Academic literature on the topic 'Mercato finanziario'

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Journal articles on the topic "Mercato finanziario"

1

Marconi, Mauro. "Il risparmio e i suoi nemici." ARGOMENTI, no. 28 (June 2010): 21–40. http://dx.doi.org/10.3280/arg2010-028002.

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Abstract:
L'autore presenta una lettura della crisi finanziaria sistemica conclamata col fallimento della Lehman Brothers. Utilizza, come chiave interpretativa degli avvenimenti, il concetto di inquinamento finanziario proposto da Federico Caffč nel 1971. Ricostruisce il quadro informativo disponibile nella pubblicistica corrente dall'agosto 2007 all'agosto 2008. Mostra come il ritardo col quale viene percepita la dinamica e la dimensione della crisi possa trovare una delle sue ragioni nell'opacitŕ tipica degli strumenti coi quali l'innovazione finanziaria si č realizzata nei mercati e nelle istituzioni. In questa prospettiva, la socializzazione della sovrastruttura finanziaria realizzata coi salvataggi bancari non č solo una proposta di razionalizzazione e riforma dell'economia di mercato, quale era nei primi anni settanta, ma anche e soprattutto una condizione necessaria alla sopravvivenza della stessa.
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2

Costa, Giancarlo, and Marco Li Calzi. "Sulla vitalità di un mercato finanziario." Rivista di Matematica per le Scienze Economiche e Sociali 17, no. 2 (September 1994): 49–60. http://dx.doi.org/10.1007/bf02088979.

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3

Alpa, Guido. "Quale modello di governo dell'economia in Italia?" ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (October 2011): 7–14. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-001001.

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Abstract:
Le ragioni della crisi che ha investito l'economia globale, e quindi anche il sistema italiano, sono state identificate con una certa approssimazione, ma la discussione č ancora in corso; occorrerŕ ancora tempo per comprendere appieno il fenomeno. In ogni caso, le prime analisi denunciano una sequenza nella quale hanno avuto effetto causale , tra gli altri, alcuni fattori: la crisi del mercato immobiliare negli Stati Uniti, la conclusione di mutui "subprime", la diffusione di contratti derivati e prodotti finanziari ad alto rischio, l'inattendibilitŕ dei criteri di rating, e, piů in generale, la progressiva prevalenza dell'economia finanziaria sulla economia reale Gli orientamenti delle autoritŕ nazionali si sono divisi in tre diversi modi di operare: l'intervento ad adiuvandum delle imprese in crisi e a sostegno del sistema finanziario; l'astensione da qualsiasi interferenza con la naturale evoluzione della situazione, ritenendosi sufficiente la smithiana "mano invisibile" a porre rimedio alla crisi; l'assenza di decisioni e quindi di provvedimenti, posizione che si avvicina alla soluzione astensionista, ma che si connota per la carenza di una valutazione complessiva delle cause e dei possibili rimedi. In questo contesto appare opportuno un ripensamento di tutte le componenti del sistema economico, e tra esse le tipologie di governance delle societŕ.
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4

Roppo, Vincenzo. "Sui contratti del mercato finanziario, prima e dopo la MIFID." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 3 (June 2010): 423–44. http://dx.doi.org/10.3280/ed2009-003002.

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Abstract:
Nel quadro dell'ampio tema della disciplina dei contratti del mercato finanziario si analizza quello specifico dei contratti con gli investitori, alla luce delle grande novitŕ rappresentata dalla MIFID. Fidandosi delle autovalutazioni del legislatore comunitario sembrerebbe che la MIFID non impatti su tale fattispecie contrattuale; una lettura piů approfondita ci fornisce un'interpretazione diversa.
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5

Dagnes, Joselle. "Reti sociali fra inerzia e cambiamento. Il caso delle imprese italiane quotate in borsa (1987-2007)." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 122 (June 2011): 111–24. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-122008.

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Abstract:
L'articolo esamina le relazioni interaziendali personali e finanziarie delle imprese italiane quotate in borsa nel periodo 1987-2007, adottando una prospettiva attenta non solo agli aspetti strutturali ma anche al contesto istituzionale di riferimento. Attraverso un'analisi puntuale di questi elementi, l'autrice mette in luce l'esistenza di una corrispondenza tra la stagione di innovazione istituzionale che ha interessato il mercato finanziario italiano negli anni Novanta e il riassetto della trama relazionale degli attori collettivi coinvolti. In particolare, si evidenzia come legami di natura diversa reagiscano in modo differente alle sollecitazioni esogene: nel caso esaminato, il reticolo deglitende ad indebolirsi nel breve periodo per poi stabilizzarsi successivamente; al contrario, quello dei legami di proprietŕ mostra una maggiore inerzia iniziale, a cui segue un consolidamento nel medio periodo.
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6

Maccioni, Elena. "Mercato cambiario e uomini d’affari a Barcellona durante la guerra tra Alfonso il Magnanimo e la Repubblica Fiorentina." Anales de la Universidad de Alicante. Historia Medieval, no. 23 (May 26, 2022): 61. http://dx.doi.org/10.14198/medieval.21218.

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Abstract:
La metà del secolo XV fu per la Corona d’Aragona e specialmente per Barcellona un periodo complicato: Alfonso V era impegnato nelle guerre italiane, in particolare contro Firenze e Milano, Genova e Venezia; il Regno di Napoli era stato annesso all’Unione, e richiedeva sforzi importanti per il suo mantenimento; allo stesso tempo dalla capitale catalana provenivano richieste di apertura “democratica” del Consiglio dei Cento, che portavano a un’evidente instabilità interna, frutto in parte di una dimostrata crisi monetaria, dovuta anche alla scarsa capacità di governo dell’economia. Nonostante ciò, i mercanti, gli armatori e i banchieri continuarono a cercare di portare avanti i propri interessi economici nel Mediterraneo, anche servendosi delle istituzioni di natura corporativa, come il Consolato del mare. Attraverso l’analisi di alcuni registri di protesti di lettere di cambio gestiti dal notaio del Consolato barcellonese, si cercherà di mettere in luce l’evoluzione delle reti mercantili-finanziarie catalane, in particolare lungo la rotta meridionale italiana. Lo studio non avrà l’obiettivo di analizzare l’uso tecnico dello strumento cambiario, ma quello di portare alla luce strategie e protagonisti del processo di inserimento del capitale mercantile e finanziario in Italia durante il regno di Alfonso il Magnanimo e in special modo durante la guerra contro Firenze. Emergeranno, così, i nomi di quelle persone che furono le protagoniste dei grandi e quotidiani spostamenti di denaro fra i centri politico-commerciali del Commonwealth catalanoaragonese. Si tenterà una prima ricostruzione delle loro attività e dei loro movimenti, nonché delle connessioni con i più importanti operatori del sistema finanziario europeo, ovvero i toscani.
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7

Liberatore, Giovanni, Tommaso Ridi, and Filippo Di Pietro. "Rilevanza ed affidabilità del valore contabile dell'avviamento e dei beni immateriali sul mercato italiano." FINANCIAL REPORTING, no. 3 (November 2012): 31–50. http://dx.doi.org/10.3280/fr2012-003003.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone di indagare quale sia la rilevanza e l'affidabilità percepita dal mercato finanziario sul valore espresso nel bilancio d'esercizio sui beni immateriali e l'avviamento delle società quotate. Lo studio ha analizzato le aziende quotate al FTSE Italia All-share, nel periodo fra il 2002 ed il 2008. Attraverso un modello di regressione a più variabili si è verificato che: a) il valore contabile dei beni immateriali e dell'avviamento sono correlati positivamente al valore di mercato del capitale, b) la transizione agli IAS/IFRS non ha comportato un incremento della rilevanza ed affidabilità percepita dal mercato dei beni immateriali e avviamento.
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8

Rubans’ka, Yuliya, and Gianfranco Franz. "Geografia del potere e grandi progetti urbani in una cittŕ dell'ucraina." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 104 (October 2012): 123–39. http://dx.doi.org/10.3280/asur2012-104008.

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Abstract:
L'evoluzione delle politiche di sviluppo urbano nel contesto europeo degli ultimi decenni č stata caratterizzata da modifiche strutturali nelle relazioni di potere: dal governo della cittŕ, incentrato sulla pianificazione urbanistica e il piano regolatore si č passati a forme piů o meno articolate e solo in parte pluraliste di governance urbana, grazie alle quali importanti gruppi immobiliari, immobiliaristi improvvisati e free-riders, importanti gruppi industriali alleati con le grandi centrali del credito e della finanza, hanno trovato maggiori consensi politico-culturali e minori difficoltŕ procedurali nel dirigere, imporre e realizzare grandi progetti di trasformazione urbana. La progressiva crescita del mercato immobiliare, sostenuto e drogato dal mercato finanziario, ha facilitato la proposizione e la realizzazione di GPU, almeno fino al 2007/2008, anno del crack finanziario occidentale, dal quale sono rimasti parzialmente immuni Paesi emergenti le cui economie non erano state ancora tanto profondamente modificate dal sistema finanziario di Stati Uniti ed Europa occidentale. Con differenze di scala e di magnitudo una folta schiera di cittŕ europee e nordamericane si sono impegnate nella realizzazione di GPU, seguite in questo processo dalle principali cittŕ di Paesi emergenti o di potenze in via di consolidamento (Pechino, Shangai, San Paolo, Cittŕ del Messico ecc.). Anche cittŕ piccole e medie si sono impegnate nella sfida di innovare e trasformare i propri tessuti, la propria economia e il proprio rango urbano, investendo in progetti affidati molto spesso alle cosiddette "archistar" internazionali o a societŕ di progettazione parti- colarmente avanzate sui temi della costruzione ecologica e del risparmio energetico. Il presente saggio propone un caso studio particolarmente interessante, caratterizzato da dinamiche precipue e non riscontrabili in molti altri contesti: le recenti trasformazioni urbane nella cittŕ di Dnipropetrovsk (Nipropetrovsk), capoluogo dell'omonima regione, una delle cittŕ principali dell'Ucraina dal punto di vista economico, politico e culturale.
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9

Berta, Giuseppe. "Contributo a una discussione sui rapporti Fiat-Chrysler." ITALIA CONTEMPORANEA, no. 260 (February 2011): 471–74. http://dx.doi.org/10.3280/ic2010-260006.

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Abstract:
Le relazioni tra Fiat e Chrysler hanno una lunga storia, che risale all'ultimo dopoguerra, quando la casa americana si fece carico di assistere i torinesi nell'ambito del piano Marshall. Cinquant'anni dopo, fattasi gravissima la crisi della Chrysler negli anni novanta, la Fiat pensň a un'acquisizione ma lasciň subito il posto alla tedesca Daimler, ben piů dotata di risorse tecniche e finanziarie. Piů tardi, dopo la rinunzia della Daimler a sostenere la Chrysler, questa ri- mase nelle mani di un fondo finanziario, che cercň un socio industriale per rilanciare la produzione. La fusione con la Fiat, che assunse le responsabilitŕ gestionali, forně all'amministrazione Usa una soluzione accettabile per evitare un fallimento disastroso. Dopo la conclusione dei primi accordi, la dinamica produttiva č perň tale che la Fiat, ridotta di dimensioni per lo scorporo da Fiat Automobiles Group del settore dei veicoli industriali (Fiat Industrial), e debole sul mercato dell'auto, appare destinata a non avere il ruolo di guida nella nuova impresa, e a perdere la sua importante posizione nel sistema industriale italiano.
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10

Rizza, Carmela, Angela M. Greco, and Davide Rizzotti. "Capacità informativa della disclosure volontaria sulle risorse intangibili: effetti sul mercato finanziario italiano." FINANCIAL REPORTING, no. 2 (June 2011): 9–31. http://dx.doi.org/10.3280/fr2011-002002.

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Abstract:
Gli studiosi delle discipline aziendali si sono occupati degli effetti che lavolontaria delle informazioni sulle risorse intangibili ha sulle valutazioni degli investitori, prescindendo dalle peculiarità del contesto italiano e dalle differenti configurazioni del processo di. Questo lavoro, attraverso un'indagine empirica svolta analizzando le informazioni relative alle società quotate nella Borsa italiana nel periodo 1998-2008, verifica il peso che il mercato finanziario italiano assegna allavolontaria di informazioni sulle risorse intangibili e alle differenti configurazioni con cui essa si può svolgere. I risultati ottenuti mettono in evidenza come tale sensibilità sia influenzata, in particolare, dallo strumento di comunicazione adottato.
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Dissertations / Theses on the topic "Mercato finanziario"

1

Troisi, Angela. "Il ruolo delle agenzie di rating nel mercato finanziario." Doctoral thesis, Luiss Guido Carli, 2014. http://hdl.handle.net/11385/200942.

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2

Pasini, Gianluca. "Dinamica della ricchezza in un mercato finanziario con agenti eterogenei." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2012. http://amslaurea.unibo.it/4132/.

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Abstract:
Scopo della tesi è studiare la co-evoluzione nei mercati finanziari tra agenti eterogenei, analizzare l’andamento dei prezzi delle azioni e la ricchezza individuale di ciascun agente dopo un periodo di tempo non specificato. Il mercato finanziario è costituito da un numero arbitrario di agenti eterogenei che investono sui titoli parte della loro ricchezza adottando strategie che vadano ad ottimizzare il ritorno economico dopo ogni periodo di tempo. Consideriamo un sistema dinamico con uno scheletro deterministico. Il sistema che descrive questo modello è un sistema di equazioni non lineari e studiamo le condizioni di stabilità per ciascun stato di equilibrio. Consideriamo in particolare due tipologie di agenti; Il primo, cosiddetto cartista ed il secondo, cosiddetto fondamentalista. Ci riferiamo poi alla teoria delle biforcazioni, cioè allo studio del cambio di stabilità del sistema rispetto ad un parametro. Chi tra i due agenti avrà la meglio?? A quali condizioni sopravviverà l’uno o l’altro?
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3

Verza, Claudia <1990&gt. "La finanza comportamentale e il ruolo dell'overconfidence all'interno del mercato finanziario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/5331.

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Abstract:
I soggetti molto spesso adottano comportamenti che sono del tutto irrazionali in quanto spinti da impulsi emotivi e istintivi e questo tipo di comportamento non è tollerato della teoria finanziaria classica ecco perché si assiste alla nascita di una nuova dottrina. Con questo elaborato si cerca di andare ad analizzare i punti di debolezza della teoria classica e la nascita della finanza comportamentale, la quale cerca di andare ad indagare sul comportamento dei soggetti di fronte a scelte di tipo economico e finanziario, questa non cerca di sostituirsi alla precedente ma tenta di affiancarsi ad essa. Si passerà successivamente all'analisi del fenomeno dell'overconfidence, cioè l'eccessiva fiducia da parte dei soggetti sulle proprie capacità, abilità e conoscenze che molto spesso conduce all'iper-sicurezza e può risultare particolarmente rischioso. Tale fenomeno nettamente in contrasto con quanto invece affermato dalla teoria classica la quale poggia sull'idea di un comportamento perfettamente razionale da parte degli individui. Si studierà tale bias riuscendo ad evidenziare quali saranno i maggiori benefici di questo ed infine si propone un esperimento sotto forma di questionario che è stato proposto ad un campione di soggetti.
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Morato, Nicole <1993&gt. "Non Performing Loan: evoluzione da costo ad opportunità nel mercato finanziario." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14725.

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Abstract:
I crediti deteriorati sono una tra le principali fonti di rischio per gli istituti bancari, in quanto l’incertezza della loro riscossione, sia in termini di ammontare che di rispetto delle scadenze prestabilite, con conseguenti obblighi di accantonamento cautelativo, incide profondamente sulla redditività e stabilità delle banche. A partire dalla crisi finanziaria del 2007 questo fenomeno ha iniziato a diffondersi sempre di più nel sistema bancario, tanto da richiedere alle Autorità un’implementazione della normativa al fine di sviluppare appositi strumenti in grado di gestire le esposizioni e di arginare la propagazione di perdite a livello sistemico. Il presente elaborato ha lo scopo di analizzare le modalità di valutazione, monitoraggio e gestione dei crediti non performanti, concentrandosi in particolare su come questi non rappresentino solo una fonte di preoccupazione per le banche, ma anche di guadagno. Il vantaggio è da intendersi non solo in termini di redditività e di rafforzamento patrimoniale per gli istituti che gestiscono e cedono nel mercato i Non Performing Loans (NPL), ma anche a livello economico per quelli che li acquistano e ne hanno fatto un vero e proprio business. In particolare, il presente elaborato è stato supportato da Banca Ifis, che dal 2013 si occupa di acquistare da altri istituti portafogli di crediti di difficile esigibilità, principalmente nel segmento del consumo non garantito, confermandosi ad oggi una delle realtà più attive in questo settore.
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5

Perin, Walter <1991&gt. ""Politiche Monetarie convenzionali e non: efficacia e effetti nel mercato finanziario Europeo"." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2016. http://hdl.handle.net/10579/9000.

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Abstract:
L’intensificarsi della crisi globale, successiva alla caduta di Lehman nel Settembre 2008, ha obbligato molte banche centrali e molti governi ad introdurre una serie di misure economiche, al fine di stabilizzare le condizioni finanziarie e di domanda aggregata nei paesi maggiormente vessati dalla crisi stessa (vd. Klyuev et al (2009)). L’Europa , in particolare, ha utilizzato negli ultimi anni politiche economiche convenzionali e non , seppur in ritardo rispetto ad altri paesi. In ottica di crisi finanziaria ed economica, attività e passività della banca centrale giocano un ruolo fondamentale al fine di riequilibrare gli effetti avversi provenienti dal sistema finanziario. Il seguente elaborato cercherà sia di spiegare il funzionamento delle politiche appena menzionate e come queste impattino nel mercato finanziario. Al fine di valutare gli effetti delle politiche monetarie utilizzeremo due metodi di analisi. Il primo, un'event study che catalizzerà la sua attenzione negli "effetti annuncio" delle politiche.Il secondo, invece, verterà su un'analisi econometrica più consistente in VAR e in GARCH, al fine sempre di analizzare come interventi da parte della banca centrale abbiano effetti su mercato finanziario.
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RILLOSI, FRANCESCO. "Modelli a generazioni sovrapposte per due paesi con un mercato finanziario integrato." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1954.

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Abstract:
La tesi, costituita da due parti e tre capitoli, si concentra sulle conseguenze macroeconomiche della globalizzazione, prendendo in considerazione vari schemi di un modello a generazioni sovrapposte, in un mercato finanziario integrato. Per ipotesi, gli agenti vivono per due periodi e sono divisi in due gruppi: i "vecchi" che posseggono il fattore capitale e i "giovani" che offrono lavoro e risparmio. Nella prima parte si suppone che i mercati siano perfetti. Dopo aver ricevuto il loro reddito, i giovani ottimizzano consumo e risparmio. Diverse ipotesi vengono avanzate sull'apertura dei mercati, ma le economie convergono sempre verso uno stato stazionario asintoticamente stabile. Nella seconda parte i mercati finanziari sono imperfetti e i prestiti sono razionati. I giovani agenti risparmiano tutto il loro reddito e consumano solo nel secondo periodo della loro vita. In queste nuove ipotesi si possono riscontrare dinamiche endogene di tipo periodico.
The essay, made by two parts and three chapters, focuses on macroeconomic effects of globalization, considering various schemes of a two-country OLG model with integrated financial market. For hypothesis, agents live for two periods and are divided in two groups: the "old" that own the capital factor and the "young" that supply labor and savings. In the first part markets are supposed to be perfect. After received their income, the young optimize their consumption and savings. Different hypotheses about the opening markets are considered, but the economies ever converge to an asymptotically stable steady state. In the second part the financial markets are imperfect and borrowing is constrained. The young agents save all their income and consume only in the second period of their life. In these new hypotheses endogenous, periodic dynamics may occur.
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RILLOSI, FRANCESCO. "Modelli a generazioni sovrapposte per due paesi con un mercato finanziario integrato." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1954.

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Abstract:
La tesi, costituita da due parti e tre capitoli, si concentra sulle conseguenze macroeconomiche della globalizzazione, prendendo in considerazione vari schemi di un modello a generazioni sovrapposte, in un mercato finanziario integrato. Per ipotesi, gli agenti vivono per due periodi e sono divisi in due gruppi: i "vecchi" che posseggono il fattore capitale e i "giovani" che offrono lavoro e risparmio. Nella prima parte si suppone che i mercati siano perfetti. Dopo aver ricevuto il loro reddito, i giovani ottimizzano consumo e risparmio. Diverse ipotesi vengono avanzate sull'apertura dei mercati, ma le economie convergono sempre verso uno stato stazionario asintoticamente stabile. Nella seconda parte i mercati finanziari sono imperfetti e i prestiti sono razionati. I giovani agenti risparmiano tutto il loro reddito e consumano solo nel secondo periodo della loro vita. In queste nuove ipotesi si possono riscontrare dinamiche endogene di tipo periodico.
The essay, made by two parts and three chapters, focuses on macroeconomic effects of globalization, considering various schemes of a two-country OLG model with integrated financial market. For hypothesis, agents live for two periods and are divided in two groups: the "old" that own the capital factor and the "young" that supply labor and savings. In the first part markets are supposed to be perfect. After received their income, the young optimize their consumption and savings. Different hypotheses about the opening markets are considered, but the economies ever converge to an asymptotically stable steady state. In the second part the financial markets are imperfect and borrowing is constrained. The young agents save all their income and consume only in the second period of their life. In these new hypotheses endogenous, periodic dynamics may occur.
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Picciau, C. "LA RESPONSABILITÀ DELLE AGENZIE DI RATING PER DIFFUSIONE DI GIUDIZI INESATTI SUL MERCATO FINANZIARIO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2015. http://hdl.handle.net/2434/250280.

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Abstract:
Since excessive liability can force reputational intermediaries out of the market, it is very important to balance liability restrictions with investor protection. To determine which level of liability the agencies actually face, given the current European regulatory regime, and whether this level could be justified looking at the trade-off between free market dynamics and little regulation of rating services, on one hand, and investor protection, on the other hand, the thesis analyzes two main problems: rating agencies' prospectus liability and the applicability of art. 2055 of the Italian Civil Code. In fact, the extent of liability highly depends on whether the agencies are jointly and severally liable for the misconduct of the issuer, its management, its auditors and other operators of the market.
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9

Fabbri, Alessandro. "Reti neurali in ambito finanziario." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/19593/.

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Abstract:
In particolare in questo lavoro cercherò di analizzare l’utilizzo di reti neurali in ambito economico-finanziario in quanto alcuni dei temi che si riscontrano in economia ben si prestano ad un’analisi attraverso le reti neurali. In particolare nel primo capitolo di questo elaborato descriverò le origini delle reti neurali e alcuni criteri attraverso i quali oggi si classificano le reti stesse. Nel secondo capitolo mi occuperò invece di approfondire quali sono i passaggi da seguire al fine di costruire una rete neurale concentrandomi sulla risoluzione di problemi legati all’ambito economico-finanziario. Infine, nell’ultimo capitolo, mi dedicherò all’analisi di due articoli nei quali vengono confrontati i risultati ottenuti tramite l’utilizzo di diversi tipi di reti neurali accennando anche ad approcci diversi attraverso algoritmi di machine learning.
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10

Marcon, Stefania <1987&gt. "Il modello di Black e Litterman e suoi sviluppi con applicazioni al mercato finanziario italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2004.

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Abstract:
Oggetto della tesi è l’analisi del modello di Black e Litterman, sviluppato con l’obiettivo di apportare dei miglioramenti al principale modello di asset allocation esistente, l’ottimizzazione media-varianza di Markowitz. Il primo capitolo introduce le motivazioni che hanno condotto Black e Litterman alla formulazione di un nuovo modello, attraverso una breve descrizione della teoria di Markowitz e delle relative problematiche. Il secondo capitolo spiega dettagliatamente il modello di B-L, in particolare l’ottenimento della formula principale, i diversi parametri che la compongono e la specificazione delle views, anche attraverso il contributo di altri autori. Per ottenere i rendimenti attesi secondo B-L, il punto di riferimento è rappresentato dal vettore dei rendimenti d’equilibrio, il quale viene combinato con le aspettative formulate dal singolo investitore: in questo modo il portafoglio ottimo secondo B-L si discosta dal portafoglio d’equilibrio in base alle views e al relativo livello di confidenza espresso dall’investitore. Nel terzo capitolo il funzionamento del modello di B-L viene messo alla prova attraverso alcune applicazioni al mercato azionario italiano, che permettono di confrontare la performance del portafoglio ottimo ottenuto con B-L con le performance di altri portafogli ottimi. Infine il quarto ed ultimo capitolo è dedicato alla presentazione di alcuni modelli alternativi e all’analisi dei vantaggi e degli svantaggi del modello di B-L, con relative considerazioni conclusive.
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Books on the topic "Mercato finanziario"

1

Foschini, Marcello. Il diritto del mercato finanziario. Milano: Giuffrè, 2008.

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2

Lener, Raffaele. Diritto del mercato finanziario: Saggi. Torino: UTET giuridica, 2011.

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3

Albergo, Francesco. Il mercato finanziario: Basi, tecniche, normative. Bari: M. Adda, 2002.

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4

Domanda effettiva, moneta e mercato finanziario. Milano: A. Giuffrè, 1985.

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5

Isidoro, Albertini, and Associazione italiana delle finanziarie di investimento nel capitale di rischio., eds. Mercato finanziario: Riproviamoci, ma sul serio! Milano: Guerini e associati, 1994.

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6

Zannotti, Roberto. La tutela penale del mercato finanziario. Torino: G. Giappichelli, 1997.

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7

Balletta, Francesco. Mercato finanziario e Assicurazioni Generali: 1920-1961. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1995.

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8

Allegri, Vincenzo. Diritto della banca e del mercato finanziario. Bologna: Monduzzi, 2000.

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9

Tartaglia, Filomena. Fisco e mercato finanziario in Italia: 1914-1945. Napoli: Prismi, 2000.

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10

Volpi, Alessandro. Banchieri e mercato finanziario in Toscana (1801-1860). Firenze: L.S. Olschki, 1997.

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Book chapters on the topic "Mercato finanziario"

1

Foffani, Luigi. "Politica criminale europea e sistema finanziario: l’esempio degli abusi di mercato." In Economía y Derecho penal en Europa: Una comparación entre las experiencias italiana y española, 225–36. Universidade da Coruña. Servizo de Publicacións, 2015. http://dx.doi.org/10.17979/spudc.9788497497329.225.

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