Academic literature on the topic 'Mercato artistico'

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Journal articles on the topic "Mercato artistico"

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Bertolini, Sonia, and Manuel Vallero. ""Io non faccio la ballerina, io sono una ballerina". Tra successo e abbandono: i percorsi di carriera nei settori artistici." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 123 (September 2011): 207–29. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-123013.

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Abstract:
Il mercato del lavoro artistico presenta caratteristiche particolari: Prima di tutto si tratta di settori in cuiesistono né, néper l'accesso alle professioni. La professionalitŕ artistica, infatti, è difficile da valutare e non esistono enti in grado di certificare tale competenze. L'obiettivo principale di questo articolo è quello di ricostruire idei mercati del lavoro dei settori artistici, in particolare quelli di teatro, danza e cinema. Attraverso una ricerca empirica, abbiamo cercato di individuare quali siano le dinamiche di incontro tra domanda e offerta di lavoro, e come avvenga la definizione delle regole che portano alla strutturazione di questi particolari mercati del lavoro. Sono stati cosě identificati alcuni percorsidi carriera dei lavoratori che vi operano e messi in evidenza le loro strategie per fronteggiare la discontinuitŕ degli impieghi, in settori caratterizzati dalla quasi esclusiva modalitŕ organizzativa per progetti. Datori di lavoro e lavoratori attivano specifiche strategie contro l'instabilitŕ lavorativa, Dal lato domanda I datori utilizzano network professionali per il reclutamento del personale. Dal lato offerta, emergono due strategie: l'utilizzo del "portfoliocareer" e dei network professionali informali. Questi ultimi assumono specifiche configurazioni nei diversi settori, che saranno evidenziate.
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Conti, Emanuela. "L'orientamento al marketing dei teatri lirici italiani: un'indagine esplorativa sugli spettatori del Rossini Opera Festival." ECONOMIA E DIRITTO DEL TERZIARIO, no. 1 (October 2011): 133–64. http://dx.doi.org/10.3280/ed2011-001007.

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Abstract:
Oggi i teatri lirico-sinfonici sono chiamati, come le imprese, ad adottare un approccio di marketing per veicolare con successo la propria offerta agli utenti finali. In questo lavoro sosteniamo che la definizione di marketing culturale di Colbert (2000) integrata con la concezione di "prodotto" artistico come "sistema di offerta" costituisca un utile schema teorico per analizzare e sviluppare l'orientamento al mercato dei teatri lirici italiani. Come nei settori for profit il "prodotto" lirico dovrebbe essere progettato per specifici target-groups di spettatori ed indirizzato ad essi facendo leva su coerenti politiche di prezzo, comunicazione e distribuzione. Per validare lo schema concettuale č stata condotta un'indagine esplorativa su un campione di spettatori del Rossini Opera Festival (ROF) di Pesaro, ai quali si č chiesto di esprimere opinioni e suggerire miglioramenti in relazione all'attivitŕ di marketing dei teatri lirici italiani e del ROF. La ricerca empirica ha evidenziato le debolezze di gran parte delle nostre istituzioni liriche nell'approcciare il mercato, in particolare la scarsa attenzione agli elementi modificabili del "sistema di offerta" (soprattutto regia, guide all'ascolto e bookshop), la mancanza di strategie di pricing differenziate per i vari segmenti di fruitori ed un carente utilizzo di Internet e della televisione per comunicare l'opera lirica.
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Attard Trevisan, Krystle. "Il mercato dei quadri a Roma nel diciottesimo secolo: la domanda, l'offerta e la circolazione delle opera in un grande centro artistico europeo . By PaoloCoen. Florence: Leo S. Olschki Editore. 2010. 2 vols. 876 p. 32 col. plates. €80 (hb). ISBN 978‐88‐222‐5895‐9." Journal for Eighteenth-Century Studies 43, no. 2 (January 14, 2020): 262–63. http://dx.doi.org/10.1111/1754-0208.12681.

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Putz, Hannelore. "Bayerische Blicke auf den römischen Kunstmarkt (1790–1815)." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (December 20, 2017): 264–89. http://dx.doi.org/10.1515/qfiab-2017-0013.

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Abstract:
Riassunto A partire dal Rinascimento, Roma fu il centro europeo del mercato delle antichita e delle opere d’arte, nonche dell’attivita artistica. L’importanza politica e culturale, assunta dalla citta quasi senza soluzione di continuita fin dai tempi antichi, aveva fatto nascere, nel corso dei secoli, straordinarie collezioni di opere d’arte. Al contempo gli artisti producevano nuove opere, e giovani artisti confluivano in questa „metropoli europea dell’arte“ per studiare, per imparare dai grandi, per raccoglierne gli impulsi in maniera creativa, per riportare in patria le cognizioni acquisite. I rivolgimenti e le crisi politiche, economiche e belliche, che verso la fine del XVIII secolo scuotevano tutta l’Europa, ebbero dirette consequenze sul delicatissimo mercato d’arte romano, cambiandone radicalmente le condizioni complessive che sarebbero rimaste critiche fino al riordinamento dell’Europa dopo le guerre napoleoniche. Nel 1810 il principe ereditario bavarese, Lodovico, mando a Roma lo scultore Johann Martin von Wagner che nella qualita di agente d’arte doveva rappresentare i suoi interessi in loco. L’intensa corrispondenza tra i due, che duro fino alla morte di Wagner sopravvenuta nel 1858, getta una luce particolare sul mercato romano dalla prospettiva del committente e nell’ottica professionale dell’artista. Si apre cosi uno squarcio singolare sulle condizioni e sui meccanismi del mercato e i suoi attori durante gli ultimi anni dell’eta napoleonica a Roma.
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Putz, Hannelore. "Bayerische Blicke auf den römischen Kunstmarkt (1790–1815)." Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken 97, no. 1 (March 5, 2018): 264–89. http://dx.doi.org/10.1515/qufiab-2017-0013.

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Abstract:
Riassunto A partire dal Rinascimento, Roma fu il centro europeo del mercato delle antichità e delle opere d’arte, nonché dell’attività artistica. L’importanza politica e culturale, assunta dalla città quasi senza soluzione di continuità fin dai tempi antichi, aveva fatto nascere, nel corso dei secoli, straordinarie collezioni di opere d’arte. Al contempo gli artisti producevano nuove opere, e giovani artisti confluivano in questa „metropoli europea dell’arte“ per studiare, per imparare dai grandi, per raccoglierne gli impulsi in maniera creativa, per riportare in patria le cognizioni acquisite. I rivolgimenti e le crisi politiche, economiche e belliche, che verso la fine del XVIII secolo scuotevano tutta l’Europa, ebbero dirette consequenze sul delicatissimo mercato d’arte romano, cambiandone radicalmente le condizioni complessive che sarebbero rimaste critiche fino al riordinamento dell’Europa dopo le guerre napoleoniche. Nel 1810 il principe ereditario bavarese, Lodovico, mandò a Roma lo scultore Johann Martin von Wagner che nella qualità di agente d’arte doveva rappresentare i suoi interessi in loco. L’intensa corrispondenza tra i due, che durò fino alla morte di Wagner sopravvenuta nel 1858, getta una luce particolare sul mercato romano dalla prospettiva del committente e nell’ottica professionale dell’artista. Si apre così uno squarcio singolare sulle condizioni e sui meccanismi del mercato e i suoi attori durante gli ultimi anni dell’età napoleonica a Roma.
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Fadda, Salvatore. "Una nota su due urne e un’ara cineraria romana recentemente apparse sul mercato antiquario londinese." Anales de Arquelogía Cordobesa 29 (January 11, 2019): 227–44. http://dx.doi.org/10.21071/aac.v29i0.10107.

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Abstract:
ItalianoNel corso di un’asta di antichità della casa Bonham’s tenutasi a Londra il 30 novembre del 2016 sono riapparsi alcuni cinerari romani: due urne e un altare dei quali si ignorava la collocazione da quando furono alienati dalla collezione di Lowther Castle nel 1947. Gli oggetti, tutti di provenienza urbana, hanno viaggiato per l’Europa attraversando diverse collezioni private rimanendo perciò lontani dal grande pubblico e dalle indagini storico-artistiche. La conseguente estrema penuria di letteratura su questi manufatti ha reso opportuna la realizzazione di questa nota, con la quale si vuole ricostruire la provenienza degli oggetti, individuarne il momento della produzione sulla scorta delle loro caratteristiche stilistiche e formali cogliendo l’occasione per affrontare alcune tematiche specifiche dell’iconografia funeraria romana. EnglishDuring an auction of antiquities held by Bonham's in London on November 30, 2016, some Roman cineraries reappeared: two urns and an altar, which were believed lost after they were alienated from the Lowther Castle collection in 1947. The objects, all of urban origin, traveled across Europe through various private collections, thus far away from the public and historical-artistic investigations. The extreme shortage of literature on these three artifacts leaded to the writing of this note which objective is to reconstruct the provenance of the cineraries, to identify the time of production by analyzing their stylistic and formal features while facing some specific themes of Roman funerary iconography. EspañolDurante una subasta de antigüedades celebrada por Bonham's en Londres el 30 de noviembre de 2016, reaparecieron algunos cinerarios romanos: dos urnas y un altar lo que se creían perdidos después de haber sido alienados de la colección de Lowther Castle en 1947. Los objetos, todos de origen urbana, viajaron a través de Europa pasando por varias colecciones privadas, lejos de el público y de la investigación histórico-artística. La extrema escasez de literatura sobre estos tres artefactos condujo a la redacción de esta nota cuyo objetivo es reconstruir la procedencia de los cinerarios, identificar el tiempo de producción analizando sus rasgos estilísticos y formales mientras se enfrenta a algunos temas específicos de la iconografía funeraria romana. Palabras Clave: Urnas cinerarias, escultura romana, arte funerario, coleccionismo de antigüedades.Keywords: Cinerary urns, Roman sculpture, funerary art, collection of antiquities.
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Sénéchal, Philippe. "Guido Guerzoni. Apollo e Vulcano. I mercati artistici in Italia (1400-1700). Venise, Marsilio, 2006, 383 p." Annales. Histoire, Sciences Sociales 62, no. 4 (August 2007): 958–60. http://dx.doi.org/10.1017/s0395264900029292.

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8

Gielen, Pascal, Louis Volont, and Walter Van Andel. "Creatividad bajo presión: Los efectos de la des-institucionalización y la mercantilización sobre el trabajo creativo." Arte y Políticas de Identidad 19 (December 30, 2018): 15–34. http://dx.doi.org/10.6018/reapi.359731.

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Abstract:
Aunque hay abundantes ejemplos de personas excepcionalmente exitosas que trabajan en las artes, muchos artistas encuentran difícil establecerse y mantenerse en el trabajo creativo. Este artículo analiza la creatividad sostenible a través de la lente del llamado biotopo artístico. Propone que la creatividad sostenible en las artes requiere un equilibrio entre las diferentes esferas del biotopo artístico: el dominio doméstico, el dominio de los pares, el dominio civil y el dominio del mercado. Sin embargo, hoy en día los artistas y profesionales creativos experimentan cada vez más presiones del dominio del mercado, ya que su lógica de cuantificación se entromete en las esferas doméstica, educativa y civil del biotopo. De ahí la pregunta central de este documento: ¿cuáles son las consecuencias de una protección institucional decreciente y una creciente mercantilización del biotopo artístico? Se buscan respuestas a través de una encuesta electrónica en la que participaron 1.591 artistas y profesionales creativos de Europa Occidental. Se argumenta que un mercado que impone su lógica a otras esferas -en este caso en el biotopo artístico- consecuentemente comenzará a transformarse. Estas consecuencias se describen en términos de “retroalimentación”: (1) desequilibrio trabajo-vida, (2) isomorfismo y (3) monopolización. Although there are plentiful examples of exceptionally successful people working in the arts, many artists find it difficult to establish and maintain themselves in creative labour. This paper analyses sustainable creativity through the lens of the so-called artistic biotope. It proposes that sustainable creativity in the arts requires a balance between the different spheres of the artistic biotope: the domestic domain, the peer domain, the civil domain and the market domain. Yet, artists and creative professionals experience increasing pressures from the market domain nowadays, as its quantifying logic intrudes upon the domestic, educational and civil spheres of the biotope. Hence the central question of this paper: what are the consequences of such decreasing institutional protection and increasing marketization of the artistic biotope? Answersare sought via an e-survey in which 1.591 artists and creative professionals in Western Europe participated. It is argued that a market that imposes its logic onto other spheres—in this case in the artistic biotope—will consequently begin to transform itself. These consequences are described in terms of ‘feedback’: (1) work-life-imbalance, (2) isomorphism, and (3) monopolization
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Fetter, Bruna. "O PAPEL DO MERCADO NA LEGITIMAÇÃO ARTÍSTICA E ALGUNS REFLEXOS PARA HISTÓRIAS DA ARTE EM CONSTRUÇÃO / The role of the market for artistic legitimation and some reflexes for art histories under construction." arte e ensaios 26, no. 40 (December 2, 2020): 173–83. http://dx.doi.org/10.37235/ae.n40.12.

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Abstract:
O mundo contemporâneo apresenta uma série de desafios para o sistema da arte. Mudanças econômicas, sociais, culturais e organizacionais na década passada produziram um mercado global de arte cuja influência já atinge desde a produção artística à programação de importantes instituições. O número de museus privados cresce, enquanto instituições públicas não possuem verba para investir em novas aquisições para suas coleções. Nesse cenário, nos perguntamos: em 50 ou 100 anos, o que estará legitimado nas coleções institucionais referentes à atualidade? Onde estarão as obras mais significativas dos artistas brasileiros contemporâneos? Quem serão os artistas brasileiros mais reconhecidos? Quais critérios estéticos estão sendo legitimados através dos mecanismos dessa nova institucionalização no Brasil? Quais narrativas acompanharão a historicizacão da arte contemporânea brasileira? Que papel o mercado e os colecionadores privados têm desempenhado na definição de histórias da arte em construção?Palavras-chave: Mercado de arte; Legitimação; Papel do colecionador; História da arte; Arte brasileira.Abstract:The contemporary world presents a series of challenges for the art system. Economic, social, cultural and organizational changes in the past decade have produced a global art market whose influence already reaches from artistic production to the programming of important institutions. The number of private museums grows, while public institutions do not have funds to invest in new acquisitions for their collections. In this scenario, we ask ourselves: in 50 or 100 years, what will be legitimized in the institutional collections for today? Where are the most significant works by contemporary Brazilian artists? Who will be the most recognized Brazilian artists? What aesthetic criteria are being legitimized through the mechanisms of this new institutionalization in Brazil? Which narratives will accompany the historicization of contemporary Brazilian art? What role have the market and private collectors been playing in shaping art histories under construction?Keywords: Art market; Legitimation; Collector's role; Art history; Brazilian art.
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Silva, Antônio Micael Pontes da, Elcimar Simão Martins, and Antônio Ailton de Sousa Lima. "ESBOÇO CRÍTICO DA PRODUÇÃO ARTÍSTICA COMO REALIDADE SOCIAL: CONVERGÊNCIAS E DIVERGÊNCIAS ENTRE PIERRE BOURDIEU E GILLES LIPOVETSKY E JEAN SERROY." Revista Expressão Católica 7, no. 2 (December 17, 2018): 52. http://dx.doi.org/10.25190/rec.v7i2.2225.

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Abstract:
Este artigo é um convite crítico e reflexivo sobre a produção artística como realidade social a partir das obras de Pierre Bourdieu em A Economia das Trocas Simbólicas (2005) e Gilles Lipovetsky e Jean Serroy em A Estetização do Mundo (2015). A metodologia apresentada é de revisão de literatura pautada numa análise hermenêutica problematizadora das obras citadas, destacamos em Bourdieu: a) o campo das instâncias de consagração e difusão da arte e b) o mercado de bens simbólicos como sistema de produção, consumo e mercantilização da arte. E em Lipovetsky e Serroy: a compreensão da arte sobre a lógica de uma economia mercantil que é um processo de artealização capitalista da economia e de estetização da vida cotidiana, resultando num capitalismo transestético. Concluímos que as transformações acerca da estrutura do campo de produção artística como realidade social estão inteiramente ligadas aos interesses do mercado, sempre adotando novas estratégias de consumo sobre quem/como deve consumir e produzir; e de definições sobre o que é arte perante as dinâmicas capitalísticas da sociedade moderna. Todo o valor estético e poético da arte é dilacerado e transfigurado em produto que deve tão somente seduzir e vender gostos, desejos, emoções, sensações e sonhos. CRITICAL OUTLINE OF ARTISTIC PRODUCTION AS A SOCIAL REALITY: CONVERGENCES AND DIVERGENCES BETWEEN PIERRE BOURDIEU AND GILLES LIPOVETSKY AND JEAN SERROY ABSTRACT This article is a critical and reflexive invitation on artistic production as a social reality from the works of Pierre Bourdieu in The Economics of Symbolic Exchanges (2005) and Gilles Lipovetsky and Jean Serroy in The Estetization of the World (2015). The methodology presented is a review of literature based on a problematic hermeneutical analysis of the works cited, we highlight in Bourdieu: a) the field of the consecration and diffusion of art and b) the symbolic goods market as a system of production, consumption and commodification of art. And in Lipovetsky and Serroy: the understanding of art on the logic of a mercantile economy, which is a process of capitalist artalization of economy and aestheticization of everyday life, resulting in a transaesthetic capitalism. We conclude that the transformations about the structure of the field of artistic production as a social reality are entirely linked to the interests of the market, always adopting new consumption strategies on who / how to consume and produce; and of definitions about what is art before the capitalistic dynamics of modern society. All the aesthetic and poetic value of art is torn and transfigured into a product that must only seduce and sell tastes, desires, emotions, sensations and dreams.
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Dissertations / Theses on the topic "Mercato artistico"

1

CODIGNOLA, FEDERICA. "Mercato dell'arte e prodotto artistico contemporaneo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano - Bicocca, 2006. http://hdl.handle.net/10281/46013.

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Abstract:
The author agrees with the current hypothesis, namely, that the contemporary art market can be examined from an economic perspective, by using analytical instruments that are typical of the management and marketing sciences. It is a fact that the evolution of the artist-as-artisan towards the artist-as-creator is based upon the concept of the non-retribution of the creative act. (The latter is described as the artist's intimate expression.) This fact, however, does not prevent the result of such a creative act from becoming the object of a monetary exchange and being assigned a price tag. The author then accepts that, when compared to other products, the artistic product is unique due to the subjectivity of its value. In this framework, she examines the laws regulating the contemporary art market and the behavioral patterns of its actors -- the creative, production, and exchange levels, the promotion of the artists' activity, the networks of often conflicting individuals and institutions. Still, she is well aware that, far from being stable, the contemporary art market is still deeply influenced by evolving mechanisms that aim towards an overall simplification. The typical features of the contemporary art market significantly enrich the scope of the management and marketing sciences. Their analytical instruments, however, remain of fundamental value even for the contemporary art market, in spite of the fact that they normally take for granted homogeneous market conditions which are not so in the contemporary market. The author concludes that any examination of the contemporary art market must focus on its special features and be wary of concepts and frameworks normally used for manufactured products (efficacy, competition, well-being). According to the authors, these special features are the results of values and criteria that are peculiar but not irrational, of subjective but not arbitrary judgments, and of irregular but non incomprehensible dynamics. The author also examines how globalization influences the contemporary art market. She singles out phenomena such as democratization, superimposition, enlargement, and approximation as the more evident results of such an interaction. By well using the analytical instruments of the management and marketing sciences, the author shows the innovative dimensions of the contemporary art market and identifies its institutional and organizational needs. Finally, the author points to the ways in which the contemporary art market tries to enlarge its scope by reaching out to new consumers.
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Costenaro, Giorgia <1990&gt. "Una ricostruzione del mercato artistico ferrarese del Seicento." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5863.

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Abstract:
L'elaborato si propone di analizzare il mercato artistico nella città di Ferrara nel corso del Seicento. Dopo aver illustrato le possibili difficoltà della ricerca, si sono accennati i risultati ottenuti nello studio del mercato artistico italiano nel Seicento grazie alle approfondite analisi di alcuni studiosi come Ago, Guerzoni, Cecchini, Borean e Goldthwaite. Da questa breve antologia è possibile chiarire la situazione delle principali città italiane. Queste analisi hanno costituito la cornice da cui si è partiti per tracciare le linee generali per ricreare il contesto storico, sociale ed economico della città di Ferrara in un momento di crisi politica come il passaggio dal governo degli Estensi a quello papale attraverso i cardinali legati. Si è cercato di illustrare la composizione sociale e le dinamiche inerenti alla classe media, mettendo in luce le principali differenze ed analogie con le altre città italiane. Il capitolo successivo è stato dedicato all'analisi dei documenti: grazie allo spoglio di alcuni inventari conservati nell'archivio notarile di Ferrara si è cercato di ricostruire da chi era composta la domanda, cosa fossero le collezioni, cosa contenessero, cosa ricercassero sul mercato non solo gli aristocratici, ma anche i borghesi; quali soggetti prediligessero, quali fossero i prezzi correnti. L'ultimo capitolo tenta di discutere la formazione del prezzo tra arte e artigianato, le strategie di pricing riguardo alla pittura, i guadagni, i costi di produzione e la catena del valore. Insieme a ciò si è inteso fornire una panoramica sulle condizioni e le circostanze della compravendita. Si è inoltre illustrato il rapporto tra copie e originali nel contesto prima generale poi ferrarese, ricordando come venissero disposti e allestiti nelle abitazioni del tempo.
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Torti, Giorgia <1994&gt. "Metodi di costruzione di indici di prezzo per il mercato artistico: un’applicazione al mercato dell’arte contemporanea italiana." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/15162.

Full text
Abstract:
Il progetto di tesi si pone l’obiettivo di analizzare i metodi per la costruzione di indici di prezzo nel mercato dell’arte. Una prima parte dell’elaborato presenta ciascun metodo da un punto di vista tecnico, avvalendosi di riferimenti a significativi studi che hanno sfruttato le potenzialità delle metodologie per meglio comprendere l’andamento del mercato e le caratteristiche dell’investimento nei beni artistici. Una maggiore attenzione è posta sulla tecnica di regressione, alla base della costruzione di indici di prezzo attraverso il metodo delle vendite ripetute e quello di regressione edonica. Quest’ultimo verrà esaminato più in dettaglio in quanto applicato nella successiva analisi empirica. Una rassegna degli studi scientifici che hanno utilizzato la tecnica di regressione edonica per costruire indici di prezzo nel mercato artistico e un confronto sulle modalità di implementazione del metodo, consentiranno di approfondire il tema. Nella seconda parte della tesi si predispone un’applicazione della tecnica di regressione edonica al mercato dell’arte contemporanea italiana nell’arco temporale 2007-2017. Lo scopo è di analizzare l'andamento dei prezzi nel settore e verificare l'influenza di alcune variabili sugli stessi, sulla base di un campione di dati precedentemente selezionati e inseriti in un ampio database rappresentativo del segmento di mercato.
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Paruzzo, Valeria. "Il mercato e il collezionismo di dipinti antichi nella Venezia austriaca (1815-1866)." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2022. http://hdl.handle.net/11572/354942.

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Abstract:
La tesi è uno studio sul commercio e sul collezionismo di dipinti antichi a Venezia durante la seconda e la terza dominazione austriaca (1815-1848 e 1849-1866). Si è proposta in apertura una prima analisi organica dello sviluppo delle iniziative di tutela del patrimonio artistico mobile della città. Si sono ripercorse, avvalendosi di fonti archivistiche, le difficoltose negoziazioni del Governo veneto con Vienna che portarono all’introduzione del divieto all’esportazione di opere d’arte nel 1818. Di quest’ultimo si sono esplorate le criticità di formulazione e applicazione, in particolare in merito all’incapacità istituzionale di prevenire il sempre più diffuso commercio illecito di dipinti. La possibilità di acquistare a Venezia molti dei quadri entrati in possesso del Demanio, ma anche dipinti da antiche collezioni cittadine in via di disgregazione, oltre a pitture che arrivavano dall’entroterra e dall’estero, ben si conciliava con l’alta domanda da parte di compratori esteri (collezionisti, agenti, direttori di nuovi istituti museali) che, arrivati in laguna, conclusero importanti acquisizioni. Investendo nell’affitto di sedi prestigiose e nell’acquisizione di opere di qualità, emergenti figure di antiquari misero in campo diverse strategie commerciali ed esercitarono una forte influenza sulle vicende critiche, collezionistiche e conservative delle opere da loro raccolte. Si sono ricostruite nel dettaglio le modalità di esportazione e trasporto delle opere d’arte dalla laguna in tutta Europa. Anche per quanto riguarda il collezionismo di dipinti nel periodo asburgico si presentano nella tesi primi appunti per un più ampio programma di ricerca. Le numerose informazioni reperite su singole personalità di importanti antiquari, collezionisti e intermediari finora poco indagate sono confluite in dodici schede di approfondimento che mettono a fuoco le loro biografie e le specifiche vicende collezionistiche e conservative delle opere in loro possesso. Conclude il lavoro un regesto delle richieste di esportazione dal 1829 al 1860.
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Zanatta, Irene <1986&gt. "Il contratto di lavoro artistico e questioni di mobilità dei musicisti in Italia e in Europa : riflessioni sul mercato della musica dal vivo, oggi." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1913.

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Toffali, Eva <1989&gt. "Strategie e dinamiche commerciali di Alessandro Contini Bonacossi: per un'analisi delle provenienze nel quadro del mercato artistico tra Italia, Europa e America nel '900." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6683.

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Abstract:
Nel mare magnum degli studi sul fenomeno collezionistico e mercantile del ‘900, manca una ricostruzione coerente dell’attività di uno dei suoi maggiori protagonisti: Alessandro Contini Bonacossi. Questo elaborato, partendo dalla ricostruzione biografica condotta nella mia tesi triennale, si pone l’obiettivo di colmare tale lacuna. Si sono rintracciate le opere passate nelle mani del mercate, ristabilendone le provenienze, accertate attraverso lo spoglio di cataloghi di collezioni, mostre, aste e attraverso il vaglio di archivi fotografici e di documenti conservati all’Ufficio Esportazioni di Firenze e all’ACS di Roma. I dati emergenti sono stati inseriti in tabelle geografiche e cronologiche, da cui sono stati tratti dei grafici che permettono di visualizzare l’andamento degli affari del Contini. Si sono poi analizzati gli aspetti paralleli al fenomeno mercantile-collezionistico (critica d’arte, restauro, falsificazione) e i contesti suggeriti da luoghi, tempi e metodi riferibili agli acquisti. Il quadro, designato attraverso memorie di antiquari, bibliografia ad essi relativa, riviste e cronache del tempo, si rivela, seppur in frenetico mutamento, fondamentale per inquadrare l’attività del mercante. Si propone infine un abbozzo di catalogo delle opere passate nelle mani dei Contini, che tralascia la questione attribuzionistica e iconografica, non fornendo, data la quantità dei pezzi, una bibliografia aggiornata, ma indica tutti gli strumenti per accertare le provenienze delle opere.
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Tanduo, Alberto <1991&gt. "L’INNOVAZIONE ARTISTICA E IL SUO PERCORSO TEMPORALE NEL MERCATO DELL’ARTE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6171.

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Abstract:
1. Creatività – innovazione – invenzione 2. Cos’è un’innovazione nell’arte (come nasce, come si distingue, come riconoscerla, da cosa può essere composta-materiali o concetti ecc-, come si valuta economicamente) e cosa non può essere considerato come innovativo 3. Quando un’innovazione viene riconosciuta e qual è il suo ciclo di vita 4. Il calcolo del valore 5. Andamento economico di un’innovazione artistica in relazione alla vita dell’autore 6. Quando e se un’innovazione diventa un movimento 7. Caratterizzazione del mercato dell’arte 8. Percorso storico delle innovazioni artistiche nel passato (casi reali presi in considerazione e analizzati)
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Di, Lenardo Isabella <1979&gt. "Artisti-mercanti-collezionisti : il ruolo delle comunità fiamminga e tedesca a Venezia nelle dinamiche artistiche della prima età moderna." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/3007.

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Abstract:
Alcuni mercanti e agenti d’arte che facevano parte della comunità fiamminga e tedesca che risiedevano a Venezia ma erano in continuo movimento lungo le rotte commerciali tra il Nord e il Sud d’Europa, furono figure decisive per gli scambi artistici tra l’ultimo quarto del XVI secolo e il primo Ventennio del XVII. Questo studio ha indagato, proponendosi anche metodologicamente in modo nuovo, come la trama del network internazionale di cui questi mercanti, fini collezionisti e agenti d’arte facevano parte, sostanziasse la circolazione di artisti e opere d’arte. Grazie al focus su alcuni casi studio di pittori che giungevano in Italia per compiere il tradizionale percorso di apprendimento, è stato possibile ricondurre dati documentari inediti, e altri già acquisiti dalla storiografia artistica, in un nuovo quadro coerente di relazioni sociali, culturali, più specificatamente artistiche.
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Gaetani, Vanessa <1996&gt. "Turismo Astronomico: analisi di un mercato turistico di nicchia." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2022. http://hdl.handle.net/10579/20997.

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Abstract:
Il turismo è uno dei settori più trainante di tutte le economie mondiali, ma è anche in continua espansione. Infatti, in questi ultimi decenni sono nate diverse nuove forme di turismo che hanno sempre più attirato l’attenzione di tutti i viaggiatori e turisti. In questa tesi, però, andremo a concentrarci solamente su uno di queste nuove forme, ovvero il Turismo Astronomico, anche detto, in maniera più tecnica, Astroturismo. Diventato molto popolare, soprattutto nel 2019, può essere complementare ad un’offerta turista ecosostenibile, in quanto le persone che decidono di organizzare un viaggio in luoghi in cui sia possibile dormire sotto un cielo stellato, in cui vi sia la quasi totale assenza di inquinamento luminoso, le porta consapevolmente nella natura, a stare in luoghi secchi, aridi, desertici pure, luoghi in cui l’attività dell’uomo sia limitata. Nei consumatori di oggi la qualità dell’ambiente, l’ecosostenibilità anche da parte delle strutture, sono temi fondamentali, vi è più consapevolezza, soprattutto dal punto di vista del turismo, perché è quello che sta venendo più ricercato. Ecco perché le Nazioni, l’Unione Europea e l’Unesco si sono preoccupati di creare delle certificazioni di Dark Sky Places: un aiuto per mantenere inalterati certi luoghi, per limitare l’inquinamento luminoso e per permettere a tutti i viaggiatori, amanti delle stelle e dell’universo, di trovare località che soddisfino i loro bisogni e desideri. Infine, questa tesi andrà a valutare una possibile nuova forma di Astroturismo, ossia il Turismo Spaziale, in quanto si sta sentendo molto parlare del fatto che i turisti potrebbero viaggiare nello spazio, alloggiare in un hotel-navicella e vivere un’esperienza fuori dal comune, dal normale, un’esperienza anche molto costosa, quindi non a portata di tutti.
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Briguori, Giulia <1996&gt. "Ranking, branding e visibilità degli artisti nel mercato dell'arte contemporanea globale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17671.

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Abstract:
Il focus di questo elaborato è costituito dall’artista, figura centrale del mercato dell’arte contemporanea globale. Dopo una prima parte di carattere teorico scaturita dalla letteratura presa in esame, nel terzo ed ultimo capitolo verrà compiuta un’analisi empirica riguardante gli artisti selezionati dalle gallerie partecipanti alla fiera di Art Basel del 2017. Il primo capitolo è dedicato alla selezione, al branding e alla valutazione degli artisti attraverso gli strumenti di ranking. Verrà quindi analizzato come il processo di ottenimento dello status di artista sia variato nel tempo e quali sono gli attori deputati alla sua selezione, con particolare riferimento al ruolo di mediazione e promozione dei nuovi artisti da parte delle gallerie. Infine, l’ultima parte del capitolo è riservata agli strumenti di ranking aventi l’obiettivo di valutare la visibilità degli artisti all’interno del sistema artistico internazionale. Il secondo capitolo è rivolto all’esamina della figura dell’artista nel mercato dell’arte globale. Dopo una prima parte dedicata alla segmentazione verticale dell’artista all’interno del mercato, alla luce del fenomeno di globalizzazione e dell’importanza della partecipazione al network artistico esteso su scala mondiale verrà dato spazio al ruolo delle gallerie nella promozione internazionale dell’artista. Sarà trattato il fenomeno delle fiere d’arte, con particolare riferimento ad ArtBasel e alle sue consorelle di Miami e Hong Kong, che per le gallerie partecipanti e gli artisti da esse scelti costituiscono un evento di fondamentale importanza per l’ottenimento di visibilità internazionale. Il terzo capitolo è volto a un’analisi empirica dei dati anagrafici (nazionalità, età, genere) degli artisti selezionati dalle gallerie che hanno esposto alle tre fiere sopra citate nell’anno 2017 e all’osservazione del loro punteggio medio ottenuto nel triennio 2016-2018 nella classifica stilata dalla piattaforma Artfacts.net. L’ipotesi che sta alla base dell’analisi è che, come molti studiosi hanno rilevato, nonostante a partire dagli anni Novanta il mercato dell’arte si sia espanso anche in paesi non occidentali e la presenza degli artisti si sia diversificata, sia ancora riscontrabile la prevalenza di una struttura caratterizzata dal duopolio formato da Stati Uniti e Europa.
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Books on the topic "Mercato artistico"

1

Genova tra rivoluzione e impero: Patrimonio artistico, mercato dell'arte, progetti museografici. Firenze: Edifir edizione, 2013.

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Il mercato dei quadri a Roma nel diciottesimo secolo: La domanda, l'offerta e la circolazione delle opere in un grande centro artistico europeo. Firenze: Olschki, 2009.

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3

Poli, Francesco. Il sistema dell'arte contemporanea: Produzione artistica, mercato, musei. Roma [etc.]: GLF editori Laterza, 1999.

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4

Poli, Francesco. Il sistema dell'arte contemporanea: Produzione artistica, mercato, musei. Roma [etc.]: GLF editori Laterza, 1999.

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5

Apollo e Vulcano: I mercati artistici in Italia (1400-1700). Venezia: Marsilio, 2006.

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6

Ciardi, Fabio Cifariello. Creatività musicali: Narrazioni, pratiche e mercato. Milano: Mimesis, 2017.

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7

Spenuso, Chiara. Fermo immagine: Arte, vita e mercato della fotografia. Milano: Mimesis, 2018.

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8

Campuzano, Olga Ramírez, Gaal D. Cohen, and Rubén Méndez Ramos. 222 pasos del mercado al museo. Edited by Instituto Cultural Cabañas (Guadalajara, Mexico). Guadalajara, Jalisco: Secretaría de Cultura, Gobierno de Jalisco, 2016.

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9

Forbice, Aldo. Artisti, mercato & società: Con 22 interviste ai protagonisti dell'arte contemporanea, Achille Bonito Oliva ... Firenze: Le Monnier, 1991.

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10

Santagata, Walter. Simbolo e merce: I mercati dei giovani artisti e le istituzioni dell'arte contemporanea. Bologna: Il mulino, 1998.

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Conference papers on the topic "Mercato artistico"

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Lasaosa, Virginia Espa, María José Gutiérrez Lera, María Cañas Aparicio, and María Adelaida Gutiérrez Martín. "Veinte años de docencia de la fotografía. Estudio de caso: Escuela de Arte de Huesca (España), Twenty years teaching photography. Case study: The Art School of Huesca (Spain)." In I Congreso Internacional sobre Fotografia: Nuevas propuestas en Investigacion y Docencia de la Fotografia. Valencia: Universitat Politècnica València, 2017. http://dx.doi.org/10.4995/cifo17.2017.6741.

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Abstract:
ResumenEl Ciclo Formativo de Grado Superior en Fotografía pertenece a la familia profesional artística de Comunicación Gráfica y Audiovisual y forma parte del sistema educativo español público.Esta comunicación presenta un panorama de la evolución de los estudios sobre fotografía en las Escuelas de Artes Plásticas y Diseño, exponiendo, a través del ejemplo de la Escuela de Arte de Huesca, el caso de la Comunidad Autónoma de Aragón.La implantación del grado superior de fotografía en Huesca se incardinó en la estructura propicia que aportaba una ciudad acostumbrada a valorar este modo de expresión icónica: el Festival Huesca Imagen en su día, una Fototeca pionera en medios y procedimientos, o actualmente el programa Visiona demuestran un interés particular por la imagen fotográfica.Nuestra sólida trayectoria ha pasado necesariamente por cambios tecnológicos y legislativos que han marcado la adaptación de la docencia a continuos retos. Aspectos como la aplicación de metodologías activas; el aprendizaje basado en proyectos; las constantes referencias a cuestiones teóricas e históricas, así como a los debates contemporáneos en torno a la fotografía; la innovación en los procesos de evaluación y el seguimiento individualizado basado en tutorías se incorporan a nuestra didáctica cotidiana y facilitan la adquisición de competencias de acuerdo a las nuevas exigencias curriculares, profesionales y artísticas.La formación que impartimos insiste en la reflexión sobre el proceso fotográfico como un hecho consustancial a la sociedad actual. A través de la acreditación en el Programa Erasmus+, nuestros estudiantes tienen además la posibilidad de relacionarse con el espacio formativo europeo y ven favorecida su futura inserción en el mercado laboral.A lo largo de estos años hemos logrado contar con la presencia de figuras de reconocido prestigio en diversos campos de la fotografía, personalidades que han aportado su visión y su saber a la Escuela. Desde nuestra perspectiva, la fotografía no sólo es una disciplina artística o una ocupación profesional, sino que constituye globalmente un modo de vida. Eso es lo que intentamos transmitir año tras año en nuestras aulas.AbstractThe Professional studies of Higher Degree in Photography belongs to the artistic professional family of Graphic and Audiovisual Communication and it is part of the Spanish state educational system. This paper presents an overview of the evolution of these studies on photography in the Arts and Design Schools and explains the example of Aragón, through the case of the School of Art of Huesca.The implementation of the higher degree in Photography in Huesca took place in a suitable background provided by a city used to value this iconic mode of expression: The former Festival “Huesca Imagen”, an innovative Fototeca in procedures and resources; or nowadays, the program “Visiona”, all of them show a particular interest on the photographic image.Our well stablished professional career has necessarily come across technological and legislative changes that have marked the adaptation of teaching to continuous challenges. Aspects such as the application of active methodologies; Project-based learning; Constant references to theoretical and historical issues as well as to contemporary debates on photography; Innovation in evaluation processes and individualized monitoring based on personal tutoring are incorporated into our everyday teaching and facilitate the acquisition of competences according to upcoming curricular, professional and artistic requirements.The training we provide stresses thinking about photography as a process consubstantial to our current society. Through the accreditation in the Erasmus + Program, our students have also the possibility to take part of the European training space and facilitate their future insertion in the labor market.Throughout these years we have had the opportunity to count on the presence of personalities of recognized prestige in various fields of photography, who have cast their vision and their knowledge to the School. From our own perspective, photography is not only an artistic discipline or a professional occupation, but conforms a whole way of life. That is what we try pass on in our classrooms year after year. Palabras clave: metodologías, evaluación, evolución, proyectos, experiencia docente, competencias, pública, Erasmus+, arte, tecnología.Keywords: methodology, assessment, progress, projects, teaching experience, skills, state school, Erasmus+, arts, technology.
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Vejarano Alvarado, María Clara. "INTERPRETACIÓN DE LAS RAÍCES Y CONSOLIDACIÓN DE UN URBANISMO TECNOCRÁTICO. Bogotá 1940 – 2000. Urbanismo general para la ciudad y políticas de patrimonio urbano." In Seminario Internacional de Investigación en Urbanismo. Bogotá: Universidad Piloto de Colombia, 2022. http://dx.doi.org/10.5821/siiu.10149.

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Abstract:
The research maintains that during the decades of study since 1940, Bogotá’s public administration adopted an uninterrupted succession of urban planning and urban heritage conservation plans which developed various modalities of a single line of thought, a technocratic and conservative urbanism. Identifying the origins, characterizing, evaluating and discussing the evolution and modalities adopted by this current of urbanism in Bogotá, in two spatial areas, the old sector and the city as a whole, became of interest. Specifically, to discuss two types of relationship between these territories of the city was proposed: the first, in which a notable differentiation between the old sector and the rest of the urban area predominates, as if they were foreign realities despite having essential links; the second, characterized by functional relationships between the two areas, particularly in terms of the benefit for the speculative real estate market. This text discusses heritage and urban planning policies during the decades of the 1970s and 1980s, based on the expressed context. Keywords: Technocratic urbanism, heritage in a historical-artistic key, spatial social segregation. Thematic block: Theory and history of the city. La investigación sostiene que durante las décadas de estudio desde 1940, la administración pública de Bogotá adoptó una sucesión ininterrumpida de planes de urbanismo y de conservación del patrimonio urbano, que desarrollaron diversas modalidades de una única vertiente de pensamiento, el urbanismo tecnocrático y conservador. Interesó identificar los orígenes, caracterizar, evaluar y discutir la evolución y modalidades adoptadas por esta vertiente del urbanismo en Bogotá, en dos ámbitos espaciales, el sector antiguo y la ciudad como un todo. Específicamente se propuso discutir dos tipos de relación entre estos territorios de la ciudad: el primero, en el que predomina una notable diferenciación entre el sector antiguo y el resto del área urbana, como si fueran realidades ajenas a pesar de tener vínculos esenciales; el segundo, caracterizado por relaciones de funcionalidad entre los dos ámbitos, particularmente en términos del beneficio para el mercado inmobiliario especulativo. El presente texto discute alrededor de las políticas de patrimonio y de planeación urbana durante las décadas de los años 1970 y 1980 a partir del contexto expresado. Palabras clave: Urbanismo tecnocrático, patrimonio en clave histórico-artístico, segregación social espacial. Bloque temático: Teoría e historia de la ciudad.
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