Academic literature on the topic 'Metodi e Modelli'

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Journal articles on the topic "Metodi e Modelli"

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Gallo, Bianca. "Modelli, metodi e formazione." GRUPPI, no. 1 (July 2022): 101–6. http://dx.doi.org/10.3280/gruoa1-2021oa14026.

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Abstract:
In questo lavoro si esaminano gli aspetti della pratica clinica nelle terapie di gruppo evidenziati da Anzieu. Lo studio di questo testo appare come assolutamente rilevante per COIRAG, la cui organizzazione è particolarmente complessa. Nella formazione dei futuri psicoterapeuti di gruppo, COIRAG propone una integrazione dei diversi modelli delle associazioni federate che sono presenti in COIRAG, e che hanno metodologie e riferimenti teorici diversi, benché tutti derivati da una radice comune, la psicoanalisi. L'autore affronta in particolare il problema dei cosiddetti gruppi "corporei", come è lo psicodramma, che metodologicamente prevedono delle vere e proprie azioni. L'autore propone delle ipotesi che si appoggiano sulle più recenti conoscenze della biologia, e che mostrano come tali tecniche, a differenza di ciò che accade nei gruppi verbali, in generale si basano sulla mobilizzazione di memorie corporee implicite, pensieri mai pensati, o pensieri che siano stati rimossi o negati, ma conservati tali e quali nel corpo. 
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Milanaccio, Alfredo. "Produrre conoscenza sociologica: teorie, metodi e modelli." Quaderni di Sociologia, no. 70-71 (November 1, 2016): 175–76. http://dx.doi.org/10.4000/qds.786.

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3

Blasimme, Alessandro. "Governare la biomedicina: l'etica della ricerca scientifica come questione pubblica." PARADIGMI, no. 1 (April 2011): 127–43. http://dx.doi.org/10.3280/para2011-001008.

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Abstract:
L'articolo prende in esame i problemi etici connessi con le scienze della vita e i modelli di decisione pubblica messi in atto per fare fronte al crescente disaccordo morale sui metodi e gli scopi della ricerca. Mostra inoltre come negli ultimi decenni si siano affermati modelli didella scienza improntati a visioni differenti dei rapporti tra comunitŕ scientifica, comunitŕ bioetica e decisori pubblici. Fornisce infine un'analisi dei fondamenti teorici generali di tali modelli.
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Pellai, Alberto. "Prevenzione e psicoterapia. Potenzialitŕ e strategie di intervento in base al modello cognitivista." PSICOBIETTIVO, no. 1 (March 2012): 48–65. http://dx.doi.org/10.3280/psob2012-001004.

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Abstract:
L'articolo presenta teorie e modelli di intervento finalizzati alle strategie di prevenzione primaria e secondaria rivolte alla promozione della salute in etŕ evolutiva. In particolare vengono analizzate azioni preventive che sono l'applicazione pratica degli assunti teorici presenti nella teoria dell'attaccamento di J. Bowlby, oltre ad interventi promossi in ambito scolastico e rivolti sia ai bambini, che agli adolescenti. Una particolare attenzione č dedicata al modello della Life Skills Based Education ed all'educazione tra pari, metodi privilegiati per la promozione del benessere in etŕ evolutiva. Il contributo del modello cognitivista e il ruolo dello psicoterapeuta vengono messi in evidenza, pur sottolineando l'importanza di un approccio multidisciplinare e transteorico.
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Tazza, L., A. Di Napoli, and F. Franco. "Considerazioni su uno studio che confronta l'utilizzo di metodi semiparametrici e parametrici nello studio della sopravvivenza degli accessi vascolari per emodialisi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 23, no. 4 (January 24, 2018): 38–41. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2011.1498.

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Abstract:
Ravani et al hanno recentemente confrontato la sopravvivenza degli accessi arterovenosi con vasi nativi vs. protesici utilizzando metodi statistici differenti da quelli comunemente usati in letteratura. Quando il fenomeno sotto osservazione (nel caso specifico “il rischio istantaneo di fallimento dell'accesso”) non rimane costante nel tempo ma segue un andamento noto, l'uso dei modelli statistici parametrici può essere in grado di offrire maggiori e più accurate informazioni rispetto ai semiparametrici (regressione di Cox). Le diverse cause di fallimento degli accessi vascolari sono sensibilmente tempo-dipendenti. Inoltre i metodi parametrici consentono di analizzare meglio gli eventi ripetuti per lo stesso soggetto. È il caso del paziente che per fare l'emodialisi richiede un nuovo intervento quando fallisce il precedente. I modelli parametrici permettono una più accurata valutazione dell'effetto fragilità.
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Regonini, Gloria. "LE POLITICHE SOCIALI IN ITALIA: METODI DI ANALISI." Italian Political Science Review/Rivista Italiana di Scienza Politica 15, no. 3 (December 1985): 335–77. http://dx.doi.org/10.1017/s0048840200003348.

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Abstract:
IntroduzioneQuesto articolo si propone tre obiettivi: discutere alcuni recenti orientamenti metodologici emersi dagli studi comparati sul policy making nei paesi occidentali; mettere alla prova la loro capacità di catturare elementi importanti del modo di elaborare le politiche sociali in Italia; controllare se non sia possibile trattare le discordanze tra i modelli considerati ed il caso italiano non come meri residui o come prodotti di una qualche anomalia nazionale, ma come elementi per un riesame degli schemi inizialmente assunti come punto di riferimento, in modo da ampliarne il potere esplicativo.
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Küstner, B. Moreno, F. Torres González, and J. D. Luna Del Castillo. "Analysis of patterns of mental health care with three different approaches (cross-sectional, longitudinal and dynamic)." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 2 (June 2001): 82–89. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005157.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo– Questo articolo si propone di fornire una panoramica dei diversi metodi di analisi delle informazioni relative alFutilizzazione dei servizi secondo approcci differenti.Metodi– E' stata predisposta un review sistematica degli studi suipatterndi cura. L'analisi suipatterndi cura è stata divisa secondo tre differenti approcci:cross-sectional, longitudinale e dinamico.Risultati– Negli studicross-sectional, le informazioni sull'utilizzazione sono basate sui numero totale dei contatti con i servizi di salute mentale, in un certo periodo. Nel secondo approccio, chiamato longitudinale, l'analisi di sopravvivenza è applicata considerando l'intervallo di tempo tra ciascun contatto. Il terzo tipo di contatto, chiamato qui approccio «dinamico», comporta l'applicazione di modelli matematici basati sulle catene markoviane per analizzare la probabilità di cambiamento da un tipo di contatto all'altro.Conclusioni– Si sottolinea la necessita di studi ulteriori predisposti per analizzare i dati dei registri psichiatrici dei casi con modelli standardizzati per l'analisi dell'utilizzazione dei servizi psichiatrici.
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Löbl, Ivan. "La sovrastima dei metodi molecolari e dei modelli matematici rispetto a quelli tradizionali può condurre a problemi reali nella conoscenza della biodiversità mondiale." Memorie della Società Entomologica Italiana 92, no. 1-2 (December 15, 2015): 85. http://dx.doi.org/10.4081/memoriesei.2015.85.

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Abstract:
Fin dal 1992, con la Convenzione sulla Diversità Biologica di Rio de Janeiro, la biodiversità della terra è una materia di costante interesse pubblico, ma la comunità scientifica, impegnata nel descrivere e identificare le specie animali includendole in grandi raggruppamenti diversificati, deve affrontare difficoltà in continua crescita. I problemi derivano dalla scarsa comprensione della specificità della tassonomia e dall’assegnare eccessivo valore ai metodi quantitativi e alle moderne tecnologie. Dato che la maggior parte delle specie animali deve essere ancora scoperta e studiata, è necessario affrontare la situazione con metodi più equilibrati.
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Butera, Federico. "Innovazione e Ricerca e Sviluppo: la questione dell'organizzazione e del lavoro." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 57–68. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122003.

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Abstract:
L'innovazione è un fenomeno più ampio di quello della ricerca e sviluppo: l'autore ne illustra le diverse tipologie. L'Italia dispone di una quota di risorse destinata alla R&S inferiore a tutti i Paesi sviluppati; i finanziamenti pubblici sono in proporzione più alti di quelli di altri Paesi; l'Italia, per numero di brevetti e di marchi comunitari registrati, è invece in una buona posizione e in costante crescita; forte è il contributo delle grandi imprese alla brevettazione, mentre modesto è quello delle medie imprese, praticamente nullo quello delle piccole imprese; tuttavia, il volume di innovazioni generate è molto più elevato: le innovazioni di processo (marketing, organizzazione, metodi, tecnologie di produzione, etc.) non brevettate e le innovazioni di prodotto incrementali sono molto più numerose del numero dei brevetti. L'articolo esamina le caratteristiche organizzative della Ricerca e Sviluppo che sono diverse da quelle di altre funzioni di impresa ma che hanno anticipato nuovi modelli organizzativi e in particolare le organizzazione organiche e quelle in rete. Viene presentato il modello di funzionamento basato sulle 4C originato nella R&S e poi diffuso nelle moderne organizzazioni: Cooperazione autoregolata, Conoscenza condivisa, Comunicazione estesa, Comunitŕ di lavoro.
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Bille-Brahe, Unni. "Some perspectives on suicidal behaviour." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 9, no. 2 (June 2000): 93–98. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00008277.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo - Esaminare e precisare alcune domande di particolare rilevanza per la ricerca sul suicidio. Metodi - Discussione nel merito delle domande riguardanti l'epidemiologia e le varie teorie sul comportamento suicidario. Risultati - Sono state definiti quattro tipi di domande: come molte persone manifestano un comportamento suicidario? Chi sono? Perche' lo fanno? E che cosa possiamo fare riguardo a ciò? Le risposte alle prime tre domande sono indispensabili per afffrontare la quarta domanda: cosa possiamo fare. Conclusioni - I complessi modelli ed il retroterra che stanno alia base del comportamento suicidario richiedono interdisciplinarietà ed uno sviluppo sia dell'approccio multifattoriale sia di quello legato al processo, oltre uno sviluppo degli sforzi evidence-based e realizzabili.
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Dissertations / Theses on the topic "Metodi e Modelli"

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Sitta, Alessia. "Modelli regressivi e metodi di classificazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18233/.

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Abstract:
In questo elaborato vengono studiati i modelli regressivi al fine di applicare la teoria della regressione al problema della classificazione. Per quanto riguarda la regressione lineare, in particolare si trovano formule che permettano di calcolare i coefficienti dei modelli a partire dai dati sperimentali. Particolare attenzione viene posta sull'Analisi delle Componenti Principali, metodo tra i più usati per la riduzione dei modelli regressivi. Infine, viene studiato come la regressione logistica riesce a risolvere in maniera efficiente il problema della classificazione.
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Parriani, Tiziano. "Modelli e metodi per l'orientamento di grafi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/1882/.

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Bottin, Francesca. "metodi di personalizzazione di modelli della dinamica muscoloscheletrica." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/19981/.

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Abstract:
Il sistema muscolo-scheletrico è un importante apparato del corpo umano che svolge funzioni primarie, quali sostenere il peso corporeo e permettere il movimento. Pertanto, è fondamentale comprenderne il funzionamento, attraverso la stima di grandezze difficilmente misurabili in vivo, come le forze sviluppate dai muscoli, e stabilendo relazioni di tipo causa-effetto partendo dai dati sperimentali. In questo contesto si inseriscono i modelli muscolo-scheletrici, rappresentazioni matematiche del corpo umano e delle sue strutture che consentono, mediante simulazioni al computer, di analizzare il movimento umano. Tipicamente si tratta di modelli generici, costruiti su dati provenienti da dissezioni di cadavere. Tali modelli però hanno il grande limite di considerare l'anatomia di ogni soggetto identica. Negli ultimi anni, il progresso di conoscenze in ambito biomeccanico e il più facile accesso a immagini di diagnostica medica hanno permesso di generare modelli di dinamica muscolo-scheletrica soggetto-specifici. La personalizzazione dei modelli assume una maggiore importanza nel momento in cui si studia una specifica malattia (es. miopatie, sarcopenia, Parkinson) o nel caso di una popolazione pediatrica, in cui la modellazione generica non è sufficiente. In quest'ottica, questo progetto di tesi dettaglia i passaggi necessari per la creazione di un modello soggetto-specifico della dinamica muscolo-scheletrica degli arti inferiori a partire da immagini di risonanza magnetica, nel contesto di simulazioni di test di forza massimale.
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CAVOLA, Manuel. "Modelli e metodi per lo Slab Stack Shuffling problem." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2021. http://hdl.handle.net/10446/187498.

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Abstract:
L'industria cantieristica rappresenta un settore critico per l'economia nazionale di molti paesi e ha un impatto sull'occupazione diretta e indotta. Questa coinvolge di una vasta e intricata rete di collegamenti e scambi tra il settore stesso e altre industrie. Tale rete è inserita in un complesso sistema operativo logistico che rappresenta uno dei pilastri principali a sostegno del fenomeno dell'outsourcing delle funzioni non core che ha caratterizzato il settore navale negli ultimi decenni e ha promosso la crescita di una Catena del Valore Globale (GVC). Una delle principali sfide di questa GVC è la gestione di una rete sempre più ampia di fornitori. In particolare, in questo lavoro, consideriamo la fabbricazione degli scafi, che sono costruiti in sezioni chiamate blocchi, la cui produzione di solito è affidata a fornitori specializzati che tagliano, piegano, modellano e saldano insieme lamiere e profili in acciaio per ottenere i sottoassiemi che saranno uno ad uno messi insieme in cantiere per ottenere l'intero scafo. In queste fasi, il coordinamento tra acciaieria, centri di taglio e assemblaggio e i cantieri navali è fondamentale. Ogni sito coinvolto dovrebbe avere un grado di efficienza molto elevato per raggiungere questo coordinamento, che non può che passare attraverso l'ottimizzazione continua dei processi. Uno di questi processi è rappresentato dalla gestione delle lamiere d'acciaio: piastre di acciaio che possono pesare fino 13 tonnellate e la cui estensione può raggiungere i 46 m^2. A causa delle loro caratteristiche fisiche, le lamiere di acciaio sono conservate in pile. Lo stoccaggio e il recupero delle lamiere di acciaio dalla pila riguardano tutti i siti interessati (acciaieria, centri di taglio e assemblaggio e cantieri navali) e rappresentano uno dei problemi principali da superare per evitare colli di bottiglia nel processo produttivo. Infatti, essendo le lamiere impilate una sull'altra, quando una lamiera non si trova in cima alla sua pila, per recuperarla, è necessario spostare gli elementi sovrastanti. Ogni spostamento è chiamato "shuffle", e minore è il numero di shuffle, più veloce è il processo di recupero. In letteratura, uno dei problemi legati al recupero di lamiere d'acciaio immagazzinate in pile è noto come Slab Stack Shuffling problem (SSS). In questo lavoro, dopo una revisione del corpus letterario esistente, proponiamo un nuovo framework per raccogliere tutti gli elementi che caratterizzano lo SSS problem nei contesti più diversi in cui si verifica. I lavori su questo problema vengono quindi inseriti nel framework proposto per far emergere i gap da colmare. A valle del framework, presentiamo alcuni modelli matematici e un relativo approccio euristico per estendere il contesto applicativo. Introduciamo nuove funzionalità relative esplicitamente ai centri di taglio e assemblaggio che i problemi SSS analizzati allo stato dell'arte non hanno mai preso in considerazione. Infine, l'efficienza dell'approccio euristico viene confrontata con i risultati del modello attraverso una sperimentazione condotta su istanze generate ad-hoc.
The shipbuilding industry represents a critical sector for many countries’ national economy and impacts direct and induced employment. It involves a vast and intricate network of links and exchanges among the sector itself and other industries. This network is embedded in a complex logistical operations system that represents one of the main pillars supporting the phenomenon of non-core functions outsourcing that has been characterising the shipbuilding sector since the last decades and has promoted the growth of a Global Value Chains (GVC). One of the main challenges of this GVC is the management of an increasingly extensive network of suppliers. In particular, in this work, we consider the fabrication of the hulls, which are built in sections called blocks, whose production usually is entrusted to specialised suppliers that cut, bend, shape and weld steel slabs and profiles together to obtain the subassemblies that will be one by one put together in the shipyard to obtain the whole hull. In these phases, the coordination between steel mill, subassembly centres and shipyards is fundamental. Each involved site should have a very high degree of efficiency to achieve this coordination, which cannot but pass through continuous processes optimisation. One of this process is represented by managing the steel slabs: steel plates that can weigh up to more than 13 tons and whose extension can reach 46 m^2. Due to their physical characteristics, steel slabs are stored in stacks. The storage and retrieval of the steel slabs from the stack concern all the involved sites (steel mill, subassembly centres and shipyards) and represent one of the main issues to overcome to avoid bottlenecks in the production process. Indeed, being the slabs stacked one on the other, when a slab is not on the top of its stack, to retrieve it, a shift of the elements above the target one is necessary. Each shift is called “shuffle”, and the less is the number of shuffles, the faster is the retrieval process. In literature, one of the problems related to the retrieval of steel slabs stored in stacks is known as the Slab Stack Shuffling (SSS) problem. In this work, after a review of the existing body of literature, we propose a new framework to collect all the elements that characterise the SSS problem in the most diverse contexts in which it occurs. Then, the works on this problem are placed in the proposed framework to bring out the gaps to fill. Downstream of the framework, we present some mathematical models and a relative heuristics approach to extend the application context. We introduce new features related explicitly to cutting/assembly centres that the SSS problems analysed at state of the art have never considered. Finally, the heuristic approach’s efficiency is compared with the model results through experimentation conducted on ad-hoc generated instances.
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Pazzi, Stefano. "Schedulazione delle rotte marittime nel settore ortofrutticolo. Modelli e Metodi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016.

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Abstract:
Il trasporto marittimo è una delle modalità più utilizzate soprattutto per la movimentazione di grandi volumi di prodotti tra i continenti in quanto è a basso costo, sicuro e meno inquinante rispetto ad altri mezzi di movimentazione. Ai giorni nostri è responsabile di circa l’80% del commercio globale (in volume di carichi trasportati). Il settore del trasporto marittimo ha avuto una lunga tradizione di pianificazione manuale effettuata da progettisti esperti.
 L’obiettivo principale di questa trattazione è stato quello di implementare un modello matematico lineare (MILP, Mixed-Integer Linear Programming Model) per l’ottimizzazione delle rotte marittime nell’ambito del mercato orto-frutticolo che si sviluppa nel bacino del Mediterraneo (problema di Ship-Scheduling). Il modello fornito in questa trattazione è un valido strumento di supporto alle decisioni che può utilizzare uno spedizioniere nell’ambito della pianificazione delle rotte marittime della flotta di navi in suo possesso. Consente di determinare l’insieme delle rotte ottimali che devono essere svolte da un insieme di vettori al fine di massimizzare il profitto complessivo dello spedizioniere, generato nell’arco di tempo considerato. Inoltre, permette di ottenere, per ogni nave considerata, la ripartizione ottimale della merce (carico ottimale).
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CAPRINI, ARMANDO ATTILIO. "METODI E MODELLI PER LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DEL TRASPORTO MERCI." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 1995. http://hdl.handle.net/10077/14655.

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7

Tonin, Talita <1989&gt. "Valutazione di opere cinematografiche: metodi a confronto." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10726.

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Brandolini, Filippo Alberto. "Sicurezza, protezione e integrità nei sistemi cloud: Modelli, metodi e tecnologie." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7535/.

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Abstract:
La natura distribuita del Cloud Computing, che comporta un'elevata condivisione delle risorse e una moltitudine di accessi ai sistemi informatici, permette agli intrusi di sfruttare questa tecnologia a scopi malevoli. Per contrastare le intrusioni e gli attacchi ai dati sensibili degli utenti, vengono implementati sistemi di rilevamento delle intrusioni e metodi di difesa in ambiente virtualizzato, allo scopo di garantire una sicurezza globale fondata sia sul concetto di prevenzione, sia su quello di cura: un efficace sistema di sicurezza deve infatti rilevare eventuali intrusioni e pericoli imminenti, fornendo una prima fase difensiva a priori, e, al contempo, evitare fallimenti totali, pur avendo subito danni, e mantenere alta la qualità del servizio, garantendo una seconda fase difensiva, a posteriori. Questa tesi illustra i molteplici metodi di funzionamento degli attacchi distribuiti e dell'hacking malevolo, con particolare riferimento ai pericoli di ultima generazione, e definisce le principali strategie e tecniche atte a garantire sicurezza, protezione e integrità dei dati all'interno di un sistema Cloud.
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Gentili, Mirco. "Modelli e Metodi per il Disegno di Aree di Tentata Vendita." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19587/.

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Abstract:
L'elaborato tratta un problema tipico di molte aziende che hanno come l'obiettivo la tentata ventita, la consegna di prodotti a domicilio, il servizio porta a porta o altri servizi simili. In generale vengono analizzati scenari composti da un certo numero di clienti ed un deposito, dal quale parte giornalmente una flotta di veicoli che si occupano della consegna della merce ai clienti. Il problema trattato è conosciuto in letteratura come VRP, e vengono presentati tre algoritmi euristici per ottenere una soluzione ammissibile. In particolare gli algoritmi si occupano del disegno di aree nelle quali sono suddivisi i clienti e la ricerca dei percorsi per soddisfare i servizi richiesti. Un ulteriore algoritmo euristico consente il miglioramento di una soluzione di partenza.
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SCOLARI, Alice. "Formazione delle competenze linguistico-comunicative e alternanza scuola-lavoro: strategie, metodi, modelli." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2016. http://hdl.handle.net/10446/61874.

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Books on the topic "Metodi e Modelli"

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Colafato, Michele. Maestri: Leadership spirituali : vie, modelli, metodi. Milano, Italy: FrancoAngeli, 2006.

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Albeverio, Sergio, Paolo Giordano, and Alberto Vancheri, eds. Metodi e Modelli Matematici per le Dinamiche Urbane. Milano: Springer Milan, 2021. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-4008-3.

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3

nazionale, Centro italiano per la ricerca storico-educativa Convegno. La storiografia dell'educazione: Metodi, fonti, modelli e contenuti. Milano: F. Angeli, 2005.

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4

Podestà, Claudio, and Roberto Maja. Metodi e modelli per il trasporto pubblico locale. Milano: FrancoAngeli, 2001.

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5

service), SpringerLink (Online, ed. Equazioni a derivate parziali: Metodi, modelli e applicazioni. 2nd ed. Milano: Springer-Verlag Milan, 2010.

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6

Traversa, Giuseppe, and Maurizio Potente. L'orchestra burocratica: Modelli, metodi e strumenti per la e-administration. Roma: Aracne, 2004.

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Girotti, Armando. Discorso sui metodi: Modelli di insegnamento e didattica della filosofia. Lecce: Pensa multimedia, 2005.

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8

G, Vegni Federico M., Zaretti Anna, and Zunino Paolo, eds. Invito alle equazioni a derivate parziali: Metodi, modelli e simulazioni. Milano: Springer Milan, 2009.

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9

Alfredo, Paternoster, ed. Persone, menti, cervelli: Storia, metodi e modelli delle scienze della mente. Milano: Mondadori università, 2012.

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10

editor, Cavallera Hervé A., ed. La ricerca storico-educativa oggi: Un confronto di metodi, modelli e programmi di ricerca. Lecce: Pensa multimedia, 2013.

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Book chapters on the topic "Metodi e Modelli"

1

Guzzi, Rodolfo. "Modelli diretti: Il modello radiativo dell’atmosfera." In Introduzione ai metodi inversi, 7–39. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2495-3_2.

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2

Guzzi, Rodolfo. "Modelli diretti: La teoria del raggio sismico." In Introduzione ai metodi inversi, 41–54. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2495-3_3.

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3

Neilson, Peter D., and Megan D. Neilson. "Adaptive Model Theory: Modelling the Modeller." In Simulation Foundations, Methods and Applications, 19–22. Cham: Springer International Publishing, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-33786-9_4.

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Frochte, Jörg. "Nichtlineare Modelle." In Finite-Elemente-Methode, 293–315. 2nd ed. München: Carl Hanser Verlag GmbH & Co. KG, 2021. http://dx.doi.org/10.3139/9783446469679.009.

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Frochte, Jörg. "Nichtlineare Modelle." In Finite-Elemente-Methode, 290–312. München: Carl Hanser Verlag GmbH & Co. KG, 2016. http://dx.doi.org/10.3139/9783446449091.009.

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Manzocchi, Tom, Deirdre A. Walsh, Javier López-Cabrera, Marcus Carneiro, and Kishan Soni. "Compression-Based Modelling Honouring Facies Connectivity in Diverse Geological Systems." In Springer Proceedings in Earth and Environmental Sciences, 111–17. Cham: Springer International Publishing, 2023. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-031-19845-8_8.

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Abstract:
AbstractIn object- or pixel-based modelling, facies connectivity is tied to facies proportion as an inevitable consequence of the modelling process. However, natural geological systems (and rule-based models) have a wider range of connectivity behaviour and therefore are ill-served by simple modelling methods in which connectivity is an unconstrained output property rather than a user-defined input property. The compression-based modelling method decouples facies proportions from facies connectivity in the modelling process and allows models to be generated in which both are defined independently. The two-step method exploits the link between the connectivity and net:gross ratio of the conventional (pixel- or object-based) method applied. In Step 1 a model with the correct connectivity but incorrect facies proportions is generated. Step 2 applies a geometrical transform which scales the model to the correct facies proportions while maintaining the connectivity of the original model. The method is described and illustrated using examples representative of a poorly connected deep-water depositional system and a well-connected fluid-driven vein system.
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7

Altenbach, Holm. "Methode der rheologischen Modelle." In Kontinuumsmechanik, 285–302. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2015. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-47070-1_9.

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Altenbach, Holm. "Methode der rheologischen Modelle." In Kontinuumsmechanik, 287–304. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-642-24119-2_9.

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9

Altenbach, Holm. "Methode der rheologischen Modelle." In Kontinuumsmechanik, 287–304. Berlin, Heidelberg: Springer Berlin Heidelberg, 2018. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-662-57504-8_9.

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Turunen, Esko, Kimmo Raivio, and Timo Mantere. "Soft Computing Methods." In Mathematical Modelling, 79–112. Cham: Springer International Publishing, 2016. http://dx.doi.org/10.1007/978-3-319-27836-0_6.

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Conference papers on the topic "Metodi e Modelli"

1

Lariccia, Stefano, Robert M. Karn, and Marco Stefanoni. "Green’ntropy: semantic web / pragmatic web e Officine per la Sostenibilità della Ricerca come motore per riattivare la riqualificazione energetica degli edifici pubblici." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7914.

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Abstract:
In questo “position paper” si rappresentano obbiettivi modelli e metodi per contribuire ad avviare una campagna attiva di ricerca e sensibilizzazione sociale basata sull’interazione attraverso reti sociali e reti di automi basata nel Parco della Ricerca Enea Casaccia. Viene fornita un’anticipazione di quello che vuole essere il progetto “Sistemi Aperti Sapienza”; viene poi fornita una descrizione delle motivazioni di partenza e della riflessione che ha generato questa idea progettuale. Poi vengono considerate le ragioni per la convergenza di partner, identificati nei principali organismi della ricerca nel nostro territorio, in una organizzazione regionale guidata e ospitata da ENEA per raggiungere più rapidamente gli obiettivi dichiarati. La proposta prevede l’ implementazione presso ENEA, di un “FabLab”, un laboratorio finalizzato alla realizzazione di prototipi virtuali / reali, ovvero progettati attraverso software di modellazione 3d e stampabili attraverso stampanti 3d dall’utilizzatore finale. Ciò avverrebbe sulla scorta di quanto sta rapidamente diffondendosi in Italia e nel mondo sull’esempio del Center for Bits and Atoms (CBA) - MIT di Boston fondato da Neil Gershenfeld. Il FabLab Casaccia dovrebbe essere realizzato come una delle previste Officine della Sostenibilità specializzata nella produzione di soluzioni per la riqualificazione energetica degli edifici, per l’ applicazione delle energie sostenibili, per la diffusione virale di educazione e consapevolezza energetica e ambientale. Questo progetto, è pensato come un contributo di Sapienza nell’ambito della partnership al progetto di riqualificazione del Parco ENEA finalizzato ad operare per l’applicazione, prevista entro il 2015, delle misure di riqualificazione degli edifici nel settore della Pubblica Amministrazione.
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Veikutytė, Gerda, and Dominykas Šlikas. "ŽEMĖS PAVIRŠIAUS MODELIO SUDARYMAS SKIRTINGAIS GEODEZINIAIS METODAIS IR TIKSLUMO ANALIZĖ." In 25th Conference for Junior Researchers „Civilinė inžinerija ir geodezija“. Vilnius Gediminas Technical University, 2022. http://dx.doi.org/10.3846/geo.2022.003.

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Abstract:
Žemės paviršiaus modelio sudarymas – plačiai taikomas tyrimų metodas. Natūraliai galimas ne vienas paviršiaus modelio sudarymo būdas. Geodezijoje DTM paviršiui sukurti dažnai naudojami LIDAR duomenys, fotogrametrinės nuotraukos, GPNS ar tacheometriniai matavimai. Paviršiaus modeliui sudaryti surenkamos informacijos metodas priklauso nuo tiriamo ploto, norimo pasiekti tikslumo ir aplinkos parametrų. Šiame straipsnyje aptariamas skaitmeninių erdvinių žemės paviršiaus modelių sudarymas, taikant kelis skirtingus geodezinius matavimo metodus. Nagrinėjamas sudarytų skaitmeninių paviršių tikslumas.
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Jonušaitė, Viktorija, and Jūratė Sužiedelytė Visockienė. "Antžeminė fotogrametrija ir 3D objektų modeliavimas." In Conference for Junior Researchers „Science – Future of Lithuania“. VGTU Technika, 2019. http://dx.doi.org/10.3846/geo.2019.007.

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Abstract:
Straipsnyje aptariamos objekto 3D modeliavimo technologijos. 3D modeliui sudaryti taikyti du fotogrametri-jos metodai: antžeminė ir aerofotogrametrija. Eksperimentinis objektas – Struvės geodezinio lanko punktas Rokiškio ra-jone, Gireišių kaime. Šis objektas fotografuotas 2019 m. pavasarį bepiločiu orlaiviu iš oro ir nuo žemės paviršiaus su skaitmenine „Pentax“ modelio fotokamera. Visos fotonuotraukos kalibruotos ir apdorotos vienu metu su „Bentley“ kom-panijos programine įranga „ContexCapture“. 3D modeliui sudaryti programos automatiškai parinkti fotonuotraukose ry-šio taškai trianguliacijos skaičiavimais pagal 11-os atraminių geodezinių taškų koordinates transformuoti į vietinę koor-dinačių sistemą. Sukurtas punkto ir teritorijos 3D modelis siekia 3,4 mm tikslumą. Rezultatas publikuojamas internetiniame tinklalapyje (Struvės.., .2019).
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Brazdžiūnaitė, Otavija, and Justas Trinkūnas. "PROCESŲ GAVYBOS METODŲ TAIKYMAS ĮMONĖS VEIKLOS ANALIZEI ATLIKTI." In Inžinerinė grafika ir projektavimas. Informacinių technologijų sauga ir informacinės sistemos. VGTU Technika, 2016. http://dx.doi.org/10.3846/itsis.2016.02.

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Abstract:
Kiekvienoje įmonėje kiekvieną minutę vyksta tam tikri procesai, IT sistemos fiksuoja kiekvieną įvykį išsaugodamos laiko žymę sistemoje. Sukaupti duomenys apie verslo procesų eigą suteikia galimybę aptikti, stebėti ir tobulinti verslo procesus. Darbe nagrinėjama problema yra ta, kad realiai vykstančio proceso modelis neatitinka įmonėse nustatyto proceso modelio. Darbo tikslas – sumažinti verslo proceso modelio atotrūkį nuo realiai vykstančio verslo proceso ir įmonėje aprašyto proceso modelio.
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Cedroni, Anna Rita. "Roadmap per una citta sostenibile: Vienna." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7915.

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Abstract:
Al di là di più di duemila anni di tradizione storica, l’Austria, ha mostrato con coraggio, fin dall’entrata nella Comunità Europea, il suo sviluppo economico così come la sua modernità e la sua apertura verso l’esterno. La dinamicità culturale e tecnologica della sua capitale, l’ha resa uno degli esempi più apprezzati da tutta l’Europa fin dall’inizio di questo secolo. In poco più 15 anni, Vienna è diventata di fatto la città europea con la migliore qualità della vita. Il merito di tale successo è dato sicuramente da due componenti fondamentali: la stabilità politica del Paese e il metodo di gestione dei processi di pianificazione territoriale e urbana. L’attuale sviluppo del territorio mostra come alla base di tale qualità i fattori prevalenti siano l’architettura, ma anche le politiche urbanistiche territoriali. Sta di fatto, spiega un recente rapporto del comune di Vienna sul tema risparmio energetico e sostenibilità, che per garantire e mantenere una tale qualità della vita, occorre tener conto di tre costanti essenziali nelle dinamiche dei processi di sviluppo urbano: il rinnovamento, la ristrutturazione e l’espansione. Tali elementi consentono poi il confronto con modelli europei culturalmente più avanzati. La tutela dell’ambiente e del patrimonio ambientale si inseriscono in questo processo come una delle sfide più importanti che scaturiscono da tale confronto. Questo paper si prefigge di trattare l’esperienza viennese, ripercorrendo il lungo, ma rapido processo di cambiamento cominciato all’inizio degli anni Ottanta. Strumento generale di pianificazione urbanistica, il Piano di Sviluppo della Città (Stadtentwicklungsplan), ha costituito e costituisce tuttora lo strumento decennale di previsione e di programmazione energetica a livello urbano e territoriale, stabilendo le direttrici strategiche di espansione, di ristrutturazione e di rinnovamento della Città e del suo hinterland. Ma l’esclusività di tale strumento, è da vedere nell’anticipazione di temi come il consumo energetico, la sostenibilità e nell’individuazione della tutela ambientale, come questione prioritaria da includere nei programmi d’intervento da attuare a breve termine. Infatti, con la formulazione del primo Programma KliP (Klimaschutzprogramm) (1999–2009) e, successivamente, del secondo Programma KliP (2010-2020), vengono elaborati dei “pacchetti” di provvedimenti con obiettivi ben definiti, come per esempio la riduzione del 21%, a persona, dei gas di emissione e di gas propellenti rispetto ai valori rilevati nel 1990. Gli strumenti con i quali raggiungere tali obiettivi sono: la riduzione del fabbisogno energetico, l’introduzione di fonti di energia ecosostenibile, l’uso di materiali biologici nell’edilizia pubblica e privata a grande e piccola scala, ma soprattutto, gli interventi sulla mobilità, sulla gestione dei rifiuti e sulla protezione del paesaggio. Accanto ai Piani di Sviluppo, Il Programma SEP (Städtische Energieeffizienz-Programm), definisce le linee generali da seguire nella gestione della politica dei consumi energetici a lungo termine, ovvero fino alla fine del 2015. I risultati portano già nel 2011 ad un aumento della quota di energia rinnovabile del 10% del volume totale del consumo di energia. Tra gli incentivi ci sono quelli rivolti alla realizzazione di centrali elettriche, inceneritori per il riciclo di materie dalle quali ricavare energia, mentre un ruolo sempre più importante è dato dall’uso della geotermia, e dell’energia solare. La continuità programmatica culmina nella formulazione di un progetto unitario, SMART CITY WIEN, che riunisce ben dieci gruppi differenti di interessi, istituzioni pubbliche, enti privati, centri universitari di ricerca, ecc., attorno ad una visione a lunga scadenza: Smart Energy vision 2050. Al centro della tavola rotonda le tematiche: lo sviluppo della popolazione, l’ambiente, i metodi di gestione, l’economia, l’energia e la mobilità. Accanto a queste, sostenibilità, partecipazione, diversità, efficienza di risorse, sviluppo regionale integrato come pure sviluppo economico equilibrato sono gli elementi fondamentali per la preparazione delle decisioni future.
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6

Menday, Roger, B. Hagemeier, C. Cacciari, G. Fiameni, M. Melato, A. Curtoni, and S. van den Berghe. "An Easy Way to Access Grid Resources." In 2008 Workshop on Models and Model-driven Methods for Enterprise Computing (3M4EC 2008). IEEE, 2008. http://dx.doi.org/10.1109/edocw.2008.12.

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7

Ngoc Bao Bui, Liming Zhu, Yan Liu, V. Tosic, and R. Jeffery. "Automating Web Service Development Using a Unified Model." In 2008 Workshop on Models and Model-driven Methods for Enterprise Computing (3M4EC 2008). IEEE, 2008. http://dx.doi.org/10.1109/edocw.2008.19.

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8

Chaves, Leonardo Weiss Ferreira, and Florian Kerschbaum. "Industrial Privacy in RFID-based Batch Recalls." In 2008 Workshop on Models and Model-driven Methods for Enterprise Computing (3M4EC 2008). IEEE, 2008. http://dx.doi.org/10.1109/edocw.2008.37.

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9

Tosic, Vladimir, Karl Michael Göschka, Aad van Moorsel, Ian Warren, and Raymond Wong. "Introduction to the Proceedings of the EDOC 2008 Workshop Middleware for Web Services (MWS) 2008." In 2008 Workshop on Models and Model-driven Methods for Enterprise Computing (3M4EC 2008). IEEE, 2008. http://dx.doi.org/10.1109/edocw.2008.40.

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10

Briones, Javier F., Miguel Ángel de Miguel, Alejandro Alonso, and Juan Pedro Silva. "Modeling Quality of Service Adaptability." In 2008 Workshop on Models and Model-driven Methods for Enterprise Computing (3M4EC 2008). IEEE, 2008. http://dx.doi.org/10.1109/edocw.2008.45.

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Reports on the topic "Metodi e Modelli"

1

Zheng, Jinhui, Matteo Ciantia, and Jonathan Knappett. On the efficiency of coupled discrete-continuum modelling analyses of cemented materials. University of Dundee, December 2021. http://dx.doi.org/10.20933/100001236.

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Abstract:
Computational load of discrete element modelling (DEM) simulations is known to increase with the number of particles. To improve the computational efficiency hybrid methods using continuous elements in the far-field, have been developed to decrease the number of discrete particles required for the model. In the present work, the performance of using such coupling methods is investigated. In particular, the coupled wall method, known as the “wall-zone” method when coupling DEM and the continuum Finite Differences Method (FDM) using the Itasca commercial codes PFC and FLAC respectively, is here analysed. To determine the accuracy and the efficiency of such a coupling approach, 3-point bending tests of cemented materials are simulated numerically. To validate the coupling accuracy first the elastic response of the beam is considered. The advantage of employing such a coupling method is then investigated by loading the beam until failure. Finally, comparing the results between DEM, DEM-FDM coupled and FDM models, the advantages and disadvantages of each method are outlined.
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2

Yaroshchuk, Svitlana O., Nonna N. Shapovalova, Andrii M. Striuk, Olena H. Rybalchenko, Iryna O. Dotsenko, and Svitlana V. Bilashenko. Credit scoring model for microfinance organizations. [б. в.], February 2020. http://dx.doi.org/10.31812/123456789/3683.

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Abstract:
The purpose of the work is the development and application of models for scoring assessment of microfinance institution borrowers. This model allows to increase the efficiency of work in the field of credit. The object of research is lending. The subject of the study is a direct scoring model for improving the quality of lending using machine learning methods. The objective of the study: to determine the criteria for choosing a solvent borrower, to develop a model for an early assessment, to create software based on neural networks to determine the probability of a loan default risk. Used research methods such as analysis of the literature on banking scoring; artificial intelligence methods for scoring; modeling of scoring estimation algorithm using neural networks, empirical method for determining the optimal parameters of the training model; method of object-oriented design and programming. The result of the work is a neural network scoring model with high accuracy of calculations, an implemented system of automatic customer lending.
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3

Daudelin, Francois, Lina Taing, Lucy Chen, Claudia Abreu Lopes, Adeniyi Francis Fagbamigbe, and Hamid Mehmood. Mapping WASH-related disease risk: A review of risk concepts and methods. United Nations University Institute for Water, Environment and Health, December 2021. http://dx.doi.org/10.53328/uxuo4751.

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Abstract:
The report provides a review of how risk is conceived of, modelled, and mapped in studies of infectious water, sanitation, and hygiene (WASH) related diseases. It focuses on spatial epidemiology of cholera, malaria and dengue to offer recommendations for the field of WASH-related disease risk mapping. The report notes a lack of consensus on the definition of disease risk in the literature, which limits the interpretability of the resulting analyses and could affect the quality of the design and direction of public health interventions. In addition, existing risk frameworks that consider disease incidence separately from community vulnerability have conceptual overlap in their components and conflate the probability and severity of disease risk into a single component. The report identifies four methods used to develop risk maps, i) observational, ii) index-based, iii) associative modelling and iv) mechanistic modelling. Observational methods are limited by a lack of historical data sets and their assumption that historical outcomes are representative of current and future risks. The more general index-based methods offer a highly flexible approach based on observed and modelled risks and can be used for partially qualitative or difficult-to-measure indicators, such as socioeconomic vulnerability. For multidimensional risk measures, indices representing different dimensions can be aggregated to form a composite index or be considered jointly without aggregation. The latter approach can distinguish between different types of disease risk such as outbreaks of high frequency/low intensity and low frequency/high intensity. Associative models, including machine learning and artificial intelligence (AI), are commonly used to measure current risk, future risk (short-term for early warning systems) or risk in areas with low data availability, but concerns about bias, privacy, trust, and accountability in algorithms can limit their application. In addition, they typically do not account for gender and demographic variables that allow risk analyses for different vulnerable groups. As an alternative, mechanistic models can be used for similar purposes as well as to create spatial measures of disease transmission efficiency or to model risk outcomes from hypothetical scenarios. Mechanistic models, however, are limited by their inability to capture locally specific transmission dynamics. The report recommends that future WASH-related disease risk mapping research: - Conceptualise risk as a function of the probability and severity of a disease risk event. Probability and severity can be disaggregated into sub-components. For outbreak-prone diseases, probability can be represented by a likelihood component while severity can be disaggregated into transmission and sensitivity sub-components, where sensitivity represents factors affecting health and socioeconomic outcomes of infection. -Employ jointly considered unaggregated indices to map multidimensional risk. Individual indices representing multiple dimensions of risk should be developed using a range of methods to take advantage of their relative strengths. -Develop and apply collaborative approaches with public health officials, development organizations and relevant stakeholders to identify appropriate interventions and priority levels for different types of risk, while ensuring the needs and values of users are met in an ethical and socially responsible manner. -Enhance identification of vulnerable populations by further disaggregating risk estimates and accounting for demographic and behavioural variables and using novel data sources such as big data and citizen science. This review is the first to focus solely on WASH-related disease risk mapping and modelling. The recommendations can be used as a guide for developing spatial epidemiology models in tandem with public health officials and to help detect and develop tailored responses to WASH-related disease outbreaks that meet the needs of vulnerable populations. The report’s main target audience is modellers, public health authorities and partners responsible for co-designing and implementing multi-sectoral health interventions, with a particular emphasis on facilitating the integration of health and WASH services delivery contributing to Sustainable Development Goals (SDG) 3 (good health and well-being) and 6 (clean water and sanitation).
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4

Комарова, Олена Володимирівна, and Альберт Армаїсович Азарян. Computer Simulation of Biological Processes at the High School. CEUR Workshop Proceedings (CEUR-WS.org), 2018. http://dx.doi.org/10.31812/123456789/2695.

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Abstract:
Abstract. Research goals: the necessity of study in high school of the law of Hardy – Weinberg as one of the fundamental genetic laws was justified. The peculiarities of using the method of model experiment in the study of the genetic and evolutionary processes in populations with the use of computer technology. Object of research: computer simulation of population genetic structure. Subject of research: computer simulation of genetic and evolutionary processes in ideal and real populations. Research methods: pedagogical experiment (survey), analysis of scientific publications on the use of the high school method of modelling genetic and evolutionary processes in populations, computer simulation. Results of the research: a web page for processing by the pupils of the modelling results of genetic and evolutionary processes in populations was created.
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Комарова, Олена Володимирівна, and Альберт Арамаїсович Азарян. Computer Simulation of Biological Processes at the High School. CEUR-WS.org, 2018. http://dx.doi.org/10.31812/123456789/2656.

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Abstract:
Research goals: the necessity of study in high school of the law of Hardy – Weinberg as one of the fundamental genetic laws was justified. The peculiarities of using the method of model experiment in the study of the genetic and evolutionary processes in populations with the use of computer technology. Object of research: computer simulation of population genetic structure. Subject of research: computer simulation of genetic and evolutionary processes in ideal and real populations. Research methods: pedagogical experiment (survey), analysis of scientific publications on the use of the high school method of modelling genetic and evolutionary processes in populations, computer simulation. Results of the research: a web page for processing by the pupils of the modelling results of genetic and evolutionary processes in populations was created.
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6

Zhang, Xingyu, Matteo Ciantia, Jonathan Knappett, and Anthony Leung. Micromechanical study of potential scale effects in small-scale modelling of sinker tree roots. University of Dundee, December 2021. http://dx.doi.org/10.20933/100001235.

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Abstract:
When testing an 1:N geotechnical structure in the centrifuge, it is desirable to choose a large scale factor (N) that can fit the small-scale model in a model container and avoid unwanted boundary effects, however, this in turn may cause scale effects when the structure is overscaled. This is more significant when it comes to small-scale modelling of sinker root-soil interaction, where root-particle size ratio is much lower. In this study the Distinct Element Method (DEM) is used to investigate this problem. The sinker root of a model root system under axial loading was analysed, with both upward and downward behaviour compared with the Finite Element Method (FEM), where the soil is modelled as a continuum in which case particle-size effects are not taken into consideration. Based on the scaling law, with the same prototype scale and particle size distribution, different scale factors/g-levels were applied to quantify effects of the ratio of root diameter (𝑑𝑟) to mean particle size (𝐷50) on the root rootsoil interaction.
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Malej, Matt, and Fengyan Shi. Suppressing the pressure-source instability in modeling deep-draft vessels with low under-keel clearance in FUNWAVE-TVD. Engineer Research and Development Center (U.S.), May 2021. http://dx.doi.org/10.21079/11681/40639.

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Abstract:
This Coastal and Hydraulics Engineering Technical Note (CHETN) documents the development through verification and validation of three instability-suppressing mechanisms in FUNWAVE-TVD, a Boussinesq-type numerical wave model, when modeling deep-draft vessels with a low under-keel clearance (UKC). Many large commercial ports and channels (e.g., Houston Ship Channel, Galveston, US Army Corps of Engineers [USACE]) are traveled and affected by tens of thousands of commercial vessel passages per year. In a series of recent projects undertaken for the Galveston District (USACE), it was discovered that when deep-draft vessels are modeled using pressure-source mechanisms, they can suffer from model instabilities when low UKC is employed (e.g., vessel draft of 12 m¹ in a channel of 15 m or less of depth), rendering a simulation unstable and obsolete. As an increasingly large number of deep-draft vessels are put into service, this problem is becoming more severe. This presents an operational challenge when modeling large container-type vessels in busy shipping channels, as these often will come as close as 1 m to the bottom of the channel, or even touch the bottom. This behavior would subsequently exhibit a numerical discontinuity in a given model and could severely limit the sample size of modeled vessels. This CHETN outlines a robust approach to suppressing such instability without compromising the integrity of the far-field vessel wave/wake solution. The three methods developed in this study aim to suppress high-frequency spikes generated nearfield of a vessel. They are a shock-capturing method, a friction method, and a viscosity method, respectively. The tests show that the combined shock-capturing and friction method is the most effective method to suppress the local high-frequency noises, while not affecting the far-field solution. A strong test, in which the target draft is larger than the channel depth, shows that there are no high-frequency noises generated in the case of ship squat as long as the shock-capturing method is used.
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8

Clausen, Jay, Christopher Felt, Michael Musty, Vuong Truong, Susan Frankenstein, Anna Wagner, Rosa Affleck, Steven Peckham, and Christopher Williams. Modernizing environmental signature physics for target detection—Phase 3. Engineer Research and Development Center (U.S.), March 2022. http://dx.doi.org/10.21079/11681/43442.

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Abstract:
The present effort (Phase 3) builds on our previously published prior efforts (Phases 1 and 2), which examined methods of determining the probability of detection and false alarm rates using thermal infrared for buried object detection. Environmental phenomenological effects are often represented in weather forecasts in a relatively coarse, hourly resolution, which introduces concerns such as exclusion or misrepresentation of ephemera or lags in timing when using this data as an input for the Army’s Tactical Assault Kit software system. Additionally, the direct application of observed temperature data with weather model data may not be the best approach because metadata associated with the observations are not included. As a result, there is a need to explore mathematical methods such as Bayesian statistics to incorporate observations into models. To better address this concern, the initial analysis in Phase 2 data is expanded in this report to include (1) multivariate analyses for detecting objects in soil, (2) a moving box analysis of object visibility with alternative methods for converting FLIR radiance values to thermal temperature values, (3) a calibrated thermal model of soil temperature using thermal IR imagery, and (4) a simple classifier method for automating buried object detection.
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9

Higham, Ronald P., and Jr. Statecraft: Many Models, One Method. Fort Belvoir, VA: Defense Technical Information Center, January 2000. http://dx.doi.org/10.21236/ada433192.

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Singer, C., and D. Cox. Methods for testing transport models. Office of Scientific and Technical Information (OSTI), November 1991. http://dx.doi.org/10.2172/6045013.

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