Academic literature on the topic 'Legittimi'

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Journal articles on the topic "Legittimi"

1

Cancrini, Luigi. "Le risposte. L'eredità di Freud: figli legittimi e illegittimi." PSICOTERAPIA E SCIENZE UMANE, no. 3 (September 2016): 397–98. http://dx.doi.org/10.3280/pu2016-003013.

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2

Marzuli, Carlo. "Diritti e interessi legittimi: due categorie in cerca di identitŕ." QUESTIONE GIUSTIZIA, no. 2 (May 2009): 34–52. http://dx.doi.org/10.3280/qg2009-002005.

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Abstract:
1. Introduzione2. Un possibile significato della distinzione interesse legittimo-diritto soggettivo3. Le definizioni (alcune, in sintesi)4. Le implicazioni e il regime5. Una prima notazione: l'attivitŕ č sempre vincolata6. Ulteriori notazioni7. Oggi: a che serve la distinzione? Per un "doppio" diritto8. (segue): tutto ciň č giustificabile?9. Nota finale.
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3

Pinto, Vito. "La legge e i condizionamenti dell'autonomia collettiva. Considerazioni critiche a partire da una sentenza della Cassazione sul contratto di lavoro intermittente." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 167 (October 2020): 627–38. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2020-167008.

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Abstract:
Il saggio, muovendo da una sentenza della Corte di Cassazione, affronta il tema della legittimi-tà delle clausole collettive che vincolano l'autonomia negoziale del datore di lavoro nell'utilizzo del lavoro intermittente laddove ammesso dal legislatore o da decreti ministeriali; e, più in ge-nerale, delle condizioni necessarie affinché la legge possa legittimamente impedire all'autonomia collettiva di intervenire sull'assetto degli interessi individuali dalla stessa fissato in via eteronoma.
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4

Benzi, Cecilia. "Beneficiari eredi testamentari o legittimi (Cass. 22 marzo 2022, n. 9196)." N° 1 (gennaio-febbraio), no. 1 (February 2, 2023): 47–50. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2023.235.

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Abstract:
MassimaIl conferimento di beni in un trust a vantaggio degli eredi testamentari o, in mancanza, degli eredi legittimi del disponente è esente dall’imposta sulle successioni e sconta le imposte ipotecarie e catastali in misura fissa in quanto non comporta l’attribuzione definitiva dei beni al trustee. L’imposizione proporzionale è dovuta all’eventuale trasferimento finale dei beni al beneficiario, il quale solo costituisce un effettivo indice di ricchezza ai sensi dell’art. 53 Cost..
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5

Harriss, C. Lowell. "Looking Ahead on Budget Policy*." Journal of Public Finance and Public Choice 4, no. 1 (April 1, 1986): 97–101. http://dx.doi.org/10.1332/251569298x15668907117336.

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Abstract:
Abstract La spesa federate è aumentata rispetto alle dimensioni dell’economia USA negli ultimi venticinque anni. Malgrado i vincoli della legge Gramm-Rudman-Hollings, vi sono pochi dubbi sul fatto che, in un modo o nell’altro, l’espansione della spesa pubblica continuerà. Il finanziamento attraverso il debito pubblico non può, naturalmente, essere una soluzione razionale. Nuove imposte, peraltro, presentano seri svantaggi per l’andamento dell’economia, e inoltre potrebbero far apparire legittimi ulteriori incrementi di spesa. Nell’attuale situazione, quindi, il debito pubblico appare come il male minore rispetto all’aumento della pressione fiscale.
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Scarcella, Prandstraller Stefano. "Le sociologie invisibili." SALUTE E SOCIETÀ, no. 3 (October 2009): 58–65. http://dx.doi.org/10.3280/ses2009-su3005.

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Abstract:
- In Italy, the acknowledgement of practical relevance and usefulness of the sociological knowledge is still an open problem, in the frame of a general condition of weakness of knowledge workers, both in society and in the labour market. Anyway, beside the "visible sociologies", that is the "official" and legitimate ones, which mainly find place in the academic world and health services, others sociological approches are emerging. These latter are "invisible", because not recognized in specific professional profiles, even if they find place in many different public and private working places.Keywords: sociology, visibility, professional, legitimate knowledge, association.Parole chiave: sociologia, visibilitÀ, professionale, saperi legittimi, associazione.
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7

Pansardi, Pamela. "IL CONCETTO DI LEGITTIMITÀ: FRA TEORIA E RICERCA EMPIRICA." Il Politico 254, no. 1 (June 7, 2021): 103–21. http://dx.doi.org/10.4081/ilpolitico.2021.563.

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Abstract:
Il concetto di legittimità è senza dubbio uno dei più diffusi ed ambigui del linguaggio politico. L’attribuzione di legittimità ad un certo oggetto politico (il potere politico, un’istituzione politica, un dato sistema politico) sembra consistere in un’attribuzione di valore positivo a quello stesso oggetto. tuttavia, all’interno della letteratura sulla legittimità, non sembra esservi accordo su quale proprietà (o insieme di proprietà) un certo oggetto debba presentare per essere considerato legittimo.
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8

Vanorio, Fabrizio. "La pronuncia della Consulta n. 359 del 17.12.2010: incostituzionale la mancata previsione del giustificato motivo nel co. 5 quater dell'art. 14 TU." DIRITTO, IMMIGRAZIONE E CITTADINANZA, no. 1 (May 2011): 104–11. http://dx.doi.org/10.3280/diri2011-001007.

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Abstract:
1. Le questioni di legittimitŕ costituzionale sollevate dal tribunale di Voghera - 2. La decisione della Corte costituzionale di accoglimento della prima questione di legittimitŕ costituzionale - 3. La questione "assorbita": sono legittime le "espulsioni a catena"? - 4. Il co. 5 quater dell'art. 14 TU imm. č in contrasto con l'art. 27 Cost.: le motivazioni giuridiche della tesi.
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9

Ruggiero, Gianluca. "Difesa legittima e legittimità della difesa : fragile equilibrio di un'evoluzione discutibile." Archivio penale, no. 3 (2021): 819–51. http://dx.doi.org/10.12871/978883318085411.

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10

Bragagnolo, Manuela. "Probabilmente moralmente legittime." Rechtsgeschichte - Legal History 2019, no. 27 (2019): 372–74. http://dx.doi.org/10.12946/rg27/372-374.

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Dissertations / Theses on the topic "Legittimi"

1

Bianco, Laura <1990&gt. "LA LINEA SOTTILE TRA CONTROLLI LEGITTIMI E PRIVACY A TUTELA DEL LAVORATORE." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14613.

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Abstract:
All'interno dell’elaborato viene affrontata la questione inerente al controllo a distanza della persona nell'ambito lavorativo. Lo Statuto dei lavoratori dà una regolamentazione all'attività di controllo da parte del datore di lavoro con l’art 4, che traccia i confini entro cui tale attività è riconosciuta legittimamente. In particolare, con la riforma apportata dal Jobs Act nel 2015, la norma ha dovuto adattarsi ad un’evoluzione tecnologica che prevede l’utilizzo di strumenti utilizzati dal lavoratore per rendere la sua prestazione ma che allo stesso tempo implicano la possibilità per il datore di lavoro di addentrarsi nella vita privata. La salvaguardia della privacy della persona nell'ambito lavorativo diventa quindi di sostanziale rilevanza, sancita anche dal nuovo regolamento europeo 2016/679, noto come GDPR, che richiama il datore di lavoro ad elaborare una valutazione di impatto privacy soprattutto nel caso disponga di sistemi di controllo indiretti o nel caso abbia dotato i propri dipendenti di dispositivi finalizzati alla prestazione lavorativa. Infine, viene affrontato nello specifico il tema dell’installazione di impianti di videosorveglianza sul posto di lavoro, con la presentazione di alcuni casi giurisprudenziali al riguardo.
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2

GALLI, LUCA. "Gli interessi legittimi “fondamentali”. Il giudice amministrativo e le situazioni giuridiche di rilievo costituzionale." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2018. http://hdl.handle.net/10281/199159.

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Abstract:
Ad oggi, il giudice amministrativo non è il giudice ordinario dei diritti “fondamentali” incisi dai pubblici poteri. Secondo l’orientamento tracciato dalla Corte di cassazione, come arbitro del riparto di giurisdizione, il giudice amministrativo può conoscere dei diritti “fondamentali” solo qualora ricadano in una materia di giurisdizione esclusiva. Ciò come eredità di una teoria elaborata dallo stesso giudice ordinario quarant’anni fa, capace di sancire l’indegradabilità come conseguenza naturale del carattere fondamentale di una posizione giuridica, in modo che essa nasca come diritto soggettivo in Costituzione e possa superare indenne il confronto coi pubblici poteri. Pertanto, i beni oggetto dei diritti “fodamentali” non potrebbero mai ricevere tutela attraverso la categoria degli interessi legittimi. Al di là delle possibili giustificazioni teoriche, tale giurisprudenza fu elaborata come risposta a un’esigenza pratica: far fronte all’inadeguatezza della protezione giurisdizionale offribile dal giudice amministrativo a tutte le situazioni giuridiche oggetto del suo sindacato, “fondamentali” o meno. Formalmente negando la sussistenza di pubblici poteri, il giudice civile ne ha vagliato il legittimo esercizio, per poi fungere da modello quanto ai mezzi che avrebbe dovuto avere a disposizione il giudice amministrativo per un’effettiva tutela delle posizioni giuridiche sottoposte al suo sindacato. Come qualsiasi soluzione emergenziale, però, essa non può considerarsi una risposta efficiente sul lungo periodo: oltre alla carenza dei fondamenti teorici, l’inefficienza consegue dall’incertezza dei limiti della categoria dei diritti “fondamentali”. Sicché, al di là dell’introduzione di un’ulteriore variabile che complica l’individuazione del giudice a cui rivolgersi, il rischio era quello di vedere attribuite due tutele differenti a fronte di situazioni giuridiche parimenti “fondamentali”, a seconda del riconoscimento o meno, da parte del giudice, di tale fondamentalità. Da ciò l’importanza di risolvere l’emergenza. Per questo motivo si è ritenuto necessario spingersi sino al cuore del diritto pubblico, alla Costituzione e ai beni ivi oggetto di riconoscimento e protezione, per argomentare l’opportunità di ricondurli alle due situazioni giuridiche soggettive previste dalla stessa Norma fondamentale, sia i diritti soggettivi che gli interessi legittimi. Ancora, il superamento dell’emergenza è permesso dal riconoscimento, in dottrina e giurisprudenza, dell’interesse legittimo come posizione sostanziale, che sorge e dialoga con il potere amministrativo in modo da consentire la piena protezione dell’interesse privato nell’ambito di un rapporto di diritto pubblico. Infine, le trasformazioni che hanno caratterizzato il giudice e il processo amministrativi, culminate con l’adozione del codice del processo amministrativo, hanno enormemente ridimensionato il senso di emergenza che conseguiva dall’inefficienza della sua tutela, dotandolo di tutti quegli strumenti che il giudice ordinario si era riconosciuto ai fini della tutela dei diritti “fondamentali” incisi dall’azione amministrativa. Da ciò, pertanto, più che la civilizzazione del giudice amministrativo, è conseguita la sua costituzionalizzazione, risultando lo stesso dotato degli strumenti necessari e idonei a garantire la protezione effettiva della posizione del privato coinvolta nell’esercizio dei poteri pubblici, sia essa “fondamentale” o meno. Ammettere come superata l’emergenza, dunque, non escluderebbe la piena salvaguardia delle posizioni giuridiche “fondamentali”, ma per di più garantirebbe il rispetto di altre previsioni costituzionali quali quelle che riconoscono nel giudice amministrato una componente irrinunciabile del nostro equilibrio istituzionale e, conseguentemente, ne garantiscono le specifiche attribuzioni.
Today, the administrative judge is not the judge of the “fundamental” rights affected by the administrative powers. According to the jurisprudence of the Court of cassation, pronouncing as judge of the distribution of competences between administrative and ordinary jurisdiction, the administrative judge can decide on “fundamental” rights only when they fall among the fields belonging to his exclusive jurisdiction. This theory was elaborated by the same Court almost forty years ago, when it recognized the non-degradability of a “fundamental” right, which would flow as individual right from the Constitution to the individuals and which could not become a legitimate interest even if it faces the administrative power. On the one hand, this because the legitimate interest has been considered – for a long time – a legal position unable to ensure an adequate protection to the special value of the fundamental rights. On the other hand, this theory was conceived as an answer to a practical issue: to overcome the inadequacy of the judicial protection the administrative judge could offer to all the legal positions belonging to his jurisdiction, both “fundamental” or not. Formally denying the presence of public powers in the dispute involving “fundamental” rights, the ordinary judge has been able to syndicate the legitimacy of the administrative action, becoming a model for the protection the administrative judge should have guaranteed to the legal position object of his decisions. As any emergency solution, this cannot be considered an efficient response on the long term: beyond the lack of theoretical foundations, its inefficiency descends from the uncertainty of the boundaries of the “fundamental” rights as legal positions. Beyond the introduction of an additional variable that complicates the identification of the responsible judge, the risk was that of being in presence of two different legal safeguards for equally “fundamental” legal positions, according to the recognition of this fundamentality by the judge. Thus the importance of solving this problem. Therefore, it has been necessary to go into the heart of public law: the Constitution and the values subject to its recognition and protection, to argue for the opportunity to lead them back to the two legal positions provided for by the same “Fundamental” law, both individual rights and legitimate interests. Moreover, the process of overcoming this emergency is allowed by the recognition, both in doctrine and case-law, of the legitimate interest as a concrete position that arises and has dialogue with the administrative power to allow a full protection of the private interest inside a public-law relationship. Finally, the changes the administrative judge and process have undergone, culminated in the adoption of the code of the administrative process, have enormously resized the sense of urgency derived from the inefficiency of its protection, providing it with all the instruments that the ordinary judge had adopted to protect the “fundamental” rights affected by the administrative powers. Rather than the civilization of the administrative judge, this has caused his constitutionalisation, being provided with the necessary instruments to guarantee the effective protection of the individual position involved in the exercise of official authority, both “fundamental” or not. Admitting that this emergency has been overcome would therefore not exclude the complete safeguard of the “fundamental” legal positions, but it would also guarantee the respect of other constitutional provisions, such as those which recognize the administrative judge as a fundamental element of our institutional balance and, therefore, guarantee his specific responsibilities.
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3

De, Stefani Adele. "Corpi legittimi e corpi esclusi. Una riflessione antropologica sulla corporeità come luogo di costruzione della differenza nelle politiche migratorie contemporanee." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2018. http://hdl.handle.net/10446/104980.

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Abstract:
In the aim of interrogate current migration politics as an exclusionary apparatus, the thesis developed an anthropological comment on body and corporality as the place where differences and borders are created. The attention concentrates on the contradictory process of recognition of political asylum that characterizes Italian and European politics, where a humanitarian approach combines with politics of securization and exclusion, having as main result the progressive substitution of asylum as a political and human right with a precarious concept of ‘humanitarian concession’. The recent grow of suspect towards refugees, often intended as ‘bogus’ or terrorists, and the connected sophistication of technologies of scrutiny, contributes in further restrict the possibilities of its achievement. Moving from these presuppositions, body is interrogate as the ‘site’ where humanitarian compassion and political repression meet, taking on actions of control and research of evidence on the identity and testimony, and selecting an increasingly narrow range of characteristics as legitimate for inclusion. Corporality can be therefore interpreted as a tool employed with the intention to confer legitimacy to politics sustaining an exceptional and discretionary inclusion and, in this sense, as an instrument used to develop and reinforce borders. It ultimately appears a precious observatory in order to individuate and investigate the ‘moral economies’ that regulate contemporary process of inclusion and exclusion, decreeing in this sense who is supposed to represent the ‘real refugee’ in current European political stage.
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4

MERCHIORI, Filippo. "LA DISAPPLICAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI DA PARTE DEL GIUDICE ORDINARIO." Doctoral thesis, Università degli studi di Ferrara, 2009. http://hdl.handle.net/11392/2389213.

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Abstract:
The thesis has as principal object the power by the courts, disapplying unlawful administrative acts. In order to enhance the understanding and location of the court system in our country, was first traced the historical evolution of the system of administrative justice in Italy through a comparison with the experience of other European states and a description of the many important steps that led to the recognition of separation between the courts and the administrative judge. Described the current system, therefore, I thogh to deepen the relationship between the two different jurisdictions, the limits and criteria for apportionment between them. Starting from the court which was set up under Law No 2248 of 1865, and in particular the estimates contained in Articles 4 and 5 of Annex E of the same, the study focused in particular on the disapplication by the courts. Described and defined the institute, were addressed, in particular, some problems closely related to that case is given in relation to its area of operation. Finally, I analyzed the relationship is between the disapplication and one of the most discussed topics in public administration today, namely, compensation of legitimate interests.
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5

UNGARI, TRASATTI CAMILLO. "L’Accordo di integrazione della legittima." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2008. http://hdl.handle.net/2108/569.

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6

MUNARI, GIACOMO. "Pianificazione successoria:tradizione e attualità." Doctoral thesis, Università degli studi di Genova, 2021. http://hdl.handle.net/11567/1058036.

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Abstract:
In today's society there is often a need to divest oneself of assets and dispose of one's wealth in advance of one's departure in an attempt to satisfy the interests of one's loved ones and to avoid the onset of future disputes between the beneficiaries of bequests mortis causa. The purpose of this work is to provide an overall view of some of the tools that private individuals can use and to offer, in the concluding part, food for thought "de iure condendo", with the hope of regulatory changes that can modernize the Italian law of succession, in harmony with the emerging needs of society.
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7

Quaglia, G. "L'ATIPICITÀ DEI VIZI DI LEGITTIMITA'." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2014. http://hdl.handle.net/2434/230551.

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Abstract:
La tesi approfondisce il tema dei vizi di legittimità del provvedimento amministrativo. In particolare, il lavoro è suddiviso in cinque capitoli. Nel primo si analizza la progressiva tendenza della giurisprudenza a ricondurre ad unità, sia da un punto di vista sostanziale che processuale, tutti e tre i vizi di legittimità. Nel secondo capitolo si analizza qual'è stato l'impatto della Costituzione sulla tripartizione dei vizi da sempre indicata nei testi normativi, con il fine di confermare la costituzionalità del principio di atipicità dei vizi. Nel terzo capitolo viene approfondito il rapporto tra vizi di legittimità e motivi di ricorso giurisdizionale e viene evidenziato che ciò che rileva nel sindacato di legittimità sono le censure sostanzialmente proposte ma non anche gli stati vizianti del provvedimento impugnato. Nel quarto capitolo viene indagato, per poi essere escluso, se la tripartizione dei vizi può avere qualche utilità nello svolgimento dell'istruttoria processuale condotta dal giudice amministrativo che sia stato adito per verificare la legittimità dell'atto. Nel quinto ed ultimo capitolo si traggono le conclusioni dello studio, in particolare ci si sofferma sulla generale irrilevanza della tripartizione dei vizi e sulla sua attuale utilità esclusivamente forense-giudiziaria, che suggerisce l'opportunità di intendere la illegittimità che viene in rilievo nel processo amministrativo come non tipizzabile difformità dalla normativa che disciplina l'esercizio del potere amministrativo, sempre che tale violazione abbia leso una situazione giuridica soggettiva. Trasversalmente si dà atto inoltre della generalizzabilità del principio di atipicità dei vizi in tutti i contesti in cui si pone una questione di legittimità, ossia non solo nel processo amministrativo, che viene maggiormente approfondito, ma anche con riguardo al controllo amministrativo e all'esercizio del potere di autotutela. In ognuno di tali contesti, infatti, pur caratterizzati da diversi limiti e peculiarità, l'illegittimità può essere definita prescindendo dalla tipica ripartizione degli stati vizianti.
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8

Marongiu, Paola <1973&gt. "Il legittimo affidamento nell'esperienza fiscale italiana, tedesca ed europea." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2265/1/marongiu_paola_tesi.pdf.

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Abstract:
La tesi di dottorato riguarda il principio del legittimo affidamento nell'esperienza fiscale italiana, tedesca ed europea. La tesi è articolata in tre distinte parti. La prima muove dall’analisi della dottrina pubblicistica italiana e tedesca, con particolare attenzione all’origine e alla fonte del legittimo affidamento: il principio civilistico della buona fede ovvero quello della certezza dei rapporti giuridici. La seconda parte affronta il principio del legittimo affidamento nella disciplina fiscale ed è suddivisa in due distinte sezioni, una relativa all’ordinamento italiano, l’altra a quello tedesco. In particolare, l’attenzione è rivolta, in entrambe le sezioni, a verificare l’interrelazione del legittimo affidamento con il principio di irretroattività della legge e, quindi, l’esistenza, o meno, di un vincolo per il legislatore e con il principio di legalità per quanto concerne i rapporti con l’Amministrazione finanziaria, con particolare riferimento alla possibilità, per quest’ultima, di intervenire in malam partem, con effetti retroattivi. Lo sviluppo di questa seconda parte è stato condotto attraverso una disamina della dottrina e della giurisprudenza di merito e costituzionale che in Germania prima e in Italia dopo hanno proposto diverse ricostruzioni. La terza parte, infine, è dedicata all’analisi del legittimo affidamento nella giurisprudenza della Corte di Giustizia. In particolare, si è cercato di mettere in evidenza come l’Organo di Giustizia comunitaria abbia elaborato e interpretato il principio in esame e sia giunto ad annoverarlo nell’alveo dei principi di diritto comunitario.
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9

Marongiu, Paola <1973&gt. "Il legittimo affidamento nell'esperienza fiscale italiana, tedesca ed europea." Doctoral thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2009. http://amsdottorato.unibo.it/2265/.

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Abstract:
La tesi di dottorato riguarda il principio del legittimo affidamento nell'esperienza fiscale italiana, tedesca ed europea. La tesi è articolata in tre distinte parti. La prima muove dall’analisi della dottrina pubblicistica italiana e tedesca, con particolare attenzione all’origine e alla fonte del legittimo affidamento: il principio civilistico della buona fede ovvero quello della certezza dei rapporti giuridici. La seconda parte affronta il principio del legittimo affidamento nella disciplina fiscale ed è suddivisa in due distinte sezioni, una relativa all’ordinamento italiano, l’altra a quello tedesco. In particolare, l’attenzione è rivolta, in entrambe le sezioni, a verificare l’interrelazione del legittimo affidamento con il principio di irretroattività della legge e, quindi, l’esistenza, o meno, di un vincolo per il legislatore e con il principio di legalità per quanto concerne i rapporti con l’Amministrazione finanziaria, con particolare riferimento alla possibilità, per quest’ultima, di intervenire in malam partem, con effetti retroattivi. Lo sviluppo di questa seconda parte è stato condotto attraverso una disamina della dottrina e della giurisprudenza di merito e costituzionale che in Germania prima e in Italia dopo hanno proposto diverse ricostruzioni. La terza parte, infine, è dedicata all’analisi del legittimo affidamento nella giurisprudenza della Corte di Giustizia. In particolare, si è cercato di mettere in evidenza come l’Organo di Giustizia comunitaria abbia elaborato e interpretato il principio in esame e sia giunto ad annoverarlo nell’alveo dei principi di diritto comunitario.
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10

TRIVELLONI, SABRINA. "Danno da perdita di chance e lesione dell’interesse legittimo." Doctoral thesis, Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", 2013. http://hdl.handle.net/2108/201833.

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Books on the topic "Legittimi"

1

Giandomenico, Giovanni Di. Il danno risarcibile per lesione di interessi legittimi. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2004.

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2

Spampinato, Biagio. Tipologia degli interessi legittimi e forme di tutela. Torino: G. Giappichelli, 2010.

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3

La tutela delle posizioni "strumentali" del lavoratore: Dagli interessi legittimi all'uso delle clausole generali. Milano: A. Giuffrè, 1988.

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4

Lionti, Salvatore Pensabene. Analisi di taluni profili della responsabilità della pubblica amministrazione per la lesione degli interessi legittimi. Torino: G. Giappichelli, 2004.

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5

Cattaneo, Giovanni. Della filiazione legittima. Bologna: N. Zanichelli, 1988.

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6

Gicca, Enzo. Legittima difesa: Romanzo. Roma: Serarcangeli, 1989.

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7

Varenna, Italy) Convegno di studi di scienza dell'amministrazione (54th 2008. La responsabilità della pubblica amministrazione per lesioni di interessi legittimi: Atti del LIV Convegno di studi di scienza dell'amministrazione ... : Varenna, Villa Monastero, 18-20 settembre 2008. Milano: A. Giuffrè, 2009.

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8

Rosati, Annalisa. La tutela giuridica dei figli nei procedimenti di separazione e di divorzio: Equiparazione dei diritti tra figli legittimi, naturali e della biotecnologia : orientamanti giurisprudenziali e normativa internazionale. Firenze: L'autore libri Firenze, 2002.

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9

Bucelli, Andrea. I legittimari. Milano: Giuffrè, 2002.

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10

Bucelli, Andrea. Dei legittimari. Milano: Giuffrè, 2012.

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Book chapters on the topic "Legittimi"

1

Siciliano, Domenico. "«Al privato onesto un'arma legittima». Per una genealogia della legittima difesa tra il moderamen inculpatae tutelae e la difesa legittima del diritto penale fascista." In Studi e saggi, 39–93. Florence: Firenze University Press, 2020. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-202-7.05.

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Abstract:
The contribution is meant to reconstruct the crucial passage from the ‘liberal’ conception of self defence (e.g.: Carrara) to that of the Positive School (for all: Fioretti), which was further articulated by Fascist criminal legal doctrine (Manzini, the Rocco brothers) and imposed with the Italian penal code of 1930. The former conception, in the wake of Beccaria and his thematisation of crime as a political and social problem, does not fundamentally allow the deadly self-defence in the protection of property. For the latter, the ‘subjects’ have a ‘right’ to defend their property, and with it society, even by deadly force. The contribution highlights the partially dissonant voice of the Court of Cassation, which in one opinion reminded the Fascist state the intrinsic weakness of such a conception
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2

Cooper, Kate. "Poteri invisibili: la matrona cristiana tra obsequium e autorità legittima all’epoca di Sant’Agostino." In Haut Moyen Âge, 11–21. Turnhout: Brepols Publishers, 2007. http://dx.doi.org/10.1484/m.hama-eb.3.511.

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3

"Competenze, prassi e legittimità profetica del Dante dictator illustris." In Le lettere di Dante, 105–30. De Gruyter, 2020. http://dx.doi.org/10.1515/9783110590661-006.

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4

Varanini, Gian Maria. "Legittimità implicita dei poteri nell’Italia centro-settentrionale del tardo medioevo." In La légitimité implicite, 223–39. Éditions de la Sorbonne, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.psorbonne.6619.

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5

Vercellone, Federico. "Il katéchon e la legittimità del nostro tempo. Note su estetica e teologia politica." In L'archetipo cieco, 119–39. Rosenberg & Sellier, 2021. http://dx.doi.org/10.4000/books.res.7415.

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6

Evangelisti, Paolo. "La costruzione di un paradigma per la legittimità istituzionale: i discorsi medievali sulla natura della moneta." In La légitimité implicite, 169–98. Éditions de la Sorbonne, 2015. http://dx.doi.org/10.4000/books.psorbonne.6586.

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