Journal articles on the topic 'Mandato di ricerca della prova'

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Botta, Emanuela. "Percorsi secondari di una prova adattativa multilivello e valutazione formativa." EXCELLENCE AND INNOVATION IN LEARNING AND TEACHING, no. 2 (December 2021): 58–73. http://dx.doi.org/10.3280/exioa2-2021oa13019.

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Abstract:
In questo articolo si illustra il processo di analisi delle risposte fornite dagli studenti in una prova adattativa multilivello computer based per la stima delle abilità in matematica nel grado 10 del sistema di istruzione italiano. La stima è stata effettuata tramite una prova adattativa multilivello 1 - 3 - 3 costruita nell'ambito di una ricerca di dottorato in Psicologia Sociale, dello Sviluppo e della Ricerca Educativa. Nella prima parte dell'articolo si descrivono la struttura della prova e il suo funzionamento, oltre ai vantaggi che essa offre rispetto a una classica prova lineare, quali una maggiore precisione nella stima delle abilità e la possibilità di confrontare direttamente i risultati ottenuti da studenti che hanno svolto percorsi differenti. In seguito, si analizza l'andamento degli studenti in due dei percorsi secondari della prova sia per mettere in luce in quali quesiti essi hanno incontrato maggiori difficoltà, nell'ottica di una valutazione formativa, sia per indagare i motivi per cui in una data fase della prova gli studenti hanno mostrato un inatteso calo nel rendimento. Nell'analisi dei risultati di una prova adattativa multilivello lo studio dei percorsi secondari è di particolare interesse perché in essi ricadono gli studenti per i quali la stima dell'abilità varia nel passaggio da un livello all'altro ed è dunque ipotizzabile la parziale acquisizione di alcune conoscenze e abilità.
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Kopiec, Maksym Adam. "La missionarietà della Chiesa nell’enciclica Redemptoris missio di Giovanni Paolo II di fronte alle voci del Sinodo Amazzonico." Teologia w Polsce 14, no. 1 (September 25, 2020): 103–42. http://dx.doi.org/10.31743/twp.2020.14.1.06.

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Abstract:
Oggetto di questo studio è la questione della natura missionaria della Chiesa, prospettata e rinnovata con più profonda e convincente impostazione come espresso nell’enciclica Redemptoris missio di san Giovanni Paolo II. Il XXX° anniversario della sua promulgazione (7 dicembre 1990) costituisce una ragione particolare per riprendere l’argomento e trattarlo nell’attuale contesto storico-ecclesiale. L’esposizione e l’approfondita ricerca dimostrano l’attualità dei contenuti presenti nel documento e la permanente validità del mandato di Gesù affidato agli apostoli e a tutta la Chiesa di andare nel mondo intero per annunciare il Vangelo e portare il battesimo della salvezza a tutti i popoli. La necessità di riportare all’attenzione questo tema è determinato anche dalla condizione interna della Chiesa stessa che sembra pian piano abbandonare o non considerare con la dovuta serietà il mandato di cui fu investita sin dalle sue origini. Di conseguenza, di fronte ad un indebolimento della consapevolezza missionaria all’interno della Chiesa, riportare e rievocare senza equivoci la questione del compito di evangelizzare appare un impegno necessario.
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Platas-García, Alejandra, Verónica Reyes-Meza, and José Martín Castro-Manzano. "Disegno e risoluzione di una prova di comprensione della lettura a scelta multipla per studenti adulti di italiano lingua straniera." Matices en Lenguas Extranjeras, no. 13 (January 1, 2019): 120–43. http://dx.doi.org/10.15446/male.n13.89896.

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Abstract:
Questo contributo offre alcuni elementi da considerare in merito al disegno e alla risoluzione delle prove di comprensione della lettura a scelta multipla in italiano lingua straniera ed è indirizzato ai lettori interessati nella valutazione di studenti ispanofoni. Si sa che l’abilità di comprensione della lettura non può essere valutata direttamente. Siccome gli insegnanti di italiano come lingua straniera non possono misurare il grado di comprensione raggiunto dagli studenti con la semplice osservazione della loro lettura, ci vuole l’uso di qualche prova che offra quest’informazione. Tra le diverse tipologie di prove che esistono c’è una che è molto adoperata, la prova a scelta multipla. L’obiettivo di questo contributo è descrivere aspetti relativi al disegno e alla risoluzione di una prova a scelta multipla di lettura ideata per studenti adulti di italiano lingua straniera. La metodologia è quantitativa: studio descrittivo, trasversale. Abbiamo somministrato la prova di lettura a 43 studenti di italiano con un’età media di 23,4 anni, che avevano un livello intermedio di conoscenza della lingua. I partecipanti hanno ottenuto più risposte corrette (66,5%) che errate (33,5%) e hanno adoperato di più la strategia di eliminazione per risolvere la prova che le altre strategie. Per concludere diamo dettagli sulla nostra ricerca futura.
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Colaiocco, Sergio. "Nuovi mezzi di ricerca della prova: l'utilizzo dei programmi spia." Archivio penale, no. 1 (2014): 187–97. http://dx.doi.org/10.12871/978886741315713.

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Meneghetti, Chiara, Barbara Carretti, and Claudia Zamperlin. "Relazione tra aspetti della comprensione del testo e prestazione di studio in studenti di prima superiore." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 2 (April 2010): 117–34. http://dx.doi.org/10.3280/rip2009-002006.

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Abstract:
Numerosi studi hanno evidenziato che varie abilitŕ cognitive e metacognitive sono implicate nella comprensione del testo, come ad esempio la capacitŕ di fare inferenze o la capacitŕ di monitorare il livello di comprensione. La ricerca si č proposta di verificare se le abilitŕ di comprensione possano essere distinte in "aspetti di base" (vale a dire aspetti legati al testo come individuare un personaggio, la sequenza degli eventi ecc.) e "aspetti complessi" (che si riferiscono ad abilitŕ cognitive e metacognitive come ad esempio utilizzare strategie flessibili di comprensione in relazione al tipo di testo); inoltre č stata analizzata la relazione tra questi aspetti della comprensione e la prestazione di studio. I partecipanti alla ricerca sono 183 studenti frequentanti il primo anno della scuola media superiore a cui sono state somministrate le seguenti prove: 1. le prove di una batteria standardizzata in Italia che misura 10 aspetti della comprensione e 2. una prova oggettiva di studio che misura il ricordo di informazioni del testo precedentemente comprese e memorizzate. I risultati dell'analisi fattoriale confermativa (CFA) hanno mostrato che č possibile distinguere la comprensione del testo in aspetti di base e complessi e che questi ultimi predicono maggiormente la prestazione alla prova di studio.
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Caprioli, Francesco. "Il “captatore informatico” come strumento di ricerca della prova in Italia." Revista Brasileira de Direito Processual Penal 3, no. 2 (June 8, 2017): 483. http://dx.doi.org/10.22197/rbdpp.v3i2.71.

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Abstract:
O Código de Processo Penal italiano não contém qualquer disciplina sobre a investigação efetuada com o auxílio de malwares de tipo “cavalo de Troia” instalados em um dispositivo eletrônico como um smartphone ou um tablet. Este artigo explica em quais casos, e sob quais condições, atos investigativos desse tipo podem ser, contudo, considerados admissíveis, segundo a lei processual italiana, e analisa o conteúdo dos principais projetos de reforma legislativa relacionados a tal matéria que estão atualmente em discussão no Parlamento italiano.
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Re, Alessandra, Gianna Carta, and Tiziana C. Callari. "Sicurezza e gestione del rischio nel porto di Genova: un approccio ergonomico all'analisi del servizio di pilotaggio." RISORSA UOMO, no. 1 (May 2011): 97–111. http://dx.doi.org/10.3280/ru2011-001008.

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Abstract:
La ricerca affronta il tema della sicurezza e della gestione dei fattori di rischio insiti nel servizio di pilotaggio svolto dalla Corporazione Piloti del porto di Genova. Č stato condotto uno studio di caso, attraverso la raccolta di tre fonti di prova: analisi di documenti tecnici e procedurali, interviste strutturate sulla traccia della; osservazione. Sono stati descritti 53 eventi critici, successivamente analizzati e categorizzati, secondo il modello SHELL, in rischi ambientali, procedurali, strumentali e relazionali. I risultati mettono in evidenza le piů rilevanti situazioni critiche presenti nell'attivitŕ di pilotaggio e le strategie, formali e informali, di gestione dei fattori di rischio, insieme a possibili interventi migliorativi di immediata applicazione o a piů ampio respiro.
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Lalli, Pina, and Luca Zappi. "Il teatro sociale alla prova dei "risvegli": un'esperienza di ricerca." WELFARE E ERGONOMIA, no. 2 (February 2022): 39–48. http://dx.doi.org/10.3280/we2021-002003.

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Abstract:
L'articolo illustra una ricerca relativa a un laboratorio teatrale rivolto a persone con cerebrolesioni acquisite. Gli autori si sono chiesti se e come tale attività abbia reso possibile anche per soggetti colpiti da gravi deprivazioni polisensoriali la costruzione di una scena condivisa in cui comunicare. L'indagine, date le caratteristiche dei soggetti coinvolti, ha adottato strumenti diversi di rilevazione qualitativa: osservazione; conversazioni di gruppo; interviste semistrutturate a operatori, familiari e spettatori. I risultati hanno evidenziato l'importanza del gruppo e degli aspetti di "entertainment" legati al teatro. Il laboratorio costituisce una rottura ludica della routine, motivando un maggiore impegno riabilitativo. Cruciale è il lavoro di recitazione in squadra, che favorisce regole d'interazione resilienti. La solidità del gruppo e l'espressività sono aspetti evidenti anche per gli operatori e gli spettatori, che hanno valutato positivamente l'esperienza. .
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Maras, Daniele Federico, Javier Velaza Frías, and David Nonnis. "Influssi esterni: ‘ellenizzazione’, ‘romanizzazione’, ‘mediterraneizzazione’ (VI-III sec. a.C.)." Palaeohispanica. Revista sobre lenguas y culturas de la Hispania Antigua, no. 20 (May 1, 2020): 129–65. http://dx.doi.org/10.36707/palaeohispanica.v0i20.384.

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Abstract:
Nel Mediterraneo occidentale, l’introduzione della scrittura è uno importante momento del processo storico di acculturazione che ha un impatto notevole sulla precedente tradizione letteraria orale. Nella penisola iberica, la documentazione eterogenea, unita alle difficoltà di interpretazione, impedisce di approfondire la ricerca: si presenta pertanto l’interrelazione dei diversi sistemi scrittori tra VI e III sec. a. C., in riferimento alle controparti fenice e greche. L’epigrafia della produzione latina ed etrusco-italica fornisce un banco di prova, che dimostra un rapporto costante degli artigiani con la scrittura. In Etruria, il passaggio del formulario standard di dono dall’ambito cerimoniale aristocratico a quello votivo si inserisce nel contesto della frequentazione di visitatori stranieri.
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D. Marra, Angelo. "Utilizzabilità effettiva dei diritti umani per la emancipazione delle persone con disabilità ad oltre 10 anni dalla entrata in vigore della Convenzione di New York." Revista de la Facultad de Derecho de México 69, no. 274-1 (June 21, 2019): 5. http://dx.doi.org/10.22201/fder.24488933e.2019.274-1.69924.

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Abstract:
<p>n questo scritto si affronta il problema dei diritti umani (e della loro invocabilità concreta) cercando di mettere in luce le diverse dimensioni del godimento e dell’esercizio dei diritti. Dall’empowerment all’aumento della consapevolezza fino ai rimedi giudiziari. Muovendo anche da esperienze di ricerca emancipative maturate in Italia ed all’estero, l’autore prova a evidenziare tanto la portata innovativa della Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità (UN CRPD), a 10 anni dalla entrata in vigore in Italia, quanto i limiti di approcci meramente giudiziali e rimediali.</p><div> </div>
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Paola Nencioni and Elettra Morini. "Leadership condivisa per la scuola che apprende." IUL Research 3, no. 5 (June 13, 2022): 6–28. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v3i5.220.

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Abstract:
Il paper presenta il percorso di ricerca condotto da Indire sul tema della leadership scolastica in un modello di scuola come learning organization (Senge, 1990). È strutturato in due parti: la prima illustra il quadro teorico di riferimento e le prime ricerche sul tema, la seconda si focalizzerà sul progetto di ricerca Learning Leadership for Change. Saranno illustrate le attività progettuali e i risultati delle azioni di indagine quanti-qualitativa, con un approfondimento su quanto emerso dall’analisi tematica dei focus group tenutisi al termine del progetto. I focus group avevano infatti come obiettivo principale quello di comprendere fattori abilitanti e ostativi alla realizzazione di pratiche di leadership condivisa e hanno permesso di rilevare anche la tenuta di questo modello di governance alla prova dell’emergenza sanitaria.
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Bagnasco, Arnaldo. "Per una sociologia ragionevole nel cambiamento sociale. Considerazioni sul lavoro dei sociologi." Sociología del Trabajo, no. 100 (May 13, 2022): 33–44. http://dx.doi.org/10.5209/stra.81998.

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Abstract:
L’articolo propone una breve ricostruzione delle vicende economiche e sociali negli anni di Sociologia del Trabajo. Il primo paragrafo è un riassunto del cambiamento economico, elaborato dal punto di vista della sociologia economica, vale a dire con riferimento agli assetti istituzionali che hanno regolato l’interazione degli interessi in gioco in momenti successivi; il secondo paragrafo prova invece a rendere conto di come è cambiata in quel processo la società, mostra l’evoluzione della sua struttura con riferimento alla ricerca sulla disuguaglianza sociale. L’ultima parte è una riflessione sul tipo di sociologia utile da praticare oggi, nel cambiamento descritto in precedenza. Con la scelta di alcuni riferimenti disponibili in una vasta letteratura di ricerca, cercati come segnavia o indizi, è proposto un percorso in direzione di una sociologia ragionevole, vale a dire una sociologia che ha senso della misura, è realista, riformista, impegnata. In un momento in cui ci sono segni ovunque di arretramento istituzionale, compito dei sociologi è collaborare al rafforzamento e rinnovamento delle istituzioni democratiche costruite con fatica, e a contribuire, per la loro parte, al progetto di assetti condivisi di regolazione nel cambiamento.
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Petrucco, Corrado, and Marina De Rossi. "Il Web 2.0 come mediatore dei processi di apprendimento formali ed informali tra scuola e territorio: il progetto «Didaduezero» della provincia di Trento." Swiss Journal of Educational Research 36, no. 3 (September 20, 2018): 435–58. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.36.3.5106.

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Abstract:
La ricerca presenta una sperimentazione sul campo in collaborazione con l’Istituto Provinciale per la Ricerca e la Sperimentazione Educativa of Trento (IPRASE) e ha sviluppato un nuovo modello (SoSoFIN – Social Software in formal, informal and non-formal context) per verificare se e come i processi di apprendimento degli studenti che si sviluppano nei contesti informali e non formali possono essere con efficacia integrati nel curriculum scolastico formale. Gli insegnanti e gli studenti sono stati accompagnati a sviluppare le loro competenze digitali attraverso l’uso degli strumenti del web 2.0 durante lo svolgimento di specifici progetti disciplinari. La ricerca ha sperimentato un ampio ventaglio di progetti in cui studenti e insegnanti hanno collaborato con le comunità locali creando artefatti digitali fortemente contestualizzati nel territorio e rendendoli disponibili a tutti. Questo approccio didattico, stimolando processi socio-culturali attraverso le tecnologie, ha migliorato la partecipazione e motivazione ad apprendere, così come le competenze digitali di insegnanti e studenti, che sono state messe alla prova sul campo.
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APFELSTADT, ERIC. "CHRISTOPHER COLUMBUS, PAOLO DAL POZZO TOSCANELLI AND FERNO DE RORIZ: NEW EVIDENCE FOR A FLORENTINE CONNECTION." Nuncius 7, no. 2 (1992): 69–80. http://dx.doi.org/10.1163/182539192x00857.

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Abstract:
Abstracttitle RIASSUNTO /title Si ritiene che Paolo dal Pozzo Toscanelli abbia mandato tre lettere in Portogallo tra il 1474 e il 1482: una, comprendente una mappa, indirizzata ad un canonico di Lisbona chiamato Fernando Martins; un'altra, contenente copie della prima lettera e della carta, a Cristoforo Colombo; e una terza ancora a Colombo. Sebbene l'autenticit delle tre lettere sia stata accettata dalla maggior parte degli studiosi colombiani, l'intera corrispondenza stata negata da alcuni, e le due lettere a Colombo da altri. In giuoco almeno una parte della stima per la scoperta del Mondo Nuovo. Martins stato spesso identificato col canonico portoghese Fernando de Roritz, che stato testimone al testamento di Niccol di Cusa insieme con Paolo dal Pozzo Toscanelli, ma nessun'altra prova della sua conoscenza con Toscanelli stata finora conosciuta. Nuovi documenti adesso confermano la presenza del Roritz a Firenze nel 1459, quando egli ha servito accanto al Toscanelli come medico del cardinale Giacomo di Portogallo ed stato testimone al testamento del cardinale, e di nuovo nel 1466, quando stato testimone all'atto di dote della cappella del cardinale in San Miniato al Monte.
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Lavinia Rizzo, Amalia, and Maristella Croppo. "La prova di accesso per le scuole secondarie ad indirizzo musicale (SMIM): una proposta inclusiva." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 2 (December 2021): 211–21. http://dx.doi.org/10.3280/erp2-special-2021oa12951.

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Abstract:
Le difficoltà di inclusione tipiche della scuola secondaria di I grado sono note da tempo e, secondo le più recenti indagini, non accennano a diminuire. Al fine di favorire il successo formativo di tutti gli allievi è quindi indispensabile individuare modalità sostenibili per ridefinire l'impostazione del curricolo in senso inclusivo, con l'individuazione di linee di impiego più efficace delle risorse già a disposizione del sistema scolastico. Tra queste risorse, la presenza della musica come disciplina curricolare e il suo potenziamento con l'insegnamento dello strumento musicale nelle scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale rappresentano una grande opportunità che non può essere trascurata. In questa prospettiva, il contributo presenta alcuni risultati di una ricerca che ha coinvolto le scuole secondarie di I grado ad indirizzo musicale del territorio nazionale al fine di individuare linee guida utili a migliorare il livello di inclusione dell'insegnamento dello strumento musicale. In particolare, si presentano i risultati relativi all'elaborazione di una prova di accesso a carattere inclusivo che consenta di far emergere l'attitudine musicale degli allievi con bisogni educativi speciali.
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Cherchi, Paolo. "Il genere delle controversie fra diritto e letteratura." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 53, no. 2 (April 29, 2019): 250–63. http://dx.doi.org/10.1177/0014585819831657.

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Abstract:
Il dibattito dei Law and Literature Studies non ha preso in considerazione le controversiae classiche che contengono in fase embrionale le discipline del diritto e della letteratura. In questo saggio si danno esempi di come tali embrioni producano aneddoti e novelle. La metamorfosi avviene quando in una fabula controversistica si introduce un personaggio capace di risolvere quell’ impasse che protrae all’infinito il dibattito fra gli oratori o avvocati. Le controversiae presentano dilemmi che stimolano la ricerca narrativa, cioè la creazione di personaggi che si definiscono nel momento in cui superano ostacoli e portano alla chiusura un’azione novellistica o teatrale. Il genere giudiziario e declamatorio delle controversiae ha in potenza il germe della letteratura, e lo prova storicamente il fatto che novellisti e drammaturghi ne abbiano ricavato spesso temi e trame per i loro racconti e spunti di azioni teatrali.
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Nowakowski, Bartosz. "Czy zawsze „wyrzeczenie się zła”? : problemy prawne, teologiczne i liturgiczne przy udzielaniu sakramentu chrztu świętego dzieciom." Prawo Kanoniczne 53, no. 3-4 (October 15, 2010): 69–82. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2010.53.3-4.03.

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Abstract:
L’articolo riguarda la questione di rinuncia al male e la professione di fede durante l’amministrazione del sacramento del battesimo. Esso contiene tre parti: la parte liturgica, la parte teologica e la parte giuridica. In questi tempi il battesimo per i loro bambini chiedono anche i genitori che vivono nella situazione del peccato grave e permanente. Di solito questa situazione proviene dalla loro vita nel vincolo nonsacramentale. Allora nasce il problema pastorale che riguarda il conflitto tra la vita dei genitori del battezzato e la dichiarazione che venie pronunciata durante la liturgia del sacramento del battesimo: rinuncio al peccato, rinuncio al male, rinuncio a satana. L’articolo è la prova di ricerca di risoluzione della questione molto complicata.
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Fanni, Ludovica. "The e-Portfolio: a systematic review of the Italian educational research." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 36–51. http://dx.doi.org/10.36253/form-13501.

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Abstract:
The paper displays a systematic analysis of the national literature found within journals in the 11/D2 field on the topic of the e-Portfolio. The goal is to explore how much, and in what ways, research has discussed the topic over the past two decades. The selection criteria adopted led to the identification of 24 publications from which a descriptive process of the uses and needs related to this tool was carried out. It emerges that the reasons why this tool is used are various, although it is not widely exploited in education outside the probationary year for newly hired teachers. L’e-Portfolio: una revisione sistematica della ricerca educativa italiana. Il contributo espone un’analisi sistematica della letteratura nazionale presente all’interno delle riviste del settore 11/D2 sul tema dell’e-Portfolio. L’obiettivo è quello di esplorare quanto e con quali focus la ricerca abbia discusso sul tema nell’ultimo ventennio. I criteri di selezione adottati hanno portato all’individuazione di 24 pubblicazioni a partire dalle quali è stato portato avanti un processo descrittivo degli usi e delle necessità legate a questo strumento. Ne emerge che le intenzioni per le quali si opta per l’utilizzo di tale strumento sono plurime, anche se non viene ampiamente sfruttato in ambito formativo al di fuori dell’anno di prova dei docenti neoassunti.
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Ansini, Luca, and Benedetta Fani. "Il Setting di Cammino per giovani in messa alla prova. Un progetto pilota." MINORIGIUSTIZIA, no. 1 (September 2020): 204–12. http://dx.doi.org/10.3280/mg2020-001019.

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Abstract:
Nel presente contributo viene descritto un progetto educativo pilota realizzato dalla Onlus "Setting in Cammino" in collaborazione con l'Ussm di Roma, la Regione Lazio e il Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre. Nell'ambito di tre progetti di messa alla prova comunitari (art. 28 Dpr 448/88), già in corso, è stata inserita un'esperienza educativa nel Setting di Cammino: 140 km a piedi lungo la Via Francigena del Lazio, da Bolsena a Roma, per complessivi sette giorni. I tre giovani sono stati accompagnati da due operatori con alta formazione e con specifiche competenze di aiuto nel Setting di Cammino: un pedagogista ed una psicoterapeuta, entrambi di orientamento analitico transazionale. La Regione Lazio ha finanziato il progetto e l'Università di Roma Tre è stata incaricata di effettuare una valutazione pedagogica. Infine, è stata realizzata una Giornata di Studi conclusiva con la presenza dei rappresentanti di tutte le istituzionali coinvolte. Nella premessa vengono sinteticamente descritti gli elementi e le dimensioni del Setting di Cammino, indicando i contesti di ricerca nei quali sono stati elaborati.
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Xibilia, Arturo, and Santo Di Nuovo. "La ricerca della "prova" nell'abuso sessuale sui minori e il ruolo della psicologia: nodi critici emersi nella seconda revisione della Carta di Noto." MALTRATTAMENTO E ABUSO ALL'INFANZIA, no. 1 (May 2012): 91–102. http://dx.doi.org/10.3280/mal2012-001007.

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Muraccini, Renzo. "Come il sale, le azioni "fuori dall'ordinario" sono ingredienti indispensabili nel trattamento dei pazienti borderline." RIVISTA SPERIMENTALE DI FRENIATRIA, no. 1 (April 2011): 103–21. http://dx.doi.org/10.3280/rsf2011-001008.

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Abstract:
L'autore focalizza l'attenzione sulla particolare modalitŕ di presa in carico di pazienti con disturbo borderline di personalitŕ in un Centro di Salute Mentale. A partire da tre diverse storie cliniche viene sottolineata l'importanza di alcune "azioni" che spesso possono apparire come una "fuoriuscita dal setting istituzionale" ma che si rendono necessarie per la presa in carico di questi pazienti: portatori di storie "traumatiche" nelle loro relazioni primarie, instancabili, faticosi, in una parola "stabili nella loro instabilitŕ". Queste azioni costituiscono il sale - inteso come ingrediente necessario nella relazione terapeutica - e rispondono alla necessitŕ, insita nell'organizzazione borderline, di sperimentare sia in modo ambivalente e contradditorio la "presenza concreta e agita" del terapeuta e la "prova" della fiducia nei suoi confronti. Questa particolare modalitŕ di relazione richiama il concetto di "now moment" che Stern individua come "elementi" indispensabili di "svolta" nella relazione terapeutica, co-creati e co-vissuti e che aprono ad un nuovo orizzonte terapeutico perché contengono implicitamente l'esperienza della "fiducia" e della "comprensione empatica" da parte del terapeuta. Questa modalitŕ di presa in carico che pone al centro la "ricerca attiva di questo tipo di esperienza" si realizza non solo attraverso una relazione individuale ma richiede un Gruppo multidisciplinare che operi pur nelle diversi funzioni in modo analogo e condivida una idea comune del paziente e del modo di prenderlo in cura: il "sale" viene contenuto in ogni tipo di relazione e pone l'operatore e i servizi davanti al problema sia delle caratteristiche della sua persona che dell'organizzazione dei Servizi come elementi indispensabili per poter realizzare una siffatta presa in carico.
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Italia, Paola. "Il romanzo digitale:." Textual Cultures 12, no. 2 (August 29, 2019): 57–70. http://dx.doi.org/10.14434/textual.v12i2.27688.

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Abstract:
L’articolo propone una riflessione sullo stato dell’arte del romanzo italiano nel mondo digi- tale svolta attraverso l’analisi dei testi in prosa della modernità presenti nel portale Biblio- teca Italiana e affronta i casi di studio di Manzoni, Pirandello e Tozzi, per analizzare tre progetti complementari e diversi di edizione cartacea e digitale, e di interazione tra ricerca accademica, istituzioni bibliotecarie ed editoria. I casi mostrano come il romanzo, per la sua polifonia, le sue dinamiche genetiche, la sua contaminazione con le arti visive e drammati- che, richieda una infrastruttura digitale che metta in relazione tutti questi aspetti tra loro, anche in chiave didattica, costituendo un banco di prova della necessaria trasformazione dell’edizione critica digitale in un sito di ricerca e conoscenza dei testi e dei loro autori. This article proposes a reflection on the state of the art of the Italian novel in the digital world carried out through the analysis of modern prose texts in the website BibliotecaItaliana.it, examining the case studies of Manzoni, Pirandello, and Tozzi, and in particular three com- plementary projects and several digital editions as well as interactions among academic rese- arch, institutions, librarians, and publishers. The case studies show how the novel — thanks especially to its polyphony, its genetic dynamics and contamination with the visual and dra- matic arts — requires an infrastructure that also links all these aspects from an educational point of view. The novel may be considered as a testing ground for the necessary transforma- tion of the digital critical edition into a “knowledge site” of texts and their authors.
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Nicoletta, Ricciardulli, and Tenna Fabrizio. "L'applicazione delle metodologie proposte dal manuale del Quadro Comune di Monitoraggio e Valutazione (QCMV) alla Valutazione dei Programmi di Sviluppo Rurale 2007-2013: limiti attuali e spunti di riflessione per il futuro." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 48 (January 2012): 103–13. http://dx.doi.org/10.3280/riv2010-048008.

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Abstract:
Il manuale del Quadro Comune di Monitoraggio e Valutazione (d'ora in poi QCMV) definisce la valutazione come "un processo [di ricerca] che permette di giudicare gli interventi in funzione dei risultati e degli impatti [da essi determinati] e dei fabbisogni che intendono soddisfare". Questo paradigma č definito all'interno del regolamento per lo sviluppo rurale per consentire, attraverso la misurazione degli indicatori, di valutare la situazione di partenza nonché l'esecuzione finanziaria, i prodotti, i risultati e l'impatto dei programmi, verificando l'andamento, l'efficienza e l'efficacia dei programmi di sviluppo rurale rispetto ai loro obiettivi. L'articolo entra nel merito del meccanismo che la Commissione ha messo in piedi per il monitoraggio e la valutazione dei Programmi di sviluppo rurale, analizzandone le ripercussioni rispetto a ciň che dovrebbe essere la funzione degli indicatori nella valutazione e il loro senso in funzione della programmazione. Vi č un potenziale cortocircuito nella scelta di indicatori di programma, i cui target sono ancorati a stime poco consistenti, e nel dare mandato alla valutazione di basarsi sulla performance di tali indicatori per verificare l'efficienza e l'efficacia del programma. Gli autori affrontano con esempi concreti i limiti metodologici e suggeriscono un approccio alternativo per la futura programmazione.
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Calidoni, Paolo, Filippo Dettori, Giusy Manca, and Luisa Pandolfi. "Special education teachers in training and ethical competence development. An exploration at the University of Sassari." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 2 (July 31, 2021): 64–77. http://dx.doi.org/10.36253/form-10442.

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Abstract:
In school contexts, ethical competences are crucial in order to make the teacher able to manage the class dynamics and the relationships with families and colleagues. These competences are all the more necessary to the special education teacher. These competences are neither specified nor defined at regulatory and teacher training level; nevertheless, they are transversally present in many of the skills required to the special education teacher. This paper describes an exploratory research carried out at the University of Sassari in the context of a national research project on moral education in lower secondary school. The aforementioned exploratory research aims to assess the point of view of special education teachers during their training, in order to define adequate training strategies for the development of ethical, reflective and argumentative skills. On the basis of the results, guidelines were set for a training course that is being currently in test phase. Insegnanti di sostegno in formazione e sviluppo della competenza etica. Un’esperienza presso l’Università di Sassari Nel contesto scolastico la competenza etica dell’insegnante si configura come una competenza molto importante per la gestione delle dinamiche della classe e dei rapporti con le famiglie e con i colleghi. Particolare rilevanza assume per l’insegnante specializzato per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. I decreti ministeriali non individuano in modo esplicito questa competenza, che appare come trasversale a molte delle abilità considerate centrali per il profilo dell’insegnante di sostegno. Il presente contributo descrive una ricerca esplorativa realizzata presso l’Università di Sassari, nell’ambito di un PRIN sull’educazione morale nella scuola secondaria di primo grado, che ha la finalità di ascoltare il punto di vista degli insegnanti di sostegno in formazione per definire adeguate strategie formative per lo sviluppo di competenze etiche, riflessive ed argomentative. Gli esiti emersi sono alla base di un percorso formativo in corso di ’prova’ sul campo.
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Micelli, Ezio, and Eleonora Righetto. "How do metropolitan cities evolve after the 2008/2012 crisis and the Covid-19 pandemic? An analysis from real estate market values." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 49–67. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223105.

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Abstract:
Italian cities have been touched by two major events, the 2008 and 2012 crises and the Covid-19 pandemic in 2020 and 2021. The research aimed to verify whether, and in what way, Italian cities have embarked on a path of transformation, outlining their possible trajectories of change in the intervening decade. The cities considered were the metropolitan cities to which the legislature has assigned the role of territorial reference for areas of a regional nature. The research examined real estate market values for their ability to represent a city’s degree of attractiveness in synthetic form. The other variables used made it possible to detect trends in the determinants of the real estate market: economic growth, demographic development and changes in the territorial capital endowment. Concerning the research objectives, cluster analysis appeared to be the most suitable tool to represent changes by aggregating cities according to common patterns. The survey considered the reactions of the different cities in the two five-year periods related to each exogenous shock and, overall, in the decade under review for a long-term reading of the trends. The conclusions reached by the survey show how, between 2012 and 2017, there was a concentration of wealth and population in the major centers and in particular in the city of Milan, characterized by rising property values against a generalized decline in the Italian market. In the second five-year period from 2017 to 2022, the pattern is reproduced with similar intensity, despite a vast debate on the crisis of large cities and their sustainability in the face of the pandemic. An overall ten-year view from 2012 to 2022 of metropolitan cities shows trends with a sufficiently solid and stable character. In the case of Milan, the expression of a clear-cut process of concentration on which the pandemic has had no effect, is counterbalanced by a second cluster of peripheral metropolitan cities that are suffering from processes that penalize their development prospects, while the third cluster of cities is distinguished by a profile that combines opportunities for growth and critical aspects in demographic and economic terms. Le città italiane sono state toccate da due importanti eventi, la crisi del 2008 e del 2012 e la pandemia Covid- 19 nel corso del 2020 e 2021. La ricerca ha l’obiettivo di verificare se, e in quale modo, le città italiane hanno intrapreso un percorso di trasformazione, delineando le loro possibili traiettorie di cambiamento nel decennio intercorso. Le città considerate sono state le città metropolitane cui il legislatore ha attribuito il ruolo di riferimento territoriale per ambiti di carattere regionale. La ricerca ha esaminato i valori del mercato immobiliare per la loro capacità di rappresentare in forma sintetica il grado di attrattività di una città. Le altre variabili impiegate hanno permesso di rilevare l’andamento dei determinanti del mercato immobiliare: crescita economica, sviluppo demografico e variazione nella dotazione di capitale territoriale. Rispetto agli obiettivi della ricerca, la cluster analysis è apparsa lo strumento maggiormente idoneo a rappresentare i cambiamenti aggregando le città secondo pattern comuni. L’indagine ha considerato le reazioni delle diverse città nei due quinquenni legati a ciascun shock esogeno e, complessivamente, nel decennio in esame per una lettura di lungo periodo delle tendenze in atto. Le conclusioni cui perviene l’indagine evidenziano come tra il 2012 e il 2017, vi sia un percorso di concentrazione della ricchezza e della popolazione nei centri maggiori e in particolare nella città di Milano, contraddistinta da valori immobiliari in crescita a fronte di un declino generalizzato del mercato italiano. Nel secondo quinquennio dal 2017 al 2022, lo schema si riproduce con analoga intensità, a dispetto di un vasto dibattito sulla crisi delle grandi città e sulla loro sostenibilità alla prova della pande- mia. Una visione complessiva decennale dal 2012 al 2022 delle città metropolitane evidenzia tendenze do- tate di un carattere sufficientemente solido e stabile. Al caso di Milano, espressione di un processo di concentrazione chiaro e netto su cui la pandemia non ha avuto effetti, fa riscontro un secondo cluster di città metropolitane periferiche che scontano processi che ne penalizzano le prospettive di sviluppo, mentre un terzo cluster di città si distingue per un profilo che unisce opportunità di crescita e aspetti critici sotto il profilo demografico ed economico.
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Piccardi, Duccio. "TEACHING SOUND SYMBOLISM THROUGH JAPANESE POP CULTURE. A RESPONSE TO KAWAHARA (2018)." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 19, 2023): 724–58. http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19725.

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Abstract:
This paper provides a quantitative assessment of Shigeto Kawahara’s phonetics teaching method. A senior high school class from a liceo scientifico in Scandicci (Florence) was involved in a small language awareness program. The students were taught about basic concepts concerning sound symbolism and social meaning through two lessons differing in modality of presentation, i.e., a “standard” lesson vs. a lesson containing multiple Japanese pop examples (Kawahara method). Students attending the latter performed better in an assessment test; moreover, their response accuracy grew along with the number of Japanese pop examples used to explain the related concepts. A statistical interaction between modality of presentation and student attitude towards the Florentine speech variety used to teach during the awareness program was also retrieved: students benefited from Kawahara’s method only when they manifested a positive attitude towards the teacher’s speech variety. Overall, this paper suggests a compact experimental procedure to test for the effectiveness of specific teaching methods in linguistics and beyond. Various strategies for achieving control in teaching experiments are advanced, concerning, among other factors, the evaluation of the individual student’s involvement in acquiring new knowledge, the teacher’s demeanor, and the scoring method. Lastly, future intersections between the scholarship of teaching and learning and sociophonetics are sketched out and promoted. Insegnare il simbolismo sonoro attraverso la cultura pop giapponese. Una risposta A Kawahara (2018) L’articolo esamina quantitativamente l’efficacia del metodo di insegnamento della fonetica di Shigeto Kawahara. Una classe quinta di un liceo scientifico a Scandicci (Firenze) è stata coinvolta in un breve programma di restituzione in seguito a un esperimento linguistico. Agli studenti sono stati insegnati concetti di base relativi al fonosimbolismo e al significato sociale durante due lezioni diverse per stile di presentazione, ovvero una lezione “standard” vs. una lezione con vari esempi presi dalla cultura pop giapponese (metodo Kawahara). Gli studenti che hanno assistito a quest’ultima hanno ottenuto risultati migliori in una successiva prova di valutazione; inoltre, le loro probabilità di rispondere correttamente sono state più alte qualora i concetti fossero stati spiegati con un numero consistente di esempi giapponesi pop. I risultati hanno anche messo in luce un’interazione statistica tra il metodo di insegnamento e l’atteggiamento dimostrato dagli studenti nei confronti della varietà linguistica fiorentina usata dall’insegnante durante le lezioni: il metodo di Kawahara è stato fruttuoso soprattutto per quegli studenti con atteggiamento positivo nei confronti della varietà dell’insegnante. In generale, l’articolo propone un protocollo sperimentale compatto per esaminare l’efficacia di metodi d’insegnamento in linguistica e oltre. Vengono inoltre suggerite varie strategie per ottenere controllo sperimentale nelle ricerche didattiche (quantificazione del coinvolgimento degli studenti nell’acquisizione di nuove conoscenze; comportamento e aspetto del docente; metodo di assegnazione di punteggi). L’articolo promuove infine future possibili intersezioni disciplinari tra la ricerca sulla didattica e la sociofonetica.
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Manganelli, Benedetto, Francesco Paolo Del Giudice, and Debora Anelli. "Interpretation and measurement of the spread between asking and selling prices in the Italian residential market [Interpretazione e misura dello spread tra prezzi richiesti e prezzi di vendita nel mercato residenziale italiano]." Valori e Valutazioni 31 (February 2023): 5–13. http://dx.doi.org/10.48264/vvsiev-20223102.

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Abstract:
The lack of transparency in the property market and the resulting difficulty in finding comparables to use in property valuations, very often forces evaluators to substitute the asking prices with the selling prices in the market approach. This alternative is now also accepted by case law but has the limitation of having to quantify, albeit very roughly, the correction to be made in relation to the probable spread between the asking prices, taken as a reference, and future selling prices. The importance of the asking prices to understand the market, is acknowledged in international literature which has mainly focused (starting from the analysis of the prices themselves and the time spent on the market), on the search for the best sales strategies, or on the measurement of the illiquidity of the property market. This study, in an innovative way, also on the basis of the relationships already proven, instead, attempts to interpret and measure the difference between asking and selling prices, in order to build a reference for the adjustments made to the former in estimation practice. The target is pursued through the construction of a multivariate analysis model on a sample taken over a 12- year interval in the city of Potenza, Italy. The analysis allowed to measure and interpret the marginal contribution that macro and microeconomic variables provide to the explanation of the spread under investigation. La mancanza di trasparenza nel mercato immobiliare e la conseguente difficoltà di rilevare utili comparabili da utilizzare nelle stime immobiliari costringe i periti, molto spesso, a sostituire nel procedimento diretto i prezzi di vendita con i prezzi richiesti. Si tratta di una alternativa ormai riconosciuta anche dalla giurisprudenza, ma che ha in sé il limite di dover quantificare seppur in modo molto approssimativo la correzione da apportare in relazione al probabile spread tra i prezzi richiesti, presi a riferimento, e i futuri prezzi di vendita. L’importanza dei prezzi richiesti per l’interpretazione del mercato è riconosciuta nella letteratura internazionale la quale si è prevalentemente concentrata, partendo dal- l’analisi di questi e del tempo sul mercato, sulla ricerca delle migliori strategie di vendita, o sulla misura della il- liquidità del mercato immobiliare. Questo lavoro, in modo originale, anche sulla base delle relazioni già di- mostrate, prova invece a interpretare e misurare la differenza tra prezzi richiesti e prezzi di vendita, al fine di costruire un riferimento per la correzione da apportare ai primi nella pratica estimativa. L’obiettivo è perseguito mediante la costruzione un modello di analisi multivariata su un campione rilevato su un intervallo di 12 anni nella città di Potenza. L’analisi ha consentito di misurare ed interpretare il contributo marginale che variabili macro e microeconomiche forniscono alla spiegazione dello spread indagato.
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Harhoff, Frederik. "Securing criminal evidence in armed conflicts abroad." Military Law and the Law of War Review 58, no. 1 (November 25, 2020): 2–30. http://dx.doi.org/10.4337/mllwr.2020.01.01.

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Abstract:
This article concerns an issue that has become increasingly relevant for international coalition forces participating in joint military operations abroad, viz. the duty to collect, document, record and secure evidence of serious violations of international humanitarian law (IHL) and international human rights committed in armed conflicts. The point, simple as it seems, is that respect for justice and international humanitarian law requires that perpetrators of war crimes etc. be brought to justice. Yet prosecution and trial of these crimes cannot succeed without material proof and information that meet the standards for admission into evidence in criminal trials. However, judicial experience from international criminal trials suggests that much of the evidence produced in Court fails to meet this standard – and is therefore dismissed. The article highlights the need to secure evidence of these crimes and proposes five simple basic recommendations for military personnel who come across evidence of serious violations of international humanitarian law in armed conflicts: (1) be familiar with the elements of genocide, crimes against humanity, war crimes and aggression; (2) know the rules of the game regarding collection of evidence, including the duty to respect local norms and authorities and to follow any international rules or agreements, and the duty to comply with obligations to seek authorization for investigation from domestic authorities; (3) be careful in your registration and handling of evidence material; (4) be careful not to hurt yourself or others when you search for evidence; and (5) stay critical and impartial to all material and information you receive from others. Cet article aborde un problème que les forces armées des coalitions internationales rencontrent de plus en plus souvent lorsqu’elles participent à des opérations militaires conjointes à l’étranger: l’obligation de rassembler, de documenter, d’enregistrer et de garantir des preuves de violations graves du droit international humanitaire et des droits de l’homme lors de conflits armés. Aussi simple qu’il paraisse, le principe est le suivant: le respect de la justice et du droit international humanitaire implique que les auteurs de crimes de guerre et autres soient traduits en justice. Toutefois, les poursuites judiciaires et le procès qui s’ensuit ne peuvent aboutir sans preuves matérielles et informations qui répondent aux normes d’admission de la preuve dans les procès au pénal. L’expérience judiciaire de ces procès internationaux suggère néanmoins que bon nombre des preuves présentées au tribunal ne répondent pas à ces normes et sont dès lors rejetées. L’auteur insiste sur le besoin de fournir des preuves de ces crimes et propose cinq recommandations de base pour le personnel militaire qui aurait des preuves de violations graves du droit international humanitaire dans les conflits armés: (1) informez-vous sur les différents éléments qui composent le génocide, les crimes contre l’humanité, les crimes de guerre et les agressions; (2) connaissez les règles relatives au rassemblement de preuves, y compris le devoir de respecter les normes et autorités locales, de suivre les règles et accords internationaux, et de se conformer à l’obligation d’obtenir une autoris­ation des autorités nationales pour mener une enquête; (3) soyez prudents lorsque vous enregistrez et utilisez des éléments de preuve; (4) veillez à ne pas causer de tort aux autres ni à vous-même lorsque vous cherchez des preuves; et (5) restez critique et impartial lorsque vous recevez des informations d’autres personnes. Dit artikel bespreekt een kwestie die van toenemend belang is voor internationale coalitietroepen die deelnemen aan gezamenlijke militaire operaties in het buitenland, nl. de plicht om bewijs van ernstige schendingen van het internationaal humanitair recht (IHR) en van de mensenrechten in gewapende conflicten te verzamelen, te staven, vast te leggen en veilig te stellen. Het punt, hoe eenvoudig ook, is dat het respect voor de rechtspleging en het internationaal humanitair recht vereist dat de daders van oorlogsmisdaden enz. voor het gerecht worden gebracht. Toch kunnen deze misdaden niet succesvol vervolgd en berecht worden zonder materieel bewijs en informatie die voldoen aan de normen om als bewijs in strafprocessen te worden toegelaten. De ervaring uit internationale strafprocessen leert echter dat veel van het bewijsmateriaal dat in de rechtbank wordt aangedragen, niet aan deze norm voldoet – en daarom wordt verworpen. Het artikel benadrukt de noodzaak om het bewijs van deze misdaden veilig te stellen en stelt vijf eenvoudige basisaanbevelingen voor aan militairen die in gewapende conflicten bewijzen van ernstige schendingen van het internationaal humanitair recht aantreffen: (1) wees op de hoogte van de elementen van genocide, misdaden tegen de menselijkheid, oorlogsmisdaden en agressie; (2) ken de regels van het spel met betrekking tot het verzamelen van bewijs, met inbegrip van de plicht om de lokale normen en autoriteiten te respecteren en om alle internationale regels of overeenkomsten te volgen, evenals de plicht om te voldoen aan de verplichting dat aan binnenlandse autoriteiten toestemming moet worden gevraagd om een onderzoek in te stellen; (3) let op bij het registreren en behandelen van bewijsmateriaal; (4) zorg ervoor dat je jezelf of anderen geen schade berokkent wanneer je naar bewijs zoekt; en (5) blijf kritisch en onpartijdig ten opzichte van al het materiaal en de informatie die je van anderen ontvangt. El artículo aborda un problema que con el tiempo ha adquirido una importancia relevante para las fuerzas en coalición que participan en operaciones conjuntas en el exterior, tal cual es el deber de recoger, documentar, registrar y asegurar las pruebas de crímenes graves contra el Derecho Internacional Humanitario (DIH) y contra los derechos humanos cometidos en los conflictos armados. El asunto, tan simple como parece, es que el respeto por la justicia y el Derecho Internacional Humanitario exige que en definitiva los perpetradores de crímenes de guerra sean llevados ante la justicia. Sin embargo, la acusación y el enjuiciamiento de estos crímenes no pueden prosperar sin una prueba material e información que reúna los requisitos necesarios para ser admitida como prueba de cargo en juicios penales. Al hilo de esto, la experiencia judicial en procedimientos penales internacionales demuestra que muchas de estas pruebas presentadas ante un tribunal no cumplen con estos estándares y, por consiguiente, son rechazadas. El artículo resalta la necesidad de asegurar la prueba de estos crímenes y propone cinco recomendaciones básicas para el personal militar que deba requisar estas pruebas relativas a crímenes graves contra el Derecho Internacional Humanitario en conflictos armados: (1) Familiarizarse con los elementos constitutivos del crimen de genocidio, crímenes contra la humanidad, crímenes de guerra y crimen de agresión; (2) Conocer las reglas del juego relativas a la recogida de pruebas, incluido el deber de respetar las normas y a las autoridades locales y cualquier otra regla o acuerdo internacional, y el deber de cumplir con la obligación de solicitar autorización a las autoridades locales para llevar a cabo investigaciones; (3) Ser diligente en el registro y manejo de las pruebas materiales; (4) Tener cuidado de no dañarse o dañar a otros en la búsqueda de las pruebas; y (5) tener una actitud crítica e imparcial ante las pruebas e información que se reciba de otros. Questo articolo tratta di una questione che è diventata sempre più rilevante per le forze di coalizione internazionali che partecipano ad operazioni militari congiunte all’estero, vale a dire il dovere di raccogliere, documentare, registrare e mettere al sicuro le prove di gravi violazioni al diritto internazionale umanitario (IHL) e dei diritti umani commesse nei conflitti armati. Il punto, semplice come appare, è che il rispetto della giustizia e del diritto internazionale umanitario richiedono che gli autori di crimini di guerra etc. siano assicurati alla giustizia. Però l’azione penale e il processo per tali crimini non possono avere successo senza prove materiali e informazioni che soddisfino gli standard per l’ammissione come prova nei processi penali. Tuttavia, l’esperienza giudiziaria dei tribunali penali internazionali suggerisce che molte delle prove prodotte nei tribunali non soddisfano questi standard e perciò vengono respinte. Questo articolo evidenzia la necessità di garantire prove di questi crimini e propone cinque semplice raccomandazioni di base per il personale militare che si imbatte in prove di serie violazioni al diritto internazionale umanitario nei conflitti armati: (1) Conoscere gli elementi del genocidio, dei crimini contro l’umanità, dei crimini di guerra e dell’aggressione; (2) Conoscere le regole del gioco riguardo la raccolta delle prove, compreso il dovere di rispettare le norme e autorità locali e di seguire qualsiasi regola o accordo internazionale, e il dovere di rispettare gli obblighi di chiedere l’autorizzazione alle indagini alle autorità nazionali; (3) Fare attenzione nella registrazione e gestione del materiale probatorio; (4) Fare attenzione a non fare del male a se stessi od altri nella ricerca delle prove; e (5) Rimanere critici ed imparziali nei confronti di tutto il materiale e delle informazioni ricevute da altri. Dieser Artikel behandelt eine Angelegenheit, die für die Streitkräfte internationaler Koalitionen, die sich an gemeinsamen Militäreinsätzen im Ausland beteiligen, an Relevanz gewinnt, nämlich die Pflicht, Beweismittel schwerer Verletzungen des internationalen humanitären Rechts und internationaler Menschenrechte in bewaffneten Konflikten zu sammeln, zu dokumentieren, aufzuzeichnen und sicherzustellen. Der Kernpunkt, so einfach dieser scheinen mag, besteht darin, dass Respekt vor der Justiz und dem internationalen humanitären Recht erfordert, dass Täter von Kriegsverbrechen, usw. vor Gericht gebracht werden sollen. Dennoch können die Verfolgung und Ahndung dieser Verbrechen ohne materiellen Beweis und Informationen, die den Standards zur Zulassung als Beweismittel in Strafprozessen gerecht werden, nicht gelingen. Die gerichtliche Erfahrung internationaler Strafprozesse weist allerdings darauf hin, dass manche der dem Gericht unter­breiteten Beweise diesen Standards nicht gerecht werden, und somit abgewiesen werden. Der Autor unterstreicht, dass es notwendig ist, Beweise für diese Verbrechen sicher­zustellen, und schlägt fünf einfache Grundempfehlungen für Militärangehörige vor, die auf Beweise schwerer Verletzungen des internationalen humanitären Rechts in bewaffneten Konflikten stoßen: (1) Sorgen Sie dafür, dass Sie die Elemente des Genozids, der Verbrechen gegen die Menschlichkeit, Kriegsverbrechen und Aggressionen kennen; (2) seien Sie mit den Spielregeln hinsichtlich der Sammlung von Beweisen vertraut, und dies einschließlich der Pflicht, örtliche Normen und Autoritäten zu respektieren, irgendwelche internationale Regeln oder Abkommen zu befolgen und die Verpflichtungen zu erfüllen, um die Genehmigung zur Durchführung von Ermittlungen von den Behörden des betreffenden Landes einzuholen; (3) seien Sie vorsichtig bei Ihrer Erfassung von bzw. Ihrem Umgang mit Beweismaterial; (4) sorgen Sie dafür, dass Sie sich selbst oder anderen keinen Schaden zufügen, wenn Sie nach Beweisen suchen; und (5) bleiben Sie kritisch und unvoreingenommen in Bezug auf all das Material und alle Informationen, die Sie von anderen erhalten.
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Gullo, Salvatore, Gianluca Lo Coco, Claudia Prestano, Francesca Giannone, and Girolamo Lo Verso. "La ricerca in psicoterapia di gruppo: Alcuni risultati e future direzioni di ricerca." Research in Psychotherapy: Psychopathology, Process and Outcome 13, no. 2 (February 23, 2011). http://dx.doi.org/10.4081/ripppo.2010.15.

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Abstract:
Questo articolo prova ad esaminare alcuni risultati principali nella ricerca sulla terapia di gruppo, così come le direzioni future di ricerca in questo ambito. Sono stati esaminati i risultati degli studi raccolti dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Palermo. In particolare, in questo articolo vengono esaminate le questioni teoriche e metodologiche sulla psicoterapia di gruppo, l'efficacia clinica della terapia di gruppo con diverse popolazioni cliniche (disturbi alimentari, disturbi d’ansia) e la relazione tra caratteristiche del paziente, variabili di processo (clima ed alleanza di gruppo) e l'esito della terapia. Complessivamente, da questa rassegna emerge come siano presenti alcuni studi italiani che testimoniano l'efficacia clinica della psicoterapia di gruppo, anche se sarà necessaria maggiore ricerca sull’analisi dei meccanismi sottostanti di cambiamento nei gruppi, soprattutto nelle terapie a lungo termine.
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Segneri, Angelo. "Atanasio e Melezio: tentativi e fallimenti alla ricerca della comunione ecclesiale." Anuario de Historia de la Iglesia, January 19, 2023. http://dx.doi.org/10.15581/007.32.005.

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Abstract:
Lo studio si occupa delle vicende alessandrine e antiochene degli anni 362-363, con gli abortiti tentativi di riconciliazione tra i vari gruppi di anti-ariani in dissidio. Ci si concentra, in particolare, sul mancato raggiungimento della comunione ecclesiale tra Atanasio e Melezio. Anche se motivazioni di politica ecclesiale furono senz’altro molto influenti, lo studio prova a dimostrare che non vanno trascurate anche le motivazioni di carattere teologico, vale a dire la carente pneumatologia dei meleziani.
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Bondioli, Anna, and Donatella Savio. "Gioco e valutazione formativa del bambino: la SVALSI." Educar em Revista 37 (2021). http://dx.doi.org/10.1590/0104-4060.77696.

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Abstract:
RIASSUNTO Partendo dal presupposto che l’assessment delle condotte infantili debba avere un significato essenzialmente formativo, non diagnostico né ricognitivo, l’articolo intende presentare la SVALSI (Scala di Valutazione delle Abilità Ludico-Simboliche Infantili), uno strumento di osservazione e valutazione del gioco simbolico di bambini da 2 ai 5 anni. L’importanza delle condotte ludico-simboliche per il benessere e la crescita dei bambini è segnalata da un’ampia letteratura di ricerca; perciò, in una prospettiva educativa, è fondamentale avere la possibilità di valutare la loro qualità per sostenerne il pieno sviluppo. La peculiarità del dispositivo sta nelle dimensioni considerate e nella finalità d’uso. Oggetto di valutazione della SVALSI sono le abilità di decontestualizzazione, decentramento, integrazione, controllo dell’esecuzione e competenza sociale; tenendo conto dell’estesa letteratura di riferimento, vengono considerate in una prospettiva evolutiva, dalle forme meno evolute a quelle più mature. La finalità d’uso è essenzialmente formativa, volta a individuare le zone prossimali di sviluppo di singoli bambini e di gruppi infantili relativamente al gioco, allo scopo di agire in tali zone per promuovere la loro evoluzione. Nel corso della trattazione, oltre alla struttura dello strumento, vengono anche sinteticamente presentate le ricerche che ne hanno accompagnato l’elaborazione e la messa alla prova.
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Campello, Mônica Conte. "Risposta alla sfida di Silas Malafaia ai suoi critici: perché la teologia della prosperità non è accettata dalla Bibbia?" Revista Científica Multidisciplinar Núcleo do Conhecimento, June 9, 2022, 72–165. http://dx.doi.org/10.32749/nucleodoconhecimento.com.br/teologia-it/teologia-della-prosperita.

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Abstract:
Il presente lavoro è una risposta ad una sfida lanciata dal Pastore Silas Malafaia ai critici della Teologia della Prosperità che difende come biblica. Sono stati ascoltati, studiati e analizzati brani tratti dal video “Pastor Silas Malafaia – Uma vida de prosperidade” da testi biblici. Ma perché la Teologia della Prosperità non è accettata biblicamente? L’obiettivo di questo studio è dimostrare che la Teologia della Prosperità non ha fondamento biblico, e quindi non è biblica. Si intende, quindi, presentare risposte alle argomentazioni da lui sostenute come prova che la suddetta teologia non ha fondamento biblico. Per procedere con l’analisi e la risposta a questi argomenti, sono stati utilizzati testi biblici corrispondenti selezionati dal sito web YouVersion, che contiene diverse versioni bibliche, tra le altre come Bibbia in linea, Bibbia greca, Bibbia ebraica, per il confronto e l’analisi. A tal fine verrà condotta una ricerca qualitativa esplorativa e descrittiva in cui verranno osservati in modo deduttivo i brani del video analizzato al fine di rispondere alla domanda problematica attraverso un caso di studio. Infine, ogni risposta presentata ad ogni estratto del video evidenziato nella rispettiva cornice evidenziata in questo studio ha dimostrato il risultato atteso rispetto alla domanda esplorata sia sulla base dei testi biblici che delle interpretazioni di altri autori sull’argomento, potendo procedere a nuove analisi poiché l’argomento non è esaurito in questo studio.
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Bagaglini, Veronica. "MOBILE ASSISTED LANGUAGE LEARNING: UN POTENZIAMENTO DELL’APPRENDIMENTO FORMALE." Italiano LinguaDue 14, no. 2 (January 17, 2023). http://dx.doi.org/10.54103/2037-3597/19661.

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Abstract:
I dispositivi mobili hanno cambiato profondamente modi e tempi delle nostre attività quotidiane. Se da un lato la loro pervasività è considerata da alcuni un rischio di depauperamento in termini di abilità relazionali e cognitive, dall’altro, la multimedialità e la connettività che li caratterizzano possono essere sfruttate per arricchire l’esperienza individuale e sociale, anche in ambito didattico, come testimonia anche il Piano Nazionale Scuola Digitale (2015). In questo contributo si prova a riassumere e a descrivere la complessa e ampia riflessione sull’uso dei dispositivi elettronici ai fini dell’apprendimento che ha caratterizzato il campo di ricerca del Mobile Learning (ML), con particolare riferimento alla sua declinazione nell’ambito della didattica delle lingue, il Mobile Assisted Language Learning (MALL), alle sue diverse applicazioni e sperimentazioni. Sebbene siano stati individuati i tratti principali che delineano l’apprendimento mobile, la ricerca sul ML e sul MALL continua ad essere in una fase di elaborazione e sviluppo. Mobile assisted language learning: development of formal learning Mobile devices profoundly changed the ways and times of our daily activities. If, on the one hand, their pervasiveness is considered by some to be a risk of impoverishment for relational and cognitive skills, on the other hand, the multimedia and connectivity characterizing them can be exploited to empower the individual and social experience, even in the didactic field, as evidenced by the National Digital School Plan (2015). In this paper, we try to summarize and describe the complex and broad reflection on the use of electronic devices for learning purposes that has characterized the research field of Mobile Learning (ML), with particular reference to its decline in language learning, Mobile Assisted Language Learning (MALL) and its various applications and experiments. Although the main features that outline mobile learning have already been identified, research on ML and MALL continues to be in a phase of elaboration and development.
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