Academic literature on the topic 'Istituti di credito'

Create a spot-on reference in APA, MLA, Chicago, Harvard, and other styles

Select a source type:

Consult the lists of relevant articles, books, theses, conference reports, and other scholarly sources on the topic 'Istituti di credito.'

Next to every source in the list of references, there is an 'Add to bibliography' button. Press on it, and we will generate automatically the bibliographic reference to the chosen work in the citation style you need: APA, MLA, Harvard, Chicago, Vancouver, etc.

You can also download the full text of the academic publication as pdf and read online its abstract whenever available in the metadata.

Journal articles on the topic "Istituti di credito"

1

Genovino, Cinzia, and Rosa Maria Caprino. "Il ruolo della banca nel processo di innovazione del modello di business." ESPERIENZE D'IMPRESA, no. 2 (January 2021): 69–105. http://dx.doi.org/10.3280/ei2018-002005.

Full text
Abstract:
Il contributo rappresenta un approfondimento del Rapporto MACREF Strategie di integrazione tra produzioni agroalimentari e turismo ed in particolar modo il ruolo della banca nei processi d'innovazione dei modelli di business per le PMI. Si è cercato di offrire un'analisi critica della letteratura sul tema della scelta relativa alla struttura finanziaria efficiente delle imprese, con particolare riguardo alla realtà delle piccole e medie imprese italiane, ed in particolar modo del settore agroalimentare, attraverso una visione della letteratura empirica sull'argomento. Le PMI si caratterizzano tradizionalmente per l'uso quasi esclusivo di capitale di debito nella copertura del fabbisogno finanziario e presentano di conseguenza una struttura finanziaria quanto mai semplificata, nella maggior parte dei casi composta dal debito bancario da una parte e dal capitale dei soci fondatori dall'altra. In questo momento di crisi e di particolare frammentazione del tessuto societario italiano, in particolar modo quello del comparto agroalimentare, un ruolo determinante è stato rivestito dagli istituti bancari anche come gestori di garanzie e contributi pubblici. La scarsa patrimonializzazione delle nostre aziende, spesso a carattere e proprietà familiare, è stata negli anni supplita con un forte ricorso al credito bancario, dal quale le imprese sono diventate dipendenti a scapito di un corretto equilibrio finanziario. L'intero sistema si trova difronte ad una rieducazione finanziaria, dunque sia le imprese che le banche, quest'ultime spinte dall'innovazione tecnologica e dalla ricerca di redditività, si accingono al superamento della loro tradizionale veste istituzionale legata alla erogazione di credito. Gli istituti di credito possono e stanno quindi trasformando in opportunità tale situazione rivedendo i propri modelli distributivi e di business per diversificare le proprie fonti di reddito concentrandosi sull'offerta di nuovi servizi ad alto valore aggiunto alle imprese, sostenendo lo sviluppo e la crescita economica del nostro paese. Oggi il ruolo trainante della ripresa è infatti rappresentato da quelle imprese che sono innovative, che sanno coniugare la produttività e la tecnologia, che si aggregano tra loro o che si internazionalizzano: è proprio a queste impr- se che il sistema bancario deve guardare offrendo loro un supporto non solo in termini finanziari ma in termini di esperienza, conoscenze, competenza e consulenza.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Berbenni, Enrico. "Banche miste e ciclo immobiliare. L'esperienza di Comit e Credit (1918-1934)." SOCIETÀ E STORIA, no. 134 (February 2012): 741–68. http://dx.doi.org/10.3280/ss2011-134006.

Full text
Abstract:
Obiettivo di questo articolo č di studiare le modalitÀ attraverso cui le due principali banche miste italiane, la Banca commerciale italiana e il Credito italiano, presero parte all'espansione del mercato edilizio ed immobiliare durante gli anni venti del Novecento e come invece reagirono alla successiva crisi, mettendo in luce le differenze esistenti tra i due istituti nel modo di operare sul mercato. Queste banche avevano giÀ operato nel settore ma fu negli anni venti che il loro intervento si strutturň in misura piů evidente, dapprima cogliendo le opportunitÀ offerte da una congiuntura nazionale favorevole agli impieghi immobiliari, in seguito venendo indotte dal mutato quadro economico a riorganizzare la propria rete di partecipazioni azionarie in societÀ del comparto. Il sostegno finanziario fornito a queste ultime negli anni di crisi sembra suggerire un comportamento anticiclico da parte delle due banche, prima che l'intervento dell'Iri mutasse profondamente le loro possibilitÀ d'intervento anche nel settore edilizio ed immobiliare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Rosenthal, Bernard M. "La banca e il libro: Catalogo delle pubblicazioni delle Aziende e degli Istituti di Credito italiani. Enrica Schettini Piazza." Papers of the Bibliographical Society of America 87, no. 1 (March 1993): 111–14. http://dx.doi.org/10.1086/pbsa.87.1.24304165.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Pines, Doralynn. "La Banca e il Libro, Catalogo delle pubblicazioni delle Aziende e degli Istituti de Credito italiani, a cura di Enrica Schettini Piazza con la collaborazione editoriale di Vanni Scheiwiller. Roma: Bancaria Editrice, 1991. 2 volumes. 1011p." Art Libraries Journal 19, no. 4 (1994): 27–28. http://dx.doi.org/10.1017/s030747220000907x.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Scotton, Massimiliano. "La reazione dell’ordinamento al trust in frode ai creditori (a margine di alcune recenti pronunce di merito)." settembre-ottobre, no. 5 (October 6, 2022): 922–35. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.192.

Full text
Abstract:
Tesi Nel giudizio revocatorio non si ritengono condivisibili le tesi fatte proprie dalla giurisprudenza sia di merito che di legittimità, secondo le quali l’atto in pregiudizio dei creditori sia costituito anche dall’atto istitutivo del trust e non solo dall’atto di dotazione e che quest’ultimo abbia, comunque, natura gratuita, a prescindere dal rapporto fra disponente e beneficiari. The author’s view In the revocation action, it is not held that the theories adopted by the case-law, according to which the act to the detriment of creditors is also constituted by the trust deed and not only by the deed of endowment, and that the latter is, in any event, gratuitous in nature, regardless of the relationship between settlor and beneficiaries, can be accepted.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Baraldi, Mario. "Finalità apparenti e reali del trust: azione di simulazione e azione revocatoria (Trib. Firenze, 25 luglio 2022)." N° 1 (gennaio-febbraio), no. 1 (February 2, 2023): 41–46. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2023.234.

Full text
Abstract:
MassimaLa sola allegazione del perseguimento, da parte del disponente, di un fine reale – frodare i creditori – divergente dalla finalità apparente del trust non vale a provare la simulazione del trust. È revocabile ex art. 2901 cod. civ. il trust autodichiarato a beneficio dei discendenti istituito dal disponente-trustee, fideiussore di una s.a.s. nei confronti della banca creditrice agente in revocatoria, successivamente al rilascio della fideiussione: l’eventus damni sussiste per il fatto che nessun ulteriore bene immobile residua nel patrimonio del disponente-trustee, a nulla rilevando che, ai sensi dell’atto istitutivo, il trustee può garantire i debiti verso le banche della s.a.s., pure considerato che mai il trustee si è avvalso di detta facoltà; la scientia damni in capo al disponente-trustee, requisito soggettivo richiesto in considerazione della natura gratuita del trust, si desume dalla qualità di socio della s.a.s. in capo al disponente-trustee (che era quindi a conoscenza del dissesto societario), dalla natura autodichiarata del trust e dal fatto che il disponente-trustee poteva discrezionalmente impiegare i redditi a vantaggio dei beneficiari (così permanendo nella disponibilità dei beni in trust).
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Capicchioni, Amos. "I due profili caratterizzanti il rimedio revocatorio: necessarietà ed efficienza (Trib. Firenze 8 novembre 2021)." Trusts, no. 3 (June 1, 2022): 492–95. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.119.

Full text
Abstract:
Massima È revocabile ex art. 2901 cod. civ. il conferimento di beni immobili in un trust familiare posto in essere dal disponente, fideiussore di due società verso un istituto di credito, successivamente al rilascio delle fideiussioni: sussiste l’eventus damni per non avere il disponente dimostrato di essere rimasto in possesso di beni capienti rispetto alle ragioni creditorie, mentre la scientia damni in capo al disponente si desume per essere questi parente del socio accomandatario di una delle debitrici principali e titolare dell’altra; sussiste anche la participatio fraudis delle beneficiarie, figlie del disponente.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Tarini, Federico. "Imposizione «in uscita» e trust a scopo di garanzia (CTR Emilia Romagna, 2 agosto 2021)." Trusts, no. 3 (June 1, 2022): 483–87. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.117.

Full text
Abstract:
Massima Il trust autodichiarato istituito da una società allo scopo di garantire i creditori sociali in vista della richiesta di ammissione della disponente alla procedura di concordato preventivo è esente dall’imposta di donazione in quanto non realizza alcun reale arricchimento di beneficiari.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Mazzacuva, Francesco. "Il trust come condotta distrattiva nel reato di bancarotta fraudolenta prefallimentare (Cass. 28 ottobre 2021, n. 38920)." Trusts, no. 4 (August 4, 2022): 681–83. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.153.

Full text
Abstract:
Massima Rispondono di bancarotta fraudolenta i due soci illimitatamente responsabili di una S.n.c. – coniugi – i quali abbiano conferito in un trust, istituito in tempi non molto antecedenti la presentazione della domanda di concordato preventivo e comunque quando la crisi aziendale era già manifesta, gli immobili personali (tra cui la casa di abitazione), essendo costoro consapevoli di sottrarre i beni alla garanzia dei creditori.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Lupo, Eugenia. "Legittimazione passiva del beneficiario di un vincolo di destinazione nel giudizio di nullità (Trib. Pistoia, 7 aprile 2022)." settembre-ottobre, no. 5 (October 6, 2022): 864–67. http://dx.doi.org/10.35948/1590-5586/2022.183.

Full text
Abstract:
Massima Nel giudizio per la dichiarazione di nullità di un vincolo di destinazione ex art. 2645-ter cod. civ. la beneficiaria vitalizia del vincolo è legittimata passiva. È nullo il vincolo di destinazione ex art. 2645-ter cod. civ. istituito al fine di conservare e incrementare il valore dei beni che sono oggetto e assicurare il godimento dei redditi e del capitale al costituente e a sua moglie vita natural durante e, successivamente alla loro morte, ai loro discendenti, in quanto un simile vincolo – insistente sulla totalità del patrimonio immobiliare del costituente – realizza soltanto una segregazione patrimoniale in danno dei creditori, garantendo al costituente stesso la gestione unica del patrimonio vincolato.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Dissertations / Theses on the topic "Istituti di credito"

1

BISCEGLIE, M. DI. "QUALITÀ DEL LAVORO E QUALITÀ DELLA VITA:INDAGINE TRA I DIPENDENTI DI ISTITUTI DI CREDITO." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2011. http://hdl.handle.net/2434/157380.

Full text
Abstract:
In the last decades, sudden changes in the labour market and in particular in the bank working environment, generated new challenges for workers as well as deep changes not only at working level, but to an extent that professional identity is concerned. Bank employees show low job satisfaction and health conditions, and the cases of bank employees at risk of burnout are increasing. The present study lies within the theoretical frame of positive psychology, a science movement aiming at investigating well-being as a complex construction, studied following two approaches: the hedonic paradigm, including researches considering well-being as search for pleasure and happiness, and the eudaimonic paradigm, including researches considering well-being as fulfillment of the human potential. 113 bank employees (58 women, 54 men, mean age 40.6) were submitted a series of questionnaires including the Life Theme questionnaire (LT), which investigates the life theme, i.e. activities, interests and goals cultivated with time by individuals, as well as Eudaimonic and Hedonic Happiness Investigation (EHHI), which investigates the main components hedonic and eudaimonic of participants’ happiness and well-being, aiming at investigating the main components of bank employees’ well-being and building up effective healthy promotion measures. The main result is that interpersonal relationships are perceived as the main source of well-being and discomfort in the working environment. Well-being promotion measures should be aimed at increasing the active participation of workers in the company’s goals pursue, creating empowered working teams and increase relational competencies.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Scola, Carlo Alberto. "Valutazione della sicurezza delle comunicazioni con i principali istituti di credito online." Bachelor's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2017. http://amslaurea.unibo.it/14741/.

Full text
Abstract:
In questa tesi sono stati studiati in maniera approfondita i protocolli crittografici SSL/TLS mettendone in risalto le potenzialità così come le debolezze in correlazione all'uso con HTTPS. Sono stati studiati gli aspetti relativi ai certificati, all'infrastruttura a chiave pubblica e sono stati riportati vari tipi di attacchi conosciuti alla sicurezza delle comunicazioni. Successivamente, lo scopo del progetto è stato quello di sviluppare un tool per l'analisi passiva delle comunicazioni HTTPS di un sito web. In particolare il tool ha permesso di individuare ed identificare errate configurazioni e problemi legati alla sicurezza del server web. Infine si è adoperato il tool per analizzare, in anonimato, alcuni istituti di credito italiano.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Sinigaglia, Elisabetta <1987&gt. "VALORIZZAZIONE DELLE COLLEZIONI D'ARTE BANCARIE A SEGUITO DEL FENOMENO AGGREGATIVO DEGLI ISTITUTI DI CREDITO." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2013. http://hdl.handle.net/10579/2650.

Full text
Abstract:
Traendo spunto dallo studio dei progetti attuati dai principali players bancari italiani ed europei nel campo della gestione e valorizzazione delle collezioni d'arte, si è analizzato il caso del Gruppo Banco Popolare descrivendo le politiche aziendali ed i traguardi raggiunti nella gestione del patrimonio artistico, dalla fusione del 2007 ad oggi. Lo scopo dell’indagine è di individuare le ragioni politiche, economiche e di marketing, che spingono gli istituti di credito ad investire, proprio in questi anni di crisi, ingenti risorse in progetti ad elevato contenuto culturale e la tendenza di alcuni di essi di spogliarsi dai panni di moderni mecenati per dar vita a veri e propri progetti museali. Sulla base del modus operandi dei gruppi bancari esaminati, si ipotizzerà un modello di progettualità futura da proporre al Gruppo Banco Popolare.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Mincioni, Giorgio. "Risk appetite e risk tolerance: strumenti di supporto agli istituti di credito per l'assunzione di rischi in tempi di crisi." Master's thesis, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, 2013. http://amslaurea.unibo.it/6356/.

Full text
Abstract:
Negli ultimi anni l’attenzione di legislatori e degli Organi di Vigilanza, in base alle riforme regolamentari attivate in risposta alla crisi economica, si sono focalizzate sulle pratiche di risk management delle Banche, sottolineando l’importanza dei sistemi di controllo e gestione dei rischi. Il presente lavoro nasce con l’intento di analizzare e valutare le caratteristiche salienti del processo di assunzione e gestione dei rischi nel sistema economico finanziario attuale. Numerosi e autorevoli esperti, come gli operatori del Financial Stability Board , Institute of International Finance e Senior Supervisory Group, si sono espressi sulle cause della crisi finanziaria ed hanno sollevato dubbi circa la qualità delle azioni intraprese da alcuni manager, sulle loro politiche gestionali e sulla comprensione delle reali condizioni in cui versavano le loro Banche (in termini di esposizione ai rischi, report da aggregazione dati su performance aziendali e qualità dei dati aggregati) , si è ritenuto giusto dal punto di vista teorico approfondire in particolare i temi del Risk Appetite e Risk Tolerance, novità introdotte nelle diverse direttive e normative in risposta alle citate ed ambigue politiche di gestione ed assunzione rischi. I concetti, qui introdotti, di appetito e tolleranza al rischio conducono ad una ampia sfera di riferimento che guarda alla necessità di fissare degli obiettivi di rischio e loro limiti per poter meglio controllare e valutare la stabilità economica/finanziaria e stimare gli effetti di condizioni peggiorative (reali o soltanto teoriche, come gli stress test) sulla solvibilità e profittabilità delle Banche nazionali ed internazionali. Inoltre, ad integrazione di quanto precedentemente esposto sarà illustrata una survey sulla disclosure delle principali Banche europee in relazione alle informazioni sul Risk Appetite e sul Risk Tolerance.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Gibertoni, Luca <1991&gt. "Le view sull'ambiente economico futuro e il loro impatto sul profilo di rischio della banca: autorità di vigilanza e istituto di credito possono conciliare prospettive contrapposte." Master's Degree Thesis, Università Ca' Foscari Venezia, 2015. http://hdl.handle.net/10579/7238.

Full text
Abstract:
Le linee guida sul processo SREP emanate dall'EBA nel dicembre 2014 richiedono che la valutazione della sostenibilità delle strategie bancarie sia parte integrante del processo di revisione e valutazione prudenziale degli istituti di credito. Le strategie bancarie sono fondate su ipotesi circa l'ambiente economico futuro, inoltre influenzano il profilo di rischio attuale e futuro della banca. L'organo di vigilanza potrebbe ritenere tali view sull'ambiente economico futuro incoerenti e contestare l'attuazione di alcune strategie. L'istituto di credito e il soggetto vigilante dovrebbero dialogare tra loro al fine di ricercare una soluzione condivisa al problema. La tesi servendosi della teoria della negoziazione e analizzando gli interessi delle due controparti, propone un modello di risoluzione che bilancia la libertà d'impresa della banca con gli obbiettivi di stabilità e efficienza dell'istituto di vigilanza
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

BENEDETTO, F. DI. "LA PROTEZIONE DEI SETTORI STRATEGICI EUROPEI." Doctoral thesis, Università degli Studi di Milano, 2016. http://hdl.handle.net/2434/345493.

Full text
Abstract:
“The Protection of the European Strategic Sectors”. The kind of protection that is at the heart of this doctoral thesis is the defence of the strategic companies established in the European Union (EU) from takeovers by foreign investors, that is to say investors from countries which are not part of the European Economic Area. This work aims, on the one hand, at outlining the main features of a screening mechanism of foreign investments at the EU level and, on the other, at identifying the proper legal basis in the EU Treaties for its establishment. Chapter 1 contains a non-exhaustive list of the European strategic sectors which consist in all the economic sectors in which the EU or its Member States have adopted rules to limit foreign investors’ right to acquire participations in strategic companies for reasons of public security. Indeed, the Court of Justice of the EU (CJEU) used the expression “strategic sectors” in relation to undertakings whose activities are deeply linked to the protection of public security. The EU notion of public security contains both internal and external security, but also the production of goods and the supply of services which are essential for the very existence of a country. Chapter 2 provides a comparative study of the present situation of strategic enterprises’ protection in three EU Member States (Germany, Italy and France). It shows that a fragmented landscape of foreign investment control rules adopted by national authorities represents both a constraint to an efficient internal market of capital movements, and a limit to an effective protection of the European strategic sectors. By contrast, an EU foreign investment control mechanism could lead to a less fragmented system of strategic companies’ protection, which would be able to encourage foreign investments. At the same time, a single EU body of foreign investment control should be more efficient in order to protect EU public security. Moreover, unlike Member States measures such as “golden shares”, this mechanism could enjoy a greater degree of compatibility with the fundamental freedoms of the Treaties. In effect, the CJEU recognises a “presumption of conformity” with the freedoms of movement to the EU secondary legislation which pursues objectives of general interest like the protection of public security. Chapter 3 analyses the most significant experience of foreign investment control at the global level, the Committee on Foreign Investment in the United States, in order to understand if it could be a suitable model for the establishment of a similar body in the EU, the Committee on Foreign Investment in the EU (CFIEU). Once outlined the key aspects of the CFIEU, chapter 3 focuses on the search of the most proper legal basis in the EU Treaties for its establishment. The study tries to demonstrate that Article 207(2) TFEU on unilateral measures of Common Commercial Policy (CCP) could be the right legal basis for the creation of the CFIEU. Indeed, after the Lisbon Treaty, the CCP has become an exclusive competence of the EU which also encompasses the admission and the treatment of foreign direct investments. In conclusion, chapter 3 tries to figure out the implications of the establishment of the CFIEU both on Member States competences (especially their exclusive competence on national security by virtue of Article 4 TEU), and on the international obligations undertaken by the EU towards third countries, with particular reference to the World Trade Organisation rules and international investment law.
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

MOTTI, CINZIA. "Gli istituti di credito mobiliari nell'ordinamento bancario italiano." Doctoral thesis, 1988. http://hdl.handle.net/1234/126195.

Full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles

Books on the topic "Istituti di credito"

1

Paolo, Mottura, ed. La Gestione degli istituti di credito industriale. Milano: Giuffrè, 1985.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
2

Bagella, Michele. Gli istituti di credito speciale: Da istituti di credito ad intermediari specializzati : trent'anni di attività nei mercati del credito e nella finanza (1963-1998). Milano, Italy: Franco Angeli, 1999.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
3

Colombini, Fabiano. Gli istituti di credito speciale: Aspetti strutturali e tendenze evolutive. Torino: UTET, 1990.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
4

Bagella, Michele. Gli istituti di credito speciale e il mercato finanziario, 1947-1962. Milano, Italy: F. Angeli, 1986.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
5

Francesco, Cesarini, and SINDIRCREDITO, eds. La gestione degli istituti di credito speciale tra riforme e mercato. Bologna: Il Mulino, 1992.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
6

Piazza, Enrica Schettini. La banca e il libro: Catalogo delle pubblicazioni delle aziende e degli istituti di credito italiani. Edited by Associazione bancaria italiana. Roma: Bancaria editrice, 1991.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
7

Achille, Ardigò. Le bancarie: Lavoro, strategie emancipative, partecipazione e qualità della vita delle impiegate degli istituti di credito italiani. Milano, Italy: F. Angeli, 1985.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
8

Ardig'o, A. Le bancarie: Lavoro, strategie emancipative, partecipazione e qualità della vita delle impiegate degli istituti di credito italiano ; risultanze di un'indagine nazionale. Milano: Franco Angeli, 1985.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
9

Napoli, Emilio Vito, and Mirzia Bianca. La Sponsorizzazione: Nuovi modelli contrattuali nella pubblica amministrazione, nelle reti informatiche, negli istituti di credito : atti del seminario di studi tenuto da Mirzia Bianca. Milano: Giuffrè, 1998.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
10

Carlucci, Davide. Banche e mafia, il grande affare: Come e perché gli istituti di credito aiutano le grandi organizzazioni criminali ad essere la prima azienda del paese. Milano: Ponte alle Grazie, 2013.

Find full text
APA, Harvard, Vancouver, ISO, and other styles
We offer discounts on all premium plans for authors whose works are included in thematic literature selections. Contact us to get a unique promo code!

To the bibliography