Journal articles on the topic 'Malattie del sistema urinario'

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Arbique, Judy C. "Limitar las infecciones del sistema urinario." Nursing (Ed. española) 22, no. 6 (June 2004): 27–30. http://dx.doi.org/10.1016/s0212-5382(04)71660-x.

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2

Tortorella, Carlo, Vita Direnzo, Pietro Iaffaldano, Elena Luciannatelli, and Maria Trojano. "Aferesi terapeutica nelle malattie del Sistema Nervoso Centrale." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 4_suppl (July 23, 2013): S13—S16. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1082.

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Abstract:
L'aferesi terapeutica (AT) è stata utilizzata con successo nel trattamento delle ricadute non rispondenti alla terapia steroidea in corso di malattie demielinizzanti. Tuttavia, tali evidenze necessitano tuttora di essere confermate secondo quanto espresso dalle Linee Guida dell'American Academy of Neurology. I dati più sostanziali riguardano le ricadute in corso di Sclerosi Multipla e Neuromielite Ottica. L'AT si è mostrata inefficace nel trattamento della Sclerosi Multipla a decorso progressivo.
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3

Andreula, C., and F. Leoncini. "DIAGNOSTICA DELLE MALATTIE INFETTIVE DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE." Neuroradiology Journal 22, no. 6 (December 2009): 723–25. http://dx.doi.org/10.1177/197140090902200633.

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4

Beltramello, A., and E. Piovan. "Malattie degenerative encefaliche." Rivista di Neuroradiologia 4, no. 3_suppl (December 1991): 47–49. http://dx.doi.org/10.1177/19714009910040s310.

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Abstract:
Nell'ambito delle malattie degenerative encefaliche viene compreso tutto quell'eterogeneo spettro di condizioni in cui il neurone muore, per cause sconosciute, e viene sostituito da glia. Qual è l'apporto della TC in queste manifestazioni patologiche? Normalmente il rilievo non va al di là del riconoscimento di un allargamento più o meno marcato del sistema ventricolare e degli spazi subaracnoidei, basali e corticali: il grado di perdita neuronale è solo inferito, è un rilievo indiretto. Le modificazioni rilevate alla TC cerebrale non hanno dimostrato alcuna correlazione con i test neuropsicologici. Nella valutazione del deterioramento mentale la TC è utile non tanto per stabilire una diagnosi di Alzheimer, quanto per escludere le altre cause di demenza che possono essere cause ad eziopatogenesi nota, quali l'AIDS, la demenza multinfartuale o le leucoaraiosi sostenute da demielinizzazione e ialinosi microvascolare della malattia di Bingswanger o, meglio, da cause note e chirurgicamente curabili, come l'ematoma sottodurale cronico o l'idrocefalo idiopatico dell'anziano cosiddetto «pacchetto» o da lesioni espansive gliali, quali il glioma del corpo calloso o l'oligodendroglioma frontale, o ancora da lesioni espansive benigne, a lenta crescita, quali i meningiomi della convessità frontale o della doccia olfattoria.
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5

Molina, Allan, and Gustavo González. "Heminefrectomía abierta en el tratamiento del doble sistema colector incompleto." Revista médica (Colegio de Médicos y Cirujanos de Guatemala) 160, no. 1 (April 15, 2021): 67–69. http://dx.doi.org/10.36109/rmg.v160i1.205.

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Abstract:
Se presenta el caso de una paciente de 56 años, atendida en Urología del Hospital Roosevelt, con historia de dolor lumbar derecho y disuria asociados a infecciones del tracto urinario. USG renal y de vías urinarias sugestivo de quiste en polo renal derecho. Urotomografía que demuestra un doble sistema colector incompleto derecho. Pielograma retrógrado transoperatorio confirma el defecto del sistema colector. Se realiza Heminefrectomía Derecha Abierta. La duplicación de los sistemas colectores es una anomalía congénita frecuente de las vías urinarias superiores, 1 de cada 160 nacidos vivos, tienen asociación familiar, predominio en mujeres (6:1), son benignas y se manifiestan con problemas obstructivos o infecciosos del tracto urinario. Se descubren como un hallazgo radiológico incidental. El tratamiento quirúrgico más frecuentemente utilizado y efectivo es la Heminefrectomía Parcial.
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6

Andreula, C. F., G. Marano, and A. Carella. "Excursus RM di malattie infettive." Rivista di Neuroradiologia 5, no. 3 (August 1992): 331–47. http://dx.doi.org/10.1177/197140099200500305.

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Abstract:
Obiettivo di questo breve compendio di malattie infettive ha quello di fornire una mappa indicativa delle patologie infettive del sistema nervoso centrale di più frequente riscontro. In questo piccolo excursus abbiamo tentato di caratterizzare ogni malattia con cenni sulla biocinetica degli agenti microbici, sulla dinamica del danno tessutale e sul quadro neuroradiologico, trascurando la sintomatologia clinica. Le infezioni virali, batteriche, da spirochete, fungine, parassitarie e da protozoi che abbiamo esaminato differiscono le une dalle altre per tipo e qualità di danno tessutale (meningite, meningiti con interessamento del parenchima sottostante, meningo-encefaliti ematogene, lesioni focali parenchimali). Tali differenze, fatte salve poche eccezioni, non consentono però in tutti i casi una diagnosi differenziale, generalmente frutto di un lavoro di equipe tra clinico, infettivologo, microbiologo e neuroradiologo; ciò però non deve fuorviare dal tentativo di dare una risposta quanto più possibile esauriente ai quesiti che giornalmente vengono posti.
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7

Maddock, Clementine, and Carmine M. Pariante. "How does stress affect you? An overview of stress, immunity, depression and disease." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 10, no. 3 (September 2001): 153–62. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00005285.

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Abstract:
RIASSUNTOScopo – Il termine “stress” viene spesso usato come sinonimo di “vita moderna”. In questa revisione della letteratura abbiamo valutato la relazione tra lo stress e l'insorgenza o il decorso della depressione maggiore, dei disturbi cardiovascolari e delle malattie tumorali, le maggiori cause di morbidità e di mortalita nel mondo occidentale. Abbiamo anche discusso come i cambiamenti nei parametri del sistema immunitario indotti dallo stress possano essere considerati, almeno in parte, responsabili di questa relazione tra stress e malattia. Metodo – Abbiamo condotto una ricerca su Medline per il periodo 1996-2000, utilizzando i termine stress, disease (malattia) e immune system (sistema immunitario), allo scopo di identificare i più recenti sviluppi della ricerca in questo campo. Abbiamo anche rintracciato le più importanti pubblicazioni citate in questi articoli. Risultati – Gli studi in letteratura confermano il legame tra lo stress e l'insorgenza della depressione. Lo stress sembra anche avere un effetto negativo sulla prognosi dei disturbi cardiovascolari e delle malattie tumorali, ed evidenze preliminari suggeriscono che interventi di gestione dello stress possono migliorare la sopravvivenza in questi pazienti. Situazioni di stress cronico sono associate ad una soppressione della funzionalità del sistema immunitario, mentre stress acuti hanno un effetto sia attivante, sia inibitorio. La liberazione di citochine infiammatorie, mediatori solubili della risposta immunitaria, può indurre la comparsa di sintomi depressivi. Conclusioni – Studi epidemiologici prospettici sono necessari per chiarire il ruolo dello stress nell'insorgenza, decorso e prognosi delle malattie. L'utilizzo di terapie di gestione dello stress allo scopo di migliorare la prognosi dei pazienti con disturbi cardiovascolari, malattie tumorali ed altre malattie croniche, è un'area di ricerca particolarmente interessante. Gli effetti dello stress sul sistema immunitario sono importanti per capire il legame tra stress e malattia. In particolare, l'aumentata produzione di citochine infiammatorie durante situazioni di stress costituisce un possibile meccanismo biologico per spiegare il legame tra stress e depressione.
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8

Badilla Nelson, Annekey. "Disfunción neuropatica del sistema nervioso autónomo." Revista Medica Sinergia 7, no. 4 (April 1, 2022): e788. http://dx.doi.org/10.31434/rms.v7i4.788.

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Abstract:
El sistema nervioso autónomo está dividido en 2 sistemas tanto el simpático que su función es preparar al cuerpo para una emergencia, como el parasimpático quien está dirigido a la conservación y recuperación de la energía. Ambos están compuestos por fibras aferentes y eferentes que permiten la comunicación de los centros superiores del sistema nervioso central al resto del cuerpo, se representan como acciones antagónicas entre sí con el fin de generar equilibrio en el medio interno y además controlar una serie de respuestas en el organismo que nos asegura la sobrevivencia. Sus acciones se encuentran dirigidas a estructuras anatómicas como glándulas, vasos sanguíneos, sistema de conducción a nivel cardiaco, órganos del tracto gastrointestinal y urinario, inclusive participa en los mecanismos de erección genital y eyaculación asi como sobre la piel y reflejos pupilares. Sin embargo ese equilibrio se pierde cuando hay afectación directa en las vías nerviosas que modulan estas fibras conocido como disautonomía, entre sus causas están las enfermedades neurodegenerativas como la enfermedad de parkinson, neuropatías infecciosas, inflamatorias o hereditarias y enfermedades metabólicas, siendo la causa principal y de mayor prevalencia a nivel mundial en la actualidad la diabetes mellitus. Dicha pérdida de equilibrio trae como consecuencia diversas alteraciones tanto anatómicas como funcionales entre ellas trastornos cardiacos como síndrome de taquicardia ortostatica, hipotensión ortostatica e incluso infartos silentes, a nivel gastrointestinal se manifiesta la gastroparesia o los trastornos de motilidad como el estreñimiento o la diarrea, a nivel urinario vejiga neurógena hipo o hiperactiva, entre otros, actualmente existen varios estudios para una evaluación diagnostica como monitoreo cardiaco, prueba sudomotora o pilomotora e inclusive biopsia. La disautonomía presenta distintas manifestaciones según las fibras nerviosas que se afecten, requiere de un alto índice de sospecha para su diagnóstico por lo que es primordial conocer las presentaciones clínicas.
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9

Bompiani, Adriano. "Economia ed etica nello sviluppo del Sistema sanitario italiano." Medicina e Morale 45, no. 5 (October 31, 1996): 923–34. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1996.898.

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Abstract:
In italia, come nei Paesi industrializzati dell’Europa occidentale, sono intervenuti notevoli cambiamenti demografici ed epidemiologici (invecchiamento della popolazione e aumento del numero di anziani, riduzione della patologia infettiva e aumento delle malattie degenerative), associati a rilevanti fenomeni sociali (contrazione volontaria della fertilità, progressivo aumento del lavoro extradomestico della donna), ai quali fanno riscontro le aumentate capacità di cura delle malattie acute, lo sviluppo incessante della tecnologia e la crescente richiesta di “godimento di salute” come diritto dell’individuo. Tutto ciò ha portato a concepire nuovi assetti sanitari, mentre è venuto meno il welfare state e stenta ad affermarsi la strategia di promozione della salute mediante la prevenzione. Partendo da queste difficoltà e rendendosi conto del rilievo etico di queste problematiche, poichè è indubbia l’estensione del diritto all’assistenza sanitaria a tutti i cittadini, nell’articolo vengono esaminati i rapporti tra il principio di giustizia, tradotto in pratica dal principio di equità, e l’economia sanitaria. Inoltre, delle diverse questioni affrontate (assistenza sanitaria in generale, l’acquisizione delle risorse per la sanità in Italia e negli altri Paesi europei, la proposta del cosiddetto federalismo in sanità, l’impiego delle risorse e la razionalizzazione economica nella spesa) sono evidenziate anche le implicanze etiche e bioetiche relative alle diverse correnti di pensiero: utilitarismo, individualismo-libertario, egualitarismo e personalismo, e se ne ricava che le concezioni della bioetica personalista sono quelle che più servono da supporto all’etica medica tradizionale, sebbene essa richieda un lavoro di interpretazione dei “parametri economici” caso per caso ed una grande responsabilità da parte di ogni operatore sanitario nel gestire le risorse comuni.
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Arias Vargas, Rebeca, Guadalupe Herrera Watson, and Tania Lobo Prada. "Síndrome de Prune Belly." Revista Medica Sinergia 5, no. 11 (November 1, 2020): e607. http://dx.doi.org/10.31434/rms.v5i11.607.

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Abstract:
El síndrome de Prune Belly o síndrome de Eagle Barret es una malformación congénita rara de etiología desconocida, caracterizada por la triada: hipoplasia de la pared muscular abdominal, criptorquidia y anomalías del tracto urinario. El cuadro clínico que desencadena es variable, dependiendo sobre todo del grado de alteración del sistema urinario y compromiso renal. La detección del síndrome de Prune Belly, en su mayoría, se realiza ya sea por medio de ultrasonografía antenatal o en el periodo neonatal. Su tratamiento suele ser conservador, con excepciones donde es necesaria la intervención quirúrgica, la cual depende de la gravedad de los síntomas, y abarca desde procedimientos modestos hasta otros más extensos.
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Orquera Ayala, Nathalia Carolina, Lina Marcela Ortiz Roncallo, Marielena Estefanía Murgueytio Salazar, and Emilia Soledad Villalva Paredes. "Clasificación de hidronefrosis congénita." RECIAMUC 4, no. 4 (December 24, 2020): 22–34. http://dx.doi.org/10.26820/reciamuc/4.(4).diciembre.2020.22-34.

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Abstract:
La hidronefrosis congénita (Primaria o Fetal) se ubica dentro de un amplio espectro de anomalías congénitas del riñón y del tracto urinario que comúnmente se identifican en el periodo prenatal. Su origen procede de algún defecto en el desarrollo del aparato urinario en diferentes niveles, es decir, del sistema colector, del parénquima renal o de la migración. El objetivo que se pretendió alcanzar fue el de compendiar distintos criterios expertos respecto a la clasificación de Hidronefrosis Congénita. La investigación se desarrolló en base a un diseño bibliográfico y a una metodología de revisión, con la cual se expuso sobre: definiciones fundamentales, etiología, y clasificación en uso. En conclusión, el uso de la más reciente clasificación propuesta mediante el consenso celebrado en 2014 entre varias sociedades médicas, en su mayoría de USA, debido a que la misma permite estudiar la relación entre varios grados de dilatación del tracto urinario y resultados clínicamente relevantes, además de favorecer la detección oportuna de determinados casos que, particularmente, pudieran derivar en complicaciones durante el periodo posnatal.
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Zamboni, Paolo, and Attilio Cavezzi. "Il sistema g-linfatico cerebrale: istruzioni per l'uso." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2020): 41–54. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2020-002005.

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Abstract:
Il ruolo del drenaggio cerebrale nella patogenesi delle malattie neuroinfiammatorie/ neurodegenerative rimane in gran parte sconosciuto. Molto recentemente è stato identificato un vero e proprio sistema linfatico del sistema nervoso centrale (SNC). Una componente rilevante è costituita dal cosiddetto sistema g-linfatico (nomenclatura derivata dal ruolo fondamentale della glia) del cervello, che consente di drenare il liquor cerebro-spinale e l'accumulo di macromolecole e tossine dal parenchima cerebrale rispettivamente al sistema venoso ed ai linfatici meningei e cervicali profondi. Queste recenti scoperte consentono ora di ipotizzare un ruolo cruciale del sistema di drenaggio emo-linfatico del SNC nella neuroinfiammazione e/o nella neurodegenerazione. In questo articolo vengono riportate le conoscenze più attuali che legano la fisiopatologia del sistema g-linfatico del SNC alle patologie neurodegenerative (Parkinson, Alzheimer, sclerosi multipla, ecc.). Vengono infine esposte possibilità e limiti di alcune opzioni terapeutiche, in ottica Pnei, mirate al miglioramento del flusso della linfa cerebro-spinale.
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Farilla, Cosima, Sante Minerba, Salvatore Scorzafave, Giulia Stola, Vito Guerra, and Gregorio Colacicco. "La resilienza del sistema cardiologico nella pandemia SARS-CoV-2 e le proposte riorganizzative nella ASL Taranto." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 4 (March 22, 2022): 10–238. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2021-4-4.

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Abstract:
Le malattie cardio-cerebrovascolari, nonostante la diminuzione della mortalità registrata negli ultimi anni, continuano a rappresentare in Italia una delle principali cause di morbosità, invalidità e mortalità. Secondo i dati Istat del 2017, il 10.4% di tutti i decessi è stato attribuito a malattie ischemiche del cuore (11.3% negli uomini e 9.6% nelle donne) e il 9.2% ad eventi cerebrovascolari (7.6% negli uomini e 10.7% nelle donne). Le Malattie Cardiovascolari sono tuttora anche la prima causa di ricovero ospedaliero in Italia (14.5% di tutti i ricoveri, circa 1 milione di ricoveri/anno). L’impatto della pandemia da coronavirus 2 della sindrome respiratoria acuta severa (SARS-CoV-2) in ambito cardiovascolare è stato particolarmente rilevante con un drastico calo di circa il 30-40% dei ricoveri per sindrome coronarica acuta (SCA) e scompenso cardiaco con conseguente grave ritardo nel ricorso alle cure. Si sono più che dimezzate anche le attività ambulatoriali penalizzando i follow-up dei pazienti post-SCA e di quelli con scompenso cardiaco, il monitoraggio dei pazienti con fibrillazione atriale ed in trattamento anticoagulante. L’impatto della Pandemia da SARS-CoV-2 nella ASL di Taranto è stato evidente con una riduzione degli accessi per eventi acuti e ricoveri (– 24%), e calo delle indagini cardiologiche (– 34%). Da un’analisi dei ricoveri in area cardiologica si è evidenziato un incremento degli exitus in età < 60 anni. La valutazione dei fattori di rischio cardiovascolari degli assistiti ha indicato la necessità di un territorio organizzato per la prevenzione di eventi acuti cardiovascolari. Tutto ciò ha reso necessario dei cambiamenti sugli assetti strutturali, organizzativi e tecnologici.
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Bensusan, Teresa. "PATOGENIA. FACTORES DE RIESGO EN DIABETES MELITUS." Revista de la Sociedad Argentina de Diabetes 53, no. 1 (June 18, 2019): 33. http://dx.doi.org/10.47196/diab.v53i1.140.

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Abstract:
La interacción entre uroepitelio y uropatógeno, base de la patogenia de las infecciones del tracto urinario (ITUs), puede derivar en la eliminación bacteriana por parte de la célula huésped o la invasión y multiplicación bacteriana. Dentro de la célula huésped los uropatógenos pueden perturbar las defensas y resistir el tratamiento antibiótico. En pacientes con diabetes, especialmente con enfermedad renal por diabetes, se ha demostrado una reducción de la capacidad de inhibición de la adherencia bacteriana al uroepitelio, por ende mayor posibilidad de invasión bacteriana. La glicosilación de todos los elementos del sistema inmune, incluida la menor liberación de factores como las interleuquinas a nivel urinario y la alteración del vaciamiento vesical por neuropatía autonómica,favorecen el desarrollo de este tipo de infecciones.
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Durán Ortíz, Sergio, Marielle García Limas, and Juan José Tequianes Tlalolín. "Sintomas del Tracto Urinario Bajo Asociados a COVID-19." Revista Guatemalteca de Urología 10, no. 2 (February 15, 2023): 4–7. http://dx.doi.org/10.54212/27068048.v10i2.135.

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Abstract:
INTRODUCCIÓN: La enfermedad por coronavirus irrumpe en el año 2019 (COVID-19), causada por la infección del virus del síndrome respiratorio agudo severo coronavirus-2 (SARS-CoV-2) 1 impacta de manera abrupta los sistemas de salud mundiales y genero cambios en la dinámica vital mundial. A pesar de que los síntomas predominantes de esta enfermerdad son respiratorios, recientemente ha surgido evidencia de que el tracto urinario inferior es un objetivo potencial para la infección por SARS-CoV-2, debido a una expresión significativa de ACE2 en las células uroteliales 4.. OBJETIVO: El objetivo de esta revisión es mostrar los datos de la literatura actualmente disponibles acerca de los síntomas del tracto urinario bajo en pacientes con infección del SARS COV-2, para ofrecer una visión puntual del tema y desarrollar el deseo de profundizar en los estudios e investigaciones sobre el tema. MATERIAL Y METODOS: En el presente artículo se realiza un analisis de publicaciones en relación a las alteraciones generadas por COVID en el tracto urinario. RESULTADOS: En el tracto urinario se genera un cuadro inflamatorio de el urotelio vesical generando lo que se conoce como CAC ( Cistitis Asociada a Covid) 1. DISCUSIÓN: Aunque el sistema genitourinario no se considera entre los sistemas más afectados por el COVID-19, es de suma importancia que los urólogos tengan en cuenta la evidencia que existe alrededor del mundo de la presencia de síntomas urinarios en pacientes con SARS COV-2. CONCLUSIONES: Los datos destacados en esta revisión demuestran que los pacientes con COVID-19 presentan signos y síntomas indicativas de hiperactividad vesical. Los síntomas urinarios pueden presentarse durante el periodo prodrómico e incluso durante el periodo post – COVID.
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Malberti, Fabio. "Vitamina D nativa nei pazienti con malattia renale cronica non in trattamento dialitico." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 25, no. 2 (May 29, 2013): 107–11. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2013.1018.

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Abstract:
Il sistema ormonale della vitamina D è classicamente implicato nella regolazione dell'omeostasi calcica e del metabolismo osseo. L'esistenza di recettori per la vitamina D in organi e tessuti non coinvolti direttamente nella regolazione del metabolismo minerale e la capacità di molte cellule di sintetizzare la forma attiva di vitamina D dal precursore circolante hanno fatto supporre che la vitamina D possa avere altri effetti oltre ai classici effetti sul metabolismo minerale. Il deficit di vitamina D induce lo sviluppo di patologie ossee ed è un importante fattore di rischio per lo sviluppo di neoplasie, malattie autoimmuni e malattie cardiovascolari. In questa rassegna vengono esaminati i risultati dei principali studi randomizzati che hanno utilizzato la supplementazione con vitamina D nella popolazione generale e nei pazienti con insufficienza renale cronica.
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Vargas-Alzate, Carlos Andrés, Luis Felipe Higuita-Gutiérrez, and Judy Natalia Jiménez-Quiceno. "Costos médicos directos de las infecciones del tracto urinario por bacilos Gram negativos resistentes a betalactámicos en un hospital de alta complejidad de Medellín, Colombia." Biomédica 39 (May 1, 2019): 35–49. http://dx.doi.org/10.7705/biomedica.v39i1.3981.

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Abstract:
Introducción. Las infecciones del tracto urinario son muy frecuentes en el ámbito hospitalario. Debido a la aparición de la resistencia antimicrobiana, la complejidad de los procesos de atención ha aumentado y, con ello, la demanda de recursos.Objetivo. Describir y comparar el exceso de los costos médicos directos de las infecciones del tracto urinario por Klebsiella pneumoniae, Enterobacter cloacae y Pseudomonas aeruginosa resistentes a betalactámicos.Materiales y métodos. Se llevó a cabo un estudio de cohorte en una institución de tercer nivel de Medellín, Colombia, entre octubre del 2014 y septiembre del 2015. Se incluyeron los pacientes con infección urinaria, unos por bacterias sensibles a los antibióticos betalactámicos, y otros por bacterias resistentes a las cefalosporinas de tercera y cuarta generación y a los antibióticos carbapenémicos. Los costos se analizaron desde la perspectiva del sistema de salud. La información clínico-epidemiológica se obtuvo de las historias clínicas y los costos se calcularon utilizando los manuales tarifarios estándar. El exceso de costos se estimó mediante análisis multivariados.Resultados. Se incluyeron 141 pacientes con infección urinaria: 55 (39 %) por bacterias sensibles a los betalactámicos, 54 (38,3 %) por bacterias resistentes a las cefalosporinas y 32 (22,7 %) por bacterias resistentes a los carbapenémicos. El exceso de costos totales ajustado de los 86 pacientes con infecciones del tracto urinario por bacterias resistentes a las cefalosporinas y a los carbapenémicos, fue de USD$ 193 (IC95% -347 a 734) y USD$ 633 (IC95% -50 a 1.316), respectivamente comparados con el grupo de 55 pacientes por bacterias sensibles a los betalactámicos. Las diferencias se presentaron principalmente en el uso de antibióticos de amplio espectro, como el meropenem, la colistina y la fosfomicina. Conclusión. Los resultados evidenciaron un incremento sustancial de los costos médicos directos de los pacientes con infecciones del tracto urinario por bacterias resistentes a las cefalosporinas o a los carbapenémicos. Esta situación genera especial preocupación en los países endémicos como Colombia, donde la alta frecuencia de infecciones del tracto urinario y de resistencia a los betalactámicos puede causar un mayor impacto económico en el sector de la salud.
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Gómez Huertas, M., M. Culiañez Casas, F. S. Molina García, M. P. Carrillo Badillo, and E. Pastor Pons. "Papel complementario de la resonancia magnética en el estudio del sistema urinario fetal." Radiología 58, no. 2 (March 2016): 101–10. http://dx.doi.org/10.1016/j.rx.2015.12.003.

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Cabarcas Herrera, Claudia Isabel, Julio Jesús Goenaga Pareja, Juan Fernando Salcedo Brand, Dolcey Márquez Florián, Sindy Claudina Vergara Severiche, and María José Herrera Bedoya. "Carcinoma escamocelular de vejiga. Reporte de un caso." Revista colombiana de radiología 32, no. 3 (September 30, 2021): 5604–8. http://dx.doi.org/10.53903/01212095.163.

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Abstract:
El cáncer de vejiga es la causa más común de malignidad del sistema urinario. Dentro de su espectro clínico se puede manifestar como hematuria no dolorosa, síntomas urinarios irritativos (polaquiuria, urgencia, disuria) y obstrucción urinaria, hallazgos que pueden retrasar el diagnóstico debido a sus similares características con otras patologías benignas (infección de tracto urinario, prostatitis, litiasis, hiperplasia prostática benigna). De todas las neoplasias de la vejiga, el carcinoma escamocelular corresponde del 3 al 5 % en Norte América y Europa; el más común es el carcinoma de células transicionales con una frecuencia del 95 %. Se presenta el caso de un hombre de 53 años de edad con dolor abdominal y síntomas urinarios irritativos, en quien los estudios de imagen establecieron el diagnóstico de tumor de vejiga. Se le practicó una cistoscopia transuretral y se recolectaron especímenes para valoración por patología. El estudio histopatológico con análisis histoquímico confirmó el hallazgo de un carcinoma escamocelular de vejiga.
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Toala Reyes, Jorge Luis, Josceline Pamela Ortega Ponce, José Clímaco Cañarte Vélez, and MQRInvestigar Journal of Scientific Research. "Prevalencia de infecciones del tracto urinario y sus factores epidemiológicos en mujeres en edad menopaúsica." MQRInvestigar 6, no. 3 (August 19, 2022): 976–1001. http://dx.doi.org/10.56048/mqr20225.6.3.2022.976-1001.

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Abstract:
Las infecciones del tracto urinario, siguen preocupando a la población a nivel mundial, debido a que son un tipo de patología que presenta un alto índice de prevalencia, ha generado un impacto económico significativo en el sistema de atención médica, afectando con un rango mayor al sexo femenino, siendo la segunda causa de visita médica de origen infeccioso, lo cual es de trascendente importancia lograr identificar aquellos factores de riesgo que pueden llegar a predisponer las reinfecciones urinarias en las mujeres en edad menopaúsica, que fue la población de estudio en esta investigación. La cual tuvo como objetivo determinar la prevalencia de infecciones del tracto urinario y sus factores epidemiológicos en mujeres ecuatorianas en edad menopaúsica. El diseño de la investigación fue de tipo narrativo documental, exploratoria de nivel informativo o explicativo, en donde se obtuvo información de artículos de investigaciones en el idioma ingles y español, de revistas indexadas y bases de datos científicas como: Pubmed, Science Research, Google académico, Dialnet y Scielo, para el desarrollo de fundamentación teórica y resultados de la investigación. Los resultados mostraron que la mujer en edad menopaúsica tiene una alta prevalencia de padecer infecciones de las vías urinarias, debido por los cambios en el pH vaginal, disminución de colágena, lubricación deficiente, que alteran el balance de la flora bacteriana, así produciendo infección, donde el principal patógeno que ocasionó una infección del tracto urinario fue la Escherichia coli.
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Fontana, Massimo. "La diagnosi in psicoanalisi relazionale: una prospettiva unitaria." RICERCA PSICOANALITICA, no. 2 (May 2012): 73–99. http://dx.doi.org/10.3280/rpr2012-002006.

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Abstract:
In questo articolo l'autore puntualizza gli elementi teorici, metodologici e clinici che rendono necessaria una considerazione rigorosa della diagnosi in psicoanalisi relazionale e si sofferma sul particolare uso che di essa si puň fare nella terapia. Nella prima parte del lavoro, considerando anche i recenti contributi di Albasi, Lingiardi, Shedler e Westen, si ribadisce la specificitŕ della diagnosi psicologica, volta a cogliere l'insieme delle caratteristiche e del disagio psicologico delle persone, piuttosto che a individuare malattie come fa la diagnosi medica, e l'importanza di tenere conto di tutte le dimensioni conoscitive in gioco nel processo diagnostico: la dimensione nosografica (nomotetica), la formulazione del caso clinico (idiografica) e la dimensione relazionale (implicita). Tesi fondamentale dell'autore č che i presupposti epistemici del modello relazionale, la teoria dei sistemi e il paradigma della complessitŕ consentano una visione unitaria della personalitŕ, intesa come un sistema dotato di coerenza e capace di autoorganizzantesi all'interno del sistema sociale di cui fa parte.
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González Reynoso, Gustavo, and Allan Molina Estrada. "Nefrectomía por hidronefrosis grado iv Reporte de caso." Revista médica (Colegio de Médicos y Cirujanos de Guatemala) 158, no. 1 (June 21, 2019): 51–52. http://dx.doi.org/10.36109/rmg.v158i1.127.

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Abstract:
La hidronefrosis se define como una dilatación del sistema colector renal debida a dificultad para la eliminación de la orina, causada por la existencia de un obstáculo en algún punto del sistema urinario, que puede ser de tipo mecánico o funcional. Se acompaña de atrofia progresiva del parénquima renal. Las causas más comunes difieren con la edad. Caso Clínico: Se presenta caso de una paciente femenina de 47 años, que es admitida en la sin antecedentes importantes con motivo de consulta de dolor lumbar izquierdo tipo cólico de tres semanas de evolución. Discusión: Este es un síndrome complejo que resulta de interacciones entre la hemodinámica glomerular y alteraciones en la función tubular asociado. Conclusión: El retraso en el diagnostico por la sintomatología inespecífica y en el inicio del tratamiento conllevan a un peor pronóstico.
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Barajas Ortiz, Tania, Daniel Ruiz Marines, Elisa Calderón Estrada, Maira Denisy Ortiz Verdin, Alma Rosa Picazo Carranza, and Francisco Javier Martínez Hernández. "Reporte de caso clínico y revisión bibliográfica de aborto diferido de 17.2 semanas de gestación con implantación en cavidad rudimentaria no comunicante de útero unicorne." Ciencia Latina Revista Científica Multidisciplinar 6, no. 4 (September 19, 2022): 4189–200. http://dx.doi.org/10.37811/cl_rcm.v6i4.2927.

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Abstract:
Las anomalías congénitas Mullerianas son las que afectan al desarrollo y la morfología de las trompas de Falopio, del útero y/o de la vagina, con o sin anomalías asociadas de ovario, del tracto urinario, esqueléticas o de otros órganos. El desarrollo normal del tracto reproductivo femenino implica una serie de procesos complejos caracterizados por la diferenciación, la migración, la fusión y la posterior canalización del sistema mülleriano, aunque hay que señalar que muchas de las anomalías mullerianas podrían originarse como defectos mesonéfricos (wolffianos). No incluyen anomalías o defectos de la determinación sexual, como alteraciones cromosómicas, o de la diferenciación sexual, como los pseudohermafroditismos1. El útero unicorne con cuerno rudimentario es la alteración anatómica congénita del aparato genital femenino más infrecuente producida por la detención prematura del desarrollo de uno de los dos conductos Müllerianos 1. La asociación de útero unicorne con anomalías del tracto urinario es frecuente se estima que el 0,5% de la población general es portadora de una anomalía uterina congénita y el útero unicorne constituye aproximadamente el 5% de las malformaciones uterinas9. Aborto diferido: Aborto caracterizado por la retención en la cavidad uterina, de un embrión o feto muerto o la detención de la progresión normal del embarazo, puede acompañarse o no de sangrado variable y dolor tipo cólico semejante al de trabajo de parto22.
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Abrego, Jesús, Manuel Espinoza, Josué Muñoz, and Cristian Pinzón. "Prototipo de sistema experto para el apoyo en la detección de enfermedades renales y del tracto urinario." Revista de Iniciación Científica 4 (June 23, 2018): 72–76. http://dx.doi.org/10.33412/rev-ric.v4.0.1824.

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Abstract:
Se considera la enfermedad renal crónica (ERC), como una disminución progresiva de la función de los riñones de forma irreversible, a diferencia de la insuficiencia renal aguda en la que el daño presentado por los riñones es reversible. Los sistemas expertos actúan como asistentes y auxiliares complejos de gran utilidad, brindando ayuda efectiva en aquellos trabajos que requieren precisión, rapidez y alto conocimiento. Se presenta un prototipo de sistema experto, basado en una plataforma para el desarrollo de la interfaz gráfica integrada a un lenguaje de programación de reglas para asistir a las decisiones de un médico de medicina general para realizar un diagnóstico temprano y preciso de ERC. El sistema recomienda un diagnóstico de acuerdo a los síntomas que presenta el paciente.
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Durán Pincay, Yelisa Estefanía, Kevin Damián Delgado Vélez, Carlos Luis Sánchez Ávila, and Alexa Paola Baque Mero. "Epidemiología y sintomatología clínica de la infección del tracto urinario en infantes." MQRInvestigar 6, no. 3 (September 9, 2022): 1518–36. http://dx.doi.org/10.56048/mqr20225.6.3.2022.1518-1536.

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Abstract:
Las infecciones del tracto urinario en pediatría, son sustancialmente comunes y con frecuencia son representadas con síntomas inespecíficos a diferencia de la fiebre ya que es la que siempre prevalece. El riesgo de recurrencia de las infecciones es muy alto debido a que puede aumentar un 6% por cada año. Por tal motivo se identificó factores epidemiológicos y sintomatológicos que influyen en el infante. La metodología empleada para la realización de esta investigación fue de tipo documental sistemático donde se obtuvo datos bibliográficos a partir de la revisión de 32 artículos de revista, teniendo en cuenta los años de publicación del 2014 al 2022 en base a la información de datos científicos, Pubmed, Scielo, Elsevier. Dentro de los resultados encontrados se afirma que los factores bacterianos y el sistema inmunitario innato del huésped pueden contribuir a la aparición y gravedad de la infección del tracto urinario y como síntomas principales se tiene la aparición de fiebre, dolor en el flanco, puño percusión renal positiva y signos de irritación vesical como disuria, polaquiuria, tenesmo e incontinencia. Por lo tanto, se puede decir que existe relación entre uno de los factores epidemiológicos de las ITU, que es el haber tenido una infección previa con la resistencia antimicrobiana, lo que puede causar alta probabilidad de recurrencia de esta en los pacientes. El patógeno que con más frecuencia causa ITU es la bacteria Escherichia coli, se puede asociar como factor epidemiológico la resistencia antimicrobiana y las infecciones previas que pueden provocar una recurrencia.
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Inno, Alessandro. "Terapia radiante: quando e perché interessa il cardiologo." Cardiologia Ambulatoriale, no. 3 (November 30, 2020): 191–94. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-3-9.

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Abstract:
La radioterapia toracica può determinare un ampio spettro di complicanze cardiovascolari a lungo termine (versamento pericardico, pericardite costrittiva con compromissione emodinamica, disfunzione diastolica progressiva, cardiomiopatia restrittiva con scompenso cardiaco, valvulopatie, coronaropatia, ipertensione polmonare, anomalie del sistema di conduzione e disfunzione autonomica). Malattie cardiovascolare pre-esistenti e fattori di rischio cardiovascolari possono aumentare il rischio di cardiotossicità da radioterapia. Il cardiologo dovrebbe svolgere un ruolo cruciale nel follow-up a lungo termine allo scopo di correggere i fattori di rischio cardiovascolari, ottimizzare la terapia cardiologica nei pazienti con cardiopatia nota, eseguire indagini di screening nei pazienti asintomatici, avviare l’appropria
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Sandoval, M. T., and M. L. Gómez. "Desarrollo y morfología del sistema urogenital de Physalaemus santafecinus barrio 1965 (Anura: Leiuperidae)." FACENA 26 (December 28, 2016): 29. http://dx.doi.org/10.30972/fac.2601167.

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Abstract:
<p>El sistema urinario y genital de los anfibios, al igual que en el resto de los vertebrados, se organiza a partir de un par de crestas derivadas del mesodermo intermedio o mesómero, ubicadas en el techo de la cavidad celómica del embrión. El origen y diferenciación del riñón mesonéfrico, cuerpos grasos y gónadas de los anuros ha sido estudiado en unas pocas especies y pocos trabajos se han focalizado en el análisis de los estadios larvales tempranos. En el presente estudio se describe el desarrollo del sistema urogenital de <em>Physalaemus santafecinus </em>en larvas pro y premetamórficas, durante el periodo metamórfico, juveniles de hasta 30 días post-eclosión y ejemplares adultos. El riñón mesonéfrico se esboza a partir del E. 24-25 en forma asimétrica de derecha a izquierda. Los cuerpos grasos derecho e izquierdo se forman también asimétricamente en cuanto al estadio y topografía, aunque de modo inverso al del mesonefros. Los esbozos gonadales se reconocen desde el E. 25, siendo, a partir del E. 27, anatómicamente diferenciables en testículos u ovarios. Sobre la base de los resultados obtenidos realizamos comparaciones con otras especies de anuros estudiadas y destacamos las cualidades del desarrollo del sistema urogenital para analizar eventos heterocrónicos y particularidades del desarrollo modular en anfibios.</p>
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Molteni, Franco. "Trattamento della spasticitŕ e della distonia." CHILD DEVELOPMENT & DISABILITIES - SAGGI, no. 3 (April 2012): 79–81. http://dx.doi.org/10.3280/cdd2010-003013.

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Abstract:
Le alterazioni congenite del sistema nervoso centrale e le patologie degenerative possono comportare disturbi a carico dell'attivitŕ muscolare sotto forma di spasticitŕ e/o distonia. Nel grave cerebroleso l'iperattivitŕ muscolare dŕ facilmente luogo ad esiti invalidanti che, sommati ad altre comorbilitŕ, si traducono in quadri molto complessi: a volte l'alterazione motoria non č compatibile con posture che consentano l'interazione con l'ambiente; in alcuni casi la stessa sopravvivenza del paziente viene messa a rischio da complicanze, come le gravi patologie dell'apparato urinario conseguenti a iperattivitŕ vescicale. Chirurgia ortopedica, tossina botulinica, baclofen intratecale, impianto di stimolatori a livello dei nuclei della base sono strumenti che possono migliorare in misura significativa la qualitŕ di vita del paziente se vengono usati tenendo ben presenti i bisogni che prevalgono nel singolo caso.
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Dawley Sandoval, Katherine, Christian Rojas Sánchez, and Sofía Suárez Sánchez. "El rol del ejercicio físico en la nicturia de los pacientes con esclerosis múltiple." Revista Medica Sinergia 5, no. 8 (August 1, 2020): e419. http://dx.doi.org/10.31434/rms.v5i8.419.

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Abstract:
La esclerosis múltiple es la enfermedad crónica, inflamatoria y neurodegenerativa más prevalente del sistema nervioso central; la cual desarrolla lesiones desmielinizantes. El déficit a nivel de tracto urinario bajo en los pacientes con esclerosis múltiple, ocurre cuando la médula espinal se encuentra involucrada en la patología; y la nicturia, es uno de los principales síntomas urinarios que poseen estos pacientes. La actividad física y el ejercicio son potenciales terapias no farmacológicas que modulan el desarrollo de los síntomas y la progresión de la patología. El ejercicio físico regular corresponde a un elemento fundamental de la estrategia terapéutica de los pacientes con Esclerosis múltiple y nicturia. Se ha reportado una disminución de los episodios miccionales nocturnos en los pacientes que implementan un régimen de ejercicio físico.
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Tonon, Chiara. "L'importanza della biodiversità ambientale urbana su salute e benessere, dal microbiota al cervello sociale." PNEI REVIEW, no. 1 (April 2022): 78–93. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2022-001007.

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Abstract:
Il microbiota ambientale si sovrappone e stimola quello umano, contribuendo alla sua diversità. L'abbondanza e la varietà di microrganismi negli ambienti urbani è in continua diminuzione e negli ultimi anni l'ipotesi che la perdita di biodiversità porti ad una disregolazione immunitaria ed a conseguenti patologie croniche è sempre più evidente, visto che ambiente, microbiota umano e sistema immunitario sono sistemi che interagiscono costantemente. Mentre in Occidente gli studiosi si concentrano soprattutto su allergie e patologie respiratorie, i giapponesi indagano anche l'impatto sistemico del verde urbano e del paesaggio arboreo, dimostrandone l'indiscutibile effetto positivo sull'essere umano. Non è ancora chiaro però quale sia la funzione che, la variabilità della specie all'interno delle aree verdi, svolge sulla salute. L'ipotesi più interessante è legata al ruolo che i segnali microbici possono avere sul neurosviluppo fisiologico e sull'influenzare, a livello cerebrale, la programmazione dei comportamenti sociali. È di primaria importanza sensibilizzare ad una salute globale, partendo da un'educazione sistemica, che curi la plant blindness, evidenziando il valore della diversità biologica intesa come biblioteca della vita, capitale umano fondamentale per permettere l'adattamento ai cambiamenti e l'allenamento del sistema immunitario nella difesa da malattie esistenti e del progresso.
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Muñoz Cedeño, Ruben Gustavo, Gema Nathalye Rodríguez Chica, Priscila Elizabeth Martínez Ballesteros, Viviana Paullan Sani, and Fabricio Vera Zapata. "Malacoplaquia en un adolescente a propósito de un caso." Revista colombiana de Gastroenterología 36, no. 1 (March 8, 2021): 103–8. http://dx.doi.org/10.22516/25007440.475.

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Abstract:
La malacoplaquia es una enfermedad inflamatoria rara, granulomatosa y crónica, caracterizada por infiltrados agregados de histiocitos conocidos como inclusiones de Michaelis-Gutmann. El sistema urinario es el sitio afectado más común, seguido del tracto gastrointestinal. El pronóstico de la enfermedad depende de la extensión, la localización y la salud subyacente del paciente. Caso: se describe un caso clínico de un paciente masculino de 15 años de edad, sin antecedentes de salud de importancia, que inicialmente presenta la enfermedad a partir de los 7 años con hematoquecia y dolor abdominal de leve intensidad que mejoraba después de la defecación. Se realizó una colonoscopia en la que se visualizaron lesiones pseudopolipoideas en el colon sigmoide, las cuales fueron biopsiadas y reportaron pólipos inflamatorios con focos de agudización, numerosos histiocitos (cuerpos de Michaelis-Gutmann) y cambios reactivos del epitelio que diagnosticaron malacoplaquia. Conclusión: la malacoplaquia es una enfermedad muy rara en personas jóvenes sin enfermedad subyacente. Su prevalencia es desconocida, pero se han descrito más de 700 casos. Puede darse en todas las edades, con edad media al diagnóstico de 50 años. Los casos pediátricos son raros. Existe una mayor incidencia en hombres y no tiene predilección por la raza. El 60 % a 80 % de los casos afecta al tracto urinario (vejiga, riñones y uretra); el 15 %, al tracto digestivo (colon izquierdo, sigma, recto y estómago); y en menor porcentaje, otras zonas menos frecuentes como piel, pulmones y sistema nervioso central. El pronóstico de la enfermedad es generalmente bueno. Presentamos un caso de un joven sano de 15 años de edad sin enfermedad asociada evidente, que ilustra la rareza de esta presentación y la necesidad de un alto nivel de sospecha clínica para diagnosticar la enfermedad.
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Campana, Andrea. "Fisiopatologia del blocco atrio-ventricolare di I grado molto marcato: quando può essere ragionevole l’impianto di pacemaker?" Cardiologia Ambulatoriale, no. 1 (January 30, 2020): 71–80. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2020-1-6.

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Abstract:
Un intervallo P-R di 200 ms sull’elettrocardiogramma è indicato come limite superiore della norma, ma la definizione di BAV di I° grado varia da > 200 a ≥ 220 ms. La prevalenza di un intervallo P-R >200 ms è dell’1-2% nella popolazione generale ed aumenta con l’età. Il significato clinico di un intervallo P-R superiore a 200 ms è considerato generalmente benigno, ma alcuni studi suggeriscono l’opposto e cioè che il BAV di I° grado possa essere associato con un aumentato rischio di fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, impianto di pacemaker e mortalità totale. Le cause conosciute di BAV di I° grado sono numerose ed includono cardiopatie congenite, malattie degenerative del sistema di conduzione, cardiomiopatie, connettiviti, malattie infiammatorie ed uso di farmaci. Nella pratica clinica, il BAV di I° grado marcato (P-R > 300 ms) non è comune e la sua prevalenza è < 1/10000. Pur trattandosi di un reperto piuttosto raro, un intervallo P-R > 300 ms può causare sintomi la cui risoluzione potrebbe richiedere l’impianto di un pacemaker definitivo; i sintomi sono legati ad una sensibile alterazione temporale delle componenti del riempimento ventricolare, configurandosi un quadro emodinamico che viene definito come “pacemaker-like-syndrome”. Il BAV di I° grado costituisce l’1.6% delle indicazioni ad impianto di pacemaker in Italia, ma è verosimile che l’associazione con altri disturbi della eccito-conduzione possa, nella maggior parte dei casi, contribuire a rafforzare l’indicazione, essendo veramente poco frequente l’impianto di un pacemaker nel BAV di I° grado esclusivamente per motivazioni di tipo emodinamico.
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Polanco, Fernando, and Reyner Loza. "Resistencia antibiótica en infecciones urinarias en niños atendidos en una institución privada, periodo 2007 – 2011." Revista Medica Herediana 24, no. 3 (October 1, 2013): 210. http://dx.doi.org/10.20453/rmh.v24i3.316.

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Abstract:
La resistencia antibiótica es un serio problema de salud, sobre todo en pacientes con recurrencia de episodios y anomalías del sistema urinario. Objetivo: Describir el patrón de resistencia antibiótica de las bacterias causantes de la infección del tracto urinario (ITU) como primer episodio, recurrente o complicada en niños menores de 5 años. Material y métodos: Estudio tipo serie de casos observacional, retrospectivo y descriptivo. Se revisaron las historias clínicas de los pacientes con diagnóstico de ITU con cultivo de orina positivo, durante un periodo de 5 años en una institución de salud privada. Resultados: Se incluyeron 111 niños de 1 mes a 5 años; 97 (87,4%) fueron mujeres; 68 (61,3%) fueron lactantes; hubieron 77 pacientes con ITU, 34 con ITU recurrente o complicada. Escherichia coli (63,1%) fue el microorganismo más frecuente en todos los grupos. La resistencia antibiótica fue: ampicilina 80,6%, cefalotina 59%, amoxicilina/clavulánico 55,4%, trimetoprima-sulfametoxazol 51,6%, ácido nalidixico 51%, cefalexina 40%, cefotaxima 31%, cefuroxima 29,8%, ceftriaxona 28,6%, ceftazidima 27,3%, norfloxacino 21,2%, ciprofloxacino 21,1%; y con menos resistencia fueron nitrofurantoína 17%, gentamicina 13,2%, amikacina 1%. Conclusiones: La resistencia antimicrobiana para los antibióticos usados para el tratamiento de ITU es alta para las aminopenicilinas, sulfas, cefalosporinas de primera, segunda y tercera generación así como quinolonas; los aminoglucósidos aún presentan muy baja resistencia porque lo que serían útiles para la terapia de primera elección.
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Freire Caiza, Katherine Gissel, and Andrea Catalina Parra Rosero. "Revisión de las recomendaciones dietéticas actuales en la recurrencia de urolitiasis." Ciencia Latina Revista Científica Multidisciplinar 7, no. 1 (February 6, 2023): 2859–75. http://dx.doi.org/10.37811/cl_rcm.v7i1.4630.

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Abstract:
La litiasis urinaria se define como la presencia de cálculos en el sistema urinario y puede producir el cuadro clínico de cólico renal cuando los cálculos generados en el riñón salen de la pelvis renal y se movilizan hacia el resto del sistema urinario que incluye uréteres, vejiga y uretra. La formación de cálculos urinarios es multifactorial, pues depende de la edad, el sexo, la dieta, estado de hidratación, el clima, la predisposición genética, entre otros. La consejería nutricional tiene como objetivo reducir la cantidad de sustancias litogénicas consideradas como factores de riesgo que influyen en la sobresaturación de la orina, principalmente de oxalato de calcio, fosfato de calcio y ácido úrico. Objetivo: Analizar la bibliografía actual acerca de las recomendaciones dietéticas actuales en pacientes con litiasis urinaria.Método: Revisión bibliográfica sistematizada de información a través de la selección de artículos científicos de los últimos años utilizando el método PRISMA.Resultados: La prevención de la recurrencia de cálculos renales se basa en varios enfoques médicos y dietéticos destinados a expandir el volumen de orina, reducir la excreción de solutos prolitogénicos como calcio, oxalato, ácido úrico y aumentar la excreción de sustancias protectoras contra la formación de cálculos renales, como magnesio, potasio y citrato. Conclusiones: Una dieta equilibrada junto con el consumo adecuado de líquidos son herramientas protectoras ante la recurrencia de cálculos renales. Las recomendaciones actuales incluyen mantener una alta ingesta de líquido y frutas, controlar la ingesta proteica y de carbohidratos y disminuir la ingesta de sal.
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Gonzalez, Jaime Enrique Paillier, Miguel Sebastián Rodríguez Piraquive, Cecilia Paillier Gonzalez, Mario Andrés Sfeir Moreno, and Nathalia María Pérez Becerra. "Factores asociados a infección de vías urinarias luego de una prostatectomía." Revista Urología Colombiana / Colombian Urology Journal 31, no. 01 (March 2022): e21-e27. http://dx.doi.org/10.1055/s-0042-1743204.

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Abstract:
Resumen Introducción y Objetivo La cirugía de próstata es un procedimiento frecuente en varones mayores. Existen diferentes técnicas, cuya elección depende de la patología a tratar, de la experiencia del especialista, y de la disponibilidad técnica. Entre sus complicaciones se encuentra la infección del tracto urinario, que ocasiona incremento en morbimortalidad y costos para el sistema de salud. El objetivo principal de este estudio fue evaluar los factores relacionados con la aparición de infección urinaria luego de este tipo de cirugía. Materiales y Métodos Se realizó un estudio de casos y controles en una población de pacientes sometidos a prostatectomía del 2018 hasta principios del 2020 en Medellín, Colombia. Los casos correspondieron a los pacientes que presentaron infección de vías urinarias hasta 30 días tras la prostatectomía. Se estimó la asociación entre casos y controles por medio del cálculo de la razón de disparidad (RD), la cual se ajustó con una regresión logística y con un modelo aditivo generalizado multivariado. Resultados Se identificaron 96 casos incidentes de infección del trato urinario luego de la prostatectomía, con una prevalencia de 8.99%. La frecuencia de solicitud de urocultivo preoperatorio fue de 52,92% (intervalo de confianza del 95% [IC95%]: 48,34–57,44%). Las variables independientemente asociadas con la aparición de infección urinaria fueron: solicitud de urocultivo prequirúrgico, número de dosis, y tipo de antibiótico usado para la profilaxis. Particularmente, se encontró como factor protector el uso de aminoglucósidos. En los pacientes con infección urinaria, los principales gérmenes aislados fueron: Eschirichia coli, Pseudomonas aeruginosa, Klepsiella pneumoniae, Enterococos faecalis y Serratia marcescens. Conclusión Este estudio demuestra que factores como la solicitud preoperatoria de urocultivo y el uso de aminoglucósidos en los esquemas de profilaxis quirúrgica reducen la probabilidad de desarrollar una infección urinaria luego de una prostatectomía.
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Montalvo Torres, María Alexandra, Melissa Andrea Peralta Mosquera, Santiago José Robalino Montalvo, and Marisol Bertha Ordoñez Revelo. "Comparación del análisis de orina por el método manual y el automatizado." Ciencia Digital 3, no. 3.3 (September 6, 2019): 177–86. http://dx.doi.org/10.33262/cienciadigital.v3i3.3.791.

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Abstract:
El urianálisis se solicita frecuentemente en los laboratorios clínicos. Permite determinar la existencia de problemas renales, trastornos del sistema urinario, así como el funcionamiento general del organismo mediante la determinación de los metabolitos de la orina y la presencia de bacterias, células, entre otros en el sedimento. Es un examen visual, químico y microscópico que demanda de una necesaria experticia del analista. Su ejecución manual implica tiempo, es laboriosa y está ligada a numerosos errores. Por este motivo, los sistemas automatizados se convierten en la mejor opción. Entre las ventajas están: estandarización de los métodos, disminución de la variación asociada al observador, obtención de resultados inmediatos, incremento en el número de muestras procesadas y eliminación de errores por transcripción. Se realizó un estudio observacional para obtener información sobre la concordancia y precisión del equipo automatizado AutionHybrid AU-4050 en 100 muestras que cumplieron los criterios de inclusión y exclusión en el Hospital Pablo Arturo Suárez. Se concluyó que este sistema automatizado de urianálisis tiene un excelente desempeño. Se sugiere la implementación de la esta tecnología sanitaria en los laboratorios por todos los beneficios que se evidenciaron. Así, se beneficiará a los pacientes y a los profesionales pues se agilitará la toma de decisiones en las conductas terapéuticas. Además, se optimizará el trabajo en el laboratorio.
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Vélez, Jorge Eduardo, Luis Edilberto Herrera, Fernando Arango, and Guillermo López. "Malformaciones congénitas: correlación, diagnóstico ecográfico y clínico." Revista Colombiana de Obstetricia y Ginecología 55, no. 3 (September 30, 2004): 201–8. http://dx.doi.org/10.18597/rcog.591.

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Abstract:
Se estudiaron 78 pacientes con diagnóstico ecográfico de malformación fetal, con edad promedio de 26,5 ± 7,6 años y escolaridad de 8,6 ± 4 años. La exposición a teratógenos durante el primer trimestre se registró en el 5% de los casos, el 15% tenían antecedente familiar de malformación o enfermedad genética y el 10% presentaban enfermedades sistémicas concurrentes con el embarazo. La ingesta de medicamentos diferentes a suplementos de hierro o vitaminas fue referida por el 38,5% de las pacientes. El 24% tenían antecedente de aborto y el 7% consanguinidad.El motivo de remisión más común fue el hallazgo ecográfico anormal (85%), seguido de edad materna avanzada (> 35 años). Los hallazgos ecográficos más frecuentes fueron alteraciones renales (26,9%), sistema nervioso central (24,4%), tracto gastrointestinal (10,3%) e hidrops fetalis no inmune (7,7%). El 30% de las pacientes cursaron con polihidramnios. Se efectuaron ocho amniocentesis, tres con fines de diagnóstico genético prenatal. La tasa de cesárea fue del 37,3% y la frecuencia de autopsias del 19%.Con relación al diagnóstico postnatal, las anomalías del tracto urinario y del sistema nervioso central ocuparon el primer lugar. La correlación entre el diagnóstico prenatal y el postnatal se logró totalmente en el 84,6% de los casos, y de manera parcial en el 15,4%.
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Bottaccioli, Anna Giulia. "Alimentazione, nutraceutica e immunità ai tempi della Covid-19." PNEI REVIEW, no. 2 (November 2021): 34–48. http://dx.doi.org/10.3280/pnei2021-002004.

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Abstract:
L'adeguata assunzione, in tutte le fasi della vita, di nutrienti essenziali contribuisce in maniera determinante alla corretta maturazione del sistema immunitario e all'efficiente reattività di risposta alle infezioni. Un carente stato nutrizionale aggrava le manifestazioni patologiche e allunga i tempi di convalescenza; al tempo stesso uno stato infiammatorio prolungato, sia esso provocato da un'infezione cronicizzata o da una malattia autoimmunitaria o neoplastica, può aggravare uno stato nutrizionale già carente. Quindi, un'ottimale immunocompetenza deriva da un ottimale status nutrizionale. In questo articolo vengono presentate le principali evidenze scientifiche sull'importanza di una corretta nutrizione e di una opportuna integrazione nutraceutica, laddove necessaria, per migliorare e mantenere efficace la funzione immunitaria in salute e in malattia, con approfondimento sulle malattie infettive acute e la Covid-19.
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Porcelli, Piero. "Sviluppi contemporanei della psicosomatica." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2012): 359–88. http://dx.doi.org/10.3280/pu2012-003002.

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Abstract:
Sulla base del concetto di peso relativo dei fattori biologici e psicologici, la psicosomatica puň essere concepita all'interno di due assi ortogonali di "malattia" e "personalitŕ". Le ultime ricerche sulla multifattorialitŕ delle malattie e sul rapporto gene-ambiente stanno evidenziando l'importanza dei fattori infantili di attaccamento e maltrattamento nella vulnerabilitŕ a diverse patologie mediche attraverso l'interazione con il sistema immunitario e i fattori proinfiammatori. Gli studi sulla personalitŕ hanno evidenziato che i fattori psicologici di vulnerabilitŕ alla somatizzazione possono esser presenti in modo trasversale in differenti patologie mediche e disturbi psicopatologici. Alcuni costrutti recenti, come l'alexithymia, tentano di spiegare fenomeni complessi quali il rapporto tra emozioni e sentimenti, i correlati neurobiologici delle emozioni, i percorsi evolutivi della mentalizzazione nascosti nella relazione madre-figlio.
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Hernández-Farías, Miguel Ángel, Raymundo Armando Hernández-Hernández, Eduardo Alonso Serrano-Brambila, Jorge Jaspersen-Gastélum, Christian Acevedo-García, José Francisco Virgen-Gutiérrez, Jesús Emmanuel Rosas-Nava, et al. "El catéter vesical Foley BIP es superior al Foley convencional en la reducción de las infecciones urinarias secundarias a catéter en pacientes hospitalizados." Revista Mexicana de Urología 80, no. 2 (April 23, 2020): 1–7. http://dx.doi.org/10.48193/rmu.v80i2.594.

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Abstract:
Introducción: La infección de tracto urinario asociada a catéter (ITUCV) es la causa más frecuente de infección asociada a los cuidados de la salud. Existen diversas estrategias para prevenir dichas infecciones. Se deben considerar nuevas estrategias como los catéteres vesicales BIP (catéteres con recubrimiento de plata, oro, paladio), como una alternativa para reducir las mismas. Objetivos: Comparar la incidencia de las ITUCV en pacientes con catéter vesical Foley BIP versus Foley convencional. Metodología: Se realizó un ensayo clínico con aleatorización simple, siguiendo el sistema de doble ciego. Se estableció un nivel de confianza del 95%, un error no mayor del 5%. Obteniendo un total de 140 casos, alcanzando así una muestra representativa. Resultados: 140 casos con una inclusión de 125 casos y una exclusión de 15 casos (11%). La media de edad fue 50 años ± 18, con un 52 % hombres y 48% mujeres. El tiempo observado promedio fue de 10 días ± 7. Se presentó una tasa de incidencia global de 25 ITUCV x 1000 días. Discusión: El uso del catéter urinario Foley es una práctica cotidiana. El uso de catéteres Foley BIP disminuyó la tasa de incidencia de infección de vías urinarias asociada a catéter. Conclusiones: Las ITUCV son la infección más frecuente asociado a cuidados de la salud. Las infecciones nosocomiales representan un indicador de calidad de atención de los pacientes, repercuten en la morbimortalidad y economía de los pacientes. Los catéteres con recubrimiento fueron una medida eficaz, disminuyendo de manera considerable la incidencia de ITUCV.
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Hernández-Farías, Miguel Ángel, Raymundo Armando Hernández-Hernández, Eduardo Alonso Serrano-Brambila, Jorge Jaspersen-Gastélum, Christian Acevedo-García, José Francisco Virgen-Gutiérrez, Jesús Emmanuel Rosas-Nava, et al. "El catéter vesical Foley BIP es superior al Foley convencional en la reducción de las infecciones urinarias secundarias a catéter en pacientes hospitalizados." Revista Mexicana de Urología 80, no. 2 (April 23, 2020): 1–7. http://dx.doi.org/10.48193/revistamexicanadeurologa.v80i2.594.

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Introducción: La infección de tracto urinario asociada a catéter (ITUCV) es la causa más frecuente de infección asociada a los cuidados de la salud. Existen diversas estrategias para prevenir dichas infecciones. Se deben considerar nuevas estrategias como los catéteres vesicales BIP (catéteres con recubrimiento de plata, oro, paladio), como una alternativa para reducir las mismas. Objetivos: Comparar la incidencia de las ITUCV en pacientes con catéter vesical Foley BIP versus Foley convencional. Metodología: Se realizó un ensayo clínico con aleatorización simple, siguiendo el sistema de doble ciego. Se estableció un nivel de confianza del 95%, un error no mayor del 5%. Obteniendo un total de 140 casos, alcanzando así una muestra representativa. Resultados: 140 casos con una inclusión de 125 casos y una exclusión de 15 casos (11%). La media de edad fue 50 años ± 18, con un 52 % hombres y 48% mujeres. El tiempo observado promedio fue de 10 días ± 7. Se presentó una tasa de incidencia global de 25 ITUCV x 1000 días. Discusión: El uso del catéter urinario Foley es una práctica cotidiana. El uso de catéteres Foley BIP disminuyó la tasa de incidencia de infección de vías urinarias asociada a catéter. Conclusiones: Las ITUCV son la infección más frecuente asociado a cuidados de la salud. Las infecciones nosocomiales representan un indicador de calidad de atención de los pacientes, repercuten en la morbimortalidad y economía de los pacientes. Los catéteres con recubrimiento fueron una medida eficaz, disminuyendo de manera considerable la incidencia de ITUCV.
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Politi, Pierluigi, Cristina Montomoli, and Cesare Fratti. "Mortalità di una coorte di pazienti ricoverati in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC)." Epidemiologia e Psichiatria Sociale 2, no. 3 (December 1993): 199–204. http://dx.doi.org/10.1017/s1121189x00007028.

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RiassuntoScopo e Setting - Nel lavoro vengono presentati i risultati di uno studio di mortalità relativo ai pazienti ricoverati presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi è Cura di Pavia nel periodo 1.1.1986-31.12.1991. Principali misure utilizzate - La mortalita della coorte è stata stimata utilizzando il rapporto standardizzato di mortalità. Il numero di morti osservato per sesso, età e causa specifica è stato confrontato con il numero di morti attese utilizzando come popolazione di riferimento quella dello stesso bacino di utenza del Servizio (USSL di Pavia), specifica per sesso ed eta. Risultati - La mortalità della coorte in studio e risultata circa tre volte quella della popolazione generale. L'eccesso di mortalita si verifica sia per quanto riguarda le cause di morte naturale, sia per quelle di morte violenta. In particolare, si verifica un eccesso di mortalità in entrambi i sessi per quanto riguarda le cause legate alle malattie del sistema circolatorio, ai disturbi psichici e ai traumatismi ed avvelenamenti.
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Carella, A., C. F. Andreula, M. Camicia, E. A. Alloro, and L. Garofalo. "La Risonanza Magnetica nella patologia non tumorale del rachide." Rivista di Neuroradiologia 1, no. 1_suppl (April 1988): 47–57. http://dx.doi.org/10.1177/19714009880010s106.

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Abstract:
Nello studio della patologia non tumorale del rachide la Risonanza Magnetica svolge un ruolo fondamentale non solo nel rilievo diagnostico ma anche nel seguire la sequenza dei normali processi d'invecchiamento della colonna vertebrale. Nelle malformazioni la R.M. restituirà la visione unitaria di sistema multicompartimentale alle strutture ossee e nervose, svincolandolo da uno studio singolo di struttura con successivo meccanismo di integrazione artificiale. Nei traumi permetterà il rilievo non solo della patologia in atto, ma anche di una ipotesi in prospettiva delle chances di recupero. Nelle malattie flogistiche e infiammatorie la R.M. permetterà uno studio accurato dell'estensione del processo e della progressione con coinvolgimento delle strutture vicine. Nei processi degenerativi infine la R.M. permetterà di ipotizzare il limite tra i normali processi di invecchiamento e la patologia e seguirà le situazioni potenzialmente patogene nel loro aggravamento nella loro fase di suscettibilità chirurgica. Per tutti questi obiettivi l'utilizzo di impianti affidabili, di studio dei tempi di rilassamento dei tessuti in prospettiva di opportune sequenze di impulsi, di applicazioni di tecniche di fast scanning, importanti non solo per il risparmio di tempo ma anche per la capacità diagnostica tutta in costruzione, sono e saranno campi di ricerca. Inoltre l'introduzione dei mezzi di contrasto paramagnetici in RM ha ulteriormente amplificato la sfida nelle ricerche.
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Quaglia, Marco, Guido Merlotti, Cristina Izzo, and Piero Stratta. "L'Acidosi Tubulare di tipo IV: una nefropatia emergente." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 4 (September 25, 2014): 329–37. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.933.

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Abstract:
L'acidosi tubulare tipo IV (RTA di tipo IV) è una forma di acidosi metabolica ipercloremica causata da un ipoaldosteronismo assoluto o funzionale, che determina un deficit dell'acidificazione distale attraverso un'inibizione dell'ammoniogenesi e dell'escrezione di H+ a livello del dotto collettore. L'eziologia è spesso multifattoriale e include disordini che determinano una riduzione dei livelli di aldosterone o della sensibilità del dotto collettore alle azioni dell'ormone. I farmaci che inibiscono il sistema renina-angiotensina (RAS) a qualunque livello aumentano il rischio di sviluppare una RTA di tipo IV, soprattutto quando sono impiegati in associazione in pazienti anziani affetti da diabete mellito, scompenso cardiaco e insufficienza renale cronica oppure portatori di trapianto renale. La diagnosi si basa sul riscontro di un'iperkaliemia sproporzionata alla funzione renale associata a un'acidosi metabolica con anion gap sierico normale e anion gap urinario positivo; il pH urinario può essere inferiore a 5.5. Vari elementi laboratoristici consentono la diagnosi differenziale con l'acidosi tubulare distale di tipo 1. L'impatto clinico della RTA di tipo IV sta diventando sempre più rilevante a causa della diffusione di farmaci bloccanti il RAS in pazienti anziani già affetti da condizioni a rischio per questa complicanza, contribuendo a una rivalutazione critica delle indicazioni ad alcune terapie di associazione. Lo sviluppo di iperkaliemia pone in questi contesti un dilemma terapeutico, in quanto proprio i pazienti a maggior rischio per RTA di tipo IV sono quelli che possono trarre il massimo vantaggio cardiovascolare dal blocco farmacologico del RAS. È, quindi, essenziale trovare un punto di equilibrio nel rapporto rischio/beneficio nel singolo paziente, prevenendo la RTA di tipo IV con opportune misure.
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Haro García, Dennisse Catherine, Wimper Ivan Salazar Alvarado, Nadia Dayan Vásquez Vera, and Lito Danny Campos Carbo. "Reporte de un caso clínico: discitis y absceso de psoas, complicación de infección de vías urinarias por Escherichia Coli." RECIMUNDO 4, no. 4 (October 15, 2020): 319–25. http://dx.doi.org/10.26820/recimundo/4.(4).octubre.2020.319-325.

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Abstract:
La discitis y el absceso de psoas son patologías infrecuentes cuya ocurrencia está relacionada con factores de riesgo como diabetes mellitus, edad avanzada y estados de inmunosupresión. Dado su curso evolutivo insidioso y su cuadro clínico inespecífico, representan un desafío diagnóstico, en donde la tomografía axial computarizada y la resonancia magnética juegan un rol importante. Presentamos el caso clínico de una paciente con antecedentes de diabetes mellitus, que ingresa por un cuadro clínico de infección complicada del sistema urinario, que se manifestó con fiebre y dolor lumbar persistente; en el curso de su evolución ante la sospecha clínica, fue evaluada con tomografía y resonancia magnética, pudiéndose diagnosticar discitis y absceso de psoas secundario, con aislamiento de E. coli, requiriendo de antibioticoterapia y drenaje percutáneo de la colección.
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Ornelas, José, Maria Vargas-Moniz, Beatrice Sacchetto, and Francesca Esposito. "Contributi della psicologia di comunitŕ per lo sviluppo dei servizi su base comunitaria per le persone con malattie mentali." PSICOLOGIA DI COMUNITA', no. 1 (September 2010): 101–9. http://dx.doi.org/10.3280/psc2010-001009.

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Abstract:
In questo articolo si discuteranno i contributi dei paradigmi della psicologia di comunitŕ, tra i quali l'analisi contestuale ed ecologica incentrata sull'ampliamento delle reti e delle risorse individuali; l'applicabilitŕ della filosofia di empowerment; e il riconoscimento di recovery come base per lo sviluppo di un sistema su base comunitaria di servizi e supporto nel campo della salute mentale. Gli autori inoltre descriveranno come un gruppo di persone con esperienza personale di malattia mentale insieme a familiari e professionisti del settore hanno fondato un'organizzazione, con lo scopo ultimo di influenzare lo sviluppo dei servizi e della politica pubblica nell'ambito della salute mentale.
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Peñaloza Tumbaco, Darío Javier, Cesar Vickollyn López Pin, and Jhon Bryan Mina Ortiz. "Anemia ferropénica e infecciones urinarias en embarazadas." MQRInvestigar 7, no. 1 (January 27, 2023): 1305–23. http://dx.doi.org/10.56048/mqr20225.7.1.2023.1305-1323.

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Abstract:
La anemia ferropénica o anemia por deficiencia de hierro es una patología frecuente en mujeres embarazadas. Ocasionada por la falta de producción de hierro necesario, debido a la deficiente elaboración de hemoglobina, proteína fundamental en la formación de glóbulos rojos. La anemia es uno de las principales causas de morbilidad y mortalidad tanto materna como fetal, particularmente en los países menos desarrollados. Por otra parte, las infecciones urinarias son las que ocurren en el aparato urinario, el cual incluye la vejiga y la uretra, particularmente. Los cambios producidos en el sistema urinario durante el embarazo conllevan principalmente al desarrollo de infecciones por cualquier patógeno, en caso de existir alguna complicación, esta puede poner en riesgo la salud de ambas partes, como resultado el bebé podrá nacer prematuro o la madre podrá generar hipertensión. El objetivo de la investigación fue determinar anemia ferropénica e infecciones urinarias en embarazadas. Diseño narrativo, tipo descriptivo. Se realizó la búsqueda de artículos científicos en bases de datos como PubMed, Google Académico, Redalyc y Medigraphic, donde se utilizaron los términos MeSH. También se empleó el uso del boleano “and”. Entre los resultados destacados de la investigación están que, las causas de anemia más comunes presentadas en embarazadas se puede destacar el vivir en zonas marginales y bajos ingresos con un 57.32%, con un 51.6% fue la obesidad, el bajo peso y vivir en zonas rurales.
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Hernandez Ochoa, Leon Raul, Lenín Omar Nevárez Prado, Beatriz A. Rocha Gutiérrez, David Néder Suárez, María Teresa Córdova Lozoya, Juan Guillermo Ayala Soto, Mayra Isabel Salazar Balderrama, and Teresita de Jesús Ruiz Anchondo. "El género Fouquieria: una revisión de aspectos etnobotánicos, fitoquímica y actividad biológica." TECNOCIENCIA Chihuahua 15, no. 3 (November 17, 2021): 76–111. http://dx.doi.org/10.54167/tecnociencia.v15i3.840.

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Abstract:
Las plantas del género Fouquieria se distribuyen en las zonas áridas de México y Estados Unidos de América. Siendo los estados de Durango, Zacatecas, Coahuila, San Luis Potosí, Sonora, Baja California, Baja California Sur y Chihuahua donde éstas se distribuyen especialmente en México; y en Arizona, Nuevo México, Nevada, Colorado, y Utah en Estados Unidos de América. Tienen usos diversos ya sea como plantas de ornato, plantas medicinales o alimento. Las infrutescencias de este género son en forma de panícula, color rojo anaranjado de forma alargada y acampanada. Según la comunidad rural, los tallos, raíces y flores de estas especies se utilizaban en la medicina tradicional para tratar enfermedades cardiovasculares y trastornos del sistema urinario, entre otras. Hoy en día, las investigaciones demuestran que los extractos tienen entre algunas otras actividades, la antimicrobiana, antihelmíntica, e insecticida, cuyos efectos son atribuidos a metabolitos secundarios (fenoles, saponinas terpenoides, alcanos, etc.). En esta revisión se dan a conocer los usos etnobotánicos, características fitoquímicas, actividad biológica y estudios tecnológicos reportados del género Fouquieria. DOI: https://doi.org/10.54167/tecnociencia.v15i3.840
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Russo, Gaspare Elios, Silvia Lai, Massimo Testorio, Anna Rita D’Angelo, Andrea Martinez, Alessandra Nunzi, Virgilio DeBono, Dmytro Grynyshyn, and Tania Gnerre Musto. "L'aferesi terapeutica oggi." Giornale di Clinica Nefrologica e Dialisi 26, no. 2 (June 30, 2014): 123–29. http://dx.doi.org/10.33393/gcnd.2014.878.

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Abstract:
Nel 1914, Abel, insieme a Rowentree e Turner, ha introdotto il termine “plasmaferesi”, il cui significato letterale è “sottrazione”. La prima “plasmaferesi terapeutica” risale al 1952 in un paziente affetto da mieloma multiplo, ma, nel 1963, iniziarono le prime applicazioni cliniche per ridurre l'iperviscosità del sangue in pazienti affetti da paraproteinemia, ad opera di Salomon e Fahey. Nel tempo sono state introdotte tecniche sempre più specifiche e selettive, ampliando notevolmente le indicazioni cliniche (plasma-exchange, crioaferesi, leucoaferesi, trombocitoaferesi, linfocitoaferesi LDL aferesi). Le attuali indicazioni alla plasmaferesi vengono definite e periodicamente ristabilite da due associazioni scientifiche americane, l'American Association of Blood Banks (AABB) e l'American Society of Apheresis (ASFA), sulla base delle prove di efficacia del trattamento nelle malattie specifiche. Nel 1993 è stato costituito, nell'ambito della Società Italiana di Nefrologia, il gruppo di studio dell'aferesi terapeutica che ha il compito di sviluppare Linee Guida di riferimento per il trattamento con plasmaferesi. Il fine ultimo della terapia aferetica sarebbe quello di poter rimuovere dal circolo solo le sostanze patogene, ma l'utilizzo di tecniche di rimozione selettiva si accompagna in realtà non tanto a una maggiore capacità di estrazione della sostanza, bensì a una minore rimozione di componenti non patologiche, riducendo il rischio di infezioni, emorragie e reazioni allergiche. Tuttavia, la plasmaferesi potrebbe anche agire modulando il sistema immunitario oltre che rimuovendo le sostanze patogene. L'aferesi terapeutica è indicata in immunologia, dermatologia, ematologia, oncologia e nelle malattie dismetaboliche, neurologiche e renali ed è utilizzata anche nelle emergenze come tecnica di detossificazione sia endogena che esogena, in cui è necessaria la rimozione della sostanza patogena prima che si verifichi un danno d'organo irreversibile. La plasmaferesi terapeutica ha subito negli anni un cambiamento notevole conseguente allo sviluppo tecnologico delle apparecchiature e a un'espansione delle indicazioni. Infatti, l'innovazione tecnologica ha introdotto metodiche che permettono un trattamento più tollerabile e meno invasivo. Hemofenix utilizza la filtrazione mediante membrana attraverso un sistema di nanofiltrazione, il filtro ROSA. Hemofenix, permettendo di eseguire il trattamento con un singolo e piccolo ago e con un volume extracorporeo ridotto, circa 70 mL, potrebbe ridurre i rischi per il paziente, anche pediatrico. Ulteriori vantaggi potrebbero essere rappresentati dalla breve durata del trattamento e dalla mancata necessità di utilizzare il plasma come fluido di sostituzione, riducendo il rischio di infezioni e reazioni allergiche. Sicuramente, oltre alla sicurezza, dovrà essere valutata la reale efficacia in trial clinici randomizzati, confrontando questa metodica con le terapie aferetiche classiche.
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Matarrese, Paola, and Giuseppe Marano. "Modulazione dei recettori β-adrenergici e differenze di genere." CARDIOLOGIA AMBULATORIALE 30, no. 1 (May 31, 2022): 20–24. http://dx.doi.org/10.17473/1971-6818-2022-1-5.

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Abstract:
Lo scompenso cardiaco (SC), processo evolutivo comune di più malattie cardiovascolari a differente eziologia (ad es. infarto del miocardio, ipertensione, cardiomiopatie, disturbi valvolari e altre), è diventato sempre più comune nella popolazione anziana, influenzando drasticamente il tasso di sopravvivenza e la qualità della vita. L’iperattività del sistema nervoso simpatico (SNS) che si associa allo SC determina un aumento delle catecolamine circolanti epinefrina e norepinefrina che, attraverso l’attivazione dei recettori beta-adrenergici (β-AR), svolgono un ruolo critico nella regolazione della funzione del sistema cardiovascolare. Una caratteristica distintiva dello SC è la diminuzione o la desensibilizzazione dei recettori β1-adrenergici (β1-AR) sulla membrana delle cellule cardiache. Le catecolamine e lo stress ossidativo sono coinvolti nella regolazione della densità dei β-AR. Lo stress ossidativo associato alla disfunzione mitocondriale sembra giocare un ruolo importante nella fisiopatologia dello SC. Infatti, una condizione di stress ossidativo è stata osservata sia in pazienti con SC che in modelli animali, e un’eccessiva esposizione a specie reattive dell’ossigeno (ROS) diminuisce l’espressione di β1-AR in cardiomiociti murini, sebbene i meccanismi sottostanti rimangano ancora non chiari. Recentemente, è stato scoperto che il recettore periferico delle benzodiazepine (PBR) svolge un ruolo chiave oltre che nell’energetica cellulare, nella regolazione della fisiologia mitocondriale e dell’equilibrio redox nei cardiomiociti. Nel presente studio, abbiamo valutato gli effetti delle catecolamine e dei ligandi del PBR sulla densità dei β1- e β2-AR nei monociti umani isolati da sangue periferico, che sono noti per esprimere entrambi i β-AR. La densità dei β-AR è stata misurata mediante citometria a flusso utilizzando anticorpi selettivi diretti contro un epitopo extracellulare di β1-AR o β2-AR. Il trattamento dei monociti con benzodiazepine induceva una riduzione della densità del β1-AR, ma non del β2-AR, sulla membrana dei monociti che veniva ripristinata utilizzando [1-(2-chlorophenyl)-N-methyl-(1-meth-ylpropyl)-3 isoquinolinecarboxamide] (PK11195), un antagonista del PBR. Questi risultati suggeriscono un possibile ruolo del PBR nella regolazione della densità del β1-AR proponendo i monociti isolati dal sangue periferico sia come modello in vitro utile per lo studio del sistema recettoriale β-adrenergico che come potenziali biomarcatori di progressione della malattia e risposta alla terapia.
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