Academic literature on the topic 'Lavoro e mercato del lavoro'

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Journal articles on the topic "Lavoro e mercato del lavoro"

1

Naidu, Suresh, Eric A. Posner, and Glen Weyl. "Potere datoriale nel mercato del lavoro e rimedi antitrust." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 170 (August 2021): 257–88. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2021-170005.

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Abstract:
Ricerche recenti mostrano come il potere datoriale nel mercato del lavoro abbia contribuito ad aumentare le diseguaglianze salariali e la stagnazione economica. Sebbene la legislazione anti-trust impedisca alle imprese di restringere la concorrenza nei mercati del lavoro come nei mer-cati del prodotto, il governo federale statunitense non ha fatto molto per affrontare il problema del mercato del lavoro, e le azioni legali sono state rare e in gran parte infruttuose. Una ragione è che le tecniche di analisi antitrust ideate per valutare il potere datoriale nel mercato del lavoro sono di gran lunga meno evolute rispetto alle regole ideate per stimare il potere (di mercato) nel mercato del prodotto. Per correggere questa asimmetria, il saggio individua una serie di metodi per stimare gli effetti delle concentrazioni nei mercati del lavoro. Gli Autori estendono poi que-sto approccio ad altre condotte anticoncorrenziali realizzate dai datori di lavoro nei confronti dei lavoratori. Da ultimo, il saggio evidenzia alcuni argomenti e prove che indicano come il potere di mercato possa essere addirittura più significativo nei mercati del lavoro che nei mer-cati del prodotto.
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2

Falcao Casaca, Sara, and Joao Peixoto. "Flessibilitŕ e segmentazione del mercato del lavoro in Portogallo: genere e immigrazione." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 117 (May 2010): 116–33. http://dx.doi.org/10.3280/sl2010-117009.

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Abstract:
L'articolo offre una panoramica generale del mercato del lavoro portoghese, utilizzando il genere e l'immigrazione come prospettiva di analisi. In uno scenariodi flessibilizzazione crescente del lavoro, la maggiore partecipazione delle donne nel mondo del lavoro e l'aumento dell'immigrazione hanno svolto un ruolo decisivo. Sia le donne sia gli immigrati sono piů presenti nei segmenti piů precari dell'occupazione, il che significa che essi hanno contribuito a sostenere alcune delle dinamiche occupazionali piů recenti. L'articolo presenta alcuni dei principali indicatori della situazione delle donne nel mercato del lavoro (tassi di partecipazione, settori di attivitŕ, accordi contrattuali, lavoro part-time e disoccupazione), insieme ai dati relativi agli immigrati stranieri (tassi di partecipazione, settori di attivitŕ, fenomeni di discriminazione, accordi contrattuali e disoccupazione). Si conclude evidenziando come i modelli di incorporazione delle donne e degli immigrati nel mercato del lavoro continuano a subire forti ostacoli strutturali che impediscono l'uguaglianza e l'integrazione.
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Ojeda, Avilés Antonio. "La riforma spagnola del mercato del lavoro: una pioggia sottile." GIORNALE DI DIRITTO DEL LAVORO E DI RELAZIONI INDUSTRIALI, no. 130 (June 2011): 275–91. http://dx.doi.org/10.3280/gdl2011-130005.

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Abstract:
L'A. descrive le novitŕ introdotte dalla recente riforma spagnola del mercato del lavoro (l. 17.9.2010, n. 35). Vengono poste in evidenza le caratteristiche del modello di «alla spagnola», caratterizzato dal fatto che sia gli elementi di flessibilitŕ che le misure protettive incidono sul contratto di lavoro. La l. si propone, in tale ottica, di eliminare le rigiditŕ in entrata ed in uscita dal mercato del lavoro, nonché quelle interne al rapporto di pulso all'attivitŕ economica. Le assunzioni di questi operatori si effettueranno in funzione del numero di centri per l'impiego di ciascuna comunitŕ autonoma in cui si registri la presenza di personale dei servizi pubblici per l'impiego statali. Nell'ultimo quadrimestre del 2008, furono destinati 35.000 euro all'anno per l'assunzione di due operatori per ogni centro lavoro, mediante l'introduzione di elementi di sicurezza direttamente nel rapporto, a differenza di quanto previsto dal modello danese di, che li colloca nel mercato.
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4

De Luigi, Nicola, and Roberto Rizza. "La vulnerabilitŕ dei giovani nel mercato del lavoro italiano: dinamiche e persistenze." SOCIOLOGIA DEL LAVORO, no. 124 (December 2011): 117–47. http://dx.doi.org/10.3280/sl2011-124007.

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Abstract:
L'obiettivo di questo contributo è esaminare se e come si è modificata negli ultimi decenni la posizione dei giovani nel mercato del lavoro italiano. A partire dall'esame di alcuni indicatori generali e dalle risultanze delle più rilevanti indagini empiriche, l'analisi si è focalizzata sui più importanti nodi critici che ormai da alcuni decenni rendono il mercato del lavoro italiano un luogo decisamente poco accogliente per i giovani. Innanzitutto, l'attenzione si concentrerŕ sulle cosiddette barriere all'ingresso e sulla durevole presenza, tra le giovani generazioni, di preoccupanti aree di inattivitŕ. In secondo luogo, sarŕ evidenziata la persistente differenza tra giovani uomini e giovani donne, nonché il resistente divario territoriale presente nel nostro paese. Infine, sarŕ presa in esame la forte concentrazione fra i giovani delle forme di lavoro atipiche introdotte a partire dalla seconda metŕ degli anni Novanta e il ruolo ancora determinante della famiglia per affrontare la fase di transizione al lavoro. Se ne deduce che i meccanismi di funzionamento del mercato del lavoro italiano, con le sue differenziazioni territoriali e il forte dualismo generazionale e di genere, non possono risolvere, senza importanti e mirati interventi esterni, il problematico rapporto tra i giovani e il lavoro nel nostro paese.
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5

Mattei, Alberto. "Mercato del lavoro e sindacato: un'intervista." ECONOMIA E SOCIETÀ REGIONALE, no. 3 (January 2018): 122–30. http://dx.doi.org/10.3280/es2017-003006.

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6

Sperotti, Francesca. "Green economy e mercato del lavoro." PRISMA Economia - Società - Lavoro, no. 2 (March 2012): 13–27. http://dx.doi.org/10.3280/pri2011-002002.

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Abstract:
The transition towards a low-carbon economy is deeply influencing current and future labour markets in terms of employment, jobs profiles and skills. With respect to the workforce, this change does not directly imply the creation of new jobs and specific skills, but rather the "greening of existing jobs" and the upskilling of their existing skills-portfolio. As a consequence, the matching of skills to jobs has become a strategic priority in most countries. As an answer to this challenge, education, training and retraining can be considered as the powerful levers to enable all workers to benefit from the new job opportunities offered by the green economy.
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7

Lomaglio, Beatrice. "Mercato del lavoro e skill mismatch." FOR - Rivista per la formazione, no. 1 (April 2022): 49–52. http://dx.doi.org/10.3280/for2022-001oa13608.

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8

D’Antonio, Mariano. "Il mercato del lavoro nel Mezzogiorno." Quaderni di Sociologia, no. 29 (August 1, 2002): 9–28. http://dx.doi.org/10.4000/qds.1271.

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9

Rago, Emilio. "Dal mercato del lavoro al mercato della conoscenza. Proposte operative." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 99 (May 2013): 119–48. http://dx.doi.org/10.3280/qua2013-099007.

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Abstract:
Per avvicinare gli studenti al mondo del lavoro l'universitŕ ha sviluppato nel tempo approcci e strategie diversi: progetti sul campo, testimonianze aziendali, incarichi a professionisti esterni per insegnamenti specialistici o di frontiera, stage, uffici di placement, formazione extra-curriculare, eventi di presentazione delle aziende. L'attuale riforma dell'alto apprendistato facilita ulteriormente tale relazione, semplificando l'incontro tra studenti in alta formazione o ricerca e datori di lavoro. Il sentore č che questi interventi possano comunque non bastare, poiché non affrontano le questioni di fondo che condizionano le relazioni tra il mondo dell'universitŕ e quello del lavoro. Le considerazioni qui presentate problematizzano la situazione da un punto di vista differente. Universitŕ e azienda sono concepiti come due interlocutori fondamentali dell'offerta e della domanda di conoscenza. Nel mercato della conoscenza bisogna affrontare le questioni epistemologiche, pedagogiche e politiche che influenzano i processi di produzione e diffusione di conoscenza dal lato dell'offerta, e dal lato della domanda occorre intervenire sulle problematiche piů diffuse che impediscono una reale formazione integrale per lo sviluppo personale e professionale del lavoratore, formazione quanto mai necessaria per affrontare la complessitŕ, l'instabilitŕ e l'incertezza del mercato del lavoro contemporaneo. La proposta di riflessione vuole interessarsi sia delle dinamiche interne all'offerta di conoscenza e alla domanda di competenza, sia sui vari meccanismi di interazione che potrebbero facilitare questa transazione cognitiva. Permane, lungo tutto il ragionamento, la forte attenzione al valore dei metodi cooperativi nell'apprendimento universitario, organizzativo e tra i diffe renti operatori della conoscenza, per la creazione di quella saggezza pratica, la phronesis aristotelica, che vuole superare la tradizionale divisione tra teoria e pratica nel mondo della conoscenza. Le considerazioni nascono nell'ambito delle scienze manageriali, ma taluni ragionamenti, mutatis mutandis, possono essere applicati anche ad altri ambiti scientificodisciplinari
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10

Liotti, Giorgio, and Marco Musella. "Flessibilità e soddisfazione per il lavoro: Una riflessione generale." QUADERNI DI ECONOMIA DEL LAVORO, no. 113 (July 2022): 13–27. http://dx.doi.org/10.3280/qua2021-113002.

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Abstract:
Negli ultimi venticinque anni, l'Italia ha profondamente modificato il quadro delle regole generali alla base del funzionamento del mercato del lavoro (Blan-chard et al., 2014; Bassanini e Duval, 2006; O'Higgins, 2012; Dutt et al., 2015; Brancaccio et al., 2018; Arestis and González-Martínez, 2015; Liotti, 2020; 2021). Con l'obiettivo dichiarato di favorire l'aumento dell'occupazione e l'ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, si sono - di fatto - applicate ricette di stampo neoliberista che hanno progressivamente portato ad una maggiore flessibilizzazione del mercato del lavoro. Uno dei problemi che non ci risulta sia stato analizzato dagli studiosi del mercato del lavoro è l'impatto di questo cambiamento di regole sul rapporto di "fiducia" tra imprenditori e lavoratori. In altre parole, come l'introduzione delle politi-che di flessibilità, che hanno reso via via il lavoro più instabile e precario, ha influito sulla sinergia tra lavoratore ed imprenditore, sinergia che rappresenta (come teo-rizzato da un filone interessante della letteratura sugli efficiency wages della teoria New-keynesian) uno dei pilastri del successo dell'impresa capitalista (per una ras-segna di questi modelli degli anni 80, si veda Jossa-Musella, 1996, cap. 20). Lo scopo di questo lavoro è iniziare a colmare questa lacuna, analizzando la dinamica del rapporto tra flessibilità del mercato del lavoro e "soddisfazione" per il lavoro (come proxy della fiducia dei lavorati nell'impresa) in Italia nel periodo compreso tra il 2001 e il 2018. Facendo uso della semplice statistica descrittiva (senza la presunzione di voler dare risposte semplici ad un tema così complicato, sia dal punto di vista teorico che empirico), si possono sottolineare due risultati principali: i) considerando il periodo 2001-2008, ad una maggiore flessibilità del mercato del lavoro si associa una repentina riduzione della soddisfazione dei lavo-ratori; ii) analizzando invece il periodo 2009-2018, tale relazione inversa sembra svanire. Già solo questa evidenza testimonia che le questioni da approfondire sono diverse e interessanti: si tratta, per esempio, non solo di studiare in modo più ap-profondito la relazione astratta tra flessibilità del mercato del lavoro e soddisfa-zione per il lavoro bensì, anche di indagare sui fattori economici, sociali e politici che sono alla base del mutamento dinamico del trend nei due diversi periodi considerati e, anche, ad esempio, di comprenderne l'impatto sulla produttività.
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Dissertations / Theses on the topic "Lavoro e mercato del lavoro"

1

MAZZOLINI, GABRIELE. "Infortuni sul Lavoro e Rischi nel Mercato del Lavoro: Evidenze Empiriche." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/888.

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Abstract:
La presente tesi si focalizza sullo studio delle determinanti e delle conseguenze del rischio sul lavoro e degli incidenti occupazionali nel mercato del lavoro. Il primo contributo (Capitolo 1) fornisce una rassegna critica all'interno di un quadro di analisi armonizzato allo scopo di evidenziare le debolezze della letteratura teorica ed empirica, che si occupa di rischio sul lavoro e dei incidenti occupazionali. Nell’ indagare le determinanti degli incidenti sul lavoro (Capitolo 2), si analizza il ruolo delle condizioni di lavoro e della sicurezza sul posto di lavoro nel ridurre la probabilità di un infortunio e la durata della relativa assenza, tema inesplorato nella limitata letteratura empirica. I nostri risultati forniscono evidenze cross-country che una maggiore sicurezza contribuisce a ridurre la probabilità che un incidente si verifichi e le corrispondenti conseguenze, in termini di giorni di assenza per infortunio. Particolare attenzione viene posta nel considerare il ruolo delle regolamentazioni sulla sicurezza e delle pratiche di organizzazione del lavoro. Il Capitolo 3 studia le conseguenze degli infortuni. Ci si concentra a determinare come un incidente possa influenzare i costi sostenuti dal lavoratori, vale a dire una riduzione delle probabilità di occupazione e perdite salariali, sia nel breve sia lungo periodo. Utilizzando i dati BHPS, si trova che, nel breve periodo, uno stato di infortunio, in seguito ad un incidente occupazionale, porta ad una maggiore probabilità di perdere il lavoro; nel lungo periodo, i lavoratori infortunati possono subire consistenti perdite salariali che possono essere evitate se il lavoratore è occupato nel settore pubblico o in imprese sindacalizzate.
This dissertation focuses on investigating the determinants and the consequences of risk at work and occupational accidents in the labour market. The first contribution (Chapter 1) provides a critical survey within an harmonized framework of analysis to highlight the weaknesses of the theoretical and empirical literature. In investigating the determinants of accidents at work (Chapter 2), we analyze the role of working conditions and safety at work in reducing the probability of accidents at work and the corresponding duration of absence, which is an unexplored issue in the limited empirically literature on risk at work and occupational accidents. Our findings provide cross-country evidence that more safety at work contributes to reduce the probability that an accident occurs and its consequences, in terms of days off from work. Particular attention is used in considering the role of safety at work regulations and of work organization practices. Chapter 3 studies the consequences of occupational injuries. We focus in determining how an accident may affect workers’ costs, namely a decline of employment probabilities and earning losses, either in the short or in the long term. Using the BHPS data, we find that, in the short term, a state of injury, following an occupational accident, leads to a higher probability of losing job; in the long term, injured workers may support significant earning losses that may vanish if they are employed in the public sector or in unionized firms.
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MAZZOLINI, GABRIELE. "Infortuni sul Lavoro e Rischi nel Mercato del Lavoro: Evidenze Empiriche." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2011. http://hdl.handle.net/10280/888.

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Abstract:
La presente tesi si focalizza sullo studio delle determinanti e delle conseguenze del rischio sul lavoro e degli incidenti occupazionali nel mercato del lavoro. Il primo contributo (Capitolo 1) fornisce una rassegna critica all'interno di un quadro di analisi armonizzato allo scopo di evidenziare le debolezze della letteratura teorica ed empirica, che si occupa di rischio sul lavoro e dei incidenti occupazionali. Nell’ indagare le determinanti degli incidenti sul lavoro (Capitolo 2), si analizza il ruolo delle condizioni di lavoro e della sicurezza sul posto di lavoro nel ridurre la probabilità di un infortunio e la durata della relativa assenza, tema inesplorato nella limitata letteratura empirica. I nostri risultati forniscono evidenze cross-country che una maggiore sicurezza contribuisce a ridurre la probabilità che un incidente si verifichi e le corrispondenti conseguenze, in termini di giorni di assenza per infortunio. Particolare attenzione viene posta nel considerare il ruolo delle regolamentazioni sulla sicurezza e delle pratiche di organizzazione del lavoro. Il Capitolo 3 studia le conseguenze degli infortuni. Ci si concentra a determinare come un incidente possa influenzare i costi sostenuti dal lavoratori, vale a dire una riduzione delle probabilità di occupazione e perdite salariali, sia nel breve sia lungo periodo. Utilizzando i dati BHPS, si trova che, nel breve periodo, uno stato di infortunio, in seguito ad un incidente occupazionale, porta ad una maggiore probabilità di perdere il lavoro; nel lungo periodo, i lavoratori infortunati possono subire consistenti perdite salariali che possono essere evitate se il lavoratore è occupato nel settore pubblico o in imprese sindacalizzate.
This dissertation focuses on investigating the determinants and the consequences of risk at work and occupational accidents in the labour market. The first contribution (Chapter 1) provides a critical survey within an harmonized framework of analysis to highlight the weaknesses of the theoretical and empirical literature. In investigating the determinants of accidents at work (Chapter 2), we analyze the role of working conditions and safety at work in reducing the probability of accidents at work and the corresponding duration of absence, which is an unexplored issue in the limited empirically literature on risk at work and occupational accidents. Our findings provide cross-country evidence that more safety at work contributes to reduce the probability that an accident occurs and its consequences, in terms of days off from work. Particular attention is used in considering the role of safety at work regulations and of work organization practices. Chapter 3 studies the consequences of occupational injuries. We focus in determining how an accident may affect workers’ costs, namely a decline of employment probabilities and earning losses, either in the short or in the long term. Using the BHPS data, we find that, in the short term, a state of injury, following an occupational accident, leads to a higher probability of losing job; in the long term, injured workers may support significant earning losses that may vanish if they are employed in the public sector or in unionized firms.
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Rudi, Veronica <1994&gt. "Riforme del Mercato del Lavoro e Conseguenze Sociali." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/14235.

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Abstract:
Gli anni Novanta del Giappone sono stati caratterizzati da un lungo periodo di recessione economica conseguente al collasso dello scoppio della bolla economica. Per stabilizzare le aziende a mantenere i loro dipendenti a dispetto del crollo del mercato, furono attuate dal governo misure di deregolamentazione del mercato del lavoro, nel 1986, 1999 e infine nel 2004, che ha portato negli anni, alla diffusione dei lavori a tempo determinato. L’incertezza dell’impiego ha causato il crollo della convinzione che il Giappone fosse una società di classe media omogenea, idea che si era diffusa fino allo scoppio della bolla, mentre l’idea di una gap society, ovvero una società di ineguaglianze, si sta indubbiamente diffondendo. Questa questione è al centro dell’attenzione dei media, mentre non molta attenzione viene data ai problemi lavorativi che i giovani fronteggiano oggigiorno. Poca rilevanza infatti, viene data riguardo al presente stato di disoccupazione giovanile rispetto alla precarietà delle persone di mezza età, giustificando l’attuale stato di precarietà come una scelta voluta dai giovani stessi; ed è proprio in questo clima che emergono le figure e la consapevolezza dell’esistenza dei freeter, i NEET, gli hikikomori e i working poor. Il mio intento è spiegare dettagliatamente perché le riforme fino ad ora attuate per aumentare i posti di lavoro e per superare la crisi economica dopo lo scoppio della bolla siano in realtà risultate poco efficaci, descrivere le figure sociali emerse dopo le deregolamentazioni, analizzare il nuovo volto che la società giapponese sta assumendo e riportare, dall’analisi di vari autori, possibili soluzioni alla precarietà lavorativa dei giovani e al mercato del lavoro giapponese stesso.
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4

Baldini, Stefano. "Un'analisi dell'impatto dell'informatica sul mercato del lavoro." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/9272/.

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Abstract:
In questa analisi si cercherà di comprendere cosa caratterizza questa l'ondata di progresso tecnologico che sta cambiando il mercato del lavoro. Il principale aspetto negativo di questo progresso si chiama "Technological Unemployment". Benché gli esperti si trovino in disaccordo su quali siano le cause della persistente alta disoccupazione, Brynjolfsson e McAfee puntano il dito contro l'automazione che ha soppiantato i lavori ripetitivi delle aziende. Tuttavia, è anche vero che il progresso ha sempre portato aumenti di produttività, e soprattutto nuovi tipi di occupazioni che hanno compensato la perdita di posti di lavoro, nel medio-lungo termine. Keynes evidenzia che la disoccupazione dovuta alla scoperta di strumenti economizzatori di manodopera procede con ritmo più rapido di quello con cui riusciamo a trovare nuovi impieghi per la manodopera stessa. Da ciò si crea ansia per il futuro, più o meno motivata. Gli stessi esperti sono spaccati a metà tra chi ha fiducia nei possibili risvolti positivi del progresso e chi invece teme possa comportare scenari catastrofici. Le macchine ci rubano lavoro o ci liberano da esso? Con questa ricerca ci si pone l'obiettivo di analizzare le effettive prospettive dei prossimi decenni. Nel capitolo 2 che è il corpo della tesi prenderemo soprattutto in conto il lavoro accademico di Frey ed Osborne dell'Oxford Martin School, intitolato "The future of employment: how susceptible are jobs to computerisation?" (2013). Essi sono stati tra i primi a studiare e quantificare cosa comporteranno le nuove tecnologie in termini di impiego. Il loro obiettivo era individuare le occupazioni a rischio, da qui a vent'anni, nel mercato del lavoro degli Stati Uniti e la relazione che intercorre tra la loro probabilità di essere computerizzati e i loro salari e livello d'istruzione medi, il tutto valutato attraverso l'ausilio di una nuova metodologia che si vedrà nel dettaglio. A conclusioni simili alle loro, per certi aspetti, è successivamente giunto anche Autor; tra l'altro viene spesso citato per altre sue opere dagli stessi Frey e Osborne, che usano le sue categorizzazioni per impostare la struttura del loro calcolo dell'automatizzabilità dei lavori utilizzando i recenti miglioramenti nelle scienze ingegneristiche quali ML (Machine Learning ad esempio Data mining, Machine vision, Computational statistics o più in generale AI) e MR (Mobile robotics) come strumenti di valutazione. Oltre alle sue ricerche, si presenteranno brevemente i risultati di un recente sondaggio tenuto dal Pew Research Center in cui importanti figure dell'informatica e dell'economia esprimono il loro giudizio sul futuro panorama del mondo del lavoro, considerando l'imminente ondata di innovazioni tecnologiche. La tesi si conclude con un'elaborazione personale. In questo modo si prenderà coscienza dei problemi concreti che il progresso tecnologico potrebbe procurare, ma anche dei suoi aspetti positivi.
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Torre, Denise <1993&gt. "Immigrati cinesi nel mercato del lavoro italiano." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9811.

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Abstract:
L'elaborato affronta il tema dell'immigrazione cinese e del relativo inserimento nel mercato del lavoro italiano. La tesi inizia da un'analisi delle caratteristiche chiave e delle dinamiche tendenziali dell’occupazione cinese in Italia e prosegue con una panoramica sulle principali problematiche createsi in contesto nazionale che legano l’immigrazione cinese alla disciplina del lavoro.
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6

Tessarollo, Matteo <1989&gt. "Il mercato del lavoro nel settore musicale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/10418.

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Abstract:
Ricerca e studio dei casi e delle problematiche che i musicisti, professionisti e non, riscontrano nella loro carriera formativa e professionale. La ricerca tende a capire quali possono essere gli sbocchi nel mercato per gli artisti che si occupano di musica.
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7

SPREAFICO, SILVIA. "Le fasce deboli del mercato del lavoro. Verso un welfare locale e attivo per il lavoro." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/244.

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Abstract:
La tesi si inserisce nell'ambito dell'animato dibattito politico e scientifico in merito alle misure volte a supportare i soggetti più deboli nel processo di inclusione socio-lavorativa. Al centro della riflessione si situano i cambiamenti che hanno caratterizzato il mercato del lavoro negli ultimi trent'anni e le politiche di welfare sviluppate a livello nazionale e comunitario per rispondere ai nuovi rischi e bisogni dei cittadini. In particolare, si approfondiscono le politiche del mercato del lavoro, cioè tutte quelle misure e quei servizi finalizzati a supportare i lavoratori in difficoltà occupazionale. La lettura proposta è volta a comprendere il significato delle azioni di politica del lavoro, alla luce dei cambiamenti introdotti dalle riforme degli ultimi anni. Si parla oggi di politiche attive del lavoro, di occupabilità, di responsabilizzazione degli individui, di personalizzazione degli interventi e, sul fronte degli attori che governano e gestiscono il sistema, di concertazione e di sinergia pubblico-privato. Nella seconda parte della tesi sono proposti due studi di caso, il modello lombardo e il modello danese di politiche del lavoro, che presentano logiche di intervento e orientamenti differenti, pur in presenza di situazioni occupazionali simili, caratterizzate da ridotti problemi di disoccupazione e da elevati tassi di partecipazione al mercato del lavoro.
The thesis is positioned within the political and scientific debate regarding the measures aimed to support the vulnerable people in the social and employment integration process. The study in depth concerns the changes of the labour market of the last thirty years and the welfare policies developed on national and European level to meet new citizens requirements. In particular, the thesis is focused on the labour market policies, which include measures and services supporting people with employment difficulties. The analysis concerns the new trends in labour market policies, the Italian model, the actors who govern the system and the types of measures (vocational guidance, vocational training, employment services, etc). The second part of thesis explores two cases, Lombardy and Denmark labour market policies models, with the analysis of different labour market problems and the various strategies to improve social cohesion and integration for disadvantaged people.
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8

SPREAFICO, SILVIA. "Le fasce deboli del mercato del lavoro. Verso un welfare locale e attivo per il lavoro." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/244.

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Abstract:
La tesi si inserisce nell'ambito dell'animato dibattito politico e scientifico in merito alle misure volte a supportare i soggetti più deboli nel processo di inclusione socio-lavorativa. Al centro della riflessione si situano i cambiamenti che hanno caratterizzato il mercato del lavoro negli ultimi trent'anni e le politiche di welfare sviluppate a livello nazionale e comunitario per rispondere ai nuovi rischi e bisogni dei cittadini. In particolare, si approfondiscono le politiche del mercato del lavoro, cioè tutte quelle misure e quei servizi finalizzati a supportare i lavoratori in difficoltà occupazionale. La lettura proposta è volta a comprendere il significato delle azioni di politica del lavoro, alla luce dei cambiamenti introdotti dalle riforme degli ultimi anni. Si parla oggi di politiche attive del lavoro, di occupabilità, di responsabilizzazione degli individui, di personalizzazione degli interventi e, sul fronte degli attori che governano e gestiscono il sistema, di concertazione e di sinergia pubblico-privato. Nella seconda parte della tesi sono proposti due studi di caso, il modello lombardo e il modello danese di politiche del lavoro, che presentano logiche di intervento e orientamenti differenti, pur in presenza di situazioni occupazionali simili, caratterizzate da ridotti problemi di disoccupazione e da elevati tassi di partecipazione al mercato del lavoro.
The thesis is positioned within the political and scientific debate regarding the measures aimed to support the vulnerable people in the social and employment integration process. The study in depth concerns the changes of the labour market of the last thirty years and the welfare policies developed on national and European level to meet new citizens requirements. In particular, the thesis is focused on the labour market policies, which include measures and services supporting people with employment difficulties. The analysis concerns the new trends in labour market policies, the Italian model, the actors who govern the system and the types of measures (vocational guidance, vocational training, employment services, etc). The second part of thesis explores two cases, Lombardy and Denmark labour market policies models, with the analysis of different labour market problems and the various strategies to improve social cohesion and integration for disadvantaged people.
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9

Mezzaro, Elisabetta <1995&gt. "L'IMPATTO DEL SERVIZIO CIVILE ESTERO NEL MERCATO DEL LAVORO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2019. http://hdl.handle.net/10579/16156.

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Abstract:
In questa tesi si analizzerà il ruolo del Servizio Civile Estero nell’ottica dell’accesso al mercato del lavoro per i giovani. Nello specifico, si focalizzerà sul rapporto che c’è tra i volontari che concludono il servizio e il tipo di possibilità che si trovano a fronteggiare al loro ritorno. L’ipotesi della mia ricerca è che il Servizio Civile Estero sia un’esperienza formativa importante, ma che nell’ottica di un ritorno, non riesca a poi a creare una continuità con la società precaria di partenza. Nella prima parte verrà definito l’oggetto dell’indagine, ovvero il volontariato, soffermandosi sulla sua definizione e sullo stato attuale che ricopre a livello mondiale, europeo ed infine italiano. Successivamente verrà fatta una ricognizione sul volontariato all’estero e il Servizio Civile Estero, ricostruendo la loro evoluzione storica e gli effetti che producono nell’inserimento nel mercato del lavoro, anche dal punto di vista delle politiche pubbliche, teorico e della ricerca. Nella ricerca empirica, che sarà di tipo qualitativo, verrà analizzato un campione che ha svolto il Servizio Civile Estero da almeno due anni, e alla fine del proprio progetto ha deciso di fare ritorno in Italia, cercando di indagare il ruolo di quest’esperienza formativa per l’accesso al mercato del lavoro.
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10

TAGLIABUE, IRENE. "Organizzazione e disciplina del mercato del lavoro di cura." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2022. http://hdl.handle.net/10446/213032.

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Books on the topic "Lavoro e mercato del lavoro"

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Lavoro, istituzioni, diseguaglianze: Sociologia comparata del mercato del lavoro. Bologna: Il mulino, 2014.

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2

Roccella, Massimo. Manuale di diritto del lavoro: Mercato del lavoro e rapporti di lavoro. Torino: G. Giappichelli, 2004.

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Massimo, Viceconte. Il Mercato del lavoro: Gli strumenti della flessibilità nel mercato del lavoro. Genova ( Italia): Tipografia Privata, 2008.

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nazionale, Associazione italiana degli economisti del lavoro Convegno. Il mercato del lavoro nero. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 2005.

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5

Adalgiso, Amendola, ed. Istituzioni e mercato del lavoro. Napoli: Edizioni scientifiche italiane, 1998.

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Franco, Carinci, ed. Collocamento e mercato del lavoro. Torino: UTET, 1987.

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Aspetti teorici del mercato del lavoro. Torino: G. Giappichelli, 1985.

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Burroni, Luigi, ed. L'agenda del lavoro. Florence: Firenze University Press, 2005. http://dx.doi.org/10.36253/88-8453-281-7.

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Abstract:
Questo volume raccoglie i migliori elaborati di tesi degli anni accademici 1999/00 e 2000/01 di studenti del Master Europeo in Scienze del Lavoro della Facoltà di Scienze Politiche "Cesare Alfieri" di Firenze. I contributi si concentrano sul tema del lavoro e della sua regolazione nei paesi europei, analizzando aspetti quali la flessibilità del lavoro, la formazione, le relazioni industriali aziendali, la responsabilità sociale delle imprese, la promozione della partecipazione al mercato del lavoro delle donne e dei disabili. Questi temi costituiscono dei punti di osservazione privilegiati per mettere in luce sia gli effetti di promozione del cambiamento del processo di integrazione politica europea sia il ruolo giocato dalla presenza di determinate architetture istituzionali relative ai sistemi di welfare, di regolazione dell'economia e del lavoro che continuano a essere differenti da paese a paese. Guardare a questa coesistenza tra stabilità e cambiamento con un approccio multidisciplinare e comparato come quello utilizzato nei lavori qui raccolti è come utilizzare un caleidoscopio che contribuisce a far luce sugli equilibri multipli e sui diversi percorsi di sviluppo che caratterizzano il cosiddetto "modello sociale europeo".
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9

Catia, Iori, and Maiani Barbara, eds. Donne al lavoro: Letture al femminile del mercato del lavoro flessibile. Roma: Carocci, 2006.

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10

Luchino, Brucchi. Per un'analisi critica del mercato del lavoro. Bologna: Mulino, 2005.

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Book chapters on the topic "Lavoro e mercato del lavoro"

1

Del Punta, Riccardo. "Diritto del lavoro e valori." In Studi e saggi, 21–28. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-484-7.05.

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Abstract:
The author argues that the topic of values is strictly inherent to the labour law discourse. Law must not only be provided, but also justified, and this calls values into question. However, discussing values from the viewpoint of philosophy or law is profoundly different, as the legal discussion must consider what law is, in the historical context of its development. The author then wonders if the classical values of labour law are still adequate, or if – as it is argued - they need to be revisited, for both conceptual and historical reasons, in order to promote the worker’s subjectivity. The problem of the relationship between labour law’s values and economic instances is finally addressed, arguing in favour of a dialogue between the two disciplines.
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St.Pierre, Michael, Gesine Hofinger, Cornelius Buerschaper, Robert Simon, and Ivan Daroui. "La chiave del successo: lavoro di gruppo." In Gestione delle crisi in medicina d’urgenza e terapia intensiva, 207–33. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2799-2_11.

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3

Pasolini, Giorgio, and Patrizia Ghidini. "L’adolescente allergico e l’inserimento nel mondo del lavoro." In Dermatologia allergologica nel bambino e nell’adolescente, 237–43. Milano: Springer Milan, 2012. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-2507-3_28.

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4

Caruso, Bruno, and Loredana Zappalà. "Un diritto del lavoro ‘tridimensionale’: valori e tecniche di fronte ai mutamenti dei luoghi di lavoro." In Studi e saggi, 29–79. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-484-7.06.

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Abstract:
The essay analyses the changes in labour law by examining working places’ modifications induced by the most meaningful driver: technology. In this perspective, the authors point out three macro scenarios. The first relates to industry 4.0 and to the notion of “cognitive enterprise”. This could, or should, act as a magnet model considering its social and organizational positive consequences. The second is the traditional work organization re-considered in the light of new technologies’ impact; it generates a kind of neo digital Fordism, as does the Amazon model in the logistic sector. The third scenario is linked to the rise of the gig economic, with its “workers on tap” (i.e. the platform economy with the algorithm as a boss). These different scenarios, even if characterised by blurred borders, imply the need to think of Labour law differently than in the past. Beyond its traditional protective function, there should be a promotional one, aimed at developing capabilities and positive liberties of the person in the workplace. In the face of this three-fold dimension of the workplaces and of the expansion of Labour law functions, it is also necessary to rethink its techniques and principles. In that sense, the authors propose a different regulatory perspective: no more rigid and uniform rules, as happened in the “short century”, but a regulation made by differentiation, adaptations, extensions, dilutions. With a unifying value: the reference to the individual, to her/his life project, and ultimately to her/his dignity.
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5

Costa, Giovanni. "Organizzazione del lavoro a turni e problemi di staffing." In Prevenire gli eventi avversi nella pratica clinica, 307–14. Milano: Springer Milan, 2013. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-5450-9_27.

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6

Fontana, Giorgio. "Il diritto del lavoro e i valori nella crisi." In Studi e saggi, 81–100. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-484-7.07.

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Abstract:
The essay deals with the relationship between values and labor law following in the first part a logical thread that moves from two essential foundations: Europe and the trade union. The author considers the crisis of these references as a crucial moment in the transformation of the value system. The dialectic between the different perspectives of labor law and the antithesis on the same vision of work in post-modern society are now reflected in the changes in the world of work. The current situation is being crossed by the pandemic crisis, which is also changing the way of understanding work. The prospect of degrowth and the crisis of the capitalist development model impose problems and new values, a renewed relationship between ethics and labor law.
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7

Satolli, Roberto. "Multidisciplinarietà in oncologia: chi ha paura del lavoro di squadra?" In Tumori della testa e del collo, 3–8. Milano: Springer Milan, 2011. http://dx.doi.org/10.1007/978-88-470-1806-8_1.

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Perulli, Adalberto. "Il diritto del lavoro tra libertà, riconoscimento e non-dominio." In Studi e saggi, 101–23. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-484-7.08.

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Abstract:
The essay deals with the issue of freedom in labor law through dialogue with two currents of philosophical-political thought: neo-republicanism and the neo-Hegelian theory of social freedom. After the critique of neoliberal economic thought, labor law can draw on these two currents of political philosophy to consolidate, from an evolutionary point of view, its own value paradigm and to identify a new regulatory project that lives up to the challenge of neo-modernity. The ideas of freedom as non-domination and as social freedom, unlike the classical liberal concept of negative freedom, converge in the construction of social rights, such as codetermination, around which to found a new course of labor law.
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Facchin, Carlo. "Mappare il cantiere delle Historiae Venetae del Bembo. Il ms. marciano cl. x 256 (=3134)." In Studi e ricerche del Dipartimento di Lettere e Filosofia, 303–15. Firenze: Società Editrice Fiorentina, 2023. http://dx.doi.org/10.35948/dilef/978-88-6032-688-1.17.

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Abstract:
Il lavoro descrive il ms. autografo del Bembo marciano cl. X 256 (3134). in particolare, analizza l’aspetto del riordino delle carte. Infatti, la presenza della numerazione antica farebbe pensare a un riordino delle carte, che sono tra loro molto disomogenee, da parte dell’autore per orientarsi all’interno della sua opera. In realtà chi ha riorganizzato il codice sembrerebbe essere il Morelli.
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Corazza, Luisa. "Al di là del rapporto di lavoro: fenomenologie e stili del potere datoriale." In Studi e saggi, 167–76. Florence: Firenze University Press, 2022. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-5518-484-7.11.

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Abstract:
The essay aims at investigating new forms and styles of the power of the employer. Since the main regulatory intervention on employment relationship (above all the Statuto dei lavoratori ) significant changes occured in the context were the relationship performs, so that a rethinking of the basis of employer’s power is required. The role of labour market, new forms of organization of the firm and the diversification of workers types are few of different examples of this changing context. Therefore, regulatory tecniques need a refoundation, taking into account that the power of the employer performs not only within the employment relationship but also outside the employment relationship.
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Conference papers on the topic "Lavoro e mercato del lavoro"

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Tagliazucchi, Silvia. "Unione tra uomo e natura: l’analisi del territorio secondo Saverio Muratori." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7969.

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Abstract:
Un breve excursus sul processo teorico e applicativo dell’analisi del territorio dell’Architetto Saverio Muratori che ha caratterizzato tutta la opera, portandolo negli ultimi anni della sua vita, tra il 1969 e il 1973 a concretizzare il concetto di unione tra Uomo e Natura in quello di territorio attraverso il suo ultimo lavoro Studi per una operante storia del territorio.
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Decandia, Lidia. "Rimettere in moto e lavorare il tempo per prendersi cura dei territori contemporanei." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7976.

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Abstract:
Il saggio intende problematizzare e argomentare l’idea che le sopravvivenze del passato presenti nei territori contemporanei non debbano essere trattate come immagini e simulacri di un tempo che non è più, ma piuttosto come dei sintomi, dei segnali, degli inciampi di tempo che possono aiutarci a comprendere e ad avere cura del nostro presente. Un presente che non è una terra desolata e priva di qualità, ma piuttosto un mare che contiene abissi, grovigli vortici in cui si mescolano diverse temporalità. In questo senso il passato, contenuto nel territorio, può essere inteso come una sorta di grande inconscio con cui fare i conti per avviare un lavoro di smontaggio, attraverso cui sciogliere quei grovigli che bloccano il nostro presente, ma anche come un lavoro di scavo che potrebbe aiutarci a portare alla luce perle inabissate, liberare energie sepolte, profezie di futuro dimenticate che potrebbero contribuire a ripensare il nostro presente. E' partendo da questo presupposto che si vuole introdurre il tema della cura. L’idea attorno a cui si intende lavorare è quella di esplorare questo concetto partendo dal presupposto che sia proprio attraverso questo lavoro complesso di erosione e di scavo in profondità che occorra ripartire per stabilire relazioni profonde e significanti con il territorio. Un territorio che non può più essere inteso come una superficie a cui sovrapporre qualsiasi contenuto, ma piuttosto semmai come un “campo di energie” che contiene placente d’ombra, latenze, memorie che entrano in collisione col presente.
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Sorace, S., and G. Terenzi. "Structural and historical assessment of a modern heritage masterpiece: “Palazzo del Lavoro” in Turin." In STREMAH 2011. Southampton, UK: WIT Press, 2011. http://dx.doi.org/10.2495/str110191.

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4

Lisimberti, Cristina, and Katia Montalbetti. "Alternanza scuola-lavoro (work-based learning) as a resource for higher education." In Fifth International Conference on Higher Education Advances. Valencia: Universitat Politècnica València, 2019. http://dx.doi.org/10.4995/head19.2019.9352.

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Abstract:
In Italy, Law no. 107/2015 made obligatory for all second grade secondary school students to spend a certain number of hours on alternanza scuola-lavoro activities (work-based learning). For Italian schools this opened up new horizons as well as new challenges on multiple levels: organisational, didactic and educational. Anyway Legal provisions and scientific evidence are in fact not sufficient to guarantee quality because school and work contexts are systems guided by different motivations, models and mechanisms. “Tailoring” and “co-designing” are the main characteristics of alternanza programmes offered by Università Cattolica del Sacro Cuore; to investigate the quality of these experiences a survey has been launched. Whilst the study confirms the satisfaction of the participating schools, from the perspective of ongoing improvement, a number of areas for development emerged in relation to evaluation issue in particular. Beyond the experience itself, universities should consider alternanza a major topic for consideration, since it enhances their fundamental activities: research, education and the third mission; accommodating students on alternanza programmes is therefore a means of responding to local needs but also an opportunity to consolidate university development strategies.
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Da Silva, Cleber Dos Santos Medeiros, and Antonio Marcos Massao Hachisuca. "Estudo e desenvolvimento do módulo de gerenciamento de missões pré-programadas na plataforma SmartFarm utilizando VANTs." In Congresso Latino-Americano de Software Livre e Tecnologias Abertas. Sociedade Brasileira de Computação - SBC, 2019. http://dx.doi.org/10.5753/latinoware.2019.10346.

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Abstract:
Cresce o número de produtores e empresas de alimentos que utilizam sistemas baseados em Agricultura de Precisão (AP), para melhorar sua produtividade, seus produtos e os seus meios de produção. Utilizando componentes como sensores, para aquisição de informações, robôs na automação de tarefas, máquinas inteligentes e Veículos aéreos Não Tripulados (VANTs), também conhecidos como drones, para aquisição de imagens da lavoura. Surge a necessidade de armazenar, processar e gerenciar dados produzidos em uma fazenda, possibilitando a criação de uma plataforma computacional para gerenciamento destas informações, introduzindo ao conceito de uma fazenda digital (Smart Farm). Empresas e agricultores começam a considerar o uso de robôs para a automação de tarefas agrícolas. O uso de VANTs com avançados sensores e captura de imagens, relativamente baratos, estão criando novas formas de aumentar os lucros e reduzir os danos à produção. Drones estão ganhando espaço no mercado civil, empresas como Intel, Qualcomm, Microsoft, Apple já investiram em 2017, mais de US$500 milhões nesta área. Nos últimos anos, está crescendo a procura pela utilização de drones no sensoriamento remoto. O mapeamento aéreo de propriedades agrícolas tem como resultado, um meio de estimar a produção atual, monitorando o progresso ao longo do tempo. Nesse contexto, surge o projeto Smart Farm, com o objetivo de gerenciar e processar informações oriundas de sensores, ou imagens de um drone. Um módulo nesta plataforma consiste na criação de missões para captura de imagens da lavoura, ou em pontos específicos da propriedade. Assim, foi desenvolvido uma arquitetura contendo uma a plataforma web, APIs e um aplicativo capaz de controlar drones da empresa Dà-Jiāng Innovations (DJI), com base em seu SDK mobile. Utilizando o GPS, Google Maps e o SDK é possível criar uma missão pré-programada, no qual o drone seguirá pontos capturando imagens em diferentes ângulos e direções para pós processamento destas imagens na plataforma.
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Sportello, Valentina. "Cronaca di un abbandono: fenomeni di migrazione all'interno della Ciudad Vieja di Montevideo." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.8015.

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Abstract:
La Ciudad Vieja, ha rappresentato per secoli il centro funzionale, abitativo e commerciale della città di Montevideo, eppure nel corso dell’ultimo secolo ha subito molte trasformazioni che ne hanno mutato sia il volto urbano che la composizione sociale. Risulta infatti essere il barrio Montevideano con il maggior calo di abitanti (circa il 20%) e la causa principale di tale fenomeno è imputabile alla localizzazione del porto commerciale nella baia e al conseguente svilupparsi in loco dei servizi legati all’attività di quest'ultimo, che hanno trasformato l'antico centro storico in un “barrio portuale”. Lentamente la Ciudad Vieja si svuota e si classifica come luogo pericoloso e degradato agli occhi dei suoi abitanti, che se ne allontanano attratti da abitazioni più comode e tranquille sul bordo dell'oceano. A questo flusso di popolazione in fuga, se ne affianca uno contrario, invisibile, composto dal ceto più povero, il quale in cerca di un rifugio, è attratto dallo stock abitativo disponibile e abbandonato che occupa illegalmente e dalle possibilità di lavoro offerte dal vicino porto. Il volto della Ciudad Vieja cambia ancora, e il degrado urbano delle vie, corrisponde al peggioramento delle condizioni di vita dei suoi nuovi abitanti, i quali vivono in totale assenza di regole igieniche, in condizioni di sovraffollamento, privi di acqua e luce. Nonostante negli ultimi anni le amministrazioni si siano occupate del degrado urbano e sociale presente nella zona, le proposte di rilancio pensate, limitate al recupero di alcune facciate o alla pedonalizzazione di alcune vie, son fallite miseramente e il fenomeno non è stato arginato, mentre l'auspicata partecipazione di investitori privati non ha mai avuto seguito. For centuries the Ciudad Vieja was the functional, residential and commercial centre of the city of Montevideo, however over the past century it has undergone many transformations, which have changed its urban essence and its social composition. It has been shown to be the barrio in Montevideo with the highest population decline (about 20 %). Such phenomenon may be attributed to the position of the commercial port in the bay and to the consequent development of activities linked to the port, which have transformed the old town centre into a "port barrio". The Ciudad Vieja slowly emptied and it was seen as dangerous and degraded by its inhabitants, who went away from it attracted by more comfortable and quiet homes by the ocean. Another flow contrasted that of the fleeding population: it was made up of the lower class in search for refuge, attracted by the vacant and abandoned homes, which it occupied illegally, and by work opportunities offered by the nearby port. The essence of the Ciudad Vieja changed once again and the urban decay of the streets was equivalent to the worstening of the living conditions of its new inhabitants, who live without sanitation rules, in overcrowded conditions and without running water and electricity. Although in recent years administrations have dealt with the area's urban and social decay, the proposed solutions, limited to the reclamation of a few facades and to the pedestrianisation of some streets, have failed miserably and the phenomenon hasn't been contained, while private investors have never participated.
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Fava, Federica. "Il progetto intermedio come luogo dell’empowerment: esempi di nuove pratiche nelle città europee." In International Conference Virtual City and Territory. Roma: Centre de Política de Sòl i Valoracions, 2014. http://dx.doi.org/10.5821/ctv.7904.

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Abstract:
‘Città in attesa’ sono il risultato fisico e concettuale dei profondi cambiamenti che coinvolgono la nostra società. Nel secolo dell’urbanità, lo spopolamento di molte città occidentali la mancanza delle risorse necessarie al completamento di grandi piani urbani producono un numero crescente di spazi vacanti. Rimandando la sua trasformazione ad un futuro indefinito, la città viene quindi ridotta a un paesaggio amorfo, riflesso dell’altrettanto disagio sociale che investe un’ampia fascia della cittadinanza media. In questo scenario di incertezza il progetto temporaneo diviene strumento efficace ad abilitare lo spazio urbano al suo uso evitandone un ulteriore degrado. Attraverso pratiche intermedie le ‘pause temporali’ in cui è costretta la città possono essere trasformate in momenti di sperimentazione diventando inoltre opportunità di riflessione sui mezzi e sulle modalità del progetto stesso. Questo lavoro propone dunque una riflessione sul concetto di tempo basata sull’idea di durata reale introdotta da Bergson. ‘Attivando’ sequenze temporali solitamente inutilizzate, il progetto intermedio diventa mezzo dinamico di riqualificazione urbana basato sull’’empowerment delle comunità locali. Obiettivo di questo scritto è infine sintetizzare le caratteristiche che rendono il progetto intermedio capace di innescare una trasformazione della città basata su un modo nuovo di partecipare, orientato al rafforzamento delle capacità resilienti degli abitanti coinvolti. A questo scopo vengono raccolti e classificati in quattro categorie dimensionali diversi progetti realizzati in ambito europeo dimostrandone l’adattabilità a tutti i livelli della pianificazione. The physical and conceptual result of the great changes which affect our society is a city in ‘stand-by’. Even if the XXI century is considered to be an ‘urban century’, many Western cities are shrinking and lack the resources which are necessary to complete planned masterplans. By postponing the transformation of the city to an indefinite future, the number of vacant spaces is increasing. This situation reduces the city into an amorphous landscape that also reflects the social problems concerning a wide number of citizens. In this uncertain scenario, the temporary project becomes an effective tool to open the urban space toward its use as well as to avoid a further degradation of the landscape. Through interim practices the 'forced breaks', to which the city is constrained, can be transformed into moments of experimentation, becoming an opportunity to reflect on the means and methods of the project itself. This work proposes a reflection on the concept of time based on the idea of real duration introduced by Bergson. 'Activating' usually unused sequences of time, the interim project works as a dynamic means of urban regeneration based on the empowerment of local communities. Finally, the aim of this paper is to summarize the features that make the intermediate project able to trigger a transformation of the city based on a new way to participate, attempting to strengthen the resilient capacity of the people involved. For this purpose several European projects are collected and classified into four dimensional categories, showing the adaptability of the temporary project at all scales and levels of planning.
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Reports on the topic "Lavoro e mercato del lavoro"

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Vallerani, Sara, Elizabeth Storer, and Costanza Torre. Considerazioni chiave: equità e partecipazione nella promozione della vaccinazione per il covid-19 tra le persone razzializzate e senza documenti. SSHAP, May 2022. http://dx.doi.org/10.19088/sshap.2022.025.

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Abstract:
Questo documento espone alcune considerazioni a proposito della promozione dei vaccini per il SARS-CoV-2 e delle strategie per garantirne un’equa distribuzione tra gli immigrati senza documenti residenti in Italia e, in particolare, a Roma. Quanto emerge dal caso italiano può essere in parte applicabile ad altri contesti in cui la somministrazione del vaccino è stata legata al dispositivo del “passaporto vaccinale”, ovvero il certificato COVID digitale dell'UE, in Italia Green Pass. Nell’organizzazione della campagna vaccinale alcune categorie sociali sono state identificate come “difficili da raggiungere” (hard to reach) e per cui è necessario immaginare interventi specifici.1 In questo testo si sceglie di parlare di persone razzializzate e illegalizzate poiché senza documenti per riferirsi a persone immigrate che non hanno cittadinanza, permesso di soggiorno e status di rifugiato. Questo documento esplora il contesto quotidiano delle vite delle persone illegalizzate e come l’esperienza della pandemia di COVID-19 abbia esacerbato le difficoltà che queste persone incontrano, 23 mettendo in luce il collegamento tra le vulnerabilità, consolidate ed emergenti, con la percezione dei vaccini. Si suggerisce come l’orientamento e la percezione dei vaccini si inseriscano all’interno dei contesti di vita delle persone, in cui molto spesso la priorità è data al sostentamento economico. In molti casi, l’accettazione della vaccinazione è motivata dalla necessità di continuare ad avere un lavoro retribuito piuttosto che a una preoccupazione connessa alla salute o a una fiducia nei confronti delle istituzioni sanitarie. Il seguente documento si pone l’obiettivo di esaminare come i vaccini possano essere distribuiti in modo equo e capace di aumentare la fiducia e i processi di inclusione nella società post-pandemica. Il testo si basa principalmente sulla ricerca etnografica e le testimonianze raccolte attraverso interviste e osservazioni con persone razzializzate e illegalizzate nella città di Roma, insieme a rappresentanti della società civile e operatori socio-sanitari tra dicembre 2021 e gennaio 2022. Questo documento è stato sviluppato per SSHAP da Sara Vallerani (Università di Roma Tre), Elizabeth Storer (LSE) e Costanza Torre (LSE). È stato revisionato da Santiago Ripoll (IDS, Università del Sussex), con ulteriori revisioni da parte di Paolo Ruspini (Università Roma Tre) ed Eloisa Franchi (Université Paris Saclay, Università di Pavia). La ricerca è stata finanziata dalla British Academy COVID-19 Recovery: G7 Fund (COVG7210058). La ricerca si è svolta presso il Firoz Lalji Institute for Africa, London School of Economics. La sintesi è di responsabilità di SSHAP.
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Il futuro del lavoro a distanza. Organisation for Economic Co-Operation and Development (OECD), September 2022. http://dx.doi.org/10.1787/ddec60a9-it.

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