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Journal articles on the topic 'Linguaggio poetico'

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1

Ervas, Francesca. "Natura multimodale e creatività del linguaggio poetico." Rivista di estetica, no. 70 (April 1, 2019): 75–91. http://dx.doi.org/10.4000/estetica.5125.

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Serra, Danilo. "Nichilismo e linguaggio poetico nella riflessione “estetica” heideggeriana." Differenz, no. 6 (2020): 91–116. http://dx.doi.org/10.12795/differenz.2020.i06.05.

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Abstract:
Il seguente contributo vuole mostrare come la questione circa la natura della Dichtung permetta ad Heidegger da un lato di misurarsi fino in fondo con le fondamentali contraddizioni ed inquietudini della contemporaneità, dall’altro di ripensare (e ricreare) la relazione originaria dell’uomo con le cose stesse e con l’essere. Da qui la necessità di riflettere sulla portata ontologica del discorso poetico con il fine di soffermarsi sulla peculiarità di un linguaggio, quello artistico-poetico, in grado di dirci, più di ogni altro, qualcosa di significativo sull’essenza dei fenomeni e sul nostro r
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Massafra, Sara. "Il linguaggio come materialità combinatoria nello spazio poetico: dall’Oulipo all’Ubuweb." Configurazioni. Ricerche sulla poesia contemporanea 1, no. 1 (2022): 130–51. http://dx.doi.org/10.54103/2974-8070/19808.

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Abstract:
Questo contributo individua le prime anticipazioni di alcune pratiche di scrittura che si manifesteranno pienamente nel contesto culturale della digitalizzazione. L’Ubuweb, progetto fondato nel 1996, verrà considerato come risultato sperimentale della robopoetica, in dialogo con le precedenti esperienze dell’Oulipo e della poesia concreta. In quel contesto si osserveranno cambiamenti nell’ideazione delle composizioni poetiche caratterizzate dalla materialità combinatoria del linguaggio
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Caputo, Francesca. "Imparare ad abitare nel suo fondamento poetico." Aoristo - International Journal of Phenomenology, Hermeneutics and Metaphysics 2, no. 1 (2019): 206–26. http://dx.doi.org/10.48075/aoristo.v2i1.21555.

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Abstract:
L’articolo si propone di offrire un contributo alla riflessione sul concetto dell’abitare nell’accezione heideggeriana. Tale principio trova il suo fondamento nello spirito poetante e viene qui sviluppato a partire dal richiamo al “poeticamente abita l’uomo” di Hölderlin. L’elemento poetico dell’abitare, quale tratto essenziale dell’esserci, secondo la tesi heideggeriana, è esperienza originaria da cui si ricava l’invito a una nuova forma di pensiero: un “pensiero poetante”. Il parlare poetico presenta una sua specifica rilevanza in questa direzione, risalendo a una messa in opera della verità
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Milani, Matteo. "I quadri poetici di «Generale» di Francesco De Gregori." Carte Romanze. Rivista di Filologia e Linguistica Romanze dalle Origini al Rinascimento 10, no. 2 (2022): 377–400. http://dx.doi.org/10.54103/2282-7447/18730.

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Abstract:
Con Generale (singolo di apertura dell’album De Gregori, 1978), Francesco De Gregori dipinge «un mare di immagini di altissimo linguaggio poetico in canzone, violente, esplosive, immediate, da non starci a pensare su». Questa struggente successione di quadri poetici e musicali (la collina, il treno, il Natale, le lacrime e il ritorno), una delle piú intense della tradizione cantautoriale italiana, trova la sua guida testuale e ritmica in un delicato, ma saldo equilibrio di strutture metriche, figure retoriche e scelte lessicali, interne alle singole strofe e trasversali all’intero componimento
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Diodato, Filomena. "La metafora tra scienze cognitive e scienze del vivente." PARADIGMI, no. 2 (August 2012): 181–92. http://dx.doi.org/10.3280/para2012-002013.

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Abstract:
L'articolo cerca di rintracciare le nuove frontiere della teoria della metafora, segnalando le sue relazioni con la seconda - e ormai terza - scienza cognitiva. Guarda inoltre alla metafora come a un momento ineliminabile del farsi della scienza, ambito nel quale il processo metaforico assume caratteristiche sui generis rispetto a quelle in opera sia nel linguaggio ordinario sia nel discorso retorico e poetico-letterario.
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7

Colin, Mariella. "Chiara Lepri, Parole in libertà. Infanzia, gioco e linguaggio poetico-narrativi." Transalpina, no. 17 (October 2, 2014): 269–71. http://dx.doi.org/10.4000/transalpina.1689.

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Ruggero, Giuseppe. "Tra il suono e il senso Le qualità poetiche della parola nella relazione di cura." PSICOBIETTIVO 44, no. 3 (2025): 47–67. https://doi.org/10.3280/psob2024-003005.

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Abstract:
Le parole contengono mondi, ogni grammatica è al tempo stesso un'estetica e una metafisica. ma soprattutto le parole hanno una vita nascosta, piena di segreti e di misteri, che aspettano solo di essere svelati. Se le parole sono tanto importanti, quali parole per la cura? Come scegliere quelle giuste, appropriate al momento e al contesto, e soprattutto, quelle da non dire? Che tipo di relazione intercorre tra parola e silenzio, tra parola e sguardo, tra parola e gesto, tra parola e respiro? Come possiamo dare forma e senso alle parole che utiliziamo in terapia, facendo attenzione non solo al l
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9

OSMOND-SMITH, DAVID. "Voicing the Labyrinth: the Collaborations of Edoardo Sanguineti and Luciano Berio." Twentieth-Century Music 9, no. 1-2 (2012): 63–78. http://dx.doi.org/10.1017/s1478572212000205.

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Abstract:
AbstractIn this article David Osmond-Smith discusses the ‘creative cross-fertilization’ between Luciano Berio and the poet Edoardo Sanguineti. Berio first approached Sanguineti at the suggestion of Umberto Eco, and the article begins with a discussion of Berio and Eco's radiophonic project Onomatopea nel linguaggio poetico, which in turn stimulated one of the composer's most celebrated electroacoustic works, Thema/Omaggio a Joyce (1958). The author argues that the preoccupation revealed there with ‘working at the boundary where the word as bearer of meaning dissolves into the word as reservoir
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Mazis, Glen A. "Merleau-Ponty’s and Paul Claudel’s Overlapping Expression of Poetic Ontology." Chiasmi International 21 (2019): 167–85. http://dx.doi.org/10.5840/chiasmi20192118.

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Abstract:
Merleau-Ponty characterizes the poetic or literary use of language as bringing forth of sense as if it is a being that is an interlocutor with its readers. Sense will be explored as interwoven with a deeper imagination that works within the temporality of institution to become more fully manifest. Throughout the essay will be seen the overlap with Claudel’s ontology as expressed in L’Art poetique and Claudel’s approach to language. Why Merleau-Ponty’s articulation of embodiment and perception must culminate in the poetic expression of the flesh ontology will be seen in: 1) how the phenomenolog
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Giambagli, Anna. "Raymond Queneau, Umberto Eco e gli Exercices de style : linguaggio poetico di creazione e di traduzione." Équivalences 20, no. 1 (1991): 33–54. http://dx.doi.org/10.3406/equiv.1991.1135.

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Filippi, Gaetana. ""Amore mio caro". Riflessioni intorno a una lettera del giovane Freud alla fidanzata Martha Bernays." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2022): 113–25. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-002006.

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Abstract:
L'autrice riflette sulla lettera che il giovane Freud scrive alla fidan-zata Martha Bernays dopo una visita alla Gedalmegalerie di Dresda. La rappresentazione di parola di tre dipinti, di Raffaello, di Holbein il giovane, di Tiziano, manifesta la trasformazione che Freud sente di aver sperimentato a contatto con i grandi maestri. Per godere dell'Arte, dono che non tutti hanno, come dirà Freud in seguito, servono meccanismi inconsci come la capacità di sublimazione che permette le modalità operative della rappresentazione, della simbolizzazione, del linguaggio poetico. L'incontro inconscio tra
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Garbelli, Marta. "«E in realtà il friulano non lo sapevo». Il casarsese di Pasolini da Poesie a Casarsa (1942) a La meglio gioventù (1954)." Moderna Språk 117, no. 2 (2023): 82–103. http://dx.doi.org/10.58221/mosp.v117i2.14476.

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Abstract:
La scelta del dialetto friulano da parte di Pasolini in Poesie a Casarsa (1942) si giustifica in primo luogo come presa di posizione contro l’usurata lingua della tradizione letteraria italiana in favore di una lingua marginale, «antichissima eppure del tutto vergine» (Pasolini, 1946, p. 14), trasfigurata in un personale idioletto poetico. Dal punto di vista strettamente dialettale, si tratta di una lingua libresca e artefatta, frutto di una «violenza linguistica» che «tendeva a fare del parlato casarsese insieme una koiné friulana e una specie di linguaggio assoluto, inesistente in natura» (P
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Barsotti, Susanna. "Semantica della voce: la «voz rauca» nella lirica occitanica." Mot so razo 22 (December 31, 2023): 39–54. http://dx.doi.org/10.33115/udg_bib/msr.v22i0.23002.

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Abstract:
RIASSUNTO: Nei trovatori la connotazione «rauca» della voce genera un giudizio qualitativo che può definire non solo il sentimento che accompagna la composizione, ma anche e soprattutto il grado stilistico del prodotto poetico. Scopo dell’indagine è di inquadrare la voce in virtù della sua natura spiritale e di porre in relazione questo aspetto con il carattere pneumo-fantasmatico dell’amore e del linguaggio, nonché con la dimensione espressivo-affettiva dell’io lirico. Il valore stilistico della raucedine verrà convalidato e integrato, in questa prospettiva, tramite confronti con occorrenze t
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Landa, Kristina. "Il problema della traduzione e il “linguaggio dell‟ineffabile” nella Commedia di Dante in rapporto alla traduzione russa del poema." Translationes 6, no. 1 (2014): 93–107. http://dx.doi.org/10.1515/tran-2015-0007.

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Abstract:
Riassunto Il presente articolo tratta del ―linguaggio dell‘ineffabilità‖ di Dante Alighieri alla luce della teoria della traduzione, e di alcune strutture di questo linguaggio nella traduzione russa della Divina Commedia di M.L. Lozinskij. Molti hanno scritto sul linguaggio di Dante come mezzo d‘espressione delle verità mistiche. Eppure non esiste un lavoro critico in cui questo tema si studi dal punto di vista della scienza traduttiva. Il nostro obiettivo è dimostrare l‘importanza del tema della ―traduzione‖ delle verità divine nel linguaggio umano per la poetica dantesca e scoprire come tale
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Sokolova, Olga V. "Contro tutto e contro tutti: The linguistic pragmatics of protest in the Italian futurists’ manifestoes." Vestnik of Saint Petersburg University. Language and Literature 20, no. 1 (2023): 98–116. http://dx.doi.org/10.21638/spbu09.2023.106.

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Abstract:
The speech act theory by J.L.Austin and the conception of the degree of strength of illocutionary force (point) by J.R. Searle and D.Vanderveken underlies the study of exercitive speech act as the act of objection/protest expressed by prepositions contro and against ‘против’. Historically, protest as a genre goes back to the Ancient rhetorical tradition, but in the 20th century, it has also become an aesthetic foundation of the Avant-garde poetic discourse. The expression of protest and a critical attitude towards the dominant discourse become one of the grounds for the interaction of the Avan
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Scotto, Fabio. "Su alcune serialità nella poesia francese contemporanea." Elephant and castle, no. 32 (July 1, 2024): 216–25. http://dx.doi.org/10.62336/unibg.eac.32.519.

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Abstract:
L’articolo propone una riflessione sulla serialità della poesia francese contemporanea. Dopo avere mostrato come la stagione simbolista introduca la trangenericità formale che fa incamminare la poesia verso la prosa, individua nelle tipologie seriali legate alla titolazione dei testi e all’articolazione metrica e retorica del linguaggio, le peculiarità della contrainte assunta. Lo studio individua poi nell’opera di tre autori del Secondo Novecento alcune delle forme prevalenti di serialità. In Jacques Ancet si tratta di una serialità isostrofica, che propone frammenti isostrofici e isosillabic
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Gutiérrez, María Elena. "LA POETICA DEL LAPSUS: INCONSCIO E LINGUAGGIO NELL'OPERA DI ALBERTO SAVINIO." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies 31, no. 2 (1997): 439–57. http://dx.doi.org/10.1177/001458589703100207.

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Fernandelli, Marco. "Ovidio e le ambiguità dell'Eneide." Tabula, no. 17 (November 16, 2020): 125–68. http://dx.doi.org/10.32728/tab.17.2020.5.

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Abstract:
L'ambiguità è un tratto caratteristico del linguaggio epico virgiliano. L'idea che essa sia l'espressione di un dualismo tra piani di significato rappresentati da voci (“Two voices theory'), cui attribuire un grado maggiore o minore di autenticità, è stata superata a favore di una lettura che riconosce tale autenticità nello stato aperto del testo, che insieme stimola all'interpretazione e si presta a una continua riattualizzazione dei propri significati. L'“ambivalenza” (del testo) ha preso il posto della dialettica di “ottimismo” e “pessimismo” (nella visione dell'autore). Virgilio, in Ovidi
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Leverone, Elena. "Una quieta passione: cambiare l'acqua ai fiori." PSICOTERAPIA PSICOANALITICA, no. 2 (November 2022): 175–85. http://dx.doi.org/10.3280/psp2022-002012.

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Abstract:
L'intento di questo lavoro è di dialogare tramite un linguaggio im-maginativo e metaforico intorno al concetto di sublimazione e attraver-so alcune delle sue possibili estensioni: la poesia, la narrazione e la creatività letteraria. Metafora, immaginazione, poesia, linguaggio, so-gno. Connessioni tra fenomeni sublimatori ed esperienza di scrittura. Arte come curiosità mai del tutto compiuta, in cui il legame tra subli-mazione e simbolizzazione trova espressione profonda nella poetica di Emily Dickinson e nell'esistenza tormentata del personaggio di Violette Toussaint nel romanzo "Cambiare l'ac
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Bianchera, Luciana, and Giorgio Cavicchioli. "Rigenerare processi di salute e integrazione comunitari: dialoghi (tra) sopravvissuti." GRUPPI, no. 2 (April 2025): 168–77. https://doi.org/10.3280/gruoa2-2022oa19800.

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Abstract:
L'articolo riflette sulla necessità di rigenerare i processi di salute e integrazione nelle comunità, dopo la pandemia e la progressiva crisi ambientale. Gli autori si interrogano su come le istituzioni e le comunità potrebbero affrontare queste sfide e lavorare alla ricostruzione di una poetica del vivere e del curare. Nel testo si sottolinea l'importanza del linguaggio nelle funzioni della cura genitoriale e familiare e si invita a indagare le aree del desiderio e della curiosità per favorire processi di pensiero e di adattamento attivo alla realtà.
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Radenković Šošić, Bojana. "IL LINGUAGGIO PUBBLICITARIO AI TEMPI DEL COVID." Годишњак Филозофског факултета у Новом Саду 49, no. 4 (2024): 238–52. http://dx.doi.org/10.19090/gff.v49i4.2499.

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Abstract:
È stato confermato in numerose ricerche che la pubblicità non esprime solo significati di tipo commerciale, ma rappresenta uno specchio sociale e linguistico della realtà circostante. Gli inevitabili cambiamenti occorsi nella quotidianità e nello stile di vita come conseguenza della pandemia all’inizio del 2020 hanno portato a mutamenti visibili anche nella comunicazione pubblicitaria. Mettendo in secondo piano il focus sui prodotti pubblicizzati e nascondendo apparentemente i motivi persuasivi e commerciali, gli spot pubblicitari della prima fase del lockdown abbondavano di messaggi i quali r
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Farinelli, Patrizia. ""[...] in un giardino d'armida : Il racconto d'autunno di Landolfi. Esempio di metamorfosi novecentesca del fantastico." Acta Neophilologica 42, no. 1-2 (2009): 153–61. http://dx.doi.org/10.4312/an.42.1-2.153-161.

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Abstract:
Tommaso Landolfi (1908-1979) e uno dei narratori italiani novecenteschi piu coscienti dei limiti del linguaggio; la sua poetica poggia, infatti, sul postulato che ogni narrare commette un tradimento nei confronti del suo referente per la natura stessa della parola, che muta l'oggetto del dire, mentre lo dice, e non c'e scritto in cui egli non ritomi su questo punto. II suo opus, le cui prime prove risalgono alla seconda meta degli anni Trenta, e rappresentato soprattutto da racconti brevi, costruiti intomo a storie d'impianto non verosimile, e da opere di genere diaristico o piuttosto pseudo­
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Pala, Giuliana. "“If I had lived a different image”: critica dell’immagine in Trama d’infanzia di Christa Wolf tra La riproduzione dei profili di Rosmarie Waldrop e Austerlitz di W.G. Sebald." Jahrbuch für Internationale Germanistik 54, no. 3 (2022): 151–64. http://dx.doi.org/10.3726/jig543_151.

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Abstract:
La riflessione sul linguaggio, Sprachskepsis (- kritik, – reflexion, – krisis),1 è stata a lungo centrale all’interno della letteratura e della filosofia tedesca del Novecento, ma anche la Bildskepsis ha prodotto un dibattito diffuso, tanto che, a lungo andare, si è perfino supposto che le due crisi non siano che una sola, se è vero che “la proposizione è un’immagine della realtà”,2 citando Ludwig Wittgenstein. Qualcosa di estremamente intrinseco lega il linguaggio al segno e, per diretta conseguenza, la lingua all’immagine e alle sue possibilità di realizzazione. Inoltre, se tra questi due si
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Trevisan, Alessandra. "Un ritratto d'archivio. Maria Giudice nell'inedito Amore sotto il fascismo di Goliarda Sapienza." Italica 101, no. 2 (2024): 311–25. https://doi.org/10.5406/23256672.101.2.08.

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Abstract:
Abstract Questo studio esplora il primo capitolo di un romanzo inedito di Goliarda Sapienza, Amore sotto il fascismo, concentrandosi sull'immagine della madre Maria Giudice come nucleo narrativo. Attraverso un approccio critico e filologico, si indaga il contesto della scrittura per fornire indicazioni sulla datazione del testo. Analizzando il linguaggio, le varianti, i temi e la struttura narrativa dell'abbozzo, emergono nuove prospettive sulla rappresentazione della maternità in una fase avanzata della carriera di Sapienza. Le riflessioni offerte contribuiscono a una migliore comprensione de
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Lefèvre, Matteo. "Tradurre l’abbandono. Per una nuova versione italiana della “trilogia” amorosa di Pedro Salinas." L'ospite ingrato 17, no. I (2025): 27–46. https://doi.org/10.36253/oi-18016.

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Abstract:
Il contributo, a partire dall’esperienza concreta del traduttore, affronta i problemi connessi con la versione italiana di alcuni testi poetici di Pedro Salinas appartenenti alle raccolte della cosiddetta “trilogia” amorosa (La voz a ti debida; Razón de amor; Largo lamento). In particolare, emerge in alcune di queste liriche il tema dell’assenza e dell’abbandono, che il poeta vive in maniera traumatica e trasforma sulla pagina in un singolare codice della privazione. Si osserverà come anche la versione italiana sia chiamata a farsi carico di tali istanze e come il traduttore, da un lato, sul p
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Pesaro, Nicoletta. "Il linguaggio del trauma, poesia e ripetizione. Tradurre Elegie del Quattro giugno di Liu Xiaobo." L'ospite ingrato 17, no. I (2025): 115–40. https://doi.org/10.36253/oi-18022.

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Abstract:
Translation is an act of repetition. Translating the poetry collection Niannian liusi 年年六四 (June Fourth Elegies) by Nobel Peace Prize laureate Liu Xiaobo 刘小波 – who passed away in 2017 under a surveillance regime after many years of imprisonment – is an act of repetition and preservation of trauma. The poems in the collection, written annually on the anniversaries of the Tian’an men Square massacre from 1990 to 2009, form a «lyrical synthesis of rare balance» between political denunciation and ritual song, offering a poetic sharing of human suffering. This paper examines the primary strategies
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Gangemi, Rosanna. "Guardarsi dentro: uno studio sul percorso artistico di Ketty La Rocca fino alla malattia come possibilità espressiva definitiva." Cuadernos de Filología Italiana 31 (November 11, 2024): 129–42. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.92839.

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Abstract:
Nell’ultima fase della sua breve esistenza, Ketty La Rocca (1938-1976), oggi annoverata tra le più importanti artiste concettuali italiane del secolo scorso e tra le maggiori esponenti della poesia visiva e concreta degli anni ’60 e ’70, combatte contro il cancro. Questi anni in cui alla lotta poetica si affiancherà quella per la vita, la vedranno nella pienezza della sua ricerca avanguardista, intermediale, basata sul ripensamento della relazione tra corpo, immagine, linguaggio, identità e alterità. La malattia sarà messa al servizio della sua denuncia di una comunicazione limitante, alienant
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Medda, Laura. "Scrivere per il teatro Il mondo sardo nei racconti drammatici di Giuseppe Dessì." Revista Italiano UERJ 12, no. 1 (2021): 18. http://dx.doi.org/10.12957/italianouerj.2021.61943.

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Abstract:
ABSTRACT: Questo articolo riguarda i testi per il teatro dello scrittore sardo Giuseppe Dessì (Cagliari, 1909 – Roma, 1977). Nell'ordine, presentiamo i Racconti drammatici - Qui non c'è guerra, La Giustizia - (Feltrinelli, 1959) e il dramma storico Eleonora D'Arborea (Mondadori, 1964). Importante autore di romanzi e racconti, in questi testi, Giuseppe Dessì rappresenta la complessità del mondo sardo in linea di continuità con quanto espresso nelle sue pagine narrative e saggistiche. Il teatro permette allo scrittore di sperimentare un nuovo linguaggio capace di rappresentare, attraverso i pers
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Freitas, Vitoria Vincent. "A questão poética em Giambattista Vico." REVISTA PRIMORDIUM, January 17, 2024, 235–52. http://dx.doi.org/10.14393/reprim-v7n14a2022-69384.

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Abstract:
Resumo: Este artigo investiga os diversos sentidos pelos quais a poesia pode ser considerada na reflexão filosófica de Giambattista Vico (1668-1744). Para o filósofo italiano, a poesia não trata apenas de uma questão literária, mas também de uma questão histórica e antropológica, de modo que ele concebe o tempo histórico primitivo como um tempo poético. O pensamento e a linguagem são intercambiáveis, congênitos e inseparáveis, de modo que toda poesia mítica e fantástica corresponde a um tipo de mentalidade que é poética. A linguagem, o pensamento e a realidade estão num constante confronto que
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Soldani, Arnaldo. "Prosaico e prosastico." Italiano digitale, no. 31 (October 16, 2024). http://dx.doi.org/10.35948/2532-9006/2024.34321.

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Abstract:
Un lettore ci domanda se l’aggettivo prosaico possa riferirsi al linguaggio poetico di Eugenio Montale per indicarne “il carattere colloquiale, quotidiano, semplice, in contrapposizione al gusto ricercato dannunziano”; un altro lettore ci chiede invece di chiarire il rapporto semantico tra prosaico e prosastico.
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"Una ricerca dello stile: le prime raccolte in dialetto triestino di Carolus Luigi Cergoly." Studia Polensia 02, no. 02 (2013): 85–95. http://dx.doi.org/10.32728/studpol/2013.02.02.06.

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Abstract:
L’indagine di questo saggio si concentra sulle prime raccolte di versi triestini di Carolus L. Cergoly, Dentro de mi e Poesie a Barbara. Attraverso una scelta di liriche rappresentative si definisce l’impianto strutturale di queste prime sillogi, con esempi stilistici che permettono di definire il linguaggio poetico cergolyano. Il linguaggio che emerge è un modo di fare poesia che segue schemi inconsueti, perché mentre svela il funzionamento della lingua, provoca accostamenti inediti. Tra gli espedienti tecnici si nota soprattutto una parola ampliata in un’utilizzazione sintattica che ne rende
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Moro, Alessandro. ""Between Poetry and Painting": la collaborazione tra Antonio Porta e Romano Ragazzi, con alcune considerazioni sulla stagione verbo-visiva di Porta*." Versants. Revista suiza de literaturas románicas 2, no. 70 (2023). http://dx.doi.org/10.22015/v.rslr/70.2.7.

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Abstract:
Intorno alla metà degli anni ’60 Antonio Porta e Romano Ragazzi collaborano sperimentando le possibilità offerte dall’ibridazione di linguaggio poetico e linguaggio pittorico. Si tratta di un episodio significativo, che, per quanto meno noto rispetto ad altre analoghe esperienze condotte nell’area della Neoavanguardia, permette di cogliere alcune sfaccettature della fase di fervente sperimentazione attraversata da Porta a quell’altezza. Nel presente contributo si ricostruiscono quindi la genesi e la cronologia delle opere e si propone un’analisi del processo e degli esiti della collaborazione,
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Laudani, Carmela. "Riflessione filosofica e linguaggio poetico nell’Orfeo boeziano (cons. 3 carm. 12)." Lexis, no. 1 (June 30, 2020). http://dx.doi.org/10.30687/lexis/2210-8823/2020/01/012.

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Abstract:
The Neoplatonic thought on the illusory nature of earthly goods and on the soul’s enslavement to the passions pervades the incisive images of Boethius’ Orpheus poem, especially through an accurate use of lexicon.
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Pezzolesi, Cristina. "Polifonia, uso ironico del linguaggio e ‘poetica della relazione’ nella poesia di Benjamin Zephaniah." Linguæ & - Rivista di lingue e culture moderne 17, no. 2 (2019). http://dx.doi.org/10.7358/ling-2018-002-pezz.

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Iacolare, Salvatore. "L’eco del fossile: La poesia in napoletano di Antonio Calabrese." Forum Italicum: A Journal of Italian Studies, May 22, 2024. http://dx.doi.org/10.1177/00145858241253183.

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Abstract:
Il saggio, che propone una lettura dell’opera poetica in dialetto napoletano di Antonio Calabrese (1932–2024), si articola in tre parti, tenute insieme da un focus principale sulla consistenza dell’universo marino nella poesia dell’autore. La prima ripercorre i luoghi testuali nei quali il valore evocativo e terapeutico della parola è messo esplicitamente a tema, evidenziando il rapporto tra poesia, memoria e oralità; la seconda si concentra sulle varie declinazioni dell’uso metaforico del linguaggio marittimo nel percorso del poeta; la terza analizza infine alcune modalità di rielaborazione d
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Ponzio, Luciano. "L’arte come struttura pensante e generatrice di nuovi mondi." RUS (São Paulo) 13, no. 23 (2022). http://dx.doi.org/10.11606/issn.2317-4765.rus.2022.202310.

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Abstract:
Da angolature prospettiche diverse, letteraria, poetica, cinematografica, i corpora teorici di Jurij Lotman tracciano una strada comune, rivolta fin dall’inizio allo studio di quei linguaggi che caratterizzano l’essere umano come animale semiotico, ovvero i testi artistici capaci di raffigurazione [izobraženie]. Si tratta della caratterizzazione specifica di un testo che vuole assurgere a testo artistico, modellato in senso semiotico sulla base della funzione che esso svolge in una cultura e del riconoscimento che questa gli assegna come appartenete ad un genere testuale. L’approccio lotmania
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Tolusso, Silvia. "Dalle fonti ai repertori: il caso dei grecismi nell’opera poetica di Gabriele D’Annunzio." Altre Modernità, June 29, 2025, 116–34. https://doi.org/10.54103/2035-7680/29166.

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Abstract:
Lo studio e l’analisi del materiale lessicale raccolto nei dizionari (generici, storici e settoriali) costituisce, per uno scrittore, punto di partenza imprescindibile per la stesura di testi letterari, e Gabriele D’Annunzio non fa eccezione. Il suo è, anzi, un caso paradigmatico del rapporto tra autore e raccolte lessicografiche: infatti, l’“ulisside della parola”, secondo la fortunata definizione di Bruno Migliorini, ricerca continuamente il superamento del linguaggio proprio attraverso i vocabolari, la cui consultazione gli permette di attingere a fonti e testi che non aveva letto direttame
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Cosentino, Chicca, Irene Mottareale, Raffaella Quattrocchi, and Caterina Strafalaci. "Un percorso immersivo per una nuova ecologia. Un anno di Radici." Educazione Aperta, no. 15 / 2024 (February 11, 2024). https://doi.org/10.5281/zenodo.10647039.

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Abstract:
Nella sede della storica cartoleria palermitana Demagistris Bellotti, aperta nel 1906 da Vincenzo Bellotti e chiusa nel 2012, il 14 ottobre del 2022 è nato un museo della natura. Un centro di promozione del pensiero ecologico. Lo abbiamo immaginato e progettato, intrecciando i nostri percorsi e le nostre competenze, come uno spazio polifunzionale, che supera l’idea tradizionale di museo ed è concepito come un luogo aperto alla città per essere attraversato e vissuto.Il percorso museale è, prima di tutto un punto di osservazione inedito da cui partire alla scop
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Pinelli, Barbara. "Accumulare afflizione. Il tempo, la testimonianza e l’indicibile." Archivio antropologico mediterraneo 26, no. 2 (2024). https://doi.org/10.4000/12xyy.

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Abstract:
Con un taglio etnografico e ripercorrendo la storia di una rifugiata, l’articolo guarda all’interazione fra memoria della violenza, strutture del tempo, poetiche del dicibile e della reticenza per riflettere su ciò che accade a questi caratteri della memoria quando incontrano le strutture burocratiche e umanitarie dell’asilo. Queste strutture usano canoni specifici per tracciare l’esperienza e codificare l’avvenuto, limitandosi a considerare la violazione come un evento, anziché considerare i modi con cui le persone colpite si rapportano a tali accadimenti e da cui la loro soggettività è stata
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Lacagnina, Davide. "«Un delizioso caos in un cranio inquieto». Gli antichi maestri italiani e il giovane Max Ernst." La Diana, March 13, 2025, 173–97. https://doi.org/10.36253/ladiana-3390.

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Abstract:
L’articolo approfondisce gli interessi di Max Ernst, agli inizi della sua carriera (1919-1922), per l’arte italiana del Rinascimento e in particolare per la produzione di Raffaello e Michelangelo e ne riconsidera la fortuna nella nascente letteratura psicoanalitica e nella coeva storiografia artistica, alla luce anche della formazione dell’artista come studente di storia dell’arte all’Università di Bonn. La lezione degli antichi maestri, in Ernst, trova un importante momento di maturazione nel confronto con la pittura metafisica di Giorgio de Chirico e con la sua apertura di credito nei confro
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Tolusso, Silvia. "Cinetica di un archivio. La natura prolifica del repertorio nella danza del presente." Altre Modernità, June 29, 2025, 16–31. https://doi.org/10.54103/2035-7680/29230.

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Abstract:
Lo studio e l’analisi del materiale lessicale raccolto nei dizionari (generici, storici e settoriali) costituisce, per uno scrittore, punto di partenza imprescindibile per la stesura di testi letterari, e Gabriele D’Annunzio non fa eccezione. Il suo è, anzi, un caso paradigmatico del rapporto tra autore e raccolte lessicografiche: infatti, l’“ulisside della parola”, secondo la fortunata definizione di Bruno Migliorini, ricerca continuamente il superamento del linguaggio proprio attraverso i vocabolari, la cui consultazione gli permette di attingere a fonti e testi che non aveva letto direttame
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