Dissertations / Theses on the topic 'Mediazioni culturali'

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Kovačević, Zorana. "Mediazioni culturali: letteratura e società italiane nell'odeporica serba ed europea tra Ottocento e Novecento." Doctoral thesis, Università degli studi di Trieste, 2014. http://hdl.handle.net/10077/10150.

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Abstract:
2012/2013
Lo scopo di questo lavoro è rappresentare l’immagine dell’Italia, della sua società, della sua cultura e soprattutto della sua letteratura nell’ambito dell’odeporica serba ed europea dell’Ottocento e del Novecento. Nonostante una sorprendente presenza dell’Italia nella letteratura di viaggio serba, i saggi, le monografie, i libri, le antologie e gli altri testi che ne trattano non sono particolarmente numerosi tanto in lingua serba quanto in quella italiana. Al contrario di ciò che accade per altri viaggiatori stranieri, la presenza di testimonianze scritte dai serbi in visita in Italia è dunque studiata relativamente poco: infatti, considerando la bibliografia generale relativa al viaggio in Italia, colpisce subito una notevole asimmetria e una grande lacuna. La tesi è divisa in due parti. Nella prima, tramite le pagine dei viaggiatori serbi che dell’Italia hanno lasciato testimonianza scritta sono illustrati, privilegiando un taglio cronologico, gli elementi essenziali a un ritratto del Belpaese, fra Ottocento e Novecento. Attraverso cinque capitoli, che corrispondono ad altrettante fasi dello sviluppo dell’odeporica serba, viene messo l’accento sull’immagine dell’Italia, mentre tutte le informazioni fornite sui viaggiatori e le loro opere sono ridotte all’essenziale in quanto maggiormente pertinenti all’ambito della slavistica. L’Italia, soprattutto per le sue bellezze e tradizioni, è senz’altro una meta d’obbligo per chi proviene dalle terre slave. Per quanto riguarda l’area serba, la presenza dell’Italia si può osservare principalmente attraverso la letteratura di viaggio a cui hanno contribuito, in più di due secoli, scrittori curiosi di conoscere questo paese, che fin dai tempi del Grand Tour ha attirato schiere di viaggiatori da tutta Europa. La prima fase dell’odeporica serba sull’Italia si apre poco prima dell’inizio del secolo XIX e dura fino al Romanticismo, che ne costituisce la seconda fase, quando appaiono i notevoli contributi di Petar Petrović Njegoš e soprattutto il libro Lettere dall’Italia di Ljubomir Nenadović, che non rappresenta solo uno spartiacque nel genere, ma senza dubbio anche un passo notevole in tutta la letteratura di viaggio serba. La terza fase, che in qualche modo corrisponde al Realismo, si protrae fino all’apparizione di una generazione nuova che si afferma tra le due guerre mondiali e porta la letteratura di viaggio alla sua epoca d’oro in cui essa, ormai staccata e lontana dalla tradizione precedente, matura completamente. Siccome ripercorrendo le tappe dello sviluppo di questa tradizione risulta che il periodo tra le due guerre è fondamentale in quanto momento in cui avviene un grande cambiamento della poetica del viaggio stesso, si porrà l’accento proprio su questo quarto periodo, chiamato anche Modernismo, che costituisce una fase cruciale per l’odeporica serba. Infine, dopo la seconda guerra mondiale fino alla fine del secolo XX si snodano i decenni che corrispondo all’ultima e conclusiva epoca. A giudicare dai diari, dalle lettere, dai resoconti e da altro materiale riguardante il tema del viaggio, città come Napoli, Roma e Venezia confermano la loro prevedibile centralità in questa mappa, seguite a ruota dalle città toscane e da quelle siciliane. Anche se i viaggiatori serbi privilegiano le zone di cui si ha già una conoscenza dettagliata, soprattutto a partire dalla fine della prima guerra mondiale esse si moltiplicano e l’elenco dei nomi si arricchisce di località meno note. Mentre nelle pubblicazioni dedicate a questo tema, pur inquadrato da differenti angolazioni e metodologie, manca un approccio comparativo, nella tesi, sin dalla fase embrionale, si è cercato di descrivere il mondo dei viaggiatori stranieri che hanno deciso di rendere omaggio all’Italia con i loro scritti, stabilendo paragoni e confronti. Si inizia perciò una rapidissima panoramica sul viaggio raccontato nell’odeporica europea nel periodo che abbraccia l’Ottocento e il Novecento, soprattutto attraverso il più classico dei canoni il cui modello è diventato familiare anche all’odeporica serba. Partendo da Goethe, passando per Gogol’, arrivando a Stendhal, con qualche digressione sui viaggiatori meno conosciuti, si verifica in che modo le stazioni di un pellegrinaggio appassionato, e soprattutto le immagini dell’Italia e della sua cultura si sovrappongono con, o differiscono da, quelle relative ai viaggiatori serbi. Inoltre, all’occorrenza, come termine di paragone, si affronta anche il viaggio degli italiani in Italia. Invece la seconda parte, divisa in cinque capitoli, mostra l’immagine della letteratura italiana nelle testimonianze odeporiche, soprattutto del Novecento, un secolo cruciale per la presenza dell’Italia nella letteratura serba. Per quanto riguarda le preferenze dei viaggiatori, da un lato si nota la passione per i classici come Dante, Petrarca e Tasso, mentre dall’altro si manifesta anche l’interesse per scrittori come Gucciardini, Cecco Angiolieri, Santa Caterina da Siena o Giuseppe Gioachino Belli. Solo qualche sporadica menzione è riservata a D’Annunzio oppure al futurismo italiano. Il baricentro di quasi tutta la seconda parte della tesi è senz’altro il rapporto di Miloš Crnjanski con la letteratura italiana: egli, che ne fu un grande ammiratore e lettore, la affronta anche dal punto di vista critico utilizzando un ricco corpus di fonti che esamina con cura. Il primo capitolo è dedicato al rapporto di Crnjanski con Dante: nel corso del suo pellegrinaggio fiorentino che descrive nel libro L’amore in Toscana, lo scrittore approda a un’attenta lettura della Vita nuova, facendo, secondo consuetudine, alcune annotazioni a margine, grazie alle quali è possibile seguire un filo rosso che accomuna i due letterati, e rintracciare una serie di affinità tematiche che Crnjanski trova tra il suo diario di viaggio e quello che parla del primo amore di Dante. Se si osservano tutti i filoni tematici lungo i quali si dipana la ricezione di Firenze nell’odeporica serba, è evidente che in tale complesso manca un particolare interesse per la figura e l’opera di Dante, che è invece un topos importante affermatosi nella gran parte della produzione letteraria europea che ruota attorno all’Italia. È dunque proprio Miloš Crnjanski a colmare questa lacuna offrendo un piccolo ma piuttosto significativo tributo all’artefice della Commedia. L’immagine che Crnjanski ha di Firenze non consiste nella consueta descrizione della città e dei suoi itinerari, ma secondo la poetica del libro L’amore in Toscana l’idea di omaggiare Dante si realizza con l’inserimento all’interno della sua struttura di un saggio dedicato alla protagonista della Vita nuova intitolato appunto Sulla Beatrice fiorentina. Una lettura approfondita del saggio di Crnjanski rimanda subito alla sua fonte principale: lo studio di Alessandro D’Ancona del 1865 La Beatrice di Dante, le cui considerazioni preliminari sono servite allo scrittore serbo come punto di partenza da cui deriva anche il tono polemico con cui egli talvolta affronta l’argomento. Il secondo capitolo nasce sempre dal contatto con gli scrittori italiani avvenuto durante il pellegrinaggio descritto nell’Amore in Toscana, che mostra la particolare attrazione di Crnjanski per Siena, a cui dedica quasi la metà del libro, riservandole punti di vista e interpretazioni originali. Questo ritratto della città contiene diversi passaggi narrativi interessanti incentrati su alcuni momenti della vita degli scrittori e degli artisti italiani del medioevo tra i quali spicca Cecco Angiolieri, il più rappresentativo di quei poeti detti “giocosi” o “comico-realistici” che fiorirono in Toscana tra la seconda metà del Duecento e l’inizio del Trecento. Per affrontare sia l’universo poetico sia la vita privata del poeta senese Crnjanski si è servito dall’importante contributo di Alessandro D’Ancona intitolato Cecco Angiolieri da Siena, poeta umorista del secolo decimo terzo, del 1874. Per questo motivo, alla fine del capitolo è parso interessante soffermarsi brevemente su due saggi di Luigi Pirandello: Un preteso poeta umorista del secolo XIII e I sonetti di Cecco Angiolieri, scritti con lo scopo di confutare decisamente la tesi, protrattasi per secoli e sostenuta da D’Ancona, secondo cui Cecco sarebbe stato a tutti gli effetti un poeta umorista. Anche se queste pagine di Pirandello sono prive di punti di contatto con quelle dell’Amore in Toscana, esse completano il quadro della critica più antica sulla poesia di Angiolieri, e permettono di mostrare similitudini e differenze con la ricezione che ne ha Crnjanski. Anche nella seconda parte della tesi si privilegia un approccio comparativo, perché studiando i rapporti tra gli scrittori e i viaggiatori serbi e la letteratura italiana incrocia spesso il mondo di altri autori europei che viaggiando in Italia hanno affrontato temi legati alla letteratura del paese che stavano visitando. Così, per esempio, il terzo capitolo, incentrato su Tasso nell’odeporica di Miloš Crnjanski e Marko Car, è corredato da un capello introduttivo nel quale si affronta anche l’interesse per la figura e la vita di Tasso nella letteratura europea. È soprattutto tra Sette e Ottocento che la vicenda drammatica di Tasso offre elementi che entrano perfettamente in sintonia con il gusto del tempo e perciò proprio in quel periodo che egli diventa protagonista di un vero mito letterario, le cui radici, però, risalgono già al Seicento. Ma proprio nel Novecento, quando questa fortuna letteraria e anche figurativa, particolarmente duratura, che ebbe soprattutto echi internazionali, sembra ormai al tramonto, essa, invece, ebbe un suo ulteriore bagliore presso i letterati serbi, che non riuscirono a sottrarsi al fascino della vita di questo poeta, piena di laceranti contrasti che si inquadrano nella situazione politica e religiosa del suo tempo. Frutto di tale interesse sono due contributi non notevoli dal punto di vista della lunghezza, ma interessanti per un’impronta personale, nonostante talvolta si noti una significativa presenza delle letture fatte: si tratta di un capitolo delle Lettere estetiche di Marko Car intitolato Il monastero di Sant’Onofrio - Torquato Tasso - Panorama dal Gianicolo e di quello semplicemente intitolato Tasso parte del libro Presso gli Iperborei di Miloš Crnjanski. Similmente è impostato anche il quarto capitolo intitolato Crnjanski lettore dei sonetti romaneschi di Giuseppe Gioachino Belli nel quale, oltre a approfondire il rapporto tra Miloš Crnjanski e Belli, è riservato un ampio spazio a quei grandi letterati europei che ebbero il merito di diffondere la fama dello scrittore romano oltre frontiera. Toccherà a Ivo Andrić chiudere la tesi, con un capitolo, il quinto, interamente dedicato al rapporto dell’unico vincitore jugoslavo del premio Nobel per la letteratura con la società, la cultura e soprattutto la letteratura italiane, che a più riprese hanno attirato l’attenzione di questo scrittore. Si tratta di un argomento poco indagato nel suo complesso, importante tuttavia per illustrare in che modo nel vasto corpus delle opere di Andrić si integri la passione per il Belpaese. Oltre al rapporto con il fascismo e con la letteratura italiana attraverso alcuni autori classici, un ampio spazio del capitolo è dedicato all’interesse dello scrittore per Francesco Guicciardini la cui vita e opera Andrić affrontò con una solida preparazione e nel cui pensiero riconobbe numerose affinità con il proprio.
XXV Ciclo
1985
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2

Pecoraro, Nadia. "La mediazione culturale del sistema universitario." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2012. http://hdl.handle.net/10556/356.

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Abstract:
2010 - 2011
Negli ultimi quindici anni l’Università italiana è stata chiamata a realizzare al proprio interno un cambiamento negli aspetti organizzativi e didattici in linea con il mutamento del Welfare italiano (Salvatore & Scotto di Carlo, 2005) e su sollecitazione dell’Unione Europea (EC; 2000, 2001, 2006, 2009) che invita gli istituti formativi a rispondere in modo adeguato alla “Modernizzazione del modello sociale europeo” (EC, 2000). Queste modifiche che hanno trovato la loro attuazione in numerose riforme legislative, l’ultima delle quali è la legge Gelmini (204) del 30 Dicembre 2010. Pur mantenendo il proprio mandato istituzionale formativo, l’Università ha dovuto ha dovuto fronteggiare due questioni importanti: la prima riguarda l’impossibilità di assimilare tout court la conoscenza all’occupazione lavorativa, la seconda, invece, riguarda la necessità di istaurare un dialogo efficiente ed efficace tra gli interlocutori dell’Università stessa (studenti, docenti, il personale, famiglie, mondo del lavoro) sempre più differenziati ed eterogenei. Per rispondere a questo mandato essa si è trasformata in un servizio che, in quanto tale, eroga prestazioni e costruisce prodotti definiti, in questo caso, dalla formazione degli studenti. La logica di servizio, si associa immediatamente a quella della Qualità, quale parametro per interpretare da un lato ai bisogni, desideri e richieste dei clienti, e dall’altro per offrire servizi che soddisfano tali esigenze (Gentile & Cocozza, 2000). La Qualità del servizio Universitario è, quindi, in questa ottica garanzia del miglioramento dell’offerta formativa, nonché dell’occupabilità delle persone e di conseguenza sostegno allo sviluppo del sistema produttivo (EC, 2006; 2009). La declinazione della qualità all’interno dell’Università ha richiesto sempre più una capacità di negoziare tra la richiesta di soddisfazione degli standard europei e nazionali e la domanda locale, definita dagli utenti tra i quali gli studenti. Questi ultimi costituiscono i clienti del servizio nonché il prodotto dello stesso, e non son più ritenuti utenti passivi ma pensati come co-costruttori del servizio stesso (Vairetti, 1995; Salvatore, 2001). Nella prima parte di questo lavoro, accanto alla presentazione della letteratura sui temi del servizio e della qualità universitaria, viene dato ampio risalto al modo con cui la prospettiva socio-costruttivista e psicodinamica (Cole, 1996; Carli, 1999; Gergen, 1985, 1999; Harrè & Gillett, 1994; Matte Blanco, 1975; Salvatore & Scotto di Carlo, 2005), all’interno del paradigma interpretativista, affronta il tema della qualità. In particolare è esplicitato il ruolo che gli studenti rivestono nell’implementazione di servizi di qualità a partire dai significati che gli studenti attribuiscono all’esperienza universitaria. Questi possono essere considerati come i vettori della loro partecipazione ed implicazione nel contesto formativo configurando l’intensità, le modalità degli investimenti, la forma delle pratiche organizzative e cognitive agite dagli stessi. L’università, quindi deve essere attenta a cogliere questi processi di significazione individuando come essi intervengono nell’implementazione degli interventi realizzati per migliorare la Qualità, ed interrogandosi sul suo ruolo nella riproduzione o trasformazione. Nella seconda parte è presentato, all’interno della cornice teorica presentata, un lavoro di ricerca effettuato su 310 studenti iscritti dal primo al quarto anno alla Facoltà di Scienze della Formazione (rispettivamente ai corsi di laurea in Scienze dell’educazione e Scienze della Formazione Primaria) dell’Università degli Studi di Salerno. Si tratta di un campionamento di convenienza per quote proporzionali (Ortalda, 1998) rispetto ai corsi di laurea e agli anni di iscrizione (Blalock JR, 1960; Carli & Salvatore, 2001; McBurney, 2001). L’obiettivo della ricerca è stato verificare se, a fronte dei modelli culturali degli studenti: a) l’incontro con i setting formativi produca una modifica dei processi di significazione degli studenti universitari; b) questa modifica segua traiettorie simili per i processi di significazione riguardanti rispettivamente il contesto sociale ed universitario e professionale in relazione anche all’afferenza al Corso di Laurea o all’anno di iscrizione. In altri termini questa ricerca ha inteso esplorare la capacità dei setting formativi di mediare i Modelli Culturali (processi di significazione) degli studenti (Carli & Paniccia, 1999). Agli studenti è stato somministrato un questionario costruito ad hoc facendo riferimento al repertorio di significati culturali proprio del metodo ISO (Carli, Paniccia, 2002; 2003; Carli, Salvatore, 2001; Salvatore, Mannarini, Rubino, 2004; Salvatore et al., 2008) che rileva due aree di analisi: Area del contesto sociale ed universitario e Area della formazione professionale. Le risposte al questionario sono state trattate considerando le due macro aree di analisi. Per entrambe la matrice di risposte ottenuta dalla somministrazione del questionario è stata elaborate attraverso una procedura di analisi multidimensionale (Metastasio & Cini, 2009). I risultati della ricerca evidenziano che in generale i setting formativi hanno un impatto sui modelli culturali degli studenti, sia per quanto riguarda la rappresentazione del contesto sociale ed universitario che professionale, e questo impatto si traduce sia nella riproduzione di questi modelli che nella loro trasformazione. Rispetto alla rappresentazione del contesto sociale e universitario la mediazione non opera diversamente rispetto ai corsi di laurea (Scienze della formazione Primaria e Scienze dell’Educazione). In altri termini formarsi per fare l’insegnante, piuttosto che l’educatore, non incide sul rapporto con il contesto micro-macro sociale e universitario. Nel tempo i Modelli culturali, però, si modificano per entrambe i corsi di laurea in una direzione non adeguata, di maggiore anomia da un lato, o di investimento senza progetto. Questo risultato è significativo ed evidente negli studenti del corso di laurea in Scienze dell’Educazione. Nel caso della rappresentazione del contesto professionale, invece, i risultati si presentano come invertiti. Il primo dato evidenzia come i Modelli Culturali degli studenti afferenti ai due corsi di laurea sono mediati secondo traiettorie diverse, proprio perché i setting formativi si configurano come diversi nei contenuti e nelle pratiche. Gli studenti di Scienze della formazione Primaria, si orientano verso una maggiore professionalità, invece la traiettoria seguita dagli studenti di Scienze dell’Educazione sembra essere a rischio, in quanto fortemente ancorata all’idea di volontariato e di aiuto ai bisognosi. Ultimo aspetto rilevante nella rappresentazione dell’area professionale riguarda la mancata modifica dei modelli culturali degli studenti nel tempo. Questo dato fa ipotizzare che i setting formativi riproducano nel tempo questi Modelli Culturali, per entrambe i corsi di laurea. Nell’ultima parte, inoltre, accanto alla discussione dei risultati, e stata effettuata una riflessione sui risultati e sulla necessità di interventi che mirino allo sviluppo della competenza contestuale degli studenti, intesa come capacità a costruire una rappresentazione sensata dell’Università, della formazione e della professione che - in questa ottica – è parte integrante di una strategia di sviluppo della qualità. L’università è chiamata in questo momento storico, da questo punto di vista, a pensare dispositivi che permettano di raccogliere e mappare tali universi di significati ed ad orientare, a partire dalla loro conoscenza, strategie di sviluppo della qualità. Infine sono stati affrontati i punti critici definiti dalla metodologia stessa e dall’applicazione di una metodologia longitudinale, nonché le linee di sviluppo. La prima di queste riguarda la relazione la relazione tra i Modelli Culturali e carriere universitarie, la seconda, già in analisi vuole verificare l’esistenza di una continuità/discontinuità tra Modelli Culturali di studenti e genitori (Ruggeri et al., 2011), quindi verificare il ruolo di mediazione del setting formativo all’interno di questa relazione. La terza si orienta verso una riflessione che concerne l’introduzione dei concetti di transizione ed identità. Il setting formativo, pertanto, può produrre una rottura dei Modelli Culturali che genera a sua volta una transizione (Zittoun, 2004; 2007b, 2008, 2009) verso un nuovo modello di significazione e quindi un nuovo posizionamento identitario (Hermans & Ligorio, 2005; Salgado & Gonçalves, 2007) verso l’oggetto Università e verso Sé (Simão, 2005). [a cura dell'autore]
X n.s.
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3

Bizzotto, Francesca <1986&gt. "Prospettive di empowerment nella mediazione linguistico-culturale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/1701.

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4

Polla, Angelica <1991&gt. "In equilibrio tra lingua e cultura. Analisi della mediazione linguistico-culturale e un caso di studio." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7088.

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Abstract:
Il lavoro intende documentare un’esperienza di tirocinio condotta come mediatrice interculturale presso l’Ospedale “Sant’Anna” di Ferrara e si propone di analizzare il concetto di mediazione linguistico-culturale legato soprattutto all’aspetto socio-sanitario. Nel primo capitolo si parla di che cosa si intenda per globalizzazione, delle ondate migratorie e del loro crescente influsso sulla vita e sull’immaginario delle società riceventi. In particolare, vengono descritti gli stili di vita delle comunità cinesi immigrate in Italia. Nel secondo capitolo ci si è focalizzati sulla mediazione in ambito commerciale-aziendale, sulla politica di riforma e di apertura dell’economia cinese, per poi arrivare ad analizzare le difficoltà interculturali che sono solite emergere nei rapporti d’affari con imprenditori cinesi. Il terzo e il quarto capitolo si propongono di illustrare la figura professionale del mediatore linguistico-culturale attraverso una descrizione dettagliata delle sue funzioni. Vengono riportati alcuni dati e casi di studio raccolti durante l’esperienza di tirocinio e si è inteso dare voce, attraverso interviste e questionari, alle mediatrici che con il loro continuo lavoro e con tanta professionalità contribuiscono a migliorare il processo d’integrazione, ponendosi come punto d’unione tra diverse lingue e culture.
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Pelliccia, Francesca. "La mediazione linguistico-culturale e il turismo russo in Italia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20830/.

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Abstract:
Il presente lavoro si propone di analizzare il potenziale turistico russo in Italia, di fondamentale importanza per la nostra economia e per il settore dell'interpretariato. Per accogliere questa tipologia di turisti dalle particolari esigenze, infatti, non basta la conoscenza linguistica, ma è importante conoscere anche le differenze nella comunicazione e nella cultura tra i due paesi. Nel primo capitolo si descrivere sinteticamente cos'è la mediazione linguistico-culturale e qual è il ruolo del mediatore nella nostra società plurilinguistica e multiculturale. Successivamente viene fatto un excursus sui flussi turistici russi in Italia, analizzando il profilo del turista russo, i fattori di attrattività e la customer satisfaction e le destinazioni predilette da questo segmento di mercato. L'ultimo capitolo è incentrato su alcuni fattori culturali che differenziano l'Italia e la Russia e aiutano a comprendere meglio l'intervista che ho sottoposto da remoto a persone di nazionalità russa per mostrare l'immagine che hanno dell'Italia.
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Muffato, Sara. "Immigrazione e assistenza sanitaria: la mediazione linguistico-culturale nel Consultorio di Asti." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
Visti gli ingenti flussi migratori verso l'Italia di questi ultimi cinquanta anni, si è resa necessaria la creazione di politiche migratorie volte all'integrazione degli stranieri sul territorio. Nello specifico, è stato scelto di trattare la mediazione linguistica in ambito medico, prestando particolare attenzione a uno dei servizi più frequentati dalle donne straniere, ovvero il Consultorio. In particolare, è stata analizzata la realtà del Consultorio della città di Asti.
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Tavella, Stefania <1990&gt. "INCONTRIAMOCI: UN PROGETTO NELL'ULSS VENETA n.8 TRA MEDIAZIONE CULTURALE E SERVIZIO SOCIALE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6124.

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Abstract:
L'Italia, dal punto di vista migratorio, ha assistito dagli anni '70 a un'inversione di tendenza trasformandosi da paese di emigrazione a paese di immigrazione. L'importanza che il fenomeno migratorio andava assumendo negli anni nella nostra società e il costante aumento degli arrivi, ha comportato che negli anni '90 si cominciasse a rivalutare e ricalibrare le conoscenze e le competenze che il servizio sociale aveva maturato fino ad allora. Nella quotidianità professionale, l'assistente sociale si trova quindi sempre più in contatto con utenti provenienti da culture diverse dalla propria. É in questo contesto "multiculturale" che la collaborazione tra la figura professionale dell'assistente sociale e del mediatore linguistico-culturale appare quanto mai utile e preziosa. Una collaborazione e un legame che l'Ulss n.8 e la Cooperativa Una casa per l'uomo, attraverso il progetto "incontriamoci", intendono valorizzare con l'obiettivo di diffondere modelli teorici e strumenti di lavoro che aiutino a perseguire il fine dell'integrazione sociale della popolazione immigrata. In questa tesi si andranno quindi ad analizzare all'interno di tale progetto: obiettivi, modalità di attuazione e lavoro di collaborazione tra assistenti sociali e mediatori linguistico-culturali per andare a definirne, infine, punti di forza e criticità.
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ROSSI, FEDERICO. "Il «glorïoso offizio» : governo del mondo e mediazione gerarchica nella cultura medievale." Doctoral thesis, Scuola Normale Superiore, 2021. http://hdl.handle.net/11384/106168.

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Alliaj, Greta. "Child Language Brokering: cause ed effetti della mediazione linguistica e culturale svolta dai bambini immigrati." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10768/.

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Abstract:
Il presente elaborato si pone l’obiettivo di mostrare e analizzare il fenomeno sempre più diffuso del Child Language Brokering (CLB). Si tratta di una scelta dettata non solo dall’attualità dell’argomento, tenuto conto dei grandi flussi migratori che hanno caratterizzato di recente lo scenario europeo, ma anche da motivi di carattere personale. Nelle pagine seguenti mi occuperò di descrivere la situazione all’interno della quale questo fenomeno si sviluppa, i motivi per i quali il bambino riveste il ruolo di language broker, in che misura questo lo condiziona a livello emotivo e come cambiano le sue relazioni all’interno della famiglia e con i propri pari. Successivamente analizzerò cosa significa realmente mediare e quali sono le strategie che questi piccoli mediatori adottano per svolgere questa attività. Nell’ultimo capitolo mi soffermerò sull’impatto che tale ruolo può avere sull’identità e sulle conseguenze che comporta il vivere tra due culture.
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Pace, Noemi. "La mediazione linguistico-culturale nel contesto migratorio italiano. Interviste a due minori stranieri non accompagnati." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/22798/.

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Abstract:
The object of this study is cultural and linguistic mediation for minors in Italy in the complex and delicate context of migration. Through the analysis of two mediated interviews to unaccompanied minors, this study intends to highlight the role of mediators in interactions and the impact of their actions on the conversation. In the first chapter, the field of cultural and linguistic mediation in Italy is described with a reference to the broader context of interpreting, and to the features that differentiate it from what in English-speaking countries is known as community interpreting or public service interpreting. Moreover, the chapter focuses on the different roles of the mediator, the difference of social status and power between the participants, the different expectations regarding the mediator’s role/s, and ethical dilemmas on how to behave professionally in challenging situations. In the second chapter, the main terminology pertaining to migration in the Italian immigration regulatory framework is analysed to provide a background for the description of the application for international protection in Italy and the role played by mediators during the procedure. The fundamental principles that mediators should follow to act professionally are outlined in the codes of conduct of the main international and national organisations operating in the context of migration, two of which are briefly discussed in the final part of the chapter. In the third chapter, the importance of the mediator’s role in mediated interactions is illustrated through two informal interviews to unaccompanied minors analysed through the lens of conversational analysis. Though based on a small set of data, the analysis confirms the multifaceted and polyvalent role of cultural and linguistic mediators as well as their responsibility in contributing to carrying out an efficient and effective interaction in the full respect of both primary participants in the interaction.
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Bazzan, Adele <1994&gt. "L’Associazione MUS.E e la mediazione culturale nei Musei Civici Fiorentini: eccellenza qualitativa e sostenibilità economica." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14118.

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Abstract:
La tesi intende descrivere le attività culturali di MUS.E, associazione che cura la valorizzazione del patrimonio dei Musei Civici Fiorentini e più in generale della città di Firenze, realizzando progetti culturali, mostre, laboratori ed eventi che favoriscono una fruizione del Patrimonio e dell’Arte attraverso esperienze di eccellenza. Una prima parte dell'elaborato affronterà questioni generali sul museo (definizione, mission, finalità, ecc.), sul modello di bilancio dell’azienda museale e sul rapporto tra musei e “pubblici”; una seconda parte verterà sulla storia dell'Associazione e sull'illustrazione delle diverse attività di mediazione proposte. Infine, una terza parte riguarderà l'analisi di MUS.E nella sua dimensione economico-finanziaria, attraverso l’analisi dei documenti di bilancio e degli Annual Report (2015-2017).
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Bufo, Elena <1987&gt. "Interculturalità e mediazione: la voce delle mediatrici culturali e degli operatori dei servizi nella Provincia di Udine." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2012. http://hdl.handle.net/10579/2267.

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Abstract:
Nella società post-moderna, la globalizzazione e le migrazioni internazionali hanno fatto sì che gli Stati adottassero strategie di "integrazione" della popolazione immigrata: dall'assimilazionismo al multiculturalismo, oggi le richieste più emergenti sono quelle dell'interculturalità e della mediazione inter-culturale. Le donne immigrate e mediatrici culturali ne diventano sempre più importanti promotrici. Da qui l'importanza di darle voce e di considerare il loro contributo nel cambiamento della società.
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Boateng, Giuseppina <1988&gt. ""LEGAMI PER CRESCERE. Il progetto affidi omoculturali nel Comune di Verona tra servizio sociale e mediazione culturale."." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2978.

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Degliesposti, Elisa. "La mediazione linguistico-culturale in ambito socio-sanitario in Italia: potenzialita e criticità della figura professionale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di esaminare il ruolo del mediatore linguistico-culturale nell'ambito socio-sanitario in Italia. In particolare, l’analisi si focalizza sulla necessità di formare una figura professionale funzionale al conseguimento di obiettivi specifici. Vengono altresì illustrate, con riferimento ad esperienze maturate in altri paesi, le regole di buona pratica esistenti che la/il professionista dovrebbe rispettare durante lo svolgimento della propria attività. A questo proposito, verranno prese in considerazione alcune criticità e difficoltà in cui può incorrere il mediatore linguistico-culturale, riconducibili a diversi fattori di stress psico-fisico nel corso della propria attività.
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Baraziol, Nicola <1995&gt. "Programmi di mediazione culturale per adolescenti. Il caso del Museum Teen Summit e la sua riproposizione." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/16765.

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Abstract:
Muovendo da una analisi del concetto di adolescenza e del ruolo educativo del museo, l'elaborato si propone di analizzare una specifica attività: il Museum Teen Summit. Si tratta di un gruppo di mediazione culturale museale rivolto ad adolescenti, il quale ha operato nella città di New York. Il programma viene in un primo momento confrontato con altre proposte simili per evidenziare analogie e differenze; successivamente vengono analizzati gli esiti. Si è poi studiata la possibile riproducibilità del format Teen Summit nel panorama museale di Venezia, approfondendo le condizioni di contesto e le eventuali necessità di adattamento. L'approccio metodologico scelto è quello della Mixed Methods Research, che prevede di “triangolare” metodi di indagine e di raccolta dati diversi.
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Savini, Virginia. "La figura del mediatore linguistico-culturale inserito in ambito sanitario: indagine conoscitiva all'interno della realtà emiliano-romagnola." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Questa tesi si pone come obiettivo quello di indagare il ruolo del mediatore linguistico e culturale quale professionista inserito in primis in una situazione sociale di comunità e in particolare nell’ambito sanitario, cercando di delineare alcune possibili linee d’azione che il mediatore può mantenere durante la pratica lavorativa in modo che chi beneficia della sua mediazione ne percepisca l’efficacia. Questo scopo è stato perseguito tramite un questionario somministrato a personale infermieristico operante in Emilia-Romagna, con l’intento di far emergere punti di maggiore criticità, possibili soluzioni da adottare ed eventuali problematiche da risolvere. Si è voluto inoltre studiare nel dettaglio il rapporto triadico che si viene a creare tra mediatore-paziente-infermiere durante la seduta di mediazione.
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Daversa, Martina. "I Want to be Black: Cultural Appropriation of the African American Culture." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/11399/.

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La tesi analizza il fenomeno dell'Appropriazione Culturale, ne definisce le varie forme e si concentra su vari casi di Appropriazione Culturale negli anni 2000, con un focus sull'Appropriazione della cultura Afroamericana.
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Conti, Anna. "CLB: Mediazione linguistica e culturale ad opera di bambini e adolescenti. Uno sguardo alla provincia di Reggio Emilia." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8174/.

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Abstract:
L'obiettivo di questa tesi è quello di illustrare il fenomeno del Child Language Brokering tramite uno studio di esigue proporzioni. Il CLB è una pratica molto comune nelle nostre società multietniche ma poco studiata. Non è facile dire se questa pratica sia vantaggiosa per i bambini.Da un lato il CLB sviluppa le abilità socio-emotive e cognitive, l'autostima e migliora le performance scolastiche. Dall'altro i bambini possono sentirsi stressati e in difficoltà. Nello studio ho cercato di illustrare questa situazione grazie ad uno studio condotto nella provincia di Reggio Emilia.
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D'Ingeo, Caterina. "La traduzione pubblicitaria: aspetti linguistici e culturali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16044/.

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Abstract:
Il presente elaborato nasce dall'idea di realizzare un lavoro di ricerca sulla traduzione in ambito pubblicitario. Con la globalizzazione e con la conseguente necessità di esportare prodotti in tutto il mondo, la traduzione del messaggio pubblicitario assume un’importanza rilevante, nella misura in cui una buona traduzione si rivela indispensabile per il successo del prodotto sul mercato internazionale. La traduzione pubblicitaria richiede al traduttore competenze adeguate poiché si tratta di intervenire non solo a livello linguistico ma anche interculturale attraverso la risoluzione di eventuali problemi linguistici e culturali che un messaggio creativo come quello pubblicitario può presentare. Per tutte queste ragioni, la traduzione del messaggio pubblicitario costituisce un settore interessante per il mediatore linguistico nel momento in cui il messaggio pubblicitario vada tradotto in diverse lingue e debba raggiungere diverse culture.
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Puricella, Simone. "Valencia ed i suoi culturemi: analisi della traduzione di culturemi in guide turistiche e manuali di cucina." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Abstract:
La cultura si lega strettamente al linguaggio di un popolo, di una nazione o di una comunità. Per questo motivo il lessico e le modalità di comunicazione di diverse zone della stessa nazione presentano delle variazioni. La conoscenza di questi diversi aspetti permetterà una comprensione più efficace e più precisa da parte di una persona estranea ad una determinata realtà. I realia sono parole ed espressioni che si basano su questa specificità del linguaggio, e la conoscenza da parte degli individui che usufruiranno del testo permetterà loro di poter comprendere e tradurre questi termini in maniera più adeguata, rispettando le usanze e le tradizioni di una comunità specifica. Attraverso le varie tecniche di traduzione è possibile avvicinare il culturema in lingua originale alla cultura della lingua d’arrivo, in modo da avvicinare le due realtà ed anche i diversi linguaggi.
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Rosi, Letizia. "Il concetto di culturema nella mediazione linguistica: analisi della traduzione dei culturemi in "Crímenes que no olvidaré" nella versione italiana "Sei casi per Petra Delicado"." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14186/.

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Abstract:
Nella mia tesi ho analizzato la traduzione dei culturemi presenti nel libro "Crímenes que no olvidaré" dell'autrice spagnola Alicia Giménez Bartlett nella versione italiana "Sei casi per Petra Delicado" di Maria Nicola. Gli elementi specifici di una cultura, i culturemi, non sempre sono sufficientemente conosciuti o non sempre esistono nelle culture diverse da quella di appartenenza e questo, nella pratica della traduzione, rappresenta uno dei maggiori problemi che deve affrontare il traduttore. Prima di svolgere la mia analisi mi sono soffermata su alcuni concetti chiave, basilari e fondamentali per poter lavorare sui riferimenti culturali. Ho approfondito il concetto di cultura ponendo particolare attenzione alla relazione che intercorre tra la cultura e il linguaggio, agli approcci traduttologici e alla nozione di equivalenza. Sono arrivata così a esaminare la definizione di culturema: mi sono documentata su varie definizioni che alcuni autori hanno cercato di dare ai riferimenti culturali e su quella proposta da Lucía Molina che ho preso come punto di riferimento nel mio elaborato. Importante è stato anche studiare le interferenze culturali, quali falsi amici culturali e ingerenze culturali. Mi sono poi concentrata sulle tecniche di traduzione dei culturemi, utili a risolvere il problema di traduzione riscontrato che è scaturito dalla presenza del culturema stesso. Dopo una panoramica delle classificazioni di tali tecniche che sono state fatte nel corso della traduttologia, mi sono soffermata più in dettaglio sulla classificazione proposta da Molina e Hurtado Albir. Avendo acquisito tutti questi concetti ho svolto la mia analsi: ho identificato i culturemi nella versione spagnola, li ho classificati secondo l’ambito culturale di appartenenza, ho trovato la corrispondente traduzione italiana, ho individuato la tecnica di traduzione che è stata applicata e ho preso in esame le scelte traduttive più discutibili commentandole.
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Greco, Simone. "L’influenza culturale portoghese in Giappone." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/17444/.

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Abstract:
Questa tesi analizza l’influenza culturale portoghese in Giappone. Si tratta di un’influenza non spesso evidente, ma sicuramente innegabile, dal momento che costituisce il primo contatto tra gli europei e il popolo giapponese, portando a un vero e proprio punto di svolta nella storia delle relazioni tra l'Occidente e il Paese del Sol Levante. Tale influenza è infatti riscontrabile nelle scienze, nell'arte, nella vita quotidiana e, di conseguenza, nella lingua. L’obiettivo è quindi quello di analizzare come queste due culture così lontane tra loro si siano incontrate con degli effetti anche sul piano linguistico. Viene prima presentata la storia del secolo definito "Secolo del commercio Nanban", dall'inizio del commercio tra portoghesi e giapponesi, alla campagna anticristiana. Vengono poi presentati esempi di influenza portoghese, riscontrabile anche oggi nelle arti, scienze e negli oggetti di vita quotidiana. Si conclude fornendo una lista dei prestiti in giapponese dal portoghese e descrivendo il Nippo Jisho, il primo dizionario tra una lingua europea e il giapponese.
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Brugnoli, Federica. "La mediazione linguistico-culturale presso l'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Analisi di un incontro medico italiano-paziente francofono." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7398/.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di offrire un’analisi dell’importanza della mediazione linguistico-culturale in ambito sanitario sia per i pazienti stranieri che per la società. In un contesto sociale sempre più multietnico l’impatto della popolazione straniera sul Servizio Sanitario Nazionale è aumentato in modo esponenziale e le occasioni in cui le barriere linguistico-culturali possono rendere difficoltosa (se non impossibile) la comunicazione clinica si sono moltiplicate. La MLC diviene allora lo strumento che permette agli utenti stranieri di usufruire effettivamente del diritto alla salute e, infatti, questo servizio è legittimato dalle fonti normative sia a livello nazionale che internazionale. Viene quindi presentato dettagliatamente il funzionamento del servizio di MLC negli ospedali e nei servizi sanitari di Reggio Emilia e Provincia e in particolare presso l'Arcispedale Santa Maria Nuova. Viene inoltre analizzato il colloquio tra un medico italiano e una paziente francofona, con attenzione agli aspetti verbali e non verbali della comunicazione. Vengono infine elencate le difficoltà che rendono l’impiego della MLC ancora poco efficace e le soluzioni auspicate.
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Cappelletto, Lara. "Italia e Russia a confronto: le differenze culturali che emergono durante l’interpretazione nelle trattative commerciali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
In questo elaborato vengono descritti gli aspetti culturali che distinguono e accomunano l’Italia e la Russia nell’ambito delle trattative commerciali in un contesto aziendale e si cerca di dimostrare come l’essere a conoscenza di essi possa migliorare la performance dell’interprete e di conseguenza rendere la comunicazione tra i partecipanti più naturale e comprensibile.
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Liverani, Matilde. "I riferimenti culturali nei sottotitoli della serie tv The Wilds." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23667/.

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Abstract:
Il presente elaborato si incentra sull’analisi dei riferimenti culturali nella sottotitolazione, in particolare attraverso una proposta di resa di quelli contenuti nel primo episodio della serie tv The Wilds. Esso si suddivide in quattro capitoli: nel primo viene presa in esame innanzitutto la sottotitolazione come disciplina; nel secondo si definiscono i vari tipi di riferimenti culturali e si espongono una serie di possibili strategie traduttive; il terzo è dedicato alla presentazione della serie tv prescelta; l’ultimo si concentra invece su una proposta di traduzione di alcuni riferimenti culturali da inserire nei sottotitoli del primo episodio della serie.
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Vacca, Silvia. "L'isola delle voci. La Sardegna tra omologazione culturale e alterità identitaria." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7176/.

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Abstract:
La questione sarda è annosa.Questa vuole essere un'analisi, o perlomeno un tentativo di analisi, della questione dell'identità sarda: perché i sardi si sentono così diversi dagli italiani e da qualsiasi altro popolo? Su quali elementi fondano e vantano questa diversità e questo desiderio di indipendenza? I fattori caratterizzanti e diversificanti dei sardi sono verità razionali o, a volte, solo miti? Un breve excursus storico è imprescindibile, perché la cultura e i popoli e la cultura dei popoli sono, come noto, in costante e continuo cambiamento, sotto l'influenza della storia. Si parlerà degli eventi storici più importanti che hanno riguardato la Sardegna, cambiandola e indirizzandola verso ciò che è ora, a volte anche a sua stessa insaputa. Seguirà poi un'analisi sommaria della lingua sarda, delle sue particolarità e differenze interne così come dei suoi usi, essendo essa una bandiera di diversità sventolata con grande fierezza. L'analisi storica e linguistica fungeranno da premessa al vero snodo di questo elaborato: la questione identitaria, che sarà presentata con l'ausilio di testi della canzone sarda.
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Marchetti, Tania. "Il dettato per i francofoni: disciplina linguistica e culturale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7119/.

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Abstract:
Negli ultimi anni, l’introduzione di tipologie alternative di dettato ha permesso di superare il dettato tradizionale, un esercizio che opprimeva gli studenti, angosciati dal timore dell’errore, segno indelebile che sanziona la mancata acquisizione di una regola ortografica, e scoraggiati a migliorare per l’inappropriata constatazione di colpevolezza, e che, in quanto tale, rischiava di essere eliminato dall'istituzione scolastica. Le nuove tipologie di dettato, contraddistinte da specifiche finalità e caratterizzate da modalità innovative, consentono, infatti, di rivalutare questo esercizio: da mero strumento di valutazione, diviene un pratico momento di apprendimento. L’errore non è più considerato come il marchio che, agli occhi dell’insegnante, contrassegna in modo permanente l’alunno. La nozione di positività che si associa all'errore riconosce lo sforzo compiuto dall'alunno nel ricorrere alle conoscenze linguistiche in suo possesso poiché, seppure il suo ragionamento non abbia portato a scegliere la forma ortografica corretta, l’attività mentale, che implicitamente ha voluto creare una connessione logica tra aspetti linguistici distinti, testimonia che lo studio della lingua non è e non richiede unicamente un ingente lavoro di memorizzazione, diversamente da ciò che si è sempre creduto. L’insegnante è dunque chiamato ad affiancare lo studente guidandolo nell'analisi dei singoli passaggi del suo ragionamento per indicare come dovrà risolvere il problema, in una futura occorrenza di quella espressione, e arrivare così ad automatizzare le conoscenze linguistiche. Inoltre, la recente valorizzazione del dettato ha attribuito altri pregi a questo insegnamento, quali l'acquisizione essenziale del rigore, della fiducia in se stessi e della modestia.
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Venturini, Giulia. "Analisi dell'umorismo e dei riferimenti culturali nella versione italiana del telefilm The Cosby Show." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7455/.

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Abstract:
Il presente elaborato è stato scritto con l’obiettivo di accendere i riflettori su un ambito che rimane spesso nell’ombra: la traduzione audiovisiva e, in particolare, la traduzione audiovisiva dell’umorismo. A fare da cornice a questo quadro è la famosa sitcom I Robinson. La scelta del telefilm è tutt’altro che casuale: sono proprio le sue numerose repliche, trasmesse nelle fredde serate d’inverno, che mi hanno spinta ad approfondire il tema della screen translation. Nel primo capitolo si parla della trama e dei personaggi de I Robinson accompagnati da qualche curiosità sul telefilm. Il secondo capitolo, invece, è dedicato proprio alla screen translation e alla traduzione dell’umorismo nei prodotti audiovisivi. Il terzo capitolo, infine, presenta il confronto tra la versione originale e quella tradotta di alcune delle scene più divertenti de I Robinson.
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Collarin, Annalisa. "Thedas, vhen'al'as. Un'analisi dell'Elvhen tra lingua, cultura e storia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9238/.

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Angelozzi, Andrea. "La comunicazione di massa e il doppiaggio come adattamento culturale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9919/.

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Abstract:
L' elaborato è di analizzare la complessa realtà che circonda il mondo della comunicazione e, in particolare, quello dei mezzi di comunicazione di massa, dalle origini fino ai giorni nostri, con uno sguardo anche al futuro. Successivamente ci si sposta ad approfondire il campo del doppiaggio.
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Santarelli, Giorgia. "Oltre ruoli e codici: la figura del mediatore linguistico culturale nella realtà dell’accoglienza." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20468/.

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Abstract:
The aim of this paper is to present the figure of the dialogue interpreter working in the reception system, by analyzing his/her daily tasks and some problematic cases that could push him/her to make personal choices. The first chapter presents the Italian reception system and focuses on the SPRAR and its professional figures. The second chapter describes interpreters' roles, their assignments and code of ethics, whilst taking into account debates which concern some of their characteristics. The third chapter highlights four cases which are rarely taken into account by codes of ethics and may push the interpreter to come to a personal decision: the case of the in-between, the case of the interpreter who behaves as an advocate for the migrant and two cases which show how empathy can have an effect on the conversation and on the interpreters themselves. By referring to the literature of this field, different strategies are presented and analysed.
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Castagnoli, Ilaria. "Problemi di interculturalità tra Italia e Russia: le principali divergenze culturali durante una trattativa commerciale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019.

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Abstract:
L’idea per il tema di questo elaborato nasce dalla consapevolezza che, nel confronto tra due individui provenienti da realtà diverse, la diversità linguistica non rappresenta l’unico ostacolo da superare. Infatti, entrano in gioco anche numerose differenze culturali ancora più difficili da determinare e decifrare correttamente. In particolare, si prenderà in analisi il caso specifico del confronto tra una controparte italiana e una russa durante una trattativa commerciale. Verranno inizialmente esaminati gli elementi della comunicazione non verbale, si proseguirà poi con lo studio dei valori culturali e dei codici verbali caratteristici di ciascuna cultura, concludendo infine con un’analisi dei principali eventi comunicativi di ogni società. L’obiettivo è quello di scoprire e catalogare i fenomeni che più facilmente e con maggior frequenza potrebbero generare equivoci tra interlocutori italofoni e russofoni.
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Baroni, Serena. "Interpretare nei progetti SPRAR. Mediatrici, mediatori e i labili confini tra conduit e advocacy." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2019. http://amslaurea.unibo.it/18329/.

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Abstract:
Nell’estate tra il secondo e il terzo anno di università ho svolto un tirocinio di cento ore presso un’associazione di mediatrici e mediatori linguistico-culturali con sede a Torino che si occupava di seconda accoglienza, gestendo diversi centri SPRAR in città e provincia. Il personale dell’associazione è composto quasi interamente da mediatrici e mediatori linguistico-culturali, immigrati in Italia da diverso tempo e che utilizzano l’italiano come lingua B. Questa tesi prende spunto dalla mia breve esperienza sul campo per trattare il tema della mediazione linguistico-culturale o interpretazione in ambito sociale, ponendo particolare attenzione sull’interprete- mediatrice/mediatore, come figura-chiave all’interno dei progetti di accoglienza di persone immigrate.
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Soriano, Deborah. "Humorous culture and cultural humor: a theoretical investigation of the translation of cultural and humorous elements in audiovisual products." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23986/.

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Abstract:
The purpose of my thesis is to offer a theoretical analysis of the translation problems that arise in AVT. Specifically, my investigation will focus on the issues related to cultural references and humorous elements in audiovisual products.
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Mantovani, Alexandra. "The languages of postcolonial ireland and their potential for cultural expression." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7496/.

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Abstract:
Ireland is a country in which two languages are spoken: English and Irish. This thesis analyzes the historical relationship between the languages, the cultural codes and meanings attached to each of them, as well as how much of the culture of its speakers each is able to carry. Beyond that, the influence the two languages have exercised on one another and their mutual entwinement is taken into closer examination.
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Spadazzi, Leonardo. "Moskva slezam ne verit: lo specchio della società sovietica degli anni Cinquanta. Una proposta di sottotitolazione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/21305/.

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Abstract:
Il presente elaborato tratterà di uno dei lavori più acclamati della cinematografia sovietica, Moskva slezam ne verit, girato nel 1979. Il lungometraggio conquistò fin da subito l’animo del popolo russo e superò addirittura la cortina di ferro, vincendo un Premio Oscar al miglior film straniero nel 1981. All’interno della seguente trattazione, si tenterà di svelare il segreto di questo incredibile e inaspettato successo, capace di superare differenze ideologiche che da decenni tenevano separati l’Unione Sovietica e il mondo occidentale. Ciò è stato perseguito proponendo un’analisi del film nelle difficoltà traduttive che si sono riscontrate nel corso della sottotitolazione di alcune scene tratte dalla prima parte del lungometraggio. Tali riflessioni puramente a carattere linguistico verranno tuttavia legate a uno degli aspetti portanti dell’intero film, vale a dire la varietà di realia culturali. Quello che ha infatti suggerito la trattazione di questo argomento è la ricchezza di fenomeni socio-culturali che vengono raffigurati in maniera chiara e vivida dal regista, mettendo in luce l’indissolubile legame tra lingua e cultura. Secondo l’opinione di numerosi critici, ciò rappresenta l’elemento che ha donato eterna gloria al lungometraggio, che nella sua prima parte ha immortalato magistralmente l’anima della società sovietica degli anni Cinquanta, divenendo degno di approfondite analisi ancora al giorno d’oggi.
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Scardavilli, Sara. "Cucina slovacca,cultura e traduzione. Il rapporto tra il cibo è la cultura, un'introduzione alla cucina slovacca e la traduzione del testo culinario." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10751/.

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Abstract:
Il lavoro è suddiviso in tre parti, tutte e tre con la cucina come filo conduttore. La prima parte è un'analisi del rapporto tra cucina e cultura e delle caratteristiche comuni a cucina e linguaggio in quanto elementi fondamentali di una cultura. La seconda è un'introduzione alla cucina slovacca, con una visione d'insieme delle sue basi, dei suoi piatti principali e ingredienti base, e delle ragioni storiche e geografiche che hanno influenzato tale tradizione culinaria. La terza parte è un'analisi traduttologica del testo culinario e delle sue caratteristiche peculiari, con commento traduttologico alla traduzione effettuata dal candidato di testi culinari (ricette) dallo slovacco in italiano.
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Ngwikem, Manfo Claudiane Solange. "Espansione della cultura cinese in Africa: il caso del Camerun." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9222/.

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Abstract:
“L’assistenza fornita da Pechino in termini di investimenti e opere di soccorso è mossa dalla sincerità più profonda e non sarà vincolata all’esistenza di particolari condizioni politiche”. Questo è quanto ha dichiarato il primo ministro cinese Wen Jiabao durante la seconda riunione del Forum per la cooperazione tra Cina ed Africa, tenutasi ad Addis Abeba nel 2003. Il contenuto della dichiarazione potrebbe sembrare di trascurabile rilevanza, al contrario invece esso mette in luce uno degli aspetti chiave che hanno contribuito al successo cinese in Africa: l’assenza di condizioni politiche e sociali cui legare l’operato del governo e delle imprese nel territorio
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Petras, Ancuta Ioana. "Proposta di traduzione in italiano di una brochure turistica francese." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8219/.

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Abstract:
Oggetto di questa tesi sono l'analisi del linguaggio utilizzato nella comunicazione turistica e delle difficoltà di traduzione che si presentano nei testi turistici. Sono state analizzate le principali caratteristiche del discorso turistico, sia dal punto di vista della tipologia testuale sia per quanto riguarda le peculiarità del lessico impiegato nei testi turistici. Si è trattato il tema della trasmissione dei riferimenti culturali, soprattutto dei nomi propri (che sono numerosi all'interno dei testi turistici) e delle strategie di traduzione che permettono di trovare ottime soluzioni per conservare il significato del termine d'origine nella lingua d'arrivo e di spiegare al destinatario del testo il contenuto non sempre chiaro del nome proprio (e, più in generale, del riferimento culturale).
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Gizzi, Flavia. "Roma vista dai cinesi. La capitale italiana raccontata ai cinesi per i suoi aspetti storici, architettonici e culturali." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018. http://amslaurea.unibo.it/16088/.

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Parisini, Chiara. "Il ruolo del mediatore interculturale nei provvedimenti di affido." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10772/.

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Abstract:
La complessità dei provvedimenti di affido necessita di una risposta mirata per fornire miglior intervento possibile. Il ruolo del mediatore diventa quindi essenziale per evitare conflitti di ordine culturale in una situazione così complessa e delicata, e per poter portare a termine lo scopo riabilitativo di questo progetto.
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Porro, Chiara. "Racconti contemporanei: un'analisi della cultura cinese attraverso la traduzione." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20845/.

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Abstract:
Il presente elaborato si propone di presentare aspetti culturali e sociali della tradizione cinese in chiave contemporanea. Verranno riportate le proposte di traduzione in italiano di quattro racconti brevi di autori cinesi contemporanei, attraverso i quali saranno analizzati i diversi fenomeni culturali descritti nei testi. All'interno di ogni capitolo, inoltre, è possibile trovare una breve biografia del singolo autore.
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Boni, Francesco. "Significati comparati etimologici e culturali dell’albero nella mitologia delle lingue indoeuropee antiche: traduzione e analisi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/13774/.

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Abstract:
Il lavoro ha lo scopo di presentare una proposta di traduzione di alcune pagine del volume del filologo russo M.Makovskij in merito alla comparazione etimologica e semasiologica dei concetti di ramo, albero e rituale intrinsechi alle mitologie di un vasto numero di lingue indoeuropee antiche. Alla proposta di traduzione seguiranno una breve introduzione della glottologia come cornice di riferimento per l'intera opera, un commento alla traduzione tecnico-scientifica nelle sue sfumature e nella sua ermeneutica, ed infine un approfondimento del ruolo dell'albero nelle culture di alcuni popoli indoeuropei antichi con particolare riferimento alla mitologia e alla determinazione della Urheimat indoeuropea.
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D'Arcangelo, Marialucia. "I riferimenti culturo-specifici extralinguistici italiani per un pubblico internazionale: il caso di Skam Italia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2020. http://amslaurea.unibo.it/20895/.

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Abstract:
I prodotti audiovisivi originali distribuiti dalle sempre più popolari piattaforme di streaming rappresentano un potente mezzo di diffusione della cultura del paese di origine, talvolta anche in maniera involontaria. La serie “Skam Italia”, reinterpretazione di un format norvegese, può diventare uno straordinario modo di “pubblicizzare” in maniera intelligente una cultura estremamente ricca ma ancora poco conosciuta fuori dai confini nazionali, grazie al suo enorme bacino d’utenza potenziale che ha finora seguito la serie attraverso canali non ufficiali e grazie al sottotitolaggio amatoriale. Nell’ottica di una futura operazione di sottotitolaggio professionale in lingua inglese, sinora inesistente, ai fini di una distribuzione più ampia, si analizzeranno, attraverso l’utilizzo delle più comuni strategie di traduzione, dialoghi esemplificativi tratti dalla serie che contengono riferimenti culturo-specifici extralinguistici, ovvero elementi propri della cultura italiana, e ne verrà proposta una nuova versione che rispetti i criteri dell’AVT professionale.
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Ceglia, Francesca. "Novyj God, Ded Moroz e Snegurochka. Osservazione del fenomeno culturale." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8890/.

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Abstract:
Questa tesi si pone come obiettivo la conoscenza di una parte culturale molto importante per la Russia, ovvero il Capodanno e le sue due figure principali, Ded Moroz e Snegurochka. Per i Russi infatti questa è una delle festività più importanti del paese, oltre al Giorno della Vittoria e altre tipiche feste russe. In questo elaborato verrà fatto un viaggio “storico”, per scoprire come è nata questa ricorrenza e come si è “evoluta” nel tempo.
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Passera, Sara. "A história, cultura e produção das salinas de Aveiro e da Ria de Aveiro." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.

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Os assuntos desta tese são as salinas de Aveiro, os trabalhadores e as lendas ligadas a estas. O primeiro capítulo trata da descrição das salinas e explica o funcionamento da produção do sal aveirense. O segundo capítulo concentra-se mais sobre a questão do trabalho dos marnotos e das salineiras e do comércio do sal realizado através dos barcos tradicionais. O terceiro capítulo contém a minha proposta de tradução em italiano duma lenda portuguesa ligada ao sal, que mostra a grande importância que o sal teve na cultura popular ao longo dos séculos. No quarto capítulo o meu objetivo foi analisar o texto traduzido e falar duma outra lenda fundamental para esta cidade. O protagonista da lenda é o pescador Ramiro e nela tenta-se explicar a origem das salinas, dos barcos típicos, da Costa Nova e da Ria de Aveiro. Foquei-me muito sobre os aspetos ligados à cultura e à sociedade aveirense, em relação à produção do sal, que representou uma parte essencial da história da cidade durante séculos.
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Bertolini, Alessia. "Röstigraben – analisi storico-sociale del fossato linguistico e culturale tra Svizzera francofona e germanofona." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
Obiettivo del presente elaborato è di fornire un'analisi di natura storico-sociale del fenomeno del Röstigraben, il "fossato" linguistico e culturale tra la Svizzera francofona e germanofona. Si percorreranno, in primo luogo, le origini di questa espressione metaforica, definendone gli usi e presentandone le prime testimonianze scritte e orali rintracciate nei media svizzeri. In secondo luogo si presenteranno due fenomeni linguistici di grande rilevanza per la Confederazione, il plurilinguismo e la poliglossia, strettamente legati alla questione linguistica elvetica. Quest'ultima sarà oggetto di un'analisi basata su studi ed interpretazioni condotti da storici e linguisti e orientata verso i problemi di incomprensione e il sentimento di "apatia interculturale" che domina nelle due principali regioni linguistiche elvetiche. Seguirà una presentazione delle differenze sociali, culturali e politiche tra svizzeri tedeschi e romandi, accompagnata da una descrizione approfondita di mentalità, carattere e attitudini. Infine, si analizzerà l'evoluzione di neologismi analoghi al Röstigraben, Coronagraben e Polentagraben, i quali indicano rispettivamente il divario nella gestione della pandemia tra Svizzera romanda e tedesca e il confine linguistico e culturale tra minoranza italofona e maggioranza germanofona.
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Pavone, Sara. "Il Giappone del terrore: la cultura yōkai 妖怪 tra ieri e oggi." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021.

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Abstract:
La cultura del Giappone affonda le sue radici nel mondo dell’ultraterreno. Questo elaborato mira a esporre un’analisi storico-culturale per mostrare come è cambiata la percezione delle creature sovrannaturali nel corso dei secoli. Partendo dalle antiche credenze autoctone, si delineano le tappe evolutive della cultura yōkai e del patrimonio folkloristico giapponese, che corrispondono ai primi contatti con le arti cinesi (II secolo d.C.), al fermento culturale di epoca Edo, al processo di modernizzazione tecnologica del periodo Meiji e al boom economico del dopoguerra. Infine, si discute su come gli yōkai siano diventati oggi modelli culturali e icone del Giappone.
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Mella, Giulia. "La kryptonite nella borsa: Proposta di traduzione e sottotitolaggio verso l'inglese." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2014. http://amslaurea.unibo.it/7147/.

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A translation of some chapters of the book "La kryptonite nella borsa” by Ivan Cotroneo and subtitles for the equivalents scenes in the movie “La kryptonite nella borsa”. A translation of cultural references from Italian into English without adapting them to the target culture.
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Mantovani, Francesco. "Inbetweenness - A reflection on Italian American cultural integration as depicted in the novel 'Ask the Dust' by John Fante." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/12677/.

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Riflessione sull'integrazione Italo Americana a Los Angeles durante il periodo della Grande Depressione basata sul romanzo di John Fante 'Ask the Dust', ed in particolare sul personaggio di Arturo Bandini.
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