Academic literature on the topic 'Mascolinità, genere'

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Journal articles on the topic "Mascolinità, genere"

1

Giovanardi, Guido, and Vittorio Lingiardi. "Il confine del transgender e nuovi significati per la psicoanalisi." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 1 (March 2021): 55–60. http://dx.doi.org/10.3280/pu2021-001006.

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Abstract:
L'articolo di Griffin Hansbury (2017a) "L'uomo vaginale: lavorare con la corporeità di uomini queer al confine del transgender" è un contributo originale, capace di stimolare la psicoanalisi a riflettere e a produrre linguaggio sui confini di genere delle identità maschili. Reinvenzione "incarnata" di concetti già noti all'elaborazione psicoanalitica (in autori come Judith Butler, Jessica Benjamin o Ken Corbett), la proposta di un "Vaginale maschile" può allargare il campo delle simbolizzazioni disponibili nel lavoro clinico con pazienti di genere maschile (cisgender e transgender, omosessuali ed eterosessuali). Tale ampliamento può essere uno strumento utile per lavorare, clinicamente e culturalmente, sia sul versante "fluido" e queer sia su quello "rigido" (di una mascolinità oggi da alcuni definita "tossica") delle identificazioni maschili.
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2

Trębski, Krzysztof. "LA QUESTIONE “GENDER”: UNA SFIDA PER L’ANTROPOLOGIA CRISTIANA." Forum Teologiczne 20 (December 13, 2019): 97–108. http://dx.doi.org/10.31648/ft.4806.

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Abstract:
La teoria del “gender” si riferisce all’opinione che l’identità sessuale non è determinata dal sesso biologico di una persona, ma indica il genere in cui un individuo si identifica in base ai propri desideri soggettivi. Tale teoria tratta le differenze tra i sessi come elettive e socialmente costruite. Sostiene che una persona può nascere con un corpo che non corrisponde all’identità maschile o femminile “percepita”. Questo ha profonde implicazioni sociali: nega la differenza e la reciprocità nella natura di un uomo e una donna e immagina una società senza differenze sessuali, eliminando così la base antropologica della famiglia.La Chiesa cattolica respinge questa ideologia, insegnando che Dio crea le persone come maschio o femmina e che il corpo e l’anima sono così uniti da formare un essere completo; quindi la differenza sessuale non è un incidente o un difetto, ma è un dono di Dio che aiuta le persone ad avvicinarsi l’uno all’altra e a Dio stesso. La Chiesa afferma altresì che il proprio sesso biologico fa parte del piano divino e che ogni persona dovrebbe riconoscere e accettare la propria identità sessuale basata sulla complementarietà dei sessi. Ogni persona è chiamata a sviluppare la propria identità sessuale in un modo che integri la propria mascolinità o femminilità nell’ambito delle relazioni con gli altri.L’articolo presenta l’insegnamento del Magistero della Chiesa cattolica e spiega che la complementarità tra i sessi non è intesa come fonte di oppressione o disuguaglianza, ma testimonia la bellezza del piano di Dio per l’umanità.
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Fiorino, Vinzia, Orsetta Bechelloni, Sandro Bellassai, and Maria Malatesta. "Genere e mascolinita. Uno sguardo storico." Le Mouvement social, no. 203 (April 2003): 130. http://dx.doi.org/10.2307/3780239.

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4

Rodrigues, Rodrigo Vicente. "A atualidade de Vitaliano Brancati: figurações do masculino e do feminino em Il bell’Antonio e a construção de gêneros na sociedade brasileira." Revista Italiano UERJ 12, no. 2 (July 13, 2022): 18. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.67583.

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Abstract:
RESUMO: Partindo da obra Il bell’Antonio, de Vitaliano Brancati, este artigo visa a verificar como são construídas as noções de feminino e masculino dentro do romance e a demonstrar como a nossa sociedade contemporânea ecoa muitos pontos do mundo siciliano do primo novecento evocados pelo escritor. Para tanto foram usados textos teóricos que focam a questão da construção dos gêneros como algo social e historicamente condicionado, o que se mostra particularmente importante neste momento, em que se vê um recrudescimento de discursos conservadores e uma guinada à direita no Brasil. Nesse sentido, demonstrar-se-á a atualidade da obra de Brancati e a importância da literatura como convite à alteridade e à reflexão para se pensar a própria realidade, mesmo apesar da distância temporal e da diferença de contextos entre a realidade que Il bell’Antonio encerra e a nossa.Palavras-chave: Masculinidade. Feminilidade. Literatura italiana. Machismo.ABSTRACT: Basato sul libro Il bell'Antonio, di Vitaliano Brancati, questo articolo si propone di verificare come le nozioni di femminile e maschile siano costruite all'interno del romanzo e di dimostrare come la nostra società contemporanea rifletta molti punti del mondo siciliano del primo novecento evocati in quest’opera. Pertanto, i testi teorici che si concentrano sulla costruzione di generi sono stati impiegati al fine di dimostrare che essa è qualcosa di condizionato socialmente e storicamente. Ciò è particolarmente importante in questo momento, quando in Brasile c'è un aumento dei discorsi conservatori e una svolta a destra. In questo contesto verrà dimostrata la rilevanza dell'opera di Brancati e l'importanza della letteratura come invito all'alterità e alla riflessione su la realtà attuale, a dispetto della distanza temporale e della differenza di contesti tra la realtà che Il bell 'Antonio mostra e la nostra.Parole-chave: Mascolinità. Feminilità. Letteratura italiana. Maschilismo.ABSTRACT: Based on the work Il bell'Antonio, by Vitaliano Brancati, this article aims to verify how the notions of feminine and masculine are constructed within the novel and to demonstrate how our contemporary society echoes many points of the Sicilian world evoked by the writer in his work. To do so, theoretical texts that focus on the issue of gender construction as something social and historically conditioned were used. This is particularly important at this moment, when the conservative discourses and the far-right increase in Brazil. In this context, the relevance of Brancati's work is evocated as something very current and the importance of literature as an invitation to otherness and reflection to think about the reality itself will be demonstrated, in spite of the temporal distance and the difference of contexts between the reality of Il bell 'Antonio and ours.Keywords: Masculinity. Femininity. Italian literature. Male Chauvinism.
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5

Toscano, Bruno Walter Renato. "Spazi di eccezione nel Cile di Pinochet: un’analisi di genere delle violenze sessuali nei centros de detención (1973-1989)." Sémata: Ciencias Sociais e Humanidades, no. 33 (March 25, 2022). http://dx.doi.org/10.15304/semata.33.7404.

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Abstract:
L’articolo intende esaminare le violenze sessuali verificatisi nei campos di prigionia cileni durante il regime di Pinochet (1973-1989) attingendo alla definizione di Stato d’eccezione di Giorgio Agamben. Con l’obiettivo di mostrare la continuità tra la svolta neoliberista del Cile post-golpe e la separazione tra mascolinità e femminilità nei campi di prigionia, verranno analizzate sia le dichiarazioni delle vittime – uomini e donne – sia le testimonianze pubblicate dalle Commissioni di Verità negli anni successivi al regime militare. In questo modo si sottolineerà la funzione biopolitica delle violenze sessuali atte a fissare sul corpo delle vittime un’identità di genere definita e a cui doveva corrispondere un processo di separazione tra sfera privata e sfera pubblica. Infine, l’articolo spiegherà in che modo le violenze sessuali furono il frutto di una più vasta operazione di rifondazionepolitica del Cile successivo al golpe.
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Duraccio, Caterina. "“I pessimi costumi de’ tristi mariti fuggir si devono”. Cristoforo Bronzini contro la violenza sulle donne." Cartaphilus. Revista de investigación y crítica estética, no. 19 (April 19, 2022). http://dx.doi.org/10.6018/cartaphilus.485301.

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Abstract:
The object of study of this article is the analysis of the Eighth Day of the Second Week of the work by Cristoforo Bronzini entitled Dialogo Della Dignità e della nobiltà delle donne, published in 1628. Bronzini offers examples of virtuous marriage and lashes out against the violent behavior of husbands, following an intertextual line that refers to other authors of the Querelle des Femmes. His work is fully ascribed to the tradition of Italian treatises in defense of the dignity of women, from the request for access to education and all fields of knowledge to equality in marriage. In this context, he affirms the need for mutual love, criticizes the violent manners of husbands and proposes examples of men who respect women, who are characterized by a masculinity that is imposed with dialogue and not with force. Oggetto di studio del presente articolo è l’analisi della Giornata Ottava della Settimana Seconda del trattato di Cristoforo Bronzini intitolato Dialogo della Dignità e della Nobiltà delle donne e pubblicato nel 1628. Bronzini offre esempi matrimoniali virtuosi e si scaglia contro i comportamenti violenti dei mariti, seguendo una linea intertestuale che rimanda ad altri autori e autrici della Querelle des Femmes. L’opera dell’autore marchigiano si ascrive appieno nella tradizione della trattatistica italiana in difesa della dignità delle donne, dalla richiesta di accesso all’istruzione e a tutti i campi del sapere alla parità in ambito matrimoniale. In questo contesto afferma la necessità dell’amore reciproco, critica le maniere violente dei mariti e propone esempi di uomini rispettosi delle donne, che vengono caratterizzati da una mascolinità che si impone con il dialogo e non con la forza.
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Dissertations / Theses on the topic "Mascolinità, genere"

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Brunello, Giulia. "Né "melindrosa", né "almofadinha". Femminilità e mascolinità nel movimento anarchico in Brasile (1899-1935)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2015. http://hdl.handle.net/11577/3424751.

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Abstract:
Neither "melindrosa" nor "almofadinha". Femininity and masculinity in the Brazilian anarchist movement (1899-1935) The woman so called "melindrosa" and her equivalent, the man so called "almofadinha", indicate two examples of behaviour that spread in Brazil in first post war period, as in many other countries, in the name of modernity. The anarchist movement considered them not a symbol of progress, but as another confirmation of traditional gender roles: especially the "melindrosa", beyond an apparent freedom, was the frivolous and capricious woman that men loved yet. This research analyses the anarchist movement developed within São Paulo e Rio de Janeiro. The reference period starts with a drama (Ibsen’s "A doll's house", São Paulo 1899) and finishes with a debate regarding a movie about sexual education (São Paulo, 1935): there two dates demonstrate that cultural phenomenon are important when you try to describe man and woman relationships, but also reveal the existence of anarchism after his defeat in labour and public spaces. By observing femininity and masculinity models emerging from speeches and experiences – press, sociability, mobilization, iconography and theatre –the thesis reveals the variance between ideal models and ordinary behaviours that occur at home, at work and in the free time inside labour neighbourhoods. Starting from the anarchist sexual character, the research also reconstructs the analogy between movement rituality and reading experience, in order to understand what links body representations, sexual beauty and ideal society images. Radical modification of society conceived by anarchism required a new kind of relationship among people: to analyse this relationship means to cast light on sociability, activism and gender.
Né "melindrosa", né "almofadinha". Femminilità e mascolinità nel movimento anarchico in Brasile (1899-1935) La donna "melindrosa" e l’uomo "almofadinha" ritraggono due modelli di comportamento che si diffusero in Brasile nel primo dopoguerra, come in molti altri Paesi, in nome della modernità. Il movimento anarchico li considerò non come segni di progresso, bensì come ulteriore conferma dei ruoli tradizionali di genere: soprattutto la "melindrosa", al di là delle apparenze di libertà, rimaneva quell'essere frivolo e capriccioso che tanto piaceva agli uomini. Oggetto della ricerca è il movimento anarchico che si sviluppò principalmente tra São Paulo e Rio de Janeiro. Il periodo preso in esame inizia con una rappresentazione teatrale ("Casa di bambola" di Ibsen, São Paulo 1899) e finisce con un dibattito a proposito di un film sull'educazione sessuale (São Paulo, 1935). La scelta delle date, che dimostra l’importanza dei fenomeni culturali nel definire i rapporti tra uomo e donna, rivela la persistenza dell’anarchismo, nel campo dei dibattiti sulla morale sessuale, anche dopo la sconfitta del movimento nei luoghi di lavoro e nelle strade. La tesi analizza i modelli di femminilità e di mascolinità che emergono nei discorsi e nelle pratiche – nella stampa, nella sociabilità, nelle mobilitazioni, nell'iconografia e nel teatro –, mettendo in luce lo scarto tra modelli ideali e comportamenti quotidiani che si possono osservare in casa, nel lavoro e nel tempo libero all'interno dei quartieri operai. Partendo dal riconoscimento del carattere sessuato dell’anarchismo, la ricerca ricostruisce inoltre l’analogia tra ritualità del movimento ed esperienza della lettura nei militanti, al fine di cogliere i legami tra rappresentazioni del corpo, bellezza sessuata e immagini di società ideale. La trasformazione radicale della società immaginata dall'anarchismo avanzava l’esigenza di nuovi rapporti tra individui: analizzarli, significa mettere in luce i rapporti tra sociabilità, militanza e genere.
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Occhilupo, Luca. "Le figure genitoriali nella famiglia ipermoderna e le loro conseguenze sul discorso di genere." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/9770/.

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Abstract:
In questo studio abbiamo voluto tentare un approccio multifunzionale per l’analisi della società moderna, più precisamente per analizzare la figura della donna e dell’uomo in questa epoca, figure che non potrebbero essere analizzate senza considerare le tematiche genitoriali e familiari che sono alla base della società stessa, italiana e non solo. Abbiamo voluto indagare sia la figura materna che quella paterna, prendendo spunto dalle opere di Massimo Recalcati e di John Bowlby che tanto hanno meditato per quanto riguarda il rapporto della madre e del padre con il proprio figlio. Ci è sembrato necessario partire dalla famiglia e dalle figure genitoriali poiché queste costituiscono le fondamenta, sin dai tempi antichi, di ogni società, e considerare come sono variate tali figure nell’epoca ipermoderna costituisce un punto essenziale per delineare alcuni punti fondamentali di quella che Zygmunt Baumann ha definito società liquida. La scienza medica ha insegnato che alla base della «cultura» (in senso antropologico), di ogni cultura, sta il tenace legame del figlio con la propria madre, in un rapporto di dipendenza biologicamente determinato dalla prolungata infanzia dell’essere umano, condizionandone l’intera esistenza e, in qualche modo, sottraendogli sempre il raggiungimento della piena maturità. Infatti bisogna considerare che l’intera esistenza di un uomo, di qualsiasi essere umano, è influenzata da ciò che egli vede e sente nei primi anni di vita (nei primi 3 anni di vita, secondo la scienza), pertanto il rapporto con la madre, il primo rapporto con la figura materna, è basilare per la vita futura dell’individuo. Una volta terminato il ruolo materno, ossia quando il ragazzo è pronto per entrare nella società, è il padre (o meglio, la figura paterna) ad accompagnarlo nel suo raggiungimento della virile maturità e a prenderlo per mano durante il periodo, cosiddetto, della castrazione (psicologica), ossia della piena maturità e del distacco dal “seno materno”. Il femminismo con i suoi movimenti degli anni ’70 ha portato ad una rottura, ad una vera e propria rivoluzione nel rapporto tra le parti. La donna ha acquisito una sempre maggiore consapevolezza portando non solo ad un nuovo e rinnovato tipo di femminilità, ma anche, dirimpetto, ad una differente tipologia di mascolinità, probabilmente meno consapevole e più debole, alimentando una sorta di sentimento ginecofobico che acuisce man mano che si va avanti, nonché un’assenza di dialogo tra i due universi, quello femminile e quello maschile, con una paura di fondo da parte di quest’ultimo.
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Bufacchi, Laura <1992&gt. "Homelessness e mascolinità in Giappone." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2020. http://hdl.handle.net/10579/17138.

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Abstract:
Il Giappone è globalmente considerato come un modello di prosperità, modernità e come un “esempio di capitalismo di successo”. Anche due decenni dopo lo scoppio della “bolla economica”, il Giappone risulta essere il terzo paese economicamente più forte al mondo. Grazie alla realizzazione di progressi significativi nell’ultima metà del secolo scorso, le principali città del Giappone hanno registrato un rapido sviluppo, una crescita inimmaginabile e un’impressionante innovazione tecnologica. Come dimostrato dal coefficiente di Gini dello 0,34 , la società gode generalmente di elevati standard di vita e di un alto comfort personale. Tuttavia, il Giappone è anche uno dei paesi dell’OCSE con il più alto livello di povertà (circa il 15,7%) ed è afflitto dal fenomeno dell’homelessness. Da un punto di vista sociale, i senzatetto risultano essere una delle principali preoccupazioni. L’articolo 25 della costituzione giapponese cita: “Tutte le persone avranno il diritto ad un decoroso livello di vita, salutare e colta. In tutti gli ambiti della vita, lo Stato dovrà impegnarsi per promuovere ed estendere il benessere sociale, la sicurezza e la salute pubblica”. In questo caso, la questione dei senzatetto acquisisce molta importanza e significato. Uno stato non trova il successo attraverso l’isolamento e l’ignoranza dei problemi che affliggono la società: esso deve invece riconoscerli e cercare di migliorare i loro bisogni. La notevole crescita di questo fenomeno, avvenuta principalmente durante il decennio perduto del periodo Heisei, ha dunque fatto nascere una diffusa preoccupazione tra i cittadini privati, i politici e i sociologi, portando ad un aumento degli studi e delle ricerche riguardanti il fenomeno dei senzatetto, e delle misure già messe in atto in altre economie avanzate per poter arginare il problema. Una caratteristica che si evince dai sondaggi effettuati dal Governo stesso sull’homelessness in Giappone è il forte squilibrio tra il numero dei senzatetto di sesso femminile e quello dei senzatetto di sesso maschile. Il 98,5%, infatti, è costituito da uomini di mezza età e operai. Secondo i dati e gli studi messi a disposizione dall’OCSE, a livello globale il fenomeno homelessness colpisce principalmente gli uomini single, ma nessuno stato ha una discrepanza di genere simile a quella del Giappone. Uno studio condotto negli Stati Uniti indica come gli uomini normalmente non cercano assistenza per difficoltà fisiche o psicologiche e che questo loro comportamento si ripete anche tra i senzatetto. Ciò può essere, in parte, dovuto al concetto di mascolinità e ai ruoli di genere che influenzano consciamente e inconsciamente gli uomini americani. Agli uomini viene infatti insegnato di essere autosufficienti e di risolvere i problemi da soli piuttosto che sopportare la vergogna percepita nel dover chiedere aiuto. Seguendo il ragionamento portato avanti da questo studio si può ipotizzare che i senzatetto in Giappone siano per la maggior parte di sesso maschile a causa di un’ideologia di genere insita nella loro cultura. Per poter confermare questa teoria questa tesi si concentrerà in primo luogo sul welfare system (rete di sostegno per chi viene considerato “non autosufficiente”), l’ideologia di genere dominante (la quale, come verrà dimostrato più avanti, influenza la vita di tutti i giorni, la politica e il welfare stesso) e le manovre politiche attuate in merito.
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MINIATI, LUISA. "I significati della paternità contemporanea. Una riflessione sul genere maschile e la genitorialità attraverso la pratica autobiografica." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/2158/1160906.

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Abstract:
Il lavoro di ricerca intende proporre una riflessione sul genere maschile e la genitorialità, ambiti di discorso strettamente interrelati che hanno conosciuto importanti cambiamenti e che tuttavia sono intrisi di stereotipi e pregiudizi discriminanti impedendo, sul piano delle pratiche educative, l'affermarsi di modelli divergenti di mascolinità. La ricerca sulla genitorialità maschile si è avvalsa in primo luogo della ricostruzione su un piano diacronico delle trasformazioni che la famiglia e la paternità hanno conosciuto nella società europea, mettendone in rilievo le connessioni con le attuali rappresentazioni di paternità. Parallelamente il lavoro dà conto di una ricerca-azione che si è avvalsa della pratica autobiografica per l'indagine della paternità.
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ZACCONE, FRANCESCA. "Le rappresentazioni della mascolinità nei manuali di letteratura contemporanea per il liceo generale in Grecia." Doctoral thesis, 2019. http://hdl.handle.net/11573/1255177.

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Abstract:
I manuali di letteratura contemporanea per il liceo generale in Grecia costituiscono uno degli ingranaggi più significativi della formazione dei cittadini. Il sistema del libro unico che vige nel Paese fin dall'inizio del XX secolo ha fatto sì che il libro di testo fosse oggetto, nel corso del Novecento, di interessi di carattere politico e ideologico. La tesi indaga i manuali attualmente in uso in un'ottica di genere, al fine di dimostrare come possono influire sulla costruzione di genere degli studenti nell'età cruciale dell'adolescenza. Il focus è posto in particolare sulla costruzione del genere maschile, tramite un'analisi caratterizzata dal close reading dei brani letterari antologizzati e dei paratesti che li accompagnano, ai quali sono applicate le teorie degli Studi sulla Mascolinità, e soprattutto di R.W. Connell, P. Bourdieau e E.K. Sedgwick. Il lavoro si apre con un capitolo che introduce alla storia e alle peculiarità del sistema d'istruzione greco, nonché al modo in cui il destino dei libri scolastici si è intrecciato nel corso del Novecento alla Questione della lingua; prosegue con una mappatura delle posizioni teoriche di riferimento; infine affronta la vera e propria analisi dei testi, che vengono suddivisi in base alla tipologia di rapporti di genere rappresentati al loro interno: mascolinità e sfera privata; mascolinità e sfera pubblica; mascolinità e guerra. Un focus trasversale è dedicato alla rappresentazione della violenza.
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6

BRUNELLO, GIULIA. "Nè melindrosa nè almofadinha. Modelli di femminilità e di mascolinità nel movimento anarchico a San Paulo (1899-1935)." Doctoral thesis, 2016. http://hdl.handle.net/11577/3219842.

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Abstract:
La donna melindrosa e l’uomo almofadinha ritraggono due modelli di comportamento che si diffusero in Brasile nel primo dopoguerra, come in molti altri Paesi, in nome della modernità. Il movimento anarchico li considerò non come segni di progresso, bensì come ulteriore conferma dei ruoli tradizionali di genere: soprattutto la melindrosa, al di là delle apparenze di libertà, rimaneva quell’essere frivolo e capriccioso che tanto piaceva agli uomini. Oggetto della ricerca è il movimento anarchico che si sviluppò principalmente tra São Paulo e Rio de Janeiro. Il periodo preso in esame inizia con una rappresentazione teatrale (Casa di bambola di Ibsen, São Paulo 1899) e finisce con un dibattito a proposito di un film sull’educazione sessuale (São Paulo, 1935). La scelta delle date, che dimostra l’importanza dei fenomeni culturali nel definire i rapporti tra uomo e donna, rivela la persistenza dell’anarchismo, nel campo dei dibattiti sulla morale sessuale, anche dopo la sconfitta del movimento nei luoghi di lavoro e nelle strade. La tesi analizza i modelli di femminilità e di mascolinità che emergono nei discorsi e nelle pratiche – nella stampa, nella sociabilità, nelle mobilitazioni, nell’iconografia e nel teatro –, mettendo in luce lo scarto tra modelli ideali e comportamenti quotidiani che si possono osservare in casa, nel lavoro e nel tempo libero all’interno dei quartieri operai. Partendo dal riconoscimento del carattere sessuato dell’anarchismo, la ricerca ricostruisce inoltre l’analogia tra ritualità del movimento ed esperienza della lettura nei militanti, al fine di cogliere i legami tra rappresentazioni del corpo, bellezza sessuata e immagini di società ideale. La trasformazione radicale della società immaginata dall’anarchismo avanzava l’esigenza di nuovi rapporti tra individui: analizzarli, significa mettere in luce i rapporti tra sociabilità, militanza e genere.
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Books on the topic "Mascolinità, genere"

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Identità in transizione: Dall'analisi critica delle teorie della differenza ai modelli culturali della mascolinità. Milano: Edizioni Unicopli, 2003.

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2

Genere e mascolinità: Uno sguardo storico. Roma: Bulzoni, 2000.

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