Academic literature on the topic 'Lavoro interprofessionale'

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Journal articles on the topic "Lavoro interprofessionale"

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Ridolfi, Luciana. "Le professioni sociali e sanitarie emergenti: vincoli, opportunitŕ e strumenti per l'integrazione interprofessionale." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 4 (January 2013): 83–101. http://dx.doi.org/10.3280/sa2012-004005.

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Abstract:
Oggi tutti gli attori del sistema-salute (medici, infermieri, dirigenti, cittadini) concorrono alla costruzione di reti di relazioni in grado di scambiarsi risorse: la governance che ne risulta supera l'autoreferenzialitŕ degli interessi corporativi e induce i diversi professionisti alla ri-negoziazione dei rispettivi ambiti di competenza. Attraverso i concetti di lavoro di rete, di community care, di shared care, l'autore propone una riflessione su alcuni temi quali: il confronto interprofessionale e le strategie per lo sviluppo di una "cultura dell'integrazione", le opportunitŕ (e le criticitŕ) associate alla crescita del numero e dei profili delle professioni sanitarie e sociali, l'esigenza di implementare nuovi modelli organizzativi fondati sulla reale autonomia operativa dei professionisti.
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de Berardinis, Daniela. "Ospedale e cronicità." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 3 (October 2021): 13–18. http://dx.doi.org/10.3280/pds2021-003003.

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Abstract:
Nel contesto ospedaliero le forme organizzative più idonee per consentire l'integrazione sono quelle che prevedono l'istituzione di Servizi o Unità di Psicologia con funzioni di coor-dinamento per l'ottimale utilizzazione delle competenze psicologiche ai diversi livelli e per le attività necessarie ad una adeguata implementazione ed aggiornamento dei professionisti, della loro integrazione nelle diverse strutture operative ospedaliere e della collaborazione interprofessionale. La politica sanitaria centrata sul concetto di azienda come luogo in grado di gestire processi in modo efficace e efficiente presuppone una adeguata attenzione a quei fattori soggettivi che possono incidere sui costi e sulla produttività. Si tende ad una Psicologia Ospedaliera che sappia tenere insieme questi diversi bisogni, collocandoli in un orizzonte di analisi ed interventi specifici, fortemente integrati, che renda visibile la strategia "sistemica" e su questa costruisca sinergie ed alleanze. In campo scientifico e professionale si è affermato e consolidato il concetto che la salute sia un fenomeno multidimensionale, per cui occorre costruire una alleanza e una sinergia tra ricerca e intervento che abbia obiettivi condivisi e chiari. L'articolo resoconta dell'esperienza di collaborazione multiprofessionale nell'area delle malattie croniche nel contesto ospedaliero e pome la questione dei setting di lavoro e di ricerca congiunti come spazi dove diviene possibile costruire modelli di lavoro transdisciplinari.
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Iannone, Roberta. "Oltre la crisi? Condizioni e prospettive del lavoro a Roma." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 2 (June 2011): 5–129. http://dx.doi.org/10.3280/sa2011-002001.

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Abstract:
Lo studio analizza, dal punto di vista sociologico e nell'esame delle dinamiche dello sviluppo, le modalitŕ con cui il territorio romano si organizza rispetto ai criteri di competitivitŕ, inclusione e crescita. Si considerano in particolare come riferimenti guida quelli ritenuti determinanti per lo sviluppo sostenibile in una societŕ postmoderna: capacitŕ di agire, opportunitŕ, servizi e strumenti, diritti, competenze. L'analisi considera anche il confronto tra Roma e altre aree metropolitane italiane ed europee e valuta politiche, strumenti, servizi e condizioni dell'economia e della societŕ romana rispetto al tema guida della competitivitŕ dei sistemi locali attraverso i dati della Camera di Commercio, delle organizzazioni di impresa, della banca dati Excelsior, dei Fondi interprofessionali e dei dati sul lavoro e sulla formazione istituzionali.
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Zapata, Gabriela, María Irene Moyna, and Michael Miller. "Interprofessional learning to enhance Spanish communication skills in Latinx pharmacy students." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 9, no. 1 (April 10, 2022): 122–39. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.15.1.263.

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Abstract:
EN This case study focuses on an interdisciplinary educational experience in which university Pharmacy and Humanities early and late Spanish-English bilinguals were paired to translate questions related to sociobehavioral aspects of medication use. This work describes the personal and professional benefits reported by the translators and the prevailing themes from verbal negotiations. The participants were an undergraduate in Spanish, seven pharmacy professional doctorate students, and five Hispanic studies graduate students. After completing individual translations, students were paired and met virtually to create a final, collaborative version of their translation. Participants were subsequently invited to answer open-ended questions about their experience. Translators’ transcribed interactions and questionnaire responses became the basis for this article. Results show that the main reported perceived benefit was the participants’ improved language skills. The findings also suggest that length, quality, and richness of interactions depended on whether the members of the pairings exhibited mutual respect, curiosity, and empathy. Key words: INTERDISCIPLINARY INSTRUCTION, L2 SPANISH FOR PHARMACY STUDENTS, COMMUNITY-ORIENTED LEARNING, COLLABORATIVE TRANSLATION ES Este estudio de caso investiga una experiencia educativa interdisciplinaria en la que participaron 13 estudiantes universitarios, bilingües tempranos y tardíos en inglés y español, pertenecientes a las áreas de farmacia y humanidades. La investigación se centra en el proceso que siguieron los participantes, en parejas interdisciplinarias, para traducir un cuestionario sobre aspectos sociales y comportamentales concernientes al uso de medicamentos. Los participantes incluían una estudiante de licenciatura con especialización en español, siete estudiantes en un programa doctoral de farmacia y cinco estudiantes de posgrado en estudios hispánicos. Luego de realizar sus traducciones individuales, cada pareja de estudiantes se reunió virtualmente para crear una versión colaborativa final de la traducción. Al finalizar la tarea, se invitó a los participantes a responder una encuesta sobre su experiencia. Este artículo utilizó como datos las respuestas a la encuesta y las transcripciones de las interacciones de cada pareja. Los resultados indican que el beneficio principal fue la mejora de sus habilidades lingüísticas, y que la extensión, calidad y riqueza de las interacciones colaborativas dependía de si las parejas mostraban respeto mutuo, curiosidad y empatía. Palabras clave: INSTRUCCIÓN INTERDISCIPLINARIA, ESPAÑOL COMO SEGUNDA LENGUA PARA ESTUDIANTES DE FARMACIA, APRENDIZAJE ORIENTADO A LA COMUNIDAD, TRADUCCIÓN COLABORATIVA IT Questo studio si basa su un’esperienza formativa interdisciplinare in cui 13 studenti universitari bilingui precoci e tardivi di spagnolo-inglese sono stati accoppiati per tradurre domande relative ad aspetti socio-comportamentali sull’uso dei farmaci. Questo lavoro descrive i vantaggi personali e professionali riportati dai traduttori e i temi prevalenti delle loro negoziazioni verbali. I partecipanti erano uno studente universitario di spagnolo, sette dottorandi in farmacia e cinque studenti laureati in studi ispanici. Dopo aver completato le traduzioni individuali, i discenti si sono incontrati a coppie online per creare una versione finale e collaborativa delle loro traduzioni. In seguito gli stessi hanno risposto a domande a risposta aperta riguardo alla loro esperienza. Le trascrizioni delle interazioni e le loro risposte al questionario costituiscono i dati di questo articolo. I risultati mostrano che il beneficio principale riconosciuto dai partecipanti è stato il miglioramento delle competenze linguistiche; inoltre la lunghezza, la qualità e la ricchezza delle interazioni è dipesa anche dal fatto che i partecipanti abbiano mostrato rispetto, curiosità ed empatia reciproci. Parole chiave: ISTRUZIONE INTERDISCIPLINARE, SPAGNOLO COME LINGUA SECONDA PER STUDENTI DI FARMACIA, APPRENDIMENTO ORIENTATO ALLA COMUNITÀ, TRADUZIONE COLLABORATIVA
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Dissertations / Theses on the topic "Lavoro interprofessionale"

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ROSINA, BARBARA. "Genitorialità e patologia psichiatrica: sfide professiinali tra sostegno e tutela." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano-Bicocca, 2014. http://hdl.handle.net/10281/50466.

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Abstract:
Le problematiche fronteggiate da famiglie con bambini piccoli nelle quali un genitore presenta problemi di malattia mentale sono complesse (Alakus et al. 2007) e richiedono interventi integrati basati sulla partnership tra professionisti e servizi con mandati istituzionali differenti (Devaney, 2008; Sheehan, R. 2005; Wilson and Horner, 2005; Mowbray et al 2000, Fargion 2007). Famiglie nelle quali uno o entrambi i genitori hanno una malattia mentale necessitano di sostegno ed interventi particolari. L’attenzione alla complessità di situazioni caratterizzate dalla presenza di una patologia psichiatrica certificate è connessa tanto all’incidenza del fenomeno quanto alla necessità di individuare e sviluppare, a differenti livelli, adeguati strumenti. In situazioni nelle quali uno o entrambi i genitori hanno una diagnosi di malattia mentale l’intervento pone delle sfide particolari, ma in ogni caso stabilire una relazione collaborativa e di supporto con le famiglie, e nello stesso tempo proteggere i bambini da possibili danni, rappresenta una questione fondamentale nella quale il rischio più consistente è che la relazione tra genitori ed operatori dei servizi si strutturi in termini di una contrapposizione nella quale l’altro è percepito come avversario. La ricerca ha dimostrato in modo forte la rilevanza di una partnership tra i diversi soggetti per un riuscito intervento di promozione del benessere dei bambini (Ryburn, 1997; Littel, 2001; Heatherington and Baistow, 2001; Holland and Scourfield, 2004; Dawson and Berry, 2002; Cooper, 2004; Fargion 2007; Devaney, 2008). L’autrice, PhD all’Università di Milano Bicocca, presenta riferimenti normativi, teorie e metodologie di intervento nell’ambito della tutela dei minori e delle loro famiglie con particolare attenzione a situazioni di genitori con patologia psichiatrica. Inoltre fornisce i risultati della ricerca sulle rappresentazioni di assistenti sociali e psichiatri rispetto al significato ed all’utilità: 1. di interventi e strumenti professionali di sostegno e controllo delle competenze genitoriali dei pazienti psichiatrici; 2. della collaborazione interprofessionale. La ricerca, effettuata con obiettivi esplorativi e con tecniche qualitative, è stata svolta nella Regione Piemonte.
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PETRUZZO, Lidia. "Il sistema dei Fondi Paritetici Interprofessionali e le prospettive di sviluppo: il caso del finanziamento della formazione per gli apprendisti." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30688.

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Abstract:
According to Cedefop (European Centre for the Development of Vocational Training), in the next decade some 80 million job opportunities will be available as a result of replacement (retirement or a change of position) and 7 million new job openings will be created ex novo. Yet these opportunities will be useless without envisaging initiatives in terms of skills developing and updating for youth and workers. Young people – who are usually excluded from the labour market – are the main target of labour market reforms. Their future is frequently discussed, as is the way apprenticeships – intended as the development of basic skills – can be the best tool to enter the labour market. Lifelong education in times of crisis and with high rates of unemployment, can be the lever for meeting occupational and educational needs. To this end, funds such as Fondi Paritetici Professionali take on an important role to help demand and supply meet, particularly if one considers that they are joint bodies operating at territorial, sectoral and company level.
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GIOLI, Gaia. "La formazione continua ed i Fondi paritetici interprofessionali dopo la legge 28 giugno 2012, n. 92. Il caso di Fondoprofessioni." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30686.

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Abstract:
Lifelong learning policies are essential for the individuals employability at a European and Italian level. For this reason at both levels exist many tools to guarantee their financing. In Italy interprofessional training funds are the most important instruments. They are effective and free of charge for the State budget. However recent legislative developments can badly affect their financial activity. Aim of the research is to investigate the discipline of Italian interprofessional training funds and their possible evolution, focusing the attention on the professional field. The author conducts the analysis of the professional field and its link with lifelong learning supported by statistical data and interviews to employers (companies and professionals) and trade unionists. The purpose of this choice is to link interprofessional training funds with the context where they are active. The results of the research contain ideas for supporting interprofessional training funds as financing entities of lifelong learning. This is in contrast with the recent legislative evolution that stands for the use of financial resourses of interprofessional funds to finance unemployment benefits, notwithstanding the opposite will of all stakeholders.
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Gajo, P. C. "LA BILATERALITA' PER LO SVILUPPO DELLA FORMAZIONE CONTINUA: UN INTERVENTO PER FAR CRESCERE LE COMPETENZE MANAGERIALI DELLE PMI MILANESI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/375182.

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Abstract:
Training is widely considered a benefit for organizations: in order to be up-to-date and stay competitive, businesses constantly need to adapt their structures, whereas people need to acquire those skills that are most valued in the labour market. In Italy, there are few opportunities to update one’s skills and few possibilities to access lifelong-learning. The management and financing of training are a Government responsibility, but also Social Partners can play an active role. Both employers' associations and trade unions have gained more power, becoming active players in training management and in the promotion of supporting activities. They play a relevant role in matching national policies with industry and local needs through Interprofessional joint funds for lifelong learning. In this field, Social Partners have the responsibility to ensure the availability of financial tools to facilitate innovative projects, that otherwise could not be implemented by using the labour policy funds. In Italy, the initiatives to promote training activities are fragmented and insufficient. The issue is considerable relating to the small businesses. SMEs are more numerous and they contribute more to the Italian economy, but they lack managerial skills and have difficulties in investing in human capital. SMEs are characterized by such peculiar features that they require specific way of involvement and intervention. The funded training opportunities available are inefficient when related to the peculiar features of SMEs. We introduce here the pilot project developed by social partners in Milan through the economic resources of an Interprofessional fund. The goal was to support 20 SMEs in the skills analysis and to activate the necessary training. The focus was on the way to contact the businesses and the connection between the training and the shortcomings observed. In addition to this, we have made a comparison between the training activated in the project and the one traditionally organized by funds. A model of service to the SMEs has been built. The Social Partners have oriented the funding and then they have coordinated activities to overcome the cost constraints, they have sustained the SMEs' investments in training as a strategy for their growth.
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