Dissertations / Theses on the topic 'Mercato finanziario'

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1

Troisi, Angela. "Il ruolo delle agenzie di rating nel mercato finanziario." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2014. http://hdl.handle.net/11385/200942.

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2

Pasini, Gianluca. "Dinamica della ricchezza in un mercato finanziario con agenti eterogenei." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4132/.

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Abstract:
Scopo della tesi è studiare la co-evoluzione nei mercati finanziari tra agenti eterogenei, analizzare l’andamento dei prezzi delle azioni e la ricchezza individuale di ciascun agente dopo un periodo di tempo non specificato. Il mercato finanziario è costituito da un numero arbitrario di agenti eterogenei che investono sui titoli parte della loro ricchezza adottando strategie che vadano ad ottimizzare il ritorno economico dopo ogni periodo di tempo. Consideriamo un sistema dinamico con uno scheletro deterministico. Il sistema che descrive questo modello è un sistema di equazioni non lineari e studiamo le condizioni di stabilità per ciascun stato di equilibrio. Consideriamo in particolare due tipologie di agenti; Il primo, cosiddetto cartista ed il secondo, cosiddetto fondamentalista. Ci riferiamo poi alla teoria delle biforcazioni, cioè allo studio del cambio di stabilità del sistema rispetto ad un parametro. Chi tra i due agenti avrà la meglio?? A quali condizioni sopravviverà l’uno o l’altro?
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3

Verza, Claudia <1990&gt. "La finanza comportamentale e il ruolo dell'overconfidence all'interno del mercato finanziario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5331.

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Abstract:
I soggetti molto spesso adottano comportamenti che sono del tutto irrazionali in quanto spinti da impulsi emotivi e istintivi e questo tipo di comportamento non è tollerato della teoria finanziaria classica ecco perché si assiste alla nascita di una nuova dottrina. Con questo elaborato si cerca di andare ad analizzare i punti di debolezza della teoria classica e la nascita della finanza comportamentale, la quale cerca di andare ad indagare sul comportamento dei soggetti di fronte a scelte di tipo economico e finanziario, questa non cerca di sostituirsi alla precedente ma tenta di affiancarsi ad essa. Si passerà successivamente all'analisi del fenomeno dell'overconfidence, cioè l'eccessiva fiducia da parte dei soggetti sulle proprie capacità, abilità e conoscenze che molto spesso conduce all'iper-sicurezza e può risultare particolarmente rischioso. Tale fenomeno nettamente in contrasto con quanto invece affermato dalla teoria classica la quale poggia sull'idea di un comportamento perfettamente razionale da parte degli individui. Si studierà tale bias riuscendo ad evidenziare quali saranno i maggiori benefici di questo ed infine si propone un esperimento sotto forma di questionario che è stato proposto ad un campione di soggetti.
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4

Morato, Nicole <1993&gt. "Non Performing Loan: evoluzione da costo ad opportunità nel mercato finanziario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14725.

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Abstract:
I crediti deteriorati sono una tra le principali fonti di rischio per gli istituti bancari, in quanto l’incertezza della loro riscossione, sia in termini di ammontare che di rispetto delle scadenze prestabilite, con conseguenti obblighi di accantonamento cautelativo, incide profondamente sulla redditività e stabilità delle banche. A partire dalla crisi finanziaria del 2007 questo fenomeno ha iniziato a diffondersi sempre di più nel sistema bancario, tanto da richiedere alle Autorità un’implementazione della normativa al fine di sviluppare appositi strumenti in grado di gestire le esposizioni e di arginare la propagazione di perdite a livello sistemico. Il presente elaborato ha lo scopo di analizzare le modalità di valutazione, monitoraggio e gestione dei crediti non performanti, concentrandosi in particolare su come questi non rappresentino solo una fonte di preoccupazione per le banche, ma anche di guadagno. Il vantaggio è da intendersi non solo in termini di redditività e di rafforzamento patrimoniale per gli istituti che gestiscono e cedono nel mercato i Non Performing Loans (NPL), ma anche a livello economico per quelli che li acquistano e ne hanno fatto un vero e proprio business. In particolare, il presente elaborato è stato supportato da Banca Ifis, che dal 2013 si occupa di acquistare da altri istituti portafogli di crediti di difficile esigibilità, principalmente nel segmento del consumo non garantito, confermandosi ad oggi una delle realtà più attive in questo settore.
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5

Perin, Walter <1991&gt. ""Politiche Monetarie convenzionali e non: efficacia e effetti nel mercato finanziario Europeo"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9000.

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Abstract:
L’intensificarsi della crisi globale, successiva alla caduta di Lehman nel Settembre 2008, ha obbligato molte banche centrali e molti governi ad introdurre una serie di misure economiche, al fine di stabilizzare le condizioni finanziarie e di domanda aggregata nei paesi maggiormente vessati dalla crisi stessa (vd. Klyuev et al (2009)). L’Europa , in particolare, ha utilizzato negli ultimi anni politiche economiche convenzionali e non , seppur in ritardo rispetto ad altri paesi. In ottica di crisi finanziaria ed economica, attività e passività della banca centrale giocano un ruolo fondamentale al fine di riequilibrare gli effetti avversi provenienti dal sistema finanziario. Il seguente elaborato cercherà sia di spiegare il funzionamento delle politiche appena menzionate e come queste impattino nel mercato finanziario. Al fine di valutare gli effetti delle politiche monetarie utilizzeremo due metodi di analisi. Il primo, un'event study che catalizzerà la sua attenzione negli "effetti annuncio" delle politiche.Il secondo, invece, verterà su un'analisi econometrica più consistente in VAR e in GARCH, al fine sempre di analizzare come interventi da parte della banca centrale abbiano effetti su mercato finanziario.
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6

RILLOSI, FRANCESCO. "Modelli a generazioni sovrapposte per due paesi con un mercato finanziario integrato." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1954.

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Abstract:
La tesi, costituita da due parti e tre capitoli, si concentra sulle conseguenze macroeconomiche della globalizzazione, prendendo in considerazione vari schemi di un modello a generazioni sovrapposte, in un mercato finanziario integrato. Per ipotesi, gli agenti vivono per due periodi e sono divisi in due gruppi: i "vecchi" che posseggono il fattore capitale e i "giovani" che offrono lavoro e risparmio. Nella prima parte si suppone che i mercati siano perfetti. Dopo aver ricevuto il loro reddito, i giovani ottimizzano consumo e risparmio. Diverse ipotesi vengono avanzate sull'apertura dei mercati, ma le economie convergono sempre verso uno stato stazionario asintoticamente stabile. Nella seconda parte i mercati finanziari sono imperfetti e i prestiti sono razionati. I giovani agenti risparmiano tutto il loro reddito e consumano solo nel secondo periodo della loro vita. In queste nuove ipotesi si possono riscontrare dinamiche endogene di tipo periodico.
The essay, made by two parts and three chapters, focuses on macroeconomic effects of globalization, considering various schemes of a two-country OLG model with integrated financial market. For hypothesis, agents live for two periods and are divided in two groups: the "old" that own the capital factor and the "young" that supply labor and savings. In the first part markets are supposed to be perfect. After received their income, the young optimize their consumption and savings. Different hypotheses about the opening markets are considered, but the economies ever converge to an asymptotically stable steady state. In the second part the financial markets are imperfect and borrowing is constrained. The young agents save all their income and consume only in the second period of their life. In these new hypotheses endogenous, periodic dynamics may occur.
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RILLOSI, FRANCESCO. "Modelli a generazioni sovrapposte per due paesi con un mercato finanziario integrato." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1954.

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Abstract:
La tesi, costituita da due parti e tre capitoli, si concentra sulle conseguenze macroeconomiche della globalizzazione, prendendo in considerazione vari schemi di un modello a generazioni sovrapposte, in un mercato finanziario integrato. Per ipotesi, gli agenti vivono per due periodi e sono divisi in due gruppi: i "vecchi" che posseggono il fattore capitale e i "giovani" che offrono lavoro e risparmio. Nella prima parte si suppone che i mercati siano perfetti. Dopo aver ricevuto il loro reddito, i giovani ottimizzano consumo e risparmio. Diverse ipotesi vengono avanzate sull'apertura dei mercati, ma le economie convergono sempre verso uno stato stazionario asintoticamente stabile. Nella seconda parte i mercati finanziari sono imperfetti e i prestiti sono razionati. I giovani agenti risparmiano tutto il loro reddito e consumano solo nel secondo periodo della loro vita. In queste nuove ipotesi si possono riscontrare dinamiche endogene di tipo periodico.
The essay, made by two parts and three chapters, focuses on macroeconomic effects of globalization, considering various schemes of a two-country OLG model with integrated financial market. For hypothesis, agents live for two periods and are divided in two groups: the "old" that own the capital factor and the "young" that supply labor and savings. In the first part markets are supposed to be perfect. After received their income, the young optimize their consumption and savings. Different hypotheses about the opening markets are considered, but the economies ever converge to an asymptotically stable steady state. In the second part the financial markets are imperfect and borrowing is constrained. The young agents save all their income and consume only in the second period of their life. In these new hypotheses endogenous, periodic dynamics may occur.
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Picciau, C. "LA RESPONSABILITÀ DELLE AGENZIE DI RATING PER DIFFUSIONE DI GIUDIZI INESATTI SUL MERCATO FINANZIARIO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/250280.

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Abstract:
Since excessive liability can force reputational intermediaries out of the market, it is very important to balance liability restrictions with investor protection. To determine which level of liability the agencies actually face, given the current European regulatory regime, and whether this level could be justified looking at the trade-off between free market dynamics and little regulation of rating services, on one hand, and investor protection, on the other hand, the thesis analyzes two main problems: rating agencies' prospectus liability and the applicability of art. 2055 of the Italian Civil Code. In fact, the extent of liability highly depends on whether the agencies are jointly and severally liable for the misconduct of the issuer, its management, its auditors and other operators of the market.
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9

Fabbri, Alessandro. "Reti neurali in ambito finanziario." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19593/.

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Abstract:
In particolare in questo lavoro cercherò di analizzare l’utilizzo di reti neurali in ambito economico-finanziario in quanto alcuni dei temi che si riscontrano in economia ben si prestano ad un’analisi attraverso le reti neurali. In particolare nel primo capitolo di questo elaborato descriverò le origini delle reti neurali e alcuni criteri attraverso i quali oggi si classificano le reti stesse. Nel secondo capitolo mi occuperò invece di approfondire quali sono i passaggi da seguire al fine di costruire una rete neurale concentrandomi sulla risoluzione di problemi legati all’ambito economico-finanziario. Infine, nell’ultimo capitolo, mi dedicherò all’analisi di due articoli nei quali vengono confrontati i risultati ottenuti tramite l’utilizzo di diversi tipi di reti neurali accennando anche ad approcci diversi attraverso algoritmi di machine learning.
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10

Marcon, Stefania <1987&gt. "Il modello di Black e Litterman e suoi sviluppi con applicazioni al mercato finanziario italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2004.

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Abstract:
Oggetto della tesi è l’analisi del modello di Black e Litterman, sviluppato con l’obiettivo di apportare dei miglioramenti al principale modello di asset allocation esistente, l’ottimizzazione media-varianza di Markowitz. Il primo capitolo introduce le motivazioni che hanno condotto Black e Litterman alla formulazione di un nuovo modello, attraverso una breve descrizione della teoria di Markowitz e delle relative problematiche. Il secondo capitolo spiega dettagliatamente il modello di B-L, in particolare l’ottenimento della formula principale, i diversi parametri che la compongono e la specificazione delle views, anche attraverso il contributo di altri autori. Per ottenere i rendimenti attesi secondo B-L, il punto di riferimento è rappresentato dal vettore dei rendimenti d’equilibrio, il quale viene combinato con le aspettative formulate dal singolo investitore: in questo modo il portafoglio ottimo secondo B-L si discosta dal portafoglio d’equilibrio in base alle views e al relativo livello di confidenza espresso dall’investitore. Nel terzo capitolo il funzionamento del modello di B-L viene messo alla prova attraverso alcune applicazioni al mercato azionario italiano, che permettono di confrontare la performance del portafoglio ottimo ottenuto con B-L con le performance di altri portafogli ottimi. Infine il quarto ed ultimo capitolo è dedicato alla presentazione di alcuni modelli alternativi e all’analisi dei vantaggi e degli svantaggi del modello di B-L, con relative considerazioni conclusive.
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Rossi, Giulia <1990&gt. "La partecipazione al mercato finanziario: analisi delle scelte di portafoglio degli investitori europei prima e dopo la crisi economica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5359.

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Abstract:
L’invecchiamento della popolazione è uno dei più importanti cambiamenti sociali del XXI secolo nel nostro continente. L’aumento del numero delle persone anziane rappresenta la conseguenza di diversi fattori: da un lato il cosiddetto “baby-boom” del dopoguerra seguito invece da un calo della natalità negli ultimi decenni, dall’altro i progressi in campo scientifico, medico ma anche sociale, hanno fatto sì che questa parte della popolazione fosse nelle condizioni di vivere meglio e più a lungo. Proprio per la crescente importanza della fascia di popolazione più anziana, questo elaborato, nel primo capitolo, si propone di analizzare la situazione demografica nel mondo, in particolare in Europa, descrivendo i fattori che determinano questo cambiamento e come affrontarlo al meglio. Nel secondo capitolo, invece, vengono prese in considerazione le determinanti che influenzano la partecipazione al mercato finanziario da parte degli investitori ultracinquantenni, in particolare l’età, il sesso, le abilità cognitive e lo stato di salute. Infine, nell’ultimo capitolo, mediante l’utilizzo dei dati provenienti da SHARE (Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe), l’analisi è volta ad esaminare il comportamento degli investitori riguardo la loro partecipazione al mercato finanziario e alle scelte della tipologia di investimenti del loro portafoglio nel periodo antecedente alla crisi economica del 2007-2008, rispetto al periodo successivo.
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12

Fonda, Clarissa. "Il project financing tra lex mercatoria e contratto: alla scoperta della causa." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2008. http://hdl.handle.net/11385/200748.

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Abstract:
Il project financing. Lex mercatoria e mercato. Il contratto e la causa. Ambito di applicazione della nuova normativa tra pubblico e privato. I singoli contratti: il parco commerciale di Giugliano in Campania.
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13

Vittorioso, Gianluca. "Energie rinnovabili: approcci valutativi ed analisi comparata delle società quotate operanti nel settore." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2011. http://hdl.handle.net/10077/4498.

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Abstract:
2009/2010
Con il presente lavoro si propone di descrivere lo stato dell’arte del settore delle energie rinnovabili ed effettuare un'analisi delle società quotate operanti nel settore delle rinnovabili.
XXIII Ciclo
1972
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14

GURGONE, ANDREA. "SAGGI IN ECONOMIA FINANZIARIA E COMPLESSITA'." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/37195.

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Abstract:
L'obiettivo della tesi è lo sviluppo e nell'analisi di un modello macro-finanziario con aspetti reali e finanziari dell'economia, nell'ottica di ottenere un quadro comprensivo per l'analisi del rischio sistemico e delle instabilità. Il primo capitolo verte sulla costruzione di un modello ad agenti che si caratterizza per la presenza del mercato dei beni, del credito, del lavoro e interbancario. Il modello riproduce fluttuazioni endogene ed è in grado di replicare alcuni fatti stilizzati riguardanti i cicli economici e creditizi, mentre il mercato interbancario ha un ruolo importante dal punto di vista della stabilità e dell'efficienza. In particolare la regolazione prudenziale combinata con le aspettative adattive può esacerbare il comportamento precauzionale delle banche durante una recessione, inducendo a trattenere liquidità anche le banche solide. Inoltre la connettività del mercato interbancario ha un duplice effetto: da un lato favorisce l'accesso al credito nell'economia reale, dall'altro accresce l'accumulo di liquidità. Il secondo capitolo si concentra su un insieme di esperimenti condotti tramite il modello precedentemente sviluppato. Lo scopo è di confrontare tra loro politiche macro-prudenziali in cui le banche sono soggette a requisiti minimi di capitale derivati da misure di rischio sistemico. Nello specifico gli indicatori di rischio sistemico sono suddivisi in misure di mercato e di rete. Ogni categoria è ulteriormente scomposta in misure di vulnerabilità e misure di impatto. I risultati rivelano che le politiche costruite su indicatori di vulnerabilità sono migliori di quelle basate sull'impatto, dato che riducono i fallimenti da contagio senza peggiorare la performance macroeconomica.
The purpose of the thesis is to develop and analyse a macro-financial model with real and financial aspects of the economy to obtain a comprehensive framework for the analysis of systemic risk and instabilities. The first chapter concerns the construction of an agent-based-model, whose characteristic is the presence of goods, credit, labour and interbank markets. The model reproduces endogenous business cycles and it is able to replicate some stylized facts about business and credit cycles, while the interbank market has an important role for stability and efficiency. In particular prudential regulation, combined with adaptive expectations can exacerbate the precautionary behaviour of banks during a recession, inducing liquidity hoarding by sound banks. Furthermore connectivity of the interbank market has a twofold effect: on one side it supports credit to the real economy, on the other it increases liquidity hoarding. The second chapter is focused on a set of policy experiments performed performed on the model previously developed. The aim is to compare different macroprudential policies where banks are subject to minimum capital requirements derived from systemic risk measures. In detail systemic risk indicators are divided in market-based and network based measures. Each class is further decomposed in measures of vulnerability and measures of impact. The results reveal that policies based on vulnerability indicators perform better than those based on impact, reducing contagious defaults without worsening the macroeconomic performance.
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GURGONE, ANDREA. "SAGGI IN ECONOMIA FINANZIARIA E COMPLESSITA'." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2017. http://hdl.handle.net/10280/37195.

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Abstract:
L'obiettivo della tesi è lo sviluppo e nell'analisi di un modello macro-finanziario con aspetti reali e finanziari dell'economia, nell'ottica di ottenere un quadro comprensivo per l'analisi del rischio sistemico e delle instabilità. Il primo capitolo verte sulla costruzione di un modello ad agenti che si caratterizza per la presenza del mercato dei beni, del credito, del lavoro e interbancario. Il modello riproduce fluttuazioni endogene ed è in grado di replicare alcuni fatti stilizzati riguardanti i cicli economici e creditizi, mentre il mercato interbancario ha un ruolo importante dal punto di vista della stabilità e dell'efficienza. In particolare la regolazione prudenziale combinata con le aspettative adattive può esacerbare il comportamento precauzionale delle banche durante una recessione, inducendo a trattenere liquidità anche le banche solide. Inoltre la connettività del mercato interbancario ha un duplice effetto: da un lato favorisce l'accesso al credito nell'economia reale, dall'altro accresce l'accumulo di liquidità. Il secondo capitolo si concentra su un insieme di esperimenti condotti tramite il modello precedentemente sviluppato. Lo scopo è di confrontare tra loro politiche macro-prudenziali in cui le banche sono soggette a requisiti minimi di capitale derivati da misure di rischio sistemico. Nello specifico gli indicatori di rischio sistemico sono suddivisi in misure di mercato e di rete. Ogni categoria è ulteriormente scomposta in misure di vulnerabilità e misure di impatto. I risultati rivelano che le politiche costruite su indicatori di vulnerabilità sono migliori di quelle basate sull'impatto, dato che riducono i fallimenti da contagio senza peggiorare la performance macroeconomica.
The purpose of the thesis is to develop and analyse a macro-financial model with real and financial aspects of the economy to obtain a comprehensive framework for the analysis of systemic risk and instabilities. The first chapter concerns the construction of an agent-based-model, whose characteristic is the presence of goods, credit, labour and interbank markets. The model reproduces endogenous business cycles and it is able to replicate some stylized facts about business and credit cycles, while the interbank market has an important role for stability and efficiency. In particular prudential regulation, combined with adaptive expectations can exacerbate the precautionary behaviour of banks during a recession, inducing liquidity hoarding by sound banks. Furthermore connectivity of the interbank market has a twofold effect: on one side it supports credit to the real economy, on the other it increases liquidity hoarding. The second chapter is focused on a set of policy experiments performed performed on the model previously developed. The aim is to compare different macroprudential policies where banks are subject to minimum capital requirements derived from systemic risk measures. In detail systemic risk indicators are divided in market-based and network based measures. Each class is further decomposed in measures of vulnerability and measures of impact. The results reveal that policies based on vulnerability indicators perform better than those based on impact, reducing contagious defaults without worsening the macroeconomic performance.
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Tullio, Paolo. "Fusioni transfrontaliere tra armonizzazione e concorrenza regolamentare in Europa." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2008. http://hdl.handle.net/11385/200778.

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Abstract:
Le fusioni transfrontaliere nel mercato unico europeo e gli ostacoli alla loro realizzazione. Libertà di stabilimento e mobilità delle imprese nell'Unione Europea. Dal caso Daily Mail al caso Inspire Art. Fusioni transfrontaliere e libertà di stabilimento. Il caso Sevic. Fusioni transfrontaliere e problemi internazionalprivatistici. La decima direttiva societaria relativa alle fusioni transfrontaliere delle società di capitali (Direttiva 2005/56/CE). Fusioni transfrontaliere, armonizzazione e concorrenza fra ordinamenti.
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Cusin, Francesco <1988&gt. "Misure di rischio sistemico e connettività nei mercati finanziari: analisi del mercato Europeo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1941.

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Abstract:
Le connessioni tra i soggetti che operano nei mercati finanziari sono diventate negli ultimi anni sempre più intense e numerose, comportando un aumento del rischio che una situazione di tensione di uno o pochi intermediari si propaghi a livello sistemico. Applicheremo delle misure econometriche di connettività e di rischio sistemico ad alcune istituzioni finanziarie dei principali mercati europei, per analizzare la situazione che sussiste nelle relazioni tra le istituzioni stesse e cercheremo di capire se tali misure hanno anche un potere predittivo, ossia fungono da "early warning indicators", sulle possibili crisi sistemiche.
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LEPORI, GABRIELE MARIO. "Saggi sull'economia dei mercati finanziari." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/113.

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Abstract:
I primi due capitoli di questa tesi mirano a determinare se il processo decisionale e le scelte di investimento degli individui possono essere influenzati da variabili psicologiche che non hanno alcuna valenza puramente economica. L'analisi empirica, condotta utilizzando dati relativi ai mercati italiano e statunitense, fornisce dei risultati che sono coerenti con l'ipotesi secondo cui esistono svariati fattori psicologici che giocano un ruolo nel processo mentale che produce le scelte di portafoglio degli agenti economici. Il terzo capitolo affronta la teoria della segmentazione di mercato, secondo cui la curva dei rendimenti è articolata in diversi segmenti temporali che sono a tutti gli effetti separati in termini di allocazione degli investimenti da parte degli operatori.
The first two chapters of this dissertation investigate whether some economically-neutral but psychologically-relevant factors can affect investors' decision-making and, in turn, their investment choices. The empirical analysis, conducted on Italian and US stock market data, provides some evidence consistent with the view that several psychological elements indeed play a role in the mental process that generates people's portfolio allocation choices. The third chapter consists in an examination of the market segmentation hypothesis, according to which government bonds with different maturities are not perceived to any extent as substitutes by investors, the consequence being that the yield curve in fact contains different maturity segments that are totally separated from one another.
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LEPORI, GABRIELE MARIO. "Saggi sull'economia dei mercati finanziari." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2007. http://hdl.handle.net/10280/113.

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Abstract:
I primi due capitoli di questa tesi mirano a determinare se il processo decisionale e le scelte di investimento degli individui possono essere influenzati da variabili psicologiche che non hanno alcuna valenza puramente economica. L'analisi empirica, condotta utilizzando dati relativi ai mercati italiano e statunitense, fornisce dei risultati che sono coerenti con l'ipotesi secondo cui esistono svariati fattori psicologici che giocano un ruolo nel processo mentale che produce le scelte di portafoglio degli agenti economici. Il terzo capitolo affronta la teoria della segmentazione di mercato, secondo cui la curva dei rendimenti è articolata in diversi segmenti temporali che sono a tutti gli effetti separati in termini di allocazione degli investimenti da parte degli operatori.
The first two chapters of this dissertation investigate whether some economically-neutral but psychologically-relevant factors can affect investors' decision-making and, in turn, their investment choices. The empirical analysis, conducted on Italian and US stock market data, provides some evidence consistent with the view that several psychological elements indeed play a role in the mental process that generates people's portfolio allocation choices. The third chapter consists in an examination of the market segmentation hypothesis, according to which government bonds with different maturities are not perceived to any extent as substitutes by investors, the consequence being that the yield curve in fact contains different maturity segments that are totally separated from one another.
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Padoan, Alessandro <1983&gt. "APPLICAZIONE DEI FRATTALI NEI MERCATI FINANZIARI." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1672.

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Corbo, Lucia. "Effetti della manipolazione nei mercati finanziari." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2014. http://hdl.handle.net/10556/1431.

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Abstract:
2011 - 2012
La tesi analizza gli effetti delle attività di manipolazione delle informazioni, realizzate dai manager delle società per azioni, sull'efficienza dell'impresa e del mercato. La prima parte della tesi presenta una sintesi della letteratura sulle attività di manipolazione. Si analizzano le questioni più importanti relative alla rilevanza empirica di queste attività e ai loro costi sociali, focalizzando l’attenzione sui problemi di asimmetria informativa che possono rendere tali attività profittevoli dal punto di vista dei manager e sui diversi meccanismi di governance in grado di controllarne l'estensione. Nel corso dell’analisi si evidenziano due principali strumenti di corporate governance: il contratto ottimo e i meccanismi di monitoring delle attività di manipolazione. Nella seconda parte della tesi si analizza, attraverso un classico modello principale-agente con azzardo morale e multitasking, da un lato la relazione tra le variabili che definiscono le "opportunità di manipolazione" e gli incentivi delle imprese a controllare l'estensione della manipolazione attraverso il contratto ottimo, dall'altro l'effetto che le variazioni normative volte a rafforzare l'efficacia degli strumenti di controllo dell'attività di manipolazione (cosiddetta corporate governance esterna) hanno sull'utilizzo degli incentivi contrattuali. Più specificamente, analizziamo la relazione tra variazione delle opportunità di manipolazione e potere degli incentivi contrattuali in assenza di sistemi di monitoring dell'attività manipolatoria, e dimostriamo che esistono equilibri dove una elevata intensità degli incentivi di second best è compatibile con alti livelli di manipolazione. Si dimostra inoltre che le perdite di second best generate dalle asimmetrie informative (che nel nostro modello sono inversamente proporzionali ai profitti delle imprese) non sono in generale una funzione crescente delle opportunità di manipolazione e che, quando la governance interna all'impresa genera opportunità di manipolazione elevate per il manager, variazioni del sistema di governance relativamente "piccole", che accrescono i costi di manipolare per il manager, si traducono in perdite di profitto per l'impresa stessa. Infine studiamo gli effetti di un miglioramento dell'efficienza del sistema di monitoring della manipolazione (che nel modello si assume esterno all'impresa) sul potere degli incentivi contrattuali offerti dall'impresa e sulle perdite di second best generate dalle asimmetrie informative. Dimostriamo in particolare che quando le opportunità di manipolazione sono elevate, gli incentivi monetari crescono ed i profitti delle imprese diminuiscono al crescere della penalità attesa associata alla scoperta della manipolazione, mentre avviene il contrario quando le opportunità di manipolazione sono meno elevate. Questi risultati indicano l'esistenza di una relazione di segno non monotono tra l'efficienza del sistema di monitoring e il surplus generato dalla relazione tra principale e agente. Infine, i risultati di statica comparata rispetto al grado di efficienza del sistema di governance interno e quelli che analizzano gli effetti di variazioni di efficienza del sistema di governance esterno dimostrano che in generale, miglioramenti di efficienza della governance esterna (rispettivamente interna) aumentano il surplus della relazione tra impresa e manager solo per livelli sufficientemente elevati della governance interna (rispettivamente esterna). [a cura dell'autore]
XI n.s.
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Toscano, Mario <1971&gt. "Il mercato e-MID: intraday e crisi finanziaria." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2650/1/toscano_mario_tesi.pdf.

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Abstract:
Il lavoro di tesi ha l’obiettivo di dare seguito e profondità alle verifiche già condotte negli anni scorsi da Monticini e Baglioni, da Angelini e da Vento e La Ganga. Nel dettaglio nella serie storica dei tassi scambiati, sul comparto ON, del mercato e-Mid, riscontrano empiricamente che i tassi scambiati nelle prime ore del mattino sono in media superiori rispetto a quelli del pomeriggio. In pratica emerge un costo orario positivo. Il campione è costituito da 196.571 contratti eseguiti tra il 1 gennaio 2007 ed il 31 marzo 2009, sul comparto ON. Le analisi si sono concentrate sull’intensità del reversal patttern, oltre che su base giornaliera anche su base settimanale (day of the week) e su base mensile (month of the year effect). Le medesime analisi sono state condotte sull’ultimo giorno del periodo di mantenimento, e su particolari giorni che hanno scandito la crisi finanziaria. Per osservare la dinamica del reversal pattern prima e durante la crisi, le medesime verifiche sono condotte su tre sub campioni. Il primo considera tutti i contratti dall’inizio e fino all’8 agosto compreso; il secondo da quest’ultimo e fino al 12 settembre 2008 compreso; l’ultimo dal fallimento della Lehman e fino al 31 marzo 2009. I risultati confermano la presenza del reversal, per tutti i giorni e per tutti i mesi. Tuttavia quando il campione è suddiviso, le stime del primo campione, perdono di significatività, in particolare il giovedì ed il mese di febbraio. Sel medesimo periodo di campionamento al fine di verificare se il reversal pattern sia attribuire in parte anche alla liquidità del mercato, si è indagato su tutte le proposte in bid ed in offer, e dei relativi volumi, ovvero sul bid ask spread, il relativo prezzo medio ed i volumi. Anche in questo caso le analisi si sono concentrate oltre che sul campione originario, anche sui tre sub campioni in cui è stato successivamente suddiviso. . Quando infine si analizzano volumi e proposte, si nota innanzitutto che, al mattino, quando i prezzi scambiati sono maggiori il bid ask spread è minimo. Viceversa il pomeriggio quando il BAS è minore. La stessa dinamica si osserva per lo spread effettivo (SE), il quale è pari alla differenza tra prezzo medio delle contrattazioni e prezzo medio delle proposte. Infine i volumi sia delle proposte che delle contrattazioni, sono maggiori al mattino rispetto al pomeriggio e tendono a decrescere con l’intensificarsi della crisi. Inoltre i volumi in bid sono sempre maggiori rispetto a quelli in offer al mattino piuttosto che al pomeriggio.
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Toscano, Mario <1971&gt. "Il mercato e-MID: intraday e crisi finanziaria." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2650/.

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Abstract:
Il lavoro di tesi ha l’obiettivo di dare seguito e profondità alle verifiche già condotte negli anni scorsi da Monticini e Baglioni, da Angelini e da Vento e La Ganga. Nel dettaglio nella serie storica dei tassi scambiati, sul comparto ON, del mercato e-Mid, riscontrano empiricamente che i tassi scambiati nelle prime ore del mattino sono in media superiori rispetto a quelli del pomeriggio. In pratica emerge un costo orario positivo. Il campione è costituito da 196.571 contratti eseguiti tra il 1 gennaio 2007 ed il 31 marzo 2009, sul comparto ON. Le analisi si sono concentrate sull’intensità del reversal patttern, oltre che su base giornaliera anche su base settimanale (day of the week) e su base mensile (month of the year effect). Le medesime analisi sono state condotte sull’ultimo giorno del periodo di mantenimento, e su particolari giorni che hanno scandito la crisi finanziaria. Per osservare la dinamica del reversal pattern prima e durante la crisi, le medesime verifiche sono condotte su tre sub campioni. Il primo considera tutti i contratti dall’inizio e fino all’8 agosto compreso; il secondo da quest’ultimo e fino al 12 settembre 2008 compreso; l’ultimo dal fallimento della Lehman e fino al 31 marzo 2009. I risultati confermano la presenza del reversal, per tutti i giorni e per tutti i mesi. Tuttavia quando il campione è suddiviso, le stime del primo campione, perdono di significatività, in particolare il giovedì ed il mese di febbraio. Sel medesimo periodo di campionamento al fine di verificare se il reversal pattern sia attribuire in parte anche alla liquidità del mercato, si è indagato su tutte le proposte in bid ed in offer, e dei relativi volumi, ovvero sul bid ask spread, il relativo prezzo medio ed i volumi. Anche in questo caso le analisi si sono concentrate oltre che sul campione originario, anche sui tre sub campioni in cui è stato successivamente suddiviso. . Quando infine si analizzano volumi e proposte, si nota innanzitutto che, al mattino, quando i prezzi scambiati sono maggiori il bid ask spread è minimo. Viceversa il pomeriggio quando il BAS è minore. La stessa dinamica si osserva per lo spread effettivo (SE), il quale è pari alla differenza tra prezzo medio delle contrattazioni e prezzo medio delle proposte. Infine i volumi sia delle proposte che delle contrattazioni, sono maggiori al mattino rispetto al pomeriggio e tendono a decrescere con l’intensificarsi della crisi. Inoltre i volumi in bid sono sempre maggiori rispetto a quelli in offer al mattino piuttosto che al pomeriggio.
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Scarale, Paola <1978&gt. "Regolamentazione amministrativa e vigilanza dei mercati finanziari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2344/1/Scarale_Paola_Tesi.pdf.

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Scarale, Paola <1978&gt. "Regolamentazione amministrativa e vigilanza dei mercati finanziari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2010. http://amsdottorato.unibo.it/2344/.

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LANTERI, ANDREA. "Saggi in Macroeconomia, Eterogeneità e Mercati Finanziari." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1970.

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Abstract:
Questa tesi contiene tre saggi di teoria macroeconomica. Il primo capitolo presenta una rassegna dei modelli monetari con agenti eterogenei e include una valutazione dei costi dell’inflazione in termini di welfare per agenti con reddito e ricchezza eterogenei. Il secondo capitolo studia le interazioni tra due canali di trasmissione della politica monetaria che emergono in presenza di eterogeneità: il canale del debito nominale e il canale della tassa da inflazione. Il terzo capitolo studia le relazioni tra le aspettative di crescita del reddito e gli episodi di default su debito sovrano. Questo saggio mostra come introducendo un meccanismo di apprendimento del processo stocastico che determina la sostenibilità del debito sia possibile generare una significativa volatilità del debito e riprodurre una frequenza di default empiricamente plausibile.
This thesis presents three essays in macroeconomic theory. The first chapter surveys monetary models with heterogeneous agents and contains an evaluation of heterogeneous welfare costs of inflation when agents have different income and wealth levels. The second chapter studies the interactions between two transmission channels of monetary policy that arise because of heterogeneity: the nominal debt channel and the inflation-tax net worth channel. The third chapter studies the relations between expectations of future output growth of a small open economy and sovereign defaults. This essay shows that learning of the stochastic process that drives debt sustainability induces significant debt volatility and an empirically plausible default frequency.
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LANTERI, ANDREA. "Saggi in Macroeconomia, Eterogeneità e Mercati Finanziari." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1970.

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Abstract:
Questa tesi contiene tre saggi di teoria macroeconomica. Il primo capitolo presenta una rassegna dei modelli monetari con agenti eterogenei e include una valutazione dei costi dell’inflazione in termini di welfare per agenti con reddito e ricchezza eterogenei. Il secondo capitolo studia le interazioni tra due canali di trasmissione della politica monetaria che emergono in presenza di eterogeneità: il canale del debito nominale e il canale della tassa da inflazione. Il terzo capitolo studia le relazioni tra le aspettative di crescita del reddito e gli episodi di default su debito sovrano. Questo saggio mostra come introducendo un meccanismo di apprendimento del processo stocastico che determina la sostenibilità del debito sia possibile generare una significativa volatilità del debito e riprodurre una frequenza di default empiricamente plausibile.
This thesis presents three essays in macroeconomic theory. The first chapter surveys monetary models with heterogeneous agents and contains an evaluation of heterogeneous welfare costs of inflation when agents have different income and wealth levels. The second chapter studies the interactions between two transmission channels of monetary policy that arise because of heterogeneity: the nominal debt channel and the inflation-tax net worth channel. The third chapter studies the relations between expectations of future output growth of a small open economy and sovereign defaults. This essay shows that learning of the stochastic process that drives debt sustainability induces significant debt volatility and an empirically plausible default frequency.
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Di, Sandro Francesco. "Funzione del rating ed efficienza del mercato dei capitali. Analisi, giustificazione economica e prospettive di miglioramento dell’attività di risk assessment." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2010. http://hdl.handle.net/11385/200855.

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Busillo, Francesco <1995&gt. "Selezione e gestione degli investimenti sui mercati finanziari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16304.

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Abstract:
Questa tesi si propone di introdurre e analizzare a fondo il tema della gestione degli investimenti finanziari, affrontando temi come la gestione del rischio e l'ottimizzazione del rendimento dei portafogli da parte dell'investitore privato. Verrà, quindi, inizialmente trattato il tema del rischio e della redditività di un investimento, analizzando matematicamente il significato di tali concetti e come un investitore deve tenerne conto in maniera ottimale nella selezione del suo portafoglio e nella gestione delle sue posizioni a mercato. Sarà poi introdotto il concetto di analisi tecnica dei mercati e come essa si differenzia da un approccio matematico e quantitativo della gestione degli investimenti, ponendo particolare enfasi sull'utilizzo del famoso indicatore Ichimoku. Infine, verranno introdotti degli elementi di finanza comportamentale e di psicologia dell'investitore, con attenzione particolare all'influenza che elementi esterni hanno sulla razionalità dell'investitore privato e sulla sua capacità di valutazione degli investimenti in maniera oggettiva.
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Belleggia, Stefano <1973&gt. "L’applicazione della direttiva 2004/39/CE: obblighi informativi e conflitti di interesse nell’attività di intermediazione finanziaria." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2010. http://hdl.handle.net/10579/927.

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Abstract:
Nel processo d’integrazione economica europea, la direttiva comunitaria 39/2004/CE, meglio conosciuta come Markets in Financial Instrument Directive (c.d. MiFID), gioca un ruolo di grande rilievo, avendo come principale obiettivo quello della creazione di un mercato unico europeo dei servizi finanziari. In vista di tale obiettivo, il legislatore comunitario ha predisposto una normativa tesa alla massima armonizzazione della disciplina di settore all’interno dell’Unione Europea e, al contempo, all’innalzamento del livello di tutela dell’investitore. Il presente lavoro – nell’esaminare le principali modifiche intervenute a livello nazionale in seguito al recepimento della MiFID, con particolare attenzione alle regole di comportamento degli intermediari finanziari nella prestazione dei servizi di investimento – individua alcuni aspetti critici della normativa de qua che potrebbero mettere a repentaglio il raggiungimento dei principali obiettivi prefissati dal legislatore europeo. Pertanto – pur rilevando la validità di fondo dell’impianto normativo così delineato – si auspica nondimeno un nuovo intervento del legislatore comunitario finalizzato a porre rimedio alle criticità individuate nella disciplina in commento. A completamento dello studio, si è dato infine uno sguardo all’ordinamento statunitense, il quale sotto certi aspetti ha influenzato il legislatore europeo nella predisposizione della disciplina MiFID.
In the process of European economic integration, the Markets in Financial Instrument Directive (i.e. MiFID), has a very important role, since it aims at creating a single market for financial services characterized by more integrated capital markets and enhanced investor protection, the same across all European countries. This paper – examining the major changes brought at the national level by the transposition of MiFID, with particular attention to rules of conduct for financial intermediaries in the provision of investment services – identifies some critical aspects of the legislation that could hinder the achievement of the main objectives of the Directive at issue. Therefore, while noting the general effectiveness of MiFID provisions, we nonetheless hope for further action by the European legislature intended to remedy the identified deficiencies in the Directive at issue. To complete the study, a look at U.S. law was finally given, in consideration of the fact that U.S. law in some ways influenced the European legislator while drafting the MiFID.
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BAISTROCCHI, ANDREA. "Il mispricing dei prodotti strutturati nel mercato italiano." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/1327.

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Abstract:
Il processo di innovazione finanziaria e il processo di stabilizzazione dei tassi di interesse dovuto all' adozione della moneta unica hanno spinto gli intermediari finanziari e la loro clientela alla ricerca di nuove opportunità  di raccolta per i primi e di impiego delle risorse finanziarie per la seconda, tra queste i prodotti strutturati. Essi sono un indice di accresciuta maturità nelle preferenze di impiego e nella costruzione del portafoglio degli investitori, ma anche sintomo evidente della scarsa accessibilità  della clientela retail ai mercati dei derivati. Di conseguenza le banche e le assicurazioni, emettendo e distribuendo i prodotti strutturati, sopperiscono alle mancanze di un mercato incompleto e divengono i market makers nel mercato delle negoziazioni; ciò determina una forte asimmetria tra gli offerenti e i clienti/investitori sintetizzabile nella differenza tra il prezzo di emissione e il prezzo teorico degli strumenti finanziari in esame. Il mispricing è dovuto alla non perfetta circolazione delle informazioni dovuta alla complessità dei prodotti, alla mancanza di liquidità del mercato secondario e al ruolo delle Autorità di Vigilanza.
Financial innovation and EMU constitution are the causes of the research of new opportunities for investiments. Structured product are one of these opportunities as derivatives markets are incomplete and customers have riskier investiment preferences. These products allow retail customer to invest in markets unknow and much complex. So banks and insurances are market makers and manage this market in a not enough transparent way because of imperfect information of investors due to product complexity, illiquidity of the market and the Authority rule. Keywords: Financial innovation, Asimmetric information, Fair value, Mispricing, Disclosure.
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Nisco, Attilio <1979&gt. "Profili penali della funzione di controllo sui mercati finanziari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/112/1/Profili_penali_della_funzione_di_controllo_sui_mercati_finanziari._A.Nisco.pdf.

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Nisco, Attilio <1979&gt. "Profili penali della funzione di controllo sui mercati finanziari." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/112/.

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Fusco, Marta <1988&gt. "Trasparenza dei mercati finanziari, investitori istituzionali, politiche di voto." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/10285.

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Abstract:
Con il presente lavoro di tesi si intende fornire una trattazione, quanto più possibile chiara ed esauriente, della correlazione esistente tra una efficiente trasparenza informativa e una adeguata partecipazione attiva da parte delle minoranze azionarie ed, in particolare, degli investitori istituzionali al governo e alla vita sociale, al fine di attuare un efficiente bilanciamento di poteri e funzioni degli organi sociali per la realizzazione della migliore corporate governance, nell'ottica non solo di tutela di tutti i protagonisti della vita sociale ma anche della creazione di un mercato finanziario efficiente e trasparente. A tal proposito, il primo capitolo è dedicato alla trattazione in materia di trasparenza dei mercati finanziari e di corporate governance nonché alla relazione biunivoca tra esse che è stata creata negli ultimi decenni, e, in particolare, in seguito agli scandali e alle crisi finanziarie che hanno investito il panorama economico globale, non solo nei dibattiti dottrinali ma anche - e in maniera alquanto incisiva, almeno nelle linee programmatiche - nell’ambito delle finalità perseguite dai legislatori, tanto nazionale che europeo. Nel secondo capitolo si analizza il ruolo svolto nel contesto societario da parte della minoranza azionaria - in relazione alla quale si fornisce una panoramica delle nozioni rintracciabili, sotto il profilo sia quantitativo sia qualitativo - nella prospettiva della realizzazione del migliore assetto di corporate governance e di una condizione ottimale di trasparenza informativa. Nel successivo capitolo III, la trattazione è dedicata specificamente alla recente proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio, volta ad incoraggiare un maggiore impegno alla vita e al governo sociale da parte degli investitori istituzionali, in particolare attraverso una serie di obblighi di disclosure, e destinata, a sua volta, a modificare la Shareholders’ Rights Directive del 2007. Nell’ambito dei capitoli IV e V si offre una analisi comparata del tema oggetto di trattazione, con specifico riferimento alla realtà rispettivamente del Regno Unito e degli Stati Uniti d’America, in relazione alle quali si mettono in luce peculiarità e differenze rispetto al panorama europeo ed italiano. La scelta di concentrare la comparazione nei predetti sistemi anglosassoni deriva, quanto al contesto del Regno Unito, principalmente dalla circostanza di porsi come il “precursore" nell’adozione di un codice di autoregolamentazione in materia di engagement e di stewardship degli investitori istituzionali; quanto al contesto degli Stati Uniti d’America, dalla assoluta avanguardia delle pratiche attiviste da parte degli investitori istituzionali nonché della relativa attenzione da parte della dottrina. Deve evidenziarsi, altresì, come il presente lavoro di tesi focalizza la propria attenzione al contesto delle società per azioni aventi strumenti finanziari negoziati su mercati regolamentati, posto che è con riferimento ad esse che le materie in esame assumono una rilevanza centrale e decisiva, nell’ottica dei generali interessi di miglioramento degli assetti di corporate governance e di tutela dei soggetti coinvolti nonché di efficienza dei mercati finanziari, come peraltro testimoniato anche dal focus posto su esse da parte degli interventi legislativi e regolamentari in materia.
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PITARRESI, Valeria. "Agenzie di rating, mercati finanziari e modelli di responsabilità." Doctoral thesis, Università degli Studi di Palermo, 2014. http://hdl.handle.net/10447/91266.

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Petrosino, Francesco. "Product governance e rimedi nel diritto dei mercati finanziari." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2021. http://hdl.handle.net/11572/319891.

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Abstract:
Il lavoro approfondisce lo studio della product governance, regola introdotta nel diritto dei mercati finanziari per mezzo della Direttiva 2014/65/Ue (c.d. MiFID II) e della normativa delegata di origine europea. La ricerca prende spunto da un dato problematico, che si concentra sull’evidente disarmonia che investe il governo del prodotto e che lo riguarda con riferimento ad un assetto asimmetrico relativo al proprio grado di enforcement, attualmente sbilanciato verso un’esclusiva risposta di stampo pubblicistico. L’obbiettivo è di condurre un approfondimento volto allo sviluppo di un congruo presidio rimediale di natura privatistica, rispondente ai criteri di effettività ed efficienza e che consenta all’investitore deluso di godere di un adeguato spettro di tutela a fronte dell’inadempimento del precetto da parte dell’intermediario. I presupposti metodologici si attestano, innanzitutto, lungo la teorica dei contratti d’impresa, che consente di apprezzare la regola nella sua duplice natura di obbligo organizzativo e di condotta. In termini di reazione dell’ordinamento ad un’applicazione assente o deficitaria della governance, invece, la teoria dei rimedi offre la possibilità di individuare la soluzione più acconcia a seguito della violazione di tale rule. Sulla base di simili premesse teoriche, l’indagine si spinge ad identificare dapprima il termine rimediale demolitorio, modulato attraverso lo stretto legame tra il criterio di meritevolezza e la causa nella sua accezione concreta e, successivamente, l’area della responsabilità contrattuale, declinata in aderenza alla particolare conformazione del governo rispetto a produttore emittente e distributore. Una prospettiva, quella dei rimedi, che non dimentica di affrontare il tema della coercibilità anche attraverso la visuale delle tecniche processuali, che si traducono nelle forme delle azioni risarcitoria, restitutoria e inibitoria collettive.
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MAZZILLI, ANTONIO DOMENICO. "1. ADR nei mercati finanziari. 2. Agenzie di rating e giudizio sul debito sovrano dei paesi dell'Eurozona. 3. Vigilanza finanziaria in Australia modello teorico e aspetti critici." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2015. http://hdl.handle.net/11385/200987.

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Abstract:
1. Quadro normativo comunitario in materia di ADR; Quadro normativo italiano in materia di ADR; Organizzazione degli ADR in materia di servizi finanziari nella legge italiana; Un ADR per ogni regolatore?; Alcune proposte di riforma degli ADR bancari-finanziari operanti in Italia. 2. Informazione sui mercati finanziari e agenzie di rating; Contenuto informativo del rating, l’elemento reputazionale e la funzione; I problemi sollevati dal ricorso al rating; Le soluzioni proposte; Debito sovrano e rating; Le metodologie in dettaglio per l’assegnazione del rating sui debiti sovrani; Un'analisi del giudizio di rating sul debito italiano alla luce delle procedure di valutazione. 3. Una panoramica delle principali politiche di regolazione; Il sistema finanziario degli anni 50-60; Il modello di regolazione; I regolatori australiani; La recente crisi finanziaria e l’impatto con il sistema di regolazione; Il tema del perimetro della regolazione prudenziale e le altre questioni alla base del dibattito sulle riforme in Australia; Il mutamento di prospettiva generato dalla crisi; Opzioni relative a possibili modifiche dell'architettura istituzionale dei regolatori.
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38

LEONE, MARIA. "I mercati finanziari delle materie prime agricole: sostenibilità e cointegrazione." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2020. http://hdl.handle.net/11566/274348.

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Abstract:
Negli ultimi dieci anni il prezzo dei prodotti agricoli è stato soggetto ad ampie fluttuazioni e ha visto incrementare la sua volatilità. Proprio la volatilità nel mercato delle commodities agricole ha destato grande interesse perché i prezzi dei prodotti alimentari influenzano il numero di persone che vi hanno accesso. Differenti studi circa le cause di queste fluttuazioni hanno raggiunto differenti conclusioni. Alcuni studiosi, seguendo l’ipotesi di Masters, hanno indicato l’incremento dell’attività speculativa come la determinante di tali fluttuazioni. Altri, invece, si sono mostrati critici verso tale ipotesi indicandone i punti deboli. La tesi intende verificare l’esistenza di un legame tra i prezzi futures del grano e alcune variabili speculative. Implementando una analisi di cointegrazione, si mostra come non sia possibile evidenziare in modo chiaro un legame diretto tra speculazione, aumento dei prezzi e volatilità dei mercati: ciò anche perché la presenza di operatori professionali favorisce un migliore funzionamento dei mercati, aumentandone la liquidità al punto che si può affermare che la mancanza di speculazione metterebbe a rischio l’esistenza stessa del mercato.
In the last ten years, the price of raw materials showed wide fluctuation and an increase in volatility. The volatility in the agricultural commodity market has aroused greatest interest because the prices of food commodities influence the survival of the people. Different studies have led different conclusions about the causes of these fluctuations. Some, following the Masters hypothesis, indicate in the increase of the speculative activity the determinant of such fluctuations. Others, instead, are critically and reported the inconsistencies of Masters hypothesis. The thesis, intend to verify if there exist a co-implication between wheat futures price and some financial speculative variables. Implementing a cointegration analysis it is not possible to clearly highlight a direct link between speculation, price growth and market volatility: this is also because the presence of professionals favors a better functioning of the market - incensing liquidity, to the point that the lack of speculation would put the very existence of the market at risk.
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Iannello, Giuseppe. "Coordinamento e integrazione della vigilanza sui mercati finanziari nell'area dell'Euro." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2010. http://hdl.handle.net/11385/200858.

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Abstract:
La necessità di una regolamentazione. Obiettivi e modelli della regolamentazione finanziaria. Assetti organizzativi e architettura della regolamentazione finanziaria europea. Le procedure e nuovi indirizzi.
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ENEVA, RALITZA. "L’adattamento del mercato all’innovazione finanziaria nel settore del credito alle famiglie nei balcani." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2010. http://hdl.handle.net/2108/207784.

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Abstract:
Il passaggio da un’economia pianificata ad una di mercato e lo sviluppo dei sistemi bancari nei Balcani hanno portato a numerosi cambiamenti negli istituti di credito che vi operano, come anche nelle abitudini dei clienti. Nel lavoro verranno presentate le tendenze di sviluppo nei mercati bancari in Bulgaria, Serbia e Romania, ed il particolare rapporto tra l’attività creditizia e l’innovazione. Siccome la combinazione tra mercati bancari dei Balcani, credito alle famiglie e innovazione non è stata ancora presa in considerazione dai ricercatori, si è cercato di dare un contributo e colmare un gap esistente nella letteratura economica. Nel lavoro si cercherà di dare una definizione del termine innovazione nel credito alle famiglie e si darà uno sguardo generale alla sostanza ed ai presupposti della letteratura che ha trattato il tema. Si cercherà inoltre di condurre un’analisi economica dell'innovazione finanziaria e della sua influenza sul mercato bancario in Bulgaria, Serbia e Romania.
: The transition from a planned towards a market oriented economy and the development of banking systems in the Balkans led to numerous changes in the banks there, as well as changes in consumer habits. In the paper we will be discuss the development trends in the banking markets in Bulgaria, Serbia and Romania, and the particular relationship between lending and innovation. Combining the banking markets on the Balkans, the household credits and innovations, which haven’t been considered by researchers before, we try to make a contribution and fill a gap in the economic literature. In the following research we will try to give a definition of innovation in household credit and give an overview of the substance of literature that has analyzed the issue. We will also try to conduct an economic analysis of financial innovation and its influence on the banking market in Bulgaria, Serbia and Romania.
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41

Buschi, Daniele. "Zero-intelligence Models e crisi di liquidità endogene nei mercati finanziari." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21933/.

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Abstract:
Lo scopo della presente tesi è quello di descrivere la dinamica dei mercati, e in particolar modo quella del prezzo, da un punto di vista fisico. Sono presentati modelli e approssimazioni che rimandano all’approccio tipico della fisica dei sistemi complessi, delineando una fondamentale collaborazione (quella tra Fisica ed Economia) che sta conoscendo un importante sviluppo, soprattutto grazie alla grande mole di dati disponibili oggigiorno. La tesi è strutturata in tre capitoli principali. Nel primo capitolo si descrive la dinamica elementare del prezzo, illustrando i principi base del random walk, si delineano i concetti necessari alla comprensione dello zero-intelligence model e si discute la scelta di optare per un modello che descriva la dinamica del prezzo ponendo l’accento sulle conseguenze della struttura istituzionale a cui si fa riferimento, piuttosto che alla razionalità deli agenti. Il secondo capitolo presenta il modello, cosiddetto zero-intelligence in grado di descrivere la dinamica di una delle più comuni microstrutture di formazione del prezzo: il limit order book. Lo sviluppo di tale modello è trattato tramite una sezione che utilizza la tecnica dell’analisi dimensionale per effettuare predizioni, inerenti a varie grandezze di interesse economico, confermate da dati simulati numericamente; e un’ultima sezione in cui, attraverso l’approssimazione di campo medio, si delineano due approcci teorici che spiegano in maniera più formale i risultati di tale modello. È infine presente un terzo capitolo che tratta una modifica del modello analizzato al secondo capitolo grazie all’aggiunta del feedback. Tale fattore incide pesantemente sulla probabilità di comparsa di crisi di liquidità e, per quanto non si è rigorosamente mostrata una transizione di fase, si assiste a bruschi cambiamenti di tale probabilità a seconda dell’intensità del feedback stesso.
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Gesuato, Sara <1989&gt. "Adaptive Markets Hypothesis: una teoria dei mercati finanziari in un’ottica evoluzionistica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7062.

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Abstract:
Questo elaborato approfondisce un nuovo filone teorico riguardante una delle principali tematiche della letteratura economica: l’efficienza dei mercati finanziari. La teoria più nota, sulla cui accuratezza formale si basano i modelli classici delle teorie di portafoglio e dell’investment management, è quella delle Efficient Markets Hypothesis, formulata da Fama, che associa la forma di efficienza al set informativo riflesso nei prezzi degli asset. Come visione alternativa e integrativa delle EMH, data l’evidenza empirica e le recenti instabilità che ne mettono in discussione la concreta veridicità, Andrew W. Lo ha introdotto la teoria delle Adaptive Markets Hypothesis. Essa si basa su nozioni della teoria evoluzionistica e della sociobiologia (partendo da concetti della finanza comportamentale e dagli studi sui processi decisionali condotti dalle neuroscienze cognitive) per applicarli all'analisi delle dinamiche dei mercati finanziari. In essi si assiste ad un processo evolutivo in cui, attraverso azioni competitive volte alla sopravvivenza, gli investitori vincono le forze della selezione naturale modificando l’«ecosistema» finanziario. Dal punto di vista applicativo, viene presentato un modello evoluzionistico simulante la crescita generazionale di un gruppo di individui, la cui analisi dei dati sarà utile per fornire possibili interpretazioni qualitative/quantitative sulle dinamiche dei mercati finanziari e far suscitare interesse per ulteriori ricerche e approfondimenti.
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Carraro, Michele <1991&gt. "RISCHIO SISTEMICO: UN CONFRONTO TRA I MERCATI FINANZIARI EUROPEO ED AMERICANO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/8151.

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Abstract:
Questa ricerca si pone l’obiettivo di analizzare il rischio sistemico nei mercati finanziari, attraverso lo studio delle interconnessioni che sussistono tra gli operatori. La rete di relazioni tra i diversi intermediari è alla base del concetto di rischio sistemico, infatti quest’ultimo nasce e si diffonde all'interno del sistema finanziario nel suo complesso. Di conseguenza, si ritiene possibile che al momento di una crescente integrazione tra le istituzioni sia molto più probabile che la crisi di un soggetto si possa diffondere a tanti altri. L’indagine qui condotta coinvolge le banche, ma anche altri intermediari quali: assicurazioni, hedge fund e brokers. Inoltre, la determinazione storica a cui si fa riferimento è la crisi finanziaria del 2008 ed i momenti che l’hanno preceduta e l’hanno seguita. L’analisi delle diverse connessioni si determina attraverso la teoria delle reti sociali, sia per il mercato europeo che per quello americano. Tale metodologia permette di rappresentare con indici e grafici i legami degli svariati operatori finanziari e di analizzare se siano significativi. In questo primo approccio, per ottenere la stima dei legami vengono utilizzati i test di causalità alla Granger, i quali sono in grado di definire la presenza di una connessione ed anche la sua direzione. Questa analisi è ulteriormente approfondita grazie all'utilizzo del Multidimensional Scalling, un metodo che consente di rappresentare graficamente le distanze ottenute dalle correlazioni tra i rendimenti dei diversi intermediari analizzati. I risultati ottenuti da entrambe le metodologie sono conformi e permetto di concludere che nei periodi anteriori alla crisi e durante la stessa, le istituzioni tendono ad essere molto più interconnesse tra loro. Pertanto, si potrebbe utilizzare lo studio delle relazioni come strumento in grado di prevedere, quando sia più probabile il manifestarsi di una crisi sistemica.
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Dalla, Venezia Marco <1994&gt. "La finanza del Profeta. Un mercato inesplorato." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15476.

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Abstract:
Il sistema finanziario islamico ha un giro d’affari che presenta tassi di crescita tra i più interessanti dell’intero mondo economico e l’ultima grande crisi finanziaria che ha messo in ginocchio gran parte delle istituzioni finanziarie occidentale sembra non avere colpito la finanza islamica. Secondo i dati riportati dalla IFSB nel “Islamic Financial Services Industry Stability Report 2018”, l’industria finanziaria basata sulle regole coraniche mostra tassi di crescita year-on-year del 11% e del 6% nel quinquennio 2012-2017, muovendo un volume di 2.4 trilioni di dollari in asset in 56 paesi, ma con le maggiori concentrazioni in quelli del Medio Oriente e del Sud-Est asiatico. Il settore finanziario è caratterizzato da tre segmenti principali: le banche, i mercati finanziari e i takaful (le assicurazioni islamiche). Sicuramente chi la fa da padrone è il sistema bancario in termini strutturali e di masse gestite; infatti, nonostante una leggera contrazione nell’ultimo biennio, circa il 71% del volume dell’intero Islamic Financial Services Industry è imputabile alle banche islamiche e alle “windows” degli istituti tradizionali dedicate alla vendita di prodotti conformi la Shari’a. Lo studio della Finanza Islamica è indissolubilmente associato alla religione coranica. Per poterla comprendere occorre, preventivamente, indagare su cosa sia l’Islam, come esso influisca sui rapporti personali, sui rapporti economici e sulla società nel suo insieme. Non può essere semplicemente considerata come una religione, perché tutto ruota attorno al concetto di comando divino espresso tramite il Profeta Maometto. Questi dettami, derivanti da Dio, individuano un vero e proprio stile di vita che abbraccia ogni sfaccettatura della vita terrena: dai legami personali, al culto, all'economia sino all'alimentazione e all'abbigliamento. Per un credente, l’intera vita è caratterizzata dalla spiritualità e nessun aspetto dell’esistenza stessa si può laicizzare.
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GIACOMINI, EMANUELA. "Il ruolo dell'investor sentiment nel mercato immobiliare." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2011. http://hdl.handle.net/11566/241900.

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Abstract:
La teoria dei mercati efficienti si basa sul presupposto che l’investitore è razionale nell’effettuare scelte in condizioni di incertezza; pertanto le dinamiche di prezzo delle attività finanziarie riflettono cambiamenti dei fondamentali dei titoli stessi. Di contro, nell’ambito della finanza comportamentale il sentiment degli investitori e i limiti dell’arbitraggio hanno un ruolo importante nella determinazione dei prezzi delle attività finanziarie. I fondi immobiliari quotati (Real Estate Investment Trusts - REITs) sono di particolare interesse in tale contesto in quanto sono caratterizzati da un doppio livello di prezzo. Da un lato, le attività finanziarie rappresentative del veicolo di investimento sono scambiate sui mercati azionari (mercato immobiliare indiretto); dall’altro lato, le attività immobiliari che compongono il portafoglio d’investimento vengono negoziate nel mercato immobiliare diretto. Il contributo che questa tesi di dottorato intende offrire alla letteratura sul tema del pricing dei REIT è duplice. In primo luogo, viene affrontata la questione relativa al ruolo del sentiment degli investitori nelle dinamiche di prezzo delle attività finanziarie rappresentative del veicolo d’investimento del fondo immobiliare. A tal fine, viene analizzato l’effetto in termini di pricing sia della componente “razionale” del sentiment, ossia legata a cambiamenti dei fondamentali del mercato immobiliare, sia della componente "irrazionale" del mercato azionario. In secondo luogo, questa analisi rappresenta uno dei primi tentativi d’indagine circa il ruolo svolto dalle caratteristiche specifiche di ciascun fondo, con particolare attenzione alla struttura proprietaria, ai fini della determinazione della rispettiva sensibilità al sentiment degli investitori. A tal proposito è stata creata una misura di tale sensibilità rispetto al sentiment: il “sentiment beta”. Al fine della costruzione dell’indicatore di “sentiment” si ricorre all’analisi delle componenti principali (PCA) per poter misurare la varianza comune di alcune proxies del sentiment degli investitori individuate dalla letteratura (approccio “top-down”). Un Vector Error Correction Model (VECM) viene invece utilizzato al fine di analizzare sia la relazione di breve periodo, sia il processo di aggiustamento verso l’equilibrio di lungo periodo tra il mercato immobiliare diretto ed indiretto. Questa tesi di dottorato è strutturata come segue: dopo un’introduzione del ruolo del sentiment degli investitori nel mercato immobiliare, il capitolo 2 analizza più in dettaglio la letteratura esistente in tema di sentiment degli investitori con riferimento sia al settore finanziario sia a quello immobiliare; successivamente, il capitolo 3 illustra le metodologie di costruzione degli indici di sentiment individuate dalla letteratura esistente. L'analisi empirica circa l'influenza del sentiment sulla dinamica dei prezzi dei REITs nell’ambito del mercato statunitense è presentata nel capitolo 4, mentre il capitolo 5 è dedicato alla misurazione del sentiment beta al fine di testare l’ipotesi di "Hard-toarbitrage, Difficult-to-Value". Infine, nel capitolo 6 seguono le conclusioni finali, utili a sintetizzare l’influenza del sentiment sul pricing dei fondi immobiliari, nonché a proporre possibili sviluppi di indagine futuri.
In Neoclassical finance theory, there is no role for investor sentiment in valuation, markets are efficient and all movements in stock prices rationally reflect changes in cash flows or discount rates. In sharp contrast, the behavioral finance literature posits that investor sentiment and limits to arbitrage play a role in the determination of asset prices which is independent of market fundamentals. Real Estate Investment Trusts (REITs) are unique in that the pricing of the asset class parallels two markets. Specifically, a dual asset market situation exist for trading real estate assets in the private real estate market, trading properties directly, and the public real estate market for trading REIT shares that provides ownership of underlying properties indirectly. The contribution of this analysis to the existing literature of REIT pricing dynamic is twofold. First, this analysis address the question of whether REITs suffer from stock market sentiment following the presence of noise traders or the real market sentiment is an important force in REIT pricing. To this extent this work aims to disentangle the driving forces leading to sentiment as “rational” sentiment, related to fundamental changes and “irrational” stock market sentiment. Secondly, this analysis is one of the first attempts to investigate how REIT-specific characteristics are related to their sensitivity to investor sentiment (“sentiment beta”), focusing the attention on the role played by the institutional investors that are usually view as rational traders by the literature. Several econometric issues arise in the measurement of the investor sentiment index and the time series analysis; therefore, Principal Component Analysis (PCA) and Vector Error Correction Model (VECM) are used to address those issues. The remainder of this work is structured as follow: after an introduction of the role of investor sentiment in the real estate market, chapter 2 analyzes more in detail the investor sentiment literature in the finance and real estate field; subsequently, chapter 3 discusses the construction of the sentiment indices; the empirical analysis of the influence of sentiment on the dynamic pricing of REITs in the US Market is presented in chapter 4; chapters 5 focus on the development of the sentiment beta measure to test the “Hard-to-Arbitrage, Difficult-to-Value Hypothesis”. Lastly, Chapter 6 ends up with the main conclusions and future research developments.
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PELLIZZARI, PAOLO. "MODELLI LOCALI, CAOS E NON LINEARITA': UN'APPLICAZIONE A SERIE STORICHE FINANZIARIE DEL MERCATO ITALIANO." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 1997. http://thesis2.sba.units.it/store/handle/item/12976.

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Levorato, Andrea <1987&gt. "L’impatto dei rating obbligazionari sulle valutazioni degli analisti finanziari. Un’analisi empirica del mercato italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2232.

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Abstract:
La recente crisi finanziaria ha riportato alla luce vecchie problematiche e nuove questioni che indeboliscono la struttura del sistema economico e finanziario. Gli investitori e i risparmiatori hanno oggigiorno ridotto considerevolmente la propria fiducia nei confronti degli operatori intermediari del mercato finanziario. Il presente lavoro si dedica in particolare ad esaminare gli aspetti salienti che coinvolgono da vicino il mercato degli attori intermediari delle informazioni. Le pagine dell’elaborato pertanto saranno incentrate a ricostruire un ritratto delle agenzie di rating, delineandone ruolo, funzioni e le principali attività che riguardano il loro servizio di valutazione. Parallelamente si farà menzione anche alla figura degli analisti finanziari e ai loro meccanismi di valutazione dei titoli azionari. La trattazione cerca di sviluppare un impianto interpretativo che possa studiare l’essenza e il funzionamento di queste figure e comprendere gli output delle loro previsioni. Il seguente documento offre, inoltre, lo spunto per ulteriori considerazioni sulle evidenze empiriche relative all’impatto del contenuto informativo delle pubblicazioni riguardo le revisioni sui giudizi di rating e le azioni di riesame sulle previsioni dei valori azionari attraverso le raccomandazioni d’investimento degli analisti finanziari.
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Della, Bina Antonio Carlo Francesco <1970&gt. "L'attività di equity research nei mercati finanziari. Attendibilità e accuratezza delle previsioni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/596/1/Della_Bina_tesi.pdf.

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Della, Bina Antonio Carlo Francesco <1970&gt. "L'attività di equity research nei mercati finanziari. Attendibilità e accuratezza delle previsioni." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2007. http://amsdottorato.unibo.it/596/.

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Busetto, Filippo <1987&gt. "Il Comprehensive Assessment della BCE: metodologia, risultati e impatto sui mercati finanziari." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7387.

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Abstract:
La trasparenza degli intermediari bancari è stata spesso messa a dura prova nei recenti anni di crisi. Le autorità di vigilanza Europee hanno utilizzato ingenti risorse per cercare di diminuire le asimmetrie informative tra le banche e i mercati finanziari. Nella prima parte il presente lavoro si prefigge di illustrare le metodologie e i risultati del Comprehensive Assessment svolto dalla BCE nel 2014, per quanto riguarda l'asset quality review e principalmente l'esercizio di stress-test, volti entrambi a determinare il coefficiente di patrimonializzazione delle principali banche europee. Nella seconda parte la tesi affronta l'impatto di tale valutazione sui mercati finanziari mediante l'utilizzo di una metodologia Event Study. In particolare si cerca di comprendere se la pubblicazione dei risultati ha avuto un impatto significativo in termini di rendimenti e di volatilità sui prezzi azionari e spread dei CDS delle banche coinvolte.
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