOMIA E STATISTICA DEL TERRITORIO, no. 3 (December 2011): 5–38. http://dx.doi.org/10.3280/rest2011-003002.

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Abstract:
Il presente lavoro ha due principali obiettivi. Il primo č illustrare i metodi utilizzati per la misurazione della produttivitŕ e le relative criticitŕ. Il secondo obiettivo č analizzare quale apporto possa dare l'utilizzo dell'analisi fattoriale alla specificazione della produttivitŕ totale dei fattori che, in un'ottica neoclassica, č assimilata al residuo di Solow. L'ipotesi di partenza č che il concetto di residuo possa essere descritto tramite un insieme di variabili che si suppone abbiano alla base una struttura che le colleghi tra loro. Per verificare questa ipotesi, si č utilizzato lo strumento dell'analisi fattoriale (AF) che si puň definire come un modello statistico idoneo a ridurre un sistema complesso di correlazioni in uno di minori dimensioni. Le ipotesi fatte inizialmente in sede di costruzione della matrice di dati, vengono in larga parte confermate dall'analisi. Le dimensioni individuate sono esattamente riprodotte dagli assi fattoriali. Nello specifico, l'asse fattoriale del capitale, che č anche quello che riproduce la maggiore percentuale di varianza, risulta essere di particolare importanza visto come fattore latente della produttivitŕ; si racchiudono in esso, infatti, tutti gli elementi che rendono un territorio particolarmente competitivo e, quindi, produttivo. L'integrazione con gli altri due fattori latenti disegna quella struttura semplificata che si cercava per descrivere il residuo di Solow. Un'importante conclusione da rilevare č il possibile uso dell'analisi multivariata per analizzare un concetto che č studiato in larga parte attraverso modelli econometrici. Si puň, dunque, utilizzare questo tipo di analisi a scopi confermativi: nel caso del residuo di Solow, infatti, si puň confermare che effettivamente esso colga impropriamente degli aspetti che non sono ricompresi nelle misure di input e di output e proprio questi aspetti, menzionati dalla letteratura o dalle determinazioni econometriche, si riscontrano nella struttura latente disegnata grazie all'analisi fattoriale quali determinanti della produttivitŕ e, quindi, della crescita di un sistema economico.
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Vedovelli, Cristina. "Learning environments that enhance students’ cognitive functioning." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 322–39. http://dx.doi.org/10.36253/form-12606.

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Abstract:
A general rethinking of the school system is underway. Today, the purpose of school is to prepare students for rapid change and the complexity of reality so that they are not overwhelmed. Executive cognitive functions have been shown to be fundamental to this purpose, specifically thoughtful planning of an idea, reflexivity, systematic approach to a task/problem, and the ability to stay focused. These are the skills that tomorrow's leaders will need (Diamond and Lee, 2011). But what theoretical and instructional models exist that aim to develop the cognitive skills necessary to succeed in school and in life? How and to what extent are the pedagogical principles of these models reflected in the organization of the physical learning space? This paper aims to trace some of the methods that promote the development of executive cognitive skills and examine how they organize the learning space. Ambienti di apprendimento che potenziano il funzionamento cognitivo degli studenti. È in atto un ripensamento generale del sistema scolastico. Oggi la finalità della scuola è di preparare gli studenti ai rapidi cambiamenti e alla complessità del reale in modo che non ne siano travolti. Fondamentali a questo scopo si sono rivelate le funzioni cognitive di tipo esecutivo, in particolare la pianificazione mentale di un’idea, la riflessività, la sistematicità nell’affrontare un compito/problema e la capacità di rimanere concentrati. Queste sono le competenze di cui avranno bisogno i leader di domani (Diamond & Lee, 2011). Ma quali sono i modelli teorici e didattici che si propongono di sviluppare le competenze cognitive necessarie per avere successo a scuola e nella vita? Come e in che misura i principi educativi di questi modelli si riflettono sull’organizzazione dello spazio fisico di apprendimento? Questo contributo si propone di ripercorrere alcuni tra i metodi che favoriscono lo sviluppo di competenze cognitive di tipo esecutivo e di indagare come organizzano lo spazio formativo.
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Lorenzi, F. "Breve Storia del Metodo Gemellare 2 - Le Attuali Formulazioni del Metodo." Acta geneticae medicae et gemellologiae: twin research 47, no. 1 (January 1998): 57–71. http://dx.doi.org/10.1017/s0001566000000386.

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Il termine LISREL e l'acronimo di LInear Structural RELationship ed è nato inizialmente come nome di un software messo a punto dallo svedese Karl Joreskog e dai suoi collaboratori nei primi anni '70 per stimare, col metodo della massima verosimiglianza, i coefficienti strutturali dei modelli basati su sistemi di equazioni strutturali.Tali modelli, nella elaborazione tramite il LISREL, rappresentano la sistemazione logica, prima ancora che statistica o computeristica, di tecniche di analisi multivariata le cui prime proposte risalgono all'ininzio del secolo; riconducendo ad un unico modello che ne costituisce una geniale sintesi, approcci ed itinerari scientifici fino ad allora distinti e non comunicanti, quali l'analisi fattoriale, i modelli causali e i modelli di misurazione. In particolare rappresentano in questo momento la più completa e sistematica risposta al problema di operazionalizzare in termini di ricerca e di verifica empirica, nel campo delle scienze sociali, la controversa, ma non per questo meno fondamentale, nozione di causalità. Essi sono quindi la reinterpretazione, sistemazione e soprattutto generalizzazione di quelli che negli anni '60 venivano chiamati i modelli causali e che nella prima metà degli anni '70 avevano conosciuto una notevole popolarità fra i sociologi soprattutto attraverso la tecnica della path analysis.
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Skapinakis, Petros, and Glyn Lewis. "Epidemiology in community psychiatric research: common uses and methodological issues." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 1 (March 2001): 18–26. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008502.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – I principi epidemiologici sono alia base di molte ricerche mediche, in particolare di quelle concernenti la pianificazione e la valutazione dei servizi sanitari, comprese le ricerche di psichiatria sociale e di comunità. Scopo di questo lavoro è quello di effettuare una revisione relativa ad alcune comuni utilizzazioni dell'epidemiologia nelle ricerche di psichiatria di comunità e di discutere alcune questioni metodologiche che si presentano frequentemente nelle ricerche epidemiologiche relative ai setting comunitari. Metodo – Questa è una review della letteratura rilevante e delle ricerche in corso nel Dipartimento di Psicologia Medica dell'Università del Galles, Facoltà di Medicina. Risultati – Tra le varie utilizzazioni dell'epidemiologia nella sanità, quattro sono particolarmente rilevanti nei setting comunitari: l'accertamento dei bisogni di salute mentale della popolazione (vengono descritti quattro approcci: la raccolta di dati di routine, rilevamento dei pazienti esistenti, il rilevamento nella popolazione generale ed i modelli statistici), l'identificazione dei fattori di rischio della malattia, il contributo della prevenzione e la valutazione dell'efficacia clinica degli interventi di cura. Le questioni metodologiche più importanti includono l'inferenza di tipo causale, che in epidemiologia comporta la spiegazione dell'associazione tra esposizione e malattia (caso, bias, fattori confondenti, causalità inversa e causalità), la questione dei fattori confondenti e come tener conto di essi e questioni che sorgono nel contesto di specifici disegni di studio. Conclusioni – L'epidemiologia à divenuta un insieme di metodi utilizzati per rispondere ad un ampio settore di domande cliniche. La ricerca basata sulla popolazione è una parte senziale della ricerca clinica, ma le conoscenze epidemiologiche sono necessarie ai clinici per valutare e interpretare la letteratura scientifica.
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Seccia, Maria Cristina. "TEACHING TRANSLATION FROM ENGLISH INTO ITALIAN AS A PURPOSEFUL ACTIVITY IN THE LANGUAGE CLASSROOM: AN EMPIRICAL STUDY." Italiano LinguaDue 13, no. 2 (January 26, 2022): 645–64. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/17161.

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Abstract:
This article discusses the ways in which pedagogical translation into Italian can be a valuable tool in enhancing the students’ proficiency, thus contributing to the still underdeveloped research on effective translation teaching practices in the Italian language classroom. Taking an interdisciplinary approach to Italian teaching and based on empirical data collected from translation into Italian workshops delivered to undergraduate Modern Languages students at the University of Hull (UK), this article examines the ways in which drawing on translation studies teaching models can help students to enhance their communicative language competences. Particular attention is paid to pragmatic, sociolinguistic and pluricultural competences, which are crucial in the formation of future language professionals as cultural mediators. More specifically, the discussion consists of the evaluation of two interrelated translation teaching models (Nord 1991/2005, 1997a/2018; Malmkjær 1998) based on a qualitative analysis of the students’ reflections through the lens of the Common European Framework of Reference (CEFR) competence model. The results indicate that drawing on translation studies teaching models can help to teach translation into Italian (which is usually perceived challenging by students) as a purposeful activity, thus enhancing the learners’ communicative ability in real life, as recommended by the CEFR. L’insegnamento della traduzione dall’inglese all’italiano come utile attività nella classe di lingua: uno studio empirico L’articolo prende in esame metodi attraverso cui la traduzione pedagogica verso l’italiano può essere usata come un valido strumento per potenziare le competenze linguistiche di studenti e studentesse. A tal proposito, si pone l’obiettivo di offrire un contributo alla ricerca tuttora in fase di espansione su come insegnare a studenti e studentesse di lingue a tradurre verso l’italiano in modo efficace. Attraverso un approccio interdisciplinare alla didattica dell’italiano e sulla base di dati raccolti durante delle lezioni di traduzione verso l’italiano rivolte e studenti e studentesse di Modern Languages della University of Hull (Regno Unito), il presente studio empirico esamina come rifarsi a modelli di insegnamento elaborati da due studiose di Translation Studies possa aiutare studenti e studentesse di italiano a potenziare le proprie competenze linguistico-comunicative. Particolare attenzione è posta sulle competenze sociolinguistiche, pragmatiche e pluriculturali, fondamentali nel formare professionisti/e in ambito linguistico in grado di agire come mediatori/trici culturali. Nello specifico, lo studio consiste nell’esaminare due modelli correlati (Nord, 1991/2005, 1997a/2018; Malmkjær, 1998) in seguito a riflessioni di studenti e studentesse analizzate qualitativamente in base ai descrittori esemplificativi del Quadro comune di riferimento per la conoscenza delle lingue (QCER). I risultati suggeriscono che rifarsi a modelli di insegnamento elaborati da studiosi/e di Translation Studies può aiutare a presentare la traduzione verso l’italiano come un’attività utile, non fine a se stessa e non solo impegnativa come viene di solito percepita da studenti e studentesse. Stando ai risultati, ciò aiuta infine a potenziare la capacità di comunicare in situazioni di vita reale come proposto dal QCER.
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Opaliński, Łukasz, and Marcin Jaromin. "Wybrane metody prognozowania tempa rozwoju dyscyplin naukowych (indeks citing half-life, metoda regresji nieliniowej, linearyzowanej i wielomianowej drugiego stopnia)." Zagadnienia Informacji Naukowej - Studia Informacyjne 58, no. 1(115) (June 25, 2020): 76–98. http://dx.doi.org/10.36702/zin.648.

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Cel/Teza: Dokonano przeglądu oraz porównano wybrane statystyczne metody prognozowania tempa ewolucji dyscyplin naukowych. Materiał empiryczny badania stanowiły cytowania uzyskane przez publikacje należące do wybranych dyscyplin. Jednocześnie zaakcentowano problem warunków możliwości uogólnienia wyników badań prób losowych na szerszą populację generalną dokumentów.Koncepcja/Metody badań: Na przykładzie danych empirycznych, na które złożyło się prawie 25 tys. cytowań, zademonstrowano metodę tworzenia przedziałów ufności dla indeksu citing half-life oraz metody ukierunkowane na uogólnienie i prognozę zidentyfikowanych w badaniu trendów. Były to: metoda regresji nieliniowej, metoda regresji linearyzowanej i metoda regresji wielomianowej drugiego stopnia. Wyniki i wnioski: Problemy, jakie napotkały metody regresyjne, to fakt niespełniania przez nie określonych warunków Gaussa-Markova. Dla przeanalizowanych danych wykluczyło to zastosowanie podstawowych form modeli regresji jako narzędzi prognostycznych. Wymagane są korekty lub wykorzystanie innego rodzaju modeli, co stanowi perspektywę dalszych badań.Oryginalność/Wartość poznawcza: W artykule zestawiono metody ilościowe, które nie są powszechnie stosowane w celu ewaluacji tempa rozwoju nauki. Zademonstrowano ich potencjał i użyteczność w tym względzie oraz zaznaczono potrzebę dalszego ich doskonalenia i testowania metod bardziej wyrafinowanych.
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Scinto, Antonella, Maria Grazia Marinangeli, Artemis Kalyvoka, Enrico Daneluzzo, and Alessandro Rossi. "The use of the Italian version of the Parental Bonding Instrument (PBI) in a clinical sample and in a student group: an exploratory and confirmatory factor analysis study." Epidemiology and Psychiatric Sciences 8, no. 4 (December 1999): 276–83. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008198.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Il presente studio ha lo scopo di verificare la validità di costrutto della versione italiana del questionario Parental Bonding Instrument (PBI) che misura lo stile genitoriale come ricordato dal figlio. Materiali e metodi - Il questionario è stato somministrato ad un gruppo di 102 studenti dell'Università degli Studi de L'Aquila (62 maschi e 40 femmine) ed a 128 pazienti (76 maschi e 52 femmine) consecutivamente ricoverati in un reparto di psichiatria per un episodio indice. Nel gruppo dei pazienti ed in quello degli studenti sono state confrontate le medie dei valori delle due dimensioni («cura» e «protezione») per ciascun genitore in ogni gruppo, con un t-test per campioni indipendenti. Dopo la verifica della consistenza interna degli item del questionario calcolando il valore dell'alfa di Cronbach, è stata effettuata un'analisi fattoriale esplorativa per studenti e pazienti separatamente per individuare i fattori latenti del questionario e un'analisi fattoriale confermatoria nel gruppo di studenti per valutare l'adeguatezza dei dati reali rispetto ai modelli proposti in letteratura. Risultati - La versione italiana del PBI, ha dimostrato di differenziare i 2 gruppi e di possedere una buona consistenza interna degli item. L'analisi fattoriale esplorativa condotta nel gruppo degli studenti identificava due fattori che spiegavano il 44.6% ed il 44.3% della varianza per le scale del PBI della madre e del padre rispettivamente, mentre nel gruppo dei pazienti identificava due fattori che spiegavano il 49.3% ed il 46.6% della varianza per le scale del PBI rispettivamente della madre e del padre. Conclusioni - I pazienti affetti da patologie psichiatriche evidenziano una bassa «cura»/alta «protezione» rispetto agli studenti, confermando l'associazione tra un pattern affettivo di affectionless control e la presenza di un disturbo psichiatrico.
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Fucek, Ivan. "Pornografia nei mass-media. In margine a un recente documento del Magistero cattolico." Medicina e Morale 39, no. 2 (April 30, 1990): 265–300. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1182.

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Abstract:
L'autore affronta il problema della pornografia e violenza nei mezzi di comunicazione, riferendosi in particolare a un recente documento del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali della Chiesa Cattolica. Dall'esame, accuratamente fatto con metodo induttivo, emergono parecchi elementi paradigmatici, che vengono gradualmente organizzati in tre punti: 1. Verso un modello etico (intuendo il problema nel vasto contesto storico, nella mentalità conflittuale di oggi, nel segnale d'allarme espresso dal documento); 2. Modelli etici non appropriati ovvero indirettamente rifiutati (funzionalità ottimale, tolleranza e legislazione, conformismo e soddisfazione, rinuncia o autolimitazione); 3. Modelli etici consigliabili, che sottolineano l'importanza del principio del dialogo e di due criteri, cioè del bene personale e del bene comune.
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Piechowiak, Tadeusz. "Metoda matematycznego modelowania układu pneumatycznego hamulca pojazdu szynowego." Rail Vehicles, no. 3 (August 4, 2005): 22–40. http://dx.doi.org/10.53502/rail-139803.

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Abstract:
W artykule zaprezentowano własną metodę modelowania elementów układu pneumatycznego hamulca pojazdu szynowego. Bazuje ona na podziale układu na dyskretne elementy, wybraniu procedur modelowania z opracowanego pakietu modeli, zautomatyzowanym złożeniu w układ i rozwiązaniu poprzez symulację czasową. Metoda symulacyjna uwzględnia specyfikę modelowania elementów składowych kolejowych układów hamulcowych. Przedstawiono ogólny zarys zaproponowanej metody, paletę modeli i ich krótkie opisy, opis zmiennych numerycznych, danych modelu i metodę rozwiązania. Artykuł powstał w wyniku realizacji projektu badawczego KBN nr 5T12C03025 pt. „Badania procesów zachodzących w pneumatycznych układach hamulcowych pociągów”.
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Opaliński, Łukasz, and Marcin Jaromin. "Wybrane metody prognozowania tempa rozwoju dyscyplin naukowych (metoda regresji wielomianowej trzeciego stopnia, metoda autoregresji oraz wygładzania wykładniczego)." Zagadnienia Informacji Naukowej - Studia Informacyjne 58, no. 2(116) (December 30, 2020): 7–25. http://dx.doi.org/10.36702/zin.731.

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Abstract:
Cel/Teza: W artykule porównano statystyczne metody prognozowania tempa ewolucji dyscyplin naukowych. Materiałem empirycznym były cytowania uzyskiwane przez publikacje. Zaakcentowano możliwość uogólnienia wyników badań prób losowych na szerszą populację generalną. Wskazano problemy, na jakie napotyka każda z wybranych metod i zaproponowano szkicowo potencjalne sposoby ich przezwyciężenia. Koncepcja/Metody badań: Do zbioru danych empirycznych, na który złożyło się prawie 25 tysię­cy cytowań, zastosowano metody inspirowane modelami ekonometrycznymi, tj. metodę regresji wielomianowej, metodę regresji z poprawką ze względu na autokorelację składników resztowych, autoregresję, autoregresję z korektą niestacjonarności modelowanego procesu oraz adaptacyjny model wygładzania wykładniczego Holta. Dla metod regresji zbadano fakt spełniania przez nie warunków Gaussa-Markova. Sprawdzono także statystyczne wskaźniki precyzji dopasowania modeli do danych doświadczalnych, jak również współczynniki dokładności skonstruowanych prognoz. Wyniki i wnioski: Za najdokładniejszą metodę prognostyczną należy uznać, w świetle dostępnych dla autorów danych, metodę regresji wielomianowej z poprawką ze względu na autokorelację skład­ników resztowych. Metody autoregresyjne wydają się porównywalne z metodami regresyjnymi, metoda adaptacyjna dała natomiast wyniki niejednoznaczne. Fakt ten stanowi zarazem perspektywę dalszych badań. Ograniczenia badań: Podstawowym ograniczeniem jest dostępny autorom zakres danych empirycz­nych, które objęły tylko jedną dziedzinę nauki, a dodatkowo zostały zawężone do jej polskojęzycznej sfery oraz do źródeł czasopiśmienniczych. Oryginalność/Wartość poznawcza: Zestawiono ze sobą metody ilościowe, które nie są powszechnie stosowane w celu ewaluacji tempa rozwoju nauki. Zademonstrowano ich potencjał w tym względzie, oraz zaznaczono potrzebę dalszego ich doskonalenia. Wytypowanie najbardziej obiecującej metodo­logii powinno przyczynić się do lepszego zrozumienia wewnętrznej dynamiki nauki.
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Pitera, Rafał. "Ocena możliwości wykorzystania metod dyskryminacyjnych w badaniu kondycji finansowej przedsiębiorstw." Studies of the Industrial Geography Commission of the Polish Geographical Society 28 (January 3, 2014): 184–99. http://dx.doi.org/10.24917/20801653.28.11.

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Abstract:
Artykuł dotyczy analizy oraz oceny kondycji finansowej przedsiębiorstw. Osiem metod dyskryminacyjnych poddano weryfikacji pod względem ich skuteczności prognostycznej na próbie danych pochodzących z okresu trzech lat działalności 50 przedsiębiorstw, które w ostatnim okresie działalności wykazywały stratę netto. Zgodnie z zasadą obiektywizmu wśród badanej próby znalazły się przedsiębiorstwa z różnych branż, o różnym profilu działania oraz różnej wielkości posiadanych aktywów i wykazywanych obrotów w analizowanym okresie. Wszystko po to, by uniknąć jednoznacznych wyników badań faworyzujących dany model. Przedstawione wyniki uporządkowano według wiarygodności prognostycznej, a metody dyskryminacyjne poddane badaniu należą do najczęściej wykorzystywanych przez badaczy związanych z dziedziną analizy finansowej. Otrzymane wyniki skonfrontowano z syntetyczną metodą klasyfikującą badane jednostki na tle rynkowej konkurencji. Wartości płynące z modeli dyskryminacyjnych są bardzo zróżnicowane. Dlatego jako weryfikator zaprezentowano wyniki badań z analizowanego okresu przy wykorzystaniu punktowej metody oceny ryzyka bankowego zaproponowanej przez Artura Hołdę. Pozwala ona na określenie miejsca badanego przedsiębiorstwa w danej branży. Konfrontacja otrzymanych wyników płynących z modeli dyskryminacyjnych oraz metody bankowej stanowi swoiste podsumowanie artykułu oraz ocenę wiarygodności przedstawionych modeli.
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Serra, A., G. Spinato, S. Cocuzza, L. Licciardello, P. Pavone, and L. Maiolino. "Adaptive psychological structure in childhood hearing impairment: audiological correlations." Acta Otorhinolaryngologica Italica 37, no. 3 (June 2017): 175–79. http://dx.doi.org/10.14639/0392-100x-1291.

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Abstract:
La presente ricerca affronta i problemi clinici e sociali che riguardano lo sviluppo linguistico e cognitivo nei bambini sordi. Attualmente, lo sviluppo della “Teoria della mente” rappresenta un importante campo di ricerca nello studio della sordità. Questi studi internazionali hanno evidenziato nei bambini sordi una significativa alterazione nello sviluppo della “Teoria della Mente”, soprattutto in caso di perdita congenita o preverbale dell’udito. In particolare, la ricerca si concentra sulle competenze dei bambini sordi nel riconoscere emozioni e desideri, attraverso metodi sia cognitivi che percettivi, per la valutazione delle capacità psico-cognitiva attraverso una serie di domande composte da alcuni test adeguati, da somministrare ai pazienti con perdita uditiva. L’esperimento è stato condotto su un gruppo composto da 10 bambini (5 maschi e 5 femmine), di età compresa tra 4 e 9 anni e tra 54 e 108 mesi), affetti da perdita uditiva congenita bilaterale (da grave a cofosi), o da perdita uditiva preverbale sviluppata sia in bambini che attendono l’ultimo anno prima di frequentare la scuola elementare, sia in quelli che frequentano il quarto anno di scuola elementare. I criteri di selezione sono stati basati su: valutazione audiologica, somministrazione di test neuropsicologici al fine di valutare, in generale, le capacità cognitive e percettive e osservazioni cliniche effettuate, al fine di valutare la psicopatologia del campione, attraverso dei test che valutano più facilmente lo sviluppo sia della percettività visiva (Coloured Progressive Matrices), sia della rappresentazione grafica (Test di disegno sulla figura umana e il Test di disegno sulla famiglia). Lo strumento di misurazione “cognitiva” è stato il “Deaf Children Series”, test strutturato da noi, che consiste in un esame dello stato mentale (MSE), capace di valutare: il livello di capacità cognitiva (conoscenza-correlato), l’umore e modelli di discorso e di pensiero di un paziente al momento della valutazione. I bambini sordi mostrano sul lato percettivo una sensibilità ridotta alle espressioni di tristezza. Nel test possiamo osservare un meccanismo di difesa psicodinamico per quanto riguarda la prestazione percettiva. Al contrario, per quanto riguarda i bambini normoudenti, la paura è l’emozione più difficile da identificare. I bambini sordi sembrano essere maggiormente predisposti al riconoscimento di emozioni visive. Inoltre, i bambini sordi presentano notevoli capacità di “problem solving”, capacità di riconoscimento emotivo, probabilmente a causa del loro problema.
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Matić, Ana. "Obilježja pokreta očiju i modeli čitanja utemeljeni na uporabi uređaja za praćenje pokreta očiju." Hrvatska revija za rehabilitacijska istraživanja 53, no. 2 (December 30, 2017): 130–41. http://dx.doi.org/10.31299/hrri.53.2.10.

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U posljednjih su nekoliko desetljeća razvijene brojne metode s ciljem rasvjetljavanja mehanizama jezične obrade. Ugrubo se mogu podijeliti na metode koje se provode u odgođenom i u stvarnom vremenu (u ovome će se radu koristiti izvorni engleski izrazi off-line i on-line), pri čemu ih razlikuje način primjene te vrsta i obilježja podataka koje pružaju. Metoda praćenja pokreta očiju (engl. eye-tracking) danas se smatra jednom od najboljih metoda za proučavanje jezične obrade. Ona daje uvid u procese kognitivne obrade u stvarnom vremenu, a za razliku od off-line, ali i nekih on-line metoda, npr. metode mjerenja evociranih potencijala ili funkcionalne magnetske rezonancije, naročito je pogodna za istraživanje procesa koji se protežu u vremenu. Budući da je utemeljena na pretpostavkama koje povezuju fiziološku razinu kontrole pokreta oka s kognitivnim procesima koji su u pozadini, a pritom je i neinvazivna, danas je ovo sve zastupljenija metoda u proučavanju procesa vezanih za jezičnu obradu. Glavni je cilj ovog rada dati kratki pregled metoda istraživanja jezične obrade s posebnim naglaskom na on-line metodu praćenja pokreta očiju, predstaviti obilježja pokreta očiju tijekom čitanja te pružiti prikaz nekih od danas najaktualnijih modela čitanja. Iako se jezična obrada može proučavati i putem čitanja i putem slušanja, za potrebe ovog rada naglasak je stavljen na paradigmu čitanja.
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Scarano, Lorenzo. "Poteri, interessi e tecniche nella regolazione del mercato: preliminari sulla giustizia nel contratto di lavoro." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 137 (February 2013): 107–52. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2013-137004.

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Il diritto dei contratti č oggi interessato da una radicale metamorfosi. Le piů recenti prospettive regolative attribuiscono rilevanza giuridica alle situazioni di potere che coinvolgono i soggetti nel mercato e nel rapporto, spesso al fine di intervenire sull'equilibrio dell'affare e tutelare la parte debole della relazione. A tal proposito si parla di giustizia contrattuale. Il saggio si propone di analizzare con metodo comparato queste tendenze, confrontandole con il modello di riferimento - il diritto del lavoro - nella prospettiva di cogliere profili affini e tratti differenziali. Oltre alle contaminazioni fra i modelli, l'indagine pare rivelare persistenti distanze, sia sul versante delle tecniche di tutela che sotto l'aspetto delle finalitŕ normative.
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GHERRI, PAOLO. "Metodo e modelli nel diritto amministrativo canonico." Prawo Kanoniczne 56, no. 4 (November 9, 2013): 37–64. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2013.56.4.03.

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Pierzchalska, Wioletta Barbara. "Analiza finansowa oraz modele przewidywania upadłości jako narzędzie oceny kondycji finansowej przedsiębiorstwa." Finanse i Prawo Finansowe 1, no. 1 (March 30, 2014): 34–45. http://dx.doi.org/10.18778/2391-6478.1.1.04.

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Abstract:
Wczesne rozpoznanie pojawiającego się zagrożenia upadłością jest warunkiem koniecznym dla możliwości podjęcia szybkich działań naprawczych i uniknięcia bankructwa. Wczesna detekcja jest umożliwiona dzięki istnieniu modeli wczesnego ostrzegania. W artykule autor starał się podsumować mocne i słabe strony analizy finansowej oraz modeli wczesnego ostrzegania w monitorowaniu sytuacji finansowej przedsiębiorstwa, by być w stanie wychwycić potencjalne sygnały niebezpieczeństwa bankructwa. Plusy i minusy obu metod są zwykle uważane za oczywiste i naturalne, lecz gdy zachodzi potrzeba wybrania jednej z nich, bądź uzupełnienia wybranej brakującymi danymi, staje się to trudne przez niedostateczną świadomość zalet i wad analizy finansowej bądź modeli upadłościowych. Co więcej, świadomość mocnych i słabych stron tych metod, pozwala w dogłębniejszy sposób zrozumieć ich specyfikę i użyć lepszą metodę, bądź być w stanie uzupełnić wybraną brakującymi danymi, by dopełnić obraz sytuacji finansowej przedsiębiorstwa. Artykuł zawiera najczęściej spotykane przyczyny upadłości, ogólną klasyfikację metod badania bankructwa oraz większość wad i zalet analizy finansowej oraz modeli wczesnego ostrzegania.
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Santoro, Carlo M. "MODELLI DI SICUREZZA." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 18, no. 1 (April 1988): 3–39. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200017251.

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Abstract:
IntroduzioneL'impiego di modelli consente di ordinare concettualmente una teoria, oppure una pre-teoria, nel senso che per le sue caratteristiche di rappresentazione schematica (e talvolta anche grossolana) della realtà facilita l'identificazione di tutti gli elementi necessari alla sua impostazione. D'altra parte opera un raccordo fra classi o idealtipi la cui affinità affiora indirettamente, per metodo comparativo, proprio nel quadro della loro diversità. Infine, attraverso la loro potenza esplicativa, per le proprietà di raffigurare una teoria, nonché per la loro semplicità, riduzione di scala, e omissione dei dettagli, i modelli possono far da crocicchio, ovvero da intersezione, anche in seno all'analisi delle Relazioni Internazionali.
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Villani, Maria Rosaria, Marco Pascucci, Giovanni Barone, Matteo Giordano, and Angelo De Giorgi. "Confronto clinico e psicodiagnostico tra pazienti affetti da disturbo da uso di oppiacei, affetti da disturbo bipolare e pazienti affetti da entrambe le patologie, in trattamento." MISSION, no. 55 (July 2021): 26–31. http://dx.doi.org/10.3280/mis55-2020oa10735.

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Abstract:
Introduzione. L'Organizzazione Mondiale della Sanit&agrave; (OMS) definisce la Comorbilit&agrave; o Doppia Diagnosi come la coesistenza nel medesimo individuo di un disturbo dovuto al consumo di sostanze psicoattive ed un altro disturbo psichiatrico (OMS, 1995). Per quanto piuttosto criticata tale definizione consente di individuare una popolazione di pazienti le cui caratteristiche psicopatologiche appaiono peculiari e molto spesso di difficile ed non univoca interpretazione diagnostica; da tali difficolt&agrave; discendono frequentemente diatribe ideologico culturali e reali difficolt&agrave; di intervento terapeutico che mantengono queste persone in una condizione di equilibrio precario con elevati costi in termini sanitari e di mancata produttivit&agrave; lavorativa. In letteratura sono presenti numerosi lavori che cercano di coniugare ipotesi etiopatogenetiche di area psichiatrica con vie neurotrasmettitoriali pi&ugrave; tipicamente associate al mondo delle dipendenze patologiche, delineando una specifica cultura psicopatologica che cerchi di dare risposte a quesiti diagnostici di difficile soluzione. Tra i vari modelli che cercano di chiarire le associazioni etiopatogenetiche comuni a dipendenze ed altri disturbi mentali quello che forse appare pi&ugrave; completo &egrave; l'ipotesi della "disregolazione omeostatica edonica" (la disedonia), correlato fenomenologico delle dipendenze e della malattia mentale che allo stesso momento spiegherebbe la maggiore frequenza di dipendenza nei soggetti con spettro bipolare (inteso anche come tratto temperamentale) come anche del discontrollo degli impulsi o dell'incapacit&agrave; a prevedere le conseguenze dei propri agiti. In questo solco si inserisce il nostro studio con l'intento di fornire un contributo alla creazione di un linguaggio neurocomportamentale specifico per il mondo delle dipendenze. &nbsp; Scopo e Metodi End point primario del nostro studio &egrave; quello di identificare attraverso la frequenza nel SCL-90R, di specifiche dimensioni sintomatologiche attribuibili a specifiche popolazioni di pazienti. In seconda istanza abbiamo indagato l'eventuale esistenza di caratteristiche psicopatologiche comuni tra pazienti con patologia di spettro bipolare e dipendenza; in ultimo abbiamo valutato l'impatto della doppia diagnosi sul funzionamento globale dell'individuo. Abbiamo arruolato tre coorti di pazienti: soggetti eroinomani senza altra psicopatologia, eroinomani con disturbo bipolare, soggetti affetti da disturbo bipolare senza dipendenza, tutti provenienti dai Ser.D e DSM della provincia di (…...) La diagnosi &egrave; stata formulata attraverso il criterio dell'osservazione clinica, supportata da strumenti psicodiagnostici (MMPI-1, SCID 2) ed esami laboratoristici (esami tossicologici urinari). Le dimensioni sintomatologiche prevalenti sono state indagate con la SCL 90R. &nbsp; Risultati Non sono emersi dati significativi relativi ad una specifica dimensione psicopatologica per i soggetti affetti da Disturbo da uso di sostanze. Tra le sottoscale del SCL-90, l'ANX &egrave; la dimensione comune rilevata tra eroinomani bipolari (doppia diagnosi) e bipolari. Nel confronto tra i tre gruppi (eroinomani senza comorbilit&agrave;, eroinomani bipolari, bipolari) valutati globalmente, il gruppo meno disfunzionale &egrave; risultato quello degli eroinomani. La ridotta estensione dei campioni esaminati non ci permette di pervenire a risultati definitivi richiedendo ulteriori studi in tal senso.
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Butera, Federico, and Fernando Alberti. "Il governo delle reti inter-organizzative per la competitivitŕ." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 1 (December 2012): 77–111. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-001004.

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Abstract:
I policy maker sono costantemente alla ricerca delle forme e degli strumenti per contribuire ad aumentare la prosperitŕ economica e sociale del proprio territorio. Gli studi a livello internazionale ci dicono che la prosperitŕ di un territorio č direttamente riconducibile alla sua competitivitŕ, e quindi in primis al livello di produttivitŕ e innovazione del sistema delle imprese. Come verrŕ ampiamente illustrato in questo articolo, le reti inter-organizzative - nella varietŕ di forme che l'evidenza empirica ci suggerisce - attraverso una flessibilitŕ senza precedenti, una piů veloce circolazione delle informazioni, la condivisione di visioni, saperi e conoscenza, l'efficiente e rapido scambio di risorse e competenze per competere, assicurano al tempo stesso specializzazione, efficienza e alti livelli di produttivitŕ. La configurazione e la natura di tali reti č in via di continua ridefinizione ed espansione e l'uso del termine rete č spesso generico o inappropriato. Anche i confini delle reti vanno continuamente ridefiniti, in un continuum che va dalle imprese tradizionali che esternalizzano e delocalizzano parte della loro produzione fino al puro networking di varia natura. Noi ci concentreremo solo su quelle reti interorganizzative che rappresentano forme nuove di impresa, di quasi impresa, di sistemi di imprese che consentono una gestione competitiva e innovativa della catena del valore e dei processi fondamentali, conseguendo risultati economici e sociali, in una parola prosperitŕ. Ci occuperemo in particolare del fenomeno piů nuovo che caratterizza l'Italian way of doing industry, ossia lo sviluppo e i successi delle medie imprese, nodi di reti inter-organizzative che coinvolgono non solo imprese piccole, ma anche imprese grandi, in una proiezione spesso globale. Su queste nuove forme di reti inter-organizzative, si apre uno spazio di intervento straordinario per i policy maker in azioni di attivazione, incentivazione e supporto, capaci di condurre a superiori livelli di competitivitŕ le imprese componenti le reti, le reti stesse e i territori da cui esse muovono, ovvero capaci di favorire una maggiore prosperitŕ. Tali spazi di governo delle reti inter-organizzative possono avere natura infrastrutturale (trasporti, edilizia, tecnologie, credito, servizi, ecc.), relazionale (governo della catena del valore, dei processi, dei flussi, delle architetture d'impresa, dei sistemi informativi e di comunicazione, dei sistemi professionali ecc.) e cognitiva (capitale umano, capitale intellettuale, sistema di valori e norme, ecc.). Tutte e tre queste dimensioni sono importantissime e vanno gestite congiuntamente in nuove forme di management assicurate dalle imprese "pivotali" e nell'ambito di quello che nell'articolo č definito come meta-management, ovvero quelle posizioni di attori pubblici e privati - spesso in raccordo fra loro - che assicurano supporto e guida strategica alle reti. Nuovi modelli di management e di meta-management implicano una conoscenza profonda della rete e, di conseguenza, una visione d'insieme attuale e futura sicura e convincente e una capacitŕ di execution che sappia consolidare o riorientare la rete; valorizzare le risorse, materiali e personali, lě racchiuse e soprattutto perseguire obiettivi e misurare risultati. Meta-management non significa favorire il mero networking tra imprese, ma attivarsi come agenzie strategiche e provvedimenti concreti capaci di disegnare politiche di accompagnamento e sostegno alla creazione e alla valorizzazione di robusti network tra imprese e tra imprese e istituzioni, che trascendano le consuete filiere e agglomerazioni locali. Una economia e una societŕ fatta di reti inter-organizzative non č uguale a quella fatta prevalentemente di singole imprese "castello". Sulle reti di impresa e sull'impresa rete incombono alcune rilevanti questioni a cui il nostro lavoro tenta di dare alcune risposte Vediamole qui di seguito. 1. Diagnosi. L'organizzazione a rete č oggi scarsamente riconoscibile. Come diagnosticarla, come identificarne le caratteristiche strutturali e comprenderne i problemi critici? 2. Sviluppo e progettazione. L'organizzazione a rete si puň supportare con adeguati servizi, sviluppare intenzionalmente o addirittura progettare, come qui si sostiene? E se sě, in che modo? I metodi da adoperare per gestire questo sviluppo sono certo diversi da quelli adottati da strutture accentrate, sono meno top-down e meno razionalistici: ma quali possono essere? 3. Stabilitŕ e mutamento. Ogni nodo o soggetto della rete fa parte di reti diverse, in alcuni casi abbandona in rapida successione le une per legarsi ad altre. Come combinare l'estrema mutevolezza di queste multiple appartenenze con l'esigenza di stabilitŕ e crescita di ogni singolo nodo, come far sě che l'intera rete si comporti come un "attore collettivo" capace di un governo? 4. Risultati. Se e come definire obiettivi o ri-articolarli velocemente nel tempo? Come valutare i risultati delle diverse dimensioni economiche e sociali? 5. Decisioni e misura. L'organizzazione a rete - come e piů dell'impresa tradizionale - cambia per repentine innovazioni, per adattamento, per micro-decisioni, per miglioramento continuo, č il risultato di scelte su cosa fare dentro e cosa comprare, su quali funzioni accentrare e quali decentrare, su quando acquisire o vendere unitŕ aziendali e su quando fare accordi, dove allocare geograficamente le attivitŕ. Vi sono criteri e metodi da adottare, per operare in questi contesti di agilitŕ, velocitŕ e rapiditŕ di processi decisionali? 6. Sistemi. Quali tecniche o sistemi operativi adatti all'impresa rete dovranno essere sviluppati? Quali sistemi di pianificazione e controllo di gestione dell'impresa rete, if any? Č possibile stabilire standard di qualitŕ per la rete? Come sviluppare dimensioni quali linguaggi, culture, politiche di marchio e di visibilitŕ, come potenziare le comunitŕ, come promuovere formazione e apprendimenti? 7. Strutture. Le reti di impresa includono una grande varietŕ di forme, come vedremo. La rete di imprese puň includere una parte di gerarchia: quali modelli di organigrammi sono compatibili? Quali sistemi informativi, di telecomunicazioni, di social network sono adatti per la rete di imprese? Quali sistemi logistici? Quali regole e contratti formali? Quali flussi finanziari? Le risorse umane si possono gestire e sviluppare lungo la rete? E in che modo? E che dire dei sistemi di controllo della qualitŕ? 8. Nascita e morte. La rete di imprese e soprattutto i suoi "nodi" hanno un tasso di natalitŕ/ mortalitŕ piů elevato dell'impresa tradizionale. Gestire la nascita e la morte delle imprese diventerŕ ancora piů importante che gestire le imprese. Chi lo farŕ e come? 9. Vincoli e opportunitŕ. La legislazione, le relazioni industriali, la cultura manageriale sono oggi vincoli e opportunitŕ allo sviluppo di forme di rete di imprese. La globalizzazione dell'economia, lo sviluppo dei servizi, le nuove tecnologie, la cultura dei giovani, invece, sembrano operare piů come fattori facilitanti quando addirittura non cogenti. Come gestire (e non subire) vincoli e opportunitŕ? Cosa puň fare l'impresa, e cosa possono fare le istituzioni pubbliche? Vi sono nuovi programmi e regole nazionali e regionali per la costituzione delle reti di impresa: quale č la loro efficacia e impatto? In tale quadro, un'Agenzia Strategica (una grande impresa, una media impresa, un ente governativo, una Camera di commercio, un'associazione imprenditoriale, un istituto di credito) puň esercitare un ruolo centrale nella promozione e governo delle reti inter-organizzative per la competitivitŕ dei territori, mettendo a fuoco i propri interventi di policy avendo come oggetto prioritario queste nuove forme di impresa, quasi-impresa, sistemi di impresa usando diverse leve: - innanzitutto, fornendo o favorendo l'accesso a risorse chiave, come credito, finanziamenti, sgravi fiscali, servizi per l'internazionalizzazione, conoscenze, marketing ecc.; - agendo da fluidificatore delle reti tra imprese, che sappia rimuovere ostacoli nelle strutture relazionali e irrobustire nodi, processi, strutture di governance laddove necessario; inserendosi direttamente nelle strutture relazionali come ponte per connettere nodi disconnessi; - esercitando a pieno il ruolo di meta-manager di reti inter-organizzative ossia imprimendo al sistema un indirizzo strategico di fondo, governando i processi "politici" interni alla rete ossia la distribuzione di potere e risorse e creando le condizioni culturali, strategiche organizzative e tecnologiche; - facendo leva sull'essere un policy maker cross-settoriale e multi-territoriale. Le reti di impresa hanno successo se si integrano entro "piattaforme industriali" (ad es. IT, Green economy, portualitŕ e logistica), entro cluster territoriali (es. distretti, economie regionali, etc.), sistemi eterogenei interistituzionali (che includono imprese pubbliche, amministrazioni, istituzioni e associazioni). La nostra tesi č che azioni di governo della rete attraverso nuove forme di management e di meta-management sono tanto piů efficaci quanto piů contribuiscono a supportare e strutturare reti organizzative robuste o che tendono a diventare tali, ossia imprese reti e reti di impresa governate; sono tanto meno efficaci o quanto meno misurabili quanto piů supportano solo processi di networking poco definiti destinati a rimanere tali. Nei termini di Axelsson, policy e management hanno effetto su reti che esprimono a) modelli di relazione fra diverse organizzazioni per raggiungere fini comuni. Hanno un effetto minore o nullo quando le reti di cui si parla sono solo b) "connessioni lasche fra organizzazioni legate da relazioni sociali" o c) un insieme di due o piů relazioni di scambio.
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Gill, Adrian, and Bogusław Kasprzak. "Metoda wyznaczania rozkładu terytorialnego napraw elementów pojazdów szynowych." Rail Vehicles, no. 3 (August 4, 2005): 48–50. http://dx.doi.org/10.53502/rail-139805.

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Abstract:
W artykule przedstawiono metodę wyznaczania terytorialnego rozkładu napraw elementów pojazdów szynowych. Zadanie wyznaczenia tego rozkładu można rozwiązać metodami programowania liniowego. Prezentowana metoda bazuje na koncepcji modeli problemów transportowych i przydziału. Przyjęto dodatkowe założenie o specjalizacji zakładów naprawczych, związanej z różnymi typami elementów przeznaczonych do naprawy.
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STRANO, GIORGIO, and PAOLO DEL SANTO. "OBSERVATIONAL EVIDENCE AND THE EVOLUTION OF PTOLEMY'S LUNAR MODEL." Nuncius 11, no. 1 (1996): 93–122. http://dx.doi.org/10.1163/182539196x00835.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title L'analisi del metodo classico introdotto da Ipparco per determinare il raggio dell'epiciclo lunare basato sull'osservazione di terne di eclissi, e dei metodi e delle procedure che successivamente condussero Tolomeo alla forma definitiva del suo modello lunare, suggerisce nuove valutazioni circa la genesi e il significato della prosneusis, da sempre ritenuta un espediente del tutto insoddisfacente, e mostra i limiti del tradizionale approccio storiografico alla questione.
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Młynarski, Stanisław, and Ewa Pałka. "Symulacyjna metoda analizy bezpieczeństwa pojazdu szynowego." Rail Vehicles, no. 2 (February 2, 2011): 39–42. http://dx.doi.org/10.53502/rail-139529.

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Abstract:
W artykule omówiono wybrane zagadnienia związane z analizą bezpieczeństwa pojazdów szynowych z wykorzystaniem modeli symulacyjnych. Przedstawiono metody obliczeń i wyniki symulacji przeprowadzonych dla oszacowania trwałości zmęczeniowej węzła konstrukcyjnego.
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Pondel, Łukasz. "W kierunku chrystologii integralnej." Roczniki Teologiczne 66, no. 2 (December 10, 2019): 153–68. http://dx.doi.org/10.18290/rt.2019.66.2-9.

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Abstract:
Autor niniejszej rozprawy za swoje podstawowe zadanie obrał wykazanie, iż w chrystologii konieczna jest transpozycja metodologiczna i merytoryczna. W tym celu zostały przeanalizowane obecne we współczesnej chrystologii modele, które dotąd dominowały, jak również została wykazana ich dzisiejsza niewystarczalność. Zamiarem Autora nie było zanegowanie współczesnych ujęć chrystologicznych, ale ich połączenie na tle nowego modelu. Zastosowana metoda jest jedynie zaprezentowaniem próbki analizy historycznej dostępnych modeli chrystologicznych, z jej odpowiednikami we współczesnej teologii oraz eksplikacją pojęciową tych kierunków badań, które wymagają wyjaśnienia i pogłębienia. Zwieńczeniem niniejszej publikacji jest próba połączenia dostępnych modeli, prezentująca tym samym integralny kierunek badań respektujący dostępne w nauce metody.
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Pitera, Rafał. "Ocena wiarygodności wybranych metod dyskryminacyjnych w ocenie kondycji finansowej przedsiębiorstwa." Annales Universitatis Mariae Curie-Skłodowska, sectio H – Oeconomia 52, no. 5 (May 10, 2019): 57. http://dx.doi.org/10.17951/h.2018.52.5.57-65.

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Abstract:
<p>Celem artykułu jest kompleksowa ocena możliwości prognostycznych metod dyskryminacyjnych wykorzystywanych w badaniu standingu finansowego przedsiębiorstw. Do osiągnięcia postawionego celu wykorzystano analizę danych empirycznych 50 przedsiębiorstw przy wykorzystaniu 10 modeli dyskryminacyjnych. Próbę przedsiębiorstw tworzyło 25 podmiotów wobec, których ogłoszono upadłość likwidacyjną w latach 2007 – 2015 oraz ich „zdrowych” odpowiedników. Przeprowadzone badania pozwoliły na otrzymanie wiarygodności poszczególnych modeli oraz ich ocenę pod kątem użyteczności wykorzystania w badaniu sytuacji finansowej przez osoby środowiska naukowego, jak również praktyków na co dzień zajmujących się analizą sytuacji finansowej przedsiębiorstw, potencjalnych i dotychczasowych inwestorów, audytorów, członków rady nadzorczej oraz biegłych rewidentów. Na podstawie wyników badań dokonano klasyfikacji modeli dyskryminacyjnych za ostatni okres badania według trafności prognoz.</p>
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Macanović, Mirko, Octavian Cornea, and Vladimir Katić. "MODELOVANJE SAVREMENIH METODA SKLADIŠTENJA ELEKTRIČNE ENERGIJE." Zbornik radova Fakulteta tehničkih nauka u Novom Sadu 34, no. 03 (March 9, 2019): 562–65. http://dx.doi.org/10.24867/02be27macanovic.

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Abstract:
U radu je obrađeni model olovne baterije. Eksperimentalno su određeni njeni parametari. Prikazani su i upoređeni rezultati dobijeni eksperi­mentalno i u simulaciji. Takođe su obrađen uprošćeni modeli litijum jonske baterije i superkondenzatora i prikazani su rezultati. Sve simulacije su pravljena u Matlabu/Simulink.
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Đurđević, Dragan. "Analiza telesnog sastava: najčešći modeli i metode ispitivanja." Sport — nauka i praksa = Sport — Science And Practice 11, no. 1 (2021): 35–42. http://dx.doi.org/10.18485/snip.2021.11.1.5.

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Rakoczy, Przemysław, and Robert Bińkowski. "Porównanie metod obliczeniowych wytrzymałości zmęczeniowej kolejowych kół monoblokowych." Problemy Kolejnictwa - Railway Reports 65, no. 193 (December 2021): 35–41. http://dx.doi.org/10.36137/1934p.

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Abstract:
Do określenia wytrzymałości zmęczeniowej, norma EN 13979-1 “Railway applications – Wheelsets and bogies – Mono-block wheels – Technical approval procedure – Part 1: Forged and rolled wheels” dopuszcza dwa typy modeli obliczeniowych: model 3D oraz uproszczony model osiowosymetryczny z niesymetrycznym obciążeniem. Oba typy modeli w zasadniczy sposób różnią się od siebie, co może mieć wpływ na otrzymane wyniki. Ponadto, wyznaczenie maksymalnej (krytycznej) amplitudy cyklu zmęczeniowego dla kół wymaga przeanalizowania naprężeń w danym punkcie podczas pełnego obrotu koła. Przy obecnych założeniach normy EN 13979-1, amplituda jest wyznaczana w miejscu i na kierunku maksymalnego naprężenia głównego bez uwzględnienia zmiany naprężeń w danym punkcie w innych położeniach kątowych koła. W artykule wyjaśniono metodologię obliczeń wytrzymałości kół monoblokowych według normy EN 13979-1. Opracowano i obliczono oba, dopuszczalne przez normę, modele dla tego samego koła. Różnice, zalety i wady każdego z typu modeli zostały opisane, a wyniki porównane. Ponadto, przeanalizowano i przedstawiono pełny cykl obciążenia dla przykładowego punktu na tarczy koła. Wyniki tej analizy podsumowano i wyznaczono kierunki dalszych badań mających na celu określenie rzeczywistej maksymalnej amplitudy cyklu obciążenia zmęczeniowego w kołach kolejowych. Słowa kluczowe: kolejowe koła monoblokowe, wytrzymałość zmęczeniowa, analiza MES, obciążenie zmęczeniowe
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Lipari, Domenico. "I metodi della ricerca sociale oltre i confini del modello sperimentale." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 35 (September 2021): 42–52. http://dx.doi.org/10.3280/eds2021-035003.

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Abstract:
L'esigenza di prendere distanze dal significante "Metodologia della ricerca sociale" per assumere in alternativa il termine "Metodi" apre, da una parte, al superamento di una visione istituzionalizzata e separata dei vertici disciplinari e dall'altra ad una ricerca aperta all'imprevisto. L'analisi delle radici positivisti-che della ricerca sociale conduce alla prospettiva del transito dalla spiegazione alla comprensione e alla interpretazione dei fenomeni. L'approdo, ovviamente non definitivo e sempre "provvisorio" all'etnografia, si arricchisce della prospet-tiva di una ricerca, attraverso la narrazione, che tende da una "verità storica" ad una "verità narrativa".
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WAŚCIŃSKI, Tadeusz. "METODA POMIARU EFEKTÓW RESTRUKTURYZACJI PRZEDSIĘBIORSTWA." Systemy Logistyczne Wojsk 2, no. 43 (December 30, 2015): 196–213. http://dx.doi.org/10.5604/01.3001.0012.7180.

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Abstract:
Zastosowanie metod statystycznych w połączeniu z usystematyzowaną wiedzą na temat restrukturyzacji w istotny sposób wzmacnia efektywność przeprowadzanych procesów restrukturyzacji. Celem niniejszego opracowania jest porównanie kilku metod statystycznych oraz pokazanie możliwości ich zastosowania w mierzeniu efektów przeprowadzanych restrukturyzacji w przedsiębiorstwach. Przykłady podane odnoszą się do bardzo dokładnej analizy studium przypadku Volkswagena, gdzie wyniki kwartalne obejmujące zostały zbadane w okres 10 lat. Statystyczna metoda regresji wielorakiej została zastosowana w obliczeniach, a dodatkowo przeprowadzono obliczenia z wykorzystaniem IBM wersji 20) do dziesięciu modeli, w trzech przedziałach czasowych na kwartał (48 okresów). Uzyskane wyniki potwierdziły hipotezę badawczą. Badania przeprowadzono z wykorzystaniem danych finansowych, które są ogólnie dostępne. Kluczowa w tym badaniu jest wykorzystana statystyczna metoda oceny.
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Micelli, Ezio. "Modelli di perequazione tra piano strutturale e operativo." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 96 (September 2010): 113–32. http://dx.doi.org/10.3280/asur2009-096005.

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Abstract:
L'obiettivo dello studio č di considerare l'effetto della nuova articolazione del piano urbanistico in piano strutturale e operativo sul metodo perequativo. Alcuni piani pongono l'enfasi sulla componente strategica del piano strutturale, delegando alla parte operativa i compiti legati allo sviluppo della principio perequativo; altri, al contrario, promuovono la centralitŕ del piano strutturale e in esso collocano le scelte rilevanti in tema di perequazione. Entrambi i modelli presentano limiti significativi. La soluzione puň essere cercata in scelte capaci di coniugare norme flessibili, capaci di adeguarsi all'evoluzione delle domande collettive, e tuttavia in grado di fissare i capisaldi del metodo perequativo.
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Hudzik, Krystyna. "Paradygmaty gromadzenia zbiorów w czasach transformacji cyfrowej – Między informacją a pamięcią." Przegląd Biblioteczny 87, no. 4 (December 31, 2019): 465–82. http://dx.doi.org/10.36702/pb.632.

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Abstract:
Teza/cel artykułu – Omówienie i porównanie paradygmatów polityki gromadzenia, realizowanej we współczesnych bibliotekach uniwersyteckich, które w sferze organizacji, dostępu i usług łączą zbiory drukowane z zasobami cyfrowymi. Zmiany w zakresie strategii i metod doboru literatury określa zestawienie dwóch słów kluczowych „dostęp” i „posiadanie” (ang. access versus ownership), co wskazuje na to, że zadanie bibliotek coraz bardziej koncentruje się na dostarczaniu użytkownikom publikacji potrzebnych teraz (ang. just in time). Metoda badawcza – Analiza treści tekstów zawartych w specjalistycznym piśmiennictwie oraz w informacjach zamieszczonych na stronach internetowych wybranych bibliotek. Metodę tę uzupełniono o obserwację uczestniczącą związaną z wieloletnią pracą autorki w oddziale gromadzenia i uzupełniania zbiorów w bibliotece uniwersyteckiej. Wyniki i wnioski – W gromadzeniu zbiorów biblioteki powinny uwzględnić następujące elementy: (a) realizację bieżących potrzeb czytelników oraz korzystanie z nowych modeli gromadzenia, takich jak Demand-Driven-Acquisition; (b) włączenie się w rozwijanie idei Open Access; (c) pełnienie nadal zadań instytucji pamięci, która przechowuje i chroni zbiory oraz służy zachowaniu dziedzictwa nauki i kultury.
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Mirrahimova, Gulbahor. "Audiovizual tarjimani o‘qitishning metodik-integrativ modeli (Ingliz tili misolida)." Общество и инновации 3, no. 2 (April 12, 2022): 217–20. http://dx.doi.org/10.47689/2181-1415-vol3-iss2-pp217-220.

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Abstract:
Ushbu maqolamizda audiovizual tarjimaning kichik turi sifatida talabalarni o‘quv videomateriallarini tarjima qilishga o‘rgatish muammosi hamda tibbiy OTM talabalarining ingliz tilida muloqotga kirishishi, yangi zamonaviy texnologiyalar asosida ma’lumotlarni tez va samarali usullar orqali tarjima qilish, sifatli o‘zlashtirish ko‘nikmalari metodlarining ma’lum usullarini ko‘rib chiqamiz. O‘quv videomateriallari matn – tasvirni va boshqa usullarini uyg‘unlashtirish orqali mavzu tushunchalarini o‘zlashtirish va mustahkamlashni osonlashtirishga qaratilgan yaxlit audiovizual tarjimalarni o‘rganish, audiovizual formatdagi eng ommabop o‘quv materiallar: turli xil mashg‘ulotlar, imtihonlarga tayyorgarlik, o‘z-o‘zini o‘qitish, integrativ modellarni tahlil qilamiz.
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Bielak, Jarosław. "Prognozowanie rynku pracy woj. lubelskiego z wykorzystaniem modeli ARIMA i ARIMAX." Barometr Regionalny. Analizy i Prognozy, no. 1 (19) (May 13, 2010): 27–44. http://dx.doi.org/10.56583/br.1379.

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Abstract:
W artykule przedstawiono metodę prognozowania rynku pracy – poziomu bezrobocia i przeciętnego zatrudnienia – w woj. lubelskim w oparciu o modele ARIMA i ARIMAX. Dodatkowymi zmiennymi egzogenicznymi wprowadzanymi do standardowych modeli ARIMA były szeregi wartości indeksu nastrojów gospodarczych. Pokazano różnice we wskaźnikach charakteryzujących jakość prognoz generowanych przez model ARIMAX i „czysty” model ARIMA. Uwzględniono modele budowane dla danych kwartalnych i dla danych miesięcznych oraz omówiono sposób konwersji kwartalnych szeregów czasowych indeksu nastrojów gospodarczych do szeregów miesięcznych. Wykonano analizę weryfikującą rzeczywistą przydatność takiej metody prognozowania i korzyści płynące z jej stosowania.
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Tarełko, Wiesław. "Methods of building dynamical system models in mechanics." Mechanik, no. 10 (October 2015): 834/81–834/87. http://dx.doi.org/10.17814/mechanik.2015.10.511.

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Zito, Salvatore. "Metodo e complessitŕ: il modello a sandwich di Alexandra Harrison." RICERCA PSICOANALITICA, no. 3 (September 2012): 43–48. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-003005.

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Abstract:
I cambiamenti epistemici e il dibattito cui partecipiamo oggi sono inequivocabili segnali di fermento intellettuale. L'incertezza che caratterizza i processi complessi ci suggerisce un atteggiamento umile nei confronti dei fenomeni che desideriamo conoscere e spiegare e la vis gnoseologica che spesso ci possiede in quanto "ricercatori di veritŕ" si scontra con l'esigenza di non cadere in derive riduzioniste. Nell'ambito psicoanalitico, ciň che č andato in crisi non č soltanto un modello metapsicologico, ma anche un'idea della cura. Il Boston Group riflette attorno a ciň da qualche decennio, e l'articolo della Harrison prosegue su questa linea. Il compito č arduo. Si tratta di coniugare lo specifico psicoanalitico con le recenti scoperte concernenti l'universo sub-simbolico, operando per un'integrazione che eviti di riproporre esiziali parcellizzazioni e annosi dualismi.
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