Academic literature on the topic 'Letteratura cavalleresca'

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Journal articles on the topic "Letteratura cavalleresca"

1

Franceschetti, Antonio. "Rapporti fra storia e letteratura cavalleresca: un libro e una prospettiva di ricerca." Quaderni d'italianistica 16, no. 2 (October 1, 1995): 281–87. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v16i2.10354.

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2

Colombo Timelli, Maria. "Studi sulla Letteratura Cavalleresca in Francia e in Italia (secoli xiii-xvi). Volume 2, a cura di M." Studi Francesi, no. 194 (LXV | II) (August 1, 2021): 343–44. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.44585.

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3

Galbiati, Roberto. "Alle soglie dell’Orlando furioso: la letteratura cavalleresca tra Quattro e Cinquecento e il Furioso del 1516." Giornale storico della letteratura italiana 195, no. 652 (October 2018): 481–500. http://dx.doi.org/10.1484/j.gsli.5.129790.

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4

Colombo Timelli, Maria. "Fabrizio Cigni, La materia narrativa arturiana tra Francia e Toscana: un riesame per tipologie di manoscritti, in Studi sulla Letteratura Cavalleresca in Francia e in Italia (secoli." Studi Francesi, no. 195 (LXV | III) (December 1, 2021): 581. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.46764.

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5

Colombo Timelli, Maria. "Frej Moretti, Un nuovo testimone frammentario del “Roman de Tristan” in prosa (Milano, Archivio dei Luoghi Pii Elemosinieri), in Studi sulla Letteratura Cavalleresca in Francia e in Italia (secoli." Studi Francesi, no. 195 (LXV | III) (December 1, 2021): 581. http://dx.doi.org/10.4000/studifrancesi.46769.

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6

Morgan, Leslie Zarker. "Michelangelo Picone, ed., La letteratura cavalleresca dalle “Chansons de geste” alla “Gerusalemme liberata.” Atti del II convegno internazionale di studi, Certaldo Alto, 21–23 giugno 2007. Pisa: Pacini, 2008. Paper. Pp. 327; black-and-white figures. €26." Speculum 85, no. 2 (April 2010): 453–54. http://dx.doi.org/10.1017/s0038713410000631.

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7

Musacchio, Enrico. "La voce del narratore nel poema cavalleresco rinascimentale italiano." Quaderni d'italianistica 29, no. 1 (January 1, 2008): 39–72. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v29i1.8493.

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Abstract:
Il discorso sul ruolo della 'voce' del narratore nel racconto letterario è al centro della riflessione narratologica contemporanea. Ma già nel Cinquecento, e in particolare a proposito dei romanzi cavallereschi, sempre popolari ma ormai sospettati di infrangere le norme della poetica aristotelica, il problema dell'estensione e delle forme letterariamente accettabili per l'intervento del 'narratore', è vivacemente dibattuto. Alla discussione partecipano i letterati che ambiscono di inventare una nuova poetica del poema eroico e i teorici della letteratura più o meno impregnati dell'aristotelismo dominante.
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8

Molteni, Ilaria. "High cultures e low cultures visualizzate: le metamorfosi del “Sacro Catino” di Genova tra temi cavallereschi e miti di fondazione." Eikon / Imago 11 (March 1, 2022): 107–18. http://dx.doi.org/10.5209/eiko.78846.

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Abstract:
Il “Sacro Catino”, oggetto esotico giunto a Genova intorno al 1100, riceve diverse identificazioni tra XII e XIII secolo: da manufatto meraviglioso a santo Graal, reliquia della Passione. Analizzando le identificazioni del catino alla luce del dialogo con il mondo letterario, questo saggio indaga la trasformazione di temi esclusivi e complessi in elementi della memoria cittadina. L’articolo si concentra dapprima sull’appropriazione del motivo del Graal, e mostra come proprio il trattamento visuale che il tema riceve nei romanzi arturiani fa di questa letteratura il veicolo ideale per identificare il catino con il Graal e visualizzare così dogmi e misteri eucaristici. La seconda parte prende in esame il luogo in cui l’associazione catino-Graal viene fissata, la Chronicadell’arcivescovo di Genova Jacopo da Varagine, e descrive come quest’opera sia all’origine della costruzione di una scenografia monumentale dedicata ai miti di fondazione genovesi che trova posto nella cattedrale e alla quale partecipa anche il catino. Il catino è dunque coinvolto in un rapporto di circolarità tra letteratura tradizionalmente destinata a pochi e monumentalizzazione dei temi letterari e al contempo è testimonianza visuale e tangibile di strategie che sfruttano la gradazione di piani culturali high e low per la costruzione della memoria collettiva.
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9

Sabbatino, Marcello. "«Se il savio uomo debba prender moglie». Boccaccio e la questione matrimoniale nel XIV e XV secolo." Quaderni d'italianistica 40, no. 1 (May 4, 2020): 7–39. http://dx.doi.org/10.33137/q.i..v40i1.34151.

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Abstract:
La contesa tra Venere celeste e Venere terrena, tra l’amore onesto e coniugale, che regola la comunità, e l’amore dilettevole e extraconiugale, che è fonte inesauribile di valore guerriero e di virtù cavalleresche nella società cortese, affascina il Boccaccio durante il soggiorno nella Napoli angioina. Se nel Filostrato celebra il trionfo dell’amore per diletto e nel Filocolo concilia il diletto con l’amore onesto, nel Teseida invece rappresenta le tensioni dell’eroina romanza sempre in bilico tra le due Veneri. Nel periodo napoletano Boccaccio trascrive due frammenti di polemica antimatrimoniale nello Zibaldone Laurenziano XXIX 8. Il primo è estratto dall’Adversus Jovinianum, nel quale Gerolamo cita un passo del De nuptiis di Teofrasto per affermare che il sapiente deve stare lontano dalle noie del matrimonio per dedicarsi totalmente agli studi. Il secondo, prelevato dalla Dissuasio di pseudo-Valerio, contiene rassegne di mogli pericolose e di mariti che soccombono alla loro malvagità, con l’obiettivo di rafforzare l’esortazione finale a non sposare Venere ma Pallade. All’archivio dello Zibaldone Boccaccio ritorna più volte, in particolare nelle opere postdecameroniane del periodo fiorentino (Corbaccio, Trattatello in laude di Dante, Esposizioni sopra la Comedia), quando sulle orme di Dante e sotto il magistero di Petrarca si congeda definitivamente dalla letteratura amorosa mezzana per dedicarsi alla letteratura elevata e agli studi teologici e filosofici. Lungo il Trecento e il Quattrocento, nel frequente riaccendersi in Europa del dibattito sul matrimonio, Geoffrey Chaucer, Leonardo Bruni, Leon Battista Alberti, Francesco e Ermolao Barbaro rimettono in gioco Teofrasto e pseudo-Valerio con la mediazione del Boccaccio.
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10

Mitchell, Bonner. "Franca Varallo, ed. La Ronde: giostre, esercizi cavallereschi e Loisir in Francia e Piemonte fra medioevo e ottocento; Atti del convegno internazionale di Studi, Museo Storico dell’Arma di Cavalleria di Pinerolo, 15–17 July 2006. Biblioteca dell’“Archivum Romanicum” Serie I: Storia, Letteratura, Paleografia 374. Florence: Leo S. Olschki, 2010. xiii + 274 pp. €33. ISBN: 978–88–222–6007–9." Renaissance Quarterly 66, no. 2 (2013): 679–80. http://dx.doi.org/10.1086/671649.

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Dissertations / Theses on the topic "Letteratura cavalleresca"

1

Park, Jin-Kyung <1979&gt. "Il lessico cavalleresco nell'Orlando Furioso di Ludovico Ariosto." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2011. http://hdl.handle.net/10579/1071.

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Abstract:
La presente tesi si propone di analizzare il lessico cavalleresco presente nell’Orlando furioso di Ariosto. Tenendo presente la struttura dei primi due versi del proemio, il lavoro è stato suddiviso in due parti: «Il lessico del combattimento», in cui vengono analizzati i termini descriventi l’attività bellica del cavaliere, e «Il lessico morale», in cui sono trattati i termini pertinenti all’interiorità dei personaggi. Riguardo al primo tema, particolare attenzione è stata prestata a due fenomeni notevoli presenti nell’opera: una è l’assenza del termine duello, nonostante nell’opera siano descritti numerosi combattimenti singoli; l’altra è la comparsa anacronistica di un’arma da fuoco, che nell’epoca in cui il poema è ambientato non esisteva ancora. Riguardo al secondo tema, dopo aver scelto e riassunto alcuni episodi in cui risultano chiari i profili morali dei personaggi, ho estratto da tali episodi i termini morali, concentrandomi in particolare sulle combinazioni di due (o più) termini e limitandomi alle attestazioni in cui tali combinazioni sono usate in senso strettamente morale. Analizzando le combinazioni in ottica sia formale che semantica, con particolare attenzione ai vari rapporti tra i membri delle varie combinazioni (ad es. sinonimia, antonimia o variazione), ho cercato di capire in quali accezioni il poeta intendeva (o preferiva interpretare) i termini esaminati; per fare ciò, un metodo molto utile è stato anche il paragone degli usi del poeta con quelli degli altri autori.
The goal of the present dissertation is to analyze the lexicon of chivalry found in Ariosto’s Orlando furioso. By taking into account the structure of the first two verses of the proem, this work has been subdivided into two parts: «The lexicon of fighting», where the terms relevant to the knight’s warfare are analyzed, and «The lexicon of morals», where I deal with the terms describing the characters’ inner world. About the first topic, special attention has been paid to two noteworthy features of the poem: one is the absence of the term duello, notwithstanding the numerous single combats described in the work; the other is the anachronistic appearance of a firearm, which had not yet been invented at the time in which the poem is set. About the second topic, after selecting and summarizing a few episodes where the characters’ moral profiles emerge clearly, I extracted from these episodes the moral terms, paying special attention to the combinations of two (or more) terms and limiting the scope of my inquiry to the cases in which such combinations are used in a strictly moral sense. By analyzing the combinations both from a formal and a semantic viewpoint, paying special attention to the different types of relationship between the members of the various combinations (e.g. synonymy, antonymy or variation), I tried to work out in what sense the poet understood (or chose to interpret) the terms in question; to achieve this, a very useful method has also been to compare Ariosto’s choices with those of other authors.
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2

D'Arienzo, Domenico. "La sezione aurea del poema cavalleresco in Italia. Come un’ideologia di potere diventa romanzo popolare: alcune caute ipotesi." Doctoral thesis, Universita degli studi di Salerno, 2015. http://hdl.handle.net/10556/2130.

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Abstract:
2012 - 2013
A good title should speak for itself. And a subtitle, even better, center the subject is meant to treat, especially in a work as a doctoral thesis. Why, in fact, this is not a text that seeks a commercial purpose, but the systematic development of a research, covering an area of study that has tried to analyze the course of at least three years. The temptation, however, to "mine" the beautiful construct that seals the most fascinating among the truths of geometry and apply it to an idea, certainly not new, but it has stayed with me constantly during those years, was too strong . With the clear desire not to bore with explanations unnecessarily sophisticated, and without too overestimate this "idea", I can briefly say that, imagining the whole history of Italian literature, from its very first steps early Middle Ages, as a straight line, and the advent the press as the point which divides it into two segments of different lengths of time, it seemed to find in matter "of arms and of love", which accompanied closely, more than any other literary form, the development of social our literature, contributing decisively to spread in all strata of the population, with no difference of "caste", the constant that has allowed the proportion "divine" in the past, popular and aristocratic set, which was in danger of being forgotten and placed between the antiquities at the end of the sixteenth century, and the modern, through the insistent requests of what by now had become the "public" of the readers, could not and would not do without the poems of chivalry for a long time... [edited by author]
XII n.s.
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3

Ohlsson, Lena. "Oggetti e aiutanti magici nell´Orlando Furioso di Ludovico Ariosto." Thesis, Högskolan Dalarna, Italienska, 2008. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:du-3837.

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4

VILLORESI, MARCO. "Esiti del romanzo cavalleresco fra Quattro e Cinquecento." Doctoral thesis, 1995. http://hdl.handle.net/2158/1075853.

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5

HUSSEIN, AL OWAIDI RASHA MAHDI. "La letteratura cavalleresca e il mondo arabo: il caso di Andrea da Barberino. Regesto e studio critico." Doctoral thesis, 2020. http://hdl.handle.net/2158/1193495.

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Abstract:
L’indagine di questa tesi si è focalizzata sulla ricerca e sull’individuazione, dell’esistenza di tracce arabe, sia formali che sostanziali, allʼinterno delle opere di Andrea da Barberino. L’analisi critica si è basata sull’elaborazione di un esaustivo regesto dei termini di origine araba condotto sui sei romanzi attribuiti con certezza al Barberino. Tale indagine ha evidenziato la sostanziale assenza di un rapporto diretto tra il Barberino e il mondo arabo, sia dal punto di vista lessicale che per quanto riguarda gli aspetti mitografici.
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6

Anconetani, Raffaella. "La memoria del «Filostrato» e del «Teseida» nell’«Orlando Furioso»." Doctoral thesis, 2014. http://hdl.handle.net/11573/1107627.

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Abstract:
La ricerca illustra luoghi di memoria poetica delle due prime opere ottave di Boccaccio nell’Orlando furioso, individuati muovendo dai rilievi presenti nelle Fonti dell’«Orlando furioso» di Pio Rajna, nei commenti al poema e nella letteratura critica, e attraverso un raffronto testuale compiuto anche con l’ausilio di strumenti informatici. La memoria del Filostrato e del Teseida nel tessuto del poema ariostesco, puntuale e pervasiva, investe le zone connotative del genere letterario (il proemio, il congedo), le trame principali (l’amore passionale e la follia di Orlando, l’attesa elegiaca e la gelosia di Bradamante) e numerosi altri luoghi (i più rilevanti: la selva romanzesca del primo canto, la permanenza di Ruggiero presso Alcina, l’episodio delle «femine omicide», l’incontro notturno di Doralice e Mandricardo, il duello tra Ruggiero e Rodomonte che chiude il poema); il Filostrato e il Teseida offrivano inoltre ad Ariosto il modello di un narratore personaggio ed amante che delinea una chiara corrispondenza tra la propria sofferta esperienza d’amore e quella del suo protagonista, da cui discende una competenza in materia erotica espressa attraverso interventi gnomici e precettistici che interrompono la narrazione in luoghi decisivi. La consonanza tra le voci narranti, verificabile su un piano contestualmente tematico e strutturale, conferma ed evidenzia comuni sistemi di senso e pervasive affinità ideologiche tra le opere, già chiaramente rivelate dalle intersezioni tra il tessuto narrativo boccacciano e la fabula ariostesca: l’irrazionalità totalizzante dell’esperienza erotica, innanzitutto; l’inconsistenza dei giudizi umani; la difficoltà nel rapporto tra i sessi; l’opportunità (in amore) di una conoscenza relativa. Da un canto, Boccaccio si rivela imprescindibile auctoritas erotica nella costruzione del poema; dall’altro, i paralleli testuali conferiscono una definitiva evidenza alla funzione modellizzante esercitata dalle opere in ottave di Boccaccio sul successivo percorso del poema cavalleresco rinascimentale, un dato acquisito dalla storiografia letteraria fin dal XVI secolo, ma poi non indagato nelle sue effettive connessioni testuali.
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Books on the topic "Letteratura cavalleresca"

1

La Spagna nella letteratura cavalleresca italiana. Roma: Editrice Antenore, 2014.

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2

Villoresi, Marco. La letteratura cavalleresca: Dai cicli medievali all'Ariosto. Roma: Carrocci, 2000.

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3

Villoresi, Marco. La letteratura cavalleresca: Dai cicli medievali all'Ariosto. Roma: Carocci, 2000.

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4

Il poema che cammina: La letteratura cavalleresca nell'opera dei pupi. Palermo: Edizioni Museo Pasqualino, 2019.

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5

Eigen, Hella. Die Überlieferung der "Letteratura cavalleresca": Ihre Stellung auf dem italienischen Buchmarkt des 15. Jahrhunderts. Wiesbaden: O. Harrassowitz, 1987.

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6

Owaidi, Rasha Al. La letteratura cavalleresca e il mondo arabo: Il caso di Andrea da Barberino : regesto e studio critico. Firenze, Italy: Firenze University Press, 2021.

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7

M, Picone. letteratura cavalleresca dalle «Chansons de geste» alla «Gerusalemme Liberata». Pacini Editore, 2008.

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8

Letteratura cavalleresca tra Italia e Spagna: Da "Orlando" al "Quijote" = Literatura caballeresca entre España e Italia : del "Orlando" al "Quijote". Salamanca: Seminario de Estudios Medievales y Renacentistas, 2004.

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Book chapters on the topic "Letteratura cavalleresca"

1

Hanus, Amélie. "L’autunno del meraviglioso: il caso di un poema cavalleresco fiorentino, la Spagna Magliabechiana." In Aspetti del meraviglioso nelle letterature medievali. Aspects du merveilleux dans les littératures médiévales, 317–28. Turnhout: Brepols Publishers, 2016. http://dx.doi.org/10.1484/m.csm-eb.5.110969.

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