Journal articles on the topic 'Lavoro educativo'

To see the other types of publications on this topic, follow the link: Lavoro educativo.

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the top 50 journal articles for your research on the topic 'Lavoro educativo.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Browse journal articles on a wide variety of disciplines and organise your bibliography correctly.

1

Stańkowski, Bogdan. "A. Zampetti, La strada educativa. Un approccio sistemico al lavoro educativo di strada, Roma 2016." Seminare. Poszukiwania naukowe. 2018(39), no. 3 (2018): 235–37. http://dx.doi.org/10.21852/sem.2018.3.22.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Braga, Piera Maria, Chiara Maria Bove, Mary Jane Moran, Robyn Brookshire, and Maria Aparecida Antero Correia. "Reciprocal learning: il confronto interculturale come dispositivo per la formazione degli educatori - insights da una ricerca tra Italia e Stati Uniti." Zero-a-Seis 23, no. 43 (March 12, 2021): 495–523. http://dx.doi.org/10.5007/1980-4512.2021.e72979.

Full text
Abstract:
Il tema della formazione a una “postura interculturale” fin dai servizi per la prima infanzia è al centro della riflessione contemporanea su come sostenere gli educatori impegnati in contesti educativi multiculturali. Cambiare prospettiva, decentrarsi, provare a vedere i fenomeni educativi da un altro punto di vista, vedere altrimenti sono competenze oggi necessarie per garantire la qualità del lavoro educativo in contesti educativi complessi e multiculturali. Come formare gli educatori che già lavorano nei servizi per l’infanzia a una cultura pedagogica aperta al dialogo interculturale e capace di cogliere nello spiazzamento culturale un’occasione di formazione e di allenamento al pensiero critico-riflessivo?A partire dai dati emersi da una ricerca sulla formazione degli educatori che ha coinvolto alcune educatriciin Italia e negli Stati Uniti, l’articolo propone una riflessione su come i processi di dialogo, confronto e scambio interculturale, mediati da video, possano essere dispositivi interessanti per promuovere lo sviluppo di una postura e non solo di strumenti per l’azione educativa in contesti multiculturali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Torlone, Francesca. "Lo specialista del trattamento per l'apprendimento trasformativo nei contesti penitenziari: la costruzione di identità del funzionario giuridico-pedagogico." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 103–27. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112008.

Full text
Abstract:
Le trasformazioni occorse nel tempo nella cultura del sistema penale e peni-tenziario hanno inciso sulla identità professionale dei professionisti della funziona-lità giuridico-pedagogica. Il passaggio ad una cultura "rieducante" del sistema-carcere nel secondo dopo-guerra ha messo in luce una nuova identità, un nuovo ruolo cui non sempre si accompagnano nuove consapevolezze e pratiche educative. Il contributo intende ricostruire l'identità di ruolo del funzionario giuridico-pedagogico all'interno delle professioni educative e formative. A tal fine sono utilizzati elementi di rappresentazioni degli attori organizzativi e prospettive identita-rie legate al modo in cui ogni istituto costruisce il senso della professionalità giuridi-copedagogica con i dispositivi in uso e alimenta la cultura del lavoro educativo in carcere. Il contributo si conclude con alcune riflessioni sulla configurazione del funzionario giuridico-pedagogico come "specialista del trattamento" in relazione alla sua capacità di gestire ogni elemento del proprio lavoro in chiave educativa e di co-struire in autonomia il senso del suo ruolo professionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Giullari, Barbara, and Giulia Rossi. "Le diseguaglianze nei percorsi formativi e nelle transizioni al lavoro in provincia di Bologna: promuovere contesti capacitanti." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 120 (February 2011): 215–32. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120011.

Full text
Abstract:
Lo scopo del saggio č illustrare i risultati piů significativi di un'esperienza di ricerca progettata nell'ambito della definizione di politiche locali per la promozione dell'apprendimento per tutto l'arco della vita in un contesto locale, avente quale oggetto la qualitŕ dei processi formativi e di transizione tra scuola e lavoro. I dati mostrano che gli esiti dei percorsi di istruzione e le transizioni verso il mondo del lavoro sono indissolubilmente legati, dispiegandosi in spazi dai confini sfumati. Si tratta di spostare l'attenzione di indagine dalla inclusione formale nella scuola e nel lavoro verso la comprensione della qualitŕ di questa inclusione (in riferimento alla stratificazione del sistema educativo, all'insuccesso scolastico, ai processi di precarizzazione del mercato del lavoro, ecc.) e della multidimensionalitŕ che caratterizza il divenire di processi di capacitazione/incapacitazione per comprendere ile illa scuola prima e il lavoro poi promuovono la libertŕ di agire e di scegliere il cammino che si ha ragione di apprezzare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Marselli, Riccardo. "La ricerca della sostenibilitŕ nel mercato del lavoro." RIVISTA DI STUDI SULLA SOSTENIBILITA', no. 1 (April 2011): 35–38. http://dx.doi.org/10.3280/riss2011-001007.

Full text
Abstract:
Il presente contributo č un estratto dell'intervento del professor Marselli al Forum del 2 Aprile 2009. L'autore, focalizzando l'attenzione sulle politiche del lavoro, offre un'interpretazione ai problemi della sostenibilitŕ. Analizzando le maggiori problematiche che caratterizzano l'attuale mondo del lavoro e le piů recenti politiche europee a sostegno del concetto di occupabilitŕ, viene esposta la necessitŕ di cambiare l'attuale processo educativo e formativo. Infatti, risulta sempre meno importante fornire competenze specifiche e professionalizzanti, mentre fondamentale č fare in modo che chi esce dal circuito formativo abbia delle competenze generali e facilmente trasferibili.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

De Maria, Francesco. "L'Operatore dello Sviluppo Umano nella cooperazione internazionale: dimensione formativa, ruolo professionale e competenze educative." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 129–55. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112009.

Full text
Abstract:
Il lavoro sviluppa una riflessione sul ruolo dei professionisti dell'educazione nella cooperazione internazionale, tentando di coniugare l'area dello Sviluppo Umano con quella della Formazione. Ci si muove su un terreno impervio dove in entrambi i casi la regolamentazione normativa, gli sbocchi occupazionali della formazione universitaria, il mercato del lavoro e le figure professionali presentano alcune criticità. Il campo della solidarietà internazionale esprime un bisogno di professionalizzazione delle proprie risorse umane; la dimensione formativa emerge come una categoria implicita e trasversale alle azioni di sviluppo che non può essere oggetto di interesse esclusivo di progetti realizzati in ambito educativo. Il contri-buto coglie queste sfide e, muovendosi da un'area disciplinare all'altra, cerca di definire i processi lavorativi, le aree di attività e le competenze educative dell'Operatore dello Sviluppo Umano, dunque del Professionista dell'Educazione che ricopre questo ruolo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Er, Simay Birce. "Review: Kagan, Olga, Carreira, Maria M., & Hitchins Chik, Claire (2017). The Routledge handbook of heritage language education: From innovation to program building. Taylor & Francis." EuroAmerican Journal of Applied Linguistics and Languages 8, no. 1 (March 31, 2021): 87–92. http://dx.doi.org/10.21283/2376905x.13.234.

Full text
Abstract:
EN The Routledge Handbook of Heritage Language Education successfully contextualizes heritage language education initiatives across a wide range of languages and geographical settings. It comprises an impressive range of studies that cover all levels of education and show the institutionalization process of heritage language education initiatives. The book is recommended reading for researchers, scholars, educators, language planners, and practitioners. Key words: HERITAGE LANGUAGE, INSTITUTIONALIZATION, MINORITY LANGUAGE, INNOVATION ES The Routledge Handbook of Heritage Language Education contextualiza con éxito las iniciativas educativas realizadas en el campo de las lenguas de herencia en una amplia gama de entornos geográficos. Incluye una impresionante variedad de estudios que abarcan todos los niveles educativos y muestran el proceso de institucionalización de las iniciativas de enseñanza de las lenguas de herencia. El libro está dirigido a investigadores, académicos, responsables de planificación lingüística y profesores de lenguas. Palabras clave: LENGUAS DE HERENCIA, INSTITUCIONALIZACIÓN, LENGUAS MINORITARIAS, INNOVACIÓN IT The Routledge Handbook of Heritage Language Education inquadra con esito positivo le iniziative di percorsi educativi che riguardano lo studio delle lingue ereditarie in numerose aree geografiche. Il lavoro comprende una gamma sorprendentemente vasta di studi che riguardano tutti i livelli di istruzione, e rivela il processo di istituzionalizzazione delle iniziative a livello educativo riguardanti le lingue ereditarie. Il libro è rivolto a ricercatori, studiosi, responsabili delle politiche linguistiche e insegnanti di lingua. Parole chiave: LINGUE EREDITARIE, ISTITUZIONALIZZAZIONE DI PERCORSI EDUCATIVI, LINGUE MINORITARIE, INNOVAZIONE
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Blossfeld, Hans-Peter, Sandra Buchholz, and Dirk Hofacker. "Globalizzazione, flessibilizzazione del lavoro e condizione giovanile: un quadro teorico." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 124 (December 2011): 17–35. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-124002.

Full text
Abstract:
Questo capitolo introduttivo fornisce un quadro teorico di riferimento per l'analisi del mercato del lavoro giovanile e le transizioni familiari nelle moderne societŕ globalizzate. Offre una definizione del concetto - spesso ambiguo - di globalizzazione, propone un innovativo indice empirico di misurazione del suo sviluppo nel corso degli ultimi decenni e definisce i meccanismi attraverso i quali la globalizzazione ha influenzato l'occupazione e la vita familiare dei giovani in Europa. Si osserva che le conseguenze della globalizzazione non sono state le medesime in tutti i paesi europei, ma che il loro impatto varia considerevolmente tra le differenti nazioni, dipendendo dal contesto istituzionale, fra cui ad esempio il regime di welfare, il sistema educativo e formativo e le caratteristiche dei mercati del lavoro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Buchholz, Sandra, and Karin Kurz. "Crescenti difficoltŕ a diventare un insider in Germania: ingresso e stabilizzazione dei giovani nel mercato del lavoro fra il 1984 e il 2002." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 124 (December 2011): 36–57. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-124003.

Full text
Abstract:
Questo articolo si interroga se l'instabilitŕ del lavoro sia in crescita tra i giovani in Germania e se, sempre fra i giovani, alcuni siano più a rischio di altri. L'analisi è basata sui dati elaborati dal German Socio-Economic Panel (Gsoep) e si riferiscono al periodo 1984-2002. Essi includono giovani della parte orientale e occidentale della Germania, nonché migranti appartenenti a tre differenti coorti nazionali. I risultati mostrano che i giovani tedeschi corrono maggiori difficoltŕ rispetto ad altri gruppi della popolazione nella fase di entrata nel mercato del lavoro e più precisamente sia nella fase di transizione dal sistema educativo a quello occupazionale, sia nella prima parte della loro carriera. Ciň provoca un incremento delle diseguaglianze tra i giovani in Germania.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Davida Pizzigoni, Francesca, and Alessia Rosa. "Musei scolastici e realtà maker: spazi di contaminazione educativa." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 132 (February 2022): 125–37. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132-s1008.

Full text
Abstract:
Il saggio riscopre il museo scolastico, supporto storico e polivalente, e ne delinea il valore educativo quale spazio di confronto tra scuola e territorio limitrofo. Lonta-no da una prospettiva unicamente storica, le attività didattiche inerenti al museo scolastico si delineano in un più vasto orizzonte interdisciplinare e di innovazione. Il contributo propone la prototipazione 3D e gli spazi maker quali ambiti di lavoro a supporto delle dinamiche di prossimità tra scuola e realtà circostanti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
11

Rosa Sgambelluri, Antinea Ambretti, and Carmen Palumbo. "Il nido d’infanzia come spazio educativo ed inclusivo per l’espressione della corporeità ludiforme." IUL Research 2, no. 4 (December 22, 2021): 93–109. http://dx.doi.org/10.57568/iulres.v2i4.185.

Full text
Abstract:
Il presente lavoro intende riflettere sull’importanza del nido come momento di apprendimento attraverso un’azione educativa costante e collaborativa che si esplica nella programmazione e nella realizzazione di buone prassi didattico-inclusive. La prospettiva è garantire il successo formativo del bambino partendo dalla capacità di interpretare e organizzare sistemi di formazione più estesi (Chiappetta Cajola, 2017), in grado di formare e valorizzare esperienze ludiformi (Ambretti, Palumbo, Lavega & Sibilio, 2018), riconosciute come substrato per i futuri apprendimenti scolastici.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
12

Boffo, Vanna. "L'Università per le professioni educative e formative." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 112 (March 2021): 27–47. http://dx.doi.org/10.3280/qua2020-112003.

Full text
Abstract:
Il tema al centro dell'interesse dell'articolo riguarda il rapporto fra formazione e lavoro e, conseguentemente, un rinnovamente del significato di epistemologia professionale all'interno dei Corsi di Studio Magistrali di area pedagogica. La do-manda principale della ricerca è inerente al modo di indagare e costruire una epi-stemologia per le professioni educative e formative. Viene proposta l'adozione del-la matrice TECO-D per le competenze educativo-formative dando evidenza della sua applicazione all'offerta formativa proposta dal CdS LM 57 e 85 dell'Università degli Studi di Firenze. La matrice viene indagata attraverso l'applicazione alla Scheda SUA, offrendo una dimostrazione del rapporto fra la definizione di una epistemologia professionale e le competenze da utilizzare per le professioni educative e formative.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
13

Brambilla, Rossana. "Critica della pedagogia e teoria critica dell'educazione." COSTRUZIONI PSICOANALITICHE, no. 23 (May 2012): 105–20. http://dx.doi.org/10.3280/cost2012-023008.

Full text
Abstract:
Teoria critica e pedagogia non hanno mai dialogato profondamente. I pedagogisti affermano che il loro oggetto di studio sia l"educazione. Ma il loro punto di vista non gode di una dignitŕ scientifica, riconosciuta anche dalle altre discipline. Le teorie pedagogiche oscillano soprattutto tra definizioni di valori da perseguire nel lavoro educativo e proposte di tecniche per gestire l"educazione, spesso importate dalla psicologia e dalla psichiatria. Questo impedisce ai processi educativi di produrre effetti di emancipazione sociale e culturale. Ma nella Teoria critica, e in particolare nel pensiero di Adorno e Horkheimer, troviamo le coordinate capaci di portare una disciplina, e anche la pedagogia, verso la scoperta dei suoi compiti "critici".
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
14

Pasquale, Gianna. "L'accoglienza dei minori stranieri non accompagnati in Italia: ambivalenze normative e istanze educative." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 306–45. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9793.

Full text
Abstract:
I minori stranieri non accompagnati rappresentano una componente significativa dei flussi migratori in Italia non solo dal punto di vista numerico, ma anche per le caratteristiche e le peculiarità che li contraddistinguono. Nel presente lavoro si fornisce, innanzitutto, un resoconto dell'evoluzione statistica del fenomeno dei minori stranieri soli. Successivamente, viene esaminata la complessa condizione di questi minori sotto il profilo giuridico e socio-educativo per capire quali sono i loro reali bisogni da soddisfare per garantire accoglienza e soprattutto un'effettiva integrazione. In questa prospettiva, vengono analizzate le ultime leggi riguardanti i minori stranieri non accompagnati per evidenziarne le problematicità e le ambivalenze che devono essere superate al fine di realizzare un sistema di accoglienza efficace. Infine, viene presa in esame la figura del tutore volontario, previsto dall'attuale normativa come garante della tutela del minore, che, secondo l'autore, dovrebbe assumere anche una valenza educativa e che perciò dovrebbe acquisire specifiche competenze educative e interculturali per comprendere i bisogni del minore e promuovere la sua piena integrazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
15

Galdieri, Michela, and Emanuela Zappala. "Strumenti e approcci per la valutazione delle capacità comunicative di alunni con Disturbo dello Spettro Aut." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 189–204. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12483.

Full text
Abstract:
In presenza di alunni con Disturbo dello Spettro Autistico con bisogni comunicativi complessi, il processo valutativo costituisce l'esito di uno scambio tra i diversi attori sociali impegnati nella co-progettazione del percorso educativo e didattico, nella rilevazione delle capacità dell'alunno, delle barriere e dei facilitatori presenti nel contesto. L'obiettivo del presente lavoro è di individuare strumenti valutativi e auto-valutativi che possano favorire gli apprendimenti, anche in un'ottica metacognitiva, con particolare attenzione all'approccio della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) in ambito educativo, con lo scopo di acquisire informazioni ex ante sulle conoscenze, abilità e competenze, ma anche di monitorare il processo di insegnamento-apprendimento e il grado di coinvolgimento e partecipazione degli studenti alle attività didattiche.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
16

Di Gennaro, Diana Carmela, Michele Domenico Todino, Paola Aiello, and Maurizio Sibilio. "I luoghi dell'educazione: percorsi multimediali per promuovere l'orientamento al lavoro in un'ottica inclusiva." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (April 2021): 93–14. http://dx.doi.org/10.3280/erpoa1-2021oa11521.

Full text
Abstract:
Il processo di definizione identitaria che sta caratterizzando le professioni educative in ragione della recente normativa (DDL 2443/2017 e D.M. 378/18) ha evidenziato, tra le altre, la necessità di delineare percorsi di orientamento al lavoro in grado di supportare tutti gli studenti verso una costruzione consapevole della propria identità professionale, con un'attenzione specifica anche agli studenti che presentano disabilità, DSA o particolari condizioni di disagio che potrebbero influire sul loro futuro lavorativo.Con tale finalità, nell'ambito del progetto POT cui il Dipartimento di Scienze Umane, Filosofiche e della Formazione dell'Università di Salerno ha partecipato in qualità di partner, sono stati realizzati dei percorsi multimediali che consentono una navigazione dei luoghi dell'educazione.La tecnologia digitale scelta è GSuite e, più nel dettaglio, Google Moduli, che è stato adattato per presentare contenuti audiovisivi rispetto ai quali gli studenti della L-19 sono chiamati a riflettere su specifici aspetti dell'agire educativo rispondendo ad alcune domande-stimolo.È stato inoltre predisposto un breve questionario con il duplice obiettivo di verificare, da un lato, se questi percorsi multimediali si sono rivelati realmente utili e, dall'altro, di esplorare le prefigurazioni professionali dei partecipanti per fornire forme di supporto personalizzate e calibrate sui bisogni di orientamento individuali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
17

Galdieri, Michela. "Flessibilità e adattamento al cambiamento nella trasposizione didattica a distanza." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 1 (June 2020): 477–503. http://dx.doi.org/10.3280/ess1-2020oa9936.

Full text
Abstract:
Il lavoro presenta una lettura in chiave semplessa del processo di insegnamento-apprendimento nell'ambito della didattica a distanza e una riflessione sulle dinamiche educative ridefinite dalle tecnologie digitali. I mutati scenari sociali, politici ed economici correlati al sopraggiungere dell'inaspettata emergenza sanitaria, hanno sollecitato, anche in ambito educativo, la ricerca di pratiche didattiche flessibili ed innovative, la rivisitazione dei tempi e dei luoghi della didattica e la rimodulazione del modus operandi del docente la cui professionalità si esplica nel suo ruolo proattivo, trasformativo e nella sua capacità, talvolta, inconsapevole, di destrutturare itinerari conoscitivi ed esperienziali generando nuove ed originali forme di agire didattico. L'esperienza svolta presso l'Università degli Studi del Sannio di Benevento nel percorso formativo dei 24 CFU attraverso la somministrazione di un questionario a centottantatré studenti, ed estesa anche a cinquantadue docenti campani, disciplinaristi e non di sostegno, propone una riflessione sul tema della trasposizione didattica in modalità e-learning a partire da una progettualità educativo-didattica in linea con il bisogno del discente di autodeterminazione dei propri apprendiment
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
18

Dordit, Luca. "La valutazione dei sistemi educativi: alcune linee di tendenza nei processi di riforma in corso in area OCSE." RIV Rassegna Italiana di Valutazione, no. 49 (May 2012): 73–76. http://dx.doi.org/10.3280/riv2011-049005.

Full text
Abstract:
Il lavoro intende ricostruire alcune tra le principali linee di tendenza osservabili nei processi di riforma dei sistemi di valutazione dei sistemi educativi a livello nazionale, sulla base delle molteplici attivitŕ di ricerca compiute dall'OCSE negli anni recenti. Per tracciare il quadro dei principali elementi comuni ai processi riformatori, inizialmente si prendono in esame gli approcci ispirati alle logiche di accountability e di improvement, applicati alla valutazione nel settore dell'education. Si introducono successivamente le quattro dimensioni in cui l'OCSE articola il sistema valutativo: accertamento degli esiti di apprendimento degli studenti (student assessment), valutazione della performance degli insegnanti (teacher appraisal), valutazione delle istituzioni scolastiche (school evaluation) e valutazione complessiva del sistema educativo (system evaluation). Infine vengono riprese ed approfondite alcune tendenze comuni, riscontrabili sul piano internazionale per ciascuna delle dimensioni considerate.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
19

Paradiso, Loredana. "Dai diritti del bambino nel percorso adottivo al lavoro educativo e psicosociale per il successo dell'adozione." MINORIGIUSTIZIA, no. 4 (March 2019): 70–79. http://dx.doi.org/10.3280/mg2018-004008.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
20

Moret, Francesco, Giovanni De Sario, and Diego Saccon. "Pratiche di riabilitazione psicosociale: un progetto di coaching sociale e abitativo." MISSION, no. 52 (October 2019): 45–49. http://dx.doi.org/10.3280/mis52-2018oa8086.

Full text
Abstract:
Nel presente lavoro si analizza un progetto di coaching sociale e supporto all'abitare del Ser.D. dell'AULSS 4 Veneto Orientale dedicato a pazienti che necessitano di interventi di riabilitazione psicosociale nell'ottica del recovery.Vengono presentate sia le caratteristiche del dispositivo riabilitativo che una valutazione quantitativa degli esiti di un gruppo di 29 pazienti trattati nell'arco temporale 2015-2018.La valutazione quantitativa è stata effettuata utilizzando un questionario elaborato assumendo come riferimento la scala HoNOS. Si accenna inoltre alla dimensione narrativa della relazione attraverso due frammenti di interazione paziente-educatore con il fine di evidenziare come l'affiancamento educativo permetta all'operatore di diventare per il paziente un mediatore psichico ed allo stesso tempo un potenziatore delle sue social skills.Benché siano evidenti i limiti metodologici insiti nel campione numericamente esiguo, nel carattere osservazionale del lavoro e nell'uso di un questionario non validato, la maggior parte dei casi trattati mostra un miglioramento nei punteggi relativi alle competenze psicosociali, che è più evidente in quelli che hanno avuto almeno 18 mesi di trattamento.In conclusione si ritiene opportuno dare continuità al progetto estendendone l'applicazione e migliorando nel contempo la valutazione degli esiti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
21

Velasco, Veronica, and Luca Vecchio. "L'efficacia di un intervento educativo-promozionale per la prevenzione della guida in stato alterato." PSICOLOGIA DELLA SALUTE, no. 2 (July 2011): 139–56. http://dx.doi.org/10.3280/pds2011-002009.

Full text
Abstract:
Viene qui illustrato un intervento educativo-promozionale volto a prevenire la guida in stato alterato tra i giovani adulti. L'intervento č stato sviluppato facendo riferimento a un modello teorico che integra i modelli socio-cognitivi della psicologia della salute con la teoria delle. Esso si propone di rendere le persone consapevoli dei propri comportamenti e di accrescere le loro risorse personali, al fine di aumentare il controllo che possono esercitare sulle proprie decisioni e condotte. L'intervento č articolato in 7 unitŕ di lavoro, da implementare in piccoli gruppi, e prevede l'utilizzo di metodologie attive. L'efficacia dell'intervento č stata verificata confrontando i cambiamenti nei comportamenti e negli orientamenti verso la guida in stato alterato dei partecipanti con quelli riscontrati in un gruppo di controllo coinvolto in un intervento solo informativo. Per la valutazione si č fatto ricorso a metodologie quantitative e qualitative. I risultati hanno messo in luce come l'intervento sia stato in grado di modificare sia i comportamenti legati alla guida in stato alterato sia diverse determinanti psico-sociali che possono essere considerate antecedenti del comportamento attuale e futuro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
22

Tironi, Gloria, Maria Luisa Valenta, and Marta Mariani. "Il progetto “Autoscatto”: un intervento educativo nei disturbi del comportamento alimentare mediante l’utilizzo del Modello Transteorico del Cambiamento di Prochaska e Diclemente." IJEDO 4 (June 29, 2022): 14–19. http://dx.doi.org/10.32044/ijedo.2022.04.

Full text
Abstract:
I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione rappresentano una problematica significativa all’interno della salute pubblica. Un importante approfondimento teorico sui trattamenti è fornito dalle linee guida regionali e nazionali, quali l’allegato 1 alla delibera 668 del 2017 della Regione Friuli-Venezia Giulia e il documento “Appropriatezza clinica, strutturale e operativa nella prevenzione, diagnosi e terapia dei disturbi dell’alimentazione” pubblicato nel 2013 dal Ministero della Salute. Lo scopo del seguente articolo è descrivere la progettazione e l’esecuzione di un intervento educativo, svolto su un singolo caso con diagnosi di bulimia nervosa, finalizzato l’aumento della motivazione al cambiamento. Il lavoro ha previsto una prima fase per l’individuazione delle aree di intervento e il successivo progetto educativo ha previsto l’utilizzo del Modello Transteorico del Cambiamento di Prochaska e Diclemente con attività per l’aumento della motivazione al cambiamento della persona presa in carico. Il progetto realizzato e i risultati positivi ottenuti hanno dimostrato che tramite l’applicazione del Modello Transteorico del Cambiamento è possibile lavorare sull’importante aspetto motivazionale con l’utilizzo di schemi specifici sul cambiamento, di aspetti psicologici e comportamentali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
23

Altomari, Natalia, and Antonella Valenti. "Gamification as a tool for learning and assessment of soft skills at school." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 23, no. 1 (February 4, 2023): 161–69. http://dx.doi.org/10.36253/form-13765.

Full text
Abstract:
Learning and assessing new skills is a challenge in education that teachers must take up primarily, playing a key role in the educational success of each student. With this perspective, soft skills (or transversal skills) are often considered of secondary importance, instead, if developed properly, they are among the skills required in the world of work, as well as in the purely educational world. Such skills, activated and enhanced through an innovative tool such as gamification, could be an answer to this gap. Serious games, in fact, are not only a means of entertainment or playfulness but are increasingly finding their place in the educational field. La gamification come strumento di apprendimento e di valutazione delle competenze trasversali a scuola. L’apprendimento e la valutazione di nuove abilità rappresentano una sfida nel settore educativo che deve essere colta principalmente dai docenti, giocando, questi, un ruolo fondamentale nel successo formativo di ciascuno studente. In quest’ottica, le soft skills (o abilità trasversali) vengono spesso considerate di secondaria importanza, invece, se sviluppate adeguatamente, rientrano tra le competenze richieste nel mondo del lavoro, oltre che in quello prettamente scolastico. Tali abilità, attivate e potenziate attraverso uno strumento innovativo quale la gamification, potrebbero rappresentare una risposta a questa lacuna. I serious game, infatti, non sono solo un mezzo di intrattenimento o ludico ma trovano sempre più spazio in ambito educativo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
24

Donathan Guido. "Sfide e potenziale per il futuro sviluppo agricolo in Giordania: ruolo dell'istruzione e dell'imprenditorialità." International Journal of Science and Society 4, no. 3 (September 29, 2022): 460–73. http://dx.doi.org/10.54783/ijsoc.v4i3.540.

Full text
Abstract:
Il documento esamina lo stato dello sviluppo agricolo in Giordania, le sfide attuali e il potenziale di sviluppo futuro. L'obiettivo dello studio è svelare il ruolo dell'istruzione e dell'imprenditorialità nella promozione dello sviluppo agricolo in Giordania attraverso: l'introduzione di nuove tecnologie nel settore; applicare una prospettiva di marketing moderna e globale e potenziare l'imprenditorialità giovanile. Questo studio si basa su un approccio teorico basato sulla ricerca secondaria e la ricerca primaria comprende due indagini sono state condotte in questo studio. Come vari studi, questo studio ha confermato che la scarsità d'acqua è la principale sfida allo sviluppo agricolo in Giordania e che il settore è meno sviluppato rispetto ad altri settori del paese. Tuttavia, questo studio ha aggiunto che la scarsa partecipazione dell'imprenditoria giovanile nel settore non è solo dovuta alla scarsità finanziaria e all'insufficiente conoscenza dei giovani, ma anche alla loro scarsa attitudine al lavoro nel settore. Pertanto, si suggerisce che vi sia la necessità di cambiare drasticamente il paradigma del sistema educativo per soddisfare le esigenze del mercato. Utilizzare anche il ruolo della R&S per migliorare la gestione delle risorse idriche e concentrarsi sulla desalinizzazione e il riutilizzo delle acque reflue e cambiare l'atteggiamento dei giovani nei confronti del lavoro in agricoltura. A ciò si aggiunge la necessità di fornire un maggiore supporto finanziario e tecnico per attrarre e aiutare i giovani imprenditori a investire nel settore. Di conseguenza, si presenterà un'opportunità per affrontare le sfide attuali e promuovere lo sviluppo futuro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
25

Di Palma, Davide. "Promote the learning of life skills in primary school through an innovative didactics’ proposal of motor-sports education." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 3 (December 31, 2022): 123–43. http://dx.doi.org/10.36253/form-13662.

Full text
Abstract:
The research work aims to emphasize the importance of motor and sports education in the training of people, starting from primary school, through the acquisition of life skills. In this regard, this work proposes an experimental motor education program to be developed in just 20 hours in primary schools, with the aim of increasing the educational level of young students in five key thematic area useful for stimulating the learning of the main life skills. The research methodology is based on an empirical approach, in line with several studies in the pedagogical field, which allows to observe and evaluate in detail the progress made by the students from the motor, social-relational and educational point of view. The results are measured by creating an evaluation protocol that is applied both before and after the administration of the experimental project. The research carried out fulfills the initial research purpose and it is the basis for future studies in the field of educational sciences aimed at the growth of the individual through a suitable institutional and didactic restructuring of motor and sport education in the school system. Promuovere l’apprendimento delle life skills nella scuola primaria attraverso una proposta didattica innovativa di educazione motorio-sportiva. Il lavoro di ricerca ha lo scopo di sottolineare l’importanza dell’educazione motoria e sportiva nella formazione delle persone, a partire dalla scuola primaria, attraverso l’acquisizione delle life skills. A tal proposito, questo lavoro propone un programma sperimentale di educazione motoria da sviluppare in sole 20 ore nelle scuole primarie, con l’obiettivo di aumentare il livello di istruzione dei giovani studenti in cinque aree educative utili a stimolare l’apprendimento delle principali life skills. La metodologia di ricerca si basa su un approccio empirico e osservativo, in linea con i principali studi in ambito pedagogico, che permette di analizzare nel dettaglio i progressi compiuti dagli studenti dal punto di vista motorio, socio-relazionale ed educativo. I risultati vengono misurati attraverso la realizzazione di un protocollo di valutazione che viene applicato nella fase precedente e successiva alla somministrazione del progetto sperimentale. La ricerca soddisfa lo scopo di ricerca iniziale, ed è la base per futuri studi nel campo delle scienze della formazione volti alla crescita dell’individuo attraverso una adeguata ristrutturazione istituzionale e didattica dell’educazione motoria e sportiva nel sistema scolastico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
26

Bini, Emanuela. "Rappresentazioni culturali della disabilità in contesti migratori. Risorse inclusive e approcci multidisciplinari in ambito scolastico e socio-sanitario." MONDI MIGRANTI, no. 3 (November 2022): 47–59. http://dx.doi.org/10.3280/mm2022-003003.

Full text
Abstract:
In Italia l'aumento del numero di alunni disabili migranti iscritti a scuola e presi in carico dai servizi socio-sanitari rappresenta un fenomeno piuttosto recente che implica la revisione di me-todologie di accoglienza e di accompagnamento nella costruzione del progetto educativo e ria-bilitativo al quale partecipa anche la famiglia. Nel lavoro di rete risulta necessario promuovere il dialogo tra le diverse rappresentazioni culturali della disabilità, considerando anche l'impatto del percorso migratorio sulla singola famiglia, rilevando eventuali contaminazioni dei quadri interpretativi, dinamica che promuove un bricolage culturale che influenza le modalità di cura e le aspettative di vita del minore. Nel presente articolo si indaga la necessità di individuare ri-sorse e strumenti capaci di facilitare la comunicazione tra genitori migranti, operatori socio-sanitari e insegnanti per favorire il dialogo tra diverse concezioni sulla disabilità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
27

Ballarino, Gabriele, and Hans Schadee. "Genere, origine sociale e disuguaglianza di istruzione nell'Italia contemporanea." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 120 (February 2011): 170–93. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120009.

Full text
Abstract:
Il lavoro studia l'andamento della disuguaglianza di opportunitŕ educative (Doe) di genere nell'Italia del secondo dopoguerra, e l'interazione tra questo e quello della Doe dipendente dalle origini sociali, intese sia come classe di origine che come livello d'istruzione dei genitori. Lo studio č condotto sui dati dell'Indagine nazionale sulla mobilitŕ sociale (1985) e dell'Indagine longitudinale sulle famiglie italiane (1997), e comprende 5 coorti di nascita decennali, dal 1920 al 1969. Si utilizza il modello logit cumulativo (logit ordinale) che consente di modellare insieme sia la disuguaglianza scolastica che l'espansione del sistema educativo. I risultati confermano in generale quanto giŕ noto in merito: la Doe di genere č diminuita, cosě come - in misura inferiore - quella legata all'origine sociale. Inoltre, le analisi mostrano che: a) la diminuzione della Doe di genere ha luogo ai livelli d'istruzione superiori, mentre nella scuola dell'obbligo persiste un vantaggio maschile; b) la diminuzione della Doe di genere č piů forte nelle classi agricole, dove le donne erano piů svantaggiate; c) a parte questo, la diminuzione č la stessa per tutte le classi di origine e per tutti i livelli d'istruzione delle famiglie di origine.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
28

Coppola, Cristina, Antonio Iannaccone, Monica Mollo, and Tiziana Pacelli. "Interazioni conversazionali, manipolazioni linguistiche e emergenza di abilità logiche in attività matematiche." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula, no. 9 (May 27, 2021): 9–31. http://dx.doi.org/10.33683/ddm.21.9.1.

Full text
Abstract:
In questo lavoro, in accordo con la prospettiva vygotskiana e focalizzando su alcuni aspetti della logica matematica, viene presentata una riflessione derivante da un insieme di ricerche che esplorano le relazioni tra linguaggio e sviluppo di abilità logiche. Si descrive la progettazione/implementazione di un dispositivo educativo, articolato in attività linguistico-manipolative realizzate in classi quarte di scuola primaria. Le attività si basano sulla costruzione e manipolazione di un linguaggio simbolico, socialmente condiviso, nato per far muovere un “bambino-robot” in una stanza. L’analisi qualitativa degli scambi sociali e del contenuto delle interviste di esplicitazione ha permesso di evidenziare come, attraverso il confronto dei diversi punti di vista, i bambini realizzano un processo dinamico di costruzione e negoziazione di significati matematici. In particolare, sono presentati alcuni temi comuni emersi dalle interviste che mostrano le modalità di elaborare le attività da parte dei bambini, collegate ad aspetti interindividuali e intraindividuali.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
29

Mancini, Giacomo, Nicole Righi, Elena Trombini, and Roberta Biolcati. "Intelligenza emotiva di tratto e burnout professionale negli insegnanti di scuola primaria. Una revisione della letteratura." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2022): 1–22. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13705.

Full text
Abstract:
La presente rassegna si propone di esaminare le pubblicazioni scientifiche internazionali che hanno indagato il rapporto tra l'Intelligenza Emotiva (intesa secondo il modello dei tratti e valutata attraverso questionari self-report), e il burnout professionale (caratterizzato da esaurimento emotivo, sentimenti di depersonalizzazione e ridotta autoefficacia) negli insegnanti di scuola primaria. Le recenti ricerche in questo campo, che non sono ancora state sufficientemente sistematizzate, sottolineano infatti l'importanza delle competenze emotive per facilitare e migliorare sia la prestazione lavorativa dei docenti, sia i processi di insegnamento-apprendimento. Alti livelli di Intelligenza Emotiva negli insegnanti sono correlati da un lato a una riduzione dello stress e dell'affaticamento emotivo, e dall'altro ad una maggiore soddisfazione personale nello svolgimento del proprio lavoro; inoltre, sono associati a migliori rapporti con tutti i protagonisti dell'ambiente educativo, con conseguenti effetti positivi sulla qualità della relazione con gli alunni e delle acquisizioni dei saperi.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
30

La Rocca, Concetta, Massimo Margottini, Rosa Capobianco, Gabriella Tassone, and Edoardo Casale. "The use of digital technologies for the construction of remote educational contexts in the nursery and in the kindergarten. An exploratory survey." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 21, no. 3 (December 31, 2021): 200–214. http://dx.doi.org/10.36253/form-10250.

Full text
Abstract:
This work reports the results of an exploratory survey conducted among educators and teachers of the educational sector 0-6 in the Municipality of Rome. Due to the lockdown caused by the spread of Covid 19, also in Rome, as in most part of the world, nursery and kindergarten operators have been forced to organize distance didactic, using digital tecnology, to maintain the relationship with children and their families. In order to understand the ways in which they organized distance learning and their opinions on the matter, an online questionnaire was created and submitted. Interesting findings emerged: all the respondents (n=318) put a lot of effort into the design of distance learning approaches even if almost all (except 5) declared that they had no training in the use of digital technologies for educational purposes and never had them previously adopted. L’uso delle tecnologie digitali per la costruzione di contesti educativi a distanza nel Nido e nella Scuola dell’Infanzia. Una indagine esplorativa. Questo lavoro riporta gli esiti di un’indagine esplorativa condotta tra gli educatori e i docenti del settore educativo 0-6 del Comune di Roma. A causa della chiusura determinata dalla diffusione del Covid 19, anche a Roma, come nel resto del mondo, le operatrici dei nidi e delle scuole d’infanzia hanno organizzato interventi educativi a distanza, utilizzando le tecnologie digitali, per mantenere la relazione con i bambini e le loro famiglie. Per conoscere le modalità, le tecnologie adottate e le loro opinioni in merito, è stato costruito un questionario distribuito online. Sono emerse questioni interessanti: tutte le rispondenti (n=318) hanno posto molto impegno nella progettazione di interventi didattici a distanza anche se la quasi totalità (eccetto 5) ha dichiarato di non avere alcuna formazione nell’uso delle tecnologie digitali a scopo educativo e di non averle mai adottate in precedenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
31

Galdieri, Michela, and Diana Carmela Di Gennaro. "Rethinking the didactic-educational space: suggestions for promoting school inclusion." Form@re - Open Journal per la formazione in rete 22, no. 1 (April 30, 2022): 308–21. http://dx.doi.org/10.36253/form-12609.

Full text
Abstract:
The central role played by space within the educational field, considered as a prerequisite for action, redefines the didactic experience through the meanings of design and organization, implying a systemic relationship between teacher, learner and contexts. The aim of this paper is to reflect upon the meanings of space, spatiality, accessibility and the opportunity to prepare educational and didactic places in which the inclusion of each and every one can be promoted, including pupils with complex communication needs. Indeed, for those pupils the absence of language, a partial or not very functional use of language can represent a limitation to well-being, an obstacle to activity and an impediment to participation to school context. Ripensare lo spazio didattico-educativo: suggestioni per promuovere l’inclusione scolastica. Il ruolo centrale dello spazio in ambito educativo, inteso come presupposto dell’azione, riconfigura l’esperienza didattica nei significati di progettazione e di organizzazione, implicando una relazione sistemica tra docente, discente e ambiente. L’obiettivo di questo lavoro è di riflettere sui significati di spazio, spazialità, accessibilità e sull’opportunità di predisporre luoghi dell’educazione e della didattica nei quali favorire l’inclusione di tutti e di ciascuno, ivi compresi, gli alunni con bisogni comunicativi complessi (BCC) nei quali l’assenza del linguaggio, un uso parziale o poco funzionale può costituire una limitazione al benessere, un ostacolo all’attività e un impedimento alla partecipazione nel contesto scolastico.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
32

ANNESE, MARIELLA, Maria Raffaella Lamacchia, Vito Cascione, and Cristina Sunna. "I poli per l’infanzia ZeroSei." Contesti. Città, territori, progetti 1, no. 1 (October 27, 2022): 173–93. http://dx.doi.org/10.36253/contest-13457.

Full text
Abstract:
La riforma del Sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino ai sei anni, approvata con il Decreto Legislativo n. 65/2017, attuativo della citata legge della “Buona scuola” interpreta, inaugura e declina in modo precipuo una nuova fase dell’evoluzione degli ambienti educativi e, attraverso la previsione dei caratteri distintivi dei Poli per l’infanzia (art. 3), si ritrovano anche gli elementi a partire dai quali identificare i poli per l’infanzia come luoghi urbani multifunzionali il cui carattere sociale oltrepassa il target dell’utenza principale, aprendosi alla comunità che insiste nel contesto urbano. Il lavoro guarda all’esperienza condotta da Regione Puglia dal 2017, nell’ambito della quale i Poli per l’infanzia ZeroSei vengono definiti con una chiara caratterizzazione urbana. I progetti esemplificativi di queste innovative strutture, esito di tre procedure concorsuali a regia regionale, assumono rilevanza non solo per essere stati concepiti sotto il profilo della qualità architettonica del manufatto e del rapporto tra spazio e apprendimento ma ancheper la loro capacità di integrarsi funzionalmente e fisicamente con lo spazio urbano circostante, per l'opportunità data dai contesti periferici in cui sono collocati di offrire una esperienza didattica integrata nella dimensione identitaria del quartiere rispetto al quale si pongono in forte continuità e relazione. L'occasione descritta, consente di trarre alcune prime riflessioni sul ruolo dello spazio educativo e dell’architettura degli spazi per l’apprendimento del target 0-6 per i diversi contesti urbani.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
33

Colombo, Maddalena. "Apprendimenti non formali ed informali in un contesto educativo formale integrato con le arti performative in quattro scuole elementari del Canton Ticino." Swiss Journal of Educational Research 36, no. 3 (September 20, 2018): 407–34. http://dx.doi.org/10.24452/sjer.36.3.5105.

Full text
Abstract:
Il saggio riporta alcune considerazioni scaturite nell’ambito del progetto “Teatro e Apprendimento”, svolto dalla Scuola Teatro Dimitri di Verscio in Canton Ticino con il sostegno del FNS. Il progetto ha introdotto delle pratiche di apprendimento “qualitativo”, ovvero informale, secondo un approccio olistico, per il quale è molto rilevante la dimensione socio-culturale. In questa prospettiva il teatro fornisce una chiave d’accesso privilegiata al patrimonio culturale. Il piano di ricerca ha incluso: un percorso formativo con gli insegnanti di 4 scuole elementari ticinesi; dei laboratori di movimento, canto e musica, lavoro sul testo d’autore, recitazione, drammatizzazione e improvvisazione; 4 messe in scena con protagonisti i soli bambini. La raccolta e analisi dei dati qualitativi da parte di un’équipe scientifica, ha seguito alcune ipotesi circa il rapporto tra teatro e apprendimento, messe a punto per meglio descrivere il procedimento riflessivo informale (apprendere dall’esperienza): Ipotesi della motivazione, della differenziazione, dell’affinamento tecnico, dell’integrazione, dell’interezza, dell’efficacia comunicativa o dell’emozione. Il materiale narrativo raccolto (schede personali, diari di bordo, interviste qualitative) mostra come gli apprendimenti più significativi sono riconducibili alla accresciuta capacità dei bambini di portare a termine un apprendistato formale nelle discipline artistiche. L’attività sperimentale ha favorito l’espressione emozionale e la creatività, l’integrazione dei partecipanti nel gruppo, tra originalità e ripetizione, tra razionalità e corporeità.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
34

Piazza, Roberta, and Simona Rizzari. "Verso la costruzione dell'identità professionale: un percorso di self-assessment per gli educatori del CdS L-19." EDUCATIONAL REFLECTIVE PRACTICES, no. 1 (April 2021): 65–77. http://dx.doi.org/10.3280/erpoa1-2021oa11514.

Full text
Abstract:
L'esperienza del tirocinio rappresenta per gli/le studenti/esse del CdS L-19 un'occasione fondamentale per rafforzare la loro identità professionale. In particolare, essa consente di apprendere a gestire con consapevolezza e intenzionalità le dinamiche del lavoro educativo; fornisce un'occasione strutturata per la verifica delle conoscenze acquisite durante il percorso di studi; è in grado di creare un collegamento diretto tra la didattica universitaria e contesti lavorativi. Tuttavia, non sempre tale esperienza, per quanto fondamentale, è in grado di accompagnare gli studenti nel loro percorso di costruzione identitaria.Il progetto POT "SUPER", a cui il CdS L-19 dell'Università di Catania ha preso parte, ha consentito di ripensare all'esperienza del tirocinio con una maggiore focalizzazione sui percorsi di autoapprendimento e autovalutazione degli/le studenti/esse. I referenti del progetto hanno organizzato un percorso di self-assessment per i/le tirocinanti, finalizzato a descrivere le esperienze realizzate e a individuare le competenze acquisite durante il percorso di tirocinio. Il presente contributo analizza la costruzione del percorso, che ha richiesto una sua rimodulazione in considerazione del COVID, e i primi risultati conseguiti.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
35

La Rocca, Concetta. "Triangolo del feedback per una valutazione trasparente e condivisa in ambienti digitali. Descrizione di una esperienza." EDUCATION SCIENCES AND SOCIETY, no. 2 (December 2021): 235–49. http://dx.doi.org/10.3280/ess2-2021oa12445.

Full text
Abstract:
Questo lavoro presenta i processi di feedback dialogico e circolare avviati nell'A.A. 2020/21, in un contesto didattico e valutativo trasparente e condiviso, nell'ambito dei due laboratori online, a cui hanno partecipato in totale 41 studenti, che sono parte del corso magistrale Comunicazione di Rete, tenuto dall'autrice, nel Dipartimento di Scienze della Formazione dell'Università Roma Tre. Il corso è stato erogato in ambienti digitali e, per facilitare la comunicazione tra studenti e docente, è emersa la necessità di attivare feedback ulteriori rispetto a quelli sulla corretta esecuzione dei compiti.  In particolare, anche attraverso l'uso di Open Badge, si è voluto rendere esplicite quelle forme di feedback che di norma restano tacite e che riguardano gli aspetti socio-affettivi e organizzativi (Yang & Carless, 2013). I dati, raccolti con strumenti quali-quantitativi, hanno mostrato che attraverso l'erogazione di varie forme di feedback, dialogico e circolare, si può costruire un contesto di insegnamento/apprendimento in cui la docente e gli studenti possano ricevere informazioni per la revisione della didattica e dello studio e partecipare attivamente al progetto educativo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
36

Boero, Pino. "Per un Rodari “ecologico”." Italica Wratislaviensia 13, no. 1 (June 30, 2022): 29–51. http://dx.doi.org/10.15804/iw.2022.13.1.02.

Full text
Abstract:
Nelle sue opere Gianni Rodari ha avuto sempre uno sguardo attento all’ambiente e alle parole che lo caratterizzano e in anni in cui ancora dominava una visione sempre bella e positiva della natura ha saputo creare testi capaci di divertire ma anche far riflettere il lettore. Scopo di questo lavoro è dimostrare quanto lo scrittore abbia anticipato temi che oggi appartengono all’emergenza ambientale. Rodari dedica all’ambiente e alla natura poesie, favole e articoli; a livello di metodo la ricerca parte dalla schedatura completa di tutti i testi rodariani presenti su volumi e riviste e si sviluppa sia attraverso la valutazione dei temi più ricorrenti (la scarsa attenzione degli adulti alle esigenze dei bambini, la speculazione edilizia, le stagioni che cambiano, gli animali che non riescono più ad orientarsi nelle città soffocate dall’inquinamento), sia attraverso la valutazione dello stile di Rodari, mai didascalico e sempre teso alla leggerezza del sorriso. I risultati confermano che lo scrittore attraverso la dimensione fantastica riesce a far emergere l’importanza del rispetto dell’ambiente e il ruolo che l’infanzia può avere nello sviluppo di idee positive verso l’ambiente. Le conclusioni ribadiscono l’attualità dei testi di Rodari in ambito ecologico e la loro validità in campo educativo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
37

OLIVEIRA, Aletheia Machado de. "O uso do Software HagáQuê nos anos iniciais do ensino fundamental: práticas de letramento em contextos digitais." INTERRITÓRIOS 6, no. 12 (December 7, 2020): 450. http://dx.doi.org/10.33052/inter.v6i12.249009.

Full text
Abstract:
RESUMOO presente trabalho tem como objetivo analisar se o uso do software educativo HagáQuê auxilia os alunos no processo de leitura e escrita em contexto digital. Com uma metodologia de caráter qualitativa e pesquisa de campo com observação participante direta intensiva, o estudo envolveu professora e alunos em atuação no 5º ano do Ensino Fundamental pertencentes à rede municipal de ensino localizada no município de Minas Gerais. Os dados revelam que o trabalho articulado com a ferramenta tecnológica computador deve pautar-se através de um processo integrado, crítico, reflexivo e elaborado à luz dos objetivos educacionais. Verificou-se que a análise das histórias em quadrinhos criadas pelos alunos com a ajuda do software HagáQuê revela efetividade da prática da leitura e escrita de forma contextual. Conclui-se que o software educativo HagáQuê mostrou-se ser uma ferramenta interessante para esse processo ao provocar um interesse para uma maior aproximação com as funções sociais da linguagem. Letramento. Software educativo. HagáQuê.ABSTRACTThis paper aims to analyze whether the use of educational software HagáQuê helps students in the process of reading and writing in a digital context. With a qualitative methodology and field research with intensive direct participant observation, the study involved a teacher and students working in the 5th year of elementary school belonging to the municipal school system located in the municipality of Minas Gerais. The data reveal that the work articulated with the computer technological tool must be guided by an integrated, critical, reflective and elaborated process in the light of educational objectives. It was found that the analysis of the comic books created by the students with the help of the HagáQuê software reveals the effectiveness of the practice of reading and writing in a contextual way. It is concluded that the educational software HagáQuê proved to be an interesting tool for this process by provoking an interest in a closer relationship with the social functions of language. Literacy. Educacional Software. HagáQuê.RESUMENEste artículo tiene como objetivo analizar si el uso del software educativo HagáQuê ayuda a los estudiantes en el proceso de lectura y escritura en contexto digital. Con una metodología cualitativa e investigación de campo con observación participante directa intensiva, el estudio involucró a una profesora y alumnos que estudian en el 5to año de la escuela primaria perteneciente al sistema escolar municipal ubicado en el municipio de Minas Gerais. Los datos revelan que el trabajo articulado con la herramienta tecnológica computadora debe ser guiado por un proceso integrado, crítico, reflexivo y elaborado a la luz de los objetivos educativos. Se averiguó que el análisis de las historietas creadas por los estudiantes con la ayuda del software HagáQuê revela efectividad de la práctica de la lectura y la escritura de manera contextual. Se concluye que el software educativo HagáQuê resultó ser una herramienta interesante para este proceso al despertar el interés por una relación más cercana con las funciones sociales del lenguaje.Alfabetización. Software educativo. HagáQuê.SOMMARIOQuesto articolo mira ad analizzare se l'uso del software educativo HagáQuê aiuta gli studenti nel processo di lettura e scrittura in un contesto digitale. Utilizzando una metodologia qualitativa e una ricerca sul campo con un'intensa osservazione diretta dei partecipanti, lo studio ha coinvolto un insegnante e studenti che studiano nel 5 ° anno della scuola primaria appartenente al sistema scolastico municipale situato nel comune di Minas Gerais. Dai dati emerge che il lavoro articolato con lo strumento informatico deve essere guidato da un processo integrato, critico, riflessivo ed elaborato alla luce degli obiettivi formativi. Si è riscontrato che l'analisi dei fumetti creati dagli studenti con l'aiuto del software HagáQuê rivela l'efficacia della pratica di lettura e scrittura in modo contestuale. Si è concluso che il software educativo HagáQuê si è rivelato uno strumento interessante per questo processo risvegliando l'interesse in una relazione più stretta con le funzioni sociali del linguaggio.Alfabetizzazione. Software educativo. Fare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
38

Frangi, Lorenzo. "Best practices and human resource management in the subsidiaries of multinational corporations: a comparison between Italy and Brazil." STUDI ORGANIZZATIVI, no. 2 (April 2013): 91–117. http://dx.doi.org/10.3280/so2012-002004.

Full text
Abstract:
Lo studio analizza la relazione tra le caratteristiche di alcune fondamentali pratiche di gestione delle risorse umane e il contesto istituzionale italiano e brasiliano in cui si inseriscono le filiali di tre grandi multinazionali. La ricerca affronta in primo luogo il dibattito in merito alla convergenza versus divergenza delle pratiche di gestione delle risorse umane a livello globale e, parallelamente, la relazione tra le linee guide gestionali stabilite dalle "case madri" delle multinazionali e la loro effettiva applicazione a livello delle filiali. Viene sottolineato come la possibilitŕ di ampia convergenza verso un unico modello gestionale abbia trovato sempre meno riscontro, e come anche nelle filiali delle multinazionali l'applicazione delle linee guida fornite dalle case madri trovino dei rilevanti limiti nel contesto istituzionale locale, in primo luogo nazionale. In seguito, lo studio compara le evidenze empiriche rilevate nelle pratiche di reclutamento, formazione e politiche salariali tra le filiali italiane e brasiliane di tre grandi multinazionali. I principali risultati ottenuti mostrano che queste pratiche di gestione di gestione delle risorse umane, anche a fronte di indicazioni comuni diffuse dalle "case madri", si strutturano secondo logiche opposte: una marcata dualitŕ nelle filiali brasiliane, con una netta differenza tra i pochi profili strategici e i molti lavoratori poco qualificati, mentre, comparativamente, tale dicotomia č meno evidente una all'interno delle filiali italiane. La spiegazione di tali differenti logiche viene ricercata guardando all'esterno delle imprese, con un focus specifico sul sistema educativo e sulle relazioni industriali. Il sistema educativo brasiliano č infatti strutturato secondo percorsi molto distinti, fin dai primi anni scolastici, tra classi popolari ed elite, che introducono marcate differenze di risorse di capitale umano nel mercato del lavoro. A ciň si sommano dinamiche di relazioni industriali di origine corporativa, in cui il sindacato č inefficace attore sociale nell'incidere sul crescente dualismo che ha luogo all'interno delle filiali. In Italia, invece, un sistema educativo ampiamente pubblico diviene accessibile opportunitŕ di crescita sociale. L'ambito delle relazioni industriali, inoltre, č caratterizzato dalla prevalenza di ampie dinamiche contrattate, e il sindacato, sia a livello nazionale che nelle singole filiali, agisce come rilevante forza equitativa. Lo studio proposto č un importante contributo alla comprensione delle pratiche di gestione delle risorse umane nelle multinazionali, soprattutto attraverso un approfondimento del caso brasiliano, paese poco studiato in questo ambito e di grande interesse attuale per il suo divenire economico. .
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
39

Florio, Eleonora, Letizia Caso, and Ilaria Castelli. "Rappresentazioni e atteggiamenti degli insegnanti verso le diagnosi di DSA: costruzione e validazione preliminare di un questionario." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2022): 1–24. http://dx.doi.org/10.3280/rip2022oa13224.

Full text
Abstract:
Questo lavoro presenta un questionario sviluppato per raccogliere ed esplorare le rappresentazioni e gli atteggiamenti degli insegnanti rispetto al recente e considerevole aumento di diagnosi di Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) nelle scuole italiane. Il questionario Rappresentazione e Atteggiamenti rispetto ai DSA (RADSA) è stato elaborato sulla base della letteratura di riferimento e di 11 focus group con 92 insegnanti italiani di scuola primaria (96.7% femmine, età M = 47.2 anni, DS = 8.8). I trascritti dei focus group sono stati analizzati con il software T-LAB (Lancia 2012, 2018) e i contenuti sono stati convertiti in item per il questionario. Successivamente, è stata condotta un'analisi fattoriale esplorativa (con rotazione Direct Oblmin) sulle risposte di 111 insegnanti italiani di scuola primaria, per la maggior parte femmine (94.6%), che hanno partecipato alla seconda fase dello studio. Il range di età di questo secondo campione era compreso tra i 25 e i 63 anni (M = 46.1, DS = 9.34), con una media di 20.18 anni di insegnamento (DS = 11.49). Il questionario RADSA, grazie ai suoi 62 item, divisi in 12 sottoscale, è risultato capace di riflettere la complessità dell'argomento e rappresenta uno strumento di valutazione mirato ad esplorare gli atteggiamenti di insegnanti ed educatori verso la diagnosi di DSA, specialmente quelli che possono minare la qualità della relazione alunno-insegnante. Siccome il RADSA è in grado di identificare le principali rappresentazioni personali riguardanti gli alunni con DSA, si possono progettare interventi mirati per uno specifico contesto educativo, basandoli sui risultati ottenuti dalla sua somministrazione.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
40

Albanese, Ottavia, Eleonora Farina, and Caterina Fiorilli. "Cognizione, linguaggio, emozioni: ricerche evolutive e interventi educativi. Il contributo di Marcello Cesa-Bianchi e della sua scuola." RICERCHE DI PSICOLOGIA, no. 1 (May 2021): 167–76. http://dx.doi.org/10.3280/rip1-2021oa11620.

Full text
Abstract:
Tra i lavori di Cesa-Bianchi nell'ambito della psicologia dello sviluppo e dell'educazione, sono di particolare interesse i suoi contributi sul tema dello sviluppo atipico, sul rapporto che intrattiene il divenire del pensiero con il linguaggio nella crescita del bambino e, infine, sulle sue ultime riflessioni e indicazioni in tema di formazione del docente e dell'educatore. Particolarmente sensibile all'approccio piagetiano e maturazionista, Cesa-Bianchi non ha mancato di accogliere nella sua riflessione teorica, quanto nella ricerca scientifica, le sollecitazioni che provenivano dalla cultura post-piagetiana sin dalla prima metà del XX secolo, spingendo la sua attenzione alle dimensioni bio-psico-sociali dello sviluppo umano. Il presente lavoro ripercorre alcuni temi cardine del contributo di Cesa-Bianchi e dei suoi stretti collaboratori evidenziandone le correlazioni con lo scenario scientifico nazionale e internazionale.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
41

Canducci, Michele. "Un percorso di peer education nella scuola superiore incentrato sulla parabola." Didattica della matematica. Dalla ricerca alle pratiche d’aula 3 (March 20, 2020): 64–87. http://dx.doi.org/10.33683/10.33683/ddm.18.3.4.

Full text
Abstract:
L’articolo presenta l’esperienza di un primo approccio alla peer education, sia per il docente sia per gli studenti, realizzato in una classe di III liceo. La metodologia utilizzata è quella della peer tutoring, caratterizzata dal lavoro in gruppi composti da studenti tutor di livello disciplinare più alto e da studenti tutorandi di livello disciplinare più basso. Le giornate del percorso sono commentate sulla base dell’analisi di registrazioni effettuate durante i lavori; inoltre si analizzano qualitativamente i questionari e la discussione collettiva realizzate a fine percorso, al fine di individuare i punti di forza e di criticità dell’esperienza. Il focus dell’analisi riguarda principalmente aspetti legati alla metodologia applicata, e non al ruolo giocato dal contesto matematico. Si evidenziano da un lato il carattere di criticità che la peer tutoring riveste laddove non siano mai state realizzate attività cooperative, dall’altro la necessità, per un’efficace azione didattica, di una commistione di approcci didattici sia cooperativi (fra alunni) sia orchestrati dall’insegnante, in un’ottica dialogica che non preveda l’utilizzo esclusivo di un metodo piuttosto che un altro.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
42

Todaro, Letterio. "La cultura dell’educazione e le sue trasformazioni nel passaggio critico degli anni Sessanta /Settanta: conversazioni con Carmen Betti." Espacio, Tiempo y Educación 5, no. 1 (January 1, 2018): 281. http://dx.doi.org/10.14516/ete.198.

Full text
Abstract:
Carmen Betti è tra le figure di riferimento della ricerca italiana in area storico-educativa. Per diversi anni ha insegnato presso l’Università di Firenze, rappresentando con i suoi lavori e con i suoi studi, una voce autorevole e notevolmente qualificata nel panorama italiano della disciplina. L’incisività dei suoi lavori ha contribuito a rafforzare il riconoscimento di una tradizione che porta a individuare nella sede fiorentina una «scuola» di alto profilo dell’accademia italiana nell’ambito degli studi di storia dell’educazione. La sua ricerca ha evidenziato un costante impegno a segnalare lungo i sentieri della storia dell’educazione un cantiere aperto per la costruzione di valori civili, indicando quali criteri «orientatori» dell’impegno intellettuale che caratterizza il lavoro dello storico dell’educazione la tensione a legare la lettura storica dei processi formativi con i motivi della conquista collettiva di spazi di libertà, di democrazia, di emancipazione. Recentemente ha ricoperto la funzione di Segretaria del Centro Italiano per la Ricerca Storico Educativa, segnando con il suo impegno l’attivazione di importanti strumenti di raccordo a servizio della comunità scientifica italiana degli storici dell’educazione e offendo un contributo qualificante per spingere in avanti le piste della ricerca sul terreno della storia dell’educazione.Per dare avvio alla conversazione mi sembra perciò utile chiedere all’interlocutrice una breve presentazione del proprio percorso professionale e un aiuto nel ricordare, attraverso anche spunti di memoria personale, i punti salienti che hanno segnato l’evoluzione del suo profilo di studiosa.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
43

Gariboldi, Antonio, and Antonella Pugnaghi. "Relazione educativa, valutazione e lavoro di equipe." Revista Linhas 19, no. 40 (May 14, 2018): 116–37. http://dx.doi.org/10.5965/1984723819402018116.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
44

Biancheri, Rita. "Nuove soggettivitŕ femminili: formazione e lavoro." SOCIOLOGIA E RICERCA SOCIALE, no. 95 (March 2012): 103–38. http://dx.doi.org/10.3280/sr2011-095006.

Full text
Abstract:
The weak presence of women in the labor market is related to the functioning of the welfare system, the amount of time spent caring for the family and, increasingly, to the level and quality of education and training. Since the segregating dynamics continue, the following question seeks an answer: how do you overcome the gap between women's high performances in education and the disuse of their qualifications? Today research is mainly related to gender-specific production sectors; little has been studied in regards to professions in the engineering field, where the af- firmation of new subjectivity makes it possible to find answers to the undergoing changes.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
45

Renda, Eleonora, and Anna Salerni. "L'apprendistato di alta formazione e ricerca: luci e ombre." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 49–72. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099004.

Full text
Abstract:
Il presente contributo si propone di riflettere sulle potenzialitŕ e le criticitŕ dell'Apprendistato, in particolare sull'Apprendistato di alta formazione e ricerca per i giovani universitari, con l'obiettivo di valorizzare gli aspetti educativi che hanno caratterizzato tale istituto fin dalle sue origini. Negli ultimi anni abbiamo assistito a numerosi interventi normativi sul tema dell'Apprendistato volti a promuovere questa tipologia contrattuale come principale canale di ingresso per i giovani nel mondo del lavoro. Tuttavia l'Apprendistato, specie quello di Alta formazione e ricerca, appare scarsamente utilizzato dal sistema produttivo nazionale che preferisce invece orientarsi su altre forme di collaborazione disponibili. Dopo una sintesi sui principali interventi normativi che hanno caratterizzato il contratto di Apprendistato fino alla L.92/2012, il lavoro intende dar conto del suo effettivo utilizzo come canale di accesso al lavoro attraverso dati Isfol e dati provenienti dalle Comunicazioni Obbligatorie, con particolare riferimento al caso dei laureati Sapienza. Infine si propone una riflessione sulle potenzialitŕ educative insite nel contratto di Apprendistato che, se correttamente utilizzato dalle Universitŕ e dalle imprese, potrebbe effettivamente rappresentare per gli apprendisti un'opportunitŕ di formazione attraverso la pratica e per il sistema produttivo un'occasione di crescita e innovazione attraverso l'investimento sulle capacitŕ acquisite dai giovani nei percorsi universitari
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
46

Sperotti, Francesca. "Green economy e mercato del lavoro." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (March 2012): 13–27. http://dx.doi.org/10.3280/pri2011-002002.

Full text
Abstract:
The transition towards a low-carbon economy is deeply influencing current and future labour markets in terms of employment, jobs profiles and skills. With respect to the workforce, this change does not directly imply the creation of new jobs and specific skills, but rather the "greening of existing jobs" and the upskilling of their existing skills-portfolio. As a consequence, the matching of skills to jobs has become a strategic priority in most countries. As an answer to this challenge, education, training and retraining can be considered as the powerful levers to enable all workers to benefit from the new job opportunities offered by the green economy.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
47

Rita, Giuseppina, Jose Mangione, and Giuseppina Cannella. "La scuola di prossimità. Alleanze territoriali per la realizzazione di nuove forme educative nella piccola scuola." ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, no. 132 (February 2022): 86–109. http://dx.doi.org/10.3280/asur2021-132-s1006.

Full text
Abstract:
Le riflessioni presenti in questo saggio derivano da indagini sui territori e da un lavoro di analisi condotto dai ricercatori INDIRE in collaborazione con un hub virtuale di piccole scuole costituito spontaneamente durante il periodo pandemico. Richiamando il dibattito pedagogico sul tema del rapporto tra la piccola scuola e il territorio, vengono presentati alcuni casi paradigmatici frutto di un lavoro di tema-tizzazione di forme di scuola diffusa in cui è l'istituzione educativa a divenire un agente di cambiamento.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
48

Savio, Donatella. "L’ équipe educativa responsabile e il ruolo formativo del coordinatore pedagogico." Educar em Revista, spe.1 (June 2017): 133–50. http://dx.doi.org/10.1590/0104-4060.49150.

Full text
Abstract:
SOMMARIO Con riferimento, in particolare, ai servizi educativi per l’infanzia, la capacità di riflettere sulla pratica in modo partecipato viene presentata come la caratteristica peculiare di un’équipe educativa responsabile. Le dinamiche che caratterizzano un’équipe educativa responsabile vengono approfondite facendo riferimento ai concetti di “gruppo di lavoro razionale” (Bion, 1961) e di “identità educativa di gruppo” (Savio, 2011). Vengono quindi delineate le condizioni che favoriscono il funzionamento pedagogicamente responsabile di un'équipe educativa, riprendendo la teoria dei livelli sistemici di Bronfenbrenner (1979) e mettendo in primo piano, per ogni livello sistemico (macro, meso, eso, micro) il ruolo del coordinatore pedagogico. Questa precisazione permetterà di mettere in evidenza il ruolo formativo del coordinatore pedagogico nella misura in cui, sostenendo le dinamiche che attraversano un’équipe educativa responsabile, promuove anche la costruzione di sapere pedagogico, la crescita di consapevolezzacirca l’identità educativa ed il potenziamento dell’intenzionalità professionale, a livello sia individuale che di gruppo.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
49

Colin, Mariella. "GHIZZONI (Carla), Scuola e lavoro a Milano fra Unità e fascismo. Le civiche Scuole serali e festive superiori (1861-1926)." Histoire de l'éducation, no. 144 (December 31, 2015): 119–20. http://dx.doi.org/10.4000/histoire-education.3089.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
50

Gallina, Vittoria. "Bisogni formativi e politiche di welfare." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 120 (February 2011): 139–52. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-120007.

Full text
Abstract:
Il lifelong learning č la risposta che le politiche educative hanno saputo costruire alla fine del secolo scorso di fronte ai processi di mondializzazione del lavoro ed ai fenomeni migratori. La durezza e la complessitŕ dei processi sociali indotti dal cambiamento produttivo nel mondo globale chiedono uno sforzo di conoscenza ed un impegno di risorse inedito, per contrastare processi di disgregazione sociale e per sostenere gli individui che "rischiano" nel mondo del lavoro flessibile. Le prospettive educative sono chiamate a inventare percorsi che aiutino gli individui a vedere lontano e a progettarsi al di lŕ della occupazioneche il mercato del lavoro presenta oggi come unica, quasi, opportunitŕ di inserimento sociale. Sistemi formativi/ istruttivi efficaci dovranno progressivamente abbandonare la illusoria valenza dei percorsi interdisciplinari, valorizzando invece la trasversalitŕ di saperi e competenze e esplicitando le finalitŕ di ogni fase del processo di apprendimento, al fine di attribuire a questo senso e valore per il soggetto che apprende.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography