Academic literature on the topic 'Manualistica arte del costruire'

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Journal articles on the topic "Manualistica arte del costruire"

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Doimo, Martino. "Mies van der Rohe: Cuba 1957 - Berlin 1968. Il compimento della “nuova” arte del costruire | Mies van der Rohe: Cuba 1957 - Berlin 1968. The fulfillment of the “new” art of building." ZARCH, no. 8 (October 2, 2017): 314. http://dx.doi.org/10.26754/ojs_zarch/zarch.201782172.

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Abstract:
L’arte del costruire (Baukunst) del nostro tempo trova fondamento nella ricerca di una nuova forma di composizione dei differenti autonomi elementi costruttivo/figurativi, nei quali risulta originariamente frammentata e stratificata: l’elemento plastico murario, che si occupa della fondazione del suolo, come massa stereotomica topograficamente modellata in rapporto alla conformazione del luogo; l’elemento propriamente tettonico della struttura di sostegno del riparo, strettamente riferibile ai procedimenti di montaggio di elementi finiti; l’elemento, portatore di motivi tessili, dell’involucro che dà forma allo spazio interno: pura superficie di rivestimento (Bekleidung) tendente alla smaterializzazione. Questi elementi si sono definiti attraverso un lungo processo di formazione, a partire dalla radicale revisione teorica delle tradizionali categorie tettoniche, nel corso dell’Ottocento. Essi sembrano trovare compimento nell’ultima fase della ricerca miesiana della “nuova” arte del costruire, nel progetto della Halle monumentale per Cuba/Berlin (1957-68).KEYWORDS: Mies van der Rohe; tettonica; spazio; struttura; costruzione; Baukunst.The art of building (Baukunst) of our time is founded on the search of a new kind of composition of different autonomous elements, in which it was originally fragmented and stratified: the plastic masonry element of the earthwork, as a stereotomic, topographic mass, closely related to the specific site; the properly tectonic element of the light carpentry framework/roofwork, largely connected to the rational modularity of assembly technique; the dematerialized element of spatial enclosure, as textile cladding surface: the pure dressing (Bekleidung). These elements have been defined through a long form-giving process, started with the radical nineteenth-century theoretical review of traditional tectonic categories. The same elements seem to reach their fulfillment in the last phase of Mies’ research on the “new” art of building: the project for a monumental Halle in Santiago de Cuba, finally built in Berlin (1957-68).KEYWORDS: Mies van der Rohe; tectonics; space; structure; construction; Baukunst.
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Carmagnola, Fulvio. "Prospettive etiche nell'estetica." EDUCAZIONE SENTIMENTALE, no. 16 (September 2011): 94–104. http://dx.doi.org/10.3280/eds2011-016007.

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Abstract:
Nel mondo contemporaneo la bellezza č ancora un valore in se stessa? Questa la questione che propongo nel saggio. La estetizzazione del mondo della vita, ovvero la sempre crescente quantitŕ di "bellezza" presente nei beni economici, č la situazione problematica che prendo in considerazione: come č possibile un punto di vista etico nel campo dell'estetica, se la bellezza oggi non ha solo un valore simbolico, secondo l'affermazione kantiana del paragrafo 59 della("Io dico che la bellezza č il simbolo del bene morale") ma ha piuttosto un sempre crescente significato economico? Sono dell'idea che ciň che il pensatore francese Jean-Francois Lyotard chiamava "condizione postmoderna" (1979) implichi una nuova condizione della bellezza, che va sotto il nome di estetizzazione: il design, inteso come un punto di vista che privilegia la forma e l'aspetto attraente dei beni economici o "la pelle della cultura" (D. De Kerkhove) assume la prioritŕ sull'Arte e sugli artefatti di alto livello, e diventa l'aspetto principale della bellezza. Dunque noi dobbiamo prendere in considerazione i processi di valorizzazione economica e le basi istituzionali dei sistemi (Sistema-Arte, Sistema-Design. Sistema-Moda e cosi via) come la vera sfera nella quale porre il problema della bellezza e del gusto. Questa situazione implica una significativa variazione storica della domanda etica circa la bellezza: come costruire una nuova specie di giudizio di gusto (in termini kantiani: Urtheilskraft) che sia in grado di sfuggire a una sorta di compulsione consumistica al piacere o all'attuale "imperativo estetico" che si presenta nella forma paradossale dell'ingiunzione: "Enjoy!". Giocare - con o contro - questo imperativo estetico, questa la via che propongo per un'etica dell'estetica.
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SILVA JUNIOR, Luiz Alberto da, Emmanoelle De França Solano Franquilino da SILVA, Fábio Henrique Galdino dos SANTOS, Ingrid Walesca Valeriano GONÇALVES, and Luís Fernando Andrade da SILVA. "A interface química e arte no desenvolvimento de competências da BNCC." INTERRITÓRIOS 5, no. 9 (December 9, 2019): 310. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v5i9.243600.

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Abstract:
RESUMONesse artigo procedemos a análise de uma Mostra de Ciências realizada em uma escola pública da cidade do Recife que utilizou o tema Ciência e Arte. A partir dessa interface e considerando as múltiplas potencialidades de feiras de conhecimento, buscamos identificar a partir dos trabalhos expostos, da percepção dos estudantes e da avaliação dos professores de ciências da natureza e do corpo gestor da escola quais competências propostas pela Base Nacional Comum Curricular foram atingidas com a Mostra. Diante da análise, identificamos trabalhos que desenvolveram diversas competências e alguns que não foram capazes de explorar toda sua potencialidade. Como avaliação geral da Mostra, tanto docentes quanto gestores avaliaram positivamente. Dessa forma, foi possível construir conhecimentos e competências além da inteligência lógicomatemática a partir da interface entre Ciência e Arte. Ciência e arte. Competências. Base Nacional Comum Curricular. The Chemistry and Art Interface in BNCC Skills Development ABSTRACT In this article we proceeded to the analysis of a Science Fair in a public school of Recife that used the theme Science and Art. From this interface and considering the multiple potentials of science fairs, we search to identify from the works exposed, the students' perception and the evaluation of the teachers of the natural sciences and the school management which competences proposed by the National Common Curriculum Base were reached with the Fair. With the analysis, we identified works that developed several competences and some that were not able to exploit their full potential. As a general evaluation of the Fair, both teachers and managers evaluated positively. Thus, it was possible to build knowledge and skills beyond logical-mathematical intelligence from the interface between Science and Art. Science and Art. Competences. National Common Curriculum Base.Tra la Chimica e l'Arte nel il sviluppo delle competenze de la Base del Curriculum Nazionale Brasiliano RIASSUNTO In questo articolo abbiamo proceduto all'analisi di una mostra di Scienza trascorsa in una scuola pubblica nella città di Recife, Brasile, che ha utilizzato il tema Science e Arte. Tra le molteplici potenzialità delle fiere della conoscenza, cerchiamo di identificare dall quello esposto, la percezione degli studenti e la valutazione degli insegnanti di scienze naturali e della gestione della scuola quali le competenze proposte dalla Base di Curriculum Nazionale Brasiliano erano state ragiunte. Da le l'analisi, abbiamo identificato lavori che hanno sviluppato diverse competenze e alcune che non sono stati in grado di sfruttare tutto il loro potenziale. Come valutazione generale della mostra, sia gli insegnanti che i dirigenti la hanno valutato positivamente. Quindi, è stato possibile costruire conoscenze e abilità oltre l'intelligenza logico-matematica dall'interfaccia tra Scienza e Arte. Scienza e Arte Abilità. Curriculum Nazionale Brasiliano. La interfaz química y artística en el desarrollo de habilidades BNCC RESUMEN En este artículo se procedió al análisis de una Feria de Ciencias en una escuela pública de Recife que utilizó el tema Ciencia y Arte. Desde esta interfaz y teniendo en cuenta los múltiples potenciales de las ferias de ciencias, buscamos identificar a partir de los trabajos expuestos, la percepción de los estudiantes y la evaluación de los profesores de ciencias naturales y la gestión escolar, las competencias propuestas por la National Common Curriculum Base. con la feria Con el análisis, identificamos trabajos que desarrollaron varias competencias y algunos que no pudieron explotar todo su potencial. Como una evaluación general de la Feria, tanto los maestros como los gerentes evaluaron positivamente. Por lo tanto, fue posible desarrollar conocimientos y habilidades más allá de la inteligencia lógicomatemática desde la interfaz entre Ciencia y Arte. Ciencia y arte. Competencias Base Nacional Curricular Común.
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Bragato, Stefano. "Mark Epstein, Fulvio Orsitto, & Andrea Righi (Ed., 2017). TOTalitarian ARTs: The Visual Arts, Fascism(s) and Mass-society." Studies in Communication Sciences 17, no. 2 (March 22, 2018). http://dx.doi.org/10.24434/j.scoms.2017.02.009.

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Abstract:
Questo volume presenta venti studi sul tema del rapporto tra totalitarismo e arte nelle società di massa, tracciando un percorso che va dai fascismi storici (Italia, Germania, Spagna, etc.) fino alla codificazione della cifra totalitaria della società consumistica contemporanea (con i suoi attori, le sue strategie, i suoi mezzi di autopreservazione), passando attraverso la riflessione teorica dell’esperienza totalitaria da parte di artisti e intellettuali (tra cui Pasolini, Moravia, Bertolucci, Làzaga, Somuncu). Il tema è osservato su molteplici campi temporali (le varie fasi storiche del Novecento e degli anni Duemila), geografici (Europa, Stati Uniti, America Latina) e teorici: le sei sezioni in cui è suddiviso il volume si compongono di singoli saggi che offrono affondi puntuali su questioni specifiche, contribuendo così a costruire una costellazione di casi studio che tracciano infine una completa e dettagliata mappa generale della questione.
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Dissertations / Theses on the topic "Manualistica arte del costruire"

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BIAGINI, CARLO. "Dalla lettura tipologica e manualistica al progetto di recupero. Metodi e strumenti per la valutazione della trasformabilità dell'edilizia ospedaliera storica." Doctoral thesis, 1996. http://hdl.handle.net/2158/1008128.

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Abstract:
La ricerca ha individuato quale ambito di indagine il tema della trasformabilità degli edifici esistenti, affrontato negli aspetti sia metodologici che più generali di valorizzazione delle risorse storico-culturali delle preesistenze. Il problema generale è quello di valutare la compatibilità di due categorie di fattori: da un lato le prestazioni offerte dall’edificio correlate ad uno specifico assetto tipo-morfologico; dall’altro i requisiti richiesti dalle nuove destinazioni d’uso ipotizzabili in ordine agli aspetti di sicurezza, fruibilità e benessere del sistema ambientale. Nel quadro delle dismissioni del capitale sociale ottocentesco avvenuto a partire dagli anni ’70, l’edilizia ospedaliera rappresenta un caso emblematico in cui il problema della trasformabilità si pone in maniera evidente nelle sue molteplici valenze, sia per l’entità del patrimonio disponibile, che per la difficoltà di prefigurare nuovi usi in rapporto alle istanze emergenti dal corpo sociale. La prima fase di ricerca è quindi afferita al tema della lettura tipologica della preesistenza, nella quale oltre ad aver assunto i tradizionali metodi di indagine, si è ritenuto necessario approfondire i rapporti che l’oggetto dell’analisi era venuto istaurando al momento della sua edificazione con il contesto tecnico-culturale del proprio tempo, al fine di dare corpo ad un’idea di realtà costruita in accordo con le prospettive della “cultura materiale”. La fase successiva ha previsto l’individuazione di casi studio, che sono stati indagati attraverso un percorso di conoscenza, guidato dal rilievo architettonico, esperito attraverso metodologie di rilevamento diretto e strumentale. In tale ambito è stata affrontata la “storia della costruzione” di questi edifici, analizzata in tutte le fasi del processo realizzativo (dalla programmazione alla esecuzione attraverso il progetto), in quanto considerata non solo un momento di approfondimento culturale, ma strumento prezioso per l’acquisizione di elementi di giudizio, sui quali fondare l’esperienza progettuale per il recupero della preesistenza. A tal fine ha avuto una grande rilevanza nella ricerca lo studio della letteratura tecnica (manuali, riviste, periodici, ecc.) e di altre fonti documentarie dirette (capitolati, contratti, elenco dei prezzi di lavorazioni, ecc.), in quanto hanno permesso di riscoprire non solo le “regole dell’arte”, ma soprattutto il “ragionamenti” che sottendevano il processo progettuale. Nell’800 per l’edilizia ospedaliera si definiscono per la prima volta nuovi approcci progettuali di tipo multidisciplinare, in cui il campo operativo dell’”Architettura Pratica” si estende anche alle aree di ricerca delle scienze mediche, dell’igiene e dell’ingegneria sanitaria con rilevanti implicazioni a livello tipologico. La fase conclusiva della ricerca ha previsto l’applicazione delle metodologie di valutazione della trasformabilità delle preesistenze storiche al caso dell’ex-ospedale psichiatrico “V. Chiarugi” in San Salvi a Firenze.
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Books on the topic "Manualistica arte del costruire"

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Gramigni, Marco. L' arte del costruire in Luigi Vietti. Novara [Italy]: Zen iniziative, 2000.

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Gramigni, Marco. L' arte del costruire in Luigi Vietti. Novara: Zen iniziative, 2000.

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Pasquale, Salvatore Di. L' arte del costruire: Tra conoscenza e scienza. Venezia: Marsilio, 1996.

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4

Scienza o arte del costruire?: Caratteristiche e possibilità del cemento armato. Milano: Città studi, 1997.

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5

Federico, Foce, ed. Degli archi e delle volte: Arte del costruire tra meccanica e stereotomia. Venezia: Marsilio, 2002.

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6

L 'Arte del costruire. Roma: Bonacci editore [for]Università per Stranieri di Siena, 1995.

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Costanzo, Salvatore Di. Arte Del Costruire: L'arte Del Costruire Tra Storia, Scienza e Tecnica. Independently Published, 2019.

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