Dissertations / Theses on the topic 'Luoghi di lavoro'
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FASANO, Monica. "Lavori atipici e sicurezza nei luoghi di lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28660.
Full textFeltrin, Elena Teresa <1989>. "L'inclusione delle persone disabili nei luoghi di lavoro." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/5988.
Full textBreveglieri, Agnese <1988>. "Mobbing e molestie sessuali nei luoghi di lavoro: una prospettiva di genere." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6092.
Full textSangiorgio, Placido. "La prevenzione e gestione dei conflitti generati dalla diversità religiosa nei luoghi di lavoro." Doctoral thesis, Università di Siena, 2023. https://hdl.handle.net/11365/1224595.
Full textNania, Rosarita <1987>. "La sicurezza nei luoghi di lavoro alla luce del d.lgs. n. 81/2008." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2461.
Full textFICHERA, GIUSEPPE PAOLO. "Minaccia all'integrità fisica nei luoghi di lavoro : conseguenze sulla salute psichica e aspetti di prevenzione secondaria." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2008. http://hdl.handle.net/2434/60897.
Full textCaruso, Stefano <1989>. "L’applicazione delle tecniche di employer branding online nei siti web dei migliori luoghi di lavoro statunitensi ed europei." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6034.
Full textMASSA, EMANUELA. "Prevenzione della diffusione dei contagi COVID-19 nei luoghi di lavoro. L’esperienza di un cantiere di grandi opere nel periodo gennaio-novembre 2021." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2022. http://hdl.handle.net/11567/1078638.
Full textDE, MICHELI BARBARA. "I luoghi dell’organizzazione al di là dello spazio organizzativo." Doctoral thesis, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, 2020. http://hdl.handle.net/11380/1245186.
Full textSpace has been for long time neglected in management theories. Despite the fact work organizations are made by the arrangement of space and working lives are made and lived through these spaces (Halford, 2008), only recently the concepts of ‘place’ and ‘space’ have been brought back into organization theory (Kornberger and Clegg, 2004). In the latest years, researchers (Mukherjee 2017) have noticed how we assist at the same time at the collapse and at the expansion of (organizational) space through new technologies: workers increasingly loose a “physical office” but, at the same time, interact with technological artefacts which expand their organizational space, transcending the limits of their physical bodies. This tension between collapse and expansion can be considered indicative of the limits of the topographic approach to the concept of organizational space and may raise the question if the digitalization of work is creating a new type of organizational space or if it enriches the technical choices for the implementation of the actions in the process of actions and decisions which constitutes the organization. The research moves from the analysis of the most recent and relevant contributions to the definition and analysis of organizational space and points to the systematization of these contributions according to the three possible epistemological approaches to organization as defined by Maggi (1996) and used by Albano, Curzi, Fabbri (2017) – system-centered, actor-centered and process-centered. This systematization leads to a typology of organizational space, where organizational space definition and methods for acting upon it are sketched in accordance to the three epistemological postures. This exercise is preliminary to the definition of a conceptual framework for understanding how organizational space is impacted by digitalization processes and which of the three epistemological postures seams to provide an approach to organizational space resisting to the challenges posed by digitalization processes.
D'Oria, Carmine. "Un metodo di valutazione dell'ergonomia e del comfort delle macchine e dei luoghi di lavoro mediante misura e stima di parametri posturali." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2013. http://hdl.handle.net/10556/921.
Full textNel presente lavoro si sono definiti dei parametri antropometrici atti a descrivere i gradi di libertà, gli intervalli di movimento articolare e le posture ammissibili dal corpo umano. Sulla base di tale ricerca bibliografica, per ciascuna articolazione, si è suddiviso il range di movimento (Range of Motion, ROM) in intervalli angolari, ognuno con un significato specifico: · il CROM (Comfort Range of Motion) come dominio di appartenenza della funzione comfort, · il RRP (Range of Rest Position) come intervallo angolare caratteristico delle posizioni di riposo del corpo umano. Nella logica del modello di valutazione sviluppato in questo studio, gli RRP rappresentano l’intervallo angolare caratterizzato dal massimo punteggio di comfort. Le informazioni acquisite in merito ai CROM ed agli RRP, completate da una grossa mole di dati sperimentali ricavati nel corso di molte settimane di test in laboratorio, sono state quindi utilizzate per istruire una rete neurale, generalizzando, così, i risultati ottenuti dalle analisi effettuate in laboratorio. La scelta è stata condizionata dalla necessità di uno strumento che consentisse di svincolarsi dai risultati direttamente acquisiti dal campione di riferimento, ma che si basasse su tali valori per generarne di nuovi in corrispondenza di angoli differenti da quelli rilevati durante la sperimentazione. È stata quindi utilizzata una rete neurale per ogni articolazione e per ogni movimento per stabilire il tipo di correlazione tra i valori angolari ed i punteggi di comfort a disposizione. I livelli di comfort così ricavati sono stati combinati tra loro per esprimere il comfort globale di una postura complessa, vista come combinazione di differenti movimenti elementari. Si è dedicata attenzione in fine al tema dell’ergonomia cognitiva, a completamento dell’analisi effettuata sull’ergonomia posturale, e in maniera da offrire uno strumento di analisi ergonomica completo. L’analisi del fattore di ergonomia cognitiva ha permesso la valutazione di un parametro correttivo da applicare all’indice globale. Il modello di valutazione del comfort così sviluppato rappresenta un’ottima risorsa cui fare riferimento sia in fase di progettazione che di ottimizzazione di interfacce uomo macchina o di ambienti lavorativi. L’accuratezza e la semplicità pratica di tale strumento, in unione con la generalità dei contesti operativi in cui può essere impiegato, lo rendono certamente un valido supporto decisionale. I risultati presentati in questa trattazione sono rivolti agli arti superiori del corpo, ma la metodologia utilizzata può essere applicata anche al tronco e agli arti inferiori. A partire da queste valutazioni potranno essere introdotti opportuni fattori correttivi che consentano di valutare l’effetto dell’azione gravitazionale (basandosi sull’idea del Gravity Assisted Point del metodo LUBA), il supporto arti (poggiatesta, braccioli e superfici di appoggio in generale), l’equilibrio della postura (distribuzione del peso, condizioni dello spazio operativo), la tipologia di presa, la frequenza delle azioni ripetute, il tempo di mantenimento della postura e la fatica muscolare, nell’ottica di sviluppo di uno strumento multi parametrico che snellisca la fase di validazione ergonomica del prodotto, sia in termini di riduzione di costi, che in termini di tempi di ottimizzazione del prodotto. [a cura dell'autore]
X n.s.
CERVELLERA, Daniela. "Forme di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. La sottostima dei rischi e la sottorappresentazione del genere femminile sul lavoro." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2013. http://hdl.handle.net/10446/28644.
Full textGabellini, Sonia. "Valutazione dei Rischi e Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro: aspetti generali e applicazione ad un caso di studio." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amslaurea.unibo.it/1134/.
Full textPELUSI, Lorenzo Maria. "I luoghi di lavoro tra vecchi problemi e nuovi rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori: dagli spazi confinati al lavoro da remoto." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2019. http://hdl.handle.net/10446/128708.
Full textRusso, Damiano <1978>. "La relazione tra identità e pratiche nei luoghi di lavoro. Uno studio sul campo in un laboratorio di ricerca pubblica nella NanoScienza e Tecnologie." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1804/1/Russo_Damiano_tesi.pdf.
Full textRusso, Damiano <1978>. "La relazione tra identità e pratiche nei luoghi di lavoro. Uno studio sul campo in un laboratorio di ricerca pubblica nella NanoScienza e Tecnologie." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/1804/.
Full textPAOLINI, CHIARA. "Salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili. Gli incerti confini dell’obbligo di sicurezza." Doctoral thesis, Università Politecnica delle Marche, 2019. http://hdl.handle.net/11566/263275.
Full textDespite important progress in the field of health and safety regulations in the workplace, job insecurity continues to be a scourge in our society, and that could have an effect on anyone taking part in a production process. While investigating the responsibilities of the various parties involved in the preventative mechanism, it was brought to light the concern of those professional figures like an engineer who assumes relevant and multifaceted prevention functions, due to the evident uncertainty of the limits of the security obligation. At times it almost seems to imply the hypotheses of objective responsibility, not declared by the legislator. To better understand the issue, the legislative evolution of the principle of maximum possible security has been analyzed. In order to understand the extension of the right to health and safety in the workplace, it has been examined in depth the study of the current legislation in force (legislative decree 81/2008) that refers to the models for responsibilities distribution provided by the law. After having described the responsibility profile of each individual figure considered, and in light of the most relevant jurisprudential declaration, especially with reference to what is established in the Title IV of the Legislative Decree 81/2008, the problem of contributory negligence on which the uncertainty of the limits of responsibility on security duties has been faced. To take on a role in prevention matter which is present in the majority of working environments, but even more, in the construction industry, it involves exposure to an undefined responsibility. Although, the regulatory apparatus appears to be rather complete, well-structured and organized, when, from the abstractness of the norm we pass to the concreteness of the judgments, the problems of the same emerge with overwhelming evidence that fuel rather than suppress the apprehension of the operators. Concerns that, in parallel and consequently, sees legal entities called to answer for the crimes committed in violation of the accident prevention regulations by subordinates or top managers according to the law 123/2007.
Crosato, Fabio <1992>. "Come cambia il luogo di lavoro." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/13697.
Full textDE, PASQUAL LAURA. "L'Unione Europea e la sfida del post-secolarismo: un'analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea in materia di discriminazione religiosa sul luogo di lavoro." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2022. http://hdl.handle.net/10280/122310.
Full textThe aim of the present work is to analyse the approach that the institutions of the European Union have developed so far with regards to the management of religion, evaluating whether the concrete application of EU regulatory instruments in matters of religious discrimination in the workplace can be considered adequate to a post-secular and pluralistic context. In order to answer such question, after having discussed the emergence of post-secularism and having conducted a preliminary assessment of whether or not the EU normative instruments concerning religion can be considered appropriate to the contemporary post-secular context, the present work analyses and makes considerations on the CJEU judgments concerning both the exhibition of religious apparel in the workplace and the degree of autonomy left to Member States in organizing their relations with religious organizations in the occupational field. In addition, a thorough examination of the jurisprudence developed by the European Court of Human Rights on the use of religious symbols and apparel and on religious organizations’ autonomy will be conducted.
Rasotto, Chiara. "Prevenzione attraverso l'attività motoria compensativa in lavoratori a rischio di patologie muscolo-scheletriche dell'arto superiore e del collo." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3422642.
Full textIntroduzione: Negli ultimi anni le patologie muscolo-scheletriche correlate al lavoro sono diventate fonte di notevole preoccupazione per l’entità e la gravità delle conseguenze che possono comportare. In Italia, infatti, le denunce muscolo-scheletrico sono in costante aumento, che nel 2010 ha raggiunto il 158% rispetto al 2006 Per arginare il problema, nel corso del 2009 l’INAIL, in collaborazione con l’Università di Padova, ha promosso un Dottorato di Ricerca dal titolo “Prevenzione attraverso l’attività motoria compensativa nei lavoratori a rischio di patologie muscolo-scheletriche”. Scopo dello studio: Verificare l’efficacia di un protocollo di specifica attività motoria di tipo compensativo nei lavoratori di due aziende della provincia di Padova (settore metalmeccanico) e di Venezia (settore ottico), i quali, per lo svolgimento delle loro mansioni, sottopongono gli arti superiori ad un sovraccarico biomeccanico potenzialmente dannoso. Metodi: Dopo la valutazione del rischio, eseguita dalla Medicina del Lavoro di Padova, i lavoratori di ciascuna azienda sono stati sottoposti ad alcuni test di efficienza fisica per la valutazione della flessibilità e della forza dell’arto superiore e per il range di movimento di elevazione ed abduzione della spalla e di flessione, estensione, inclinazione e rotazione del capo. Sono, inoltre, stati impiegati due questionari per determinare la capacità funzionale dell’arto superiore e del collo nello svolgimento delle attività della vita quotidiana e la scala VAS del dolore, per quantificare il dolore connesso ai DMS di collo, spalle, gomiti, polsi/mani. Presso l’azienda metalmeccanica, sono stati valutati 85 soggetti, 30 dei quali hanno volontariamente preso parte al gruppo d’intervento, mentre gli altri 55 hanno formato il gruppo di controllo. In accordo con i responsabili, il programma motorio si è svolto con una frequenza di 3 sedute settimanali di 30 minuti ciascuna, organizzate durante la pausa pranzo e si è concluso dopo 10 mesi. Presso l’azienda del settore ottico, invece, sono stati valutati 58 soggetti, 30 dei quali hanno formato il gruppo sperimentale e 28 quello di controllo. Le lezioni sono state organizzate durante l’orario di lavoro, con una frequenza settimanale di 2 sedute e una durata complessiva di 5 mesi. Risultati e Conclusioni: In entrambi i gruppi di intervento si sono verificati significativi miglioramenti della mobilità e della forza degli arti superiori, del range di elevazione ed abduzione delle spalle e di inclinazione e rotazione del capo, oltre ad un’apprezzabile riduzione dei livelli di disabilità del braccio. I lavoratori metalmeccanici hanno inoltre riferito una diminuzione della disabilità anche per quanto riguarda il collo e un’attenuazione del dolore, prevalentemente a livello del collo e del complesso articolare mano/polso di entrambi i lati. Per le operaie del settore ottico, invece, la riduzione del dolore si è limitata al solo complesso mano/polso. In definitiva, nonostante alcune difficoltà di svolgimento legate alla crisi economica intercorrente, si conferma che un programma di attività motoria, adeguatamente somministrato, può contribuire al miglioramento di alcune componenti di efficienza fisica e funzionale ed essere considerato un utile strumento di prevenzione dei disturbi muscolo-scheletrici dell’arto superiore e del collo.
LEI, MASSIMILIANO. "La tutela penale della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro." Doctoral thesis, 2011. http://hdl.handle.net/11573/917270.
Full textCANTARANO, TOMMASO. "LA RAPPRESENTANZA SINDACALE DEI LAVORATORI NEI LUOGHI DI LAVORO: DALL'ART. 19 L. N. 300/1970 ALLA SENTENZA 231 DEL 2013 DELLA CORTE COSTITUZIONALE." Doctoral thesis, 2015. http://hdl.handle.net/11573/918018.
Full textSCOLARI, BALDASSARE. "State Martyr Representation and Performativity of Political Violence." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251176.
Full textSERPETTA, MARIA GIULIA. "La Regola per ben confessarsi di Giacomo della Marca: edizione e commento linguistico." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251618.
Full textRECCHI, Simonetta. "THE ROLE OF HUMAN DIGNITY AS A VALUE TO PROMOTE ACTIVE AGEING IN THE ENTERPRISES." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251122.
Full textBULGINI, Giulia. "Il progetto pedagogico della Rai: la televisione di Stato nei primi vent’anni. Il caso de ‹‹L’Approdo››." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251123.
Full textALESSANDRA, Campanari. "“IDENTITY ON THE MOVE” FOOD, SYMBOLISM AND AUTHENTICITY IN THE ITALIAN-AMERICAN MIGRATION PROCESS." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251264.
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