Journal articles on the topic 'Magistero'

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1

Maggi, Lidia. "Il magistero dei Migranti." REMHU : Revista Interdisciplinar da Mobilidade Humana 24, no. 48 (December 2016): 197–204. http://dx.doi.org/10.1590/1980-85852503880004813.

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2

Veglia, Marco. "Aspetti del magistero carducciano." Transalpina, no. 10 (January 10, 2008): 149–60. http://dx.doi.org/10.4000/transalpina.3073.

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3

CEDRATI, Chiara. "Alfieri e il magistero dantesco." Giornale storico della letteratura italiana 189, no. 628 (October 2012): 562–89. http://dx.doi.org/10.1484/j.gsli.5.129221.

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4

Bettini, Romano. "Ulema e Costituzione in Egitto. La "Carta dei Valori" 2011 della moschea-universitŕ di al-Azhar." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 2 (July 2012): 31–61. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-002003.

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Abstract:
Il saggio analizza, nella prima parte, la originaria struttura diarchica del sistema islamico, nel suo ruolo negativo rispetto alla relativa economia; e, nella seconda parte, il conflitto tra diritto sacro e diritto costituzionale di uno Stato tendenzialmente liberal-democratico come quello egiziano. Le conclusioni vertono sul confronto del magistero religioso islamico-egiziano con il magistero religioso degli altri monoteismi.
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5

Sgreccia, E., M. Pennacchini, and M. B. Fisso. "I documenti della Chiesa sulla questione ambientale." Medicina e Morale 49, no. 4 (August 31, 2000): 635–75. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2000.761.

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Abstract:
L’articolo prende in esame tutti i documenti del magistero pontificio, del magistero episcopale e di alcune personalità rappresentative del mondo ecclesiastico, sul tema della questione ambientale. L’intento perseguito dagli autori è quello di mostrare come nel corso degli anni disia sviluppato l’interesse della Chiesa Cattolica sulle tematiche ambientali, nel legame che esse hanno con i temi più generali della pace e dello sviluppo. Il lavoro mette in luce il ruolo svolto della Chiesa Cattolica nella formazione di una nuova coscienza ecologica ed evidenzia come, storicamente, l’interesse della Chiesa nei confronti della complessa questione ambientale si sia sviluppato contemporaneamente al sorgere degli stessi problemi ecologici. L’articolo intende documentare lo sviluppo del pensiero della Chiesa e segnalare i principi trasmessi da tale insegnamento. Da un punto di vista metodologico gli autori hanno preferito “dare voce” ai testi ufficiali in modo tale da consentire al lettore di confrontarsi in maniera diretta con i documenti. Non vengono presi in considerazione i documenti del magistero della Chiesa che trattano la questione ambientale focalizzando l’attenzione sull’uso dell’energia nucleare, poiché necessiterebbero di una trattazione a parte.
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6

Cerutti, Maria Vittoria. "Suggestioni dal magistero “milanese” di Ugo Bianchi." Annali di Scienze Religiose 6 (January 2013): 147–69. http://dx.doi.org/10.1484/j.asr.1.103462.

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7

Garofalo, Silvano. "Review: Vincenzo Monti fra magistero e apostasia." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 19, no. 1 (March 1985): 177–78. http://dx.doi.org/10.1177/001458588501900119.

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8

Golser, Karl. "La diagnosi prenatale preimpianto ed il Magistero della Chiesa cattolica." Medicina e Morale 48, no. 2 (April 30, 1999): 301–20. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1999.806.

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Abstract:
Lo studio riassume quanto l’Enciclica Evangelium Vitae (1995) e la Dichiarazione Donum Vitae della Congregazione per la Dottrina della Fede 81987) affermano circa la possibilità di una diagnosi prenatale. Il principio al quale questo documenti si rifanno è l’assoluta tutela della vita umana fin dal momento della fecondazione. Quindi gli esami sono leciti solo in quanto non danneggiano l’embrione o il feto e sono finalizzati e sono finalizzati alla sua terapia, ami alla sua uccisione. Riguardo alla diagnosi preimpianto vengono esaminati un documento dei Vescovi Francesi e uno dei Vescovi Tedeschi, mentre i menzionati documenti pontifici non ne entrano in merito. Questa possibilità di diagnosi ha una valenza morale diversa, perché finora essa ha avuto una finalità orientata esclusivamente verso la selezione e distruzione di embrioni “difettosi”. Ciò è eugenismo ed è un netto contrasto con il principio della tutela di ogni vita umana.
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Clemenzia, Alessandro, and Nicola Salato. "PER UNA CHIESA SINODALE IN CHIAVE TRINITARIA." PARALELLUS Revista de Estudos de Religião - UNICAP 13, no. 33 (December 30, 2022): 341–55. http://dx.doi.org/10.25247/paralellus.2022.v13n33.p341-355.

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Abstract:
L’articolo descrive lo stretto legame tra l’ecclesiologia della Lumen Gentium del Concilio Vaticano II e la natura della sinodalità alla luce del suo fondamento trinitario così come si è venuta definendo nel corso della recezione del Vaticano II con una serie di interventi del magistero che hanno sviluppato anche la dimensione ecumenica di questo legame.
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Faggioli, Massimo. "Sinodalità come rinnovamento ecclesiale in Papa Francesco." Revista de Cultura Teológica, no. 98 (April 17, 2021): 67–80. http://dx.doi.org/10.23925/rct.i98.52512.

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Abstract:
Il pontificato di Francesco ha portato al centro del magistero papale sulla chiesa il tema della sinodalità. L’articolo analizza i principali pronunciamenti di Francesco sul tema della sinodalità, identificando una prima fase di lancio del tema (2013-2016), un intermezzo (2016-2018), e una seconda fase (2019-2021) di maggiore cautela improntata all’enfasi sulla distinzione tra sinodalità ecclesiale e funzionalismo di tipo parlamentare.
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Naumowicz, Cezary. "La famiglia come icona del mistero trinitario." Teologia w Polsce 10, no. 2 (March 25, 2020): 79–96. http://dx.doi.org/10.31743/twp.2016.10.2.05.

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Abstract:
Nel recente magistero dei papi si trovano alcune affermazioni concernenti la correlazione teologica fra la Trinità e la famiglia umana. Il modello originario della famiglia deve essere ricercato nel mistero trinitario della vita di Dio. Il tema della famiglia come immagine della Trinità rappresenta una sfida per la riflessione teologica. Qual è il fondamento, la portata e i limiti di un’autentica analogia familiare della Trinità?
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Salinas Araneda, Carlos. "Trazzi, Claudio, Il magistero giuridico nel pontificato di Papa Sarto (1903-1914)." Revista de estudios histórico-jurídicos, no. 33 (2011): 782–86. http://dx.doi.org/10.4067/s0716-54552011000100055.

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Howell, Patrick J. "Book Review: Magistero in Movimento: Il Caso Papa Francesco. By Severino Dianich." Theological Studies 79, no. 1 (February 23, 2018): 229–30. http://dx.doi.org/10.1177/0040563917745985g.

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Fucek, Ivan. "Pornografia nei mass-media. In margine a un recente documento del Magistero cattolico." Medicina e Morale 39, no. 2 (April 30, 1990): 265–300. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1990.1182.

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Abstract:
L'autore affronta il problema della pornografia e violenza nei mezzi di comunicazione, riferendosi in particolare a un recente documento del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali della Chiesa Cattolica. Dall'esame, accuratamente fatto con metodo induttivo, emergono parecchi elementi paradigmatici, che vengono gradualmente organizzati in tre punti: 1. Verso un modello etico (intuendo il problema nel vasto contesto storico, nella mentalità conflittuale di oggi, nel segnale d'allarme espresso dal documento); 2. Modelli etici non appropriati ovvero indirettamente rifiutati (funzionalità ottimale, tolleranza e legislazione, conformismo e soddisfazione, rinuncia o autolimitazione); 3. Modelli etici consigliabili, che sottolineano l'importanza del principio del dialogo e di due criteri, cioè del bene personale e del bene comune.
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Negri, Luigi. "Il significato internazionale del magistero sociale del Santo Gio vanni Paolo II P.M." Politeja 11, no. 29 (2014): 23–35. http://dx.doi.org/10.12797/politeja.11.2014.29.04.

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Divita, James J. "Il Laico cristiano nel magistero di Paolo VI all'Azione Cattolica Italiana by Dario Busolini." Catholic Historical Review 86, no. 1 (2000): 146–47. http://dx.doi.org/10.1353/cat.2000.0137.

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Sgreccia, Elio. "La fecondazione artificiale di fronte all'etica." Medicina e Morale 42, no. 1 (February 28, 1993): 183–204. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1993.1076.

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Abstract:
Il rapido sviluppo delle tecniche di fecondazione artificiale ha suscitato molteplici problemi di natura etica (medico-etici, etico-giuridici, etico-economici). Ma le questioni etiche fondamentali riguardano: la soppressione e/o manipolazione della vita embrionale nel corso o a causa delle tecniche di fecondazione artificiale; la scissione tra coniugalità e genitorialità all'interno del matrimonio e della famiglia; la divisione tra le due dimensioni (unitiva e procreativa) dell'atto umano. Alla luce dell'insegnamento del Magistero Cattolico sul tema, insegnamento esplicitato, in particolar modo, nel "Documento "Donum Vitae", l'Autore fornisce le chiavi di lettura per un migliore discernimento di quelle tecniche che rispettano la dignità dell'embrione umano e l'integrità dell'atto sponsale e dell'istitituto familiare.
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Tekavčić, Pavao. "Un nuovo periodico di studi italiani «Nuova Corvina», Rivista di Italianistica dell'Istituto Italiano di Cultura per l'Ungheria, num. 1, Budapest 1993, 144 pagine." Linguistica 35, no. 2 (December 1, 1995): 324–25. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.35.2.324-325.

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Abstract:
Siamo lieti di poter presentare ai lettori di «Linguistica» la nuova rivista dilin­ gua, letteratura e cultura italiana, «Nuova Corvina», apparsa nella vicina Ungheria.Inapertura del primo numero si legge che ilperiodico «intende promuovere gli studidiitalianistica,favorendol'interscambioelacircolazionedelpensierotragliitalianistiungheresi ed i colleghi operanti negli altri paesi» [p. 2]. Prevista per adesso come anuale,con la speranza che possa diventare per lo meno semestrale [p.7],«Nuova Corvina» èl' organo del citato Ente culturale, ed il comitato di redazione è costituito da quat­tro eminenti studiosi ungheresi: Lajos Antal (Istituto Superiore di Magistero di Szom­bathely),Gyula Herczeg (Università di Pécs), József Pál(Università di Szeged) e Győző Szabó (Università di Budapest).
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Kiwior, Wiesław. "Etapy formacji ze szczególnym uwzględnieniem nowicjatu." Prawo Kanoniczne 35, no. 1-2 (June 5, 1992): 101–17. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1992.35.1-2.06.

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Abstract:
La formazione religiosa è un processo che comprende il tempo dal momento in cui una persona pensa seriamente a intraprendere la vita di consacrazione al Signore, fino all’incontro definitivo con Lui nella morte. Tale processo viene diviso fondamentalmente in quattro tappe: il prenoviziato, il noviziato, la formazione dei professi di voti temporanei e la formazione continua. I quattro capitoli, dedicati alle signole tappe, analizzano brevemente le questioni principali, indicate dalle Direttive sulla formazione negli Istituti religiosi. L’esame del Documento del Magistero della Chiesa, fatto sotto l’aspetto indicato dal titolo dell’articolo, fa vedere, tra l’altro, la dinamicità della formazione religiosa, preoccupata di tutta la persona, che offre al religioso la possibilità di portarlo all’unità di vita.
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Dierks, Marie-Luise. "Abschlussgrad Magister/Magistra Public Health in Hannover." Public Health Forum 8, no. 3 (November 1, 2000): 27. http://dx.doi.org/10.1515/pubhef-2000-1736.

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21

Perini, Giuseppe. "Dall'«Aeterni Patris» al Concilio Vaticano II: le direttive del Magistero sulla dottrina di San Tommaso." Scripta Theologica 11, no. 2 (March 23, 2018): 619–58. http://dx.doi.org/10.15581/006.11.20783.

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Abstract:
Como dice el mismo título, el estudio de Perini es un análisis de los documentos magisteriales de más relieve relativos a la importancia de la doctrina de Sto. Tomás cara a la formación teológica de los sacerdotes y al desarrollo del quehacer teológico en general. En la primera parte de su estudio, Perini se detiene en el examen del Magisterio de León XIII, el gran restaurador del tomismo. El Autor señala que la primera preocupación de León XIII fue la de asegurar una "sana filosofía" en oposición a la "mala filosofía" dominante en el siglo XIX. León XIII se dio cuenta, en efecto, del papel capital que la filosofía tiene en relación con todas las estructuras sociales y culturales, de aquí su preocupación para señalar una "verdadera filosofía", que no es más que la filosofía cristiana, tal como fue desarrollada antes por los Padres de la Iglesia y después por los doctores escolásticos, entre los cuales destaca, como verdadero princeps, Santo Tomás. Los motivos que aconsejan mantener la fidelidad a Sto. Tomás -dice Perini, resumiendo a León XIII- son intrínsecos (santidad, genialidad, perfección en el método, estilo, amplitud y profundidad de doctrina, acuerdo entre fe y razón) y extrínsecos (aprobación de la Iglesia, admiración universal, adhesión de filósofos, teólogos y órdenes religiosas, el suffragium Ecclesiae). A estas afirmaciones doctrinales, León XIII hizo seguir toda una serie de medidas prácticas que consiguieron efectivamente que la doctrina de Sto. Tomás fuera empleada como modelo, no sólo en filosofía, que era el objetivo primero de la Aeterni Patris, sino también en Teología. El Magisterio de León XIII relativo a Sto. Tomás presenta, según Perini, tres características: quiere ser universal, es decir dirigirse a todos y no sólo a los clérigos, es abierto, es decir exhorta a un tomismo no cerril sino consciente de los problemas contemporáneos y es favorable a un tomismo auténtico, es decir sacado de la misma fuente y no de los escolásticos posteriores. Siguiendo algunas opiniones de Journet, Perini entiende que las indicaciones de León XIII, sin alcanzar el nivel de las declaraciones infalibles relativas a las verdades de fe, gozan sin embargo de una "asistencia prudencial práctica" que requiere un verdadero obsequio de la voluntad y de la inteligencia. En la segunda parte del estudio, después de haber reseñado rápidamente las intervenciones de los Romanos Pontífices S. Pío X, Benedicto XV, Pío XI, Pío XII y Juan XXIII, Perini se detiene en el examen del Magisterio del Concilio Vaticano II y de Pablo VI. En cuanto a Pablo VI, el Autor señala dos intervenciones. En la primera, que se refiere al VI Congreso Tomístico Internacional de 1965, el Papa quiso contestar a tres interrogantes que habían sido planteados en el aula conciliar. Pablo VI señaló que la filosofía tomista se escapa a una situación histórica particular y posee un valor permanente, que precisamente por este valor permanente el Magisterio sigue recomendándola como norma segura para la enseñanza sagrada y que la adhesión al Doctor Común no constituye una rémora para el desarrollo de la investigación: en este sentido la ejemplaridad de Sto. Tomás no se refiere sólo a la forma sino al contenido de su doctrina. La segunda intervención de Pablo VI corresponde a la Carta Lumen Ecclesiae de 1974, en la cual el Papa vuelve a confirmar solemnemente todo el Magisterio anterior. Perini dedica, por último, un extenso apartado a la interpretación de los textos conciliares relativos a la doctrina de Sto. Tomás. Se trata, como es sabido, del n. 16 del Decreto Optatam totius y del n. 10 de la Declaración Gravissimum educationis. De las Actas conciliares resulta que el Concilio, lejos de querer declararse "contra" Sto. Tomás quiso más bien declararse "en favor de" Sto. Tomás, y confirmar al mismo tiempo toda la línea del Magisterio pontificio anterior. Esto resulta también de la interpretación autorizada que Pablo VI dio de los documentos conciliares en la Lumen Ecclesiae. La omisión del nombre del Doctor Angélico en el n. 15 de la Optatam totius, allí donde se habla de los estudios filosóficos, se explica sencillamente por el deseo de una mayor brevedad y concisión en la redacción; sin embargo la Comisión elaboradora en la Relatio aclaró que al hablar de "patrimonio filosófico perenne válido" quería referirse precisamente a los principios de Sto. Tomás.
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Martín García, María del Mar. "Marino MOSCONI, Magistero autentico non infallibile e protezione penale, Edizioni Glossa Srl, Milano 1996, 572 pp." Ius Canonicum 40, no. 80 (January 10, 2018): 525–32. http://dx.doi.org/10.15581/016.40.16088.

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Crovetto, Fernando. "Eredità del magistero di Pio XII. Convegno nel 50º anniversario della morte del Servo di Dio." Anuario de Historia de la Iglesia 18 (April 18, 2018): 367–68. http://dx.doi.org/10.15581/007.18.9825.

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Green, Thomas J. "La Legge Canonica nella Vita della Chiesa Indagine e Prospettive nel Segno del Recente Magistero Pontificio." Jurist: Studies in Church Law and Ministry 71, no. 1 (2011): 247–49. http://dx.doi.org/10.1353/jur.2011.0051.

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Montesi, Cristina. "Giuseppe Toniolo: Maestro e Profeta." Società e diritti 7, no. 14 (December 9, 2022): 22–38. http://dx.doi.org/10.54103/2531-6710/19310.

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Abstract:
L’articolo analizza il pensiero economico-sociale di Giuseppe Toniolo (1845 - 1918), a partire dal libro di Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino e di Foligno, su “Economia umana. La lezione e la profezia di Giuseppe Toniolo: una rilettura sistematica”, Vita e Pensiero, Milano, 2021. Giuseppe Toniolo, economista e sociologo, andando controcorrente rispetto al mainstream del suo tempo, ha concepito l’economia come una scienza sociale che mette al centro la persona in quanto scienza umanizzata grazie alla sua contaminazione con la spiritualità e l’etica sociale cattolica. L’articolo si intitola “Giuseppe Toniolo Maestro e Profeta” perché mette in luce l’esempio di vita e la coraggiosa lezione di pensiero di questo studioso riconducibile alla scuola etico-giuridica dell’economia nonché l’eredità del suo magistero ancora valida ai nostri giorni.
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Dziuba, Andrzej F. "Apostolstwo i solidarność : Zakon Rycerski Grobu Bożego w Jerozolimie." Prawo Kanoniczne 39, no. 3-4 (December 10, 1996): 199–214. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1996.39.3-4.07.

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Abstract:
L’Ordine di antica origine, costituito, riordinato, ampliato ed arricchito di privilegi dai Sommi Pontefici. Rioganizzato da Pio IX (1847 e 1868) e da Leone XIII (1888); San Pio X (1907) riservo al Sommo Pontefice il Gran Magistero, e Pio XI uni ad esso L’Opera della Preservazione della Fede in Palestine. Successivamente Pio XII (1940) diede all’Ordine un Cardinale come „Patrono”; il 14 sett. 1949 istitui un Cardinale come „Gran Maestro dell’Ordine”, affidandogli il governo del medesimo, e fïssando la Sede centrale dell’Ordine Equestre in Roma, mentre la sede storica è a Gerusalemme. Giovanni XXIII, con Breve dell’8 die. 1962, approvo l’aggiornamento degli statuti, e Paolo VI, in data 8. lu. 1977, ha concesso la Sovrana approvazione al nuovo Statuto. L’Ordine é „laica Associazione di Fedeli sotto la protezione della Santa Sede”. Adesso lo statuto propone due finalità fondamentali: 1. rafforzare nei suoi Membri la pratica della vita cristiana in assoluta fedeltà al Sommo Pontefice; 2. sostenere le opere e le istituzioni della Chiesa Cattolica in Terra Santa, particolarmente quelle del Patriarchato Latino di Gerusalemme. L’organizzazione centrale dell’Ordine é cosi strutturata: l.il Gran Maestro; 2. il Gran Priore dell’Ordine; 3. un Ufficio di Presidenza; 4. un Gran Magistero; 5. la Consulta. L’organizzazione territoriale si configura in Luogotenenze e Delegazioni Magistrali, ciascuma guidata a sua volta da un Luogotenente e Delegato Magistrale laico, da un Gran Priore e da un Consiglio. La consistenze numerica dei Membri dell’Ordine si aggira sui 18.000 tra Cavalieri, Dame ed Ecclesiastici, ripartiti in poco meno di 50 Luogotenenze e Delegazioni Magistrali, di cui grosso modo una ventina nell’Emisfero Occidentale (prinzipalmente Stati Uniti e Canada) e altrettanto in Europa, di cui 4 in Italia. Quanto al modo con cui si divente Membri dell’Ordine, le procedure sono sostanzialmente due: su richieste e per cooptazione. Oggi l’Ordine del Santo Sepolcro gode di buona salute. II numero dei suoi Membri e delle sue Luogotenenze aumenta in misura ragionevole, il livello delle risorse economiche raccolte cresce ogni anno. II morale e l’entusiasmo dei aderenti, la loro fedeltà al Sommo Pontefice ed al Gran Maestro sono esemplari e stimolanti.
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Pajer, Flavio. "L’istruzione religiosa nelle scuole dell’unione europea: un’ identità plurale e in evoluzione." Revista Pistis Praxis 2, no. 2 (September 29, 2010): 449. http://dx.doi.org/10.7213/pp.v2i2.15338.

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Abstract:
L’insegnamento scolastico della religione nell’Unione Europea obbedisce a una vastíssima gamma di contesti diversi: diversità di sistemi educativi, di rapporti tra Stato e Chiese, di storie religiose nazionali. La legittimazione dei corsi dipende a volte dalla Costituzione, a volte da concordati, a volte dalle Chiese in collaborazione con lo Stato. Nell’ultimo ventennio è stato rilevante anche il “magistero laico” degli organismi europei, che insistono sul ruolo civico, etico dell’istruzione religiosa, ai fini di una educazione alla convivenza pacifica nella diversità crescente delle fedi religiose e delle convinzioni non religiose. Al di là delle differenze confessionali, coesistono diversi modelli didattici di istruzione religiosa: istruzione nella fede, a partire dalla religione, sulla religione, al di fuori della religione. La Pedagogia e la Didattica delle religioni sono oggetto di continua ricerca e sperimentazione nella facoltà teologiche e negli Istituti superiori di Scienze della religione e della formazione.
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Pellegrino, Edmund D. "Le decisioni al termine della vita: uso ed abuso del concetto di futilità." Medicina e Morale 51, no. 5 (October 31, 2002): 867–95. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2002.684.

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Abstract:
Il presente articolo, intende suggerire che l’uso appropriato del termine “futilità” possa costituire un utile ponte fra la formulazione etica dei termini ordinario/straordinario e la decisione da prendere talora al termine della vita. Futilità in senso clinico significa semplicemente che una malattia o sindrome si è evoluta a un punto tale da rendere ormai inutile un intervento medico che era stato proposto per il bene del paziente. L’articolo si divide in tre parti: 1) delineazione del concetto di futilità; 2) delineazione dei suoi abusi all’interno di particolari decisioni cliniche; 3) definizione del suo uso proprio nel contesto della antropologia e dell’etica medica cattolica. Correttamente interpretato il termine “futilità”, come guida prudenziale all’interno di limiti morali specifici, può essere d’aiuto per recuperare e spiegare la persistente importanza dei termini tradizionali ordinario e straordinario, proporzionato e sproporzionato. Questi termini sono centrali nell’insegnamento del Magistero Cattolico sull’assistenza alla fine della vita, e hanno fortemente influenzato le prospettive cattoliche successive riguardo alle decisioni di fine vita.
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Stawniak, Henryk. "Niezdolność do zawarcia małżeństwa (kan. 1095 KPK) w świetle przemówień papieskich do Roty Rzymskiej i nauki Kościoła." Prawo Kanoniczne 52, no. 3-4 (December 10, 2009): 229–46. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2009.52.3-4.11.

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Abstract:
Il presente articolo è una più ampia versione della conferenza tenuta agli impiegati dei tribunali ecclesiastici. L’oggetto di questo studio consta dell’applicazione del can. 1095 CIC nella giurisprudenza ecclesiale in base ad alcune indicazioni contenute nei discorsi dei pontefici alla Rota Romana e del Magistero della Chiesa. L’essenziale filo dello studio sono le questioni di giovarsi abilmente delle scienze psicologiche o psichiatriche (nel contesto dell’antropologia cristiana, come pure nel contesto del pessimismo antropologico), inoltre anche le questioni di usufruire abilmente dei giudici sulle perizie degli esperti, alla fine della loro valutazione giuridica. Ulteriormente viene trattato il tema delle reciproche relazioni tra le figure d’incapacità considerate dal can. 1095 CIC e dei loro esenziali elementi. Il suddetto canone si analizza anche alla luce degli art. 203 e 209 dell’istruzione Dignitas connubii. Infine, viene sottolineato il fatto accertato da Benedetto XVI, che le persone semplici sono capaci al matrimonio e non si può mescolare le difficoltà nel funzionamento del matrimonio con una vera incapacità di contrarlo.
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Królikowski, Janusz. "Teologia Boga i człowieka. Św. Ireneusz z Lyonu w interpretacji Jana Pawła II." Vox Patrum 50 (June 15, 2007): 189–203. http://dx.doi.org/10.31743/vp.6672.

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Abstract:
Nell'insegnamento di Giovanni Paolo II molto frequenti sono stati i riferimenti all’opera di Ireneo di Lione, per cui questo fatto merita una attenzione particolare, quando vogliamo determinare il ruolo dei Padri della Chiesa nel suo magistero. Durante la visista in Francia, del 1986, questo Papa ha dedicato un discorso particolare a Ireneo, durante l'incontro con i docenti dell’Universita Cattolica di Lione (il 7 ottobre). Parlando del Vescovo di Lione e dell'attualita del suo messaggio, Giovanni Paolo II ha sottolineato particolarmente la sua teologia della Tradizione e la necessita di un confronto creativo della teologia fondata sulla Tradizione con la cultura attuale che e sempre legata al modo di manfestarsi della fede. Tra le questioni fondamentali e generali ha messo in rilievo la questione della comprensione adegata dell'antropologia orientata alla teologia, secondo il noto principio formulato da Ireneo: Gloria Dei vivens homo. Dalla presentazione dell'opera del Vescovo di Lione risulta l’impostazione di fondo che permette di chiamarlo: „II teologo di Dio e dell'uomo”.
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Pujol, J. "Roberto GIANNATELLI, Don Bosco. Attualità di un magistero pedagogico, Libreria Ateneo Salesiano, Roma 1988, 296 pp., 14,5 x 21." Scripta Theologica 21, no. 2 (February 28, 2018): 737. http://dx.doi.org/10.15581/006.21.19632.

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Morfino, Mauro Maria. "“Gli ignoranti non osino accostarsi al magistero” (Regola I,1). Studio della Scrittura e ministerium Verbi in Gregorio Magno." Liber Annuus 60 (January 2010): 235–52. http://dx.doi.org/10.1484/j.la.4.3012.

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33

Krzynówek, Jerzy. "Granice praepositio przy actio exercitoria." Prawo Kanoniczne 37, no. 3-4 (December 20, 1994): 175–89. http://dx.doi.org/10.21697/pk.1994.37.3-4.13.

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Abstract:
I limiti del praepositio data al magister navis erano indicati da tre fattori fondamentale La volnontà dell exercitor racchiusa nell’atto della installazione la persona magistri sulla nave come impresa marittima. Essa determinava il tipo di negozi ai quali magister era autoarizzato e queli ehe gli erano proibiti. Poi magister navis, salvo proibizione, era autorizzato a compiere negozi che erano intimamente connessi con il primo gruppo cioè p. es. prendere о dare le garenzie reali e/o personali. Terzo fattore cui incideva sui contenuto del praepositio era locus praepositionis cioè i negozi ehe erano conclusi per assicurare l’esistenza e l’efficienza della nave come mezzo di trasporto. A quest’ ultimo gruppo appartiene il mutuo concluso dal magister navis. I giuristi romani erano di contrastanti opinioni nei modi di legare il m utuo con praepositio.
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De La Hera, Alberto. "G. FRANCESCO PALA, Valori e fini del matrimonio nel magistero degli ultimi cinquant'anni, Cagliari, 1973, 1 vol. de 154 págs." Ius Canonicum 17, no. 33 (March 27, 2018): 383–85. http://dx.doi.org/10.15581/016.17.21027.

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Illanes, J. L. "Guido POZZO, Magistero e teologia in H. Küng e P. Schoonenberg, Città Nuova Editrice, Roma 1983, 355 pp., 13 x 20." Scripta Theologica 18, no. 1 (March 6, 2018): 375. http://dx.doi.org/10.15581/006.18.20176.

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Lacagnina, Davide. "Milano, 1881: Courbet e Carpeaux tra le “macchiette” di Navarro della Miraglia." ACME 74, no. 2 (September 14, 2022): 123–45. http://dx.doi.org/10.54103/2282-0035/18664.

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Abstract:
Nel 1881, per i tipi dell’editore Brigola di Milano, vedeva la luce Macchiette parigine, un compendio di profili biografici che lo scrittore siciliano Emanuele Navarro della Miraglia (1838-1919) dedicava a eminenti personalità della cultura letteraria e artistica francese di metà Ottocento.Francesista, a lungo residente a Parigi (1864-1872), in contatto a Milano con gli ambienti della scapigliatura lombarda (1872-1882) e da ultimo professore di Lingua e letteratura francese presso l’Istituto superiore di magistero femminile di Roma (1883-1913), Navarro della Miraglia includeva fra le sue “macchiette” anche due ritratti d’artisti dedicati rispettivamente a Gustave Courbet e a Jean-Baptiste Carpeaux.Questo contributo si propone di definire il contesto e le ricadute di una lettura non allineata alla tempestiva e più “ortodossa” discussione della lezione di Courbet promossa da Diego Martelli presso i macchiaioli toscani, a beneficio di una geografia culturale diversamente articolata fra le aperture cosmopolite del naturalismo meridionale e le frange più avanzate della scapigliatura lombarda. Allo stesso modo il resoconto dell’atelier di Carpeaux è riconsiderato alla luce del coevo dibattito sulla scultura monumentale e delle ricerche in corso a Milano su un modellato più mosso e nervoso.
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Atighetchi, Dariusch. "La procreazione assistita nelle società islamiche: bioetica, diritto, costume e religione." Medicina e Morale 53, no. 5 (October 31, 2004): 969–95. http://dx.doi.org/10.4081/mem.2004.627.

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Abstract:
L’assenza di un’autorità giuridico-religiosa suprema e di un magistero sono i principali fattori della quantità di interpretazioni e opinioni differenti presenti sui temi bioetici nel mondo musulmano. Uno dei temi apparentemente meno contrastati è quello della procreazione medica assistita in cui prevale, tra i giurisperiti islamici aggiornati sul tema, una sostanziale tolleranza verso le tecniche omologhe e un rifiuto di quelle eterologhe equiparate ad un atto di fornicazione-adulterio vietato dalla Shari’a. Anche l’adozione legale rimane vietata. Le legislazioni degli Stati contemporanei rispettano queste due impostazioni di fondo, entrambe derivate dal diritto di famiglia di impronta sharaitica. Vengono analizzate numerose fatwa di autorità religiose sul tema della procreazione assistita evidenziandone le convergenze e le divergenze. Una riflessione a parte è dedicata alle riflessioni di alcuni giurisperiti shi’iti che appaiono più originali sull’argomento. In generale si evidenzia che, in un dibattito molto ricco, cominciano a emergere opinioni favorevoli persino verso alcuni aspetti delle pratiche eterologhe. Il caso egiziano è emblematico per analizzare la mentalità della popolazione nel valutare le nuove tecniche procreative occidentali, una mentalità che incide fortemente sulla disponibilità (o meno) ad un loro utilizzo.
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Stirati, G., A. Pierucci, E. Boccia, C. Mazzoni, R. Colonnelli, A. R. Rocca, A. Pachì, and A. G. Spagnolo. "Nefropatie croniche e gravidanza: rischio renale materno." Medicina e Morale 44, no. 3 (June 30, 1995): 501–17. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.982.

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Abstract:
In questo studio, prendendo spunto da un caso clinico di gravidanza in una paziente affetta da nefropatia da IgA (m. di Berger), si discutono due problemi: il rischio renale materno nelle nefropatie croniche e le "indicazioni" per il cosiddetto "aborto terapeutico". Vengono sottolineate le modificazioni fisiologiche della funzione renale e della pressione arteriosa in gravidanza, la cui conoscenza è indispensabile per una corretta valutazione clinica del singolo caso. Vengono inoltre presentate la casistica personale ed una rassegna della più recente letteratura circa gli effetti della gravidanza sulla funzione renate delle pazienti nefropatiche croniche. Si conclude che la gravidanza non esercita di per sé effetti dannosi sul decorso di tali nefropatie, almeno nelle pazienti la cui funzione renale risulta vicina alla norma al momento del concepimento. La prognosi appare più riservata in caso di insufficienza renale ( creatinemia > 1.4 mg/dl). Infine vengono esposte alcune considerazioni etiche sul cosiddetto "aborto terapeutico" sottolinenado che, già a causa degli attuali progressi in campo ostetrico, nefrologico e neonatologico, l'aborto non trova più posto logico nei moderni criteri assistenziali. Viene comunque richiamata l'attenzione degli operatori sanitari nel costante magistero della Chiesa Cattolica volto a ribadire il valore e l'inviolabilità della vita umana.
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Bastero, J. L. "Domenico BERTETTO, Maria nel Magistero di Giovanni Paolo II, Ed. LAS («Accademia Mariana Salesiana», XX), Roma 1986, 384 pp., 14,3 x 21." Scripta Theologica 18, no. 2 (March 6, 2018): 733. http://dx.doi.org/10.15581/006.18.20344.

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Stamatliades, Dimitrios, and Karl-Joseph Hermanns. "Transnationale Juristenausbildung in form eines Magister/Magistra Legum an der Universität Osnabrück." European Review of Private Law 1, Issue 1/2 (March 1, 1993): 341–45. http://dx.doi.org/10.54648/erpl1993035.

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Rozkrut, Tomasz. "Zadania biegłych w kościelnym postępowaniu sądowym." Prawo Kanoniczne 49, no. 3-4 (December 20, 2006): 63–86. http://dx.doi.org/10.21697/pk.2006.49.3-4.05.

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Abstract:
Il parere del perito nel processo canonico è una questione di grande attualità e al tempo stesso un argomento di grande interesse dottrinale e processuale. Non vi sono dubbi sul fatto che il perito processuale appaia nel processo canonico anzitutto come esperto scientifico. La sua opinione è un mezzo processuale particolare, che viene sottoposto al giudizio dell’autorità giudiziaria della Chiesa, secondo il principio della libera valutazione delle prove processuali. Il ruolo degli esperti nella vita attuale della Chiesa, e particolarmente nel processo matrimoniale moderno non solo non è da sottovalutare, ma al contrario è molto importante e richiede una piena rivalutazione, non soltanto da parte dell’autorità giurisdizionale ecclesiale. Larticolo presenta tre questioni: ruolo del perito nel processo canonico, carattere consultivo dell’opinione del perito nei confronti del giudice nel processo matrimoniale e influsso alternativo dell’opinione del perito sulla decisione del giudice. La base per loro forma magistero di papa Giovanni Paolo II sul ruolo del perito (CIC’83, can. 1574-1581). Molto importanti sono in materia i suoi discorsi alla Rota Romana (1987 e 1988) ma anche, voluta da lui, Istruzione da osservarsi nei tribunali diocesani e interdiocesani nella trattazione delle cause di nullità del matrimonio Dignitas connubii (2005), specialmente nei art. 203-213
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Puca, Antonio. "Il caso di Nancy Beth Cruzan." Medicina e Morale 41, no. 5 (October 31, 1992): 911–32. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1992.1091.

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Abstract:
L'eutanasia costituisce un nodo bioetico "caldo" in un dibattito che si svolge a vari livelli: medico, bioetico, legale, di mass-media. Il presente lavoro affronta, al riguardo, uno dei casi più noti di pratica eutanasica: quello di Nancy Cruzan, la donna statunitense che, in seguito a grave incidente nel 1983, è rimasta in stato vegetativo persistente attaccata alle macchine di supporto vitale, fino alla morte nel 1990 avvenuta in seguito alla decisione di un giudice - su richiesta dei familiari - distaccarla dai citati strumentati. Dopo una premessa storica della vicenda, il lavoro si addentra nell'iter giudiziario che ha preceduto il "caso Cruzan" e prende in esame le affermazioni del magistero cattolico sull'eutanasia ed il dibattito teologico in atto. Lo studio affronta, inoltre, la valutazione etica dell'eutanasia argomentando una serie di quesiti: se staccare i tubi dell'alimentazione/idratazione sia eutanasia; se il proseguirla sia accanimento terapeutico; se l'alimentazione/idratazione siano trattamenti medici o cure; il rapporto costi-benefici; il valore della volontà del paziente ed il ruolo dei familiari; il valore della vita. Il lavoro si conclude con l'affermazione che nel "caso Cruzan" siano state privilegiate l'opinione e l'interesse proprio rispetto alla verità. Segno eloquente il silenzio che è seguito alla morte di Nancy.
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Le Tourneau, Dominique. "Dimitrios SALACHAS, Il magistero e l’evangelizazione dei popoli nei Codici latino e orientale. Studio teologico-giuridico comparativo, Edizioni Dehoniane, Bologna 2001, 334 pp." Ius Canonicum 43, no. 85 (January 10, 2018): 443–44. http://dx.doi.org/10.15581/016.43.15577.

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Molano, Eduardo. "Arturo CATTANEO, Il presbiterio della Chiesa particolare. Questioni canonistiche ed ecclesiologiche nei documenti del magistero e nel dibattito postconciliare, Giuffrè, Milano, 1993, 191 pp." Ius Canonicum 35, no. 69 (February 6, 2018): 311–15. http://dx.doi.org/10.15581/016.35.17685.

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Fuentes, José A. "M. RIVELLA, Autorità dei dottori e magistero gerarchico nella canonistica postridentina (1563-1730), Publicazione del Pontificio Seminario Lombardo, Glossa Editrice, Milano, 1994, 145 pp." Ius Canonicum 36, no. 71 (February 5, 2018): 368–72. http://dx.doi.org/10.15581/016.36.17145.

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Mella, S.J., Pablo. "Leer la Mater et Magistra con la Mater et Magistra." Cuaderno de Pedagogia Universitaria 5, no. 9 (July 14, 2014): 5–8. http://dx.doi.org/10.29197/cpu.v5i9.75.

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Abstract:
Lo que intento decir en estas páginas es que la Mater et Magistra de Juan XXIII nos enseña un método de lectura de la Doctrina Social de la Iglesia que me parece el más apropiado para hacer del magisterio social de nuestra Iglesia un aliado en nuestro caminar, como cristianos y cristianas comprometidos con una sociedad más justa. No puede la Iglesia ser “madre y maestra” si, en dialogo esotérico con su propio lenguaje, es incapaz de hablar significativamente a los seres humanos del tiempo presente.
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Olszaniec, Szymon. "Ograniczenia władzy prefektów praetorio w późnym Cesarstwie Rzymskim." Res Historica, no. 48 (December 23, 2019): 55. http://dx.doi.org/10.17951/rh.2019.48.55-75.

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Abstract:
<p>W późnym Cesarstwie Rzymskim prefekci <em>praetorio </em>należeli do najpotężniejszych i najbardziej wpływowych dygnitarzy. Jednak ich wysoka pozycja była ograniczona przez samego imperatora: cesarskie konstytucje (ustawy) i politykę personalną. Innym sposobem nadzoru nad prefektami była rywalizacja pomiędzy wysokimi rangą dygnitarzami. W przypadku prefektów <em>praetorio </em>ich najpoważniejszymi rywalami byli <em>magistri officiorum</em>. W niniejszym szkicu staram się pokazać jak prefekci <em>praetorio</em> i <em>magistri officiorum </em>rywalizowali o kontrolę nad pocztą publiczną (<em>cursus publicus</em>) i w jaki sposób <em>magister officiorum </em>kontrolował <em>officium </em>praefekta <em>praetorio</em>.</p>
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Rodríguez Luño, Ángel. "LAMBERTINO, ANTONIO, Max Scheler, Fondazione fenomenologica dell'etica dei valori, Publicazioni della Facoltà di Magistero dell'Università di Parma, La Nuova Italia Editrice, Florencia, 1977, 580 págs." Anuario Filosófico 13, no. 2 (October 22, 2018): 210–16. http://dx.doi.org/10.15581/009.13.30801.

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Trębski, Krzysztof. "LA QUESTIONE “GENDER”: UNA SFIDA PER L’ANTROPOLOGIA CRISTIANA." Forum Teologiczne 20 (December 13, 2019): 97–108. http://dx.doi.org/10.31648/ft.4806.

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Abstract:
La teoria del “gender” si riferisce all’opinione che l’identità sessuale non è determinata dal sesso biologico di una persona, ma indica il genere in cui un individuo si identifica in base ai propri desideri soggettivi. Tale teoria tratta le differenze tra i sessi come elettive e socialmente costruite. Sostiene che una persona può nascere con un corpo che non corrisponde all’identità maschile o femminile “percepita”. Questo ha profonde implicazioni sociali: nega la differenza e la reciprocità nella natura di un uomo e una donna e immagina una società senza differenze sessuali, eliminando così la base antropologica della famiglia.La Chiesa cattolica respinge questa ideologia, insegnando che Dio crea le persone come maschio o femmina e che il corpo e l’anima sono così uniti da formare un essere completo; quindi la differenza sessuale non è un incidente o un difetto, ma è un dono di Dio che aiuta le persone ad avvicinarsi l’uno all’altra e a Dio stesso. La Chiesa afferma altresì che il proprio sesso biologico fa parte del piano divino e che ogni persona dovrebbe riconoscere e accettare la propria identità sessuale basata sulla complementarietà dei sessi. Ogni persona è chiamata a sviluppare la propria identità sessuale in un modo che integri la propria mascolinità o femminilità nell’ambito delle relazioni con gli altri.L’articolo presenta l’insegnamento del Magistero della Chiesa cattolica e spiega che la complementarità tra i sessi non è intesa come fonte di oppressione o disuguaglianza, ma testimonia la bellezza del piano di Dio per l’umanità.
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Bompiani, A., L. Guariglia, and P. Rosati. "La cosiddetta riduzione embrionale sotto il profilo assistenziale ed etico." Medicina e Morale 44, no. 2 (April 30, 1995): 223–58. http://dx.doi.org/10.4081/mem.1995.985.

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Abstract:
Gli Autori analizzano la problematica della cosiddetta "riduzione" embrionale (RE), cioè la soppressione di embrioni in gravidanze plurigemellari ottenute in seguito a trattamenti contro la sterilità come l'induzione farmacologica dell'ovulazione o le tecniche di procreazione artificiale. Lo scopo della RE, infatti, mira ad ottenere maggiori possibilità di soprvvivenza fino al parto per i feti residui. Dopo aver illustrato la RE da un punto di vista medico, riferendosi in particolare ai problemi clinici, alle tecniche utilizzate ed alle complicanze secondo la più recente letteratura scientifica, vengono affrontati i problemi etici, legali e deontologici implicati nella RE. Sotto il profilo etico vengono classificate diverse posizioni: 1. la santità o intangibilità della vita, coincidente con l'insegnamento del Magistero cattolico seppure condivisa anche al di fuori del mondo ecclesiale. Questa è la posizione sostenuta anche dagli Autori dell'articolo; 2. la posizione per la quale si ammette la RE solo in previsione dell'attuarsi di un pericolo grave per m salute materna; 3. la visione utilitarista che riconosce nella materia doveri prima facie e non doveri assoluti, per cui la RE potrebbe attuarsi anche al di fuori di un'indicazione materna accertata; 4. la libertà di scelta della donna come primo principio. Dopo aver passato in sintetica rassegna i problemi medico-legali e deontologici connessi alla RE, ne vengono esaminate le possibilità di prevenzione. La RE, infatti, non è da considerarsi atteggiamento terapeutico in quanto contrario al principio di intangibilità della vita.
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