Academic literature on the topic 'Letteratura russa XX secolo'

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Journal articles on the topic "Letteratura russa XX secolo"

1

Criveller, Claudia. "Andrej Sinjavskij, il ‘nobile brigante’." Mnemosyne, no. 5 (October 15, 2018): 11. http://dx.doi.org/10.14428/mnemosyne.v0i5.14243.

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Abstract:
Nella seconda parte del XX secolo in Unione Sovietica accanto alla letteratura ufficiale del canone realista socialista si diffuse ampiamente la letteratura clandestina del samizdat, nel cui contesto la letteratura autobiografica e memorialistica occupa un posto centrale. Un primo filone tenta di ristabilire la verità dei fatti storici, un secondo utilizza invece gli strumenti della letterarietà, fondendo elemento reale e invenzione, al fine di cercare una verità individuale e al tempo stesso universale più elevata. Il presente lavoro indaga il caso di Andrej D. Sinjavskij (1925-1997), vittima della repressione sovietica. Nelle sue opere autobiografiche Buona notte ! e Una voce dal coro egli utilizza diversi procedimenti autofinzionali (creazione di un personaggio alter-ego come il santo folle della tradizione, l’archetipo letterario dell’uomo superfluo, il personaggio delle fiabe russe del sempliciotto, nonché l’uso del paratesto e di elementi strutturali diversi). Il saggio indaga l’uso dello pseudonimo di Abram Terz, personaggio tratto dal folclore ebraico di Odessa.
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2

Segel, Harold B., and Nicoletta Marcialis. "Caronte e Caterina: Dialoghi dei morti nella letteratura russa del XVIII secolo." Russian Review 50, no. 1 (January 1991): 84. http://dx.doi.org/10.2307/130215.

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3

Giacobbe, Giuliana Antonella. "Adelaide Bernardini: polemiche e rivalità." Revista Internacional de Culturas y Literaturas, no. 23 (2020): 191–202. http://dx.doi.org/10.12795/ricl.2020.i23.14.

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Abstract:
Scrittrice di origini umbre oggi quasi sconosciuta, Adelaide Bernardini fu una delle protagoniste della letteratura italiana del XX secolo. La sua vita si vide coinvolta in diversi scandali e polemiche letterarie con autori molto famosi della letteratura italiana come Marinetti o Pirandello, che non le perdonarono il fatto di essere la moglie di Luigi Capuana e di dimostrare un carattere ribelle.
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Ajres, Alessandro. "Gustaw Herling-Grudziński e la letteratura italiana del XX secolo." Poznańskie Studia Polonistyczne. Seria Literacka, no. 39 (December 15, 2020): 183–93. http://dx.doi.org/10.14746/pspsl.2020.39.10.

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Abstract:
Magdalena Śniedziewska’s book discusses a theme in Gustaw Herling-Grudziński’s works which has not been thoroughly researched, i.e. their relationship with Italian literature. This is how we discover Herling-Grudziński as a writer who is simultaneously a great literary criticwho looks eagerly and with both interest (sometimes) and passion at the work of such authors as Nicola Chiaromonte, Ignazio Silone, Alberto Moravia, Luigi Pirandello, Tomasi di Lampedusa and Leonardo Sciascia. The opening chapter of the book discusses Herling-Grudziński’s condition as an emigrant and the changes in his attitude to Naples which became his second home after World War II; the final chapter is about the Polish writer’s difficult relationship with Italian book market, reconstructing the story of the reception of Inny świat (A World Apart) in Italy.
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5

Cattoni, Silvia. "La letteratura italiana tradotta in Argentina." Revista de Italianística, no. 34 (November 7, 2017): 90. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i34p90-102.

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Abstract:
In due secoli di storia della letteratura argentina, lo sviluppo della letteratura italiana tradotta è in stretto rapporto con i propositi pedagogici o estetici determinati dal contesto culturale dei diversi momenti storici. In linea di massima, è possibile affermare che, dalla conformazione dello Stato nazionale e durante i primi decenni del XX secolo, la traduzione letteraria mirava ad ampliare l’orizzonte culturale di un lettore che si consolidava al ritmo della fiammante nazione. Nelle fasi successive e in stretto rapporto con la politica culturale portata avanti da Victoria Ocampo a partire dal 1931 tramite la rivista Sur e il suo posteriore progetto editoriale, la traduzione è stata soprattutto una pratica di scrittura che ebbe un’influenza decisiva nell’ordito della letteratura nazionale favorendo il suo rinnovo e incentivando le versioni di traduttori argentini. Fu questa un’apertura che favorì, durante la seconda metà del secolo, nel contesto della ricezione della letteratura universale, l’ingresso della letteratura italiana in Argentina. Il presente lavoro tratta in maniera sistematica, ma provvisoria, il panorama della letteratura italiana tradotta in Argentina. Lo scopo principale comporta il registro dei momenti più fecondi e l’interpretazione degli esiti ottenuti nei confronti della traduzione nel sistema letterario nazionale.
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6

Janowska, Karolina, and Mariusz Hybiak. "Il concetto di mimesi e la sua interpretazione nella letteratura." Forum Filologiczne Ateneum, no. 1(9)2021 (December 15, 2021): 251–74. http://dx.doi.org/10.36575/2353-2912/1(9)2021.251.

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Abstract:
La mimesi come termine teorico e letterario si è formata già nell'antichità. Tentativi di definirlo sono già stati fatti da Platone nei suoi dialoghi, mentre fu solo Aristotele nella sua congeniale Poetica a formulare questo argomento in modo tale da diventare la base di discussioni e indagini scientifiche, molte delle quali continuano ancora oggi. La creatività mimetica ha dominato l'arte per centinaia di anni, raggiungendo l'apice della popolarità a cavallo tra il XIX e il XX secolo (sebbene siano emerse e funzionassero tendenze precedenti che quasi programmaticamente deviassero da questo percorso creativo; un esempio può essere l'arte dell'era romantica con tutti suoi aspetti mistici). Nel XX secolo, l'arte ha iniziato a cambiare in modo molto dinamico, seguendo lo sviluppo industriale e tecnologico incredibilmente rapido in Europa e nel mondo. Questo, a sua volta, ha portato allo sviluppo dinamico di nuove tendenze, nuovi modi di pensare l'arte.
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7

Niqueux, Michel. "Maria Zalambani, Letteratura e psicoanalisi in Russia all’alba del XX secol." Revue des études slaves 93, no. 4 (December 15, 2022): 701–2. http://dx.doi.org/10.4000/res.5642.

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8

Luque, Rocío. "La donna nel dramma italiano della seconda metà del XX Secolo." Estudios Románicos 27 (October 19, 2018): 197–209. http://dx.doi.org/10.6018/er/346641.

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Abstract:
Se la letteratura dagli anni Settanta del XX secolo, dapprima timidamente e poi con forza sempre maggiore, riesce a dare voce alla donna, a renderla visibile, il teatro la “rappresenta” in tutto il suo essere rivendicando il diritto di imporsi nel mondo, riconoscendole la capacità di incidere nel tessuto sociale e di operare trasformazioni epocali. È innegabile difatti che il teatro, nascendo da pulsioni d’ordine antropologico nella cui zona di confine s’intersecano generi e linguaggi molteplici, dia vita così ad un processo di sintesi e di contaminazioni in cui si perpetua, con le gesta di personaggi più o meno mitici, una saggezza popolare che si ravviva secondo tecniche e modelli della comunicazione orale, specie femminile.
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Eccher, Christian Gianfrancov. "DECOLONIZZARE LA MENTE DEGLI ITALIANI." Годишњак Филозофског факултета у Новом Саду 46, no. 1 (July 19, 2021): 139–48. http://dx.doi.org/10.19090/gff.2021.1.139-148.

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Abstract:
In questo lavoro, ci occuperemo dell’estremo provincialismo che ha caratterizzato e caratterizza gli studi di italianistica. L’Italia, infatti, è un paese che ha perso il passo con la modernità già nel XV secolo, quando il resto d’Europa si apriva al fenomeno della „mondializzazione“. Dimostreremo come, da allora, l’Italia si sia rifugiata nel mito della Classicità e del Rinascimento, da cui non è riuscita a uscire neanche dopo che il paese si è unito in un’unica entità statuale. La grande emigrazione della fine del XIX e dell’inizio del XX secolo ha contribuito a sprovincializzare molti italiani, ma non l’arte, la letteratura e la critica letteraria. Questa, poi, ha fatto di tutto per rimuovere il periodo e le atrocità coloniali italiane in Africa. Nel secondo Dopoguerra, mentre in tutta Europa cominciava a prendere piede la critica al colonialismo, la borghesia italiana (che deteneva il potere economico, politico e culturale) preferiva ignorare il proprio scadaloso operato nel corno d’Africa, in Grecia e in Albania. Allo stesso tempo, ignorava la viva letteratura di frontiera, quella istriana. Proprio per questo motivo, nella seconda parte di questo lavoro ci occuperemo del romanzo dell’istriano di adozione Eros Sequi, “Le case di Pothia” uno spaccato sulla realtà del colonialismo italiano nel Dodecaneso e sulla società istriana e jugoslava degli anni Cinquanta del secolo scorso.
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10

Rusconi, Fabrizio. "Scrittura e intertestualità ne La Cognizione del Dolore di Carlo Emilio Gadda." Revista de Italianística, no. 37 (December 30, 2018): 58–65. http://dx.doi.org/10.11606/issn.2238-8281.v0i37p58-65.

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Abstract:
L’articolo, prendendo spunto da una espressione di Gianfranco Conti- ni che a proposito di Gadda parla di “rimpianto della letteratura perduta”, si ripropone di analizzare, ne La Cognizione del Dolore di Carlo Emilio Gadda, l’emersione di una nostalgia testuale verso quelli autori e quelle opere del passato in cui tra letteratura e mondo non si era ancora frapposto il sospetto, l’incomprensione che caratterizzeranno il XX secolo. Gli spazi, le forme e i modi attraverso cui questa nostalgia si fa sensibi- le dipendono dal complesso gioco intertestuale affidato al testo. Pastiche, citazione, traduzione sono tra le principali modalità che l’autore della Cognizione sceglie per tematizzare ambiguamente la discontinuità tra presente e passato. Dietro all’apparente sarcasmo e all’ironia con cui sono trattati gli autori catturati nella vertigine intertestu- ale il lettore potrà avvertire un sentimento di lontananza, rimpianto e nostalgia.
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Dissertations / Theses on the topic "Letteratura russa XX secolo"

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Pelosato, Camilla <1993&gt. "L’IMMAGINE DELL’ARMENIA NELLA CULTURA E LETTERATURA RUSSA DEL XIX E DEI PRIMI DECENNI DEL XX SECOLO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2018. http://hdl.handle.net/10579/12190.

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Abstract:
La tesi cercherà di delineare l'immagine dell'Armenia, in particolare della popolazione armena cosiddetta orientale, all'interno della cultura e letteratura russa del XIX e dei primi decenni del XX secolo. Dopo aver tracciato le basi del rapporto storico-politico costituitosi tra Russia e Armenia, vedremo che considerazione, che ruolo e che importanza aveva la popolazione armena all'interno della cultura russa e di come tutto ciò si sia riflettuto nelle opere di grandi autori russi. In particolare verranno analizzate alcune produzioni di Puškin, Griboedov, Lermontov e Tol'stoj, per poi concentrarsi sul particolare interesse sviluppato per la popolazione armena, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, da parte di alcuni studiosi, come Veselovskij, e di alcuni poeti russi, come Brjusov e Gorodeckij. L'analisi verrà effettuata mettendo inoltre a confronto le tesi di studiosi anglosassoni e di studiosi russi che si sono spesso trovati in contrasto sulla natura e sul significato della questione dell'orientalismo all'interno dei rapporti culturali russo-armeni.
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Cavallaro, Alessia <1988&gt. "La persistenza dell'icona nell'arte russa del XX e XXI secolo." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10354.

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Abstract:
Il progetto si propone di indagare la presenza e la persistenza del modello culturale dell’icona nell’arte russa del XX e XXI secolo. Si cercherà di dimostrare come l'icona ortodossa sia sopravvissuta ai cambiamenti storici, politici e culturali che nei secoli hanno investito la Russia, costituendo un costante modello di riferimento stilistico e iconografico di artisti moderni e contemporanei. La ricerca partirà dall’analisi di una specifica raccolta di icone russe, quella conservata nel Palazzo Leone Montanari di Vicenza.
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Bedon, Elettra. "Il filo di Arianna : letteratura in lingua veneta nel XX secolo." Thesis, National Library of Canada = Bibliothèque nationale du Canada, 1997. http://www.collectionscanada.ca/obj/s4/f2/dsk2/ftp03/NQ29888.pdf.

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STRAZZI, FRANCESCA. "Il veicolo a due ruote nell'immaginario letterario italiano del XX secolo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/295.

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Abstract:
Parlare dell'influenza dei mezzi di trasporto moderni, e in particolare della motocicletta, nella letteratura italiana permette di aprire nuove prospettive di studio, perché oggi ci si confronta giornalmente con veicoli potenti e tecnologicamente sempre più avanzati. In ambito culturale gli intellettuali riconoscono al veicolo a due ruote un ruolo importante per descrivere la società. Attraverso la motocicletta l'individuo avverte in sé una nuova forza che lo porta a sperimentare l'ansia d'infinito. Egli si sente un nuovo centauro che ha assunto in sé le medesime caratteristiche di forza e velocità del suo mezzo meccanico. Nei secoli passati il veicolo più usato era il cavallo, nell'era di navi, treni e aerei il mezzo che più gli si avvicina è la moto, non solo per la postura del cavaliere, ma perché essa lascia il pilota a contatto con il paesaggio esterno, con i vari fenomeni atmosferici (pioggia, sole e vento) e con i profumi della natura. Se in passato il moto del cavallo poteva diventare il pretesto per esprimere determinati processi narrativi, nel Novecento tale compito è affidato alla motocicletta che cha finito per condizionare il modo di vivere e di pensare degli uomini del XX secolo.
Speaking about the influence of modern means of transport (in particular about the motorcycle) in literature, fixes a new way of studying culture, because today we have to cope with more and more powerful and technologically advanced vehicles. Intellectuals acknowledge motorcycles an important role to describing society. Thanks to the motorcycle man exploits a new strength that enables him to overcome his limits. He feels a sort of divinity embodying the same peculiarities as his vehicle. In the past the horse was the most widespread means of transport while today, in an age of airplanes, ships and trains, it has been replaced by the motorcycle, both for the rider's posture and for his contact with the environment and its expressions: rain, sun and wind as well as the perfumes of the Earth. Just like the horse's motion was in the past a way to express narrative processes, the motorcycle has inherited this task today, therefore conditioning the contemporary way of living and thinking.
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STRAZZI, FRANCESCA. "Il veicolo a due ruote nell'immaginario letterario italiano del XX secolo." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/295.

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Abstract:
Parlare dell'influenza dei mezzi di trasporto moderni, e in particolare della motocicletta, nella letteratura italiana permette di aprire nuove prospettive di studio, perché oggi ci si confronta giornalmente con veicoli potenti e tecnologicamente sempre più avanzati. In ambito culturale gli intellettuali riconoscono al veicolo a due ruote un ruolo importante per descrivere la società. Attraverso la motocicletta l'individuo avverte in sé una nuova forza che lo porta a sperimentare l'ansia d'infinito. Egli si sente un nuovo centauro che ha assunto in sé le medesime caratteristiche di forza e velocità del suo mezzo meccanico. Nei secoli passati il veicolo più usato era il cavallo, nell'era di navi, treni e aerei il mezzo che più gli si avvicina è la moto, non solo per la postura del cavaliere, ma perché essa lascia il pilota a contatto con il paesaggio esterno, con i vari fenomeni atmosferici (pioggia, sole e vento) e con i profumi della natura. Se in passato il moto del cavallo poteva diventare il pretesto per esprimere determinati processi narrativi, nel Novecento tale compito è affidato alla motocicletta che cha finito per condizionare il modo di vivere e di pensare degli uomini del XX secolo.
Speaking about the influence of modern means of transport (in particular about the motorcycle) in literature, fixes a new way of studying culture, because today we have to cope with more and more powerful and technologically advanced vehicles. Intellectuals acknowledge motorcycles an important role to describing society. Thanks to the motorcycle man exploits a new strength that enables him to overcome his limits. He feels a sort of divinity embodying the same peculiarities as his vehicle. In the past the horse was the most widespread means of transport while today, in an age of airplanes, ships and trains, it has been replaced by the motorcycle, both for the rider's posture and for his contact with the environment and its expressions: rain, sun and wind as well as the perfumes of the Earth. Just like the horse's motion was in the past a way to express narrative processes, the motorcycle has inherited this task today, therefore conditioning the contemporary way of living and thinking.
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Diplotti, Monica <1975&gt. "LA LODE DI ALEPPO NEI COMPONIMENTI DAL III/IX AL XIV/XX SECOLO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18510.

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Abstract:
Il madīḥ è un genere letterario che ha avuto grande diffusione e fortuna nella letteratura araba: consiste nell’elogio di una persona, di un gruppo, di un luogo… Il presente lavoro si concentra su quest’ultimo tipo e propone un’antologia di componimenti dedicati ad Aleppo – città siriana dalla storia plurimillenaria – inquadrandoli nel contesto storico e culturale dell’epoca a cui appartengono. Dalle opere dei numerosi autori presi in esame emerge il ritratto di una città che è cambiata nel tempo, pur mantenendo inalterati alcuni tratti caratteristici oggetto delle lodi ad essa rivolte: il clima favorevole, l’ospitalità offerta allo straniero, la capacità di risollevare l’animo di chi vi arrivava col cuore afflitto, il coraggio di sfidare il tempo... Nel corso dei secoli, da al-Mutanabbī – celeberrimo poeta della corte del principe hamdanide Sayf al-Dawla – a Nizār Qabbānī – forse il più famoso poeta arabo contemporaneo –, Aleppo ha esercitato il suo fascino sia su autori che lì sono nati sia su molti provenienti da diverse parti del mondo arabo. Negli ultimi anni il suo nome è stato associato spesso alla guerra che ha devastato la Siria. Questa ricerca – pur nella sua incompletezza – vuole renderle omaggio ripercorrendone la storia, una storia caratterizzata da epoche di grande splendore e momenti di declino, nella speranza che “il sole della fortuna” – riprendendo l’immagine di una poetessa di epoca ottomana – torni presto a splendere sulla sua Cittadella.
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7

Vianello, Eugenia <1975&gt. "La letteratura come specchio dei cambiamenti della società: tre ritratti di donna nel Giappone del XX secolo." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2423.

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Abstract:
L’argomento trattato in questa tesi e’ l’evoluzione della figura femminile nella letteratura giapponese moderna e contemporanea, e si basa sull’analisi di tre romanzi prodotti da altrettante famose scrittrici: Inazuma (1936) di Hayashi Fumiko 林芙美子 (1903-1951), Sanbiki no kani (1968) di Ōba Minako 大庭みな子 (1930-2007) e Kasha (1992) di Miyabe Miyuki 宮部みゆき (1960). Sono state scelte tre autrici appartenenti a tre momenti storici diversi del secolo scorso in quanto, attraverso la presentazione dei personaggi da loro ideati, si vuole evidenziare l’evoluzione in letteratura della riflessione sulla condizione della donna nella società giapponese del ventesimo secolo. Nei romanzi trattati, infatti, si riscontrano diversi livelli di approfondimento dell’analisi della condizione femminile in Giappone, legati sia alle contingenze storico-culturali, sia a tre diversi punti di osservazione delle scrittrici dai quali trapela una diversa consapevolezza dell’essere donna e individuo appartenente alla società.
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8

Rossin, Francesco <1985&gt. "AIDS e letteratura: come è stata raccontata la peste del xx° secolo nei romanzi e nei film." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9415.

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Abstract:
La tesi è una ricerca sugli scrittori e i registi che hanno affrontato il tema dell'Aids. Partendo dall'analisi dei testi di Pier Vittori Tondelli, Cyril Collard, Hervè Guibert, Brett Shapiro, Alessandro Golinelli, Maurizio Gregorini e Nicola Gardini si studia il loro pensiero e il ruolo che hanno avuto come testimoni della “peste del ventesimo secolo”. Viene valutata la loro posizione in relazione ai movimenti letterari preminenti (specialmente il postmodernismo) e la loro contro-reazione a quest'ultimi. Si passa poi al confronto col pensiero dei sociologi Marco Binotto e Susan Sontag sullo stesso argomento. A questo si aggiunge lo studio delle autrici femminili che hanno trattato il tema dell'Aids nei loro romanzi: Simona Ferraresi, Isabelle Muller, Valeria Piassa Polizzi, Charlotte Valandrey e Banana Yoshimoto. Fatto questo si passa al cinema analizzando attraverso i personaggi come è stato proposto il tema dell'Aids al pubblico negli anni ottanta/novanta e ai giorni nostri. Segue il confronto fra la letteratura e il cinema sullo stesso tema.
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9

SURDI, ELENA. "Antonio Rubino tra le pagine dei periodici per ragazzi: un artista ironico nel periodo fascista." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1670.

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Abstract:
Lo scrittore ed illustratore Antonio Rubino (1880-1964) fu artista di rilievo nel panorama letterario infantile del Novecento, prolifico nell’ideare opere connotate da forte ironia e da soluzioni espressive multimediali. La ricerca dà risalto a quanto pubblicato dall’artista sanremasco sulle pagine dei periodici per ragazzi nella prima metà del XX secolo, settore ad oggi privo di uno studio sistematico. Si tratta di un punto di vista favorevole a far emergere i contenuti trasmessi dall’autore al destinatario infantile, nonché a fare luce sul controverso rapporto con il fascismo e a tratteggiare l’evoluzione multimediale della sua produzione per l’infanzia. La definizione di una poetica rubiniana, che colga le matrici artistiche e le peculiarità ironiche della sua arte, conduce ad una riflessione educativa che interroghi la responsabilità assunta da Rubino nei confronti dell’infanzia lettrice.
The writer and illustrator Antonio Rubino (1880-1964) was a significant artist in the children’s literary panorama of the twentieth century. His works are connoted by strong irony and multimedia expressive solutions. This research is focused on Rubino’s works edited on children’s periodicals in the first half of the 20th century, a field that hasn’t been systematically studied yet by critics. This ideal point of view highlights the contents transmitted by the author to the young reader, underlines the relationship between the artist and the fascism and delineates the multimedia evolution of his children’s production. The analysis of the Rubino’s artistic thought, influenced by the contemporary trends, shows the peculiarities of his ironic style. It also guides to an educative consideration that examines the responsibilities of the author for young readers.
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SURDI, ELENA. "Antonio Rubino tra le pagine dei periodici per ragazzi: un artista ironico nel periodo fascista." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1670.

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Abstract:
Lo scrittore ed illustratore Antonio Rubino (1880-1964) fu artista di rilievo nel panorama letterario infantile del Novecento, prolifico nell’ideare opere connotate da forte ironia e da soluzioni espressive multimediali. La ricerca dà risalto a quanto pubblicato dall’artista sanremasco sulle pagine dei periodici per ragazzi nella prima metà del XX secolo, settore ad oggi privo di uno studio sistematico. Si tratta di un punto di vista favorevole a far emergere i contenuti trasmessi dall’autore al destinatario infantile, nonché a fare luce sul controverso rapporto con il fascismo e a tratteggiare l’evoluzione multimediale della sua produzione per l’infanzia. La definizione di una poetica rubiniana, che colga le matrici artistiche e le peculiarità ironiche della sua arte, conduce ad una riflessione educativa che interroghi la responsabilità assunta da Rubino nei confronti dell’infanzia lettrice.
The writer and illustrator Antonio Rubino (1880-1964) was a significant artist in the children’s literary panorama of the twentieth century. His works are connoted by strong irony and multimedia expressive solutions. This research is focused on Rubino’s works edited on children’s periodicals in the first half of the 20th century, a field that hasn’t been systematically studied yet by critics. This ideal point of view highlights the contents transmitted by the author to the young reader, underlines the relationship between the artist and the fascism and delineates the multimedia evolution of his children’s production. The analysis of the Rubino’s artistic thought, influenced by the contemporary trends, shows the peculiarities of his ironic style. It also guides to an educative consideration that examines the responsibilities of the author for young readers.
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Books on the topic "Letteratura russa XX secolo"

1

Scandura, Claudia. Letteratura russa in Italia: Un secolo di traduzioni. Roma: Bulzoni, 2002.

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2

Giovanni, Nocentini. Storia della letteratura italiana del XX secolo. Arezzo: Helicon, 2000.

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3

Marcialis, Nicoletta. Caronte e Caterina: Dialoghi dei morti nella letteratura russa del XVIII secolo. Roma: Bulzoni, 1989.

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4

Marco, Croci, and Cantù Alberto, eds. Russia porta dell'Oriente: Storia della musica russa dalle origini al XX secolo. S. Pietro in Cariano (Verona): Gabrielli, 2011.

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5

Sozzi, Giorgio P. La letteratura francese d'espressione popolare nel XX secolo (da Rictus a Dabit). Napoli: Federico & Ardia, 1992.

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6

Dal postsimbolismo al "nouveau roman": Contributo alla conoscenza della letteratura francese del XX secolo. Milano: Cooperativa libraria I.U.L.M., 1986.

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7

Cose dell'altro mondo: Metamorfosi del fantastico nella letteratura italiana del XX secolo : atti della giornata internazionale di studi (Lubiana, 29.10.2009). Pisa: ETS, 2012.

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8

Filosofia, religione e letteratura in Russia all'inizio del XX secolo. Napoli: Guida, 1993.

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9

Matheus, Michael. Ninfa: Percezioni Nella Scienza, Letteratura e Belle Arti Nel XIX e All'inizio Del XX Secolo. Schnell und Steiner GmbH, Verlag, 2022.

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