Dissertations / Theses on the topic 'L'Istria e el Trentino'
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Milkovic, Marijana <1984>. "Vicende del teatro veneziano del Settecento in relazione con l'Istria." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/8292.
Full textIvetic, Egidio. "Periferia adriatica: l'Istria veneta nell'ultimo dominio della Serenissima: dimensione provinciale, economia e società." Doctoral thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 1998. http://hdl.handle.net/10579/284.
Full textSchissatti, Luciana Cristina Souza. "Interrogativas - WH no dialeto trentino de rodeio." Florianópolis, SC, 2004. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/87655.
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Este trabalho tem por objetivo descrever e analisar, sob o enfoque gerativista, o comportamento sintático de interrogativas-wh matrizes no dialeto trentino falado em Rodeio, no estado de Santa Catarina. Para isso, realizamos uma coleta de dados com falantes bilíngües do dialeto trentino/português. O estudo enfoca três fenômenos específicos: a possibilidade de o elemento-wh permanecer in situ; o fenômeno de inversão do sujeito clítico (ISC); e o deslocamento do elemento-wh para a periferia esquerda da sentença, seguido ou não por 'che' e 'è che'.
Cierny, Jan. "Prähistorische Kupferproduktion in den südlichen Alpen : Region Trentino Orientale /." Bochum : Dt. Bergbau-Museum, 2008. http://bvbr.bib-bvb.de:8991/F?func=service&doc_library=BVB01&doc_number=017753199&line_number=0001&func_code=DB_RECORDS&service_type=MEDIA.
Full textBoso, Ivette Marli. "Entre passado e futuro : bilinguismo em uma comunidade trentino - brasileira." reponame:Repositório Institucional da UFSC, 1991. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/75765.
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Esta dissertação estuda uma comunidade bilíngüe do sul do Brasil, colonizada por imigrantes italianos (trentinos) a partir de 1875. Trata-se do município de Nova Trento, Santa Catarina, que apresenta uma configuração bilíngüe complexa, onde o comportamento linguístico em relação à língua ou ao dialeto varia nas diversas comunidades. A 1a e a 2a partes apresentam algumas considerações históricas sobre a imigração trentina no sul do país, acompanhadas por um "mapeamento" étnico-lingüístico de Nova Trento, que demonstra em quais fases de aculturação dialetal se encontra cada uma das suas vinte e quatro localidades. Na parte seguinte, através da análise das redes de comunicação, procuramos identificar quais os fatores responsáveis pela manutenção ou desaparecimento do dialeto italiano em duas áreas distintas: a rural de maior grau de bilingüismo em confronto com a urbana. A esta etapa, segue um estudo propriamente linguístico, que verifica a fluência dialetal em cada grupo de informantes. Por fim, foram feitas algumas considerações sobre os "problemas" que uma situação de bilíngüe comporta, especialmente aqueles de caráter psico-pedagógico.
Ress, Anna. "Convenzioni e convinzioni. L'apprendimento della matematica nel sistema formativo trentino." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2010. https://hdl.handle.net/11572/367823.
Full textRess, Anna. "Convenzioni e convinzioni. L'apprendimento della matematica nel sistema formativo trentino." Doctoral thesis, University of Trento, 2010. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/221/1/Tesi_Anna_Ress_Marzo_2010_DOTT_TN.pdf.
Full textCattadori, Isabella M. C. "Temporal dynamics and spatial patterns of galliform birds in Trentino - Italy." Thesis, University of Stirling, 1999. http://ethos.bl.uk/OrderDetails.do?uin=uk.bl.ethos.311690.
Full textSquintu, Antonello Angelo. "Daily temperature trends in Trentino Alto Adige over the last century." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2015. http://amslaurea.unibo.it/8310/.
Full textDelama, Cecilia. "La riforma ceciliana in Trentino tra Italia e Germania (1890-1920)." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2022. http://hdl.handle.net/11572/341322.
Full textLa presente tesi dottorale indaga le dinamiche di riforma della musica sacra liturgica – il cosiddetto periodo “ceciliano” – che interessò il mondo cattolico europeo a partire dalla fine del XIX secolo, e che in Trentino fu caratterizzato da un intenso e peculiare dialogo con la Germania – luogo di origine dei principali ispiratori della riforma – e con l’Italia. La ricerca che ha condotto alla stesura di questa dissertazione è stata varia e articolata su più fronti. Il presupposto su cui questa tesi si basa è la conoscenza delle collezioni musicali diocesane conservate presso la Biblioteca Diocesana Vigilianum, di cui la candidata ha curato personalmente il riordino e la catalogazione, tra il 2016 e il 2019: si tratta di quattro fondi musicali che complessivamente coprono un arco temporale di quasi due secoli (dalla fine del Settecento alla metà del Novecento) e che testimoniano la natura e la consistenza della formazione musicale negli ambienti ecclesiastici trentini, ma anche le dinamiche e gli esiti della riforma ceciliana. Inizialmente è stato necessario svolgere un censimento delle fonti – mai affrontato prima – che ha portato alla luce, da un lato i documenti conservati negli archivi e nelle biblioteche trentine inerenti l’attività della Società Ceciliana Trentina, della Cappella Musicale della Cattedrale di Trento, delle Società Ceciliane territoriali e di altre istituzioni coinvolte; dall’altro i carteggi relativi alle relazioni e agli scambi con l’ambiente trentino e italiano conservati nella Bischöfliches Zentralarchiv und Bischöfliche Zentralbibliothek Regensburg. Fondamentale ai fini della ricostruzione storica di questa riforma è stato, inoltre, lo spoglio sistematico dei principali giornali dell’epoca nel periodo interessato, ovvero dal 1889 al 1920, che ha consentito di creare un cospicuo archivio di cronache musicali, di notizie di recezione della riforma e di esecuzione di musica di vario genere nelle valli trentine. Infine, a completamento di questa tesi musicologica, si è raccolto e trascritto alcuni dei moltissimi brani della tradizione popolare sacra e liturgica in uso all’epoca. Parte di questa ricca documentazione è stata raccolta nel secondo volume (appendice documentaria) e nel terzo volume (appendice musicale) che corredano la dissertazione. La trattazione vera e propria (I volume) approccia la materia di ricerca con uno sguardo multidisciplinare: la riforma ceciliana stessa, infatti, non si limitò a riformare canto liturgico, musica sacra e organaria ma di fatto si intrecciò con la storia delle istituzioni, con la scuola, il teatro e il canto popolare. L’impostazione della tesi tiene conto della dimensione sovranazionale propria della riforma (introduzione) con cui le piccole Società locali dovettero confrontarsi, per poi approfondire, con una lettura dal particolare al generale, la storia della Società Ceciliana Trentina, una delle più longeve associazioni ceciliane (capitolo I), gli ambiti specifici di attività dei riformatori trentini, ovvero canto liturgico cristiano, polifonia e musica sacra e organaria (capitolo II). Nel capitolo III vengono approfonditi alcuni ambiti collaterali con cui la riforma interagì e indagato più a fondo il rapporto con l’ambiente tedesco dal punto di vista istituzionale, ideologico e circa la diffusione del repertorio. Infine nell’epilogo di chiusura si tratteggiano gli esiti successivi della riforma nella prima metà del XX secolo, che rimane, tuttavia, un’epoca in parte inesplorata, con possibili tracce per nuove ricerche.
Gardumi, Lorenzo. "Violenza e giustizia in Trentino tra guerra e dopoguerra (1943-1948)." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2010. https://hdl.handle.net/11572/368679.
Full textGardumi, Lorenzo. "Violenza e giustizia in Trentino tra guerra e dopoguerra (1943-1948)." Doctoral thesis, University of Trento, 2010. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/318/1/VIOLENZA_E_GIUSTIZIA_IN_TRENTINO_TRA_GUERRA_E_DOPOGUERRA_(1943-1948).pdf.
Full textBorgia, Alessandra. "Torbiere di montagna: mappatura e stato delle torbiere del Trentino-Alto Adige." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2021. http://amslaurea.unibo.it/23068/.
Full textLeopoldino, Everton Altmayer. "O dialeto trentino da colônia tirolesa de Piracicaba: aspectos fonéticos e lexicais." Universidade de São Paulo, 2014. http://www.teses.usp.br/teses/disponiveis/8/8148/tde-14052015-132609/.
Full textThe two districts of Santana and Santa Olímpia in the city of Piracicaba, state of São Paulo, together constitute the Tyrolean Colony of Piracicaba, which preserves the Trentinian dialect (called tirolés in these areas) since the times of its foundation, between 1892 and 1893. This Trentinian dialect, still spoken by the oldest members of the community, was brought there by the founders of the Colony, immigrants from Romagnano, Sardagna, Cortesano, Vigo Meano and Albiano, small villages near the city of Trent (Trento in Italian or Trient in German) - which served as capital of the former Prince-Bishopric of Trent, in the Austrian circle of the Holy Roman Empire until 1810, then as cultural and administrative center of the Italian Tyrol (Welschtirol in German) during the Austro-Hungarian Empire, from 1864 to 1918, and finally as the capital of the Autonomous Province of Trent and of the Autonomous Region Trentino-South Tyrol, which belongs to Italy since 1919. The present work aims to analyze the phonetic and lexical aspects of the Trentinian dialect of Piracicaba in its two variants, each one inherent to one of the two neighborhoods which together form the Tyrolean Colony of Piracicaba, comparing some of its main characteristics with the present Trentinian European dialect from the Adige Valley, in Italy, and presenting the phonetic and lexical results of the language contact between the Trentinian dialect and the Brazilian Portuguese in the region of Piracicaba. We believe that these analyses will lead to a better understanding of the linguistic situation of the Tyrolean colonization, as well as a broader comprehension of the Trentinian immigration inside the so called Italian immigration in Brazil, thus demonstrating that aspects such as identity, memory and especially the linguistic diversity are of utmost importance in the social composition of Brazilians.
Marco, Elizete Aparecida De. "A trajetória e presença por talian e do dialeto trentino em Santa Catarina." Florianópolis, 2009. http://repositorio.ufsc.br/xmlui/handle/123456789/92939.
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O presente estudo busca traçar a trajetória histórica e sociolingüística do Talian no município de Concórdia e do dialeto Trentino no município de Rodeio, ambos no estado de Santa Catarina, desde sua chegada com os imigrantes italianos até os dias atuais. Tendo como objetivo, analisar o caminho percorrido por essas línguas de imigração e suas relações com o ensino da língua Italiana standard ou padrão, por meio dos professores, alunos e principalmente pelos seus falantes. Analisa-se o Talian e o dialeto Trentino sob a luz da identidade étnica e da perspectiva intercultural, especialmente frente à Declaração dos Direitos Lingüísticos, proclamada no ano de 1996, em Barcelona. Trata também dos aspectos culturais e lingüísticos do Talian e do dialeto Trentino falados em Santa Catarina, discutindo sobre as características do falante dialetal que são evidenciadas na pronúncia da língua portuguesa. Reflete-se sobre o lugar cultural que as raízes linguisticas desse grupo ocupam junto às gerações atuais, considerando de um lado, o crescente processo de extinção de línguas minoritárias e de outro, o movimento sul brasileiro que luta para que o Talian seja reconhecido como Patrimônio Imaterial do Brasil.
Carrer, Francesco. "Etnoarcheologia dei Paesaggi Pastorali nelle Alpi: Strategie Insediative Stagionali d'Alta Quota in Trentino." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2012. https://hdl.handle.net/11572/368070.
Full textCarrer, Francesco. "Etnoarcheologia dei Paesaggi Pastorali nelle Alpi: Strategie Insediative Stagionali d'Alta Quota in Trentino." Doctoral thesis, University of Trento, 2012. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/759/1/Carrer-Etnoarcheologia_Paesaggi_Pastorali_PhD2012.pdf.
Full textAnderson, Joanne W. "The Magdalen fresco cycles of the Trentino, Tyrol and Swiss Grisons, c.1300-c.1500." Thesis, University of Warwick, 2009. http://wrap.warwick.ac.uk/3111/.
Full textClark, Royston Helm. "The Mesolithic hunters of the Trentino : a case study in hunter-gatherer settlement and subsistence." Thesis, University of Southampton, 1999. https://eprints.soton.ac.uk/42319/.
Full textOREFICE, MARINA. "Rilevazione e monitoraggio delle comunità di pratica. I processi di apprendimento nel Credito Cooperativo Trentino." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/317.
Full textThe aim of this thesis is to present the main results obtained from research into a specific organizational context that can be seen as a learning social system. This matter has developed from a theoretical framework of situated learning and communities of practice. The research concerned a network of banks, mainly that of the Credito Cooperativo Trentino (CCT), located in Trentino Alto Adige, one of Italy's northern regions. using a qualitative approach, it has been possible to point out the most relevant training and managerial practices that encourage the development of CoP. The thesis highlights the methodological implications and the qualitative devices by which it has been possible to intercept knowledge in action and the connection between organizing, knowing and learning.
OREFICE, MARINA. "Rilevazione e monitoraggio delle comunità di pratica. I processi di apprendimento nel Credito Cooperativo Trentino." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2008. http://hdl.handle.net/10280/317.
Full textThe aim of this thesis is to present the main results obtained from research into a specific organizational context that can be seen as a learning social system. This matter has developed from a theoretical framework of situated learning and communities of practice. The research concerned a network of banks, mainly that of the Credito Cooperativo Trentino (CCT), located in Trentino Alto Adige, one of Italy's northern regions. using a qualitative approach, it has been possible to point out the most relevant training and managerial practices that encourage the development of CoP. The thesis highlights the methodological implications and the qualitative devices by which it has been possible to intercept knowledge in action and the connection between organizing, knowing and learning.
RINALDI, MONICA FERNANDA. "Modellazione dell’impatto del cambiamento climatico sulla interazione pianta - patogeni a livello regionale nel Trentino – Italia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1747.
Full textControl of agricultural pests and diseases is often based on forecasting models commonly based on real time monitoring of inputs variables. This information generally combines meteorological local databases and mathematical models designed to forecast pest and disease risk. The decision process starts when an alert or a potential risk event from the outputs of the models is issued. Epidemiological models based on local datasets have been created and validated worldwide, for example in USA, the University of California developed the online Integrated Pest Management (IPM) program where each farmer can consult with his own database and make the pest management decision based on site-specific conditions. Difficulties arise when no data from a close weather station are available, in mountain areas where weather conditions highly depend on the altimetry, or if data are not in a standard format to feed the model. In a view of having a regional vision and an increased accuracy in the pest control management, the goal of this thesis was to run contemporaneously epidemiological (the pest Lobesia botrana and the pathogen causing Powdery mildew Erysiphe necator) and phenological models (grapevine cv. chardonnay) using environmental variables as temperature and to create maps at regional level, with 200 meters of resolution and daily scale or frequency. Running both models together helps to be more precise in the sensibility period of the host versus the pest or the disease and to understand the real final risk. After calibrating and validating the models in the Trentino-Alto Adige Region (Italy) with local weather data, the forecasted climate was projected and statistically downscaled, based on the output of the Hadley Centre climate model - HadAM3 (Pope et al., 2000) under scenarios A2 and B2. The statistical downscaling algorithm was “transfer function method” (Eccel et al., 2009) at daily resolution. In order to complete the analysis, the downscaled scenario from ENSEMBLES was also used with the datasets of 49 weather stations from FEM and the “RMAWGEN” packages (Cordano et al., 2012) created for this project in R statistical open source software (Gentleman et al., 1997). In order to map the models, a friendly modular WEB-GIS platform called ENVIRO was developed. Modules are Open Source, follow international Open Geospatial Consortium (OGC) standards and were implemented as follows: i) enviDB is the database for spatial temporal data, ii) enviGRID allows users to navigate through data and model in space and time, iii) enviMapper is the web interface for decision makers, a state of the art client to map vulnerability to climate change at different aggregation scales in time and space; finally, iv) enviModel is the web interface for researchers that provides a platform to process and share environmental risk models using web geo-processing technologies (WPS) following OGC standards. With the aim of being even more accurate in pests and diseases spraying volumes and according with the Directive 2009/128/EC, the current work shows that the LIDAR sensor can be used to characterize the geometry of the grapevine and the Leaf Area Index (LAI) at each growth stage and calculate the Tree Row Volume (TRV) visualized in 3D maps in GRASS (Neteler et al., 2008, Neteler et al., 2012).
RINALDI, MONICA FERNANDA. "Modellazione dell’impatto del cambiamento climatico sulla interazione pianta - patogeni a livello regionale nel Trentino – Italia." Doctoral thesis, Università Cattolica del Sacro Cuore, 2013. http://hdl.handle.net/10280/1747.
Full textControl of agricultural pests and diseases is often based on forecasting models commonly based on real time monitoring of inputs variables. This information generally combines meteorological local databases and mathematical models designed to forecast pest and disease risk. The decision process starts when an alert or a potential risk event from the outputs of the models is issued. Epidemiological models based on local datasets have been created and validated worldwide, for example in USA, the University of California developed the online Integrated Pest Management (IPM) program where each farmer can consult with his own database and make the pest management decision based on site-specific conditions. Difficulties arise when no data from a close weather station are available, in mountain areas where weather conditions highly depend on the altimetry, or if data are not in a standard format to feed the model. In a view of having a regional vision and an increased accuracy in the pest control management, the goal of this thesis was to run contemporaneously epidemiological (the pest Lobesia botrana and the pathogen causing Powdery mildew Erysiphe necator) and phenological models (grapevine cv. chardonnay) using environmental variables as temperature and to create maps at regional level, with 200 meters of resolution and daily scale or frequency. Running both models together helps to be more precise in the sensibility period of the host versus the pest or the disease and to understand the real final risk. After calibrating and validating the models in the Trentino-Alto Adige Region (Italy) with local weather data, the forecasted climate was projected and statistically downscaled, based on the output of the Hadley Centre climate model - HadAM3 (Pope et al., 2000) under scenarios A2 and B2. The statistical downscaling algorithm was “transfer function method” (Eccel et al., 2009) at daily resolution. In order to complete the analysis, the downscaled scenario from ENSEMBLES was also used with the datasets of 49 weather stations from FEM and the “RMAWGEN” packages (Cordano et al., 2012) created for this project in R statistical open source software (Gentleman et al., 1997). In order to map the models, a friendly modular WEB-GIS platform called ENVIRO was developed. Modules are Open Source, follow international Open Geospatial Consortium (OGC) standards and were implemented as follows: i) enviDB is the database for spatial temporal data, ii) enviGRID allows users to navigate through data and model in space and time, iii) enviMapper is the web interface for decision makers, a state of the art client to map vulnerability to climate change at different aggregation scales in time and space; finally, iv) enviModel is the web interface for researchers that provides a platform to process and share environmental risk models using web geo-processing technologies (WPS) following OGC standards. With the aim of being even more accurate in pests and diseases spraying volumes and according with the Directive 2009/128/EC, the current work shows that the LIDAR sensor can be used to characterize the geometry of the grapevine and the Leaf Area Index (LAI) at each growth stage and calculate the Tree Row Volume (TRV) visualized in 3D maps in GRASS (Neteler et al., 2008, Neteler et al., 2012).
Tanzarella, Anna. "Rappresentare il cambiamento: fonti storico-cartografiche per la conoscenza e l'agire territoriale: il caso trentino." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2012. https://hdl.handle.net/11572/367856.
Full textTanzarella, Anna. "Rappresentare il cambiamento: fonti storico-cartografiche per la conoscenza e l'agire territoriale: il caso trentino." Doctoral thesis, University of Trento, 2012. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/751/1/TESI_TANZARELLA.pdf.
Full textBrugnara, Valentina <1987>. "I richiedenti asilo e i rifugiati tra inclusione ed esclusione sociale: il caso del Trentino." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/6574.
Full textPedrinolli, Licia <1990>. "La protezione e la tutela dei beni culturali in Trentino durante la Seconda Guerra Mondiale." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7272.
Full textGalvagni, Marco <1985>. "Frammenti di un mondo che frana. Etnografia di un'area estrattiva italiana (Val di Cembra, Trentino)." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2017. http://hdl.handle.net/10579/9485.
Full textAndreello, Nicola. "Realizzazione di un data-set ad alta risoluzione (30 secondi d'arco) di precipitazioni mensili su un'area ad orografia complessa (Trentino Alto-Adige)." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2016. http://amslaurea.unibo.it/10502/.
Full textReich, Jessica. "IL TRIBUNALE ECCLESIASTICO MATRIMONIALE DI TRENTO (1857-1868): PROCEDURE DI GIUSTIZIA E PRATICHE SOCIALI NEL TRENTINO ASBURGICO." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2021. http://hdl.handle.net/11572/303227.
Full textReich, Jessica. "IL TRIBUNALE ECCLESIASTICO MATRIMONIALE DI TRENTO (1857-1868): PROCEDURE DI GIUSTIZIA E PRATICHE SOCIALI NEL TRENTINO ASBURGICO." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2021. http://hdl.handle.net/11572/303227.
Full textSartori, Anna. "Minoranze linguistiche germanofone: il caso dei "Cantons de l'Est" in Belgio e del Trentino - Alto-Adige in Italia." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2018.
Find full textClark, Royston. "The Mesolithic hunters of the Trentino : a case study in hunter-gatherer settlement and subsistence from Northern Italy /." Oxford : British archaeological reports, 2000. http://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb37199141d.
Full textGraefen, Angela [Verfasser]. "Population genetic analysis of Neolithic to Bronze Age human remains from Trentino-Alto Adige (Northern Italy) / Angela Graefen." Mainz : Universitätsbibliothek Mainz, 2020. http://d-nb.info/1209581337/34.
Full textCurzel, Vittorio. "Abitare le Alpi: architettura ecologica, modelli di sviluppo, costruzioni identitarie. I casi dell'Alto Adige/SudTirol e del Trentino." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2013. http://hdl.handle.net/11577/3423598.
Full textAbitare le Alpi: architettura ecologica, modelli di sviluppo, costruzioni identitarie. I casi dell'Alto Adige/SüdTirol e del Trentino Nelle regioni montane la forma e lâestensione degli insediamenti sono influenzate dalla morfologia del territorio e l'architettura deve confrontarsi con le condizioni ambientali e climatiche. In Europa, le società rurali alpine hanno sviluppato nel corso dei secoli una propensione allâutilizzo sostenibile dellâambiente, con la consapevolezza che esso costituisce la base materiale per la sopravvivenza della comunità. Per questa ragione i sistemi di valori, le tradizioni culturali e sociali, sono stati costruiti per promuovere comportamenti ed azioni individuali e collettivi adatti ad assicurare una produttività della terra durevole nel tempo per sè e per le generazioni successive. Culture differenti percepiscono e valutano il medesimo rischio in modo differente. Questo sembra accadere anche per quanto riguarda il cambiamento climatico. In Italia, nelle Alpi centrali, vi sono due province autonome: il Trentino, dove si parla italiano e l'Alto Adige/Südtirol, dove la maggioranza degli abitanti è di lingua madre tedesca. Questi due territori hanno caratteri morfologici e climatici simili, una storia secolare comune (entrambe le province sono state parte dellâ Impero asburgico fino al 1919), ma differenti modalità insediative fin dal Medioevo, in correlazione anche con differenti modalità di colonizzazione della montagna. Oggi le due province affrontano in diverso modo il teme dellâabitare e del costruire ecologico-sostenibile, con priorità e soluzioni differenti. Una ricerca qualitativa, basata su 50 interviste in profondità ad altrettanti progettisti (architetti, ingegneri, pianificatori) esplora le differenti rappresentazioni come base per differenti scelte politiche e tecniche e differenti pratiche. Vengono esplorate anche le connessioni di queste scelte e di queste pratiche con elementi del contesto e della storia dei territori e dei diversi gruppi culturali-linguistici, inclusi lâevoluzione delle politiche urbanistiche e i programmi di sviluppo economico, le differenti istituzioni tradizionali per quanto riguarda la proprietà e l'uso dei terreni agricoli, la differente evoluzione degli insediamenti, le differenti costruzioni identitarie
Marchesini, Alexis. "Relationships among the three levels of biodiversity - genes, species and ecosystems: an empirical study with alpine amphibians from Trentino." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2017. http://hdl.handle.net/11577/3422885.
Full textNel presente studio, abbiamo analizzato la biodiversità anfibia di una regione delle Alpi sud-orientali, il Trentino, considerando i processi evoluzionistici ed ecologici che agiscono ai vari livelli della diversità biologica, all’interno di una prospettiva sistemica. Abbiamo scelto un organismo modello, la rana di montagna (Rana temporaria), come specie target per lo studio dei pattern di diversità a livello genetico. Abbiamo analizzato la storia evolutiva passata di Rana temporaria per mezzo di uno studio filogeografico, basato su dati di DNA mitocondriale. Abbiamo messo in luce uno scenario complesso, con tre diversi rifugi glaciali Pleistocenici, situati ai margini meridionali delle Alpi, rotte di ricolonizzazione irregolari, e una zona di contatto tra diverse linee evolutive nella parte orientale della regione. In seguito, abbiamo condotto uno studio di genetica di popolazione e del paesaggio, utilizzando marcatori microsatelliti per valutare i pattern attuali di diversità genetica e struttura genetica nelle popolazioni di Rana temporaria. Abbiamo riscontrato un’importante barriera al flusso genico, corrispondente alla valle del fiume Adige, e diversi pattern spaziali, sia per la variabilità genetica che per la struttura di popolazioni a scala fine, nelle due sotto-regioni. Infine, abbiamo studiato le relazioni tra la diversità specifica delle comunità anfibie e la diversità genetica della specie modello, Rana temporaria. Abbiamo riscontrato una forte correlazione negativa, e dimostrato che tale pattern è dovuto all’influenza opposta dei fattori ambientali sui due livelli di diversità biologica. I nostri risultati mostrano l’importanza di considerare i diversi livelli di biodiversità nelle strategie conservazionistiche, e suggeriscono che la diversità specifica non può venir universalmente utilizzata come proxy della diversità genetica nella pianificazione conservazionistica.
Zanoni, Sara. "Study of the bio-ethology of Ceratitis capitata Wied. in Trentino and development of sustainable strategies for population control." Doctoral thesis, country:IT, 2017. http://hdl.handle.net/10449/55442.
Full textZANONI, Sara. "Study of the bio-ethology of Ceratitis capitata Wied. in Trentino and development of sustainable strategies for population control." Doctoral thesis, Università degli studi del Molise, 2018. http://hdl.handle.net/11695/83677.
Full textThe Mediterranean fruit fly (Medfly), Ceratitis capitata Wiedemann (Diptera Tephritidae), is a ubiquitous pest in subtropical and tropical regions worldwide. The gravid female deposits eggs inside the fruit and the newly emerged larvae feed on fruit pulp, causing fruit decay. The mature larvae leave the fruit and pupate in the soil, where new adults emerge. C. capitata is a highly polyphagous, multivoltine pest species and it is one of the world’s most economically important fruit pests. From its supposed origin in Africa, it has spread to a number of countries, including the Mediterranean, parts of South and Central America and Australia. It was first detected in southern Italy in 1863, from where it gradually spread northward and it now infests all major temperate fruit crops, including the apple, throughout the country. C. capitata is reported to complete up to seven generations per year in the most southerly regions and this number gradually decreases as the pest spreads northward. The northern limit of its distribution has been indicated to be around the 41st parallel north and its presence above this is considered to be occasional, mainly due to infested fruit trading, as this species is reported to be unable to overwinter above this latitude. The presence of C. capitata was first reported in a limited area of Trentino in 1990. After this initial report, it was not observed until 2010, when severe apple damage caused by C. capitata was reported in a much larger area. From this year on, Mediterranean fruit fly infestation regularly appeared in the warmest apple growing areas of Trentino, claiming the attention of local research institutes and demanding in-depth study of the bio-ethology of this Tephritid pest in relation to environmental conditions and the apple production system in this northern Italian region. The main objectives of this project were: • to select the most effective trap in order to implement an efficient monitoring plan; • to evaluate the susceptibility of apple varieties to oviposition and larval development in relation to physical-chemical parameter values at harvest time; • to monitor the flight activity of the fly at area-wide level; • to validate Tassan’s degree-day model (Tassan et al., 1982) for estimation of the length of life-cycles and number of potential Medfly generations in Trentino; • to assess the survival of overwintering populations; • to evaluate the efficacy of different insecticides in controlling Medfly fruit infestation. Four types of differently baited commercial traps (chromotropic, pheromone and food attractant) were compared in an apple orchard. A Decis® trap baited with a food attractant and catching both males and females was shown to be the most suitable for monitoring pests. In Trentino, adult Medfly flight starts during the first week of July, but the intensity (number of captures) remains at a very low level until August, when it begins to increase, peaking during September. After this, adult activity decreases in October and stops by the end of November. According to our observations, performed both in the open field and under controlled conditions, C. capitata overwinters at the larval stage in infested apples falling to the ground in orchards. The application of Tassan’s degree-day model based on temperature records provided a good estimate of first generation development (325.2 °DD from eggs to adult and 44 °DD for the adult preoviposition period) in the area where direct behavioural observations were carried out. To evaluate apple susceptibility, qualitative parameters (e.g. hardness, acidity, sugar and starch) of the main apple varieties cultivated in Trentino (Gala, Red Delicious, Golden Delicious, Granny Smith, Kanzi, Morgen and Fuji) were measured and correlated with the oviposition preference and larval survival of two Medfly strains in laboratory and field tests. The results showed that susceptibility to C. capitata oviposition increased when fruits had a high sugar content and a low penetrating resistance, as in the case of Golden Delicious, Kanzi and Fuji. In contrast, Granny Smith, Red Delicious and Morgen showed low susceptibility, due to their lower sugar content and higher peel and pulp hardness. As regards larval fitness, the results suggested that the tested varieties considerably affected various aspects of the biology of both immature and adult stages such as larval survival, duration of larval and adult developmental stage and size of the pupae. Golden Delicious, Gala, Kanzi and Fuji were the most favourable environments among the seven tested varieties. In contrast, Granny Smith, Red Delicious and Morgen were shown not to be favourable for larval and adult development. Two Medfly strains, one from Trentino and one from Spain, were used to assess the efficacy of five commercial insecticides containing the following active ingredients: Etofenprox, Cyazypir, Beta-Cyfluthrin, Spinosad and Thiacloprid. Sublethal doses of Spinosad and Beta-Cyfluthrin caused high mortality in Spanish strains. Moreover, Beta-Cyfluthrin, Etofenprox and Spinosad also reduced damage by females to apples at the recommended field rate. When used against the Trentino strain, Spinosad caused high adult mortality at the recommended field dose, while Cyazypyr and Etofenprox did not work sufficiently to prevent puncture, egg laying and larval development in fruit. Recommended field rates of all the selected insecticide formulations were repellent for egg-laying females of both strains, so both oviposition and fruit damage were significantly reduced on treated ripening fruits. The behavioural observations and experimental results obtained in this thesis allow a better understanding of the bio-ethology of C. capitata in a northern fruit growing region such as Trentino, providing fundamental information for advisors and growers to optimise the current pest management strategy. In the future, some of the results obtained in this study will be of great relevance for developing innovative and more sustainable control tactics.
Schir, Emanuela. "Extraction landscapes: From active quarry to disused sites: methodological approaches and future scenarios of the porphyry territory in Trentino." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2010. https://hdl.handle.net/11572/368769.
Full textSchir, Emanuela. "Extraction landscapes: From active quarry to disused sites: methodological approaches and future scenarios of the porphyry territory in Trentino." Doctoral thesis, University of Trento, 2010. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/262/1/EXTRACTION_LANDSCAPES_ESCHIR.pdf.
Full textCaterino, Serena <1984>. "Il Green Marketing Turistico e i fenomeni del Greenwashing. Il caso studio degli Eco Hotel in Trentino Alto Adige." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2490.
Full textFratton, Irene <1995>. "Ho ‘mparà quela volta, ala scola dei pizzi… Storie di allieve e maestre delle scuole di merletto del Trentino." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2021. http://hdl.handle.net/10579/18815.
Full textGOBBI, STEFANO. "Fine spatial scale modelling of Trentino past forest landscape and future change scenarios to study ecosystem services through the years." Doctoral thesis, country:IT, 2021. http://hdl.handle.net/10449/71234.
Full textGobbi, Stefano. "Fine spatial scale modelling of Trentino past forest landscape and future change scenarios to study ecosystem services through the years." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2021. http://hdl.handle.net/11572/324420.
Full textMoser, Riccarda. "Small Fruit Production in Mountain Areas with the use of Biocontrol Agents: Investigating Farmers' Attitudes and Consumers' Choice in Trentino." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2011. https://hdl.handle.net/11572/368290.
Full textMoser, Riccarda. "Small Fruit Production in Mountain Areas with the use of Biocontrol Agents: Investigating Farmers' Attitudes and Consumers' Choice in Trentino." Doctoral thesis, University of Trento, 2011. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/562/1/Riccarda_Moser_PhD_Thesis.pdf.
Full textTsouri, Maria. "Knowledge Networks in Emerging ICT Regional Innovation Systems: An Explorative Study of the Knowledge Network of Trentino ICT Innovation System." Doctoral thesis, Università degli studi di Trento, 2017. https://hdl.handle.net/11572/368732.
Full textTsouri, Maria. "Knowledge Networks in Emerging ICT Regional Innovation Systems: An Explorative Study of the Knowledge Network of Trentino ICT Innovation System." Doctoral thesis, University of Trento, 2017. http://eprints-phd.biblio.unitn.it/2005/1/declaration.pdf.
Full textGiacomoni, Erica <1983>. "EXCURSUS SUL PROCESSO COSTITUTIVO DEL “SISTEMA MUSEALE TRENTINO” E ANALISI DI UN MUSEO CHE VI APPARTIENE: IL MUSEO ALTO GARDA." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2014. http://hdl.handle.net/10579/4259.
Full textPastori, Bianca. "Agricoltrici per scelta. Percorsi di vita e di lavoro, saperi, pratiche e relazioni delle produttrici agricole a Primiero (Trentino orientale)." Doctoral thesis, Università degli studi di Padova, 2018. http://hdl.handle.net/11577/3421832.
Full textLa tesi si inserisce nel quadro del rinnovato interesse degli studi antropologici sull'agricoltura contemporanea descrivendo le storie di vita e il lavoro quotidiano di quattro produttrici agricole di montagna che vivono e lavorano nella Comunità di Primiero (Trentino orientale). Il resoconto entografico è stato inquadrato, nei capitoli introduttivi, da una disamina degli studi antropologici - sopratutto italiani - sul mondo contadino, dell'antropologia alpina e degli studi sul lavoro femminile.