Academic literature on the topic 'Lavori verdi'

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Journal articles on the topic "Lavori verdi"

1

Wood, Ian. "‘Adelchi’ and ‘Attila’: the barbarians and the Risorgimento." Papers of the British School at Rome 76 (November 2008): 233–55. http://dx.doi.org/10.1017/s0068246200000489.

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Abstract:
Durante il Risorgimento frequenti riferimenti sono stati fatti al Medioevo al fine di comprendere le condizioni del presente. Vari sono gli eventi medievale riferiti, ma un uso particolare fu fatto delle migrazioni barbariche, specialmente quelle unniche e longobarde. Le interpretazioni offerte da questi eventi furono ispirate dalle idee già sviluppate in Francia e Germania. Con il presente lavoro si guarda all'ampia storiografia francese alla base del trattamento di Manzoni dei Longobardi nella tragedia diAdelchi(e il suoDiscorsodi accompagnamento, scritto per spiegare la sua interpretazione), e ai lavori, molto diversi, di letteratura tedesca e svizzera che sono alla base del trattamento di Verdi degli Unni nel suoAttila.
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Körner, Axel. "Verdi and the historians: Politics, passion, and newmezzi di lavoro." Journal of Modern Italian Studies 20, no. 1 (December 13, 2014): 127–37. http://dx.doi.org/10.1080/1354571x.2014.973161.

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3

Burlando, Patrizia, and Sara Grillo. "Utopia vs Realtà." Ri-Vista. Research for landscape architecture 19, no. 1 (July 26, 2021): 172–81. http://dx.doi.org/10.36253/rv-10291.

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Abstract:
Se la realtà ci impone di ripensare città come super-organismi con minori impatti per una crescita economica attuale, efficiente sotto il profilo delle risorse e competitiva, senza emissioni negative (Paris Agreement, Green Deal), dall’altra è chiaro il bisogno di utopia per immaginare dei futuri alternativi, traendo spunto dalle epoche in cui gli ideali hanno avuto il potenziale di influenzare l’attività di progettisti e di pianificatori. In qualunque modo l’utilizzo di un verde più resiliente è diventato l’elemento cardine nei processi di trasformazione urbana. Non a caso anche architetti di fama mondiale come Boeri Associati, MVRDV, AMO/Koolhaas e BIG- Bjarke Ingels Group hanno improntato la loro ricerca sulla green tech al fine di utilizzarla nell’ambito di interventi architettura. Nella soluzione di diversi problemi ambientali: dal cambiamento climatico, alla emergenza COVID-19, dunque, l’utilizzo di un insieme di soluzioni verdi, resilienti e a diverse scale spaziali da quella della città, a quella di quartiere, di isolato e del singolo edificio è diventata una necessità.L’obiettivo di questo lavoro è presentare evidenziandone pregi e criticità alcuni progetti verdi, sia visionari, sia in fase di realizzazione, che si basano sui concetti chiave di sostenibilità, multifunzionalità, aumento dei servizi ecosistemici e multiscalarità. Se la utopia della Riforestazione Urbana di Stefano Boeri diventa realtà, invece la ricerca The Green Dip condotta dal The Why Factory Workshop rappresenta al momento solo uno studio, un manifesto per restituire vivibilità alle città contemporanee.
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Bandini, Giorgia. "Breve nota sul problema del tribraco incipitario strappato: Plauto, Menaechmi 31 e 236." Emerita 88, no. 1 (June 2, 2020): 169. http://dx.doi.org/10.3989/emerita.2020.09.1927.

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Artusi, Andrea. "Appunti contrastivi sui verbi valutativi suffissati italiani e spagnoli. Analisi di due corpora sincronici." Cuadernos de Filología Italiana 26 (October 2, 2019): 11–28. http://dx.doi.org/10.5209/cfit.62575.

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Abstract:
In questo lavoro si espone uno studio contrastivo italiano-spagnolo sui verbi del tipo canticchiare e canturrear, solitamente denominati verbi valutativi suffissati (VVS) o verbos apreciativos. A partire da due corpora sincronici, si svolge un’analisi quantitativa e qualitativa delle forme riscontrate, al fine di determinare quali siano i VVS più frequenti nelle due lingue in esame. Si analizzano, inoltre, possibili fenomeni di variazione lungo l’asse diafasico, diamesico, e diatopico, così come le caratteristiche semantico-azionali dei 25 VVS più ricorrenti.
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Vučetić, Zorica. "Alcune riflessioni contrastive sul verbo." Linguistica 37, no. 1 (December 1, 1997): 81–88. http://dx.doi.org/10.4312/linguistica.37.1.81-88.

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Abstract:
Scopo del presente lavoro è di offrire un modesto contributo alla formazione del lessico italiano. L' articolo tratta la formazione suffissale dei verbi sia in croato che in italiano. Prende in considerazione un gruppo di parole formate: è un gruppo di verbi derivati mediante suffissi, un gruppo non molto numeroso, ma interessante dal punto di vista formativo e soprattutto dal punto di vista semantico. Si esaminano i suffissati verbali, formati da basi che sono voci onomatopeiche o di origine onomatopeica, interiezioni o esclamazioni o anche altre parole monosillabe e bisillabe. Abbiamo esaminato i verbi croati e i verbi italiani, abbiamo cioè esaminato gli equivalenti formali e semantici dei verbi croati nella lingua italiana. Confrontando questi verbi abbiamo cercato di mettere in rilievo le caratteristiche formali e quelle semantiche dei verbi, nonché di sottolineare i problemi che si possono incontrare nella traduzione dei rispettivi verbi. Affrontando questo tema, pur sempre rimanendo nell'ambito della formazione delle parole, abbiamo cercato di ampliare un po' il tema e in particolare abbiamo voluto fissare un punto di avvio per ulteriori ricerche e analisi.
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Rugiero, Serena. "L'efficienza energetica in Italia: competenze e figure professionali emergenti per la green economy." ARGOMENTI, no. 35 (September 2012): 53–75. http://dx.doi.org/10.3280/arg2012-035003.

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Abstract:
Lo scopo di questo lavoro è di valutare gli impatti socio-economici delle politiche di sviluppo dell'efficienza energetica in Italia, in termini di ricadute sull'occupazione e sulle professionalità. Alla luce degli obiettivi di policy a favore dell'efficienza energetica, fissati negli accordi europei e nelle normative nazionali, si identificano i settori oggetto delle misure di efficientamento e, all'interno di essi, si analizza la trasformazione delle competenze e delle figure professionali richieste, individuando i "nuovi profili verdi emergenti". L'analisi mostra che la trasformazione delle professioni indotta dall'efficienza energetica presenta un carattere fortemente trasversale, attivando una domanda di nuove professionalità e competenze in diversi comparti. I processi di innovazione tecnologica e produttiva connessi all'efficienza energetica possono inoltre interessare una rilevante platea di lavoratori, anche al di fuori dei tradizionali settori verdi, i quali potrebbero beneficiare di processi di riconversione nei nuovi profili green attraverso specifici programmi formativi.
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Bonomo, Francesca Romana, and Valentini Arianna Proietti. "E tu li vedi i Mostri?" RIVISTA DI PSICOTERAPIA RELAZIONALE, no. 36 (December 2012): 99–112. http://dx.doi.org/10.3280/pr2012-036007.

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Abstract:
Se č vero che ogni famiglia porta con sé una parte della nostra storia, allora č possibile usare noi stessi come strumento di conoscenza dell'altro. Questo lavoro prende spunto dall'analisi di un caso clinico di una famiglia che vive l'esperienza della separazione coniugale e chiede un intervento per la sintomatologia della figlia primogenita. L'esame viene condotto attraverso alcune riflessioni sul tema degli isomorfismi fra sistema famiglia e sistema terapeutico e la co-crescita che ne č scaturita. La visione dei mostri, sintomo portato dalla paziente designata, divenuto il "fil rouge" di tutta la terapia, esemplifica l'importanza del riconoscimento dell'altro e dei suoi bisogni attraverso l'utilizzazione che il terapeuta fa del proprio Sé e della propria esperienza, in particolare attraverso le risonanze che si attivano nel corso della relazione terapeutica.
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Bianco, Adele. "La riforma del mercato del lavoro e il concetto di disoccupazione." RIVISTA TRIMESTRALE DI SCIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE, no. 3 (November 2010): 123–36. http://dx.doi.org/10.3280/sa2010-003012.

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Abstract:
Argomento del contributo č ricostruire come sia cambiata la concezione della disoccupazione. A seguito delle riforme del mercato del lavoro introdotte in Italia nel corso all'incirca degli ultimi quindici anni, si č scelto di legare lo stato di disoccupazione al reddito percepito. Innanzi tutto si osserverŕ che la disoccupazione si č fatta piů intricata da definire e da gestire. Relativamente all'attuale modalitŕ di accertamento e di mantenimento dello stato di disoccupazione, il lavoratore puň piů facilmente perdere una serie di benefici derivanti dal risultare disoccupato. La regolazione e gestione dello stato di disoccupazione non č riuscita a far calare il numero dei "veri" disoccupati e contraddice lo spirito delle politiche attive del lavoro, tendendo ad escludere quanti hanno una occupazione malsicura e conseguentemente legittimando il lavoro precario. Proveremo infine a interpretare, sotto il profilo sociale, culturale e valoriale, le ragioni del legame posto tra stato di disoccupazione e reddito percepito.
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Sampognaro, Giuseppe. "L'uso del verbatim nel processo formativo." QUADERNI DI GESTALT, no. 2 (May 2011): 59–76. http://dx.doi.org/10.3280/gest2010-002005.

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Abstract:
Il lavoro č centrato sulle funzioni del(la trascrizione delle sedute terapeutiche). Sono indicate le finalitŕ di questo strumento, i modi in cui puň essere utilizzato in psicoterapia della Gestalt, le peculiaritŕ narrative e creative. Ilrappresenta la co-creazione del processo terapeutico nei suoi momenti salienti. Per questo, si rivela uno strumento efficace, per certi versi insostituibile, sia in ambito clinico che in quello formativo-didattico.
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Dissertations / Theses on the topic "Lavori verdi"

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MAZZOLI, SERENA. "LA SOSTENIBILITA' PER UNA NUOVA CULTURA DELL'ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2020. http://hdl.handle.net/10280/70990.

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Abstract:
L’innegabile evidenza delle gravi conseguenze a carico del nostro pianeta generate da un progresso legato esclusivamente alla crescita quantitativa e al profitto, ha aperto la strada a nuovi modelli di sviluppo centrati sul valore della sostenibilità. Tuttavia, la sostenibilità non nasce in maniera spontanea ma è il risultato di un processo di educazione attraverso il quale la persona prende coscienza delle interconnessioni che la legano, indissolubilmente, alla natura, alla società, all’umanità stessa. Diventa importante, dunque, individuare ambiti formativi promettenti per promuovere efficaci azioni educative riguardo alla sostenibilità, con l’obiettivo di orientare i giovani all’acquisizione di stili di vita adeguati e di posti di lavoro dignitosi, creativi, “verdi”. Tra questi, l’alternanza scuola-lavoro e i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, previsti in Italia per tutti gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado, possono rappresentare fruttuose opportunità educative per acquisire, attraverso modalità di apprendimento attivo, strumenti idonei a fronteggiare l’evoluzione dei processi formativi e delle dinamiche professionali, nonché l’esercizio di una cittadinanza responsabile e competente in favore di uno sviluppo equo e durevole a vantaggio delle generazioni presenti e future.
The undeniable truth of the serious consequences inflicted to our planet by a progress that is exclusively linked to quantitative growth and profit has paved the way for new development models based on the value of sustainability. However, sustainability is rarely spontaneously achieve: it is the result of an educational process through which individuals becomes aware of the interconnections that bind them to nature, to society and to humanity itself. It is relevant, therefore, to identify promising training environments to promote effective educational activities on sustainability, with the goal of nudging young people towards adequate lifestyles, creating dignified, creative and “green” jobs. Among these potentially relevant educational and training environments, work-related learning (Alternanza scuola-lavoro in Italian) and the paths for transversal skills and guidance (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento in Italian), provided in Italy for all students in the last three years of secondary schools, can represent successful educational opportunities to acquire, through active learning models, the tools needed to face the evolution of the educational processes and work- related dynamics, as well as to construct a responsible and competent citizenship, favoring a fair and lasting development for the benefit of current and future generations.
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VALENTI, ANTONIO. "Verso un mercato del lavoro più verde: implicazioni per la salute e sicurezza sul lavoro (SSL)." Doctoral thesis, Università degli studi di Bergamo, 2014. http://hdl.handle.net/10446/30733.

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Abstract:
Introduction The momentum towards the green economy; strongly focused on innovation; highlights the urgent need to anticipate the new and emerging health and safety risks in green jobs with a view to ensuring adequate; safe and healthy working conditions. The present study has conducted a survey among relevant stakeholders; social partners; institutions and green companies to collect their perceptions of potential effects of green jobs on occupational health and safety; with particular regard to the renewable energy sector. Methods An online questionnaire posted on the "Research Activity" section of the INAIL website was used to conduct the survey. It involved a sample of 61 stakeholders including institutions (11); trade unions (11); employers associations (13); companies (11); research (15). Questionnaire results have been uploaded to a database in Microsoft Excel format and analysed using SPSS version 16.0 for Windows. Results Most of respondents claim that the green transition poses new risks that can be managed with current risk management procedures (38;2% of responses) or think that renewables entail the same types of risks as other forms of energy but new risk management procedures are required (27;3% of responses). As regards the occupational health and safety risks associated with the production of sustainable energy sources; this study shows that wind; photovoltaic and solar thermal energy (41;2%) entail low health and safety risks. Medium risks have been identified in geothermal (47;1%); hydro power (44;1%) and biomass (38;2%). Discussion This study provides an objective analysis of green experts' perception of emerging and poorly investigated issues concerning the potential implications of green technologies in the field of occupational health and safety. The poor perception of workers' health and safety protection brought to light by the survey is due to a delay of the Italian political; scientific and industrial world in the assessment of potential risks for workers' health and safety posed by the introduction of new green technologies.
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Mattsson, Tobias. "En petrologisk studie av lavor och en mantelxenolit från Fogo, Kap Verde." Thesis, Uppsala universitet, Berggrundsgeologi, 2012. http://urn.kb.se/resolve?urn=urn:nbn:se:uu:diva-185139.

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Abstract:
Alla Kap Verdes öar är av vulkaniskt ursprung. Fogo är den enda ön i Kap Verdes arkipelag som fortfarande är vulkaniskt aktiv, med 30 registrerade utbrott sedan människor bosatte sig på ön för cirka 500 år sedan. Detta gör Fogo till en av de mest aktiva vulkanerna på jorden. Fogos lavor är viktiga att studera för att få en förståelse för vulkanens magmasystem och förhindra framtida katastrofer. Lavorna är mörka och innehåller mycket fenokryster utav olivin och clinopyroxen, och i enstaka prover hittas apatit (inneslutningar i pyroxener) och amfibol. Den petrografiska undersökningen tyder på att lavorna är basaniter eller melanonefeliniter. På Fogo förekommer både Pahoehoe- och Aa- lavor. En mantelxenolit ger insikt till lavornas ursprung. Den studerade xenoliten har en protogranulär textur och består främst av olivin (Fo86-88) med mindre förekomster av ortopyroxen, clinopyroxen och phlogopitaggregat. Clinopyroxenfenokrysterna i lavorna är mineralet diopsid (MgCaSi2O6). Fosterithalten i olivinfenokryster är (Fo81-84). Zonering på kristaller visar magmaevolutionen vid ett utbrott. Zoneringen i clinopyroxenfenokrysten är i kärnan av kristallen omvänd och övergår sedan till normal. Det vill säga till en början en ökning av MgO för sedan minska mot fenokrystens kant. Detta tyder på att fenokrysterna började kristallisera samtidigt som ny smälta tillfördes för att sedan övergå till en fraktionering av magman. En ökning av MgO på ytterkanten av fenokrysten kan tyda på att en primitiv smälta tillförts magman. Xenoliten har sitt ursprung under Moho på ett maximalt djup av 270 km.
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BONORA, CHIARA TERESA. "Il contratto di lavoro a progetto." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/213.

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Abstract:
L'autore analizza i punti salienti della nuova disciplina del lavoro a progetto introdotto con il D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276. L'analisi muove dall'individuazione delle ragioni sottese alla introduzione del lavoro a progetto che riguardano, l'inadeguatezza dei tradizionali modelli di subordinazione ed autonomia a rappresentare l'attuale mondo del lavoro e dell'impresa e l'incremento dell'abuso dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, sottolineando che il legislatore, con il D. lgs. 276/2003 si è concentrato principalmente sul problema di abuso della legalità e per fronteggiarlo, ha lavorato sulla fattispecie, configurando una specifica tipologia contrattuale, caratterizzata da un tenore letterale spesso incerto e discutibile. L'A. evidenzia come la scelta del legislatore si dimostra inefficace, in primo luogo, a causa dell'indeterminatezza dell'elemento del progetto, programma o fase di esso ed inoltre, perché il sistema sanzionatorio di conversione in rapporto di lavoro subordinato in caso di assenza del progetto, non può che essere interpretato nel senso di una presunzione relativa a causa dei palesi vizi di incostituzionalità che si presenterebbero in caso contrario. Inoltre il sistema di tutele predisposto per i collaboratori coordinati e continuative a progetto appare leggero.
The Author points out the new statutory features of self-employed project contract, introduced with the D. Lgs. September 10, 2003, No 276. The analysis begins from the identification of the reasons of the introduction of this contract, which concern, on one hand, the inadequacy of conventional patterns of subordination and autonomy within the current world of work and enterprise and, on the second hand, the increasing abuse of the collaboration coordinated and continuous contract. The A. underlines that the new statutory has been focused mainly on the issue of the abuse of law and, in order to face it, has worked on the legal case specification, setting up a specific type of contract, featured by a uncertain and questionable wording. The A. underlines that the choice of the legislature is ineffective anyway. First of all, because the "project, program or phase of it" is a too much generical expression and second of all, because the sanctionative system can only be interpreted as a refutable presumption. Moreover, the system of safeguards provided for the coordinated and continuous project workers is very light.
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BONORA, CHIARA TERESA. "Il contratto di lavoro a progetto." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/213.

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Abstract:
L'autore analizza i punti salienti della nuova disciplina del lavoro a progetto introdotto con il D. Lgs. 10 settembre 2003, n. 276. L'analisi muove dall'individuazione delle ragioni sottese alla introduzione del lavoro a progetto che riguardano, l'inadeguatezza dei tradizionali modelli di subordinazione ed autonomia a rappresentare l'attuale mondo del lavoro e dell'impresa e l'incremento dell'abuso dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, sottolineando che il legislatore, con il D. lgs. 276/2003 si è concentrato principalmente sul problema di abuso della legalità e per fronteggiarlo, ha lavorato sulla fattispecie, configurando una specifica tipologia contrattuale, caratterizzata da un tenore letterale spesso incerto e discutibile. L'A. evidenzia come la scelta del legislatore si dimostra inefficace, in primo luogo, a causa dell'indeterminatezza dell'elemento del progetto, programma o fase di esso ed inoltre, perché il sistema sanzionatorio di conversione in rapporto di lavoro subordinato in caso di assenza del progetto, non può che essere interpretato nel senso di una presunzione relativa a causa dei palesi vizi di incostituzionalità che si presenterebbero in caso contrario. Inoltre il sistema di tutele predisposto per i collaboratori coordinati e continuative a progetto appare leggero.
The Author points out the new statutory features of self-employed project contract, introduced with the D. Lgs. September 10, 2003, No 276. The analysis begins from the identification of the reasons of the introduction of this contract, which concern, on one hand, the inadequacy of conventional patterns of subordination and autonomy within the current world of work and enterprise and, on the second hand, the increasing abuse of the collaboration coordinated and continuous contract. The A. underlines that the new statutory has been focused mainly on the issue of the abuse of law and, in order to face it, has worked on the legal case specification, setting up a specific type of contract, featured by a uncertain and questionable wording. The A. underlines that the choice of the legislature is ineffective anyway. First of all, because the "project, program or phase of it" is a too much generical expression and second of all, because the sanctionative system can only be interpreted as a refutable presumption. Moreover, the system of safeguards provided for the coordinated and continuous project workers is very light.
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Oliveira, Priscila de. "Consórcio de milho com adubos verdes e manejo da adubação nitrogenada no cultivo de feijão em sucessão no sistema integração lavoura-pecuária no cerrado." Universidade de São Paulo, 2010. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/11/11136/tde-03082010-093810/.

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Abstract:
Foram realizados dez experimentos envolvendo as culturas de feijão e milho consorciado com leguminosas e/ou Brachiaria brizantha, nas safras de verão de 2008/2009, inverno de 2009 e verão de 2009/2010, em dois municípios de estado de Goiás (GO). Em Ipameri-GO, a área foi cultivada com soja por vários anos e milho consorciado com B. brizantha na safra que precedeu a implantação dos experimentos. Em Santo Antônio de Goiás-GO, a área é mantida com a rotação de milho e soja com a forrageira B. brizantha, em esquema trienal. Os principais objetivos desses estudos foram avaliar: (i) a viabilidade do consórcio de milho com leguminosas, (ii) a resposta do feijoeiro cultivado em sucessão e (iii) o manejo do N nessas culturas. Foi constatado que em solos com média a alta fertilidade química, como os utilizados na experimentação, os consórcios de milho com B. brizantha ou com guandu-anão (Canajus cajan) ou crotalária (Crotalaria spectabilis) não interferiram na produtividade de grãos de milho na presença de N em cobertura, exceto no experimento conduzido em Santo Antônio de Goiás-GO, no qual a crotalária reduziu significativamente a produtividade do milho. Também, em ambos os locais, no consórcio simultâneo ou defasado de milho com crotalária ou guandu-anão não ocorreu liberação de nitrogênio (N) das leguminosas para o milho, medido pela produtividade de grãos, durante o ciclo das espécies. Já nos consórcios em que a B. brizantha foi mantida sem dessecação nas entrelinhas do milho, denominado de dessecação parcial, ocorreu decréscimo significativo na produtividade do milho, em relação ao cultivo em área totalmente dessecada. A análise de crescimento revelou maiores índice de área foliar (IAF) e acúmulo de massa de matéria seca da parte aérea (MSPA) para o guandu em monocultivo, sendo que para a crotalária cultivada na linha do milho, tanto o IAF quanto a MSPA aproximaram-se dos valores referentes ao monocultivo. As curvas de crescimento do milho revelaram a superioridade do cultivo com 90.kg.ha-1 de N tanto no IAF quanto na MSPA, quando comparado ao cultivo consorciado com leguminosas. No caso de Santo Antônio de Goiás-GO, na rotação trienal envolvendo espécies graníferas e forrageiras, registrou-se um acentuado aporte de N no solo, sendo obtidas altas produtividades de feijão cultivado em sucessão à pastagem, sem a aplicação de N mineral, ocorrendo, porém, aumento significativo na produtividade do feijoeiro nos tratamentos de palhadas que continham leguminosas. A aplicação de N mineral imediatamente antes da semeadura ou no estádio de plântulas do feijão e do milho teve efeito semelhante nas suas produtividades em relação à aplicação tradicional, ou seja, algumas semanas após a emergência dessas espécies. A aplicação de N mineral foi mais eficiente no aumento da produtividade de feijão irrigado quando feita próximo às fileiras de plantas ou quando o N foi incorporado mecanicamente no solo, comparados à aplicação a lanço.
Ten experiments were performed involving common beans and maize intercropped with legumes and/or Brachiaria brizantha, in the summer crops of 2008/2009, 2009 winter and summer of 2009/2010 in two municipalities in the Goiás (GO) state, Brazil. In Ipameri- GO, the area was planted with soybeans for several years and corn associated with B. brizantha in crop preceding the experiments. In Santo Antônio de Goiás-GO, the area is maintained with corn or soybean rotation with B. brizantha, in a three-year scheme. The main objectives of these studies were to evaluate the feasibility of intercropping maize with legumes and the response of common bean after it, in no-tillage system, on the mulching straws provided by the cultivation of maize intercropped with forage legumes and grasses and to study the management of nitrogen (N) in these two crops. It was found that in soils with medium to high chemical fertility, such as those used in the experiments, the intercropping of corn and B. brizantha or pigeonpea (Canajus cajan) and sunn hemp (Crotalaria spectabilis) had any influence on grain yield of maize in the presence of mineral N, except in the experiment conducted in Santo Antonio de Goiás-GO, where the sunn hemp significantly reduced corn productivity. Also, in both locations, simultaneous or lagged consortium of pigeonpea or sunn hemp with maize, there was no release of N from legumes to maize, as measured by grain productivity, during the cycle of the species. However, in the consortia in which B. brizantha is maintained without drying between the maize lines, called partial desiccation, there was a significant decrease in the yield of corn in relation to the totally desiccated area. The growth analysis showed higher leaf area index (LAI) and total dry matter accumulation (TDM) for pigeonpea grown in single system, but for sunn hemp cultivated in the corn rows, both LAI and TDM approached to its single cropping, confirming its competitiveness with corn in the intercropping system. Growth curves also showed the superiority of the corn crop with 90 kg N ha-1 in both LAI and TDM, compared to intercropping with legumes. In the case of Santo Antônio de Goiás-GO the three-year rotation involving grain species and grass forages caused an intake of N in the soil, and high yields of beans grown in rotation with pasture were obtained, without the application of mineral N, occurring, though, significant increase in grain yield in the treatments of straws containing legumes. The application of mineral N immediately before sowing or at the seedling stage of beans and corn had a similar effect on their productivity compared to traditional application, a few weeks after the emergence of these species. The application of mineral N was more efficient in increasing the productivity of beans when applied on the soil surface near the plants rows and in cases where the fertilizer was mechanically incorporated into the soil, comparing to surface-broadcasting.
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Brunetti, Umberto. "LO SPLENDIDO VIOLINO VERDE DI A. M. RIPELLINO Saggio di commento." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251617.

Full text
Abstract:
Il lavoro di tesi consiste nel primo commento scientifico a 44 liriche scelte dello Splendido violino verde, la quinta raccolta poetica di Angelo Maria Ripellino (1923-1978), pubblicata nel 1976. L’apparato esegetico di ciascuna poesia è suddiviso in un cappello introduttivo, in cui, accanto all’analisi tematica, sono sciolti i riferimenti eruditi, storici e biografici ed è fornito il prospetto metrico, e nelle note esplicative in calce al testo, riservate all’analisi puntale degli aspetti retorici e linguistici e alla creazione di un tessuto di rimandi intertestuali ed extratestuali. Di particolare interesse ai fini del lavoro è stata l’analisi, mai effettuata prima, della agende manoscritte dell’autore, conservate nel fondo ripelliniano dell’Archivio del Novecento dell’Università La Sapienza di Roma. Queste hanno permesso di indirizzare lo studio sul versante della critica genetica, poiché contengono appunti di liriche e stralci di versi che costituiscono gli unici avantesti superstiti della raccolta. La loro consultazione ha, inoltre, svelato in molti casi l’origine e la natura di alcuni riferimenti culti celati nelle poesie, confermando il profondo legame tra la scrittura poetica e quella saggistica e critica dell’autore. Ampio spazio è stato quindi dedicato all’intertestualità e alla ricerca delle numerose e variegate fonti, che spaziano dalla letteratura italiana medievale, moderna e contemporanea alle letterature straniere. Spicca inoltre la presenza di fonti relative ad altre arti (teatro, cinema, pittura e musica) che rendono particolarmente densa la scrittura lirica ripelliniana. Nel saggio introduttivo si è tentato di raccogliere i risultati dell’analisi puntuale dei testi, facendo emergere le costanti tematiche e stilistiche, con particolare riguardo per la facies linguistica della raccolta, caratterizzata da molteplici prestiti lessicali dalla tradizione letteraria, fusi insieme a lessico tecnico, termini quotidiani e numerosi vocaboli stranieri col raggiungimento di uno stridente espressionismo.
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VALENTE, LAURA. "GREGORIO NAZIANZENO Eij" ejpiskovpou" [carm. II,1,13. II,1,10] Introduzione, testo critico, commento e appendici." Doctoral thesis, 2018. http://hdl.handle.net/11393/251619.

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Abstract:
Invitato a Costantinopoli da una delegazione nicena, che ne chiedeva l’intervento a sostegno della comunità ortodossa locale, Gregorio di Nazianzo accantonò il desiderio di dedicarsi alla vita contemplativa e si recò nella Neja ÔRwvmh: non poteva certo immaginare che negli anni trascorsi nella capitale (dagli inizi del 379 al luglio del 381) avrebbe conosciuto, a distanza di breve tempo, l’apice e il fallimento della sua attività politico-ecclestiastica. Alla guida di un piccolo gruppo di fedeli, radunati in una sala udienze privata ribattezzata Anastasia, Gregorio esercitò con impegno i suoi doveri pastorali, spendendosi soprattutto nella lotta dottrinale contro l’eresia ariana. L’elezione come vescovo della città, avvenuta per volere dell’imperatore Teodosio, rappresentò il riconoscimento dei meriti del Cappadoce nella restaurazione e nel consolidamento dell’ortodossia nicena, ma, allo stesso tempo, aprì la strada a una stagione tutt’altro che scevra di asprezze, destinata a lasciare amari ricordi nel cuore dell’autore. Chiamato a presiedere il concilio episcopale del 381, indetto con l’obiettivo di risolvere lo scisma antiocheno e condannare le eresie del tempo, il Nazianzeno sperimentò sulla propria i conflitti interni ed i giochi di potere cui si era ridotto l’episcopato. Alla malattia, che debilitò il fisico dell’autore e ne ostacolò la partecipazione a svariate attività pubbliche, si aggiunse l’ostilità dei colleghi, in particolare di alcuni vescovi egiziani, che contestarono la legittimità della sua elezione sul seggio di Costantinopoli, in quanto già vescovo nella sede di Sasima. Stanco e malato, amareggiato dai continui scontri e dall’ennesimo attacco subito dagli avversari, Gregorio decise di farsi da parte e, rassegnate le dimissioni dalla cattedra episcopale, lasciò Costantinopoli, senza neppure aspettare la conclusione del sinodo. Nella natia Cappadocia, lontano fisicamente dal clima tumultuoso e dai dispiaceri della capitale, ma turbato dalle calunnie e dalle ingiustizie subite da coloro che riteneva amici, il Nazianzeno sfogò le proprie delusioni nella scrittura poetica. All’esperienza costantinopolitana e in particolare al contesto delle dimissioni dalla cattedra vescovile fanno riferimento i carmi oggetto di questa tesi di dottorato: II,1,10 (Ai sacerdoti di Costantinopoli e alla città stessa) e II,1,13 (Ai vescovi), rispettivamente di 18 distici elegiaci e 217 esametri. In essi si intrecciano più suggestioni: la meditazione e il riecheggiamento interiore degli eventi che hanno coinvolto l’autore, la difesa del suo operato, ma soprattutto la violenta invettiva contro i vescovi, scaturita non solo dal risentimento per le vicende personali, ma dallo sdegno dell’autore per la corruzione morale e l’impreparazione della gerarchia ecclesiastica. La tesi di dottorato si apre con una bibliografia ricca e aggiornata degli studi concernenti il Cappadoce; in essa sono indicati i diversi contributi, cui si fa riferimento nel mio lavoro. Segue un’ampia introduzione che presenta i carmi sotto molteplici aspetti. Dal momento che l’invettiva contro i vescovi costituisce l’argomento principale di entrambi i componimenti, ho approfondito innanzitutto questo aspetto, ripercorrendone le testimonianze nell’esperienza biografica e nell’opera letteraria dell’autore: da quanto emerso, la polemica contro la gerarchia ecclesiastica raggiunge certamente il suo apice negli eventi costantinopolitani, ma non va ad essi circoscritta, dal momento che se ne ha traccia anche negli scritti gregoriani riconducibili ai primi anni del sacerdozio e al periodo successivo al ritorno a Nazianzo. Si è cercato poi di stabilire la data di composizione dei carmi in analisi, che, dati i contenuti, furono sicuramente scritti dall’autore nel periodo di ritorno in patria, fase in cui gli studiosi collocano buona parte della produzione poetica del Cappadoce. Più precisamente ho individuato il terminus post quem nel luglio del 381, mese in cui la cattedra costantinopolitana lasciata vacante dal Nazianzeno fu affidata a Nettario: in entrambi i testi, infatti, si fa riferimento a questo personaggio, sebbene non sia menzionato esplicitamente. Segue un’analisi dettagliata della struttura compositiva e delle tematiche dei carmi, nella quale si mostra come, pur nella loro diversità, le due poesie presentino moltissime consonanze e parallelismi a livello strutturale, in particolare nella parte incipitaria, in cui si registra la condivisione dello stesso verso iniziale, e nella sezione conclusiva. Sempre nell’introduzione è affrontato lo studio della tradizione manoscritta e dei rapporti tra i codici: i carmi in oggetto risultano attestati in 34 manoscritti (di cui 17 fondamentali per la costituzione del testo) databili dall’XI al XVI secolo e riconducibili alle raccolte antiche Σ e Δ, nei quali sono traditi sempre uno di seguito all’altro: nello specifico II,1,13 precede immediatamente II,1,10. La parte centrale della tesi è costituita dal testo critico di ciascun carme, seguito da traduzione e commento. La tesi costituisce il primo lavoro di questo tipo per il carme II,1,13; II,1,10 è stato invece oggetto di studio di due recenti edizioni: quella dei primi undici poemata de seipso del Nazianzeno curata da Tuilier - Bady - Bernardi per LesBL ed edita nel 2004 e un’edizione commentata di Simelidis, pubblicata nel 2009. Suddetti lavori non hanno rappresentato un ostacolo al progetto. Nessuno di essi infatti ha previsto lo studio simultaneo dei due testi poetici, che, a mio giudizio, non possono essere compresi a fondo se svincolati l’uno dall’altro; non sono risultati immuni da pecche sotto il profilo della critica testuale; il commento è assente nell’edizione francese, scarno e non sempre condivisibile in quella del Simelidis. La tesi è infine corredata da tre appendici che permettono di seguire la fortuna dei componimenti poetici. La prima di esse è dedicata al Commentario di Cosma di Gerusalemme ai Carmi del Nazianzeno, collocato tra la fine del VII e inizio l’VIII secolo. Il commentario, tradito da un unico manoscritto, il Vaticanus graecus 1260 del XII secolo, ha visto la sua editio princeps nel 1839 a cura del cardinale Angelo Mai nel secondo volume del suo Spicilegium Romanum, ristampata con lievi modifiche nel volume 38 della Patrologia Graeca. Una più recente edizione è stata curata da Lozza nel 2000. Nell’opera di Cosma vengono analizzati trentaquattro versi di carme II,1,13 e due di carme II,1,10; l’ampiezza delle citazioni va da un minimo di un verso a un massimo di 5. Segue un’appendice dedicata alle parafrasi bizantine, che in alcuni manoscritti contenenti i carmi, accompagnano il testo poetico. Tali spiegazioni in prosa, composte in un momento non precisabile della trasmissione dell’opera gregoriana, sono anonime, di diverso livello letterario e da intendere come un testo in continua evoluzione, oggetto di modifiche da parte di ciascun copista. Nel caso dei testi in oggetto le parafrasi trasmesse sono tre, chiamate, sulla scia di studi precedenti, Paraphr. 1, Paraphr. 2, Paraphr. 3 e delle quali la tesi fornisce l’editio princeps. L’ultima appendice è costituita dalla traduzione latina dei carmi di Giacomo Oliva da Cremona, redatta nella seconda metà del XVI secolo per incarico del Cardinal Guglielmo Sirleto e testimonianza del grande interesse per il Cappadoce in questo periodo storico. Il lavoro dell’Oliva, rimasta inedito per la morte del committente e probabilmente anche per il suo scarso valore letterario, è trasmesso da due manoscritti autografi, il Vaticanus Barberinianus lat. 636 (B) e il Vaticanus lat. 6170 (V) e trova nella tesi la sua editio princeps.
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Books on the topic "Lavori verdi"

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Strano ma verde: Green economy e lavori verdi nell'epoca dell'ecoeuforia. Roma: Eurilink, 2012.

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Verde, bianco e rosso: I 150 anni dell'unità d'Italia visti dalla CGIL. Roma: Ediesse, 2012.

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Gramolati, Alessio, and Giovanni Mari, eds. Il lavoro dopo il Novecento: da produttori ad attori sociali. Florence: Firenze University Press, 2016. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-930-6.

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Abstract:
Il volume, cui hanno collaborato ben trentaquattro studiosi ed esponenti sindacali, ha un duplice scopo: riproporre, nell’attuale fase di trasformazioni sociali e incertezze teoriche, le analisi e le tesi sul significato umano e politico del lavoro contenute nel principale libro di Bruno Trentin, La città del lavoro (II ed., Firenze University Press, 2014); e, nella convinzione che le pagine composte nel 1997 da uno dei massimi esponenti della storia della Cgil rappresentino un ‘classico’ del pensiero politico-sociale del Novecento, promuovere una riflessione che ne saggi la fecondità e attualità al fine di un approfondimento dei processi che hanno aperto il XXI secolo. Il risultato che emerge, per molti versi sorprendente, è la straordinaria ricchezza e capacità di indirizzo politico e sindacale del progetto di Trentin. MARTEDI' 17 MAGGIO Sede Nazionale della CGIL (Sala Santi)- Corso d'Italia 25 - Roma Presentazione del libro Bruno Trentin e il lavoro dopo il Novecento
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Vitale, Annamaria. La talpa nel prato verde: Soggettività al lavoro alla Fiat di Melfi. Soveria Mannelli, Catanzaro [Italy]: Rubbettino, 2001.

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5

Sodano, Giampaolo. Le coccarde verde mare: Un simbolo del lavoro sulla bandiera della "terza" sinistra. Venezia: Marsilio, 1987.

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Caproni, Giorgio. Il mondo ha bisogno dei poeti. Edited by Melissa Rota. Florence: Firenze University Press, 2014. http://dx.doi.org/10.36253/978-88-6655-677-0.

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Abstract:
Intrigante e apparentemente facile, l’intervista può a volte essere generatrice di stress. In ogni caso è quello che pensava Caproni, che però era anche convinto che solo nel rapporto con il lettore la poesia potesse trovare il “suo reale valore” e la sua possibilità di esistenza. Per questo, piegandosi con garbo e ritrosia alle domande, accettò negli anni di guidare i suoi interlocutori nel mondo misterioso e inafferrabile dell’arte, là dove si producono idee e emozioni con la sola “musica delle parole”. Per aiutarci ad afferrarla, quella imprendibile musica, in questo libro struggente ed ironico, ci parla delle dimore vitali (Genova, Livorno), delle figure lariche, delle passioni giovanili, delle ferite immedicate (Olga, la guerra), del bisogno di scrivere, tradurre, conoscere, e della proustiana introiezione del passato sulla “carta velina della memoria”. Per oltre centoquaranta volte (tanti sono i pezzi ricostruiti e riuniti adesso per la prima volta grazie al prezioso e accurato lavoro di ricerca di Melissa Rota) le interviste restituiscono – come sottolinea Anna Dolfi nella bella introduzione – al di fuori di ogni retorica e gigantografia, le grain de la voix , le grain de la vie di un intellettuale ‘eretico’, libero nelle scelte e nella determinazione del proprio destino. Sì che una sottile malia ci guida nel seguire su queste pagine troppo a lungo dimenticate i segni di una vocazione, e il ‘tremore’ che, stroncando una carriera, lasciò gli scatti nervosi del violinista all’inconfondibile piglio dei versi a venire.
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Coletta, Giovanni. I verbi professionali: I verbi italiani da conoscere e da utilizzare nel mondo del lavoro. Independently published, 2019.

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Contratto collettivo nazionale di lavoro: Operai agricoli e florovivaisti : e per le imprese che svolgono lavori di creazione, sistemazione e manutenzione del verde pubblico e privato nonché per le attività agri-turistiche e faunistico-venatorie : valido dal 1. gennaio 2006 al 31 dicembre 2009. Roma: CieRre, 2006.

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ABNotes Squared B5 Green: Quaderno B5 a Quadretti 5mm Senza Margine - Verde - Grande 250 Pagine - Fogli Spessi - per Appunti Di Lavoro, Matematica, Idee Ecc. Independently Published, 2021.

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10

ABNotes Squared B5 Light Green: Quaderno B5 a Quadretti 5mm Senza Margine - Verde - Leggero - 100 Pagine - Fogli Spessi - per Appunti Di Lavoro, Matematica, Idee Ecc. Independently Published, 2021.

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Book chapters on the topic "Lavori verdi"

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Balboni, Paolo E. "6 • La costruzione della competenza comunicativa." In Thesaurus di Linguistica Educativa: guida, testi, video. Venice: Fondazione Università Ca’ Foscari, 2022. http://dx.doi.org/10.30687/978-88-6969-607-7/006.

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Abstract:
Credo che il mio maggior contributo all’edulinguistica (italiana) sia stato, insieme alla definizione epistemologica, il lavoro di quarant’anni sulla costruzione della competenza comunicativa in lingue non native e il suo perfezionamento in L1 – volumi, saggi, ma anche una trentina di manuali tra il 1978 e oggi, in cui l’approccio e il metodo si concretizzano in percorsi da attuare in classi vere con studenti veri, guidati da insegnanti veri. Tra i volumi che attestano questo lungo lavoro ce ne sono tre che rappresentano compiutamente la mia visione dell’aspetto operativo della linguistica educativa: Didattica dell’italiano come lingua seconda e straniera (1994), Tecniche didattiche e processi di apprendimento linguistico (1998) e Le sfide di Babele (2002). Sono volumi su cui si sono formate generazioni di docenti, e di cui vado orgoglioso, anche per la sintesi tra dimensione teorica e divulgazione.
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Júnior, Afonso Henrique da Silva, Carlos Rafael Silva de Oliveira, Lisandro Simão, Patrícia Viera de Oliveira, and Leandro Pellenz. "APLICAÇÃO DE ADSORVENTES NA REMOÇÃO DE CONTAMINANTES ORIUNDOS DE PRÁTICAS AGRÍCOLAS." In Tendências e estratégias para a agroindústria do futuro, 316–32. INSTITUTO INTERNACIONAL DESPERTANDO VOCAÇÕES, 2022. http://dx.doi.org/10.31692/978-65-88970-26-3.316-332.

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Abstract:
Nas últimas décadas, a intensificação das práticas agrícolas no planeta vêm desencadeando diversos impactos negativos ao meio ambiente, principalmente devido a liberação de contaminantes provenientes dos defensivos agrícolas. A tendência é que aumente ainda mais a carga de agroquímicos na lavoura devido o rápido crescimento da população mundial. De acordo com órgãos internacionais, a expectativa para o ano de 2050 é que a população mundial alcance o número de 10 bilhões de pessoas. Ou seja, a agricultura vai permanecer um dos principais segmentos responsável por suprir toda a demanda de alimentos e matérias-primas para incontáveis processos industriais. Contudo, infelizmente, a liberação descontrolada de poluentes ao meio ambiente originários das lavouras está se tornando um problema em potencial para a manutenção da vida na terra. Assim, ao longo dos anos, algumas doenças podem se tornar recorrente nos organismos vivos devido a presença de compostos nocivos em alimentos e na água. Diante disso, o desenvolvimento de estratégias para reverter esse cenário e a aplicação de processos para a remediação ambiental são tendências na pesquisa científica. Além disso, cada vez mais está havendo o investimento de organizações públicas e privadas nessa temática. Hoje em dia, existem inúmeros processos utilizados para a remoção de poluentes da natureza, por exemplo, a adsorção. A adsorção é uma alternativa bastante aplicada e eficiente na descontaminação ambiental. As vantagens dos processos adsortivos são diversos, por exemplo, o baixo custo de produção e de consumo energético. Assim, o presente artigo de revisão objetiva apresentar os principais tipos de materiais usados na produção de adsorventes, discutir pesquisas recentes que utilizaram o processo de adsorção para a remoção de poluentes oriundos de lavouras (pesticidas e metais), limitações e tendências do uso desses materiais na remediação ambiental. Além disso, o propósito desta revisão foi apresentar as possibilidades do uso de princípios da química verde na produção de adsorventes e a utilização de resíduos agroindustriais na fabricação de materiais na descontaminação ambiental. Palavras-Chave: Remediação Ambiental, Agricultura, Poluentes Orgânicos e Inorgânicos, Adsorção, Química Verde.
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Conference papers on the topic "Lavori verdi"

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Martins, Andressa Ana, Marco Antônio Zandavalli Toledo, and Eliara Marin Piazza. "DESEMPENHO DE BEZERROS EM SISTEMA SILVIPASTORIL." In I Congresso Brasileiro Online de Práticas Veterinárias: Uma abordagem para animais de grande porte e produção Animal. Revista Multidisciplinar em Saúde, 2022. http://dx.doi.org/10.51161/granvet-52.

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Abstract:
Introdução: O sistema silvipastoril é uma opção tecnológica de integração lavoura-pecuária-floresta, que consiste na combinação intencional de árvores, pastagens e animais numa mesma área e ao mesmo tempo. Esse sistema possibilita a produção animal considerando o bem estar dos animais. Objetivo: Deste modo, o presente estudo teve como objetivo avaliar o desempenho de bezerros de corte em pastejo no sistema silvipastoril. Material e métodos: A área experimental utilizada foi de 30 hectares, nesta área foram implantadas duas espécies forrageiras, a braquiária no período estival e o no período hibernal foi realizada a semeadura do azevém (Lolium multiflorum L.), estabelecendo assim, um consórcio. A avaliação foi realizada em 5 bezerros, meio sangue zebuíno, durante o inverno, portanto, sob pastejo de azevém. A produção de massa de forragem foi estimada através do método de quadrado de área conhecida, sendo que a entrada dos animais ocorreu quando a pastagem atingiu, em média, de 30 centímetros de altura. As árvores presentes no sistema são o Eucalipto (Eucalyptus camaldulensis), estabelecidos em linhas duplas com espaçamento de 3 metros entre arvores e de 25 metros entre linhas. Os dados foram submetidos à análise de variância e quando significativos, foi aplicado o teste de Tukey (P<0,05). Resultados: A produção de massa verde de forragem foi de 5.778 kg/ha, o que correspondeu a produção de matéria seca de 1.556 kg/ha. O peso médio dos bezerros foi de 156,06 kg de peso vivo, sendo que todos os animais apresentaram ganho de peso, sendo em média de 0,964 kg/dia. Todos os animais apresentaram desempenho semelhante não havendo diferença estatística entre os animais. Conclusão: Deste modo, conclui-se que o sistema silvipastoril proporciona um desempenho eficiente em bezerros de corte.
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