Dissertations / Theses on the topic 'Mass photometry'
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Steele, Iain A. "Photometry and spectroscopy of low mass stars and brown dwarfs." Thesis, University of Leicester, 1994. http://hdl.handle.net/2381/35798.
Scandariato, Gaetano. "The Initial Mass Function of the Orion Nebula Cluster from Near-Infrared Photometry." Doctoral thesis, Università di Catania, 2012. http://hdl.handle.net/10761/1027.
Vika, Marina. "Supermassive black holes : the local supermassive black hole mass function." Thesis, University of St Andrews, 2012. http://hdl.handle.net/10023/2553.
Krawchuk, Curtis A. P. "The determination of metallicity and temperature of low-mass stars using broad-band photometry." Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1997. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk2/tape15/PQDD_0035/MQ27361.pdf.
King, Robert R. "Low-mass stars and brown dwarfs : optical/infrared photometry and spectroscopy of low-mass stars and brown dwarfs in the Field and Young Clusters." Thesis, University of Exeter, 2009. http://hdl.handle.net/10036/97095.
Palmese, A., O. Lahav, M. Banerji, D. Gruen, S. Jouvel, P. Melchior, J. Aleksić, et al. "Comparing Dark Energy Survey and HST–CLASH observations of the galaxy cluster RXC J2248.7−4431: implications for stellar mass versus dark matter." OXFORD UNIV PRESS, 2016. http://hdl.handle.net/10150/622739.
Garcia, E. Victor, Thayne Currie, Olivier Guyon, Keivan G. Stassun, Nemanja Jovanovic, Julien Lozi, Tomoyuki Kudo, et al. "SCExAO AND GPI Y JH BAND PHOTOMETRY AND INTEGRAL FIELD SPECTROSCOPY OF THE YOUNG BROWN DWARF COMPANION TO HD 1160." IOP PUBLISHING LTD, 2017. http://hdl.handle.net/10150/623097.
Pagotto, Ilaria. "Mass determination of supermassive black holes in nearby galaxies." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3427292.
Questo lavoro di tesi è dedicato alla misura della massa dei buchi neri supermassicci (SBH) che si celano al centro delle galassie quiescenti vicine. Aumentare il campione di SBH di massa nota permette di studiarne le relazioni con le altre proprietà delle galassie per poterne investigare l'evoluzione congiunta. Nuovi limiti stringenti sulla massa del SBH di 7 galassie sono stati fissati dalla misura della larghezza delle righe nebulari del gas ionizzato in spettri presi con l'Hubble Space Telescope (HST) entro aperture di dimensioni inferiori al secondo d'arco. La dispersione di velocità delle stelle è stata misurata con spettri a fenditura lunga presi da terra e il raggio efficace è stato ricavato dalla decomposizione fotometrica di immagini della Sloan Digital Sky Survey. Questi limiti di massa si dispongono parallelamente e al di sopra della relazione tra la massa del SBH e la dispersione di velocità delle stelle e non dipendono dalla morfologia o dalla distanza delle galassie. Questo suggerisce che il potenziale gravitazionale nei nuclei galattici è ben tracciato dalla larghezza delle righe di emissione se il gas si concentra verso il centro. Il numero delle galassie con un limite sulla massa del SBH ricavato dalla larghezza delle righe di emissione sale così a 114 oggetti. Queste galassie sono state ulteriormente analizzate includendo nel modello dinamico il contributo della massa stellare per ottenere limiti ancora più stringenti sulla massa del SBH. A tale scopo la brillanza superficiale misurata da immagini HST e il rapporto massa-luminosità tipico di una popolazione stellare vecchia e ricca in metalli sono stati usati per 100 galassie vicine (D<100 Mpc) e con un'ampia varietà di morfologie (E-Sc) e dispersioni di velocità (58-419 km/s). La forma dei profili delle righe di emissione e dell'andamento radiale del loro flusso sono stati studiati per escludere che le forze non gravitazionali giocassero un ruolo rilevante nella stima della massa del SBH. Il contributo stellare è maggiore per galassie con bassa dispersione di velocità, anche per la presenza di un ammasso/disco stellare nucleare, e trascurabile per le ellittiche. Esso dipende dalle dimensioni dell'apertura ma non dalla distanza della galassia. I nuovi limiti di massa si dispongono parallelamente alla relazione tra la massa del SBH e la dispersione di velocità ed eccedono il valore predetto dalla medesima solo di un fattore 1.7. Questo è un risultato notevole visto che il modello dinamico si basa su una distribuzione e cinematica del gas non spazialmente risolte. Infine, sono state ottenute nuove misure di dispersione di velocità stellare nel nucleo di 28 galassie. Gli spettri HST ottenuti con il reticolo G750M sono stati interpolati con modelli di popolazioni stellari e varie righe di emissione gaussiane, vincolando la popolazione stellare nel nucleo delle galassie grazie a spettri presi con il reticolo G430L. Queste misure permettono di porre dei forti vincoli sulla massa del SBH come mostrano i casi di NGC 4435 e NGC 4459. Si tratta di due galassie lenticolari caratterizzate da valori simili di dispersione di velocità stellare ma con masse di SBH molto diverse. In particolare, quella di NGC 4435 è molto più bassa rispetto a quanto predetto dalla relazione tra la massa del SBH e la dispersione di velocità stellare. Grazie a modelli dinamici stellari assisimmetrici è stata riprodotta la cinematica ottenuta da spettroscopia a campo integrale usando immagini HST e adottando come massa del SBH quella predetta dalla relazione con la dispersione di velocità. Questi modelli permettono di predire il valore centrale di dispersione di velocità e di confrontarlo con il valore osservato. Mentre per NGC 4459 il valore teorico e quello osservato sono in accordo, il valore misurato per NGC 4435 è molto più basso rispetto che a quello del modello dinamico indicando che la galassia ospita un SBH meno massiccio del normale.
Randriamampandry, Solohery Mampionona. "Stellar masses of star forming galaxies in clusters." University of the Western Cape, 2010. http://hdl.handle.net/11394/3028.
We determine the stellar mass of star forming galaxies in the X-ray luminous cluster MS 0451.6-0305 at z ∼ 0.54. The stellar masses are estimated from fitting model spectral energy distributions (SEDs) to deep, optical UBRIz observations obtained from WIYN 3.5m telescope and public NIR K-band image from Palomar Observatory telescope. The model SEDs are based on the stellar population synthesis (SPS) model of Bruzual & Charlot (2003) and Conroy et al. (2009) that span a wide range of age, star formation history, Initial Mass Function (IMF), metallicity and dust content. We measure stellar masses for galaxies down to M∗∼2×10⁸M(.) We find a tight correlation between stellar masses derived from the two SPSs. We compare the derived stellar masses to the dynamical masses for a set of 25 star forming galaxies. The dynamical masses are derived from high resolution, spectroscopic observations of emission lines from the DEIMOS spectrograph on the Keck telescope. A strong correlation is seen between the dynamical and stellar mass for the galaxies; and the star forming galaxies show fairly constant ratio between stellar and dynamical mass. When comparing to the field sample of Guzm ́an et al. (2003) of luminous compact blue galaxies, we see an excess of low mass galaxies in the cluster.
South Africa
Czanik, Robert Johann. "An optical study of the high mass star forming region RCW 34 / Robert Johann Czanik." Thesis, North-West University, 2013. http://hdl.handle.net/10394/9102.
Thesis (MSc (Space Physics))--North-West University, Potchefstroom Campus, 2013
Burke, Christopher J. "Survey for transiting extrasolar planets in stellar systems stellar and planetary content of the Open Cluster NGC 1245 /." Columbus, Ohio : Ohio State University, 2005. http://rave.ohiolink.edu/etdc/view?acc%5Fnum=osu1132168623.
Pastorelli, Giada. "Calibrating the thermally-pulsing asymptotic giant branch phase through resolved stellar populations in nearby galaxies." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3427185.
La maggior parte dei processi fisici che controllano l'evoluzione delle stelle di ramo asintotico nella fase dei pulsi termici (TP-AGB) non sono ancora stati pienamente compresi e devono essere modellati con descrizioni parametriche. Le incertezze dei modelli hanno un impatto sull'interpretazione delle proprietà spettrofotometriche delle galassie fino ad alto redshift. Nel contesto del progetto ERC - STARKEY, lo scopo di questa Tesi è di vincolare i parametri incerti, ovvero il terzo dredge-up e la perdita di massa nei modelli stellari AGB. A tal fine, ho effettuato dettagliate simulazioni di popolazioni stellari della Piccola Nube di Magellano basate su robuste misure della storia di formazione stellare spazialmente risolta, derivata dalla fotometria infrarossa della survey VISTA delle Nubi di Magellano. Ho confrontato i risultati dei cataloghi sintetici con accurate osservazioni delle popolazioni stellari risolte nelle bande infrarosse di 2MASS e Spitzer. Un'estesa griglia di tracce evolutive TP-AGB è stata calcolata con diverse prescrizioni di perdita di massa e terzo dredge-up. Imponendo ai modelli di riprodurre i conteggi stellari e le funzioni di luminosità osservate delle stelle AGB e delle sottoclassi di AGB ricche di ossigeno, ricche di carbonio e delle stelle più arrossate, ho posto vincoli quantitativi sull'efficienza del terzo dredge-up e della perdita di massa. Le funzioni di luminosità osservate in tutti i filtri infrarossi disponibili sono riprodotte con successo da due set di modelli: il primo ha una perdita di massa con efficienza relativamente alta per le stelle ricche di ossigeno e il secondo ha un'efficienza di perdita di massa inferiore e una ridotta efficienza del terzo dredge-up per le stelle TP-AGB più massicce, ovvero con massa iniziale maggiore di circa tre masse solari. Sulla base di quest'ultimo set di modelli ho presentato una completa caratterizzazione della popolazione AGB della Piccola Nube di Magellano in termini di parametri stellari, inclusi i tassi di perdita di massa previsti, i valori di massa iniziale e rapporto carbonio ossigeno. Ho utilizzato i modelli TP-AGB calibrati nella Piccola Nube di Magellano per simulare le variabili a lungo periodo nella Grande Nube di Magellano osservate da Gaia. Il notevole accordo tra modelli e osservazioni ha permesso di guidare l'interpretazione di un nuovo diagramma osservativo capace di distinguere fotometricamente gli stadi evolutivi, le masse iniziali e il tipo chimico di queste stelle. Nel contesto della collaborazione scientifica Large Synoptic Survey Telescope (LSST), ho prodotto cataloghi contenenti la fotometria sintetica delle Nubi di Magellano nei filtri di Gaia e LSST. Questi cataloghi, assieme alle simulazioni della Galassia, saranno rese disponibili alla comunità scientifica tramite NOAO Data Lab per aiutare a definire la strategia osservativa dei programmi "mini-survey" di LSST. Inoltre, ho simulato alcuni campioni di stelle AGB in galassie locali e ho trovato un buon accordo tra dati e modelli. Tuttavia, per poter considerare questi oggetti nella calibrazione dei modelli TP-AGB è necessario migliorare le simulazioni per tenere conto degli effetti del crowding e delle diverse regioni utilizzate per la derivazione della storia di formazione stellare e l'identificazione delle stelle AGB. I prodotti di questo lavoro, ovvero isocrone stellari calibrate e periodi di pulsazione delle variabili a lungo periodo, saranno resi pubblicamente disponibili per interpretare dati osservativi già disponibili e dati che verranno rilasciati dai futuri telescopi. I modelli TP-AGB calibrati potranno essere inclusi in modelli di sintesi di popolazione utilizzati per analizzare la luce integrata di galassie nell'Universo extragalattico.
Cariddi, Stefano. "The mass assembly in galaxies and clusters: a new perspective from the luminosity profiles." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3425239.
Contesto: Gli ammassi di galassie sono le più grandi strutture virializzate dell’Universo osservabile e comprenderne le proprietà può fornire molte informazioni utili sia in ambito astrofisico che cosmologico. Scopo: Lo scopo del nostro lavoro è di derivare i profili di luminosità e massa per un campione di ammassi di galassie dell’Universo locale tratti dalla survey Omega-WINGS, di studiarne le principali relazioni di scala e di compararle con quelle valide per le galassie “early-type” (ETG). Metodo: Abbiamo unito i dati delle survey WINGS e Omega-WINGS, ordinato le sorgenti in funzione della loro distanza dalla galassia d’ammasso più brillante (BCG) e calcolato i profili di luminosità integrata nelle bande B e V, tenendo conto di estinzione, completezza spaziale e fotometrica, correzione K e sorgenti di campo. Infine, sfruttando il campione spettroscopico, abbiamo derivato i profili di massa stellare degli ammassi. Risultati: Abbiamo ottenuto i profili di luminosità di 46 ammassi di galassie, raggiungendo il raggio viriale in 30 casi, e i profili di massa di 42 di questi. Successivamente, abbiamo interpolato tutti i profili di luminosità con una o due componenti di Sérsic innestate l’una dentro l’altra, e abbiamo così derivato i parametri degli ammassi. Questi parametri sono stati usati per ottenere delle relazioni da paragonare a quelle valide per un campione di ETG degli ammassi stessi. Conclusioni: Abbiamo scoperto che gli ammassi di galassie analizzati sono strutture non omologhe (come le ETG) e che mostrano una sequenza di oggetti rossi nel diagramma colore-magnitudine (CM) molto simile a quella delle galassie d’ammasso. Queste proprietà non sono attese dal corrente scenario di formazione delle strutture cosmiche. In particolare, l’esistenza di una relazione CM per gli ammassi, identificata qua per la prima volta, suggerisce che le strutture di materia barionica crescano ed evolvano in maniera analoga a tutte le scale. Abbiamo inoltre fornito una spiegazione alle proprietà del piano fondamentale delle ETG e degli ammassi in termini di taratura fine tra il tasso di formazione stellare medio e le caratteristiche strutturali e dinamiche del sistema. Infine, abbiamo mostrato come in almeno metà dei casi il profilo di luminosità dell’ammasso rispecchi quello della rispettiva BCG.
Castel, Jérôme. "Developpements en spectrométrie de masse structurale pour la caratérisation de protéines d'intérêt thérapeutique." Electronic Thesis or Diss., Strasbourg, 2024. http://www.theses.fr/2024STRAF003.
This PhD work focuses on methodological developments in structural mass spectrometry (MS), especially by hydrogen/deuterium exchange coupled to MS (HDX-MS), by native MS coupled or not to ion mobility (IM-MS) and more recently mass photometry, for the characterization of various proteins of therapeutic interest. In particular, this work has demonstrated the contribution of a combination of structural MS approaches to the in-depth characterization of membrane proteins, from the analysis of intact proteins to their conformational dynamics. The implementation of new analytical strategies in IM-MS and HDX-MS has also been evaluated for the detailed structural characterization of therapeutic antibodies. Finally, the benefits of HDX-MS approach was illustrated for the conformational and dynamic screening of ligands in the context of the study of protein/ligand interactions involving nuclear receptors
McAllister, Martin J. "Photometric mass determinations of eclipsing cataclysmic variables." Thesis, University of Sheffield, 2017. http://etheses.whiterose.ac.uk/19647/.
Richardson, Matthew. "Mass Estimation through Fusion of Astrometric and Photometric Data Collection with Application to High Area-to-Mass Ratio Objects." DigitalCommons@CalPoly, 2017. https://digitalcommons.calpoly.edu/theses/1742.
Fernando, Jennifer. "Caractérisation des propriétés physiques de la surface de Mars à partir de mesures spectro-photométriques orbitales." Thesis, Paris 11, 2014. http://www.theses.fr/2014PA112293/document.
The PhD work focuses on the characterization of geological processes on planetary surfaces. Due to the lack of broad scale in situ information about the surface physical properties of the Martian materials (recording the geological processes), my work centers on the development and validation of an approach for their estimation from orbital spaceborne datasets. In addition, determining the physical properties has an implication for the spectroscopic interpretation notably for the mineral abundances. More specifically, I developed an approach for the determination and the analysis of the Martian surface scattering properties using CRISM (Compact Reconnaissance Imaging Spectrometer for Mars) observations [Murchie et al., 2007] on-board MRO (Mars Reconnaissance Orbiter). CRISM provides multi-angular (varied emission angles) hyperspectral images which allow the characterization of the surface scattering behavior at ∼200m/pixel. The scattering behavior depends on the material composition but also the physical properties such as the grain size, shape, internal structure, and the surface roughness / porosity. The main objective is to observe the spatial variations of the surface scattering properties and the photometric parameters as a function of geological units.The methodology I employ is based on the estimation of the surface photometric parameters in term of surface physical properties. After an atmospheric correction (aerosols) by the Multi-angle Approach for Retrieval of the Surface Reflectance from CRISM Observations (MARS-ReCO) [Ceamanos et al., 2013] developed in collaboration with X. Ceamanos and S. Douté (IPAG, France), I analyze the surface reflectance taken at varied geometries by inverting the Hapke photometric model [Hapke, 1993] depending on six parameters (single scattering albedo, 2-term phase function, macroscopic roughness and 2-term opposition effects parameters) in a Bayesian framework [Fernando et al., 2013]. The algorithm for the correction for the aerosols and the methodology for the estimates of surface photometric parameters have been validated by comparing the results from orbit to the in situ photometric measurements from Mars Exploration Rover (MER) rovers [Fernando et al. 2013].The MER landing sites located at Gusev Crater and Meridiani Planum provide an excellent opportunity to ground truth and validate the interpretation of derived Hapke photometric parameters as both orbital and in situ data are readily available over numerous geological terrains. Orbital results are consistent with the in situ observations. In my work, I mapped the surface scattering properties in and around the rover path, providing extended information over a wider area. Significant variations in the scattering properties are observed inside a CRISM observation (10x10km) suggesting that the surfaces are controlled by local geological and climatic processes [Fernando et al., in revision].The last part of this work focuses on the determination of the surface photometric parameters of different Martian geological terrains under different contexts in order to identify variabilities of the scattering properties
Perakis, Nikolaos. "Separation et detection selective des composes soufres dans les fractions lourdes des petroles : geochimie des benzo (b) thiophenes." Université Louis Pasteur (Strasbourg) (1971-2008), 1986. http://www.theses.fr/1986STR13093.
Karalidi, Theodora, Dániel Apai, Mark S. Marley, and Esther Buenzli. "MAPS OF EVOLVING CLOUD STRUCTURES IN LUHMAN 16AB FROM HST TIME-RESOLVED SPECTROSCOPY." IOP PUBLISHING LTD, 2016. http://hdl.handle.net/10150/621380.
Miles-Paez, Paulo A., Stanimir A. Metchev, Aren Heinze, and Daniel Apai. "Weather on Other Worlds. IV. H alpha Emission and Photometric Variability Are Not Correlated in L0-T8 Dwarfs." IOP PUBLISHING LTD, 2017. http://hdl.handle.net/10150/624337.
Obermeier, Christian, Thomas Henning, Joshua E. Schlieder, Ian J. M. Crossfield, Erik A. Petigura, Andrew W. Howard, Evan Sinukoff, et al. "K2 DISCOVERS A BUSY BEE: AN UNUSUAL TRANSITING NEPTUNE FOUND IN THE BEEHIVE CLUSTER." IOP PUBLISHING LTD, 2016. http://hdl.handle.net/10150/622698.
Martin, Christian. "Contribution a l'etude des etoiles doubles hipparcos. Photometrie des doubles visuelles et calcul de masse des binaires a courte periode." Nice, 1996. http://www.theses.fr/1996NICE4971.
Shan, Yutong, Jennifer C. Yee, Brendan P. Bowler, Lucas A. Cieza, Benjamin T. Montet, Héctor Cánovas, Michael C. Liu, et al. "The Multiplicity of M Dwarfs in Young Moving Groups." IOP PUBLISHING LTD, 2017. http://hdl.handle.net/10150/627110.
Lamareille, Fabrice. "Évolution cosmologique des propriétés physiques des galaxies." Phd thesis, Université Paul Sabatier - Toulouse III, 2006. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00090655.
Ce travail de thèse porte préférentiellement sur l'étude des relations masse-métallicité ou luminosité-métallicité qui permettent d'établir un lien entre les deux processus majeurs responsables de l'évolution des galaxies: l'assemblage de la masse stellaire (formation d'étoiles ou fusion de galaxies) et l'enrichissement chimique du milieu interstellaire par les générations d'étoiles successives. Nous montrons que la forme de cette relation est un très bon test des modèles de formation et d'évolution des galaxies. Nous étudions ensuite la relation luminosité-métallicité de référence obtenue à partir du relevé 2dFGRS dans l'Univers local. Puis nous étudions l'évolution en fonction de l'âge de l'univers de la relation luminosité-métallicité à l'aide d'un petit échantillon (LCL05), puis de la relation masse-métallicité à l'aide du grand relevé VVDS. Plusieurs résultats obtenus avec ces différents échantillons sont des indices en faveur du modèle hiérarchique: les galaxies les plus massives se formeraient par fusion progressive de galaxies plus petites.
Les propriétés physiques d'un grand nombre de galaxies sont estimées à l'aide d'outils d'analyse automatiques spécifiquement développés, ou adaptés à nos besoins, durant cette thèse. Comme résultats annexes, de nouvelles calibrations de la classification spectrale ou du taux de formation d'étoiles des galaxies sont obtenues à partir des grands relevés de l'univers local (respectivement 2dFGRS et SDSS). Ce travail offre de nombreuses perspectives de par le nombre et la diversité des données disponibles.
Lyo, A.-Ran Physical Environmental & Mathematical Sciences Australian Defence Force Academy UNSW. "The nearby young [special character] Chamaeleontis cluster as a laboratory for star formation and evolution." Awarded by:University of New South Wales - Australian Defence Force Academy. School of Physical, Environmental and Mathematical Sciences, 2004. http://handle.unsw.edu.au/1959.4/38707.
Pablo, Herbert, Noel Richardson, Anthony Moffat, Michael Corcoran, Tomer Shenar, Omar Benvenuto, Jim Fuller, et al. "A Coordinated X-ray and Optical Campaign of the Nearest Massive Eclipsing Binary, δ Orionis Aa. III. Analysis of Optical Photometric (MOST) and Spectroscopic (Ground Based) Variations." Digital Commons @ East Tennessee State University, 2015. https://dc.etsu.edu/etsu-works/6234.
Cesetti, Mary. "Observational constraints to the stellar populations in the center of galactic spheroids." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2009. http://hdl.handle.net/11577/3426046.
Gli sferoidi galattici rappresentano uno dei punti chiave per comprendere la formazione e l'evoluzione delle galassie, sopratutto per quanto riguarda la formazione stellare. Infatti, conoscere il contenuto stellare delle galassie early-type fornishe importanti indicazioni sulla formazione e l'evoluzione chimica delle loro stelle. Due sono gli argomenti trattati in questa tesi entrambi connessi con lo studio delle popolazione stellari non risolte nel centro delle galassie. Il primo studia dettagliatamente le proprietà fotometriche di tre galassie appartenenti all'ammasso della Vergine che ospitano un disco stellare nel loro nucleo. Il secondo mira ad individuare le righe spettrali fondamentali per lo studio delle popolazioni stellari nel vicino infrarosso (NIR). I nuovi indici spettrali definiti nel NIR hanno dimostrato essere notevolmente efficaci per l'analisi delle popolazioni stellari. Un semplice modello di popolazione stellare semplice (SSP) è stato creato per interpretare la luce integrata nel vicino infrarosso. Lo sviluppo del modello SSP ha messo in evidenza alcuni limiti delle librerie stellari spettrali oggigiorno disponibili. Pertanto è stato studiato lo spettro di alcune stelle supergiganti rosse a bassa metallicità nel NIR.
Lindgren, Sara. "Metallicity determination of M dwarfs." Doctoral thesis, Uppsala universitet, Observationell astrofysik, 2017. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-332102.
Delorme, Philippe. "Les naines brunes dans les relevés grand champ." Phd thesis, Grenoble 1, 2008. http://www.theses.fr/2008GRE10155.
My PhD research work, under the supervision of Thierry Forveille and Xavier Delfosse at the laboratoire d'astrophysique de Grenoble, is centered on identifying brown dwarfs in a new-generation wide-field survey, the Canada-France Brown Dwarfs Survey -CFBDS-. Its main goals are to identify cooler and low metallicity brown dwarfs for detailed study, and to assemble a large sample of more ordinary brown dwarfs for statistical analyses. My role, as the only full-time member of this international collaboration, included the programming of an analysis and selection pipeline to identify the rare brown dwarf candidates in the very large image database, as well as coordination of the internation collaboration. Chapter 1 summarizes the state of brown dwarf science at the start of this PhD. Chapter 2 presents the Canada-France Brown Dwarfs and our analysis strategy. Chapter 3 describes the pipeline 1 developed to optimally identify brown dwarfs (as well as high redshift quasars) candidates in the CFBDS images. This chapter also describes the Point Spread Function -PSF- fitting module which 1 added to the well known \textit{Source Extractor} image analysis package. Chapter 4 presents the resulting brown dwarf candidates, assesses the statistical biases of the CFBDS survey, and evaluates the associated field brown dwarfs luminosity function. Finally, Chapter 5 briefly reviews the the physical informations which can be extracted from brown dwarfs spectra, and examines in that light the spectra which we obtained for two dozen of our candidates. It ends with discussions of our disco very of the cooldest brown dwarf published to date, CFBDS0059, and of what is likely the first T subdwarf
Delorme, Philippe. "Les naines brunes dans les relevés grand champ." Phd thesis, Université Joseph Fourier (Grenoble), 2008. http://tel.archives-ouvertes.fr/tel-00351010.
Hill, David T. "The optical and NIR luminous energy output of the Universe : the creation and utilisation of a 9 waveband consistent sample of galaxies using UKIDSS and SDSS observations with the GAMA and MGC spectroscopic datasets." Thesis, University of St Andrews, 2011. http://hdl.handle.net/10023/1696.
Ibrahim, Ayman Wagdy Mohamed. "Predicting glare in open-plan offices using simplified data acquisitions and machine learning algorithms." Thesis, Queensland University of Technology, 2020. https://eprints.qut.edu.au/204266/1/Ayman%20Wagdy%20Mohamed_Ibrahim_Thesis.pdf.
Hermes, James Joseph Jr. "Gravitational waves, pulsations, and more : high-speed photometry of low-mass, He-core white dwarfs." 2013. http://hdl.handle.net/2152/21608.
text
Buxton, Michelle Maree. "Optical and infrared observations of low-mass X-ray binaries with black hole candidates." Phd thesis, 2002. http://hdl.handle.net/1885/148662.
Theissen, Christopher. "Low-mass stars with extreme mid-infrared excesses: potential signatures of planetary collisions." Thesis, 2018. https://hdl.handle.net/2144/31675.
Razim, Oleksandra. "Improving the reliability of photometric redshift catalogues with Self-Organizing Maps." Tesi di dottorato, 2021. http://www.fedoa.unina.it/13280/1/Razim_Thesis.pdf.
Tagare, Hemant D. "A theory of photometric stereo for a general class of reflectance maps." Thesis, 1990. http://hdl.handle.net/1911/16396.
Bean, Keri Marie. "Determining Nighttime Atmospheric Optical Depth Using Mars Exploration Rover Images." Thesis, 2013. http://hdl.handle.net/1969.1/151097.
Chatterjee, Avishek. "Geometric Calibration and Shape Refinement for 3D Reconstruction." Thesis, 2015. https://etd.iisc.ac.in/handle/2005/4546.
Gonzalez, Elizabeth Johana. "Observación y análisis de sistemas astrofísicos usando fenómenos de lentes gravitacionales." Doctoral thesis, 2017. http://hdl.handle.net/11086/5850.
Presentamos el desarrollo de un código destinado al análisis de imágenes fotométricas para la determinación de masas de sistemas de galaxias, mediante el fenómeno de lente débil. Luego de ser testeado en una serie de imágenes simuladas, analizamos una muestra de cúmulos de galaxias de baja luminosidad en rayos-X. Obtuvimos una buena correlación entre las masas de lentes estimadas y las luminosidades de rayos-X, la cual se corresponde con otras determinaciones de esta relación. Para aquellos sistemas con mayor relación señal-ruido, estimamos la distribución de densidad identificándose un candidato a cúmulo en interacción. Además, analizamos una extensa muestra de grupos y cúmulos de galaxias utilizando técnicas de apilamiento, para la cual se estudio la relación masa-riqueza y se vinculó con la distribución de ocupación de halos. Finalmente, presentamos resultados preliminares sobre el análisis de un cúmulo de galaxias recientemente clasificado como candidato a sistema en interacción.
We present the developenent of a pipeline for the lensing analysis of ground-based images to obtain the masses of galaxy systems. After it was tested in simulated data we analized a sample low X-ray luminosity galaxy clusters. The correlation between our weak lensing mass determinations and the X-ray luminosities is suitably fitted by other estimations of the mass-luminosity relations. For the systems with larger signal-to-noise ratio, we derive the density distribution, from which we detect a possible merging system. Also, we analyzed a large sample of groups and clusters of galaxies using stacking techniques. For this sample we derive the mass-richness relation and we compare it with the halo occupation distribution. Finally, we present preliminary results of the analysis of a galaxy cluster recently classified as a possible interacting system.
Giammichele, Noemi. "Analyse des paramètres atmosphériques des étoiles naines blanches dans le voisinage solaire." Thèse, 2010. http://hdl.handle.net/1866/4871.
We present improved atmospheric parameters of nearby white dwarfs lying within 20 pc of the Sun. The aim of the current study is to obtain the best statistical model of the least-biased sample of the white dwarf population. A homogeneous analysis of the local population is performed combining detailed spectroscopic and photometric analyses based on improved model atmosphere calculations for various spectral types including DA, DB, DQ, and DZ stars. The spectroscopic technique is applied to all stars in our sample for which optical spectra are available. Photometric energy distributions, when available, are also combined to trigonometric parallax measurements to derive effective temperatures, stellar radii, as well as atmospheric compositions. A revised catalog of white dwarfs in the solar neighborhood is presented. We provide for the first time a comprehensive analysis of the mass distribution and the chemical distribution of white dwarf stars in a volume-limited sample.